Anno Scolastico 2013/14 Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Mariarosaria Scalella INDICE CHE COS’E’ IL POF 6 PREMESSA 8 STRUTTURA DEL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA 9 LA NOSTRA SCUOLA 10 DATI IDENTIFICATIVI DELL’ ISTITUTO 11 LE RISORSE STRUTTURALI I LABORATORI I LABORATORI 12 13 14 ORGANIGRAMMA DOCENTI 17 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCOLASTICO ORARIO DOCENTI ORARIO SETTIMANALE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE TEMPI MASSIMI SETTIMANALI PER CIASCUNA DISCIPLINA 20 21 22 22 ORGANIGRAMMA DI GESTIONE 27 L’ ISTITUTO E IL TERRITORIO 39 UTENZA 39 CONNOTAZIONE SOCIO-ECONOMICA-CULTURALE 40 MAPPA DEI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI 41 RACCORDO CON ENTI, ASSOCIAZIONI, AGENZIE 43 RELAZIONI IN RETE 45 MISSION DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA 47 DALLA MISSION alla definizione delle FINALITA’ EDUCATIVE 47 CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 49 L’ORGANIZZAZIONE IN COMPETENZE CHIAVE 51 IL CURRICOLO DAI 3 AI 14 ANNI 52 LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DI ISTITUTO 52 LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA 52 I CAMPI DI ESPERIENZA 53 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 55 LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO 56 P.O.F. - Pag. 2 di 141 L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 75 ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 77 INCLUSIONE ALUNNI CON DISABILITA’ 78 FINALITA’ DELL’INTEGRAZIONE 79 METODOLOGIE D’INTERVENTO 80 REFERENTE D’ISTITUTO PER L’INCLUSIONE 80 GRUPPO H D’ISTITUTO 82 DOCENTE DI SOSTEGNO 82 GLH (Gruppo di studio e di lavoro a livello d’Istituto) 83 GLI OPERATORI SOCIO-SANITARI 84 RAPPORTI CON L’ESTERNO 84 I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 85 INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA 87 INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA PRIMARIA 87 INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 88 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI FINALITA’ COSA FARE? LA PRIMA CONOSCENZA INCLUSIONE IN CLASSE ACCOGLIENZA 89 90 90 91 91 92 CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA TRE I DIVERSI SEGMENTI DI SCUOLA 93 PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 94 VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO 95 CRITERI E STRUMENTI 98 CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE D’ESAME (scuola secondaria) 103 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI 104 GRIGLIE DEI LIVELLI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA DELL’ INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO 106 106 107 108 VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE SOCIALI AREE DI COMPETENZA COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ ESISTENZIALI COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ PROCEDURALI COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ RELAZIONALI 110 110 111 111 111 P.O.F. - Pag. 3 di 141 VALUTAZIONE COMPETENZE EDUCATIVE E FORMATIVE 113 PROTOCOLLO DI VALUTAZIONEDELLE COMPETENZE 116 SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (3 ANNI) 116 SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (4 ANNI) 117 SCHEDA VALUTAZIONE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 118 SCUOLA PRIMARIA 121 LIVELLI DI COMPETENZE CONSEGUITE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZE AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 121 125 125 130 TABELLA DI RILEVAZIONE PROGETTI 131 PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI PON 2013/2014 132 QUALITA’ E AUTOVALUTAZIONE 133 GLI OBIETTIVI 133 GLI STRUMENTI 133 L’ IMPEGNO DELLA DIREZIONE 133 L’APPLICAZIONE 134 PROCESSI, PRASSI, AUTOVALUTAZIONE 134 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI 136 ALLEGATI : Allegato 1 "Il Curricolo per competenze Nuove Indicazioni 2012" : Curricolo Scuola dell’ Infanzia - Curricolo del Primo Ciclo Allegato 2 Programmazione annuale infanzia Allegato 3 Programmazione annuale primaria Allegato 4 Programmazione annuale secondaria di I^ grado Allegato 5 Piano Annuale delle Attività a carattere collegiale Allegato 6 Piano “Visite guidate e viaggi d’istruzione” Allegato 7 Regolamento d’ Istituto Allegato 8 Carta dei servizi P.O.F. - Pag. 4 di 141 “…Una scuola che coniughi equità ed eccellenza, che garantisca a tutti pari opportunità, promuova e valorizzi i meriti individuali, metta al centro del sistema scolastico l’alunno quale protagonista delle proprie scelte e partecipe della sua crescita culturale, educativa, formativa.” Questo è il tipo di scuola che l’ Istituto Comprensivo 53 Gigante Neghelli offre agli abitanti dei quartieri di Fuorigrotta e di Bagnoli. Il nostro Piano dell’Offerta Formativa prevede sia percorsi curriculari diversificati che consentono all’alunno di maturare e svilupparsi, in un clima di autentica fiducia e libertà, in modo sereno e disteso, in un ambiente ampio e accogliente, sia occasioni di incontri culturali per gli abitanti del territorio per mantenere viva la fiamma della cultura. I ragazzi, durante questo importante periodo della loro crescita, nella nostra scuola, hanno la possibilità di vivere in modo diretto, insieme ai loro docenti, varie e significative esperienze (attuazione di progetti, uscite didattiche, incontri con scrittori, autorità, esperti,…), utili a stimolare la loro curiosità, a motivare la loro operatività, il loro impegno e la loro partecipazione alla vita sia scolastica che sociale. Mi piace, quindi, concludere questa breve premessa, parafrasando Don Lorenzo Milani: “Se il divertimento è trovare soddisfazione, allora vi dirò che i miei ragazzi si divertono quasi ininterrottamente dalla mattina alla sera. Sanno un mare di materie interessanti, imparano un mucchio di cose, dei sacrifici ci saranno da fare, ma in complesso trovano soddisfazione a venire qui.” Il Dirigente Scolastico Mariarosaria Scalella P.O.F. - Pag. 5 di 141 CHE COS’E’ IL POF Decreto Ministeriale 275/99: “Il Piano dell’Offerta Formativa è quel documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche che esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole Scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.” Il POF è uno strumento attraverso il quale ogni singola Scuola comunica con i propri alunni, i rispettivi genitori e tutta la realtà locale. IL POF PROMUOVE: il principio di identità consentendo di individuare gli elementi che contraddistinguono l’offerta formativa; il principio di unitarietà: cui vanno ricondotti i molteplici elementi didattici, organizzativi, educativi e di valutazione che caratterizzano l’offerta formativa e consente di leggere le dinamiche interne a livello relazionale, nonché di interpretare il clima cooperativo tra le componenti interne ed esterne alla scuola; il principio di trasparenza: che sottende alla qualità dell’informazione, della comunicazione, della condivisione rispetto alle procedure scelte; il principio di legalità: consentendo la corretta interpretazione con i principi della norma giuridica. P.O.F. - Pag. 6 di 141 C CA AR RTTA AD D’’IID DEEN NTTIITTA A’’ Istituto Comprensivo 53 Gigante Neghelli Indirizzo: piazza Neghelli, 41 - 80124 Napoli Tel e fax. : 081 7622060 Sito Web: www.scuolagigantenapoli.gov.it indirizzo di posta elettronica: NA [email protected] indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected] Dirigente Scolastico: Mariarosaria Scalella Vicaria: Anna Cavaliere Responsabili di plesso Primaria Maria Giuseppina D’Elia, Iliana De Sena Responsabili di plesso Infanzia Lombardi Angela, Caprio Giuseppe Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Anna Sbrescia P.O.F. - Pag. 7 di 141 PREMESSA L’evoluzione del nostro sistema scolastico con i suoi tratti di complessità ed i suoi linguaggi, le nuove direttive che vengono diramate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca pongono, con urgenza, la necessità di acquisire strumenti adeguati per conoscere ed interagire con sicurezza nei nuovi scenari. “Le scuole dovranno educare istruendo gli studenti e mettendo al centro l’alunnopersona…; si passa dalla scuola delle discipline alla scuola delle competenze,dalla scuola dell’insegnamento alla scuola dell’apprendimento (secondo lo schema di riferimento assunto dalla Commissione del MIUR, European Qualification Framework –EQF – approvato in sede europea il 23 aprile 2008). Cambia il ruolo dei docenti: dal ruolo prevalente di conduzione (dentro la disciplina) a quello di costruzione del contesto per apprendere (con la disciplina). La lista degli obiettivi è stata sfoltita, tiene conto degli orientamenti europei, ma è anche attenta ai contenuti più significativi della nostra tradizione culturale. La didattica delle Indicazioni, senza trascurare una solida competenza strumentale, intende accrescere l’autonomia di pensiero, di studio e di apprendimento dell’alunno. La qualità dei processi, la qualificazione delle risorse umane caratterizzano la rivoluzione in atto; l’istituzione scolastica ed in particolare i suoi dirigenti devono combinare in modo adeguato persone, strutture e strumenti per erogare servizi all’altezza delle aspettative sociali e, nel contempo, rispondere ai concetti di efficacia ed efficienza ed economicità determinanti per una nuova cultura organizzativa e qualitativa delle amministrazioni pubbliche e della scuola in particolare. La scuola ha oggi bisogno di essere sostenuta in tutte le scelte di cui è direttamente responsabile. Anche se l’autonomia deve ancora acquisire piena cittadinanza e le riforme di ordinamento stentano a consolidarsi, la scuola deve andare avanti. Essa, pur trovandosi a volte a vivere con grande disagio il proprio ruolo, deve accettare le nuove sfide e rinnovarsi. Solo garantendo l’equilibrio ottimale tra domanda di istruzione e organizzazione dell’offerta formativa, consolidando un efficace rapporto tra istruzione-formazione-innovazione tecnologica-territorio e utilizzando al meglio le risorse umane, affinché ognuno dia il meglio di sé, e quelle economiche si realizza pienamente nella scuola l’autonomia amministrativa, organizzativa, didattica e di ricerca e progettazione educativa. L’offerta formativa dell’Istituto è ampia e diversificata e consente all’alunno di maturare la propria personalità in tutte le direzioni in un clima di fiducia e libertà in modo sereno e in un ambiente caldo e accogliente. Nella consapevolezza che i ragazzi vivono un delicato momento della loro crescita, la nostra scuola inoltre, dà loro la possibilità di essere protagonisti in prima persona, insieme ai loro docenti, di varie e significative esperienze (attuazione di progetti, uscite didattiche, incontri con esperti,…), utili a stimolare la loro curiosità, a motivare la loro operatività, il loro impegno e la loro partecipazione alla vita, sia scolastica che sociale. I nostri servizi dunque, coinvolgono tutti gli attori del processo educativo supportando ogni attività e favorendo la pluralità culturale. P.O.F. - Pag. 8 di 141 STRUTTURA DEL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA Programmazione didattica Progetti annuali Orari e organizzazione delle scuole Interazione Scuola -Territorio elaborazione annuale Sostegno alla disabilità e al disagio Patto di corresponsabilità Scelte pedagogiche e metodologiche POF Documenti operativi Documenti di base Accoglienza, continuità orientamento Linee d’indirizzo Programmazione educativa Valutazione (criteri e strumenti) Regolamenti Carta dei Servizi in divenire Autovalutazione Le caselle con i bordi punteggiati indicano le sezioni del POF soggette a revisione annuale; tutte le altre sezioni hanno validità pluriennale, in seguito all’approvazione del Collegio dei Docenti. P.O.F. - Pag. 9 di 141 LA NOSTRA SCUOLA L’ Istituto Comprensivo 53 Gigante Neghelli , nasce in seguito alla fusione della Scuola Secondaria di I° Grado e il 53° Circolo Didattico come da Circ. dell’USR prot. n°25 35 /U del 27/03/2013. Si compone attualmente di: due plessi di Scuola dell’ Infanzia; due plessi di Scuola Primaria; una Scuola Secondaria di I grado. A ALLLL’’ IISSTTIITTU UTTO OC CO OM MPPR REEN NSSIIVVO OA AFFFFEER RIISSC CO ON NO O LLEE SSEEG GU UEEN NTTII SSC CU UO OLLEE:: Scuola dell’ Infanzia “Neghelli” Via P.L. Cattolica, 36 Scuola dell’ Infanzia “ Collodi” Via Luigi Rizzo, 28 Scuola Primaria “Neghelli” Piazza Neghelli, 36 Scuola Primaria “Collodi “ Via Luigi Rizzo, 28 Scuola Secondaria di 1° grado Piazza Neghelli, 41 LLA A SSEEG GR REETTEER RIIA A SEDE Piazza Neghelli, 41 Lunedì e mercoledì 10.00/12.00 ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO Martedì 14.30/15.30 Venerdì 9.00/11.00 IILL D DIIR RIIG GEEN NTTEE SSC CO OLLA ASSTTIIC CO OR RIIC CEEVVEE:: Martedì dalle ore 8. 00 alle ore12.00 Giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 ccoom mppaattiibbiillm meennttee ccoonn llee eessiiggeennzzee ddii sseerrvviizziioo pprreevviioo aappppuunnttaam meennttoo tteelleeffoonniiccoo P.O.F. - Pag. 10 di 141 DATI IDENTIFICATIVI DELL’ ISTITUTO SSC CU UO OLLEE A ALLU UN NN NII Infanzia 200 Primaria 531 Secondaria I °grado 430 Totale 1161 SSC CU UO OLLEE D DO OC CEEN NTTII Infanzia 20 Primaria 44 Secondaria I° grado 64 Totale 115 A ALLU UN NN NII D I V E R S A M DIVERSAMEEN NTTEE A AB BIILLII SSC CU UO OLLEE Infanzia 2 Primaria 20 Secondaria I °grado 23 Totale 45 PPEER RSSO ON NA ALLEE A ATTA A Direttore Generale dei Servizi Amministrativi 1 Assistenti amministrativi 7+1 con riduzione oraria Collaboratori scolastici 16 Personale utilizzato in altri compiti 1 L.S.U. 3 OSA 3 P.O.F. - Pag. 11 di 141 LE RISORSE STRUTTURALI LLEE SSC CU UO OLLEE D DEELLLL’’ IIN NFFA AN NZZIIA A La Scuola dell’Infanzia COLLODI è costituita da: · · · · · 3 aule-sezione ; 1 aula di psicomotricità; 1 aula giochi attrezzata; 1 aula di video-lettura, dotata di un televisore, un videoregistratore con videocassette e DVD di diverse tematiche; 1 aula-laboratorio grafico-pittorico. La Scuola dell’Infanzia NEGHELLI è costituita da: · 6 aule - sezione; · 1 ampio atrio; · 1 aula di informatica; · 1 palestra spaziosa; · 1 spazio esterno/giardino LLEE SSC CU UO OLLEE PPR RIIM MA AR RIIEE Il Plesso COLLODI è costituita da: · · · · · Il Plesso NEGHELLI è costituita da: 11 Aule base; 1 aula polivalente utilizzata per il laboratorio scientifico e multimediale; 1 aula di educazione musicale; 1 biblioteca didattica e magistrale; il laboratorio grafico –pittorico strutturato all’ interno dello spazio adibito alla biblioteca. · · · · 15 Aule base; Aula Magna; Biblioteca: didattica e magistrale; Laboratori: Linguistico, scientifico e musicale e grafico - pittorico. Con il finanziamento dei fondi PON (FESR) nelle scuole sono stati allestiti e potenziati i seguenti laboratori: Þ 1 laboratorio scientifico attrezzato con microscopi e strumenti vari per l’osservazione di fenomeni fisici; Þ 1 laboratorio musicale attrezzato con strumenti musicali di vario tipo; Þ 1 laboratorio linguistico dotato di sussidi per il potenziamento dello studio della lingua inglese; Þ 1 aula multimediale spaziosa, fornite di computers, stampanti e collegamento alla Rete. La scuola si è recentemente anche dotata, grazie ai fondi strutturali (FESR) di LIM. ovvero di “lavagne interattive multimediali”. P.O.F. - Pag. 12 di 141 LLA A SSC CU UO OLLA A SSEEC CO ON ND DA AR RIIA A · · 1 Aula magna; 22 Aule base; · · Schermi da proiezione Proiettori · · 1 aula polivalente utilizzata per il laboratorio di sostegno per gli alunni diversamente abili; 1 laboratorio scientifico; · · · Libri Videocassette Televisori · · · · · · · 1 laboratorio di informatica; Centro accesso internet. 1 laboratorio di storia e cittadinanza; 1 biblioteca (didattica e magistrale); il laboratorio ceramico–pittorico; 2 palestre; Ampi giardini esterni; · · · · Computer in Rete LAN e Internet Software didattici 6 Lavagne Interattive Multimediali Scanner · · · Masterizzatori Macchina fotografica digitale Videocamera digitale · · · · · · · · · · Forno per la ceramica e tornio (Pennelli -Tempere - Carta da sottoparato) Attrezzature audio Strumenti musicali Attrezzature scientifiche Attrezzature tecnologiche Attrezzature per conferenze Strumenti per ricerca storica Attrezzature ginniche Tennis da tavolo P.O.F. - Pag. 13 di 141 I LABORATORI SSC CU UO OLLA A PPR RIIM MA AR RIIA A LLA AB BO OR RA ATTO OR RII FFIIN NA ALLIITTA A’’ Laboratori espressivi : teatrale grafico - pittorico e manipolativo. Sviluppare e potenziare le capacità espressive e creative. Proporre un primo approccio alla multimedialità di tipo ludico- creativo, favorendo la familiarizzazione con il PC attraverso programmi educativi. I laboratori sono dotati di LIM e di collegamento Internet. Laboratorio multimediale Laboratorio di Educazione alla salute “Educazione alimentare” Sensibilizzare e riflettere sul concetto di “star bene”. Promuovere l’acquisizione di sane abitudini alimentari. Laboratorio musicale Sviluppare la capacità di operare e riflettere sul linguaggio musicale. Favorire il potenziamento delle capacità cognitive degli alunni diversamente abili attraverso il linguaggio musicale. Laboratorio scientifico Promuovere la metodologia della ricerca. Laboratorio di Educazione ambientale Promuovere comportamenti rispettosi nei confronti dell’ ambiente, sia a livello individuale che collettivo, sensibilizzando gli alunni alla raccolta differenziata ed al riciclaggio dei materiali. Laboratorio di recupero e potenziamento Acquisire una maggiore padronanza strumentale. Potenziare conoscenze e abilità sia linguistiche che logico matematiche. Attività motorie - ritmico – espressive. Promuovere un benessere interiore e un armonico sviluppo. Educare a conoscere, agire, comunicare e socializzare. Laboratorio linguistico Apprendere la lingua inglese attraverso esperienze ricche, divertenti e motivanti. P.O.F. - Pag. 14 di 141 SSC CU UO OLLA A SSEEC CO ON ND DA AR RIIA A FFIIN NA ALLIITTA A’’ LLA AB BO OR RA ATTO OR RII Laboratorio multimediale Proporre un primo approccio alla multimedialità e all’uso consapevole dei programmi educativo-didattici. Favorire l’ acquisizione delle competenze informatiche. Laboratorio di Educazione alla salute e all’alimentazione Favorire la promozione e lo sviluppo di una corretta cultura dell’alimentazione in docenti, studenti e genitori. Laboratorio di storia e cittadinanza Promuovere la comprensione e la conoscenza dei valori fondamentali della legalità democratica, della responsabilità, fondamentali per la convivenza civile e per la cittadinanza attiva. Laboratorio scientifico Promuove la metodologia della ricerca Laboratorio di Educazione ambientale “Giovani Giganti “in Biblioteca Sviluppare progetti di educazione ambientale con lo scopo di conoscere le principali problematiche ambientali, con particolare riferimento a quelle della nostra città, per permettere l’acquisizione di atteggiamenti di attenzione, di rispetto per l’ambiente e la collettività e per sviluppare un atteggiamento responsabile e partecipativo come impegno civile Promuovere attività di ricerca, consultazione e prestito per alunni e docenti della scuola; l’apertura al pubblico per consultazione e prestito; incontri con gli autori, attività di animazione alla lettura in lingua inglese e proposte di attività inerenti la lettura per le classi della scuola. Salotto del pensiero Contribuire a promuovere un benessere interiore e un armonico sviluppo dell’affettività, del riflettere e del comunicare. Laboratorio linguistico Apprendere la lingua inglese attraverso esperienze ricche, divertenti e motivanti. Il giornale in classe: La [email protected] Proporre di avvicinare gli alunni al mondo del quotidiano e di internet e di stimolare l’abitudine alla lettura nonché il confronto critico dei ragazzi Laboratorio ceramico Favorire la manualità, la creatività e soprattutto l’integrazione e i corretti rapporti interpersonali. P.O.F. - Pag. 15 di 141 SSC CU UO OLLEE D DEELLLL’’IIN NFFA AN NZZIIA A:: “COLLODI” SSeezziioonnii A Annnnii A 4 B 4/5 C 3 D DO OC CEEN NTTII A Alluunnnnii Carmela Calamaro Angela Lombardi 20 Alessandra Medici D’Elia Giuliana sostituisce Moriello Immacolata in esonero sindacale 19 Emilia Pepe Rossana Russo 18 Giuseppina Pagano (Docente di Religione per tutte le sezioni) “NEGHELLI” SSeezziioonnii A Annnnii A 4 Bottone Assunta Affinito Rita 26 B 4 Sommella Carmela Vittorio Rossana Bianca 26 C 5 Parlato Diana Velleca Anna Nunziata Giulia 26 D 5 Ferone Annamaria Scafati Anna 26 3 Matarazzo Gabriella Caprio Giuseppe Ucciero Eleonora ( ins. sostegno) 17 (2 H) 3 Ciotola Maria Patrizio Maria De Michele Serena ( ins. sostegno) 18 (1H) E F D Doocceennttii DOCENTI DI RELIGIONE Pagano Giuseppina (sez A-B-C-D) Perrotta Flavia (Sez E-F) P.O.F. - Pag. 16 di 141 A Alluunnnnii ORGANIGRAMMA DOCENTI SSC CU UO OLLEE PPR RIIM MA AR RIIEE “COLLODI” C CLLA ASSSSII D DO OC CEEN NTTII A ASSSSEEG GN NA ATTA AR RII I^A Inss. Varrecchia V., Mancini I., Sardi A., Bifulco M. e Mancini F. (inss.sostegno) I^ B Inss. Varrecchia V., Mancini I., Sardi A. II ^ A Inss. Fusco E., Esposito L., Sardi A., Pisco A. (sostegno) II ^ B Inss. Fusco E., Esposito L., Sardi A. III ^ A Inss. Rubinacci C., Lambertino P., Di Prisco M. - Bifulco M. e Pisco A.(sostegno) III ^ B Inss. Giordano M., Lambertino P. IV^ A Inss. De Sena I., Ferrigno M. IV^ B Inss. Ferrentino M.R., Ferrigno M. IV^ C Inss. Niutta T.., Ferrigno M, Cotticelli M. (sostegno) V^ A Inss. Esposito G., Lambertino P., Sardi A., Mancini F. (sostegno) V ^B Inss. Lepera, Lambertino P., Sardi A., Mancini F. Tutte le classi Ins. PAVONE N. ( R. C.) “NEGHELLI” C CLLA ASSSSII D DO OC CEEN NTTII A ASSSSEEG GN NA ATTA AR RII I^A Inss. Ascrizzi A., Parisi N., Perrotta F. (R. C.) De Fuorti I. e Cotticeli M. (sostegno) I^ B Inss. Barretta A., Russo G., Scassa P., Turrà D. (R. C.), De Franciscis C.(sostegno) I^C Inss. Barretta A., Russo G., Scassa P., Turrà D. (R. C.) II ^ A Inss. Fedi, Diasio T., Perrotta F. (R. C.) II ^ B Inss. Imbrenda E., Parisi N ., Perrotta F. ( R. C.) De Franciscis C. (sostegno) II ^ C Inss. Paolucci A., Diasio T., Perrotta F. ( R. C.) III^ A Inss. Biacino D., Diasio T., Perrotta F. (R. C.), Spasiano S. e Viola M.V. (sostegno) III^ B Inss. Oliviero S., Parisi N., Turrà D. (R. C.) Spasiano S. e Viola M.V. III^ C Inss.Franzese A.M., Parisi N., Perrotta F. ( R. C.), Rossi M. e Viola M.V. III^ D IV ^ A Inss. Meglio D., Diasio T., Turrà D. (R.C.) Spasiano S. Inss.D’ Elia M.G., Scassa P., Diasio R., Turrà D., ( R. C.), Viola M.V. IV^ B Inss. Diasio R., Scassa P., D’ Elia M.G., Turrà D. (R. C.) V^A Inss. Ruggiero A., Gianfrani A.M., Perrotta F. ( R. C.) V^B Inss. Sanchez A., Gianfrani A.M., Perrotta F. ( R. C.) V^C Inss. Sari A, Gianfrani A.M.,Perrotta F(R.C) De Franciscis C, De Fuorti I.Rossi M. P.O.F. - Pag. 17 di 141 SSC CU UO OLLA A SSEEC CO ON ND DA AR RIIA AD DII 11°° G GR RA AD DO O C CLLA ASSSSII D DO OC CEEN NTTII A ASSSSEEG GN NA ATTA AR RII Corso B ANDALO’ matematica Corsi A,B,E ASPASINI arte Corsi E, F BARONE inglese 3D, corso E BOZZA lettere Corsi B, E, F BUONO tecnologia CAPUANO francese 1A, 3A CATELLO lettere 1G, 3G CATTERMOLE lettere 3C, corso A CATUOGNO lettere 1A, 1F CAVALIERE sostegno 1C, 2C, CHIARO arte 1D, 2D, 3F CIMMINO francese 3B, 1E D’AGOSTINO lettere 1F, 3G D’ALBORA sostegno 1C, corso B D’ANGELO lettere 3A, 2D DE BENEDETTO sostegno 1G DE CONCILIIS inglese 3D DE PAOLIS sostegno 2E, 3E DE RUGGIERO lettere 2D, 3D DE SIMONE sostegno 3B DI DONATO inglese Corsi C, D, E DI LORENZO scienze motorie Corsi A, C, 3D, 1F, 2F DI PALMA spagnolo Corsi A.C, D ESPOSITO tecnologia Corsi A, B, F FASOLINO scienze motorie 1B, 3F FEDERICO sostegno 2A, 1D FORCILLO lettere 3C, 1D FUSCO sostegno 3D FUSCO STEFANELLI matematica 1C, 3C GAUDIO matematica 1F, 2F GIUBERTI matematica 3C, 3F GNOCCHI sostegno Corso B GUETTA chitarra 1G, 3G, 1D, 2D IANNOTTI lettere Corsi A, B, C, D, E, F ILLIANO religione Corsi C, D LEONE inglese 2C, 3G MANCINELLI matematica P.O.F. - Pag. 18 di 141 D DIISSC CIIPPLLIIN NEE 3F MARINI matematica 1G, 3F MARTINO francese 1D, 2D, 1G MASSIMILLA matematica 1B, 2B MATANO lettere Corsi A, B, E, MEOLI musica 1A, 1F NASTI sostegno Corso B PAGANO clarinetto Corso B PARNOFFI pianoforte Corsi C, D, 1F, 2F PASCALE musica 1G, 3G PEGGE tecnologia 1F, 3G PERASOLE sostegno 1G, 3G PIANTADOSI scienze motorie 3C, 3G PORZIO arte 1F, 2D PRISCO lettere 2F, 3F PUNZO lettere 3C, 3D, 3F RAMAZIO sostegno 1G. 3G SAMARITANI religione Corso B SCALA flauto 3E, 3F SCHETTINO sostegno 2C, corso F SECONDULFO lettere Corso A SERIO matematica Corso B SICA chitarra Corsi B, E SIMEONE francese 2A, 3D SPILABOTTE sostegno 1B, 2B, 3G TORTORELLI inglese Corso E VARCHETTA matematica 1G VENCI sostegno P.O.F. - Pag. 19 di 141 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCOLASTICO SSC CU UO OLLA AD DEELLLL’’IIN NFFA AN NZZIIA A L’ orario settimanale delle attività didattiche nella scuola dell’ infanzia è articolato in 40 ore settimanali suddiviso su 5 giorni con il seguente orario: Entrata ore 08,00 - 08,45 Uscita 15.30/15.45 Uscita antimeridiana dalle ore 12,30 L’ orario settimanale di ogni singolo docente è di 25 ore settimanali di insegnamento frontale. Le insegnanti ruotano su turni settimanali e gli orari vengono gestiti in modo da garantire la massima compresenza possibile per un migliore svolgimento delle attività didattiche. SSC CU UO OLLA A PPR RIIM MA AR RIIA A O OR RAAR RIIO O SSEETTTTIIM MAAN NAALLEE D DEELLLLEE LLEEZZIIO ON NII La nostra Scuola su delibera del Consiglio di Istituto, stabilisce l’articolazione oraria su 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Il sabato la scuola resta chiusa. Le classi I e II hanno il seguente orario: 27 ore + 1 ora di pausa mensa lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì: dalle ore 8.00 alle ore13.00 ; il martedì dalle 8.00 alle 16.00 Le restanti classi (III , IV e V) : 30 ore + 1 ora di pausa mensa lunedì, mercoledì e venerdì: dalle ore 8.00 alle ore13.00 ; il martedì e il giovedì dalle 8.00 alle 16.00. P.O.F. - Pag. 20 di 141 SSC CU UO OLLA A SSEEC CO ON ND DA AR RIIA A La nostra Scuola su delibera del Consiglio di Istituto, stabilisce l’articolazione oraria su 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì. Il sabato la scuola resta chiusa. Corsi a tempo normale: 5 giorni ore 8,00-14,00 Sabato libero Corsi a tempo prolungato: 2 giorni 8,00-14,00; 3 giorni (Lu, Merc., Vener.) ore 8,00-16,00 - Mensa; Sabato libero Corso ad indirizzo musicale: 4 giorni: dalle ore 8.00 alle 14.00; 1 giorno: dalle ore 8.00 alle 16.00; 1 rientro pomeridiano a settimana (strumento individuale); Sabato libero ORARIO DOCENTI SSC CU UO OLLA A PPR RIIM MA AR RIIA A Nell’ ambito dell’ autonomia organizzativa, la scuola adotta soluzioni di orario,di calendario e di impegno dei docenti nel rispetto dei contratti collettivi. In particolare in tema d’ orario dei docenti si prevede: flessibilità dei tempi di insegnamento/apprendimento finalizzata prevalentemente ad adattarsi ai ritmi di apprendimento degli alunni; articolazione flessibile dell’orario e della gestione del gruppo classe al fine di favorire le attività laboratoriali. Per i docenti di classe e di sostegno l’orario settimanale di insegnamento è di 22 ore più 2 ore di programmazione. Per i docenti della scuola secondaria l’orario settimanale è di 18 ore più l’orario di incontro con i genitori. P.O.F. - Pag. 21 di 141 ORARIO SETTIMANALE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE In considerazione dell’esperienza fin qui maturata e tenuto conto dell’organizzazione delle attività facoltative opzionali, in attuazione del decreto legislativo 59/04, i docenti della scuola primaria hanno elaborato il proprio progetto educativo così suddiviso: attività curricolari obbligatorie costituite dai piani di lavoro delle varie discipline; attività opzionali e facoltative; insegnamento individualizzato; attività di recupero e approfondimento didattico individuale o per gruppi di alunni. TEMPI MASSIMI SETTIMANALI PER CIASCUNA DISCIPLINA D DIISSC CIIPPLLIIN NEE C CLLA ASSSSEE II C CLLA ASSSSEE III C CLLA ASSSSEE IIIII C CLLA ASSSSEE IIVV C CLLA ASSSSEE VV 8 7 6 6 6 6 6 6 6 6 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 ITALIANO MATEMATICA STORIA E GEOGRAFIA SCIENZE EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE CORPO - MOVIMENTO - SPORT P.O.F. - Pag. 22 di 141 EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA 1 1 1 1 1 1 2 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 / / 3 3 3 2277 2277 3300 3300 3300 LS INFORMATICA CITTADINANZA E COSTITUZIONE ATTIVITA’ OPZIONALI TTO OTTAALLEE O OR REE Il monte ore indicato nella tabella non va inteso in modo rigido in quanto esigenze ambientali ed organizzative possono suggerire adeguamenti e correzioni. P.O.F. - Pag. 23 di 141 SSC CU UO OLLA A SSEEC CO ON ND DA AR RIIA AD DII 11°° G GR RA AD DO O M Mooddaalliittàà oorrggaanniizzzzaattiivvee Criteri per la formazione delle classi prime: Ø equilibrata distribuzione di maschi e femmine in ciascuna classe; Ø presenza all’interno delle singole classi di alunni che possiedono caratteristiche diverse; Ø presenza all’interno della stessa classe di non più di un alunno disabile; Ø presenza all’interno della stessa classe di piccoli gruppi di alunni provenienti dalla medesima classe della scuola primaria; Ø sorteggio della sezione nell’ambito dello stesso curricolo; Ø inserimento nello stesso corso di fratelli o sorelle, su eventuale richiesta dei genitori. Attenta alle nuove metodologie e alle correnti psico-pedagogiche più attuali, la nostra scuola ha adottato vari modelli offrendo sia il tempo prolungato di 36 ore di 60 min. con tre prolungamenti, sia il tempo normale di 30 ore di 60 min e un corso ad indirizzo musicale con 30 ore di 60 min. curricolari più 1 ora di applicazione sullo strumento e 2 ore di musica di insieme. Per tutti gli alunni il sabato è libero. Q Quuaaddrroo oorraarriioo L’offerta formativa, nel corso dell’anno scolastico, potrà essere ulteriormente ampliata con attività didattiche extracurricolari, laboratoriali e progettuali. C CO OR RSSII A A TTEEM MPPO ON NO OR RM MA ALLEE 30 ore di 60 minuti 29 ore + 1ora di approfondimento 5 giorni con uscita alle 14.00 Sabato libero 2299 oorree ccoossìì ssuuddddiivviissee:: Italiano 6h Storia / geo / citt. e costituzione 3h Lingua (Inglese) 3h Lingua (Francese / Spagnolo) 2h Matematica e scienze 6h Tecnologia 2h P.O.F. - Pag. 24 di 141 Arte e immagine 2h Musica 2h Scienze motorie 2h Religione 1h Approfondimento (Lettere) 1h C CO OR RSSII A A TTEEM MPPO O PPR RO OLLU UN NG GA ATTO O 36 ore di 60 minuti 30 ore + 2 ore di recupero/potenziamento + 3 ore mensa + 1 ora di approfondimento 2 giorni uscita alle 14.00 3 giorni uscita alle 16.00 Sabato libero 3366 oorree ccoossìì ssuuddddiivviissee:: Italiano 6h Storia / geo / citt. e costituzione 3h Lingua (Inglese) 3h Lingua (Francese / Spagnolo) 2h Matematica e scienze 6h Tecnologia 2h Arte e immagine 2h Musica 2h Scienze motorie 2h Religione 1h Approfondimento (Lettere) 1h Recup. / potenz. (Lettere / Matem.) 2h Mensa 3h P.O.F. - Pag. 25 di 141 C CO OR RSSO OB BA AD D IIN ND DIIR RIIZZZZO OM MU USSIIC CA ALLEE 30 ore di 60 minuti + 1 ora di strumento musicale individuale + 2 ore di musica d’insieme 4 giorni: dalle ore 8.00 alle 14.00 1 giorno: dalle ore 8.00 alle 16.00 1 rientro pomeridiano a settimana (strumento individuale) Sabato libero 3333 oorree ccoossìì ssuuddddiivviissee:: Italiano 6h Storia / geo / citt. e costituzione 3h Lingua (Inglese) 3h Lingua (Francese) 2h Matematica e scienze 6h Tecnologia Arte e immagine Musica Scienze motorie Religione Approfondimento (Lettere) Recup. / potenz. (Lettere / Matem.) Mensa P.O.F. - Pag. 26 di 141 ORGANIGRAMMA DI GESTIONE L’ Organigramma d’Istituto descrive l’organizzazione della nostra scuola e rappresenta una mappa delle competenze e delle responsabilità dei soggetti e delle loro funzioni: “chi fa e che cosa fa”. Nel Funzionigramma sono state indicate tutte le attività svolte dalle varie funzioni nelle diverse aree di competenza, per garantire una certa trasparenza, sia all’interno, sia verso gli utenti del servizio, per sapere a chi rivolgersi e per quale informazione. FFU UN NZZIIO ON NIIG GR RA AM MM MA A P.O.F. - Pag. 27 di 141 SSTTAAFFFF D DIIR REETTTTIIVVO O C C O M P O S Z O N E CO OM MP PO OS SIIIZ ZIIIO ON NE E - D.S D.S.G.A - COLLABORATORI DEL D.S FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F Dott.ssa Scalella Mariarosaria Dott.ssa Sbrescia Anna C C O A B O R A T O R D E D S CO OLLLLLLA AB BO OR RA AT TO OR RIII D DE ELLL D D...S S C C O M P T CO OM MP PIIIT TIII Docente con funzione vicaria: Prof. ssa Cavaliere Anna Responsabili di Plesso Plesso Neghelli : D’Elia M. Giuseppina Plesso Collodi: De Sena Iliana Sostituiscono il D.S. in caso di assenza; provvedono alla sostituzione di insegnanti assenti; coordinano le attività organizzativo - didattiche - gestionali. SCUOLA DELL’ INFANZIA Caprio Giuseppe (docente coordinatore Plesso Neghelli) Lombardi Angela (docente coordinatore Plesso Collodi) F F U N Z O N S T R U M E N T A FU UN NZ ZIIIO ON NIII S ST TR RU UM ME EN NT TA ALLLIII C C O M P T E M A N D A T O CO OM MP PIIIT TIII E EM MA AN ND DA AT TO O · D D O C E N T DO OC CE EN NT TIII Cura la gestione del POF per la scuola dell’ infanzia/ scuola primaria/ scuola secondaria · Coordinamento dei curricoli tra scuola dell’infanzia/scuola primaria/scuola secondaria. · Progettazione educativa e didattica parallela e verticale. AREA 1 Gestione del Piano · Aggiornamento e adeguamento del P.O.F. · Pubblicizzazione del P. O F. · Stesura della sintesi del P.O.F. da distribuire ai dell’ Offerta Formativa genitori. · Stesura Carta dei Servizi. · Gestione e monitoraggio del Piano. · Cura della documentazione connessa alle attività complessive del P.O.F. · Coordinamento con le azioni delle altre Funzioni Strumentali, commissioni, referenti. P.O.F. - Pag. 28 di 141 Rubinacci Concetta · Supporta la F.S. Area1 per la gestione del POF per la Scuola Secondaria. AREA 2 Sostegno ai docenti, qualità ed autovalutazione · Individua i bisogni formativi dei docenti. · Coordina le iniziative del POLO QUALITA’. · Aggiorna ed adegua il MANUALE DELLA QUALITA’ secondo le Norme ISO. · Raccoglie mette in situazione fornendo materiale utile, i docenti in ingresso. · Docenti di supporto: Secondulfo Rosaria Catuogno Lucia Propone e costruisce con le altre funzioni strumentali schede di monitoraggio per la valutazione ed autovalutazione. · Catello Roberta Cura e coordina le procedure di valutazione e D’ Agostino Gianluca ( supporto all’utilizzo del registro elettronico) autoanalisi d’Istituto. · Rileva i bisogni di integrazione e di recupero, le esigenze degli alunni e delle famiglie e ne informa il C.D. · Tiene sotto controllo i dati sulla dispersione scolastica e sull’obbligo formativo. · D’ Albora Patrizia Controlla la corretta realizzazione delle procedure riferibili al proprio ambito. · Favorisce la diffusione della “ cultura dell’inserimento degli alunni “diversamente abili”, alunni con BES e DSA tra tutti gli operatori scolastici. AREA 3 · Stabilisce e coordina i rapporti con gli enti Interventi educativi per responsabili per l’integrazione, come previsto della l’Integrazione, Disagio e L. 104/92 e succ. modifiche. Dispersione BES · Verifica che il lavoro svolto negli anni precedenti Perasole Annunziata sia conosciuto, disponibile ed utilizzabile in tutte le situazioni di bisogno. · Fornisce adeguate e dettagliate informazioni ai nuovi · insegnanti. Approfondisce le problematiche relative alla disabilità · e allo svantaggio. Ricerca e propone tecniche, modalità, attività finalizzate all’inserimento, integrazione, recupero e sostegno degli alunni diversamente abili e/o con svantaggio. P.O.F. - Pag. 29 di 141 Docente di supporto: Spilabotte Anna · Coordina le attività curricolari ed extracurricolari · Promuove e coordina attività coincidenti con festività e/o fine anno. · Cura il materiale informatico per la realizzazione dell' OPEN DAY. · Coordina la partecipazione a concorsi, manifestazioni esterne. · AREA 4 aggiuntivi opzionali. · Attività Franzese Annamaria Controlla la corretta realizzazione delle procedure riferibili al proprio ambito e ne cura gli strumenti di integrative,curricolari, extracurricolari ed Segue i progetti che hanno attinenza con laboratori Docenti di supporto: monitoraggio. · extrascolastiche Coordina la progettualità dei dipartimenti e dei consigli di classe, di interclasse, e di · intersezione. Calamaro Carla ( infanzia) Di Prisco Monica ( primaria) Fa circolare il materiale circa laboratori curricolari e progettualità. · Propone e costruisce con le altre FF.SS. schede di monitoraggio. · Apertura Biblioteca “Salomè” al pubblico per prestito e consultazione. · Catalogazione in S.B.N. E sistemazione testi · Incontri di formazione e contatti con la Regione Campania. · Organizzazione di incontri in biblioteca e in libreria con autori, giornalisti e rappresentanti della AREA 5 cultura. · Coordinamento didattico e funzionale della biblioteca e del linguaggi multimediali: D’ Angelo Anna Progettazione ed organizzazione delle attività per il “ maggio dei libri”. · Organizzazione e partecipazione a concorsi (Giralibro, ecc). · Ricerca e proposte ed utilizzo di software didattici. P.O.F. - Pag. 30 di 141 Esposito Sara · Rileva i bisogni di formazione dei docenti riguardo le nuove strumentazioni informatiche della didattica. · Coordina la somministrazione dei test di valutazione INVALSI. · Rileva e monitora i risultati dei test di valutazione Mancini Floriana INVALSI. · Supporta i docenti nella strumentazione informatica. AREA 6 · Gruppo di supporto - Invalsi Monitora i progetti che hanno attinenza (secondaria) metodologie informatiche. Informatica e didattica · Esposito Sara Organizza la fruizione dei laboratori didattici (informatica- linguistico- scientifico- musicale) e Secondulfo Rosaria delle strumentazioni. · Coordina e supporta le azioni delle altre Funzioni Strumentali nell’ambito dell’informatica. AREA 6 · Gestione del sito web della scuola. · Coordinamento per la redazione delle rubriche, della documentazione e dei materiali da pubblicare. SITO WEB · Implementazione delle procedure necessarie per Sica Filippo garantire il continuo aggiornamento del sito web e la divulgazione delle attività scolastiche ed extrascolastiche A AR RE EA AD DE ELLLL’’O OR RG GA AN NIIZZZZA AZZIIO ON NE E M M C R O O R G A N Z Z A Z O N MIIIC CR RO OO OR RG GA AN NIIIZ ZZ ZA AZ ZIIIO ON NIII C C O M P T E M A N D A T O CO OM MP PIIIT TIII E EM MA AN ND DA AT TO O · D D O C E N T DO OC CE EN NT TIII Collaborano con il docente che svolge la Funzione Strumentale P.O.F per illustrare ai colleghi gli strumenti e le COMMISSIONE CURRICOLO modalità operative elaborati dalla Ascrizzi Anna(scuola primaria) Commissione per la stesura del Lombardi Angela(sc. infanzia) “Curricolo d’Istituto” in modo da favorire il confronto, la discussione e la condivisione di quanto realizzato Coordinatrice ( Infanzia/ Primaria) De Franciscis Cristina COMMISSIONE INTEGRAZIONE Docenti di supporto: ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Di Prisco M.( DSA- BES) Rossi M. (dispersione- disaffezione) P.O.F. - Pag. 31 di 141 · Coordinamento delle varie attività svolte per interclassi/intersezioni e stesura di appositi verbali. · Lettura e commento del Regolamento d’Istituto ai genitori delle proprie interclassi. COORDINATORI D’INTERCLASSE / · Rendicontazione al D.S. dell’ esito degli incontri e di eventuali situazioni INTERSEZIONE problematiche o richieste particolari da parte dei genitori. INTERCLASSE 1°: Ascrizzi A Varrecchia V INTERCLASSE 2°: Paolucci A. Fusco E. INTERCLASSE 3°: Oliviero S. Giordano M. INTERCLASSE 4°: Ferrigno M. Diasio R. INTERCLASSE 5°: Sanchez A. Esposito G. INTERSEZIONE: Affinito Rita Calamaro Carmela · Coordinamento delle varie attività e Prisco Caterina ( Italiano) stesura di appositi verbali. PRESIDENTI DEI DIPARTIMENTI · Scuola Secondaria Rendicontazione al D.S. dell’ esito degli incontri e di eventuali situazioni problematiche o richieste particolari da Gaudio Rosalba ( Scienze- matematiche) Sara Esposito( tecnologia) parte dei genitori. Tortorelli Milvia (Lingua Straniera) Secondulfo Rosaria · “Educazione alla legalità e alla pace” · “ Educazione ambientale” · “ Educazione alla salute” Esposito Sara Gaudio, Rosalba Andalò Valeria · Laboratorio scientifico Sica Filippo (rientra nell’ area 7) · Laboratorio informatica REFERENTI E RESPONSABILI DEI · Salotto del pensiero LABORATORI · Laboratorio di alimentazione · Laboratorio di storia e cittadinanza Secondulfo Rosaria · Biblioteca D’Angelo A. Esposito Sara( Area5) · Laboratorio musicale e di supporto alle manifestazioni artistiche P.O.F. - Pag. 32 di 141 Gaudio Rosalba Serio Anna Esposito Sara Pascale Anna · Promuove la progettazione di attività di accoglienza e continuità tra i diversi ordini di scuola; promuove la diffusione di iniziative e/o progetti indicati dalla COMMISSIONE : ACCOGLIENZA CONTINUITA’ ORIENTAMENTO CONTINUITÀ PRIMARIA/ territorio, implementando i contatti con SECONDARIA Buono Ida Si raccorda con le prime classi della scuola primaria per promuovere l’accoglienza e la progettazione di attività laboratoriali. · Ruggiero Alfonsina scuola secondaria di 1° grado del le funzioni di sistema della scuola. · CONTINUITÀ INFANZIA/ PRIMARIA ORIENTAMENTO Punzo Katia Prisco Caterina Esamina le proposte territoriali, rilevandone la congruenza con la programmazione e le scelte educative della scuola. · In base alle proposte dei docenti stila il piano delle uscite programmate per Caprio Giuseppe ( sc. infanzia/ primaria) l’approvazione del Collegio e del VISITE GUIDATE Consiglio. · Contatta gli organi competenti per stabilire costi,orari e criteri di accesso alle strutture. · Organizza il calendario, le uscite secondo le esigenze e l’orario delle varie classi. P.O.F. - Pag. 33 di 141 D’ Agostino Gianluca ( sc . secondaria) · Predispone gli orari scolastici provvisori e definitivi e quelli di ulteriori attività SCUOLA PRIMARIA palestre/ laboratori. · Verifica la funzionalità degli orari per gli eventuali adattamenti. · Alla fine dell’ anno D’ Elia Maria Giuseppina. Sari Aurelia effettua la De Sena Iliana valutazione al fine di predisporre l’ COMMISSIONE ORARIA orario dell’ anno successivo, sulla base delle verifiche effettuate, dei problemi emersi e delle necessità della scuola e Mancini Irene SCUOLA SECONDARIA Esposito Sara dell’ utenza. Varchetta Mariarosaria · Cavaliere Anna Esprime parere per la conferma in ruolo degli insegnanti neo ammessi. COMITATO DI VALUTAZIONE Varchetta Maria Rosaria Prisco Caterina Tortorelli Milvia Perasole Annunziata De Benedetto Giancarlo · · “Adozione libri di testo” “Elettorale” COMMISSIONI De Ruggiero Francesca De Sena Iliana Prezioso Giancarlo P.O.F. - Pag. 34 di 141 S Seerrvviizziioo ddii pprreevveennzziioonnee ee pprrootteezziioonnee ((aarrtt..99 dd.. lleegg.. 662266//9944)) G G R U P P O S C U R E Z Z A GR RU UP PP PO OS SIIIC CU UR RE EZ ZZ ZA A C C O M P T S P E C F C CO OM MP PIIIT TIII S SP PE EC CIIIF FIIIC CIII D D O C E N T DO OC CE EN NT TIII Ha principalmente il compito di: · Individuare e valutare i fattori di rischio. RSPP · (responsabile al servizio misure di sicurezza e prevenzione a di prevenzione e protezione) Dott. Tuccillo Dario Individuare ed elaborare idonee ( incarico fino a ottobre) tutela degli utenti. · Curare l’organizzazione delle prove di evacuazione. · Proporre programmi di informazione e di formazione per i lavoratori. · E’ consultato preventivamente sulla valutazione dei rischi e sul programma di prevenzione e protezione. RSL · (responsabile dei Riceve dal D.S informazioni e Sica Filippo documentazione sulle misure di lavoratori) prevenzione,sull’ organizzazione del Mancini Floriana lavoro. · Accoglie istanze e segnalazioni dei lavoratori in materia di prevenzione e protezione. · Presiedono le sedute su delega del D.S. ASPP · programmazione delle attività. (addetti al servizio di prevenzione e protezione) Coordinando i lavori e la · Possono far richiesta al D.S di convocazione straordinaria del gruppo per situazioni che richiedano decisioni a breve termine. P.O.F. - Pag. 35 di 141 Cavaliere Anna De Simone Danila INFANZIA Plesso Neghelli Caprio Giuseppe - Matarazzo Gabriella Plesso Collodi Calamaro Carmela PRIMARIA Plesso Neghelli · GRUPPO PRIMO · SOCCORSO Intervenie prontamente nei casi di Piano terra : Ascrizzi Anna( formata) primo soccorso. Primo piano: (formate) Paolucci A- Ruggiero A. Cura l’ integrazione dei materiali contenuti nelle cassette di pronto Plesso Collodi soccorso segnalando all’ Ufficio di Primo piano: (formate) Di Prisco M. -Varrecchia V. Segreteria gli acquisti da effettuare. Secondo piano: Niutta Teresa (formata) SECONDARIA Cavaliere Anna Aspasini Luisa Buono Ida Varchetta Mariarosaria SECONDARIA Dott. Sbrescia Anna ADDETTI ALLE PRIMARIA CHIAMATE Neghelli : Franzese Annamaria - Russo G. DI SOCCORSO Collodi : · INFANZIA Recarsi immediatamente sul luogo del pericolo e valutare l’entità dello stesso. · Di Prisco Monica - Niutta Teresa Plesso Neghelli: Sommella C.-Ciotola M.(formate) Verificare l’effettiva presenza di una PRIMARIA situazione di emergenza. · ADDETTI MEZZI Plesso Neghelli: In caso di incendio facilmente controllabile, intervenire in quanto ANTICENDIO addestrato all’uso degli estintori. · Piano terra: Rossi Monica Primo piano: Barretta Anna Plesso Collodi: In caso l’ incendio non sia Piano terra: Medici A. - Lombardi A. controllabile, bisogna dare inizio alle Primo piano : Di Prisco M. - Mancini Irene (formata) procedure di evacuazione, provvedendo immediatamente a Secondo piano: Lepera Marina- Lambertino Patrizia divulgare l’allarme e avvisare i soccorsi. P.O.F. - Pag. 36 di 141 SECONDARIA Parnoffi Antonio -Scala Ciro INFANZIA Plesso Neghelli: Sommella Carmela Plesso Collodi: Lombardi Angela PRIMARIA ADDETTI CONTROLLO · DEL FUMO Vigilare sull’ osservanza delle disposizioni relative al fumo Plesso Neghelli: D’ Elia Maria Giuseppina Plesso Collodi: Fusco Elena INFANZIA Plesso Neghelli: Sommella Carmela Plesso Collodi: Lombardi Angela SECONDARIA Costagliola Assunta Gianfrani Annamaria · RSU Hanno il compito di rappresentare tutti i lavoratori dell’ Istituto come Mancini Floriana Velleca Anna funzione di gestione, di (Rappresentanti Sindacali) consultazione, di diritto di Sica Filippo informazione. Tortorelli Milvia Secondulfo Rosaria Titolare Privacy: Dirigente Scolastico PRIVACY A A R E A G E S T O N A E AR RE EA AG GE ES ST TIIIO ON NA ALLLE E Responsabile trattamento dei dati: D.S.G.A C C O M P T S P E C F C CO OM MP PIIIT TIII S SP PE EC CIIIF FIIIC CIII Fatte salve le competenze del Collegio CONSIGLIO DI ISTITUTO C C O M P O S Z O N E CO OM MP PO OS SIIIZ ZIIIO ON NE E COMPONENTE DOCENTI Docenti e dei Consigli di classe, Cavaliere Anna,Francese Annamaria Interclasse e di Intersezione, ha potere Chiaro Rosa, Caprio Giuseppe, deliberante, su proposta della giunta, per Russo Giuseppina, Mancini Floriana, quanto concerne l’organizzazione e la Parnoffi Antonio, Massimilla Anna programmazione dell’attività della scuola nei limiti delle disponibilità di bilancio, P.O.F. - Pag. 37 di 141 nelle seguenti materie: · · · Istituto. Presidente: Giusto Giuseppe Adattamento del calendario scolastico Vicepresidente: Guerra Vincenzo alle specifiche esigenze ambientali. De Santis Cinzia, Castiello Dario, Acquisto, rinnovo delle attrezzature e La Maestra Giuseppe, Giusto Giuseppe, dei sussidi didattici. · COMPONENTE GENITORI Adozione del regolamento interno di Criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività Cozzolino Rosanna , Di Rocco Giovanna, Guerra Vincenzo, Coppola Daniela extrascolastiche. · Partecipazione dell’ Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative. · Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una giunta esecutiva. · Predispone il bilancio preventivo e COMPONENTE ATA DSGA dott. Sbrescia Anna Palma Rita Filomena COMPONENTE GENITORI Cozzolino Rosanna De Santis Cinzia consuntivo. GIUNTA ESECUTIVA · Prepara il lavoro del Consiglio di COMPONENTE DOCENTI Parnoffi Antonio. Istituto. DSGA - Presiede di diritto il D.S. P.O.F. - Pag. 38 di 141 L’ ISTITUTO E IL TERRITORIO UTENZA Il nostro Istituto mutua il suo bacino di utenza dai quartieri di Cavalleggeri d’Aosta e di Coroglio, accogliendo alunni provenienti da famiglie con caratteristiche socio-economiche diversificate, legate alle trasformazioni che stanno avvenendo nell’assetto economico, sociale e ambientale del territorio. Infatti a fronte di situazioni con un sempre più evidente benessere, si individuano tra la nostra utenza anche condizioni modeste e/o precarie (famiglie monoreddito, lavoratori con redditi variabili, genitori disoccupati, cassintegrati). All’eterogeneità socio-economica dell’utenza corrisponde una diversificazione anche sul piano culturale: da famiglie con genitori appena alfabetizzati per i quali la scuola svolge compiti meramente istruttivi ed assistenziali, ad un numero crescente di famiglie con livello di istruzione progressivamente più alto che riconosce la scuola come istituzione intenzionalmente preposta alla formazione e all’orientamento del bambino, mostrando attenzione e partecipazione alla vita scolastica. Anche nella lettura delle condizioni affettivo-relazionali interne ai contesti familiari sono apparsi inoltre alcune difficoltà che non mancano di tradursi in situazioni di disagio. Le problematiche emerse sono legate a: Famiglie con figure genitoriali assenti e/o mancanza di modelli positivi di riferimento. Disorientamento legato a incoerenze comportamentali della famiglia e/o a discordanze di atteggiamenti tra famiglia e scuola. Mancanza di esperienze significative ed esposizione massiva (non adeguatamente filtrata) alle stimolazioni multimediali, tempo libero vissuto in giochi solitari, in strada o davanti alla TV con la conseguenza di impigrire la mente rendendola meno disponibile allo sforzo. Un’attenta analisi del contesto economico-culturale e familiare del territorio ha pertanto evidenziato le seguenti aree di problematicità: Eterogeneità socio-economico-culturale. Diversità nei livelli di aspirazione culturale e nelle attese della scuola. Situazioni di disagio sociale. Presenza di alcune situazioni familiari con problematiche di tipo affettivo- relazionale. P.O.F. - Pag. 39 di 141 CONNOTAZIONE SOCIO-ECONOMICA-CULTURALE Rispetto al passato, l’ambiente socio-economico si è andato modificando; attualmente appare ampio e diversificato in quanto coniuga un nutrito gruppo di “sottoproletariato” con gruppi ricchi di tradizioni culturali e professionali. In ogni caso anche quelli appartenenti ad una modesta formazione, hanno a cuore la propria famiglia e seguono la crescita educativa e personale dei loro ragazzi. Il nostro bacino di utenza, quindi, raccoglie ragazzi con differenti bisogni formativi: convivono alunni motivati all’apprendimento e fortemente interessati al dialogo educativo con altri che, risultando poco partecipi alle attività scolastiche, necessitano di continui stimoli e strategie adeguate. La maggioranza di essi è seguita a casa negli studi, mentre solo pochi trascorrono il tempo libero giocando in strada. Sicuramente per molti il “passatempo” è dato dai videogiochi e dal computer che, negli ultimi anni, ha abbondantemente soppiantato il televisore. Si registra, inoltre, un buon numero di alunni di ambo sesso che regolarmente praticano sport anche a livello agonistico. In ogni caso le scuole si sono sempre poste come presidi di legalità, ma anche di opportunità, in particolare, la nostra scuola negli anni ha saputo accogliere le richieste provenienti dall’esterno, concretizzandole sia con attività extrascolastiche, come il Progetto Scuole Aperte finanziato dalla Regione Campania che ha coinvolto non solo gli alunni, ma anche i cittadini del territorio, sia in spazi attrezzati, quali la “Biblioteca Salomè ”aperta a tutti i cittadini, il Centro di Accesso Pubblico ad Internet “Sax-P”, il Laboratorio di “Storia e Cittadinanza”, il laboratorio di Educazione Alimentare e due palestre fruibili anche da enti ed associazioni sportive. In ogni plesso dell’ Istituto , per sviluppare e potenziare l’ innovazione didattica attraverso l’ uso delle tecnologie informatiche, sono presenti strutture di laboratori con computer in rete e molte aule sono dotate di lavagne LIM. La Lavagna Interattiva Multimediale ( LIM) svolge infatti un ruolo chiave per l’ innovazione della didattica: è uno strumento ”a misura di scuola” che consente di integrare le Tecnologie dell’ Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale alle discipline. Più in generale, la presenza della Lavagna Digitale consente di introdurre nella scuola strategie e modalità didattiche innovative, potenzialmente più in sintonia con le forme di comunicazione adottate oggi dagli studenti nella scuola primaria e secondaria. P.O.F. - Pag. 40 di 141 MAPPA DEI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI L’individuazione dei bisogni educativi emergenti dei nostri alunni costituisce pertanto la premessa essenziale per delineare i percorsi formativi individuali e collettivi idonei al pieno sviluppo della persona. La scuola resta un punto fondamentale di aggregazione, rispondendo ai seguenti bisogni educativi: ¶ Costruzione di un’ identità. ¶ Sperimentazione di sé in situazioni diverse da quelle familiari. ¶ Acquisizione di valori positivi : solidarietà, rispetto della diversità, rispetto dell’ ambiente inteso come bene comune- rispetto della legalità. ¶ Crescere in un ambiente favorevole alla vita di relazione caratterizzato da un clima rassicurante, sereno, stimolante, nel rispetto dei modi e dei tempi di maturazione individuali. ¶ Potenziare le strumentalità di base, quali elementi essenziali per relazionarsi con se stessi, con gli altri, con l’ambiente e con la realtà in generale. ¶ Sviluppare le abilità di comprensione e produzione di linguaggi, di problematizzazione, di intuizione, di progettazione al fine di promuovere una personalità autonoma, critica, divergente. ¶ Recuperare i ritardi. ¶ Promuovere le eccellenze. P.O.F. - Pag. 41 di 141 INIZIATIVE TERRITORIALI L’autonomia delle istituzioni scolastiche (DPR 275/1999), è parte di un processo più ampio di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, delineatosi nel nostro paese al principio degli anni Novanta, contestualmente allo sviluppo di una più consapevole cultura del servizio pubblico, che ha concorso alla graduale formazione dei principi del moderno Stato di diritto, in cui l’apparato pubblico agisce in posizione paritaria rispetto ai privati cittadini. In tale ottica il nostro Istituto, risponde pienamente a questi principi della partecipazione, della responsabilità ed offre un servizio che risponde efficacemente agli specifici bisogni dei molteplici contesti culturali. Pertanto il Piano dell’Offerta Formativa si propone di: è valorizzare il pluralismo culturale e territoriale, pur nel rispetto del carattere unitario del sistema nazionale; è rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze formative degli alunni, che si determinano e si manifestano nel rapporto con il proprio contesto di vita; è tenere conto delle esigenze e delle richieste delle famiglie, degli enti locali e, in generale, dei contesti culturali ed economici del territorio di appartenenza della scuola. Pertanto, nell’ottica di “un interazione formativa” con la realtà circostante la scuola aderisce alle seguenti iniziative territoriali con attività e proposte in orario curricolare: ASSOCIAZIONE AUSER: seminari per gli alunni di quinta finalizzati ad una conoscenza del sistema energetico per un’educazione al consumo sostenibile. FONDAZIONE “TELETHON” coinvolta nell’organizzazione di un “Mercatino della solidarietà” a favore della ricerca per le malattie genetiche, finalizzato a promuovere la solidarietà verso i più deboli. X MUNICIPALITA’ coinvolta in una iniziativa della scuola per la costituzione di un consiglio municipale junior, nell’ambito di una educazione alla cittadinanza attiva. SOCIETA’ UMANITARIA “I S I S” (Istituto di Studi e Iniziative Sociali) “PROGRAMMA MONITORE” per combattere l’abbandono scolastico con lo scopo di ricondurre all’amore per lo studio i ragazzi che mostrano qualche difficoltà d’inserimento in ambiente scolastico. Questo metodo si propone d’ instaurare un rapporto di amicizia tra un volontario, il Mentore ed un alunno, segnalato dal docente a cui il volontario dedicherà un’ ora alla settimana, in orario curricolare, per aiutarlo ad acquistare fiducia in sé stesso e a riconoscere e sviluppare le sue capacità, in breve ad “auto stimarsi”. ASSOCIAZIONE ONLUS dell’ Ospedale San Paolo (NA) relativamente ai seguenti campi di intervento: ecologia, sanità, istruzione, giustizia, sicurezza. P.O.F. - Pag. 42 di 141 RACCORDO CON ENTI, ASSOCIAZIONI, AGENZIE In un’ottica di sempre più ampia apertura al territorio e di un prospettiva progettuale sempre più ricca e diversificata il nostro Istituto coopera con vari con Enti, Associazioni, Agenzie culturali e sportive presenti sul territorio al fine di offrire agli alunni la più ampia gamma di esperienze. Si impegna, inoltre, ad agevolare le attività extra-scolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso delle aule delle nostre strutture su preciso progetto o richiesta anche fuori dell’orario scolastico, in accordo con le Amministrazioni Comunali e nei limiti della normativa vigente. Si riportano di seguito una serie di iniziative extracurricolari che la scuola ha concordato con le istituzioni culturali e le associazioni sportive, dei genitori e di volontariato che permettono di ampliare il percorso formativo dei nostri alunni e arricchire il Piano dell’Offerta Formativa: ASSOCIAZIONE EDUCATIVO-SPORTIVA MINIBASKET: Progetto “VIVI BASKET” in collaborazione con la Fondazione LAURES per l’avviamento allo sport attraverso il Gioco-Sport del Minibasket. Nella nostra scuola il basket è uno sport che ha un obiettivo prettamente pedagogico: quello di insegnare gesti tecnici, atteggiamenti cooperativi, regole di gioco, con lo scopo di promuovere lo sviluppo interpersonale degli alunni. ASSOCIAZIONE LO SCHIACCIANOCI: DANZA CLASSICA E MODERNA”, le attività sono rivolte ai bambini di tutta la platea scolastica al fine di divulgare la danza in tutte le sue espressioni. ASSOCIAZIONE GENITORI “In.volontaria.mente” chiede di utilizzare spazi della scuola, per offrire ai bambini dei genitori che lavorano, la possibilità di partecipare ad attività ludico-culturali . “QUADRIFOGLIO” nell’ambito del Progetto di Educativa Territoriale, organizza laboratori per gli alunni del quartiere, a partire da ottobre 2013 fino al 30 luglio 2014 Per la realizzazione dell’offerta formativa la scuola promuove un sistematico coinvolgimento interistituzionale, valorizzando ogni possibile risorsa territoriale nella prospettiva di una proposta educativa che sia realmente significativa ed all’ altezza delle sfide della complessa società in cui viviamo. P.O.F. - Pag. 43 di 141 La nostra scuola intrattiene inoltre proficui rapporti di collaborazione con le seguenti Istituzioni: QUESTURA DI NAPOLI, GUARDIA DI FINANZA, CARABINIERI: nell’ambito delle attività del progetto di Educazione alla legalità e alla solidarietà. A.S.L 1, CENTRI DI RIABILITAZIONE, SERVIZI SOCIALI: che costituiscono importanti centri di riferimento a disposizione della scuola per affrontare problematiche legate allo svantaggio socio-culturale o comunque a consolidate difficoltà scolastiche di alcuni alunni, particolarmente i diversamente abili. A.S. L 1 ü Prevenzione malattie ü Pronto soccorso ü Igiene personale e dell’ambiente ü Educazione sanitaria ü Prevenzione delle tossicodipendenze ü Rilevazione stati di disagio Distretto 40 (collegamento per la circolazione di dati e di esperienze con le scuole del distretto) Strutture scolastiche ü Istituto Universitario di Scienze Motorie ü IPSAR (Istituto Alberghiero) "Rossini" ü Scuola Infanzia comunale "Cappuccetto Rosso" ü Scuola Infanzia comunale "I Rondinotti" Strutture sportive ü CUS (piscina, pallavolo, calcetto, golf, tennis, rugby, atletica, aerobica, tiro con l'arco). ü Poligono di tiro ü Campo da tennis (in Via G. Testa) ü Scuola calcio "Paolo Minopoli" ü Palestra “Olimpia” ü Palestra “Viviani” Spazio I.D.I.S. e Città della Scienza ü Utilizzazione degli strumenti di laboratorio ü Uso dei programmi didattici ü Pratica e consolidamento del metodo sperimentale Strutture religiose ü Parrocchia di S. Ciro ü Parrocchia dei Sacri Cuori ü Parrocchia San Vitale ü Parrocchia S. Antonio P.O.F. - Pag. 44 di 141 Strutture ricreative e sale cinematografiche ü Presso la Parrocchia di S. Ciro ü Presso la Parrocchia dei Sacri Cuori RELAZIONI IN RETE La nostra scuola, avendo maturato esperienze significative di collaborazione in rete con altre scuole e altri soggetti del territorio e avendo realizzato intereventi di educazione alla legalità, alla solidarietà e contro la discriminazione, la violenza ed il bullismo, ha aderito, come scuola partner, al progetto in rete PON 2007-13- Azione F3, prevista dal piano di Azione Coesione finanziato dal FES, di cui sarà referente e responsabile l’ I.S.I.S. “ Mario Pagano” quale capofila e l’Istituto Bernini. Questo progetto in rete prevede la partecipazione dell’ Istituto 53 Gigante Neghelli , dell’ I.P.S.A.R. “Rossini”, del Liceo artistico “Boccioni” e di soggetti privati o pubblici del territorio che abbiano esperienza di contrasto alla dispersione e al disagio giovanile, quali le Associazioni Onlus, “Mus-e Italia”, l’ente formativo Istituto Europeo Pegaso, il Comune di Napoli e l’I.G.S. Campania. L’iniziativa rientra nell’ambito dell’attuazione del “Piano di Azione Coesione per il miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud”, promosso dal Ministero della Coesione territoriale, dalla Commissione europea, in stretta sinergia tra il MIUR, le Regioni dell’Obiettivo Convergenza e le Amministrazioni capofila a livello Nazionale. La stesura del progetto, coordinata dall’Ins. Mancini Floriana, prevede interventi di natura espressivomusicale e formativo per alunni e docenti rivolti a contrastare i fenomeni di fallimento precoce e finalizzati a: creare nuovi ambienti e opportunità di apprendimento utilizzando le infrastrutture scolastiche; promuovere l’accesso all’ istruzione di base di alunni con bisogni educativi speciali, provenienti da situazioni problematiche; favorire il successo scolastico valorizzando le potenzialità di ciascun studente; favorire la fruibilità delle diverse opportunità formative presenti nel territorio; promuovere la partecipazione allo sviluppo locale. P.O.F. - Pag. 45 di 141 I soggetti destinatari del progetto sono: gli alunni a rischio di abbandono scolastico e formativo; gli alunni in possesso di bassi livelli di competenza; gli alunni bisognosi di azioni di orientamento. Gli interventi previsti, che vedranno il fattivo coinvolgimento di tutto il personale della scuola integreranno il Piano dell’Offerta Formativa della nostra Istituzione scolastica per gli anni scolastici 2012-2013 e 2013-2014. P.O.F. - Pag. 46 di 141 MISSION DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA La scuola, nella complessa società attuale, rivolge l’attenzione educativa al riconoscimento di difficoltà, disagi, problemi dei giovani facendosene carico e proponendo un sistema educativo fondato sulla “persona” e sulla “qualità della persona”. L’offerta formativa della nostra scuola mira a: “Garantire a tutti le stesse opportunità formative affinché la personalità di ognuno possa maturare pienamente e ciascun alunno sia messo nelle condizioni di acquisire le competenze di cittadinanza per compiere scelte consapevoli rispetto alla complessità della realtà attuale”. DALLA MISSION alla definizione delle FINALITA’ EDUCATIVE Considerate le caratteristiche che rendono diversi i bisogni educativi e quindi le finalità da perseguire rispetto ai diversi ordini di scuola, si è comunque cercato di individuare finalità educative comuni che presentino caratteri di “longitudinalità” (siano presenti e si sviluppino nel corso di tutta la scuola di base) e “continuità”: 1. il successo scolastico e formativo è si costruisce a partire dai primi anni di scuola, tiene conto dei diversi ritmi di apprendimento e si realizza attraverso percorsi didattici mirati; 2. la continuità e l’accoglienza (fortemente collegato al numero 1) è come attenzione alla unitarietà del percorso di formazione, valorizzazione delle competenze e delle esperienze maturate nel percorso formativo e allo star bene a scuola; 3. l’educazione ai valori fondamentali della convivenza democratica è implementando interventi tesi allo sviluppo armonico personale e alla formazione di competenze sociali; P.O.F. - Pag. 47 di 141 4. la prevenzione e la gestione delle difficoltà di apprendimento è attenzione agli alunni che rivelano difficoltà di apprendimento per pianificare e implementare tempestivi interventi di aiuto, sostegno, rinforzo e garantire il successo scolastico e formativo; 5. lo sviluppo e la capacità di ciascuno di orientarsi è ed operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro, portando avanti un progetto di vita personale, sviluppando e consolidando le competenze decisionali fondate su una verificata conoscenza di sé e su un intelligente tirocinio educativo che abbia autenticato e continui ad autenticare le capacità, gli interessi e le attitudini di ognuno; 6. il consolidamento e lo sviluppo è delle identità di ciascuno e delle capacità di entrare in relazione positiva con gli altri (coetanei ed adulti); 7. la motivazione è all’apprendimento e la scoperta della significatività delle conoscenze e delle abilità disciplinari e di tutte quelle competenze utili al saper essere e vivere da cittadino consapevole e attivo promuovendo” l’apprendimento in situazione”; 8. la possibilità è di acquisire tutti quegli strumenti culturali in termini di conoscenze, abilità ed educazioni perché tutte le loro capacità siano trasformate in competenze adatte e significative; 9. la prevenzione è di ogni forma di disagio ed il recupero di tutti quegli svantaggi che ostacolano la crescita globale di ognuno; 10. l’acquisizione è di un bagaglio di conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari che consentano di: Ø comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali; Ø sviluppare in maniera eccellente tutte le proprie capacità, trasformandole in competenze significative, per risolvere i problemi che di volta in volta incontra; Ø conoscere, interpretare, giudicare ed intervenire nella realtà in cui vive; Ø analizzare, comprendere e predisporre processi e procedure allo scopo di ideare e progettare seguendo una metodologia ben definita; Ø usare strumenti informatici; Ø accrescere curiosità e interesse verso la realtà circostante. P.O.F. - Pag. 48 di 141 CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI Uno sguardo sull’Europa PREMESSA Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework - EQF) è uno strumento per aiutare i datori di lavoro e gli individui a confrontare le qualifiche dei diversi sistemi di istruzione e di formazione dell’ Unione Europea. L’EQF si inserisce nel programma di lavoro Istruzione e formazione 2010, che è parte della Strategia di Lisbona. E’ volto a favorire la certificazione delle competenze e la mobilità dei lavoratori, nell’ottica di una maggiore trasparenza, comparabilità e spendibilità delle qualifiche. In quest’ottica l’ I. C. 53 Gigante- Neghelli ha deciso di attuare un percorso innovativo, stabilendo di iniziare già dall’anno scorso in via sperimentale una programmazione per competenze, visto che dal 2012 tutto il mondo della scuola dovrà adeguarsi a questo nuovo modo di insegnare. Dall’Insegnare a fare… all’Insegnare a Saper fare P.O.F. - Pag. 49 di 141 Individuazione delle Competenze chiave Le competenze sono definite alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, per la cittadinanza attiva, per l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica ; 4) competenze di base in scienza e tecnologia; 5) competenza digitale; 6) imparare a imparare; 7) competenze sociali e civiche; 8) consapevolezza ed espressione culturale. La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) è una pietra angolare per l'apprendimento, e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento: pensiero critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei sentimenti che svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave. P.O.F. - Pag. 50 di 141 L’ORGANIZZAZIONE IN COMPETENZE CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Discipline di riferimento: lingua italiana. Discipline concorrenti: tutte COMPETENZE IN MATEMATICA (Per comodità, disaggregata da “Competenze di base in scienze e tecnologia”). Discipline di riferimento: matematica COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE Discipline di riferimento: prima e seconda lingua straniera. Discipline concorrenti: tutte COMPETENZE COMPETENZA DI BASE IN DIGITALE SCIENZE E TECNOLOGIA Discipline di riferimento: scienze, geografia, tecnologia. Discipline concorrenti: tutte Discipline concorrenti: tutte IMPARARE A IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE ESPRESSIONE CULTURALE – IDENTITA’ STORICA Discipline di riferimento e concorrenti: tutte Discipline e insegnamenti di riferimento: tutti Discipline e insegnamenti di riferimento: storia, cittadinanza e Costituzione Discipline e insegnamenti di riferimento: tecnologia; informatica. Discipline concorrenti: tutte COMPETENZE CHIAVE Discipline concorrenti: geografia, educazione religiosa, tutte ALLEGATO 1: “ IL CURRICOLO PER COMPETENZE NUOVE INDICAZIONI 2012” P.O.F. - Pag. 51 di 141 IL CURRICOLO DAI 3 AI 14 ANNI LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DI ISTITUTO Il curricolo di Istituto, costruito nella logica della verticalità degli interventi educativi e formativi tra i segmenti della scuola dell'Infanzia, della scuola Primaria e della scuola Secondaria, è stato redatto facendo riferimento a: Le Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del Primo ciclo d’Istruzione 04.09.2012 L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola, caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è infatti progressivo e continuo. La scuola accoglie, promuove ed arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare gli alunni lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni fra i diversi saperi. Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’ Unione europea. Attraverso il curricolo dell’Istituto i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA La scuola dell’infanzia si pone come agenzia educativa che dialoga e collabora con le altre istituzioni per attuare in modo concreto un’autentica centralità del bambino. Propone un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cura e apprendimento, attua interventi compensativi finalizzati alla piena attuazione delle pari opportunità. Realizza un curricolo che renda concrete tutte le dimensioni di apprendimento: sensoriale-corporea, artistica-espressiva, intellettuale, sociale e di cittadinanza. P.O.F. - Pag. 52 di 141 Nello specifico le finalità sono: Consolidare l’identità Sviluppare l’autonomia Acquisire competenze Vivere prime esperienze di cittadinanza sono definite a partire: dalla persona al centro dell’azione educativa che tiene conto della singolarità e complessità di ognuno, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione; dalla valorizzazione dell’unicità e della singolarità culturale di ogni alunno vivendo l’incontro di culture diverse come opportunità di crescita per ognuno; dalla dimensione di integrazione fra la scuola e territorio che, valorizzando le risorse sociali, culturali, ed economiche presenti, fa sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” (art. 4 della Costituzione) a partire dai suoi cittadini più giovani. La scuola dell’infanzia predispone il curricolo che si articola attraverso i campi di esperienza, luoghi del fare e dell’agire del bambino. Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). I CAMPI DI ESPERIENZA Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. P.O.F. - Pag. 53 di 141 L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario. I CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni e colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo P.O.F. - Pag. 54 di 141 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Al termine dell’ultimo anno di frequenza i bambini devono conseguire i seguenti traguardi: C Coom mppeetteennzzee eeuurrooppeeee:: LLEE C CO OM MPPEETTEEN NZZEE SSO OC CIIA ALLII EE C CIIVVIIC CH HEE -- IIM MPPA AR RA AR REE A AD D IIM MPPA AR RA AR REE Campo di esperienza: Il sè e l’altro Il bambino: 1. sviluppa il senso dell’identità personale; 2. è consapevole delle proprie esigenze, dei propri sentimenti, stati d’animo e li sa esprimere in modo pertinente e corretto; 3. conosce le tradizioni della famiglia e della comunità e le mette a confronto con altre; 4. ha una prima consapevolezza delle regole del vivere insieme, dei propri diritti e doveri; 5. collabora in modo proficuo al lavoro di gruppo relazionandosi positivamente con tutti i compagni. 6. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari. C Coom mppeetteennzzee eeuurrooppeeee:: C CO ON NSSA APPEEVVO OLLEEZZZZA A EED D EESSPPR REESSSSIIO ON NEE C CU ULLTTU UR RA ALLEE -- IIM MPPA AR RA AR REE A AD D IIM MPPA AR RA AR REE Campo di esperienza: Il corpo e il movimento Il bambino: 1. vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo; 2. riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo; 3. prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e dinamici di base, li applica nei giochi individuali e di gruppo; 4. riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. 5. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. C Coom mppeetteennzzee eeuurrooppeeee:: LLA AC CO OM MPPEETTEEN NZZA AD DIIG GIITTA ALLEE -- IIM MPPA AR RA AR REE A AD D IIM MPPA AR RA AR REE -C O N S A P E V O L E Z Z A E D E S P R E S S I O N E C U L T U R A L E CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Campo di esperienza: Immagini, suoni, colori Il bambino: 1. comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente; 2. utilizza materiali , tecniche espressive e creative individualmente e nel lavoro di gruppo; 3. si esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare le diverse tecniche espressive; 4. sviluppa interesse per l’ ascolto della musica; 5 esplora i primi alfabeti musicali, producendo semplici sequenze sonoro- musicali. P.O.F. - Pag. 55 di 141 C Coom mppeetteennzzee eeuurrooppeeee:: C CO OM MU UN NIIC CA AZZIIO ON NEE N NEELLLLA AM MA AD DR REELLIIN NG GU UA A -- IIM MPPA AR RA AR REE A AD D IIM MPPA AR RA AR REE Campo di esperienza: discorsi e le parole Il bambino: 1. sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico; 2. ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse; 3. esprime, comunica agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni in differenti situazioni comunicative; 4. racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie; discute chiede spiegazioni e spiega; 5. si avvicina alla lingua scritta, esplorando e sperimentando nuove forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. C Coom mppeetteennzzee eeuurrooppeeee:: LLA AC CO OM MPPEETTEEN NZZA AM MA ATTEEM MA ATTIIC CA A,, SSC CIIEEN NTTIIFFIIC CA A EE TTEEC CN NO OLLO OG GIIC CA A -IIM MPPA AR RA AR REE A AD D IIM MPPA AR RA AR REE Campo di esperienza: La conoscenza del mondo Il bambino: 1. colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone avendo acquisito i concetti topologici; 2. osserva con attenzione il proprio corpo, gli organismi viventi, i fenomeni naturali accorgendosi dei loro cambiamenti; 3. raggruppa e ordina oggetti secondo criteri diversi identificandone alcune proprietà; 4. sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana; 5. ha familiarità con le strategie del contare e dell’operare; 6. è interessato ai nuovi strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. 7. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc..; 8. segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. LINEE GUIDA DEL CURRICOLO DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO La scuola Primaria unitamente alla scuola Secondaria di primo grado, fa parte del primo ciclo di istruzione. Tale ciclo ricopre un arco fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni e persegue finalità quali: l' acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base; la rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; la cura, l’ accesso facilitato per gli alunni con disabilità; P.O.F. - Pag. 56 di 141 la prevenzione dell'evasione dell’obbligo scolastico e il contrasto alla dispersione; la valorizzazione del talento e delle inclinazioni di ciascuno; il miglioramento del sistema di istruzione «La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambini offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive,emotive,affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancora più importante per i bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell'istruzione». La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, fa parte del primo ciclo di istruzione. Entrambe le scuole condividono pertanto le medesime finalità in una prospettiva che pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza. Si tratta dunque di traguardi che per la scuola secondaria costituiscono un’evoluzione di quelli della primaria, considerando che gli obiettivi di ciascun livello sono uno sviluppo di quelli del livello precedente. Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. In quest’ottica, i problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline per evitare una frammentazione dei saperi. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono P.O.F. - Pag. 57 di 141 promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. Il curricolo di Istituto per la scuola primaria e secondaria dei primo grado si declina pertanto in base a conoscenze, abilità, competenze, distinguendo tra conoscenze, abilità, competenze secondo le seguenti definizioni: Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. Evidenze: ovvero i comportamenti “ sentinella” dell’ agire competente. Esse rappresentano l’essenzialità della competenza e si traducono in compiti e performance specifici, graduati per complessità e difficoltà nel corso degli anni. Gli insegnanti sono chiamati a strutturare consegne e compiti significativi nei quali ciascun alunno mostri le “ evidenze” e i livelli di competenza posseduti. Compiti significativi: Sono consegne, mai banali che gli alunni sanno condurre a termine in autonomia e responsabilità, utilizzando i saperi posseduti, ma anche reperendone dei nuovi. Il compito significativo non è, quindi,una mera esercitazione ma l’ attivazione di risorse personali che ciascun allievo dovrà usare per il problem solving. Esso sarà strutturato in modo da poter mostrare le “ evidenze” della competenza. I livelli di padronanza:rappresentano la valutazione della capacità di ogni alunno di utilizzare le conoscenze, le abilità e le capacità personali possedute e in quale grado di autonomia e responsabilità. Per la Scuola Primaria le conoscenze, le abilità e le competenze sono declinate avendo sullo sfondo i seguenti macro indicatori disciplinari P.O.F. - Pag. 58 di 141 IITTA ALLIIA AN NO O:: R RE ELLIIG GIIO ON NE E:: 1. Ascolto e parlato (termine terza e quinta). 2. Lettura (termine terza e quinta). 3. Scrittura (termine terza e quinta.) 4. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo (termine terza e quinta). 5. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua (termine terza e quinta). (*) Per l’insegnamento della religione cattolica disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010) LLIIN NG GU UA A IIN NG GLLE ES SE E S SC CIIE EN NZZE E:: 1. Ascolto (comprensione orale) (termine terza e quinta). 2. Parlato (produzione e interazione orale) (termine terza e quinta). 3. Lettura (comprensione scritta) (termine terza e quinta). 4. Scrittura (produzione scritta) (termine terza e quinta) 5. Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento (termine quinta). 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali (termine terza). 2. Oggetti, materiali e trasformazioni (termine quinta). 3. Osservare e sperimentare sul campo (termine terza e quinta). 4. L'uomo i viventi e l'ambiente (termine terza e quinta). S STTO OR RIIA A M MU US SIIC CA A 1. Uso delle fonti (termine terza e quinta). 2. Organizzazione delle informazioni (termine terza e quinta). 3. Strumenti concettuali (termine terza e quinta). 4. Produzione scritta e orale (termine terza e quinta). 1. (Produzione) 2. (Fruizione) G GE EO OG GR RA AFFIIA A A AR RTTE EE E IIM MM MA AG GIIN NE E 1. Orientamento (termine terza e quinta). 2. Linguaggio della geo-graficità (termine terza e quinta). 3. Paesaggio (termine terza e quinta). 4. Regione e sistema territoriale (termine terza e quinta). 1. Esprimersi e comunicare (termine quinta). 2. Osservare e leggere le immagini (termine quinta). 3. Comprendere e apprezzare le opere d'arte (termine quinta). M MA ATTE EM MA ATTIIC CA A E ED DU UC CA AZZIIO ON NE E FFIIS SIIC CA A 1. Numeri (termine terza e quinta) 2. Spazio e figure (termine terza e quinta) 3. Relazioni, dati e previsioni (termine terza e quinta) 1. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo (termine quinta). 2. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva (termine quinta). 3. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play (termine quinta) 4. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza (termine quinta). P.O.F. - Pag. 59 di 141 TTE EC CN NO OLLO OG GIIA A 1. Vedere e osservare (termine quinta). 2. Prevedere e immaginare (termine quinta). 3. Intervenire e trasformare (termine quinta). Al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado, gli obiettivi di apprendimento attesi in ordine a conoscenze, abilità e competenze si inseriscono sullo sfondo dei seguenti macroindicatori disciplinari: IITTA ALLIIA AN NO O:: 1. Ascolto e parlato 2. Lettura 3. Scrittura 4. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo 5. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua LLIIN NG GU UA A IIN NG GLLEESSEE EE SSEEC CO ON ND DA A LLIIN NG GU UA A C CO OM MU UN NIITTA AR RIIA A:: 1. Ascolto (comprensione orale) 2. Parlato (produzione e interazione orale) 3. Lettura (comprensione scritta) 4. Scrittura (produzione scritta) 5. Riflessione sulla lingua e sull'apprendimento R REELLIIG GIIO ON NEE:: (*) Per l’insegnamento della religione cattolica disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010) SSC CIIEEN NZZEE:: 1. Fisica e chimica 2. Astronomia e Scienze della Terra 3. Biologia SSTTO OR RIIA A 1. Uso delle fonti 2. Organizzazione delle informazioni 3. Strumenti concettuali 4. Produzione scritta e orale G GEEO OG GR RA AFFIIA A 1. Orientamento 2. Linguaggio della geo-graficità 3. Paesaggio 4. Regione e sistema territoriale M MU USSIIC CA A 1. (Produzione) 2. (Fruizione) (*) per il quadro delle competenze specifiche connesse allo studio dello strumento musicale, si rinvia al relativo curricolo e alle specifiche norme di settore A AR RTTEE EE IIM MM MA AG GIIN NEE 1. Esprimersi e comunicare 2. Osservare e leggere le immagini 3. Comprendere e apprezzare le opere d'arte P.O.F. - Pag. 60 di 141 M MA ATTEEM MA ATTIIC CA A 1. Numeri 2. Spazio e figure 3. Relazioni e funzioni 4. Dati e previsioni EED DU UC CA AZZIIO ON NEE FFIISSIIC CA A 1. Il corpo e la sua relazione con spazio e tempo 2. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo -espressiva 3. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play 4. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza TTEEC CN NO OLLO OG GIIA A 1. Vedere, osservare e sperimentare 2. Prevedere, immaginare e progettare 3. Intervenire, trasformare e produrre P.O.F. - Pag. 61 di 141 CURRICOLO DI ITALIANO NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. Per realizzare queste finalità estese e trasversali, l’apprendimento della lingua è oggetto di specifiche attenzioni da parte di tutti i docenti, che in questa prospettiva sono chiamati a coordinare le loro attività. La cura costante rivolta alla progressiva padronanza dell’italiano implica, inoltre, che l’apprendimento della lingua italiana avvenga a partire dalle competenze linguistiche e comunicative che gli allievi hanno già maturato nell’idioma nativo e guardi al loro sviluppo in funzione non solo del miglior rendimento scolastico, ma come componente essenziale delle abilità per la vita. Nel primo ciclo di istruzione dovranno pertanto essere acquisiti, nell’ottica di un apprendimento graduale e in continua evoluzione, gli strumenti necessari per padroneggiare da una parte le tecniche di lettura e scrittura e dall’altra per imparare a comprendere e a produrre significati attraverso la lingua scritta e orale. Lo sviluppo della strumentazione per la lettura e la scrittura e degli aspetti legati al significato procede in parallelo e deve continuare per tutto il primo ciclo di istruzione, ovviamente non esaurendosi in questo. P.O.F. - Pag. 62 di 141 CURRICOLO LINGUE STRANIERE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PREMESSA Lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. La nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell'Europa e del mondo e diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell'attuale condizione possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture. PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Nell'incontro con persone di diverse nazionalità l’alunno deve essere in grado di: esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea; utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione; sviluppare l’ abilità di mediazione e comprensione interculturale. LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA Nell’ottica dell’educazione permanente, l'apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria apre l’alunno alla consapevolezza e all’esercizio della cittadinanza europea nel contesto in cui vive e oltre i confini del territorio nazionale e gli permette di sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale per interagire con gli altri attraverso lo sviluppo di un repertorio diversificato di risorse linguistiche e culturali. Accostandosi a più lingue, l'alunno impara a riconoscere che esistono differenti sistemi linguistici e culturali e diviene man mano consapevole della varietà di mezzi che ogni lingua offre per pensare, esprimersi e comunicare. P.O.F. - Pag. 63 di 141 La continuità verticale si realizza dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado mediante la progressione degli obiettivi relativi alle diverse competenze e lo sviluppo delle strategie per imparare le lingue. LINGUA INGLESE Lingua inglese nella scuola primaria L'insegnante terrà conto della maggiore capacità del bambino di appropriarsi spontaneamente di modelli di pronuncia per attivare più naturalmente un sistema plurilingue. Tale processo integrerà elementi della nuova lingua nel sistema della lingua madre, ampliandone e differenziandone implicitamente le varie componenti linguistiche sintattiche e semantiche. Lingua inglese nella scuola secondaria di primo grado L'insegnante guiderà l'alunno a riconoscere gradualmente, rielaborare e interiorizzare modalità di comunicazione e regole della lingua che egli applicherà in modo sempre più autonomo e consapevole, nonché a sviluppare la capacità di riflettere sugli usi e di scegliere tra forme e codici linguistici diversi quelli più adeguati ai suoi scopi e alle diverse situazioni. SECONDA LINGUA COMUNITARIA La seconda lingua comunitaria viene introdotta nella scuola secondaria di primo grado. L'insegnante terrà conto delle esperienze linguistiche già maturate dall'alunno per ampliare l'insieme delle sue competenze. Nella prospettiva dell'educazione plurilingue, la nuova lingua dovrà essere considerata come una opportunità di ampliamento e/o di approfondimento del repertorio linguistico già acquisito dall'alunno e come occasione per riutilizzare sempre più consapevolmente le strategie di apprendimento delle lingue. P.O.F. - Pag. 64 di 141 CURRICOLO DI STORIA NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PREMESSA La storia è la disciplina nella quale si imparano a conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del passato. Le conoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere e interpretare il presente. La capacità e la possibilità di usufruire di ogni opportunità di studio della storia, a scuola e nel territorio circostante, permettono un lavoro pedagogico ricco ed indispensabile per avvicinare gli alunni alla capacità di ricostruire e concepire progressivamente il “fatto storico” per indagarne i diversi aspetti, le molteplici prospettive, le cause e le ragioni. Nella scuola secondaria, la ricerca storica e il ragionamento critico sui fatti essenziali relativi alla storia italiana ed europea offrono una base per riflettere in modo articolato ed argomentato sulle diversità dei gruppi umani che hanno popolato il pianeta, a partire dall’unità del genere umano. Ricerca storica e ragionamento critico rafforzano altresì la possibilità di confronto e dialogo intorno alla complessità del passato e del presente fra le diverse componenti di una società multiculturale e multietnica. Per questo motivo il curricolo sarà articolato intorno ad alcuni snodi periodizzanti della vicenda umana quali: il processo di ominazione, la rivoluzione neolitica, la rivoluzione industriale e i processi di mondializzazione e globalizzazione. Non saranno trascurate le aree di sovrapposizione tra storia-geografia- cittadinanza in considerazione dell’ inscindibile connessione esistente tra i popoli, le regioni in cui vivono e i processi che hanno condotto all’ affermazione degli uomini ad essere cittadini italiani, europei e del mondo. Del resto è la propria storia a contribuire all’ educazione e alla cittadinanza attiva, specie per quanto riguarda l’ interconnessione tra istituzione e società, le forme statuali e tutte le istituzioni democratiche Alla scuola secondaria di primo grado sono assegnate le conoscenze che riguardano il periodo compreso dalla tarda antichità agli inizi del XXI secolo. L’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado viene dedicato allo studio della storia del Novecento. P.O.F. - Pag. 65 di 141 CURRICOLO DI GEOGRAFIA NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PREMESSA La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che le ospita e consente di mettere in relazione temi economici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza per ciascuno di noi. La disciplina, aprendosi al mondo attuale, permette pure di sviluppare quelle competenze relative alla cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata. Tuttavia la geografia non può prescindere dalla dimensione temporale, da cui trae molte possibilità di leggere e interpretare i fatti che proprio nel territorio hanno lasciato testimonianza, nella consapevolezza che ciascuna azione implica ripercussioni nel futuro. Assolutamente non trascurabile, poi , è la conoscenza del patrimonio artistico e culturale e la sua valorizzazione : in quest’ottica lo studio del paesaggio non è soltanto uno studio di dati inermi, ma diventa depositario della memoria materiale e immateriale. Tutto questo mira ad un apprendimento della geografia intesa come educazione e rispetto del patrimonio artistico e culturale richiesto, peraltro, dall’ art 9 della nostra Costituzione, affinché i nostri giovani alunni diventino cittadini che vivono in un ambiente sano e soprattutto attento al recupero del proprio patrimonio. Tali percorsi non saranno disgiunti dall’educazione ambientale: smaltimento dei rifiuti, energie rinnovabili, biodiversità, e saranno alla base di un’educazione del territorio, intesa come si diceva prima , nell’ottica trasversale della cittadinanza e dello studio che dalla storia locale conduca ad una più ampia prospettiva di contesti mondiali. Ecco perché come già si diceva le discipline di storia e geografia dovranno confluire in un’unica prospettiva di “ geostoria”, nella obiettivi delle singole discipline si fondono con quelli ancora più alti Cittadinanza e Costituzione. P.O.F. - Pag. 66 di 141 quale gli di CURRICOLO DI MATEMATICA NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PREMESSA Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo, eventi quotidiani. In particolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri. Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola. L’alunno, con la matematica, sarà portato a: analizzare le situazioni per tradurle in termini matematici; riconoscere schemi ricorrenti; stabilire analogie con modelli noti; scegliere le costruzioni scrittura azioni da geometriche, e risoluzione compiere grafici, di (operazioni, formalizzazioni, equazioni, …) e concatenarle in modo efficace al fine di produrre una risoluzione del problema; esporre e discutere le soluzioni e i procedimenti seguiti usando un linguaggio specifico. P.O.F. - Pag. 67 di 141 CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010). L'insegnamento della religione cattolica fa sì che gli alunni riflettano e si interroghino sul senso della loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo. Vista la ripartizione delle discipline d'insegnamento in tre distinte aree disciplinari, l'insegnamento della religione cattolica si colloca nell'area linguistico -artistico- espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose e l'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese. P.O.F. - Pag. 68 di 141 CURRICOLO DI SCIENZE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PREMESSA La moderna conoscenza scientifica del mondo si è costruita nel tempo, attraverso un metodo di indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione, con spiegazioni e modelli sempre suscettibili di revisione e di riformulazione. L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbe caratterizzare anche un efficace insegnamento delle scienze e dovrebbe essere attuato attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli, senza un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro e a costruire i loro modelli interpretativi. Con lo sviluppo dei linguaggi e delle capacità di comunicazione, i ragazzi dovrebbero saper descrivere la loro attività di ricerca in testi di vario tipo (racconti orali, testi scritti, immagini, disegni, schemi, mappe, tabelle, grafici,..), sintetizzando il problema affrontato, l’esperimento progettato, la sua realizzazione e i suoi risultati, le difficoltà incontrate, le scelte adottate, le risposte individuate. Alla fine della scuola secondaria di primo grado l’alunno: Sperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; trova soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sa schematizzare e ricreare modelli di fatti e fenomeni, ricorrendo a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livello macroscopici e microscopici. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico. P.O.F. - Pag. 69 di 141 CURRICOLO DI MUSICA NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PREMESSA La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza e dell’intelligenza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità. L’apprendimento della musica esplica specifiche funzioni formative, tra loro interdipendenti. Mediante la funzione cognitivo - culturale gli alunni esercitano la capacità di rappresentazione simbolica della realtà, sviluppano un pensiero flessibile, intuitivo, creativo. P.O.F. - Pag. 70 di 141 CURRICOLO DI STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO PREMESSA Lo studio di uno strumento musicale è un canale privilegiato di comunicazione ed espressione. Esso può rappresentare un momento di aggregazione sociale e di integrazione delle diversità e porsi come indispensabile completamento della formazione dello studente. Attraverso l'insegnamento strumentale e la sua pratica nelle varie forme si sviluppano competenze di tipo cognitivo, ma anche affettivo e relazionale. L’espressione della personalità o lo sviluppo della stessa si manifesta attraverso lo studio dello strumento, dalla percezione del sé fisico (postura, rapporto con lo spazio, movimenti funzionali all’esecuzione) alla comprensione di un nuovo linguaggio codificato specifico (notazione) alla crescita emotiva (rapporto con la “performance” pubblica) e sociale (collaborazione nella realizzazione di brani d’insieme). L'apprendimento di uno strumento musicale diventa quindi un mezzo, prima che un fine, per lo sviluppo dell'individuo e delle sue potenzialità, di intelligenza e socialità. Il “far musica insieme” può offrire inoltre l’opportunità per i ragazzi di confrontarsi con altre realtà musicali o culturali in genere, ampliandone così le possibilità d’integrazione nel territorio. P.O.F. - Pag. 71 di 141 CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PREMESSA L’insegnamento di arte immagine si inserisce all’interno di un progetto educativo teso al soddisfacimento dei bisogni espressivo-creativi dei ragazzi. L’insegnamento di arte e immagine diventa quindi uno strumento che aiuta il ragazzo a conoscere il patrimonio artistico culturale, ad esprimere la propria creatività, a potenziare le capacità di osservazione e di rispetto dell’ambiente che ci circonda, naturale ed artificiale e l’utilizzo dei possibili materiali di scarto e riciclo. P.O.F. - Pag. 72 di 141 CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO PREMESSA L’educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l’ambiente, gli altri, gli oggetti. Contribuisce, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere. In particolare, lo “stare bene con se stessi” richiama l’esigenza che il curricolo dell’educazione al movimento preveda esperienze tese ad consolidare stili di vita corretti e salutari, come presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze motorie e sportive, anche extrascolastiche, come prevenzione di ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari, involuzione delle capacità motorie, precoce abbandono della pratica sportiva. . P.O.F. - Pag. 73 di 141 CURRICOLO DI TECNOLOGIA PREMESSA La tecnologia è la disciplina che si occupa degli interventi di manipolazione e trasformazione che l’uomo, da sempre, ha operato nei confronti dell’ambiente naturale per soddisfare i propri bisogni e più in generale per migliorare le proprie condizioni di vita. Lo sviluppo del curricolo da parte del docente sarà imperniato su tematiche vicine all’esperienza e al vissuto dei ragazzi allo scopo di sviluppare in essi una crescente padronanza dei concetti fondamentali della tecnologia e delle reciproche relazioni: bisogno, risorsa, materie prime, processo, prodotto, impatto, verifica e controllo; la metodologia si baserà sul “laboratorio” inteso non tanto quanto luogo dove si opera intellettualmente e manualmente ma soprattutto come modalità attiva, operativa e cooperativa, applicata alla risoluzione di problemi. L’azione del docente sarà quella di guidare, con metodi e strumenti articolati e differenziati il percorso d’apprendimento degli alunni, tenendo conto degli interessi e dei ritmi del gruppo e di ciascuno, stimolando lo spirito di osservazione e il potenziamento delle capacità critiche. Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i relativi sistemi e mezzi multimediali saranno oggetto di analisi circa la loro struttura, il funzionamento e gli specifici linguaggi; pur rappresentando un elemento fondamentale in tutte le discipline, in tecnologia assumono una particolare valenza didattica in quanto si prestano efficacemente alla concretizzazione del metodo progettuale. Compito educativo irrinunciabile della tecnologia, in condivisione con le altre discipline, sarà quello di analizzare con senso critico e consapevole, le modalità di utilizzo dei nuovi sistemi e mezzi multimediali per mettere a fuoco le problematiche ambientali, sociologiche e sanitarie che un uso scorretto potrebbe far scaturire. P.O.F. - Pag. 74 di 141 L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Per la Scuola dell’Infanzia “ L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente educativo e per tanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica: Lo spazio deve essere accogliente, caldo, ben curato, perché parla dei bambini, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e socialità. Il tempo disteso rende possibile al bambino giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita, vivere con serenità la propria giornata. La Documentazione permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo. Lo Stile educativo si fonda sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente, sull’intervento indiretto. La Partecipazione dei bambini consente di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza. Per la Scuola del Primo Ciclo Una buona scuola primaria e secondaria di primo grado si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. Nel processo di apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite fuori dalla scuola e attraverso i media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione didattica dovrà opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare.In questo modo l’allievo riesce a dare senso a quello che va imparando. Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei modi e nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi, a particolari stati emotivi e affettivi. La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi. Particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana che richiedono interventi differenziati. L’inclusione degli alunni con disabilità richiede un’effettiva progettualità, utilizzando le forme di flessibilità previste dall’autonomia e le opportunità offerte dalla tecnologia. P.O.F. - Pag. 75 di 141 Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva la problematizzazione sollecita gli alunni a individuare problemi, sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste d’indagine, a cercare soluzioni originali. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare che non è solo un processo individuale…molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono esser introdotte .. sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse…risulta molto efficace l’utilizzo di nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “Imparare ad apprendere”, riconoscere le difficoltà incontrate, le strategie adottate per superarle, prender atto degli errori commessi…comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza…sviluppare autonomia nello studio. Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è la modalità di lavoro che meglio coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri e che può essere attivata sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. P.O.F. - Pag. 76 di 141 ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione particolare, che li ostacola nell’apprendimento e nello sviluppo: questa situazione negativa può essere a livello organico, biologico, oppure familiare, sociale, ambientale, contestuale o in combinazioni di queste. Un alunno con Bisogni Educativi Speciali può avere una lesione cerebrale grave, o la sindrome di Down, o una lieve disfunzionalità cerebrale e percettiva, o gravi conflitti familiari, o background sociale e culturale diverso o deprivato, reazioni emotive e/o comportamentali disturbate, ecc. Queste (e altre) situazioni causano direttamente o indirettamente difficoltà, ostacoli o rallentamenti nei processi di apprendimento che dovrebbero svolgersi nei vari contesti. Queste difficoltà possono essere globali e pervasive (si pensi all’autismo) oppure più specifiche (ad esempio nella dislessia), settoriali (disturbi del linguaggio, disturbi psicologici d’ansia, ad esempio); gravi o leggere, permanenti o (speriamo) transitorie. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione, solo per citarne alcuni) si «arricchiscono» di qualcosa di particolare, di «speciale» nel loro funzionamento. Il loro bisogno normale di sviluppare competenze di autonomia, ad esempio, è complicato dal fatto che possono esserci deficit motori, cognitivi, oppure difficoltà familiari nel vivere positivamente l’autonomia e la crescita, e così via. Definire, cercare e riconoscere i Bisogni Educativi Speciali non significa «fabbricare» alunni diversi per poi emarginarli o discriminarli in qualche modo, anche nuovo e sottile. Significa invece rendersi bene conto delle varie difficoltà, grandi e piccole, per sapervi rispondere in modo adeguato. Non farlo, quello sì che sarebbe discriminante, sarebbe incuria. Come è discriminante doversi per forza sottoporre a una diagnosi medica per ottenere qualche risorsa in più. È discriminante e penoso, mortificante per le famiglie e per gli alunni stessi, quando se ne rendono conto. Invece non è un’etichetta discriminante «Bisogni Educativi Speciali» perché è amplissima, non fa riferimento solo ad alcuni tipi di cause e non è stabile nel tempo: la si può togliere, infatti, in alcuni casi. Si potrebbe dire che ogni bambino può incontrare nella sua vita una situazione che gli crea Bisogni Educativi Speciali; dunque è una condizione che ci riguarda tutti e a cui siamo tenuti, deontologicamente e politicamente, a rispondere in modo adeguato e individualizzato. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno infatti necessità di interventi tagliati accuratamente su misura della loro situazione di difficoltà e dei fattori che la originano e/o mantengono. Questi interventi possono essere ovviamente i più vari nelle modalità (molto tecnici o molto informali), nelle professionalità coinvolte, nella durata, nel grado di «mimetizzazione» all’interno delle normali attività scolastiche (in questo caso si parla di «speciale normalità»: una normalità educativa-didattica resa più ricca, più efficace attraverso le misure prese per rispondere ai Bisogni Educativi Speciali). P.O.F. - Pag. 77 di 141 In alcuni casi questa individualizzazione prenderà la forma di un formale Piano educativo individualizzato-Progetto di vita, in altri sarà, ad esempio, una «semplice» e informale serie di delicatezze e attenzioni psicologiche rispetto a una situazione familiare difficile, in altri ancora potrà essere uno specifico intervento psicoeducativo nel caso di comportamenti problema, e così via. I Bisogni Educativi Speciali sono dunque molti e diversi: una scuola davvero inclusiva dovrebbe essere in grado di leggerli tutti (individuando così il reale «fabbisogno» di risorse aggiuntive) e su questa base generare la dotazione di risorse adeguate a dare le risposte necessarie. C’è però bisogno di una cornice forte che orienti questa lettura, una cornice concettuale e antropologica unica per cogliere le varie dimensioni dei bisogni «forti» e di quelli «deboli», che rischiano di non essere riconosciuti con piena dignità. INCLUSIONE ALUNNI CON DISABILITA’ L’integrazione degli alunni con disabilità costituisce per l’Istituto Comprensivo 53 Gigante Neghelli un impegno fondamentale che si ispira al principio dell’accoglienza e dell’inclusione della diversità, quale risorsa da valorizzare e quale possibilità di arricchimento per tutti. Partendo da questa consapevolezza, tale impegno si concretizza nella progettazione di interventi formativi volti alla socializzazione, all’acquisizione di competenze e allo sviluppo dell’autonomia personale e sociale nonché al miglioramento della sfera cognitiva secondo le potenzialità di ciascuno, per uno sviluppo integrale della propria personalità. P.O.F. - Pag. 78 di 141 FINALITA’ DELL’INTEGRAZIONE 1. Consolidare la cultura dell’integrazione e della solidarietà concreta e fattiva nella scuola, attraverso la collaborazione degli insegnanti curricolari, di sostegno e degli operatori scolastici. 2. Favorire un clima sociale positivo nell'ambiente scolastico, per promuovere un sereno inserimento degli alunni, lo sviluppo e il potenziamento della motivazione verso le attività e i percorsi proposti. 3. Stimolare le abilità sociali degli alunni dell’intero gruppo classe. 4. Favorire l’espressione delle proprie emozioni e dei propri sentimenti. 5. Sviluppare abilità motorie, cognitive, socio - relazionali e affettive. 6. Favorire l’acquisizione dell’identità e del ruolo proprio ed altrui e la comprensione del valore di ogni persona come portatrice di diritti all’interno della comunità. 7. Potenziare le capacità di ciascuno e valorizzare abilità già acquisite attraverso attività individualizzate e di gruppo. 8. Favorire il più possibile l'autonomia personale e l’autonomia operativa. 9. Favorire positivamente il passaggio nei diversi segmenti di scuola. Nel rispetto delle finalità, l’integrazione degli alunni con disabilità è attuata con i seguenti criteri: v La distribuzione delle ore di sostegno sarà fatta tenendo conto delle risorse professionali assegnate all’istituto scolastico, dei bisogni dei singoli casi. v Gli interventi degli insegnanti di sostegno e del team di classe/sezione si articoleranno secondo una triplice modalità: 1) Intervento nel gruppo classe/sezione. 2) Intervento con inserimento dell’alunno con disabilità in sottogruppi funzionali. 3) intervento specifico individualizzato anche all’esterno della classe su specifico progetto. La presenza dell’insegnante di sostegno costituisce uno dei cardini dell’integrazione come risorsa umana e professionale che garantisce condizioni organizzative favorevoli e apporto di competenze spendibili per l'insegnamento individualizzato, la personalizzazione dei percorsi e delle relazioni educative. P.O.F. - Pag. 79 di 141 METODOLOGIE D’INTERVENTO Al fine di favorire il loro inserimento, di promuovere l’integrazione scolastica e lo sviluppo delle loro potenzialità la scuola prevede: ¶ FORME DI COLLEGIALITA’ tramite il coinvolgimento di tutti gli educatori (insegnanti di classe, di sostegno, assistenti educatori e tutti i soggetti coinvolti nel percorso formativo del bambino). ¶ L’INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO attraverso la progettazione e la realizzazione di interventi educativi e didattici calibrati sulla base delle competenze, dei ritmi e degli stili di apprendimento dell’alunno. Tuttavia gli obiettivi ed i contenuti programmati saranno, nei limiti del possibile, prossimi a quelli del piano di lavoro progettato per la classe nella quale l’alunno in situazione di handicap è inserito, mentre vengono personalizzate le strategie educative, le procedure didattiche, la scelta degli strumenti. In tal senso sono previste, per entrambi gli ordini di scuola: 1. attività laboratoriali a piccolo gruppo; 2. attività collettive per favorire il legame di appartenenza al gruppo classe; 3. l’utilizzo di metodologie che implicano esperienze concrete; 4. l’uso di materiali e sussidi didattici specifici compresi quelli multimediali e audiovisivi. ¶ L’ACCOGLIENZA: curare il delicato momento del passaggio in stretta collaborazione con i docenti referenti della Continuità educativa. ¶ LA CONTINUITA’: nel passaggio ai diversi ordini di scuola attraverso lo scambio di informazioni tra docenti e prevedendo incontri per acquisire dati significati, condividere azioni e facilitare il primo inserimento. REFERENTE D’ISTITUTO PER L’INCLUSIONE Il nostro istituto si pone come finalità prioritaria quella di un’inclusione globale attraverso percorsi formativi che fanno coesistere socializzazione e apprendimento, assicurando continuità nel passaggio tra i diversi segmenti di scuola. Per rendere maggiormente efficace ed incisivo il percorso di sviluppo, formazione e inclusione degli alunni con disabilità, nonché il coordinamento delle insegnanti di sostegno nell’ Istituto opera un insegnante con incarico di Funzione Strumentale per la disabilità. P.O.F. - Pag. 80 di 141 Competenze Ø Conosce la situazione globale dell’Istituto relativa alla disabilità. Ø Organizza il passaggio di informazioni, riguardanti l’alunno, tra i diversi segmenti scolastici per garantire la continuità educativa e didattica. Ø Raccoglie e aggiorna la storia scolastica degli alunni certificati. Ø Coordina il gruppo H d’Istituto. Ø Supporta i docenti di sostegno nella fase di progettazione. Ø Fornisce la modulistica inerente la disabilità: modulo di segnalazione, P.E.I., P.D.F. Ø Coordina l’acquisto del materiale didattico e software per gli alunni certificati. Ø Partecipa agli incontri di rete”CTI” (Centro Territoriale per l’Integrazione) Ø Coordina il GLH (Gruppo di Lavoro Handicap) Ø Promuove la partecipazione a corsi di formazione, aggiornamento o convegni sul tema della disabilità, organizzati dal CTI o altri Enti del Territorio. Ø Cura gli aggiornamenti nel POF nell’area della disabilità. Ø Collabora con la DS, in un continuo aggiornamento delle informazioni, nella condivisione dei problemi e delle responsabilità. P.O.F. - Pag. 81 di 141 GRUPPO H D’ISTITUTO Composizione Tutti gli insegnanti di sostegno dell’Istituto e il Referente per l’integrazione. Competenze Ø Definisce le procedure per la realizzazione del PDF, del PEI e del Piano annuale individualizzato o personalizzato degli alunni disabili. Ø Aggiorna la modulistica dell’Istituto relativa all’inclusione degli alunni con disabilità. Ø Rende operative le proposte emerse nel gruppo GLH. Ø Promuove iniziative a favore dell’inclusione e formula proposte per l’aggiornamento del personale docente di sostegno e curricolare. Ø Definisce linee guida da adottare al passaggio in un ordine di scuola successivo. Ø Mantiene lo scambio di informazioni con l’U D M del territorio. DOCENTE DI SOSTEGNO Il primo passo verso un processo di vera integrazione dell’alunno disabile è la stretta collaborazione tra gli insegnanti di classe e l’insegnate di sostegno, che consente una intercambiabilità di ruoli, nel rispetto e nella salvaguardia delle specifiche competenze di ciascuno. La figura dell’insegnante di sostegno garantisce, dal punto di vista legislativo, la contitolarità della gestione della classe e del bambino in situazione di handicap e stimola la cooperazione per un suo efficace inserimento. Il ruolo di questo docente non si esaurisce nell’occuparsi in modo esclusivo dell’alunno diversamente abile, ma gli è richiesto anche di partecipare alla stesura e agli aggiornamenti della programmazione di classe, proponendo attività che consentano una maggiore integrazione. Competenze Ø Realizza il progetto accoglienza dell’alunno disabile. Ø Coordina il progetto di inclusione dell’alunno con disabilità, in fase sia di progettazione sia di realizzazione. Ø Si fa carico di conoscere le informazioni raccolte negli anni precedenti all’interno del fascicolo personale. Ø Elabora, insieme al team di classe, la Programmazione annuale Individualizzata o Personalizzata, rispettando le capacità e le potenzialità dell’alunno disabile. P.O.F. - Pag. 82 di 141 Ø Realizza forme specifiche di intervento, cioè attività finalizzate alla piena valorizzazione e sviluppo delle risorse e potenzialità dell'alunno con disabilità, da svolgersi in determinati momenti del lavoro didattico. Ø Stila i documenti specifici, quali il Piano Educativo Individualizzato, il Profilo Dinamico Funzionale con la collaborazione dei colleghi di team e delle altre figure non docenti coinvolte nel progetto di vita dell’alunno: operatori dell’UDM, famiglia, operatori dell’extrascuola (se frequenta altri Centri). Ø Partecipa pienamente alla programmazione educativa, all’elaborazione e alle verifiche delle attività di competenza dei Consigli di Interclasse – Intersezione – Classe, dei Collegi Docenti e ovviamente alla vita della classe o delle classi in cui opera. Ø Partecipa a tutte le riunioni previste dalla funzione docente, oltre che ai gruppi di lavoro previsti dalla normativa. Ø Gestisce i rapporti con la famiglia, costruendo un rapporto di fiducia e scambio, mirato alla restituzione di una immagine dell’alunno che ne comprenda le difficoltà, ma soprattutto le potenzialità e le competenze. GLH (Gruppo di studio e di lavoro a livello d’Istituto) Composizione Ø Dirigente Scolastico o un suo delegato. Ø Docenti sensibili alle problematiche della disabilità e dell’integrazione. Ø Insegnanti di sostegno. Ø Personale OSS. Ø Genitori degli alunni con disabilità. Ø Docente con Funzione Strumentale per la disabilità. Competenze Ø Crea condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni con disabilità. Ø Analizza le risorse, sia umane che materiali, dell’Istituto scolastico. Ø Promuove iniziative per la continuità con i diversi segmenti scolastici (scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado) per meglio attivare il processo di socializzazione e apprendimento. Ø Promuove iniziative a favore dell’inclusione e formula proposte per l’aggiornamento del personale docente, in collaborazione anche con il CTI. P.O.F. - Pag. 83 di 141 Ø Individua spazi e sussidi utili per svolgere le attività didattiche in modo proficuo, proponendo l'acquisto di materiale didattico o tecnologico necessario. GLI OPERATORI SOCIO-SANITARI L’operatore socio sanitario (O.S.S), al fine di assistere e sostenere l’alunno con disabilità secondo i programmi e le indicazioni concordate con la famiglia e la scuola, fornisce, in base al livello di autonomia e di autosufficienza raggiunto: aiuto nella cura di sé, nella vestizione, nel soddisfacimento dei bisogni fisiologici, ecc…; aiuto nell’assunzione della merenda e dei pasti; aiuto nella deambulazione e nella mobilità; aiuto nel corretto uso degli ausili per favorire la maggiore autonomia possibile; aiuto negli spostamenti; stimolo e sostegno sul piano dei comportamenti di relazione con la comunità scolastica; sostegno e aiuto sul piano comportamentale per favorire una migliore inclusione sociale; RAPPORTI CON L’ESTERNO Durante l’anno scolastico sono previsti regolari incontri con le famiglie, che possono essere intensificati per esigenza di una delle parti, insegnanti o famiglie. Inoltre, come attività programmate annualmente oppure semplicemente in funzione di necessità temporanee, hanno luogo momenti informativi e/o di aggiornamento con l’equipe dell’Azienda A.S.L. P.O.F. - Pag. 84 di 141 I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Dislessia Disortografia Disgrafia Discalculia. Dislessia La dislessia è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e scolastiche, non attribuibile a un disturbo generalizzato dello sviluppo o a una menomazione sensoriale. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale. Disgrafia La disgrafia è il disturbo correlato al linguaggio scritto, che riguarda le abilità esecutive della scrittura. La caratteristica fondamentale del Disturbo di Sviluppo della Coordinazione e’ una marcata compromissione dello sviluppo della coordinazione motoria .La diagnosi viene fatta solo se questa compromissione interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana Le manifestazioni di questo disturbo variano con l’età e con lo sviluppo. Per esempio, i bambini più piccoli possono presentare goffaggine e ritardo nel raggiungimento delle tappe fondamentali dello sviluppo motorio (per es., camminare, gattonare, stare seduti, allacciarsi le scarpe, abbottonarsi la camicia e chiudersi la cerniera lampo dei pantaloni). I bambini più grandi possono mostrare difficoltà nelle componenti motorie dell’assemblaggio di puzzles, nel modellismo, nel giocare a palla, nello scrivere in stampatello o nella calligrafia. Disortografia La disortografia è il disturbo della competenza ortografica, cioè la difficoltà nel trasformare il linguaggio parlato nel linguaggio scritto. P.O.F. - Pag. 85 di 141 Discalculia E’ definito discalculia il disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei numeri. Il Disturbo del Calcolo interferisce in modo significativo con l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di calcolo Nel disturbo del Calcolo possono essere compromesse diverse capacità incluse le capacità “linguistiche” (per es., comprendere o nominare i termini, le operazioni, o i concetti matematici, e decodificare problemi scritti in simboli matematici), capacità “percettive” (per es., riconoscere o leggere simboli numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti in gruppi), capacità “attentive” (per es., copiare correttamente numeri o figure, ricordarsi di aggiungere il riporto e rispettare i segni operazionali) e capacità “matematiche” (per es., seguire sequenze di passaggi matematici, contare oggetti, e imparare tabelline)”. P.O.F. - Pag. 86 di 141 INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA S SC CU UO OLLA A FFA AM MIIG GLLIIA A OSSERVARE: ATTENZIONE: · Lo sviluppo del linguaggio. · Allo sviluppo del linguaggio. · Le abilità meta-fonologiche (trovare parole · Allo sviluppo della abilità metafonologiche (trovare che iniziano con la stessa sillaba, parole che iniziano con la stessa sillaba, riconoscere e produrre rime, dividere riconoscere e produrre rime…..). · All’organizzazione spazio-temporale. parole in sillabe,…). · L’organizzazione spazio temporale. · Allo sviluppo motorio (disegno, ritaglio…). · Lo sviluppo motorio (disegno, ritaglio,…). · Alla presenza in famiglia di persone con DSA. IN PRESENZA DI BAMBINI CHE ACCOGLIERE un’eventuale segnalazione da parte PRESENTANO DIFFICOLTA’ SPECIFICHE degli insegnanti e rivolgersi ai Servizi dell’età E PERSISTENTI: evolutiva. · Invitare i genitori a far effettuare una osservazione e valutazione specialistica. · Proporre attività per il potenziamento degli aspetti carenti. PARTECIPARE ad attività di screening PREDISPORRE il passaggio di informazioni al passaggio di ciclo INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA PRIMARIA S SC CU UO OLLA A FFA AM MIIG GLLIIA A · Approfondire le conoscenze riguardo ai con i docenti di classe per: DSA. · Partecipare ad attività di screening in classe prima e seconda. · Nell’ambito dell’equipe pedagogica · Ricevuta la diagnosi di DSA, chiedere un incontro Þ Informare la scuola Þ Consegnare copia della diagnosi Þ Concordare le modalità di incontro e definire un Percorso Didattico collaborazione tra insegnanti e specialisti al Personalizzato. fine di definire un percorso personalizzato. P.O.F. - Pag. 87 di 141 · Porre attenzione allo sviluppo · Verificare con la scuola la possibilità di definire un dell’autostima e del concetto di sé percorso individualizzato. · Informare gli insegnanti delle difficoltà presenti dell’alunno. · Avviare all’uso degli strumenti nell’esecuzione dei compiti a casa. compensativi: strumenti informatici, sintesi · Costruire rapporti di collaborazione e mantenersi vocale, registrazione delle lezioni, mappe concettuali… regolarmente in contatto con gli insegnanti. · Il genitore può chiedere copia del percorso · Mettere in evidenza e far riconoscere le personalizzato definito dal team docente. capacità presenti e i punti di forza. · Costruire rapporti di collaborazione con la famiglia e l’alunno. INDICAZIONI OPERATIVE VALIDE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO S SC CU UO OLLA A FFA AM MIIG GLLIIA A · Approfondire le conoscenze riguardo ai DSA. · Ricevuta la diagnosi di DSA, · Partecipare ad attività di screening in classe prima. chiedere un incontro con i docenti · Nell’ambito del Consiglio di Classe definire un Percorso di classe per: Þ Informare la scuola. Personalizzato. · Porre attenzione allo sviluppo dell’autostima e del Þ Consegnare copia della diagnosi. concetto di sé dell’alunno. · Insegnare gli strumenti compensativi: strumenti Þ Concordare le modalità di informatici, sintesi vocale, registrazione delle lezioni, incontro e collaborazione tra mappe concettuali… insegnanti e specialisti al fine · Mettere in evidenza e far riconoscere le capacità presenti di definire un percorso personalizzato. e i punti di forza. · Nella didattica utilizzare schemi e mappe per favorire · Verificare con la scuola la possibilità di definire un percorso l’apprendimento. · Non sovraccaricare di compiti l’alunno. · Ricercare strategie di compensazione adeguate al individualizzato. · Informare gli insegnanti delle difficoltà presenti nell’esecuzione singolo. · Esplicitare in maniera chiara le consegne. · Condivisione del problema con la classe previo accordo dei compiti a casa. · Costruire rapporti di collaborazione e mantenersi del ragazzo e della famiglia. P.O.F. - Pag. 88 di 141 · Costruire rapporti di collaborazione con la famiglia e regolarmente in contatto con gli insegnanti. l’alunno. · Predisporre il passaggio di informazioni con l’altro · Il genitore può chiedere copia del percorso personalizzato definito segmento di scuola. · ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO Ogni anno occorre informarsi sulle nuove disposizioni dal team docente. · Stimolare il ragazzo a praticare contenute nella “Circolare Ministeriale sull’esame di un’attività extrascolastica Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione”, con gratificante. particolare riguardo al punto dedicato a “Disposizioni per particolari tipologie di alunni: Alunni con disturbo specifico di apprendimento. · Costruire rapporti di collaborazione con la famiglia e l’alunno. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI La scuola rappresenta il luogo privilegiato dell’integrazione, l’ambito in cui l’alunno può costruire il suo futuro, senza tuttavia perdere i suoi riferimenti, le tracce delle origini: è il punto in cui meglio si realizza il passaggio dall'accoglienza e integrazione al vero e proprio inserimento sociale. Il punto centrale delle azioni della scuola deve essere il diritto del bambino e della sua famiglia a trovare spazi di accoglienza, ascolto, comunicazione, aiuto e facilitazione nel processo di inserimento nella comunità ospite. In virtù di tale riflessione si intende presentare un modello di accoglienza per attuare in modo operativo le indicazioni contenute nelle Nuove Indicazioni.2012 ” Una scuola di tutti e di ciascuno” Pertanto si propone un protocollo di accoglienza, ossia un documento in cui vengono esplicitati: criteri, principi, indicazioni per favorire l’inserimento degli alunni stranieri; fasi dell’accoglienza; interventi e risorse. Il Protocollo nasce, dunque, dalla consapevolezza degli insegnanti del ruolo fondamentale che la scuola ha nell'accogliere e inserire la diversità, in ogni sua particolarità, considerata non come un ostacolo, ma come una ricchezza da valorizzare e rendere accessibile a tutti in un confronto aperto e paritario. Questo nell’ottica di dare a tutti gli alunni pari opportunità di successo e di inserimento e partecipazione nella società più vasta sempre più multiculturale e multietnica. P.O.F. - Pag. 89 di 141 FINALITA’ Il Protocollo di Accoglienza contiene indicazioni che mirano a: facilitare le relazioni con la famiglia; aiutare l’alunno straniero a superare le difficoltà derivanti da limitate conoscenze linguistiche, culturali e logistiche; favorire un clima d’accoglienza fra gli alunni nel rispetto delle diversità; promuovere l’integrazione scolastica e sociale dell’alunno straniero con il gruppo classe; accelerare il processo di apprendimento della lingua italiana; dotare gli insegnanti di strumenti di rilevazione dati per programmare adeguatamente obiettivi educativi e didattici da perseguire con alunni stranieri; delineare percorsi di recupero di abilità e competenze per supportare l’alunno straniero; COSA FARE? L’accoglienza è il primo contatto del bambino straniero e della sua famiglia con l’Istituto e per attivare un inserimento positivo si devono tenere in considerazione i seguenti aspetti: · rilevazione delle capacità e dei bisogni specifici di apprendimento; · individuazione della classe e della sezione in cui inserire il bambino; E ED DU UC CA ATTIIV VO O · elaborazione di percorsi didattici individualizzati; · revisione della programmazione. · modalità di comunicazione fra scuola e famiglia straniera; · attenzione agli aspetti non verbali della comunicazione; C CO OM MU UN NIIC CA ATTIIV VO O · ricorso ad eventuali interpreti/mediatori culturali per superare le difficoltà. · creare un “clima” favorevole per ridurre l’ansia, la differenza e la distanza; R RE ELLA AZZIIO ON NA ALLE E · favorire la prima socializzazione del bambino straniero con i compagni. S SO OC CIIA ALLE E · eventuali contatti con associazioni ed enti territoriali per collaborazioni ed intese. P.O.F. - Pag. 90 di 141 LA PRIMA CONOSCENZA Gli alunni stranieri saranno accolti da alcuni insegnanti che agiscono da tramite fra il bambino, la sua famiglia e il corpo docente che accoglierà l’alunno. C CH HII Possibilmente docenti II D DO OC CE EN NTTII D DII C CLLA AS SS SE E · esaminano la prima di più discipline documentazione, raccolta all’atto dell’iscrizione; · effettuano il primo colloquio con la famiglia e se necessario richiedono M MA ATTE ER RIIA ALLII · Schede di osservazione e rilevamento · Test per la misurazione dei livelli delle competenze di italiano e matematica. l’intervento di un mediatore culturale; · valutano le competenze generali linguistiche e in altre abilità di base con prove oggettive; · osservano l’alunno in varie situazioni esterne alla classe; · informano la famiglia dei risultati delle prime prove; · propongono al DS la richiesta di interventi di enti territoriali INCLUSIONE IN CLASSE La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione in quanto la lingua è trasversale a tutte le discipline, per cui attiene a tutti gli insegnanti contribuire alla crescita delle competenze dell’alunno straniero. C CH HII Tutti i docenti del Consiglio di Classe II D DO OC CE EN NTTII D DII C CLLA AS SS SE E · favorire l’inclusione dell’alunno straniero in M MA ATTE ER RIIA ALLII · Accoglienza con materiali di benvenuto e anche idonei a far classe: Þ informando i compagni e creando un clima positivo d’attesa; Þ dedicando tempo ad attività di benvenuto e conoscenza; Þ individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere il compito di tutor P.O.F. - Pag. 91 di 141 conoscere il paese di provenienza dell’alunno straniero. · Test per la misurazione dei livelli delle competenze di italiano e matematica. dell’alunno straniero; · rilevare i bisogni specifici educativi, · Osservazione dei comportamenti, del rispetto osservando l’alunno nei vari momenti delle regole in classe, l’uso dei scolastici in classe e di apprendimento materiali, la socializzazione e sulla base delle prove d’ingresso; partecipazione dell’alunno · favorire la comunicazione parlando in modo chiaro, semplice e rallentato, verificando la comprensione delle straniero. · Programmazioni calibrate sui bisogni dell’alunno straniero; istruzioni date; · individuare modalità di semplificazione dei contenuti, stabilendo contenuti minimi e adattando ad essi le verifiche e la valutazione in itinere; · programmare il lavoro con le figure che eventualmente affiancano l’alunno nelle prime fasi di scolarizzazione; · informare l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola; · valorizzare le diversità culturali. ACCOGLIENZA 1. L’ins. di sostegno, al momento della presa in carico dell’alunno, prende visione, presso la Segreteria della scuola, della documentazione disponibile sull’alunno (certificazione, diagnosi funzionale) e la condivide con i docenti di classe/sezione. 2. Gli insegnanti, là dove sia possibile, si informano della situazione (o contesto) d’apprendimento pregresso tramite incontri con precedenti insegnanti e/o operatori dell’ UDM 3. Gli insegnanti (di modulo / classe / sezione e di sostegno), prima dell’inizio dell’anno scolastico o in tempi immediatamente successivi, incontrano la famiglia per un primo scambio di informazioni sui deficit/potenzialità dell’alunno e sul servizio che la scuola è in grado di offrire (risorse strutturali e professionali). 4. Se già prodotti, gli insegnanti visionano DF PDF e PEI degli anni precedenti. I docenti che intervengono nel processo d’inclusione richiedono un incontro Scuola - ASL - Famiglia per predisporre PEI e PDF ( se non è presente). Tali documenti devono essere sottoscritti da tutte le parti coinvolte. 5. Gli insegnanti di classe / sezione effettuano osservazioni mirate per conoscere le abilità e le competenze dell’alunno. P.O.F. - Pag. 92 di 141 6. In base a questi documenti gli insegnanti di classe/sezione redigono la programmazione mirata alle specificità dell’alunno e alla classe di appartenenza: programmazione che si può presentare interamente individualizzata o comune solo rispetto a specifici ambiti. 7. Tutta la documentazione sull’alunno, prodotta all’ingresso e nel corso dell’anno scolastico, viene consegnata in Segreteria e raccolta all’interno del fascicolo personale dell’alunno. CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA TRE I DIVERSI SEGMENTI DI SCUOLA Per permettere il naturale evolversi della personalità dell’alunno con bisogni educativi speciali risulta importante una proficua collaborazione tra i vari segmenti scolastici per l’attuazione di un progetto che si pone come obiettivi: ü superare le difficoltà nell’approccio con la nuova realtà scolastica; ü facilitare l’acquisizione delle regole e modalità organizzative del nuovo segmento di scuola; ü continuare l’acquisizione di abilità e competenze, basandosi anche sulle conoscenze già acquisite; ü promuovere un confronto operativo tra docenti di sostegno nel redigere una programmazione personalizzata fedele alle strategie e ai facilitatori già utilizzati per agevolare il processo di apprendimento. Per favorire il passaggio degli alunni con disabilità da un segmento di scuola ad un altro, sono previsti incontri tra insegnanti della scuola frequentata, i docenti di sostegno e i genitori per la presentazione dell’allievo, per uno scambio di informazioni sul progetto educativo attuato e per un confronto dei diversi contesti scolastici, al fine di individuare, sulla base delle specifiche esigenze, le modalità per l’accoglienza. P.O.F. - Pag. 93 di 141 PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Intesa come forma di accertamento che “precede, accompagna e segue i percorsi curricolari” Sarà effettuata in due direzioni: Hanno per oggetto: - Il processo di apprendimento. Il comportamento. Il rendimento scolastico. La maturazione globale della personalità. - La qualità dell’organizzazione e degli apprendimenti. L’efficacia del P.O.F. L’ adeguatezza del curricolo e dei percorsi didattici. L’individuazione dei punti di forza e di criticità. P.O.F. - Pag. 94 di 141 VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO I criteri della valutazione del processo d’insegnamento – apprendimento sono in perfetta linea con le norme legislative e con l’Atto di Indirizzo del Ministero dell’8 settembre 2009 che ribadisce: “una buona scuola” pone al centro l’alunno, il suo itinerario di apprendimento e di formazione; mette in primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani; opera l’inclusione di tutti i ragazzi con difficoltà di apprendimenti; tiene conto dei traguardi da raggiungere nelle principali aree disciplinari attraverso una valutazione interna e una esterna (Prove INVALSI nelle classi II e V della Primaria e nelle classi I e III della Scuola Secondaria; per la III della Secondaria, la prova INVALSI costituisce prova d’ esame nazionale ), stimolando un percorso istruttivo permanente; considera le verifiche continue, sistematiche e periodiche con le quali garantire agli alunni l’inizio di un successo formativo che possa continuare con il secondo ciclo di istruzione ( rif. Normativa D.P.R. n. 89 del 20 marzo 2009; D.P.R. n. 112 del 22 giugno 2009). pertanto la valutazione interna al nostro Istituto é: · funzionale · oggettiva · trasparente · puntuale perchè lo scopo della valutazione è quello di trarre informazioni per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento quindi non basta più rilevare le caratteristiche di ciascuno e di tutti gli alunni attraverso la pur importantissima valutazione diagnostica dei requisiti cognitivi e affettivo-motivazionali per decidere le strategie didattiche più adeguate per un proficuo inserimento nel processo di istruzione; non basta più mostrare le difficoltà che l’allievo ha incontrato nel processo di apprendimento al fine di attivare i pur necessari processi di recupero, sostegno e consolidamento delle conoscenze, è necessario soprattutto individuare i punti forti di ognuno, sui quali operare per promuovere il successo scolastico. P.O.F. - Pag. 95 di 141 è necessario che la valutazione fornisca informazioni che possano aiutare gli alunni a migliorare le proprie capacità e a sostenere la fiducia in se stessi. Una valutazione positiva per lo studente di qualsiasi età deve contribuire a: ü fargli conoscere l’ampiezza e la profondità delle sue competenze; ü fargli scoprire e apprezzare sempre meglio le capacità potenziali personali; ü fornire gli strumenti perché possa decidere un proprio progetto di vita. La valutazione si articola secondo tre fasi fondamentali: Valutazione diagnostica Occupa la prima fase dell’anno scolastico e serve ad individuare il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei prerequisiti e a predisporre eventuali attività didattiche di sostegno per gli alunni che si presentano con un modesto rendimento o insuccesso nell’apprendimento. Valutazione formativa Accompagna le varie fasi del percorso didattico per monitorare il percorso di apprendimento in itinere e consentire ai docenti di valutare la validità della programmazione e delle strategie didattiche utilizzate, in modo da attuare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo. Valutazione periodica (intermedia) e annuale (finale) Legge n169/2008 di conversione del D.L. 137/2008 Fa un bilancio consuntivo degli apprendimenti degli alunni/e mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, e delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale mediante un giudizio analitico. Rilevamento situazione in ingresso degli alunni La situazione di partenza viene rilevata principalmente tramite osservazioni sistematiche iniziali,che includono anche prove di ingresso mirate e funzionali, in modo che i docenti possano stabilire la reale situazione della classe e dei singoli alunni nell’area cognitiva e in quella non cognitiva. P.O.F. - Pag. 96 di 141 Nella diagnosi di ingresso, per l’aspetto cognitivo sono analizzate le competenze possedute nelle singole discipline (possesso dei prerequisiti), ai vari rispettivi livelli, e quelle più significative di dimensione trasversale alle discipline e precisamente: ¶ la comprensione: comprendere i vari messaggi o concetti; ¶ la comunicazione: comunicare i contenuti in modo organico, corretto e appropriato, utilizzando i vari linguaggi. Per gli aspetti socio/relazionali sono presi in considerazione: il comportamento come capacità dell’alunno di rispettare le regole della vita scolastica, controllando il suo comportamento nelle attività individuali e collettive; la collaborazione come capacità di porsi in relazione positiva con gli altri e con l’ambiente; l’attenzione e la partecipazione come capacità di seguire con interesse e attenzione ogni tipo di attività didattica, intervenendo in modo ordinato e pertinente; l’impegno come capacità di impegnarsi in modo costante e responsabile nelle varie attività e discipline; l’autonomia e il metodo di lavoro come capacità di organizzare il lavoro e svolgerlo in modo autonomo, curato ed efficace. Valuta tre aspetti: ¶ L’alfabetizzazione culturale: acquisizione di abilità operative, padronanza di conoscenze e linguaggi, sviluppo di competenze comunicative ed espressive. ¶ L’autonomia: maturazione dell’identità, senso di responsabilità, atteggiamento di fronte ai problemi, senso critico. ¶ Partecipazione alla convivenza democratica: disponibilità relazionale e consapevolezza dei rapporti sociali. Valutazione Periodica (intermedia) e Annuale (finale) Ai sensi del D.P.R. 122/ 2009, n.191, la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti relativi alle discipline e al comportamento ha essenzialmente una finalità formativa e concorre, attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni stessi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo … (art 1 ). La P.O.F. - Pag. 97 di 141 valutazione degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nei documenti di valutazione, e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. IL D.P.R. 122/ 2009 sottolinea l’importanza dell’aspetto formativo della valutazione. L’attribuzione del voto nella valutazione intermedia e finale, come previsto dal recente dettato legislativo, deve tener conto per ogni singola disciplina o ambito disciplinare, innanzitutto degli aspetti cognitivi e disciplinari, ma anche dell’impegno, della partecipazione dell’ allievo alle attività scolastiche. Il contesto normativo di riferimento evidenzia come la valutazione abbia prevalentemente finalità formativa e concorra al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo. Una valutazione adeguatamente formativa e di qualità non rivela solamente gli esiti, ma pone attenzione soprattutto a tutto il percorso che l’ alunno sta compiendo e del suo grado di avvicinamento ai traguardi che la scuola si è data in termini di istruzione e formazione. CRITERI E STRUMENTI Il Collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione nel rispetto del principio della libertà di insegnamento individuando tali criteri essenziali: Ø Coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio . Ø Considerazione sia dei processi di apprendimento che dei loro esiti. Ø Rigore metodologico delle procedure. Ø Valenza informativa. Tali criteri fanno da riferimento per: Ø la valutazione in itinere; Ø la valutazione periodica e finale; Ø l’esame di stato conclusivo di ciclo; Ø gli interventi di rilevazione esterna degli apprendimenti da parte dell’INVALSI. Il regolamento di coordinamento delle norme in materia di valutazione degli alunni ( D.P.R. 122 ) prevede che gli studenti siano valutati nelle singole materie con voti numerici espressi in decimi e riportati anche in lettere nel documento di valutazione. Per la valutazione degli alunni con disabilità (art. 9) si dovrà tener conto oltre che del comportamento, anche delle discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. P.O.F. - Pag. 98 di 141 Per gli alunni in situazioni di difficoltà specifica di apprendimento (art. 10) debitamente certificate, si prevede la compilazione del nuovo modello P.D.P (legge 170/210) e che in sede di svolgimento delle attività didattiche siano attivate adeguate misure dispensative e compensative. La relativa valutazione sarà effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni. SCUOLA DELL’ INFANZIA Lo scopo della valutazione nella scuola dell’infanzia è quello di comprendere e conoscere i livelli raggiunti da ciascun bambino, di esplorarne e incoraggiarne lo sviluppo individuando i processi utili a favorirne la crescita e la maturazione. Valutare è un’operazione complessa attraverso la quale l’insegnante ricava elementi di riflessione sul contesto e sulla propria azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica che tenga presenti tutte le variabili che influenzano l’apprendimento ( le conoscenze pregresse, i modi e gli stili di apprendimento , le modalità organizzative…) . Si avvale di una serie di strumenti quali : le osservazioni sistematiche e partecipanti ; la documentazione fotografica ; il documento di memoria/passaggio alla scuola primaria, elaborato nell’ultimo anno di frequenza, con valore positivo e orientativo del percorso del bambino. Gli aspetti presi in considerazione ai fini della valutazione all’inizio e alla fine di ciascun anno scolastico e a conclusione dell’esperienza scolastica, nella prospettiva della continuità con la scuola primaria sono: Þ Socializzazione. Þ Autonomia. Þ Sviluppo del linguaggio ed altre forme di espressione. Þ Capacità di comprendere e usare termini per organizzare le categorie dello spazio e del tempo e padroneggiare le abilità topologiche. Þ Capacità di osservare, descrivere misurare e formulare ipotesi per risolvere semplici problemi. Þ Capacità di avvicinarsi a materiali esperienze e situazioni con idee originali e spirito di ricerca. Þ Padronanza della lateralità dominante. SCUOLA PRIMARIA Il momento della valutazione riveste una grande valenza formativa all’interno dei processi di apprendimento-insegnamento e li accompagna nel loro svolgersi. P.O.F. - Pag. 99 di 141 La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo;consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno. Nella Scuola Primaria la Valutazione Currricolare è di tipo formativo e di tipo sommativo perché si applica sia durante che al termine di moduli e di unità di apprendimento ma anche a cadenza bimestrale. Nella valutazione si fa riferimento ai seguenti criteri: Þ Raggiungimento degli obiettivi formativi concordati dal Consiglio di Interlasse. Þ Conseguimento degli obiettivi didattici di ciascuna disciplina/area disciplinare. Þ Esito delle prove di verifica Þ Evoluzione rispetto ai livelli di partenza Þ Caratteristiche individuali Þ Raggiungimento degli obiettivi del P.E.I. per gli alunni diversamente abili. STRUMENTI DI VALUTAZIONE Quando si perseguono obiettivi trasversali, è opportuno che quegli obiettivi trovino anche un momento va lutativo comune. ¶ Saranno utilizzati strumenti oggettivi solo per la valutazione degli aspetti cognitivi. ¶ Saranno registrate osservazioni per ciascun alunno in relazione a: metodo di studio/autonomia/partecipazione/interazione nel gruppo-classe. ¶ Saranno tenuti in dovuto conto tutti gli aspetti che condizionano l’apprendimento e l’inserimento, oltre che i pareri degli esperti dei servizi sociali e riabilitativi. ¶ Per l’ammissione alle classi successive si valuteranno i reali progressi compiuti dagli alunni rispetto alla situazione di partenza nonché l’inserimento dell’alunno nel gruppo classe. I docenti della scuola primaria, in sede di programmazione, prevedono e mettono a punto PROVE DI VERIFICA che possono essere utilizzate: 1. al termine di ogni obiettivo; 2. alla fine di ogni bimestre; 3. alla fine di ogni quadrimestre. P.O.F. - Pag. 100 di 141 Le prove di verifica saranno quindi continue e il più possibile oggettive; seguiranno l’alunno in tutto il percorso di apprendimento, dall’inizio delle attività scolastiche al momento della valutazione finale. Gli strumenti da utilizzare per la valutazione del singolo alunno saranno: ¶ prove di ingresso: per verificare i prerequisiti e i livelli di partenza specifici per ogni disciplina e quelli trasversali; ¶ schede di osservazione del comportamento: per rilevare le dinamiche relazionali, la partecipazione, la socializzazione, il metodo di studio, il grado di autonomia; nel campo cognitivo per rilevare il possesso di abilità e conoscenze disciplinari; ¶ prove non strutturate, orali e scritte (relazioni, conversazioni, elaborazioni, questionari, lavori grafici ed artistici ...); ¶ prove oggettive o strutturate. Per prove oggettive o strutturate, s’ intendono prove di verifica delle abilità e/o delle conoscenze possedute dall’alunno, in cui le risposte possibili e quelle accettabili sono rigorosamente predefinite: si tratta sempre di prove a risposta chiusa. Per l’elaborazione di tali prove i docenti utilizzano quesiti (items) del tipo : vero/falso a scelta multipla a completamento a corrispondenza nella cui formulazione occorre tener presente alcuni criteri di riferimento: usare un linguaggio preciso, non complicare la formulazione di domande con forme negative, evitare di formulare items molto lunghi, non richiedere contemporaneamente prestazioni relative a conoscenze non esattamente definibili. Ogni Consiglio di Interclasse stabilirà inoltre il numero di prove necessario per accertare il grado di raggiungimento degli obiettivi prestabiliti, comunque non meno di tre per ogni quadrimestre. I risultati delle verifiche periodiche stabilite da ogni docente secondo le esigenze delle unità di apprendimento e degli argomenti trattati, saranno utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale e per eventuali strategie di intervento in relazione a recupero, sostegno, potenziamento e approfondimento. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO La valutazione è un momento fondamentale del processo educativo - didattico e della programmazione; viene formulata come verifica del conseguimento degli obiettivi formativi e didattici, come accertamento dei livelli di crescita della persona ed è finalizzata a promuovere la capacità di autovalutazione e controllo dei processi conoscitivi. P.O.F. - Pag. 101 di 141 Costituisce, inoltre, momento di verifica della didattica per i singoli docenti e, in generale per tutta l’attività della scuola. Gli insegnanti raccoglieranno in maniera sistematica e continuativa osservazioni, informazioni, dati sui processi di apprendimento per poter introdurre quelle modifiche o integrazioni che risultassero opportune sia in itinere che per gli anni successivi. Il Consiglio di classe procederà alla verifica delle conoscenze, competenze e abilità raggiunte da ogni singolo alunno (consigli mensili) in modo da poter seguire dettagliatamente la situazione di apprendimento di ciascuno e poter operare in maniera tempestiva con interventi di sostegno, predisporre strategie di recupero e consolidamento. Strumenti di verifica, oltre che le tradizionali interrogazioni e compiti scritti in classe, potranno essere lavori svolti a casa, test, questionari e lavori di gruppo … Per definire un quadro il più possibile obiettivo della situazione di partenza della classe , si ricorre alla somministrazione di test di ingresso e /o prove strutturate; inoltre per gli alunni della classi prime nell’ottica della continuità didattica, sono tenute in considerazione le indicazioni della scuola di provenienza ( colloqui con le insegnanti della sc. primaria),le notizie dedotte dalle schede di valutazione e le informazioni fornite dai genitori. La valutazione seguirà i seguenti criteri: area non cognitiva: Ø rapporto con gli altri e con l’ambiente Ø autocontrollo Ø impegno e partecipazione Ø organizzazione personale Ø metodo di lavoro Ø autonomia area cognitiva: Ø comprensione Ø conoscenza Ø competenza Ø comunicazione Ø applicazione Ø rielaborazione P.O.F. - Pag. 102 di 141 La valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati si baserà su criteri di oggettività, gradualità, continuità e partecipazione. Nonostante le attenzioni alla individualizzazione di percorsi, la valutazione dovrà naturalmente tener conto della necessaria acquisizione di un patrimonio culturale comune, del conseguimento soddisfacente di abilità, capacità e conoscenze indispensabili per l’inserimento senza difficoltà nelle classi successive e per una prosecuzione degli studi. L’utilizzo della scheda di valutazione renderà più oggettiva l’operazione valutativa; agli alunni e alle famiglie saranno partecipati, in termini trasparenti e interattivi e con una comunicazione efficace, gli esiti della valutazione. CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE D’ESAME (scuola secondaria) Prova d‘esame PROVA SCRITTA DI LINGUA ITALIANA PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA Indicatori Punteggio · Ricchezza e varietà del contenuto · 0–3 · Organizzazione e coerenza testuale · 0–3 · Rielaborazione personale · 0–2 · Correttezza morfosintattica e proprietà del lessico · 0–2 · Comprensione del testo · 0–4 · Correttezza grammaticale e sintattica · 0–3 · Rielaborazione personale · 0–3 · Conoscenza di formule e simboli e loro corretta applicazione · 0–2 · Correttezza formale e di calcolo · 0–2 · Capacità di risoluzione dei problemi · 0–2 · Uso di termini specifici del linguaggio · 0–2 · Uso di linguaggio grafico e relativa rappresentazione · 0–2 · La prova nazionale è valutata secondo la griglia nazionale di PROVA NAZIONALE INVALSI Colloquio pluridisciplinare correzione tradotta in decimi. · Capacità di esposizione chiara e articolata · 0–2 · Conoscenze culturali · 0–2 · Capacità di collegamento · 0–2 · Capacità di rielaborazione personale · 0–2 · Controllo emotivo · 0–2 P.O.F. - Pag. 103 di 141 Il giudizio finale, espresso in decimi, dovrà tenere conto: · della corrispondenza tra gli esiti delle prove d’esame e l’iter scolastico precedente; · della preparazione culturale generale; · della capacità espositive ed espressive; · delle abilità nel fare collegamenti; · dell’impegno dimostrato nella preparazione dell’esame; · del livello globale di maturazione (autonomia, responsabilità) Criteri per la formulazione del GIUDIZIO FINALE · del raggiungimento degli obiettivi generali di socializzazione, autonomia e creatività; · valutazione di inefficacia formativa della ulteriore permanenza nell’ordine di scuola; · capacità di riflettere e esprimere mature considerazioni sulle proprie esperienze e sul vissuto scolastico anche in relazione ad un collocamento nel mondo del lavoro. · Per quanto concerne la determinazione del voto esso scaturirà dalla media tra il voto del giudizio di idoneità, il voto delle quattro prove scritte, il voto della prova Invalsi e il voto del colloquio. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Griglia comparazione Standard Apprendimento Scuola Primaria/Secondaria I° Grado I docenti della scuola primaria hanno ritenuto penalizzante per gli alunni la valutazione inferiore al cinque, pertanto hanno stabilito che l’ intervallo numerico nella scheda di valutazione vada dal 5 al 10. G Giiuuddiizziioo V Voottoo E EC CC CE ELLLLE EN NTTE E 10 SSccuuoollaa PPrriim maarriiaa Conoscenze ampie particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di lettura e scrittura; capacità di comprensione, di analisi precisa e pertinente. Applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove; esposizione rigorosa, ricca e ben articolata; capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale; autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite. SSccuuoollaa SSeeccoonnddaarriiaa Eccellente raggiungimento degli obiettivi previsti, una evidente rielaborazione autonoma dei contenuti studiati, anche in prospettiva interdisciplinare, unita alla capacità di approfondimento critico delle tematiche proposte ed alla piena padronanza dei linguaggi e degli strumenti argomentativi (anche in Lingua straniera). P.O.F. - Pag. 104 di 141 G Giiuuddiizziioo VVoottoo O OTTTTIIM MO O 9 SSccuuoollaa PPrriim maarriiaa Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura; capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale. Applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove; esposizione chiara e ben articolata; capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali. SSccuuoollaa SSeeccoonnddaarriiaa Ottimo raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione completa ed approfondita, unita ad una buona rielaborazione ed argomentazione dei contenuti esposti, la capacità di compiere organici collegamenti interdisciplinari e di comunicare ( anche in Lingua straniera) in modo disinvolto e corretto. G Giiuuddiizziioo VVoottoo D DIISSTTIIN NTTO O 8 SSccuuoollaa PPrriim maarriiaa Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura ; capacità di comprensione precisa e sicura; applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse; esposizione chiara, precisa e articolata; capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili. SSccuuoollaa SSeeccoonnddaarriiaa Approfondito raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione diligente unita a capacità di riflessione ed analisi personale, il possesso di adeguati strumenti argomentativi ed espressivi,la sostanziale sicurezza nell’espressione (anche in Lingua straniera) unita al lessico adeguato. G Giiuuddiizziioo VVoottoo SSccuuoollaa PPrriim maarriiaa SSccuuoollaa SSeeccoonnddaarriiaa G Giiuuddiizziioo VVoottoo SSccuuoollaa PPrriim maarriiaa SSccuuoollaa SSeeccoonnddaarriiaa BBU UO ON NO O 7 Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline; abilità solide di lettura e scrittura; capacità di comprensione/analisi puntuale. Applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note; esposizione chiara e abbastanza precisa; sintesi essenziale con alcuni spunti critici. Completo raggiungimento degli obiettivi previsti, con una conoscenza dei contenuti fondamentali unita a sufficiente riflessione ed analisi personale. SSU UFFFFIIC CIIEEN NTTEE 6 Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari; abilità essenziali di lettura e scrittura; capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note; esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppure guidata. Raggiungimento degli obiettivi previsti , con semplici conoscenze essenziali ed abilità di base. P.O.F. - Pag. 105 di 141 G Giiuuddiizziioo N NO ON N SSU UFFFFIIC CIIEEN NTTEE VVoottoo 5 Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari; abilità di lettura e di scrittura da recuperare; capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente. Applicazioni delle nozioni matematiche scorrette e con errori; esposizione ripetitiva e imprecisa; povertà lessicale. SSccuuoollaa PPrriim maarriiaa SSccuuoollaa SSeeccoonnddaarriiaa G Giiuuddiizziioo Raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti con carenze di conoscenze essenziali e abilità di base superficiali. G GR RAAVVEEM MEEN NTTEE IIN NSSU UFFFFIIC CIIEEN NTTEE VVoottoo SSccuuoollaa PPrriim maarriiaa SSccuuoollaa SSeeccoonnddaarriiaa 4 Non è previsto nella tabella di valutazione Mancato raggiungimento degli obiettivi previsti, con carenze diffuse e notevoli di conoscenze essenziali e di abilità di base GRIGLIE DEI LIVELLI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA DELL’ INFANZIA La Scuola dell’Infanzia, pur facendo costantemente riferimento agli indicatori di crescita educativa e culturale, considerata la variabilità individuale nei ritmi e nei tempi dello sviluppo dei bambini di questa fascia di età, adotta una scala di valutazione composta da tre livelli (A , B, C) ed utilizza prevalentemente gli strumenti della osservazione e della descrizione per rilevare i progressi e le difficoltà degli alunni. IIN ND DIIC CAATTO OR RII LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa AA LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa BB LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa C C Impegno poco costante IIM MPPEEG GN NO O AAU UTTO ON NO OM MIIAA M MEETTO OD DO OD DII LLAAVVO OR RO O Impegno continuo e Impegno abbastanza e/o settoriale, parziale attenzione costante, continuo, attenzione non autonomia nella autonomia nella sempre costante, parziale gestione di sé, gestione di sé e nello autonomia nella gestione di prevalenza dell’aiuto svolgimento del sé e nello svolgimento del dell’adulto nello compito. compito assegnato svolgimento del compito assegnato P.O.F. - Pag. 106 di 141 LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa AA Partecipazione attiva e PPAAR RTTEEC CIIPPAAZZIIO ON NEE costruttiva all’interno R RIISSPPEETTTTO OD DEELLLLEE della sezione, R REEG GO OLLEE D DEELLLLAA comportamento C CIITTTTAAD DIIN NAAN NZZAA EE corretto, consapevole, D DEELLLLAA C CO ON NVVIIVVEEN NZZAA rispettoso degli altri e C CIIVVIILLEE delle regole della LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa BB LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa C C Partecipazione non sempre costante e/o non sempre costruttiva all’interno della Comportamento poco sezione, comportamento rispettoso delle regole e abbastanza rispettoso delle poco corretto nelle regole della scuola, non relazioni con i compagni sempre corretto nel e/o con gli adulti rapporto con i coetanei e/o convivenza. con gli adulti. SCUOLA PRIMARIA “Nella scuola primaria la valutazione del comportamento degli alunni è espressa dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione”. Per la valutazione degli indicatori del Comportamento definito come :Autocontrollo , Rispetto delle regole di convivenza civile, Impegno, Interesse, Partecipazione e Relazionalità, sono utilizzati la formulazione Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente. G GIIU UD DIIZZIIO O IIN ND DIIC CA ATTO OR RII Impegno D DE ES SC CR RIITTTTO OR RII -- IIll bbaam mbbiinnoo ddiim moossttrraa:: · Comportamento corretto, responsabile e controllato, con rispetto delle regole. Interesse · Impegno costante e vivo interesse per tutte le attività scolastiche. Svolgimento autonomo e approfondito delle consegne. OTTIMO · Partecipazione attiva e costruttiva all’interno della classe, con Attenzione atteggiamenti maturi e responsabili. Frequenza assidua. · Metodo di lavoro organizzato e strutturato. P.O.F. - Pag. 107 di 141 · Comportamento corretto, responsabile ed educato verso il personale Partecipazione scolastico e i compagni. DISTINTO · Impegno costante e regolare svolgimento delle consegne scolastiche. Autonomia · Buona socializzazione e disponibilità alla collaborazione. Partecipazione propositiva al gruppo classe. Frequenza regolare. Metodo di lavoro · Metodo di lavoro produttivo. · Comportamento abbastanza corretto verso i compagni e il personale Rispetto delle regole scolastico. · Impegno abbastanza continuo e interesse per le attività generalmente costante; livello di attenzione accettabile. Regolare svolgimento delle BUONO consegne. · Positiva la socializzazione ed abbastanza attiva la partecipazione. Frequenza regolare. · Metodo di lavoro abbastanza produttivo. · Comportamento non sempre corretto con episodi di mancato rispetto delle regole · Poco interesse per le attività scolastiche. Impegno incostante e sempre su sollecitazione. Saltuario svolgimento delle consegne. SUFFICIENTE · Poca e discontinua partecipazione alla vita della classe. · Metodo di lavoro non sempre autonomo e produttivo e necessita del frequente supporto dell’insegnante. SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO La valutazione del comportamento degli alunni nella Scuola Secondaria è espressa collegialmente con voto numerico illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere; il voto inferiore a sei decimi deve essere motivato e verbalizzato in sede di scrutinio intermedio e finale. IIN ND DIIC CA ATTO OR RII D DE ES SC CR RIITTTTO OR RII -- LLoo ssttuuddeennttee ddiim moossttrraa:: V VO OTTO O Impegno Comportamento partecipe e costruttivo all'interno della N NO OTTE E classe, non limitato ad una sola correttezza formale; comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell' Istituto; sicura autonomia e Attenzione personale metodo di lavoro; consapevolezza del proprio dovere, rispetto consegne e continuità nell'impegno. P.O.F. - Pag. 108 di 141 delle 10 Corretto e responsabile Partecipazione Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell'Istituto; partecipazione produttiva e interesse alle attività proposte (individuali e di Autonomia 9 gruppo); Corretto autonomia e metodo di lavoro efficace; consapevolezza del proprio dovere e continuità nell'impegno. Metodo di lavoro Comportamento globalmente rispettoso delle regole dell'istituto, ma a volte non sempre corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure Rispetto delle regole della Cittadinanza e della Convivenza civile operanti nella scuola; 8 impegno continuo o abbastanza continuo nello Abbastanza corretta svolgimento dei propri compiti e nel rispetto delle consegne; metodo di lavoro abbastanza produttivo; una partecipazione non sempre attiva alla vita scolastica. Comportamento poco rispettoso delle regole dell'Istituto e poco corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola (es. ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che Non sempre comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con note sul diario e sul registro); corretto/ 7 non sempre impegno non sempre costante e/o settoriale ed una non responsabile sempre precisa consapevolezza del proprio dovere (es. distrazioni che comportano frequenti richiami durante la lezione); metodo di lavoro e autonomia da consolidare; partecipazione modesta alle attività scolastiche. Comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell'istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola. Tali comportamenti vengono annotati sul registro e riferiti ai genitori ed al consiglio di classe; impegno superficiale e/o saltuario nello svolgimento dei 6 Spesso corretto propri doveri; metodo di lavoro e autonomia in via di acquisizione; limitata partecipazione alle attività didattiche o disinteresse per le stesse. Comportamento che manifesta un rifiuto sistematico delle regole dell'istituto, atteggiamenti e situazioni evidenziano grave (o totale) mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure operanti nella scuola. Di tali comportamenti viene P.O.F. - Pag. 109 di 141 Scorretto/non che =<5 rispettoso delle regole informata la famiglia ed il consiglio di classe; assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere; scarsa autonomia e dispersivo metodo di lavoro; non partecipazione alle attività didattiche o disinteresse per le stesse. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE SOCIALI I docenti dei tre ordini di scuola: INFANZIA, PRIMARIA e SECONDARIA DI PRIMO GRADO avendo progettato in comune un curricolo verticale, hanno redatto un protocollo di valutazione connesso agli obiettivi di competenze stabiliti nell’ AREA NON COGNITIVA in relazione alle seguenti: AREE DI COMPETENZA Competenze sociali (esistenziali - relazionali e procedurali) ovvero assumere ruoli in una organizzazione, stabilire buone relazioni con gli altri, lavorare in gruppo e cooperare, perseguire un obiettivo comune, progettare, esercitare correttamente diritti e doveri rispettando le regole; in sintesi una educazione alla cittadinanza, basata sulla conoscenza dei propri diritti e doveri come membri di una comunità: Responsabilità - Relazionarsi con gli altri - Lavorare con gli altri. Gestione del sé e autocontrollo, corretta relazione con se stessi, capacità di avere fiducia in se stessi, capacità di autocontrollo, imparare a gestire le emozioni, difendere e affermare i propri diritti, responsabilità e bisogni: Conoscenza di sé - Consapevolezza di sé - Autonomia - Autocontrollo P.O.F. - Pag. 110 di 141 COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ ESISTENZIALI Finalità: Promuovere autoconsapevolezza sul senso di sè, del proprio corpo, dei propri pensieri, delle proprie emozioni, dei propri comportamenti e del significato di ciò che si compie. COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ PROCEDURALI Finalità: Promuovere autoconsapevolezza delle proprie capacità e della propria voglia di costruire un personale progetto di vita, gustando anche il piacere delle piccole scelte,delle piccole decisioni e dei piccoli obiettivi personali raggiunti. Promuovere il senso critico, desiderio di miglioramento e la capacità di valutare. COMPETENZE SOCIALI: CAPACITA’ RELAZIONALI Finalità: Promuovere autoconsapevolezza delle relazioni con se stesso , con gli altri e con il mondo. Promuovere atteggiamenti positivi di accoglienza e rispetto nelle relazioni con gli altri. Promuovere senso di benessere. SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Competenze esistenziali Competenze esistenziali Competenze esistenziali · Riconosce il proprio corpo, i propri pensieri, le proprie emozioni. · Esprime in maniera adeguata le emozioni. · Ha fiducia nelle proprie capacità. · Prende coscienza di sé. · Conosce se stesso, il proprio corpo, i propri pensieri, i propri stati d’animo, le proprie emozioni, i propri comportamenti. · Sa esprimere verbalmente emozioni e · Ha sviluppato una propria identità gestendo in maniera ottimale i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale. · Ha raggiunto un buon grado di consapevolezza di sé, delle proprie capacità e possibilità e dell’unità della sentimenti. propria persona. Ha raggiunto una buona · E’ consapevole dei propri comportamenti: prende decisioni, compie scelte autonome in situazioni di · Sa attribuire un senso alle proprie emozioni e alla loro espressione. · E’ in grado di gestire le proprie emozioni; gestire e risolvere conflitti. gioco. · E’ in grado di affermare i propri diritti, interessi, responsabilità, bisogni. autonomia personale , un sufficiente senso critico e la capacità di esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri. · Ha sviluppato la capacità di orientarsi e di concepire liberamente progetti di vario tipo. P.O.F. - Pag. 111 di 141 Competenze procedurali · Organizza una semplice Competenze procedurali Competenze procedurali · Il bambino è consapevole delle proprie · Conosce le proprie capacità, i propri limiti. attività ludica a piccolissimi capacità ed effettua scelte personali gruppi, definisce le fasi di adeguate alla sua età e alle situazioni. esecuzione, la distribuzione delle mansioni. · Progetta, sulle indicazioni di una traccia predisposta dall’insegnante un · Conosce piccoli processi progettuali per raggiungere obiettivi. · Sa autocontrollarsi per il raggiungimento di uno scopo. lavoro/attività: ne definisce le fasi di esecuzione, ipotizza i tempi, · Sa attribuirsi incarichi e responsabilità. distribuisce gli incarichi. · Sa condividere scelte e decisioni. · Organizza, anche dietro la guida dell’insegnante, lo schema di analisi di · Sa compiere scelte sulla base delle proprie aspettative e caratteristiche. una situazione concreta o problematica. · Sa attribuirsi incarichi e responsabilità. · Sa condividere scelte e decisioni. · Sa progettare attività. · Sa scegliere e decidere. Competenze relazionali · Partecipa con interesse e pone semplici “perché”. · Scopre l’esistenza di regole comportamentali del vivere insieme. · Affronta con sicurezza le diverse situazioni scolastiche. · Dà spiegazioni dei propri comportamenti. · Assume un compito individuale e lo porta a termine. · Assume un compito all’interno del gruppo. · Rispetta le regole stabilite collettivamente. · Individua comportamenti corretti e scorretti. Competenze relazionali · Assume atteggiamenti di Competenze relazionali · Ha acquisito consapevolezza dei propri partecipazione e di collaborazione; diritti-doveri, delle proprie responsabilità aiuta chi è in difficoltà ad esprimersi e all’interno della classe, ma anche della partecipare. comunità scolastica e extrascolastica. · Il bambino è consapevole delle proprie · Ha acquisito la consapevolezza del capacità ed effettua scelte personali rispetto che ciascuno deve a se stesso, adeguate alla sua età e alle situazioni. agli altri , all’ambiente come fattore · Comprende, condivide ed applica le regole comportamentali in maniera adeguata nei diversi contesti. · E’ in grado di organizzare il proprio lavoro in modo autonomo. · Lavora in gruppo assumendosi responsabilità personali e sociali. fondamentale per la convivenza civile. · Ha acquisito ed interiorizzato i valori fondamentali per una convivenza civile e pacifica, adottando anche atteggiamenti e comportamenti coerenti con tali valori. · Ha sviluppato disponibilità alla collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla · Prende coscienza del gruppo. · Attiva modalità relazionali positive con i compagni e adulti. · Assume comportamenti di rispetto per realizzazione di una società migliore. · Adotta stili di vita e comportamenti ispirati ai principi di legalità, convivenza civile, diritti umani, dell’ambiente e dell’intercultura. gli altri. P.O.F. - Pag. 112 di 141 VALUTAZIONE COMPETENZE EDUCATIVE E FORMATIVE Declinate Per Gradi Di Scuola SCUOLA DELL’INFANZIA IDENTITA’ SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO · Ha stima e fiducia in sé. · Ha acquisito maggiore sicurezza e fiducia in sé. · · Sa controllare e manifestare le proprie emozioni. · Controlla la propria emotività sentendosi a proprio agio con compagni e adulti. · · Sa assumere piccoli incarichi. · Sa assumersi incarichi e portarli a termine in autonomia. · Organizza/gestisce i propri impegni scolastici. · · Sa gestire i propri bisogni in autonomia. · · - conoscenza di sé · - relazione con gli · altri · - orientamento Ha coscienza di sé, valuta le proprie caratteristiche: riconosce i propri limiti e punti di positività. Gestisce il cambiamento corporeo ed emotivo e si rapporta con la realtà. Sa riconoscere gli aspetti più importanti del proprio carattere. Manifesta senso di responsabilità nell’esecuzione di compiti e doveri anche extrascolastici. Sa porsi alcuni interrogativi sulle cose, su di sè, sul mondo e sulla realtà. Si interessa ai grandi temi umani e sociali del nostro tempo. Sa valutare le proprie risorse di fronte a situazioni reali (autovalutazione). Formula un proprio progetto di vita. · Sa collaborare e condividere con gli altri. · Interagisce con gli altri. · Comunica e verbalizza le proprie esperienze, pensieri ed emozioni. · Si pone in relazione con gli altri, riflettendo sulle esperienze vissute ed è disponibile all’aiuto e alla collaborazione. · Esprime riflessioni sulla base di un pensiero personale e critico. · E’ consapevole dei propri punti di forza/debolezza del percorso scolastico compiuto. P.O.F. - Pag. 113 di 141 · · · Confronta le proprie decisioni scolastiche con le figure di riferimento Si orienta in vista di scelte future. Sa gestire la propria emotività/sensibilità, confrontando le proprie esperienze con quelle degli altri. CONVIVENZA CIVILE STRUMENTI CULTURALI AUTONOMIA METODO DI LAVORO · Individua alcuni semplici diritti e doveri nell’ambito della scuola. · Partecipa ai giochi rispettando le regole. · Si avvia alla conoscenza di regole e codici degli ambienti vissuti. · Rispetta l’ambiente che lo circonda. · Si avvia alla consapevolezza dei propri diritti e doveri nell’ambito della scuola. · Riflette e mette in risalto corretti comportamenti del vivere civile. · Conosce e rispetta regolamenti e codici degli “ambienti” che frequenta. · · Prende coscienza di alcuni linguaggi specifici introdotti nell’ambito delle Educazioni (stradale, ambientale, alimentare, affettiva socio-relazionale). · Conosce e rispetta i linguaggi e i contenuti introdotti nell’ambito delle Educazioni (stradale, ambientale, alimentare, affettiva sociorelazionale, legalità). · · Si avvia ad interiorizzare valori morali con valenza universale (fratellanza, solidarietà, pace). · Interiorizza valori morali con valenza universale (fratellanza, solidarietà, amore per la vita, pace) · Dimostra curiosità, interesse e apertura verso l’interculturalità. SCUOLA DELL’INFANZIA · · · · · · E’ consapevole delle regole della vita comunitaria. Rispetta le regole delle convivenza civile. Rispetta il Regolamento d’Istituto vigente. Sviluppa e matura un atteggiamento di rispetto reale nei confronti delle persone, delle cose e del proprio ambiente. Interiorizza i linguaggi e i contenuti introdotti nell’ambito delle Educazioni (stradale, ambientale, alimentare, affettiva socio-relazionale e sessuale, legalità…). Coglie il senso del “bello” trasmesso dai linguaggi dell’arte, diventando protagonista attivo nelle manifestazioni musicali, nelle rappresentazioni teatrali, nell’allestimento di Mostre ecc. Riconosce e rispetta i valori della legalità, della pace, dell’integrazione culturale e dei diritti umani. Manifesta apertura al confronto interculturale. SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO · E in grado di gestire i bisogni primari da solo. · E’ in grado di portare a termine il lavoro assegnato. · Sa organizzare e portare a termine il lavoro scolastico senza l’intervento dell’insegnante. · Sa organizzare e portare a termine il proprio lavoro secondo criteri di efficienza operativa e di efficacia produttiva, sfruttando al meglio le proprie potenzialità. · Utilizza consapevolmente strumenti, tecniche e materiali vari. · Realizza produzioni (individuali o di gruppo) nei vari campi di esperienza. · Utilizza efficacemente le procedure acquisite nei diversi ambiti disciplinari, con consapevolezza. · Realizza produzioni (individuali o di gruppo, scritte o orali) in ambito disciplinare). · Ha acquisito strumenti logicoformativi (sintesi, mappe, grafi, tabelle, schemi…) per organizzare e rielaborare contenuti/concetti di ogni disciplina. · Realizza produzioni (individuali o di gruppo, scritte o orali in ambito disciplinare). P.O.F. - Pag. 114 di 141 UTILIZZO DI PROCEDURE, MODELLI STRUTTURE COMUNICAZIONE ED ESPRESSIONE STRATEGIE DI PENSIERO · Esegue le attività nel modo richiesto e adeguato alla scopo. · In ambiti scolastici ed extrascolastici, affronta e risolve alcune problematiche utilizzando le proprie conoscenze e modalità esecutive adeguate allo scopo. · In ambiti scolastici ed extrascolastici, affronta e risolve situazioni problematiche utilizzando modelli e strutture cognitive adeguate allo scopo. · Utilizza le lingua per condividere e raccontare esperienze di vario genere. · Ascolta e comprende messaggi, istruzioni, consegne e domande. · Verbalizza situazioni ed esperienze attraverso semplici frasi formalmente corrette. · Riconosce i simboli della scrittura. · Sa esprimersi con linguaggi non verbali. · Utilizza la lingua come mezzo di comunicazione per garantire il superamento di ogni forma di discriminazione. · Ascolta, legge e comprende messaggi, istruzioni, consegne e domande. · Produce/rielabora testi richiesti dalle varie situazioni comunicative (orali, scritti, iconici, visivi). · Utilizza la lingua come mezzo di comunicazione e come strumento di raccordo delle varie discipline. · Acquisisce progressivamente strategie linguistico-cognitive finalizzate al riconoscimento, alla classificazione e alla rielaborazione di conoscenze in uno o più campi disciplinari. · Legge e ri-scrive per apprendere dai testi: utilizza strategie linguistico-cognitive finalizzate all’assimilazione attiva di conoscenze (riconoscere, concettualizzare, ri-usare). · Formula e propone soluzioni, anche personali e creative. · Esprime giudizi personali. · Formula ipotesi e trova possibili soluzioni e le verifica, anche con la guida dell’insegnante. · Esprime giudizi personali. · Individua l’errore per giungere ad un processo conclusivo adeguato al problema. · Individua problemi, formula ipotesi, trova soluzioni logicocognitive e le verifica giungendo al una conclusione, anche personale. · Impara dall’errore, lo gestisce per consolidare e procedere nelle conoscenze acquisite. · Riutilizza abilità e conoscenze in situazioni nuove. P.O.F. - Pag. 115 di 141 PROTOCOLLO DI VALUTAZIONEDELLE COMPETENZE SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (3 ANNI) Alunno/a…………………………………………… Nato/a ……………………………………………. Plesso……………………………………………… Anno Scolastico…………………………………. Sezione……………………… VVaalluuttaazziioonnee ffiinnaallee R RIILLEEVVAAZZIIO ON NEE D DEEG GLLII AAPPPPR REEN ND DIIM MEEN NTTII AA Il sé e l’altro Riconoscere oggetti personali. Riconoscere i nomi dei compagni. Muoversi con sicurezza. Accettare con fiducia e serenità la compagnia degli adulti e compagni. Scoprire e condividere semplici regole comuni. Condividere con gli altri giochi e materiali. Il corpo in movimento Coordinare il movimento delle varie parti del corpo per uno spostamento globale. Denominare le varie parti del corpo. Ricomporre la figura umana scomposta in tre parti. Discriminare i principali contrasti senso-percettivi. Avere cura del proprio corpo. Linguaggi, creatività, espressione Manifestare piacere nell’ascolto di rime e filastrocche. Sperimentare e manipolare con curiosità e piacere i vari materiali. Accompagnare il canto con movimento. Usare il linguaggio espressivo per comunicare con gli altri. I discorsi e le parole Partecipare alla conversazione. Ascoltare con attenzione un racconto. La conoscenza del mondo Riconoscere e usare gli indicatori essenziali. Orientarsi in un percorso assegnato. Comprendere le regole di un gioco. Osservare, descrivere, oggetti in base alla loro forma e dimensione. Riconoscere e rappresentare le quantità: tanti/pochi. Riconoscere le tappe essenziali di una storia. Percepire i ritmi di scansione della giornata scolastica. Assumere atteggiamenti di curiosità ed esplorazione nei confronti dell’ambiente naturale. Raccontare le esperienze vissute. I DOCENTI DI SEZIONE …………………………………………… LEGENDA: A Competenza pienamente soddisfacente B Competenza parzialmente soddisfacente C Competenza non soddisfacente Data…………………….. P.O.F. - Pag. 116 di 141 BB C C SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE DELLE COMPETENZE (4 ANNI) Alunno/a…………………………………………… Nato/a ……………………………………………. Plesso……………………………………………… Anno Scolastico…………………………………. Sezione……………………… VVaalluuttaazziioonnee ffiinnaallee R RIILLEEVVAAZZIIO ON NEE D DEEG GLLII AAPPPPR REEN ND DIIM MEEN NTTII AA Il sé e l’altro Riconoscere oggetti personali e usarli con pertinenza. Condividere con i bambini del proprio gruppo esperienze comuni. Rispettare la natura e tutto ciò che la circonda. Accettare progressivamente i tempi e i ritmi nel gioco e nelle attività. Il corpo in movimento Coordinare il movimento delle varie parti del corpo. Compiere azioni motorie complesse. Rappresentare graficamente il proprio corpo. Denominare tutti i contrasti senso-percettivi. Conoscere, rispettare e curare il proprio corpo. Comprendere le relazioni topologiche tra oggetto e corpo. Linguaggi, creatività, espressione Descrivere se stessi e i compagni. Costruire storie utilizzando materiali diversi. Partecipare alla produzione di storie. Partecipare al canto corale. Rielaborazione in maniera creativa di semplici materiali. Usare il colore e altri materiali per un progetto. I discorsi e le parole Riferire eventi personali. Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie. Apprezzare e sperimentare il linguaggio poetico. La conoscenza del mondo Localizzare se stesso, oggetti e persone. Riconoscere una serie di sequenze. Descrivere le proprietà di un oggetto. Ordinare e raggruppare oggetti secondo un criterio concordato. Orientarsi in un percorso assegnato. Riconoscere le quantità. Comprendere le regole di un gioco. Raggruppare gli oggetti in base alla dimensione, alla forma, al colore. Comprendere la scansione temporale prima/dopo. Organizzare le proprie esperienze in sequenze temporali ordinate. I DOCENTI DI SEZIONE …………………………………………… LEGENDA: A Competenza pienamente soddisfacente B Competenza parzialmente soddisfacente C Competenza non soddisfacente Data…………………….. P.O.F. - Pag. 117 di 141 BB C C SCHEDA VALUTAZIONE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Alunno/a…………………………………………… Nato/a ……………………………………………. Plesso……………………………………………… Anno Scolastico…………………………………. Sezione……………………… LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa AA BB C C ** SSTTR RU UM MEEN NTTII C CU ULLTTU UR RAALLII Competenze linguistico-espressive: Comprensione dei contenuti di testi ascoltati. Rielaborazione personale di un racconto. Utilizzo di un vocabolario appropriato. Elaborazione grafica di racconti ed esperienze vissute. Competenze logico-matematico-scientifiche: Riconoscimento di relazioni, mutamenti, rapporti causali nella realtà osservata. Sviluppo di atteggiamenti di curiosità e di scoperta verso la realtà. Classificazioni, seriazioni di elementi noti. Operare e confrontare con le quantità. Orientamento spazio-temporale. Competenze motorie: Impiego di schemi motori e posturali e loro interazione in situazione combinata e simultanea. Padronanza della motricità fine. IID DEEN NTTIITTAA,,’’ AAU UTTO ON NO OM MIIAA,, R REESSPPO ON NSSAABBIILLIITTAA’’ PPEER RSSO ON NAALLEE Affermazione della propria identità, adattamento a situazioni nuove, fiducia nelle proprie capacità, risoluzione di problemi in autonomia. C CO ON NVVIIVVEEN NZZAA C CIIVVIILLEE EE R RIISSPPEETTTTO OD DEELLLLEE R REEG GO OLLEE LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa AA BB C C ** LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa AA BB C C ** Partecipazione, relazione, comportamento Data ……………….…………. Firma dei docenti ………….…………… Firma del Dirigente Scolastico ………….…………….……… ** VVEED DII LLEEG GEEN ND DAA P.O.F. - Pag. 118 di 141 LLEEG GEEN ND DAA:: C CO OM MPPEETTEEN NZZEE LLIIN NG GU UIISSTTIIC CO O EESSPPR REESSSSIIVVEE C CO OM MPPEETTEEN NZZEE LLO OG GIIC CH HEE M MAATTEEM MAATTIIC CH HEE SSC CIIEEN NTTIIFFIIC CH HEE LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa AA LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa BB LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa C C Si esprime con un linguaggio verbale articolato, quasi sempre corretto, strutturato in frasi/periodi anche complessi. Ascolta, comprende, verbalizza, rielabora in maniera pertinente racconti, esperienze personali. Memorizza facilmente poesie, filastrocche, canti. Formula corrette ipotesi di lettura, mostra interesse per il codice scritto. Si esprime e comunica con un linguaggio semplice, abbastanza corretto. Ascolta, comprende testi, discorsi, messaggi, verbalizza in maniera essenziale i contenuti di un racconto o di una esperienza vissuta. Memorizza poesie, canti, filastrocche. Mostra discreto interesse per il codice scritto, effettua ipotesi di lettura. Si esprime con un repertorio linguistico essenziale e non sempre corretto nella forma. Ascolta e comprende messaggi, discorsi, testi, ma non sempre ne rielabora e verbalizza il contenuto in maniera completa. Memorizza non facilmente poesie, canti, filastrocche. Dimostra un relativo interesse per il codice scritto ed effettua con qualche incertezza ipotesi di lettura. LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa AA LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa BB LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa C C Opera classificazioni, associazioni, relazioni, seriazioni per forma, colore, dimensione, con sicurezza e correttezza. Opera con gli insiemi e utilizza semplici tabelle per la registrazione dei dati. Intuisce le prime operazioni matematiche, simbolizza quantità, effettua abbinamenti numero/quantità fino a 10. Utilizza correttamente i rapporti topologici, spaziali e temporali, formula ipotesi, ricostruisce le fasi di un procedimento. Mostra curiosità, interesse, competenze rispetto all’ambiente ( eventi atmosferici, habitat mondo animale/vegetale, comportamenti ecologici). Opera classificazioni, associazioni, relazioni, seriazioni quasi sempre in autonomia e in maniera abbastanza corretta. Compie semplici operazioni con gli insiemi, registra dati su semplici tabelle, simbolizza quantità prevalentemente in maniera autonoma. Si cimenta negli abbinamenti numero/quantità fino a 10. Utilizza in maniera abbastanza corretta i rapporti topologici, spaziali e temporali, formula semplici ipotesi e ricostruisce le fasi essenziali di un breve procedimento. Mostra interesse, curiosità e semplici competenze rispetto all’ambiente (eventi atmosferici, elementi della natura, mondo animale/vegetale, comportamenti ecologici). Opera semplici classificazioni, seriazioni, operazioni con gli insiemi. Effettua associazioni, relazioni, quantificazioni, simbolizzazioni richiedendo spesso l’intervento dell’adulto. Utilizza i rapporti topologici e spaziali, mostra incertezza nella organizzazione e nella collocazione temporale degli eventi. Conosce e riconosce elementi di ambienti naturali, e semplici regole rispetto alla tutela dell’ambiente. P.O.F. - Pag. 119 di 141 C CO OM MPPEETTEEN NZZEE M O T O R I MOTORIEE IID DEEN NTTIITTAA’’ AAU T O UTON NO OM MIIAA R E S P O N S A B RESPONSABIILLIITTAA’’ PPEER RSSO ON NAALLEE C CO ON NVVIIVVEEN NZZAA C CIIVVIILLEE EE R RIISSPPEETTTTO OD DEELLLLEE R REEG GO OLLEE LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa AA LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa BB LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa C C Utilizza e sperimenta strategie motorie, dimostrando sicurezza e padronanza nella coordinazione, nell’equilibrio, nel controllo tonico. Denomina e indica su sé e altri elementi dello schema corporeo e lo rappresenta in maniera completa, corretta, particolareggiata. La motricità fine e’ ben sviluppata, la dominanza Dx Sx ben consolidata. Mostra discrete competenze motorie in riferimento alla motricità globale e segmentaria (percorsi, andature, posture, equilibrio). Denomina/indica su sé e altri elementi dello schema corporeo e lo rappresenta in maniera completa. Abbastanza sviluppata la motricità fine e consolidata la dominanza Dx Sx. Mostra qualche immaturità in riferimento alla coordinazione segmentaria e al controllo dei movimenti. Esegue percorsi, assume posture e andature talvolta mostrando impaccio o insicurezza. Denomina e indica su sé e sugli altri elementi dello schema corporeo, la rappresentazione non è sempre completa. LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa AA LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa BB LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa C C Buona sicurezza di sé, buon livello di autostima, di autonomia personale, di gestione di sé nei vari contesti e nello svolgimento del compito. Impegno continuo e attenzione costante. Sicurezza di sé e autonomia personale discrete, impegno abbastanza continuo, attenzione non sempre costante, parziale autonomia nella gestione di sé e nello svolgimento del compito assegnato. Insicurezza, richiesta di attenzione, impegno poco costante e/o settoriale, autonomia nella gestione di sé nei vari contesti poco presente, prevalenza dell’aiuto dell’adulto nello svolgimento del compito assegnato. LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa AA LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa BB LLiivveellloo ddii ccoom mppeetteennzzaa C C Partecipazione attiva e costruttiva all’interno della sezione, comportamento corretto, consapevole, rispettoso degli altri e delle regole della convivenza. Partecipazione non sempre costante e/o non sempre costruttiva all’interno della sezione, comportamento abbastanza rispettoso delle regole della scuola, non sempre corretto nel rapporto con i coetanei e/o con gli adulti. Comportamento poco rispettoso delle regole e poco corretto nelle relazioni con i compagni e/o con gli adulti. P.O.F. - Pag. 120 di 141 SCUOLA PRIMARIA Art . 8 comma 1 D.P.R. 22 giugno 2009 “Nel primo ciclo di istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte al termine della scuola primaria e, certificate in uscita della scuola secondaria di primo grado, accompagnante anche da valutazione in decimi, ai sensi dell’art.3 , commi 1 e 2 del decreto legge.” Il nostro Istituto, adotta un protocollo di valutazione delle competenze che comprende le competenze chiave di cittadinanza che sono definite su tre (avanzato, intermedio, essenziale) espressi con una valutazione in decimi. Nei casi di profitto negativo si ritiene opportuno non evidenziare le carenze accumulate dall’alunno per dare evidenza, invece, alle sue risorse, anche ai livelli più bassi. LIVELLI DI COMPETENZE CONSEGUITE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE IN LINGUA ITALIANA VOTO DECIMALE Livello avanzato. Legge in modo corretto ed espressivo. Comprende messaggi di qualsiasi genere nella loro globalità e nei particolari. Riferisce su esperienze personali e su argomenti studiati con un linguaggio chiaro e coerente al contesto. Ricerca informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare 9/10 informazioni, costruire mappe e schemi). Produce testi di tipologia diversa seguendo lo schema e le convenzioni ortografiche. Riconosce e denomina gli elementi basilari di una frase, riconosce gli elementi grammaticali essenziali. Livello intermedio. Legge in modo corretto. Comprende il significato globale di messaggi di vario genere. Riferisce su esperienze personali e su argomenti studiati con un linguaggio semplice, ma adeguato al contesto. Ricerca informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi. Produce testi di tipologia diversa 8/7 seguendo lo schema e nel complesso corretti ortograficamente. Riconosce e denomina adeguatamente gli elementi basilari di una frase e gli elementi grammaticali essenziali. Livello essenziale. Legge con qualche incertezza. Comprende il significato essenziale di messaggi di vario genere. Riferisce su esperienze personali e su argomenti studiati con un linguaggio semplice. Ricerca informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi. Produce testi generici e poco corretti ortograficamente. Riconosce e denomina in modo approssimato gli elementi basilari di una frase e gli elementi grammaticali essenziali. P.O.F. - Pag. 121 di 141 6 COMPETENZE IN LINGUA INGLESE Livello avanzato. Comprende con sicurezza le informazioni di uso quotidiano. Legge con scioltezza testi di tipo diverso. Si esprime linguisticamente in modo comprensibile. 9/10 Livello intermedio. Comprende con abbastanza sicurezza le informazioni di uso quotidiano. Legge con discreta scioltezza testi di tipo diverso. Si esprime linguisticamente 8/7 in modo generalmente comprensibile. Livello essenziale. Comprende con qualche incertezza le informazioni di uso quotidiano. Legge con qualche difficoltà testi di tipo diverso. Si esprime linguisticamente in modo 6 poco comprensibile. COMPETENZE MATEMATICHE Livello avanzato. Legge,scrive,utilizza i numeri naturali, decimali, frazioni e percentuali, con sicurezza e correttezza ed esegue le quattro operazioni con rapidità. Descrive, classifica, costruisce e riproduce figure geometriche con precisione. Utilizza unità di misura effettuando cambi di unità in modo opportuno. Calcola perimetri ed aree in modo 9/10 adeguato. Individua e rappresenta con prontezza e proprietà, relazioni e dati per ricavare informazioni. Analizza il testo di un problema, sceglie la soluzione più adeguata formalizzandola con correttezza. Livello intermedio. Legge, scrive, utilizza i numeri naturali, decimali, frazioni e percentuali ed esegue le quattro operazioni in modo abbastanza corretto. Descrive, classifica, costruisce e riproduce figure geometriche. Utilizza unità di misura effettuando cambi di unità in modo complessivamente corretto e calcola perimetri ed aree. Individua e 8/7 rappresenta relazioni e dati per ricavare informazioni. Analizza il testo di un problema, sceglie una soluzione adeguata formalizzandola. Livello essenziale. Legge, scrive, utilizza i numeri naturali, decimali, frazioni e percentuali in modo sufficiente. Esegue con incertezza le quattro operazioni. Costruisce e riproduce le figure geometriche con difficoltà. Utilizza unità di misura effettuando cambi di unità e calcola perimetri ed aree non sempre adeguatamente. Individua le relazioni essenziali e 6 formula semplici ragionamenti. Ricava dati espliciti e richieste da una situazione problematica e prova a risolverla. COMPETENZE SCIENTIFICHE Livello avanzato. Osserva fenomeni, analizza, classifica dati e formula ipotesi. Riferisce in modo completo e approfondito fatti e fenomeni. Comunica con un linguaggio scientifico 9/10 appropriato. Livello intermedio. Osserva fenomeni,analizza,classifica dati e formula semplici ipotesi. Riferisce in modo chiaro gli aspetti fondamentali di un fenomeno. Usa il linguaggio 8/7 scientifico. Livello essenziale. Osserva e descrive fatti e fenomeni solo se guidato. Dato un problema, ricerca semplici soluzioni. Si esprime in modo semplice e parziale. P.O.F. - Pag. 122 di 141 6 COMPETENZE TECNOLOGICHE Livello avanzato. Conosce le TIC e le utilizza con sicurezza nel proprio lavoro. Comunica utilizzando un linguaggio corretto e una terminologia specifica. Livello intermedio. Conosce sostanzialmente le TIC e le utilizza nel proprio lavoro. Comunica utilizzando un linguaggio tecnico corretto. Livello essenziale. Conosce sufficientemente le TIC e le utilizza con scarsa sicurezza. Comunica utilizzando una terminologia limitata. 9/10 8/7 6 COMPETENZE IN STORIA Livello avanzato. Ricava informazioni da testi di diversa natura,individuando analogie, differenze, cause, fatti, conseguenze. Costruisce e confronta quadri storici delle civiltà studiate anche in rapporto al presente,evidenziandone gli elementi caratterizzanti. Utilizza 9/10 con pertinenza i termini specifici del linguaggio della disciplina. Livello intermedio. Ricava in modo adeguato informazioni da testi di diversa natura, individuando con discreta sicurezza analogie, differenze, cause, fatti, conseguenze. Costruisce quadri storici delle civiltà studiate, confrontandone con padronanza gli elementi 8/7 caratterizzanti. Utilizza complessivamente i termini specifici della disciplina. Livello essenziale. Ricava informazioni da testi di diversa natura individuando con sufficiente padronanza fatti, analogie, differenze. Costruisce quadri storici, cogliendone 6 solo gli aspetti essenziali. Utilizza raramente i termini specifici della disciplina. COMPETENZE IN GEOGRAFIA Livello avanzato. Si orienta nello spazio, legge ed interpreta le carte in modo completo e sicuro. Conosce e descrive con pertinenza gli elementi fisici, storici ed antropici di un territorio. Riconosce agevolmente l’interazione uomo/ambiente. Utilizza con pertinenza i 9/10 termini specifici del linguaggio della disciplina. Livello intermedio. Si orienta nello spazio, legge ed interpreta le carte in modo complessivamente corretto. Conosce e descrive con discreta sicurezza gli elementi fisici, storici ed antropici di un territorio. Riconosce adeguatamente l’interazione uomo/ambiente. 8/7 Utilizza complessivamente i termini specifici della disciplina. Livello essenziale. Si orienta e legge le carte in modo essenziale. Conosce e descrive con sufficiente padronanza gli elementi fisici ed antropici di un territorio. Riconosce parzialmente l’interazione uomo/ambiente. Utilizza raramente i termini specifici della disciplina. P.O.F. - Pag. 123 di 141 6 COMPETENZE IN ARTE E IMMAGINE Livello avanzato. Legge con sicurezza messaggi di vario genere. Utilizza in modo corretto gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo ed audiovisivo. Produce e rielabora in modo creativo ed accurato immagini pittoriche e plastiche utilizzando 9/10 tecniche, materiali e strumenti diversi. Livello intermedio. Legge messaggi di vario genere. Utilizza complessivamente gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo. Produce e rielabora in modo adeguato immagini pittoriche e plastiche utilizzando tecniche, materiali e strumenti 8/7 diversi. Livello essenziale. Legge in modo essenziale messaggi visivi di vario genere. Utilizza solo gli elementi salienti del linguaggio visivo. Produce e rielabora in modo elementare 6 immagini pittoriche e plastiche utilizzando tecniche, materiali e strumenti diversi. COMPETENZE MOTORIE Livello avanzato. Sviluppa e utilizza abilità in modo personale, disinvolto ed efficace. Affronta con impegno sistematico le attività motorie e sportive. Conosce le regole, le 9/10 rispetta e le applica con sicurezza. Livello intermedio. Utilizza schemi motori con sicurezza. Affronta con impegno le attività motorie e sportive. Conosce e applica le regole principali. 8/7 Livello essenziale. Utilizza schemi motori di base con una certa sicurezza. Affronta con sufficiente impegno le attività motorie e sportive. Conosce ed applica le regole solo in 6 parte. Mette in atto comportamenti non sempre corretti. COMPETENZE MUSICALI Livello avanzato. Esegue con sicurezza ed espressività brani musicali con la voce, individualmente e in gruppo. Utilizza i materiali sonori in modo appropriato e creativo. 9/10 Livello intermedio. Esegue correttamente brani musicali, individualmente e in gruppo. Utilizza materiali sonori in modo abbastanza appropriato. 8/7 Livello essenziale. Esegue, in modo generalmente corretto, brani musicali con la voce. Se guidato, utilizza adeguatamente i materiali sonori. P.O.F. - Pag. 124 di 141 6 SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZE Livello degli obiettivi di apprendimento Voto Decimale Livello di competenze raggiunto il voto “9” corrisponde ad un giudizio ottimo, indicando 9/10 ECCELLENTE l’ottimo raggiungimento degli obiettivi previsti, una preparazione completa ed approfondita, unita ad una buona rielaborazione ed argomentazione dei contenuti esposti, la capacità di compiere organici collegamenti interdisciplinari e di comunicare (anche in Lingua straniera) in modo disinvolto e corretto. il voto “8” corrisponde ad un giudizio distinto, indicando un 8/10 approfondito raggiungimento degli obiettivi previsti, AVANZATO una preparazione diligente unita a capacità di riflessione ed analisi personali, il possesso di adeguati strumenti argomentativi ed espressivi, la sostanziale sicurezza nell’espressione (anche in Lingua straniera) unita a lessico adeguato1 il voto “6” corrisponde ad un giudizio solamente sufficiente, 6-7/10 INTERMEDIO indicando il raggiungimento degli obiettivi previsti, con semplici conoscenze essenziali e abilità di base. il voto “7” corrisponde ad un giudizio buono, indicando il completo raggiungimento degli obiettivi previsti, con una conoscenza dei contenuti fondamentali unita a sufficiente riflessione ed analisi personale. il voto “5” corrisponde ad un giudizio insufficiente, indicando 5/10 ESSENZIALE il raggiungimento solo parziale degli obiettivi minimi previsti, con carenze di conoscenze essenziali e abilità di base superficiali. il voto “4” corrisponde ad un giudizio gravemente 4/10 insufficiente, indicando il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti, con carenze diffuse e notevoli di conoscenze essenziali e di abilità di base. P.O.F. - Pag. 125 di 141 INIZIALE ISTITUTO COMPRENSIVO 53 GIGANTE NEGHELLI Il Dirigente Scolastico e il Presidente della Commissione d’Esame visti gli atti d'ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal consiglio di classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di Stato, C CEER RTTIIFFIIC CA AN NO O L'alunn___ ______________________________________________________ nat __ a_____________________(prov________) il _____________________ classe _______ sez ______Anno scolastico _________________ □ Corso a tempo prolungato □Corso a tempo normale □ Corso Ordinamentale ad indirizzo musicale ha superato I'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di __________________________________________________ Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove di esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle varie aree disciplinari C CO OM MPPEETTEEN NZZEE IIN N LLIIN NG GU UA A IITTA ALLIIA AN NA A L’alunno/a: § Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative § Comprende ed ascolta testi di vario tipo riconoscendone le caratteristiche e l’intenzione dell’emittente § Legge testi di vario genere, esprimendo pareri personali su di essi § Espone oralmente argomenti di studio e di ricerca anche avvalendosi di supporti specifici ( schemi,mappe, presentazioni al pc, etc…) § Scrive correttamente testi di diverso argomento, scopo e destinatario § Applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa P.O.F. - Pag. 126 di 141 LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo ……………………… C CO OM MPPEETTEEN NZZEE IIN N LLIIN NG GU UA A IIN NG GLLEESSEE L’alunno/a: § comprende semplici testi; § produce testi corretti, coerenti e coesi; § interagisce in una conversazione su argomenti noti; § confronta culture e civiltà diverse. C CO OM MPPEETTEEN NZZEE SSEEC CO ON ND DA A LLIIN NG GU UA AC CO OM MU UN NIITTA AR RIIA A L’alunno/a: § comprende semplici testi; § produce testi corretti, coerenti e coesi; § interagisce in una conversazione su argomenti noti; § riflette su civiltà diverse. C CO OM MPPEETTEEN NZZEE M MU USSIIC CA ALLII L’alunno/a: § riconosce e descrive gli elementi fondamentali della sintassi musicale; § riconosce e descrive generi musicali, forme elementari e semplici condotte compositive; § colloca in ambito storico-stilistico gli eventi musicali praticati; § produce e/o riproduce individualmente e/o in gruppo melodie vocali e strumentali di epoche, stili e tradizioni diverse. C CO OM MPPEETTEEN NZZEE SSTTR RU UM MEEN NTTO OM MU USSIIC CA ALLEE L’alunno/a: § utilizza il sistema operativo del proprio strumento in funzione di una corretta produzione dell’evento musicale; § controlla e coordina se stesso, sul piano psicofisico nella pratica individuale e collettiva; § entra in sinergia con gli altri in attività di musica d’insieme; § apporta il proprio personale contributo all’esecuzione musicale, a partire dall’elemento interpretativo fino ad arrivare ad un’eventuale elaborazione autonoma. C CO OM MPPEETTEEN NZZEE A AR RTTIISSTTIIC CH HEE L’alunno/a: § descrive, rappresenta e ricostruisce la realtà e le esperienze attraverso vari linguaggi espressivi; § produce creativamente elaborati e manufatti utilizzando varie tecniche artistiche; § riconosce ed apprezza monumenti e opere artistiche, a partire da quelle presenti sul proprio territorio; § apprezza e sostiene iniziative di tutela del patrimonio artistico-culturale del territorio. P.O.F. - Pag. 127 di 141 LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo ……………………… LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo ……………………… LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo ……………………… LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo ……………………… LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo ……………………… C CO OM MPPEETTEEN NZZEE M MO OTTO OR RIIEE L’alunno/a: § usa consapevolmente le capacità condizionali e coordinative acquisite; § utilizza nel rispetto delle regole le proprie abilità nei giochi sportivi avendo adeguate conoscenze delle tecniche e tattiche; § assume comportamenti equilibrati dal punto di vista fisico, emotivo e cognitivo; § riconosce il corretto rapporto tra esercizio fisico e benessere. C CO OM MPPEETTEEN NZZEE SSTTO OR RIIC CH HEE--C CO OSSTTIITTU UZZIIO ON NEE EE C CIITTTTA AD DIIN NA AN NZZA A L’alunno/a: § comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio § conosce aspetti e processi fondamentali della storia del suo amvbiente, i momenti fondamentali della storia italiana, europea e mondiale § espone oralmente le conoscenze storiche acquisite, operando collegamenti § produce informazioni storiche da fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare in testi § conosce ed apprezza aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità C CO OM MPPEETTEEN NZZEE G GEEO OG GR RA AFFIIC CH HEE L’alunno/a: § osserva, legge ed analizza sistemi territoriali vicini e lontani nello spazio e nel tempo § usa concetti geografici,carte geografiche,fotografie, immagini dallo spazio, elaborazioni digitali per comunicare efficaci informazioni spaziali § conosce e localizza gli elementi geografici fisici ed antropici dell’Europa e del mondo § riconosce nel passaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche ed artistiche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare C CO OM MPPEETTEEN NZZEE M MA ATTEEM MA ATTIIC CH HEE L’alunno/a: § riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza § sviluppa gli algoritmi del calcolo nei diversi insiemi numerici § riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi § utilizza una terminologia scientifica e nelle situazioni di incertezza si orienta con valutazioni di probabilità P.O.F. - Pag. 128 di 141 LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo ……………………… LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo ……………………… LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo ……………………… LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo ……………………… LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo C CO OM MPPEETTEEN NZZEE SSC CIIEEN NTTIIFFIIC CH HEE L’alunno/a: § riconosce, descrive, sperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico § organizza e realizza facili esperienze relative ai fenomeni fisici, chimici e naturali § assume comportamenti finalizzati alla tutela della salute e dell’ambiente ……………………… LLiivveelllloo ddii ccoom mppeetteennzzaa aaccqquuiissiittoo C CO OM MPPEETTEEN NZZEE TTEEC CN NO OLLO OG GIIC CH HEE L’alunno/a: § comprende i problemi legati alla produzione, all’energia ed all’economia ed assume comportamenti coerenti; § rappresenta graficamente semplici oggetti attraverso il disegno tecnico; § progetta e realizza semplici manufatti. VOTO DECIMALE 10/10 8-9/10 7/10 6/10 ……………………… LIVELLO DI COMPETENZE RAGGIUNTO ECCELLENTE AVANZATO INTERMEDIO BASE Il piano di studi seguito nell’ultimo anno si è caratterizzato in particolare per la partecipazione a: 1. tempo scuola ( settimanale complessivo) □ 2. Attività di laboratorio curriculari □ linguistico-espressivo 30 ore □ □ scientifico-tecnologico Data…………………….. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Mariarosaria Scalella Il Presidente di Commissione P.O.F. - Pag. 129 di 141 36 ore AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’autonomia didattica dell’Istituto consente di definire una strategia educativa che caratterizza il servizio formativo offerto agli alunni, grazie all’elaborazione di progetti più rispondenti alle linee programmate del POF. I progetti configurano l’Identità collettiva della Scuola, la sua attenzione ai bisogni dell’utenza, l’impegno a costruire prospettive culturali e professionali che arricchiscono il curricolo. La proposta progettuale, inoltre, esplicita l’intenzione di mantenere aperta la relazione con il contesto esterno, la scelta di interloquire con tutti i soggetti coinvolti nella relazione educativa: alunni, famiglia, Enti Istituzionali, agenzie di socializzazione e di formazione. Tutti i progetti di Istituto vengono elaborati sulla base dei seguenti criteri: individuazione dei bisogni educativi; analisi ambiente formativo (indagine socio- ambientale); definizione degli obiettivi; selezione dei contenuti; tempi di realizzazione; scelte delle metodologie; scelte degli indicatori di valutazione; valutazione finale del progetto. Il nostro Istituto attiva progetti, trasversali e/o integrativi alle diverse aree disciplinari che prevedono l’arricchimento del percorso di formazione dell’alunno, oltre che l’applicazione di strategie differenti, articolate e differenziate nei tempi, negli spazi, negli strumenti e nei processi che lo vedono coinvolto. In questo modo si arricchiscono le conoscenze, si potenziano le abilità e si conduce l’alunno al raggiungimento di competenze consapevoli. I PROGETTI I NELLA NOSTRA SCUOLA SI CONCRETIZZANO IN: ¶ Attività laboratoriali pratico-operative. ¶ Progetti di arricchimento delle discipline curricolari. ¶ Progetti di ampliamento dell’ offerta formativa. P.O.F. - Pag. 130 di 141 TABELLA DI RILEVAZIONE PROGETTI anno scolastico 2013-2014 NOME PROGETTO DOCENTE REFERENTE Mangiamo un po’ di tutto Sara Esposito Progetto Repubblica Anna D’Angelo Rosaria Forcillo Giganti in Biblioteca Anna D’Angelo Sara Esposito Il nostro impegno per l’ambiente Rosalba Gaudio Valeria Andalò Sperimentiamo insieme Le date, la memoria , il territorio e i diritti Usa le mani Le mollichine di Pollicino Batti cuore … e altre Emozioni Girotondo di suoni Cantando in cucina Un salto a casa La felicità e i legami di libertà Rosalba Gaudio Valeria Andalò Rosaria Secondulfo Lucia Catuogno De Sena Iliana Oliviero Silvana A. Ferone R. Affinito A .Scafati Monica Di Prisco Floriana Mancini Le classi seconde della secondaria. 3 C e 3D I C- I D- II A - III B ( h) secondaria Tutte le classi della scuola secondaria di I grado e alunni di V della scuola primaria Adulti del quartiere I –II F- II B- II-III C-III G + 15 alunni h Tutte classi che vorranno partecipare II A – II C- II D - II E - II F –II G II C, III C e per tutte le manifestazioni secondaria PREVISIONE DURATA (in ore) 30 h di coordinamento per 6 docenti 16 h docenza 20 coordinamento + ( 5 h ref.) 12 h di docenza 20 h di coordinamento 20 h di coordinamento + ( 10 h ref.) 20 h di docenza + (10 h ref.) 20 h di docenza 20 di coordinamento IV A plesso Collodi Primaria Alunni 5 anni Sez. C-D-E 30 h di docenza 30 h di docenza (10h ref) 45h di docenza (5 h ref) 20 alunni della III A – III B Collodi 30h di docenza +(10 h ref) Floriana Mancini Monica Di Prisco 40alunni scuola primaria + 2 alunni h Perasole Annunziata Alunni con problemi di salute Allievi delle quinte classi della scuola primaria Docenti delle stesse classi 40 h di docenza +(10 h ref) estivo 10 h ref Anna Serio La felicità e i legami di libertà Anna Serio Progetto legalità per la scuola dell’infanzia e primaria Annamaria Franzese I superpoteri della ginnastica per andare bene a scuola N. CLASSI (infanzia-primariasecondaria) Perasole Annunziata Allievi di 5 classi della scuola superiore di primo grado Docenti delle stesse classi 20 h di docenza 20h di docenza e 15 h di coordinamento Scuola dell’infanzia e scuola primaria Alunni con difficoltà di apprendimento P.O.F. - Pag. 131 di 141 21h di docenza PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI PON 2013/2014 “Competenze per lo sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo( F.S.E ) I Progetti PON (Piano Operativo Nazionale) autorizzati dal Ministero, costituiscono un valore aggiunto alla qualità dell’ offerta formativa, in quanto potenziano i percorsi didattici disciplinari e trasversali, finalizzati all’arricchimento delle conoscenze e delle competenze degli alunni, e sostengono la formazione del Personale. Quest’ anno l’ istituto di nuova formazione ha richiesto i finanziamenti dai fondi 2013-2014 per lo sviluppo delle competenze per l’Europa 2020. Questi finanziamenti rientrano nei Fondi Strutturali gestiti dalla Commissione Europea per realizzare la coesione economica e sociale di tutte le regioni dell’Unione e ridurre il divario tra quelle più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. Ciò consente di migliorare l’ efficacia dell’ offerta formativa e la qualità delle strutture scolastiche, in funzione dell’ innalzamento dei livelli di competenza degli studenti e dell’ aumento del tasso di scolarizzazione. PROGETTO PON AZIONE F 3 “ RAGAZZI IN GIOCO” SCUOLE PRIMARIA PERCORSI MODULI IMPARIAMO GIOCANDO UNA SCUOLA DIVERTENTE SCUOLA SECONDARIA ORIENTAMENTO ALLA SCELTA 1. 2. 3. 4. 5. Accoglienza Ti canto…….una storia Laboratorio di musica ed espressione corporea (MUSE) Sostegno alla genitorialità Sport al sole 1. 2. 1. 2. 3. Accoglienza Estate in palestra Accoglienza Orientamento Teatro in movimento P.O.F. - Pag. 132 di 141 DESTINATARI gruppo 30 alunni delle classi IV plessi Neghelli Collodi gruppo 30 alunni delle classi III gruppo 30 alunni delle classi I -II QUALITA’ E AUTOVALUTAZIONE Il Manuale della Qualità si propone di definire la suddivisione delle responsabilità interne e l'attribuzione dei compiti ai vari soggetti coinvolti nel sistema scuola; inoltre, unitamente ai documenti di carattere gestionale ed operativo e costituenti la documentazione attuativa del Sistema Qualità adottato, il Manuale costituisce il riferimento operativo per lo svolgimento delle attività proposte dell’Istituto “53 Gigante Neghelli”. Il detto Manuale dunque, descrive il Sistema di gestione per la qualità, in conformità con il modello di cui alla norma UNI EN ISO9001:2000 e si pone di assicurare la qualità dei servizi offerti ai propri Utenti. Nel Manuale vengono altresì descritti i processi (il cosa), la struttura Organizzativa (il come), le responsabilità (il chi) e le risorse messe in atto. GLI OBIETTIVI Gli obiettivi prioritari sono: a) La lettura e l’interpretazione dei reali bisogni formativi dell’utenza; b) la progettazione e l’aggiornamento di attività curricolari ed extracurricolari che rispondono ai bisogni dell’utenza; c) la qualità dell’offerta curricolare ed extracurricolare; d) l’aggiornamento continuo delle metodologie e delle strumentazioni didattiche; e) Il potenziamento delle diverse “intelligenze”; f) la valorizzazione delle diversità; g) la garanzia del successo formativo. GLI STRUMENTI Per raggiungere questi risultati, la direzione: a) istituisce una Piano di miglioramento e una commissione di Garanzia Qualità formata da docenti con esperienze e competenze diverse impegnati nella gestione del Servizio della gestione Qualità; b) promuove un Sistema Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000; c) individua, progetta e controlla i principali processi relativi al settore educativo, didattico, amministrativo, ausiliare e della comunicazione; d) attua il la collegialità attraverso un funzionigramma d’Istituto comprendente i docenti e tutto il personale scolastico; e) orienta tutto il sistema al miglioramento continuo. L’ IMPEGNO DELLA DIREZIONE La Direzione della scuola si impegna a mettere a disposizione le risorse necessarie per la realizzazione di questi obiettivi, all’interno di un quadro di disponibilità finanziarie definite e approvate dal Consiglio d’Istituto. P.O.F. - Pag. 133 di 141 L’APPLICAZIONE Il Sistema di gestione per la qualità applica tutti i requisiti della UNI EN ISO 9001:2000, con le descrizioni nel presente Manuale. Questo documento costituisce per tutte le componenti della scuola un riferimento importante ed indispensabile per le proprie attività. Le prescrizioni in esso contenute coprono tutte le attività che interferiscono sulla qualità dei servizi offerti. Tali prescrizioni mirano essenzialmente ad interpretare i bisogni e ottenere la soddisfazione dell’utente, attraverso il Piano dell’offerta formativa, i servizi organizzativi e le strutture presenti. L’approccio di gestione per processi permette una più concreta e puntuale definizione delle fasi operative che vengono esaminate in base agli input ricevuti e agli output prodotti. In questo modo la gestione per processi permetterà di definire il sistema di correlazioni esistente tra i processi medesimi. In questo modo, per ogni singolo processo sarà possibile individuare un responsabile ma anche, attraverso rilevazioni periodiche effettuate, le attività di monitoraggio e le verifiche esterne ed interne, ed attivare una serie di iniziative orientate al miglioramento continuo. PROCESSI, PRASSI, AUTOVALUTAZIONE L’Istituzione scolastica per assicurare l’efficacia e l’efficienza delle proprie azioni: prevede, qualora dovessero sopraggiungere conflitti fra le aspettative e le esigenze di diverse parti interessate di intervenire attraverso: AZIONI Strategie di ascolto Pianificazione e programmazione degli obiettivi e risultati dell’azione educativa Pianificazione e programmazionedegli obiettivi e risultati dell’organizzazione RESPONSABILITÀ TEMPI Ø Leadership democratica. Ø Leadership partecipata. Iniziale - in itinere - finale DS Ø Raccolta dei dati relativi ai bisogni formativi con test d’ingresso. Ø Gerarchizzazione dei bisogni rilevati. Ø Programmazione per competenze. Ø Didattica personalizzata. Ø Didattica dell’ascolto. Ø Coinvolgimento delle parti interessate, famiglie, associazioni, enti territoriali; Ø promozione di azioni di “informazioni di ritorno”. Ø Raccolta dei dati relativi ai bisogni formativi con test d’ingresso. Ø Gerarchizzazione dei bisogni rilevati. Ø Gestione sistemica. Ø Elaborazione di fattibilità. Ø Gestione efficace delle risorse. Iniziale - in itinere - finale DS Resp.SGQ Resp Val. DOC. Iniziale - in itinere - finale DS DSGA ATA DOC. RSPP RP RQ RSU P.O.F. - Pag. 134 di 141 Valutazione dei risultati dell’azione educativa Valutazione dei risultati dell’organizzazione attuali e passati per individuare cause di problemi e opportunità di miglioramento Valutazione della soddisfazione delle parti interessate Misurazione delle prestazioni Valutazione delle prestazioni INVALSI Schede di misurazione standard delle competenze di Istituto. Iniziale - in itinere - finale Riesame dei processi. Rendicontazione dei risultati attraverso Schede diCustomer satisfaction con indicatori specifici. Iniziale - in itinere - finale Utilizzo del modello CAF. Elaborazione di uno standard d’istituto, Autovalutazione d’istituto, utilizzo del softwer. COMETA del Polo Qualità del MIUR . Schede di Customer satisfaction con indicatori specifici. Iniziale - in itinere - finale Raccolta dati. Grafici di prestazione che indichino la coerenza alla mission e alla vision della scuola. Finale Iniziale - in itinere - finale DS DOC. RP RQ RVAL DS DSGA ATA DOC. RSPP RP RQ DS DOC. RP RQ RVAL DS RQ RVAL DS RQ RVAL La Direzione Scolastica assicura che le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi per la qualità vengano individuate e pianificate. In corrispondenza ai "momenti" di monitoraggio definiti, il Responsabile elabora un report al Dirigente Scolastico, contenente lo stato di avanzamento del piano, l'indicazione dei servizi realizzati o dei subobiettivi conseguiti, il consumo delle risorse impiegate; Rappresentante della Direzione La Direzione Scolastica ha attribuito al Responsabile della gestione della Qualità (RQ) il ruolo di “Rappresentante della Direzione per la qualità” in conformità della Norma di riferimento. Il RQ ha la responsabilità e l’autorità per: Þ assicurare che i processi necessari per il Sistema di gestione per la qualità siano predisposti, attuati e tenuti aggiornati; Þ riferire alla Direzione Scolastica sulle prestazioni del Sistema di gestione per la qualità e su ogni esigenza per il miglioramento; Þ assicurare la promozione della consapevolezza dei requisiti dell’utente nell’ambito di tutta la scuola; Þ tenere i rapporti con l’Organizzazione. P.O.F. - Pag. 135 di 141 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI Per costruire l’approccio sistemico per processi l’Istituto ha intrapreso le seguenti azioni: Analisi del contesto. Analisi del trend delle iscrizioni, della frequenza e delle valutazioni finali. Analisi delle esigenze e delle aspettative delle parti interessate. Identificazione ed esplicitazione delle finalità e degli obiettivi da conseguire in relazione alla legislazione italiana ed europea (requisiti cogenti) Analisi delle risorse umane, strumentali e finanziarie. Analisi delle opportunità di sviluppo e dei rischi correlati. Individuazione delle modalità di analisi, misurazione e monitoraggio. Analisi delle non conformità effettive e potenziali. Individuazione delle azioni correttive e preventive. Individuazione delle aree e delle azioni di miglioramento. Individuazione delle modalità di registrazione e di conservazione e fruibilità delle informazioni relative ad ogni processo. Sulla base ed in relazione ai risultati di tali ricognizioni sono individuati e formalizzati i processi costitutivi del sistema, di cui viene verificata la congruenza e la coerenza con le politiche e le strategie a breve, medio e lungo termine dell’Istituto. I processi individuati e formalizzati sono così schematizzati: Macroprocesso PROCESSI PRINCIPALI PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO FORMATIVO Processo INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI DELLE PARTI INTERESSATE DECLINAZIONE DEGLI INPUT DELLA NORMATIVA ITALIANA ED EUROPEA STESURA DEL POF PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO EROGAZIONE DEL SERVIZIO FORMATIVO ALLOCAZIONE DELLE RISORSE IMPLEMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’DI DIDATTICA CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, ORIENTAMENTO MONITORAGGIO, MISURAZIONE E RIESAME DEGLI ESITI P.O.F. - Pag. 136 di 141 GESTIONE DELLE RISORSE UMANE GOVERNANCE DEL SISTEMA AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D’ISTITUTO PROCESSI DI SUPPORTO RIESAME E MIGLIORAMENTO RICERCA E SVILUPPO REPERIMENTO ED ACQUISIZIONE DELLE RISORSE ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA GESTIONE STUDENTI, PERSONALE E FORNITORI GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA COMUNICAZIONE INTERNA COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE ESTERNA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE GESTIONE RAPPORTI CON L’UTENZA PIANIFICAZIONE, REALIZZAZIONE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI: RESPONSABILITÀ Le responsabilità relative alle attività descritte in questo capitolo sono così suddivise: · il Dirigente Scolastico è responsabile; ü dell'impostazione, dell'organizzazione e del controllo dell'attività didattica dell'Istituto, compito che attua attraverso il coinvolgimento del Collegio Docenti, del Gruppo di lavoro, dei Consigli di Classe e dei singoli docenti attraverso le relative riunioni di pianificazione, coordinamento e valutazione dell'attività didattica; ü della verifica del processo di valutazione complessiva affinché sia svolto in modo omogeneo per tutta la scuola. · il Collegio Docenti è responsabile : ü dell'impostazione generale dell'attività didattica in relazione alla definizione di obiettivi, descrittori, indicatori, criteri e strumenti di valutazione, standard d’istituto; ü è responsabile della definizione delle linee guida del Piano di Offerta Formativa; ü è responsabile della valutazione e validazione del POF. P.O.F. - Pag. 137 di 141 · i gruppi di insegnanti per Dipartimento sono responsabili di ü definire i criteri e gli strumenti di valutazione, gli obiettivi, i traguardi di prestazione in termini di competenza, i descrittori, gli indicatori, le proposte per gli standard d’Istituto, le linee guida e l'impostazione dell'attività didattica per ciascun ambito disciplinare. · il Gruppo di lavoro è responsabile ü dell’attuazione operativa del POF attraverso il monitoraggio dei processi, condotto in relazione agli indicatori di prestazione individuati, allo standard d’Istituto e agli obiettivi di miglioramento · il Consiglio di Classe/interclasse è responsabile: ü dell'impostazione dell'attività didattica per la singola classe; ü del coordinamento delle iniziative tra i docenti; ü della verifica del corretto svolgimento dell'attività didattica sia a livello complessivo di classe che per ogni singolo alunno, individuando quando richiesto le opportune attività di recupero; ü della decisione del giudizio in ogni disciplina e, nello scrutinio finale, della eventuale ammissione o non ammissione degli alunni alla classe successiva. · ciascun Docente ha la responsabilità di: ü pianificare e svolgere in modo efficace l'attività didattica prevista dai programmi ministeriali, dal POF e secondo quanto definito nelle procedure dell'Istituto; ü svolgere periodicamente la verifica sull'efficacia dell'attività svolta rispetto a quanto pianificato e ai traguardi di prestazione individuati, allo scopo di intraprendere le azioni necessarie; ü realizzare le verifiche periodiche secondo le linee guida concordate all'interno dei Consigli di Classe e secondo i criteri definiti dal Gruppo per il miglioramento e dal Collegio dei docenti; ü formulare, per lo scrutinio finale, una proposta di giudizio coerente con i criteri di valutazione definiti nel POF; ü riportare sul registro di classe e sul registro personale tutte le informazioni rilevanti per poter ricostruire l'attività svolta in ciascuna classe e le prestazioni dei singoli alunni nel corso dell'anno scolastico. P.O.F. - Pag. 138 di 141 · il personale non docente ha: ü il compito di garantire le condizioni necessarie relativamente ad adempimenti amministrativi, disponibilità dei materiali e delle attrezzature nonché loro funzionamento, pulizia e manutenzione delle strutture tali da assicurare il corretto svolgimento dell'attività didattica. · la Segreteria ha: ü il compito di assicurare la preparazione e la distribuzione di tutti i registri e di tutti i sussidi necessari all’attività didattica. Sulla base delle direttive ministeriali, degli obiettivi generali e delle linee guida definite nel POF, la pianificazione dell'attività didattica prevede la definizione: Þ del programma annuale e degli obiettivi e traguardi di prestazione per materie; Þ della programmazione annuale e dei traguardi di prestazione per classe; Þ della programmazione dell'attività didattica individuale (Piano di Lavoro individuale). Durante la prima riunione per Dipartimento, di classe, interclasse e intersezione, cui partecipano tutti i docenti divisi per materie o per gruppi affini di materie, si individuano, per ciascuna area disciplinare: nuclei fondanti, obiettivi e traguardi di competenze, trasversalità, indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione, possibili tematiche per l’offerta facoltativa, metodi di insegnamento, scansioni temporali necessari per il raggiungimento degli obiettivi, tenendo conto di Þ anno del corso, Þ indirizzo del corso, Þ indicazioni ministeriali, Þ esperienze precedenti, Þ profili di entrata e di uscita per segmento e per classe, Þ linee del tema d’istituto. P.O.F. - Pag. 139 di 141 Ancora, si definiscono i criteri di valutazione e il numero minimo e la tipologia di verifiche attraverso la definizione degli indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione nell’ambito della normativa relativa all’ordine e al grado del sistema d’istruzione interessato (Indicazioni nazionali 59/04, DPR 87/10, DPR 88/10, DPR 89/10 e relative Linee guida). Nell'ambito delle riunioni si individuano, inoltre, i sussidi didattici e loro modalità d'uso, nonché le risorse (materiali, attrezzature, competenze esterne) necessarie e per le quali proporre l'acquisto. Successivamente, il Consiglio di Classe/interclasse e intersezione, allo scopo di adattare quanto definito nelle riunioni per Dipartimento a ciascuna classe, partendo dalla valutazione, in particolare, di: ü casi critici, ü eventuali alunni diversamente abili, ü numero dei ripetenti, ü eventuali alunni provenienti da classi smembrate o altre scuole, ü risultati test d’ingresso e/o delle prime prove somministrate, ü altre note particolari (supplenze prolungate, insegnanti ancora da designare, ...) Definisce, innanzitutto, nell’ambito delle competenze chiave dell’apprendimento, gli obiettivi trasversali (metodo di studio e capacità organizzativa, rispetto dei tempi di lavoro proposti, utilizzo dei materiali e strutture, ..) e i traguardi di competenza, tenendo conto della situazione di partenza della classe e dell'anno in corso. Il Consiglio di classe/interclasse e intersezione procede, inoltre a: riformulare o riconfermare gli obiettivi e i traguardi fissati nelle riunioni e nel Collegio dei docenti; scegliere eventuali lavori congiunti tra discipline assicurando il coordinamento tra gli insegnanti per evitare concentrazione eccessiva del carico di lavoro per gli alunni. Sulla base di tutto ciò, ciascun docente, per ogni classe assegnatagli, procede alla pianificazione dell'attività didattica che intende svolgere e alla relativa documentazione nel proprio Piano di Lavoro, specificando: i livelli di partenza della classe, gli obiettivi declinati in competenze e traguardi di prestazione in relazione al curriculum ministeriale e d’Istituto , le modalità di recupero e/o sostegno, P.O.F. - Pag. 140 di 141 gli argomenti da affrontare e i loro contenuti, i metodi di insegnamento, il tipo di verifiche ed i relativi criteri di valutazione. le proposte di attività varie a completamento dell’attività didattica (quali ad es. visite guidate). Il documento è verificato e approvato dal Dirigente Scolastico ed allegato al registro personale – e/o on line del docente in modo da poter verificare costantemente, nel corso dell'erogazione dell'attività didattica, la coerenza dell’agito con quanto progettato. P.O.F. - Pag. 141 di 141
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