Buongiorno, il mattinale CGIL di oggi Mercoledì 26 novembre Addio all’articolo 18 per i nuovi assunti, introduzione di nuovi controlli a distanza sui lavoratori, al via la possibilità di demansionare i dipendenti, contratti a tutele crescenti e niente reintegro in caso di licenziamenti per motivi economici, forte limitazione del ricorso alla cassa integrazione che non si potrà più concedere in caso di fallimento aziendale. Il Jobs Act passa la prova della Camera senza bisogno di ricorrere alla fiducia, ma il Pd deve incassare un altro strappo doloroso perché al momento del voto un gruppo di parlamentari democratici ha deciso di abbandonare l’emiciclo. Per ora il segretario Matteo Renzi minimizza, mentre Bersani frena su una possibile scissione: Renzi sta sbagliando – dice l’ex segretario che ha votato sì insieme a Guglielmo Epifani per disciplina ‐ ma si dovranno evitare scissioni che non portano da nessuna parte (intervista a Repubblica). Rosy Bindi (intervista al Corriere della Sera) propone invece di tornare all’Ulivo e lancia l’allarme sugli effetti sociali e politici degli errori del governo. Possibile una resa dei conti nella riunione della direzione Pd prevista per la prossima settimana. Intanto da Bruxelles arriva il via libera alla Legge di stabilità da cui viene esclusa la norma del canone Rai nella bolletta elettrica. Via libera anche al cosiddetto piano Juncker per rilanciare l’economia europea, ma è già polemica sulla entità reale degli stanziamenti previsti. La Cgil prepara lo sciopero del 12 dicembre. Ieri sera il segretario generale Susanna Camusso, partecipando a Ballarò su Rai Tre, ha parlato delle motivazioni della mobilitazione del sindacato e delle ragioni profonde del crollo della partecipazione dei cittadini alle elezioni regionali. Intanto in Toscana la Cgil lancia nuovi esperimenti di sciopero alla rovescia. Renzi non può continuare a offendere i lavoratori. Camusso a Ballarò Il premier Matteo Renzi "ha acceso una grandissima speranza per il cambiamento ma questo cambiamento va declinato dalla parte delle persone che stanno peggio e che si aspettano delle risposte e non di vedersi tolti diritti e condizioni che fanno parte della dignità' del lavoro". Lo ha ribadito ieri sera il segretario generale della Cgil, Susanna Camussoa Ballaro' su Rai3, rispondendo alle domande di Massimo Giannini. Secondo il segretario generale, il limite maggiore del premier Renzi è stato quello "di non voler vedere il disagio del mondo del lavoro che è sceso molto civilmente in piazza per dire che bisognava cambiare politica e lui ha risposto in modo sprezzante". Il governo è dalla parte dei più deboli? . "Non è così. Il grande problema è proprio quello di decidere quale siano la priorità per dare risposte ad un Paese che è sempre più impoverito e che aspetta delle risposte che diano lavoro”. In ogni caso il capo del governo "non può offendere i lavoratori". Ed è un atteggiamento che ha delle conseguenze anche nei comportamenti elettorali come si è visto chiaramente con il voto in Emilia Romagna. Per la leader Cgil finora Renzi ha sbagliato l’approccio: “Si ha bisogno sempre di costruirsi un nemico, quando non si è in grado di dialogare”. Sui problemi del lavoro e sul rapporto tra governo e sindacati, Susanna Camusso parla oggi anche in una intervista sul Giorno, Il Resto del Carlino e la Nazione: “Renzi disprezza la Cgil, contro di noi schiaffo alle urne”. “Quando reputi secondaria la partecipazione – dice Camusso rispondendo alle domande di Pierfrancesca De Robertis – rischi di produrre un’altra rottura”. Analisi, commenti e interviste sul Jobs Act Sul Corriere della Sera Dario Di Vico prende atto dell’abilità dell’esecutivo guidato da Renzi di portare a casa il risultato del voto a Montecitorio senza ricorrere alla fiducia, ma invita il governo a “non mollare” la presa sui problemi del lavoro reali, a partire dalla Garanzia giovani che rischia di finire in un clamoroso flop. Sul Manifesto (che propone un bel titolo in copertita, “Non è la Camera del lavoro”), parla il giurista Alberto Piccinini: “Con il nuovo articolo 18 i tre operai di Melfi non sarebbero stati reintegrati” (Daniela Preziosi, p.2). Sempre sul manifesto, intervistato da Antonio Sciotto parla il segretario della Fiom, Maurizio Landini (p.3). Sul Sole 24 ore è Giorgio Pogliotti a spiegare il nuovo articolo 18, mentre Emilia Patta racconta della nascita della corrente dei dissidenti nel Pd. L’editoriale del Sole è firmato da Alberto Orioli: “Una riforma necessaria da non fare in solitudine”. Su Repubblica scrive Giovanna Casadio (p.2) e su La Stampa Carlo Bertini: “Passa il Jobs Act, ma Renzi perde oltre 30 deputati”. Per Salvatore Cannavò sul Fatto Quotidiano, “lo sciopero del voto è partito dalla piazza Cgil” (p.3). Sempre sul Fatto parlano Pippo Civati e Gianni Cuperlo (p.2). E intanto a Pistoia si sperimenta lo sciopero alla rovescia Uno “sciopero a rovescio” del mondo della cultura. È l'idea lanciata dalla Cgil di Pistoia che venerdì prossimo, 28 novembre, terrà aperti i musei della città dopo una chiamata alle armi partita dai social network. Moltissime le adesioni raccolte su Facebook, anche esterne al mondo sindacale, dai tanti convinti che con la cultura "si mangia" e si può creare lavoro. Se ne parla sul sito di Rassegna (www.rassegna.it). “Abbiamo un unico, semplice obiettivo ‐ spiega il segretario della Camera del lavoro, Gessica Beneforti ‐ indicare che un'altra strada è possibile. Siamo convinti che piccoli investimenti possono valorizzare le energie e ridare forza al territorio proprio grazie al mondo della cultura troppe volte maltrattato”. Lo sciopero al contrario ‐ per chi si chiedesse cos'è ‐ nasce nel mondo rurale, quando i contadini andavano a occupare e a lavorare le terre abbandonate dai latifondisti dimostrando così che erano produttive. Una spinta che a distanza di anni ritroviamo nel mondo della cultura, come spiega lo storico Stefano Bartolini, collaboratore della Fondazione Valore Lavoro, tra i promotori dell'iniziativa insieme alla Camera del lavoro di Pistoia. Sua l'idea di lanciare una call for actionsu Facebook. Sicurezza: oggi a Roma le proposte del Silp e della Cgil Cambiare l'Italia unendo le forze: questo il messaggio centrale dell'iniziativa 'Lavoro Sindacato Polizia' organizzata da Silp Cgil e Cgil per oggi, presso la sede nazionale del sindacato, a Roma. L'appuntamento, a cui parteciperà Susanna Camusso, si propone di discutere delle condizioni di vita e di lavoro di chi opera nel corpo di Polizia, delle forme di rappresentanza e dei modelli di sicurezza. "Il nostro ‐ sostiene Gianna Fracassi, segretario confederale di corso d'Italia ‐ è un Paese in crisi economica, dove la coesione sociale è costantemente minacciata dall'impoverimento del lavoro e delle persone e da misure che creano ingiustizie e divisioni. Un Paese in cui la politica invece di cercare la mediazione alza il livello dello scontro. Questa è l'Italia di oggi". In questo contesto va inquadrata la situazione del settore della sicurezza: "un mondo di donne e uomini in uniforme che lavorano in cinque corpi di polizia (di cui due militari), tra sovrapposizione di competenze, tagli e sempre minori risorse, difficoltà dovute alla mancanza di concorsi e di formazione". "Ma anche un mondo di alta professionalità ‐ sottolinea ‐ e senso dello Stato e del lavoro pubblico". "Al segretario generale della Cgil Susanna Camusso donne e uomini, quadri sindacali nonché semplici iscritti al Silp Cgil ‐ spiega il segretario generale della categoria Daniele Tissone‐ racconteranno le proprie condizioni, i disagi nello svolgimento del servizio in favore dei cittadini, e presenteranno proposte tese al miglioramento dell'efficienza del proprio lavoro". All'iniziativa saranno presenti rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Penitenziaria della Funzione Pubblica Cgil e rappresentanti dell'Associazione Ficiesse, che associa operatori della Guardia di Finanza. Verso lo sciopero generale del 12 dicembre. Il tour degli studenti E’ partita lunedì la seconda settimana del tour per l’Italia della generazione precaria per UdU e Rete degli studenti (#direzionediritti). L'iniziativa degli studenti medi e universitari si inserisce nel percorso di mobilitazione del sindacato di corso d'Italia e arriverà fino allo sciopero generale di Cgil e Uil del 12 dicembre. "Il viaggio ci sta conducendo in luoghi ed esperienze tra le più diverse, dall'Umbria all'Emilia Romagna, dalla Toscana alla Lombardia ‐ dice Alberto Irone, portavoce della Rete degli studenti medi ‐ siamo partiti dai lavoratori dell'Ast di Terni per poi arrivare al ToolBox di Bergamo, luogo di condivisione tra sindacato e studenti, passando per la Fincantieri e gli studentati di Ancona, l'Emilia Romagna e i lavoratori dell'Electroloux, e la Toscana, per riqualificare una scuola colpita dall'alluvione a Marina di Carrara". Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell'Unione degli Universitari, spiega: "manteniamo fissa davanti a noi un'unica direzione, quella dei diritti per costruire il futuro". "La prima parte del viaggio ‐ continua ‐ ha dimostrato che gli slogan fini a sé stessi non sono più sufficienti: il governo deve iniziare ad ascoltare il Paese, quel Paese che noi abbiamo raccontato in questi giorni, un Paese che chiede di cambiare". Per Scuccimarra "le esperienze positive che abbiamo incontrato, come il ToolBox di Bergamo, sono tante, quante le persone che credono in un'Italia diversa fatta di diritti per tutti: da qui pensiamo debba ripartire il governo. Giovani Cgil. Flash mob a Roma contro il Jobs Act Intanto oggi i giovani della Cgil si mobilitano contro la legge delega del governo Renzi. “Il Jobs Act fa acqua da tutte le parti”. Questo il tema del Flash mob organizzato per oggi dai giovani della Cgil, nell'ambito della campagna 'Xtutti', a Roma alle ore 12 in via del Corso, all'altezza della Galleria Alberto Sordi in piazza Colonna, “per smascherare i veri contenuti” del disegno di legge delega sul lavoro. Dopo il passaggio alla Camera, e il prossimo via libera definitivo da parte del Senato, i giovani della Cgil saranno in piazza, nei pressi di palazzo Chigi, sede del governo, “perché sia visibile a tutti come il provvedimento sul lavoro 'faccia acqua' da tutte le pari”. Sarà quest'ultimo, infatti, il tema sul quale 'giocheranno' i giovani Cgil per dare vita al Flash mob. Ma quella di domani, fanno sapere i giovani del sindacato, “sarà soltanto la prima delle tante iniziative che metteremo in campo in vista dello sciopero generale del prossimo 12 dicembre. La mobilitazione infatti non si esaurirà con l'approvazione della legge delega, né tantomeno con lo sciopero generale, ma continuerà anche oltre, parallelamente al varo dei decreti delegati, contro le politiche del governo, a partire dai temi del lavoro, e perché ci sia un vero e positivo cambiamento”. Domani in piazza i lavoratori delle costruzioni per rilanciare l’edilizia "Al sesto anno consecutivo di crisi del settore delle costruzioni appare ormai evidente che le ricette messe in atto finora per contrastarla siano state fallimentari". Lo afferma la Fillea Cgil in una nota, spiegando che "le sole politiche dei tagli sulla spesa degli investimenti e di allentamento delle regole non producono lavoro". "Anche quest'anno, nonostante i dati, confermino un ulteriore calo del 10% degli occupati arrivando a circa 800.000 posti di lavoro bruciati dall'inizio della crisi, nei provvedimenti adottati dal governo non si avverte un radicale cambiamento di quelle politiche e i timidi segnali positivi restano largamente insufficienti a dare risposte adeguate ai lavoratori del settore e ad un Paese che avrebbe quanto mai bisogno di un imponente piano di interventi di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio e in infrastrutture strategiche. I lavoratori del settore delle costruzioni chiedono con forza risposte concrete capaci davvero di rilanciare la buona occupazione e di rispondere ai bisogni del Paese". Per questo domani si svolgerà una giornata di mobilitazione nazionale del settore delle costruzioni, promossa da Fillea Filca Feneal, con manifestazioni e presidi regionali. Walter Schiavella, insieme a segretati generali di Filca e Feneal, sarà a Roma, a Porta Pia, dove dalle 9.30 si svolgerà un presidio davanti al Ministero delle Infrastrutture. Su Facebook e Twitter gli aggiornamenti in tempo reale. HashtagTwitter #inlottaXilfuturo E sabato toccherà ai lavoratori dell’agroalimentare Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, interverrà sabato 29 novembre a Roma alla manifestazione indetta da Flai e Uila, sindacati dell'agroalimentare, contro il lavoro nero, lo sfruttamento e il caporalato che affliggono il settore, ma anche contro il Jobs act. Ad illustrare gli obiettivi della giornata sono stati ieri i segretari della Uila e della Flai, Stefano Mantegazza e Stefania Crogi. ''Sabato arriveranno a Roma 10 mila persone ‐ ha detto Mantegazza – 4 mila in più rispetto alle nostre aspettative, speriamo che piazza Santi Apostoli, dove arriverà il corteo, basterà a contenerci tutti''. Una manifestazione che, come ha detto Crogi, nasce ''per avere più contrattazione, più diritti e più tutele'', con cinque priorità: trasparenza nel mercato del lavoro agricolo; forestazione produttiva sostenibile, valorizzando le attività dei lavoratori dei consorzi di bonifica nella gestione del territorio; rinnovo del Ccnl dei forestali; rifinanziamento del settore allevatori; applicazione del testo Unico su salute e sicurezza per i lavoratori della pesca. Sul fronte del Jobs act, oltre a bocciare la modifica dell'articolo 18, i due segretari ribadiscono il loro no alla liberalizzazione dei voucher lavoro a tutti i settori e al taglio del fondo dei Patronati. AGENDA Oggi Roma – Cgil nazionale, Sala 'di Vittorio', Corso d'Italia, 25 ‐ ore 9.30. Iniziativa Silp Cgil 'Lavoro Sindacato Polizia'. Partecipa il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso Roma ‐ Facoltà d’Ingegneria, Sala del Chiostro, via Eudossiana 18 ‐ ore 16. Convegno Unesco‐Dess 'L’Educazione alla Sostenibilità e il Mondo del Lavoro'. Partecipail segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi Napoli ‐ Città della Scienza ‐ ore 10. Verso lo sciopero generale del 12 dicembre: attivo quadri e delegati Filctem Cgil delle regioni del centro‐sud. Partecipa il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari Domani Roma ‐ Piazzale di Porta Pia ‐ ore 9.30. Giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori delle costruzioni. Partecipa il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso Bastia Umbra (PG) ‐ Centro Umbria Fiere 'Maschiella' ‐ ore 9.30. Verso lo sciopero generale del 12 dicembre: attivo dei quadri e dei delegati Cgil Umbria. Partecipa il segretario confederale della Cgil, Gianna Fracassi. Venerdì Parigi ‐ ore 14. Undicesima Biennale di Lasaire 'L'Europa per l'occupazione e il lavoro'. Partecipa il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso L'Aquila ‐ Auditorium Cgil, via Saragat ‐ ore 15. Campagna 'Legalità una svolta per tutte': iniziativa a L'Aquila 'Cultura, Legalità, Lavoro nelle città, nei paesi, nei borghi del cratere sismico'‐ Partecipa il segretario confederale della Cgil, Gianna Fracassi Ancona ‐ Cgil Marche, Sala 'D'Antona', via 1° Maggio ‐ ore 15. Iniziativa Cgil Marche e Fp Cgil Marche 'Quale riforma per i servizi ispettivi'. Partecipa il segretario confederale della Cgil,Serena Sorrentino Sabato Roma ‐ Piazza Santi Apostoli ‐ ore 9. Verso lo sciopero generale del 12 dicembre: Giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori dell'agroindustria. Partecipa il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso Mattinale chiuso alle 7,35. Rassegna stampa completa in intranet sul portale Cgil dalle 10,30 ‐
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