Verbale - Regione Piemonte

Conferenza permanente Regione - Autonomie Locali
Seduta ordinaria del 10 Ottobre 2014
Verbale
In data 10 ottobre 2014 presso i locali della Sala riunioni della sede
regionale di Via Viotti 8, Torino si è riunita alle ore 09.10 su convocazione
del Presidente della Giunta regionale la Conferenza permanente RegioneAutonomie locali.
I partecipanti sono individuati nell’elenco presenze allegato al
presente verbale.
La seduta è presieduta dall’Assessore regionale alle Autonomie locali
competente per materia, Aldo Reschigna.
Sono presenti, l’Assessore Aldo Reschigna, l’Assessore
all’Urbanistica, all’Ambiente e alla Montagna, Alberto Valmaggia, la
Dirigente Responsabile del Settore Rapporti con le Autonomie Locali
dott.ssa Laura Di Domenico, nonché nella funzione di Segretario
verbalizzante la dott.ssa Silvia Balasco.
Si esaminano i punti iscritti all’ordine del giorno.
A) Approvazione del verbale dei lavori della Conferenza permanente
Regione-Autonomie locali della seduta del 25/07/2014 (p.to n. 1 all’o.d.g.).
Il verbale della seduta del 25/07/2014 è approvato all’unanimità dai
presenti.
B) Bozza di D.G.R.: “Art. 1, comma 91, L. 56/2014; Accordo StatoRegioni sancito in Conferenza unificata dell’11/9/2014. Istituzione
dell’Osservatorio regionale in materia di riordino delle funzioni e dei
compiti amministrativi agli Enti locali”. Parere della Conferenza. (p.to n. 4
all’o.d.g.).
L’Assessore passa subito al merito del provvedimento - che dà avvio
all’Osservatorio Regionale per l’attuazione della L 56/2014, come previsto
dall’Accordo dell’11 settembre scorso tra Governo e Regioni e con presa
d’atto di ANCI e UPI Nazionale - e invita le Associazioni ad esprimere la
propria opinione a riguardo.
Per quanto riguarda la composizione dell’Osservatorio regionale,
l’UPP condivide la scelta della Regione di estendere la rappresentatività a
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locali
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tutte le Associazioni degli enti locali, (andando oltre le previsioni
dell’Accordo), mentre rileva persistere un difetto di rappresentatività delle
Aree vaste, rimessa solo al Presidente dell’UPP e al Sindaco della Città
Metropolitana.
Pertanto l’UPP richiede che l’Osservatorio sia aperto alla
partecipazione di tutti i Presidenti (o legali rappresentanti) delle Province
piemontesi, in sintonia peraltro con le previsioni di altre regioni italiane.
Tale apertura sarebbe anche giustificata, precisa la Provincia di Torino
presente alla seduta, in considerazione dei delicati compiti che
l’Osservatorio è deputato a svolgere, la ricognizione delle funzioni oggetto
di riordino - la valutazione della copertura finanziaria nonché la questione
del personale, benché l’Accordo non le annoveri espressamente tra le
finalità istituzionali di competenza dell’Osservatorio.
ANCI condivide solo in parte quanto rilevato dall’UPP e osserva che
trattasi di un provvedimento dovuto che merita piena approvazione anche
per quanto riguarda la composizione dell’Osservatorio; in proposito ricorda
ancora l’ANCI, che è avviato il processo di integrazione tra ANCI e UPI
per la definizione di una rappresentanza unitaria a livello nazionale, il che
implica la composizione ad unità anche degli interessi dei quali ciascuna
Associazione si fa portavoce.
L’UPP interviene ancora per precisare che l’eventuale disparità di
vedute tra le Associazioni non significa necessariamente conflittualità tra le
stesse, quanto piuttosto, ribadisce l’UPP, l’opportunità di garantire una
maggior rappresentatività delle Province in seno all’Osservatorio.
L’Assessore A. Reschigna, raccolte le prime osservazioni emerse nel
corso della seduta, espone quanto segue: l’Osservatorio è previsto
dall’Accordo sancito in Conferenza Unificata, pertanto la sua istituzione è
sì obbligatoria ma costituisce, a giudizio dell’Assessore, anche
un’opportunità per la Regione e il sistema delle Autonomie Locali; infatti
la Regione intende procedere non solo alla ricognizione delle funzioni
provinciali oggetto di riordino, bensì al censimento di tutte le funzioni e
compiti amministrativi conferite agli enti locali e l’osservatorio può
rappresentare un utile supporto.
L’Accordo prevede, com’è noto, tempi ristretti per il raggiungimento
delle finalità previste (“le regioni adottano le iniziative legislative di loro
competenza entro il 31/12/14”), e l’Osservatorio non può configurarsi che
come un organismo operativo e funzionale, sganciato da meccanismi di
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funzionamento di tipo assembleare (infatti gli spettano compiti consultivi,
di impulso e coordinamento e non funzioni deliberanti).
Pertanto, ribadisce l’Assessore, l’intenzione di mantenere una
composizione snella e funzionale, con l’accorgimento tuttavia, di allargare
le sedute alla partecipazione di tutti i Presidenti delle Province, venendo
incontro, in tal modo, alle richieste dell’UPP. Aggiunge ancora che resta in
capo alle Associazioni degli Enti Locali e all’UPP in particolare, l’onere di
fare sintesi delle istanze degli Enti che rappresentano e dei soggetti (i
Presidenti delle Province) che assistono alle sedute dell’Osservatorio.
Infine, per l’acquisizione di ogni elemento utile all’adozione delle
scelte regionali, prosegue l’Assessore, è prevista, a supporto dei lavori
dell’Osservatorio, l’istituzione di tavoli di confronto e ascolto con le
organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e con le
Associazioni di categoria.
Prima di addivenire all’espressione del parere, l’UPP affronta una
questione appena accennata all’inizio della seduta, vale a dire l’opportunità
che l’Osservatorio effettui, contestualmente alla ricognizione e
riallocazione delle funzioni, anche una valutazione circa l’adeguatezza
della copertura finanziaria delle stesse - anche se tale compito esorbita dalle
competenze proprie dell’Osservatorio.
Esaurita la disamina del provvedimento in esame e acquisita
dall’Assessore A. Reschigna la rassicurazione richiesta in ordine alle
questioni che l’Osservatorio dovrà affrontare, le Associazioni esprimono
parere favorevole con le specificazioni esposte e l’atto viene licenziato
all’unanimità dai presenti.
C) Bozza di D.G.R.: “L.r. 56/1977. Tutela ed uso del suolo e s.m.i. e
D.lgs. 152/2006 e s.m.i. Norme in materia ambientale. Indicazioni
procedurali per lo svolgimento del procedimento di verifica di
assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica (VAS) degli
strumenti urbanistici esecutivi (SUE) e adozione delle linee guida per la
predisposizione dei relativi elaborati ”. Parere della Conferenza. (p.to n. 3
all’o.d.g.).
Prende la parola l’Assessore Valmaggia soffermandosi sulle finalità
perseguite dall’atto in oggetto, che sono essenzialmente quelle di introdurre
maggiore semplificazione nei procedimenti di adozione dei SUE,
individuando quella soglia al di sotto della quale si possa prevedere una
esenzione dalla VAS e dalla verifica di assogettabilità alla stessa.
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Entrando nel merito del provvedimento l’Assessore Valmaggia ricorda ai
presenti che gran parte delle osservazioni tecniche pervenute sono state
accolte e recepite della bozza di DGR in esame e si rivolge alle
Associazioni per accogliere eventuali altre istanze o richieste di
precisazioni a riguardo.
L’ANCI, premesso che il provvedimento risulta, oltre che dovuto, molto
opportuno per le indicazione pratiche e operative che contiene, si accinge
ad esporre alcune criticità ancora presenti, relative alle indicazioni
contenute nell’atto (punto 1.5) circa l’individuazione dei soggetti con
competenza ambientale da consultare nel procedimento.
Il problema scaturisce dall’esigenza di circoscrivere tali soggetti ai soli
organismi effettivamente indispensabili e di delimitarne con precisione le
attribuzioni, onde arginare la formalizzazione di pareri discrezionali,
contenenti spesso mere opinioni e esorbitanti la sfera di competenza del
soggetto che li pronuncia. In particolare l’ANCI intende segnalare alla
Giunta Regionale l’operato dell’ARPA affinché venga richiamata al
rispetto del principio di leale collaborazione istituzionale e invitata a restare
nei limiti che le competono, motivando le valutazioni effettuate
esclusivamente con riferimenti tecnico-scientifici dotati di efficacia
giuridica.
L’Assessore Valmaggia accoglie nella sostanza le osservazioni esposte, ad
eccezione dell’ultima richiesta relativa alla motivazione dei pareri perché
contraria alla natura stessa dell’attività consultiva (peraltro non vincolante)
e assicura le Associazioni sull’impegno della Giunta nell’assumere le
misure necessarie (per esempio con l’approvazione di linee guida) affinché
l’Agenzia
mantenga il proprio ruolo istituzionale di supporto e
collaborazione.
A questo punto le Associazioni, terminata la trattazione delle questioni
emerse, esprimono all’unanimità parere favorevole.
C) Comunicazioni dell’Assessore regionale agli Enti locali sull’attività
Ddella Giunta regionale di interesse per il sistema delle Autonomie locali
p.to n. 2 all’o.d.g.):
punto c)
Bozza di D.G.R.: “Adeguamento dei modelli “MUDE
Piemonte” ai moduli unificati nazionali adottati con l’Accordo tra il
Governo, le Regioni e gli Enti locali, concernente l’adozione di
moduli unificati e semplificati per la presentazione dell’istanza del
permesso di costruire e della segnalazione certificata di inizio attività
(SCIA) edilizia. Accordo, ai sensi dell’art. 9, comma 2, lett. c) del
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D.Lgs. 28/8/1997 n. 281 e loro diffusione attraverso il sistema
telematico “MUDE Piemonte””. Proposta di parere della Conferenza.
La parola passa alla Dott.ssa DiDomenico che richiama l’attenzione sulla
comunicazione di cui all’oggetto, poiché con la stessa si richiede il parere
della Conferenza.
In coerenza con le risultanze del tavolo tecnico del 2 ottobre u.s., nel corso
del quale le Associazioni manifestavano la propria disponibilità a rendere il
parere in Conferenza - riferisce la Dott.ssa DiDomenico - le Associazioni,
valutato il provvedimento maturo per la trattazione, esprimono
all’unanimità parere favorevole.
Punti a) e b) Comunicati dell’Assessore all’Ambiente, Urbanistica,
Programmazione territoriale e paesaggistica, Sviluppo della
montagna, Foreste, Parchi, Protezione civile.
La Dott.ssa DiDomenico riferisce che i comunicati sono stati ampiamente
illustrati e spiegati nel corso del tavolo tecnico e non necessitano di parere
in Conferenza.
In conclusione della seduta, prende la parola la LEGA delle AUTONOMIE
LOCALI con un intervento di carattere generale volto a sollecitare l’attuale
governo regionale a varare una nuova legge sull’urbanistica, che non si
limiti, come la Giunta precedente, ad intervenire sulla legge esistente (la
LR 56/77) poiché essa rimane inadeguata e “vecchia” anche se in parte
migliorata.
L’Assessore Reschigna apprezza la sollecitazione pervenuta e informa i
presenti che il Presidente Chiamparino sta operandosi proprio nel direzione
di sollecitare e accogliere iniziative, suggerimenti, proposte provenienti da
tutto il territorio, dalle Associazioni di categoria al sistema delle
Autonomie Locali.
Non essendoci ulteriori interventi, l’Assessore A. Reschigna dichiara
chiusa la seduta che termina alle ore 10.00.
Il Segretario verbalizzante
dott.ssa Silvia Balasco
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