20140429-Agrusti-Orbisdictus - Laboratorio di Pedagogia

ORBIS DICTUS
LO SVILUPPO DI UN
AMBIENTE ADATTIVO
MULTILINGUE PER
L’ISTRUZIONE IN RETE
Francesco Agrusti,
Dipartimento di Scienze della Formazione,
Laboratorio di Pedagogia Sperimentale,
Università di Roma Tre
il progetto am-Learning
¡  FIRB - am-Learning. Individualizzazione del messaggio di
apprendimento in un ambiente adattivo per l’istruzione in rete.
¡  Progetto di ricerca, coordinato dall'Università Roma Tre, a cui
partecipano un'Unità di Ricerca dell'Università degli Studi di
Roma La Sapienza ed una dell'Università degli Studi di Modena e
Reggio Emilia.
¡  http://www.am-learning.unimore.it/
¡  http://www.orbisdictus.it
Un nuovo modello dell’interazione per
l’apprendimento applicato alle nuove
tecnologie
le caratteristiche
una reale interazione tra chi
insegna e chi apprende
semplicità d’uso per il docente
e lo studente
adattamento automatico
al profilo dello studente
struttura modulare
ambiente multilingue
max
ALTO
BASSO
ALTO
ALTO
min
asse x:
interazione
orizzontale tra
pari
max
BASSO
BASSO
ALTO
BASSO
min
una reale interazione tra chi
insegna e chi apprende
asse y:
interazione
verticale –
soggetti
scalati per una
o più variabili
due livelli di modulazione
macro
modulazione
corsi
DOCENTI
STUDENTI
micro
modulazione
pre controllato
e individualizzato
quattro caratteristiche per ottenere
semplicità senza compromessi
1.  Sistema di autoconfigurazione sequenziale (SCW)
2.  Creazione automatizzata di prove per la creazione del
profilo (LEXMETER)
3.  Modulazione del messaggio per ogni studente
(ADAPTER)
4.  Traduzione automatica del messaggio (TRANSLATOR)
sistema di
autoconfigurazione
sequenziale
permette di creare corsi con
strumenti semplici e complessi
non è necessario conoscere
troppi dettagli tecnici…
…ma è comunque
necessario conoscere le
attrezzature disponibili
chi semina vento raccoglie tempesta
normalmente gli utenti sono subissati di funzionalità
durante la configurazione e l’utilizzo di una piattaforma
educativa
tutte le funzionalità disponibili nella piattaforma sono
rese disponibili in base a quello che si sceglie tramite
alcune semplici domande
la piattaforma si autoconfigura in modo tale da fornire
la migliore esperienza possibile
perdita
progressiva
delle abilità di
lettura
ProgressMeter
Adapter
LexMeter
Orbis Dictus
1.  Modello multi itinerario
2.  Pre controllato
3.  Messaggio adattivo
Modello Multi Itinerario
obiettivi
scelte
classificazione delle procedure
didattiche
grado
4
messaggio ada0a1vo Pre messaggio non differenziato procedure dida5che controllate con compensazione 3
2
Post senza compensazione non controllate 1
0
il problema
la perdita progressiva delle abilità di
lettura negli adulti e negli studenti non
laureati
specialmente nell’enciclopedia lessicale
come possiamo incrementare il numero
di parole conosciute?
una possibile soluzione
¡ stimare il numero delle parole
contenute nella “scatola delle
parole” di un dato studente
¡ modulare i testi usati nei corsi
universitari per incrementare questo
numero
¡ automatizzare le due fasi del
processo
la prima ipotesi
si prenda in considerazione un archivio T composto dai
testi, t1...t2...tn, riguardanti uno specifico argomento (es.
cardiologia), considerando una parola piena* w
appartenente al testo originale** t0 allora si può definire che
minore è la frequenza*** di w in T,
maggiore sarà la difficoltà di un
soggetto nella lettura del paragrafo di t0
contenente w
* “Le parole piene sono quelle rivestite di una funzione semantica, cioè quelle la cui forma è associata in maniera diretta ad
un’idea, che la forma deve, in virtù della sua funzione, rappresentare ed evocare”
** Il testo scelto per creare la prova *** Il numero di occorrenze della parola nel testo
la seconda ipotesi
si prenda in considerazione un archivio T composto dai
testi, t1...t2...tn, riguardanti uno specifico argomento (es.
cardiologia), considerando le parole piene w 0 ...w n
appartenenti al testo originale t0 allora si può definire che
aggiungere particolari nello spiegare le
parole wi...wk di bassa frequenza aiuta gli
studenti a comprendere t0
la finalità ultima
si consideri un archivio di testi T le cui parole sono contenute
in un lessico LT
si considerino due lettori R (reale) e V (virtuale) del testo t0
si assuma inoltre che LR < LV <= LT
L’obiettivo è quello di ottenere LR = LV
(o almeno ridurre lo scarto LV - LR )
la base logica
utilizzare software specifico per
misurare la scatola delle
parole di un dato studente
LexMeter
Adapter
per automatizzare la
creazione di prove
centrate su un dato
argomento
per automatizzare
la modulazione
delle parole di
bassa frequenza
lexMeter
gestisce una libreria interna di testi
permette di selezionare i testi dalla libreria
e raggrupparli in archivi virtuali
scarta le parole contenute nella lista
“parole comuni” (e.s. parole vuote)
crea la lista dei lemmi ordinati per
frequenza
creazione di una prova
seleziona i testi
dell archivio T
seleziona l intervallo di
frequenze R
riduce in lemmi le
parole piene di t0
lexmeter
utente
seleziona il testo
originale t0
riduce in lemmi le
parole piene di T
crea le lacune
inserisce i distrattori
mostra la prova finale
salva la prova
lexmeter
creazione delle lacune
considero wi di t0
no
i=i+1
w = null
si
ordino l secondo f(w )
j=0
si
si
considero wj di T
lk = null
no
w = null
j=j+1
no
w=w
no
si
aggiungo w, f(w ) a l
f(w )
k=k+1
R
si
elimino w da t0
no
lo strato apicale
LexMeter chiede all’utente di selezionare l’intervallo di frequenze R
per poter creare le lacune (più alta è la frequenza, minore è la
difficoltà)
paziente
1717
cardiaco
1376
polmonare
989
pressione
877
ventricolo
834
ventricolare
829
aumento
688
miocardico
669
livello
643
terapia
625
rischio
607
insufficienza
579
ipertensione
575
malattia
532
questo è quello che
viene chiamato
livello apicale
alta frequenza
bassa difficoltà
bassa frequenza
alta difficoltà
la sperimentazione
99 studenti frequentanti il secondo anno di Scienze
Infermieristiche
2 gruppi (47 e 52 studenti)
2 testi originali (A e B) con differenti lacune
BOOKLET 1: A parole di alta frequenza, B parole di bassa frequenza
BOOKLET 2: A parole di bassa frequenza, B parole di alta frequenza
60 item a risposta formulata per item differenti per 4 differenti
versioni del test (15 ognuno)
distribuzione dei punteggi (Testo A)
% di studenti del II anno
test A alta frequenza
% di studenti del II anno
test A bassa frequenza
N = 89
Test A1 (facile) M= 10.48; SD= 1.717
Test A2 (difficile) M= 2.59; SD= 0.966
t(79.9)=27.407; p <.01
(due code)
Cohen’s d = 5.66
(effetto largo)
Nonpar Mann-Whitney U test
U:0; p <.01 (due code);Glass rank
correlazione biseriale = +1
(effetto largo)
distribuzione dei punteggi (Testo B)
% di studenti del II anno
test B alta frequenza
% di studenti del II anno
test B bassa frequenza
N = 88
Test B1 (difficile) M= 1.80; SD= 1.291
Test B2 (facile) M=6.10; SD= 1.818
t(86)=12.981; p <.01
(due code)
Cohen’s d = 2.73
(effetto largo)
Nonpar Mann-Whitney U test
U:62.0; p <.01 (due code);Glass rank
correlazione biseriale = +.9
(effetto largo)
Il confronto tra i test A & B
BOOKLET 1
A1 (facile) vs B1 (difficile)
Punteggio medio A1 = 10.31; B1 = 1.75
DEV ST A1 = 1.954; B1 = 1.294
r = 0.483; p < .01
t(50) = 35.037; p < .01
BOOKLET 2
A2 (difficile) vs B2 (facile)
Punteggio medio A2 = 10.31; B2 = 1.75
DEV ST A2 = 2.38; B2 = 5.31*
r = 0.308; p < .035
t(46) = 7.589; p < .01
*gli argomenti del testo B sono svolti normalmente al terzo anno del corso di Scienze Infermieristiche
possibili sviluppi
la relazione tra la frequenza della parola e la difficoltà
del test non è perfettamente inversa:
- la natura del testo può essere discriminante
- le parole presenti nello strato apicale sono termini tecnici che
fanno parte del “gergo”
- normalmente hanno un collegamento diretto con il loro
significato
gli item più difficili sono quei termini che descrivono
fenomeni complessi ma che non sono necessariamente
inclusi nello strato apicale, ma nello strato
immediatamente sotto:
- sia le parole tecniche che quelle di frequenza media usate con
un significato tecnico specifico
- il lettore deve essere consapevole della possibile polisemia
è assicurata l'interazione per
l'apprendimento tramite
una struttura modulare
configurata dinamicamente e
automaticamente dal sistema
con una minima interazione
da parte del docente
la piattaforma permette di
elaborare una proposta didattica
multi-itinerario, precontrollata e
individualizzata
conclusioni
le soluzioni automatiche utilizzate
ottengono lo scopo di adeguare la
proposta di apprendimento alle
esigenze individuali
(individualizzazione)
la semplicità del sistema
tecnologico a sostegno della
didattica risiede nell'offrire
all'utente molte opzioni disponibili
celate da una serie di domande
conclusioni
Prima pubblicazione (Ott. 2010)
LexMeter è giunto alla versione finale, ed
è stato sperimentato con successo
Adapter, giunto alla sua seconda
versione stabile, è in fase di
sperimentazione tramite l’erogazione
di un corso adattativo
SWC e TRANSLATOR attualmente
nella fase beta dello sviluppo
[email protected]