comunicato stampa agisco su contratto snai

Comunicato stampa I GESTORI SNAI ASSOCIATI AD AGISCO AVVIANO LE PROCEDURE PER RECEDERE DAI CONTRATTI CON SNAI SPA AGISCO – Associazione Giochi Scommesse – nel corso di un incontro con gli Associati che operano come “Gestore” per conto del Concessionario Giochi Pubblici SNAI Spa ha preso in esame i punti cruciali del rapporto tra gli stessi Gestori e SNAI Spa: •
Preso atto del trend fortemente negativo sul mercato del Concessionario SNAI, che nel primo semestre 2014 – secondo dati diffusi di recente dalla stampa -­‐ ha raggiunto il minimo storico della raccolta scommesse mediante rete fisica del 26.1%. •
Denunciando la mancata messa a disposizione da parte di SNAI dei dati in tempo reale relativi all’esposizione del rischio derivante dall’accettazione delle scommesse sportive a quota fissa, dati indispensabili per la formula contrattuale imposta dalla stessa SNAI, che pone alla base della remunerazione della propria Rete l’andamento del “Pay-­‐Out” sulle scommesse sportive, e cioè la “condivisione del rischio” fra Concessionario e Gestore. •
Evidenziando che il crollo dei ricavi, evidentemente collegato al trend fortemente negativo della quota di mercato di SNAI, non consente di proseguire con profitto l’attività di gestione delle concessioni. Richiede un incontro urgente da tenersi con il Concessionario SNAI S.p.A. alla presenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; prende atto dell’avvio da parte dei Gestori delle procedure previste dall’art. 12 del vigente contratto di Gestione con SNAI al fine di recedere dal medesimo contratto, qualora non siano assunti da parte di SNAI S.p.A. immediati provvedimenti atti a impedire il fallimento delle imprese. Roma, mercoledì 16 luglio 2014 Indirizzo
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Snai, rischio scissione tra i concessionari 17 luglio -­‐ Le agenzie di scommesse guidate dall'ex presidente Francesco Ginestra promettono battaglia. Sullo sfondo la crisi del settore e il ritorno del gioco illegale. Acque agitate in casa Snai, il principale operatore nazionale per la raccolta fisica di scommesse. Un gruppo di concessionari, che si riconoscono nell’associazione di categoria Agisco guidata proprio dall’ex numero uno dell’azienda lucchese Francesco Ginestra, ha annunciato ieri di avere avviato le procedure per recedere dai contratti concessori. Dietro la scelta di Ginestra e soci, che hanno fondato l’associazione a fine 2013 sulla ceneri della vecchia AssoSnai (maggiormente vincolata alla capogruppo, della quale prima dell’ultimo aumento di capitale controllavano buona parte del non flottante) c’è un contenzioso che riguarda numerosi aspetti della nuova gestione. Il calo di fatturato, costantemente eroso dall’online, e lo stato di gran difficoltà in cui versa l’ippica (secondo bacino di raccolta dietro al calcio) hanno messo a rischio i margini di molte agenzie, che oggi totalizzano poco più di un quarto degli introiti complessivi e rischiano la abbassare le saracinesche. Ma a fare inquietare i gestori "secessionisti" è soprattutto il ritorno dell’azzardo illegale. Tra Ctd (i famigerati centri trasmissione dati che pagano le tasse all’estero, chiusi e riaperti più volte da sentenze di diverso orientamento) o e negozi privi di autorizzazione, magari controllati dalla criminalità organizzata, Confindustria ha censito nel 2013 ben 4 mila esercizi irregolari. "Una rivalità che agli occhi degli scommettitori può rappresentare una semplice differenza di quote e di offerta" come aveva spiegato pochi mesi fa a Panorama lo stesso Ginestra, "ma che allo Stato costa parecchio in termini di erario, e che danneggia soprattutto i piccoli operatori del settore, famiglie che magari hanno investito tutto per acquistare una o due licenze di betting e oggi rischiano di chiudere". I numeri gli danno ragione: l’evasione stimata ammonta a quasi 400 milioni di euro, mentre la raccolta ufficiale, dopo 7 anni di crescita costante, nell’ultimo biennio ha accusato per la prima volta una lieve flessione, anche se il numero delle agenzie ha continuato a crescere, con situazioni di concorrenza selvaggia soprattutto nei grandi centri urbani. "Servono leggi più severe, anche a favore degli utenti" spiega a Panorama.it uno dei concessionari "ribelli". "Ma se governo e Monopoli non interverranno duramente, come hanno fatto per stroncare le slot abusive, saremo costretti alla serrata per difendere i 28 mila posti di lavoro a rischio". Per ora è stato chiesto un incontro urgente con il management di Snai, alla presenza dei vertici di Aams. Incontro che potrebbe tenersi già prima della pausa agostana e al quale potrebbe unirsi, in qualità di supervisore e garante, anche il Ministero dell’Economia, che proprio in queste ore ha deciso a sorpresa di alzare il prelievo fiscale sulle slot di ultima generazione, le cosiddette Vlt. La speranza di tutti è che si arrivi a una ricomposizione della frattura, ma in questo momento non è affatto scontato. http://economia.panorama.it/aziende/snai-­‐scommesse-­‐agisco Snai, rischio scissione tra i concessionari 17 luglio -­‐ Le agenzie di scommesse guidate dall'ex presidente Francesco Ginestra promettono battaglia. Sullo sfondo la crisi del settore e il ritorno del gioco illegale. Acque agitate in casa Snai, il principale operatore nazionale per la raccolta fisica di scommesse. Un gruppo di concessionari, che si riconoscono nell’associazione di categoria Agisco guidata proprio dall’ex numero uno dell’azienda lucchese Francesco Ginestra, ha annunciato ieri di avere avviato le procedure per recedere dai contratti concessori. Dietro la scelta di Ginestra e soci, che hanno fondato l’associazione a fine 2013 sulla ceneri della vecchia AssoSnai (maggiormente vincolata alla capogruppo, della quale prima dell’ultimo aumento di capitale controllavano buona parte del non flottante) c’è un contenzioso che riguarda numerosi aspetti della nuova gestione. Il calo di fatturato, costantemente eroso dall’online, e lo stato di gran difficoltà in cui versa l’ippica (secondo bacino di raccolta dietro al calcio) hanno messo a rischio i margini di molte agenzie, che oggi totalizzano poco più di un quarto degli introiti complessivi e rischiano la abbassare le saracinesche. Ma a fare inquietare i gestori "secessionisti" è soprattutto il ritorno dell’azzardo illegale. Tra Ctd (i famigerati centri trasmissione dati che pagano le tasse all’estero, chiusi e riaperti più volte da sentenze di diverso orientamento) o e negozi privi di autorizzazione, magari controllati dalla criminalità organizzata, Confindustria ha censito nel 2013 ben 4 mila esercizi irregolari. "Una rivalità che agli occhi degli scommettitori può rappresentare una semplice differenza di quote e di offerta" come aveva spiegato pochi mesi fa a Panorama lo stesso Ginestra, "ma che allo Stato costa parecchio in termini di erario, e che danneggia soprattutto i piccoli operatori del settore, famiglie che magari hanno investito tutto per acquistare una o due licenze di betting e oggi rischiano di chiudere". I numeri gli danno ragione: l’evasione stimata ammonta a quasi 400 milioni di euro, mentre la raccolta ufficiale, dopo 7 anni di crescita costante, nell’ultimo biennio ha accusato per la prima volta una lieve flessione, anche se il numero delle agenzie ha continuato a crescere, con situazioni di concorrenza selvaggia soprattutto nei grandi centri urbani. "Servono leggi più severe, anche a favore degli utenti" spiega a Panorama.it uno dei concessionari "ribelli". "Ma se governo e Monopoli non interverranno duramente, come hanno fatto per stroncare le slot abusive, saremo costretti alla serrata per difendere i 28 mila posti di lavoro a rischio". Per ora è stato chiesto un incontro urgente con il management di Snai, alla presenza dei vertici di Aams. Incontro che potrebbe tenersi già prima della pausa agostana e al quale potrebbe unirsi, in qualità di supervisore e garante, anche il Ministero dell’Economia, che proprio in queste ore ha deciso a sorpresa di alzare il prelievo fiscale sulle slot di ultima generazione, le cosiddette Vlt. La speranza di tutti è che si arrivi a una ricomposizione della frattura, ma in questo momento non è affatto scontato. http://gossip.libero.it/focus/29779006/snai-­‐rischio-­‐scissione-­‐tra-­‐i-­‐concessionari/snai-­‐
concessionari/?type= Snai, rischio scissione 17 luglio -­‐ Acque agitate in casa Snai, il principale operatore nazionale per la raccolta fisica di scommesse. Un gruppo di concessionari, che si riconoscono nell’associazione di categoria Agisco guidata proprio dall’ex numero uno dell’azienda lucchese Francesco Ginestra, ha annunciato ieri di avere avviato le procedure per recedere dai contratti concessori. Dietro la scelta di Ginestra e soci, che hanno fondato l’associazione a fine 2013... http://www.youfeed.it/related/1383.5270637-­‐snai-­‐rischio-­‐scissione-­‐tra-­‐i-­‐concessionari Snai, rischio scissione 17 luglio -­‐ Acque agitate in casa Snai, il principale operatore nazionale per la raccolta fisica di scommesse. Un gruppo di concessionari, che si riconoscono nell’associazione di categoria Agisco guidata proprio dall’ex numero uno dell’azienda lucchese Francesco Ginestra, ha annunciato ieri di avere avviato le procedure per recedere dai contratti concessori. Dietro la scelta di Ginestra e soci, che hanno fondato l’associazione a fine 2013... http://www.ilterziario.info/component/content/article/1-­‐news/2537598-­‐snai-­‐rischio-­‐scissione-­‐
tra-­‐i-­‐concessionari.html Agisco: "Gestori associati avviano le procedure per recedere dai contratti con Snai" Agisco -­‐ Associazione Giochi Scommesse nel corso di un incontro con gli associati che operano come 'gestore' per conto del concessionario giochi pubblici Snai ha preso in esame i punti cruciali del rapporto tra gli stessi gestori e Snai. "Preso atto del trend fortemente negativo sul mercato del concessionario Snai, che nel primo semestre 2014, secondo dati diffusi di recente dalla stampa ha raggiunto il minimo storico della raccolta scommesse mediante rete fisica del 26.1%", afferma Snai "si denuncia la mancata messa a disposizione da parte di Snai dei dati in tempo reale relativi all’esposizione del rischio derivante dall’accettazione delle scommesse sportive a quota fissa, dati indispensabili per la formula contrattuale imposta dalla stessa Snai, che ponealla base della remunerazione della propria rete l’andamento del 'pay-­‐-­‐-­‐out' sulle scommesse sportive, e cioè la 'condivisione del rischio' fra concessionario e gestore". IMPEDIRE IL CROLLO DELLE IMPRESE -­‐ Evidenziando che il crollo dei ricavi, evidentemente collegato al trend fortemente negativo della quota di mercato di Snai, "non consente di proseguire con profitto l’attività di gestione delle concessioni, Agisco richiede un incontro urgente da tenersi con il concessionario Snai alla presenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; prende atto dell’avvio da parte dei gestori delle procedure previste dall’art. 12 del vigente contratto di gestione con Snai al fine di recedere dal medesimo contratto, qualora non siano assunti da parte di Snai immediati provvedimenti atti a impedire il fallimento delle imprese". http://gioconews.it/scommesse-­‐2/66-­‐generale/40996-­‐agisco-­‐gestori-­‐associati-­‐avviano-­‐le-­‐
procedure-­‐per-­‐recedere-­‐dai-­‐contratti-­‐con-­‐snai Scommesse: i gestori Snai associati ad Agisco avviano le procedure per recedere dai contratti con Snai SpA (Jamma) AGISCO – Associazione Giochi Scommesse – nel corso di un incontro con gli Associati che operano come “Gestore” per conto del Concessionario Giochi Pubblici SNAI Spa ha preso in esame – si legge in una nota dell’associazione – i punti cruciali del rapporto tra gli stessi Gestori e SNAI Spa: • Preso atto del trend fortemente negativo sul mercato del Concessionario SNAI, che nel primo semestre 2014 – secondo dati diffusi di recente dalla stampa – ha raggiunto il minimo storico della raccolta scommesse mediante rete fisica del 26.1%. • Denunciando la mancata messa a disposizione da parte di SNAI dei dati in tempo reale relativi all’esposizione del rischio derivante dall’accettazione delle scommesse sportive a quota fissa, dati indispensabili per la formula contrattuale imposta dalla stessa SNAI, che pone alla base della remunerazione della propria Rete l’andamento del “Pay-­‐Out” sulle scommesse sportive, e cioè la “condivisione del rischio” fra Concessionario e Gestore. • Evidenziando che il crollo dei ricavi, evidentemente collegato al trend fortemente negativo della quota di mercato di SNAI, non consente di proseguire con profitto l’attività di gestione delle concessioni. Richiede un incontro urgente da tenersi con il Concessionario SNAI S.p.A. alla presenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; prende atto dell’avvio da parte dei Gestori delle procedure previste dall’art. 12 del vigente contratto di Gestione con SNAI al fine di recedere dal medesimo contratto, qualora non siano assunti da parte di SNAI S.p.A. immediati provvedimenti atti a impedire il fallimento delle imprese. http://www.jamma.it/scommesse/scommesse-­‐i-­‐gestori-­‐snai-­‐associati-­‐ad-­‐agisco-­‐avviano-­‐le-­‐
procedure-­‐per-­‐recedere-­‐dai-­‐contratti-­‐con-­‐snai-­‐spa-­‐51630 Scommesse, Agisco: gestori Snai associati pronti a recedere contratti Snai Spa ROMA -­‐ Agisco, l'Associazione Giochi Scommesse, chiede un "incontro urgente con il Concessionario Snai S.p.A. alla presenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e prende atto dell’avvio da parte dei gestori delle procedure previste dall’art.12 del vigente contratto di Gestione con Snai al fine di recedere dal medesimo, qualora non siano assunti da parte di Snai S.p.A. immediati provvedimenti atti a impedire il fallimento delle imprese". E' quanto si legge in una nota dell'Associazione. La decisione, specificano da Agisco, è arrivata nel corso di un incontro con gli Associati che operano come “Gestore” "per conto del Concessionario Giochi Pubblici Snai Spa", dopo aver esaminato i "punti cruciali del rapporto tra gli stessi Gestori e Snai Spa". "Preso atto del trend fortemente negativo sul mercato del Concessionario Snai" e "denunciando la mancata messa a disposizione da parte di Snai dei dati in tempo reale relativi all’esposizione del rischio derivante dall’accettazione delle scommesse sportive a quota fissa, indispensabili per la formula contrattuale imposta dalla stessa Snai, che pone alla base della remunerazione della propria Rete l’andamento del pay-­‐out sulle scommesse sportive, cioè la 'condivisione del rischio' fra Concessionario e Gestore", i gestori associati ad Agisco evidenziano che "il crollo dei ricavi, evidentemente collegato al trend fortemente negativo della quota di mercato di Snai, non consente di proseguire con profitto l’attività di gestione delle concessioni". RED/Agipro http://agipronews.it/notizia-­‐16_07_2014-­‐Scommesse-­‐
Scommesse%2C+Agisco%3A+gestori+Snai+associati+pronti+a+recedere+contratti+Snai+Spa
-­‐112114.html Scommesse: i gestori Snai associati ad Agisco avviano le procedure per recedere dai contratti con Snai SpA AGISCO – Associazione Giochi Scommesse – nel corso di un incontro con gli Associati che operano come “Gestore” per conto del Concessionario Giochi Pubblici SNAI Spa ha preso in esame – si legge in una nota dell’associazione – i punti cruciali del rapporto tra gli stessi Gestori e SNAI Spa: • Preso atto del trend fortemente negativo sul mercato del Concessionario SNAI, che nel primo semestre 2014 – secondo dati diffusi di recente dalla stampa – ha raggiunto il minimo storico della raccolta scommesse mediante rete fisica del 26.1%. • Denunciando la mancata messa a disposizione da parte di SNAI dei dati in tempo reale relativi all’esposizione del rischio derivante dall’accettazione delle scommesse sportive a quota fissa, dati indispensabili per la formula contrattuale imposta dalla stessa SNAI, che pone alla base della remunerazione della propria Rete l’andamento del “Pay-­‐Out” sulle scommesse sportive, e cioè la “condivisione del rischio” fra Concessionario e Gestore. • Evidenziando che il crollo dei ricavi, evidentemente collegato al trend fortemente negativo della quota di mercato di SNAI, non consente di proseguire con profitto l’attività di gestione delle concessioni. Richiede un incontro urgente da tenersi con il Concessionario SNAI S.p.A. alla presenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; prende atto dell’avvio da parte dei Gestori delle procedure previste dall’art. 12 del vigente contratto di Gestione con SNAI al fine di recedere dal medesimo contratto, qualora non siano assunti da parte di SNAI S.p.A. immediati provvedimenti atti a impedire il fallimento delle imprese. lp/AGIMEG http://www.agimeg.it/?p=44086 GIOCO NEWS Sandi (Snai): “Pronti a confronto con rete, no a iniziative mediatiche”, e solleva dubbi di rappresentatività Creato Lunedì, 21 Luglio 2014 15:14 Data pubblicazione Scritto da Ac “L'impressione che ho avuto, leggendo le parole del presidente di Agisco, è che siamo di fronte a un'iniziativa squisitamente mediatica più che a una vera rivendicazione sindacale”. E' questo il commento 'a caldo' nel numero uno di Snai, Giorgio Sandi, in risposta alle esternazioni del leader di Agisco, Francesco Ginestra, che ha lamentato pubblicamente l'inadempienza del concessionario rispetto ai contratti stipulati con gli operatori della rete aderenti al sindacato. Sandi, rispondendo pubblicamente alle accuse, attraverso un'intervista a GiocoNews.it, spiega: “In questi giorni, dopo la nota diffusa da Agisco, posso dire di non aver ricevuto altri segnali dalla rete di questi presunti disagi e per questa ragione mi sembra più una presa di posizione strumentale che altro". "Detto questo, tuttavia, sono sempre disponibile al confronto e a collaborare con tutta la rete e con le varie parti coinvolte, per migliorare il nostro lavoro. E, anzi, invito i rappresentanti di Agisco a promuovere un incontro pubblico per avviare un confronto, magari davanti ala stampa oltre che agli operatori e ai soggetti interessati, riferito ai temi di interesse per la nostra attività”. LA RISPOSTA AD AGISCO – Nel merito della questione Sandi spiega: “Quanto un anno fa sono diventato amministratore di Snai ho raccolto il grido e la richiesta di ascolto dei gestori che chiedevano alla società di andargli incontro perché le mutate condizioni di mercato richiedevano un intervento nelle condizioni di contratto. E anche se i contratti stipulati da Snai con la rete offrivano condizioni particolarmente favorevoli ai gestori, com'era inevitabile vista la precedente gestione dell'azienda, su loro richiesta, e lavorandoci insieme, abbiamo costruito un meccanismo premiante che permetteva onori ancora maggiori agli operatori in caso di migliori risultati raggiunti da Snai. Fermo restando che bisogna ricordare come i rischi di gestione che scaturiscono dall'affidamento in concessione e dalla gestione del banco siano in capo a noi e ciò significa che l'azienda ha compiuto uno sforzo non banale per la definizione di un accordo che però era stato accolto con favore dai gestori. E anche se oggi le condizioni di mercato sono continuate a mutare, mi preme ricordare che la strategia dell'azienda è stata sempre orientata alla rete visto che, nella partecipazione al Bando Monti abbiamo preferito tutelare le agenzie storiche invece di fare incetta di nuove concessioni perché queste avrebbero creato un conflitto con i gestori delle vecchie agenzie. Inoltre abbiamo continuato a sviluppare l'attività per esempio attraverso campagne pubblicitarie di cui hanno beneficiato di gran lunga tutti i nostri gestori, per esempio durante i recenti Mondiali, che non a caso ci hanno visto uscire più forti come operatore sul mercato nazionale”. Per questo Sandi ritiene “strumentali” le rivendicazioni di Agisco, ribadendo peraltro che “si tratta di richieste del tutto generiche che per questa ragione è anche impossibile rispondere nel merito e prima d'ora avevo anche evitato di fare dichiarazioni pubbliche perché credo che il lavoro svolto fino ad oggi potesse premiarci rendendo vane anche richieste di stampo mediatico come queste”. LA “MINACCIA” DEL SINDACATO – Rispetto alle rivendicazioni di Agisco che chiedeva un incontro di fronte ai Monopoli quale ente “terzo” garante dell'accordo tra le parti minacciando il recesso dei contratti da parte degli operatori di Agisco, Sandi replica così: “Se i Monopoli si mettessero a fare incontri come garanti dei rapporti tra tutti i concessionari e fornitori non potrebbero fare altro e non credo che sarebbero ingessati nella loro attività e improduttivi. Quindi lo reputo del tutto inutile mentre sono a totale disposizione per un confronto con la rete e anche con Agisco, magari pubblicamente, come già suggerito. Ma mettere insieme le tre cose non credo abbia alcun senso”. I DUBBI DI RAPRESENTATIVITA' -­‐ Non solo. Il leader Snai si spinge oltre e solleva una questione sulla rappresentatività del sindacato. “Oltre a nutrire dei dubbi nel merito di questa specifica richiesta del sindacato – spiega – ho altrettante perplessità rispetto alla rappresentatività del soggetto e per questa ragione chiederemo per vie ufficiali di verificare chi rappresenta questa Agisco. Se prima il sindacato, erede di Assosnai a sua volta nato in seno alla vecchia proprietà di Snai, era un gruppo compatto, oggi mi risulta che non sia più così e, al contrario, c'è stata una fuoriuscita di diversi operatori che ha portato peraltro alla costituzioni di altri organismi. Per questo, non avendo contezza della rappresentatività della sigla, vorrei quantificare la rappresentatività di questo organismo per sapere ci fa parte effettivamente di questa associazione e chi conferisce mandato al presidente”. AGIMEG Sandi (ad e pres. Snai) “Con Agisco pronti a dialogare, ma non sappiamo chi rappresenta. Gestori una risorsa da tutelare e non “deviare” con falsi miraggi” In: Ansa, AnsaP, IppicaINEV, Primo Piano, Repubblica 21 luglio 2014 -­‐ 17:50 Non rispetto degli accordi contrattuali, rinegoziazione del contratto, minaccia di staccare la spina dal partner storico, richiesta di un incontro con Aams nella qualità di supervisore: queste in sintesi le accuse e le richieste che Agisco, attraverso le parole del presidente Francesco Ginestra, ha rivolto a Snai. Un attacco così frontale non poteva lasciare indifferente la società leader in Italia nel settore delle scommesse: “Quelle di Agisco sono provocazioni alle quali avremmo preferito rispondere direttamente e non attraverso i media – ha dichiarato ad Agimeg Giorgio Sandi, ad e presidente di Snai – ma visto che siamo stati esclusi dagli incontri organizzati da Agisco allora utilizziamo gli stessi strumenti per far valere le nostre ragioni. Prima di tutto ci sarebbe da definire la rappresentanza di Agisco. Quando esisteva Assosnai conoscevamo perfettamente il loro “peso specifico”, con la trasformazione in Agisco ci sono state importanti defezioni e quindi l’associazione in questione non sappiamo oggi quanti gestori rappresenti. In merito alle inadempienze ed alla rinegoziazione del contratto, è importante far sapere che da parte nostra abbiamo accettato un contratto comunque oneroso per Snai e con le prerogative stabilite dai gestori che oggi ci attaccano. Si tratta di uno, se non del migliore contratto in circolazione e rinegoziarlo, spostando ancora di più il peso degli oneri sulla Snai, vorrebbe dire gravare in maniera insostenibile su un’azienda che ancora è alle prese con il risanamento derivante dalla precedente gestione. Per noi i gestori sono un partner importante, fondamentale e con il quale cerchiamo di fare business insieme senza inseguire miraggi fuori logica e fuori tempo. Infine – dichiara Sandi – con tutto il grande rispetto che abbiamo per l’Amministrazione, non capiamo perché la stessa, già alle prese con importanti problematiche da risolvere per tutto il comparto dei giochi, debba essere investita di un onere che non la riguarda e che invece andrebbe discusso solo tra le parti in questione”. rg/AGIMEG AGIPRO Giochi, Sandi (Ad Snai) risponde ad Agisco: ``Sì a incontro con i gestori, ma i contratti vanno rispettati`` ROMA -­‐ ``Snai è sempre disponibile ad incontrare i gestori delle agenzie, in occasioni pubbliche e magari anche alla presenza della stampa. Sono invece assolutamente contrario a farmi `processare` davanti all`Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, come è stato ipotizzato in questi giorni``. E` quanto dichiara ad Agipronews Giorgio Sandi, amministratore delegato di Snai spa, rispondendo alla lettera e ai comunicati diffusi da Agisco, associazione di cui è presidente Francesco Ginestra, che aveva accusato la società di diversi inadempimenti a danno delle stesse agenzie. Sandi sottolinea che ``Snai non è un supermercato dal quale si può entrare e uscire a proprio piacimento. I contratti ci sono, vanno rispettati e li difenderemo fino in fondo, anche se naturalmente siamo disponibili a discuterli, laddove fosse possibile``. E ancora: ``Conoscevo Assosnai -­‐ che rappresenta i gestori storici della Snai -­‐ ma non Agisco: non so ancora chi sono gli iscritti ed è assai curioso che un`associazione che non si è mai presentata ufficialmente vada sui giornali ad accusarci di varie inadempienze``. Il presidente di Agisco però è persona molto conosciuta: ``E` vero, con Francesco Ginestra dialoghiamo spesso ma vedere sui giornali questa cosa è stata una stupidaggine. Vorrei rispondere, senza entrare nel merito, che il contratto tra Snai e gestori è stato scritto dallo stesso Ginestra negli anni passati e che io sono intervenuto -­‐ con un gruppo di investitori -­‐ per risollevare una società che non navigava in buone acque. Tra l`altro ho chiesto allo stesso Ginestra di rimanere nel Cda e di cercare insieme formule per migliorare la resa del contratto, che è e rimane uno dei più generosi presenti sul mercato: di sicuro, Snai non può più permettersi di trasferire ulteriore ricchezza alla sua rete. Al limite gli ulteriori ricavi -­‐ come è già previsto dal nuovo accordo, ad esempio sviluppando il business del virtual -­‐ verranno divisi tra punti vendita e Snai``. Il numero uno di Snai conclude che la strategia degli ultimi mesi è stata imperniata su una forte tutela della rete: ``Abbiamo investito molto denaro in una campagna pubblicitaria tv per i Mondiali, ed è una delle strategie per difendere la rete come lo sono il riacquisto dei diritti delle concessioni ``storiche`` nel bando Monti e l`auspicato rilancio dell`ippica. Insomma, in un momento come questo -­‐ nel quale c`è anche il problema di una concorrenza non autorizzata sempre più aggressiva e che ormai assedia i punti vendita legali -­‐ dovremmo essere uniti ed evitare attacchi mediatici generici e fuori luogo``. NT/Agipro www.agipronews.it | [email protected]