26.7.2014 comunicato stampa sindacato cosp

COMUNICATO STAMPA @PROT. N. 316/S.G. 26 LUGLIO 2014
TBC ACCERTATA SUL SOVRINTENDENTE DI POLIZIA NEL CARCERE DI CASTROGNO TERAMO:
PREOCCUPAZIONE DEL SINDACATO COSP – COORDINAMENTO SINDACALE PENITENZIARIO – PER
LA SALUTE DEI DIPENDENTI E DEI BASCHI AZZURRI A CONTATTO CON IL RECLUSO.
COSP – Coordinamento Sindacale Penitenziario – segnala grave situazione igienico sanitaria dovuta al Test
finale di accertamento redatto dai Presidi ASL di un sovrintendente del Corpo della Polizia Penitenziaria in
servizio nei reparti detentivi del Penitenziario di Castrogno Città di Teramo, che in passato per motivi di
servizio e sicurezza ha avuto contatti con un recluso affetto da TBC , e' risultato agli esami clinici, positivo
al test della tbc.
COSP - Già nel recente passato il mondo sindacale territoriale di Polizia Penitenziaria aveva denunciato
l’ipotesi che un detenuto risultato dai test clinici interni affetto da tubercolosi poteva danneggiare la salute
di quanti avrebbero per ragioni del proprio Ufficio e Servizio avuto contatto nel periodo della prigionia del
detenuto compreso il personale del Corpo della Polizia Penitenziaria COSP - Il Mondo Sindacale aveva
anche profilato che non erano state prese le dovute cautele a salvaguardia dell'incolumità degli Operatori di
Polizia Penitenziaria ed in particolar modo degli uomini dei Baschi Azzurri allarmati della presenza di tale
individuo che andava isolato clinicamente in regime esterno Sanitario Reparto Infettivo da subito e con le
precauzioni sanitarie dettate dalle regole Ministeriali della Sanità.
Interessante appare oggi per il Sindacato COSP - COORDINAMENTO SINDACALE PENITENZIARIO
chiedersi se l’Amministrazione Penitenziaria nei diversi livelli di responsabilità abbia in applicazione del D.
Legs. n. 626 e n. 81/2008 adottato preventive generali cautele sanitarie bonificando da subito, tutti i luoghi
e gli ambienti in cui il “recluso “ abbia sostato o comunque abbia avuto contatto diretto o indiretto con il
personale che secondo il COSP andrebbe immediatamente,se non già fatto, sottoposto a spese dello Stato ai
previsti urgenti accertamenti sanitari di routine e Testi Clinici di laboratorio con Rx a tutela anche del
contatto successivo esterno con la popolazione e con i propri familiari dei dipendenti.
COSP - Si auspica che si possa trattare di un solo ed unico caso isolato e che la restante Polizia
Penitenziaria possa garantirsi sanitariamente la propria serenità fisica, personale,sanitaria e famigliare
trattandosi di un numero che andrebbe oltre cento unità tra poliziotti, operatori sanitari e personale del
trattamento, che avrebbero avuto contatti nel tempo con il detenuto infetto.
IL COSP inoltre, richiama l’Amministrazione Penitenziaria regionale dell’Abruzzo a verificare anche luoghi
eventuali di detenzione del recluso in ambito regionale ed extraregionale a salvaguardia di un eventuale
focolaio non conosciuto .
COSP – Non può sottacersi che resta comunque la preoccupazione da “codice rosso” in una
struttura
conosciuta per sovraffollamento detentiva oltre i parametri stabiliti dalla norma
ministeriale con 350/370 reclusi e 170 agenti contro una regolamentare di 250 unità mancano 80
poliziotti da D.M. 22.3.2013: Troppe unità da Teramo in uscita distaccate tra PRAP e Carcere
Pescara.
F.to SEGRETARIO GENERALE DOMENICO MASTRULLI
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