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Il nostro mondo,
’
la nostra dignita,
il nostro futuro
Anno europeo dello sviluppo 2015
La pace non è il lavoro di un uomo solo,
di un partito, di una nazione.
Non c’è una pace delle nazioni grandi o piccole,
la pace è il frutto della cooperazione
di tutto il mondo.
Barack Obama
Verso l’anno europeo della cooperazione
A fare da sfondo all'anno scolastico 2014-2015 sono due temi forti e profondamente
correlati: cittadinanza e cooperazione.
L'idea di cittadinanza che sposiamo si fonda su quel concetto di dovere alla solidarietà
sociale, richiamato dal testo costituzionale, che esorta ciascuno di noi all’impegno per
il benessere della comunità in cui viviamo. Per poterci definire a pieno titolo cittadini,
abbiamo il dovere morale di impegnarci con e per gli altri: è questo dovere che ci spinge
a sentirci parte di, a prenderci cura di, a lavorare con...
Il Laboratorio scuola e volontariato presenta questo documento che vuole essere un
atto di sostegno e fiducia verso chi può essere segno di cambiamento. Uno strumento
per concorrere alla crescita di cittadini solidali e responsabili. Una proposta a tutti di
farsi carico, ciascuno con le proprie competenze, tanto dei problemi locali quanto di
quelli globali e, attraverso la partecipazione, di portare un cambiamento sociale. In tal
modo si possono costruire legami, beni relazionali, rapporti fiduciari e cooperazione
tra soggetti e organizzazioni, concorrendo ad accrescere e valorizzare il capitale sociale del contesto in cui si opera.
Adriano Bordignon
Presidente del Coordinamento delle associazioni
di volontariato della provincia di Treviso
Guida alla lettura
Questa pubblicazione vuole essere un agevole strumento a disposizione dei docenti per illustrare le iniziative promosse, organizzate e realizzate dagli operatori del Laboratorio scuola e
volontariato nel corso dell’anno scolastico 2014/2015, in stretta
sinergia con il volontariato del territorio.
Nella scuola
> Cittadini come… Let’s talk about! Per ampliare gli orizzonti dei
concetti di cittadinanza e cooperazione e sentirli propri
> La scelta. Il teatro sociale come stimolo forte all’impegno nel
quotidiano
> Pane e tulipani. Per una sensibilizzazione diffusa intorno ai
temi delle vecchie e nuove povertà
> Percorso formativo “Voci di fuori, voci di dentro”. Come esperienza viva di confronto e dialogo tra pari appartenenti a
mondi di vita differenti (libertà/detenzione)
> Il portavalori. Per riscoprire la centralità della Persona umana
attraverso percorsi dinamici
> Cosa farò da grande? Per la conoscenza di esperienze incentivate di crescita personale e di fattivo impegno comunitario
A partire dalla scuola
> Percorsi di introduzione al volontariato. Come occasione da riservare alla conoscenza di sé, delle proprie competenze, del
proprio territorio
> Ci sto! Per offrire a ragazzi che vivono un momento di particolare fragilità un percorso di crescita personale e valoriale
> Dire, fare, partecipare… Come proposta di impegno concreto
(individuale o di gruppo)
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Guida alla lettura
Il telaio
Nella scuola
Cittadini come… Let’s talk about!
Orientare i giovani ad abitare quotidianamente
la realtà, significa renderli attenti
alle trasformazioni, capaci di progettualità,
di organizzazione e coordinamento, ma anche
di solida cultura e di motivazioni profonde, di partecipazione
attiva e di accettazione dell’altro attraverso la quale
poter incidere sul senso di cittadinanza responsabile.
Nell’anno scolastico che vede chiudersi l’Anno europeo della cittadinanza e aprirsi quello dedicato alla cooperazione, il Coordinamento delle associazioni di volontariato, di concerto con il
tavolo interassociativo della cooperazione internazionale, propone agli studenti e alle scuole un percorso di crescita personale e sociale volto ad ampliare gli orizzonti dei concetti di
cittadinanza e cooperazione.
Operatori e volontari del Laboratorio scuola e volontariato e
delle associazioni accompagneranno gli studenti a cogliere lo
stretto nesso esistente tra i concetti di cittadinanza e cooperazione, costruendo insieme in modo interattivo, il senso di una
cittadinanza che è di fatto cooperazione; in cui l’appartenenza e
la partecipazione ad una comunità di vita non si esaurisce né si
confonde con l’appartenenza territoriale; in cui l’essere nel
mondo con gli altri richiama immediatamente i valori della responsabilità condivisa e dell’impegno reciproco.
I partner
Associazione Nats per... Treviso, Uomo mondo, Terre del Terzo
Mondo, I care, AVI-Associazione Volontariato Internazionale,
AFR-Associazione famiglie rurali, Amnesty International, Coordinamento Cittadinanza attiva della Marca e Coordinamento
delle associazioni di volontariato della Castellana.
Cittadini come… Let’s talk about!
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Le tappe e il percorso
Il percorso ideale e completo prevede la partecipazione delle
classi aderenti a:
> PERCORSO IN AULA: due incontri di 2 ore ciascuno
Attraverso metodologie interattive gli studenti saranno sostenuti in un percorso personale e di gruppo di revisione ed
estensione del concetto di cittadinanza, che oggi deve necessariamente superare le barriere e i confini nazionali per appropriarsi di un orizzonte di senso più valoriale che territoriale.
1° incontro: La dimensione della cittadinanza
Costruzione dell’abbecedario condiviso della cittadinanza
2° incontro: Come agire la cittadinanza: il metodo cooperativo
> ADOZIONE di un progetto di cooperazione (internazionale o
locale) di una delle associazioni aderenti al Tavolo cooperazione.
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Cittadini come… Let’s talk about!
Il telaio
La scelta
Vi consegniamo quattro storie vere di
uomini e donne che hanno avuto il coraggio
di ribellarsi dal ruolo di complici passivi
di un meccanismo basato sull’odio.
Nascondere il vicino in casa propria,
dare un passaggio ad una donna,
aiutare con del denaro un amico,
condividere del cibo con un ragazzo,
ci appaiono piccoli gesti ma diventano
enormi esempi di coraggio e di umanità
in un tempo di guerra
in cui la malvagità regna in ogni angolo,
in un tempo in cui proprio l’aiutare quel vicino di casa,
amico, conoscente di etnia e religione
differente potrebbe costarti la vita.
Marco Cortesi e Mara Moschini
Questo progetto propone il teatro sociale come stimolo forte all’impegno nel quotidiano. È promosso dal Coordinamento delle
associazioni di volontariato della provincia di Treviso, Ufficio
scolastico territoriale (Consulta Provinciale degli studenti) in
collaborazione con Siamo Treviso, Amnesty International, Ipsia.
Per abitare la realtà con consapevolezza bisogna imparare a
dare valore alla storia, conoscere gli eventi, guardarli dal di dentro. Questa proposta di lavoro nasce dalla volontà di dare un risvolto di concretezza alla Giornata della Memoria.
Il 27 gennaio è una data che lancia un monito a tutti noi: “mai più”!
Eppure, l’uomo continua a ripetere la brutalità dei genocidi, magari in luoghi più nascosti, in territori più circoscritti, ma non
meno reali.
La scelta
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Nella settimana che precede la Giornata della Memoria, lo spettacolo verrà replicato nei diversi centri della nostra provincia. Si
tratta di quattro storie vere di coraggio provenienti da uno dei
conflitti più atroci e disumani dei nostri tempi: la guerra civile
che ha insanguinato l’ex-Jugoslavia tra il 1991 e il 1995. Raccolte
durante il conflitto bosniaco dalla dottoressa, Svetlana Broz (nipote di Josip Broz, capo di governo jugoslavo, meglio conosciuto
con il nome di Tito) e affidate alla voce di Marco Cortesi e Mara
Moschini. Storie terribilmente attuali di coraggio civile, di decisioni e di scelte.
Uno spettacolo teatrale “La scelta” che richiama all’impegno, alla
responsabilità, per offrire poi agli studenti la possibilità di tradurre la spinta interiore evocata ed accesa dalla scena, in qualcosa di accessibile e concreto: un corso di approfondimento e
preparazione ai temi forti della cooperazione internazionale:
> conoscenza e tutela dei diritti;
> educazione alla pace e all’interculturalità;
> cultura del rispetto.
Siamo Treviso, Amnesty international, Ipsia Treviso e Caritas Vittorio Veneto cureranno gli approfondimenti tematici e offriranno
agli studenti interessati opportunità di impegno concreto sia a livello territoriale, che internazionale (campi estivi di volontariato
nei Balcani).
Lo spettacolo potrà coinvolgere interi gruppi classe (3ª, 4ª, 5ª);
gli approfondimenti saranno realizzati in orario pomeridiano su
costituzione di gruppi interessati.
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La scelta
Il telaio
Pane e tulipani
“Pane e tulipani” è un’iniziativa, aperta alle scuole di ogni ordine
e grado della provincia di Treviso, promossa dal Coordinamento
delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso e dall’Ufficio Scolastico Territoriale XI, in collaborazione con una rete
di oltre 20 realtà del territorio impegnate sul fronte della lotta
alle vecchie e nuove povertà.
Il progetto si avvia alla sua quarta annualità. La finalità è quella di
far fiorire una sensibilità personale e una partecipazione diffusa
intorno alle emergenti povertà del nostro territorio, unendo stimoli
formativi a gesti concreti. In particolare, nelle scuole secondarie
si lavorerà con la metodologia del Teatro dell’oppresso (TDO), atta
a stimolare processi di pensiero e rielaborazione critica della realtà volti all’azione e all’impegno diretto dei partecipanti.
Le scuole che aderiranno sceglieranno poi uno o più mesi durante i quali affiancare una delle associazioni impegnate sul
fronte delle povertà nelle attività di raccolta e distribuzione di
generi di prima necessità: dalla raccolta nei supermercati alla
gestione del magazzino; dalla preparazione delle borse spesa
alla distribuzione delle stesse. Se la scuola riterrà opportuno
farlo, potrà organizzare anche una raccolta interna alla scuola.
Attraverso l’impegno comune e condiviso potremo rispondere
contemporaneamente a diverse emergenze: offrendo supporto
alle associazioni impegnate nella distribuzione generi prima necessità; rispondendo al bisogno di concretezza degli adolescenti; portando all’attenzione dei giovani e delle famiglie le
situazioni di povertà economica ma soprattutto relazionale crescente nel nostro territorio.
I partner
Caritas Tarvisina, Caritas di Vittorio Veneto, Caritas di Castelfranco, di Montebelluna e di Mogliano, Croce Rossa di Cone-
Pane e tulipani
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gliano, Don Aldo Cagnin, Società San Vincenzo de Paoli di Treviso, Apio, Società San Vincenzo de Paoli Consiglio Centrale di
Vittorio Veneto, Croce Rossa di Treviso, I Care, Centro Aiuto alla
Vita di Treviso e Vittorio Veneto, Donne Senegalesi, Uomo
Mondo, La Porta, Granello di Senapa, Coordinamento Treviso
sud, Coordinamento del Volontariato della Castellana, Cittadini
Volontari-Coordinamento territoriale di Montebelluna, Coordinamento delle Associazioni di volontariato della sinistra Piave.
Modalità di adesione
Ciascuna scuola interessata sarà invitata, attraverso circolare
dell’UST, ad aderire al progetto entro il 31 dicembre, scegliendo
il periodo dell’anno e l’associazione (o le associazioni) con cui
gemellarsi. Le associazioni scelte cureranno l’approfondimento
formativo intorno alle povertà e costruiranno con i ragazzi il percorso di collaborazione, in accordo con i docenti referenti. Il percorso si articolerà in diverse tappe:
> adesione di un gruppo interclasse e/o di una o due classi capofila;
> riflessione e attivazione del/i gruppo/i aderenti mediante la
metodologia del Teatro dell'oppresso;
> lavoro di sensibilizzazione del gruppo promotore all'interno
della scuola;
> creazione di un gruppo interno che supporti le attività di raccolta e distribuzione di generi di prima necessità delle associazioni;
> eventuale momento di raccolta interno alla scuola.
I gruppi aderenti potranno anche organizzare visite guidate
presso le sedi delle associazioni per conoscere da vicino, nella
loro varietà e organizzazione, i servizi offerti alle famiglie in difficoltà (dal centro di ascolto, ai gruppi di sostegno, dal magazzino alimentare, a quello dei vestiti;...).
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Pane e tulipani
Il telaio
Voci di fuori, voci di dentro
2014-2015
Organizzato dal Coordinamento delle Associazioni di volontariato
in partnership con l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’Istituto Penale per Minorenni di Treviso, con il supporto di CTP Treviso 2,
Amnesty international, La prima pietra e Nats per… Treviso, progetto Diamoci dentro
Il percorso di educazione alla cittadinanza “Voci di fuori, voci di
dentro” da oltre 10 anni offre un’esperienza formativa attiva
che si basa sul confronto tra studenti delle scuole superiori
della provincia e ragazzi detenuti all’interno dell’Istituto Penale
Minorile di Treviso.
Il cuore del percorso si sostanzia nell’“incontro faccia a faccia
tra mondi di vita differenti”, che permette lo scambio di pensieri e riflessioni intorno a tematiche comuni, ma che soprattutto consente ai ragazzi coinvolti (di fuori, come di dentro) di
lavorare su aspetti importanti del vivere nel mondo con gli altri
(quali il riconoscimento dell’alterità, una maggiore consapevolezza di sé e il rafforzamento della propria identità), e del vivere in un contesto sociale più ampio, contribuendo a
promuovere il senso di cittadinanza attiva che si esplica anche
attraverso l’educazione alla legalità. Tutto questo, attraverso
un confronto continuo e diretto tra i ragazzi (pur considerando
i vincoli imposti da un regime di restrizione delle libertà individuali), con la costante presenza di educatori, docenti e volontari.
Il tema
> La tematica stimolo per l’anno scolastico che si apre è
“IL RISPETTO”, inteso come atto di amore e cura verso
se stessi e verso gli altri.
A proporlo sono stati proprio i giovani ospiti dell’Istituto Penale per Minorenni che, coinvolti nella riprogettazione, hanno
Voci di fuori, voci di dentro
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posto al centro del tavolo le questioni forti delle loro esperienze: le dipendenze da sostanze e l’amore.
Partendo dall’esperienza viva, e attingendo dalla ricchezza
offerta dall’associazionismo trevigiano, sarà possibile approfondire queste tematiche che si collocano lungo un continuum e che offrono mille stimoli di approfondimento (dalle
conseguenze personali e relazionali derivanti dall’uso di sostanze, fino ai pericoli derivanti dalle dipendenze affettive).
Il percorso
A numero chiuso, coinvolge i ragazzi detenuti dell’Istituto Penale Minorile e 5 gruppi provenienti da Istituti superiori della
provincia (una o più classi per gruppo), preferibilmente di
classe quarta, durata complessiva da ottobre a maggio.
Studenti e ragazzi detenuti potranno esplorare le tematiche
scelte attraverso molteplici modalità e stimoli (dalla lettura, al
cineforum, all’arte figurativa, agli incontri con testimoni privilegiati) costruendo via via una raccolta multimediale. Tutti i giovani
coinvolti saranno quindi protagonisti nel determinare l’evolversi
del percorso collettivo: della sua struttura e delle sue sfumature.
Il lavoro sarà seguito da vicino dalla redazione interna all’ Istituto Penale Minorile del periodico “Innocenti evasioni”, che
anche quest’anno vedrà lavorare fianco a fianco giovani detenuti e studenti volontari del territorio.
Nel corso della giornata conclusiva del percorso si avrà la possibilità di ripercorrere ed approfondire ulteriormente tutti gli
argomenti trattati, con una condivisione piena tra tutti i soggetti coinvolti.
Poiché gli insegnanti rivestono un ruolo fondamentale per l’elaborazione delle tematiche nelle classi, si intende offrire un mo-
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Voci di fuori, voci di dentro
Il telaio
mento di formazione e preparazione sulla tematica dell’annualità, nonché un incontro organizzativo per coordinare tutte
le fasi e le modalità del percorso.
L’adesione al progetto viene effettuata da un Consiglio di
Classe, con la nomina di almeno due docenti referenti.
Possibili approfondimenti
> Il perdono. Incontro testimonianza rivolto alle classi quinte
che lo scorso anno hanno vissuto il percorso con l’Istituto Penale Minorile
> I docenti che svolgono l’attività di insegnamento dentro
l’Istituto Penale sono disponibili per svolgere incontri di
conoscenza nelle classi coinvolte nel progetto.
> Incontri di conoscenza e condivisione con le associazioni
partner
Percorsi paralleli
> Innocenti evasioni
Per raccontare il lavoro del progetto in itinere (passo dopo
passo), prosegue il lavoro della redazione del giornalino interno all’Istituto Penale Minorile
> Doposcuola peer to peer
Per condividere con i ragazzi ristretti anche la quotidianità
dell’impegno scolastico.
> Voci in campo
Per ampliare e diversificare le opportunità di incontro, conoscenza e relazione tra fuori e dentro. Torneo di calcio – con la
partecipazione degli studenti delle scuole superiori della provincia di Treviso.
Voci di fuori, voci di dentro
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Cosa farò da grande?
Possibilità di servizio
in Italia e all’estero (18/30 anni)
Promuovere le molteplici opportunità di servizio comunitario
aperte ai giovani, attraverso l’organizzazione
di incontri di informazione e testimonianza per i ragazzi
frequentanti le ultime classi delle scuole superiori,
sottende l’obiettivo più ampio di incoraggiare e rafforzare
la partecipazione civica e democratica attiva
dei cittadini entro e oltre i confini del nostro Paese.
Le esperienze di servizio incentivato garantiscono ai giovani una
forte valenza educativa e formativa, un’occasione di crescita
personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico
del nostro Paese.
Queste esperienze contribuiscono alla conoscenza e alla condivisione di valori comuni e fondanti l’ordinamento democratico, nonché alla costruzione di uno spirito di cittadinanza. Le
possibili aree di impegno, in Italia e all’estero, sono riconducibili
ai settori: assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale.
Il Laboratorio scuola e volontariato propone un incontro di una
o due ore scolastiche, come opportunità di orientamento in
uscita, unendo un’introduzione informativa al confronto con
esperienze dirette vissute da giovani del territorio (volontari in
servizio).
Partendo dalla presentazione del Servizio civile, si prosegue
ampliando l’orizzonte ai vari “servizi incentivati” - Servizio Volontario Europeo, Servizio Civile all’estero e Campi di volontariato - fornendo quindi ai ragazzi un quadro completo delle
possibilità di servizio a loro misura, da vivere dentro e/o fuori
dai confini nazionali.
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Cosa farò da grande?
Il telaio
Il Portavalori
Il “Portavalori” è un percorso formativo ideato dal Volontariato
trevigiano per condividere con docenti e studenti il proprio orizzonte di senso, che vede come valore primo la Persona umana.
L’esperienza maturata dal 2010 (avvio del progetto) ad oggi ci
accompagna ad una diversificazione delle proposte sulla base
delle diverse finalità e metodologie.
Valori pensati - Per conoscere la Carta dei valori del Volontariato
Attraverso giochi di ruolo e dinamiche interattive potremo esplorare in modo nuovo e creativo la Carta dei valori, il Volontariato
provinciale e locale e le possibilità di impegno comunitario.
Ogni percorso proposto si articola in 3 incontri da 2 ore da realizzare in orario scolastico e prevede l’approfondimento di un
valore fondante e la possibilità di un successivo e facoltativo impegno concreto.
> La centralità della relazione
Nel volontariato si giocano relazioni differenti (simmetriche e
non); l’importanza della relazione si gioca prima di tutto con
se stessi. Mettersi a confronto con gli altri significa mettersi
in gioco con ciò che di noi è noto a noi e agli altri e viceversa.
> L’Altro
La premessa e il cuore dell’agire del Volontario è l’Altro, la Persona intesa come valore assoluto e irrinunciabile; a renderla
tale è proprio l’unicità e l’irripetibilità di ciascuno di noi. Ogni
persona è un valore in quanto tale; ogni persona va difesa, tutelata, aiutata, accompagnata a realizzarsi al massimo delle
sue potenzialità perché vale in sé e per sé.
Il Portavalori
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> La pedagogia dell’attenzione
Saper cogliere i segnali che l’Altro e il territorio ci rimandano, è
la capacità essenziale che ciascun Volontario fa propria e
mette al servizio degli altri. È l’attenzione l’atteggiamento che
permette di cogliere i bisogni e di elaborare delle risposte creative ed efficaci; e l’ascolto lo strumento privilegiato per poterlo
fare. Conosciamo e sperimentiamo insieme l’ascolto attivo.
> La persona e le sue competenze
Il Volontario è prima di tutto una persona, con peculiarità proprie, risorse e limiti. La valorizzazione e la condivisione delle
competenze è la modalità operativa del volontariato. È così
che il volontariato produce e riproduce ricchezza (personale e
sociale; individuale e comunitaria).
> L’Azione - l’urgenza del “fare”
Il volontariato è movimento e dinamismo; ad ogni bisogno
colto, il fare concreto è la risposta obbligata e immediata.
L’azione è scelta. È il pensiero condiviso a guidarla; è la lettura
del territorio in cui il Volontario vive a orientarla.
> La paga del Volontario (la gratuità)
In un mondo guidato dalla logica del profitto, l’azione gratuita del volontariato si pone in modo dirompente, quasi
controcorrente. Se non è il profitto a essere motore dell’azione volontaria, vale la pena indagare e conoscere le
spinte, intime e non, che la originano. “Paga” - motivazione:
quale rapporto?
> La partecipazione
Le Associazioni di volontariato rappresentano luogo privilegiato
di pratica di cittadinanza attiva. Esse sono concretizzazione e
luoghi di partecipazione alla vita comunitaria; si strutturano at-
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Il Portavalori
Il telaio
torno alla rilevazione di un bisogno o di un’emergenza per
creare risposte concrete e innovative, affiancando e facendo da
pungolo positivo alle istituzioni. Conosciamo insieme delle
esperienze significative del territorio e sperimentiamo insieme
nuovi percorsi di partecipazione.
> La Carta dei valori
Rileggiamo in modo creativo il documento di riferimento del
Volontariato, scoprendo i suoi principi fondanti.
Valori sentiti - Per riconoscersi come valore
Spesso ci confrontiamo con ragazzi che non hanno ancora avuto
la fortuna di incontrare gli altri su un piano di autenticità; che
non hanno voglia di parlare di sé o di condividere i propri pensieri e progetti.
Utilizzando canali comunicativi non verbali e differenziando gli
stimoli alla riflessione, cerchiamo di aprire una possibilità per la
riscoperta del Valore dell’Essere Persona e della Relazione interpersonale.
La musica, il gioco corporeo, l’improvvisazione, l’utilizzo di strumenti video ci aiuteranno a entrare in una dimensione diversa
dove poter sperimentarsi come nuovi protagonisti del sé e dell’incontro con l’altro.
Tappe del percorso personale e di gruppo:
> Riconoscimento dei talenti personali
> Esperienze di relazione autentica.
Ogni percorso potrà articolarsi in due o tre incontri da 1 ora e
mezza da realizzare in orario scolastico e da concordarsi con il docente di riferimento in base alle peculiarità del gruppo classe coinvolto.
Il Portavalori
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Il Portavalori
Il telaio
A partire dalla scuola
Ci sto!
Proposta formativa pensata per offrire a ragazzi
che vivono un momento di particolare fragilità
un percorso di crescita personale e valoriale
Durante gli ultimi anni scolastici in più occasioni il Coordinamento delle Associazioni di volontariato è stato interpellato
come interlocutore per dar forma a esperienze di accompagnamento di studenti in difficoltà (comportamento inadeguato
verso insegnanti e compagni di classe) all’interno di Associazioni del territorio. La richiesta di fondo era quella di pensare a
una soluzione alternativa alla sospensione.
Di fronte ai nuovi bisogni della Scuola e consapevole dei propri
fini educativi, il Volontariato trevigiano si è interrogato sul proprio ruolo di supporto di fronte a queste fragilità personali, approntando una proposta formativa sulla base delle esperienze
maturate negli ultimi anni.
“Ci sto!” propone una sorta di patto formativo a più parti: gli studenti in momento di fragilità, le loro famiglie, la Scuola e il Volontariato; in cui ciascuno ha chiari di fronte a sé il proprio ruolo
e il proprio compito.
Premesso che il volontariato non può e non deve essere una punizione, ma un’alternativa che può aprire possibilità di crescita
personale, il Coordinamento, attraverso gli operatori del Laboratorio , si mette a disposizione di dirigenti e docenti per elaborare Progetti Individuali di Servizio comunitario, da realizzare in
orario extra-scolastico all’interno di Associazioni del trevigiano.
Non si tratta quindi di provvedimenti di emergenza da attuare a
seguito di un evento grave e urgente, bensì di percorsi di educativi volti a potenziare le azioni di prevenzione primaria (promozione dell’agio). I ragazzi coinvolti potranno sperimentare nel
concreto i valori dell’attenzione alla persona, della centralità
della relazione e dell’accoglienza.
Ci sto!
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Percorsi di introduzione
al volontariato
Un percorso che può variare da due a tre incontri, da realizzarsi
dentro o fuori l’orario scolastico, volto a conoscere se stessi e le
proprie potenzialità, ma anche le motivazioni profonde che sono
alla base di una scelta di volontariato.
Tra le metodologie utilizzate: lavori individuali, dinamiche di
gruppo, giochi di ruolo, fotolinguaggio, dinamiche interattive e
di confronto partecipato.
Le tappe
Il bilancio del tempo e delle competenze, cosa significa essere
volontari, il mondo del volontariato, stile e attività di alcune associazioni, confronto diretto con i volontari.
Il percorso
Ciascun percorso formativo viene costruito assieme a docenti
e studenti, che hanno la possibilità di incontrare associazioni e
volontari impegnati nei loro ambiti di interesse.
Il percorso di introduzione al volontariato è propedeutico anche
alla sperimentazione diretta di sé in un’esperienza attiva di
volontariato.
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Percorsi di introduzione al volontariato
Il telaio
Dire, fare, partecipare…
Il Laboratorio Scuola e Volontariato accompagna i giovani
studenti interessati in:
Stage di volontariato
Attraverso lo stage il ragazzo può avvicinarsi in modo “soft” al
volontariato. “Soft” perché guidato e accolto nel contatto diretto
e nella conoscenza di un’organizzazione e delle sue attività per
un periodo di tempo determinato. Si tratta di un percorso formativo individuale e/o per piccoli gruppi, particolarmente coinvolgente, imperniato sul fare e sulla valorizzazione di sé e della
dimensione relazionale.
I possibili ambiti di impegno: animazione e attività di tempo libero con minori, anziani e/o persone disabili, bambini in ospedale, minori detenuti, tutela dell’ambiente, sostegno scolastico
per minori, supporto al commercio equo e solidale…
Gruppi di interesse
Un’esperienza di gruppo che abbraccia l’intero anno scolastico
con incontri a cadenza settimanale: lo scopo è approfondire in
modo graduale una tematica sociale scelta dagli studenti. La
riflessione prevede l’utilizzo di strumenti innovativi: come l’apprendimento di tecniche teatrali o di animazione. L’intero percorso è supportato dal contributo di una o più associazioni del
territorio impegnate nell’ambito tematico scelto dai ragazzi e
condotto da un trainer competente.
In queste esperienze si cerca di valorizzare anche l’acquisizione
di competenze (relazionali e pratiche) spendibili in ambiti diversi.
Dire, fare, partecipare…
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Liberaviaggi: campi di volontariato
Si tratta di di esperienze residenziali condivise per lo più con
gruppi di pari. La durata in media è di 8/10 giorni.
È proprio il partire insieme con un obiettivo comune a rendere
queste esperienze davvero speciali! I ragazzi possono sperimentarsi nella gestione del sé in una situazione di vita comunitaria,
unendo quindi al servizio agli altri e/o alla comunità un lavoro di affinamento nella relazione interpersonale e di crescita umana.
Gli ambiti di impegno in cui possono essere vissute queste esperienze sono:
> Per l’Italia
Educazione alla legalità (Associazione Libera); le settimane integrate, da condividere con persone con disabilità (Associazioni
don Tonino Bello, Viezzer, Coordinamento Breda Carbonera Maserada,...); la tutela dell’ambiente (Legambiente).
> Per l’estero:
La cooperazione internazionale, nella doppia direttrice dell’educazione alla pace e all’interculturalità (Caritas Diocesana
di Vittorio Veneto, Ipsia)
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Il telaio