CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Perugia G. Bellucci Giovedì 23 Gennaio 2014 MONTE TORRE MAGGIORE da Cesi Coordinatori logistici: D. Crotti & U. Manfredini & V. Ricci Nella parte più meridionale dei Monti Martani, il Monte Torre Maggiore domina la Via Flaminia intorno a Carsulae e la conca ternana, con elevati terrazzamenti sopra impervie pareti, dove il bianco calcare spunta fra il verde intenso dei lecci e della macchia mediterranea. La sua posizione strategica ha avuto notevole importanza nell’antichità, qui al confine tra Umbri, Etruschi e Romani. Ma ancora più notevole è stata nei secoli la sua funzione sacra e religiosa per l’uomo, che, nella sua eterna ricerca della divinità nella natura e nel cielo, ha qui lasciato innumerevoli segni ancora oggi facilmente leggibili. Stipi votive, templi pagani, celle eremitiche, un’abbazia benedettina, un convento francescano e antiche chiese furono per secoli punto di riferimento per le popolazioni di una vasta zona intorno al monte, che significativamente si chiamò anche Ara Maior. Questi segni, insieme ad una natura qui particolarmente bella, sono i protagonisti dell’escursione che inizia dal pittoresco paese di Cesi (m 437), “balcone della Valle Ternana”, incastonato nel verde a mezza costa sotto ripide pareti in un quadro di armonica bellezza tutta umbra. Passando per S. Onofrio, appena fuori del paese, si sale inizialmente in un ambiente selvaggio ed aspro, incontrando due torri di avvistamento. Poi per pendii sassosi in una boscaglia più rada, si giunge ad uno spettacolare e panoramico terrazzamento artificiale (1a sosta) dominato dalla solitaria chiesa romanica di Sant’Erasmo (m 790), la cui abside è ciò che resta di una grande abbazia benedettina del IX sec., costruita con i blocchi dell’antica città umbra di Clusiolum (super Interamna). Di questa città risalente al VI sec. a.C. restano tratti delle gigantesche mura poligonali che delimitano il pianoro e le fondamenta di un tempio. Ripreso il cammino in direzione nord, prima nel bosco e poi in un ambiente scoperto, in circa un’ora si arriva alla spettacolare vetta del Monte Torre Maggiore (2a sosta), dove lo sguardo può spaziare da Todi a Perugia, d’Assisi a Terni, dai Monti Sabini al Monte Soratte, dal Terminillo ai Monti Sibillini ed oltre. Qui gli antichi Umbri eressero un santuario, probabile calendario cosmico, i cui numerosi reperti (bronzetti schematici), sono custoditi al Museo Archeologico dell’Umbria a Perugia. Ora sulla vetta restano le solitarie fondamenta di due grandi templi romani sorti sui resti del santuario umbro. Scendendo ora in direzione N-O, tra radure e boschi sempre più fitti, dopo circa un’ora, in una splendida cornice di verde (da ammirare cascate di muschio) appare la grande costruzione della Romita (m 780), convento fondato da San Francesco nel 1213 (3a sosta). E’ questo un luogo di grande suggestione, luogo sacro delle terre Arnolfe, dove hanno lasciato tracce anche il beato Paoluccio Trinci e San Bernardino da Siena. Abbandonato nell’800 e completamente in rovina, il convento è tornato a vivere per la ferrea volontà di un frate pugliese, frate Bernardino, e per l’aiuto di numerosi ospiti che qui si fermano per pregare e per lavorare. Anche il sentiero che dalla Romita scende a valle è ritenuto sacro, con una serie di cappelle immerse nel bosco, dove i lecci si chinarono al passaggio del Poverello di Assisi. Passando nei pressi di Carsulae (m 450), si torna a Cesi, dove termina l’escursione al Monte Torre Maggiore, alto appena 1120 m, ma dove molti uomini hanno sentito il cielo più vicino. (M.R. – da Girovagando) Durata: 4,30 ore senza le soste Dislivello: 750 m circa Lunghezza: 14 km circa Quote tra 400 ed 1120 metri Oltre a buoni scarponi da montagna, si raccomanda l’uso dei bastoncini. Partenza con mezzi propri alle ore 7,30 da Pian di Massiano e/o alle ore 7,45 al distributore Le Querce sulla E45 per Todi. Percorrenza auto: Perugia, E45 dir Terni, Le Querce, uscita Montecastrilli, Cesi (km 75). Rientro: nel primo pomeriggio. Rif. Daniele Crotti 329 733 6375 – Ugo Manfredini 348 766 6713 – Vincenzo Ricci 333 637 2943
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