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DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Martedì, 26 agosto 2014
DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Martedì, 26 agosto 2014
Dossier ­ Upi FVG_Gorizia
26/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 15
Ascensore al castello, l' iter è in discesa
26/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 15
Pacassi, 4 classi saranno ospitate nel polo sloveno
26/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 15
Scuole a pezzi, Provincia a caccia di...
26/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 17
Aeroporto, spiragli sulla riapertura
26/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 17
La società consortile sarà il punto di riferimento
26/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 18
Sull' impianto al Lisert capigruppo concordi: tutelare l' ambiente
26/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 22
«Va riaperta la bretella»
26/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 22
Il Sap: procedure sanitarie carenti
26/08/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 26
Gorizia capitale mondiale del folklore per un weekend
26/08/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 22
Ex Fermi, anche il terzo piano sarà agibile
26/08/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 23
Pressing a tutto campo per riaprire l' aeroporto
26/08/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 24
Sap: «Accertamenti sanitari carenti per gli immigrati»
26/08/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 24
Viabilità, ecco tutti i nodi dell' Isontino
26/08/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 38
Gorizia, conto alla rovescia per il Festival del folclore
26/08/2014 Primorski
Gradbie sameva, postopek se nadaljuje
26/08/2014 Primorski
Uplinjevalniku posveajo zasedanje
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Ascensore al castello, l' iter è in discesa
Nessuna opposizione al nuovo progetto elaborato per salvaguardare l' antico muro
medioevale.
È una nuova, importante tappa per i lavori di
ultimazione dell' impianto di risalita verso
borgo Castello. I termini per la presentazione
di osservazioni allo studio preliminare
ambientale e alla variante 6, relativi alle
modifiche progettuali per la risalita, sono infatti
scaduti senza alcuna osservazione. Tradotto in
parole pià semplici significa che questo
passaggio è stato superato senza intoppi:
adesso la pratica potrà approdare alla
commissione tecnica regionale, ultima
ostacolo prima del via libera definitivo da parte
dell' amministrazione comunale ai lavori.
«La documentazione, come previsto dalla
legge, è rimasta esposta per 45 giorni
consecutivi, alla fine dei quali nessuno ha
presentato osservazioni per cui è stato
superato anche questo ostacolo», spiega il
sindaco Ettore Romoli. Come si ricorderà, in
seguito al ritrovamento di un tratto di muro
presumibilmente appartenente al primo
insediamento del maniero, si era dovuto
modificare il percorso dell' ascensore che,
secondo gli ultimi elaborati, realizzati sulla
base delle indicazioni della Soprintendenza,
sarà in parte interrato.
Si tratta dell' ultima tranche dell' intervento
riguardante la risalita, già in parte realizzata, così come la scalinata che consente di arrivare a Borgo
Castello direttamente da Piazza Vittoria. La commissione regionale dovrebbe esprimere la sua
valutazione entro settembre e se non ci dovessero essere intoppi i lavori riprenderanno entro un paio di
mesi.
(fra.fa.
)
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l' accordo.
Pacassi, 4 classi saranno ospitate nel polo sloveno
Il polo sloveno aveva dato la disponibilità ad
ospitare, qualora ce ne fosse stato bisogno, gli
alunni del Fermi­Galilei­Pacassi. La Provincia
e la dirigenza scolastica avevano preso tempo
in attesa di definire la nuova "geografia" degli
Istituti superiori cittadini.
Alla fine, questa disponibilità è stata benedetta
perché il triennio geometri (si tratta di 4 classi)
del "Pacassi" verrà ospitato al polo sloveno
sempre in via Puccini. In pratica, gli studenti
frequenteranno le lezioni nell' edificio
adiacente alla sede abituale. «E mi sembra
davvero un bel segnale ­ sottolinea il
p r e s i d e n t e Enrico Gherghetta, a p p e n a
rientrato dalla Grecia da un periodo di ferie ­.
Non a caso l' abbiamo chiamata "operazione
solidarietà" perché le scuole si danno una
mano reciprocamente».
Intanto, continuano a tappe forzate i traslochi e
gli spostamenti per permettere il regolare
svolgimento delle lezioni. È stato ultimato il
trasloco del Cossar­Da Vinci verso via XX
settembre (edificio del Liceo classico che
coesisterà con l' Istituto professionale statale)
e verso via Diaz (ex Fermi). Nel frattempo,
sono iniziati ieri i lavori di ritrutturazione dell'
edificio ex Fermi a Gorizia e del Pertini e
Buonarroti di Monfalcone, in modo da permettere ai ragazzi e agli inseganti di rientrare nelle proprie
sedi entro l' inizio dell' anno scolastico.
Risolto, come scritto nei giorni scorsi, anche il nodo degli esami di riparazione. Al Classico si
svolgeranno dal primo al 4 settembre e avranno luogo nella sede "storica".
Per quanto riguarda il Cossar­Da Vinci non sarà necessario farli sostenere nel palazzo della Provincia.
«Gli esami ­ l' annuncio del preside Nino Ciccone ­ avranno luogo nei locali delle officine di viale
Virgilio».
(fra.fa.
)
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Scuole a pezzi, Provincia a caccia di 937mila euro
Quasi 500mila euro occorrono per mettere in sicurezza il "Cossar­Da Vinci" Gherghetta:
«Mi auguro che la Regione capisca che è un' emergenza vera»EDILIZIA SCOLASTICA
»I PREVENTIVI DEFINITIVI.
di Francesco Fain Si sapeva che il conto
rischiava di essere decisamente salato. Ma
sino a ieri era calcolato a spanne. Oggi si
scopre che per rimettere in sesto tutte le
scuole s u p e r i o r i c o n i s o l a i e l e
controsoffittature a rischio crollo occorrono
quasi 950mila euro: anzi 937.327 euro per
essere precisi al centesimo: ben 469.500 se
ne andranno per il "Cossar­Da Vinci". E se
andiamo ad aggiungere i 60mila euro già
stanziati per l' ex Fermi e per il Liceo
scientifico di Monfalcone la spesa sfiora... il
milione di euro.
La quantificazione definitiva è stata effettuata
dalla Provincia che, in tempi di crisi, spending
rewiev, stringenti Patti di stabilità, quei soldi
(ovviamente) non ce li ha. E allora diventa
fondamentale, per non dire decisivo, l' aiuto
della Regione. Non a caso, martedì 2
settembre alle 12, ci sarà un incontro a Trieste
c o n l ' assessore regionale Maria Grazia
Santoro. «Le illustreremo la situazione d'
emergenza che si è venuta a creare e le
chiederemo i contributi necessari. Priorità
assoluta, in questo momento, va data ai
laboratori del "Galilei" di Gorizia e del "Pertini"
di Grado», spiega Ilaria Cecot, assessore
provinciale all' Istruzione. Voci insistenti dicono che altre province (Trieste?) potrebbero essere favorite
nella ripartizione dei fondi. «Ho sentito pure io quest' indiscrezione: mi auguro non sia così perché la
Regione si prenderebbe una bella responsabilità a non intervenire nell' Isontino», osserva il presidente
Enrico Gherghetta.
Il problema dell' inagibilità Tutto nasce dagli esiti dei monitoraggi sui controsoffitti che hanno comportato
la dichiarazione di inagibilità per 89 aule: stessa sorte per 53 locali (laboratori, magazzini, quant' altro) e
120 porzioni (si tratta essenzialmente di corridoi). Inoltre, com' è noto, rimarrà chiuso per l' intero, futuro
anno scolastico l ' Istituto Cossar­Da Vinci che è quello che ha evidenziato i guai peggiori. Una
situazione, a dir poco, d' emergenza, a pochi giorni ormai dalla ripresa delle lezioni. «Come stanno
andando le cose? Diciamo che il tabellino di marcia viene rispettato. È una corsa contro il tempo ­
ammette Cecot ­ e dobbiamo fare in modo di far partire l' anno scolastico regolarmente».
Intanto, sono iniziati ieri mattina i lavori di messa in sicurezza dello stabile di via Diaz, comunemente
conosciuto come "ex Fermi". Il terzo piano, dichiarato inagibile, verrà completamente ristrutturato,
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permettendo così alle classi del "Cossar­Da Vinci" di trovare una sistemazione sicura e funzionale. «Ce
la faremo? Non ce la faremo? Ce la dobbiamo fare. Ho parlato con i referenti della ditta che si è
aggiudicata l' intervento e mi hanno detto che se dovesse essere necessario sono pronti a lavorare
anche al sabato e alla domenica pur di completare l' intervento entro il 10 settembre. Insomma, ce la
stiamo mettendo tutta», aggiunge Cecot.
I traslochi previsti L' ex Fermi, dunque, ospiterà anche gli indirizzi manutenzione e assistenza tecnica,
produzioni tessili/sartoriali, operatore elettrico e operatore meccanico del Cossar­Da Vinci in
coabitazione con gli studenti frequentanti gli indirizzi del liceo Slataper. Nella scuola siederanno
qualcosa come 741 ragazzi distribuiti in 38 classi. «Ci saranno ­ ripete l' assessore Cecot ­ una doppia
presidenza, una doppia segreteria, una doppia aula per gli insegnanti». L' indirizzo dei servizi socio­
sanitari del Cossar troverà invece ospitalità nel Liceo classico di viale XX Settembre che è tornato ad
essere agibile dopo i lavori ai solai. In quello stabile troveranno posto 298 alunni, 18 classi, 2 aule
insegnanti. «In tutte e due le sedi, gli ingressi saranno indipendenti e separati», ha specificato Cecot. I
laboratori del Cossar continueranno ad essere utilizzati perché sono perfettamente agibili.
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Aeroporto, spiragli sulla riapertura
L' Enac: «I tempi non saranno lunghi. Già stanziati 160mila euro». Romoli contatterà il
ministro dei Trasporti Maurizio Lupi.
di Francesco Fain «Solide rassicurazioni».
Sono quelle che il sindaco Ettore Romoli e il
presidente della società consortile Ariano
Medeot hanno ottenuto dall' Enac riguardo alla
contrastata chiusura dell' aeroporto "Duca d'
Aosta" che tante discussioni e polemiche sta
suscitando in città.
La responsabile del Nordest dell' Enac
Roberta Carli ha voluto, infatti, rassicurare le
amministrazioni locali sulla volontà di riaprire
al più presto lo scalo turistico di Merna. A
comunicarlo sono il sindaco Ettore Romoli e il
presidente della società consortile Ariano
Medeot che si erano dichiarati disponibili
anche a finanziare gli interventi per la messa
in sicurezza dello scalo, pur di velocizzare la
sua riapertura. La dottoressa Carli, cui è stato
chiesto un elenco preciso dei lavori, ha
risposto che l' Ente nazionale aviazione civile li
sta già programmando per finanziarli con i
160mila euro già disponibili. I tempi, inoltre,
non saranno lunghi. Ha inoltre sostenuto che le
preoccupazioni per l' attività imprenditoriale
della Pipistrel non hanno ragione di sussistere
perché, quanto prima, la pista di volo sarà
ripristinata. Ha anche annunciato che l' Enac
sta cercando di rintracciare la documentazione
relativa ad eventuali bonifiche effettuate in passato per valutare la loro portata. «Il nostro primo obiettivo,
ovviamente, è di far si che l' aeroporto riapra in tempi molto brevi ­ insiste il sindaco ­ per evitare danni
irreparabili alle attività presenti nello scalo. In tal senso, come Comune, ho dato fin dall' inizio la
massima disponibilità a collaborare per velocizzare la soluzione dei problemi.
Faccio quindi un appello alle associazioni e agli imprenditori la cui attività insiste sull' area affinché
abbiano fiducia perché, per quanto ci riguarda, non stiamo lasciando nulla d' intentato».
Non solo. Il sindaco fa sapere che a questo proposito nei prossimi giorni parlerà telefonicamente con il
ministro dei trasporti Maurizio Lupi illustrandogli la situazione ma anche le prospettive future. «Per
quanto riguarda queste ultime, condizione fondamentale per riuscire a rilanciare finalmente l' aeroporto
sarà l' unità d' intenti dell' intera città che deve "marciare" unita in un' unica direzione perchè le divisioni
hanno già fatto troppi danni a Gorizia».
Ma ricordiamo le motivazioni che hanno portato al (clamoroso) provvedimento di chiusura. C' è la
questione della bonifica bellica ma non è la causa principale: sono state tirate in ballo la recintazione da
sostituire, la mancanza di un confine certo fra pista e spazi esterni, le condizioni di assoluto degrado
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delle palazzine e il conseguente rischio di crolli.
«Ma tutto si poteva risolvere senza arrivare alla chiusura», la sottolineatura fatta sin dalla prima ora da
Fulvio Chianese che presiede l' associazione "Duca d' Aosta".
A proposito, Chianese lancia un appello forte e accorato a tutti i cittadini goriziani: se hanno
testimonianze fotografiche delle bonifiche che si sono svolte negli anni 80 si facciano avanti e lo
forniscano all' associazione "Duca d' Aosta". Potrebbe essere un aiuto provvidenziale.
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Gorizia
riunione alla cciaa.
La società consortile sarà il punto di riferimento
La società consortile dell' aeroporto "Duca d'
Aosta" sarà punto di riferimento per tutto il
territorio e i soggetti operanti lo scalo di via
Trieste, con i quali nei prossimi giorni verranno
siglati una serie di accordi. È quanto è emerso
ieri pomeriggio al termine della riunione della
s o c i e t à i n Camera d i commercio. S o n o
intervenuti con il numero uno della società
consortile Ariano Medeot il sindaco di Gorizia
(delegato anche dal collega di Savogna d'
Isonzo, impossibilitato ad essere presente)
Romoli e l ' assessore Arianna Bellan, l'
assessore P o r t e l l i p e r l a Provincia, i l
presidente della Cciaa Gianluca Madriz e il
prefetto Vittorio Zappalorto, che ha spiegato
come da una situazione di sconforto come
quella attuale possano svilupparsi grandi
potenzialità. Presenti anche i rappresentanti
delle associazioni operanti al "Duca d' Aosta",
quelli della Pipistrel e gli imprenditori che
lavorano nell' area di via Trieste. «Abbiamo
stabilito che, come auspicavamo, la società
consortile sarà punto di riferimento e
interlocutore pressoché unico per il territorio,
per il "Duca d' Aosta" ­ dice Ariano Medeot ­.
In tal senso nei prossimi giorni firmeremo dei
protocolli d' intesa con le singole realtà,
pubbliche e private in modo da raccogliere le loro istanze e rappresentarle in modo unitario al prossimo
bando per la gestione del "Duca d' Aosta"». Intanto, come ha spiegato Medeot, nella giornata di ieri la
dottoressa Carli ha effettuato un sopralluogo in via Trieste, e nel giro di qualche settimana l' Enac
potrebbe riuscire a delimitare gli edifici pericolanti e le aree giudicate non sicure, in modo da permettere
al pubblico di accedere nuovamente all' aeroporto. «Direi che abbiamo imboccato la strada più giusta ­
commenta Madriz ­. Tutti i partecipanti hanno condiviso i nostri ragionamenti e credo sia
particolarmente rilevante il nuovo approccio da "sistema Gorizia" che abbiamo proposto: bisogna
lavorare tutti assieme per il rilancio del "Duca d' Aosta", e in tal senso la società consortile sarà
interlocutore unico per il territorio". (m.b.
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Sull' impianto al Lisert capigruppo concordi: tutelare
l' ambiente
All' attenzione di maggioranza e minoranza pure le ricadute sull' attività portuale. Solo
Blasig convinto senza se e maMINI­RIGASSIFICATORE»CONSIGLIO COMUNALE.
di Laura Blasich Il progetto di un mini­
rigassificatore presentato da Smart Gas
convince come prospettiva di sviluppo per la
città "senza se e senza ma" solo la lista civica
Cambiamo Monfalcone. Alla vigilia, o quasi,
della riunione delle commissioni consiliari
Ambiente e Programmazione territoriale ed
economica, i capigruppo delle altre forze
politiche, di maggioranza e di minoranza,
procedono invece con i piedi di piombo. Nel
centrodestra e nel centrosinistra si mette del
resto in rilievo la portata dell' iniziativa che si
inserisce in un contesto già di per sé
complesso, vista la massiccia presenza
industriale e quella della centrale
termoelettrica. La principale forza di governo,
cioé il Pd, assume comunque per ora l'
atteggiamento più cauto. Forse anche a causa
dell' esistenza al proprio interno di posizioni
diverse.
«Stiamo lavorando con i nostri esperti a un
esame della documentazione ­ afferma il
capogruppo, Paolo Frisenna ­. Sul progetto
non c' è quindi né un veto né un via libera a
priori e coerentemente con il passato non
faremo sconti a nessuno. A titolo strettamente
personale ritengo che il progetto al momento
abbia diverse lacune da colmare».
Quello che il progetto deve dimostrare, secondo Frisenna, è «un' attenzione allo sviluppo complessivo
della città, del porto e del settore diportistico».
Elisa Di Ilio, di Responsabilmente, si dice innanzitutto «sorpresa delle modalità di presentazione del
progetto». «Ancora una volta d' estate e ancora una volta abbiamo poco tempo per valutare un progetto
dagli impatti considerevoli», afferma, sottolineando però «la disponibilità a valutare senza pregiudizi».
Nel centrosinistra esistono comunque posizioni già al momento più critiche. «Intanto non si può parlare
di un progetto "mini" ­ afferma il capogruppo di Rifondazione comunista Alessandro Saullo ­. Per la sua
sensibilità Prc crede inoltre che lo sviluppo del litorale vada condiviso con la popolazione e con estrema
attenzione. Non è la prima volta che ci viene proposto un impianto di questo genere: ci hanno provato la
Snam nel 1995­1996 e Endesa nel 2007. Al momento ritengo che il progetto di Smart Gas sia pieno di
criticità e una valutazione non potrà prescindere dalle ricadute sulla città». Saullo ricorda, comunque,
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come il centrosinistra a Trieste si sia opposto al rigassificatore di Gas Natural a Zaule.
L' Idv, che si è già espresso in modo critico, non sembra ritenere infine un impianto del genere
«compatibile con la morfologia del golfo di Panzano», come afferma Claudio Martin.
Per il capogruppo di Sel (in minoranza) Giovanni Iacono, al di là di una rigorosa analisi dell' impatto
ambientale, la discriminante sta nel rapporto tra il rigassificatore e la centrale A2A. «Non è concepibile
avere una centrale a carbone e accanto un impianto di rigassificazione che magari potrebbe pure
espandersi», spiega, ponendo anche il problema dei Paesi di provenienza del gas.
Un ragionamento complessivo su rigassificatore e centrale va effettuato anche per Anna Cisint di
Obiettivo Monfalcone.
«Non ho alcun pregiudizio, ma vanno verificati gli aspetti relativi a salute, sicurezza e ambiente, oltre
che le ricadute sul porto», afferma. Per il capogruppo di Cambiamo Monfalcone Luigi Blasig queste
saranno positive. «Il mio parere politico è che Monfalcone non può sempre perdere ­ dice ­ occasioni di
sviluppare il porto e la propria economia».
Più sfumate le posizioni di Forza Italia e Lega Nord. «Credo che i temi dello sviluppo del porto e dell'
economia dell' area vadano affrontate in modo più complessivo ­ sottolinea il capogruppo di Fi
Giuseppe Nicoli ­ e non in modo parziale come ora.
Quanto sta avvenendo a causa dell' evidente debolezza del centrosinistra».
Sul progetto di Smart Gas, Nicoli pure attende di approfondire la documentazione, ricordando
comunque di essersi già espresso in aula contro una vocazione di Monfalcone come polo energetico.
Il capogruppo della Lega Nord Federico Razzini ribadisce di vedere con occhio positivo l' iniziativa se
porterà lavoro per «la gente del posto» e una volta verificatane la compatibilità con le prospettive di
sviluppo del porto.
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«Va riaperta la bretella»
Zanella (Pd): è chiusa da un anno e nessuno interviene.
ROMANS Non mancano alcuni punti di criticità
nella viabilità provinciale, in particolare nell'
area del Gradiscano. Se ne fa portavoce il
consigliere provinciale d e l P d , Alessandro
Zanella.
«Ripartire da ciò che di buono è stato fatto
negli anni in materia di viabilità: questo ­ fa
presente inizialmente Zanella ­ è l' impegno da
assumere, puntando a completare la rete di
infrastrutture che attraversano il territorio e che
devono integrarsi al meglio con la viabilità
secondaria».
Per questo, in Consiglio provinciale, assieme
ad altri esponenti della maggioranza, Zanella
punta ad arrivare adun documento di sintesi di
tutte le criticità viabilistiche residue da
sottoporre alla Regione affinché lo faccia
proprio e sostenga l' attuazione.
Zanella ricorda comunque che che alcune
criticità «sono forse da troppo tempo sul
tappeto, non potendo essere rinviate oltre,
anche perché l' impegno di risorse finanziarie
non appare fuori portata».
Tra queste Zanella indica l' incrocio tra le
strade regionali 305 e 252, a Gradisca: un
collo di bottiglia per chi proviene dal nuovo by
pass di Mariano, un innesto pericoloso per chi
esce da Via Roma o proviene da Romans, col semaforo spento di notte, cui si aggiunge un semaforo
fuori luogo all' altezza dell' ex IperCoop.
Cita anche la bretellina dei"Feudi", tra Gradisca e Romans. Un' opera nuova chiusa da quasi un anno
per l' inadeguatezza dello sbocco sul cavalcavia in località Feudi.
«Molti incontri con l' attuale e la precedente amministrazione regionale, forse risorse finanziarie
disponibili legate all' attuazione del raccordo autostradale, ma nessuna decisione concreta», sottolinea
Zanella, che ricorda pure come la tangenziale dal Parco commerciale Ikea a Romans: quasi 2 km
ancora in carico ai privati che lo hanno realizzato con l' Accordo di programma.
Anche qui nessuna novità, salvo gli arbusti e le latifoglie che hanno ormai invaso i fossi di guardia sul
bordo stradale.
(e. c.
)
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Gorizia
immigrati del cara.
Il Sap: procedure sanitarie carenti
GRADISCA Procedure sanitarie carenti negli
accertamenti dello stato di salute dei
richiedenti asilo.
A denunciarlo è Angelo Obit, segretario
provinciale del Sindacato autonomo di polizia
Sap, che rivela come nelle ultime settimane l'
Ufficio Immigrazione di Gorizia abbia fatto i
conti con due casi epidemiologici sospetti
dichiarati dagli stessi immigrati. «Il 6 agosto
scorso ­ racconta Obit ­ si è direttamente
presentato all' Ufficio Immigrazione un
immigrato afgano proveniente dall' Inghilterra
e richiedente la protezione internazionale, il
quale ha riferito di avere avuto la tubercolosi.
Due giorni dopo un altro immigrato, sempre di
nazionalità afgana, ha riferito di essere affetto
da Epatite B».
In assenza di un protocollo operativo solo
dopo essere stati presi in carico al Cara d i
Gradisca, sono stati eseguiti sui due stranieri
gli accertamenti clinici e adottate le misure
conseguenti. «Questo ­ argomenta ancora Obit
­ anche perché accompagnati nelle strutture
sanitarie del territorio, sebbene senza
particolari cautele, dal personale civile
operante nella struttura di Gorizia». Ma se al
Cara non ci fossero stati posti disponibili e gli
stranieri alloggiati alla Caritas o in una struttura ricettiva, probabilmente la storia sarebbe stata diversa.
Il Sap in una nota auspica la rapida costituzione di un tavolo in Prefettura ove possano essere
concordati gli accertamenti sanitari a tutti gli immigrati che arrivano e, cosa non meno importante, le
modalità di trattamento in sicurezza degli immigrati sin dalla loro presentazione. «I poliziotti non hanno
forse il diritto a preservare la propria salute e a tutelare anche quella della cittadinanza?», conclude
amaro Obit.
( l.m.)
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Gorizia
44° festival.
Gorizia capitale mondiale del folklore per un
weekend
Con l' estate 2014 che ha imboccato l' ultima
curva prima del traguardo, arriva anche quest'
anno a Gorizia l' appuntamento con una delle
manifestazioni culturali e popolari più longeve
della città. Parliamo del Festival mondiale del
folklore, arrivato alla 44.a edizione, affiancato
dalla grande parata folkloristica (la 49.a) e dal
40° Congresso di tradizioni popolari. Il tutto dal
29 al 31 agosto, al solito sotto la regia della
P r o L o c o d i Gorizia, con il sostegno e il
patrocinio, a vario titolo, di Unesco, Regione,
Comune e Provincia d i Gorizia, Fondazione
Carigo e Bcc.
La manifestazione, che avrà per teatro piazza
Battisti, ricalcherà lo schema ormai
consolidato. Si parte venerdì alle 20.30 con il
concerto dell' Orchestra civica "Città di
Gorizia" diretta dal maestro Giorgio Magnarin,
mentre alle 21.15 si rinnoverà la tradizione
dell' accensione del "Tripode dell' Amicizia",
suggestivo momento culminante della
cerimonia inaugurale. A seguire le esibizioni
dei primi gruppi in lizza, che quest' anno
saranno otto: i padroni di casa del "Santa
Gorizia" introdurranno i bielorussi di "Raduga",
gli argentini del "Ballet cultural argentino", i
siciliani di "Sicilia Antica" e gli slovacchi di
"Vranovcan".
Sabato mattina dedicato invece al confronto e allo studio, con il convegno sul tema "Il ruolo del folklore
nella salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali dell' Unesco" nella sala del consiglio comunale. La
festa riprenderà in serata, quando dalle 20.30 si susseguiranno gli spettacoli di "Danzerini di Lucinico",
sbandieratori "San Gemini", "Vranovcan", "Sicilia Antica", "African Roots" (Senegal), "Ballet cultural
argentino" e "Raduca".
A mezzanotte, per i più giovani, grande "Festa dell' Amicizia", prima della giornata conclusiva di
domenica: dalle 11 ai Giardini di corso Verdi esibizioni della Banda di Lienz e degli sbandieratori, e nel
pomeriggio, dalle 16, la storica parata a partire dalla chiesa di San Giusto, in corso Italia. Dopo le
premiazioni, alle 20.30 il coro "Freevoices" di Manuela Marussi anticiperà il gran gala finale in piazza
Battisti, alle 21.
Marco Bisiach.
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
Ex Fermi, anche il terzo piano sarà agibile
Via ai lavori di messa in sicurezza dell' edificio che ospiterà 38 classi con 741 studenti.
Sono cominciati ieri mattina i lavori di messa in
sicurezza nello stabile dell' ex "Fermi" di via
Diaz. Prosegue, dunque, come da
programma, a ritmi serrati, il piano di interventi
strutturali urgenti e di spostamenti di banchi e
cattedre da una sede all' altra varato dalla
Provincia per consentire la regolare partenza
d e l n u o v o a n n o scolastico. P e r q u a n t o
riguarda via Diaz si tratta di lavori da 40 mila
euro, appaltati con urgenza la scorsa
settimana, che permetteranno di rendere
pienamente operativa la struttura che dovrà
ospitare da quest' anno, oltre agli studenti del
liceo "Slataper", anche buona parte delle
classi dell' istituto "Cossar Da Vinci" visto che
le aule della sede abituale del "Cossar Da
Vinci", in viale Virgilio, sono risultate inagibili
dopo le recenti verifiche sui controsoffitti.
I lavori in via Diaz dovrebbero essere
completati entro la seconda settimana di
settembre: il terzo piano, dichiarato inagibile,
verrà completamente ristrutturato entro l' inizio
delle lezioni permettendo così alle classi del
"Cossar Da Vinci" di trovare una sistemazione
sicura e funzionale. Da ricordare che la scorsa
settimana due terzi dei banchi e delle cattedre
del "Cossar Da Vinci" sono stati già trasportati
in via Diaz mentre il resto del mobilio è stato trasferito nella sede del liceo classico di viale XX
settembre.
In tutto sono movimentati circa 1000 banchi e 30 cattedre e vengono trasformati in aule 8 locali che
erano adibiti ad altri usi, comprese le ex segreterie e l' ex ufficio di presidenza del classico. In via Diaz
saranno in tutto 741 gli studenti che troveranno posto nella struttura, per un totale di 38 classi. Saranno
invece 298 (per un totale di 18 classi) gli studenti nella sede di viale 20 settembre dove sono stati
appena completati i lavori di messa in sicurezza conseguenti al crollo del controsoffitto dello scorso
gennaio nell' aula informatica.
Un episodio dopo il quale era cominciata una serie di verifiche sui controsoffitti che ha portato a
decretare l' inagibilità di decine di aule in vari istituti scolastici goriziani. Spazi inagibili si contano anche
nella sede dell' Isis "Galilei" di via Puccini (che comprende anche il "Pacassi" e il "Fermi"): qui è stato
deciso lo spostamento degli studenti del triennio dell' istituto per geometri "Pacassi" (4 classi) e gli
studenti saranno ospitati nella sede del polo sloveno, sempre in via Puccini. (p.t.
)
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Pressing a tutto campo per riaprire l' aeroporto
Madriz soddisfatto dall' esito del vertice: «Abbiamo fatto un gioco di squadra» Società
consortile e associazioni parteciperanno al bando­Enac per la gestione.
Chissà che da una situazione tra le più
nebulose e sconfortanti emerse ultimamente
sul fronte goriziano, non si crei un' occasione
di rilancio. Certo, sarebbe bello fosse proprio
questo il futuro dell' aeroporto. Per il momento
­ ragionando su dati certi ­ è stata confermata
soprattutto la linea che vedrà tutti i soggetti
impegnati a vario titolo nella gestione e nell'
uso dello scalo partecipare insieme all' atteso
bando dell' Ente aviazione civile: questo, in
sintesi, è emerso ieri in Camera di commercio,
dove si sono riuniti per discutere del tema le
principali autorità della Società consortile, le
associazioni, gli imprenditori che operano nell'
area e il Prefetto Vittorio Zappalorto.
L' incontro, caratterizzato d a u n a g r a n d e
coesione, è stato convocato anche per arrivare
all' attesa riapertura del Duca d' Aosta
"pressando" a tutto campo l' Enac Ieri mattina,
infatti, alcuni funzionari dell' Ente per l'
aviazione civile hanno effettuato un
sopralluogo in aeroporto con lo scopo di
ovviare, quanto prima, alle "famose" recinzioni
che permetterebbero poi la riapertura dello
scalo. In questo contesto è stata anche
visionata la terza pista che manca all' appello
tra quelle agibili.
In sostanza, tutto il polverone sollevatosi in questi giorni a seguito dell' estemporanea decisione che ha
visto interdire l' accesso all' area (tranne la Pipistrel) avrebbe dato vita ad un progetto di partecipazione
comune. Sotto il "cappello" della Società consortile che si presenterà alla gara d' appalto figureranno
tutti, con lo scopo di conquistare l' agognata gestione della struttura. Come ha spiegato il presidente del
Consorzio, Ariano Medeot «quello che sarà fatto prossimamente è la messa a punto di una serie di
protocolli d' intesa tra la Società consortile e i vari portatori di interesse, imprenditori e associazioni
dove verranno esplicitate le diverse esigenze, necessità e piani per l' utilizzo del sedime aeroportuale
da parte di ognuno.
Nel frattempo, faremo anche delle pressioni a Roma perchè l' Enac lanci quanto prima il bando, che
comunque dovrebbe essere reso pubblico ad ottobre. Per quella data arriveremo preparati». In questo
modo, si dovrebbero anche evitare personalismi e eventuali conflitti di interessi successivi, che fino ad
ora già hanno mantenuto il tutto in una palude immobile per anni.
A sentire i vari intervenuti alla riunione, è prevalso un clima di reciproca soddisfazione, come
confermato dal sindaco Ettore Romoli , dal presidente dell' associazione Duca d' Aosta, Fulvio
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Chianese e dal presidente della Camera d i commercio Gianluca Madriz. Secondo quest' ultimo, la
strategia fino a qui abbozzata «è un vero e proprio esempio di come Gorizia possa fare sistema.
Abbiamo fatto gioco di squadra lanciando probabilmente un nuovo modo di lavorare per la città e il
nostro futuro». Al coro unanime di opinioni positive convergenti si è unito anche il Prefetto, che ha
ribadito quanto detto nei giorni scorsi. È cioè che la reazione dell' Enac sarebbe stata sproporzionata
rispetto ai dubbi da lui sollevati sulle bonifiche belliche, sulle mancate recinzioni e sullo stato di degrado
degli edifici.
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26 agosto 2014
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Gorizia
GRADISCA.
Sap: «Accertamenti sanitari carenti per gli immigrati»
GRADISCA Procedure sanitarie carenti negli
accertamenti dello stato di salute dei
richiedenti asilo. A denunciarlo è Angelo Obit,
segretario provinciale del Sindacato autonomo
d i polizia Sap, che rivela come nelle ultime
settimane l' Ufficio Immigrazione di Gorizia
abbia fatto i conti con due casi epidemiologici
sospetti dichiarati dagli stessi immigrati. «Il 6
agosto scorso ­ racconta Obit ­ si è
direttamente presentato all' Ufficio
Immigrazione un immigrato afgano
proveniente dall' Inghilterra e richiedente la
protezione internazionale, il quale ha riferito di
avere avuto la tubercolosi. Due giorni dopo un
altro immigrato, sempre di nazionalità afgana,
ha riferito di essere affetto da Epatite B».
In assenza di un protocollo operativo solo
dopo essere stati presi in carico al Cara d i
Gradisca, sono stati eseguiti sui due stranieri
gli accertamenti clinici e adottate le misure
conseguenti. «Questo anche perché
accompagnati nelle strutture sanitarie del
territorio, sebbene senza particolari cautele,
dal personale civile operante nella struttura di
Gorizia». Ma se al Cara non ci fossero stati
posti disponibili e gli stranieri alloggiati alla
Caritas o in una struttura ricettiva,
probabilmente la storia sarebbe stata diversa.
Il Sap auspica la rapida costituzione di un tavolo in Prefettura ove possano essere concordati gli
accertamenti sanitari a tutti gli immigrati che arrivano e ­ cosa non meno importante ­ le modalità di
trattamento in sicurezza degli immigrati sin dalla loro presentazione. (l.m.
)
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26 agosto 2014
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Viabilità, ecco tutti i nodi dell' Isontino
Il consigliere Zanella sottolinea le criticità a cominciare dall' intersezione tra le regionali
305 e 252.
GRADISCA Sul problema della viabilità n e l
territorio dell' Isontino il consigliere provinciale
Alessandro Zanella ritorna a sollecitare la
definizione di alcune priorità indispensabili a
migliorare l' intero sistema viario provinciale.
Per il consigliere Zanella c' è la necessità che
si arrivi ad un documento di sintesi di tutte le
criticità viabilistiche, condiviso con i Comuni, e
predisposto secondo criteri di valutazione
oggettiva, da sottoporre alla Regione affinché
lo faccia proprio e ne sostenga l' attuazione.
«Occorre ripartire da ciò che di buono è stato
fatto negli anni in materia di viabilità nell'
Isontino: questo è l' impegno da assumere,
puntando a dare completezza alla rete di
infrastrutture che attraversano il territorio e che
devono integrarsi al meglio con la viabilità
secondaria. Va però riconosciuto che alcune
criticità sono sul tappeto ormai da tempo, forse
da troppo tempo, non potendo essere rinviate
oltre, anche perché molto verosimilmente l'
impegno di risorse finanziarie non appare
realisticamente fuori portata».
Viabilità strade r e g i o n a l i 3 0 5 e 2 5 2 . « L '
intersezione semaforica tra le Strade regionali
305 e 252, a Gradisca ­ spiega Zanella ­ è
assolutamente anacranostica. Questo tratto è
un collo di bottiglia per chi proviene dal nuovo by­pass di Mariano, un innesto pericoloso per chi esce
da via Roma o proviene da Romans in quanto non funzionante da sempre in orario notturno, cui si
aggiunge un semaforo ormai immotivato all' altezza dell' ex IperCoop».
Bretella dei Feudi. «È un' opera nuova, chiusa da quasi un anno per giuste motivazioni­ sostiene
Zanella ­ a causa dell' inadeguatezza dello sbocco sul cavalcavia in località Feudi. Molti incontri sia con
l' attuale che con la precedente amministrazione regionale, forse risorse finanziarie disponibili per
economie legate all' attuazione del raccordo autostradale, ma fino ad oggi nessuna decisione concreta».
Tangenziale Romans­Villesse.
«La tangenziale che risale dal Parco commerciale Ikea ­ conclude ­ è un tratto di poco meno di due
chilometri ancora in carico ai privati che lo hanno realizzato in base all' Accordo di programma». (m.s.)
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26 agosto 2014
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Gorizia)
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Gorizia, conto alla rovescia per il Festival del folclore
L' appuntamento è dal 29 al 31 agosto. Tema: costruiamo ponti fra gli uomini Anche la
parata e il congresso sulle tradizioni popolari. Il via con un concerto.
GORIZIA Conto alla rovescia per il Festival del
folclore, in programma a Gorizia dal 29 al 31
agosto. Lo slogan divulgato dalla Pro loco per
questa 44ª edizione è ancora "Costruiamo
ponti fra gli uomini e fra i popoli". Praticamente
un evergreen, come la tradizionale parata (la
49ª) e il congresso di tradizioni popolari (il 40º)
che si associano all' evento.
Si parte venerdì prossimo, alle 20.30, in
piazza Battisti con il concerto dell' Orchestra
civica di fiati Città di Gorizia. Dalle 21.15 si
prosegue con la cerimonia inaugurale del
Festival e l' accensione del "tripode dell'
amicizia". Al termine si esibiranno i complessi:
Santa Gorizia, Raduga (Bielorussia), Ballet
cultural argentino (Argentina), Sicilia antica e
Vranovcan (Slovacchia).
Il giorno successivo, alle 9.30 nella sala del
consiglio comunale, si terrà il convegno su "Il
ruolo del folclore nella salvaguardia dei
patrimoni culturali immateriali dell' Unesco". Le
esibizioni tornano alle 20.30, sempre in piazza
Battisti, con i Danzerini di Lucinico, gli
sbandieratori di San Gemini, di nuovo i
Vranovcan e i Sicilia antica, seguiti dagli
African roots, dal Ballet cultural argentino e dai
Raduga. Dalle 24 si chiude con la Festa dell'
amicizia.
Domenica, alle 11, si apre con il concerto delle Bande di Klagenfurt e di Lienz ai Giardini pubblici
seguito dall' esibizione degli Sbandieratori di San Gemini. Alle 16 in corso Italia si raduneranno invece,
di fronte alla chiesa di San Giusto, i gruppi folcloristici e i complessi musicali che daranno vita alla
parata lungo i due corsi e via Petrarca in direzione di piazza Battisti, dove, dalle 18, ci sarà la cerimonia
conclusiva, le premiazioni e l' assegnazione dei riconoscimenti: il Memorial Tullio Tentori, l' Oscar del
Folclore, il Premio simpatia e il trofeo Castello di Gorizia.
Alle 20.30 ci sarà il concerto del Coro giovanile Freevoices diretto da Manuela Marussi e il Gran galà
del folclore con la partecipazione di tutti i gruppi.
In caso di maltempo. le manifestazioni all' aperto in piazza Battisti avranno luogo nella sala maggiore
dell' Ugg. In loco è previsto anche un servizio di ristoro a cura dello sci club Monte Calvario. L' iniziativa
vede, a vario titolo, la collaborazione di Unesco, Regione Fvg, Comune, Provincia e Camera di
commercio di Gorizia, Fondazione Carigo, Cioff, Unpli, Cassa rurale e arigiana di Lucinico, Farra e
Capriva, Torri d' Europa.
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26 agosto 2014
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26 agosto 2014
Primorski
Gorizia
Gradbie sameva, postopek se nadaljuje
Gradbie na grajskem griu e dalj asa sameva.
Marsikdo se sprauje, ali bo »vzpenjaa
polemik« sploh kdaj zaela obratovati, na obini
pa zagotavljajo, da se postopek, ki bo omogoil
dokonanje del, vendarle nadaljuje. Pred
kratkim se je na­ mre iztekel rok za oddajo
pripomb na e­ sto spremembo projekta
vzpenjae, zdaj pa je na potezi tehnina komisija
deele FJK: e bo le­ta prigala zeleno lu, bo
obina v prihodnjih mesecih lahko dokonno od­
obrila nov nart in nadaljevala z deli. u­ panova
elja, da bi se gradnja zakljuila e proti koncu
letonjega leta, se ne bo ures­ niila, prihodnje
leto ­ e seveda ne bo pre­ seneenj ­, pa naj bi
se turisti in drugi obi­ skovalci gradu lahko
konno zaeli poslu­ evati tirninega vozila. Novo
varianto je morala obina Go­ rica pripraviti po
odkritju ostankov anti­ nega obzidja na
grajskem griu, ki so pri­ li na dan med
gradbenimi deli leta 2011. Spomeniko varstvo
je takoj prepovedalo nadaljevanje gradnje,
nakar so tehnini ura­ di obine zaeli prilagajati
nart njegovim zahtevam. Prvi predlog variante
ni bil spre­ jet, o drugem pa je lani spomeniko
varstvo podalo pozitivno predhodno mnenje.
Gla­ vna novost variante je sprememba proge
tir­ ne vzpenjae, ki bo nekoliko kraja (startna
toka ostaja pri vhodu v predor Bombi), ter izkop 29 metrov dolgega predora pod sta­ rim grajskim
obzidjem, ki bo torej ohra­ njeno. Po predoru bodo uporabniki vzpe­ njae prili do podzemnega stolpa, v
kate­ rem bosta stopnie in dvigalo. Z njim se bo­ do obiskovalci pripeljali tik pred vhod v stra­ ni stolp
gorikega gradu, v katerem bo e zadnje dvigalo. Vso dokumentacijo o novem nartu vzpenjae so na
spletni strani dee­ le v okviru predhodnega postopka okolj­ skega preverjanja objavili junija. Na voljo je
bilo 45 dni, po besedah vodje tehninega urada gorike obine Maura Ussaia pa je rok potekel brez vloitve
pripomb. Septembra bo projekt preuila e deelna komisija: e bo izdala pozitivno mnenje, bo obina do­
konno sprejela varianto in nadaljevala z de­ li, ki se bodo lahko zakljuila v teku pri­ hodnjega leta. (Ale)
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26 agosto 2014
Primorski
Gorizia
Uplinjevalniku posveajo zasedanje
V zaetku septembra se bo prva pokrajinska
svetnika komisija, ki je pristojna za
infrastrukture in prevoze, sesta­ la na javnem
zasedanju v predavalnici vijeolskega tehni­
nega zavoda Brignoli Einaudi v tarancanu, kjer
bo govor o nartu terminala za skladi enje,
uplinjanje in distribuci­ jo zemeljskega plina, ki
ga namerava druba Smart Gas zgra­ diti na
obmoju Lokavca v triki obini. Zasedanje je skli­
cal predsednik prve pokrajinske svetnike
komisije Fabio Del Bello, ki je k sodelovanju
povabil tako predstavnike podje­ tja Smart
Gas kot tudi okoljevarstvenike. Na
tarancanskem sreanju bo nart za gradnjo upli­
njevalnika predstavil direktor podjetja Smart
Gas Lucio Bre­ gola, spregovorili bodo tudi
predsednik konzorcija za tri­ ko industrijsko
cono Paolo Maschio, morski biolog Carlo
Franzosini ter predstavnika zveze
Legambiente, kemik Lino Santoro in inenir
Oscar Garcia Murga. »Predsedniku
pokrajinske svetnike komisije za okolje Luci
Bigotu bom predlagal, naj na sreanje povabi
tudi la­ ne svoje komisije. Hkrati bom na
zasedanje povabil tudi la­ ne trike obinske
komisije za pristanie, ki jo vodi naelnik
svetnike skupine Demokratske stranke Paolo
Frisenna,« na­ poveduje Fabio Del Bello in pojasnjuje, da bodo imeli na sre­ anju glavno besedo
posamezni govorniki, ostalim udele­ encem iz obinstva bo dana le monost, da postavijo krat­ ka
vpraanja. Del Bello je preprian, da bo sreanje zelo ko­ ristno, saj se o nartu za uplinjevalnik ve zelo
malo, sploh pa je pripombe k projektu mogoe vloiti le do 21. septem­ bra. Pred dnevi so se proti gradnji
uplinjevalnika izrekli pred­ stavniki raznih krajevnih drutev in organizacij iz devinsko­ nabreinske obine,
saj naj bi terminal stal ravno ob izlivu Timave, nasproti Ribikega naselja.
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