Marzo 2014

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Il Vangelo secondo Matteo
Non sempre quello che dico corrisponde a quello che faccio
P
er chi non se ne fosse ancora
accorto è iniziata l’era Renzi.
Tutti lo vedono come il nuovo
Berlusconi, però il metodo adottato
è un po’ diverso. Berlusconi a turno
ha dovuto subire le delusioni dei vari
Casini, Fini e per ultimo Alfano. Renzi
invece ha adottato una tecnica diversa,
li elimina politicamente, prima che lo
facciano loro. Per Berlusconi erano
suoi uomini di fiducia che per motivi
diversi lo hanno messo in difficoltà e
che non voglio giudicare in quanto
non compete a me dare giudizi, ma
alla storia che ne dovrà dare uno finale.
Questi evidentemente gli hanno creato
notevoli problemi e ostacoli nel tentativo di realizzare il suo progetto. Però
prima della storia, il giudizio, almeno
per i primi due, lo hanno già dato gli
italiani, portando a percentuali irrisorie
il primo e facendo addirittura sparire
dalla scena politica il secondo. Se Fini
avesse saputo aspettare ancora un po’
forse adesso sarebbe arrivato il suo momento. Per Alfano saranno le prossime
elezioni a dimostrare la bontà o meno
della scelta di abbandonare Berlusconi per appoggiare prima un Governo
Letta e successivamente quello di colui
che, pur dello stesso partito, ne ha determinato la fine, cioè Renzi. Mentre
per il precedente Governo l’appoggio
poteva anche essere comprensibile,
in quanto il risultato elettorale di stallo poteva minimamente giustificare
una fase di transizione e di riforme, in
quest’ultima circostanza ci sembra difficile comprendere come una formazione di centrodestra possa appoggiare
un Governo presieduto dal segretario
del Partito Democratico. Anche se i risultati fossero buoni, non ne gioverebbe certo alla loro area di appartenenza.
Per essere una formazione che si denomina Nuovo Centro Destra la scelta mi
sembra un po’ bizzarra. Ma torniamo
all’attuale Presidente del Consiglio incaricato e alle sue recenti dichiarazioni.
“Letta vada avanti tranquillamente,
non sarò certamente io a creargli problemi”. Infatti è stato proprio lui che lo
ha fatto cadere e il gradimento al suo
comportamento Letta glielo ha dimostrato alla cerimonia del passaggio di
consegne. “Non governerò mai senza
l’impimatur del voto popolare”. Infatti oggi governa dopo aver silurato un
suo compagno di partito, senza essere
passato dalle urne e nemmeno con i
voti presi da lui, ma portati in dote dal
suo amico Bersani. “Mai più inciuci o
giochi di Palazzo o ricatti dai piccoli
partiti”. Anche questa affermazione è
stata smentita clamorosamente dai fatti. “La nuova legge elettorale deve essere fatta per evitare Governi di larghe
intese”. Casualmente il suo Governo è
di larghe intese. “Non metteremo nuove tasse”. Alla prima intervista, Delrio,
suo braccio destro, stava già allarmando tutti gli italiani con l’idea di tassare
i Bot. Dopo abbiamo scoperto la Tasi
e l’aumento delle accise sulla benzina.
Speriamo siano solo scossoni d’assestamento di una compagine ancora in
rodaggio e non i soliti segnali del dare
con una mano e prendere con l’altra.
Quello che più mi stupisce sono i proclami sugli stanziamenti nei vari settori, per importi oltretutto di notevole
rilevanza. Si parla di cifre importanti
per la scuola. Che Paese strano è mai
il nostro, sino a ieri nelle scuole non si
trovavano nemmeno i soldi per la carta
igienica e ora improvvisamente scopriamo d’avere fondi addirittura per
ristrutturare molti edifici scolastici. Mi
auguro che tutto ciò possa accadere e
non potrò che essere felice per il settore scolastico, riconoscendo in tal caso
a Renzi la capacità d’aver realizzato in
pochi mesi quello che esperti tecnici e
grandi politici non sono riusciti a fare
in decenni. Quello che trovo oltremodo strano è che o gli altri che lo hanno
preceduto erano tutti incompetenti e
finalmente è arrivato qualcuno che se
ne intende o qualcosa non quadra. Si
parla di fondi europei da utilizzare. Ma
come, avevamo i migliori tecnici voluti e stimati dall’Europa e non erano a
conoscenza di questi fondi? Perché gli
altri avrebbero dovuto prendere provvedimenti impopolari quando i soldi
erano li sotto gli occhi di tutti e bastava
utilizzarli? Questi sono gli enigmi tutti
italiani. Speriamo solo che questo entusiasmo non si basi su quattrini destinati a interventi nell’immediato, con
le coperture previste, esclusivamente
basate sui risparmi di spesa. Altrimenti, come spesso accade, avremo amare
sorprese verso la fine dell’anno, quando i risparmi saranno stati difficili da
realizzare e non riusciranno a coprire le
spese sostenute. E qui indovinate cosa
accadrà? Noi andremo in stampa senza aver ancora scoperto quali saranno i
provvedimenti del “mercoledì da leoni” che dovrebbero rilanciare l’economia, i consumi e aiutare sostanzialmente il mondo del lavoro. Ci auguriamo si
modifichi prima o poi l’impianto delle
pensioni che tanti problemi ha creato
(esodati) e che certamente non ha aiutato le nuove generazioni a trovare un
lavoro, contribuendo in maniera sostanziale alla crescita esponenziale della percentuale di disoccupati nel nostro
Paese. Siamo anche in attesa della nuova legge elettorale che sta prendendo
una piega leggermente diversa da quella annunciata. Infatti i problemi se non
sbaglio erano al Senato. Al momento
invece sembra che il famoso Italicum
interesserà solo la Camera dei Deputati, mentre per il Senato, che dovrebbe
sparire, si vedrà. Qui gli equilibri sono
più delicati, anche i numeri sono più risicati e il rivoluzionario Renzi, che non
accetta imposizioni da chicchessia, ha
già imparato che se vuole restare al
posto che faticosamente ha raggiunto,
spintonando un po’, deve mandar giù
qualche boccone amaro e accettare
compromessi che gli amici di cordata
gli proporranno. Altrimenti anche lui
che vuol cambiare tutto verrà cambiato prima del resto, come tutti i suoi
predecessori. Attenzione Renzi, perché
i problemi maggiori li hai in casa. Winston Churchill sosteneva: “L’abilità
politica è quella di prevedere ciò che
accadrà domani, la prossima settimana,
il prossimo mese e l’anno prossimo. E
di essere così abili più tardi da spiegare
perché poi non è accaduto”. Visto che
è appena passata la Festa della Donna
mi voglio ricollegare a una frase celebre di Margaret Thatcher: “In politica
se vuoi che qualcosa venga detto chiedi
a un uomo. Se vuoi che qualcosa venga
fatto chiedi a una donna”.
Rossano Canetta
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TRECATE
Berlusconi chiama, Canetta risponde
TRECATE
S
abato 1° marzo a Trecate, al
Teatro Comunale, è andata
in scena la presentazione del
Club Forza Silvio con l’inaugurazione della sede di Forza
Italia. Si devono riconoscere i
meriti di Rossano Canetta, che a
Trecate è il capogruppo del partito in Consiglio comunale, oltre
a essere coordinatore cittadino
e presidente del Club, per aver
portato un evento che sicuramente passerà alla storia grazie
all’intervento telefonico del presidente Silvio Berlusconi. Alle
12.30 il telefono squilla, Canetta
risponde e il Presidente lo saluta
ringraziandolo per l’invito e l’ottimo lavoro svolto. Una grande
manifestazione, organizzata in
modo perfetto da una splendida squadra che ha lavorato con
entusiasmo e grande spirito di
gruppo. Un grazie di cuore a
tutti, ma in modo particolare a
Canetta per averci portato per
la prima volta in Provincia di
Novara il nostro leader, Silvio
Berlusconi.
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marzo 2014
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TRECATE
Il volere è potere...
Lega: più aiuti ai trecatesi, più sicurezza
TRECATE
TRECATE
O
ra basta! Basta lamentarsi
continuamente e non fare
nulla! Basta continuare a
criticare tutto e tutti e non prendere
alcuna iniziativa!! Basta vergognarci, a volte, d’essere italiani. Per mesi
e mesi ci hanno ossessionato con la
storia dell’Imu, si paga, non si paga,
la pagano solo le seconde case, la
paga solo il ricco, anche il povero,
il nullatenente, il… e tutti a criticare
il Governo, a dargli addosso, a dirne di tutti i colori (naturalmente nei
bar) e poi tutti in fila, come soldatini
ben educati per ore e ore, giorni e
giorni prima della scadenza per pagare. Ma bene. E se nessuno avesse
pagato?
A volte mi viene da dire che hanno
ragione quelli che si ribellano a tutto
ciò. Non sono solo la rappresentanza
di una piccola parte dell’Italia, ma
di tanti italiani stanchi. Almeno così
qualcosa si muove. Però, come dice
il detto, armiamoci e partite, mentre
noi ce ne stiamo tutti a casa, al caldo sul divano, pronti a criticare che
non avete ottenuto nulla e siete spariti subito. Complimenti, se avessimo
preso tutti il treno e li avessimo aiutati? E poi diciamo: eh, il 68 sì. Poi di
nuovo contro il Berlusca, che novità!
Guarda caso, ogni volta che l’Italia
è in… ci si inventa qualche cosa per
riempire le testate giornalistiche e i
telegiornali, così si evita di parlare di
cose serie. Almeno, era così in passato quando c’era il capro espiatorio
preferito, sì lui, quella terribile persona che ha rovinato l’Italia e che ha
portato lo spred a limiti mai raggiunti. Ma se oggi lo spred che lo ha mandato via è alla soglia minima, come
mai il mio mutuo è sempre lo stesso?
Perché le banche non erogano più
mutui e non danno agevolazioni alle
aziende? Perché il tasso di disoccupazione è il più alto mai visto? Perché e perché e perché… Che situazione, che “bip”. Il popolo muore di
fame e loro si prendono 15.000 euro
al mese e si fanno rimborsare persino
la carta igienica. Bisognerebbe fare
come in tanti altri Paesi, li avrebbero
già fatti scappare questi politici e poi,
neanche quando abbiamo la possibilità di dire la nostra, lo facciamo. Sai,
c’erano le elezioni, ma la giornata era
così soleggiata che ho pensato di andare in piscina. Ricordatevi che “Il
volere è potere e l’impossibile diventa possibile e che l’unione fa la forza!”. Smettiamola di doverci spesso
vergognare di essere italiani leggendo i giornali o sentendo i telegiornali.
Forza Italia ce la possiamo fare!
s.f.
A
ssistiamo in questi giorni a
un intenso dibattito politico sugli interventi necessari
per migliorare Trecate. Vediamo
da un lato una maggioranza il cui
operato è stato insufficiente e talvolta dannoso sotto tutti i punti di
vista, dall’altro una fazione della
minoranza che continua a criticare,
ribadendo i problemi della città che
sono sotto gli occhi di tutti, ma senza dire cosa farebbero per risolverli
e con quali soldi. Questo meccanismo è proprio quello che ha portato
i cittadini ad allontanarsi dalla vita
politica e a non andare più a votare,
cioè maggioranza e opposizione che
litigano tra loro su ogni tematica,
pur di contraddire l’avversario politico, senza far capire le ragioni della
contesa. La Lega Nord, in quanto
movimento di popolo, è sempre stata estranea a questa logica e ha sempre votato a favore di tutto ciò che
potesse fare del bene alla gente. Il
nostro metodo è sempre stato quello di fare le nostre proposte, confrontarci con persone e movimenti
seri che le condividano e ascoltare
le loro idee per vedere se sono compatibili con le nostre. Le priorità
per noi sono sociale, sicurezza e
vivibilità della città. Ci sono tantissime famiglie trecatesi in difficoltà:
aiutarle è compito degli amministratori. Non possiamo più permetterci di destinare aiuti economici agli
extracomunitari quando ci sono trecatesi che hanno bisogno e vengono
lasciati al proprio destino. Anche il
problema della sicurezza merita più
attenzione e impegno: non possiamo più permettere che i nostri concittadini rischino aggressioni, furti o
rapine. Mi chiedo però quali benefici possa portare alla comunità una
polemica sterile e per nulla proposi-
tiva. La proposta che noi facciamo
all’Amministrazione è di aumentare
lo stanziamento per la sicurezza in
modo da poter incrementare l’organico della Polizia Municipale e
istituire un pattugliamento serale.
Crediamo inoltre che riportare la
gente a uscire a Trecate possa scoraggiare la criminalità. È necessario organizzare eventi in modo da
incoraggiare i locali a tenere aperto nelle ore serali. Solo un’azione
incisiva dell’Amministrazione può
salvare questa città ormai morta.
Il nostro interesse primario è il bene
dei Trecatesi e per loro siamo dispo-
Un festival a misura di bambino
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Festival dei Bambini, un appuntamento all’insegno di tempo
libero, amicizia e solidarietà. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura, Istruzione
e Sport del Comune di Trecate,
è in programma sabato 5 aprile nel parco e a Villa Cicogna
dalle 14.30. Tante le attività in
programma. Dai laboratori creativo, ecologico, teatrale, musicale e artistico (per costruire un
aquilone, per scoprire l’arte del
traforo, per recitare e per trasformarsi in giardinieri…) allo
“Spettacolo viaggiante” proposto dalla compagnia “Teatro dei
Passi” alle 16.45 (con giocoleria
e musica dal vivo) allo spettacolo musicale con il Coro Voci
Bianche “Don Gambino” (alle
18), diretto dalla professoressa
Gabriella Grassi con la partecipazione di Manuela Custer. E
poi un punto informazioni sul
Servizio Pedibus, l’estrazione di
“Party… Sei di Trecate se...”
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iamo il via all’evento che aprirà la primavera! “Party… Sei
di Trecate se...”. Appuntamento domenica 23 marzo al Cristal
di Trecate dalle 17.30 fino tarda serata. Un lungo party per grandi e piccini, di tutte le età, all’insegna del divertimento, dei ricordi e dell’ amicizia,
nibili a confrontarci con chiunque
condivida le nostre idee. Ognuno
dovrebbe guardare in casa propria,
specialmente chi, in questo momento, si dichiara di centrodestra
e intanto è al Governo insieme alla
sinistra, si propone come “sentinella
anti-tasse” ma consente l’aumento
dell’Iva al 22% e l’aumento delle
accise sui carburanti. Gli elettori
sapranno verificare chi fa proclami
allo scopo di prendere voti per poi
disattenderli puntualmente e chi invece fa gli interessi dei cittadini.
Alessandro Pasca
Lega Nord Trecate
dove passato e presente, ovviamente,
si mescoleranno. L’ingresso è gratuito.
Per chi non vuole perdersi neanche
un secondo della festa, è possibile prenotare l’apericena a 10 euro a
persona (compresa la consumazione)
o il proprio tavolo. In serata saranno
scattate tante foto ricordo che potrete
trovare sulla pagina eventi del locale;
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Pellico e alle 16.30 la merenda
per tutti.
Al Festival sono invitati anche
i nonni. Per partecipare ai laboratori è necessario iscriversi
presso la Biblioteca Civica, a
Villa Cicogna, nei giorni martedì
e mercoledì 10-12.30 e 14.3018, giovedì e venerdì 14.30-18,
sabato 9-12.30, utilizzando i
moduli predisposti e disponibili
in Biblioteca e sul sito internet
del Comune, alla sezione “Modulistica in linea”. L’iscrizione
è gratuita. La partecipazione è
riservata alle fasce di età indicate per ciascun laboratorio fino
al raggiungimento del numero
massimo stabilito di partecipanti. Le iscrizioni scadono il 31
marzo. Per informazioni Ufficio
Cultura- Sport-Tempo libero tel.
0321 776364 e cultura@comune.
trecate.no.it.
e.gr
ci saranno premi per i giochi che si
svolgeranno. Si ringraziano Dalila Di
Salvatore, Federica Signore, Antonio
Signore, Stefano Rossi, Alessandro
Pasca inizialmente per la mano che
hanno dato (e che daranno) per la
buon riuscita dell’evento in tutti i suoi
aspetti. Grazie anche a tutti i commercianti che hanno contribuito a donare
buoni acquisto o gadget vari per i premi. Vi aspettiamo numerosi!
Silvia Sannino
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NOVARA E PROVINCIA
marzo 2014
5
Istituzioni, quale ﬁducia? Club Forza Silvio, per essere protagonisti
NOVARA
S
NOVARA
I
nsieme ai responsabili provinciali
il movimento giovanile di Forza
Italia Novara ha incontrato l’eurodeputato Fabrizio Bertot che ha
presentato il sondaggio d’opinione
“Il Futuro dell’Europa” condotto
sulla fiducia dei cittadini della provincia nei confronti delle istituzioni, dal
Comune all’Unione Europea. Al dibattito, che si è svolto all’Albergo Italia, hanno partecipato tutti i ragazzi
del movimento novarese, tra i quali la
coordinatrice Francesca Riga e il vice
Federico Mazzaron. «Qualunque attività politica non può prescindere dalla conoscenza del territorio sul quale
si opera e del quale si devono rappresentare le istanze nelle sedi della democrazia rappresentativa – ha dichiarato Mazzaron –. Ascoltare i cittadini
significa innanzitutto conoscere. In
media due persone su tre ripongono poca o nessuna fiducia nei nostri
amministratori e politici, mentre la
percentuale di quanti si dichiarano
pienamente soddisfatti ha raggiunto i
minimi storici. Una bocciatura senza
appello della nostra classe dirigente,
alla quale evidentemente non sfuggono l’Unione Europea e la nostra
rappresentanza in seno al Parlamento
europeo. Da qui l’eurodeputato Ber-
tot vuole partire, da qui vuole iniziare
la sua esperienza di parlamentare europeo, che intende vivere non tanto
da esponente politico quanto da amministratore al servizio del territorio
e dei suoi cittadini». Ha aggiunto
Riga: «È stato importante misurare
il grado di soddisfazione della gente
nei confronti di chi li amministra. C’è
sfiducia nei confronti dell’Europa,
ma questo dipende anche da come il
lavoro delle istituzioni europee viene
comunicato e trasmesso ai cittadini
dai nostri media. Dall’intervento del
Parlamentare Europeo Bertot e da
quello del presidente della Provincia
Diego Sozzani si evince che qualsiasi
attività politica deve partire dalla conoscenza del territorio e delle sue esigenze». L’onorevole Bertot al termine
dell’esposizione ha tracciato un bilancio sulla percezione che i cittadini
hanno dell’Europa e dell’impatto sulla vita di tutti i giorni, anche attraverso la rivoluzione dell’euro. Pure tra i
cittadini novaresi è stato riscontrato
scetticismo. Significativi la raccolta
dei dati, il sondaggio, gli incontri nei
mercati e il confronto al fine di facilitare il dialogo tra istituzioni e cittadini rendendo utile l’informazione sulla
politica europea.
Daniele Faranna
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ono 370 i Club Forza Silvio attualmente costituiti in Piemonte
con l’obiettivo di arrivare al migliaio in vista delle prossime elezioni
amministrative ed europee. ‘«L’assenteismo al voto non è una cosa di
cui un Paese possa andare orgoglioso
- dichiara Francesca Riga, la coordinatrice del movimento giovanile della
provincia di Novara -, la stessa cosa
vale per i voti dispersi in “partitini”
che non hanno alcuna possibilità di
incidere: il voto è lo strumento più
importante della democrazia e la politica, quella che vogliamo noi, la “buona” politica è quella che va tra la gente
per ascoltare i problemi e raccogliere
idee e proposte». I ragazzi di Forza
Italia di Novara hanno iniziato la loro
“Missione Azzurra”, il progetto voluto e gestito dai Club Forza Silvio. Per
la provincia di Novara Francesca Riga
è stata nominata coordinatrice della
missione con il vice presidente Federico Mazzaron i quali, assieme a numerosi volontari delle varie province,
hanno avuto il compito di andare nei
comuni a incontrare tutte le persone
che vogliono aprire un Club Forza
Silvio. Per la prima volta assistiamo,
nel panorama politico italiano, alla
possibilità di avere uomini del partito che possono andare direttamente
a casa di tutti quei cittadini che chiedono un supporto o un aiuto per la
costituzione dei Club Forza Silvio.
Il tour della Fiat 500 è iniziato nella
provincia di Novara lunedì 1° marzo
e girerà i comuni fino al 27 del mese
quando, a conclusione, alle 17.30 è in
programma un evento politico a scopo benefico. Nella Fiat 500 prendono
posto anche ragazzi non appartenenti
al gruppo berlusconiano, ma scelti dai
coordinatori per le capacità spiccate e
brillanti tra i quali il riferimento della
missione: Daniele Faranna (romentinese, noto per le cronache del Novara
e per i suoi articoli sportivi). «Per recuperare il rapporto con il territorio
e trovare una spinta propulsiva sono
nati i Club Forza Silvio che saranno
di due tipi: la maggioranza avrà radicamento territoriale, mentre alcuni
saranno tematici, dedicati alle donne,
alla giustizia, solo per citarne alcuni»,
ha aggiunto Daniele Faranna, annunciando che i ragazzi sono impegnati,
in tutto il Piemonte, nell’operazione
“Missione Azzurra” che punta a costituire i Club Forza Silvio in ciascuno
degli oltre 1.200 comuni della Regione. La kermesse ha come obiettivo
quello di ufficializzare l’avvio di una
campagna in giro per l’Italia volta alla
nascita dei Club Forza Silvio. «Sarà
una missione entusiasmante – conclude Faranna – per la presenza di tanti
giovani pronti a difendere la democrazia, la libertà e diventare “sentinelle del voto”». Ancora Mazzaron, «la
“Missione Azzurra” è l’opportunità
per far conoscere il progetto dei Club
Forza Silvio con un solo obiettivo:
parlare a milioni di italiani, raggiungere anche chi vive nei piccoli comuni,
per dare a tutti l’opportunità di essere
protagonisti del progetto politico di
Silvio Berlusconi».
Quesgli esodati in attesa della pensione…
NOVARA
G
iunge, si spera alla fine, la triste situazione venutasi a creare a Novara e riguardante i
dipendenti del Comune che avevano
concluso il loro rapporto di lavoro
nel mese di gennaio. Tutto a posto?
Macché… L’Inps non aveva ancora
erogato alcuna pensione. È evidente
e comprensibile che in un periodo di
crisi come quello attuale, nel quale è
difficile vivere con uno stipendio, diventa impossibile vivere senza alcuna
entrata e ancor più difficile da digerire
il non poter godere dei propri diritti
dopo anni di lavoro e sacrifici. Il problema è vissuto da circa 450.000 persone in Italia, diventati esodati grazie
alla famosa riforma Fornero. A seguito della legge e più precisamente del
decreto 101 del 2013, le Amministrazioni pubbliche possono licenziare
alcune figure professionali dichiarandole in soprannumero e consentendo
loro di beneficiare della pensione
con le regole antecedenti la riforma
Fornero. I dipendenti del Comune di
Novara sono stati i primi interessati a
tale decreto (che solerzia da parte del
Comune): gli stessi non godono di
alcuna retribuzione dal mese di gennaio e restano in attesa della pensione
da parte dell’Inps, che però non si è
preoccupata nemmeno di iniziarne le
pratiche. Il primato dell’applicazione
del famoso decreto è detenuto dal Comune di Novara (purtroppo un triste
primato), che ha immediatamente
applicato le sopramenzionate regole,
non accorgendosi della triste situazione che si era venuta a creare, salvo poi, erogare un piccolo anticipo ai
dipendenti per tappare le falle create.
La storia continua e qualche giorno fa
il Dipartimento della Funzione Pub-
blica è intervenuto sul caso emettendo una nota che ha ricostruito l’iter
dell’ormai famoso decreto e sulla base
di questa nota il vicesindaco Nicola
Fonzo ha sottolineato “la correttezza
comportamentale del Comune di Novara, che si preoccuperà di trasmettere all’Inpsd le documentazioni dei
dipendenti interessati, sperando in
una rapida soluzione”. Dal canto suo
il sindaco Andrea Ballarè ha dichiarato la sua assoluta comprensione per i
dipendenti, ma la sua preoccupazione
principale è quella di ricordare che il
Comune di Novara ha semplicemente
applicato una legge, peccato aver dimenticato e messo in secondo piano
che dieci dipendenti da più di tre mesi
non percepiscono un euro per vivere.
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GALLIATE E CAMERI
“Progetto comune” scende in campo
Centro storico, nuovo volto?
GALLIATE
CAMERI
“
Progetto comune” è il nome della lista civica che si presenterà
alle prossime elezioni comunali.
Il gruppo, che si è presentato in una
conferenza stampa nei giorni scorsi,
nasce dalla volontà di alcune persone di dedicare tempo ed energie per
contribuire al governo della città. Con
l’obiettivo di lavorare per il bene comune, questo movimento vede al suo
interno alcuni volti noti della politica
locale come Marco Ceriotti, Susanna
Garzulano e Wilma Montano e volti
meno noti, alcuni alla prima esperienza politica. Il gruppo, pur non schierandosi politicamente, è vicino all’area
del centrosinistra. Non è ancora stato
designato un candidato sindaco e il
programma è in fase di definizione,
ma l’attenzione è posta su temi quali
i servizi assistenziali, la scuola, la sicurezza stradale, l’attenzione al paese e la
cultura. Ci sono alcuni aspetti dell’amministrazione attuale che non sono
condivisi, come il problema ospedale,
ma si vuole guardare avanti per individuare quelle soluzioni che porteranno
allo sviluppo della città. Il gruppo è totalmente autofinanziato e chiunque volesse farne parte può scrive una mail a
[email protected] o recarsi presso il bar Cavallino il giovedì sera.
Bilancio di un “viaggio” di cinque anni
GALLIATE
E’
stata resa pubblica la relazione di fine mandato che
descrive le principali attività
svolte durante il mandato amministrativo 2009-2014. Novanta pagine consultabili sul sito internet del Comune
di Galliate, novanta pagine, come
afferma il sindaco Ferrari, “di fatti
concreti. In questa relazione - continua il Sindaco - ho riassunto tutto
ciò che la nostra Amministrazione ha
fatto per Galliate e per i galliatesi in
un periodo decisamente difficile della nostra storia. Ritengo che per una
Amministrazione
uscente, l’obbligo
di redigere e rendere trasparente
ciò che è stato
fatto in 5 anni di
duro lavoro sia un
imperativo assoluto e possa contribuire a ricostruire
quel rapporto di fiducia reciproca tra
cittadini e amministratori eletti che in
questi ultimi anni si è pesantemente
deteriorato. A tutti va il nostro grazie
sincero per averci accompagnato in
questo lungo viaggio che speriamo abbia contribuito, anche in minima parte, a migliorare la nostra comunità”.
Ma, nonostante l’avvicinarsi della fine
del mandato, la città è ancora caratterizzata da cambiamenti importanti.
Primo la nuova rotonda di via Roma,
in corrispondenza della chiesa di San
Giovannino. Mercoledì 5 marzo sono
iniziati i lavori per realizzare la nuo-
M
ancano pochi mesi alle elezioni amministrative che
porteranno al rinnovo del
Consiglio comunale e del Sindaco, ma
il primo cittadino Rosa Maria Monfrinoli (Forza Italia) mette in campo un
importante progetto di riqualificazione del centro storico. Un intervento
“in una delle zone più centrali e “vive”
di Cameri e che si propone come rilettura dell’antico percorso urbano della
roggia inserita in un nuovo contesto di
arredo urbano funzionale, sicuro per
pedoni e ciclisti e, soprattutto, bello da
vedere e da vivere. Un progetto pilota
per la riqualificazione dell’intero centro storico di Cameri e che ha l’obiettivo di rilanciare le attività commerciali
del paese inserendole in un contesto di
pregio urbanistico in grado di incen-
tivare, anche, l’insediamento di nuove
attività. Il progetto prevede la riqualificazione e la messa in sicurezza delle
vie De Amicis e di via Giuliani nel
tratto compreso tra via Mazzucchelli e via Baracca. Cuore centrale della
riqualificazione è l’attuale slargo tra
via De Amicis e via Giuliani adibito
oggi a posteggio: qui verrà realizzata
una piccola piazza come nuovo spazio
pubblico di socializzazione. Sull’asse
longitudinale della nuova piazza sarà
realizzata una vasca con taglio filiforme che richiama il vecchio tracciato
della roggia: all’interno della vasca
sarà ospitata una fontana. «Il progetto
- spiegano gli amministratori - è pronto e ora si tratta di andare a caccia dei
fondi necessari per realizzarlo. La qualità del progetto è garantita dal team di
progettisti, Officina del progetto Srl».
va rotonda di via Peroni, via Roma e
via Costituzione. Quest’ultima sarà
poi aperta al traffico e permetterà di
avere a disposizione una nuova via
per il centro commerciale. Nella zona
di fronte alla chiesa sarà anche creata
un’area verde. Altra novità riguarda
l’apertura del fossato del Castello che
diventerà un parco aperto. Sono già
state piazzati panchine, cestini e transenne. Sarà una nuova aerea verde a
disposizione dei cittadini.
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ROMENTINO E CERANO
marzo 2014
9
Vivi Romentino, per un paese che cambia Bonus bebe’, le domande
ROMENTINO
U
n nuovo volto per Romentino. E soprattutto un nuovo
modo di guardare al futuro.
Lo chiede Vivi Romentino scendendo
in campo per le elezioni comunali con
due campagne Twitter. Per coinvolgere
i cittadini. Ecco la strategia del gruppo
di minoranza. L’obiettivo è progettare
la Romentino del futuro, ma ancora
non ci sono nomi: né per il candidato
sindaco né per il gruppo, come hanno
precisato il capogruppo Paolo Benzo e
i consiglieri Alessio Biondo e Daniele
Castano (assenti gli altri due componenti, Antonio Elia ed Ettore Toscani) alla conferenza stampa convocata
al centro culturale “Pio Occhetta”.
«Non sarebbe corretto nei confronti
di chi abbiamo contattato e di chi non
si è ancora pronunciato. Facciamo un
passo per volta: ora lanciamo le campagne #romentinocambia e #100ideexromentino». Ma la macchina si è messa
in moto: «Da più parti vogliono conosecere le nostre intenzioni – commenta
Benzo -: il gruppo si ripresenterà alle
elezioni, grazie all’esperienza maturata
in cinque anni di opposizione, esperienza che ci ha permesso di entrare
nei meccanismi dell’amministrazione.
Abbiamo maturato una sensibilità
diversa e ci candidiamo a essere una
alternativa più che valida all’amministrazione di oggi, come lista civica con
orientamenti politici diversi. Chiediamo ai romentinesi il supporto attivo
di chiunque sia interessato a segnalare idee e proposte da introdurre nel
programma. Con i vincoli del patto di
stabilità dobbiamo bilanciare le istanze
del paese con le effettive possibilità di
risolverle. Si possono fare tante cose
piccole piuttosto che poche o una
grande. Nessun volo pindarico. Ecco
l’anima del nostro programma, senza
rinunciare però a qualche sogno per
dare speranza e ottimismo». L’attenzione ad ambiente, solidarietà e politiche sociale. «Qualcosa si può fare – ancora Benzo –. Sistemare alcune aree e
renderle fruibili per i bambini e per lo
svago. Chiunque si senta di suggerire
idee può partecipare alle nostre riunioni il mercoledì sera al centro culturale». Ma soprattutto un nuovo modo
di ragionare come prospetta Alessio
Biondo: «La campagna Twitter vuole
far capire il cambio totale di prospettiva rispetto alle esigenze del paese. Per
anni si è parlato di impianti sportivi e
di palazzo in piazza Bonomi, ma poco
di qualità della vita. Occorre dare una
soluzione ai problemi che mettono in
difficoltà i romentinesi, senza perdere
tempo dietro a idee irrealizzabili. Si av-
verte una sensazione diffusa di malessere a causa della crisi, della mancanza
di occupazione e della trasformazione
di Romentino. Siamo in una fase di
discesa della percezione del benessere.
Cerchiamo di cambiare la prospettiva di partecipazione alla vita sociale,
coinvolgendo le persone. Miglioriamo
Romentino se tutti ci mettono una
parte anche minima. Ricominciamo
guardando al paese in modo diverso e
con l’apporto di tutti. Ecco cento idee
per Romentino. Le aziende del paese
sono in crisi. Attenzione allora al lavoro e al sociale. Gli asili nidi si stanno
svuotando perché i genitori stanno a
casa. Occorrono piccoli interventi per
tutelare il tessuto dei negozi. Evitiamo
che Romentino diventi un paese dormitorio con tutti i problemi a livello di
criminalità e disagio sociale. Dobbiamo rimettere in moto i diversi settori,
anche collaborando con i comuni vicini. Ecco perché dobbiamo reinventarci un modo diverso di pensare al
nostro paese. Ripartiamo insieme per
progettare la Romentino del domani».
Eleonora Groppetti
CERANO
A
nche per quest’anno la Regione Piemonte mette a disposizione delle famiglie il
bonus utile per l’acquisto di prodotti
per l’igiene e per l’alimentazione della
prima infanzia. Il valore del bonus è
pari a 250 euro per ogni nuovo nato
nell’anno 2013. Già dall’anno scorso la
Giunta Regionale del Piemonte ha modificato la modalità di erogazione del
bonus bebè. Non ci saranno più, infatti, i voucher spendibili presso una rete
di esercizi preventivamente individuati, come farmacie o parafarmacie, ma
denaro in contanti. I genitori che ne
hanno diritto possono già presentare
la domanda agli sportelli della propria
Asl di competenza. La documentazione dovrà essere consegnata entro il 30
agosto 2014, in seguito la famiglia riceverà una comunicazione scritta dalla
Regione con l’indicazione del numero
e della data del mandato di pagamento. Il genitore avente il diritto, munito
di documento d’identità, codice fiscale
e comunicazione ricevuta dalla Regione Piemonte, si potrà recare presso
qualsiasi sportello Unicredit, situato
sul territorio piemontese, per incassare
la somma in contanti di 250 euro. Ecco
i requisiti per ottenere il bonus. Hanno diritto al bonus bebè i bambini la
cui famiglia abbia un reddito Isee non
superiore a 38.000 euro; sono inclusi i
minori in tutela nati nel 2013, in affidamento familiare o in comunità alloggio
e in affidamento preadottivo. Inoltre
possono beneficiare del bonus bebè
anche i bambini adottati che hanno
compiuto tre anni entro il 2013 e la cui
pratica di adozione si è conclusa nello
stesso anno. Anche in questo caso la
famiglia adottiva deve avere un reddito
non superiore ai 38.000 euro.
Simona Carlini
Tariffe palestra, marcia indietro...
ROMENTINO
T
ariffe palestra e centro culturale,
l’Amministrazione
comunale cambia. L’aumento
pari al 50%, da 10 a 15 euro all’ora, per l’utilizzo della palestra della
scuola media Pastore e quello per
il salone del “Pio Occhetta” aveva
fatto allontanare le associazioni dalla
struttura pubblica, preferendo altre
soluzioni. La delibera di Giunta n.
24 dell’11 febbraio ha modificato
quanto deliberato l’anno precedente
(che l’assessore al Bilancio Antonio
Baldi aveva giustificato con «un discorso di costi e di entrate da copri-
re»), decidendo di portare la tariffa
oraria da 15 a 12 euro l’ora. Spiegando così la scelta. Poiché “gli aumenti tariffari consistenti – si legge nel
dispositivo - hanno determinato la
migrazione di molte società sportive
in altre strutture ospitanti la loro attività” e “considerato che le esigenze
economiche devono essere comparate anche con la valenza educativa
e preventiva che lo sport favorisce
per i ragazzi” la Giunta Paglino,
con decorrenza dal 1° gennaio 2014,
ha fissato a 12 euro la tariffa oraria
ridotta della palestra per le associazioni sportive e ricreative locali. Mo-
dificata anche la tariffa oraria ridotta
del centro culturale “Pio Occhetta”
sempre a beneficio delle associazioni sportive e ricreative locali: anche
questa passa da 15 a 12 euro. E alla
luce di quanto deciso dalla Giunta
una società sportiva, il Centro azzurra Twirling Club di Romentino, ha
deciso di tornare alla palestra della
media con il corso di ginnastica delle
donne. Continuando però a mantenere altre due strutture, la sala parrocchiale “Don Manfredda” e la palestra dell’istituto superiore Pascal,
per i corsi di ginnastica e twirling.
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Spese nuovo ascensore
G
entile Avvocato nel
condominio
in cui abito si è deciso di installare un
nuovo ascensore; al
riguardo essendoci
sono diverse opinioni per la suddivisione delle spese
come ci possiamo orientare?
L.O.
Dopo la riforma del condominio
avvenuta nel giugno del 2013, la
giurisprudenza ha avuto modo
di esprimersi in merito. Qualora
l’assemblea deliberi di costruire
un nuovo ascensore, la ripartizione delle spese non deve avvenire per metà in ragione del
valore delle singole unità immobiliari e per metà in misura proporzionale all’altezza di ciascun
piano dal suolo, come si potrebbe di primo acchito desumersi
dalla novella.
Il Tribunale di Torino, decidendo
su un’impugnazione di una decisione di un’assemblea condomi-
Cognome materno
S
i è discusso
in questi ultimi mesi su
questo argomento in seguito a un
ricorso presentato da una coppia
italiana alla Corte Europea dei
Diritti Umani che ha accolto l’istanza. Per adeguarsi alle richieste
della Corte Europea, il Governo
ha approvato il 10 gennaio scorso un disegno di legge con nuove
attribuzioni del cognome ai figli.
Tale disegno dà piena attuazione
alla sentenza della Corte Europea
e prevede l’obbligo, per l’ufficia-
BUON APPETITO DA FRANCESCA
a cura dell’avvocato Giorgio Fornaroli
Ingredienti per 4 persone: 300 gr. di farina, 100 gr. di burro, 150
gr. di zucchero, una bustina di zucchero vanigliato, un cucchiaino e
mezzo di lievito in polvere, 2 pere mature, 200 gr. di panna, 4 uova,
zucchero a velo.
In una ciotola sbattere a lungo il burro ammorbidito a temperatura
ambiente: unite lo zucchero semolato e lo zucchero vanigliato e sbattere ancora. Unite le uova, uno alla volta, senza mai smettere di sbattere. Infine incorporate la farina e il lievito, mescolando con un cucchiaio di legno. Imburrate uno stampo, infarinatelo, versatevi l’impasto e
livellate bene la superficie. Sbucciate le pere, tagliatele a spicchi sottili
e distribuitele a raggiera sulla pasta. Mettete in forno già caldo a 220°
per 10 minuti. Abbassate il calore a 180° e continuate la cottura
per altri 15 minuti. Spegnete il
forno e fate riposare il dolce per
30 minuti, poi spolverizzatelo di
zucchero a velo. Unite alla panna
un cucchiaino di zucchero a velo,
e se volete 2 cucchiai di rum, mescolate e servite con questa creTorta alle pere
ma il dolce.
niale che voleva suddividere le
spese in questo modo, ha stabilito
che il costo va suddiviso secondo le regole generali, ovvero in
misura proporzionale al valore
della proprietà di ciascun condomino, salvo sia convenzionalmente stabilito diversamente. In
questo modo gli amministratori
condominiali dovranno quindi
prestare più attenzione ai nuovi
aspetti introdotti con la riforma,
che rendono la materia alquanto
più complessa e precisa.
a cura della dottoressa ostetrica Anna Rita Pedroni
le dello stato civile, dell’iscrizione
del cognome materno, purché ci
sia l’accordo tra i genitori.
La Corte ha infatti affermato che
“se una regola che stabilisce che
ai figli legittimi sia attribuito il
cognome del padre può rivelarsi
necessaria nella pratica e non è
necessariamente una violazione
della Convenzione europea dei
diritti umani, l’inesistenza di una
deroga a questa regola, nel momento dell’iscrizione all’anagrafe
di un nuovo nato, è eccessivamente rigida e discriminatoria verso le
donne”.
Così ha dato tre mesi all’Italia per
adeguare la sua normativa. Allo
stato della legislazione attuale è
oggi possibile affiancare il cognome della madre a quello del padre
sulla base di una procedura in cui
l’autorità decisionale spetta al Prefetto, al quale vanno presentate le
istanze per chiedere la registrazione del doppio cognome “o meglio
l’affiancamento del cognome della
madre a quello del padre, che resta
comunque il primo”; l’istanza deve
essere motivata, anche senplicemente dal fatto di non perdere un
cognome destinato a estinguersi
in caso di una generazione di solo
femmine.
Registrazione Tribunale di Novara n. 546 del 21/03/2012
Direttore responsabile: Eleonora Groppetti
Editore: Associazione culturale L’indipendente
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marzo 2014
DA NON PERDERE DA NON PERDERE DA NON PERDERE DA NON PERDERE
La “Giannoni” al femminile
Al Palazzo del Broletto di Novara è
allestita la mostra
“Immagini al femminile in Galleria
Giannoni” inserita
nel programma “Un
giorno all’anno non ci basta” promosso dal Comune. Da Daniele Ranzoni a
Giovanni Segantini, da Enrico Cavalli
a Plinio Nomellini a Pietro Gaudenzi
(nella foto): 13 opere collocate lungo
il percorso di visita della Galleria, in
corrispondenza delle tematiche o
degli autori ospitati nella esposizione
permanente. Prosegue la rotazione
delle opere della collezione civica.
La mostra rende omaggio al “patrimonio” femminile della “Giannoni”,
mostrando al pubblico opere di grande valore artistico, che fanno parte
della collezione Giannoni ma che al
momento non sono incluse nell’esposizione permanente. Con un apposito
segnalino di riconoscimento sono evidenziate le opere della pinacoteca che
hanno come soggetto la ritrattistica
femminile. La mostra è aperta fino al
31 marzo, visitabile nei giorni e negli
orari di normale apertura della Galleria. L’ingresso (alla Galleria e alla mostra) è gratuito nelle seguenti giornate
di sabato 22 e domenica 23 marzo,
sabato 29 e domenica 30 marzo.
Sono “Voci di Donna”
Un coro a più voci,
sempre al femminile.
È “Voci di Donna”,
il festival della letteratura al femminile
organizzato dal Comune di Novara in
collaborazione con la libreria Lazzarelli. Tutti incontri al femminile con le
scrittrici che raccontano se stesse e l’Italia di oggi. I prossimi appuntamenti.
Venerdì 21 marzo alle 18 la “Voce fuori
dal Coro”: Paolo Di Paolo a colloquio
con Alessandro Barbaglia. “Voce di felicità” sabato 22 marzo alle 18 con il più
straordinario caso editoriale italiano al
femminile: Federica Bosco con “Non
tutti gli uomini vengono per nuocere”
di Mondadori. Domenica 23 marzo
alle 18 un reading: Loredana Limone
presenta al Broletto (sala Accademia)
“E le stelle non stanno a guardare” (Salani), fiaba delicata e commuovente.
Ancora ospite un grande nome della
letteratura, Laura Pariani (nella foto):
venerdì 28 marzo alle 18 presenta un libro importante per la letteratura novarese, “Nostra signora degli scorpioni”
(Sellerio), scritto con il marito Nicola
Fantini: il romanzo racconta la storia
della visita che Dostoevskij compì nel
1869 a Orta. Sabato 29 marzo alle 18
voce all’ironia di Simona Bertola e al
suo libro “Ragazze Mancine” (Einau-
di), un Thelma e Louise di casa nostra.
A chiudere il festival Roberta Invernizzi: sarà a Novara con “Come una mosca nel latte” (Mercurio), uno spin-off
al contrario.
“Nero su Bianco” ad Arona
Al Civico Museo Archeologico di Arona fino al 6 aprile è allestita la mostra
“Nero su Bianco”, dedicata allo sconfinato mondo della scrittura, ai mille
sforzi compiuti dall’uomo per annotare, perpetuare informazioni, comunicare a distanza, raccontare, illustrare,
istruire, ma anche evocare, guarire,
compiere sortilegi. La mostra illustra
la storia di uno strumento straordinario, quello della scrittura, per efficacia
e fascino, specchio delle comunità
umane e delle epoche storiche di cui
sono il frutto. La mediazione dei contenuti è affidata a pannelli didascalici,
materiali originali e ricostruzioni, video e postazioni interattive che consentono di imparare divertendosi.
Orari di apertura con ingresso gratuito: martedì 10-12; sabato e domenica
15.30-18.30 Visite guidate tutti i giorni
su prenotazione 1,50 euro (gratuito
per le scolaresche aronesi).
Un libro sul comodino
(v.p.) Non è certo una novità letteraria
ma spesso capita di appoggiare un libro sul comodino e di decidersi a leggerlo qualche tempo dopo l’acquisto,
quando, spulciandone il testo, si sente
“l’attrazione”. E così che è iniziata la
lettura di «Storia di un gatto e del topo
che diventò suo amico», il romanzo di
Luis Sepúlveda pubblicato nel 2012 ed
edito in Italia da Guanda. Ambientato
a Monaco di Baviera, di cui peraltro ci
viene data notizia nella prima pagina lasciando al lettore solo la vista dei tetti, il
breve romanzo, diremmo meglio favola,
punta tutto sull’amicizia e, soprattutto, sul rapporto con chi è diverso
se non, addirittura, nemico. E così Mix, il gatto dal profilo greco, di
proprietà di Max, scorazza in libertà sui tetti di Monaco in un rapporto di amicizia e di sostegno con il suo padrone. L’invecchiamento
di Mix lo porterà alla progressiva cecità che il suo padrone scoprirà
all’improvviso: il loro legame sarà ancora più saldo. Quando Max,
terminati gli studi, dovrà assentarsi per molto più tempo a causa del
lavoro ecco che appare il “diverso”, il nemico di sempre: un topolino
messicano. L’incontro tra i due animali segue un approccio delicato,
di timore, soprattutto da parte del topo, e di curiosità che alla fine
porterà a un profondo legame in cui gli occhi del topo diventeranno
la guida di Mix che tornerà a saltare sui tetti portandosi in groppa il
piccolo topo Mex. La loro felicità viene sostenuta dalla condivisione
di ciò che di meglio avevano: la loro amicizia. Nella conclusione l’autore ci informa che Mix fu il gatto di suo figlio, Max appunto, e davvero divenne cieco mantenendo però il suo buonumore di sempre.
Nell’amore di Sepúlveda per gli animali un invito all’uomo a cercare
l’amicizia, quella vera, e a rifiutare qualsiasi forma di discriminazione, sempre generata da pregiudizi che vanno a sfaldarsi quando ci si
ascolta con la mente libera e il cuore aperto.
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