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Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
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Prot. n. 3007/c29a
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del 15 maggio 2014
ESAMI DI STATO 2013/2014
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
O.M. n. 37 prot. n. 316 del 19 maggio 2014
CONSIGLIO DI CLASSE
5^ B/ELETTROTECNICA
Il Dirigente Scolastico
prof.ssa Maria Bernardi
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INDICE
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Presentazione della classe e delle attività di approfondimento, di ricerca o
di progettazione a carattere disciplinare o multidisciplinare
Attività di recupero
Patto formativo
Relazioni finali di:
Lingua e lettere italiane
Storia
Lingua inglese
Economia industriale ed elementi di diritto
Matematica
Elettrotecnica e laboratorio
Sistemi elettrici automatici
Impianti elettrici
Tecnologie elettriche, disegno e progettazione
Educazione Fisica
Religione
Simulazione delle prove d’esame:
testi
griglie di valutazione
correttori
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ESAMI DI STATO 2013/2014
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5^BE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 18 studenti, tutti provenienti dalla 4^ BE dell’a. s. 2012/13. Lo schema,
di seguito riportato, illustra in modalità analitica la storia della classe nel Triennio.
A conclusione del Quinto anno, gli studenti dimostrano di avere sufficiente padronanza dei
nuclei fondanti delle diverse discipline, di aver acquisito un metodo di studio e di essere in
grado di applicare, in contesti strutturati, le conoscenze specifiche delle discipline di indirizzo.
L’attitudine all’operatività è prevalente rispetto all’analisi degli aspetti teorici e al piano
dell’astrazione e questa peculiarità si evince quando è richiesto agli studenti di descrivere
fenomeni o di rielaborare criticamente i dati. L’approccio talora schematico alle discipline, la
discontinuità dello studio e una debole propensione al confronto che si costruisce attraverso un
dialogo educativo rivolto all’approfondimento e all’indagine conoscitiva, hanno influito sulla
qualità complessiva degli apprendimenti.
Il livello medio di profitto della classe è sufficiente e descrivibile nei seguenti livelli:
- uno studente ha raggiunto livelli di eccellenza in tutte le materie del piano di studi, ha
dimostrato autonomia operativa e capacità di rielaborazione critica
- un gruppo molto ristretto di studenti ha raggiunto un livello di preparazione discreto e si
distingue per serietà di approccio e continuità di impegno nelle diverse discipline
- il restante gruppo classe ha conseguito un livello di preparazione sufficiente, ma la
preparazione si presenta settoriale per lacune pregresse non completamente superate,
discontinuità di impegno e metodo di studio non sempre efficace.
Le proposte didattiche e le attività progettuali del C.d.C. sono state recepite da alcuni studenti
come occasioni utili ad integrare il proprio patrimonio culturale e professionale, da altri con
disinteresse per mancata volontà di approfondimento.
Sul piano del comportamento è da evidenziare l’atteggiamento sempre corretto degli studenti.
Un gruppo ristretto è stato richiamato dal C.d.C. al rispetto delle regole, in particolare all’entrata
in orario e alla presenza assidua alle lezioni, soprattutto nel 1^ Periodo. Il richiamo ha
modificato l’atteggiamento e il voto di condotta trascrive questa situazione.
La storia della classe nel Triennio è sinteticamente indicata qui di seguito:
Classe Iscritti Promossi Non promossi Rinviati con
Non promossi Ritirati
sospensione di ad Agosto
giudizio
3^
28
13
5
10
/
/
4^
22
11
4
7
/
/
5^
18
/
/
/
/
/
* uno studente si è trasferito in altro istituto
TOT
23*
18
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Nel corso del Triennio, in merito alla docenza, la composizione del C.d.C. ha subito
significative variazioni.
Assenza di continuità didattica nel passaggio dalla classe Terza alla Quarta, si riscontra nelle
seguenti discipline: Inglese, Matematica, Italiano e Storia, Sistemi, Laboratorio TDP,
Laboratorio di Sistemi e Laboratorio di Elettrotecnica.
Assenza di continuità didattica nel passaggio dalla classe Quarta alla Quinta, si riscontra nelle
seguenti discipline: Inglese, Storia, Matematica, Laboratorio di Elettrotecnica.
Vi è stata continuità didattica in Elettrotecnica, TDP, Diritto e Sistemi in 4^ e 5^.
OBIETTIVI E METODI DELLA PROGRAMMAZIONE
Nella programmazione educativa e didattica, il Consiglio di Classe ha recepito gli obiettivi
indicati dal Collegio Docenti ed esplicitati nel POF 2013/2014. Gli obiettivi ed i metodi della
programmazione sono stati comunicati agli studenti e alle famiglie attraverso il Patto Formativo.
Gli obiettivi educativi, finalizzati alla crescita culturale e professionale degli studenti, sono stati
recepiti dal C.d.C. sulla base della convinzione che non esista miglioramento senza supporti
valoriali fondanti dell’identità e della convivenza civile.
Gli obiettivi di apprendimento si sono concretizzati in una proposta di educazione dello studente
tesa a sviluppare competenze, abilità, capacità e conoscenze in un contesto formativo e
motivante, attento alle richieste del territorio.
Gli studenti, a conclusione del Triennio, sono sufficientemente in grado di stabilire raccordi
concettuali e operativi tra competenze di base e competenze disciplinari. Nello specifico, questo
C.d.C. si è attivato per promuovere un percorso formativo fondato sui seguenti obiettivi di
apprendimento:
- avere padronanza dei contenuti afferenti alle diverse discipline e dei linguaggi specifici
- essere in grado di comunicare il proprio pensiero ed i contenuti di studio con precisione
linguistica
- essere in grado di esprimersi in lingua inglese in contesti specifici
- acquisire capacità di analisi e di rielaborazione critica
- essere in grado di svolgere il proprio lavoro in modo sistematico, soffermandosi sui nessi
logici dei contenuti
- essere rispettosi delle consegne
- essere in grado di compiere autonomamente azioni di ricerca e progettazione
- riconoscere gli elementi di collegamento tra scienza e tecnica
- essere in grado di compiere procedimenti di astrazione ed applicazione
- riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei
diversi processi produttivi
- essere in grado di risolvere problemi
- saper operare applicando aspetti teorici disciplinari
- imparare ad apprezzare manifestazioni culturali diverse dalla propria.
Le competenze disciplinari, definite dai programmi ministeriali, dalle scelte culturali
dell’Istituto e del singolo docente, si sviluppano nel profilo professionale della specializzazione.
Gli studenti di Elettrotecnica, a conclusione del Triennio, sono sufficientemente in grado di:
- analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari
- analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi di generazione,
trasporto e utilizzazione dell’energia elettrica
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partecipare al collaudo, alla gestione e al controllo di sistemi elettrici anche complessi,
sovrintendendo alla manutenzione degli stessi
progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali sistemi, con particolare riferimento
ai dispositivi per l’automazione
progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici semplici, valutando, anche sotto il
profilo economico, la componentistica presente sul mercato
descrivere il lavoro svolto, redigendo documenti per la produzione dei lavori progettati e
scriverne il manuale d’uso
comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua
straniera.
.
PROGRAMMAZIONE E PROGETTUALITA’
Il C.d.C. ha programmato l’attività didattica, ha raccordato le programmazioni individuali, ha
individuato le competenze e le attività che supportano l’unità del sapere e il processo di
educazione e formazione culturale; ha lavorato sempre in un clima di serenità e dialogo,
ricercando l’efficacia delle sue azioni. Il C.d.C., dopo aver improntato la sua azione educativa e
didattica su una formazione puntuale, ragionata, lontana dal nozionismo e critica, ha elaborato
ad inizio anno scolastico il Patto Formativo dove ha esplicitato i caratteri della sua
programmazione educativo – didattica e definito gli impegni che si assumono i soggetti
protagonisti nel promuovere e gestire il processo formativo e culturale dello studente. Il Patto
Formativo e le programmazioni dei singoli docenti sono stati consegnati ai rappresentanti degli
studenti e dei genitori per essere consultati durante l’anno scolastico.
Nell’arco del Triennio, il C.d.C. ha sviluppato il percorso formativo previsto dall’Ordinamento
Ministeriale secondo la logica della programmazione dei curricoli disciplinari. Gli obiettivi
disciplinari raggiunti, i tempi impiegati ed i mezzi utilizzati sono specificati nelle Relazioni
Finali per materia.
In ambito alla progettazione del C.d.C., sono da sottolineare le seguenti attività:
- progetto di ASL in 4^ e verifica delle attività nel 1^ Periodo della classe 5^
- progettazione di iniziative di sostegno, recupero ed approfondimento
- partecipazione al concorso “Schneider Electric" in 4^(intera classe) e 5^(10 studenti)
- partecipazione al concorso indetto dalla Fondazione Falcone (2 studenti)
- partecipazione alla Gara di Elettrotecnica, alle Certificazioni Linguistiche e al CLIL
Nel pieno rispetto dell’autonomia della Commissione d’Esame, il C.d.C. ha scelto la tipologia B
per la simulazione di Terza Prova perché essa permette di focalizzare e descrivere puntualmente
i contenuti di studio anche attraverso l’uso di linguaggi specifici. Il C.d.C. ha progettato
un’esercitazione di Terza prova d’Esame in data 29.04.2014, coinvolgendo le seguenti
discipline: Matematica, Sistemi, Inglese e Diritto per un totale di 10 quesiti da svolgersi in 3
ore. I testi, le soluzioni dei quesiti e le griglie di valutazione sono allegati al presente
documento. Il C.d.C. ha progettato, inoltre, un’esercitazione di Prima prova d’Esame in data
10.05.2014 e di Seconda prova d’Esame di Elettrotecnica in data 13.05.2014.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
In base a quanto stabilito dal Collegio Docenti e fissato nel POF, sono state effettuate le dovute
verifiche scritte, orali e pratiche in ciascuno dei due periodi. Nelle valutazioni, il C.d.C. ha
utilizzato la scala valutativa approvata dal Collegio ed indicata nel POF che prevede
l’assegnazione dei voti da uno a dieci in base ad indicatori esplicitati. Le valutazioni sommative
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hanno tenuto conto, oltre che dei livelli di apprendimento, della continuità nella preparazione,
dei progressi conseguiti, della qualità dell’impegno, del metodo di studio, della frequenza e
della partecipazione al dialogo educativo. Poiché ogni docente ha adattato la formulazione degli
indicatori generali agli obiettivi disciplinari specifici, si rinvia ai criteri di valutazione indicati
nelle rispettive Relazioni Finali. Per quanto riguarda l’assegnazione dei Crediti Scolastici, il
C.d.C. ha applicato la norma ed accolto le indicazioni del Collegio Docenti, esplicitate nel POF.
/
VISITE
PROGETTI
Attività svolte
Responsab
ile C.d.C.
PROGETTI
durata
/
tempi
ATTIVITA’INTEGRATIVE / EXTRACURRICULARI
GUIDATE / VIAGGI D’ISTRUZIONE
Attività culturali
“Giornata della memoria”
27/01/2014
2h
Griggio
Attività culturali
Spettacolo "Il 900 tra guerra e pace"
05/06/2014
2h
Griggio
Attività culturali
Spettacolo "Il viaggio nella letteratura
contemporanea"
04/06/2014
2h
Griggio
Attività culturali
9/04/2014
2h
Griggio
Attività culturali
Giornata della legalità: incontro con il
magistrato Gratteri ed il giornalista
Nicaso
Incontro con il teatro: Pirandello
13/02/2013
2h
Griggio
Incontro a Treviso sul tema “La
finanza”
Dicembre
1 giorno Porcellato
Attività culturali
Certificazioni linguistiche
Insegnamento in modalità CLIL,
2^ Periodo
6h
lezioni di discipline tecniche in inglese,
Certificazione linguistica
Educazione motoria,fisica, sportiva Gara corsa campestre
Novembre 2013 2h
Bellinato
Educazione motoria,fisica, sportiva Torneo Calcio
a.s. 13/14
1h
Breda
Educazione motoria,fisica, sportiva Giornata dello sport
Maggio
6h
Breda
Educazione motoria,fisica, sportiva Premiazioni
Giugno
1h
Breda
Orientamento
Gruppo di lavoro stud. Triennio
a.s. 13/14
6h
Porcellato
Orientamento in uscita
Incontro con Agenzia "Umana"
Marzo
2h
Porcellato
Orientamento in uscita
Offerte prof. Mondo militare
Marzo
2h
Porcellato
Viaggio di istruzione
Viaggio di istruzione a Berlino
5 gg Dicembre
30h
Visite guidate
“ABB trasformatori” di Monselice (Pd) Aprile
6h
Visite guidate
Centrale elettrica
Aprile
6h
Eccellenza
Partecipazione al 4° concorso
nazionale “Schneider Electric ",
Partecipazione a concorso Fondazione
Falcone ed incontro di
approfondimento
Marzo/Aprile
Griggio, De
Grandis
Annunziata,
Giovinazzo
Annunziata,
Giovinazzo
Toniato,
Annunziata,
Griggio
Breda
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Il Consiglio di Classe:
Religione
Prof. Cavalli Simone
Educazione Fisica
Prof.ssa Breda Fiorella
Lingue e lettere italiane/Storia
Prof.ssa Griggio Sandra
Lingua inglese
Prof.ssa Bellinato Maria
Economia industriale ed elementi di diritto
Prof. Porcellato Eddy
Impianti elettrici
Prof. Giovinazzo Domenico
Matematica
Prof.ssa Fabian Franca
TDP
Prof. Annunziata Gaetano
Prof. De Grandis Elio
Elettrotecnica e laboratorio
Prof. Stocco Davide
Prof. Gobbo Dino
Sistemi elettrici automatici
Prof. Testa Franco
Prof. Toniato Andrea
Castelfranco Veneto, 15.05.2014
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Anno scolastico 2013/2014
PATTO FORMATIVO
Programmazione educativo – didattica
Consiglio della Classe 5^BE
Il Patto Formativo definisce gli impegni che si assumono i soggetti protagonisti della scuola (docenti, studenti e
famiglie) nel promuovere e gestire il processo formativo e culturale dello studente che si concretizza
nell’individuazione e realizzazione del suo percorso educativo e professionale.
PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il C.d.C. programma l’attività didattica comune, raccorda le programmazioni disciplinari in modo coerente ed
efficace, individua le competenze disciplinari e di cittadinanza, le attività interdisciplinari, la strutturazione delle
UDA ed i progetti, promuove il processo di educazione e formazione culturale dello studente e del cittadino.
Il Consiglio progetta le attività integrative ed extracurriculari, le visite di studio ed i viaggi d’istruzione.
In merito a obiettivi educativi e di apprendimento, il Consiglio di Classe fa riferimento al POF.
Nello specifico, questo C.d.C. definisce:
1. Obiettivi educativi e di apprendimento:
Obiettivi educativi:
• Rispettare le regole insite nella convivenza civile
• Essere disponibili a comprendere posizioni culturali diverse dalla propria
• Essere in grado di cogliere gli elementi di positività insiti nel cambiamento
• Costruire un clima di classe propositivo e collaborativo
• Saper cogliere le opportunità culturali e di innovazione proposte dall’Istituto come forma di arricchimento
Obiettivi di apprendimento:
• Essere in grado di comunicare il proprio pensiero ed i contenuti di studio in italiano corretto e precisione
linguistica
• Essere in grado di esprimersi in lingua inglese in contesti specifici
• Avere padronanza dei contenuti afferenti alle diverse discipline e dei linguaggi fondamentali
• Acquisire capacità di analisi e giudizio critici
• Essere in grado di svolgere il proprio lavoro in modo sistematico e metodico soffermandosi sui nessi logici dei
contenuti
• Essere rispettosi delle consegne
• Essere in grado di compiere autonomamente azioni di ricerca e progettazione
• Riconoscere gli elementi di collegamento tra scienza e tecnica
• Essere in grado di compiere procedimenti di astrazione e applicazione
• Riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi
produttivi
• Essere in grado di risolvere problemi
• Saper operare applicando aspetti teorici disciplinari
• Avere interesse ed imparare ad apprezzare manifestazioni culturali diverse dalla propria
Metodologie:
• Lezione frontale
• Lezione che preveda un rapporto dialettico docente/studente
• Attività laboratoriale: gestione ed esecuzione del prodotto
• Partecipazione a progetti ed iniziative con valenza culturale e professionale
2. Periodi anno scolastico
L’anno scolastico è diviso in 2 periodi: il I Periodo dal 12/09/13 al 11/01/14, il II Periodo dal 13/01/14 alla
conclusione dell’anno scolastico.
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3.
Programmazione individuale del docente / Griglia di valutazione disciplinare
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( in Allegato)
4. Verifiche
Le verifiche consistono in prove non strutturate (interrogazioni orali, problemi, relazioni, temi, trattazioni sintetiche
…) e/o strutturate (quesiti con risposta vero/falso, a scelta multipla, a completamento con termini dati...).
La valutazione espressa, chiara, trasparente e tempestiva, sarà comunicata allo studente entro due settimane
dall’assegnazione della prova scritta unitamente alla griglia di valutazione, in tempo reale o durante l’ora di lezione
successiva per la verifica orale. Nell’arco della scansione periodica e nel rispetto di un’attenta programmazione, le
verifiche saranno razionalmente distribuite nell’anno scolastico, numericamente condivise dai dipartimenti. Le
modalità di somministrazione delle verifiche e la tipologia verranno precisati nella programmazione del singolo
docente.
Nell’ottica di una didattica per competenze, le singole verifiche sono fonti informative: presentano livelli diversi di
richiesta perché misurano conoscenze e/o abilità, assumono “peso” diversificato, sono funzionali ad esprimere un
giudizio di competenza. Tale giudizio considera i risultati ottenuti dallo studente nello svolgimento del compito o
nella realizzazione del prodotto, la modalità con cui egli è giunto a conseguire tali risultati e la percezione che egli
ha del suo lavoro.
5. Scala valutativa
Per quanto attiene alla scala valutativa, viene utilizzata tutta la gamma di voti prevista dalla normativa vigente a
ragione dell’importanza della media nell’assegnazione del Credito Scolastico. Ciascun insegnante applica la scala di
valutazione discussa e concordata in Dipartimento e nei Consigli di Classe, la quale fa riferimento ai seguenti criteri
stabiliti dal Collegio Docenti:
-
voto 1/2 (profitto nullo o quasi): rifiuto di prova/assenza di risposte/sviluppo argomenti appena abbozzato;
voto 3 (prova molto scadente o decisamente scarsa): presenza di pochissimi elementi positivi a causa di
mancata comprensione e/o conoscenza gravemente lacunosa e/o scorrettezza dell’esposizione;
voto 4 (prova gravemente insufficiente) : comprensione parziale, lacune gravi nella preparazione, rispondenza
inadeguata alle consegne, lavoro disorganizzato e scorretto anche dal punto di vista formale;
voto 5 (prova insufficiente): comprensione parziale, conoscenze limitate, rispondenza incompleta, struttura
approssimativa del lavoro, inesattezze anche dal punto di vista formale;
voto 6 (prova sufficiente): comprensione complessiva, conoscenza con qualche lacuna in parti non essenziali,
rispondenza complessivamente corretta, strutturazione semplice, ma coerente del lavoro, qualche imprecisione;
voto 7 (prova discreta): comprensione precisa, conoscenza abbastanza ampia anche se non sempre approfondita,
rispondenza pertinente ed articolata, strutturazione abbastanza organica, esposizione chiara;
voto 8 ( prova buona): comprensione precisa, conoscenza ampia con approfondimenti significativi, rispondenza,
strutturazione organica, buona precisione formale e/o flessibilità di utilizzo;
voto 9/10 (prova ottima): comprensione precisa e rispondenza completa, padronanza concettuale ed espositiva
sicura, incisiva, approfondita e flessibile e/o originalità nelle soluzioni.
6. Recupero e sostegno
La scuola programma azioni finalizzate al successo formativo dello studente organizzando annualmente corsi di
sostegno e recupero come parte ordinaria e permanente del proprio lavoro scolastico.
Gli studenti si impegnano a partecipare produttivamente alle attività di recupero organizzate dalla scuola e a gestire
con serietà lo studio individuale per superare le lacune pregresse. I genitori che ritengono di non avvalersi
dell’iniziativa di recupero organizzata dalla scuola, debbono comunicarlo alla stessa, fermo restando l’obbligo per lo
studente di sottoporsi alle verifiche.
7. Valutazione del profitto
“La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia
individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche” (D.P.R. 22.06.09 n. 122)
I parametri di riferimento per la valutazione del profitto sono:
a) qualità del profitto intesa come acquisizione degli obiettivi previsti dalla programmazione (i risultati delle
verifiche sulle conoscenze e sulle competenze rappresentano la parte più importante del voto)
b) progressione dell’apprendimento
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c)
impegno inteso sia come disponibilità alla quantità di studio richiesta sia come capacità di organizzare il proprio
lavoro (individuale o di gruppo), con riferimento anche ai compiti per casa negli aspetti di continuità, puntualità
e precisione ( i compiti per casa possono essere oggetto di valutazione)
d) qualità dell’interesse e partecipazione definiti dal complesso degli atteggiamenti dello studente nei confronti del
lavoro comune durante le lezioni, con particolare riferimento all’attenzione dimostrata in classe, alla capacità di
attenzione mantenuta nel perseguire un determinato obiettivo, all’interesse verso il dialogo educativo
e) possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate ad un eventuale
recupero
f) frequenza intesa come partecipazione alle lezioni
g) comportamento inteso come adesione ai principi e alle regole di una convivenza civile e democratica.
Il Coll. Doc., per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, ha fissato i criteri di valutazione del
profitto, di attribuzione del voto di condotta con rispettiva griglia che considera come indicatori la frequenza, il
comportamento, la partecipazione e l’impegno.
I genitori possono accedere tramite le funzioni del registro elettronico ai voti conseguiti dal proprio figlio in tutte le
materie d’insegnamento.
Per ottenere la promozione alla classe successiva lo studente: - non deve accumulare più del 25% di ore di assenza
(264 ore su un totale di 1056 ore curriculari, si considerino in materia le deroghe del Coll. Doc. ), in caso contrario
non può essere valutato e quindi non può essere ammesso alla classe successiva; - deve aver riportato la sufficienza
in tutte le discipline. Negli altri casi il C. di C. può deliberare la sospensione del giudizio per alcune materie o la non
ammissione. In caso di sospensione del giudizio, lo studente deve sottoporsi alle verifiche per l’accertamento del
superamento di carenze pregresse.
Per le classi V lo studente è ammesso all’Esame di Stato se consegue la media almeno di sei in tutte le materie del
corso di studi.
Nel triennio, alla fine di ogni anno scolastico, è assegnato ad ogni studente il Credito Scolastico.
Il voto di condotta è espresso in decimi ed è attribuito collegialmente dal C.d.C.; esso concorre alla valutazione
complessiva dello studente.
8. Ricevimento genitori
Ogni insegnante all’inizio dell’anno scolastico indica, al mattino, un’ora alla settimana per il ricevimento genitori,
che proseguirà per tutto l’anno scolastico fino a maggio 2014, esclusi i periodi degli scrutini. Tale calendario sarà
comunicato all’inizio dell’anno scolastico ad ogni famiglia. Il Collegio Docenti ha previsto la prenotazione del
colloquio tramite registro elettronico, fino al giorno precedente la data del ricevimento. I genitori che hanno
difficoltà a presentarsi possono chiedere un colloquio telefonico.
A metà di ogni periodo ci sarà un ricevimento pomeridiano individuale docente/singolo genitore per illustrare i
risultati scolastici dello studente e fornire suggerimenti per il recupero.
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PROGETTI
Responsabile
Attività previste per la classe
tempi
durata
Responsabile
C.d.C.
Attività integrative/extracurriculari/progetti/visite di studio/viaggi d’istruzione
Attività culturali
Berti
Giornata della memoria
27/01/2014
2h
Griggio
Attività culturali
Berti
Spettacolo "Il 900 tra guerra e pace"
05/06/2014
2h
Griggio
Attività culturali
Berti
Spettacolo "Il viaggio nella letteratura
contemporanea"
04/06/2014
2h
Griggio
Attività culturali
Berti
Giornata della legalità: "A. Moro vittima
della ragion di stato"
23/05/2014
2h
Griggio
Attività culturali
Berti
Incontro con il teatro
13/02/2013
2h
Griggio
Berti
Incontro a Treviso sul tema della finanza
Dicembre
1 giorno Porcellato
Certificazioni linguistiche
Bellinato
Insegnamento in modalità CLIL
Lezioni di discipline tecniche in inglese
secondo periodo 6h
Bellinato
Certificazioni linguistiche
Bellinato
Corso dialogico in lingua inglese
secondo periodo 6h
Bellinato
Educazione motoria,fisica, sportiva Callegher
gara corsa campestre
mese nov. 2013
2h
Breda
Educazione motoria,fisica, sportiva Callegher
Torneo Calcio
a.s. 13/14
1h
Breda
Educazione motoria,fisica, sportiva Callegher
Giornata dello sport
mese maggio
6h
Breda
Educazione motoria,fisica, sportiva Callegher
Premiazioni
mese giugno
1h
Breda
Orientamento
Porcellato
Gruppo di lavoro stud. Triennio
a.s. 13/14
6h
Porcellato
Orientamento in uscita
Porcellato
Incontro con ITS per mecc. e meccatronica
da definire
1h
Porcellato
Orientamento in uscita
Porcellato
Incontro su "Le nuove professioni"
da definire
2h
Porcellato
Orientamento in uscita
Porcellato
Incontro con Agenzia "Umana"
da definire
2h
Porcellato
Orientamento in uscita
Porcellato
Lezioni all'università
da definire
6h
Porcellato
Orientamento in uscita
Porcellato
Una lezione universitaria - UNITN
da definire
2h
Porcellato
Orientamento in uscita
Porcellato
Offerte prof. Mondo militare
da definire
2h
Porcellato
Orientamento in uscita
Porcellato
Offerte prof.li Guardia di Finanza
da definire
1h
Porcellato
Orientamento in uscita
Porcellato
Incontri di informazione servizio civile
da definire
1h
Porcellato
Viaggio di istruzione
Coord.
CdC
Coord.
CdC
Viaggio di istruzione a Berlino
5 gg
30h
ABB trasformatori- Monselice (Pd)
da definire
6h
Visite guidate
Coord.
CdC
visita tec. guidata presso centrale elettrica
da definire
6h
Griggio-De
Grandis-Porcellato
Annunziata-De
GrandisGiovinazzo
Cavallaro- De
Grandis Annunziata
Eccellenza
Annunziata Partecipazione al 4° concorso nazionale
“Schneider Electric "
Olimpiadi di Matematica 27.11.2013
Attività culturali
Visite guidate
da definire
ToniatoAnnunziata
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Castelfranco Veneto, 12.11.2013
I docenti del Consiglio di Classe …………………………………………………………………………………….
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I rappresentanti degli studenti
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I rappresentanti dei genitori
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RELAZIONI FINALI
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RELAZIONE FINALE: ITALIANO
N. ore settimanali 3 x 33 = n. h. 99
CLASSE 5^ BE
N. ore effettivamente attuate = 98
Obiettivi raggiunti
Contenuti
1. Padronanza del patrimonio
lessicale ed espressivo della lingua
italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti
Strutture
morfologiche,
sintattiche e
semantiche della
lingua
Strutture e
organizzazione del
discorso narrativo,
descrittivo, espositivo,
argomentativo
Lessico fondamentale
e specialistico per la
gestione di
comunicazioni orali
Storia della letteratura
Ore
Metodi e mezzi
Criteri di
valutazione
1.
Abilità
Comprensione del messaggio insito
nella comunicazione, utilizzando un
metodo logico che consenta di
individuare e riordinare le conoscenze,
le inferenze, le elaborazioni e le finalità
Distinzione in un messaggio dei dati
probatori da quelli insignificanti ed
individuazione di una eventuale
gerarchia
Sufficiente capacità di affrontare le
diverse situazioni comunicative
utilizzando il registro linguistico
opportuno e il lessico specifico secondo
le esigenze dei vari contesti
15
Espressione in forme che raggiungono
un sufficiente livello di organicità,
proprietà lessicale, correttezza formale,
chiarezza, razionalità e criticità
2. Analisi e produzione di testi di
vario tipo in relazione ai differenti
scopi comunicativi
Abilità
Sufficiente capacità di collocare i testi
nel contesto culturale, individuare le
informazioni di un testo e rielaborarle a
livello astratto
Strutture
morfologiche,
sintattiche e
semantiche della
lingua rilevate
nell’uso e nei testi di
varia tipologia
Struttura delle varie
tipologie testuali:
analisi del testo
letterario, critico,
Capacita acquisita nel cogliere i caratteri
tecnico-scientifico,
specifici di un testo letterario e non
saggio breve, tema
letterario riconoscendone i diversi stili
storico, tema di ordine
comunicativi
generale, tema
argomentativo
Il metodo di lavoro
è così
caratterizzato:
1) modo interattivo,
che coinvolga la
partecipazione degli
studenti, facendoli
dialogare con il
docente alla
conquista delle
conoscenze possibili
2) presentazione
problematica dei
contenuti
3) alternanza di
spiegazione orale,
lavoro sui testi
(lettura critica,
parafrasi, rinvii),
interventi
4) distinzione tra
l'analisi critica,
oggettiva, e il
processo di
attualizzazione
5) sistema di
pluridisciplinarietà
con la storia, l’arte e
l’architettura
Mezzi: Libro di
testo, documenti ad
integrazione.
Partecipazione ad
incontri
2.
3.
Capacità
relazionali e
comunicative
Autonomia,
creatività ed
efficacia del
lavoro svolto
Capacità
cognitive,
meta
cognitive ed
espositive
1/2 se lo studente
rifiuta ogni
verifica, nella
prova non
dimostra
conoscenze o se la
preparazione è
pessima
3 se risponde con
pertinenza a poche
domande
4 se durante la
prova orale
dimostra gravi
lacune nella
conoscenza
dell'argomento o
se nel testo ci
sono errori
grammaticali, lo
sviluppo è povero
o se la scrittura
non è conforme
alla tipologia
5 se la
spiegazione è
carente ed
imprecisa, se il
testo scritto è
limitato nel
contenuto ed
elementare nella
forma
6 se l'allievo
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Prendere appunti e redigere sintesi e
relazioni
Utilizzare le informazioni e i documenti
in funzione della produzione di testi
scritti
Produrre testi di adeguata complessità
in relazione a generi e tipologie
richieste, corretti, coerenti, con
pregnanza ideativa ed espressivi
Conoscenza ed utilizzo delle
caratteristiche proprie delle tipologie
testuali dell’Esame di Stato: A, B, C e D
Storia della letteratura
1. Età del Realismo e
Positivismo
- Dimensione storica,
culturale e letteraria
15
- Il contesto europeo:
la scienza come
Abilità
metodo
Contestualizzazione del testo letterario
- Determinismo ed
in un quadro di relazioni riguardanti i
evoluzionismo. Il
luoghi, le correnti letterarie, i generi, le progresso come fine
opere dello stesso autore, altre
- Naturalismo e
espressioni culturali e artistiche, il ruolo “romanzo
degli intellettuali
sperimentale”
- Il Verismo
Rielaborazione dei collegamenti
- Giovanni Verga
diacronici e sincronici dei movimenti
- Scapigliatura
culturali, artistici e letterari
2. Età del
Individuare il rapporto tra il testo e le
Decadentismo
- Il contesto storico e
proprie esperienze, la personale
culturale
sensibilità
- Questioni di
16
Riconoscere i diversi stili comunicativi datazione
- Poetiche, temi,
in rapporto ai periodi, alle culture di
linguaggio ed autori
riferimento, alle espressioni artistiche,
del contesto europeo
all’evoluzione della scienza
ed italiano.
- Gli antecedenti al
Decadentismo:
Parnassiani,
Baudelaire e gli
Impressionisti
- La destrutturazione
del linguaggio poetico
e il Simbolismo
- Estetismo europeo in
Huysmans e Wilde
- Il vitalismo
- Giovanni Pascoli
- G. D’Annunzio
3. Capacità di riconoscere le linee
essenziali della storia delle idee, della
cultura, della letteratura, delle arti e
orientarsi tra testi e autori
fondamentali
MDB00
Pag. 15 di 70
conosce il
programma, sia
pure con qualche
carenza, si
esprime con
chiarezza, fornisce
spiegazioni
convincenti e
nello scritto,
pertinente e
coerente, non ci
sono errori o sono
bilanciati dagli
approfondimenti
7 se, oltre a
quanto indicato
per la sufficienza,
sa rapportarsi
criticamente al
testo, tiene
presenti diverse
variabili,
riconosce
elementi simili in
contesti diversi, si
esprime con un
po’ di scioltezza
ed incisività
8 se il linguaggio
è ricco ed
incisivo, la
conoscenza è
ampia, i
riferimenti sono
individuati con
buona rapidità
9/10 se la capacità
di valutare e
spiegare è
affinata, se la
complessità del
modello
interpretativo è
controllata e
criticamente
dominata o se il
prodotto è il
risultato di una
individuale
rielaborazione
critica.
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3. Il Novecento e la
coscienza della crisi
- Il contesto storico e
culturale del ‘900
- Il relativismo come
sistema: Einstein,
Bergson, Freud
- Il romanzo del
Novecento
- L’idea del tempo nel
romanzo europeo del
‘900
- Il concetto di
avanguardia: il
Futurismo
- La cultura fascista
- Italo Svevo
- Luigi Pirandello
4. La poesia del
primo Novecento
- Destrutturazione del
linguaggio poetico
- G. Ungaretti
- E. Montale
5. Il secondo
Novecento
- Le Langhe e
l’esperienza letteraria
di C. Pavese
6. Lettura integrale
di opere
E. RAMPINI,
"Estremo Occidente",
G. AYALA, "Chi ha
paura muore ogni
giorno",
H. SCHNEIDER, “Io
piccola ospite del
Fuhrer”
4. Riconoscere il valore e le
potenzialità dei beni artistici e
architettonici per una loro corretta
fruizione e valorizzazione
25
6
3
6
Modulo 1
Pittura e architettura
moderna: 1860 –1900.
Analisi ed esempi di
riferimento.
Abilità
Pittura e architettura
Capacità di distingue i caratteri e gli stili contemporanea:
artistici ed architettonici rapportandoli
1900 – giorni nostri. 6
alle epoche di produzione e ai principali Analisi ed esempi di
autori
riferimento. Picasso.
Berlino e l’architettura
Orientarsi nel quadro generale della
contemporanea
produzione artistica/architettonica
italiana ed europea
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Pag. 16 di 70
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5. Utilizzare le forme di
comunicazione visiva e multimediale,
anche con riferimento alle strategie
espressive e agli strumenti tecnici
della comunicazione in rete
Relazioni studenti
Percorsi tematici
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Pag. 17 di 70
6
Abilità
Ideare e realizzare prodotti multimediali
Utilizzare le forme della comunicazione
visiva per comprendere il contesto
culturale di un’epoca
•
La trattazione degli argomenti di
letteratura è strettamente
ancorata all’analisi e alla
comprensione dei testi
•
Le ore indicate comprendono il
tempo dedicato alle verifiche
scritte ed orali
Si allega programma analitico
Castelfranco Veneto, 15.05.2014
IL DOCENTE: Griggio Sandra
I Rappresentanti di classe
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PROGRAMMA ANALITICO DI ITALIANO
Esame di Stato 2013-2014
1. ETA’ DEL REALISMO E DEL POSITIVISMO
Il contesto storico italiano ed internazionale. Il contesto culturale e letterario. Italia 1860-1880.
Caratteri del Positivismo e “Il corso di filosofia positiva” di A. Comte. Illuminismo e Positivismo a confronto. Il
ruolo della scienza e il rapporto con la tecnica. L’idea di progresso e le conseguenti implicazioni letterarie. Il
determinismo di I. Taine e l’evoluzionismo di C. Darwin.
L’età del Realismo in letteratura.
Naturalismo: caratteri, protagonisti e metodi. L’impersonalità dell’arte. Il romanzo sperimentale e confronto con
romanzo del primo Ottocento.
Il Verismo in Italia. Differenze con Naturalismo.
Analisi testi su cultura del Positivismo:
E. ZOLA, “Osservazione e sperimentazione”
GIOVANNI VERGA
La vita e la formazione culturale. L’itinerario narrativo. L’opera “preverista” e verista. I caratteri dell’opera
“preverista”. L’interpretazione del reale e i temi dell’opera verista. L’idea di “vinto” e il concetto
di
sovrastruttura. La scelta degli umili. Idea di progresso e visione dell’esistere.
“Vita dei campi”: temi e caratteri dell’opera.
Analisi testuale da “Vita dei campi”: “Fantasticheria”, “La Lupa”, “Prefazione” a “L’amante di Gramigna"
“I Malavoglia”: caratteri e struttura dell’opera. Il sistema dei personaggi, le tematiche e il ciclo dei vinti, il sistema
ideologico (fot.). Analisi testuale di: “Prefazione ai Malavoglia” (fot.), “La famiglia Malavoglia”, “L’arrivo e
l’addio di ‘Ntoni”.
“ Novelle Rusticane”: temi e caratteri dell’opera. Analisi testuale di “La roba”.
“Mastro-don Gesualdo”: caratteri e temi dell’opera. Analisi testuale di “L’Addio alla roba”.
LA SCAPIGLIATURA
I protagonisti, i temi e il programma. Analisi dei temi in “Preludio” di E. PRAGA.
2. L’ETA’ DEL DECADENTISMO
Questioni di datazione. Il contesto storico. La crisi del sistema “ragione”, il ruolo degli intellettuali e il rapporto con
la società.
Gli antecedenti al Decadentismo: la poesia dei parnassiani, Baudelaire, il movimento pittorico degli Impressionisti.
C. BAUDELAIRE quale iniziatore della poesia moderna. Da “I fiori del male”, analisi testuale di “Spleen”,
“Corrispondenze”.
La poetica decadente, la concezione del reale. Il linguaggio poetico e simbolico: verso la destrutturazione del
linguaggio, quale anticipazione al Novecento. Il Simbolismo. I “poeti maledetti”.
L’Estetismo: l’atteggiamento “antieroico” del Decadentismo.
J. K. HUYSMANS, da “A rebours”, analisi testuale di “Una vita artificiale”. O. WILDE, da “Il ritratto di Dorian
Gray”, analisi testuale di “Lo splendore della giovinezza”.
L’atteggiamento “eroico” del Decadentismo: il Vitalismo.
GIOVANNI PASCOLI
Dati biografici, l’opera e la poetica. Il mito del “nido” e della “poesia”. Gli strumenti espressivi e il linguaggio
sperimentale.
Da “Prose”: analisi testuale sul tema relativo alla “poetica del fanciullino”, “E’ dentro di noi”.
“Myricae”: caratteri, temi e struttura dell’opera. Analisi testuale di “X Agosto”, “Lavandare”, “Novembre”.
GABRIELE D’ANNUNZIO
La personalità, lo svolgersi della vita e dell’opera. Il velleitarismo.
La fase dell’Estetismo. “Il Piacere”: caratteri, struttura dell’opera e tecniche narrative. La struttura dell’opera
anticipazione al romanzo novecentesco.
Il superuomo e la rilettura di Nietzsche. Appunti su F. Nietzsche (fot.)
Da “Le vergini delle rocce”, analisi testuale di “Il superuomo”(fot).
“Alcyone”: caratteri dell’opera, il panismo, la novità del linguaggio poetico. Analisi testuale di “La pioggia nel
pineto”.
“Il Notturno”: temi e caratteri dell’opera.
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3. IL NOVECENTO E LA COSCIENZA DELLA CRISI
Il Novecento e la società di massa.
La coscienza di crisi dell’uomo contemporaneo e il relativismo come nuovo sistema di valori (fot.)
Le teorie di H. Bergson, S. Freud ed A. Einstein: contenuti, implicazioni culturali e letterarie (fot.).
App.: “Il 1905” (fot.), App.: “Il nuovo romanzo del Novecento” (fot.)
Il romanzo europeo del Novecento: le nuove tecniche narrative ed il flusso di coscienza nelle opere di V. Woolf, J.
Joyce e M. Proust.
Concetto di avanguardia. Caratteri del Futurismo. Protagonisti ed esemplificazioni. Analisi testuale di “Il Manifesto
del Futurismo”. La pittura futurista.
La cultura fascista. Fascismo ed antifascismo. Il ruolo dei Manifesti e degli intellettuali.
IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO: LUIGI PIRANDELLO
La vita e la formazione culturale. La scelta dell’arte umorista. Il relativismo conoscitivo. La depersonificazione
dell’Io e la demistificazione dei valori borghesi. Le opere ed i loro caratteri. Il teatro.
Dal saggio “Umorismo”, analisi testuale di “Il sentimento del contrario”.
“Il fu Mattia Pascal”: caratteri, temi e struttura dell’opera. La storia di un’identità sospesa. Lettura di parti
significative del romanzo (fot.).
“Novelle per un anno”: caratteri e temi. Analisi testuale di “Il treno ha fischiato”, “La patente”.
IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO: ITALO SVEVO
La vita e la formazione culturale. Il “caso Svevo”.
La figura dell’inetto e le influenze di Darwin, Schopenhauer, Joyce e Freud.
“La Coscienza di Zeno”: un romanzo innovativo sul piano tematico e delle tecniche narrative. L’opera testimonianza
del romanzo novecentesco. Temi e struttura. La figura dell’inetto. Il rapporto salute/malattia. Il tempo misto.
Analisi testuale di “Ultima sigaretta”, “Una catastrofe inaudita”.
LA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO: GIUSEPPE UNGARETTI
Caratteri della poesia moderna: la destrutturazione del linguaggio, anticipata dal Decadentismo, e la poesia del
primo Novecento. Caratteri e novità delle strutture linguistiche.
G. UNGARETTI: la personalità e l’opera.
La poetica: la prima produzione letteraria e la sperimentazione del linguaggio. Le innovazioni stilistiche.
L’esperienza della guerra.
“Allegria di Naufragi”: struttura e temi. Analisi testuale di: “In memoria” (fot.), “Veglia”, “I fiumi”, “Sono una
creatura”, “Il porto sepolto”.
LA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO: EUGENIO MONTALE
La personalità e la poetica. Il “correlativo oggettivo”, “il male di vivere” e il “quid”.
“Ossi di seppia”: caratteri dell’opera. Una poesia antitetica a quella dei “poeti laureati”.
Analisi testuale di : “I limoni” , “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere”.
Da “Satura”, analisi testuale di “Ho sceso dandoti il braccio”.
4. IL ROMANZO DEL SECONDO NOVECENTO: CESARE PAVESE
Le Langhe e l’esperienza letteraria di CESARE PAVESE
Da “Il Mestiere di vivere”, analisi di parti di diario (fot).
Da “Lavorare stanca”, analisi di “Lavorare stanca”. Il linguaggio poetico “narrativo”.
Da “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, analisi testuale di “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”.
5. LETTURA INTEGRALE DI OPERE
E. RAMPINI, "Estremo Occidente"
G. AYALA, "Chi ha paura muore ogni giorno"
H. SCHNEIDER, “Io piccola ospite del Fuhrer”
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6. MODULO 1: ARTE E ARCHITETTURA
Pittura e architettura moderna: 1860 – 1900. Caratteri ed esempi di riferimento.
Pittura e architettura contemporanea: 1900 – giorni nostri.
L’architettura contemporanea: i caratteri attraverso alcuni esempi. La tendenza della pittura moderna attraverso
alcuni esempi. L’esperienza di Picasso (fot.). L’architettura contemporanea in Berlino (fot.).
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RELAZIONE FINALE: STORIA
N. ore settimanali 2 x 33 = n. h. 66
CLASSE 5^ BE
N. ore effettivamente attuate = 59
Obiettivi raggiunti
Contenuti
Ore
I principali strumenti
storiografici utili per
individuare e
descrivere persistenze,
mutamenti,continuità,
discontinuità,
innovazione, cesure,
rivoluzione,
restaurazione,
decadenza, crisi,
progresso, tendenza,
evento, conflitto e
Abilità
Inquadrare gli eventi e i fenomeni storici trasformazione.
relativi alle storie settoriali nel periodo
1. Il nuovo secolo e la
di riferimento
prima guerra
mondiale
- Il Novecento e la
Esame del sapere storico come
società di massa:
interpretazione convincente delle fonti,
problemi,
utile a non far coincidere la storia con la
caratteristiche e
narrazione della storia
linee di sviluppo
- Sviluppo tecnico e
Comprensione di cause e conseguenze,
scientifico
capacità di istituire rapporti diacronici e
attraverso le
sincronici non in modo meccanicistico
rivoluzioni
industriali.
Capacità di istituire relazioni tra
l’evoluzione scientifica e tecnologica, il - Economia e
mutamenti sociali 26
contesto socio-economico, i rapporti
- Stato/ nazione
politici e i modelli di sviluppo
Imperialismo
Comunicare con il lessico proprio delle - Il decollo
scienze storiche e sociali
industriale italiano
nell’età di Giolitti
Capacità di comprendere la dimensione - La Prima guerra
storica del presente nella propria realtà
mondiale
territoriale, nazionale, europea e
- La Società delle
mondiale
Nazioni e il
principio di
autodeterminazione dei popoli
- La rivoluzione in
Russia
- I problemi del I
Dopoguerra
1. Comprensione critica delle linee
essenziali della storia politica,
economica e sociale, delle scoperte
scientifiche e delle innovazioni
tecnologiche del nostro Paese.
Inquadramento della storia italiana in
quella europea e nel contesto più
ampio della storia del mondo, anche
per riconoscere le sfide ed i problemi
connessi alla globalizzazione
Metodi e mezzi
Metodi
Lezioni introduttive
che delineano le
direttrici di un certo
periodo storico;
lezioni frontali;
analisi di carte
storiche;
individuazione di
nodi problematici;
organizzazione delle
informazioni e
lessico specifico;
discussioni su temi
del programma e
sulla loro eredità nel
presente.
Mezzi
Oltre al manuale:
- appunti e
fotocopie ad
integrazione.
Criteri di
valutazione
1/2 se lo studente
rifiuta ogni
verifica, nella
prova non
dimostra
conoscenze o se la
preparazione è
pessima
3 se risponde con
pertinenza a poche
domande
4 se durante la
prova orale
dimostra gravi
lacune nella
conoscenza
dell'argomento o
se nel testo ci
sono errori
grammaticali, lo
sviluppo è povero
o se la scrittura
non è conforme
alla tipologia
5 se la
spiegazione è
carente ed
imprecisa, se il
testo scritto è
limitato nel
contenuto ed
elementare nella
forma
6 se l'allievo
conosce il
programma, sia
pure con qualche
carenza, si
esprime con
chiarezza, fornisce
spiegazioni
convincenti e
nello scritto,
pertinente e
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2. Democrazie e
totalitarismi : il
nuovo conflitto
mondiale
- Il fascismo in
Italia
- USA, crisi del
1929 e “New
Deal”
- Il Totalitarismo
- Il nazismo in
Germania
26
- L’Unione
Sovietica di Stalin
- Comunismo,
fascismo,
democrazie
- Verso la Seconda
guerra mondiale
- La seconda guerra
mondiale
- Italia 1943-45
3. Il mondo nell’era
atomica
- La “guerra
fredda”
3
- L’ONU
- Il fenomeno della
decolonizzazione
- La Repubblica
italiana
4. Fine del
bipolarismo
USA-URSS: LA
DISTENSIONE
- Il terrorismo in
Italia
- La fine del
4
modello
comunista
- L’Unione europea
- La III
Rivoluzione
Industriale
MDB00
Pag. 22 di 70
coerente, non ci
sono errori o sono
bilanciati dagli
approfondimenti
7 se, oltre a
quanto indicato
per la sufficienza,
sa rapportarsi
criticamente al
testo, tiene
presenti diverse
variabili,
riconosce
elementi simili in
contesti diversi, si
esprime con un
po’ di scioltezza
ed incisività
8 se il linguaggio
è ricco ed
incisivo, la
conoscenza è
ampia, i
riferimenti sono
individuati con
buona rapidità
9/10 se la capacità
di valutare e
spiegare è
affinata, se la
complessità del
modello
interpretativo è
controllata e
criticamente
dominata o se il
prodotto è il
risultato di una
individuale
rielaborazione
critica.
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2. Collocazione delle scoperte
scientifiche e delle innovazioni
tecnologiche in una dimensione
storico-culturale, nella consapevolezza
della relatività e storicità dei saperi
5. Sviluppo tecnicoscientifico, economia
mondiale,
mutamenti sociali
all’inizio del ‘900
- Il decollo
industriale
Abilità
Collegare alla storia generale le storie
italiano nell’età
settoriali
giolittiana
- La Crisi del 1929
e il “New Deal
- La Terza
rivoluzione
industriale
6. L’esercizio della
cittadinanza
- L’evoluzione della
società e dell’
organizzazione
politica nel ‘900
- Comunismo,
fascismo e
democrazie
- La Costituzione
Abilità
Comprensione delle caratteristiche
italiana
fondamentali della Costituzione italiana - Gli Organismi
e degli Organismi internazionali
internazionali
3. Agire in riferimento ad un sistema
di valori coerenti con i principi della
Costituzione, in base ai quali valutare
fatti e orientare i propri
comportamenti personali, sociali e
professionali nel rispetto della
persona, della collettività e
dell’ambiente
N.B. I punti n.2 e n.3 non presentano
le rispettive ore perché gli argomenti
sono stati trattati secondo l’ordine
cronologico (vedi punto n.1).
Le ore indicate comprendono il
tempo destinato alle verifiche.
Si allega programma analitico
Castelfranco Veneto, 15.05.2014
IL DOCENTE: Griggio Sandra
I rappresentanti di classe
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PROGRAMMA ANALITICO DI STORIA
Esame di Stato 2013-2014
Il programma di storia segue un percorso cronologico da 1900 a 1945.
1. IL NUOVO SECOLO E LA PRIMA GUERRA MONDIALE
• Il Novecento e la società di massa: definizione di società di massa, caratteristiche e linee di sviluppo. Le singole
componenti della società di massa. Le tre rivoluzioni industriali a confronto. Partiti di notabili e partiti di massa.
Il dibattito politico e la nascita dei partiti. La Chiesa da non expedit a Rerum Novarum. Il Modernismo (fot.)
• Nazionalismo, razzismo e irrazionalismo. La II Rivoluzione industriale e la catena di montaggio alla base della
società di massa. Colonialismo nei secoli ed Imperialismo. Idea di stato, patria e nazione. Conseguenze del
nazionalismo: il movimento sionista. Il razzismo. Definizione di Belle èpoque. App. “Esistono le razze?”
• Il decollo industriale italiano nell’età di Giolitti: caratteri, politica interna e politica estera
• La Prima guerra mondiale: cause, fasi della guerra, trattati di pace e la nuova carta d’Europa. Italia tra
interventismo e neutralismo. I 14 punti di Wilson e l’idea di autodeterminazione dei popoli. La Società delle
Nazioni. Le armi in I Guerra mondiale (fot.)
• I problemi dei I Dopoguerra: limiti dei trattati di pace, problemi demografici ed economici, la sfiducia nel
sistema liberale, definizione di biennio rosso. Colonizzazione USA ed America Latina
• La Rivoluzione in Russia: da realtà della Russia negli anni 1860 alle rivoluzioni. Modalità ed esiti. Nascita
URSS. Il partito unico che coincide con lo stato. URSS di Stalin: politica interna, economica e totalitarismo.
• App. “Il massacro degli Armeni”
2. DEMOCRAZIE E TOTALITARISMI: IL NUOVO CONFLITTO MONDIALE
• Il fascismo in Italia. La “vittoria mutilata”, occupazione di Fiume ed esiti, i problemi sociali. Il partito Popolare
Italiano, i Fasci di combattimento e il Partito comunista. Le elezioni a confronto e l’ascesa del fascismo: 1919,
1921 e 1924. Il sistema del fascismo: da marcia su Roma a fase legalitaria e dittatoriale. Il consenso. Politica
interna, economica ed estera. I rapporti tra lo Stato e la Chiesa: da Patti Lateranensi a Concordato del 1984.
Italia antifascista. App.: “Gramsci”
• USA ed “anni ruggenti”, la crisi del 1929, Roosevelt, il “New Deal” ed il sistema economico misto. App.: New
York, la Costituzione USA, confronto tra crisi 1929 e realtà economico-finanziaria attuale (fot.)
• Il nazismo in Germania. I caratteri della Repubblica di Weimar: valenza politica ed artistica legata al Bauhaus. I
fondamenti ideologici del nazismo, il Terzo Reich ed il suo sistema. Politica economica. App. “La questione
degli ebrei” (fot.). Definizione di genocidio e totalitarismo, G. ORWELL e “1984”(fot.)
• Verso la II guerra mondiale. Ragioni dell’imperialismo asiatico ai fini della II guerra mondiale ( Cina e
Giappone), il significato della guerra civile in Spagna. La politica estera della Germania
• La seconda guerra mondiale. Cause e fasi della guerra. Italia e mondo tra 1943-45. I progetti di pace e le
conferenze.
Per quanto riguarda gli anni 1945 - giorni nostri, il programma si sviluppa seguendo nuclei tematici.
3. IL MONDO NELL’ERA ATOMICA
• Le origini della “guerra fredda”. Caratteri e scopi dell’ONU. Esiti della II Guerra mondiale: il nuovo assetto
della Germania e la divisione del mondo. Definizione di “guerra fredda”. I paesi non allineati. La Cina di Mao.
• Il fragile equilibrio della “guerra fredda”: Berlino, Corea, Libia di Gheddafi, crisi di Cuba, la guerra in Vietnam.
• Il fenomeno della decolonizzazione: definizione e ragioni della decolonizzazione. Il Neocolonialismo e le
relative implicazioni. I paesi oggetto di indipendenza e, in particolare, l’India di Gandhi, l’apartheid in
Sudafrica.
• La Repubblica italiana: i problemi del II dopoguerra, il referendum istituzionale e la nascita della Repubblica. I
principi della Costituzione Italiana e la struttura della Repubblica. Il centrismo della DC.
4. FINE DEL BIPOLARISMO USA – URSS: LA DISTENSIONE
• La distensione e la Conferenza di Ginevra. Il continuo fragile equilibrio della “guerra fredda”: il muro di
Berlino.
• La Repubblica italiana: il miracolo economico, il centro-sinistra e la ricerca del compromesso storico. Gli anni
di piombo. Le Brigate rosse e il rapimento di Aldo Moro (fot.)
• Il crollo del muro di Berlino e dell’URSS. La conclusione del sistema comunista e la perestrojka.
• Caratteri dell’Unione Europea. La III Rivoluzione Industriale (fot.)
• La crisi della prima Repubblica in Italia (fot.).
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Pag. 25 di 70
RELAZIONE FINALE: LINGUA INGLESE
N. ore settimanali 2 x 33 = 66
CLASSE 5^ BE
N. ore effettivamente attuate 59
Obiettivi raggiunti
Per ciò che attiene alla
programmazione curricolare,
sono stati conseguiti i seguenti
obiettivi in termini di
conoscenza, abilità e
competenza.
Contenuti
Ripasso e recupero
delle principali
strutture e funzioni
linguistiche
Ore
Metodi e mezzi
5
La metodologia
lessons applicata è stata
caratterizzata:
 da
lezioni frontali,
Grammar analysis:
(soprattutto
 Passive voice
inerenti al
 Causative form
processo
8
CONOSCENZE
 Type 2 and 3
Gli studenti conoscono:
d’apprendimento
lessons
Conditionals
linguistico e
• il sistema morfosintattico di
 Wish/if only, Had
interdisciplinare);
base della lingua inglese
Better
 dalle attività di
• il linguaggio settoriale e
 Reported speech
tipo comunicativo,
funzionale al contesto nel
condotte in L2, in
quale s’intende comunicare  Linking Words
cui le abilità
• alcune sezioni della micro
Unità
didattiche
dal
linguistiche di
lingua riguardante l’area
testo:
base sono state
d’indirizzo
D.
Cotton,
D.
Falvey,
applicate in una
• alcuni elementi di
S.
Kent
varietà di
letteratura inglese dal punto
situazioni
Language
Leader
di vista storico e culturale
Upper intermediate
significative;
Course book and
 dall’uso del libro
ABILITA’/COMPETENZE
Workbook
di testo, inteso
Gli studenti, nella generalità,
Longman
come punto di
sono in grado di:
UNIT
10:
riferimento per
6
• comprendere una
Psychology:
comporre
lessons
conversazione a velocità

Group
situazioni
normale su argomenti
Psychology
motivanti allo
generici o specifici

Peer
pressure
studio e allo
• sostenere una

Psychology
at
sviluppo delle
conversazione, su
work
competenze
argomenti generali o

Cultural
scenario
linguistiche;
specifici, con sufficiente

Psychology:
study

dalla
proprietà lessicale,
and
writing
skills
comprensione
6
correttezza morfosintattica e
UNIT
12:
orale, tramite
lessons
lingua fluente
Technology:
l’ascolto e/o la
• comprendere dei testi scritti

Devices
and
visione di
riguardanti argomenti
gadgets
documenti in
d’attualità, letteratura e

Technology
used
lingua originale;
micro lingua
in everyday life
 dalla produzione
• produrre testi scritti di
 Living without
orale, sviluppata
carattere generale, report,
Technology
tramite il costante
email
 Pro or Anti?
dialogo in L2
• rispondere a domande
 (in queste
 Computer crash
specifiche e aperte, sia orali
esercitazioni gli
sia scritte
English for
eventuali errori di
• compilare modulistica in
Electrotechnics
20
carattere
Criteri di
valutazione
La valutazione
formativa è stata
determinata da
numerosi interventi,
soprattutto orali, per
favorire e sviluppare la
capacità
d’esposizione, il
dialogo e la
partecipazione.
Nella valutazione della
produzione scritta gli
indicatori hanno
tenuto conto della
conoscenza dei
contenuti, della
correttezza
grammaticale, della
precisione nell’uso
specifico della lingua e
della capacità di
rielaborazione
personale.
Per ciò che concerne
le abilità orali, si è
tenuto conto della
conoscenza dei
contenuti, della
pronuncia, della
fluidità e della
capacità di fare
collegamenti.
In generale, la
valutazione delle
conoscenze e abilità
linguistiche di base, ha
tenuto conto dei
seguenti indicatori:
• comprensione
(globale, analitica,
lessicale e
inferenziale)
• competenza
(lessicale e strutturale)
• pertinenza alla
traccia
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•
•
•
•
•
⇒
⇒
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strutturale e/o di
• efficacia
pronuncia, sono
espressiva
stati accettati
• rielaborazione
purché il senso
personale
della
La valutazione
comunicazione
sommativa si è avvalsa
non fosse
della
travisato);
somministrazione di
dallo sviluppo
tre prove scritte e due
della
orali per ogni periodo
comprensione
scolastico.
scritta, esercitata
con attività, tipo
vero/falso, scelta
multipla,
questionari ecc;
dalla produzione
scritta costituita
da riformulazione
di testi, traduzioni
di testi di carattere
tecnico,
Literary links:
6
compilazione di
Cross-Curricular
lessons
modulistica,
Project
scrittura d’email,
 Hard Times by
riassunti dei brani
Charles Dickens,
analizzati e
 I Malavoglia by
risposte a
Giovanni Verga
8
domande aperte.
lessons
 Particolare
Business English:
attenzione è stata
• Cultures
riservata
• Ethics
all’accuratezza
• Leadership
grammaticale e
strutturale come
pure, nell’ambito
dell’oralità, alla
corretta pronuncia
e intonazione.
Materiali didattici
Libro di testo
Power Point
Presentations
Esercitazioni nel
laboratorio linguistico
Lim Lab
Internet
Materiale video audio
Attività interdisciplinari: Inglese/Elettrotecnica per lo sviluppo della micro lingua
Progetto CLIL (6 lezioni tecniche in inglese)
modo corretto dal punto di
vista lessicale e formale
rielaborare e riassumere un
testo per saper relazionare
sul contenuto dello stesso
fornire informazioni, sia
scritte sia orali, concernenti
l’area d’indirizzo e/o
riguardanti altro contenuto
sviluppare collegamenti con
altre discipline
esprimersi dimostrando
capacità di sintesi
usare le tecniche ed i mezzi
multimediali per esporre
argomenti e per produrre
presentazioni significative
 Production of
lessons
energy
 Power distribution
 Types of electric
motors
 Alternatingcurrent motors
 Electric cars

 What is Robotics
 Computerized
numerical control
 Industrial Robots
 Robots’
Kinematics
 Control Systems
and Drives

 The transformer
 The dynamo
 Solar energy
 Solar cells
Castelfranco Veneto, 15.05.2014
IL DOCENTE: Maria Bellinato
I Rappresentanti di Classe
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RELAZIONE FINALE: ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI
DIRITTO
N. ore settimanali 2 x 33 = n. h 66
CLASSE 5^ BE
N. ore effettivamente attuate 60
Obiettivi raggiunti
Contenuti
Ore Metodi e mezzi
Conoscere la disciplina
generale del rapporto di
lavoro subordinato.
Individuare le
caratteristiche, i
soggetti e gli elementi
del rapporto di lavoro
subordinato.
Conoscere le fonti del
diritto del lavoro.
Conoscere le modalità
di formazione del
contratto di lavoro
subordinato.
Individuare i soggetti
del rapporto di lavoro
subordinato ed i relativi
diritti, poteri ed
obblighi.
Acquisire
consapevolezza della
rilevanza pratica degli
interventi statali nel
mercato del lavoro.
Il diritto del lavoro.
Lavoro subordinato e
lavoro autonomo. Le
fonti del diritto del
lavoro. Il diritto alla
retribuzione. Il diritto
di sindacato. Il diritto
di sciopero. Lo
Statuto dei lavoratori.
Contratti collettivi e
contratti individuali.
La costituzione del
14
rapporto di lavoro. La
durata del rapporto di
lavoro. Lo
svolgimento del
rapporto di lavoro. Il
lavoro femminile e
minorile.
L’estinzione del
rapporto di lavoro: il
licenziamento. La
Cassa integrazione.
La legislazione
sociale.
Impresa,
imprenditore e
azienda. Le categorie
Saper fornire la nozione di imprenditori: il
piccolo imprenditore,
giuridica di
l’imprenditore
imprenditore, i
agricolo.
requisiti essenziali e i
14
criteri di classificazione. Lo statuto
dell’imprenditore
Saper distinguere i
commerciale. Gli
concetti di impresa e
ausiliari
azienda.
dell’imprenditore.
Il fallimento:
Lezione frontale
con schemi alla
lavagna;
lettura di alcune
parti del testo;
discussione in
classe
Criteri di
valutazione
I criteri di
valutazione utilizzati
sono quelli stabiliti
nel POF con relativa
scala di valutazione.
Nelle verifiche
scritte valide per
l’orale si è utilizzata
la seguente griglia di
attribuzione di
punteggio:
punti da 0 a 3:
pertinenza della
risposta:
da 0 a 4 :
contenuti e
completezza della
risposta
da 0 a 3
:
uso del linguaggio
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presupposti.
L’impresa familiare.
L’azienda. I segni
distintivi
dell’azienda.
L’avviamento. Il
trasferimento
dell’azienda.
La concorrenza sleale
tra imprenditori.
Il brevetto.
Le società: il
contratto di società,
l’autonomia
patrimoniale; società
di persone e società
Saper fornire la nozione di capitali: differenze 12
fondamentali. La
giuridica di società e i
società semplice, la
requisiti del contratto
società in nome
di società .
collettivo, la società
Individuare e
descrivere i caratteri e in accomandita
semplice.
la disciplina delle
La società per azioni.
società di persone e
delle società di capitali. Gli organi della Spa.
Azioni e
obbligazioni.
La società a
responsabilità
limitata.
La srl unipersonale.
Le cooperative e le
Saper descrivere i
mutue assicurazioni.
diversi tipi di sistema
economico e le varie
L’attività economica,
forme di mercato.
sistemi economici e
mercati. Il sistema
12
liberista, collettivista
e misto. I mercati: la
concorrenza perfetta,
il monopolio,
l’oligopolio. Le
barriere all’entrata.
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Comprendere i
fondamenti dell’attività
economica e cogliere il
significato di azienda.
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La combinazione dei
fattori produttivi. La
linea di bilancio per 8
l’imprenditore. Costo
totale, ricavo totale,
profitto totale.
Punti di”ottimo
tecnico” e di “ottimo
economico”.
L’offerta nel breve,
medio e lungo
periodo.
La struttura
organizzativa
aziendale: la
microstruttura
compiti, mansioni e
ruoli. La
macrostruttura:
organi volitivi,
direttivi, operativi.
L’evoluzione storica
degli studi
organizzativi.
Castelfranco Veneto, 15 Maggio 2014
IL DOCENTE: Porcellato Eddy
I Rappresentanti di classe
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RELAZIONE FINALE : MATEMATICA
N. ore settimanali
3 x 33 = n.99 h
CLASSE 5^BE
N. ore effettivamente attuate 89
Obiettivi raggiunti
Data una funzione reale,
saper determinare massimi e
minimi relativi e assoluti;
saper analizzare il testo di un
problema individuando dati,
incognite e loro relazioni;
risolvere semplici problemi
di massimo e minimo
Conoscere la definizione di
primitiva, di integrale
indefinito e le relative
proprietà formali
saper applicare formule e
tecniche di integrazione
immediata, composta, per
sostituzione e per parti,
saper integrare frazioni
algebriche
Saper risolvere problemi con
l’uso di integrali indefiniti
Contenuti
Richiami e complementi
Problemi di massimo e
minimo, studio di
funzione, differenziale
INTEGRALI
INDEFINITI
Definizione di primitiva
di una funzione e
integrale indefinito,
formule di integrazione
immediata e composta,
integrazione delle
frazioni algebriche,
integrazione per
sostituzione e per parti
Ore
9h
25h
INTEGRALI DEFINITI
E LORO
APPLICAZIONI
20h
area del trapezoide
individuato da una curva
Descrivere il processo di
continua, l’integrale
misura dell’area del
come limite, significato
trapezoide sotteso da una
geometrico dell’integrale
curva continua
definito, proprietà formali
conoscere le proprietà
dell’integrale definito,
formali dell’integrale definito teoremi della Media e di
e saper dimostrare i teoremi Torricelli, calcolo di aree
saper applicare le formule e
sottese da curve continue,
le tecniche di integrazione
volume di un solido di
indefinita nel calcolo degli
rotazione, applicazioni
integrali definiti
dell’integrale definito alla
risolvere problemi di misura fisica
di aree, volume.
INTEGRALI IMPROPRI
Riconoscere, saper definire e Funzioni integrabili in
calcolare integrali impropri
senso improprio su
del 1° e 2° tipo
intervalli aperti e su
5h
intervalli illimitati
Saper applicare formule di
integrazione numerica
INTEGRAZIONE
NUMERICA
il metodo dei rettangoli,
dei trapezi e delle
parabole
3h
Metodi e
mezzi
Criteri di
valutazione
Presentazione
della situazione/
problema,
confronto con
soluzioni note,
lezione frontale,
schematizzazione
dei risultati,
discussione,
esercitazioni
guidate,
individuali o di
gruppo,
assegnazione di
esercizi
individuali per
casa, correzione
delle prove
scritte di verifica
e recupero
curricolare,
uso di Derive
ed Excel in
laboratorio
per il calcolo
approssimato
Non conosce gli oggetti
specifici e la relativa
terminologia
non sa eseguire i singoli
segmenti delle procedure di
calcolo, neanche guidato
manifesta difficoltà nei
passaggi logici semplici (voto
1)
Conoscenza gravemente
lacunosa degli oggetti e della
terminologia
esegue procedure in maniera
non corretta e anche se guidato
non riesce ad evitare errori
manifesta difficoltà nei
passaggi logici
(voto 2-3)
Conoscenza lacunosa degli
oggetti e della terminologia
esecuzione parzialmente
corretta delle procedure, riesce
a ridurre gli errori se guidato
comprende solo alcune
semplici proprietà, ma non ne
riconosce le correlazioni
manifesta difficoltà nella
decodifica dei problemi
(voto 4)
Conoscenza superficiale di
oggetti e relativa terminologia
applica correttamente le
procedure solo in compiti
semplici, ma con frequenti
imprecisioni
comprende semplici proprietà
e se guidato, sa riconoscerne le
correlazioni
manifesta incertezze
nell’individuazione dei
procedimenti risolutivi di
semplici problemi (voto 5)
Applica correttamente e con
sicurezza le procedure in
compiti di medio-bassa
difficoltà
è autonomo nella decodifica e
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Saper definire le equazioni
differenziali, il loro ordine, i
vari tipi di soluzioni e le loro
proprietà formali
conoscere il significato
geometrico del problema di
Cauchy
saper risolvere equazioni
differenziali del 1° e 2°
ordine dei tipi indicati
EQUAZIONI
DIFFERENZIALI DEL
1° E DEL 2° ORDINE
27h
Equazioni differenziali di
ordine n, integrali
generali, particolari,
singolari, il problema e il
teorema di Cauchy,
risoluzione di equazioni
differenziali del 1°
ordine:
per integrazione, a
variabili separabili,
formula risolutiva delle
equazioni lineari
risoluzione di equazioni
differenziali del 2° ordine
omogenee e non
omogenee a coefficienti
costanti, equazione
caratteristica e soluzioni
linearmente indipendenti
MDB00
Pag. 31 di 70
risoluzione di semplici
problemi in ambito
disciplinare
riconosce e sa correlare le
proprietà fondamentali
utilizza il metodo deduttivo
per semplici verifiche (voto 6)
Conoscenza sicura di oggetti,
terminologia e proprietà
è autonomo nella decodifica e
risoluzione di problemi
sa correlare le proprietà con
qualche imprecisione nei
passaggi più astratti
applica correttamente le
procedure anche in esercizi di
medio-alta difficoltà (voto 7)
Applica correttamente
procedure in esercizi elaborati
e complessi
ricerca in maniera personale
vari percorsi risolutivi nei
problemi
sa correlare le proprietà
astratte e individuare strutture
comuni
utilizza il metodo deduttivo
nelle dimostrazioni (voto 8)
Applica perfettamente e con
sicurezza procedure di calcolo
sa interpretare situazioni
problematiche utilizzando
modelli matematici
individua correlazioni fra
problemi in ambiti disciplinari
paralleli, nei quali sa trasferire
in maniera autonoma le abilità
specifiche
approfondisce in maniera
personale le conoscenze (voto
9-10)
Castelfranco Veneto, 15 Maggio 2014
IL DOCENTE: Franca Fabian
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Pag. 32 di 70
RELAZIONE FINALE: ELETTROTECNICA E LABORATORIO
N. ore settimanali 5x 33 = 165
CLASSE 5^ BE
N. ore effettivamente attuate = 162
Obiettivi raggiunti
Contenuti
Ore
Metodi e mezzi
Criteri di
valutazione
Conoscere e saper
analizzare un
trasformatore monofase.
Caratteristiche costruttive e di
26
funzionamento di un trasformatore
monofase. Studio nel caso ideale.
Circuito rappresentativo di un
trasformatore reale e le equivalenze
primario e secondario.
Diagrammi vettoriali.
Prova a vuoto e in corto circuito.
Variazione di tensione da vuoto a carico e
diagramma di Kapp.
Dati di targa, potenze e rendimento,
formule adimensionali.
Corrente magnetizzante e terze armoniche
in un trasformatore monofase.
Conoscere e saper
analizzare un
trasformatore trifase.
Caratteristiche costruttive e di
funzionamento di un trasformatore
trifase.
Collegamenti interni e rapporti di
trasformazione. Circuito equivalente.
Gruppi tipici dei trasformatori trifasi.
Inserzione in parallelo su una linea di
trasformatori.
Prova a vuoto e in corto circuito di un
trasformatore trifase. Potenze, perdite e
rendimento.
Conoscere e saper
analizzare alcuni
trasformatori speciali.
Caratteristiche di funzionamento di un
autotrasformatore monofase. Il variac.
Il trasformatore a tre avvolgimenti.
1
Conoscere le
caratteristiche generali
della macchina asincrona
Il campo magnetico rotante.
Caratteristiche generali, costituzione e
principio di funzionamento della
macchina asincrona.
Rotore a gabbia di scoiattolo, rotore
avvolto, scorrimento.
Circuito equivalente di una macchina
asincrona.
Tracciamento del diagramma circolare e
sue proprietà.
Espressione della coppia e suo
andamento.
Potenze, perdite e rendimento.
Dati di targa.
Funzionamento a carico della macchina
30
Conoscere e saper
analizzare il motore
asincrono trifase
Conoscere il
funzionamento della
macchina asincrona
22
METODI
I contenuti della
materia sono stati
proposti agli allievi
nel modo più
interattivo possibile,
non limitandosi cioè
alla lezione teorica
frontale, ma
ricorrendo a
richiami ad
applicazioni
pratiche, al fine di
agevolare il
trasferimento diretto
delle conoscenze di
base.
Ove possibile, si è
ricorso oltre che alle
spiegazioni, anche a
immediate
esercitazioni e
verifiche pratiche,
finalizzate all'
apprendimento
autonomo di leggi,
concetti ecc... o
quantomeno aventi
la capacità di
stimolare la
curiosità degli
allievi ed il
desiderio di
approfondire
l’argomento; questo
nell’ottica di far
acquisire agli allievi
la capacità di
recepire ulteriori
nozioni e abilità in
maniera autonoma
ma sempre sotto la
guida
dell’insegnante.
MEZZI
Libri di testo;
Lavagna;
Le verifiche
sull'acquisizione delle
abilità richieste sono
state effettuate mediante
test, compiti in classe,
esercitazioni scritte e
mediante interrogazioni
alla lavagna nonché
mediante le prove
pratiche di Laboratorio.
Le prove di verifica sono
state effettuate in
massima parte sugli
argomenti fondamentali
del corso per appurare
l’acquisizione delle
abilità e dei livelli
minimi di
apprendimento
necessari; esse sono state
tali da individuare i
livelli di conoscenza
dell’allievo, mirando ad
accertare sia una
valutazione formativa
sia sommativa.
Per la valutazione del
profitto in punti, si è
fatto riferimento ai
descrittori dei voti
ricavati dal P.O.F.
d’Istituto.
La valutazione degli
allievi ha tenuto conto
anche:
a)
della progressione
dell’apprendimento;
b)
dell'impegno inteso sia
come disponibilità alla
quantità di studio
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asincrona, stabilità e instabilità .
Funzionamento della macchina come
generatore e come freno.
Prova a vuoto e a rotore bloccato di un
motore asincrono trifase.
Avviamento della macchina asincrona,
utilizzo del softstarter.
Regolazione della velocità a carico,
utilizzo dell’inverter.
Conoscere e saper
analizzare la macchina
sincrona come
generatore.
Caratteristiche generali della macchina
sincrona.
Costituzione e principio di
funzionamento.
Funzionamento a vuoto e a carico come
generatore, reazione d’indotto.
Diagramma vettoriale secondo Poitier.
Diagramma vettoriale e circuito
equivalente secondo Behn-Eschemburg.
Caratteristiche esterne e di regolazione.
Potenza, perdite e rendimento.
Parallelo degli alternatori; problemi
connessi al parallelo; ripartizione del
carico attivo e reattivo.
Conoscere le
caratteristiche generali e
il funzionamento della
macchina sincrona come
motore.
Principio di funzionamento del motore
sincrono.
Potenza e coppia; perdite e rendimento.
Diagrammi vettoriali..
Conoscere le
caratteristiche generali
della macchina sincrona
come generatore.
Conoscere e saper
analizzare il
funzionamento della
macchina in corrente
continua come
generatore.
Caratteristiche e principio di
funzionamento della dinamo, fem e
caratteristica a vuoto.
Reazione d’indotto e problemi della
commutazione;
Avvolgimenti compensatori e poli
ausiliari;
Tipi di eccitazione: indipendente,
parallelo, serie e composta.
Caratteristiche esterne alle varie
eccitazioni;
Potenze, perdite e rendimento della
dinamo.
Conoscere le
caratteristiche generali
della macchina in
corrente continua come
motore.
Caratteristiche e principio di
funzionamento del motore a corrente
continua;
Caratteristica meccanica;
Avviamento e regolazione della velocità;
Potenza, perdite e rendimento.
Espressioni per il motore ad eccitazione
separata.
Conoscere le
caratteristiche generali
della macchina in
corrente continua come
generatore.
Dispense fornite
dall’insegnante;
Appunti dalle
lezioni;
Strumentazione di
Laboratorio.
Personal Computer
e pacchetti di
software
appropriati.
13
2
8
2
MDB00
Pag. 33 di 70
richiesta sia come
capacità di organizzare il
proprio lavoro
(individuale o di
gruppo), con riferimento
anche ai compiti per
casa negli aspetti di
continuità, puntualità e
precisione;
c)
della qualità alla
partecipazione in classe,
definita dal complesso
degli atteggiamenti dello
studente nei confronti
del lavoro comune
durante le lezioni, con
particolare riferimento
all’attenzione dimostrata
in classe, alla capacità di
attenzione mantenuta nel
perseguire un
determinato obiettivo,
all’interesse verso il
dialogo educativo;
d)
delle frequenza intesa
come presenza alle
lezioni (regolare,
abbastanza regolare, con
assenze mirate,
discontinua, molto
discontinua).
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Conoscere e saper
collaudare il
trasformatore monofase
Conoscere e saper
collaudare il
trasformatore trifase.
Conoscere e saper
collaudare il motore
asincrono trifase.
LABORATORIO
Misura del rapporto di trasformazione a
vuoto.
Prova a vuoto del trasformatore
monofase.
Prova in corto circuito del trasformatore.
Verifica della caduta di tensione a carico
di un trasformatore monofase.
MDB00
Pag. 34 di 70
58
Misura del rapporto di trasformazione a
vuoto.
Prova a vuoto del trasformatore trifase.
Prova in corto circuito.
Misura della resistenza degli
avvolgimenti e calcolo delle perdite.
Misura della resistenza di statore del
motore asincrono trifase.
Prova a vuoto del motore asincrono
trifase.
Misura della velocità di rotazione e dello
scorrimento; perdite meccaniche e nel
ferro,.
Prova in corto circuito (a rotore bloccato
).
Rilievo della caratteristica di coppia
mediante prova al freno Pasqualini.
Prove sulla macchina sincrona come
generatore: misura di f.e.m. e curva di
eccitazione,
Conoscere e saper
collaudare la macchina
sincrona.
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014
I DOCENTI: Stocco Davide, Gobbo Dino
I Rappresentanti di classe
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RELAZIONE FINALE: SISTEMI AUTOMATICI
CLASSE 5BE
N. ore settimanali .4 x 33 settimane = ore 132
N. ore effettive = ore 123
Obiettivi raggiunti
Contenuti
Algebra degli schemi a
Algebra degli schemi a blocchi
blocchi
Blocchi in cascata – blocchi in
Ridurre uno schema a
parallelo – blocchi in
blocchi complesso ad
retroazione – spostamento di
uno canonico che sia
un nodo sommatore equivalente
spostamento di un punto di
diramazione.
Risposta in frequenza
Diagrammi di Bode:
diagrammi ottenuti dalla
composizione di grafici
Risposta in frequenza
elementari, rappresentazione
Valutare il
grafica dei diversi contributi.
comportamento in
Diagrammi di Nyquist. Studio
frequenza di un sistema del comportamento di un
Valutare e modificare la sistema
risposta a regime di un
Errore a regime in un sistema a
sistema, in base alle sue catena chiusa: dipendenza
caratteristiche statiche, dell'errore dal tipo di sistema
ai disturbi esterni ed alle di controllo, errore a regime
variazioni parametriche. per sistemi di tipo zero, errore
a regime per sistemi di tipo
uno. Immunità ai disturbi di un
sistema a catena chiusa:
disturbi esterni.
Stabilità dei sistemi
retroazionati
Valutare la stabilità di
un sistema.
Stabilità dei sistemi
retroazionati
Stabilità dei sistemi di
controllo.
Criterio generale di stabilità:
criterio di Nyquist, margine di
fase e margine di guadagno,
criterio di Bode, analisi della
stabilità mediante il luogo
delle radici.
Ore Metodi e mezzi Criteri di
valutazione
8
La lezione
frontale è la
prassi
consolidata e
ampiamente
acquisita dalla
classe, pertanto
sarà il metodo
privilegiato per
condurre gli
studenti lungo
19 il percorso di
studi.
La lezione
frontale non si
ridurrà ad un
improduttivo
monologo
dell’insegnante
ma costituirà in
ogni momento
motivo di
discussione e
confronto
all’interno della
classe
15
La valutazione
degli alunni terrà
conto:
1) della oggettiva
comprensione
degli argomenti
affrontati;
2) dell'effettivo
raggiungimento
delle abilità e degli
obiettivi descritti
in precedenza;
3) della capacità di
risolvere problemi
nuovi, applicando
conoscenze già
acquisite, tali da
sottolineare
l'evoluzione
individuale
dell'allievo
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Controllo dei sistemi
continui
Sintetizzare un
controllore per un
sistema ad anello chiuso
che consenta al sistema
di soddisfare le
specifiche assegnate, sia
in transitorio che a
regime ed assicuri allo
stesso una adeguata
robustezza alle
variazioni parametriche
ed ai disturbi.
Controllo di processi
discreti
Analizzare le prestazioni
di un PLC in funzione
della sua struttura
hardware e modificar la
in funzione dei criteri
progettuali fissati.
Realizzare i
collegamenti con le
uscite e i sensori di
ingresso alla macchina.
Analizzare e sintetizzare
i processi discreti
sequenziali scanditi da
eventi e quelli scanditi
da tempi.
Controllo dei sistemi continui
Regolazione mediante reti
anticipatrici, reti ritardatrici e
reti anticipatrici - ritardatrici
in cascata. Regolatori ad
azione proporzionale,
I raccordi
regolatori ad azione integrale,
interdisciplinari
regolatori ad azione
con le altre
derivativa, regolatori ad
materie di
azione PI e PID.
indirizzo
Cenni sui regolatori digitali:
saranno
campionamento a treno di
20
orientati ad
impulsi, trasformata Z,
eliminare le
funzione di trasferimento del
sovrapposizioni
blocco Zero Order Hold,
di contenuti tra
scelta del tempo di
i singoli
campionamento,
programmi
trasformazione di un
regolatore analogico in
digitale mediante
corrispondenza di poli e zeri,
stabilità di un sistema di
controllo digitale
Controllo di processi discreti.
Caratteristiche del PLC
SIEMENS S7-300 e Schneider
Electric ZELIO: alimentazione
,caratteristiche CPU, moduli
espansione, moduli I/O con
ingressi digitali optoisolati,
moduli di uscita a relé e a
transistor. Programmazione in
linguaggio KOP con contatti
NO, NC, merker e timer.
Analisi di un problema di
automazione con la tecnica
61
SFC; in particolare sequenza
semplice, divergenza e
parallelismo.
Traduzione del SFC in
programma AWL per S7-300.
Esempi di progettazione di un
sistema di controllo con PLC:
carrello in quatto posizioni e
trapano industriale.
Progettazione e
implementazione della I, II e
III stazione FESTO nonché
MDB00
Pag. 36 di 70
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della relativa ricerca e
correzione di eventuali bug.
Cenni di aritmetica in AWL
per S7-300.
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I Rappresentanti di classe
…………………………..
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I DOCENTI:Testa Franco, Toniato Andrea
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RELAZIONE FINALE: IMPIANTI ELETTRICI
N. ore settimanali 4 x 33 = n. h. 132
CLASSE 5^BE
N. ore effettivamente attuate = ore 120
MODULO A
Obiettivi raggiunti
Lo studio di questo modulo ha
consentito allo studente di:

conoscere le cause e le
caratteristiche delle
sovracorrenti e il loro
effetto sul
funzionamento degli
impianti;

conoscere le
caratteristiche
funzionali degli
apparecchi di manovra
e di protezione;

conoscere i requisiti
richiesti dalla
normativa ai sistemi di
protezione.
Lo studente è in grado di:

calcolare i valori delle
sovracorrenti nei vari
punti di impianti
semplici di media e
bassa tensione;

scegliere i sistemi di
protezione dalle
sovracorrenti relativi
agli impianti
utilizzatori in media e
bassa tensione e ai
motori elettrici.
Sovracorrenti e Sistemi di Protezione
Contenuti
Ore
Sovracorrenti
Generalità - Sollecitazione
termica per sovraccarico Corrente di corto circuito
- Fattore di cresta Sollecitazione termica per
corto circuito – Integrale
di Joule - Sollecitazione
elettrodinamica (casi cc e
ca monofase).
9
Apparecchi di manovra
Classificazione - Arco
elettrico e sue modalità di
estinzione - Interruttori
MT e caratteristiche
funzionali - Sezionatori e
interruttori di manovra.
3
Protezione dalle
sovracorrenti
Classificazione dei relè Relè termici e magnetici
Protezione magnetotermica - Interruttori
automatici per bassa
tensione - Fusibili e loro
caratteristica di intervento
-Caratteristiche funzionali
dei fusibili - Protezione
dei cavi dai sovraccarichi
e dai corto circuiti –
Installazione dei
dispositivi di protezione –
Schemi per la
determinazione della Icc e
suo calcolo – Icc minima
– Protezione di Back-up –
Selettività tra dispositivi
di protezione
(amperometrica,
cronometrica, energetica e
di zona) - Protezione dei
M.A.T.: cosφ di
avviamento e
50
Metodi e mezzi
Criteri di valutazione
Gli strumenti per la verifica
Gli argomenti sono stati
illustrati secondo il metodo formativa sono stati basati
essenzialmente su verifiche
classico delle lezioni
di tipo orale mediante
frontali; gran parte di
quanto spiegato è stato ben interrogazioni, sondaggi dal
posto e test a risposta aperta
evidenziato alla lavagna.
su parti del programma
Sono stati svolti molti
svolto onde valutare lo stato
esercizi in modo da
di apprendimento raggiunto
illustrare agli allievi più
dagli studenti. Durante il
approcci risolutivi; molti
altri sono stati proposti per corso dell’ anno sono state
testare i livelli raggiunti. Si somministrate 9 prove (1/2
orali, 6 scritte, 1 verifica per
è cercato sempre di
il recupero delle
stimolare gli interventi
insufficienze). Per quanto
degli studenti in modo da
riguarda le prime
stabilire una forma di
valutazioni è stato adottato,
coinvolgimento che non
in linea di massima, lo
poteva che essere positiva
schema proposto nel POF
nella formazione degli
dell’ Istituto con qualche
stessi. I ritardi nell’
assimilazione di particolari piccola variante, mentre, per
argomenti hanno sollecitato i progetti, è stata utilizzata
ulteriori riflessioni sui temi una apposita griglia.
affrontati. Sono stati
proposti approfondimenti
da realizzarsi attraverso la
consultazione di siti
Internet specifici (alcuni dei
quali sono riportati nel
testo).
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sovracorrente di spunto;
MODULO A
Obiettivi raggiunti
Sovracorrenti e Sistemi di Protezione
Contenuti
Ore Metodi e mezzi
Questa disciplina non
prevede l’ uso del
laboratorio per cui
tutte le lezioni sono
state svolte in aula. I
supporti utilizzati
sono stati il libro di
testo (Conte-Impianti
Elettrici (Vol. 1 e 2))
integrato da appunti
delle lezioni, vari
cataloghi di aziende
elettrotecniche,
fotocopie tratte da
testi specialistici
Protezione dalle
sovracorrenti
Protezione con avviatore e
fusibili/relè magnetico,
con interruttore e
contattore e con
salvamotore elettrico.
MODULO B
Trasformazione, Distribuzione e Utilizzazione dell’ Energia Elettrica
Obiettivi raggiunti
Contenuti
Lo studio di questo modulo ha
consentito allo studente di:

conoscere le
problematiche relative
alla trasformazione e
alla distribuzione
dell’energia elettrica;

conoscere la struttura e
i componenti delle
cabine elettriche
MT/BT;

conoscere le tipologie e
le tecniche di
distribuzione dell’
energia elettrica;

conoscere le grandezze
fisiche e i componenti
degli impianti di
illuminazione;

conoscere i sistemi per
il rifasamento degli
impianti di bassa
tensione;

conoscere la Normativa
di riferimento dei
componenti e degli
impianti elettrici più
comuni.
Cabine elettriche
Generalità – Schemi tipici
– Ridondanze: attiva, in
attesa e a magazzino Dimensionamento
componenti lato MT Riferimenti particolari alle
Norme CEI 0-2/0-16/0-21/
11-1/17-1/17-5/23-3/64-8
– Trasformatori MT/BT Dimensionamento dei
componenti lato BT Protezioni e loro scelta –
Protezione dai contatti
diretti e indiretti – Sistemi
TT e TN: circuiti di guasto
e prescrizioni normative Stato del neutro nei
sistemi trifasi - Impianti di
terra di media e bassa
tensione – Baricentro
elettrico di un impianto Progetto di massima di
una cabina elettrica Soluzione di quesiti e
progetti di media
difficoltà.
Ore
39
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MODULO B
MDB00
Pag. 40 di 70
Trasformazione, Distribuzione e Utilizzazione dell’ Energia Elettrica
Obiettivi raggiunti
Contenuti
Lo studente è in grado di:

dimensionare una
cabina elettrica di
media complessità;

dimensionare semplici
impianti d’
illuminazione interna;

dimensionare impianti
di rifasamento (sia
globali che di singole
macchine elettriche) in
bassa tensione di media
complessità;

dimensionare l’
impianto di terra in
media e bassa tensione;

Progettare impianti di
media complessità in
media e bassa tensione
secondo la Normativa
vigente.
Impianti elettrici per l’
illuminazione interna
(cenni)
Grandezze fotometriche
fondamentali - Calcolo
illuminotecnico con il
metodo del flusso totale.
Rifasamento degli
impianti elettrici
Cause di un basso f.d.p. e
relative conseguenze –
Calcolo della potenza
reattiva delle batterie di
condensatori di rifasamen.
– Modalità di rifasamento
(distribuito, per gruppi,
centralizzato a potenza
costante e a potenza
variabile, misto) – Scelta
delle apparecchiature di
manovra e protezione –
Rifasamento del
Trasformatore (a vuoto e a
carico) e del Motore.
Ore
3
16
Castelfranco Veneto, 15.05.2014
IL DOCENTE: Domenico Giovinazzo
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RELAZIONE FINALE:
CLASSE 5^ BE
Obiettivi raggiunti
Conoscere le problematiche relative
alle scelte progettuali e
all’installazione di un impianto
antintrusione
Saper programmare un centralino per
impianto antintrusione.
La relazione tecnica di progetto
MDB00
Pag. 41 di 70
TECNOLOGIE DISEGNO PROGETTAZIONE
ELETTRICA
4 ore settimanali x 33 settimane = 132 ore
N. ore effettuate 120 ore
Contenuti
Ore Metodi e mezzi
IMPIANTI ELETTRICI
ANTINTRUSIONE
Protezioni passive ed
attive
Schema a blocchi di un
impianto di allarme
Principio di
funzionamento dei vari
componenti l’impianto
Tipi di impianti.
Rivelatori ad infrarosso
attivi e passivi, a
microonde, magnetici, a
vibrazione, capacitivi e
termici.
20
La lezione frontale in
ogni momento è stata
motivo di discussione e
confronto all’interno
della classe.
Libro di testo:
BAREZZI –
FONDAMENTI DI
IMPIANTI
ELETTRICI CIVILI
ED INDUSTRIALI –
Ed. S.MARCO
Alla lezione frontale
sono state associate lo
studio individuale e
periodiche verifiche
intermedie degli
apprendimenti e dei
miglioramenti
conseguiti dagli allievi.
Esercitazione di
progetto per un
impianto antintrusione
per una abitazione.
Programmazione di
una centrale
antintrusione con
riproduzione di casi
reali.
Criteri di
valutazione
Nella valutazione
degli allievi si è
tenuto conto:
Dell’oggettiva
comprensione degli
argomenti
affrontati;
dell'effettivo
raggiungimento
delle abilità e degli
obiettivi descritti in
precedenza;
Della capacità di
risolvere problemi
nuovi, applicando
conoscenze già
acquisite, tali da
rilevare l'evoluzione
individuale
dell'allievo; Delle
doti di esposizione
orali e scritte e delle
doti di
organizzazione nel
lavoro svolto;
Dell'interesse e
partecipazione
dimostrati nel corso
dell'anno. Del
miglioramento delle
capacità dell'allievo
rispetto alla
situazione di
partenza.
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Conoscere le particolarità costruttive
del contattore di potenza.
Conoscere i dati di targa del
contattore.
Saper scegliere il contattore e il relè
termico per la protezione del motore
asincrono trifase.
Conoscere le principali particolarità
costruttive del trasformatore.
Conoscere i dati di targa di un
trasformatore.
Conoscere le parti fondamentali di
costituzione del trasformatore
Saper valutare il costo di un
trasformatore
Conoscere le problematiche relative
alle scelte progettuali e
all’installazione di un impianto di
rivelazione incendio.
APPARECCHIATURE
6
ELETTROMECCANICHE
Il contattore: principio di
funzionamento e
particolarità costruttive. Il
problema del ronzio e
relativa soluzione; Le
sovratensioni sui contatti
ausiliari e relativa
soluzione ( uso del
varistore, del diodo di
libera circolazione, del
circuito RC).
Tipi di relè termico e
relativa applicazione per
la protezione del motore
asincrono trifase.
TECNOLOGIA DEL
TRASFORMATORE
12
Generalità: principio di
funzionamento,
caratteristiche e dati di
targa
Classificazione dei
trasformatori
Caratteristiche
costruttive: tipi di nucleo
e loro costituzione, tipi di
avvolgimenti. Il
commutatore sotto carico
Tecniche di
raffreddamento
Protezioni per il
trasformatore in olio (il
relè Buchholz)
Gli isolatori passanti e le
corna spinterometriche.
Valutazione del costo di
esercizio di un
trasformatore
12
IMPIANTI PER LA
RIVELAZIONE DEGLI
INCENDI
Sicurezza antincendio Il
triangolo del fuoco La
temperatura di accensione
e di infiammabilità La
combustione dei solidi,
Lezione frontale.
Sono stati forniti dei
cataloghi di alcune
ditte di costruzioni
elettromeccaniche per
illustrare più in
dettaglio i contenuti.
La lezione frontale in
ogni momento è stata
motivo di discussione e
confronto all’interno
della classe.
Alla lezione frontale
sono state associate lo
studio individuale e
periodiche verifiche
intermedie degli
apprendimenti e dei
miglioramenti
conseguiti dagli allievi.
Visita tecnica guidata
presso l'ABB
TrasformatoriMonselice (PD)
Esercitazione con il
foglio di calcolo per la
scelta del trasformatore
economicamente più
conveniente in 25 anni
di servizio.
Lezione frontale.
La lezione frontale in
ogni momento è stata
motivo di discussione e
confronto all’interno
della classe.
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dei liquidi e dei gas Le
fasi dell’incendio Le fasi
dell’incendio e la curva
normalizzata
dell’incendio: il flash
over. Protezioni passive
ed attive La resistenza al
fuoco e la reazione al
fuoco L’illuminazione di
emergenza
Schema a blocchi di un
impianto di rivelazione
incendio
Principio di
funzionamento dei vari
componenti l’impianto La
centrale convenzionale, a
loop e a microprocessore.
Rivelatori ottici di fumo,
di calore, termici,di
radiazioni, a diffusione.
Targhe di segnalazione
allarme incendio
Tipi di cavi per gli
impianti di rivelazione
incendio.
12
Conoscere le principali particolarità
costruttive del motore asincrono
Conoscere i dati di targa del motore
asincrono trifase
Conoscere le parti fondamentali di
costituzione del motore
Saper progettare l' avvolgimento
statorico del motore
Conoscere la gestione del motore
mediante inverter
Saper interpretare la direttiva
macchine
Conoscere le problematiche di
progettazione e realizzazione di una
macchina per cicli di automazione
IL MOTORE
ASINCRONO TRIFASE
Generalità: principio di
funzionamento,
caratteristiche e dati di
targa.
Caratteristiche
costruttive: tipi di cave di
statore e motore, tipi di
avvolgimenti per statore e
rotore. Il disegno
dell'avvolgimento
embricato tipo A e tipo B
con q=1 e q=2. Tecniche
di raffreddamento, di
installazione e di servizio
con relativa codifica. Le
caratteristiche di coppia
resistente, il regime
meccanico, il tempo di
avviamento. Il principio
di riduzione delle masse.
Gli azionamenti mediante
inverter.
Lezione frontale.
La lezione frontale in
ogni momento è stata
motivo di discussione e
confronto all’interno
della classe.
Sono stati forniti dei
cataloghi di alcune
ditte di costruzioni
elettromeccaniche per
illustrare più in
dettaglio i contenuti.
4
LA DIRETTIVA
MACCHINE
La marcatura CE
Analisi del rischio
applicato al contatto di
sicurezza Il fascicolo
Lezione frontale.
La lezione frontale in
ogni momento è stata
motivo di discussione e
confronto all’interno
della classe.
Appunti dalle lezioni
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tecnico e il libretto d’ uso
e manutenzione.
Saper realizzare impianti di
automazione in logica cablata e
programmata che coinvolgono la
scelta, l’installazione, il comando dei
motori asincroni trifasi
Saper leggere uno schema elettrico di
un quadro per automazione.
Conoscere le principali modalità
costruttive per la realizzazione di un
quadro elettrico per automazione.
Saper programmare il PLC Siemens
S7-300 per semplici cicli di
automazione in linguaggio KOP
Conoscere le problematiche relative
alle verifiche sugli impianti elettrici.
Conoscere le principali Norme CEI di
riferimento nella progettazione
elettrica.
Saper redigere una relazione inerente
una perizia tecnica.
50
QUADRI ELETTRICI
PER AUTOMAZIONE
IN LOGICA
PROGRAMMATA.
Azionamenti elettrici
industriali
Realizzazione pratica di
quadri elettrici per cicli di
automazione:
Inserzione diretta e
temporizzata del motore
asincrono trifase
Marcia e inversione di
marcia del motore
asincrono trifase
applicato ad un cancello
elettrico.
La gestione, mediante
PLC, di un impianto
rappresentato da un fresa
e un aspiratore coordinati
in modo da evitare la
formazione di atmosfere
esplosive
LA PERIZIA TECNICA
SULL’IMPIANTO
4
ELETTRICO.
Rilievo dell’impianto di
terra per un edificio
residenziale e misura
della resistenza di terra.
Misure con il Macrotest
UNILAP 100: resistenza
di isolamento, resistenza
di anello di guasto,
corrente di intervento di
un interruttore
differenziale e relativo
tempo di intervento,
resistenza di terra.
Lezioni in laboratorio
Esercitazioni pratiche
con quadri metallici
predisposti per il
cablaggio di relè,
contattori e
collegamenti al PLC
S7-300
Il software See
Electrical per redigere
schemi elettrici di
circuiti di comando in
logica cablata e
programmata
Le attrezzature di
laboratorio hanno
permesso di realizzare
praticamente quanto
spiegato in teoria
dell’esercitazione
Lezione frontale
Prove di misura
effettuate all’interno
del laboratorio e
all’esterno
dell’edificio.
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014
I DOCENTI: Annunziata Gaetano, De Grandis Elio
I Rappresentanti di classe
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Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
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RELAZIONE FINALE: EDUCAZIONE FISICA
N. ore settimanali 2 x 33 = n. h. 66
CLASSE 5^ BE
N. ore effettivamente attuate = 52
Obiettivi raggiunti
CONOSCENZE
Conoscono, il
collegamento tra
i movimenti e le
strutture neuromuscolari che
sono alla base
degli stessi.
COMPETENZE
Sanno eseguire
correttamente gli
esercizi atti a
sviluppare le
capacità
coordinative e
condizionali con
particolare
riferimento alla
forza
CAPACITA'
Hanno sviluppato
in modo
adeguato le
capacità di
apprendimento e
controllo
motorio.
Conoscono i
principali sistemi
di difesa e di
attacco.
Sanno eseguire i
fondamentali
individuali e
collettivi, appresi
negli anni
precedenti e in
questo anno
scolastico. Sanno
collaborare nel
gioco di squadra.
Conoscono le
regole principali
e alcuni elementi
tattici del gioco.
Sanno applicare le
regole del gioco,
sanno giocare una
partita mettendo in
pratica con
sicurezza, gli
elementi acquisiti
negli anni
precedenti e in
questo anno
scolastico.
Sanno effettuare
alcune specialità
dell’atletica
leggera: corsa di
resistenza, andature
atletiche, salto in
lungo, getto del
peso.
Conoscono la
tecnica di alcune
specialità dell’
atletica leggera.
Contenuti
Ore Metodi e mezzi
Correlazioni
teoriche legate allo
sviluppo delle
capacità
condizionali e
coordinative.
9
Hanno
sufficientemente
sviluppato le
capacità
coordinative
oculo-manuale e
spaziotemporale. Sono
Capaci di
collaborare nelle
fasi di gioco.
Sono in possesso
di buone capacità
coordinative
Sono capaci di
collaborare nelle
fasi di gioco.
PALLAVOLO
ripasso generale,
elementi tattici del
gioco.
9
PALLACANES.
ripasso generale,
elementi tattici del
gioco.
6
Hanno sviluppato
le capacità
coordinative e di
ritmo necessarie
allo svolgimento
di alcune
specialità
dell’atletica
leggera.
ATLETICA L.:
alcune specialità
dell’atletica
leggera: corsa di
resistenza,
andature atletiche,
getto del peso,salto
in lungo.
10
Il metodo è stato
scelto di volta in
volta a seconda dei
contenuti trattati e
delle dinamiche di
gruppo. Le unità
didattiche sono
state caratterizzate
da momenti di
lavoro comune, per
gruppi e talora
anche individuale.
Per facilitare
l'apprendimento e
per attivare
procedure di
insegnamento
coerenti con le
finalità educative
approvate dal
collegio dei
docenti e dal
consiglio di classe,
si è cercato di
favorire una
atmosfera che:
1- incoraggiasse ad
essere attivi
2- favorisse la
natura personale
dell'apprendimento
3- riconoscesse il
diritto all'errore
4- incoraggiasse la
fiducia in sé
5- mettesse
l'allievo nelle
condizioni di
essere accettato e
rispettato
6- facilitasse la
scoperta.
Criteri di
valutazione
Le verifiche in
itinere, effettuate
attraverso prove
pratiche e tests,
sono state sei,
distribuite nel
corso dell’anno
scolastico.
Inoltre,
considerata la
particolarità della
materia, che vede
gli allievi
impegnati in un
processo
continuo di fasi
applicative, è
stato possibile,
attraverso
un’attenta
osservazione,
effettuare una
verifica continua
delle capacità
motorie degli
alunni. Nella
valutazione
sommativa non si
è tenuto conto
solo della
preparazione
finale ma anche
del livello
iniziale e quindi
dei
miglioramenti
conseguiti da
ciascun allievo,
delle capacità
motorie
individuali,
nonché
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Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622
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Conoscono le
regole più
importanti del
calcio e del
calcetto,
conoscono alcuni
elementi tattici
del gioco.
Conoscono la
tecnica di giocon
del tennistavolo
Sanno applicare le
regole del gioco,
sanno giocare una
partita utilizzando
con sicurezza i
fondamentali del
gioco.
Sono in possesso CALCIO E
di buone capacità CALCETTO:
coordinative e di elementi del gioco.
resistenza fisica.
Sono capaci di
collaborare nelle
fasi di gioco.
8
Sanno giocare una
partita in singolo e
in doppio,
utilizzando i vari
tipi di colpi.
TENNISTAVOLO
elementi di gioco.
3
Conoscono le
tecniche
adeguate per
eseguire alle
parallele alcune
figure statiche
dinamiche,
entrata ed uscita
in una
progressione.
Sanno eseguire,
con la dovuta
assistenza,
posizioni e
movimenti alle
parallele.
Sono in possesso
di capacità
coordinative
oculo-manuali, di
equilibrio e
rapidità.
Hanno acquisito
una sufficiente
capacità di
controllo del
corpo nelle varie
situazioni di
equilibrio statico
e dinamico
ATTREZZISTICA
progressione alle
parallele.
6
MDB00
Pag. 46 di 70
dell'impegno e
della volontà
profusi.
Castelfranco Veneto, 15.05.2014
IL DOCENTE: Breda Fiorella
I Rappresentanti degli studenti
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RELAZIONE FINALE: RELIGIONE
CLASSE 5^ BE
N. ore settimanali 1 x 33 settimane = ore 33
N. ore effettive = ore 27
Obiettivi raggiunti
Contenuti
Il percorso didattico
della scuola
secondaria,
accompagna gli
alunni al
progressivo e
diversificato
raggiungimento di
alcuni obiettivi che,
relativamente alle
classi quinte, sono
fissati come segue:
Agli obiettivi suesposti sono
correlate quattro grandi aree
tematiche (in grassetto) che
fanno seguito ai quattro del
biennio, completando così il
percorso didattico. Il filo
conduttore che collega le varie
aree è il tema della vita come
scoperta:
1. vita come viaggio
(terzo anno)
2. vita come scoperta
(quarto anno)
3. vita come scelta e impegno
(quinto anno)
La terza di queste quattro aree
rappresenterà dunque l’oggetto
di studio per il presente anno:
Maturare una
sensibilità verso i
problemi sociali
attraverso i
presupposti
fondamentali
rappresentati dai
diritti umani.
Riconoscere nella
proposta cristiana
un messaggio
d’amore.
Conoscere i principi
fondamentali
dell’etica cristiana
sulla vita umana
Cercare una risposta
ai principali
problemi emersi nel
corso dell'anno
scolastico.
Ore
10
I DIRITTI UMANI
L’impegno per una
promozione dell’uomo nella
giustizia e nella solidarietà.
Il valore della vita.
Questioni aperte in riferimento
a problemi emersi nel corso
dell'anno scolastico.
L’impegno per una
promozione dell’uomo nella
giustizia e nella solidarietà.
Il comandamento dell'amore
Il valore della vita.
9
LA VIOLAZIONE DEI
DIRITTI UMANI
Comprendere:
In un mondo violento.
- Il senso della
Quali prospettive per un nuovo
violenza
cambiamento.
- Perché spesso,
I diritti dei bambini.
nella storia ed oggi, Le nuove schiavitù.
Metodi e mezzi
La metodologia
di base avrà
queste sequenze:
Presentazione,
per linee
generali, degli
elementi
cognitivi nella
situazione offerta
dal libro di testo
o altro materiale
didattico.
Ricognizione e
riflessione del
docente sugli
spunti più
interessanti.
Collegamento
con altre
discipline
scolastiche o altri
settori delle
scienze.
Dialogo e
discussione in
classe.
Visione di
materiale
didattico
appropriato.
Criteri di
valutazione
La valutazione, non
può che essere
personale e
promuovente.
“Personale” in
quanto
individualizzata e a
servizio della
maturazione
globale dello
studente;
“promuovente” in
base alla
programmazione e
agli obiettivi
centrati sul singolo
alunno. Più che le
carenze riscontrate,
sono evidenziati
tutti gli aspetti
positivi e le risorse
presenti nell’allievo
e che danno al
docente speranza di
maturazione e di
progresso
nell’apprendimento
.
Circa la tipologia
delle verifiche, esse
sono state di varie
specie.
Approccio
individuale, con
ogni allievo, per
misurare la capacità
argomentativa in
situazioni di dialogo
su quanto appreso.
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l’uomo usa la
violenza.
- I motivi per cui
vengono violati i
diritti umani e dei
bambini
Comprendere:
- Chi e come decide
le sorti del mondo?
- Il valore della
politica e la
democrazia
- Che cosa è la
globalizzazione
- Quale etica in un
mondo globalizzato
MDB00
Pag. 48 di 70
Quale etica in un mondo
globalizzato.
Il traffico d’armi.
Debito estero dei paesi poveri.
GLOBALIZZAZIONE ED
8
ETICA
I centri di potere.
Politica e democrazia.
Conflitto Nord-Sud del mondo
L’impegno per la promozione
dell’uomo in riferimento a:
- il rapporto nord – sud del
mondo.
- il debito estero dei paesi in
via di sviluppo.
- il consumo critico.
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014
IL DOCENTE: Cavalli Simone
I Rappresentanti di classe
………………..………
……..…………………
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SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
testi, griglie di valutazione, correttori
MDB00
Pag. 49 di 70
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Pag. 50 di 70
Classe V
10.05.2014
Simulazione I Prova Esame di Stato
1. TIPOLOGIA A – Analisi del testo
ITALO SVEVO, da “La coscienza di Zeno”, Prefazione
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di
psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché
qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia;
gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale
rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora
la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più
bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le
pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che
ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse
quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...
Dottor S.
1. Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Spiega il termine “novella” e le sue possibili implicazioni
2.3 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
2.4 Quale immagine si ricava del Dottor S.? Perchè si presenta come una figura discutibile?
2.5 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Il brano costituisce la “Prefazione” del romanzo più famoso di Svevo. Quali sono le novità principali di questo
romanzo sia nella struttura, nelle tecniche narrative che nel contenuto? Perché quella di Zeno è una figura "strana"
rispetto anche ai precedenti personaggi di Svevo? In che modo il romanzo si inserisce nel clima culturale del tempo
ed è espressione dell' "età della crisi"?
2. TIPOLOGIA A – Analisi del testo
EUGENIO MONTALE, da “Occasioni”, A Liuba che parte
La lirica, scritta nel 1938 e confluita nella raccolta “Occasioni”(1939), trae ispirazione da una storia vera. Liuba Blumenthal, come lo stesso poeta
annota, era una giovane ebrea che a causa delle leggi razziali lasciò l’Italia in cerca di una nuova patria. Il poeta la intravede alla stazione di
Firenze e inquadra solo un particolare tra gli oggetti del suo bagaglio: il gatto cui è affezionata.
Non il grillo ma il gatto
del focolare
or ti consiglia, splendido
lare della dispersa tua famiglia.
La casa che tu rechi
con te ravvolta, gabbia o cappelliera?
sovrasta i ciechi tempi come il flutto
arca leggera - e basta al tuo riscatto.
NOTE
v.1 il grillo: è simbolo di saggezza. Si pensi al Grillo Parlante che si
prodiga nel dare consigli a Pinocchio. La gabbietta (verso 6) del grillo
si vende ancora oggi al Parco delle Cascine, a Firenze, in occasione
della festa del grillo, il giorno dell’Ascensione. Secondo la tradizione
popolare la gabbietta col grillo canterino è un portafortuna che
protegge il focolare domestico.
vv.3-4 splendido lare: luminoso nume protettore. I Lari e i Penati
rappresentavano nella mitologia romana gli spiriti protettori degli
antenati. Erano venerati come protettori della famiglia. Anche Liuba
va in esilio e la sua famiglia è stata dispersa dalle persecuzioni
razziali: l’aggettivo splendido allude alla lucentezza del pelo del gatto
ed evoca la luce dell’anima familiare che guida la ragazza.
vv.1-2 il gatto del focolare: è simbolo di fedeltà domestica
v.8 arca: riscatto, salvezza
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Pag. 51 di 70
1. Comprensione complessiva
Sintetizza il contenuto della lirica
2. Analisi del testo
2.1 Quale valore simbolico assumono gli animali citati nel testo?
2.2 A che cosa si riferiscono i “ciechi tempi” menzionati al verso 7? Quale valore assume l’idea di casa in questo
testo e nel contesto storico a cui si fa riferimento?
2.3Liuba è una donna che viene travolta dal male o resta aggrappata alla vita? Argomenta la tua risposta
2.4In che cosa consiste il “riscatto” (verso 8) di Liuba? A che cosa è affidato?
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Il tema del "riscatto" o della "salvezza" ritorna continuamente nella poesia di Montale e spesso la figura femminile
riveste un ruolo fondamentale, spesso precluso al poeta. Approfondisci questo aspetto della poetica montaliana con
gli opportuni riferimenti testuali.
2. TIPOLOGIA B – Redazione di un “Saggio breve”
CONSEGNE. Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del “saggio breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà foglio protocollo.
(Indicazioni aggiornate da Ministero Esame di Stato 2013)
a) AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La delusione come esperienza e metafora della vita
DOCUMENTI
La delusione politica convinse Dante a rileggere la storia del suo tempo alla luce di una visione provvidenziale e più
alta degli eventi, che prefigura la vittoria del bene contro il male.
“Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
… Cerca, misera, intorno da le prode
le tue marine, poi ti guarda in seno,
s’alcuna parte in te di pace gode
A. DANTE, “Purgatorio”, Canto VI, vv. 76-78, vv. 85-87
Che pensieri soavi,
che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
la vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
un affetto mi preme
acerbo e sconsolato,
e tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perché di tanto
inganni i figli tuoi?
G. LEOPARDI “I Canti”, “A Silvia”, vv. 28-39
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Pag. 52 di 70
E scaraventai il libro a terra. Ma poi lo ripresi; e -sissignori- mi misi a leggere anch'io con un occhio solo, perché
quell'altro non voleva saperne. Lessi così, di tutto un po', disordinatamente; ma libri, in specie, di filosofia. Pesano
tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole. Mi sconcertarono peggio il cervello, già di per
sé balzano. Quando la testa mi fumava, chiudevo la biblioteca e mi recavo per un sentieruolo scosceso, a un lembo
di spiaggia solitaria. La vista del mare mi faceva cadere in uno sgomento attonito… Sedevo su la spiaggia e
m'impedivo di guardarlo, abbassando il capo; ma ne sentivo per tutta la riviera il fragorio, mentre lentamente… mi
lasciavo scivolare di tra le dita la sabbia densa e greve, mormorando: "Così, sempre, fino alla morte, senz'alcun
mutamento, mai…" L'immobilità della condizione di quella mia esistenza mi suggeriva allora pensieri súbiti, strani,
quasi lampi di follia.
Da L. PIRANDELLO, “Il fu Mattia Pascal”
Ripetono gli intellettuali fascisti, nel loro manifesto, la trita frase che il Risorgimento d'Italia fu l'opera di una
minoranza; ma non avvertono che in ciò appunto fu la debolezza della nostra costituzione politica e sociale; e anzi
par quasi che si compiacciano della odierna per lo meno apparente indifferenza di gran parte dei cittadini d'Italia
innanzi ai contrasti fra il fascismo e i suoi oppositori. I liberali di tal cosa non si compiacquero mai, e si studiarono a
tutto potere di venire chiamando sempre maggior numero di italiani alla vita pubblica; e in questo fu la precipua
origine anche di qualcuno dei più disputati loro atti, come la largizione del suffragio universale. Perfino il favore col
quale venne accolto da molti liberali, nei primi tempi, il movimento fascista, ebbe tra i suoi sottintesi la speranza
che, mercé di esso, nuove e fresche forze sarebbero entrate nella vita politica, forze di rinnovamento e anche forze
conservatrici.
Da B. CROCE, “Manifesto degli intellettuali antifascisti” Maggio 1925
Agli scrittori italiani del primo Novecento l'America fornisce un esempio da seguire, lontano dal conformismo
accademico tradizionale, soprattutto perché rappresenta lo specchio dove l' intero popolo italiano può leggere la
propria realtà. Ma ci si accorse durante quegli anni di studio che l' America non era un altro Paese, un nuovo inizio
della storia, ma soltanto il gigantesco teatro dove, con maggior franchezza che altrove, veniva recitato il dramma di
tutti.
Da C. PAVESE, “Lettere”
P. PICASSO, “Guernica”
b) AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Cibo, agricoltura e società
DOCUMENTI
Che “l’uomo è ciò che mangia” è il detto famoso di Feuerbach: sembra fatto apposta per l’Expo 2015. Esso compare
in uno scritto del 1862 e non va inteso in senso grettamente materialistico. L’uomo è innanzi tutto bisogno naturale e
se questo tratto non viene soddisfatto, l’accesso ai valori dello spirito ne risulta inibito, come accade per un’umanità,
abbruttita per generazioni, dalla fame e dalla miseria. Invece di tante prediche sulla virtù, sarebbe più efficace
procurare loro di che sfamarsi.
C. SINI, “Il pane dell’umanità” da Corriere della sera, 1.05.2014
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Pag. 53 di 70
Il cibo non è una faccenda che tocca solo destini individuali. Lo sguardo antropologico ci accompagna nella
scoperta e nell'analisi del rapporto inestricabile tra cibo e socialità. Fra natura e cultura. Lo studio delle culture
"altre" ci ha mostrato la varietà dei modi in cui il cibo genera compagnie umane. Le pratiche alimentari collettive
definiscono e ridefiniscono il confine tra noi e gli altri. Determinano regole di inclusione ed esclusione. Fissano
mutevoli gerarchie. Delineano i margini della purezza e della contaminazione, disciplinano la prossimità e la
distanza sociale.
S. VECA, “Intorno alla tavola costruiamo le società” da Corriere della sera, 13.04.2014
La fotografia del problema sta in pochi numeri, divisi in due gruppi. Da una parte questi: sul pianeta Terra, a fronte
di una superficie totale coltivata cresciuta del 30% in un secolo, la produzione agricola complessiva è oggi superiore
del 600% rispetto a quella di cento anni fa. Il che sarebbe anche una bella cosa se non fosse che per raggiungere un
tale risultato, globalmente, si brucia oggi lo scherzetto di un 8 mila per cento di energia in più. Nell'altro gruppo di
cifre c'è il fatto che un terzo di questo bendidio mondiale viene regolarmente buttato via. Detto in altri termini,
significa che ogni anno finiscono ai vermi 1,3 miliardi di tonnellate di cibo con cui si potrebbero sfamare per ben
quattro anni gli 868 milioni di persone che oggi sulla terra soffrono la fame.
P. FOSCHINI, “Come Kyoto: il Protocollo di Milan” da Corriere della sera, 13.04.2014
Il dualismo tra "grande" e "piccola" agricoltura è fonte antica di conflitti e di scelte politiche difficili. Bisogna
favorire le grandi estensioni con prodotti standard (grano, mais) oppure puntare sulle specialità, i prodotti tipici
(vino, olio? Nelle regioni povere del mondo non ci sono dubbi: bisogna appoggiare soprattutto i piccoli produttori e
le loro organizzazioni. Non a caso il 2014 è stato dichiarato "L'anno dell'agricoltura familiare".
G. SARCINA, “Ricette vincenti: dal Brasile alle pattumiere inglesi” da Corriere della sera, 13.04.2014
Vorremmo sapere, ad esempio, quale uso i cinesi intendano fare delle terre che stanno acquistando in Africa e in
America Latina: Vogliono farne il loro personale granaio o sono pronti a concordare programmi di sviluppo che
giovino anche alle popolazioni locali? Vorremmo convegni sugli organismi geneticamente modificati che non
divengano sin dal primo giorno una sterile contrapposizione di tesi preconcette, Vorremmo che si parlasse con lo
stesso spirito di energia nucleare. Vorremmo chiedere ai giapponesi, sempre ad esempio, per quali ragioni un grande
Paese, capace di affrontare coraggiosamente un disastro nucleare, debba cedere di fronte alla lobby dei pescatori di
balene...
S. ROMANO, “Acqua,OGM, nuovi coloni” da Corriere della sera, 13.04.2014
Ok, la zucchina del contadino è meglio. Il Kilometro zero però finisce lì: non è una ricetta economica; è un tragitto
troppo breve per farci crescere attorno il mondo; non garantisce la sicurezza alimentare; se preso sul serio
provocherebbe litigi globali e, probabilmente, fame. Nell'alimentazione, come in tutti gli altri settori, è il commercio
a creare ricchezza, sia materiale che culturale. E a gettare le basi per la convivenza in pace.
La barretta Nutri Grain della Kellog's prende il fruttosio, i grani d'avena, l'olio di girasole, il purè di fragole e il
colorante rosso negli Stati Uniti; le vitamine, i supplementi minerali e il miele in Cina; i polisaccaridi nelle
Filippine; la gomma di guar in India; la lecitina di soia in Danimarca; l'acido malico in Italia; l'alginato di sodio in
Scozia. E questo modello vale per tutto: Iphone, automobili, televisori. E' una catena che tiene assieme i pianeti: non
necessariamente una garanzia contro i conflitti, ma li rende meno probabili.
D. TAINO, “Il chilometro zero è un vicolo cieco” Corriere della sera, 13.04.2014
c) AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: L’ebraismo e la Shoah: cultura della memoria e della testimonianza
DOCUMENTI
Ora la storia come memoria attiva è un concetto che occupa un posto centrale anche nel pensiero ebraico. Come ha
osservato Stefano Levi Della Torre, anziché tradurre la memoria in storia, l’ebraismo, traduce la storia in memoria.
A differenza del moderno concetto di storia, secondo cui le memorie del passato sono organizzate in una
successione cronologica di eventi collegati da stretti rapporti di causa ed effetto, nella concezione ebraica della
storia gli eventi storici vengono spesso tradotti in modelli di comportamento … Tuttavia, il recupero di un legame
con la cultura ebraica, di un senso di appartenenza all’ebraismo, non è semplicemente una conseguenza passiva della
persecuzione e della Shoah, ma una risposta attiva alla tragicità della storia del Novecento. Ritrovando il passato nel
presente, cioè attraverso la pratica della storia come memoria attiva, per cui il fatto storico diviene un modello di
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comportamento nel presente, il passato diventa uno strumento per elaborare risposte al nostro presente. È così che il
recupero di un senso di appartenenza all’ebraismo non si riduce a cultura museale, a monumento, a memoriale del
passato, ma si trasforma in un atto di resistenza e opposizione al progetto di Hitler di cancellare l’ebraismo come
religione e cultura viva, come memoria attiva, per trasformarlo in un monumento a una civiltà estinta del passato.
S. PARUSSA, Scrittura come libertà, 2011
La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno
della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione
italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che,
anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno
salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono
organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo
particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e
politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro
periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.
Legge 20 Luglio 2000
A dispetto delle evidenti differenze e delle polemiche che li dividono, i tre dispositivi – negazione, banalizzazione e
sacralizzazione della memoria – sono interconnessi come i pezzi di un puzzle. Così, i negazionisti, desiderosi di
dimostrare che la lobby ebraica tiene in scacco la comunità internazionale con il ricatto della Shoah, traggono una
legittimazione spuria dalla condanna delle letture sacralizzanti e banalizzanti di un genocidio che per essi non è mai
avvenuto. Avvantaggiandosi dell’attenzione ossessiva i sacralizzatori e i negatori dirigono sulla memoria del
genocidio, i banalizzatori dal canto loro riconducono la rappresentazione della Shoah a formati narrativi stereotipati
che rendono la memoria più facilmente assimilabile e commercializzabile, oppure la spogliano dei suoi attributi
specifici allo scopo di equipararla ad altri eventi che hanno insanguinato la storia del XX secolo, secondo la logica
revisionistica per cui se tutti sono colpevoli allora nessuno lo è per davvero. Infine, nel tentativo di proteggere la
memoria della Shoah dagli abusi dei negazionisti e dei banalizzatori, i sacralizzatori finiscono paradossalmente per
alimentare entrambi i fenomeni. La sacralizzazione subentra infatti quando qualcuno rivendica un monopolio sulle
interpretazioni e sugli usi legittimi della memoria stessa ma solo nei modi e con i toni prescritti. E tuttavia l’aura di
sacralità non tutela la Shoah contro le profanazioni più triviali e le strumentalizzazioni più banali.
V. PISANTY, Abusi di memoria, 2012
La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace. E questa una verità logora, nota non solo agli
psicologi, ma anche a chiunque abbia posto attenzione al comportamento di chi lo circonda, o al suo stesso
comportamento. I ricordi che giacciono in noi non sono incisi sulla pietra; non solo tendono a cancellarsi con gli
anni, ma spesso si modificano, o addirittura si accrescono, incorporando lineamenti estranei. Lo sanno bene i
magistrati: non avviene quasi mai che due testimoni oculari dello stesso fatto lo descrivano allo stesso modo e con le
stesse parole, anche se il fatto è recente, e se nessuno dei due ha un interesse personale a deformarlo. Questa scarsa
affidabilità dei nostri ricordi sarà spiegata in modo soddisfacente solo quando sapremo in quale linguaggio, in quale
alfabeto essi sono scritti, su quale materiale, con quale penna: a tutt’oggi, è questa una meta da cui siamo lontani. Si
conoscono alcuni meccanismi che falsificano la memoria in condizioni particolari: i traumi, non solo quelli
cerebrali; l’interferenza da parte di altri ricordi «concorrenziali»; stati abnormi della coscienza; repressioni;
rimozioni.
P. LEVI, “I Sommersi e i salvati”, cap. I
Il museo ebraico di Berlino è il più grande d’Europa, opera dell’architetto ebreo polacco Daniel Libeskind nel 1999
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d) AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Ricerca e tecnologia nell’industria
DOCUMENTI
Il primo passo per tornare a essere competitivi è smettere di comperare fuori le tecnologie che possiamo benissimo
fare qui. Spostamento che richiederebbe non solo nuove linee di competenza, ma che avrebbe bisogno anche di
indirizzi politici mirati e slanci economici. Per produrre queste tecnologie all’interno, basterebbe che il Paese
investisse 5 miliardi in più ogni tre anni. Uno sforzo per rimanere competitivi che, rispetto agli investimenti attuali,
costerebbe 1,5 miliardi in più ogni anno. Tutte prospettive di sviluppo analizzate dalla ricerca strategica dell'Airi
che, per ogni singolo settore, cerca di tracciare linee guida sui processi e sui prodotti industriali in grado di generare
reazioni a catena sull’economia italiana. Il dialogo per il rilancio va fatto con le aziende, la politica e le associazioni
di categoria. Anche perché le idee e le ricerche giuste di certo non ci mancano, anche se spesso restano nel limbo e
non raggiungono il mercato. Storicamente, il nostro punto debole è trasformare in prodotti i risultati delle
innovazioni. Scoperte e processi che in Italia sarebbero in grado di risollevare settori come il manifatturiero e che
darebbero fiato e competenza alle piccole-medie imprese.
Da “Corriere della sera”, 4 febbraio 2013
Le politiche industriali hanno l’obiettivo di ottenere miglioramenti di efficienza dinamica quando puntano ad
accrescere le risorse disponibili, favorendo la crescita di settori e imprese caratterizzate da forti processi di
apprendimento, cambiamento tecnologico, internazionalizzazione, con elevate economie di scala e rapida crescita
della domanda e della produttività. Se la struttura dell’economia è caratterizzata da un dualismo tra settori a bassa
crescita (agricoltura o industrie e servizi tradizionali) e settori con una forte dinamica della domanda e della
produttività (industrie ad alta tecnologia o servizi avanzati), lo spostamento di attività dai primi ai secondi è
destinato ad accrescere il reddito medio del Paese. Compito delle politiche industriali è quindi favorire un tale
cambiamento strutturale e agevolare la crescita di nuove tecnologie e produzioni.
Da Enciclopedia Treccani, “Le politiche industriali del XXI secolo”
L'innovazione è l'implementazione di un prodotto nuovo o significativamente migliorato o di un processo, un nuovo
metodo di marketing o un nuovo metodo organizzativo in ambito di business, luogo di lavoro o relazioni esterne. Fu
l'economista austriaco Joseph A. Schumpeter, già nel 1911, ad introdurre la differenza fondamentale tra invenzione,
che non necessariamente comporta l'introduzione sul mercato di un nuovo prodotto o processo, e l'innovazione.
Con attività di innovazione si intendono tutti i passaggi scientifici, tecnologici, organizzativi, finanziari e
commerciali volti all'implementazione dell'innovazione. Alcune attività di innovazione sono esse stesse innovative,
altre invece non sono nuove, ma sono necessarie per l'implementazione dell'innovazione, come ad esempio
la ricerca non legata ad una specifica innovazione. Il perfezionamento o sviluppo può riguardare un processo
di produzione, un servizio, la creazione di un oggetto artistico, una tecnica medica, una melodia, un nuovo tipo di
cibo, una logica filosofica o spirituale. L'innovazione non è limitata all'ambito tecnico: l'innovazione esiste in ogni
settore, ma viene spesso legata alla tecnologia sotto forma di progresso tecnico, il quale a sua volte basa il suo
fondamento sul progresso scientifico. La tecnologia, a sua volta, è il mezzo più importante per migliorare le
condizioni di vita della persona: fa guadagnare terreno nel cammino verso la gioia di vivere. L'analisi delle
innovazioni dimostra che i miglioramenti sono piccoli nel tempo, ma sono anche continui: un breve passo alla volta
che, perseverando nella camminata, porta lontano.
Motore dell'innovazione è l'Etica, cioè il desiderio sincero e forte di servire l'uomo producendo qualcosa di buono e
di bello; quando questo sentimento è limitato a se stessi, la capacità innovativa risulta minore. Innovatore è colui che
riesce a sognare qualcosa di diverso, di migliore per tutti, portandosi oltre quanto compreso finora.
Da “Innovazione del processo e del prodotto”, dispense Università di Padova
Le istituzioni educative sono naturalmente destinate ad assumere sempre più importanza nella società postindustriale. Oggi una delle principali critiche che vengono giustamente rivolte alla scuola è quella di voler
somministrare una cultura una tantum: negli indirizzi professionali come in quelli umanistici si ipotizza un rapporto
statico tra alunno e vita, tra sapere e mondo del lavoro. Nella società post-industriale saranno le esigenze stesse della
vita produttiva a scardinare questa vecchia concezione del ruolo della scuola. L’istruzione diventa sempre più una
forza produttiva e l’individuo in futuro sarà continuamente stimolato ad aggiornare e arricchire le sue conoscenze, se
vorrà mantenersi attivo in una società in cui la routine è ormai lasciata ai robots. Si accentuerà perciò la domanda
per una scuola più aperta, meno specializzata, meno nozionistica. La vecchia scuola formava prevalentemente dei
manichini, capaci solo di ben rivestire il loro futuro ruolo sociale. La nuova scuola dovrà invece formare degli
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uomini capaci di affrontare in modo autonomo i problemi della produzione, che al limite coincidono con i problemi
stessi dell’avanzamento della cultura e della scienza.
Da G. MONTANI, “Rivoluzione scientifica e società post-industriale”
3. TIPOLOGIA C – Tema di argomento storico
Il Novecento è il secolo della crisi dell'identità dell'uomo moderno, ma anche delle grandi ideologie (fascismo,
nazismo, comunismo) con le quali egli ha tentato di trovare nuove chiavi di lettura e nuovi sistemi interpretativi del
mondo e dell'esistenza. Sviluppa tale affermazione con gli opportuni riferimenti storico-culturali.
4. TIPOLOGIA D – Tema di ordine generale
"Ricorda che devi comportarti come ad un banchetto. Una portata è giunta di fronte a te: allunga la mano e prendi la
tua parte con moderazione. Viene portata via: non trattenerla. Non è ancora arrivata? Non seguire troppo l'appetito,
ma aspetta finché non l'hai di fronte.
Così devi comportarti con i figli, con la moglie, con le cariche pubbliche, con la ricchezza, perché un giorno sarai
degno di stare a banchetto con gli dei.
Se poi, quando queste portate ti saranno portate dinnanzi, non ne prenderai, ma le ignorerai, allora non solo sarai un
commensale degli dei, ma governerai con loro"
Così scrive Epitteto a Roma nel I secolo d.C., suggerendoci un tipo di relazione con le persone e con i beni del
mondo, in opposizione con quanto ci viene proposto dal pensiero contemporaneo. Commenta.
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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO
Candidato.....................................................
TIPOLOGIA A
Classe...............
TIPOLOGIA B
TIPOLOGIA C
TIPOLOGIA D
1) Padronanza della lingua:
a) Competenza lessicale
ed ortografica
b) Competenza morfosintattica
c) Punteggiatura
1) Padronanza della
lingua:
a) Competenza
lessicale ed
ortografica
b) Competenza
morfo-sintattica
c) Punteggiatura
1) Padronanza della
lingua:
a) Competenza
lessicale ed
ortografica
b) Competenza
morfo-sintattica
c) Punteggiatura
1) Padronanza della
lingua:
a) Competenza
lessicale ed
ortografica
b) Competenza
morfo-sintattica
c) Punteggiatura
2) Capacità logico
linguistiche
a) Capacità di
selezionare ed
organizzare le
informazioni
b) Coerenza logica nello
sviluppo del pensiero
c) Coesione del testo
2) Capacità logico
linguistiche
a) Capacità di
selezionare ed
organizzare le
informazioni
b) Coerenza logica
nello sviluppo del
pensiero
c) Coesione del testo
2) Capacità logico
linguistiche
a) Capacità di
selezionare ed
organizzare le
informazioni
b) Coerenza logica
nello sviluppo del
pensiero
c) Coesione del testo
2) Capacità logico
linguistiche
a) Capacità di
selezionare ed
organizzare le
informazioni
b) Coerenza logica
nello sviluppo del
pensiero
c) Coesione del testo
3) Contenuto
a) Comprensione del
testo ed eventuale
parafrasi
b) Analisi ed
interpretazione
c) Approfondimenti,
contestualizzazione,
commento
d) Conoscenze e
competenze sulla
natura del testo
3) Contenuto
a) Produzione di un
testo coerente
conforme alla
tipologia indicata
b) Individuazione delle
tesi portanti e
confronto dei
documenti
c) Consistenza delle
informazioni in base
ai documenti di
supporto e alle
conoscenze
personali
3) Contenuto
a) Rispondenza alle
consegne
b) Conoscenza della
materia trattata
c) capacità critiche e
argomentative
d) Espressioni
personali
3) Contenuto
a) Rispondenza alle
consegne
b) Pertinenza e
consistenza delle
informazioni
c) Capacità critiche e
argomentative
d) Espressioni
personali
PUNTI
1
2
3
4
5
1
2
3
4
1
2
3
4
5
6
TOTALE/VOTO ...... /15
I COMMISSARI
……………………………………………
…………………………………………….
……………………………………………
…………………………………………….
……………………………………………
…………………………………………….
IL PRESIDENTE ………………………..
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Classe V BE
13.05.2014
Simulazione II Prova Esame di Stato
ELETTROTECNICA
Due trasformatori con le seguenti caratteristiche:
nominale
tensione nominale
primaria
tensione secondaria a
vuoto
potenza di corto
circuito
potenza a
vuoto
cosφCC
120 kVA
20 kV
400 V
2,4 %
0,9 %
0,4
160 kVA
20 kV
400 V
2,2 %
0,8 %
0,4
sono collegati in parallelo per alimentare, alle loro tensione nominale di 380 V, i seguenti tre motori asincroni
trifase a 4 poli:
numero motori
potenza nominale
rendimento
cosφ
coppia nominale
2
90 kW
0,94
0,86
581 Nm
1
30 kW
0,92
0,83
195 Nm
II candidato, fatte eventuali ipotesi aggiuntive, calcoli:
1. la corrente erogata da ogni trasformatore e il rendimento complessivo del
parallelo considerando che i motori lavorano nelle condizioni nominali;
2. lo scorrimento per ogni motore;
Inoltre, considerando che il motore di potenza 30 kW ha un rapporto di trasformazione tra statore e rotore di
1,3, che le perdite meccaniche sono pari a 750 W e che nella prova a vuoto il motore ha assorbito una potenza
di 1800 W con cosφ0 = 0,25, si determini:
3. il rendimento nominale del motore;
4. il valore della resistenza del reostato da inserire su ciascuna fase del rotore per ottenere una riduzione del
10% della velocità del motore, con la stessa coppia applicata;
5. Infine, considerando che uno dei motori di potenza nominale 90 kW lavora in modo non continuativo, il
candidato illustri le conseguenze sull’impianto, durante la fase di fermo, in particolare in riferimento al suo
rendimento complessivo.
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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ELETTROTECNICA
Candidato _____________
Classe _______
indicatori
Descrittori
Punti
POSSESSO DI
CONOSCENZE
SPECIFICHE
gravemente lacunoso
insufficiente
Sufficiente
Adeguato
Ottimo
1
2-3
4
5
6
PUNTEGGIO PARZIALE
Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito
1
2
3
4
5
Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito
1
2
3
4
5
LIVELLO DI
COMPETENZA
NELLA
APPLICAZIONE
DI METODI,
PROPRIETA’
E PROCEDURE
SPECIFICHE
errori gravi
parziale, imprecisa
Sufficiente
Adeguato
1-2
3
4
5
Ottimo
6
Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito
1
2
3
4
5
CHIAREZZA E
Confuso
CORRETTEZZA
Sufficiente
FORMALE
corretta, coerente e
NELL’ESECUZIO
ordinata
NE
TOTALE (1+2+3+4+5)
1
2
3
TOTALE
PARZIALE
Quesito Quesito Quesito Quesito Quesito
1
2
3
4
5
TOTALE/VOTO ...... /15
I COMMISSARI
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……………………………………………
…………………………………………….
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29.04.2014
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
TIPOLOGIA B
QUESITI CON RELATIVE RISPOSTE
MATERIA: DIRITTO
QUESITO 1
Spiega in che termini la legge n. 83, dell’11 aprile 2000 ha disciplinato il diritto di sciopero nei servizi pubblici
ritenuti essenziali
(righe a disposizione : n. 10)
Lo sciopero deve essere reso noto con un preavviso di almeno 10 giorni rispetto alla data fissata; deve essere
predisposto un piano di emergenza che garantisca in ogni caso le prestazioni indispensabili; l’Autorità pubblica in
casi di assoluta necessità può ordinare ai lavoratori interessati, con la precettazione, di riprendere il lavoro.
QUESITO 2
Spiega quali diritti attribuiscono le azioni ordinarie al possessore
(righe a disposizione: n.5)
Le azioni ordinarie attribuiscono al possessore diritti di natura patrimoniali quali: il diritto agli utili e alla quota di
liquidazione e diritti relativi alla gestione della società come il diritto al voto e all’impugnazione delle delibere.
MATERIA: SISTEMI
QUESITO 1
Dato il seguente schema a blocchi
lo studente lo semplifichi, esplicitando la funzione di trasferimento complessiva.
Conviene spostare il punto di diramazione a valle del blocco G2(s)
i due blocchi H2(s) e
sono in parallelo e possono essere sommati
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i blocchi G1(s) e G2(s) e H1(s) e
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sono in cascata
infine, applicando la formula classica della funzione di trasferimento in anello chiuso
QUESITO 2
Sia dato il seguente schema a blocchi rappresentante un azionamento di velocità con motore in corrente continua
a magneti permanenti. Il segnale di riferimento sia in tensione e l'uscita in radianti al secondo.
Il sistema sia sollecitato da un ingresso a gradino di ampiezza Vr(t)= 1V. La velocità a regime sia ωst = 100 rad/s e
l’errore a regime est = 50 rad/s (st significa steady state).
Lo studente calcoli il valore del guadagno Kp tale da avere un errore a regime est ≤ 5 rad/s.
L’errore a regime è dato dalla formula
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Nella quale:
•
Gst(s)=100;
•
Hst(s)=0.01;
•
Kp è il guadagno del regolatore proporzionale da trovare.
Come richiesto, l’errore deve essere est ≤ 5 rad/s. Sostituendo i valori dati risulta:
e
QUESITO 3
Data la seguente funzione di trasferimento
nella quale:
• K = 100;
•
TZ = 0,1;
•
TP = 1.
Lo studente tracci i diagrammi asintotici di Bode del modulo e della fase:
a) G1(s)=K;
b) G2(s)=1+sTZ;
c) G3(s)=1+sTP;
Il tracciamento dei diagrammi asintotici è un procedimento puramente grafico, eseguito su apposita carta
logaritmica. Di seguito vengono tracciati i diagrammi delle funzioni predette.
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MATERIA: INGLESE
QUESITO 1
Comment briefly on what Robotics is furthermore explaining what Robots’ main tasks, connected to Mechatronics,
are.
Robotics is the branch of technology that deals with the design, construction, operation, and application of robots
as well as computer systems for their control, sensory feedback, and information processing. These technologies
deal with automated machines that can take the place of humans in dangerous environments or manufacturing
processes. Robotics is a rapidly growing field, as technological advances continue, research, design, and building
new robots serve various practical purposes, whether domestically, commercially or militarily. Many robots do
jobs that are hazardous to people such as defusing bombs, mines and exploring shipwrecks. Mechatronics unites
the principles of mechanics, electronics, and computing to generate a simpler, more economical and reliable
system. An industrial robot is a prime example of a mechatronics system: it includes aspects of electronics,
mechanics, and computing to do its day-to-day job. The mechatronic modules perform the production goals and
inherit flexible and agile manufacturing properties in the production scheme. Modern production equipment
consists of mechatronic modules that are well integrated.
QUESITO 2
Write a short paragraph explaining about industrial robots: consider in particular robots’ kinematics.
An industrial robot is defined as automatic controlled, reprogrammable, multipurpose manipulator programmable
in three or more axes. The field of Robotics may be more practically defined as the study, design and use of robot
systems for manufacturing. Typical applications of robots include welding, painting, assembly, pick and place,
product inspection, and testing: all accomplished with high endurance, speed, and precision. Most types of
industrial robots are programmed to faithfully carry out specific actions over and over again (repetitive actions)
without variation and with a high degree of accuracy. These actions are determined by programmed routines that
specify the direction, acceleration, velocity, deceleration, and distance of a series of coordinated motions. For
more precise guidance, robots often contain machine vision sub-systems acting as their "eyes", linked to powerful
computers. Robots’ kinematics is the arrangement of rigid members and joints in the robot, which determines the
kinematics robot's possible motions.
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MATERIA: MATEMATICA
QUESITO 1
Calcola l’area della regione di piano individuata dall’asse delle ascisse ,dal grafico della funzione y = ln x e
dalle rette di equazione x =
1
e x = 2 . Determina inoltre il dominio della funzione assegnata.
2
Traccio il grafico della funzione assegnata ed individuo la regione
di piano di cui devo calcolare l’area.
Calcolo l’integrale indefinito
∫ ln x dx mediante la formula di
integrazione per parti ponendo:
f ' (x ) = 1 → f (x ) = x e g (x ) = ln x → g ' (x ) =
1
.
x
∫ 1 ⋅ ln x dx = x ln x − ∫ x ⋅ x dx = x ln x − ∫ 1 dx =
1
= x ln x − x + c.
Dominio: x > 0
L’area della regione di piano richiesta è:
1
2
Area = − ln x dx + lnx dx = − [ x ln x − x ] + [ x ln x − x ] =
∫
1
2
∫
1
1
2
1
2
1

1 1 
1
= − 1 ⋅ ln1 − 1 −  ⋅ ln −  + [2 ⋅ ln 2 − 2 − (1 ⋅ ln1 − 1)] =
2 2 
2

=1+
1
1
1
1
3
1
ln 2 −1 − + 2 ln 2 − 2 + 1 = − ln 2 − + 2 ln 2 = ln 2 − .
2
2
2
2
2
2
QUESITO 2
In un moto su una retta orientata, la velocità di un punto materiale in m/s è data dalla legge v (t ) =
Determina:
a) la legge oraria sapendo che al tempo iniziale t0 = 0s la posizione è s0 = 2m ;
b) la legge con cui varia l’accelerazione.
Il problema ha significato se t > 0 .
a) L’equazione della legge oraria è:
t
.
t+2
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Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
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t
s (t ) = s (t0 ) + v (z )dz = 2 +
t
∫
∫
t0
0
z
dz = 2 +
z+2
t
∫
0
MDB00
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z+2−2
dz =
z+2
t
t
2 

= 2 + 1 −
dz = 2 + [ z − 2 ln (z + 2 ) ]0 =
z +2

0
∫
= 2 + t − 2 ln (t + 2 ) − [0 − 2 ln (0 + 2 )] = 2 + t − 2 ln (t + 2 ) + 2 ln 2.
b) La legge con cui varia l’accelerazione è:
a (t ) = v ' (t ) =
1 ⋅ (t + 2 ) − t ⋅ 1
(t + 2)
2
=
t +2−t
(t + 2)
2
=
2
(t + 2)2
.
QUESITO 3
Risolvi l’equazione differenziale lineare del 1° ordine : y ' − y = (2 x − 3) e x , quindi trova l’integrale particolare
che ha un massimo nel punto di ascissa x = 0 .
L’ integrale generale di un’equazione differenziale lineare del 1° ordine del tipo y ' + a ( x ) y = b(x )
− a ( x ) dx 
∫ a ( x ) dx dx + c .
y=e ∫
 b( x ) ⋅ e



x
In questo caso: a (x ) = −1 e b(x ) = (2 x − 3)e .Pertanto:
∫
è dato da:
dx 
− dx

y = e ∫  (2 x − 3) ⋅ e x ⋅ e ∫ dx + c  = e x 



∫
[
= e x ⋅  (2 x − 3)dx + c  = e x x 2 − 3x + c


∫
]
∫ (2 x − 3) ⋅ e
x
⋅ e − x dx + c  =

con c ∈ R.
La condizione assegnata equivale a porre: y ' (0) = 0 .
(
)
Calcolo perciò la derivata prima: y ' = ( 2 x − 3) e x + x 2 − 3x + c e x .
Determino la costante c in modo che sia soddisfatta la condizione y ' (0) = 0 :
(
)
0 = ( 2 ⋅ 0 − 3) e 0 + 0 2 − 3 ⋅ 0 + c e 0
→ 0 = −3 + c → c = 3.
L’integrale particolare pertanto ha equazione:
(
)
y = x 2 − 3x + 3 e x .
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TERZA PROVA
TIPOLOGIA B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Griglia di valutazione disciplinare di ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
STUDENTE --------------------------------------------
Classe _________
Griglia d’attribuzione del punteggio:
INDICATORI
DESCRITTORI
Gravem. lacunosa
PERTINENZA DELLA Insufficiente
RISPOSTA RISPETTO Sufficiente
AL QUESITO
Adeguata
Ottima
Nulla o tot. Errata
CONOSCENZA DEI
Approssimativa
CONTENUTI
Essenziale
Soddisfacente
Precisa e completa
Gravi errori ed
FORMA E
evidenti difficoltà di
esposizione
CORRETTEZZA
LINGUISTICA DAL
Esposizione stentata,
PUNTO DI VISTA
qualche grave errore
TECNICOEsposizione
GIURIDICO
essenziale ma
sostanzialmente
corretta
Esposizione chiara e
corretta
Esposizione
articolata e corretta
TOTALE PUNTEGGIO _____/15
Da 15
1
2-3
4-5
6-7
8-9
10
11-12
13
14
15
Quesito 1
Punti
Quesito 2
punti
1
2
3,5
4
5
1
2
3,5
4
5
1
1
2
3,5
4
5
1
2
3,5
4
5
1
2
2
3
3
4
4
5
5
Punteggio
VOTO_____/10
A 10
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Il Docente ________________________
Castelfranco Veneto, 29 Aprile 2014
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TERZA PROVA
TIPOLOGIA B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Griglia di valutazione disciplinare di INGLESE
STUDENTE ------------------------------------------------------
Classe ---------------
Correzione e valutazione
Griglia d’attribuzione del punteggio:
Indicatori
Criteri d’attribuzione del punteggio
Punti
Sviluppo e
approfondimento
della trattazione
Gravemente lacunosa
Insufficiente
Sufficiente
Adeguata
Ottima
Gravemente lacunosa
Insufficiente
Sufficiente
Adeguata
Ottima
Gravemente lacunosa
Insufficiente
Sufficiente
Adeguata
0,3/1
2-3
4
5
6
0,3/1
2
3
4
5
0,3/1
2
3
4
Punteggio parziale
Quesito 1
Correttezza e
completezza delle
informazioni
Chiarezza e
correttezza
dell’esposizione
Quesito 2
Totale parziale
TOTALE PUNTEGGIO _____/15
Da 15
1
2-3
4-5
6-7
8-9
10
11-12
13
14
15
VOTO_____/10
A 10
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
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TERZA PROVA
TIPOLOGIA B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Griglia di valutazione disciplinare di MATEMATICA
STUDENTE --------------------------------------------
Classe _________
Griglia d’attribuzione del punteggio:
Indicatori
Criteri d’attribuzione del
punteggio
Punti
Punteggio parziale
Quesito
1
Possesso di conoscenze specifiche
Livello di competenza nella applicazione
di metodi, proprietà, procedure specifiche
Ordine, chiarezza e coerenza formale
nello sviluppo della risposta
Gravemente lacunoso
Insufficiente
Sufficiente
Adeguato
Approfondito
Impropria, gravi errori
Parziale, imprecisa
Sufficiente
Adeguata
Ottima
Confuso
Sufficiente
Coerente, chiaro ed ordinato
0-1
2-3
4
5
6
0-1
2-3
4
5
6
0-1
2
3
Totale
parti
TOTALE PUNTEGGIO _____/15
Da 15
1
2-3
4-5
6-7
8-9
10
11-12
13
14
15
VOTO_____/10
A 10
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
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Quesito
2
Quesito
3
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TERZA PROVA
TIPOLOGIA B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Griglia di valutazione disciplinare di SISTEMI
STUDENTE --------------------------------------------
Classe _________
Griglia d’attribuzione del punteggio:
indicatori
descrittori
POSSESSO DI
CONOSCENZE
SPECIFICHE
gravemente
lacunoso
insufficiente
sufficiente
adeguato
ottimo
2-3
4
5
6
LIVELLO DI
COMPETENZA
NELLA
APPLICAZIONE
DI METODI,
PROPRIETA’
E PROCEDURE
SPECIFICHE
errori gravi
parziale, imprecisa
sufficiente
adeguato
1-2
3
4
5
ottimo
6
CHIAREZZA E
CORRETTEZZA
FORMALE
NELL’ESECUZI
ONE
confuso
1
sufficiente
2
corretta, coerente e
ordinata
3
TOTALE (1+2+3)
TOTALE PUNTEGGIO _____/15
Da 15
A 10
1
1
2-3
2
4-5
3
6-7
4
8-9
5
10
6
11-12
7
13
8
14
9
15
10
punti
PUNTEGGIO PARZIALE
Quesito 1
Quesito 2
Quesito 3
Quesito 1
Quesito 3
Quesito 3
Quesito 1
Quesito 2
Quesito 3
Quesito 1
Quesito 2
Quesito 3
1
TOTALE
PARZIA
LE
VOTO_____/10
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Castelfranco Veneto, 29 Aprile 2014
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