32 Giovedì 30 Ottobre 2014 Corriere della Sera Eventiexpo Il progetto Gli ottimisti si raccontano in un hashtag Nato dall’intesa tra Miur, Expo 2015 e Padiglione Italia, il Progetto Scuola organizza una serie di iniziative collaterali che coinvolgono le scuole. Per esempio, dal 17 al 21 novembre, presso ExpoGate a Milano, alcune scuole sono state invitate a parlare delle proprie idee con gli #expottimisti, un gruppo di inguaribili sostenitori del progetto che sta dietro l’Esposizione Universale e che si racconta anche sui social network. Non solo. Sul sito progettoscuola.expo2015.org ci sono le informazioni fornite direttamente da Foody, la mascotte dell’Expo 2015, e, per i docenti, quello che c’è da sapere sulla formazione. Inoltre, il progetto sarà presente nei laboratori didattici di una delle mostre più importanti, quella su Van Gogh a Palazzo Reale. Info anche su www.facebook.com/Expo2015Milano.it L’appuntamento Due milioni di studenti provenienti da tutto il mondo saranno protagonisti della manifestazione. Ecco perché, da due anni, è stato avviato un progetto ad ampio raggio che coinvolge ragazzi e docenti. E i risultati sono sorprendenti NUTRIRE N LA SCUOLA di Elisabetta Soglio el cantiere del sito espositivo, incorniciato fra le corsie delle autostrade e i binari dell ’a l t a ve l o c i t à , continua la corsa contro il tempo e ogni settimana si vedono i progressi di padiglioni, strutture di servizio e vie interne. Ma c’è un altro cantiere di Expo già al lavoro da tempo: quello delle scuole e di centinaia e centinaia di studenti di età diverse e di diverse regioni, che durante le ore «curricolari» parlano di alimentazione, di cibo sprecato, di ricette della nonna, di agricoltura sostenibile e così si preparano all’evento che dal primo maggio 2015 porterà a Milano 20 milioni di turisti da tutti i continenti e che, sul tema «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita», metterà a confronto culture e colture diverse. Il lavoro degli studenti culminerà, per molti, nella visita al sito che tante scuole hanno già prenotato o stanno prenotando: una gita intorno al mondo. È stato il ministro all’Istruzione, Stefania Giannini, ad annunciare che proprio per favorire queste «uscite didattiche» la società Expo ha deciso di proporre per le classi (infanzia, primaria e secondaria) un biglietto da 10 euro a persona rispetto ai 25-30 euro di media. Sono attesi due milioni di studenti e, di questi, 700 mila arriveranno dall’estero, con un coinvolgimento iniziale della Svizzera. Sarà, complessivamente, la più grande community che Expo 2015 sarà in grado di ospitare: per questo motivo, la società ha avviato da due anni il Progetto Scuola (www.progettoscuola.expo2015.org) che spiega i contenuti e le finalità dell’even- Qui Milano di Elisabetta Andreis C inquanta bambini, nel campo profughi di Halabooqad, mangiano avidamente dalle ciotole: in Somalia prima si mastica tutto quello che c’è, ringraziando, e solo poi, semmai, si commenta. «Quella spugna dura e arancione aveva un sapore strano», esordiva Iqra, 8 anni, col suo velo, i riccioli neri e le penne al pomodoro già nello stomaco. «Ma queste biglie non mi hanno strozzato?», si chiedeva (ex post) Sabrine, dopo aver divorato la sua razione di gnocchi lombardi sotto un albero. A migliaia di chilometri di distanza, nella mensa della primaria «Monte Grappa» di Bussero, provincia di Milano, altrettanti bambini assaggiavano un po’ più schizzinosi il mango e lo halwa, un dolce somalo, e preparavano il formaggio dal latte mostrando tutti i passaggi ai loro compagni in Africa. 184 Sono i giorni di durata dell’Expo 2015 dedicato alla nutrizione, che aprirà i battenti a Milano il primo maggio e chiuderà il 31 ottobre NEL «CANTIERE» DELL’ISTRUZIONE 10 UN’OCCASIONE DA NON PERDERE PER INCONTRARE ALTRE CULTURE Voci bianche Nella foto grande a destra, le classi delle scuole elementari e medie di tutte le province lombarde hanno fatto festa nel 2012, in piazza Città di Lombardia, al raggiungimento di 100 adesioni a Expo 2015. Qui a destra, un’immagine dall’Expo 2010 che si è tenuto a Shanghai to, ne presenta le opportunità didattiche, mette a disposizione materiale per i docenti, propone percorsi per la visita al sito. I concorsi Il premio Nel «Vivaio scuole» del Padiglione Italia confluiranno i progetti vincitori dei concorsi Il Miur ha annunciato 2 mi- lioni di euro di finanziamento per premiare i migliori progetti che verranno presentati. Sono stati fatti due bandi, accessibili dal sito: «La scuola per Expo 2015», già chiuso, è riservato solo alle scuole italiane, mentre «Together in Expo 2015» punta a favorire i gemellaggi con scuole straniere e consentire anche a loro di fare la visita. Sono già arrivate 1.700 proposte da tutta Italia: c’è chi ha inventato l’orto nel giardino della scuola, chi ha preparato filmati, chi ha imparato dalle nonne le ricette della tradizione, chi ha pensato al laboratorio sul cibo nell’arte. Il Politecnico di Milano ha invece lanciato un concorso di digital storytelling, un racconto sul tema, in italiano o inglese: alla prima edizione hanno partecipato 45 classi italiane e 33 straniere. Dal 27 ottobre scorso è aperto il bando per il 2014-2015. Anche il Padiglione Italia avrà al proprio interno uno spazio dedicato ai giovani: nel Vivaio scuole, su La visita all’Expo per le classi costerà 10 euro a studente e le prenotazioni vanno fatte a schoolbooking @expo2015.or g 2500 Gli studenti lombardi delle secondarie di II grado che potranno fare un’esperienza formativa come «Volontari per un giorno» 350 Gli studenti Erasmus che potranno diventare «Ambassador Expo». Previste collaborazioni anche con l’Onu e l’Unione europea una piattaforma dedicata, confluiranno i progetti delle scuole vincitrici dei concorsi ufficiali di Expo e lo spazio verrà attrezzato per ospitare attività didattiche di vario genere, con un’attenzione particolare alle tecnologie digitali. La visita Per organizzare la visita, ottimizzando i tempi e scegliendo i padiglioni più adatti al programma didattico svolto in classe, il sito della società propone alcuni itinerari, divisi in base alle età e ai temi. Come sono strutturati il milione e oltre metri quadrati del sito? Anzitutto, ci sono 53 padiglioni realizzati dai Paesi espositori, all’interno dei quali ciascuno interpreterà il tema mostrando prodotti e piatti tipici. Ci sono poi i cluster, gli spazi dove più Paesi sono raggruppati intorno allo stesso alimento (riso, cacao, caffè, cereali e tuberi, frutta e legumi, spezie) o allo stesso clima (isole, zone aride e biomediterraneo); e ancora, gli spazi tematici: il Padiglione Zero, che racconta la storia dell’uomo sulla terra attraverso il suo rapporto con la natura e il cibo; il Children Park, ideale soprattutto per gli ospiti più piccoli; Future Food District, dove sarà allestito il supermercato del futuro; il Parco della Biodiversità, che sarà un grande giardino delle biodiversità del nostro pianeta. Il quinto padiglione tematico è invece allestito in Triennale ed è quello del cibo nell’arte. Infine, per la prima volta nella storia delle esposizioni, all’interno del sito avranno un proprio spazio le associazioni di volontariato e della società civile: Cascina Triulza è stata ristrutturata per questo scopo e propone a sua volta percorsi per le scuole. Per tutti i gusti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Italia-Somalia, l’incrocio degli assaggi sconosciuti «I nostri alunni gustano mango e halwa, i bambini africani gnocchi e penne al pomodoro» Scambi culturali in formato «piccolo», anzi: in formato video, con foto che scorrono una dopo l’altra ed audio interpretato dagli stessi bambini — italiani da una parte, e somali dall’altra. Gli uni vedono gli altri, si conoscono, incrociano gli assaggi, si raccontano con le immagini le loro storie «dedicate». Imparano lezioni che arrivano da lontano trasformandosi loro stessi in maestri per i ‘pari’ dall’altra parte del mondo. Gli scambi internazionali sono al centro del concorso promosso da PoliculturaEXPO, che supporta insegnanti e allievi nell’attività didattica sui temi dell’esposizione universale ed è stato ideato dal Politecnico di Milano. Da qualche giorno sono aperte le iscrizioni per la nuova edizione ma quella 2013/14, nella sezione Kids, è stata vinta con plebiscito dalle classi II A e II B della scuola di Incontri L’invito Gli scambi culturali tra le scuole sui temi della nutrizione sono al centro del concorso di PoliculturaEXPO, ideato dal Politecnico di Milano Classi II A e II B della primaria Istituto «Monte Grappa» di Bussero durante Policultura Bussero capitanate da due infaticabili maestre, Cinzia Andreoni e Marilena Aurea, che due anni fa hanno dato anima e cuore per creare un solido gemellaggio con i bambini somali. Di più: se le classi del campo profughi esistono, è merito loro: delle maestre lombarde. «Ho incontrato una donna eccezionale, Faduma M’Dirie, tempo fa a Milano, faceva la mediatrice culturale. Poi si è trasferita al campo per conto di una Ong di Galkayo ma siamo rimaste in contatto», racconta la Andreoni. Laggiù, in una tenda, esisteva la scuola dell’infanzia ma per i bambini con più di sei anni la scuola proprio non c’era: «Da Bussero, con l’aiuto dei genitori, abbiamo creato l’associazione Under the same sky e raccolto fondi per creare la I C e la II C («C» da Cinzia). Facciamo studiare 53 bambini fuggiaschi che vivono in condizioni inimmaginabi- li». Under the same sky è un libro di fotografie che uscirà a dicembre, «per raccogliere ancora fondi destinati alla scuola dei nostri amici», e il titolo del progetto con cui le classi – italiane e somale – hanno vinto il primo premio di PoliculturaEXPO Kids. Grazie alle maestre e a un fotografo, Roberto Gresia, ambasciatori di immagini, traduzioni (e pasta, e sugo, e gnocchi, e halwa) tra i due continenti, per dar corpo all’unico video. Il concorso chiedeva alle scuole di produrre una storia multimediale sul tema Expo e ne sono arrivate 86, quasi la metà dall’estero. Una task force di 40 docenti volontari le ha giudicate. Ora i motori si scaldano per la nuova edizione: gli organizzatori si aspettano centinaia di scuole iscritte (informazioni su policulturaEXPO.it). © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 8727381
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