L'affare da 300 miliardi di franchi Il sogno della tv svizzera «Compriamo la Lombardia» Via allafictionsull'annessione. Salvini: «Pronto ad abbonarmi» ::: CLAUDIA OSMETTI • • • L a Confederazione svizzera ha annesso la Lombardia. Sì, avete letto bene. Ma state tranquilli: non dovrete rifare il passaporto né iniziare a fare scorte di Emmental nel frigorifero. In realtà, infatti, l'annessione è opera di una fiction andata in onda sulla televisione elvetica (Rsi) domenica scorsa. In prima serata, tra l'altro. «Operazione Lombardia», questo il titolo, è una docuflction diretta da Fulvio Bernasconi che racconta - come si legge sul sito dell'emittente televisiva - «una delle più grandi manovre politiche del dopoguerra: l'annessione della Lombardia alla Svizzera», appunto. Il tutto cercando di dosare la cronaca con la finzione. I protagonisti, infatti, sono personaggi reali. Così si parte, da una conferenza stampa a Biasca, nel Ticino, del 2012 quando il ministro della difesa della Confederazione, Ueli Maurer, dichiara senza mezzi termini che «annettere la Lombardia non sarebbe un problema: la regione italiana rappresenta circa il 90% del totale degli scambi commerciali con il nostro Paese». La dichiarazione potrebbe sembrare una provocazione, ma il giorno dopo Matteo Salvini e Roberto Maroni prendono la palla al balzo e lanciano una raccolta firme che in po- chissime ore raggiunge quota trentamila sottoscrizioni. A dire la verità nella fiction c'è un po' di tutto: fantapolitica, ironia, satira, addirittura dichiarazioni vere. Così finisce che a vendere la Lombardia agli svizzeri è proprio il Cavaliere (la fiction è ambientata ai tempi del governo Berlusconi): 300 miliardi di franchi, tanto vale la rosa camuna per gli svizzeri. Non mancano allora le feste di Arcore, gli scandali del Carroccio, Mario Monti e addirittura Romano Prodi. L'analisi è altamente realistica: c'è spazio, ad esempio, per chi punta il dito contto il «gap infrasuaitturale» tra la Svizzera e la Lombardia, un problema che va risolto una volta che si è tutti sotto la stessa bandiera. Quella della croce bianca, s'intende. E poi le condizioni a cui i lombardi dovrebbero sottostare per poter restare nella Confederazione: dieci anni di sospensione del voto referendario «per sviluppare la conoscenza civica» (evidentemente al di là delle Alpi si sono accorti che i nostri referendum lasciano il tempo che trovano), l'obbligo di imparare almeno una seconda lingua nazionale oltre all'italiano (e il dialetto milanese non è un'opzione) o ancora il dovere tassativo di stipulare un'assicurazione medica privata. Al film hanno partecipato anche alcuni politici svizzeri come Marco Borradori, ex consigliere di Stato del Canton Ticino e oggi sindaco di Lugano che ha interpretato, neanche a dirlo, se stesso dando quel tocco di realismo in più a uno sceneggiato tra il serio e il faceto. «Dove devo firmare per sottoscrivere un abbonamento alla Rsi?», commenta il segretario della Lega nord, Matteo Salvini. «Questa è solo una fiction televisiva, ma ci metterei subito la firma per un progetto del genere: la Svizzera ha un sistema fiscale, civile e amministrativo molto meglio del nostro, facciamoci un pensierino». In rete, poi, il docufilm di Bernasconi ha spopolato. Addirittura c'è chi, complici i social network, ha cominciato a vacillare: non è che, per caso, le cose sono andate davvero così e noi non ce ne siamo accorti? Complottismo e ironia, infatti, sono i piloni portanti di questo film che fa leva proprio sulle istanze secessionistiche care al Carroccio lombardo. Ma stando davanti alla tv è difficile credere alla nascita imminente del «Cantone Lombardo». Anche se i titoli di coda del documentario lasciano aperti i dubbi più svariati: «Non tutto quello che avete visto è falso» si legge. A sinistra, il piano per la "Grande Svizzera". Sopra, il leader lumbard Matteo Saltini [Fotogramma] :: LA STORIA ILDOCUFILM È andata in onda domenica scorsa, in prima serata, sul canale tv svizzero Rsi la fiction «Operazione Lombardia». La trama racconta dell'annessione della regione al la Confederazione elvetica BUNGA BUNGA E LEGA NORD Nella fiction c'è un po' di tutto: dalle feste di Arcore agli scandali del Carroccio, addirittura i collegamenti bancari tra Mario Monti e Romano Prodi LA VENDITA A vendere la Lombardiaalla Confederazione è il Cavaliere (la fiction è infatti ambientata durante il governo Berlusconi) per 300 miliardi di franchi
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