Scheda aspetti ambientali

Scheda informativa
Progetto Chlus — ambiente
Reporting sull’ambiente
Con la domanda di approvazione delle concessioni viene presentata la valutazione
d’impatto ambientale (VIA) 1° stadio, che si occupa principalmente delle ripercussioni
sull’ambiente nella fase operativa. Con la domanda di approvazione del progetto viene
presentato il VIA 2° stadio, che si occupa principalmente delle ripercussioni
sull’ambiente nella fase di costruzione. Gli enti specializzati cantonali e l’Ufficio
federale dell’ambiente fungono da autorità di controllo per entrambi gli stadi di
valutazione. Il Governo del Cantone dei Grigioni è l’autorità preposta al rilascio
dell’autorizzazione.
Ripercussioni nella fase operativa
 Area in esame: nella fase operativa vengono prese in esame tutte le superfici su cui
si realizzano costruzioni permanenti (quattro prese d’acqua, un nuovo canale di
restituzione delle acque a Küblis, centrali di Arieschbach e Trimmis, stazione di
smistamento di Trimmis, bacino di compensazione di Trimmis, 5 nuovi portali
d’accesso alle costruzioni sotterranee) e su cui si modifica il regime dei corsi
d’acqua oggetto di prelievi (fiume Landquart dalla presa d’acqua di Küblis fino alla
foce del Reno, Arieschbach, Furnerbach e Schranggabach, dalle prese d’acqua dei
ruscelli fino alle foci del fiume Landquart, Igiser Mülbach).
 Portata di deflusso/deflussi residuali: rispetto alle concessioni attuali, i deflussi
residuali nel fiume Landquart verranno innalzati da 2 m3/s a partire da Dalvazza a
3,22 m3/s (giugno – novembre), 2,72 m3/s (dicembre – aprile) e 2,95 m3/s (maggio).
Sulla tratta che va da Chlus al Reno sarà abolito l’attuale diritto di utilizzo esclusivo
delle acque (per lo sfruttamento sull’Igiser Mülbach) con un deflusso residuale di 0
m3/s. Il deflusso residuale verrà innalzato a 4 m3/s. Questi innalzamenti
rappresentano un grande valore aggiunto per la circolazione dei pesci nel fiume
Landquart e in modo particolare per le trote.
 Portate di piena/magra: il progetto contribuisce in modo ottimale al risanamento del
fiume Landquart, apportando un rilevante plusvalore ecologico per la flora oltre che
per la fauna acquatica e terrestre. Affinché nel Reno non peggiorino le condizioni delle
portate di piena/magra, a Trimmis è prevista la realizzazione di un bacino di
compensazione.
 Habitat acquatici: i sopraccitati deflussi residuali forniscono la garanzia che la
quantità e la qualità degli attuali habitat acquatici nel fiume Landquart rimarranno
invariate anche in futuro. Gli interventi di risanamento relativi alle portate di
piena/magra nell’ambito del progetto contribuiscono alla valorizzazione dei biotopi.
 Fauna acquatica/pesca: i sopraccitati deflussi residuali saranno regolati in modo
tale da consentire alle trote di lago di scendere e risalire il fiume Landquart. Una
volta risanato l’accesso a Chlus, che rappresenta un ostacolo alla migrazione delle
trote di lago, specie particolarmente a rischio d’estinzione in Svizzera, l’habitat
acquatico del fiume Landquart sarà ripristinato.
 Trasporto dei materiali di fondo: attraverso le misure adottate nell’ambito del
progetto è possibile garantire che il trasporto dei materiali di fondo nel fiume
Landquart e l’apporto di detriti nel Reno alpino resteranno invariati rispetto allo
stato attuale.
Versione: 13 marzo 2014
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 Trasporto dei materiali in sospensione: in futuro l’acqua turbinata nella centrale di
Küblis verrà convogliata nella galleria in pressione anziché essere restituita al fiume
Landquart. Qui si registrerà periodicamente un aumento della concentrazione dei
materiali in sospensione, che potrebbe leggermente compromettere le condizioni della
deposizione delle uova per quei pesci che le depongono sui fondali ghiaiosi. Tuttavia
gli interventi di risanamento relativi alle portate di piena/magra compenseranno
notevolmente questo effetto, contribuendo in generale a un miglioramento delle
condizioni per la deposizione delle uova rispetto a oggi.
 Qualità dell’acqua: anche con i sopraccitati deflussi residuali sarà possibile
rispettare a lungo e a breve termine i vigenti parametri minimi di qualità dell’acqua.
Non sono necessarie ulteriori misure per gli esistenti impianti di depurazione delle
acque.
 Acque sotterranee: in Prettigovia, tra Küblis e Chlus, con i sopraccitati deflussi
residuali si prevede un leggero abbassamento del livello delle acque sotterranee
che, a seconda del periodo dell’anno, potrà localmente oscillare tra i 20 e i 40 cm.
Secondo alcuni accertamenti ciò non avrà conseguenze negative sulla produzione di
acqua potabile. Saranno marginali anche gli effetti sulla vegetazione golenale che
subisce l’influsso delle acque sotterranee e sulle superfici agricole. Nella Valle del
Reno in generale non sono previste ripercussioni sulle acque sotterranee e sulla
produzione di acqua potabile.
 Sorgenti e acqua di montagna: l’ardesia dei Grigioni e il flysch (composto
sedimentario) della Prettigovia sono dotati di una permeabilità bassa o molto bassa.
Calcoli mostrano che soltanto quantitativi relativamente piccoli di acqua di
montagna raggiungeranno le costruzioni sotterranee. L’elaborazione di un catasto
delle fonti sorgive ha fissato l’importanza delle singole sorgenti nell’area in esame e
la minaccia rappresentata dal progetto di costruzione. Non per tutte le sorgenti è
possibile escludere completamente danni arrecati dalle costruzioni sotterranee, ma
nella maggioranza dei casi sono poco probabili.
 Flora e fauna terrestre: la diversità delle specie e degli habitat nelle aree fluviali è oggi
limitata. Localmente però sono presenti alcune specie particolari. Una riduzione della
portata dell’acqua non ha quasi alcuna ripercussione sulle zone golenali. Il risanamento
del fiume Landquart relativo alle portate di piena/magra apporterà un miglioramento
rispetto alla situazione attuale.
 Suolo: dopo la realizzazione delle costruzioni, il suolo verrà perfettamente livellato
e il terreno in eccesso sarà depositato in aree di stoccaggio o riuso.
 Paesaggio: l’impatto visivo e acustico del progetto sulle aree protette verrà
compensato con appropriate misure sostitutive per la protezione del paesaggio.
 Bosco: nell’area del progetto si renderanno necessari solo pochi dissodamenti
permanenti. In accordo con la guardia forestale competente sono previsti interventi
di ripristino tramite il rimboschimento di altre superfici.
 Agricoltura: con la costruzione della centrale idroelettrica, della stazione di
smistamento e del bacino di compensazione verrà persa una parte della superficie
per l'avvicendamento delle colture (SAC). Quale misura sostitutiva si sta verificando
la necessità di destinare altri terreni a uso agricolo.
 Monumenti storici/siti archeologici: il progetto non pregiudicherà i luoghi di
interesse storico che sono registrati nell’ISOS (Inventario federale degli insediamenti
svizzeri da proteggere). Anche le vie storiche non verranno toccate.
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 Pericoli naturali: il progetto non innalza il rischio provocato da inondazioni, caduta
di massi o smottamenti.
 Rumore: nella fase operativa non si prevedono rumori molesti. Le centrali
idroelettriche verranno dotate di isolamento acustico, in modo tale che i rumori
eccessivi non possano fuoriuscire nell’ambiente circostante e siano rispettati i
relativi valori di pianificazione.
 Radiazioni non ionizzanti (RNI): le emissioni delle centrali rientreranno nei valori
limite per le postazioni di lavoro e le case di abitazione.
Ripercussioni nella fase di costruzione
 Area in esame: nella fase di costruzione verranno prese in esame tutte le superfici e
le vie su cui si svolgono i lavori di costruzione, come ad esempio piste di cantiere,
percorsi per il trasporto sulla rete stradale pubblica, superfici di installazione e di
costruzione.
 Rumore: nella fase di costruzione verrà prodotto rumore dalla circolazione dei mezzi per il
trasporto, dalla movimentazione dei materiali e dal funzionamento dei macchinari di
cantiere. In conformità alla direttiva della Confederazione sul rumore dei cantieri verranno
adottate misure appropriate per ridurre al minimo l’inquinamento acustico.
 Aria: nella fase di costruzione la circolazione dei mezzi per il trasporto, la movimentazione
dei materiali e il funzionamento dei macchinari di cantiere produrranno emissioni di polveri
e di inquinanti atmosferici. In conformità alla direttiva della Confederazione sulla protezione
dell’aria nei cantieri edili verranno adottate misure appropriate per ridurre al minimo le
emissioni.
 Bosco: soprattutto nel bosco di Trimmis si renderanno necessarie temporanee
opere di dissodamento. A conclusione dei lavori, queste superfici saranno
rimboscate in collaborazione con la guardia forestale competente.
 Suolo: grazie alle misure di accompagnamento pedologico, il suolo interessato dai lavori
verrà ripristinato a regola d’arte.
 Gestione dei materiali: il trasporto del materiale sarà effettuato su teleferiche, nastri
trasportatori e camion. Il materiale di qualità potrà essere riutilizzato, la parte restante
verrà depositata nelle discariche di Schwinboden (Jenaz) e Sand (Seewis) nel rispetto del
paesaggio. Laddove possibile, il materiale verrà condotto in cave di ghiaia per contribuire
agli interventi di riempimento, sfruttando così le sinergie regionali.
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Considerazioni generali
Oltre che per gli interventi relativi ai prelievi d’acqua da diversi ruscelli e alle tratte con
deflussi residuali, il progetto Chlus si contraddistingue anche per i numerosi benefici
sull’ambiente:
•
Aumento permanente dei deflussi residuali sulla tratta che va da Küblis al Reno.
•
Abolizione del diritto di utilizzo esclusivo delle acque dell’Igiser Mülbach e dei
deflussi residuali di 0 m3/s sulla tratta del fiume Landquart tra Chlus e il Reno.
•
Risanamento dell’attuale situazione di piena/magra nel fiume Landquart con
effetti positivi su habitat acquatici, pesci, flora e fauna terrestre.
•
Facilità di circolazione delle trote di lago nel fiume Landquart.
In generale, adottando le relative misure il progetto Chlus risponderà ai requisiti della
legislazione sulla protezione dell’ambiente e apporterà un valore aggiunto agli aspetti
ecologici e sociali della regione.
Per ulteriori informazioni:
http://www.repower.com/chlus
Contatto:
Georg Grass
Responsabile di progetto, Sviluppo progetti energia idraulica, Repower AG, Klosters
[email protected], +41 81 423 7720
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