Bitetto - outline_cap0.cambiamento.culturale

Sciolla Sociologia dei processi culturali, il Mulino, 2007
Capitolo VII. Trasmissione, conservazione e cambiamento culturale
I processi comunicativi
Uno dei veicoli più importanti di diffusione della cultura è il
linguaggio, al cui proposito occorre rilevare che:
• tra linguaggio e pensiero esiste un complesso processo di
interazione
• il linguaggio verbale è spesso accompagnato da codici non
verbali
• pur essendo universale, il linguaggio varia in funzione della
struttura sociale e della cultura in una determinata società
• il linguaggio può denotare un concetto, cioè etichettarlo in
maniera univoca, e può connotarlo, vale a dire riferirsi alle
sue associazioni implicite, a significati ulteriori oltre ciò che
direttamente indica
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Il linguaggio è poi al centro dei processi che vengono definiti di
comunicazione di massa, su vasta scala e che raggiungono
contemporaneamente milioni di persone
• i mezzi tecnici di questo tipo di comunicazione permettono un
alto grado di fissazione, diffusione e riproducibilità dei
contenuti, favorendo anche la partecipazione
• l’apparato istituzionale che governa questi processi è il
sistema dell’industria culturale, inteso come insieme delle
organizzazioni che producono e distribuiscono tali contenuti
• qui si produce poi il distanziamento spazio-temporale,
inteso come distacco della forma simbolica trasmessa dal suo
originario contesto di produzione e suo trasferimento in nuovi
contesti collocati in tempi e luoghi differenti
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La socializzazione
La socializzazione è quel processo attraverso il quale l’individuo
diventa un essere pienamente sociale e si integra, in modo più
o meno completo, in un gruppo o in una comunità. Può essere:
• primaria, quando fa riferimento ai processi di acquisizione delle
conoscenze di base
• secondaria, quando fa riferimento all’apprendimento di ruoli
specializzati, legati alla scuola, al mondo del lavoro, alla
cittadinanza
• legata ai riti di passaggio, che però nelle società contemporanee
sono in crisi a causa della condizione di moratoria sociale assunta
dalla giovinezza
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Socializzazione come condizionamento (Parsons)
A fasi socializzazione.
B; meccanismi specifici
C4 Adolescenza
C: crisi di transizione
C1
Crisi
orale
A: Adattamento
a4 maturità
b4 manipolazione delle
sanzioni
G: Conseguimento
a3 latenza
b3 rifiuto di reciprocità
a1 dipendenza orale
b1 permissività
L: Latenza
a2 attaccamento amoroso
b2 sostegno
I: Integrazione
C2 Crisi anale
4
C3
Crisi
edipica
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Diversamente dal precedente, il paradigma dell’interazione
considera la socializzazione un processo adattivo, in cui l’individuo
ha un ruolo attivo e dialettico con gli altri con cui interagisce
• Piaget sottolinea che la formazione del giudizio morale nel
bambino non dipende solo da una logica interna di sviluppo,
ma dal carattere del sistema di interazione sociale in cui è
inserito, in particolare quando il bambino entra a far parte di
gruppi di coetanei
• per Mead durante la socializzazione il bambino acquisisce la
propria identità assumendo i ruoli e gli atteggiamenti delle
persone per lui importanti, attraverso il linguaggio, ossia
attraverso la comunicazione di simboli significativi
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Istituzionalizzazione e legittimazione
Oltre alla socializzazione altri due processi sono molto
importanti per la vita sociale e culturale
• l’istituzionalizzazione, intesa come il processo attraverso il
quale alcune relazioni e azioni sociali vengono oggettivate e date
per scontate dai componenti di un determinato gruppo sociale.
Essa ha origine nella consuetudinarietà
• la legittimazione, intesa come la spiegazione e giustificazione
dell’esistenza e delle funzioni delle istituzioni sociali. Essa, che
Berger e Luckmann intendono come un’ “oggettivazione di
secondo grado”, integra in un ordine simbolico e cognitivo più
elevato i singoli e parziali aspetti culturali
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Il cambiamento culturale
Vi sono diversi tipi di spiegazione del cambiamento culturale
Livello macrosociale
Spiegazioni
endogene
Spiegazioni
esogene
Livello microsociale
Comte (legge dei 3 stadi)
Weber (sviluppo del
razionalismo)
Tarde (leggi
dell’imitazione);
Sperber(epidemiologia
delle credenze)
Durkheim
(individualismo)
Elias (potere e
civilizzazione)
Weber (teoria del carisma)
Inglehart (sviluppo dei
valori
postmaterialisti)
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La globalizzazione è un forte fattore di cambiamento culturale,
in particolare in tre aree:
• aumenta la consapevolezza in tutte le culture della dimensione
globale del rischio ambientale e delle relazioni tra comportamenti
inquinanti nelle diverse regioni del mondo
• disancora dal territorio le relazioni sociali e le forme culturali,
spostandole talvolta in spazi immateriali e virtuali come possono
essere quelli di internet
• tra culture locali e cultura globale si stabilisce un intreccio, in
modi molto diversificati, che producono spesso forme culturali
ibride o, come è stata chiamata, una “creolizzazione” della cultura
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