Europa News del 19-03-2014

Video incontro a Bruxelles: i programmi di sostegno alle
imprese COSME e HORIZON 2020
Giovedì 13 Marzo, si è tenuto presso la sede della
Delegazione
europea
di
Confcommercio
il
video-
incontro sui programmi europei Cosme e Horizon 2020.
In questo numero
(19 Marzo 2014) :
Video incontro a Bruxelles: i
programmi di sostegno alle
imprese COSME e HORIZON 2020
L’iniziativa è parte degli “Incontri del turismo e del
commercio” lanciata dalla Delegazione a partire dal
2013 che, su specifici argomenti e richieste, cerca di
avvicinare le istituzioni dell’Unione Europea al territorio
e nello specifico prevedeva di affrontare due argomenti:
Visita a Bruxelles dell’Interporto di
Pordenone

Food supply chain: incontro ad
Eurocommerce

Direttiva sul distacco dei
lavoratori: approvazione del PE
Imprese: dare una seconda
possibilità alle imprese in difficoltà
finanziarie
Consiglio UE dei trasporti, 14
marzo 2014
Mega-tir: questione rinviata al 2016
Cosme: programma per la competitività delle
imprese
Horizon
2020:
Programma
del
sistema
di
finanziamento integrato destinato alle attività di
ricerca
L’evento
ha
riunito
virtualmente
a
Bruxelles
la
Confcommercio nazionale e cinque sedi Ascom collegate
(Milano, Perugia, Cuneo, Pordenone, Bari) per interagire
con i tre funzionari europei presenti: Andrea Golfieri (DG
Impresa e Industria); il Prof Pierre di Toro (professore
all’Università della Tuscia e esperto nazionale distaccato
presso la Commissione, DG Impresa e Industria) e
Sebastiano Fumero (Capo unità, Commissione europea,
Turismo: il Parlamento europeo
chiede un responsabile dati
personali anche alle PMI
Agenzia per la Ricerca).
Commercio internazionale:
agroalimentare
l’importanza
Il Pres. Alberto Marchiori (delegato alle politiche europee
di Confcommercio) ha condotto i lavori, sottolineando
delle
micro
imprese
per
l’economia
europea, così come della collaborazione con centri
Additivi: Strasburgo vuole la
corretta etichettatura per i nano
alimenti
d’eccellenza come le Università.
Il COSME è un programma è impostato per essere attivo
dal 2014 al 2020, con un budget di 2,3 miliardi di euro.
Sementi: bocciata la proposta Ue
I primi bandi dovrebbero essere pubblicati prima
dell’estate 2014. Cosme mira a facilitare l'accesso delle
PMI ai finanziamenti; a tal fine, quasi 1,4 miliardi di euro
del budget COSME sono attribuiti a prestiti e capitali di
rischio a complemento dei programmi finanziari a livello
nazionale.
In
particolare,
il
COSME
fornirà
uno
strumento di garanzia per i prestiti alle PMI fino a
150.000 euro ed offrirà un migliore accesso al capitale
di rischio attraverso uno strumento finanziario, con una
particolare attenzione alla fase di espansione e di
crescita delle PMI. L'assegnazione di questi fondi sarà
gestita da intermediari finanziari quali banche, Confidi,
e fondi di capitali di rischio, che saranno individuati
tramite
un
bando
europeo
e
poi
monitorati
ed
eventualmente sanzionati, nel caso non liberino i capitali
alle imprese.
Entro il 2020, circa 344.000 imprese riceveranno crediti
assistiti mediante garanzie COSME, con un valore dei
prestiti fino a 22 miliardi di euro. Inoltre, grazie agli
investimenti del COSME in fondi di capitale di rischio a
sostegno delle PMI in rapida crescita, 560 aziende
riceveranno investimenti di capitale di rischio con un
volume complessivo investito di 4 miliardi di euro. Ogni
anno, si prevede che il COSME potrà contribuire ad un
aumento del PIL dell'UE pari a 1,1 miliardi di euro e
sostenere
40.000
imprese
nella
creazione
o
nel
salvataggio di 30.000 posti di lavoro e nel lancio di
1.200 nuovi prodotti commerciali, servizi o processi.
Il
restante miliardo di euro del budget del COSME
sosterrà molti degli stessi programmi di successo già in
atto, compreso il co-finanziamento della Rete aziendale
europea (EEN), con oltre 600 uffici in Europa e nel
mondo. Il COSME sosterrà anche l'internazionalizzazione
delle
PMI,
l'Erasmus
per
giovani
imprenditori,
la
formazione all'imprenditorialità, l'help desk DPI e la
riduzione degli oneri amministrativi.
All’interno della cornice Horizon 2020, lo strumento per
le PMI è una nuova misura specifica espressamente
dedicata alle piccole e medie imprese. Il suo scopo
è incoraggiare la partecipazione delle PMI al programma,
valorizzando il loro potenziale innovativo, rendendo i
meccanismi di finanziamento più semplici. Lo strumento
intende rivolgersi a tutte le piccole e medie imprese,
orientate all’ internazionalizzazione e in grado di
sviluppare
un
progetto
di
eccellenza
nel
campo
dell’innovazione, di dimensione europea e ad elevato
impatto economico. E’ previsto che solo le PMI possano
partecipare al bando di finanziamento e che il supporto
avvenga in tre fasi, a copertura dell’intero ciclo di
innovazione. L’impresa riceve un primo finanziamento
per
predisporre
un’analisi
di
fattibilità
tecnico-
scientifica del progetto. Se il progetto dimostra di avere
potenziale tecnologico e commerciale, l’impresa riceve
un ulteriore finanziamento per svilupparlo fino alla fase
di
dimostrazione.
Il
sostegno
alla
fase
di
commercializzazione, finanziata con capitali privati,
avviene invece indirettamente, tramite accesso agevolato
agli
strumenti
sfruttamento
finanziari
dei
diritti
e
di
misure
di
proprietà
gestione
e
intellettuale.
Parallelamente alle attività di ricerca, lo strumento offre
gratuitamente
alle
imprese
anche
un
supporto
manageriale attraverso un servizio di Mentoring e
Coaching.
Per ulteriori informazioni e per ricevere le diapositive dei
funzionari della Commissione: Gabriella Diani
Visita a Bruxelles dell’Interporto di Pordenone
Questa settimana Bruxelles ha visto la presenza dell’Interporto di Pordenone per una
serie di incontri con i rappresentanti istituzionali dell’Unione Europea.
L'Interporto - Centro Ingrosso di Pordenone è l'unico centro logistico e di commercio
all'ingrosso attivo in Friuli Venezia Giulia e si concretizza in un sistema organico ed
integrato di servizi logistici supportati dall'intermodalità.
Nelle parole della dott.ssa Cristina Marolda, DG Move, intervenuta per incontrare i
rappresentanti dell’Interporto presso la sede di Confcommercio a Bruxelles, l’Interporto
rappresenta una tipologia di servizio intermodale ritenuta di particolare interesse dalla
Commissione europea che considera questo tipo di “hub” come uno dei veicoli migliori
per lo sviluppo di progetti nell’ambito della prossima programmazione comunitaria
2014-2020.
Numerosi gli incontri nel corso dei due giorni di presenza presso la capitale dell’UE, in
particolare presso il Parlamento europeo, dove la delegazione dell’Interporto è stata
accompagnata dall’on. Antonio Cancian all’introduzione di alcuni temi di attualità
comunitaria, quali la revisione della normativa sugli aiuti di stato, sui quali è stato
tenuto un seminario, le caratteristiche del nuovo programma Horizon 2020, delineate
dalla dott.ssa Francesca Michelin, DG Regio, e le iniziative proposte a Bruxelles da parte
della Delegazione regionale del Friuli Venezia Giulia, presentate dal dott. Gino Còrmons.
Per ulteriori informazioni: Francesco Bafundi
Food supply chain: incontro ad Eurocommerce
Il 17 marzo si è svolto presso gli uffici di Eurocommerce, un incontro per discutere la
posizione di Copa-Cogeca , che ha criticato il primo pacchetto di atti delegati per la
riforma della politica agricola comune (PAC) approvato settimana scorsa dalla
Commissione europea.
Paulo Gouveia, Director, General Affairs Copa- cogeca, ha ricordato che dopo tre anni di
negoziati, l'accordo raggiunto, l'anno scorso, dai ministri europei, dagli eurodeputati e
dalla Commissione era una soluzione accettabile.
li agricoltori europei sono
determinati a far s che la nuova PAC funzioni correttamente producendo derrate
alimentari in maniera sostenibile, senza mettere a repentaglio la capacità di produzione.
Sottolineando la necessità di decisioni tempestive riguardo all'attuazione della riforma
per renderla operativa il 1° gennaio 2015, Il rappresentante di copa cogeca ha aggiunto
che ora, con gli atti delegati, la Commissione sta andando al di là del pacchetto di
compromesso deciso l'estate scorsa. In particolare, ci sono preoccupazioni circa
l'attuazione delle aree di interesse ecologico in fase di riforma. Le norme rigide
concernenti l'impianto di colture azotofissatrici e le limitazioni severe relative ai metodi
colturali applicati sulle aree di interesse ecologico, costringono gli agricoltori a optare
per un ritiro di terreni dalla produzione. Questo contrasterebbe con le conclusioni dei
capi di Stato e di governo dell'UE, secondo le quali l'inverdimento non deve portare a un
ritiro di terreni agricoli dalla produzione. L UE, con la riduzione della sua capacità di
produzione, ha concluso il Direttore affari generali di Copa cogeca, sta minando le
proprie esigenze in tema di sicurezza alimentare.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Direttiva sul distacco dei lavoratori: approvazione del PE
Con il voto del 18 marzo scorso, la commissione occupazione e affari sociali (EMPL) del
Parlamento europeo ha deciso di sostenere l’accordo sulla direttiva 96/71/CE relativa al
distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi siglato tra il Parlamento
europeo e il Consiglio dell’UE lo scorso febbraio. Ricordiamo che l’accordo interessa in
particolare i seguenti articoli:
-
Obblighi amministrativi e misure di controllo nazionali (art.9);
-
Responsabilità sub-contrattuale (art.12);
-
Individuazione di un distacco autentico e prevenzione degli abusi e dell'elusione
(articolo 3);
-
Facilitazione dell’accesso all’informazione (art. 5);
-
Mutua assistenza (art.6)
Il Parlamento dovrà adottare il testo in via definitiva in occasione della seduta plenaria
di aprile. Il Consiglio procederà successivamente all'adozione formale della direttiva.
Secondo il Commissario europeo ungherese per l'occupazione, gli affari sociali e
l'integrazione Lazlo Andor, le nuove norme permetteranno ai cittadini dell'UE di essere
più consapevoli dei loro diritti e maggiormente in grado di superare le difficoltà, i datori
di
lavoro
beneficeranno
anche
di
una
migliore
informazione
al
momento
dell’assunzione di personale di un altro paese dell UE . L obiettivo generale è quello di
facilitare la mobilità all'interno del mercato del lavoro dell'UE.
La libera circolazione dei lavoratori – prosegue Andor – non è solo un elemento
essenziale del mercato unico dell'UE, ma una risorsa per tutti i paesi dell'UE. La mobilità
può contribuire ad affrontare elevati livelli di disoccupazione in alcuni Stati membri e di
competenze e di manodopera in altri. Questo è il motivo per cui la Commissione sta
lavorando per migliorare ulteriormente l'efficienza della rete EURES ricerca di lavoro
pan-europea, in modo che più posti vacanti siano disponibili per più candidati da tutta
l'Unione europea.
L'adozione definitiva delle nuove norme dovrebbe avvenire da parte del Consiglio dei
ministri UE nel corso delle prossime settimane.
Per ulteriori informazioni: Rosella Marasco
Imprese: dare una seconda possibilità alle imprese in difficoltà finanziarie
Il 12 marzo, la Commissione europea ha stabilito una serie di principi comuni per le
procedure nazionali di insolvenza per le imprese in difficoltà finanziarie. L'obiettivo è
quello di spostare l'attenzione dalla fase di liquidazione, incoraggiando le imprese
vitali a ristrutturare l azienda, in modo da evitare l insolvenza. “Le aziende sono
essenziali per la creazione di benessere e di posti di lavoro, è dura, soprattutto nel
clima economico attuale, riuscire a mantenere un azienda in buono stato di salute" ha
dichiarato Vivian Reding. "Con un numero crescente di imprese in difficoltà finanziarie
in tutta Europa, abbiamo bisogno di ripensare il nostro approccio ai fallimenti aziendali"
ha aggiunto il Commissario europeo per la giustizia.
La raccomandazione della Commissione contribuirà a creare un quadro coerente per le
norme nazionali in materia d’insolvenza, invitando gli Stati membri a:

agevolare la ristrutturazione delle imprese in difficoltà finanziarie in una fase
precoce, prima dell’avvio della procedura formale d’insolvenza, e senza
procedure lunghe o costose, per aiutarle a limitare il ricorso alla liquidazione;

consentire ai debitori di ristrutturare l’impresa senza dover avviare un’azione
formale in giudizio;

dare alle imprese in difficoltà finanziarie la possibilità di chiedere la sospensione
temporanea fino a quattro mesi (rinnovabile fino a un massimo di 12 mesi) per
adottare un piano di ristrutturazione prima che i creditori possano avviare
misure di esecuzione nei loro confronti;

facilitare il processo di adozione di un piano di ristrutturazione, tenendo
presenti gli interessi di debitori e creditori, al fine di accrescere le possibilità di
salvare le imprese sane;

ridurre gli effetti negativi del fallimento sulle possibilità future degli imprenditori
di avviare un’impresa, in particolare prevedendo la liberazione dai debiti entro
tre anni al massimo.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Consiglio UE dei trasporti, 14 marzo 2014
Il 14 marzo scorso si è riunito a Bruxelles il Consiglio UE dei trasporti, delle
telecomunicazioni e dell’energia. I Ministri hanno discusso il quarto pacchetto
ferroviario, sul quale un approccio generale è stato condiviso dai 28 Stati membri
dell’UE; il rafforzamento dell’Agenzia ferroviaria europea, la creazione del “Shift2Rail
Joint Undertaking per il coordinamento della ricerca e l’innovazione nel settore
ferroviario, proposta sulla quale è stata adottata una posizione, ed infine il pacchetto
mobilità urbana. I Ministri si sono confrontati su questo punto sulla base di quesiti
formulati dalla Presidenza greca.
Per ulteriori informazioni: Rosella Marasco
Mega-tir: questione rinviata al 2016
Il 18 marzo scorso la commissione trasporti (TRAN) del Parlamento europeo ha votato il
progetto di relazione sulla revisione della direttiva 96/53/CE relativa al peso e alle
dimensioni di taluni veicoli commerciali. I membri della commissione hanno votato a
favore dello stralcio degli articoli relativi alla circolazione transfrontaliera dei c.d. megatir ribadendo, come già in passato, la necessità di rinviare la questione: alla
Commissione europea è richiesto di riesaminare questo aspetto specifico della proposta
e rendicontare al Parlamento e al Consiglio dell’UE entro il 2016.
Per ulteriori informazioni: Rosella Marasco
Turismo: il Parlamento europeo chiede un responsabile dati personali anche alle PMI
Nel corso dell’ultima seduta plenaria tenutasi a Strasburgo, il Parlamento europeo ha
approvato il proprio parere relativamente alla proposta di Regolamento sulla “Tutela
delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali”.
Il Parlamento ha confermato la Relazione sulla proposta di regolamento sulla protezione
dei dati elaborata dalla commissione parlamentare LIBE (Commissione per le libertà
civili, la giustizia e gli affari interni ), che prevede l'obbligo per le PMI di designare un
responsabile della protezione dei dati dei clienti.
Infatti, non è stata adottata la proposta originaria della Commissione di esenzione delle
PMI con meno di 250 dipendenti dall'obbligo di designare un responsabile, se il loro
core business non è l'elaborazione dei dati, ma viene individuata la soglia di riferimento
di 5000 persone l’anno i cui dati vengono trattati. L’argomento peraltro era stato tra i
punti affrontati nel corso della ultima web-conference organizzata da Bruxelles e
dedicata al settore turismo a dicembre 2013.
Ora l’approvazione del Regolamento europeo sulla tutela dei dati personali passerà
attraverso il trilogo (dialogo a tre) tra Commissione, Parlamento e il Consiglio Giustizia
e affari interni.
Per ulteriori informazioni: Francesco Bafundi
Commercio internazionale: agroalimentare
Il nuovo regolamento per i prodotti agricoli trasformati (PAT) approvato dal Parlamento
europeo, faciliterà il commercio di questi prodotti tra Stati membri dell'Ue e paesi terzi
e aggiorna il quadro giuridico per l'attuazione degli accordi bilaterali, prevedendo anche
restituzioni all'esportazione per taluni Pat in caso di instabilità del mercato. Il voto ha
avuto per oggetto una proposta per adeguare il quadro giuridico che regola il regime
commerciale dell'Ue per Pat al trattato di Lisbona, in particolare alle disposizioni
concernenti
gli
atti
delegati
e
di
esecuzione.
Il nuovo regolamento aggiorna il quadro giuridico che regola l'attuazione degli accordi
commerciali bilaterali, segnatamente per quanto concerne i regimi commerciali
preferenziali che l'Ue accorda a paesi partner commerciali sotto forma di dazi
all'importazione e contingenti tariffari ridotti o nulli in cambio di un miglioramento delle
condizioni di accesso al mercato per i prodotti dell'Ue. Aggiorna anche il quadro che
regola le restituzioni alle esportazioni di determinati prodotti alimentari, creando un
meccanismo di sicurezza che può essere attivato qualora si verifichino perturbazioni del
mercato, come fluttuazioni significative dei prezzi di mercato dovute alle condizioni
climatiche o alla speculazione. Dopo il Parlamento europeo, il Consiglio dovrebbe
approvare la proposta il 14 aprile. Una volta adottato il testo giuridico di base, la
Commissione adotterà in breve gli atti delegati e di esecuzioni necessari per regolare
nei
dettagli
le
d'importazione,
diverse
i
dazi
questioni
trattate
all'importazione,
i
dal
regolamento,
contingenti
come
tariffari,
le
le
licenze
restituzioni
all'esportazione, i titoli di restituzione.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Additivi: Strasburgo vuole la corretta etichettatura per i nano alimenti
Con una risoluzione approvata con 402 voti a 258 e 14 astensioni, il Parlamento
europeo si è opposto alla definizione proposta dalla Commissione europea riguardo i
"nano materiali ingegnerizzati", cioè le particelle minuscole aggiunte agli alimenti. I
deputati hanno respinto il progetto di regolamento di Bruxelles poiché avrebbe
concesso un'esenzione dai requisiti sull'etichettatura dei prodotti alimentari con nano
additivi già presenti sul mercato. I deputati hanno ritenuto che la giustificazione della
Commissione riguardo l'esenzione, con cui sostiene che gli additivi alimentari esistenti
seguiti dalla parola "nano" tra parentesi sulle etichette potrebbe confondere i
consumatori, sia "erronea e irrilevante".
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Sementi: bocciata la proposta Ue
Il Parlamento europeo respinge il regolamento sul materiale riproduttivo vegetale
Sul terreno agricolo e alimentare, il regolamento sulle sementi è stato respinto dal
Parlamento europeo, perché avrebbe dato troppo potere alla stessa Commissione. Con
650 voti a 15 un atto legislativo della Commissione europea sul materiale riproduttivo
vegetale, il regolamento sulle sementi, è stato respinto dal Parlamento europeo. Una
scelta a difesa delle piccole imprese per il presidente della Commissione Agricoltura
del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Le nuove regole, per De Castro, avrebbero
potuto creare un fardello amministrativo per gli agricoltori e limitare la scelta e la
trasparenza per i consumatori. Poiché, infatti, la Commissione europea non ha ritirato la
proposta dopo che il Parlamento l'ha respinto, i deputati hanno finalizzato la prima
lettura e inviato la loro posizione al Consiglio. Se il Consiglio approverà il rigetto della
normativa, il processo legislativo si concluderà. In alternativa, potrebbe modificare la
proposta originaria della Commissione. In quest'ultimo caso, il Parlamento può
respingere gli emendamenti del Consiglio in seconda lettura, e quindi terminarne il
percorso legislativo, o avviare negoziati con il Consiglio su un testo comune.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Diani
Confcommercio – Imprese per l'Italia
Delegazione presso l'Unione europea
Avenue Marnix, 30 - 6° piano
B-1000 Bruxelles
Tel: +32 2 289 62 30
Fax: +32 2 289 62 35
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