Bozza del Progetto 18 guigno 2014 CENTRO RUSSO BORODINA MERANO ROSSOTRUDNICHESTVO «PAGINE SCONOSCIUTE DELLA GRANDE GUERRA: LA MEMORIA TIROLESE» (IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE ) CONFERENZA REGIONALE Tracce russe della Grande Guerra nel Tirolo CON LA PARTECIPAZIONE DI: Associazione Russa Storico-Militare CON IL SOSTEGNO DI: Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige Bolzano 5 Luglio 2014 Ricollegandosi al tema finora trattato riguardante la memoria della tragedia umana che caratterizzò la Grande Guerra, questa volta, alla conferenza regionale 2014 che si terrà a Bolzano, si affronteranno gli aspetti sociali e umanitari della guerra dimenticata, nonché i destini dei prigionieri di guerra russi. Le ricerche sugli eventi di quegli anni non intendono contribuire alla riapertura di vecchie ferite, ma alla comprensione reciproca tra i popoli che all’epoca combatterono gli uni contro gli altri. Il 21 e 22 giugno 2012 a Merano (Italia) ha avuto luogo la conferenza internazionale «Italia, Austria e Russia nella Grande Guerra: la memoria tirolese». L’evento ha dato il via a una serie di forum organizzati nell’ambito del progetto internazionale «Pagine sconosciute della Grande Guerra: la memoria tirolese (2012-2018)», appoggiato dal Centro Russo Borodina – Merano in collaborazione con diversi partner. Storici e rappresentanti delle istituzioni pubbliche provenienti da Italia, Austria e Russia hanno partecipato a un vivace scambio di opinioni su pagine poco conosciute della storia della Grande Guerra. Particolare attenzione è stata data alle problematiche di natura umanitaria, tra cui la situazione dei prigionieri di guerra in Alto Adige. Migliaia di prigionieri di guerra russi furono portati al fronte tirolese dall’esercito austro-ungarico, dove furono impiegati nella costruzione di vie di comunicazione e di equipaggiamenti per il fronte. A causa di lavori pesanti, fame, freddo e incidenti in montagna, nonché di epidemie e di malattie, persero la vita e furono seppelliti sul suolo del Tirolo storico. Nella memoria degli altoatesini si sono conservate tracce di riconoscenza nei confronti dei russi. Già nel periodo tra le due guerre la maggior parte delle salme fu trasferita e furono eretti modesti monumenti. La memoria comune della Grande Guerra può gettare basi importanti per la comprensione e la collaborazione in Europa. 2 5 luglio 2014 Libera Università di Bolzano Stanza D1.02, 1. piano, Tratto D PROGRAMMA DELLA CONFERENZA 9.00 – 9.30 Inaugurazione della conferenza Discorsi di apertura: Pruss Andrey, direttore del Centro Russo Borodina – Merano (Italia) Lobanova Elena, rappresentante di Rossotrudnicestvo – Roma (Italia) Saluti da parte di: Rappresentante dell’Amministrazione della Provincia Autonoma di Bolzano Rappresentante dell Consolato della Federazione Russa a Milano (Italia) Michail (Donskow), vescovo di Ginevra e dell’Europa occidentale, chiesa russo-ortodossa all’estero Torgascev Аnton , redattore capo della rivista «Voennaja Archeologija» (archeologia bellica), Mosca Sadovnikov Denis, rappresentante Membro dell’associazione russa storicomilitare, Mosca Moderatore Gustav Pfeifer, vicedirettore dell’Archivio provinciale di Bolzano 9.30 – 11.00 11.15 - 13.00 Interventi principali: Mederle Oswald – storico locale (Bressanone), „Breve descrizione geografica del fronte tirolese “ Vicenzi Maurizio – direttore del Museo della Guerra Bianca di Pejo Paese (Trentino), „ Prigionieri russi nella zona del Tonale ”; 3 Mederle Oswald – storico locale (Bressanone), „Notizie sui prigionieri russi in riferimento allo sbarramento della Valle dell’Adige “ Perathoner Elfriede – storico, (Val Gardena), „Le tracce russe in val Gardena “; Rupert Gietl – archeologo, (Sesto) "La prima guerra mondiale nel Tirolo dal punto di vista della ricerca archeologica. Nuovi risultati."; Georg Tengler – storico locale, (Bolzano), “I prigionieri russi di guerra come forza lavoro nell’ agricoltura”. - Eberhard Reinstadler – storico locale, (Solda), „Ortler Front“ - Giovanni Terranova – storico locale (Trento), “Prigionieri russi sull'isola di Asinara”. 13.00 – 14.30 Pausa pranzo 14.30 –15.30 Continuazione della conferenza Interventi: ricercatori russi «Indagini sul fronte tirolese: le fonti russe» Sadovnikov Denis, rappresentante dell’associazione russa storico-militare, Mosca-Russia «Valutazione dell’attività del primo Forum giovanile internazionale di storia militare «NESSUNO È DIMENTICATO — LA MEMORIA TIROLESE » - «I prigionieri austro-ungarici e tedeschi nel Governatorato di Tobolsk, Siberia» 4 15.30- 17.00 DIBATTITO APERTO PAGINE SCONOSCIUTE DELLA GRANDE GUERRA: LA TRAGEDIA DEI PRIGIONIERI RUSSI Sono invitati a partecipare al dibattito tutti gli interessati volenterosi di condividere informazioni tratte dagli archivi di famiglia e ricordi dei prigionieri russi che hanno custodito, contribuendo così al rilevamento di dati esaustivi riguardanti la permanenza dei prigionieri russi sulle Alpi tirolesi. Conclusione della conferenza 5 Programmentwurf vom 18. Juni 2014 RUSSISCHES ZENTRUM BORODINA MERAN ROSSOTRUDNICHESTVO «VERGESSENE SEITEN DES ERSTEN WELTKRIEGES: TIROLER ERINNERUNG» ( ZUM 100. JAHRESTAG DES ERSTEN WELTKRIEGES ) REGIONALE KONFERENZ Russische Spuren des Ersten Weltkriegs in Tirol MIT DER TEILNAHME: Russischer Militärhistorischer Verein MIT UNTERSTÜTZUNG VON: Autonome Provinz Bozen - Südtirol Bozen 5. Juli 2014 Als Anknüpfung an das bisher erörterte Thema der Erinnerung an die menschliche Tragödie im Ersten Weltkrieg, wird man sich diesmal auf der regionalen Konferenz 2014 in Bozen mit den sozialen und humanitären Aspekten des in Vergessenheit geratenen Krieges, sowie mit dem Schicksal der russischen Kriegsgefangenen auseinandersetzen. Die Forschungen über die Ereignisse jener Jahre sollen nicht zum Aufreißen alter Wunden, sondern zum Verständnis zwischen den Völkern beitragen, die damals gegeneinander gekämpft haben. Am 21–22. Juni 2012 fand in Meran (Italien) eine internationale Konferenz «Italien, Österreich und Russland im Ersten Weltkrieg: Tiroler Erinnerungen» statt, Die Veranstaltung eröffnete eine Forumsreihe im Rahmen des internationalen Projektes «Vergessene Seiten des Ersten Weltkrieges: Tiroler Erinnerungen (2012–2018)», das von dem Russischen Zentrum Borodina-Meran unter Mitwirkung mehrerer Partner unterstützt wird. Historiker und Vertreter der Öffentlichkeit aus Italien, Österreich und Russland nahmen an einem regen Meinungsaustausch über wenig bekannte Ausschnitte aus der Geschichte des Ersten Weltkrieges teil. Besondere Aufmerksamkeit galt den humanitären Schwierigkeiten, unter anderem der Lage der Kriegsgefangenen in Südtirol. Zigtausende russische Kriegsgefangene wurden von der österreichischungarischen Armee an die Tiroler Front gebracht und bei dem Bau der rückwärtigen Verbindungen und Frontvorrichtungen eingesetzt. Aufgrund von schweren Arbeiten, Hungersnot, Kälte und Unfällen in den Bergen sowie von Seuchen und Krankheiten, kamen sie ums Leben und wurden auf dem Boden des historischen Tirol begraben. Die Russen sind in anerkennender Erinnerung der Südtiroler geblieben. Bereits in der Zwischenkriegszeit wurden die meisten Gräber aufgehoben und bescheidene Denkmäler errichtet. Die gemeinsamen historischen Erinnerungen an den Ersten Weltkrieg können einen wichtigen Grundstein für Verständigung und Zusammenarbeit in Europa bilden. 2 5 Juli 2014 Freie Universität Bozen Raum D1.02, 1. Stock, Trakt D PROGRAMM DER KONFERENZ 9.00 – 9.30 Eröffnung der Konferenz Eröffnungsworte: Andrey Pruss, Direktor des Russischen Zentrums Borodina – Meran Elena Lobanova, Vertreter der Rossotrudnicestvo – Rom Begrüßung: Vertreter der Verwaltung der Autonomen Provinz Bolzano Vertreter der Generalkonsulat der Russischen Föderation in Mailand Michail (Donskow), Bischof von Genf und Westeuropa, Russisch-orthodoxe Kirche im Ausland Аnton Torgascev, Hauptredakteur der Zeitschrift «Militärarcheologie» Moskau, Russland Denis Sadovnikov, Vertreter des Russischen Militärhistorischen VereinsMoskau, Russland Moderator: Gustav Pfeifer – stellvertretender Direktor des Südtiroler Landesarchivs. 9.30 – 11.00 11.15 - 13.00 Hauptbeiträge: - Mederle Oswald, Heimatforscher , Brixen, „Geografische Kurz -Beschreibung der Tiroler Front“; - Maurizio Vicenzi, Direktor der Museum des Weißen Krieges, Peio (TN), „Russische Kriegsgefangene im Tonalegebiet.”; 3 - Mederle Oswald, Heimatforscher, Brixen, „Nachrichten über Kriegsgefangene am Beispiel Etschtalsperre“; Elfriede Perathoner, Historikerin, Gröden, „Russische Spuren in Grödental“; - Rupert Gietl, Archäologe, (Sexten), "Der 1. Weltkrieg in Tirol aus der Sicht der archäologischen Forschung. Neue Ergebnisse."; Georg Tengler, Heimatforscher, Bozen, «Die russischen Kriegsgefangenen als Arbeitskräfte in der Landwirtschaft». Eberhard Reinstadler, Heimatforscher, Sulden, „Ortler Front“ Giovanni Terranova, Heimatforscher, Trient, “Russische Gefangene auf Asinara” 13.00 – 14.30 Mittagspause 14.30 –15.30 Fortsetzung Beiträge: russische Forscher - «Ermittlungen über die Tiroler Front aus den russischen Quellen» Denis Sadovnikov, Vertreter des Russischen Militärhistorischen Vereins, Moskau , Russland , «Auswertung der Tätigkeit des ersten internationalen Jugendforums für Kriegsgeschichte «NIEMAND IST VERGESSEN — TIROLER ERINNERUNGEN» ; - «Die Österreich-ungarischen und deutschen Kriegsgefangenen des Ersten Weltkrieges im Gouvernement Tobolsk, Sibirien» 4 15.30- 17.00 OFFENE DISKUSSION VERGESSENE SEITEN DES ERSTEN WELTKRIEGES: TRAGODIE DER RUSSISCHEN KRIEGSGEFANGENEN Zur Teilnahme an der Diskussion werden alle Interessenten eingeladen, die Informationen aus ihrem Familienarhiv, aufbewahrte Erinnerungen an russische Kriegsgefangene teilen und somit zur Erfassung umfassender Angaben über den Aufenthalt der russischen Untergebener in den Tiroler Alpen beitragen wollen. Auswertung der Konferenz 5
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