Annali del Museo civico di storia naturale Giacomo

ANNALI DEL MUSEO CIVICO
DI
STORIA NATURALE
"GIACOMO
Pubblicati per cura di L.
DORIA,,
CAPOCACCIA
e G.
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4
1
Volume LXXXVII
GENOVA
MONOTIPIA ERREDI
1988-89
ARBOCCO
RES LIGUSTICAE
CCXIX
Mauro Mariotti
(*)
OSSERVAZIONI SULLA FLORA LIGURE. NOTA
Introduzione. Con
una
queste brevi pagine desidero inaugurare
prevalentemente corologico
serie di contributi di carattere
ad alcune entità della Flora Ligure:
si
tratta di note,
relativi
prive di
collegamento sistematico, intese a segnalare specie nuove per
confermare specie dubbie
I (**)
la
e precisare le stazioni di entità di
un
regione,
un
certo
interesse fitogeografico.
I
reperti citati sono depositati, per la
collezioni del
Museo
maggior
Civico di Storia Naturale di
parte, presso le
Genova (GDOR).
In alcuni casi saranno presentate cartine di distribuzione, con
reticolato a quadranti di 5x5
km,
riferito al
sistema
UTM.
Pteris vittata L. (Pteridaceae)
Genova,
12.5.1979,
M.
sul
muraglione del 20" binario
alla stazione ferroviaria di P. Principe,
Mariotti (cuor).
Sulla base degli exsiccata (Fi) e della letteratura (FIORI, 1943)
questa specie è diffusa in diverse località della Campania (Penisola
sorrentina), dell'arcipelago napoletano (Ischia, Capri), della Calabria
(Catanzaro,
Capo Spartivento)
e della Sicilia orientale (dal messinese al
siracusano). Nell'Italia settentrionale fu segnalata (sub P. longifolia L.)
inselvatichita nell'Orto Botanico di
erbario,
e
ma non
BÉGUINOT,
ritrovata,
Padova
sul lago di
e sulla base di esemplari di
Como (BÉGUINOT
in
1910). In Liguria è stata recentemente indicata
FIORI
come
* Dip. to Biologia Ambientale dell'Università. Sez. Botanica. Via P. Mattioli, 4
57100 Siena.
** Lavoro svolto con parziale contributo del M.P.I. (60%).
Annali Mus. Civ. St. Nat. G. Boria, Vol.
LXXXVII
M. MARIOTTI
2
«
avventizia o naturalizzata presso Ventimiglia e a
e
Marchetti
La presenza
(GDOR-Herb.
Ferrarini
in
et al.,
in Liguria di questa specie è
Baglietto)
Botanico dell'Università
Genova » (FERRARINI
1986).
documentata da exsiccata
come pianta coltivata «in
di Genova dal 1866 e nel
(Genova
F. Baglietto alla Chiavarina
Voltri),
produsse spontaneamente». P. vittata è stata
pien'aria» nell'Orto
felceto personale di
dove «nel 1908 si riosservata da oltre un
decennio sui muraglioni della stazione ferroviaria di Piazza Principe,
dove, forse, è giunta in epoca imprecisata dall'Orto Botanico che dista
solo 500 metri. Pare che
considerata, secondo
le
sia
si
ultime eccezionali gelate e
acclimatata bene avendo resistito alle
periodiche ripuliture: può quindi essere
alle
categorie proposte da
VlEGI
et al. (1973), esotica
coltivata spontaneizzata.
Cyrtomium
fortunei
J.
Smith (Aspidiaceae)
Genova, spontanea su un muro del fossato antistante
di Storia Naturale, 6.1987,
una
Si tratta di
frequentemente
tale
di
di felce originaria di Cina,
coltivata, già segnalata
M. Ragogna
Friuli sul
l'edificio del
Civico
e per
il
Indocina e Giappone,
come probabile
avventizia per
il
C. Ticino a Canobbio (PlGNATTI, 1982);
segnalazione ripresa da E. e S. PlGNATTI, (1983) lascia
dubbio
Museo
P. Gardella (gdor).
un margine
sulla certezza della identificazione per la notevole affinità tra
questa specie e C. falcatum (L.
(FERRARINI
et al.,
1986)
la
fil.)
Presi.
Secondo PlCHI SERMOLLI
specie C. fortunei è sfuggita a coltura e
si
è resa avventizia in varie località della regione prealpina e della pianura
adiacente.
Il
rinvenimento a Genova di questa specie è
segnalato per
la
da VlEGI
al.
et.
Liguria;
(1973), di
Quercus suber
Dopo
il
una
sempre secondo
il
le
primo che viene
categorie proposte
esotica coltivata spontaneizzata.
L. (Fagaceae)
lavoro di sintesi sulla distribuzione e sull'ecologia di questa
specie in Liguria
CUCCHI
si tratta,
(BARBERIS
e
MARIOTTI, 1979) e la segnalazione di
Capo Noli, ho potuto accertare
(1981) di una stazione presso
nel luglio 1986, grazie alle indicazioni del prof. A. Girani, la presenza di
Q. suber anche in un'area a monte di Bergeggi verso
La
stazione
150 e 250
si
estende sulle pendici del
il
Capo
M. Rocchetto
m s.l.m., prevalentemente su substrato scistoso.
tra le
di
Vado.
quote di
Le sughere
si
FLORA LIGURE
presentano in nuclei più o
pubescens, o, verso
i
meno
densi,
qua
e là insieme
margini dell'area, in individui
terreno è più profondo, gli individui di Q. suber
discrete (altezza: 9-10
m, diametro
E
del tronco: 40
cm
isolati.
con Q.
Dove
il
hanno dimensioni
circa) e
presentano
una
maggiore estensione perchè altri alberi di sughera si trovano sparsi
anche nella adiacente zona urbanizzata presso la Colonia S. Sebastiano.
un
forte
rinnovamento.
Rispetto
probabile che
è
bene fornire
stazione avesse in passato
suo tempo da BARBERIS e
alle indicazioni fornite a
RIOTTI (1979)
la
MA-
ulteriori precisazioni circa la presenza di
Q. suber nella località di Pegli, dov'era stato rinvenuto un solo piccolo
individuo spontaneo. Nel 1982 e 1983 ho potuto visitare nuovamente la
stazione ed estendere
le
indagini in un'area precedentemente resa
inaccessibile dai proprietari: le sughere, di diverse dimensioni, erano
numerose
assai
del
Rio Marotto
e sparse su quasi tutto
tra
il
torrente stesso e
Contessa, sino a circa 140
stinata in brevissimo
m
s.l.m..
tempo ad
il
il
versante destro della valletta
crinale percorso dalla via al
M.
Purtroppo questa stazione è de-
essere distrutta perchè nella valle sta
sorgendo un vasto complesso residenziale.
Alla luce dei nuovi dati è più evidente l'ampia distribuzione in
Liguria di Q. suber, una specie che sino a pochi decenni or sono vi era
ritenuta rarissima ed estremamente localizzata (Fig.
Fig.
1
-
1).
Distribuzione di Q. suber L. (presenza spontanea) in Liguria.
M. MARIOTTI
4
Amorpha
fruticosa L. (Leguminosae)
Riva della Magra presso Senato, 7. 1979,
Borghetto e la confluenza col Rio Mangia lungo
M.
,
la
Mariotti (gdor); Val di Vara, tra
strada statale n. 566, 6.1987, id. coll.
(gdor).
Questo arbusto di origine nordamericana, coltivato in Italia sin dal
si sta diffondendo vigorosamente in buona parte delle Valli di
Magra e di Vara: l'ho infatti osservato in numerosi punti delle rive dei
due corsi d'acqua fra Bocca di Magra-Fiumaretta e Ponte S. Marghe1700,
Colonizza particolarmente
rita.
le
scarpate,
terreni smossi delle cave
i
e le opere di arginatura; in alcuni casi è stato probabilmente utilizzato
consolidamento di terreni franosi così come avviene in
o favorito per
il
altre regioni.
Nell'ambito della Liguria una precedente segnalazione
(VlGNOLO LUTATI, 1937) riguarda
il
tuttavia è probabile che la presenza di
A. fruticosa nell'estremo levante
distretto langhiano savonese,
ligure risalga a molti decenni fa, essendo già stata raccolta nel 1958 nella
Massa Carrara (VlEGI
limitrofa provincia di
Campanula medium
Con
e
CELA RENZONI,
L. (Campanulaceae)
questa nota, più che prendere in esame
regionale di questo
1981).
interessante
endemismo
a
la
distribuzione
gravitazione
ligure-
provenzale, desidero porre in evidenza l'errore compiuto da più autori
(per esempio
medium per
BARBERO
e
BONO,
1970;
UBALDI, 1986)
caratterizzare con criteri fitosociologici
i
nell'utilizzare C.
boschi liguri con
prevalenza di Ostrya carpini/olia o misti con Fraxinus ornus e Quercus
pubescens.
In realtà C. medium in Liguria non
boschivo;
più o
il
meno
si
ritrova quasi
mai
in
ambiente
suo habitat tipico ed ottimale è rapresentato dalle scarpate
rocciose o sassose con profilo tendente alla verticalità in aree
generalmente calde ed assolate. Ciò è quanto risulta da uno studio
attualmente in corso nel quale sono state già esaminate 200 stazioni
dove questa specie si ritrova con discreta frequenza. C. medium è quindi
specie eliofila che soffre la concorrenza di altre specie appena l'inclinazione del pendio
si
addolcisce e
quando l'illuminazione diminuisce
il
terreno
a causa di
più profondo oppure
una eventuale copertura
si fa
arborea o arbustiva.
Esaminando
le tabelle
prende che l'errore
rilevati:
anche in base
è
presentate dagli autori sopra
citati si
com-
avvenuto senz'altro nella scelta degli stands
alla
presenza di specie come Psoralea bituminosa
,
FLORA LIGURE
5
Spartium junceum, Linum viscosum, Cephalaria leucantha, ecc. è evidente che diversi rilevamenti sono stati effettuati non in aree omogenee
di bosco,
le
ma
margine comprendenti probabilmente
in aree ecotonali di
scarpate delle strade e delle autostrade. L'errore è condiviso da più
autori perchè
però
ognuno
di essi
ha elaborato tabelle diverse utilizzando
derivanti dai
gli stessi dati
medesimi
Leucanthemum pachyphyllum
Marchi
(= Chrysanthemum leucanthemum L.
rilievi fitosociologici.
&
Illuminati (Compositae)
var. crassifolium Fiori)
M. Merelle nell'alta Valle del Rio Baracchino (P.so del Bracco 580 m,
25.7.1984, M. Mariotti (odor); Costa Guaitarola Est nell' alta Valle del Torr. del
Carmine sopra Bonassola (sp), 600 m, 13.8.1984, M. Mariotti (Herb. MariottiGenova); Pendici NW del M. Dragnone presso Zignago (sp), 860 m, 13.8.1984, id.
Pendici
coll.
,
(idem).
Si tratta di
un endemismo serpentinicolo noto sinora per alcune
M.
località toscane:
Ferrato (locus classicus),
M.
Pisano, Montagnoso,
Impruneta, Alta Valle Tiberina e bacino del Cecina. Gli esemplari
corrispondono abbastanza bene
PAGONI
et. al.,
al
citati
lectotypus conservato in FI (AR-
1983), tuttavia nell'ambito delle popolazioni liguri da
me
osservate in più punti del tratto compreso fra Casarza Ligure-Bocco di
Bargone e Sarzana
contemplata da
specie è legata
da
si
ai
ad una certa variabilità che è comunque
PlGNATTI, 1982). Anche in Liguria questa
assiste
MARCHI
(in
substrati ofiolitiferi (serpentiniti, gabbri e serpentiniti
lherzoliti).
Elodea canadensis Michx. (Hydrocharitaceae)
N
Versanti
del gruppo del M. Beigua, nella Valle del Rostiolo in
pendici della Rocca del Ciapùn (SV), 18.6.1976, M. Mariotti (gdor).
Sulla base delle indicazioni fornite da
(1979) e da
PlGNATI
VlEGI
un
et al. (1973),
fosso alle
da
ABBÀ
(1982), E. canadensis, esotica coltivata spontaneiz-
zata, risulta assente in Liguria. Nella Valle del Rostiolo è stata invece
rinvenuta in un piccolo fosso per irrigazione, insieme con Potamogeton
polygonifolius.
segnalata
si
Le
località più
vicine dove è stata precedentemente
trovano nel cuneese e nel vercellese (ABBÀ, 1979).
Festuca robustifolia Markgr.-Dannenb. (Gramineae)
M. Merelle nell'alta
M. Mariotti (gdor).
Pendici
25.7.1984,
Valle del Rio Baracchino (P.so del Bracco), 590 m.,
L'unica segnalazione precedente per
demismo appenninico,
la
Liguria di questo en-
legato prevalentemente ai substrati ofiolitiferi,
M. MARIOTTI
6
riguarda la zona cacuminale del M. Aiona, dove si ritrova in aggruppamenti a Festuca spectabilis o a Sesleria uliginosa a quote di
1480-1630
(Guido e Montanari, 1983).
m
Ho
rinvenuto questa entità, oltre che nella località del reperto
anche
citato,
in
numerosi punti della Liguria
Costa Guai-
orientale:
Ovest sopra Bonassola, riva sinistra del T. Falcinello presso
Sarzana, tra Brugnato e Rocchetta Vara, al P.so del Bocco di Bargone,
tarola
pendici del M. Zenone, presso Bargonasco, presso C. Mirò
Deiva Marina, nella Valle del Rio Masso, ecc. Si tratta di stazioni
comprese fra 70 e 940 m di quota, caratterizzate da substrati ofiolitiferi
sulle
a
(serpentiniti, lherzoliti più o
meno metamorfosate,
una vegetazione fisionomicamente
e da
Euphorbia spinosa ssp.
ligustica e di Genista
Oplismenus undulatifolius
Nel
salzmannii
DC
(Ard.) Beauv. (Gramineae)
felceto della Chiavarina, Voltri-Valle del Cerusa,
Herb. Baglietto/Gruppo
diabasi, gabbri, ecc.)
caratterizzata da pulvini di
10.1908,
s.
coli,
(gdor-
di Voltri)
Già NOELLI (1922) segnalò per primo questa specie in Liguria,
la via romana di Quarto, ma successivamente nessun fiorista la
lungo
riportò per questa regione.
La presenza
l'antica proprietà di
campagna
O. undulatifolius
in Liguria di
viene pertanto antedatata dal reperto citato.
La Chiavarina
di F. Baglietto,
dove
rappresenta
l'illustre
liche-
nologo conduceva esperienze di acclimatazione sulle pteridofite.
Un
sopralluogo da
me
effettuato nel luglio 1986 per
un eventuale
ritrovamento della specie ha dato esito negativo, tuttavia non ho avuto
modo
di esplorare
esaurientemente
la località
per difficoltà di accesso ad
alcune proprietà private.
Le
altre località
dove questa graminea
è segnalata
si
trovano a
Nord
del Po.
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Contributo
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l'Italia
Vif.gi L.,
peninsulare
-
Giorn. Bot. hai., 120 (suppl.
2°):
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C.N.R.
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AQ/1/132, Pavia: 97 pp.
- L., Cela Renzoni G., Garbari F., 1973 (1974)
Soc. hai. Biogeogr., n.s. 4: 125-226.
Viegi
Vignolo Lutati F., 1937
Giorn. Bot. hai, 44:
-
Le Langhe
le
-
165.
specie presenti in
Toscana
Flora esotica d'Italia
e la loro vegetazione.
Appendice 2 a
-
-
Lav.
Nuovo
652.
RIASSUNTO
Vengono
forniti alcuni dati corologici
alcune delle quali sono nuove per
ed ecologici su nove entità della flora ligure,
la regione.
ABSTRACT
Chorological and ecological data are given about nine entities of the Ligurian
some of which new for the region.
Flora,