Sot il tei - La Chiusa

CHIUSAFORTE
Elezioni comunali 2014
PROGRAMMA AMMINISTRATIVO
LISTA “SOT IL TEI”
1. Il perchè di un impegno
Noi, della lista “Sot il tei “ (tei = tiglio, l’albero dell’amicizia e della comprensione sotto il quale i
nostri antenati si radunavano in assemblea) ci proponiamo come svolta rispetto alle
amministrazioni del passato e faremo il possibile per governare con serietà, onestà e trasparenza,
dedicando parte della nostra giornata al bene della comunità chiusana.
Desideriamo con tutte le nostre forze affrontare i problemi e le crisi insieme, dando aperto spazio
alle opinioni di tutti e facendoci carico di chi vive oggi e di chi sceglierà di vivere a Chiusaforte in
futuro.
2. Vivere a Chiusaforte, una scelta da sostenere
Abitare a Chiusaforte è una scelta impegnativa, per le varie difficoltà di tipo burocratico, sanitario,
organizzativo che incontriamo quotidianamente. Eppure le nostre radici sono ben piantate in questa
terra.
Noi desideriamo vivere a Chiusaforte serenamente, in pace con noi stessi, con il prossimo e con
l'ambiente naturale che ci circonda.
Desideriamo nel contempo che tale sforzo venga compreso e sorretto da quegli organi pubblici che
troppe volte dimenticano che esistono per risolvere i nostri problemi.
Ben amministrare un comune come Chiusaforte significa lavorare a fondo per fare in modo che i
cittadini siano invogliati a rimanere in questo luogo.
Come?
L'amministratore comunale deve preoccuparsi dei bisogni immediati dei suoi cittadini e nel
contempo programmare a lungo termine gli effetti dei suoi interventi.
L'andamento demografico è il valore primo al quale far riferimento per comprendere se l'azione
amministrativa ha avuto buon esito. Un comune che si spopola, dal quale i giovani emigrano, è non
solo il segno di una necessità, ma anche l’indicazione che qualcosa non ha funzionato, mentre il
risvolto positivo di questo valore dovrà fungere da faro per chi si appresta a raccogliere le redini
amministrative del comune.
3. Trasparenza e lungimiranza
Analizzata in profondità la situazione economica in cui il Comune versa, con la consapevolezza
delle sempre minori risorse finanziarie a disposizione, si potranno individuare i passi da
intraprendere per gestire il bilancio in modo più rigoroso. Si potrà rendere maggiormente efficace
la macchina burocratica, riducendo gli sprechi e rendendola più trasparente e meglio compresa dai
cittadini, il tutto dando comunque priorità ai servizi più importanti per la comunità.
E’ necessario garantire il diritto all’accesso dei servizi senza nessuna discriminazione e con
particolare attenzione ai cittadini che si trovano nelle condizioni di maggiore disagio sociale.
L’imparzialità e la continuità nell’erogazione dei servizi stimolano e valorizzano anche la
partecipazione attiva del cittadino.
I cittadini devono essere informati sull’attività amministrativa con la pubblicazione periodica di
un notiziario.
Con apertura mentale, con lungimiranza e con il superamento dei "campanilismi", si adotteranno i
passi necessari per giungere alla indispensabile unione o fusione dei comuni: si tratta di un passo
delicato e difficile, ma probabilmente è l’unica soluzione in grado di contenere i costi sempre più
elevati delle municipalità in un momento critico come quello che stiamo attraversando.
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In questo contesto gli amministratori che verranno eletti dovranno trovare le chiavi di lettura per
interloquire a livello regionale nella ricerca della migliore soluzione possibile delle forme di
governo della montagna.
4. Un comune, tante frazioni
Il territorio comunale si estende su di una superficie davvero vasta e su di essa sono dislocate, a
considerevole distanza dal capoluogo, le tante frazioni. E' perciò complesso compito
dell’amministrazione comunale prestare la stessa cura nel risolvere i problemi che si presentano in
numero considerevole nelle diverse frazioni, in cui -dato da non scordare mai- vive la maggior parte
della popolazione residente.
5. Ambiente, risorsa gratuita
L'unico e grande bene del quale potremmo sempre disporre a Chiusaforte è l'ambiente naturale.
Dopo la dismissione della ferrovia e la chiusura delle caserme degli alpini, visto il mancato sviluppo
di un’area industriale ed artigianale, nonostante la realizzazione di aree e capannoni per attività
produttive in genere, dobbiamo iniziare a farci delle domande su quale tipo di sviluppo vogliamo
o possiamo realizzare.
Nei decenni passati la tendenza era stata quella del consumo del territorio. Ora tutte le esperienze in
Italia ed all’estero dimostrano che è necessaria un’idea diversa di sviluppo. Abbiamo acqua, che
equivale e supera oro e petrolio ed è la risorsa più preziosa del pianeta. Non possiamo permetterci di
buttarla via, di regalarla o di sciuparla più di quanto non sia già stato fatto. Abbiamo legname, fonte
di energia altrettanto preziosa. Dobbiamo studiare i modi per utilizzare queste risorse senza
impoverire, snaturare, inquinare un ambiente per molti versi poco contaminato come il nostro.
La massima espressione di un uso saggio dell’ambiente è quello dell'altopiano del Montasio, vera
fabbrica di sano turismo: incominciamo a pensare, come in molte zone delle Alpi e degli Appennini
di altitudine simile alla nostra, al turismo “verde “, oltre a quello invernale, è fondamentale.
Più complicata è la situazione nella conca di Nevea, irrimediabilmente compromessa dalla
costruzione dei grandi condomini negli anni '70 del 1900 e poi soggetta ad ulteriori
cementificazioni.
Una più che ponderata riflessione fra tutte le parti che hanno veramente a cuore le sorti della località
potrà evitare nuove ferite all’ambiente naturale di quella che fu definita la più bella conca delle Alpi
Giulie.
E nell'ottica di valorizzazione di un territorio a forte valenza naturale come il nostro, tra le attività
turistiche da sviluppare, rientrano quegli sport quali la mountain bike ed il down hill, l'arrampicata
sportiva, il canyoning ed il rafting che già ci vedono, forse a nostra insaputa, uno dei maggiori siti
di interesse nazionale ed europeo.
Per disporre di un ambiente e di un territorio più sani, consentendo un risparmio alle tasche dei
cittadini ed un ricavo dalla vendita dei materiali differenziati, si rende necessario adottare anche una
più attenta e capillare azione informativa per quanto concerne la raccolta differenziata dei
rifiuti.
6. Abbattimento dei fattori inquinanti dell’aria ed acustici
Bisogna prestare grande attenzione nella gestione della centrale a biomasse che si trova nel
capoluogo, frequente causa di forti emissioni inquinanti.
E’ necessario ripensare ad una dislocazione della vicina centrale elettrica a biodiesel, peraltro
fortunatamente non ancora entrata in funzione.
Ormai su tutta la rete autostradale italiana sono state costruite le barriere antirumore, utili anche a
limitare l’inquinamento atmosferico: deve essere un impegno della nuova amministrazione quello di
muoversi per portarle anche nella valle del Fella.
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7. Sella Nevea: una opportunità ed una sfida di sviluppo sostenibile
A Sella Nevea molte risorse economiche sono state messe in campo per la realizzazione
dell’agognato collegamento in quota con la località di Bovec; il demanio sciabile si è dunque
ampliato considerevolmente grazie all’apporto di capitali regionali. Purtroppo la situazione
congiunturale delle proprietà degli impianti di Bovec, unita agli eventi che hanno coinvolto
l’impianto di risalita sloveno ha in un sol colpo vanificato gli effetti, che pure si erano iniziati a
percepire, dell’aumento dei fruitori del polo sciistico. L’amministrazione comunale dovrà dunque
farsi carico di una importante e coraggiosa sfida: porsi quale interlocutore e pungolo dei soggetti
che, a diverso titolo, sono chiamati a favorire la rinascita della stazione sciistica transnazionale di
Bovec – Kanin. Molto dipenderà dalle scelte di investimento strategico che dovrà compiere il
governo sloveno ma proprio nel solco di un rinnovo dei contatti transfrontalieri e nell’azione
sinergica che potrà essere dispiegata potranno essere colti i frutti per la rinascita di Sella Nevea.
Non vanno tuttavia dimenticati interventi che non guardino solo allo sci alpino in senso stretto:
Sella Nevea si sta’ infatti affermando nel panorama della nuova disciplina del free ride e dovrà
puntare a migliorare altresì anche i servizi offerti ai fruitori dello sci alpinismo.
Sul versante impiantistico l’Amministrazione comunale dovrà riappropriarsi di un ruolo attivo e
propositivo nei confronti di Promotur cercando di ampliare l’offerta per le famiglie nella zona di
valle con la realizzazione di impianti di piccola dimensione per piste di pendenza moderata.
Un comportamento vigile dovrà essere posto in atto allo scopo di scongiurare che le risorse
destinate nell’ambito del piano di sviluppo di Promotur non vengano destinate ad altre località
sciistiche.
Accanto a questi ambiziosi obiettivi di sviluppo l’Amministrazione Comunale dovrà inoltre, nel
breve, dispiegare una politica di piccoli investimenti che migliorino e/o reperiscano aree di sosta,
che incidano sull’arredo urbano e che rendano più piacevole un soggiorno nella località (posa di
fioriere, sistematica e continua attività di sfalcio, manutenzione dei percorsi escursionistici, ecc.). Si
potrà organizzare un punto di distribuzione farmaci (Pharmaclick Punto Salute) ed avviare una
attività di accompagnamento ai gestori delle strutture alberghiere per l’accesso a canali
preferenziali di finanziamento necessari all’ammodernamento degli immobili e delle attrezzature.
Con l’approvazione del nuovo piano particolareggiato si sono posti poi i paletti dello sviluppo
futuro della località che privilegerà nuovi insediamenti alberghieri in luogo di quelli residenziali
(l’esito della costruzione dei quali, in termini di concreta ricaduta economica, è sotto gli occhi di
tutti). Ma questa auspicata trasformazione, che dovrà essere rispettosa dei sistemi costruttivi locali
ed inserirsi armoniosamente nel paesaggio, necessita di investitori che credano nelle potenzialità
di sviluppo della località; in questo contesto dovrà assumere assoluta dignità e sostegno un
progetto di marketing territoriale, cioè un complesso di attività che avranno quale specifica
finalità la definizione di progetti, programmi e strategie volte a garantire lo sviluppo del polo
turistico nel lungo periodo.
8. Riappropriazione di spazi
La presenza degli alpini a Chiusaforte ha costituito un evento importantissimo che ha condizionato
positivamente l'economia e la vita sociale del paese per oltre un trentennio. Assodato che il
patrimonio della caserme è di proprietà comunale, prima di procedere con interventi drastici di
risanamento ambientale, sarà compito imperativo dell’amministrazione ricercare una riconversione
possibile; a tale scopo la nostra compagine si impegna a verificare la possibilità di accedere al
Programma di cooperazione transnazionale South East Europe che ha dato vita al progetto F.A.T.E.
“From Army to Entrepreneurship - Dalla difesa all’imprenditoria". In altre parole si
favorirebbe la riconversione dei siti militari dismessi in centri di servizi e incubatori di imprese e la
crescita economica nelle aree in cui la promozione dello spirito imprenditoriale e la nascita di
imprese innovative rappresentano dei beni fondamentali per lo sviluppo economico e dove la
riconversione rientra tra gli obiettivi primari. Sino ad un ventennio orsono nessuno avrebbe creduto
che la zona industriale di Amaro avrebbe avuto lo sviluppo che constatiamo; credere che esista
ancora qualche strada da ricercare prima del definitivo oblio delle strutture significa avere
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coraggio. Con altrettanto coraggio dovrà essere poi intrapresa una azione per la trasformazione
delle palazzine ex ufficiali e sottoufficiali attraverso la creazione di alloggi sociali: esistono infatti
delle società che attraverso dei meccanismi di contribuzione para statale trasformano patrimonio
edilizio in contenitori di residenza con locazioni a basso costo.
La creazione di una grande e strutturata area verde che si estenda sui terreni liberi compresi tra
l’autostrada e la strada statale dirimpetto a Villanova, consentirà poi a Chiusaforte di modificare
l'aspetto di disordinata landa ghiaiosa che da troppo tempo caratterizza il suo ambiente di
fondovalle. Ciò andrà a beneficio non solo del movimento turistico che ha mostrato un qualche
segnale di ripresa con l'apertura della pista ciclabile e per intercettare il quale si è attivata una
seppur ancor modesta ma confortante forma di ospitalità diffusa, ma di tutti i residenti, che potranno
trovare a portata di mano un ambito naturale di cui disporre facilmente, in ogni momento e per varie
esigenze.
9. Collaborare è d'obbligo
Per quanto concerne le politiche sociali, riferendosi al mondo degli ormai pochi giovani rimasti in
paese e dei tanti vecchi, all'importantissimo ma anch'esso residuale movimento associazionistico,
alla parrocchia, a chi svolge attività culturali e sportive o cerca d'investire al meglio il proprio
tempo libero, l'amministrazione comunale, oltre che impegnarsi in prima persona, non potrà che
prestare grande attenzione a tutte le sollecitazioni ed alle richieste che giungeranno dai cittadini,
così da supportare, rafforzare e pubblicizzare queste iniziative fondamentali per la vitalità di un
comune.
Viste le scarse risorse a disposizione è comunque d'obbligo pervenire ad un coordinamento delle
varie attività, così da evitare spreco di energie e di risorse.
Lo stesso dicasi per la rivitalizzazione del capoluogo e di Sella Nevea, che dovrà necessariamente
passare attraverso la stretta di un patto di collaborazione tra il comune e tutti gli operatori
commerciali.
Interesse particolare andrà riservato alla ricerca di soluzioni per mantenere aperte le scuole
materna ed elementare creando una “rete formativa” con gli altri poli scolastici presenti sul
territorio.
Dovrà proseguire e consolidarsi il rapporto tra scuola, istituzioni e associazionismo al fine di
promuovere tutta una serie di attività che garantiscano una fruttuosa crescita culturale dell'intera
comunità chiusana e favorire un processo di scambio e di risoluzione dei problemi condiviso anche
con i genitori-amministratori dei paesi limitrofi e gli insegnanti stessi, che preveda l'istituzione di
servizi di supporto alle famiglie (quindi a beneficio di genitori, bambini e adolescenti).
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