Progetto di Ricerca e Sperimentazione per il Settore Agricolo Finanziato dalla Regione Marche ai sensi della L.R. 37/99 Pur nella consapevolezza di dover ulteriormente approfondire la ricerca su specifici aspetti salutistici, allo stato attuale si può affermare con certezza che i flavonoidi presenti nelle erbe spontanee hanno un sicuro effetto modulatorio su diversi processi fisio/patologici, facendo presumere per loro un ruolo preventivo/terapeutico in diverse patologie comprese quelle degenerative. Peraltro, tali osservazioni appaiono in linea, sia con la tradizione popolare che con più recenti acquisizioni che assegnano a queste piante importanti proprietà quali: SOMMARIO CICHORIUM INTYBUS (cicoria) Le foglie della cicoria, dal caratteristico sapore amaro, hanno proprietà digestive, diuretiche, toniche, lassative, ipoglicemiche. CICHORIUM INTYBUS (cicoria) 1. Le foglie della cicoria, dal caratteristico sapore amaro, hanno proprietà digestive, diuretiche, toniche, lassative, ipoglicemiche. INTRODUZIONE SONCHUS OLERACEUS (crespigno) Le foglie del crespigno denotano proprietà anticarcinogeniche e lassative. 2. ERBE SPONTANEE OGGETTO DI RICERCA TARAXACUM OFFICINALE (tarassaco) 3. PRINCIPALI ELEMENTI NUTRIZIONALI PRESENTI NELLE PIANTE È una pianta atta alla proprietà di depurazione del sangue, ricca di sostanze bioattive, la cui foglia è ricca di vitamine (B1, B2, C, E) oltre che di flavonoidi. SPONTANEE REICHARDIA PICROIDES (caccialepre) 4. ASPETTI SALUTISTICI DELLE PIANTE SPONTANEE Erba diuretica, rinfrescante, depurativa, analgesica, antiscorbutica. Le foglie fresche tritate, applicate sulla parte dolorante alleviano il mal di denti, il mal di testa, le mialgie. SANGUISORBA MINOR (pimpinella) Le foglie fresche hanno proprietà digestive, astringenti, antiemmoroidali. Nelle Tabelle seguenti sono evidenziati i polifenoli totali presenti in ogni pianta e l’attività antiossidante specifica. Si nota un’evidente correlazione tra il contenuto fenolico e l’attività antiossidante dell’estratto. Tabella B: Entità polifenoli totali ed attività ossidante connessa nelle erbe spontanee oggetto di indagine 1. INTRODUZIONE Le erbe spontanee hanno avuto una notevole importanza nella alimentazione della popolazione italiana fino agli anni '50. In seguito, con lo spostamento delle persone dalla campagna alla città, esse sono state gradualmente sostituite dagli ortaggi coltivati. Lo stesso mondo della ricerca scientifica ha contribuito alla dispersione di questo patrimonio, preferendo concentrare il proprio impegno nel miglioramento genetico delle poche specie già domesticate, che meglio si prestavano alla produzione intensiva e specializzata, e quindi risultavano più redditizie. Attualmente la maggior parte della popolazione dipende, per i suoi bisogni alimentari, da poche specie di piante edibili, rimanendo la grande maggioranza inutilizzata allo stato spontaneo o “selvatico”. Questa situazione può determinare nel tempo un rapido processo di riduzione della biodiversità in natura. Una perdita tanto più grave in quanto le erbe spontanee risultano molto ricche, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, di principi nutrizionali che nelle varietà coltivate, spesso selezionate per le elevate rese produttive, sono presenti (quando lo sono) in entità minime. La crescente richiesta di cibi genuini, legati ad un determinato ambiente od a procedimenti tradizionali, dotati di specifiche proprietà nutrizionali e salutistiche, ha rilanciato in questi ultimi anni l’interesse verso le erbe spontanee, dal punto di vista conoscitivo e consumistico. 2. ERBE SPONTANEE OGGETTO DI RICERCA Nel progetto di ricerca “L’arca delle verdure”, promosso dall’Università di Camerino (Dipartimento di Biologia, M.C.A.), in collaborazione con la ditta Agrifaber e la CIA Marche, tra le innumerevoli piante spontanee “mangerecce” esistenti in natura si è ritenuto opportuno concentrare l’attenzione su quelle tradizionalmente impiegate in cucina dalla popolazione marchigiana. Si è quindi studiato il comportamento a livello agronomico e biochimico di Cichorium intybus (cicoria) Sonchus oleraceus (crespigno), Taraxacum officinale (tarassaco) Tetragonia tetragonoides (spinacio salvatico) Reichardia picroides (caccialepre) Sanguisorba minor (pimpinella) Chondrilla juncea (lattugaccia) Urospermum dalechampii (grugno) Picris hieraciaides (aspraggine). Ad eccezione di queste ultime 2 specie, si sono conseguiti risultati quanto mai incoraggianti dal punto di vista riproduttivo, che hanno indotto ad approfondirne le valutazioni a livello nutrizionale e salutistico. 3. PRINCIPALI ELEMENTI NUTRIZIONALI PRESENTI NELLE PIANTE SPONTANEE 4. ASPETTI SALUTISTICI DELLE PIANTE SPONTANEE A tal fine sono state eseguite analisi di laboratorio sulla base di campioni di materiale coltivato fornito dalla ditta Agrifaber srl, azienda leader nella coltivazione e commercializzazione delle erbe spontanee. Nella tabella A sono riportate le principali proprietà nutrizionali rilevate per singola specie indagata. Passando agli aspetti salutistici sull’uomo, si è puntata l’attenzione sui polifenoli. La scelta è dovuta al fatto che sono state oramai ampiamente dimostrate le loro proprietà antiossidanti, che fanno presumere un ruolo attivo nell’azione di prevenzione di determinate malattie associate allo stress ossidativo (come il cancro, le malattie cardiovascolari e quelle neurodegenerative). Appare decisamente interessante osservare che la domesticazione delle specie oggetto della sperimentazione, anche a causa delle tecniche agronomiche utilizzate da Agrifaber, non determina significativi cambiamenti rispetto alle proprietà salutistiche (vedi tabella B, dove vengono riportati i valori dei polifenoli totali rilevati nei campioni di erbe spontanee coltivate e fornite da Agrifaber, e quelli desumibili dalla letteratura per la controparte selvatica), anzi in alcuni casi, come per la Pimpinella, sono decisamente migliori. Tabella A: valori nutrizionali presenti nelle erbe spontanee oggetto di indagine Nome Scientifico Cichorium Intybus Sonchus Oleraceus Taraxacum Officinale Tetragonia Tetragonoides Reichardia Picroides Sanguisorba Minor Chondrilla Juncea Nome Comune Cicoria Crespigno Tarassaco Spinacio selvatico Caccialepre Pimpinella Lattugaccia Acqua (g/100g) 92.64 91.51 89.59 93.48 91.50 85.57 73.10 Sostanza secca (g/100g) 7.36 8.59 10.41 6.52 8.50 14.43 Lipidi (g/100g) 0.27 0.35 0.40 0.17 0.34 Proteine (g/100g) 2.02 2.97 3.00 2.03 2.43 4.81 4.34 Carboidrati (g/100g) 3.71 3.58 5.29 2.60 4.20 7.55 10.96 Fibra grezza (g/100g) 0.93 1.07 1.35 0.56 0.99 1.51 2.15 Ceneri insolubili (mg/100g) 32 72 36 25 35 40 210 Dato non disponibile Dato non disponibile Dato non disponibile Cloruro di sodio (g/100g) 0.61 Tabella B: polifenoli totali nelle erbe spontanee oggetto di indagine 26.90 0.55 0.40 Dato non disponibile 0.42 Dato non disponibile Cloruri (g/100g) 0.24 Dato non disponibile 0.25 Dato non disponibile Dato non disponibile Dato non disponibile Dato non disponibile Fosforo (mg/100g) 31 41 51 28 36 98 108 Magnesio (mg/100Kg) 1.2 1.9 2.9 Dato non disponibile Dato non disponibile Dato non disponibile Dato non disponibile Manganese (mg/100g) 0.44 0.43 0.50 Dato non disponibile Dato non disponibile Dato non disponibile Dato non disponibile Calcio (g/100g) 0.10 0.15 0.10 0.057 0.12 0.12 0.30 Ferro (mg/100g) 3.5 1.8 2.8 0.7 2.5 1.9 Dato non disponibile Sodio (mg/100g) 45 Dato non disponibile 21 42 63 11 38 Potassio (g/100g) 0.52 0.46 0.55 0.29 0.32 0.30 0.27 Polifenoli totali (mg/100g) 98 91 75 62 109 459 286 Chicorium intybus TPC* (mg per 100 g di peso umido) ottenuti in campioni Agrifaber TPC* (mg per 100 g di peso umido) ottenuti in letteratura 98 ± 26 48-107 Chicorium Intybus (specie selvatica) 122 Sonchus oleraceus (specie selvatica) 91 ± 5 Taraxacum officinale 75 ± 19 Taraxacum officinale (specie selvatica) Tetragonia tetragonioides 122-35 50-55 26 62 ± 5 Nessun dato a disposizione Reichardia picroides 109 ± 69 Nessun dato a disposizione Sanguisorba minor (specie selvatica) 459 ± 29 Chondrilla juncea 286 ± 40 99 Nessun dato a disposizione * TPC: polifenoli totali (total phenolic content) Nonostante non siano disponibili per ogni specie tutti gli elementi oggetto di indagine (in particolare mancano i dati relativi alla presenza degli oligominerali, quali cloruro di sodio, magnesio, manganese), e pur lasciando piena libertà di interpretazione individuale della suddetta tabella, si evidenziano alcuni valori ritenuti estremamente significativi, come il ferro nella cicoria, od i carboidrati nella lattugaccia, o le proteine nel tarassaco e nella pimpinella. Dati che attestano, dal punto di vista scientifico, la valenza nutrizionale delle erbe spontanee, come del resto ben sapevano i nostri progenitori, che spesso sopperivano con queste insalate miste (le cosiddette “misticanze”) alla mancanza di carne. Inoltre è stata effettuata la determinazione dell’attività antiossidante dell’estratto di ogni singola pianta in esame. Questo parametro ci indica la capacità del pattern metabolico presente nell’estratto vegetale di catturare i radicali liberi (processo fisiologico fondamentale per l’organismo umano), ed è un indice “macroscopico” particolarmente interessante dal punto di vista nutrizionale se posto in relazione alle tecniche di coltivazione utilizzate.
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