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PRESENTAZIONE
RAGION
DI STATO
In Afghanistan la guerra non si ferma, i talebani organizzano continui
attentati. Il Colonnello dei Servizi Segreti Italiani Fontana e il Capitano Rosso
trattano una tregua con i capi tribù, ma in una imboscata Fontana viene
catturato. Per liberarlo dovranno affidarsi alla mediazione di un “signore
della guerra” libanese, Rashid, uomo potente e pericoloso. Rosso dovrà
occuparsi della protezione di Rania, la moglie di Rashid, e di sua figlia.
Inaspettatamente, tra Rosso e la donna nasce un sentimento profondo. Una
spy story tra l’Italia, Libano e Afghanistan, tra colpi di scena, compromessi,
tradimenti e “ragioni di Stato”.
Una coproduzione Rai Fiction e Cattleya, per la regia di Marco Pontecorvo,
in onda lunedì 12 e martedì 13 gennaio, in prima serata su Rai1. Una storia
di fantasia, scritta da Andrea Purgatori e Laura Ippoliti, ed ambientata
circa 5 anni fa, al culmine della presenza del contingente italiano in
Afganistan, nell’ambito dell’operazione militare a guida Nato, autorizzata
dalle Nazioni Unite. Con Luca Argentero (Capitano Rosso), Saadet Aksoy
(Rania), Anna Foglietta (Stella), Giorgio Colangeli (Massa), Olivier Loustau
(Rashid), Ninni Bruschetta (Ranieri) e con la partecipazione di Camilla
Filippi, Roberto Citran, Vincent Riotta e Andrea Tidona.
NOTE DI REGIA
RAGION
DI STATO
Sono stati tanti gli elementi del progetto “Ragion di Stato” che mi hanno
affascinato.
Per primo il fatto che fosse un’avvincente storia ambientata nel mondo dei
servizi segreti internazionali e quindi con un ampio respiro internazionale.
Le vicende si svolgono infatti in tre diversi Paesi: Afghanistan, Libano e
Italia.
In secondo luogo la ricerca di un equilibrio tra spy story e storia d’amore.
Mettere insieme questi due elementi cardine non è stato facile, è stata
per me una sfida interessante, ma grazie all’aiuto di tutti, dal cast alla
produzione fino ai più stretti collaboratori, siamo riusciti a realizzare un
prodotto in cui si fondono le forti emozioni che appartengono ad entrambi
i generi.
Marco Pontecorvo
LA STORIA
RAGION
DI STATO
Due uomini viaggiano a bordo di un fuoristrada che avanza su uno sterrato
tra le imponenti montagne dell’Afghanistan. Il loro rapporto è molto simile
a quello tra un padre ed un figlio: Rosso, il principale protagonista, è con
Fontana, capo delle operazioni dell’Aise in Afghanistan, uomo in servizio
da molto tempo e con una vena di amaro realismo per un conflitto di cui non
vede una fine reale. Rosso ha imparato tutto dal suo mentore ed è un ottimo
agente, efficiente e ‘chirurgico’ in azione. Ma quella mattina l’operazione
in cui i due sono impegnati non va come previsto e Fontana viene catturato
da un gruppo di Talebani, che in cambio della sua restituzione chiede che
vengano liberati alcuni dei suoi militanti prigionieri degli Americani.
Rosso, lacerato, deve far rientro in Italia. L’Ammiraglio Massa, Direttore
dell’Aise, non vuole coinvolgere gli Americani e sceglie una strada diversa
per arrivare alla liberazione di Fontana, quella della trattativa, chiedendo
la mediazione di un ‘signore della guerra’ libanese (Rashid), uomo ricco,
potente e pericoloso. La scelta di Massa non è condivisa dal suo vice
(Ranieri), palesemente filo-americano, e spiazza doppiamente Rosso, a
cui Massa affida un compito apparentemente secondario: occuparsi della
protezione di una donna. Si tratta di Rania, la moglie di Rashid, che
è in arrivo a Roma con la figlia dodicenne, malata, che Rashid intende
far visitare da uno specialista italiano. Rania è una donna sensibile e
infelice, sposata giovanissima a Rashid, che la considera nient’altro che
un bell’oggetto di sua proprietà. I sentimenti giocano un ruolo potente e
fondamentale nella storia: tra Rosso e Rania nasce un amore imprevisto ed
incontenibile.
Mentre la trattativa per la liberazione di Fontana va avanti, Rosso organizza
la fuga di Rania in Svizzera, che si risolve però in un insuccesso. La donna
viene rimpatriata a Beirut.
Rosso ne è ancora all’oscuro, occupato in Afghanistan nell’operazione
LA STORIA
RAGION
DI STATO
finale di liberazione di Fontana. Nel momento cruciale dello scambio
prigionieri, un Apache americano piomba sul luogo del riscatto e scatena
una carneficina che finisce per falcidiare anche Rosso e Fontana.
Rosso, però, è tutt’altro che morto e Massa, l’unico a saperlo vivo, gli
propone un patto: lavorerà sotto copertura e direttamente per lui negli
scenari caldi del Medio Oriente, all’insaputa del Servizio e soprattutto
di Ranieri. In cambio avrà la possibilità di entrare in contatto e di salvare
Rania.
Contemporaneamente Massa costringe Rania a spiare il marito Rashid,
sospettato di essere a capo di un pericoloso traffico di armi chimiche.
L’amore tra Rosso e Rania indirizza il corso degli eventi successivi. Rosso,
uomo di forti ideali e grandi passioni, deve confrontarsi con i molteplici
e stratificati livelli del ‘gioco’, con le doppie e triple anime dei suoi nemici
e dei suoi amici, con le spinte contrastanti del ricatto, dell’obbedienza,
dell’amore e della paura, con i conflitti interiori cui è sottoposto, chiamato
a scegliere tra ragione e sentimento. Ma anche lo Stato, come il cuore, ha
le sue ragioni che la ragione non conosce.
presenta
RAGION DI STATO
regia di
Marco Pontecorvo
Con
Luca Argentero
Saadet Aksoy
Anna Foglietta
Giorgio Colangeli
Olivier Loustau
Ninni Bruschetta
e con la partecipazione di
Camilla Filippi
Roberto Citran
Vincent Riotta
Andrea Tidona
una coproduzione
Rai Fiction e Cattleya
CAST ARTISTICO
RAGION
DI STATO
RossoLUCA ARGENTERO
RaniaSAADET AKSOY
StellaANNA FOGLIETTA
MassaGIORGIO COLANGELI
RashidOLIVIER LOUSTAU
RanieriNINNI BRUSCHETTA
FatmaELETTRA ROSSIELLO
Primo Ministro
MAURIZIO MARCHETTI
BundyMATT PATRESI
FlaviaCAMILLA FILIPPI
Sermonti
ROBERTO CITRAN
CharlieVINCENT RIOTTA
FontanaANDREA TIDONA
RAGION
DI STATO
RegiaMARCO PONTECORVO
Soggetto e sceneggiatura
LAURA IPPOLITI
ANDREA PURGATORI
Direttore della Fotografia
VINCENZO CARPINETA
Musica FRANCESCO DE LUCA
ALESSANDRO FORTI
ScenografiaMASSIMILIANO
NOCENTE
CostumiSIMONETTA LEONCINI
MontaggioALESSIO DOGLIONE
CAST TECNICO
CastingADRIANA SABBATINI
Aiuto regia
LUIGI SPOLETINI
Suono ANDREA GIORGIO MOSER
Organizzatore generale
ENZO TACCHIA
ALESSIA SINISTRO
Direttore di produzione
STEFANO DIOGUARDI
Produttore Rai
TONINO NIEDDU
Una co-produzione RAI FICTION -
CATTLEYA Prodotto da MAURIZIO TINI
per CATTLEYA
RAGION
DI STATO
LE PUNTATE
Prima puntata
In Afghanistan la guerra non si ferma, i talebani organizzano continui
attentati. Il colonnello dei Servizi Segreti Italiani Fontana e il capitano
Rosso trattano una tregua con i capi tribù, ma in una imboscata Fontana
viene catturato. Rientrato in Italia, Rosso è convocato da Massa, il capo
dei Servizi. Insieme al vice Ranieri e all’analista Stella, elaborano un
piano per liberare Fontana: sfrutteranno la mediazione di un ‘signore della
guerra’ libanese, Rashid, uomo potente e pericoloso. Massa, però, ordina
a Rosso di rimanere in Italia: dovrà occuparsi della protezione di Rania,
la moglie di Rashid, che è in arrivo a Roma per far curare la figlia malata.
Le cure della bambina sono, infatti, il “prezzo” pagato per la mediazione
di Rashid.
Rania è una donna sensibile e infelice, sposata ad un uomo che la
considera solo un bell’oggetto di sua proprietà. Inaspettatamente, tra
Rosso e la donna nasce un sentimento profondo che spinge il giovane
agente ad aiutarla a fuggire in Svizzera. La fuga però viene sventata
e la donna riconsegnata al marito. Rosso è inviato in Afghanistan per
partecipare alla liberazione di Fontana, ma nel momento cruciale dello
scambio prigionieri, un elicottero americano bombarda il luogo. Rosso e
Fontana rimangono sotto le macerie.
RAGION
DI STATO
LE PUNTATE
Seconda puntata
Fallito il tentativo di liberazione di Fontana i due agenti italiani sono
dichiarati ufficialmente morti. Massa capisce che l’intervento americano
non può essere causale e che, dunque, all’interno del suo team c’è una
talpa. Si tratta in realtà di Ranieri, il suo vice, che trama alle sue spalle
assieme a Bundy, capostazione della CIA in Italia, entrambi in una cordata
oltranzista, se non deviata, dei servizi di intelligence.
Rosso, però, è tutt’altro che morto e Massa, l’unico a saperlo, gli propone
un patto: lavorerà sotto copertura, all’insaputa del Servizio e soprattutto
di Ranieri. In cambio avrà la possibilità di entrare in contatto e di salvare
Rania. Contemporaneamente, Massa costringe la donna a spiare il marito
Rashid, sospettato di stare organizzando un attentato con armi chimiche.
Rashid scopre che sua moglie passa informazioni ai servizi italiani e,
anziché eliminarla, decide di darle falsi indizi per depistare gli Italiani.
L’uomo ha però sottovalutato non solo l’intelligenza di sua moglie, ma
anche le capacità eccezionali di Rosso e i contatti di Massa con la parte
“sana” della CIA. L’esplosivo necessario all’attentato progettato da Rashid
viene intercettato ed eliminato. La giustizia sembra aver vinto e Rosso e
Rania possono finalmente vivere il loro amore. Ma, forse, sarà necessario
accettare scomodi compromessi. Perché in certe situazioni e in certi
contesti, la “Ragion di Stato” deve prevalere.