CORSO DI LAUREA IN: Scienze Geologiche Rilevamento Geologico ANNO ACCADEMICO 2014/15 Docente: Prof. Massimo Santantonio Dipartimento di Scienze della Terra, piano 3, stanza 307 Tel. 06 49914185 e-mail: [email protected] Studenti target: III Anno, II Semestre Livello dell’Unità: introduttivo Pre-requisiti: conoscenze relative agli insegnamenti di Geografia Fisica, Geologia I, Geologia II, Paleontologia, Petrografia. Crediti: 12CFU Descrizione dei contenuti La Carta Geologica d’Italia alle scale 1:100.000 e 1:50.000: storia, strutture operative, struttura organizzativa, costi e tempi. Il rilevamento geologico: attrezzatura, studi preliminari, scelta degli itinerari, criteri di rappresentazione. Affiorante e subaffiorante. Lettura del paesaggio geologico. La raccolta dei dati sul terreno: densità delle osservazioni e criteri per tracciare i limiti in campagna. Rappresentazione di elementi lineari e planari in carta: pieghe, assi, piani assiali, piani di strato e di faglia. Compilazione della legenda e di una nota illustrativa. Costruzione di una colonna stratigrafica. Concetti e problemi di stratimetria: esercizi in aula. Costruzione ed analisi di un limite: triangolo delle pendenze ed orizzontali. “Regola della V”. Pendenza reale ed apparente. 5 Escursioni sul terreno e loro discussione in aula, con costruzione di carte geologiche alla scala 1:10.000. Ciascuna escursione affronta una o più ampie tematiche tra quelle trattate a lezione, proponendo anche approfondimenti su argomenti specifici. Principi di sovrapposizione e di intersezione. Filoni. Facies: definizione, logica delle transizioni latero-verticali, modelli. Regola di Walther. Correlazioni. Litostratigrafia e cartografia: definizione, significato e gerarchia delle unità litostratigrafiche e criteri per la loro rappresentazione su carta. Tipologia dei limiti. Livelli guida. Criteri trigonometrici per stimare lo spessore delle formazioni in un affioramento. Uso dei dati paleontologici nel rilevamento geologico. Criteri per definire la polarità stratigrafica. Le “coperture”: detrito di versante e depositi eluvio-colluviali. Osservazioni sui depositi alluvionali. Geometrie primarie dei corpi rocciosi: le unconformity maggiori come confini fisici delle successioni sedimentarie e dei corpi da cartografare. Cicli sedimentari. Tettonica sinsedimentaria e limiti di bacino: paleofaglie e paleo scarpate, e loro espressione cartografica. Geometrie e caratteri sedimentologici delle successioni di margine di bacino. Classificazione e gerarchia delle superfici di inconformità: loro origine, estensione regionale e potenziale di correlazione; superfici di annegamento. Flussi gravitativi: geometrie degli slumps e troncature intraformazionali. Tempestiti. Variazioni relative del livello del mare e riflessi sulla sedimentazione. Evoluzione dei bacini sedimentari: da rift basin ad avanfossa. Depositi syn- e post-rift. Suturazione delle faglie e drappeggio. Le “fabbriche del carbonato”. Piattaforme “tropicali” e rampe “temperate”. Tassi di sedimentazione. Origine e classificazione dei margini di piattaforma. Slope vs. scarpata. Evoluzione miocenica dell’area Laziale-Abruzzese. Progradazione. Cenni sul potenziale petrolifero dei sistemi carbonatici: source rock, reservoir e seal. La “fabbrica pelagica”. Annegamento di piattaforme carbonatiche: drowning unconformity e drowning succession, con riferimento all’Appennino UmbroMarchigiano ed alla Toscana. Piattaforme carbonatiche e tettonica. Piattaforme carbonatiche pelagiche e bacini; la distribuzione dei depositi condensati; paleotettonica e tettonica appenninica. Criteri per l’interpretazione genetica dei limiti formazionali e loro correlazione: clima, eustatismo, produttività, livelli di dissoluzione, subsidenza. Cenni sulla paleogeografia mesozoica dell’Italia. Il rifting giurassico. Importanza paleogeografica, economica e strutturale di alcuni orizzonti stratigrafici. Faglie: criteri diretti e indiretti per il riconoscimento sul terreno e rappresentazione su carta. Interpretazione di faglie. Indicatori cinematici: strie e misurazione del pitch, gradini. Faglie a movimento complesso. Tip-line: continuità di una faglia in 3D. Rampe frontali, oblique e laterali. Sistemi estensionali: faglie rotazionali e non; livelli di scollamento; faglie di trasferimento; Sistemi contrazionali: thrust e pieghe; propagazione, piggy-back e overstep; duplex; faglie di strappo. Flexural slip e pieghe parassite. Esempi di terreno e cartografici. Faglie sinsedimentarie: strutture di crescita. Sistemi trascorrenti: strutture a fiore positive e negative. Bacini di pull-apart. Competenze da sviluppare e Risultati di apprendimento attesi Lo studente svilupperà la capacità di sintetizzare ed applicare buona parte delle nozioni apprese durante il triennio, allo scopo di localizzare con precisione, riconoscere, misurare, e delimitare su base topografica superfici e corpi geologici, e di descriverne tramite sezioni geologiche la prosecuzione nel sottosuolo. Lo studente diventerà consapevole del fatto che il rilevamento, la realizzazione e la corretta lettura di una carta geologica rappresentano attività di esclusiva competenza del geologo, cui è anche demandato il compito di interpretare in chiave multidisciplinare l’evoluzione geologica dell’area rilevata. CONTENUTO (CFU) 12 Ore in aula Lezioni frontali 50h +5 escursioni di terreno (giornaliere) Ore studente a Ore studente Verifiche del profitto casa totali 190 300 Oral exam Valutazione finale La valutazione finale viene svolta sulla base di esame orale, cui si ha accesso se si supera un esercizio di stratimetria proposto preliminarmente dal docente. Il voto finale viene mediato con le risultanze (valutazione di carta geologica e relazione) del Tirocinio di Rilevamento Geologico. Testi consigliati Appunti da lezione. A. V. Damiani – Geologia sul Terreno e Rilevamento Geologico. Editoriale Grasso. B.C.M. Butler e J.D. Bell - Lettura e interpretazione delle carte geologiche. Zanichelli. Oltre al programma del corso, ad ogni studente verranno trasmessi in formato digitale tre articoli scientifici in lingua inglese, per consentire l’approfondimento di temi trattati a lezione.
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