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DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Giovedì, 11 settembre 2014
DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Giovedì, 11 settembre 2014
Dossier ­ Upi FVG_Gorizia
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 18
Lo stop al sacco nero "aiuta" la differenziata
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 18
Progetto "What' s up?" dedicato a salute e educazione
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19
«Gorizia non può essere la città dei profughi»
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19
Cercasi sede per ospitare il centro istruzione adulti
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19
Lunedì alle 18 manifestazione della sinistra
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 46
Zanolla (Pd): «Grandi risparmi dalla fusione tra Comuni»
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 47
«No ai profughi afghani nella casa di riposo»
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 47
L' Ater mette in vendita 15 alloggi sfitti
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 48
Sarà messo in sicurezza la pista ciclabile sotto l' A34
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 50
Elettrodotto, lettera di diffida di sette Comuni a Terna
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 51
I risparmi di Romoli
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 52
"Raylight": moderno inno alla pace
11/09/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 61
Nel weekend al PalaBrumatti il Memorial Miha Gravner
11/09/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26
Da fine mese al via corsi per recuperare anni scolastici
11/09/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26
In castello anteprima di Gusti di frontiera
11/09/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 27
«Sono i sindaci di Sinistra che non vogliono accoglierli»
11/09/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 27
Profughi via dall'Isonzo, primi passi
11/09/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 27
Progetto per stimolare le abilità dei giovani
11/09/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 28
Autovie, rimosso il cordolo della ciclabile "maledetta"
11/09/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 28
Caserma, abbattuto un terzo delle mura
11/09/2014 Il Quotidiano del Friuli Venezia Giulia Pagina 16
Anche Renzi per il Papa misure di sicurezza al via
11/09/2014 Il Quotidiano del Friuli Venezia Giulia Pagina 17
Province, il primo addio
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Lo stop al sacco nero "aiuta" la differenziata
Risultati positivi: sale il recupero di carta e cartone, plastica e lattine, umido e scende il
materiale da condurre al termovalorizzatore di TriesteRIFIUTI »PRIMI BILANCI DELLA
"RIVOLUZIONE"
di Francesco Fain Sono stati banditi nel
giugno scorso. I sacchi neri delle immondizie
vengono utilizzati ormai soltanto come...
involucro dei parchimetri sfasciati dai vandali.
Se ne vedono pochi ai bordi delle strade
utilizzati per lo scopo per cui sono stati
realizzati: raccogliere rifiuti. Ed è positivo.
Questa è la riprova che la mini­rivoluzione
introdotta da Isontina Ambiente sta sortendo i
suoi primi effetti. Ma oltre alle sensazioni visive
intervengono i numeri. Lo stop al sacco nero e
il ritorno in grande stile del sacco giallo hanno
finito con il far incrementare la raccolta
differenziata. Certo, è ancora presto per alzare
i calici e fare un brindisi ma i primi segnali
sono decisamente positivi e sono riassunti nel
grafico a fianco.
I numeri nel dettaglio Il secco residuo (quello
che viene inviato al termovalorizzatore e il cui
smaltimento costa molitissimo) ha conosciuto
nel luglio scorso un calo in termini di quantità
del 20% rispetto a maggio, rispetto a quando
cioé il sacco nero imperversava.
Contemporaneamente si è accresciuta la
raccolta differenziata dell' umido (+25%), della
carta e cartone (­4%) e della plastica e lattine
(+10%). Sono positive anche le variazioni
sempre del mese di luglio 2014 raffrontate con luglio 2013. Da questa prima verifica, dunque, l'
andamento della raccolta ha avuto un esito positivo, nonostante il mare di polemiche scoppiate
(soprattutto a Monfalcone) dopo l' introduzione del nuovo sistema.
«Prima di tracciare un bilancio definitivo aspetterei ancora ­ è prudente Giuliano Sponton, direttore di
Isontina Ambiente ­. L' arco temporale è ancora troppo breve per essere significativo, rappresentativo.
Comunque, i primi segnali sono positivi e ci permettono di guardare con una certa serenità al futuro».
Sponton non nasconde che resta molto da migliorare, «soprattutto ­ aggiunge ­ nelle due città (Gorizia e
Monfalcone, ndr) dove andrà migliorata ulteriormente la comunicazione, in maniera tale che i cittadini
capiscano l' importanza di non esporre più il sacco nero». Ma perché i sacchi neri, ad un certo punto,
non sono stati più raccolti e sono stati contrassegnati dal bollino arancione "rifiuto non conforme"?
Perché gli operatori non sapevano cosa contenessero. «Non possiamo pretendere che debbano aprire
tutti i sacchetti. È una questione anche di rispetto nei confronti del loro lavoro», è stata la spiegazione
data sin dalla prima ora dai vertici di Isontina Ambiente.
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Stoccata a Monfalcone Luciano Zanotto, amministratore unico di Isa, non lo cita mai. Ma è chiaro che il
riferimento è tutto al Comune di Monfalcone e alle polemiche che ha suscitato l' abolizione del sacco
nero. «Se qualche amministratore locale, invece di scagliarsi contro questa nuova procedura, l' avesse
appoggiata, oggi avremmo risultati di raccolta differenziata ancora più positivi. Dobbiamo capire che,
con il sacco giallo, si migliora la selezione dei rifiuti e di conseguenza si abbattono i costi. Meno rifiuti si
portano al termovalorizzatore di Trieste e più aumentano le possibilità di vedere le bollette calare».
Aggiunge Zanotto: «Sapete quanto costa trasportare il materiale indifferenziato nel capoluogo giuliano?
Centocinquanta euro a tonnellata. Non sono certamente bruscolini».
Infine, un breve ripasso. Come si fa a conferire correttamente il rifiuto secco residuo?
A rammentare regole che già c' erano prima ma che con il tempo qualcuno ha iniziato a non rispettare
più è la stessa Isa: va utilizzato solo il sacco giallo o il sacco rosso se il soggetto è un' azienda. Il
sacchetto va esposto la sera precedente alla giornata del suo asporto. Non vanno utilizzati i sacchi neri.
Per i pannolini o pannoloni richiedere al Comune di residenza il bidone giallo previsto per il loro
conferimento: non infilarli nel sacco giallo. Così come non vanno inserite nel sacco giallo le siringhe per
le quali c' è un secchiello, sempre di colore giallo, che va richiesto al proprio Comune.
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Gorizia
Progetto "What' s up?" dedicato a salute e
educazione
Torna "Go4rock" il 19 e 20 settembremusica.
L' ex­mercato all' ingrosso di via Boccaccio
tornerà ad ospitare "Go4rock", serie di concerti
e eventi collaterali in programma il 19 e 20
settembre.
L' iniziativa, presentata ieri in Comune, per la
sua seconda edizione farà arrivare una storica
band come i Tygers of Pan Tang, non troppo
famosi oggi, ma piuttosto noti in ambito metal,
soprattutto per i loro successi nei primi anni
'80.
Tra le collaborazioni, la band inglese può
affermare di aver fatto da spalla agli Iron
Maiden, senza dubbio i numeri uno per un
genere che Go4rock cerca di riportare in città.
"Come va"? Ma anche "Cemut ise"? O "Come
xe" e "Kako kaze"? Tanti modi e tante lingue,
nell' Isontino, per interessarsi all' altro, capire
qualcosa in più su di lui, e magari aiutarlo. Se
si parla di giovani, poi, c' è da aggiungere di
certo l' inglese, magari in una forma di slang, e
allora chiedere "What' s up?".
Proprio così s' intitola il nuovo progetto
l a n c i a t o d a l l ' A z i e n d a s a n i t a r i a isontina
a s s i e m e a Provincia d i Gorizia, M i u r e
Fondazione Carigo. Più che un progetto, in
realtà, si tratta di un sistema, ovvero della
volontà di mettere in rete soggetti diversi ma
uniti da un unico interesse e scopo: occuparsi delle giovani generazioni e promuovere tra di esse il
benessere, la salute, l' educazione. Regalando ai giovani un futuro migliore. "What' s Up?" è stato
presentato ieri mattina nella sede di via Carducci della Fondazione Carigo (tra gli altri) dal presidente
Chiozza, dall' assessore provinciale Cecot, dal rappresentante dell' ex provveditorato e della consulta
degli studenti Mileta e dal direttore generale dell' Ass Isontina Cortiula, che attraverso la regia del
direttore sanitario Marco Bertoli, coadiuvato dalla dottoressa Cristian Aguzzoli, gestisce di fatto questo
progetto.
L' obiettivo, come detto, sono i giovani e il loro benessere, e il nuovo sistema mira a far convergere i
diversi attori istituzionali del territorio sul tema delle politiche giovanili, ognuno secondo le proprie
competenze. Tra i punti cardine di questo progetto c' è stata fino ad ora la firma del protocollo d' intesa
tra Ass Isontina e Fondazioen Carigo per l' iniziativa "Crescere Insieme", che ha portato all' istituzione di
una commissione tecnica multidisciplinare per mettere a sistema i programmi e i criteri di attuazione di
tutte le strategie dedicate al miglioramento del benessere dei giovani a scuola.
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«Siamo consapevoli delle problematiche giovanili e del nostro ruolo fondamentale nell' appoggiare le
iniziative che li riguardano», ha detto il presidente Chiozza, mentre l' assessore Cecot ha aggiunto che è
«fondamentale far qualcosa per aiutare i giovani ad esprimersi e far sentire la loro voce, raccontare le
loro esigenze».
"What' s Up?", come ha sottolineato anche il direttore Cortiula, non è che all' inizio, ed è servito fino ad
ora per creare una squadra coesa fatta di enti diversi, che lavoreranno insieme unendo le forze e
mettendo a disposizione le loro risorse.
Marco Bisiach.
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«Gorizia non può essere la città dei profughi»
Romoli: «Basta scaricare qui le emergenze». In arrivo un' ordinanza per preservare il
decoro delle aree verdi.
«La soluzione che si sta prospettando non è
quella auspicata dal Comune. Gorizia ha già
accolto un numero considerevole di immigrati
e non si può continuare sempre a bussare a
questa porta. E gli altri Comuni?
» Ettore Romoli non va per il sottile e ribadisce
le posizione della sua amministrazione. « A
questo punto, è necessario che i profughi, se
proprio devono restare, vengano ospitati in
delle sale anche durante il giorno in maniera
tale che non siano costretti e gironzolare lungo
le strade della città». Il sindaco non gradisce
nemmeno la manifestazione di lunedì (di cui
parliamo in alto) promossa da Sinistra
Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra,
Italia dei Valori e Forum per Gorizia.
«È un' iniziativa ridicola perché sembra che la
responsabilità della situazione sia del Comune
d i Gorizia. È incredibile come si cambino le
carte in tavola».
«Come ho detto nei giorni scorsi ­ aggiunge
Romoli ­ n o n s i p o s s o n o c o n t i n u a r e a
scaricare le emergenze­profughi sulla nostra
città, Gorizia ha già dato e non ha neppure
strutture adeguate per questa nuova
situazione, se ne facciano carico altri territori.
Non posso che insistere sulla necessità di
attivare, anche in questo caso una regia regionale che eviti la creazione di "città dei profughi", come
rischia di diventare Gorizia, anche alla luce del fatto ­ evidenzia ­ che le persone accampate in riva all'
Isonzo, a quanto sembra, sono arrivate in città anche grazie a un tam­tam fra conterranei che indicava
nel capolugo isontino il luogo idoneo per fermarsi a chiedere lo status di rifugiati». Intanto, c' è piena
sintonia fra la maggioranza e l' amministrazione comunale sulla vicenda dei profughi. Martedì sera il
sindaco si è incontrato con i rappresentanti di tutte le forze politiche e i consiglieri comunali che lo
sostengono per un confronto sulla problematica riguardante gli extracomunitari accampati in riva all'
Isonzo. Il sindaco e l' assessore al Welfare hanno illustrato la situazione riferendo quanto accaduto nella
riunione convocata dal prefetto, con l' intento di chiedere ai Comuni di farsi carico dell' accoglienza dei
profughi. «Gorizia ha già dato­ ha ribadito il sindaco ­ e non siamo più disponibili ad accogliere altri
profughi in città, anche perchè non ci sono strutture idonee: la nostra comunità non può continuare a
pagare per una politica dell' immigrazione del tutto inadeguata». I presenti hanno espresso
apprezzamento per l' attività della Prefettura, volta ad accelerare lo sgombero e la pulizia dell' area.
Tutti gli interventi dei rappresentanti dei partiti di maggioranza hanno concordato su questa linea e il
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sindaco è stato invitato anche a predisporre un' ordinanza volta a preservare il decoro dei parchi
cittadini, che non possono essere trasformati in campi di calcio o di cricket e tanto meno in bivacchi.
(fra.fa.
)
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l' appello dell' assessore cecot.
Cercasi sede per ospitare il centro istruzione adulti
L a provincia d i Gorizia h a u n a n u o v a
autonomia scolastica, e siamo a quota otto: si
tratta del Cpa, il centro provinciale p e r l '
istruzione degli adulti. L' istituto, che fino ad
ora era di fatto un distaccamento di altre
scuole, e si occupava della formazione di
adulti e stranieri sul territorio, ha ottenuto l'
autonomia forte dei grandi numeri registrati nel
corso del passato anno scolastico, quando
hanno ricevuto la certificazione finale ben 640
adulti, in gran parte stranieri, tra Gorizia e
Monfalcone. Il Cpa è stato dato in reggenza al
preside dell' Istituto Brignoli Einaudi Marconi
Marco Fragiacomo, ed ha ottenuto una sede
amministrativa a Monfalcone, dove il Comune
ha messo anche a disposizione una sala in
pieno centro città. Dal punto di vista dell'
attività didattica, invece, le lezioni si
svolgeranno su due sedi principali, e poi si
svilupperanno anche sul territorio in
collaborazione con le realtà locali. La prima
sede è quella della Sinistra Isonzo, a
Staranzano, presso l' Istituto Brignoli Einaudi
Marconi, mentre la seconda, quella goriziana,
va ancora individuata. Fino allo scorso anno il
"vecchio" Ctp (centro territoriale di istruzione
permanente) si appoggiava alla struttura dell'
istituto Cossar­Da Vinci di viale Virgilio, che però ora non è più disponibile per le ben note vicende che l'
hanno reso inagibile. «Pertanto stiamo vagliando una serie di soluzioni ­ ha spiegato ieri l' assessore
provinciale Ilaria Cecot, presentando il nuovo Cpa ­, tra le quali le possibilità di appoggiarci alla sede
del liceo scientifico di via Randaccio, oppure all' Itas D' Annunzio di via Brass». Per quanto riguarda la
segreteria ed il laboratorio di informatica, a Gorizia, è stato invece messo a disposizione uno spazio all'
interno della sede dell' ex provveditorato, in via Rismondo. Gli utenti del Cpa sono in gran parte adulti
che non hanno conseguito alcun titolo di studio, oppure gli stranieri che seguono i corsi di lingua italiana
fondamentali ai fini dell' integrazione. Da qui anche l' importanza di poter trovare una sede idonea per
Gorizia, con la Provincia che non intende in alcun modo perdere il suo punto d' erogazione del servizio
nella Destra Isonzo. «A questo proposito sarebbe davvero una gran cosa se anche il Comune di
Gorizia, come già quello di Monfalcone, mettesse a disposizione uno spazio in centro città ­ ha detto l'
assessore Cecot ­, facilmente raggiungibile e fruibile dagli stranieri per le lezioni serali e pomeridiane».
(m.b.
)
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Lunedì alle 18 manifestazione della sinistra
corso verdi pedonale.
«Soltanto grazie all' intervento del presidente
della Provincia Gherghetta e dell' assessore
Cecot, la presenza di quasi 100 persone sulle
sponde dell' Isonzo è divenuta oggetto di
attenzione mediatica e politica.
Le reazioni sono state sorprendenti: a parte l'
appello alla generosità di alcuni cittadini, la
maggior parte dei responsabili delle istituzioni
ha dimostrato incompetenza e una
preoccupante inefficienza».
L' attacco porta la firma di Sinistra Ecologia e
Libertà, Federazione della Sinistra, Italia dei
Valori e Forum per Gorizia. «In particolare il
sindaco di Gorizia, sostenendo che la città "ha
già dato", si è detto non disponibile a cercare
soluzioni abitative per l' emergenza. Dopo
aver candidamente sostenuto, nei giorni
precedenti, la propria ignoranza in materia,
confondendo clamorosamente lo status del
richiedente asilo con quello del "clandestino"
(virgolettato di Romoli), ha dimenticato la
presenza in città della Commissione per la
valutazione delle richieste d' asilo. Insomma,
chi non sa, chi non vuole, addirittura chi versa
benzina sul fuoco convocando sit­in razzisti
sulle strade percorse dai poveri "ospiti" delle
sponde isontine.
Si può essere facili profeti prevedendo che quello di questi giorni è soltanto uno dei tanti momenti di
emergenza collegati alla fuga dalle numerose guerre e persecuzioni che insanguinano il mondo
attuale». Per questo, le quattro forze politiche convocano tutti i cittadini goriziani ad una manifestazione
«che si terrà lunedì 15 ottobre, alle 18 nel Corso Verdi pedonale, all' altezza della libreria Ubik. Sarà l'
occasione giusta per informarsi su ciò che realmente sta accadendo e per chiedere con forza adeguate
soluzioni».
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SAN PIER D' ISONZO.
Zanolla (Pd): «Grandi risparmi dalla fusione tra
Comuni»
SAN PIER D' ISONZO Il Pd di San Pier d'
Isonzo ribadisce il proprio sostegno al progetto
di fusione tra i Comuni di San Pier, San
Canzian, Fogliano Redipuglia, Turriaco e
Sagrado, lanciato alcuni mesi fa e sostenuto
da un comitato coordinato dal segretario del
circolo del partito di San Canzian, Claudio
Fratta.
«Questa proposta di fusione da proporre ai
cittadini ­ afferma il segretario del Pd di San
Pier d' Isonzo, Alessandro Zanolla ­ vuole
anticipare quella che sarà la riforma degli enti
locali nel Friuli Venezia Giulia, delineata e
proposta dalla Regione».
La soppressione delle Province porterà, a
d e t t a d e l s e g r e t a r i o locale d e l P d ,
inevitabilmente a una modifica sostanziale dell'
attuale assetto amministrativo.
«Quindi crediamo sia nostro dovere ­
sottolinea ancora Zanolla ­ dare ai cittadini un
progetto che tenga conto delle nostre
specifiche realtà, piuttosto di attendere
qualcosa che venga imposto da terzi».
La fusione nasce in ogni caso, aggiunge il
segretario pidiessino, «con l' intento principale
di razionalizzare i costi della pubblica
amministrazione. E c i ò c o n s e n t i r e b b e d i
generare notevoli risparmi, per reinvestirli nella gestione dei nostri paesi. Questo perché, visti i tagli che
ogni anno le nostre amministrazioni sono costrette a subire ­ conclude Zanolla ­ diventa sempre più
difficile governare paesi così piccoli e soprattutto garantire i servizi base alle nostre comunità».
Nei prossimi mesi il comitato coordinato da Claudio Fratta si impegnerà quindi a informare in maniera
dettagliata i cittadini su questo progetto, preannuncia Zanolla.
(la. bl.
)
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«No ai profughi afghani nella casa di riposo»
Patat: «Disponibilità sulle strutture demaniali di via Bancaria». I dubbi di Felcaro e
Russiani dell' UdcDomenica auto d' epoca a Mossa.
È diventato un appuntamento consolidato per
gli appassionati dei "gioielli" a quattro ruote.
Domenica prenderà il via da Mossa la decima
edizione del Tour Isontino classic, raduno di
auto, moto e mezzi militari d' epoca. L'
appuntamento è fissato nello spiazzo davanti
al municipio di Mossa dalle 8.30 alle 10. È
annunciata la presenza di auto (conservate o
restaurate) di marchio Fiat, Alfa Romeo,
Lancia ma anche Ferrari, Porsche, Chevrolet,
Lotus, Lomax e Ford. Gli appassionati sono
avvisati.
CORMONS «No all' ipotesi che la casa di
riposo di Cormons ospiti i richiedenti asilo
afgani e pachistani: è una soluzione non
praticabile».
Il sindaco Luciano Patat prende posizione su
uno dei temi caldi di queste giornate: l' ipotesi,
manifestatasi da più parti (presidente della
Provincia Gherghetta in primis nel corso della
riunione in Prefettura coi sindaci) di ospitare l'
ottantina di profughi accampati in riva all'
Isonzo nella struttura di viale Venezia Giulia.
Cormons ha ottenuto la solidarietà nel "no" all'
ipotesi di trasferimento nell' edificio in via di
ristrutturazione anche dagli altri sindaci,
contrari anch' essi all' idea che sorga una
seconda struttura di accoglienza in provincia dopo il Cie gradiscano.
Ma allo stesso tempo Patat è stato tra i pochi primi cittadini ad avanzare proposte per la soluzione dell'
intricato caso: «Assieme al sindaco di Farra Fabbro abbiamo sottolineato al Prefetto come nei nostri
due territori vi siano palazzine di proprietà demaniale del tutto inutilizzate da anni, nel nostro caso quelle
di via Bancaria ­ spiega Patat ­ ma appunto sono edifici che non ci riguardano: saremmo grati al
Prefetto se si facesse portavoce con il Demanio della necessità di ristrutturare quegli stabili, del tutto
abbandonati da anni. Sono anni che lo Stato fa orecchi da mercante sulla possibilità di cedere al
Comune o all' Ater quegli alloggi: è una vergogna, in questi anni se fossero stati rimessi a disposizione
di altri enti si sarebbero potute dare delle soluzioni a basso canone a famiglie cormonesi bisognose.
Così invece lo Stato lascia marcire edifici di sua proprietà». Patat sottolinea come in ogni caso i Comuni
dovranno fare la loro parte nella vicenda: "Il Prefetto è stato molto chiaro: una soluzione andrà trovata, e
consisterà nel dividere tra tutti i Comuni l' accoglienza dei richiedenti asilo in strutture pagate dallo
Stato: siano essi alberghi della zona o edifici gestiti da associazioni di volontariato che operano nel
settore».
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Intanto i consiglieri Udc Roberto Felcaro e Fabio Russiani interrogano: «Premesso che Cormòns, da
sempre, si è contraddistinta per l' ospitalità dei suoi cittadini verso lo straniero, ci chiediamo di quali
risorse la nostra città possa disporre per ospitare adeguatamente tali persone. La possibilità di
concedere in uso ad esempio le abitazioni di via Bancaria non risolverà poi l' urgenza di reperire
eventuali fondi da destinare al sostentamento, controllo e cura di queste persone. Quello che noi
chiediamo è che il sindaco ci dica chiaramente con quali fondi intenderà eventualmente gestire la
situazione e come, al contempo, intenda per prima cosa garantire le adeguate tutele alle tante situazioni
di disagio sociale/economico già riscontrate tra i nostri concittadini».
(m.f.
)
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L' Ater mette in vendita 15 alloggi sfitti
Due si trovano a Cormons in viale Venezia Giulia. La scadenza per la presentazione
delle domande è il 15 settembreDomani arriva "Ruedis­Ruote di confine"danza urbana
a cormons.
Arriva anche a Cormons venerdì 12 settembre
alle 18.30 in piazza XXIV Maggio "Ruedis ­
Ruote di confine", lo spettacolo itinerante
proposto dalla compagnia AreaArea. La tappa
cormonese fa parte infatti di un tour nel
Triveneto che vede il gruppo guidato dalla
coreografa e danzatrice Marta Bevilacqua
impegnato in una dozzina di date in tutto.
Ruedis è articolato in quattro scene nelle quali
si raccontano eventi attinenti alla Grande
Guerra: "1913 secondo Duchamp" (della
durata di 17 minuti), "Trincea" (20 minuti),
"Muto" (18) e "Orizzonti" (15).
Ruedis è un progetto sostenuto dalla Regione
per la promozione e la realizzazione di
manifestazioni relative ai fatti risalenti alla
Prima Guerra Mondiale. La prima di Ruedis è
andata in scena al Mittelfest di Cividale, dove
ha riscosso un grande successo. I danzatori
sono, oltre a Marta Bevilacqua, anche Luca
Campanella, Roberto Cocconi, Valentina
Saggin, Anna Savanelli e Luca Zampar. Le
musiche originali sono di Leo Virgili e Gabriele
Cancelli, che assieme a Marko Lasic le
eseguono dal vivo.
Si tratta di un progetto di danza urbana che
vuole mostrare, oltre la parola, e svelare,
attraverso il corpo, le caratteristiche di un popolo che entra nel conflitto mondiale a singhiozzi, mettendo
in discussione la propria appartenenza e la propria identità. Coreografia: Marta Bevilacqua; danzatori:
Marta Bevilacqua, Luca Campanella, Roberto Cocconi, Valentina Saggin, Anna Ravanelli e Luca
Zampar. (m.f.
) di Francesco Fain wCORMONS L' Ater mette in vendita alcuni suoi alloggi. Nei giorni scorsi è stato,
infatti, pubblicato sul sito aziendale il "Piano di vendita 1/2014". Al momento è disponibile solo l' elenco
degli alloggi sfitti che chiunque può acquistare, ferme restando le priorità stabilite dalla norma.
«A breve ­ fa sapere l' Ater di Gorizia ­ verrà pubblicato anche l' elenco degli alloggi locati in vendita che
però possono essere acquistati dai soli locatari».
Ma puntiamo l' attenzione sul Piano appena redatto. Partiamo dal dato numerico: comprende 15 alloggi
siti in diversi Comuni della provincia. Ce ne sono due a Cormòns e uno nel territorio della municipalità
di Farra d' Isonzo: gli altri sono disseminati a Gorizia, Grado, Monfalcone e Ronchi dei Legionari. La
scadenza per la presentazione delle istanze è fissata al 15 settembre e, una volta esaurite le domande
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pervenute entro tale data, verranno prese in esame le domande presentate successivamente ed in tal
caso varrà l' ordine cronologico della presentazione. Qualora l' alloggio e/o il condominio di
appartenenza dell' alloggio stesso fossero oggetto di interventi di manutenzione/ristrutturazione
approvati o deliberati dopo l' approvazione del Piano di vendita, l' acquirente subentra in tutti gli obblighi
assunti dal venditore successivamente alla suddetta approvazione del piano.
«Le istanze di acquisto ­ si legge sul sito aziendale dell' Ater di Gorizia ­ dovranno venir presentate
utilizzando il modello predisposto allegando allo stesso la fotocopia carta d' identità o altro documento
di riconoscimento, la fotocopia del codice fiscale e la ricevuta del versamento per diritti di segreteria per
18,30 euro (Iva compresa in misura di legge). I diritti di segreteria vanno versati per ogni manifestazione
d' interesse presentata e non sono rimborsabili in caso di rinuncia».
I criteri e le modalità per la cessione in proprietà di questi alloggi sono contenute nel Regolamento
approvato dall' amministratore unico dell' Ater. Si evidenzia che, esaurita la presente procedura, l'
Azienda territoriale per l' edilizia residenziale procederà alla vendita degli alloggi ancora disponibili
secondo l' ordine cronologico delle richieste pervenute come attestato dalla data di assunzione al
protocollo della manifestazione di interesse e, qualora necessario, secondo l' ordine di priorità stabilito
dall' art. 19 del D.P.Reg.
0119/04.
Per eventuali chiarimenti sui criteri, sulle procedure e sulle modalità di vendita è possibile rivolgersi all'
Ufficio Patrimonio dell' Ater ai seguenti numeri telefonici 0481/593029 ­ 593023 ­ 593026 oppure presso
la sede dell' Ater nelle seguenti giornate: lunbedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12 e
mercoledì dalle 15 alle 17.
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Gorizia
gradisca.
Sarà messo in sicurezza la pista ciclabile sotto l' A34
GRADISCA P e r c o r s o c i c l a b i l e ­ k i l l e r a
Gradisca. Avevamo riportato nelle scorse
settimane numerose segnalazioni degli
abitanti della Fortezza relativamente alla
pericolosità del percorso protetto per le
biciclette realizzato nell' ambito dei lavori di
costruzione del nuovo sottopasso che conduce
al cimitero comunale di via dei Campi. I lavori
erano stati realizzati a margine del riassetto
della viabilità che ha portato alla realizzazione
dell' autostrada A34 al posto del raccordo
Villesse­Gorizia. A c o r o l l a r i o d e l m a x i ­
intervento, Gradisca aveva ottenuto la
realizzazione di un nuovo sottopassaggio,
riasfaltato e messo in sicurezza con tanto di
percorso protetto per le biciclette. Ma tanto
sicuro e protetto quel percorso non è stato,
con tante comprovate cadute sulle due ruote in
quel tratto "maledetto".
La causa era stata individuata proprio nella
"protezione" del percorso ciclabile, un cordolo
rialzato rispetto al livello della carreggiata, che
ha provocato più di un ruzzolone fra chi si
stava recando in bicicletta al camposanto.
I n t e r e s s a t a d e l l ' a c c a d u t o , l a giunta
Tomasinsig si è messa prontamente in
contatto con Autovie Venete per la soluzione
del problema. «Ci è stato assicurato che l' altezza del cordolo era assolutamente a norma ­ spiega l'
assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Pagotto ­ ma forse la sua prossimità alla linea gialla che
delimita il percorso protetto induceva il ciclista a sottovalutare l' ostacolo, con le conseguenza che tutti
sappiamo. Autovie, che ringraziamo per la sensibilità, ha già provveduto alla rimozione del cordolo.
Inoltre sono stati concordati altri interventi ­ spiega ancora Pagotto ­: sarà migliorata la segnaletica del
percorso ciclabile in due punti ritenuti pericolosi o poco chiari di concerto con la Polizia locale. Sempre
in prossimità dei due manufatti realizzati da Autovie (i sottopassi sulla provinciale 4 e quello già citato di
via dei Campi) erano stati segnalati anche piccoli crolli di materiale dalle sponde dei dirupi, a causa del
maltempo. Le zone incriminate saranno messe in sicurezza con la collocazione di un rivestimento di
materiale degradabile che oltre a trattenere eventuali detriti ripristina la condizione del terreno con il
procedimento dell' idrosemina». Infine, annuncia l' assessore, sarà messo in sicurezza anche il
sottopasso ferroviario nella zona agricola in località Feudi.
(l.m.)
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Gorizia
Elettrodotto, lettera di diffida di sette Comuni a Terna
Chiesto al ministro dell' Ambiente di bloccare i cantieri. Nei lavori della nuova linea
Redipuglia­Udine Sud non sarebbero state dismesse le strutture esistenti. La società
ribatte: non è una nostra inadempienza.
di Alfredo Moretti wPALMANOVA Chiesta l'
inibizione a proseguire i lavori a Terna della la
costruzione dell' elettrodotto Redipuglia­Udine
Sud per il mancato smantellamento della rete
esistente. È quanto chiedono al ministro sette
amministrazioni comunali. Lo studio legale
dell' avvocato Matteo Ceruti, che segue le
vicende legate al contestato elettrodotto anche
al Tar per conto dei Comuni di Palmanova,
Mortegliano, Lestizza, Pavia di Udine,
Basiliano, San Vito al Torre e Trivignano, ha
inoltrato una richiesta di intervento al ministro
dell' Ambiente e alla Commissione tecnica di
verifica dell' impatto ambientale affinché
assuma con urgenza provvedimenti inibitori
riguardo Terna. Come ha precisato anche il
sindaco di Palmanova Francesco Martines,
Terna è venuta meno ai decreti stabiliti sia in
sede regionale, sia dalla Commissione di Via.
L' azienda, infatti, ha comunicato ai Comuni
interessati dal passaggio dell' elettrodotto
intorno alla metà di agosto che l' 8 settembre
avrebbero preso avvio lavori, ma senza
provvedere alla presentazione di un progetto
di dismissione della rete esistente o di dare
avvio allo smantellamento della stessa, anche
settoriale, in concomitanza con la messa in
opera della nuova rete, come invece stabilito dai dispositivi emessi in sede regionale il 27 novembre del
2011 con parere favorevole della Commissione ministeriale. A quanto pare il progetto di
smantellamento e le opere di demolizione e interramento della rete esistente comporterebbero una
spesa di ben 40 milioni di euro per Terna, cifra considerevole da aggiungersi naturalmente a quella per
la costruzione del nuovo elettrodotto.
Immediata la replica di Terna che precisa che, prima dell' avvio dei lavori, in base al decreto di Via, la
società avrebbe dovuto redigere, d' intesa con la Regione, il piano dettagliato contente la tempistica e le
modalità di realizzazione degli interventi di demolizione e interramento facenti parte del progetto di
razionalizzazione.
Tale piano dettagliato, si legge nella nota di Terna, «è stato redatto con la Regione Fvg, che lo ha
allegato alla delibera di Convenzione quadro con Terna sulle misure di compensazione a ottobre 2013.
Dopo poco più di un mese, sono iniziati i lavori nella stazione elettrica di Udine Sud. Non può essere
dunque imputata a Terna Rete Italia alcuna inadempienza».
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
Terna precisa inoltre che il piano si articola in 17 interventi per 6 dei quali sono stati elaborati i progetti e
si sta avviando la fase autorizzativa e per gli altri 11 è in corso un processo di concertazione con la
Regione.
Terna conferma l' impegno di dismettere nella Bassa Friulana, entro 24 mesi dall' entrata in esercizio
del nuovo elettrodotto, 110 km di linee obsolete (circa 400 tralicci).
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Gorizia
I risparmi di Romoli
Sul caso dei profughi afghani l'intera giunta
Romoli potrebbe essere colpita dall'ordinanza
anti­accattonaggio, visto che anche su questa
emergenza il sindaco e l 'assessore Silvana
Romano si danno ai piagnistei ai quali siamo
ormai avvezzi da qualche anno. Sono sempre
sen­ za soldi, incassano meno di quanto
spendono e, di fatto, riducono i servizi ai
cittadini go­ riziani. Questa è la verità. Dopo il
dietrofront dei Comuni e l'inef­ ficienza della
prefettura, con un lavarsi le mani da ogni
p a r t e , l 'amministrazione c o m u n a l e d e l
capoluogo isontino si lamen­ ta dei tagli, anche
in settori che nulla centrano con l'emergenza
dei richiedenti asilo. Non dico che gli afghani
debbano essere la priorità del Comune, ma i
cit­ tadini devono sapere che Ettore Romoli e i
suoi assessori lavora­ no solo per risparmiare
e ridur­ re i servizi. Non voglio adden­ trarmi in
cose già note, che mi limito a citare: Casa di
r i p o s o " C u l o t " , F o n d a z i o n e musicale,
Auditorium chiuso eccetera.
Silvana Romano dice "i nostri poveri hanno la
priorità", ma agisce in maniera diametral­
mente opposta riducendo i ser­ vizi del
Polivalente, di cui è stata chiusa l'ospitalità
notturna e al quale è stato portato via del pre­
zioso personale. Promettono, però, una ipotetica e fantomati­ ca riorganizzazione per il 2015.
Solo parole che nascondono un'altra strategia che favorisce strutture private, con danno economico a
carico dei cittadi­ ni. Altre amministrazioni, come Trieste, migliorano i servizi fa­ cendo posto a 6mila
bambini, fra asili e ricreatori, «mentre Romoli privatizza e poi si trince­ ra dietro il niet ai profughi afgha­
ni. Si vergogni!». Auspico l'inter­ vento della Provincia, della Re­ gione e dello Stato, più sensibili.
Quanto ci costa l'assessore Va­ scotto, che ha rimesso al sinda­ co la delega allo sport?
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Gorizia
evento a gorizia.
"Raylight": moderno inno alla pace
Conto alla rovescia per lo spettacolare evento
multimediale transfrontaliero "Raylight Gorizia
2014", che domani sera, alle 21, trasformerà
piazza Vittoria in un vero e proprio teatro sotto
le stelle, dove scorrerà la storia di Gorizia
attraverso la proiezione di immagini sui
palazzi, 3s mapping, gigantografie animate ed
effetti speciali, accompagnati da suoni, danze,
musiche dal vivo, cori, rievocazioni storiche e
racconti vari.
Un Inno alla pace per rievocare i caduti,
ricordare i vincitori ma anche i vinti del primo
conflitto bellico mondiale, senza fare
riferimento ad alcuna ideologia politica.
Anima dell' evento, è Flavio Chianese,
portavoce del comitato "Mittel dream" che
organizza la manifestazione insieme all'
associazione culturale 4° Stormo Gorizia, con
la collaborazione di Comune, Turismo Fvg,
Unesco, Provincia e Proloco. Ospite d' onore
sarà Matteo Oleotto, acclamato regista di
Zoran. L' unica incognita rimane quella del
maltempo: in caso di pioggia la
manifestazione sarà posticipata a sabato alle
21.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
BASKET.
Nel weekend al PalaBrumatti il Memorial Miha
Gravner
GORIZIA Ritorna il memorial "Miha Gravner"
di basket a Gorizia. L' edizione 2014 è stata
presentata nei giorni scorsi al Trgovski Dom di
Gorizia, e si svolgerà tra sabato e domenica al
PalaBrumatti, organizzato come sempre dalla
Polisportiva Heidrun per ricordare la figura di
Miha Gravner.
Il torneo, nato sei anni fa come manifestazione
di basket 3 contro 3, negli anni è diventato
evento importante per le formazioni under 18
Eccellenza, coinvolgendo formazioni italiane e
slovene. Nel 2013 hanno trionfato i ragazzi del
Portoroz, davanti all' Ubc Udine, all' Andrea
Costa di Imola e al Nova Gorica.
Quest' anno al PalaBrumatti giocheranno
invece le formazioni under 17 di Pallacanestro
Trieste 2004, Andrea Costa Imola, Reyer
Venezia e Olimpija Lubiana, che si
confronteranno in un quadrangolare con la
formula del girone all' italiana.
Tante però anche le iniziative collaterali
pensate dagli organizzatori. Sabato 13
settembre, ad esempio, dalle 9.40 alle 12.30 si
svolgerà una lezione valida come
aggiornamento obbligatorio per gli allenatori,
sui temi "Uno contro uno offensivo: letture"
(relatore Stefano Comuzzo), "Proposte di
progressione didattica di un lavoro atletico funzionale all' uno contro uno" (relatore Dario De Conti),
"Uno contro uno e regola del semicerchio" (relatore Gianguido Vanni Degli Onesti). Sempre sabato, ma
in serata (alle 20), è in programma invece una conferenza a ingresso gratuito sul tema "Gestione dei
settori giovanili. Scoprire i talenti e costruire atleti: un approccio multidisciplinare".
La conferenza vanta il patrocinio del Comune e della Provincia di Gorizia, e vuole offrire a tutti gli
appassionati una panoramica sulle modalità di gestione di un settore giovanile. A presentare la serata
sarà Leonardo Tognon, mentre gli ospiti saranno il responsabile del vivaio del Basket Trieste Matteo
Boniciolli, l' ex tecnico di serie A Vittorio Russo, l' ex allenatore di volley Maurizio Cavazzoni e la
psicologa dello sport Marina Gerin Birsa. Ma visto che il torneo "Gravner" vuol essere anche svago e
divertimento, gli organizzatori hanno pensato pure all' animazione prima, durante e dopo le partite. Ecco
il perché della collaborazione stretta con il birrificio artigianale "Antica Contea" di Gorizia, che offrirà ai
presenti la possibilità di degustare i suoi prodotti.
Marco Bisiach.
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
provincia.
Da fine mese al via corsi per recuperare anni
scolastici
Nasce una nuovo tipo di scuola nell' Isontino
per chi vuole recuperare e concludere le
medie, le superiori o imparare l' italiano. Sarà
possibile, inoltre, frequentare il solo biennio
obbligatorio delle superiori. Si tratta dei nuovi
Centri per l' istruzione per gli adulti, che, dato
un recente cambio della normativa regionale,
sostituiscono i vecchi Ctp. I Cpia hanno un'
autonomia scolastica, con un proprio dirigente,
che, come spiegato ieri in sede di conferenza
stampa, sarà Marco Fragiacomo, dirigente
dell' Einaudi­Brignoli­Marconi.
C o m e a n n u n c i a t o , p o i , d a l l ' assessore
provinciale, Ilaria Cecot, «dalla prossima
settimana saranno attivati una segreteria, una
presidenza e uffici amministrativi in via Sant'
ambrogio, a Monfalcone, nell' ex albergo
Roma. Per quanto riguarda Gorizia, a giorni
dovrebbe invece essere individuata una nuova
sede, pur tra le tante difficoltà degli istituti
cittadini». I punti di erogazione del servizio
saranno infatti a Monfalcone e a Gorizia, anche
se si conta di coinvolgere altri enti per aprire
aule dislocate nell' Isontino. Al momento, a
Gorizia ci sono intanto una segreteria didattica
e un' aula in sede nell' Ufficio quinto (l' ex
Provveditorato). Altre aule potrebbero essere
ospitare allo Scientifico, in via Randaccio, o al D' annunzio. Rispetto all' ex­Eda, il Cpia permetterà di
accedere a regolari titoli di studio, come negli altri corsi pomeridiani o serali della provincia.
Da quanto emerso, l' anno scorso sono state rilasciate più di 600 certificazioni, metà a Gorizia, metà a
Monfalcone.
I corsi, sostenuti con fondi ministeriali ed europei, si terranno da fine settembre a maggio.
Emanuela Masseria.
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
In castello anteprima di Gusti di frontiera
Organizzato per domani un convegno internazionale sulle cucine friulana, slovena e
veneta.
Va in scena già domani un' interessante
anteprima dell' undicesima edizione di "Gusti
di frontiera", in programma da giovedì 25 a
domenica 28 settembre. La delegazione di
Gorizia dell' Accademia italiana della cucina e
l a Provincia, n e l l ' a m b i t o d e i p r o g e t t i d i
cooperazione europea Italia­Slovenia "Solum
& Heritaste", hanno organizzato per domani,
alle 15.30, un convegno internazionale sul
tema "Incontro di culture a tavola", per
analizzare, partendo dalle peculiarità delle
cucine friulana, slovena e veneta, le influenze
positive che hanno avuto sulla cultura
gastronomica del Friuli Venezia Giulia e, in
particolare, di Gorizia. A fare da cornice, la
sala del Conte del castello. Dopo i saluti delle
autorità, inizieranno i lavori sotto la guida di
Renzo Mattioni, coordinatore regionale dell'
Accademia. La cucina friulana, slovena e
veneta saranno i temi centrali della relazioni
tenute da Massimo Percotto, delegato di Udine
dell' Accademia, di Slavica Plahuta, già
direttrice dei musei di Nova Gorica, e da
Giorgio Viel, direttore regionale del Centro
studi dell' Accademia.
Seguiranno gli interventi di Antonietta Stroili,
sulla storia del gulash e di Roberto Zottar,
delegato per la provincia di Gorizia dell' Accademia su "I dolci a Gorizia, incontro di civiltà".
Inoltre, Claudio Fabbro, agronomo goriziano, cercherà di unire questi territori transfrontalieri attraverso
la storia e le tradizioni vitivinicole. Carlo del Torre completerà il programma con la presentazione del
volume di ricette per ragazzi frutto del progetto internazionale "Heritaste". A trarre le conclusioni sarà il
segretario nazionale dell' Accademia italiana della cucina, Paolo Petroni. Intanto, prosegue
l'"arruolamento" dei volontari di "Gusti". Il Comune cerca preferibilmente giovani tra i 18 e i 30 anni, che
nei quattro giorni della kermesse si occuperanno di fornire informazioni e aiutare i visitatori a orientarsi
tra gli oltre 300 stand che animeranno strade e piazze.
Le domande compilate vanno inviate al Comune entro il 15 settembre via posta elettronica certificata
([email protected]), a [email protected], per posta ordinaria (Comune di
Gorizia, piazza del Municipio, 1, 34170 Gorizia) o via fax (0481 383352). E' possibile scaricare e
compilare la modulistica sul sito internet istituzionale dell' ente. (p.t.
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
«Sono i sindaci di Sinistra che non vogliono
accoglierli»
i commenti.
Sopralluogo dei Radicali di Gorizia, c o n i l
segretario Michele Migliori,
nell'"accampamento" sull' Isonzo.
«Manca ogni forma di rispetto della dignità
umana ­ afferma il segretario ­: persone
costrette a vivere stipate usando l' acqua dell'
Isonzo per bere e lavarsi.
Mangiano solo ciò che le loro poche finanze
permettono o che gli viene donato da qualche
privato. Questi profughi sono tutti riconosciuti
dalla Polizia di frontiera come richiedenti asilo
e molti già riconosciuti come rifugiati politici o
di guerra. Nessuno è clandestino, come alcuni
partiti continuano a sostenere. Le istituzioni
locali intervengano quanto prima per evitare il
dilagare di problematiche igieniche, per il
ripristino della dignità umana».
Continua intanto il presidio permanente di
protesta "anti­clandestini" della Lega nord in
via Aquileia al quale ieri si è affiancato un
"contro presidio" con bandiera arcobaleno
della pace degli esponenti del Forum per
Gorizia, A n n a D i G i a n a n t o n i o e A n d r e a
Bellavite, il quale ha affermato: «Non sono
clandestini.
Il Forum manifesta con la bandiera della pace
contro razzismo e ignoranza». A livello politico
cittadino le polemiche non si placano. Così i consiglieri comunali di Forza Italia, Fabio Gentile e
Francesco Piscopo, replicano al capogruppo del Pd, Giuseppe Cingolani: «Se vive con l' assillo di ciò
che fa e non fa Romoli possiamo tranquillizzarlo perché pare siano più i sindaci di Sinistra della
provincia ad avere risposto negativamente alla richiesta del prefetto. Le critiche che rivolge a Romoli
sono assurde.
Dei 25 sindaci dell' Isontino, la maggior parte di Sinistra, nessuno ha aderito al grido di dolore di
Gherghetta. Favorevoli ad accogliere i richiedenti asilo Fabbro a Farra, che li ospiterebbe in una
caserma inagibile e in attesa di demolizione, Patat a Cormòns che avrebbe degli appartamenti delle
Forze armate, chiusi da anni, ma per i quali il proprietario Demanio non risponderà mai. Gradisca e
Sagrado hanno già i loro accampamenti sull' Isonzo.
Qualche caserma abbandonata è in pratica la soluzione di tutti. Poi si attendano, questi sindaci, gli
avvisi di garanzia innescati da qualche solerte difensore dei diritti o qualche associazione
pseudoumanitaria, perché le caserme dismesse non sono a norma». (pi.ta.
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Gorizia
Profughi via dall'Isonzo, primi passi
E' corsa contro il tempo per garantire al più
p r e s t o u n a sistemazione p e r i q u a s i 7 0
profughi afghani e pakistani richiedenti asilo
accampati abusivamente in riva all' Isonzo. A
due giorni dal concitato vertice del comitato
provinciale p e r l ' o r d i n e e l a s i c u r e z z a
pubblica che si è tenuto lunedì, si registrano
passi in avanti per quanto riguarda gli iter
burocratici per far diventare realtà le tre ipotesi
di soluzione individuate nella riunione.
Anzitutto le due palazzine ad uso residenziale
del demanio militare a Cormòns.
Poi, 25 degli immigrati accampati saranno
ospitati dalla Caritas al "Nazareno" una volta
che sarà stata firmata la convenzione con lo
stesso ente diocesano. Per il resto dei
richiedenti asilo si spalancheranno le porte del
centro di prima accoglienza della Croce rossa
a Palmanova, che già accoglie i profughi nell'
operazione "Mare nostrum": l' amministrazione
regionale ha dato già una disponibilità di
massima, ma si attende il via libera definitivo.
Ieri dalla Prefettura hanno fatto sapere che per
ora non si sono registrati intoppi ed anzi i
riscontri rispetto al prosieguo dei rispettivi iter
per le tre soluzioni al vaglio sono positivi. Per
gli alloggi cormonesi sono costanti i contatti
con il Demanio anche per valutare quale potrà essere la capienza e stabilire quanti degli
extracomunitari saranno troveranno posto nelle due palazzine. Per il "Nazareno" è vicina la firma della
convenzione con la Caritas, pronta ad attivare gli ulteriori 25 posti letto al "Nazareno" (struttura che già
da mesi ospita non meno di 50 immigrati): oggi pomeriggio il direttore della Caritas, Zuttion, incontrerà
in Prefettura il vicario Allegretto proprio per fare il punto della situazione. La Prefettura ha inoltre
precisato ieri che si sta monitorando la situazione del Cara, il centro di accoglienza per richiedenti asilo
di Gradisca che attualmente è al completo (ospita 204 persone), ma se si libereranno dei posti anche la
struttura gradiscana potrà accogliere parte dei profughi accampati sul fiume. Intanto il sindaco Romoli si
è incontrato con i rappresentanti di tutte le forze politiche e i consiglieri comunali di maggioranza. Il
sindaco e l ' assessore a l welfare Romano hanno illustrato la situazione anche alla luce di quanto
emerso lunedì. «Gorizia ha già dato ­ ha ribadito il sindaco ­ e non siamo più disponibili ad accogliere
altri profughi in città, anche perché non ci sono strutture idonee.
La nostra comunità non può continuare a pagare per una politica dell' immigrazione del tutto
inadeguata». E' stato espresso apprezzamento per l' attività della Prefettura, volta ad accelerare lo
sgombero e la pulizia dell' area, e i rappresentanti dei partiti di maggioranza hanno invitato il sindaco a
predisporre un' ordinanza in ottica preventiva "anti­tendopoli" per preservare il decoro dei parchi
cittadini, «che non possono essere trasformati in campi di calcio o di cricket e tanto meno in bivacchi».
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Piero Tallandini.
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Progetto per stimolare le abilità dei giovani
Sinergia fra Ass, Provincia, Carigo e Miur: iniziativa rivolta alle scuole e a chi opera nel
sociale.
Un progetto condiviso da più enti pubblici per
stimolare e potenziare le abilità dei giovani. In
sintesi è questo "What' s up", iniziativa che,
almeno nel nome, assomiglia al celebre social
network, ma in realtà di traduce
genericamente in un "Come va?" per
avvicinarsi alle esigenze e al linguaggio dei
destinatari. Un messaggio semplice, tradotto,
come è nello stile del territorio, fin dal titolo in
più lingue e dialetti, che mira a promuovere il
benessere delle nuove leve con progetti di
educazione alla salute, di crescita, di
formazione e di superamento del disagio.
Per arrivare a questo l' Azienda sanitaria, la
Fondazione Carigo, la Provincia di Gorizia e il
Miur vogliono mettersi in sinergia per evitare
azioni "a macchia di leopardo" attraverso un
protocollo di intesa già firmato a luglio dal
presidente della Carigo, Gianluigi Chiozza e il
direttore dell' Ass 2 isontina, Gianni Cortiula. Il
protocollo prende il nome di "Crescere
insieme" ed è rivolto alle scuole e ai privati che
operano nel sociale. In pratica, è stata istituita
una commissione interdisciplinare per mettere
a sistema programmi e strategie di attuazione
a partire dai monitoraggi sul comportamento
dei giovani in determinati ambiti. Verranno
quindi consultati studi scientifici su alimentazione, attività fisica, dinamiche sociali, dipendenze come il
Hbsc ­ Healt behaviour in school age children, già in uso in ambito sanitario.
Ci sarebbero poi iniziative già in corso, come il progetto "Guadagnare in salute in adolescenza", rivolto
ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni. Attualmente, l' Ass 2 sta definendo i criteri di valutazione dei professionisti
che parteciperanno al protocollo. Le singole scuole potranno poi aderire al progetto Benessere giovani
richiedendo i finanziamenti alla Fondazione Carigo e condividendo i programmi formativi. Il primo
appuntamento per le scuole è rappresentato da un workshop che si terrà l' 8 ottobre prossimo, rivolto a
tutte le scuole della Provincia. Il Miur darà invece risalto alle diverse iniziative, dando visibilità al
progetto e promuovendolo tramite l' Ufficio V. L' obiettivo finale è quello di promuovere un
coordinamento tra psicologi, docenti e pedagogisti presenti sul territorio che arrivino a formulare
interventi ad hoc.
Il fine è quello del "potenziamento" delle risorse personali per prevenire il disagio. Le "abilità di vita"
sono in questo senso una nuova filosofia, «un valore per tutti che include il benessere degli insegnanti e
l' aggiornamento delle famiglie sui temi dell' adolescenza, per costruire percorsi nel tempo libero e nello
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sport». (e.m.
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gradisca.
Autovie, rimosso il cordolo della ciclabile "maledetta"
GRADISCA La "ciclabile­killer", realizzata nell'
ambito dei lavori di costruzione del nuovo
sottopasso che conduce al cimitero comunale
di via dei Campi, non mieterà più "vittime". I
lavori erano stati realizzati a margine del
riassetto della viabilità che ha portato alla
realizzazione dell' autostrada A34 al posto del
raccordo Villesse­Gorizia. A corollario del
maxi­intervento, Gradisca aveva ottenuto la
realizzazione di un nuovo sottopassaggio,
riasfaltato e messo in sicurezza con tanto di
percorso protetto per le biciclette. Ma tanto
sicuro e protetto quel percorso non è stato,
con tante comprovate cadute sulle due ruote in
quel tratto "maledetto". La causa era stata
individuata proprio nella "protezione" del
percorso ciclabile, un cordolo rialzato rispetto
al livello della carreggiata, che ha provocato
più di un ruzzolone fra chi si stava recando in
bicicletta al camposanto.
I n t e r e s s a t a d e l l ' a c c a d u t o , l a giunta
Tomasinsig si è messa prontamente in
contatto con Autovie Venete per la soluzione
del problema. «Ci è stato assicurato che l'
altezza del cordolo era assolutamente a norma
­ s p i e g a l ' assessore ai Lavori pubblici,
Alessandro Pagotto ­ ma forse la sua
vicinanza alla linea gialla che delimita il percorso protetto induceva il ciclista a sottovalutare l' ostacolo,
con le conseguenza che tutti sappiamo. Autovie, che ringraziamo per la sensibilità, ha già provveduto
alla rimozione del cordolo. Inoltre sono stati concordati altri interventi: sarà migliorata la segnaletica del
percorso in due punti ritenuti pericolosi.
Sempre in prossimità dei due manufatti realizzati da Autovie (i sottopassi sulla provinciale 4 e quello già
citato di via dei Campi) erano stati segnalati anche piccoli crolli di materiale dalle sponde dei dirupi, a
causa del maltempo. Tali zone saranno messe in sicurezza. (l.m.
)
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
Caserma, abbattuto un terzo delle mura
Cormòns, le prime demolizioni lungo via Capriva. E ora chi arriva in città può notare
sullo sfondo il monte QuarinPatat: lo Stato deve ristrutturare edifici e palazzine
abbandonati da anni.
«No all' ipotesi che la casa di riposo di
Cormons ospiti i richiedenti asilo afghani e
pakistani: è una soluzione non praticabile». Il
sindaco, Luciano Patat, prende posizione su
uno dei temi caldi di queste giornate: l' ipotesi,
manifestata da più parti (presidente della
Provincia Gherghetta in primis, nel corso della
riunione in Prefettura coi sindaci) di ospitare i
70 profughi accampati in riva all' Isonzo nella
struttura di viale Venezia Giulia. Cormons ha
ottenuto la solidarietà nel "no" all' ipotesi di
trasferimento nell' edificio in via di
ristrutturazione anche dagli altri sindaci,
contrari anch' essi all' idea che sorga una
seconda struttura di accoglienza in provincia,
dopo il Cie gradiscano. Ma allo stesso tempo
Patat è stato tra i pochi primi cittadini ad
avanzare proposte per la soluzione dell'
intricato caso: «Assieme al sindaco di Farra,
Fabbro, abbiamo detto al prefetto che nei
nostri due territori vi sono palazzine di
proprietà demaniale inutilizzate da anni, nel
nostro caso quelle di via Bancaria ­ spiega
Patat ­ ma, appunto, sono edifici che non ci
riguardano: saremmo grati al prefetto se si
facesse portavoce con il Demanio della
necessità di ristrutturare quegli stabili. È una
vergogna, in questi anni se fossero stati rimessi a disposizione di altri enti si sarebbero potute dare
delle soluzioni a basso canone a famiglie bisognose». Ma il prefetto è stato molto chiaro: «La soluzione
consisterà nel dividere tra tutti i Comuni l' accoglienza dei richiedenti asilo in strutture pagate dallo
Stato: siano essi alberghi della zona o edifici gestiti da associazioni di volontariato che operano nel
settore». (m.f.
) CORMÒNS E adesso si può davvero guardare il monte Quarin dal sottopasso di Saldarini. Il muro
dell' ex caserma Amadio lungo via Gorizia, infatti, è stato del tutto demolito lungo la direttrice fino a via
Capriva, e in buona parte è stata abbattuto anche sulla restante parte della strada, fino quasi all'
incrocio con via Roma. Insomma, un terzo delle mura esterne non esiste più e per chi arriva a Cormons
da fuori città la vista è parecchio diversa rispetto a quella avuta per sessant' anni.
Ora c' è uno spiazzo enorme, colmo di macerie ancora da togliere, e sullo sfondo il monte simbolo della
città. La demolizione completa delle mura esterne dell' Amadio proseguirà per il resto del mese di
settembre, al termine del quale resterà solo un' ampia area laddove prima c' erano delle mura a
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
separarla dal resto della città. E l' abbattimento del lato su via Gorizia ha portato alla completa
riapertura del senso di marcia sulle due carreggiate della via, chiuse nelle scorse settimane per la
concomitanza di due interventi: la demolizione delle mura appunto, e la messa in posa di cavi
sotterranei.
A fine agosto, come tutti ricorderanno, c' era stata la cerimonia ufficiale per festeggiare il primo
abbattimento di parte della muraglia lungo via Gorizia, alla quale aveva presenziato anche il
vicepresidente regionale, Sergio Bolzonello: nell' occasione aveva assicurato lo stanziamento di fondi
regionali per sostenere l' opera del Comune di Cormons di completa messa in sicurezza dell' intera
area dell' ex caserma, con il reperimento di fondi per la conclusione della demolizione e per lo
smaltimento di tutte le macerie al suo interno.
Come noto, resteranno in piedi al termine dell' intervento svolto dall' impresa Ici solo due palazzine:
quella comando d' ingresso ed una delle due dormitorio che si affaccia sull' ex piazza d' Armi. Ma anche
sull' opportunità di abbattere questi due edifici si sta lavorando a livello istituzionale: il Comune sta,
infatti, cercando di convincere la Sovrintendenza a consentire la demolizione dei due stabili, del tutto
pericolanti e pericolosi per l' incolumità dei passanti. Intanto, però, saranno recintati in modo da evitare
contatti diretti con i passanti. A spingere per la loro demolizione sono anche i cittadini che abitano nei
pressi: ratti sono stati notati fuoriuscire dalla palazzina comando ormai completamente abbandonata da
una decina d' anni.
Matteo Femia.
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Il Quotidiano del Friuli
Venezia Giulia
Gorizia
CRONACA FRIULI VENEZIA GIULIA L' EVENTO. Dispiegati oltre 400 uomini delle forze dell'
ordine sul percorso stabilito.
Anche Renzi per il Papa misure di sicurezza al via
CHIUSE LE STRADE VERSO REDIPUGLIA, ATTIVATI 14 TRENI REGIONALI.
> Inizia il conto alla rovescia per l' arrivo di
Papa Francesco in Fvg: sabato, infatti, il Santo
Padre celebrerà la Messa al Sacrario militare
di Redipuglia, in occasione del centenario
della Grande Guerra. Sarà una visita lampo ­ il
Pontefice arriverà intorno e alle 9 e farà ritorno
in Vaticano alle 12 ­ ma la macchina
organizzativa lavora a pieno ritmo. Ieri è giunta
la conferma che ci sarà anche il premier
Matteo Renzi ad accogliere il Papa all'
aeroporto di Ronchi dei Legionari alle 8.50,
insieme alla presidente della Regione, Debora
Serracchiani, il presidente della Provincia d i
Gorizia, Enrico Gherghetta, i l p r e f e t t o d i
Gorizia, Vittorio Zappalorto, il sindaco d i
Ronchi, Roberto Fontanot, e l' arci vescovo di
Gorizia, monsignor Carlo Roberto Maria
Redaelli.
Dopo i saluti, Bergoglio si trasferirà in auto al
cimitero austroungarico di Fogliano dove
sosterà per un momento di preghiera davanti
monumento centrale dove sono stati tumulati 7
mila soldati ignoti. Da qui il Papa ripartirà alle
9.30, per raggiungere il Sacrario militare, dove
alle 10 celebrerà la Santa Messa, peri caduti di tutte le guerre.
In primo piano ci sono però le procedure di sicurezza, concordate negli ultimi giorni nel corso di nume
rosi vertici tra Questura, Prefettura e Protezione civile, 118 e comuni limitrofi. Oltre alla gendarmeria
vaticana, scorta personale del Pontefice, tra domani e sabato lungo tutto ilpercorso che va dall'
aeroporto regionale a Fogliano, fino poi a Redipuglia, saranno dislocati 400 uomini delle forze dell'
ordine.
Ma già dalle 15 di domani il traffico sarà interdetto tra la rotonda Detroit di Ronchi e quella di Fogliano ­
il percorso di 4 km che il Pontefice percorrerà in papamobile per salutare i fedeli ­ così da consentire
alle forze di polizia, tecnici, artificieri e cani antiesplosivo di effettuare le consuete operazioni di controllo
e di bonifica dell' area. Sabato saranno invece chiuse le strade che confluiscono al Sacrario: saranno
intransitabili alcuni tratti della SS 14 e della Strada Regionale 305 di Redipuglia, nonché l' intera bretella
di collegamento fra i due assi stradali. Dalle 7 alle 15 sarà chiuso in uscita anche lo svincolo
autostradale di Redipuglia. Si potrà comunque raggiungere il tratto percorso dalla papamobile apiedi,
dalla stazione ferroviaria, dove in mattinata fermeranno ben 14 treni regionali della linea Trieste ­Udine.
L.B.
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11 settembre 2014
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Il Quotidiano del Friuli
Venezia Giulia
Gorizia
ELEZIONI. Il nuovo consiglio sarà formato dai sindaci dei comuni.
Province, il primo addio
PORDENONE È LA PRIMA A SALTARE DOPO LA SOPPRESSIONE A OTTOBRE VA
AL VOTO COME ENTE DI SECONDO LIVELLO.
u Tutti si chiedevano come sarebbe stato,
quando lo scorso gennaio il consiglio regionale
ha votato l' abo lizione delle province di
Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone, e con
una legge regionale le ha di fatto trasformate
in enti di secondo grado.
Tocca a quella di Pordenone, affrontare per il
prima il nuovo assetto istituzionale: sono
fissate per il 26 ottobre le elezioni per il
rinnovo del consiglio provinciale, d o p o l a
scadenza del mandato quinquennale guidato
dal presidente Alessandro Ciriani. Il nuovo
organo sarà composto da 26 consiglieri, eletti
con voto diretto e segreto, tra i sindaci e
consiglieri i n c a r i c a n e i Comuni d e l
Pordenonese, e resterà in carica per cinque
anni. Si tratta infatti di elezioni di secondo
grado, per cui a votare saranno gli stessi
amministratori lo cali. L' attività consigliare non
verrà interrotta ma, nel periodo che intercorre
tra la pubblicazione del decreto di indizione
dei comizi elettorali e la proclamazione dei
nuovi consiglieri (e quindi dal prossimo 26
settembre al 26 ottobre), il Consiglio
provinciale in carica potrà adottare solamente atti urgenti e improroga bili. Sino al suo rinnovo
continueranno invece ad operare normalmente il presidente e la Giunta, che concluderanno il loro
mandato quando, nel corso della sua prima seduta, il Consiglio della provincia di Pordenone
provvederà ad eleggere il nuovo presidente ed i nuovi assessori. Assieme all' operazione di voto, l'
attribuzione dei seggi e la proclamazione degli eletti, tutti gli adempimenti relativi alla ricezione ed all'
ammissione delle candidature competeranno all' Ufficio elettorale provinciale. Le liste dei candidati
andranno presentate entro il 7 ottobre, dovranno venire sottoscritte da almeno il 3% degli aventi diritto al
voto e comprenderanno un numero di candidati non superiore a quello dei consiglieri da eleggere e non
inferiore al 15 per cento.
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