ESITI DELLA RICERCA Il questionario è stato costruito con l’intento di conoscere gli apporti di competenze e gli esiti professionali dei giovani che sono stati impegnati o che lo sono tuttora in progetti di Servizio Civile o Servizio Volontario Europeo. Il questionario è stato somministrato tramite social network e e-mail a 578 persone partecipanti e non a progetti di servizio civile o di servizio volontario europeo. Il 64% circa è di sesso femminile, mentre il 36% circa è di sesso maschile. L’età media dei rispondenti è di circa 26 anni in un intervallo che va dai 19 ai 49 anni. La maggior parte degli intervistati si colloca nella fascia di età che va dai 23 ai 26 anni, il 35% nella fascia d’età che va dai 27 ai 39, il 15% circa nella fascia compresa tra i 19 e i 22 anni ed il restante 12% circa nella fascia di età compresa tra i 31 e i 49 anni. La maggioranza dei rispondenti dichiara di risiedere nella provincia di Napoli, seguita dalla provincia di Caserta (14%) e di Salerno (13%). Solo una parte residuale (6,5% circa) dichiara di risiedere nelle province di Avellino e Benevento, mentre poco più di ¼ dei rispondenti dichiara di risiedere fuori dalla Regione Campania. Il titolo di istruzione più diffuso tra i giovani che hanno risposto all’indagine è il diploma di scuola superiore, seguito dalla laurea triennale (22%) e dalla laurea magistrale (19,4%). Quanto alla condizione attuale: il 23% dei rispondenti è studente o studentessa, il 15,2% condivide tale condizione con quella di lavoratore e lavoratrice. I lavoratori a tempo determinato rappresentano il 12,5% dei rispondenti mentre i lavoratori a tempo indeterminato il 5,4%. Sommando coloro che sono in cerca di prima occupazione e coloro che sono disoccupati arriviamo a circa il 23% di persone che non svolgono alcuna attività. La maggior parte di coloro che sono disoccupati si trova tra gli studenti e tra chi non ha proseguito oltre il diploma, mentre la maggior parte dei lavoratori a tempo determinato o indeterminato si colloca tra chi ha conseguito un titolo di studio alto come la laurea triennale o magistrale. Lo status di disoccupazione è molto più frequente tra chi ha tra i 27 e i 30 anni. La percentuale di persone che dichiarano di non svolgere nessuna attività lavorativa, di non essere impegnati in alcun percorso di formazione o di studio è molto alta tra i rispondenti che hanno un’età compresa tra i 19 e i 22 anni. Molto alta la partecipazione alle attività di associazioni di volontariato (più del 75%), alle associazioni sportive (50% circa) e ai gruppi o associazioni giovanili (47% circa). Altissima la percentuale di chi ha partecipato solo ad un progetto di servizio civile, mentre il 12% ha partecipato solo al Servizio Volontario Europeo. Coloro che hanno partecipato ad entrambi i tipi di esperienza rappresentano il 4% circa e il restante 11% circa (pari a 65 persone) rappresenta la quota di coloro che non hanno svolto nessuna delle due attività. condizione professionale tra coloro che hanno svolto il solo Servizio Civile il 26,7% è studente o studentessa, il 17% circa è anche lavoratore o lavoratrice, mentre un buon 30% è disoccupato oppure in cerca di prima occupazione. Tra coloro che hanno partecipato solamente al Servizio Volontario Europeo il 26% circa lavora a tempo determinato mentre il 18,6% è un lavoratore saltuario. L’ambito di intervento più gettonato per quanto riguarda il Servizio Civile è quello della comunicazione, seguito dalla disabilità e dalla tutela dell’ambiente mentre per quanto riguarda lo SVE il settore più gettonato è la tutela dell’infanzia, seguito dalla comunicazione e dall’educazione attraverso le attività sportive. Relativamente alle competenze maturate durante il Servizio Volontario Europeo, le principali sono: competenza interculturale, la capacità di lavorare in gruppo, la padronanza di una lingua straniera, il senso di responsabilità, curiosità intellettuale e spirito di osservazione, la capacità di comunicare in lingua inglese, la capacità di partecipare attivamente alle discussioni e di ascolto. Rispetto al Servizio civile Nazionale, i rispondenti hanno dichiarato che le competenze maturate sono: capacità di lavorare in gruppo, il senso di responsabilità, la capacità di ascolto, il senso di iniziativa, la partecipazione attiva alle discussioni e la gestione del tempo. Più del 53% dei rispondenti ritiene che tali competenze siano molto o del tutto utili per i propri progetti professionali. Tra coloro che hanno un titolo di studio elevato (72% degli aventi un Master di II livello e 68%di coloro che hanno conseguito un Dottorato di Ricerca) è ancora più alta la percezione dell’utilità di queste competenze e lo stesso avviene sia per chi non è impegnato in nessuna attività e non ricerca un lavoro sia tra chi è impegnato in percorsi di stage o tirocinio. Il 46% degli intervistati è d’accordo o completamente d’accordo con un allargamento dei propri orizzonti professionali correlato alle competenze acquisite durante i progetti di volontariato nazionale o internazionale.
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