ATTIVITÀ CULTURALE a cura di Luigi Luce Al Teatro della Cooperativa si ride e si riflette Intervista a Renato Sarti e ad Alessandra Faiella sullo spettacolo che inaugura e chiude la stagione dedicata quest’anno a Franca Rame. Valeria Casarotti-Teresa Garofalo al 6 al 26 ottobre al Teatro della CooD perativa per la regia di Renato Sarti il sipario si alza su “Coppia Aperta, quasi spalancata”, il testo forse più famoso scritto dalla coppia Fo-Rame nel 1982 e che ha visto ad oggi oltre 700 allestimenti in mezzo mondo. La storia racconta di due coniugi che per risolvere i problemi della loro relazione in crisi pensano di ricorrere alla formula della “coppia aperta”. Erano quelli gli anni di grandi contestazioni soprattutto del movimento femminista, anni di mutamenti culturali e di conquiste civili quali il divorzio, l’aborto e l’annullamento del delitto d’onore, ma l’escamotage della coppia nella commedia non funzionerà perché l’uomo non intende riconoscere alla consorte lo stesso diritto di libertà che pretende per sé. Ed è qui che si inserisce la critica sociale di Dario Fo e Franca Rame. Viene da pensare se trenta anni dopo questo non sia un testo superato e lo chiediamo a Renato Sarti e ad Alessandra Faiella. “È validissimo ancora oggi - afferma il regista - tanto che sono intervenuto molto poco tagliando solo quando il riferimento risultava chiaramente datato, per esempio dove si citavano le grandi proteste degli anni ‘80 contro le centrali nucleari che da tempo in Italia non esistono più. Devo confessare che avevamo un po’ di timore che lo spettacolo risentisse del tempo trascorso, abbiamo fatto due o tre anteprime sia con il pubblico, come quello del ‘Teatro nei cortili’, sia con addetti ai lavori e il risultato è piaciuto a tutti. C’è comunque il piacere di confrontarsi con un testo che ha un meccanismo teatrale molto efficace: gli attori per esempio dialogano continuamente tra loro e poi improvvisamente si rivolgono al pubblico, coinvolgendolo, cosa che sorprende e vivacizza lo spettacolo”. “Oggi si parla poco di coppia aperta - interviene Alessandra Faiella - ma il rapporto uomo-donna non è per nulla cambiato. Non bastano pochi anni per eliminare secoli di repressione e di maschilismo e ancora oggi i tradimenti hanno sempre la stessa forma, legittimi da parte maschile e illegittimi da parte femminile. In più in questi anni molti sono purtroppo gli episodi che vedono le donne vittime di raptus di violenza maschile”. Cosa prova un’attrice, pur brava come lei, ad affrontare un testo scritto e recitato da due grandi icone del teatro? “Sono ben conscia del pericolo di queste sfide dalle quali però sono anche molto attratta. Con la coppia Fo-Rame ho avuto la fortuna all’inizio della mia carriera di lavorare nello spettacolo ”Il Papa e la Strega” e ho anche messo in scena una piéce della grande Franca Valeri. In realtà non ho mai avuto problemi perché assieme ai registi ho sempre cercato di dare agli spettacoli un taglio molto personale. Cerco di dimenti- care il modello, l’icona, e lavoro con semplicità sulle mie corde in modo da non confrontarmi nel bene e nel male con questi grandi del teatro che sono inavvicinabili. Mi accosto quindi al testo considerandone solo la drammaturgia e lo interpreto secondo la mia sensibilità.” “‘Coppia aperta’ - aggiunge Renato Sarti - è un testo scritto da persone che hanno lavorato tutta la vita nel teatro e questo facilita tanto il nostro lavoro. Non abbiamo nemmeno avuto bisogno di provare molto sia per la bravura e la verve di Alessandra sia per la fortuna di avere Valerio Bongiorno, attore brillante e di grande esperienza, che nella commedia sa dare spicco alla figura del marito ed elevarlo da ‘spalla’ di Antonia, la moglie, a co-protagonista. Quando in una compagnia si lavora con serenità tutto diventa più semplice e di soddisfazione”. Inizia così, con uno spettacolo ironico e intelligente, l’interessante stagione del Teatro della Cooperativa divenuto ormai un polo di attrazione di Niguarda e uno dei fulcri della vita culturale cittadina.Vale la pena di sostenerlo, magari anche sottoscrivendo un abbonamento, per dimostrare di avere fiducia e di condividere lo spirito della sala, un gioiello del nostro quartiere. Per informazioni su prezzi e abbonamenti: tel. 0264749997 o www.teatrodellacooperativa.it. Al Centro Culturale della Cooperativa Cineteche e Chagall, passando per la Grande Guerra iorgio Bacchiega, docente di analisi dei G mezzi audiovisivi all’Università Cattolica di Milano, già al Centro Culturale della Cooperativa (Via Hermada 14 - 02/66114499) con due incontri (“Pier Paolo Pasolini e le periferie milanesi” e “Sguardi periferici su Milano”), tornerà a parlare di cinema e cultura raccontando la nascita delle cineteche grazie alle quali è stato salvato uno straordinario patrimonio culturale. • Venerdì 10 ottobre “L’invenzione del patrimonio cinematografico in Europa”. Con l’avvento del cinema sonoro negli anni trenta, i film muti venivano ritirati dal mercato e poi distrutti o venduti a peso dai recuperatori. Se questo dimostra quanto il film sia stato a lungo considerato solo un prodotto industriale, d'altra parte esso ha provocato l’interesse e la reazione di intellettuali, professionisti e giovani appassionati sensibili ai problemi del cinema inteso come espressione d’arte e di cultura. L'intervento di G. Bacchiega ripercorrerà le storie che hanno portato prima della seconda guerra mondiale alla nascita di cineteche in molte città europee: da Stoccolma con la Svenska filminstitutet a Milano, da Parigi, dove nel 1935 si crea un cineclub, a Berlino, ora all’interno del Sony Center in Potsdamer platz. Senza dimenticare Londra con il British film institute. Per venire alla nostra città La Cineteca Italiana è nata nel 1947 e custodisce oltre 20.000 film e più di 100.000 fotografie della storia del cinema italiano e internazionale. Particolarmente importante è la sezione di film in nitrato: la Federazione internazionale degli archivi filmografici ha definito la Cineteca Italiana uno dei più importanti archivi di film muti d’Europa. • Venerdì 24 ottobre secondo incontro sulla Grande Guerra. Si parlerà della letteratura relativa a questo periodo. La questione militare, nei suoi aspetti strategici, geopolitici o tecnici, è stata spesso presa in esame prescindendo dal contesto storico in cui si collocava. È bene invece analizzarla come un tutt’uno con la struttura economica e sociale, senza sottovalutare gli aspetti culturali e artistici. Il legame tra letteratura e guerra è quindi emblematico per lo studio dell’immagine che i contemporanei ebbero della prima guerra mondiale e dei suoi devastanti eventi. La Grande Guerra verrà vista dalla parte dei vinti e l’autore ne individua le cause in una conseguenza dell'imperialismo: l’ambizione tede- sca alla scalata del potere mondiale e l’educazione falsa e corruttrice impartita alle giovani generazioni in molti paesi europei. L’incontro, in collaborazione con il Centro Filippo Buonarroti, prevede la presenza di Franco Nicoletti,relatore del Centro di documentazione Antonio Labriola di Torino. • Venerdì 7 novembre incontro con Marc Chagall. In collaborazione con il Comitato Soci Coop Milano Ornato, visita alla mostra ospitata a Palazzo Reale: “Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985”. La mostra di Chagall, con oltre 220 opere, si presenta come la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia al pittore russo. Dipinti inediti e capolavori provenienti dai principali musei del mondo sono radunati in un percorso che illustra l’intera produzione di un artista venuto in contatto con le più importanti avanguardie europee del Novecento. La presentazione della storica dell’arte Anna Torterolo sarà in preparazione alla visita guidata che si svolgerà a Palazzo Reale nella data comunicata nel corso della serata. Info: Centro Culturale della Cooperativa 02/66114499 - [email protected] Al Mic un mese di ottobre nutrito di molti film l Mic (Museo interattivo del cinema), presso la Ex Manifattura, A tantissime saranno le iniziative nel mese di ottobre: • Dal 10 al 16 ottobre il Festival del cinema del silenzio, in collaborazione con Università Bicocca, la rassegna cinematografica nell’ambito del Festival del Silenzio, manifestazione organizzata dall’ Accademia del Silenzio. La rassegna prevede la proiezione di sei film che raccontano storie non attraverso i dialoghi, ma quasi solo esclusivamente attraverso le immagini e il loro potenziale comunicativo. • Dal 15 ottobre al 5 novembre una rassegna cinematografica sui temi dell’intercultura che è parte essenziale del progetto “Il tempo dell’uomo: lavoro e no”, iniziativa intergenerazionale promossa da Fondazione Pirelli e dedicata alla Zona 9, atta al coinvolgimento della popolazione residente in un percorso di riscoperta del territorio attraverso incontri, visite guidate, laboratori e momenti di formazione legati al linguaggio dell’arte cinematografica. • Dal 17 al 19 ottobre Ricordo di Alcide De Gasperi in occasione dei 60 anni dalla sua morte, avvenuta il 19 agosto 1954. In programma la proiezione di un ritrovamento inedito di Fondazione Cineteca Italiana, Alcide De Gasperi a Rho, realizzato nel 1949 a cura del Comitato provinciale DC di Milano. • Dal 19 ottobre al 22 marzo nove appuntamenti con la rassegna cinematografica Mappe. Viaggiare nel presente, un percorso studiato apposta per orientarsi nel mondo contemporaneo, con la finalità di stimolare scelte consapevoli negli ambiti esplorati. • Domenica 26 ottobre Jazz al Mic, una serata interamente dedicata al jazz, che prevede un concerto del gruppo Zambrini Bodilsen Marcelli Composers Trio e la proiezione dell’edizione restaurata del capolavoro muto del 1929, Why Be Good (Gambette indiavolate), conservato in copia unica dalla Cineteca Italiana. • Venerdì 31 ottobre Paura in sala! Halloween al Mic con alcuni film di animazione spaventosi e per i grandi Nosferatu di Murnau accompagnato al pianoforte dal vivo. A Ipazia tutto si può fare Giulia Lazzaroni el variegato panorama delle associazioni culturali e sociali di zona ce N n’è una fondata da un gruppo di giovani che si chiama Ipazia, come una tra le più belle città invisibili calviniane, ricordata come luogo dove tutto si può fare. Cosa vuol dire un’associazione dove tutto si può fare? Il significato è sottile, ma partiamo dall’inizio. Ipazia nasce nel 2009 quando un gruppo di ragazzi, tra cui oggi annoveriamo Sonia Auzzani, Roberta Brusaferri, Gloria Caressa, Sebastiano Citroni, Martina Ganino, Fiorella Mattio, Marianna Musella, Onoria Neri, Sonia Olivari, Luca Schiraldi, Ilaria Torelli, Francesco Zurlo; vincono, con il loro interessante progetto, il bando per le associazioni giovanili del Comune di Milano per l’assegnazione di un locale in via Graziano Imperatore 40. Il progetto si propone di creare un luogo dove proporre attività sociali e condurre iniziative culturali, ma che sia anche uno spazio aperto ai cittadini e a chiunque avesse un’idea utile per il quartiere da portare avanti. Ipazia oggi abbraccia idee e progetti tra i più svariati, un po’ poliedrica e un po’ trasformista come Calvino vuole, plasmandosi su progetti proposti dai suoi menbri e, soprattutto, dai cittadini stessi e dalle cooperative e associazioni di quartiere. Alle volte è sociale e valorizza il territorio come nella conduzione del progetto di coesione sociale RiGuarda Niguarda, finanaziato da Cariplo, per rendere il quartiere un luogo più accogliente e solidale; in altre è familiare e intimo come nel progetto Bimbi a Ipazia con musiche e letture per i piccoli dagli 0 ai 36 mesi. A Ipazia sembra vigere inoltre una regola speciale: tutti sono ammessi e possono restare, da qualsiasi paese provengano. Questo prinicipio e l’idea sociale di integrazione si intravede nel corso di italiano per stranieri attivo anche quest’anno dal 29 settembre. Ma a tutti è concesso anche di partire con i giusti strumenti per farlo, forniti per esempio dal corso d’inglese per giovani e adulti a prezzo calmierato in partenza dall’8 ottobre con conclusione al mese di giugno. Inoltre in questo luogo si possono mettere anche la mani “in pasta” con i laboratori di giardinaggio, cucina e ciclofficina per godersi il tempo del weekend riparando e creando. Ma la cosa che mi è piaciuta più di tutte, sapete qual’è? Che a Ipazia nata da una storia si possano raccontare storie, ma non quelle eclatanti che si leggono sui libri di scuola o si vedono in tv. Ma le nostre storie, quelle che sanno di casa: il quartiere infatti all’insegna dell’iniziativa “18x13 Racconti di un viaggio” si è ritrovato il 3 ottobre scorso con mamme, papà, bambini e nonni a raccontare le proprie avventure in vacanza e di viaggio ognuno con a disposizione 18 foto e 13 minuti. Ipazia è quindi davvero una città “invisibile” che sorge nella città di Milano, nel cortile delle case popolari: è uno spazio aperto a tutti che vuole diventare un punto di ritrovo autogestito e a disposizione dei suoi abitanti. Per dare una mano con progetti sociali, ma soprattutto per incoraggiare i cittadini a riappropriarsi dei propri spazi,delle proprie passioni culturali e dei propri legami con la comunità. Che sia un pranzo tra vicini o un racconto intorno al fuoco. Detto a parole sembra incredibile, vero? Ma questa è Ipazia, dove tutto si può fare. Alla Biblioteca Zara musica a tutto volume sabato 27 settembre la Biblioteca di Viale Zara presenta A Villa Clerici una magnifica mostra di costumi teatrali Daun’importante novità: la collezione musicale è disponibile a scaffale aperto per il prestito e per l’ascolto in biblioteca (attra- himè, incerti degli spettacoli all’aperto! E A infatti venerdì 19 settembre il concerto di chiusura della stagione estiva nel parco anti- stante Villa Clerici si è trasformato nel concerto d’apertura della stagione autunnale a causa di un tempo umido e incerto. Il passaggio in sala Messina nulla ha tolto alla qualità di una serata con un programma dei più accattivanti: un’orchestra di venti elementi, nove cantanti tra soprani, tenori, baritoni, bassi e le arie d’opera maggiormente conosciute, emozionanti, dei grandi musicisti italiani e stranieri. Unico neo della serata: l’aver potuto ospitare, a causa dello spazio ridotto, solo le persone già in possesso del biglietto, disdicendo all’ultimo minuto tutte le altre prenotazioni. ONA NOVE 10 Sempre nell’ottica del rapporto di collaborazione tra il Centro Culturale della Cooperativa e Villa Clerici, annunciamo in anteprima la mostra che si terrà presso la Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei dal 10 ottobre al 29 novembre dal titolo affascinante: “Il bello è addormentato - Sogno tra storia, costume e teatro”. Contenuto della mostra? Una serie di magnifici costumi teatrali appartenenti alla storica Sartoria Brancato e a collezionisti privati. Costumi legati al mondo della musica, del teatro, della danza, per ripercorrere il ‘700 e l‘800 e riportare sulla scena le atmosfere e i fasti di epoche passate, vissute all’epoca nella Villa stessa. Una mostra raffinata dedicata ad un vasto pubblico e che non mancherà di affascinare anche i giovanissimi totalmente ignari delle tradizioni artigianali, delle manifatture lombarde, di un lavoro sartoriale di altissimo livello: in breve, non più abituati al “bello”. E infatti “Il bello è addormentato” e lasciamo quindi a questa mostra il compito di risvegliarlo in noi tutti. Attorno ad essa visite guidate, conferenze, laboratori dedicati alle scuole di ogni ordine e grado. Ricordiamo ancora: per la parte musicale Angelo Mantovani con Il Clavicembalo Verde e per la mostra Angela Bonomi Castelli direttore della Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei. verso un nostro lettore o altro dispositivo). I Cd sono suddivisi per genere: musica leggera (rock, pop, ska, reggae, rap, etc), musica classica, jazz e musica popolare. Sono esposti in ordine alfabetico per autore ed è possibile curiosare leggendo le copertine e i libretti che li accompagnano. Anche la collezione di film è rinnovata: ci sono nuovi titoli e i Dvd sono esposti in ordine alfabetico per titolo. Tutti i documenti audiovisivi sono presenti nel catalogo on-line: vi ricordiamo che è possibile prenderne in prestito 6 alla volta per una settimana. Per accompagnare il rilancio della collezione musicale nel mese di ottobre è possibile ascoltare in biblioteca brevi selezioni di brani musicali scelti dai bibliotecari e proposti da chi vuole suggerirne. Info e prenotazioni: Centro Culturale della Cooperativa 02/66114499 – 349/0777807. Per informazioni: Biblioteca Zara, viale Zara 100 - telefono 02.88462823. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.
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