RASSEGNA Stampa 26 agosto 2014 SOMMARIO SiciliaInformazioni – Incentivi: università a caccia di studenti. A Palermo double degree, ma… RaiNews – SLA, il presidente del Senato Grasso e l’Ice Bucket: donazione sì, doccia gelata no BlogSicilia – Docce gelate contro la Sla. Aderisce il presidente del Senato LiveSicilia – I politici siciliani e la doccia anti Sla. Inaugurano Ferrandelli e Terminelli GdS.it – Architettura, una facoltà-museo per raccontare la storia di Palermo GdS – Unesco. Selezione per giovani ricercatori Universita.it – Classifica Censis per l’area di Scienze motorie 2014: Bologna al top Universita.it - Classifica Censis per l’area di Psicologia 2014: continua il dominio di Bologna. Padova è seconda Repubblica – Statali, taglio del 50% ai permessi sindacali. Cgilk, Cisl e Uil in trincea: solo demagogia Ufficio Comunicazione Istituzionale - Responsabile per la Rassegna stampa Giusi Inzinna - [email protected] Incentivi: università a caccia di studenti A Palermo double degree, ma… 26 agosto 2014 - 08:35 di REDAZIONE Incentivi, premi, opportunità e perfino la bicicletta in prestito gratis: le università italiane sono a caccia di studenti ed offrono ciò che possono. Meglio che niente, e soprattutto meglio della calma piatta di un tempo. È un segno di risveglio, una piccola svolta. Nulla di più. Facciamo un giro d’orizzonte prima di approdare in Sicilia nell’ateneo palermitano. Cominciando dalle curiosità: la Rete università pugliesi offre la bici in comodato d’uso per un anno, l’università Cà Foscari di Venezia gli sconti sui traghetti fino a 230 euro mensili per i migliori (venti unità) e alloggio e vito pagati; l’università di Foggia propone un corso di laurea nuovo di zecca, scienze gastronomiche. Gli atenei maggiori provano a fare di più: la cattolica di Milano investe 900 mila euro per coprire la totalità delle borse di studio, il Politecnico di Torino offre l’esenzione delle tasse ai più bravi, duecento studenti il tetto; la Sapienza di Roma uno sconto massimo del 30 per cento per chi ha fratelli iscritti; Sassari fa decollare il programma Ulisse con soggiorno nei paesi extraeuropei, Catanzaro riduce le tasse del 15 per cento per i diplomati con voti alti, la Bicocca di Milano offre strumenti didattici e scientifici per i pc degli studenti, la copertura delle borse di studio, agevolazioni per l’acquisto di testi, la riduzione della tassa ai test d’ingresso. Infine, l’Università di Palermo. Sarà come avere una doppia laurea, iscrivendosi nell’ateneo del capoluogo, averte in una nota il board dell’ateneo. Questo risultato dovrebbe essere ottenuto grazie ad accordi con altre università. Bisogna vedere, tuttavia di che tipo di accordi si tratta. Se fossero del tipo “double degree”, ossia un anno a Palermo e un anno in una Università partner, gli studenti delle lauree magistrali potrebbero avere la doppia laurea. Questi accordi non sono diffusissimi anche se incominciano ad aumentare di numero. Ad esempio, la Bocconi ne ha una ventina, anche l’Università Cattolica e il Politecnico di Milano ne hanno alcuni. Se invece si tratta di semplici accordi di scambio di studenti e di docenti nella forma di visiting professor, è improprio parlare di raddoppio del valore, poiché questi accordi non modificano di per sé né la qualità dei docenti che insegnano nell’Università di Palermo né la carenza di strutture di cui alcuni dipartimenti soffrono. Certamente accordi con altre università italiane e straniere costituiscono uno stimolo all’apertura e al miglioramento ma ancora una volta è necessario verificare quali sono le università partner, qual è il loro prestigio internazionale e qual è la dimensione degli scambi di studenti e di docenti. LA SECONDA CARICA DELLO STATO AL CENTRO SLA DEL POLICLINICO DI PALERMO SLA, IL PRESIDENTE DEL SENATO GRASSO E L'ICE BUCKET: DONAZIONE SÌ, DOCCIA GELATA NO "Io ho fatto la mia donazione - ha spiegato Grasso - e nomino tutti coloro che vedranno questo video a fare lo stesso. La cifra non conta perché ognuno dona secondo le proprie possibilità. L'importante è contribuire", ha spiegato il presidente del Senato in un video Pietro Grasso (foto Ansa) Palermo 25 agosto 2014 Una donazione ma senza doccia gelata. Anche il presidente del Senato Pietro Grasso ha deciso di aderire alla campagna per raccogliere fondi a sostegno della ricerca sulla Sla, ma ha preferito fare solo la donazione in denaro, rinunciando alla tanto in questi giorni celebrata doccia gelata. La notizia dell'adesione di Grasso "all'Ice Bucket" è arrivata in occasione della visita del presidente del Senato al centro Sla del Policlinico di Palermo, ospitato nei locali del reparto di neurologia, dove Grasso ha incontrato il responsabile, il prof. Vincenzo Di Bella, e la presidente dell'Aisla di Palermo Bice di Piazza. Il presidente del Senato ha registrato un video messaggio, postato sulla sua pagina Facebook, nel quale lancia un appello a sostenere la ricerca sulla Sla. "La campagna della doccia gelata - ha detto - ha avuto successo, ma adesso bisogna andare oltre, trovare nuove forme per aiutare la ricerca". Grasso ha anche annunciato che il 21 settembre, in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla Sla, sarà nuovamente nel Centro di Palermo per tracciare un bilancio dell'iniziativa. Nel video messaggio postato da sulla sua pagina Facebook il presidente Grasso afferma tra l'altro: "Questa della 'doccia gelata' è stata una bellissima iniziativa che in tutto il mondo ha avuto il merito di sensibilizzare molte persone sulla Sla e di ricordare a tutti quanto siano importanti la ricerca e l'assistenza ai malati". "Mi auguro - prosegue - che l'attenzione mediatica di questi giorni non sia passeggera e soprattutto che sia Governo che Parlamento colgano questa occasione per un'azione incisiva sui temi della ricerca e della tutela della salute". "Io ho fatto la mia donazione - ha spiegato Grasso - e nomino tutti coloro che vedranno questo video a fare lo stesso. La cifra non conta perché ognuno dona secondo le proprie possibilità. L'importante è contribuire, anche con poco: ogni centesimo è importante! Ora tocca a voi". DONAZIONE E VIDEO MESSAGGIO PER PIERO GRASSO Docce gelate contro la Sla Aderisce il Presidente del Senato SOLIDARIETÀ 25 agosto 2014 di Redazione Anche il presidente del Senato Piero Grasso ha deciso di aderire alla campagna per raccogliere fondi a sostegno della ricerca sulla Sla, ma a differenza della doccia gelata alla quale si sono sottoposti numerosi esponenti politici, compreso il premier Renzi, ha preferito fare una donazione. Grasso ha visitato stamane il Centro Sla del Policlinico di Palermo, ospitato nei locali del reparto di neurologia, dove ha incontrato il responsabile, il prof. Vincenzo Di Bella, e la presidente dell’Aisla di Palermo Bice di Piazza. Il presidente del Senato, che ha fatto una donazione in denaro, ha anche registrato un video messaggio, che sarà postato sulla sua pagina Facebook, nel quale lancia un appello a sostenere la ricerca sulla Sla. “La campagna della doccia gelata - ha detto – ha avuto successo, ma adesso bisogna andare oltre, trovare nuove forme per aiutare la ricerca”. Grasso ha anche annunciato che il 21 settembre, in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla Sla, sarà nuovamente nel Centro di Palermo per tracciare un bilancio dell’iniziativa. Martedì 26 Agosto 2014 - Aggiornato alle 11:00 L'INIZIATIVA BENEFICA I politici siciliani e la doccia anti Sla Inaugurano Ferrandelli e Terminelli Lunedì 25 Agosto 2014 - 11:40 Il deputato regionale ha chiamato in causa il collega presidente della commissione sanità, Pippo Digiacomo, mentre l'ex segretario del Pd di Palermo ha invitato il sindaco, Leoluca Orlando. Anche il presidente del Senato, Piero Grasso, partecipa alla lotta contro la Sla. PALERMO - La campagna #icebuchetchallenge per alimentare la ricerca contro la Sla sbarca anche nella politica siciliana. I primi a cogliere la sfida della doccia ghiacciata a fini benefici sono stati il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli , e l'ex segretario dei democratici di Palermo Ninni Terminelli. Ferrandelli, a sua volta, chiama in causa nella catena il presidente della commissione samità, Pippo Digiacomo, il dj di radio Tima Mario Caminita, e l'attuale segretario del Pd di Palermo Carmelo Miceli. Terminelli ha invece invitato nella catena il giornalista William Anselmo, una tifosa del Palermo e il sindaco del capoluogo, Leoluca Orlando. Anche il presidente del Senato Piero Grasso ha deciso di aderire alla campagna per raccogliere fondi a sostegno della ricerca sulla Sla, ma a differenza della doccia gelata alla quale si sono sottoposti numerosi esponenti politici, compreso il premier Renzi, ha preferito fare una donazione. Grasso ha visitato stamane il Centro Sla del Policlinico di Palermo, ospitato nei locali del reparto di neurologia, dove ha incontrato il responsabile, il prof. Vincenzo Di Bella, e la presidente dell'Aisla di Palermo Bice di Piazza. Il presidente del Senato, che ha fatto una donazione in denaro, ha anche registrato un video messaggio, che sarà postato sulla sua pagina Facebook, nel quale lancia un appello a sostenere la ricerca sulla Sla. "La campagna della doccia gelata - ha detto - ha avuto successo, ma adesso bisogna andare oltre, trovare nuove forme per aiutare la ricerca". Grasso ha anche annunciato che il 21 settembre, in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla Sla, sarà nuovamente nel Centro di Palermo per tracciare un bilancio dell'iniziativa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ultima modifica: 25 Agosto ore 14:57 24/08/2014 Architettura, una facoltà-museo per raccontare la storia di Palermo La dotazione Basile-Ducrot: in tutto oltre duemila disegni. E poi c’è il polittico donato dal regista Pietro Carriglio di ANTONELLA FILIPPI PALERMO. Quando non c’erano supporti digitali un corso di architettura andava organizzato con modellini, calchi in gesso o pietra, usati come fossero un power point d'oggi. E le tavole sinottiche altro non erano che delle moderne slides. E se oggi per cambiare slides basta un fiat, allora per preparare una lezione occorrevano un paio di mesi: una fatica immane, della quale però godiamo i frutti. Per esempio: i disegni della dotazione Basile, di Giovan Battista Filippo, progettista del Teatro Massimo, e soprattutto del figlio Ernesto, maestro del liberty, sono adesso esposti in un apposito spazio dell'edificio 14 del dipartimento di Architettura, diventato un luogo frequentato dagli studenti ma anche visitato da studiosi e curiosi. La dotazione Basile-Ducrot mette insieme un primo nucleo donato alla facoltà di Architettura da Roberto, figlio di Ernesto negli anni Cinquanta del secolo scorso. Nel 1971 si aggiungono i materiali delle Officine Ducrot, di cui Ernesto era direttore artistico, con le loro ardite soluzioni d'arredo; quindi nel 1992 il fondo ingloba le tavole realizzate da Michelangelo Giarrizzo sotto la direzione di Giovan Battista Filippo Basile: in tutto sono oltre duemila disegni realizzati con tecniche differenti e di vari formati. Sosteneva Basile-padre: «L'architetto deve essere facile disegnatore, ma un semplice disegnatore non è un architetto». E lui, docente di Storia dell'Architettura presso la Scuola di Applicazione per ingegneri e architetti della Regia Università degli Studi di Palermo, attorno agli anni ’80 dell'Ottocento, non poteva fare a meno del supporto delle gigantesche tavole, realizzate da Michelangelo Giarrizzo, suo assistente, su schizzi del maestro che mostrano fabbriche antiche e medievali, sezioni e vedute prospettiche: un modo per illustrare agli allievi la storia dell'architettura italiana (e non solo). Ed eccole le lezioni di architettura di Basile, precedute da un suo busto, nello spazio al primo piano del dipartimento: cappelle, cimiteri, mausolei, chiese a più navate d'Oriente e d'Occidente con le loro diversità. Architettura romana del '500, ma anche fiorentina e siciliana. E a quei disegni aggiungeva le parole: «L'architettura essendo quell'arte che provvede al ricovero ed essendo il ricovero tra i primissimi bisogni dell'uomo, non si può parlare della sua origine senza riandare alle condizioni primitive del genere umano». Spiega Maurizio Carta, vice direttore del dipartimento di Architettura di Palermo: «Lui viveva e produceva in una Palermo popolata da creativi ma anche da una borghesia colta e illuminata, e fornita di maestranze incredibili. Il solo genio di un architetto non sarebbe bastato, un'intera città era in sintonia con lui». Il mini-museo, chiuso sul lato principale da una grande vetrata, si apre con il plastico del dipartimento, un tempo facoltà, mai realizzato interamente: è rimasto il corpo centrale ma non si è costruita la scalinata, né l'enorme edificio previsto che avrebbe lasciato un bel segno architettonico. Il corpo basso attuale contiene quasi la totalità del dipartimento, il resto è ospitato dall'edificio 8 sempre all'interno del "campus" di viale delle Scienze: qui ha il suo ufficio Marcella Aprile, direttore del dipartimento di Architettura: «Non siamo nati oggi: esistono una scuola e una tradizione di architettura a Palermo e, partendo da esse, abbiamo ereditato una grande quantità di materiale che questa storia racconta e che è diventato nostro patrimonio, una identità di cui vogliamo prenderci cura, pur con le evidenti difficoltà economiche. La collezione Ducrot è l'unica completamente catalogata e visibile durante "La vie dei Tesori", la manifestazione che ogni anno apre luoghi solitamente non visitabili per alcuni weekend, o su appuntamento, grazie al personale della Biblioteca, altro bel "rifugio" per i nostri studenti, che si presta ad aprire lo "scrigno". Negli anni '80, con un grosso finanziamento di cinquecento milioni di lire, che allora erano tanti soldi, abbiamo restaurato le grandi tavole sinottiche dipinte e abbandonate e realizzato l'allestimento di una collezione scientifica in grado di salvaguardare i saperi di architetti che hanno lavorato in Sicilia. Da un po' di anni, prima come dipartimento di Storia e Progettazione, adesso come dipartimento di Architettura siamo soci della Società degli Archivi di Architettura e disponiamo di buone collezioni. Abbiamo anche il modello smontabile della Mole Antonelliana, quella originaria dell'ingegner Antonelli, arrivata qui per l'Expo e mai più reclamata: era in un sottoscala, un collega l'ha fatta restaurare, quando ce lo potevamo ancora permettere economicamente, e ora è esposta nell'edificio 8». Attorno al monumento torinese, rilievi e restauri, anche quello della cattedrale di Palermo. Poi apri una porta e trovi un "ricovero" di fregi, calchi in pietra e gesso, inventariati e in attesa di essere sistemati: «Per alcuni - continua la Aprile - siamo riusciti a far realizzare delle basi, ma occorrono ancora almeno 10/15 mila euro per continuare. Possediamo anche cinque o sei archivi cartacei, con i disegni originali, e speriamo di acquisirne altri». Certo è dura, se è appena scaduto il contratto a tempo dell'unica archivista e di rinnovo non se ne parla. Ma la Aprile è ottimista: «Alcuni interventi siamo riusciti a portarli avanti, altri cercheremo di farli prossimamente». Di nuovo all'edificio 14 per una visita all'aula magna, dove vengono proclamati i neo laureati: alle spalle delle poltroncine rosse domina un polittico di Pietro Carriglio: il regista nel 2013 ha ricevuto dall'Università di Palermo la laurea honoris causa per essere stato professore a contratto di teatro del dipartimento e per certe sue scenografie che si ispirano all'architettura. Successivamente, l'ex direttore del Teatro Biondo Stabile di Palermo ha donato, in memoria di Michele Argentino, «Elsinore», un polittico di sette metri per tre, composto da sedici grandi frammenti colorati, dove il castello di Amleto, è capovolto in evidente metafora. Fuori dalla porta dell'aula, spicca un disegno realizzato su un lenzuolo dai bambini di una scuola elementare che, su idea di Antonio Presti, hanno dipinto come immaginano il fiume Oreto. Bisogna lavorare sui più piccoli per «evitare di rifarci barbari», come direbbe un certo Giovan Battista Filippo Basile. Giornale di Sicilia I data pag Palermo 26/8/2014 29 O Unesco Selezione per giovani ricercatori **e Il programma MAB (International Co-ordinating Council ofthe Man and the Biosphere) dell'Unesco seleziona i dieci giovani ricercatori che presenteranno i migliori progetti di ricerca sulla protezione dell'ecosistema, un miglior utilizzo delle risorse naturali e la tutela della biodiversità, attribuendo a ciascuno un premio massimo di 5.000 dollari. La scadenza per presentare le application è il 31 ottobre 2oi4. Possono partecipare ricercatori, europei e non solo, che non abbiano ancora compiuto 40 anni alla data di scadenza del bando e che presentino un progetto di ricerca della durata massima di due anni. (*GILE') Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa 25 agosto 2014 / Maria Russo Classifica Censis per l’area di Scienze Motorie 2014: Bologna al top Appassionati di attività sportive che desiderate iscrivervi a un corso di laurea triennale della classe di Scienze delle Attività Motorie e Sportive (L-22) presso uno degli atenei pubblici italiani, optate per Bologna: questo è il consiglio che vi dà la classifica Censis per l’area di Scienze Motorie 2014. L’Alma Mater, con 101,5 punti, precede Torino, che è seconda con una media di 99, e Udine, i cui 98,5 punti valgono il terzo posto. Nella top ten della classifica Censis per l’area di Scienze Motorie 2014 ci sono anche, nell’ordine,Urbino (96,5), Roma “Foro Italico” a pari merito con Pavia (95,5), Cassino (93,5), Verona (91,5), la Statale di Milano (90) e Cagliari (89). A centro classifica si sono piazzate, invece, l’Insubria (88,5), Perugia eBrescia (entrambe con 88 punti), Roma “Tor Vergata” (87,5), Firenze (87), Messina (86,5), Padova (86),Ferrara (85,5) e Parma (83,5). Nella parte bassa della classifica Censis per l’area di Scienze Motorie 2014 sono finite, invece, L’Aquila(83), gli atenei di Genova (81), Catania (80), Chieti e Pescara, l’accoppiata Foggia-Napoli “Parthenope”(tutt’e due con 77,5) e Università di Bari. Infine, le ultime tre della classifica Censis per l’area di Scienze Motorie 2014 sono Pisa (75), l’Università del Molise, fanalino di coda a pari merito con quella di Palermo(72). L’identikit del laureato in Scienze Motorie. Dall’indagine AlmaLaurea sul profilo dei laureati triennali del 2013 si scopre che il 46 per cento degli iscritti si laurea in corso, mentre il tempo medio impiegato per conseguire il titolo è di 4,3 anni e il voto medio di laurea è appena 98,4 su 110. La media agli esami è 24,9 trentesimi e solamente un laureato su quattro (il 25 per cento) si dichiara pienamente soddisfatto di aver scelto questo corso di studi. Sbocchi professionali. Per i laureati di Scienze Motorie è possibile operare come istruttori, preparatori atletici e allenatori nell’ambito di palestre e associazioni sportive, occupandosi anche di condurre attività fisiche specifiche per bambini, anziani e disabili. Inoltre, è possibile intraprendere l’insegnamento nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. 24 agosto 2014 / Maria Russo Classifica Censis per l’area di Psicologia 2014: continua il dominio di Bologna. Padova è seconda L’Università di Bologna guarda tutti dall’alto in basso nella classifica Censis per l’area di Psicologia 2014. Con 110 punti di media – il massimo possibile – l’ateneo si conferma al primo posto nella graduatoria che giudica i corsi di laurea triennale appartenenti alla classe di Scienze e Tecniche Psicologiche (L-24), finendo davanti all’Università di Padova (104), che guadagna una posizione rispetto all’anno scorso ed èseconda, e alla coppia formata da Torino e Trento(tutt’e due con 103), che condividono il terzo posto. Ai piedi del podio della classifica Censis per l’area di Psicologia 2014 si è collocata Milano-Bicocca (97,5) e subito dopo il terzetto composto da “La Sapienza” di Roma, l’Università di Firenze e quella di Pavia (a pari merito, con 97 punti), seguito da Trieste (95). Leposizioni centrali della classifica Censis per l’area di Psicologia 2014 sono occupate da Pisa (94,5) e Genova (appaiate con 93,5), dalla “Federico II” di Napoli (92,5), dagli atenei di Bergamo (91,5), Bari(89,5) e Parma (89,5) e dall’Università del Salento (86). Nelle posizioni medio-basse della classifica Censis per l’area di Psicologia 2014 sono finite, invece, le università di Urbino e Perugia (a pari merito con 83,5), Cagliari (83), Chieti e Pescara (81,5), la Seconda Università di Napoli e Messina (entrambe con un punteggio di 79). Infine, le ultime tre posizioni della graduatoria sono spettate al duo Palermo-Catania, terzultimo con 78,5 punti, a Verona, penultima con 76, e all’Università dell’Aquila, anche quest’anno ultima del gruppo con una media pari a 71,5. L’identikit del laureato in Psicologia. Dall’indagine AlmaLaurea sui laureati triennali del 2013 si scopre che il voto medio alla laurea si attesta a 98,2/110, mentre il tempo mediamente impiegato per giungere al termine degli studi è di 4,4 anni e coloro che si laureano in corso rappresentano il 47 per cento. Agli esami il voto medio è 25,5 trentesimi e quelli che si dicono decisamente soddisfatti del percorso di studi scelto sono il 31 per cento. Sbocchi professionali. I laureati in Psicologia hanno l’opportunità di esercitare l’attività come libero professionista, iscrivendosi – previo superamento dell’esame di Stato – all’albo dei terapeuti, ma possono anche lavorare nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale o in aziende. In quest’ultimo caso, si occuperanno di selezione, gestione e formazione delle risorse umane. LA REPUBBLICA data pag Economia e Politica 26/8/2014 5 Statali, taglio del 50% ai permessi sindacali Cgil, Cisl e Uil in trincea: solo demagogia Bonanni: il governo pensi a rinnovarci contratti pubblici felmi da sette anni Esentati dallastretta le forze di polizia, dei vigili del fuoco e le Rsu ROMA. Scatta il taglio del 50 per cento dei permessi e dei distacchi sindacali retribuiti nel pubblico impiego. E dal primo settembre circa un migliaio di ex sindacalisti a tempo pieno dovrà tornare a lavorare negli Uffici. Il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha firmato la circolare che precisa le modalità di applicazione della norma che fa parte del primo pacchetto di misure sulla riforma della pubblica amministrazione entrate in vigore nei giorni scorsi. «È il segno — ha commentato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi — elle il governo fa sul serio anche su questo fronte». Malumori tra i sindacati che hanno dovuto ingoiare da tempo la decisione delgovemo. Perché è evidente che il taglio dei permessi è un altro capitolo della sfida lanciata da Renzi alle grandi organizzazioni sindacali, ma soprattutto della sufficienza con cuiil governoha scelto di trattare con Cgil, Cisl e Uil. Non solo la concertazione è stata seppellite, ma anche i toni della polemica sono lontani dal tradizionale fair play del confronto governo-sindacati, nonostante una significativa quota degli iscritti a Cgil, Cisl e Uil ( pensionati in testa) sia tra gli elettori del Partito democratiCO. E dunque i commenti sindacali alla circolare della Madia non nascondevano ieri il disappunto più per il metodo del governo che per il merito della decisione. «Non sarà certo l'ennesimo taglio dei distacchi sindacali, che peraltro la Cisl non ha contrastato, a risolvere i problemi della pubblica amministrazione», ha dichiarato Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl che nel pubblico impiego ha sempre avuto la sua principale fonte di consenso. «Ma ora basta con la demagogia e ilpopulismo: ci aspettiamo dal governo che rinnovi i contratti dei pubblici dipendenti fermi scandalosamente da ben sette anni». E Michele Gentile, responsabile dei settori pubblici della Cgil: «Chiaramente il taglio dei distacchi ci metterà in difficoltà, ma siamo forti e continueremo ad esercitare la nostra funzione sindacale. Non abbiamo condiviso la decisione e continueremo a farla ma siamo tenuti ad applicare la legge». Il segretario generale aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo, ha detto che non ci sarà alcun beneficio per le finanze pubbliche. «Non c'entra nulla con la spending review. Anzi, il rientro dei distaccati comporterà un aumento dei costi per le Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa casse dello Stato, perché occorrerà pagare a questi dipendenti anche il salario accessorio, i buoni pasto e la produttività». Insom.ma non cambier à moltissimo dal punto di vista dei costi perché nel pubblico impiego il sindacalista distaccato non solo mantiene il posto di lavoro ma viene retribuito dall' amrninistrazione e non dal sindacato. Nel privato chi passa all'attività sindacale a tempo pieno non perde il posto di lavoro ma viene retribuito però dalla stessa organizzazione sindacale. Il taglio dei distacchi non si applicherà alle forze di polizia e ai vigili del fuoco. Per queste categorie, in sostituzione della riduzione del 50 per cento, viene stabilito che alle riunioni sindacali indette dall'amministrazione di appartenenza possa partecipare un solo rappresentante per associazione sindacale. Nessun taglio anche per le prerogative delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) in quanto sono espressione dei lavoratori e non dei sindacati. (r. ma.) 26/8/2014 data LA REPUBBLICA pag Economia e Politica AUTUNNO CALDO? FACCIANO PURE 5 NESSUN RITARDO SUL PUBBLICO IMPIEGO I Grazie al decreto di Se i sindacati Marianna Madia vogliono un dimezzati i distacchi autunno caldo e i permessi facciano pure sindacali nel Già l'estate pubblico impiego non è stata un granché, con un po' E il segno che il govemo di caldo siamo più fa sul serio contenti ••-• ,.- • ,•• • ... • .• •.• • .• • • • .. '• . . . 0916% LE GIORNATE PERSE Nel 2010 le giornate di assenza dei dipendenti pubblici per motivi sindacali sono state lo 0,16 per cento del totale 1.000 QUELLI CHE RIENTRANO I sindacalisti a tempo pieno che dal primo settembre dovranno rientrare a lavorare negli uffici sono circa un migliaio 3.655 I DISTACCATI OGNI ANNO Le giornate d ì lavoro perse per motivi sindacali sono pari a 3.655dipendenti all'anno pari a un dipendente su 550 Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
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