NOTIZIARIO TIBURTINO - n° 12 – Dicembre 2014 SPORT 38 • Kenyu-Kai Italia • Semplicemente noi “Purtroppo” siamo tornati… Ogni volta la stessa storia, quando torniamo dal Giappone siamo sempre tristi, dispiaciuti, malinconici. Questa volta forse ancor di più. Forse perché con i ragazzi abbiamo vissuto esperienze molto intense e coinvolgenti. Sono state tre settimane spettacolari, indimenticabili sotto tutti i punti di vista. Più guardo le foto e più quei momenti si scolpiscono nella mia mente. Il Campionato, dove Claudia e Giorgia sono arrivati rispettivamente 2ª e 3°, la nostra Osaka, l’onsen, la montagna sacra piena di scorci meravigliosi, e chi se la dimentica quella giornata!, l’incontro con una Maiko in una casa da tè, Kyoto, bellissima e molto antica, Nara piena di cerbiatti in ogni angolo, Aiko sensei e “Mama” la moglie di Soke, sempre gentile e accogliente, gli allenamenti stupendi al dojo, pregare e “sentire” Soke sempre vicino, presente, “vivo”… e poi ancora i locali tipici, il mitico karaoke, il ristorante coreano, cinese, il sushi, i takoyaki, la mitica konsup che ci ha fatto impazzire, i vari “kampai” e “karai”, Mizue, la nostra grande amica, la cena con lo staff Kenyu-ryu, e poi Claudia, Federico, Giorgia, Martina, Nicola, Elena, Fiorella, io e Claudio… Bene, molto bene! Credo, anzi sono sicura che in qualcuno, qualcosa sia cambiato. Più crescita personale e marziale, più intimità, più comunicazione, più coesione, più confidenza... più, tante cose... questo Giappone è servito, questo Giappone ha fatto bene. Per chiarire, per capire, per aprire gli occhi, per definire… si, sono contenta, siamo contenti! I ragazzi lo sanno, glielo abbiamo detto, questa esperienza negli anni si potrà ripetere, dipenderà Solo da loro. Certo, è stata un’esperienza anche intensa e carica di emozione, di partecipazione e di tristezza. Il primo viaggio senza Soke è stato “brutto” per noi, marzialmente e umanamente. Vedere le sue ceneri con accanto i suoi occhiali, le sue sigarette, il suo accendino, la sua cintura nera, è stato devastante, ma come abbiamo scritto nell’articolo precedente noi Soke lo sentiamo prepotentemente vivo e vicino, senza Soke, ma con Soke nel cuore! In fondo, una persona che hai amato come fai a non amarla più? Non si può! Non sono gli occhi che amano, ma il cuore e, detto da me che ancora non riesco a fare i conti con il fatto che “tutti dobbiamo morire” la dice lunga. Siamo tornati più forti, più consapevoli e sempre più convinti che l’aver incontrato Soke, che aver incontrato il Kenyu-ryu, per noi è stato illuminante, e, anche ora che lui non c’è più, il suo sapere continua, e le sue bravissime figlie ne sono la dimostrazione. Voglio spendere due righe dicendo che accettiamo il dispiacere, le parole e i gesti che alcune persone hanno avuto e dimostrato nei nostri confronti in un momento così triste e particolare, ma le accettiamo Solo da quelle persone che negli anni, nel tempo e nei momenti che contavano ci sono rimaste sempre, sempre accanto! E ora concludo con alcune news: appena tornati dal Giappone abbiamo disputato il Campionato Assoluto Interfederale (Fiam/Fesik) a Terni, con alcuni dei nostri agonisti. Gara difficilissima, ma che ci ha regalato grande soddisfazione. Alessia e Andreas sono riusciti a salire sul podio in una competizione di altissimo livello e, con qualche arbitraggio alquanto discutibile, ma va bene così, fa parte del gioco, mentre il 6 dicembre a Riccione, con i pre-agonisti e le due squadre femminili cinture nere abbiamo disputato la Coppa di Natale e il Campionato Italiano a squadre, riportando a casa il 2° posto come Società nei pre-agonisti e il 1° posto nella competizione a squadre. Shintennoji Temple Sullo sfondo il Padiglione d’Oro Tenri University Circondati dai cerbiatti All’entrata del Tempio Sabrina Campionato Con Aiko Sensei e Tanaka Sensei Maiko Onsen, bagno tradizionale giapponese
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