IL “CANDIDATO” DI PRIMORDINE CERCA NUOVI SBOCCHI PROFESSIONALI SENZA METTERE IN ALLERTA, ALLARMARE O BRUCIARE I PONTI ! INTRODUZIONE S econdo il Kelly Global Workforce Index™, il 67% dei lavoratori dell’area EMEA ha preso in considerazione l’idea di cambiare lavoro nel 2013, con aspettative simili per il 2014. Se fai parte di questo gruppo, ricordati che cambiare azienda (o decidere di restare dove sei) è un processo e che c’è un modo leale per farlo che non danneggerà il tuo lavoro né minerà la fiducia 67% riposta in te dall’azienda e dai collaboratori. Sfortunatamente, alcune persone che cercano lavoro non se ne preoccupano, lasciando dietro di sé una serie non necessaria di ponti bruciati, quando lasciano un’azienda. Altri, che mettono al corrente i datori di lavoro della loro intenzione di cercare un nuovo lavoro e poi restano dove sono, scoprono che una percezione negativa diventa una barriera insormontabile per ottenere aumenti o promozioni, se non peggio: il datore di lavoro associa il dipendente ad una condizione d’inconsistenza e comincia a cercare un sostituto. 2 dei lavoratori dell’area EMEA ha pensato di cambiare lavoro nel 2013 5 CONSIGLI 3 Per chi cerca un nuovo lavoro mentre ancora ne ha uno e vuole tenere d’occhio il mercato senza minare la propria reputazione (o perdere il lavoro) 1D RISPETTA L’AZIENDA PER LA QUALE LAVORI eciditi a mantenere una netta linea di demarcazione tra il tuo lavoro e la tua ricerca di un’altra occupazione. Se vivi un periodo di stasi nel tuo lavoro, evita di fare dall’ufficio telefonate legate alla tua ricerca di lavoro. Non utilizzare il tuo computer dell’ufficio per cercare lavoro, neanche in pausa pranzo. Tutti dovrebbero dare per scontato che l’attività di un PC, tablet o laptop di lavoro sia monitorata. Ricordati che, se dovessi andartene, un altro dipendente erediterà il tuo PC/laptop e, magari, anche la tua cronologia di navigazione: lascia solo tracce legate al lavoro cui ti sei dedicato nelle ore passate in ufficio. 4 Non vuoi essere percepito come un dipendente con un piede fuori dalla porta 2M LINKEDIN È UN POTENTE AMPLIFICATORE agari, tu non dedichi tempo al tuo profilo business online, ma è probabile che potenziali datori di lavoro controlleranno il tuo profilo LinkedIn all’inizio del processo di selezione. Potresti essere tentato di aggiornarlo, ma questo è un chiaro segnale per chi vi presta attenzione. Niente dice al tuo network (e al tuo datore di lavoro) che sei sul mercato come un’improvvisa impennata di attività, soprattutto quando si tratta di raccomandazioni da ex capi e collaboratori, coi quali non c’erano grandi contatti fino a quel momento. Mantieni un ritmo più controllato. Se possibile, entra in contatto con LinkedIn quanto prima possibile, nella tua ricerca di lavoro. Se non lo fai già, dedica del tempo a promuovere la tua azienda e il settore in cui lavori attualmente col tuo network su LinkedIn. È una buona abitudine, a prescindere dalle tue intenzioni. Manda a colleghi e collaboratori richieste di connessione. Ed assicurati di utilizzare le tante risorse che LinkedIn mette a disposizione di chi cerca lavoro. 5 3N “CHE NE DICI DI QUESTO TEMPO?” on importa se, durante un pranzo coi colleghi, il clima invita a “dire tutto”: non rivelare che stai cercando lavoro o pensando di lasciare l’azienda. Non fare affidamento sui tuoi collaboratori, su quelli con cui pranzi e nemmeno sul collega che consideri un vero amico. La tua reputazione professionale e la tua situazione attuale vanno protette e, se tu stesso non mantieni il segreto, non puoi aspettarti che lo facciano gli altri. Potrebbe essere un errore sopravvalutare la lealtà di un collega nei tuoi confronti quando dichiari apertamente che speri di andartene. Ricordati: se il fatto che tu stai cercando lavoro, qualora venisse fuori, può rivelarsi un danno di qualsiasi genere per la tua carriera, meglio tenere quest’informazione solo per te. 6 La tua reputazione professionale e la tua situazione attuale vanno protette, e, se tu stesso non mantieni il tuo segreto, non puoi aspettarti che lo facciano gli altri. 4A FAI I COLLOQUI NEL TEMPO LIBERO nche se nessuno pensa di farlo durante le vacanze, assicurati di utilizzare il tuo tempo libero retribuito (permessi o giorni di ferie) per fare colloqui. Se stai pensando di cambiare azienda, magari anche entro l’anno, tieni da parte un po’ di giorni di ferie per questo. Come candidato di primordine, non utilizzare tutti i tuoi giorni di vacanza per poi aspettare che il tuo datore di lavoro gestisca tue assenze non pianificate (con finti giorni di malattia o emergenze familiari inesistenti). Puoi anche fare un primo colloquio telefonico durante la pausa pranzo, ma, per i colloqui faccia a faccia, vorrai concentrarti completamente su quel momento. Se un colloquio va bene e ti viene offerto un viaggio imprevisto o un colloquio più approfondito, potrai dedicartivi totalmente, anziché rifiutare per raggiungere una riunione di lavoro pomeridiana già in programma. 7 Mentre nessuno pensa di farlo durante le vacanze, dovresti riservare parte dei tuoi permessi retribuiti ai colloqui. 5È L’ERBA È PIÙ VERDE? facile iniziare a fantasticare su quanto sarà più bello un nuovo ambiente di lavoro, soprattutto dopo, per dire, aver rispettato una scadenza apparentemente impossibile: ma meglio lasciare i propri sogni a casa. Sarà molto difficile tornare a concentrarti sulle tue attuali responsabilità sul lavoro, se inizi ad allontanartene mentalmente. Mantieni i piedi per terra e controlla ogni giorno la tua etica professionale e il tuo atteggiamento. La verità è che potresti non trovare il lavoro ideale per un po’, per cui cerca di stare bene dove sei. Inoltre, mentre dedichi energie a cercare opportunità all’esterno, chiediti se, onestamente, hai davvero esaurito le opportunità di carriera dove lavori attualmente. Prenditi del tempo per parlare dei tuoi obiettivi di carriera e delle opportunità di promozione con il tuo responsabile. Potresti trovare le opportunità che stai cercando proprio nell’azienda in cui lavori già. 8 Resta leale mentre cerchi un altro lavoro, ed evita di bruciare i ponti. SE e quando ne darai effettivamente notizia al tuo attuale datore di lavoro, potrai considerare la sua sorpresa e il suo dispiacere per la tua partenza come un segno di un’uscita fatta bene. Come società di selezione di personale di livello mondiale, Kelly® si dedica a mettere chi cerca lavoro in contatto col suo lavoro ideale. Inizia oggi stesso a cercare lavoro sul Kelly Career Network®, entra nel nostro Talent Network, o visita www.kellyservices.it per saperne di più. 9 L’AUTORE JOHNNY JIANG è Recruiting Manager per Kelly Services Strategic Accounts and Operations (SAO) con esperienza di selezione e strategie di mercato in ambito High-Tech, maturata in settori come Retail, Life Science ed Automotive. Dopo sei anni nella Silicon Valley con ruoli da Technical Recruiter a Recruiting Manager, Johnny ha deciso che era il momento di cambiare scenario e si è trasferito a Roseville, CA; poco tempo dopo, è entrato in Kelly Services. Gestisce la SAO IT, che soddisfa le esigenze di selezione in ambito IT di molti account SAO negli USA. Johnny ha conseguito due lauree all’università UC San Diego, in Management Science e Psicologia. KELLY SERVICES® Kelly Services, Inc. (NASDAQ: KELYA, KELYB) è leader nell’erogazione di workforce solutions. Kelly® offre una vasta gamma di servizi di outsourcing e consulenza, nonché selezione di personale a tempo determinato ed indeterminato. Con clienti in ogni parte del mondo, Kelly trova lavoro a più di 560.000 persone l’anno. Il fatturato 2012 è stato di $5.5 miliardi. Visita kellyservices.it e seguici su Facebook, LinkedIn, e Twitter. Scarica The Talent Project, l’app gratuita per iPad di Kelly Services. Le informazioni contenute in questo documento non possono essere copiate, diffuse, vendute o distribuite in altro modo senza la preventiva autorizzazione scritta da parte di Kelly. Tutti i marchi citati appartengono ai rispettivi proprietari. An Equal Opportunity Employer. © 2013 Kelly Services, Inc. ESCI
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