LAVORO SUL RICICLO IN COLLABORAZIONE CON LA COOP In classe è venuta per due volte un'operatrice della Coop,a parlarci del riciclo con un progetto “obiettivo impatto zero”. Ci ha parlato anche delle varie filiere. I tipi di filiera sono: -filiera della carta; -filiera del vetro; -filiera della plastica; -filiera dell'organico; -filiera del mater-bi; -filiera dell'alluminio. Abbiamo concluso con un gioco di ruolo per comprendere meglio il messaggio proposto. Tutti gli alunni della 2H FILIERA DELLA CARTA La risorsa primaria per produrre la carta è la cellulosa, che si ricava dal legno degli alberi. Dopo aver tagliato gli alberi, i vari ceppi vengono portati a valle tramite delle zattere che scorrono lungo il corso di un fiume. Dopo di che vengono caricati su dei camion e trasportatati fino alle fabbriche (cartiere). Nelle fabbriche, la cellulosa, viene impastata con altri materiali (semilavorato) e poi schiacciata da due grandi rulli fino a farla diventare sottilissima. I VARI UTILIZZI: - uso scolastico; - uso igienico; - uso alimentare; - per imballaggi. Gli scarti vanno a finire nelle discariche nelle quali vengono sezionati e riciclati. Dal riciclo si possono ottenere i fogli per i giornali e a volte anche i fogli per i quaderni scolastici. Una famiglia impegnata nella raccolta differenziata potrebbe salvare un albero ogni dodici mesi. Lorenzo Belli Sara Del Furia Giulia Malandrini Manuel Masi Alice Tarlini Il vetro Le fasi della filiera del vetro sono 8: 1 risorsa primaria La risorsa primaria del vetro è la quarzite estratta dalle cave. 2 trasporto Il trasporto avviene per mezzo di:navi,treni… La quarzite può essere trasportata in sacchi o in vagoni. 3 fabbricazione La materia prima viene portata nelle fabbriche, viene trasformata in polvere grezza per essere poi fusa e così diventa una pasta incandescente. 4 prodotto semilavorato La pasta viene lavorata in diverso modi, a seconda del prodotto che si vuole ottenere: soffiatura libera, soffiatura nello stampo, produzione di vetro piano. 5 utilizzo/ consumo Alla fine si ottengono: bottiglie, vasi, finestre, bicchieri, lenti…… 6 scarto Dopo l’utilizzo, qualunque oggetto di vetro, viene gettato nella campana apposita (generalmente verde) per essere riportato nelle industrie e di nuovo fuso 7 riciclo Il vetro è un materiale riciclabile all’infinito attraverso la fusione. Lapo Bartolini Gaia Gallo Mirko Pozzi Francesca Sestaioni Il 60% delle bottiglie fatte in Italia sono prodotte con vetro riciclato Per produrre una bottiglia servono: 400 gr di sabbia,100 gr di soda,100 gr di calcare, 90 gr di gasolio Per produrre una bottiglia riciclata servono: 100 gr di gasolio Filiera Della Plastica Risorsa Primaria: La risorsa primaria della plastica è il petrolio che viene estratto dal terreno con le trivelle o in mezzo al mare con le piattaforme petrolifere. Trasporto: Il trasporto del petrolio può avvenire attraverso: le navi petroliere (delle grandi cisterne che possono trasportare grandi quantità di petrolio), gli oleodotti (tubi che passano sopra il terreno) e altri mezzi come le autocisterne e le pipeline. Fabbrica: Il petrolio viene separato nei suoi componenti, nelle raffinerie fino ad ottenere prodotti commerciali come il gasolio, la benzina e la plastica. Prodotto semi-lavorato: Il prodotto semi-lavorato è un prodotto lavorato parzialmente che in seguito servirà per realizzare un prodotto finito. Utilizzo/consumo: La plastica viene usata maggiormente del vetro … perché è più leggera, facile da lavorare, resistente agli urti ecc... Viene utilizzata per produrre: imballaggi, nel settore dell'edilizia, per fabbricate oggetti di uso comune in casa, per complementi di arredo, ecc... Scarto: Lo scarto si ha quando il prodotto non può essere più utilizzato. Se un oggetto di plastica non viene riciclato, per disintegrasi ci metterà circa 1000 anni. Riciclo: La campana è verde o blu e contiene la plastica insieme al tetrapak, all’alluminio, alla carta plastificata ... Questi materiali vengono raccolti tutti insieme e poi vengono divisi con i raggi infrarossi. Una volta divisi vengono triturati dalla ruota trituratrice e poi trasformati in flakes. Cosa si ottiene dal riciclo: Dal riciclo si possono ottenere oggetti di vario tipo: imballaggi, elementi utili per l'edilizia, oggetti di uso comune in casa, complementi di arredo, ecc... Con 25 bottiglie di plastica si ottiene un maglione di pile o il guscio di una valigia, con 30 bottiglie di plastica una tuta da ginnastica. Per produrre 1 kg di plastica a partire dal petrolio occorrono 14000 kilokalorie, per produrre 1 kg di plastica a partire da materiale riciclato occorrono 2000 kilokalorie. Jacopo Pasqualetti Lisa Cappai Irene Poggesi Giulia Mascalchi Martina Bartoloni Per gestione dei rifiuti si intende l'insieme delle politiche, procedure o metodologie volte a gestire l'intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro destinazione finale coinvolgendo quindi la fase di raccolta, trasporto, trattamento (riciclaggio o smaltimento) fino al riutilizzo dei materiali di scarto, solitamente prodotti dall'attività umana, nel tentativo di ridurre i loro effetti sulla salute umana e l'impatto sull'ambiente. Il 30-35% dei rifiuti urbani è costituito da materie organiche. Dal riciclaggio dei rifiuti organici ci si può ottenere un ottimo fertilizzante per l’agricoltura chiamato compost, terriccio e biogas naturale da utilizzare a scopo energetico. Martina De Nicola Rebecca Cherubini Robert Morenci Alessio Marconi Alberto Biagiotti Filiera mater-bi Materia prima Il mater-bi è un materiale biodegradabile cioè che si decompone in fretta. E' un materiale fatto da farina o amido di mais, grano o barbabietola, per cui, dopo l’uso, va buttato nel cassonetto dell'organico. Questo prodotto è utile per ridurre l’uso di plastica, per esempio molte aziende hanno sostituito le solite buste di plastica con quelle in mater-bi. Durante il trasporto il mais viene raccolto da grandi trattori che riescono anche a togliere tutti i chicchi che poi vengono portati alla fabbrica, in cui, vengono trattati e macinati. raccolto prodotto semilavorato fabbrica utilizzo Infine per il riciclo si usa il cassonetto dell’umido Riciclo Le proprietà dei gradi di Mater-Bi variano in categorie molto ampie. Dal punto di vista delle proprietà meccaniche, si spazia da prodotti flessibili a prodotti rigidi. Tutti i gradi commerciali sono trasformabili con macchine di soffiaggio ,estrusione e iniezione per plastiche tradizionali. Per quanto riguarda la biodegradabilità, i prodotti commerciali sono tutti certificati secondo le norme europee ed internazionali. È così possibile recuperare i rifiuti in Mater-Bi mediante il riciclaggio organico, insieme con gli scarti di cucina e i rifiuti del giardino. Per molti gradi è inoltre garantita anche la biodegradazione in compostaggio domestico ed in suolo. Naturalmente la biodegradabilità non può essere usata come pretesto per abbandonare i rifiuti nei boschi o in mare; tuttavia, in caso di rilascio accidentale, i gradi di Mater-Bi sono suscettibili di biodegradazione anche nell’ambiente marino. Alice Antonelli Estera Brahimi Carlos Falconi Noemi Mazzanti LA FILIERA DELL'ALLUMINIO Materia primaria Le materie prime naturali sono costituite dai minerali tipo la bauxite che viene lavorata per diventare ossido da cui, dopo un lungo processo di lavorazione, si estrae l’alluminio. L'industria dell'alluminio ottiene le sue materie prime da due fonti: una primaria e l'altra secondaria. Quella primaria è alimentata dalla bauxite, che viene lavorata per diventare ossido di alluminio, dal quale viene estratto poi il metallo per mezzo dell'elettrolisi. La fonte secondaria consiste in metallo già usato, derivante da prodotti alla fine del ciclo di vita (cioè ciò che viene riciclato). Al giorno d'oggi la disponibilità di materie prime naturali è ancora ampiamente illimitata. Fabbricazione L'alluminio si ottiene trattando la bauxite con idrossido di sodio concentrato a caldo, che reagendo con l'alluminio produce idrossido di alluminio che, a 1200°C si decompone in ossido di alluminio e acqua. Prodotto semilavorato Quando venne scoperto l'alluminio era difficile estrarlo dalle rocce. Il prodotto semilavorato, costruito nelle fabbriche, è un prodotto non concluso che viene lavorato con delle macchine. L'alluminio viene fuso a temperature molto alte in fabbrica e poi viene fatto raffreddare. Ancora tiepido viene modellato, attraverso le macchine, costruendo le barre. Le barre vengono raccolte in gruppi e vengono poi vendute alle industrie. Scarto I materiali scartati (lattine, mestoli, dissipatori di calore, catene delle biciclette... e tanti altri oggetti ancora) vengono inseriti negli appositi contenitori dei rifiuti, poi vengono portati alle centrali di demolizione dell'alluminio che li triturano e poi possono essere utilizzati per fare altri oggetti. Riciclo Il recupero di questo metallo dai rifiuti è diventato una parte importante dell'industria dell'alluminio. Questa è una pratica comune fin dai primi del Novecento. Era comunque un'attività a basso profilo fino ai primi anni sessanta quando il riciclaggio dell'alluminio delle lattine pose questa pratica sotto l'attenzione pubblica (con 37 lattine si realizza una caffettiera). Le fonti per il riciclaggio dell'alluminio comprendono automobili e serramenti, elettrodomestici, contenitori e altri prodotti. Procedura del riciclaggio Nel impianto di separazione si separano eventuali metalli magnetici (ferro) da altri materiali diversi (vetro, plastica, ecc.) tramite un separatore che funziona a correnti parassite generate dal campo magnetico presente. Vengono poi pressati in balle e portati alle fonderie, dove, dopo un controllo sulla qualità del materiale, vengono pretrattati a circa 500°C per eliminare vernici o altre sostanze estranee aderenti, mentre la fusione avviene poi in forno alla temperatura di 800°C, fino ad ottenere alluminio liquido che viene trasformato in lingotto. Emma Fabiani Patrick Luzon Lorenzo Messeri Francesca Tua IL GIOCO COME FUNZIONA Noi ragazzi ci siamo divisi in sei gruppi. Ogni gruppo aveva uno spicchio di terra diviso in una parte personale ed una, più piccola, comune. Il gioco si divideva in turni, ognuno di essi valeva un anno. In ogni turno, si poteva togliere dalla parte personale, massimo dieci alberi. Questi alberi si potevano sostituire con altre strutture (sotto forma di cartoncino) che si potevano edificare sul territorio e in più ci venivano dati dei soldi. C’erano cartoncini di vario colore: - Verde (valore 1 soldo) consumo minore; - Grigio (valore 3 soldi ) consumo intermedio; - Nero (valore 5 soldi) consumo molto alto; Per accedere alla parte comune da quella personale dovevamo acquistare un ponte, che costava 5 soldi. Avendo acquistato il ponte potevamo anche togliere cartoncini dalla parte comune agli altri gruppi, però dovevamo riposizionarne lo stesso numero e nello stesso posto. COSA E’ SUCCESSO Quando abbiamo unito gli spicchi, che formavano il pianeta, abbiamo notato che le persone, pur non volendo, mentre costruiscono inquinano l’ambiente. C’erano gruppi che costruivano poco e di conseguenza non inquinavano, mentre altri inquinavano molto e guadagnavano allo stesso tempo. LE NOSTRE OSSERVAZIONI E CONCLUSIONI Abbiamo visto che non è facile non inquinare, e per questo nel nostro mondo c’è sempre più inquinamento. Possiamo migliorare l’inquinamento partendo con le cose semplici, come fare la raccolta differenziata che ci permette di riutilizzare molti oggetti, anche se con altre funzioni. Lorenzo Belli Lorenzo Messeri
© Copyright 2024 ExpyDoc