SAA - Torino – Diritto pubblico – 9° Esercitazione – online – pubblicata il 24.11.2014 1) A) B) C) I CONTRATTI AD EVIDENZA PUBBLICA: Prevedono una procedura particolare e sono applicati per tutti i contratti della P.A. e degli Enti pubblici. Sono caratterizzati dal fatto che l'organo procedente è tenuto a dimostrare all'organo di controllo le ragioni di pubblico interesse che inducono la P.A. a stipulare un contratto con un determinato soggetto. Sono così denominati poiché ogni cittadino può, nell'interesse pubblico, prendere visione degli atti del procedimento concernente il contratto. 2) A) B) C) I CAPITOLATI GENERALI, CUI LA P.A. DEVE ATTENERSI: Sono i contratti fra la P.A. e i privati. Fissano i patti e le condizioni applicabili a tutti i contratti appartenenti a una determinata categoria. Non possono prevedere clausole vessatorie. 3) ALLORCHÉ LA LEGGE DISPONE CHE UN ATTO NON POSSA ESSERE COMPIUTO PRIMA DEL DECORSO DI UN CERTO LASSO DI TEMPO, CI SI TROVA DI FRONTE AD UN TERMINE: Dilatorio. Ordinatorio. Perentorio. A) B) C) 4) A) B) C) IL REGIME GIURIDICO DELLA PROROGATIO: Trova applicazione allorché un'autorità amministrativa preclude all'atto, per un determinato lasso di tempo, di produrre effetti. È espressione del principio di continuità, in forza del quale il titolare di un organo, quando non venga tempestivamente sostituito alla scadenza del suo mandato, continua legittimamente ad esercitare le sue funzioni sino alla nomina del suo sostituto. Ha luogo, in base all'art. 60 Cost., allorché in presenza di circostanze eccezionali il Parlamento dispone, con atto unilaterale, un prolungamento del mandato delle due Camere. 5) A) B) C) IN BASE ALLA CONSUETA DISTINZIONE FRA PROROGA E PROROGATIO: La prorogatio è un istituto eccezionale. La proroga dei poteri delle Camere è prevista solo in caso di guerra e per legge. La proroga è espressione generale del principio di continuità degli organi costituzionali. 6) A) SI PARLA DI QUORUM STRUTTURALE: Quando è fissato un numero minimo di partecipanti affinché la votazione possa esser ritenuta valida e dispiegare gli effetti proposti. Allorché viene indicato un numero o una percentuale di voti a favore minimi per l’elezione di un candidato o per l’approvazione di una proposta. Allorché per l’approvazione di una mozione si richiede il consenso della metà più uno dei voti validamente espressi. B) C) 7) A) B) C) 8) A) B) C) 9) A) B) C) CON QUALE MAGGIORANZA, IN BASE ALLA COSTITUZIONE, DEVE ESSERE APPROVATO UN REGOLAMENTO PARLAMENTARE? A maggioranza assoluta dei componenti della Camera interessata. A maggioranza assoluta dei componenti di entrambe le Camere. A maggioranza semplice. PRIMA DI ESSERE PROMULGATA DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, OGNI LEGGE ORDINARIA: È sottoposta al controllo della Corte Costituzionale. È sottoposta al controllo del Consiglio di Stato. Non deve sottostare a controlli preventivi esterni. NEL SISTEMA PARLAMENTARE ITALIANO L'OPERAZIONE DI VERIFICA DEI POTERI: Rientra nelle competenze del Parlamento, che deciderà in seduta comune circa al regolarità delle operazioni elettorali e circa le cause di ineleggibilità e di incompatibilità. È riservata a ciascuna Camera, senza possibilità di successiva impugnazione da parte degli interessati. Rientra nelle competenze di ciascuna Camera, la cui decisione potrà comunque essere impugnata dinanzi alla giustizia amministrativa. 1 10) A) B) C) L’ISTITUTO DELL’INELEGGIBILITÀ, QUALE PREVISTO DAGLI ARTT. 65 E 122 COST.: Persegue lo scopo di prevenire l’inquinamento criminale dell’apparato pubblico. Attiene all’esigenza di garantire la pienezza dell’esercizio delle funzioni. È volta ad evitare, al momento dell’elezione, disparità di condizioni fra candidati. 11) SE, NEL VOTARE LA FIDUCIA AL GOVERNO, UN PARLAMENTARE SI DISSOCIA DALL'ORIENTAMENTO UFFICIALMENTE ASSUNTO DAL PROPRIO PARTITO: A) Non può essere espulso dal partito in quanto tale provvedimento violerebbe il divieto di mandato imperativo. B) Può subire da parte del proprio partito sanzioni disciplinari che possono giungere anche all'espulsione dal partito stesso. C) Nei casi più gravi il partito di appartenenza può dichiararne la decadenza da membro del Parlamento. 12) A) B) C) IL DECRETO DI NOMINA DEL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Deve essere firmato dal Presidente della Repubblica e controfirmato dal nuovo Presidente del Consiglio. Deve essere firmato dal Presidente della Repubblica e controfirmato dal Presidente del Consiglio uscente. Non richiede controfirma, in quanto atto propriamente ed esclusivamente presidenziale. 13) DOPO UNA CRISI, SE IL GOVERNO SUBENTRANTE NON OTTIENE LA FIDUCIA DELLE CAMERE: A) Il Governo subentrante rimane in carica sino alla nomina del successivo. B) Il Governo precedente continua a svolgere le proprie funzioni già limitate agli affari correnti. C) Il Governo subentrante rimane in carica, ma non può adottare la decretazione d'urgenza. 14) QUALE ELEMENTO NON PUÒ MANCARE NELLA MOZIONE MEDIANTE LA QUALE CIASCUNA CAMERA ACCORDA LA FIDUCIA AL GOVERNO DI NUOVA NOMINA (art. 94 2 Cost.)? A) La motivazione. B) L'indicazione della composizione del nuovo governo. C) La sottoscrizione di almeno un decimo dei componenti della Camera in cui la mozione è presentata. 15) A) B) C) IL VOTO DI FIDUCIA VIENE ESPRESSO: A scrutinio segreto. A scrutinio palese. A scrutinio segreto, a meno che il Governo non chieda la votazione palese. 16) LA QUESTIONE DI FIDUCIA È POSTA: A) Dal Governo entro dieci giorni dalla sua nomina. B) Dal Governo nel caso in cui intenda verificare il consenso del Parlamento su una proposta di legge essenziale per la realizzazione del proprio programma. C) Da almeno un decimo dei componenti di una Camera. 17) I REGOLAMENTI PARLAMENTARI POTREBBERO DISPORRE CHE LA VOTAZIONE SULLA MOZIONE DI SFIDUCIA SI SVOLGA CON METODO DIVERSO DALL'APPELLO NOMINALE ? A) Sì, perché la disciplina dei modi di votazione appartiene al potere di autoorganizzazione di ciascuna Camera. B) Sì, purché si tratti di un modo di votazione a scrutinio palese. C) No, in quanto è la Costituzione a stabilire che la votazione sulla sfiducia avvenga per appello nominale. 18) LA COSTITUZIONE DISPONE CHE ALLE ATTRIBUZIONI E ALL'ORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI: A) Provveda la legge. B) Provveda il Presidente del Consiglio al momento della sua nomina. C) Provveda il Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio. 19) A) B) C) CHI SONO I MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO? Ministri preposti a dicasteri privi di funzioni in materia economico-finanziaria. Ministri che non fanno parte del Consiglio di Gabinetto. Ministri non preposti a nessun dicastero. 20) A) B) C) IL GOVERNO DIMISSIONARIO: Non può più svolgere nessuna funzione dal momento in cui presenta le dimissioni al Capo dello Stato. Rimane nella pienezza delle proprie funzioni sino alla nomina del nuovo Governo. Può comunque compiere gli atti costituzionalmente indifferibili. 2 3
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