LAVORO, ISTRUZIONE E FORMAZIONE:

LAVORO, ISTRUZIONE E FORMAZIONE:
Politiche, progetti, risultati e prospettive del
Fondo Sociale Europeo in Provincia di Livorno
Orientamento
inclusione
sociale
formazione
occupazione
LAVORO, ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Politiche, progetti, risultati e prospettive del
Fondo Sociale Europeo in Provincia di Livorno
Indice
Introduzione5
Il Fondo Sociale Europeoper la Provincia di Livorno
7
Politiche per il Lavoro
13
Centri per l’impiego: servizi di incontro domanda/offerta di lavoro Servizi di accompagnamento all’inserimento lavorativo delle fasce deboli
e alla crescita delle imprese- Supporto ai servizi per l’Impiego
Progetto O.Fo.L
Tecnico della definizione di strategie di mercato, della pianificazione
di azioni di marketing e della gestione dei rapporti con la clientela
e delle reti di vendita
Inserimento lavorativo e incentivi all’assunzione
Bando multi-asse Orientamento sulla sicurezza sul lavoro 13
Politiche per l’Istruzionee la Formazione
25
Obbligo formativo: i percorsi biennali di formazione professionale
per giovani in drop-out
IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore)
Interventi di formazione per l’apprendistato Servizio Tirocini Tirocini Procura e Tribunale
Voucher individuali
Voucher aziendali
Voucher di conciliazione
Sistema di web learning: il progetto “TRIO” 26
27
28
29
31
31
32
33
34
Progetti tematici 39
16
17
18
18
19
20
Progetto “NEET”
40
Servizi di sostegno all’autoimprenditorialità
41
Carta ILA 42
Progetto “Orienta” 42
Scuola dei mestieri della nautica: il progetto “Aqua”
44
Sviluppo del sistema diportistico: il progetto “Àncora”46
Sistema Informativo Lavoro (S.I.L.)
48
Servizio di valutazione degli esiti occupazionali degli interventi formativi
cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo
48
JobMarket e LivornoJob
49
Sistema integrato di servizi per le famiglie e gli assistenti familiari
50
Altri progetti 51
Verso il futuro: la nuova programmazione 2014-2020
59
Conclusioni65
Informazioni e Contatti
67
5
Introduzione
Raccontare l’esperienza condotta in questi anni nel campo delle politiche per il
lavoro e della formazione in Provincia di Livorno è un compito piuttosto complesso. Non tanto per la difficoltà di rappresentarne azioni, strumenti e risultati,
quanto per l’esigenza di presentare in modo puntuale uno scenario che nell’ultimo quinquennio è stato particolarmente ricco di variabili, tanto endogene quanto esogene, rispetto al sistema territoriale livornese.
Il periodo 2009-2013, infatti, può essere identificato con la crescente affermazione di una crisi economica e sociale che non ha risparmiato alcun territorio
su scala globale ed ha inciso in modo significativo sul mercato del lavoro e sul
sistema del welfare. Tale scenario in Italia è stato aggravato dalle dinamiche recessive da un lato e dall’avvio, dall’altro, di percorsi di riforma istituzionale che
hanno coinvolto soprattutto le Province, con risvolti significativi sulla normale
attività di governo.
Da questo punto di vista, la Provincia di Livorno è stata particolarmente interessata tanto dagli aspetti di riforma istituzionale, quanto dalle dinamiche della crisi di sistema, ciò anche per la particolare configurazione del suo tessuto
sociale ed economico. Nell’ultimo quinquennio il contesto provinciale livornese
si è caratterizzato per un trend di crescita demografica in stallo e in alcuni casi
leggermente negativo e da una significativa presenza di popolazione straniera.
Dal punto di vista economico, invece, il tessuto produttivo ha assistito da un lato
ad una significativa mortalità di imprese e dall’altro ad una contestuale crescita
delle unità locali attive. I comparti che maggiormente hanno risentito della crisi
sembrano essere stati quelli più tradizionali come l’agricoltura, il manifatturiero, il
commercio e le costruzioni; in controtendenza, invece, il settore turistico e della
ristorazione.
La Provincia di Livorno ha operato lungo tutto il corso del quinquennio per qualificare e supportare la forza lavoro e consentirne la buona e massima occupabilità
nei settori di nuova crescita e sviluppo, senza in alcun modo tralasciare quelle
azioni che hanno consentito una migliore coesione sociale, di sostegno e riqualificazione dei lavoratori dei settori maggiormente in crisi. In questo senso un
grande supporto è derivato dall’attuazione della politica di coesione comunitaria
e dal Fondo Sociale Europeo.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Rispetto al precedente ciclo 2000-2006, la programmazione comunitaria relativa al periodo 2007-2013 ha assunto una posizione di interessante innovazione
guardando all’occupazione come norma generale per la programmazione degli interventi. In questo senso è stato abbastanza evidente che le attività messe
in campo nello scenario di utilizzo dei fondi strutturali sono state chiaramente
orientate e finalizzate ad incrementare l’occupazione e l’occupabilità dei soggetti
coinvolti. Il determinarsi di una crisi economica fra le più significative nella storia
mondiale ha chiaramente influito sulla capacità di raggiungere quegli obiettivi di
buona, nuova e piena occupazione, ivi compresi quelli definiti nella Strategia di
Lisbona che, per il periodo 2007-2013, puntava a fare dell’Unione europea l’economia più competitiva del mondo. Tuttavia è vero che le azioni messe in campo
con il Fondo Sociale Europeo e con la capacità programmatica della Provincia di
Livorno hanno consentito di supportare e qualificare sia il sistema della domanda che quello dell’offerta formativa e di lavoro. L’importanza centrale destinata
dalla Provincia al sistema di rilevazione dei fabbisogni formativi, la concentrazione degli investimenti su poche e qualificate azioni, nonché l’articolazione delle
modalità di finanziamento in piani operativi annuali ha consentito da un lato di
incrociare i bisogni reali e potenziali del territorio e del suo sistema produttivo
anche in una fase assai mutevole; dall’altro ha condotto ad una qualificazione
del sistema istituzionale che ha visto nei Centri per l’Impiego uno dei migliori
esempi di trasformazione di un soggetto istituzionale in un vero e proprio attore
di governo delle politiche attive del lavoro.
I risultati più evidenti di tale percorso sono nei dati presentati all’interno delle
pagine successive, nel contenimento degli effetti della crisi che hanno visto certamente un incremento del tasso di disoccupazione (dal 6,9% del 2010 al 14%
del 2013), ma al contempo un incremento del tasso di occupazione della forza
lavoro (dal 59,3% del 2010 al 61,3% del 2013). Un risultato raggiunto anche grazie
al costante e qualificato lavoro degli operatori del Settore Lavoro e Formazione
della Provincia di Livorno, dei Centri per l’Impiego e di tutti coloro che hanno
voluto e saputo dimostrare un impegno straordinario in questi anni di difficile
ma appassionante responsabilità.
Ringo Anselmi
Assessore Lavoro e Formazione Professionale della Provincia di Livorno
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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7
Il Fondo Sociale Europeo
per la Provincia di Livorno
La Politica di Coesione messa in campo dall’Unione europea per il periodo 2007-2013 ha visto un apporto rilevante del Fondo Sociale Europeo
(FSE) nella realizzazione del principio di solidarietà e riduzione della disparità di sviluppo fra le regioni degli Stati Membri. Il FSE, in particolare,
ha consentito di incentivare la coesione sociale, economica e territoriale
promuovendo azioni finalizzate all’occupazione, alla qualificazione del capitale umano e alla competitività delle imprese. In particolare, attraverso
il Programma Operativo Regionale FSE 2007-2013 della Regione Toscana,
la Provincia di Livorno ha potuto contare su una dotazione finanziaria
complessiva di 37.577.349 euro derivanti dal FSE investiti con particolare
attenzione rispetto ai fabbisogni del territorio, del tessuto produttivo e dei
suoi cittadini.
I flussi finanziari sono stati impegnati concentrando l’azione sui seguenti
assi prioritari d’intervento, ciascuno dei quali orientato verso obiettivi e
destinatari specifici:
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Obiettivo generale
ASSE I
ADATTABILITÀ
Migliorare la capacità di adattamento, innovazione e
competitività dei
lavoratori e delle
imprese
Obiettivi specifici
OCCUPABILITÀ
ASSE III
INCLUSIONE
SOCIALE
ASSE IV
CAPITALE
UMANO
8
• Sviluppare e sostenere la formazione continua e l’adattabi- • Imprese
lità dei lavoratori
• Imprenditori
• Favorire l’innovazione e la
• Lavoratori dipendenti, autonomi e
qualità del lavoro
liberi professionisti
• Sviluppare politiche e servizi
di gestione dei cambiamenti • Lavoratori in CIGO e con contratti
di lavoro atipici
e promuovere competitività e
imprenditorialità
• Aumentare la qualità e l’inclusività delle Istituzioni del
mercato del Lavoro
ASSE II
Principali destinatari
Migliorare e valoriz• Integrare i migranti nel mercazare le risorse umato del lavoro
ne anche mediante
un maggiore ed
• Favorire l’invecchiamento
equo accesso ai
attivo
percorsi formativi
• Supportare il lavoro autonodurante l’intero
mo e l’imprenditorialità
arco della vita
• Migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le
disparità di genere
Favorire l’integra• Sviluppare percorsi integrati
zione delle persone
e migliorare il (re)inserimento
in condizioni di
lavorativo dei soggetti svansvantaggio sul
taggiati
mercato del lavoro
• Combattere ogni forma di
e modernizzare i
discriminazione nel mercato
sistemi di proteziodel lavoro
ne sociale
• Disoccupati, inoccupati e inattivi
• Lavoratori in CIGS e mobilità
• Immigrati
• Servizi per l’impiego
• Over 45
• Donne
• Persone con disabilità
• Individui in condizioni di svantaggio
• Giovani soggetti ad abbandono
prematuro dei percorsi formativi
e scolastici
• Nuovi poveri e persone in condizioni di marginalità sociale
• Migliorare i sistemi di istruzione, formazione e lavoro,
sviluppare l’orientamento,
• Studenti (dall’istruzione secondafavorire l’integrazione e svilupria a quella post-universitaria)
Aumentare gli
pare l’occupabilità
investimenti nel
• Imprese
capitale umano mi- • Aumentare la partecipazione
gliorando l’istruzioalle opportunità formative
• Parti sociali
ne, le competenze
lungo tutto l’arco della vita
• Ricercatori, centri di ricerca, scuoe lo sviluppo dei
• Favorire le reti tra Università,
le, università e organismi formativi
saperi
centri tecnologici di ricerca,
• Popolazione in età attiva
mondo produttivo e istituzionale per promuovere la ricerca
e l’innovazione
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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In linea con le peculiarità della Politica di Coesione 2007-2013, la Provincia di
Livorno ha costruito un sistema di investimento delle risorse proprie e di quelle
provenienti dal Fondo Sociale Europeo fondato su quattro pilastri principali:
Integrazione fra
formazione e lavoro
(Valorizzazione dei CPI
come Centri di governo
delle politiche attive del
lavoro)
Dialogo
e partecipazione
(Rilevazione dei fabbisogni
formativi e condivisione
organizzativa del modello
di intervento)
PROGRAMMAZIONE
PROVINCIA
DI LIVORNO
Mediante tale metodologia si è dato vita ad un modello sistemico che, al di là
dei singoli strumenti utilizzati e degli specifici progetti realizzati, ha agito principalmente lungo quattro direttrici di intervento, di cui le azioni di sistema rappresentano elementi di sviluppo e miglioramento della capacità amministrativa del
sistema istituzionale.
Politiche
per il Lavoro
Politiche per
l'Istruzione e la
Formazione
Progetti
Strategici
Azioni
di sistema
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Politiche per il Lavoro
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Politiche per il Lavoro
La stagione delle Politiche per il Lavoro portate avanti dalla Provincia di Livorno
ha visto una particolare continuità e sistematicità nel periodo 2009-2013. L’attività, infatti, è stata caratterizzata da un lato da una maggiore incombenza delle
contingenze determinate dalla crisi economica globale e, dall’altra, da una impostazione puntuale di un modello di intervento condiviso e mirato ad azioni di
politica attiva, tanto per le risorse e i contesti produttivi a maggiore competitività
di mercato, quanto per le fasce deboli presenti sul territorio provinciale.
In questo senso le azioni condotte nell’ultimo quinquennio dall’Assessorato Lavoro e Formazione Professionale hanno dato spazio ad una straordinaria attivazione di interventi finalizzati a contenere gli effetti della crisi, a rendere più incisive l’integrazione fra domanda ed offerta e a qualificare il sistema di protezione
sociale.
A tale proposito sono state realizzate una serie di servizi e di azioni sistemiche
finalizzate non solo a rispondere ai bisogni del tessuto produttivo e dei cittadini,
quanto a migliorare in modo strutturale la missione dei Centri per l’Impiego ed il
funzionamento dell’intero sistema di governo delle politiche per il lavoro.
Centri per l’impiego: servizi di incontro domanda/offerta di lavoro
Nell’ambito delle azioni messe in campo dalla Provincia di Livorno per supportare
e realizzare politiche per il lavoro efficaci e funzionali, il Centro per l’Impiego può
essere descritto come un percorso all’interno del quale le cittadine e i cittadini
trovano diversi servizi, il cui esito finale può essere il servizio di intermediazione.
Per usufruire di tali servizi la prima condizione è che la persona richieda esplicitamente questo tipo di interventi, rispettando le prescrizioni concordate; la seconda condizione è che siano disponibili offerte di lavoro sulla figura professionale
scelta.
Il servizio di incontro domanda e offerta di lavoro è uno dei servizi sui quali, nel
corso degli anni, si è investito maggiormente. I Centri per l’Impiego, in particolare,
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
hanno rafforzato notevolmente
le loro competenze sul versante
dei servizi all’impresa e sviluppato una serie di attività a sostegno
della domanda di lavoro. La centralità di tale nodo di incontro
domanda-offerta è dimostrata
anche dal ventaglio di servizi disponibili e dall’attenzione che la
Provincia ha riservato anche alla
qualità delle azioni intraprese. A
tal proposito sono state condotte diverse rilevazioni finalizzate a
conoscere in modo puntuale non
solo il fabbisogno del contesto di
riferimento, ma anche la funzionalità, le aspettative ed il grado
di soddisfazione delle imprese e
dei cittadini coinvolti nel servizio.
In particolare per quanto concerne le imprese, le indagini hanno
evidenziato che è stato utilizzato
in modo consistente il servizio di
pubblicazione delle offerte di lavoro (87,1%) e, seppure in misura
minore, il servizio di preselezione
del personale (47,3%).
Per quanto concerne i cittadini,
invece, l’indagine 2013 ha rilevato come il grado di consapevolezza del lavoro svolto dai CPI sia
ancora piuttosto basso, ma che,
relativamente alle proposte di
lavoro ricevute, il livello di soddisfazione dei cittadini sia piuttosto
elevato (22,3% molto soddisfatto
e il 45,2% abbastanza soddisfatto). Uno degli elementi su cui i
CPI sono chiamati a realizzare la
loro azione è, ad esempio, quello
dei tirocini. Come vedremo nelle pagine successive, la finalità
del tirocinio non curriculare è di
agevolare le scelte professionali
Lavoro, Istruzione e Formazione
I CENTRI PER L’IMPIEGO
14
I Centri per l’Impiego (CPI) sono il principale punto di riferimento pubblico, sul territorio, per l’incontro tra domanda e offerta
di lavoro. Offrono informazione, consulenza, assistenza a chi è
in cerca di un’occupazione o di una esperienza professionale,
alle imprese che cercano lavoratori, apprendisti e tirocinanti.
Presso i CPI si attivano inoltre le procedure di iscrizione allo stato di disoccupazione, alle liste di mobilità e alla legge 68/1999
(disabili e categorie protette). La rete delle cinque sedi provinciali opera offrendo ai propri utenti una gamma di servizi uguali in ogni territorio che consiste in : accoglienza e informazione,
adempimento di procedure amministrative, consulenza alle
imprese, incontro domanda-offerta di lavoro.
LE SEDI DEI CPI IN PROVINCIA DI LIVORNO
LIVORNO
Via Marradi 116
Tel 0586.269711 - Fax 0586.269745
[email protected]
Dal lunedì al venerdì 9.00-12.00 e il giovedì 15.00-16.00
CECINA
Via Roma 1
Tel 0586.688011 - Fax 0586.688043
[email protected]
Dal lunedì al venerdì 9.00-12.30 escluso il mercoledì
e il martedì 15.00-16.30
ROSIGNANO
Via Amendola 9
Tel 0586.760169 - Fax 0586.760234
[email protected]
Dal lunedì al venerdì 9.00-12.30 escluso il mercoledì
e il martedì 15.00-16.30
PIOMBINO
Largo Caduti sul Lavoro 17
Tel 0565.26331 - Fax 0565.263380
[email protected]
Dal lunedì al venerdì 9.00-12.00 e il martedì 15.00-16.00
PORTOFERRAIO
Via V. Hugo 1
Tel 0565.914268 - Fax 0565.919173
[email protected]
Dal lunedì al venerdì 8.30-12.00 e il martedì 15.00-16.00
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Le normative regionali
(L.32/2002, Regolamento 47/R/2003) tutelano il tirocinio non curriculare quale
esperienza formativa, orientativa o professionalizzante, non costituente rapporto
di lavoro, realizzata presso soggetti pubblici e privati nel territorio regionale. Il
servizio offerto dal CPI ha l’obiettivo di garantire il corretto utilizzo dei tirocini
mediante attività di informazione, disseminazione e controllo.
La nostra Amministrazione ha attivato negli anni numerosi tirocini formativi distinti in base alla tipologia di utenza:
• t irocini di formazione e orientamento finalizzati ad agevolare le scelte professionali e l’occupabilità;
• t irocini di inserimento al lavoro destinati ai soggetti inoccupati;
• t irocini di reinserimento al lavoro, destinati ai soggetti disoccupati e ai lavoratori in mobilità, in cassa integrazione guadagni straordinaria e in deroga;
• t irocini di inserimento o reinserimento al lavoro, destinati a categorie di soggetti svantaggiati iscritti alle categorie L. 68/99
Oltre ai CPI, però, nel corso degli ultimi anni la Regione Toscana e la Provincia
di Livorno hanno messo in campo un nuovo strumento di incrocio domanda/
offerta per i cittadini e le imprese. Si tratta della piattaforma IDOLWEB – Servizi online per l’accesso al mondo del lavoro, messo a punto dalla Regione
Toscana, un nuovo servizio internet delle Province che consente ai cittadini di
caricare il proprio curriculum, visionare le offerte di lavoro e candidarsi per eventuali offerte pubblicate dalle aziende. Con pochi semplici passaggi si completa
la registrazione e si crea un profilo personalizzato con il quale ogni utente potrà
navigare e cercare le offerte lavorative impostando filtri a piacimento dal menù o
effettuando la ricerca per macro famiglia (es: per qualifica, per tipo di contratto,
per tipo di offerta etc…).
Le offerte disponibili ad una candidatura sono: preselezione, preselezione collocamento mirato e tirocinio. Dal sito si accede, inoltre, anche a tutti i sistemi di
incontro domanda/offerta della Regione Toscana.
Tramite il sito le aziende, dopo la fase di registrazione, possono immettere le
offerte di lavoro (previo consenso dei Centri per l’Impiego), controllare eventuali
candidature o cercare profili professionali nella banca dati dei curriculum. In ogni
momento sarà possibile fare un controllo delle candidature (sia offerte in contatto diretto sia offerte di preselezione), visionare cioè i cv selezionati dal Centro
per l’ Impiego e/o procedere alla verifica diretta dei requisiti. Per la gestione dei
4 C.p.I. territoriali l’amministrazione ha investito sempre ingenti risorse puntando
molto sulla realizzazione e somministrazione di servizi di qualità da rivolgere a
tutte le categorie che necessitano di interventi.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Interventi per le fasce deboli
Servizi di accompagnamento all’inserimento lavorativo delle fasce
deboli e alla crescita delle imprese- Supporto ai servizi per l’Impiego
In questo ambito sono compresi tutti quei servizi a favore delle fasce della popolazione che maggiormente sono soggette a rischio di emarginazione o esclusione del mercato del lavoro. In altri termini rientrano nelle fasce deboli le persone
che, per ragioni soggettive ed oggettive, si trovano in condizioni di svantaggio rispetto alla normalità del contesto sociale di riferimento. In questo settore sono
compresi non solo i soggetti svantaggiati certificati ai sensi della L. 68/99
e della L. 381/91, ma anche altre tipologie descritte in regolamenti comunitari, nazionali e regionali.
Per tale motivo, nel quinquennio appena trascorso, la Provincia di Livorno ha
prestato particolare attenzione nel fornire un servizio di accompagnamento
all’inserimento lavorativo delle fasce deboli e alla crescita delle imprese,
attivando circa 520 tirocini sul proprio territorio provinciale.
Il servizio nasce dalla necessità di integrare politiche sociali e politiche del lavoro
e si pone l’obiettivo di promuovere il diritto al lavoro delle persone interessate,
attraverso azioni di orientamento, consulenza e supporto sia alle aziende sia ai
futuri lavoratori rientranti nella categoria di soggetti svantaggiati.
In questo quadro, vista l’incidenza della crisi economica che ha comportato per
motivazioni varie anche la riduzione dei posti a disposizione del collocamento
obbligatorio, appare del tutto indispensabile pensare ad un modello di intervento volto alla programmazione e implementazione di supporti di secondo
livello al sistema provinciale dei Centri per l’Impiego per favorire esperienze di
inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, dedicando attenzione non solo
ai beneficiari diretti (le fasce deboli), ma anche alle imprese quali soggetti attivi e
partecipi di un percorso articolato e complesso. Di rilevanza strategica è quindi
lo sviluppo di una progettualità concreta che, a partire dagli incentivi disponibili,
offra opportunità di rafforzamento dei soggetti deboli sul mercato del lavoro,
con progetti di aumento delle competenze e di work experiences.
La gestione del servizio, affidata a soggetto esterno, nel corso del 2014 è confluita all’interno della gara supporto ai servizi per l’impiego dei CPI e prevede
la realizzazione di una serie di prestazioni ed attività:accoglienza, orientamento
e consulenza agli utenti; attivazione dei progetti individuali di inserimento lavorativo; accompagnamento a sostegno dell’inserimento lavorativo delle fasce
deboli e degli utenti del collocamento mirato; informazione e consulenza sugli incentivi per l’occupazione alle imprese. In questa fase di programmazione
l’Amministrazione Provinciale, nonostante la drastica riduzione di risorse FSE ha
scelto di garantire la prosecuzione dei servizi ai cittadini/utenti ed ha stanziato
euro 1.397.454,54
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
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Progetto O.Fo.L
Il progetto O.Fo.L. (Orientamento Formazione Lavoro) ha come destinatari giovani disabili e soggetti svantaggiati con patologie varie, di età compresa tra i 18
ed i 32 anni, residenti in tutto il territorio della Provincia di Livorno.
L’obiettivo è creare le condizioni per la permanenza a lungo termine nel mondo
del lavoro di giovani adulti a rischio di esclusione e favorire una conoscenza e
una sensibilizzazione alle aziende ai lavoratori di come stare in relazione con un
disabile, come rapportarsi con loro. L’avviamento al lavoro della persona disabile
e/o svantaggiata richiede l’attuazione di metodologie basate su un corretto bilanciamento tra azioni formative e tutorship che si legano necessariamente ed in
modo concreto con altri servizi ed iniziative sul territorio.
L’attività di riconoscimento delle competenze in ingresso non è dedicata al riconoscimento di crediti formativi, vista la particolarità dell’intervento e del target,
bensi al consolidamento delle competenze possedute orientato ad una finalità
di posizionamento e spendibilità per l’inserimento lavorativo.
Il progetto si articola su 18 mesi e si realizza attraverso diverse fasi:
•O
sservazione nel contesto scolastico
•C
onsolidamento delle competenze per coloro che già hanno capacità pregresse
•O
rientamento e accompagnamento al lavoro
•A
ccompagnamento al percorso rivolto a coloro che finiranno la scuola a giugno
• F ormazione tecnico professionale
• S tage aziendale (per verificare la capapcità di sostenere tempi e ritmi di lavoro
adeguati e la capacità di sapersi inserire in un contesto lavorativo).
Le attività non si svolgono in ordine sequenziale ma parallelamente per poter costantemente monitorare i progressi, gli sviluppi, ma anche le difficoltà riscontrate
negli allievi al fine di superare eventuali gap.
L’interventi formativo è basato su di un approccio sistemico che pone al centro
30 giovani disabili (di cui il 50% donne) e la loro necessità di avviamento lavorativo. Tale centralità è affrontata con una modalità integrata ed individualizzata
che vuole, attraverso azioni ed attività specifiche e trasversali, operare congiuntamente sui sistemi: Scuola - famiglia - azienda - formazione e competenzeistituzioni – terzo settore.
Principali risultati dal 2009 al 2013:
Nel periodo 2009-2013 sono stati coinvolti in tutto 84 allievi, essendo ogni progetto di 18 mesi, e considerando le interruzioni tra la fine dell’anno scolastico e
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
l’inizio del successivo. Ad ogni progetto ha partecipato una media di 28 allievi,
suddivisi tra le tre zone di Livorno, bassa Val di Cecina e Val di Cornia.
Ai progetti hanno aderito come soggetti sostenitori le seguenti associazioni di
categoria:
CNA, Confcommercio, Confesercenti, Lega Coop.ve, C.I.A.
Ogni associazione ha messo a disposizione le proprie aziende per gli stage. In
tutto circa 40 aziende hanno ospitato gli allievi, alcune di queste attivando in
contemporanea stage su più punti vendita o uffici.
Tecnico della definizione di strategie di mercato, della pianificazione
di azioni di marketing e della gestione dei rapporti con la clientela e
delle reti di vendita
Il territorio della provincia di Livorno è interessato dai fenomeni migratori e dalla
presenza consistente di immigrazione residente.
Si rende pertanto necessario pertanto garantire un inserimento lavorativo degli
immigrati e attivare politiche di accoglienza rispettose dei diritti di tutti i lavoratori indispensabili a favorire l’emersione della condizione di clandestinità che
interessa tutt’ora molta parte dei cittadini stranieri.
Emerge l’esigenza di affrontare la questione offrendo all’immigrato una diversa
connotazione che preveda una piena integrazione sia economica che sociale.
Questo obiettivo può essere conseguito positivamente attraverso l’erogazione
di percorsi formativi che arricchiscano le competenze e conoscenze in grado di
innescare processi di sviluppo.
La Provincia di Livorno ha affidato ad un soggetto esterno l’incarico di realizzare
un percorso di qualifica in “Tecnico della definizione di strategie di mercato, della
pianificazione di azioni di marketing e della gestione dei rapporti con la clientela
e delle reti di vendita “ rivolto agli immigrati senegalesi presenti sul nostro territorio. Il progetto, per la cui realizzazione sono stati stanziati € 127.500,00 ha avuto
inizio nel maggio 2013 ed è tutt’ora in fase di realizzazione.
Inserimento lavorativo e incentivi all’assunzione
Gli effetti negativi della crisi globale tendono a protrarsi causando una forte crescita del tasso di disoccupazione e consistenti squilibri sul mercato del lavoro, nonché
crisi aziendali che comportano cassa integrazione, licenziamenti e mobilità.
Nell’ambito degli interventi anticrisi un ruolo di particolare rilevanza viene svolto
dalla promozione e attivazione degli ammortizzatori sociali che, a partire dalla
sinergia tra sostegno al reddito e politiche attive, hanno come finalità un forte
contrasto all’impatto della crisi sull’occupazione dei lavoratori, quale sia il loro
settore di appartenenza. In tale contesto si collocano le Linee Guida della RegioLavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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ne Toscana per l’attuazione del programma di interventi anticrisi attraverso l’impiego delle risorse del Fondo Sociale Europeo ad integrazione dei fondi statali
stanziati dal Governo.
L’erogazione degli interventi finalizzati a contrastare la crisi, e quindi degli ammortizzatori sociali in deroga e delle politiche attive del lavoro, è prioritariamente
rivolta ai lavoratori che beneficiano della cassa integrazione in deroga. Tuttavia, le
condizioni economiche che hanno determinato la grave crisi del sistema produttivo toscano non sono venute a cessare e continuano a provocare pesanti riflessi
sia sul versante occupazionale, sia sul sistema produttivo provinciale.
Pertanto, in un quadro di forte tutela dell’occupazione, in aggiunta agli interventi
per i lavoratori in deroga, occorre tener conto anche degli effetti della crisi sulle
imprese e della conseguente chiusura di molte aziende.
Sulla base di tale delicato contesto socio-economico che caratterizza il sistema
produttivo provinciale, nasce l’esigenza per l’Amministrazione di attivare un concorso di strumenti tra le politiche di orientamento, formazione e riqualificazione
professionale per i lavoratori che necessitano di ricollocazione professionale, o
per piccoli imprenditori e esercenti colpiti dalla crisi, mediante la realizzazione di
interventi di orientamento, formazione e di inserimento occupazionale, o per i
piccoli imprenditori ed esercenti colpiti dalla crisi. Il sostegno alla riprogettazione
viene sostenuto attraverso una serie di interventi di orientamento, formazione e
di inserimento professionale o mediante il ricorso ad altri strumenti già promossi
e attivati dalla Provincia di Livorno, quali il sostegno all’autoimprenditorialità.
Il progetto Anticrisi rappresenta e offre una serie di servizi da realizzarsi in sinergia con strumenti già in essere presso la Provincia. E’ destinato ad almeno 400
lavoratori alla ricerca di un nuovo lavoro individuati e certificati dal CPI e ad
almeno 50 ex lavoratori autonomi/piccoli imprenditori con sede operativa
nel territorio provinciale, la cui attività economica (imprese, esercenti, partita IVA)
a causa della crisi economica, risulti chiusa o abbia avviato le procedure di cessazione attività.
Bando multi-asse
La Provincia di Livorno ha emanato per l’annualità 2012 due bandi Multi Asse
per la concessione di finanziamenti a progetti formativi finanziati con risorse FSE
2007-2013 Assi I,II,III,IV; e per la concessione di finanziamenti a progetti formativi
ASSE II “Occupabilità ”con l’applicazione di tabelle standard dei costi di cui alla
DGR 240/201.BANDO MULTIASSE (Asse I,II,III,IV).
Il bando è stato elaborato, di concerto con i CPI del territorio, dopo attenta analisi dei reports e delle analisi della domanda e dell’offerta del mercato del lavoro.
Contiene percorsi formativi che segnano un ritorno a quei mestieri che ultimamente erano stati abbandonati soprattutto da fasce di popolazione più giovane,
nell’intento di dar vita ad un’ offerta di lavoro reale e coerente con la domanda
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
del mercato. Prevede infatti mestieri e professioni facilmente spendibili nel contesto sociale e nel tessuto economico locale, permettendo ai giovani di acquisire
nuove professionalità e agli occupati di migliorare la propria condizione formativa. I settori sono assolutamente trasversali: artigianato, agricoltura, turismo, commercio, alimentare, mondo cooperativo, informatica, settore terziario. Particolare
attenzione è stata riservata ai lavoratori in CIGS e in mobilità. Il finanziamento
complessivo reso disponibile è di € 1.240.000,00, suddiviso per Assi e disponibilità economiche messe a bando.
Complessivamente sono stati presentati 59 progetti di cui 28 finanziati e 5 non
ammissibili. Il dettaglio dei progetti finanziati è consultabile sezione bandi del
sito www.provincia.livorno.it/formazione
Il secondo bando ha finanziato un solo progetto, ed ha previsto per la prima
volta l’ applicazione di tabelle standard dei costi di cui alla DGR 240/2011.
Il progetto mira all’acquisizione della qualifica definita nel Repertorio Regionale
dei Profili Professionali “Tecnico qualificato in mediazione culturale e linguistica per immigrati” (comparto Servizi sociali) della durata di 600 ore.
Complessivamente sono stati presentati 5 progetti, di cui finanziati, come previsto da bando, 1.
Finanziamento: € 70.224,00.
Orientamento sulla sicurezza sul lavoro
L’Agenzia europea per la Sicurezza e Salute di Bilbao (“EU-OSHA”) ha previsto di
condurre dal 2009 al 2013, campagne focalizzate su temi specifici nell’ambito di
una priorità generale “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Un bene per te un bene
per l’Europa”.
Nel 2008/2009 la campagna è stata incentrata sulla “valutazione del rischio”, mentre nel periodo 2012/2013 sul tema “Ambienti di lavoro sani e sicuri”. Quest’ultima
campagna ha posto l’attenzione in particolare sull’importanza della leadership
aziendale e della partecipazione dei lavoratori al miglioramento della sicurezza e
della salute sul luogo di lavoro. In tal senso è iniziata anche la preparazione della
campagna 2014-2015 che si occuperà dei rischi psicosociali e, in particolare degli
strumenti e delle soluzioni concrete per affrontarli.
In linea con quanto dettato dall’Agenzia europea, la Provincia di Livorno nel corso del quinquennio 2009-2014, ha promosso una serie di iniziative e di azioni di
orientamento e promozione della sicurezza sul lavoro.
In particolare nel periodo 2009/2012 l’attenzione è stata focalizzata sulla valutazione del rischio, con la realizzazione di alcune azioni mirate riportate nella
tabella successiva:
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
20
21
Azione
Destinatari
Periodo
Risultati
Giornate di informazione, sensibilizzazione e aggiornamento
Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza
2009/2010
118 partecipanti e
5 giornate
realizzate
Giornate di informazione, sensibilizzazione e aggiornamento
Responsabile del Servizio di prevenzione e
protezione/Preposti
2009/2010
82 partecipanti
per 5 giornate
Giornata di informazione, sensibilizzazione e aggiornamento
Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza/
Responsabile del Servizio di prevenzione e
protezione/Preposti
2009/2010
34 partecipanti
Seminari di orientamento e approfondimento
Studenti degli Istituti
Scolastici Superiori
della Provincia di
Livorno
2009/2010
12 Istituti scolastici coinvolti,
32 incontri
realizzati
849 partecipanti
(14-19 anni)
VII Giornata Provinciale per la
Sicurezza e salute nei luoghi di
lavoro
Lavoratori, studenti,
sindacati
2009/2010
146 partecipanti
Giornate di informazione, sensibilizzazione e aggiornamento
sul tema “Manutenzione e
buone pratiche in materia di
sicurezza a garanzia di ambienti
di lavoro sani e sicuri”
Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza
2010/2011
84 partecipanti
Giornate di informazione, sensibilizzazione e aggiornamento
sul tema “Manutenzione e
buone pratiche in materia di
sicurezza a garanzia di ambienti
di lavoro sani e sicuri”
Responsabile del Servizio di prevenzione e
protezione/Preposti
2010/2011
118 partecipanti
VIII Giornata Provinciale per la
Sicurezza e salute nei luoghi di
lavoro
Lavoratori, studenti,
sindacati
2010/2011
150 partecipanti
Giornate di informazione, sensibilizzazione e aggiornamento
Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza/
Responsabile del Servizio di prevenzione e
protezione/Preposti
2011/2012
70 partecipanti e
5 giornate
realizzate
IX Giornata Provinciale per la
Sicurezza e salute nei luoghi di
lavoro
Lavoratori, studenti,
sindacati
2013
140 partecipanti
Inoltre nel corso del periodo 2009-2013 sono stati realizzati alcuni interventi di
informazione e sensibilizzazione dedicati alle comunità di stranieri e ai datori di
lavoro di aziende con personale straniero. Allo stesso modo sono state realizzate
diverse giornate di formazione degli insegnanti in collaborazione con l’Asl 6 di
Livorno e l’Ufficio Scolastico Provinciale.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Politiche per l’Istruzione
e la Formazione
25
Politiche per l’Istruzione
e la Formazione
L’Istruzione e la Formazione rappresentano da sempre lo strumento cardine nello
sviluppo della società e nel processo di valorizzazione del capitale umano. Ciò
non solo perché svolgono una funzione chiave nella qualificazione del tessuto
sociale e produttivo, ma perché promuovono lo sviluppo di conoscenze, abilità,
competenze e attitudini personali che favoriscono il benessere individuale, sociale ed economico.
Da quando, nel 2000, è stata adottata la strategia di Lisbona, il ruolo dell’istruzione e della formazione è ormai riconosciuto come fattore chiave per la trasformazione dell’Unione europea in una economia della conoscenza. A tale proposito
molteplici sono state le azioni e le strategie, anche normative, per rafforzare l’efficacia dei sistemi e delle politiche di istruzione e formazione. Primo fra tutti il programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010” e, successivamente, il quadro di
cooperazione europea “ET 2020” attraverso il quale si è giunti alla definizione di
obiettivi ed iniziative comuni per tutti i tipi di istruzione e formazione e per tutte
le fasi di apprendimento permanente sostenute da programmi europei quali Erasmus Mundus 2009-2013 o da agenzie quali l’Agenzia esecutiva per l’istruzione,
gli audiovisivi e la cultura. Dal punto di vista dello scenario nazionale, in questi
anni il pacchetto di riforme messe in campo con la cosiddetta “Riforma Gelmini”
ha inciso in modo significativo sull’intero sistema formativo, sia per quanto concerne la scuola primaria, che la scuola secondaria di primo e secondo grado e lo
stesso impianto universitario.
In questo contesto la Provincia di Livorno ha condotto nell’ultimo quinquennio una particolare azione di accompagnamento del sistema di riforme e di
promozione delle opportunità derivanti dalla visione e dall’azione europea. In
particolare, mediante i progetti e le attività delineate nei Piani Operativi annuali,
l’Assessorato Lavoro e Formazione Professionale ha messo in campo una serie
di interventi finalizzati soprattutto a qualificare l’offerta formativa rispetto alle peculiarità del territorio, nonché a promuovere quella crescita culturale necessaria
a favorire la mobilità sociale da un lato e lo sviluppo del capitale umano e del
contesto produttivo dall’altro.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Obbligo formativo: i percorsi biennali di formazione professionale per
giovani in drop-out
Sono percorsi di formazione professionale indirizzati ai giovani del territorio livornese che non hanno ancora compiuto 18 anni e che devono assolvere al diritto
dovere all’istruzione e alla formazione. Pensati per contrastare il crescente
fenomeno dello scivolamento dal sistema scolastico (drop-out), i corsi sono
rivolti a quei giovani che pur avendo concluso l’obbligo di istruzione attraverso
la frequenza scolastica protratta per almeno 10 anni, non intendono frequentare
un percorso scolastico, di formazione professionale o di apprendistato, e non
hanno conseguito una qualifica di durata almeno triennale. La Provincia di Livorno ha inteso offrire un’ opportunità per consentire a questa categoria di persone
di frequentare gratuitamente un corso di formazione utile all’ottenimento di un
attestato di qualifica professionale spendibile su tutto il territorio nazionale ed europeo.
La qualifica è conseguibile attraverso la partecipazione a corsi biennali per complessive 2.100 ore che, articolati secondo moduli formativi integrati, hanno l’obiettivo di promuovere l’attenzione e la partecipazione dei giovani. Ogni corso
infatti, prevede 735 ore di lezioni teoriche frontali, di cui una metà propedeutiche al percorso professionalizzante e l’altra metà all’acquisizione o al recupero
delle competenze di base, 735 ore di attività laboratoriale coerente con la figura
professionale di riferimento e 630 ore di tirocinio formativo/stage aziendale.
Per la realizzazione del progetto complessivo, che ha permesso la realizzazione
di cinque corsi di qualifica professionale, la Provincia di Livorno ha stanziato per
l’anno formativo 2013-2014 euro 623.356,00 attraverso risorse del Fondo Sociale Europeo e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I corsi, realizzati da
agenzie formative accreditate del territorio livornese e completamente gratuiti
all’utenza, sono pensati per favorire l’apprendimento di competenze sia teoriche
che pratiche e per facilitare la realizzazione di un proprio progetto formativo e
professionale.
Agire mediante interventi di contenimento e di contrasto della dispersione
scolastica è quanto mai importante, ancora di più se si considera che secondo
i dati messi a disposizione da Tecnostruttura, la quota dei giovani toscani che
abbandona in modo prematuro gli studi, si colloca al 18,6% e, dunque, al di sopra della media nazionale che si attesta sul 18,2%. Proprio perché l’indicazione
arrivata dalla Commissione europea nell’ambito della strategia Europa 2020,
ovvero di ridurre al 10% il tasso di abbandono scolastico, è ben lontana dai
risultati italiani, occorre rinsaldare quella rete fatta di istituzione, scuola e formazione per riaffermare tra i giovani il valore cruciale che istruzione e formazione
possono giocare per il loro futuro.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore)
Con l’avvio, nel 2002, del processo di Copenaghen, l’Unione europea si è posta l’obiettivo di migliorare le prestazioni, la qualità e l’attrattività dell’istruzione
e della formazione professionale. Un percorso da intraprendere mediante una
maggiore cooperazione a livello europeo, ma anche mediante una migliore
professionalizzazione di docenti e formatori ed una maggiore qualificazione e
flessibilità dell’offerta formativa rispetto alle esigenze di discenti ed imprese. La
“vicinanza” al mercato del lavoro e al mondo delle imprese, nonché la maggiore
formazione sul lavoro (oltre che in aula) e la capacità di raffinare gli strumenti e
la tempestività di rilevazione dei bisogni futuri di competenze rappresentano
oggi la vera sfida per incoraggiare gli studenti nel loro percorso di studi verso
l’istruzione superiore.
In questo senso i corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) rappresentano uno dei principali strumenti finalizzati ad assicurare ai giovani che
hanno conseguito il diploma di maturità un adeguato grado di conoscenza,
competenza e formazione tecnico-professionale. I corsi, in particolare, si rivolgono a giovani e adulti occupati e disoccupati, in possesso del diploma di scuola
superiore, diploma professionale quadriennale di tecnico conseguito nell’ambito
dell’istruzione e formazione professionale ed hanno l’obiettivo di facilitare l’inserimento o la riqualificazione professionale, mediante l’acquisizione di competenze
certificabili e spendibili nel mercato del lavoro.
ll sistema IFTS è stato istituito con la legge 144/1999 ed è articolato in percorsi
formativi mirati ed approfonditi. Nel dicembre 2012 è stato approvato il Decreto MIUR che stabilisce le Nuove Linee Guida per la programmazione dei corsi IFTS.
Il Decreto riorganizza il sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore
attraverso la definizione delle specializzazioni tecniche superiori che costituiscono le figure di riferimento a livello nazionale e dei relativi standard minimi
formativi, allo scopo di rispondere organicamente alla richiesta di competenze
tecnico-professionali proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato, con
particolare riferimento alle piccole e medie imprese ed ai settori interessati da
innovazioni tecnologiche ed internazionalizzazione dei mercati. Gli IFTS, di fatto,
costituiscono un’alternativa ai corsi di formazione professionale di secondo livello e ai percorsi universitari.
Nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore la Provincia di Livorno
ha attivato 7 corsi a valere su tre bandi emanati dalla Regione Toscana: un bando per il 2009, un bando per il 2010 e un bando unico triennale per il periodo
2011-2013. Ad oggi sono state programmate ed erogate 6.400 ore di formazione
per 223 iscritti e 117 frequentanti di cui 32 già inseriti nel settore specifico del
corso per i soli bandi degli anni 2009 e 2010. I dati relativi agli occupati dei bandi
dal 2011 in poi saranno disponibili solo con la chiusura delle attività dei corsi
ancora attivi.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Anno del
Bando
Periodo del
corso
2009
2009/2010
Tecnico superiore della gestione del territorio rurale
2009
2000/2010
Tecnico superiore per l’organizzazione e il marketing del turismo
2009
2009/2010
Tecnico esperto della logistica integrata
2010
2011
Tecnico superiore per la gestione e il monitoraggio del territorio e
dell’ambiente
2010
2011/2012
Tecnico superiore per l’organizzazione e il marketing del turismo
integrato
2011/2013
2012/2013
Tecnico superiore per l’ industrializzazione del prodotto e del processo (triennale)
2011/2013
2012/2013
Tecnico superiore per l’ ambiente, l’ energia e la sicurezza in azienda (annuale)
Corso
Interventi di formazione per l’apprendistato
L’apprendistato rappresenta uno dei principali strumenti attualmente a disposizione per l’inserimento lavorativo dei giovani, ma anche e soprattutto per attuare
un percorso formativo e di apprendimento professionalizzante. Insieme all’istruzione e alla formazione professionale, infatti, l’apprendistato è la cosiddetta terza
via per assolvere all’“obbligo formativo” per la qualifica e il diploma professionale
disciplinato dall’art. 3 del Testo Unico sull’Apprendistato. Con l’entrata in vigore
del Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 167 “Testo unico dell’apprendistato,
a norma dell’articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247”, infatti, vengono modificate le regole di erogazione dell’offerta formativa pubblica dell’apprendistato professionalizzante e viene stabilito il cosiddetto “Nuovo apprendistato”.
Si tratta dell’unico contratto formativo presente nell’ordinamento italiano e viene di fatti definito come un contratto di lavoro a causa mista, ossia in grado di
combinare il lavoro subordinato, l’addestramento professionale e la retribuzione
del proprio operato. Nel contratto di apprendistato la parte formativa e di insegnamento rappresenta un elemento fondamentale e qualificante del rapporto
di lavoro.
Attualmente l’offerta formativa relativa all’apprendistato è erogata attraverso
bandi regionali, a gestione provinciale. In tal senso la Provincia di Livorno ha
emanato diversi avvisi relativi alla selezione di progetti per la formazione esterna
dell’apprendistato professionalizzante, capaci di dare una risposta, per aree professionali selezionate sulla base delle considerazioni emerse in sede di Commissione Tripartita, su tutto il territorio provinciale.
Obiettivo della Provincia di Livorno è stato in particolare quello di assicurare agli
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
28
29
apprendisti un percorso formativo attento alle esigenze del settore produttivo
di appartenenza attraverso l’integrazione, mediata dai Centri per l’Impiego, tra
apprendisti, aziende ed Agenzie Formative nella definizione del Patto Formativo
Integrato. Allo stesso tempo un ulteriore obiettivo dell’Amministrazione provinciale è stato quello di garantire la qualità e l’omogeneità dell’offerta formativa
sull’intero territorio provinciale (isole comprese), potenziando anche il ruolo del
tutor aziendale.
Nel corso del quinquennio 2009-2013 la Provincia di Livorno ha finanziato bandi
per 1.300 apprendisti, pari ad un valore complessivo di euro 1.926.013, ripartiti in diverse aree professionali così come riporta la tabella seguente:
2009/2010
2011/2012
2013
Totale
Amministrativi
€ 280.708
-
-
€ 280.708
Idraulici ed elettricisti
€ 118.535
-
-
€ 118.535
Commessi e assimilati
€ 214.336
-
-
€ 214.336
Parrucchieri ed estetisti
-
€ 193.930
-
€ 193.930
Edilizia e affini
-
€ 292.700
-
€ 292.700
Magazzinieri
-
-
€ 162.946
€ 162.946
Riparatori auto, meccanica
-
-
€ 227.808
€ 227.808
Camerieri, baristi, ristorazione
-
-
€ 371.770
€ 371.770
Alimentare
-
-
€ 63.280
€ 63.280
€ 613.579
€ 486.630
€ 825.804
€ 1.926.013
500
300
500
1.300
Finanziamento complessivo
Apprendisti da formare
Servizio Tirocini
La Provincia di Livorno, al fine di agevolare le scelte professionali mediante la
conoscenza diretta del mondo del lavoro, promuove il tirocinio quale esperienza
formativa, orientativa o professionalizzante, non costituente rapporto di lavoro,
realizzata presso soggetti pubblici e privati nel territorio secondo normativa regionale (GiovaniSì).
Offre cosi ai giovani una ulteriore alternativa valida per prepararsi adeguatamente all’inserimento nel mondo del lavoro con una adeguata formazione. Con la
L.R. n. 3 del 27 gennaio 2012 è stato reso obbligatorio per l’azienda il rimborso di
almeno 500 euro mensili lordi per l’attivazione di un tirocinio extra-curricolare.
Il tirocinio è attivato da un soggetto promotore che è garante della regolarità e
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
qualità dell’esperienza formativa e si realizza presso un soggetto ospitante che
stipula una convenzione per accogliere nella propria sede uno o più tirocinanti.
Alla convenzione è allegato un progetto formativo che stabilisce gli obiettivi, le
competenze da acquisire, la durata, e le modalità di svolgimento del tirocinio.
La durata è diversificata a seconda delle competenze da acquisire e degli obiettivi di apprendimento. Attraverso i Centri per l’Impiego, la Provincia di Livorno
garantisce il corretto utilizzo dei tirocini mediante attività di informazione e di
controllo.
Il tirocinio formativo consente alle aziende di valutare, conoscere e scegliere le
persone più idonee al proprio fabbisogno, con le quali eventualmente instaurare
un rapporto di lavoro. Contestualmente, le persone possono testare e sviluppare
conoscenze e capacità, rapportarsi alla realtà lavorativa, alle dinamiche organizzative e scegliere in modo consapevole il proprio percorso professionale.
Come per i rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato, anche per i tirocini extra-curricolari è previsto, per l’azienda ospitante, l’obbligo di effettuare la
comunicazione di attivazione (Legge n. 296 del 27 dicembre 2006). Pertanto, le
informazioni inerenti i tirocini attivati in Provincia di Livorno sono desumibili dalla piattaforma IDOL (Incontro Domanda Offerta di Lavoro), la quale – oltre alla
promozione diretta degli interventi e delle politiche del lavoro – rappresenta il
punto di connessione fra coloro che richiedono un impiego o l’accesso ad una
misura di inserimento lavorativo e le proposte di impiego provenienti dal tessuto
produttivo, garantendo l’adempimento delle procedure amministrative inerenti
le comunicazioni obbligatorie. Per quanto concerne il territorio della Provincia di
Livorno i tirocini attivati sono stati di diversa natura, fra questi:
• tirocini Giovanisì (Bando della Regione Toscana)
• tirocini.org (Appalto della Provincia di Livorno)
• tirocini estivi (Disciplina DGR n. 435/2009)
• tirocini con vari enti pubblici della Provincia di Livorno
• tirocini della Giunta Regionale (Bando della Regione Toscana)
• tirocini del Consiglio Regionale (Bando della Regione Toscana)
In totale nel periodo 2009/2012 sono stati attivati complessivamente 2998 tirocini presso aziende localizzate in Provincia di Livorno. Di questi, 2326 sono da
attribuirsi a Giovanisì; 602 realizzati ed eseguiti da soggetto esterno incaricato
dall’Amministrazione; 17 tirocini presso il Tribunale e 53 in Procura in gestione
diretta. L’andamento annuale delle attivazioni risulta piuttosto altalenante, con
una punta massima che si registra nel 2010 (621 unità), e nel 2013 670 unità, un
valore più elevato di quello rilevato tanto nel 2012 (608 unità) quanto nel 2009
(547 unità) e nel 2011 (552 unità).
Nell’80% dei casi i tirocini attivati hanno riguardato soggetti domiciliati in Provincia di Livorno, mentre alle altre province toscane e al territorio extra-regionale
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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31
sono riferibili rispettivamente l’11,2% e il 9,3%. Un ulteriore dato significativo
è che il 6,1% dei tirocini attivati fa riferimento alla componente degli stranieri,
con una prevalenza di rumeni ed albanesi. La distribuzione dei tirocini per settore
economico di riferimento dell’azienda ospitante, invece, evidenzia che i servizi
risultano essere il principale ambito di attivazione (83,5%), seguito solo a lunga
distanza dall’industria (13,4%).
All’andamento e all’analisi dei tirocini formativi nel periodo 2009-2012 la Provincia di Livorno ha anche dedicato una nota di approfondimento disponibile
nella sezione “Osservatorio mercato del lavoro” del sito www.provincia.livorno.it/
formazione.
Tirocini Procura e Tribunale
Allo scopo di attuare una delle azioni previste dal progetto “Giovanisi” riguardante la “carta dei tirocini e stage di qualità” e tenendo di conto che il tirocinio formativo e di orientamento presso un Ente pubblico è una esperienza che offre
l’opportunità di conoscere direttamente il mondo del lavoro e di sviluppare le
conoscenze acquisite nel percorso formativo, sono stati attivati percorsi di tirocinio presso gli uffici della Procura di Livorno.
Tali tirocini hanno avuto una durata di 6 mesi ed erano destinati a neo diplomati
e neo laureati che avessero conseguito una qualifica professionale entro e non
oltre dodici mesi dal conseguimento del relativo titolo di studio o qualifica, iscritti al Centro per l’Impiego di Livorno.
L’obiettivo perseguito consisteva nel permettere ai giovani di fare una esperienza
pratica altamente qualificata e trovare applicazioni pratiche alle nozioni teoriche
del loro bagaglio culturale.
I tirocinanti, selezionati da una apposita commissione, hanno inoltre beneficiato
di un rimborso spese erogato dalla Provincia di Livorno con risorse del Fondo
Sociale Europeo.
Voucher individuali
Nell’ambito delle azioni previste per il supporto alla formazione e alla qualificazione dei profili professionali delle persone residenti sul proprio territorio, la
Provincia di Livorno ha attivato nell’ultimo quinquennio i cosiddetti voucher individuali. Si tratta di buoni per la formazione individuale che esulano dai corsi
di formazione professionale e sono destinati alle persone iscritte ai percorsi di
ricerca attiva presso i Centri per l’Impiego. Tali voucher sono utilizzabili per frequentare i corsi inseriti nel Catalogo dell’Offerta Formativa Provinciale e i corsi
“dovuti per legge o altro” rispondenti alle esigenze e prospettive professionali di
ogni singolo beneficiario.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Fra i voucher individuali, inoltre, rientrano: i voucher post laurea/post diploma,
destinati a coloro che intendono accedere ad un percorso di specializzazione,
formazione ed accrescimento delle competenze professionali con l’obiettivo di
inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro ed in particolare in realtà produttive e di ricerca qualificate; i voucher specialistici, concepiti per rispondere a
esigenze formative di settore, rilevanti per il contesto territoriale.
Fra i voucher assegnati dalla Provincia di Livorno nell’ultimo quinquennio vanno certamente menzionati i voucher “Gente di mare”, finanziamenti individuali
finalizzati alla partecipazione a percorsi formativi previsti dalla “Convenzione Internazionale sugli Standard minimi di Addestramento e Certificazione (STCW)”
del 1978, per il conseguimento delle abilitazioni obbligatorie per il personale
marittimo. In questo modo è stato possibile finanziare la partecipazione a due
tipologie di corsi:
A) B
asic Training, che raccoglie cinque corsi obbligatori per legge per potersi imbarcare:
• Corso di sicurezza e responsabilità sociale (P.S.S.R.);
• Corso di sopravvivenza e salvataggio;
• Corso antincendio di base;
• Corso antincendio avanzato;
• Primo pronto soccorso elementare a bordo (Elementary first aid);
B) c orso di familiarizzazione alle tecniche di sicurezza per navi cisterna adibite al trasporto di gas liquefatti, prodotti chimici e per navi petroliere.
I destinatari di questa particolare tipologia di voucher individuali sono stati: studenti della quarta o quinta classe dell’Istituto Tecnico Nautico “A. Cappellini” di
Livorno; iscritti allo stato di disoccupazione presso i Centri per l’Impiego della
Provincia di Livorno; occupati residenti nella Provincia di Livorno con esigenze
di adeguamento formativo agli standard richiesti dalla normativa per il personale
marittimo ed impiegato a bordo delle navi; a lavoratori in cassa integrazione in
deroga inseriti in un percorso di politica attiva di un Centro per l’Impiego della
Provincia di Livorno. Tutti i soggetti, per ottenere il voucher, hanno dovuto partecipare agli interventi di politica attiva per l’occupazione previsti mediante le
attività seminariali dei Centri per l’Impiego.
Voucher aziendali
Finalizzati a stimolare in modo diretto la competitività delle imprese attraverso
l’accrescimento delle competenze degli occupati ed il puntuale riscontro dei
fabbisogni dell’impresa, i voucher aziendali rappresentano il principale strumento messo in campo dalla Provincia di Livorno per la crescita professionale dei
dipendenti. Si tratta di buoni formativi assegnati al singolo lavoratore, ma eroLavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
32
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gati all’impresa secondo un piano formativo specifico aziendale o interaziendale
che consente ai dipendenti di partecipare ad attività di formazione all’interno
dell’orario di lavoro. I voucher sono stati concepiti in modo tale da garantire il
finanziamento esclusivo di quei progetti in grado di assicurare l’integrazione e la
non sovrapposizione con gli interventi previsti dai fondi interprofessionali e dalla
legge 236/1993, contribuendo per il 10% agli interventi previsti dalle imprese.
Erogati secondo una modalità a sportello nel corso del quinquennio di riferimento, i voucher aziendali sono stati indirizzati alle imprese del territorio livornese secondo una definizione di priorità specifiche rispetto ai singoli settori di riferimento. L’obiettivo della Provincia di Livorno è quello di finanziare voucher formativi
alle imprese con unità locale nel territorio provinciale operanti nei settori indicati
dai bandi. L’importo massimo di contributo pubblico erogabile per ciascun voucher è di euro 2.000,00, con un massimo di euro 20.000,00 per ciascuna impresa
ad ogni scadenza.
La principale fonte di finanziamento di questa tipologia di intervento è il Fondo
Sociale Europeo, con particolare riferimento all’Asse I – ‘Adattabilità’ del Programma Operativo FSE Toscana 2007-2013.
Dal punto di vista della dotazione finanziaria, dal 2010 ad oggi la Provincia di
Livorno ha messo a disposizione euro 1.040.000,00.
2010/2011
2012
2013
Totale
€ 450.000,00
€ 400.000,00
€ 190.000,00
€ 1.040.000,00
Imprese richiedenti
299
161
60
520
Imprese finanziate
191
123
47
361
Voucher aziendali richiesti
1.557
999
377
2.933
Voucher aziendali finanziati
876
810
371
2.057
Totale finanziamento richiesto
€ 1.202.167,00
€ 646.895,25
€ 289.985,80
€ 2.139.048,05
Finanziamento assegnato
Voucher di conciliazione
Gli strumenti di conciliazione sono soluzioni che tentano di rispondere alle esigenze della famiglia, sia per ciò che concerne la cura di minori, disabili e anziani
a carico, sia per ciò che concerne la creazione di un contesto e di un’organizzazione lavorativa tali da agevolare la conciliazione di entrambe le dimensioni della
vita di un individuo, sia esso donna o uomo. Fanno parte di queste soluzioni: i
congedi parentali, i voucher per l’assistenza di bambini e anziani, i contratti
part-time, il telelavoro, il job sharing, la banca delle ore ed altro.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
La combinazione di queste soluzioni o di alcune di esse fa parte del welfare aziendale, cioè dell’insieme di provvedimenti e azioni di cui si fa carico l’azienda per
andare incontro alle esigenze e favorire benessere e rendimento dei propri dipendenti, offrendo servizi di assistenza a lavoratori gravati da problemi familiari
(nidi aziendali, assistenza anziani, corsi di formazione per reinserimento lavorativo dopo la nascita di un figlio).
Nello specifico, il voucher di conciliazione è un contributo economico che la Provincia di Livorno ha concesso alle persone inserite in un percorso formativo o
di riavvicinamento al lavoro, per usufruire di prestazioni di assistenza familiare
attraverso l’acquisizione diretta dei servizi che favoriscano la “conciliazione” tra
la vita familiare e l’impegno professionale. L’importo del voucher ha assunto una
dimensione variabile, a totale o parziale copertura dei costi di assistenza familiare
durante il periodo di frequenza della formazione e della work experience, ivi compresi i costi di spostamento. I destinatari del voucher sono stati prevalentemente
donne in cerca di lavoro con figli minori di 13 anni o con responsabilità di cura
di anziani o disabili con ISEE inferiore a euro 25.000.
La Provincia di Livorno nel solo 2010 ha investito in questo strumento euro
244.300 mentre nel 2011 circa euro 126.400, per un totale di 151 voucher
erogati.
Sistema di web learning: il progetto “TRIO”
TRIO è il sistema di web learning della Regione Toscana che mette a disposizione
di tutti, in forma totalmente gratuita, prodotti e servizi formativi su aree tematiche trasversali e specifiche. Raggiungibile all’indirizzo www.progettotrio.it, TRIO è
un sistema per l’apprendimento innovativo, facile e intuitivo, basato su ambienti
software Open Source.
Dalla sua data di attivazione (01 luglio 2002) e fino al 31 dicembre 2013
il portale ha fatto registrare un totale
di iscrizioni pari a 343.953 unità, di
cui prevalentemente italiani e ben il
60,9% provenienti dal territorio della
Toscana. Rispetto al totale degli iscritti, 128.128 utenti risultano attivi, ossia persone che hanno svolto attività
formative negli ultimi 24 mesi. L’analisi delle anagrafiche evidenzia che il
profilo degli utenti è prevalentemente
donna (59,2%) ed ha fra i 18 e i 32 anni,
mentre il 72,6% è in possesso di un titolo di studio superiore.
35
Dai risultati dell’indagine di gradimento condotta on-line nel IV Trimestre 2013
(per un totale di 2.541 questionari compilati) e proposta, su base volontaria, all’utenza al completamento con esito positivo di un corso, risulta che il 95% dell’utenza è soddisfatta del Progetto TRIO nel suo complesso.
Attualmente il catalogo del progetto contiene 1.781 prodotti suddivisi in diverse macro-aree tematiche. Al 31 dicembre 2013 risultano 972.814 ordini tra i
prodotti disponibili a catalogo, con una prevalenza di ordini relativi alle macroaree tematiche “lingue” (24,7%) e “informatica” (21,4%).
In riferimento al proprio contesto territoriale, la Provincia di Livorno ha strutturato un servizio di promozione ed animazione territoriale collegato al progetto,
realizzando 5 Poli formativi (Poli TRIO) finalizzati ad offrire maggiore visibilità
delle attività al pubblico, ad informare in tempo reale ma soprattutto ad offrire la
possibilità di accedere al sistema di web learning attraverso punti di riferimento
attrezzati e presenti sul territorio. In particolare sul territorio provinciale di Livorno. I Poli hanno visto la presenza di 42.100 persone in 5 anni, con un picco
massimo nel 2010 (11.208) e presso la sede di Livorno 1 – Complesso Gherardesca (20.216). La tabella successiva illustra, in sintesi, i soggetti presenti presso
i diversi Poli TRIO della Provincia di Livorno.
2009
2010
2011
2012
2013
Totale
Livorno 1 – Complesso Gherardesca
3.523
6.507
4.110
1.837
4.239
20.216
LIVORNO 2 – ITI Galilei
1.958
3.119
2.190
1.086
2.418
10.771
CECINA – Polo Magona
865
1.152
709
404
934
4.064
PIOMBINO – Centro Giovani
1.090
188
1.348
1.210
2.009
5.845
PORTOFERRAIO – Centro per
l’Impiego
235
242
222
98
407
1.204
7.671
11.208
8.579
4.635
10.007
42.100
TOTALE
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
37
Progetti Tematici
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
38
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
39
Progetti tematici
Per attuare i Piani Operativi annuali, la Provincia di Livorno si è avvalsa del contributo del più vasto partenariato istituzionale ed economico-sociale rappresentativo del territorio, oltre che del confronto nell’ambito della Commissione Provinciale Tripartita per la programmazione e la verifica di efficacia delle politiche
attive del lavoro e della formazione professionale.
Come riportato in precedenza, il quadro economico nazionale e locale ha reso
sempre più necessario promuovere politiche attive del lavoro a sostegno dell’apparato produttivo, in difesa dei posti di lavoro e delle fasce di popolazione più
deboli. È emersa con sempre maggiore forza l’esigenza di agevolare la nascita di
nuova imprenditorialità, con particolare attenzione a quella femminile e giovanile, utilizzando anche percorsi formativi, voucher, work experiences.
Il quadro economico e sociale dell’ultimo triennio ha di fatto dettato le caratteristiche degli interventi di politiche attive del lavoro e delle misure formative occorrenti, finalizzate ad accrescere la capacità dei lavoratori ad adeguarsi ai
mutamenti del mercato del lavoro, fornendo altresì ai disoccupati/non occupati
strumenti necessari per accrescere la possibilità di entrare nel mercato del lavoro.
Per questo il 2012, in particolare, è stato l’anno in cui sono state messe in campo
una serie di misure mirate ai settori ritenuti strategici per il tessuto economico
e sociale livornese, quali il comparto portuale e della logistica integrata, la
diportistica, le energie rinnovabili, le tecniche del marketing, il turismo e le
reti di imprese commerciali. E’ bene precisare che per quanto avviate nel corso
del 2012, le misure programmate e di seguito descritte, dispiegano i loro effetti in
un arco temporale più ampio che dovrebbe giungere fino al 2015.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Progetto “NEET”
Quello dei NEET è ormai riconosciuto come uno dei fenomeni più controversi, ma
al contempo rilevanti e significativi d’Europa. Prima che di una categorizzazione
sociologica, si tratta di una vera e propria “condizione” (“not in employment,
education or training” - disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione
e formazione) che riguarda la condizione dei giovani tra i 15 e i 29 anni usciti
dai sistemi formativi che non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro. Questo
passaggio di transizione, un tempo automatico, oggi diventa per molti l’ostacolo
più grande per staccarsi dal nucleo familiare e crearsi una vita indipendente. In
generale i fattori che maggiormente influiscono sulla probabilità di entrare a far
parte del gruppo NEET sono diversi. Fra questi: un qualche tipo di disabilità; un
background di immigrazione; un basso livello di istruzione; vivere in zone remote; un reddito familiare basso; genitori in condizioni di disoccupazione anche
pregressa e con basso livello di istruzione.
Vista la natura complessa e multiforme dello svantaggio, i governi e le parti sociali tendono a fissare obiettivi che mirano alla riduzione del numero dei NEET
predisponendo linee di azione diverse che coprano i vari sottogruppi.
Ridurre il numero dei giovani che non studia, non segue iniziative di aggiornamento professionale e non ha alcun tipo di impiego ne è in cerca di occupazione
è ormai un’emergenza non solo per lo spreco di potenziale giovanile, ma anche
per il costo economico che si riversa sui bilanci del Paese (sussidi, indennità socio
sanitarie etc…).
In questi mesi è uscito il nuovo Bando “ Per. OR. A. NEET “ che la Provincia di Livorno ha attivato dedicandolo a 20 giovani tra i 15 e i 29 anni che si trovano in
tale stato.
Il progetto prevede una durata di 4 mesi e un impegno totale di 40 ore di azioni
di sostegno nella fase di identificazione dei propri obiettivi professionali e nelle
modalità di ricerca attiva del lavoro, concordata e pianificata da e con gli operatori dei C.P.I. che daranno poi il loro sostegno anche nella fase di tutoraggio e nel
primo input lavorativo.
Per fare ciò sono previsti incontri di orientamento individuali approfonditi e di
gruppo.
L’obiettivo finale sarà quello di fornire ai giovani coinvolti in questo percorso più
competenze per acquisire maggiore autostim, più capacità di valorizzare i propri
punti di forza e gli strumenti per una attivarsi autonomamente nella ricerca attiva
del lavoro acquisendo la capacità di costruire il proprio futuro nonostante il momento socio economico critico con tutte le difficoltà e le contraddizioni che ciò
implica e che fino ad ora hanno deluso e mortificato le loro aspettative.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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41
Servizi di sostegno all’autoimprenditorialità
Quella dell’autoimprenditorialità rappresenta una delle aree di maggiore interesse ed investimento per promuovere lo sviluppo del territorio e la qualificazione dei sistemi economici locali. Per tale motivo la Provincia di Livorno ha inteso
promuovere in modo particolare l’integrazione tra l’intervento pubblico e quello
privato da un lato e la crescita della cultura d’impresa dall’altro. Un orientamento
che per il futuro ciclo programmatico 2014-2020 sembra assumere ancora più
rilevanza ed importanza nelle strategie disegnate dalla stessa Regione Toscana.
Nonostante gli effetti della crisi economica, nel quinquennio appena trascorso la
Provincia di Livorno ha attuato diversi interventi volti a garantire servizi di valorizzazione ed incentivazione dell’autoimprenditorialità, soprattutto nelle giovani
generazioni.
Con il Piano Generale di indirizzo, approvato nell’aprile 2010, la Provincia di Livorno ha sentito la necessità di riproporre, con ulteriori novità, l’esperienza sulla consulenza di avvio d’impresa che già negli anni passati aveva avuto ottimi risultati.
L’ obiettivo che il servizio si è posto è stato quello di avvicinare sempre più giovani alla conoscenza attiva del territorio, del lavoro e delle imprese, affidando la
gestione di servizi innovativi per lo sviluppo di idee imprenditoriali sul territorio
provinciale. I servizi, finalizzati a sostenere ed accompagnare nei primi due anni
di vita le nuove attività imprenditoriali di qualsiasi settore economico, sono stati
realizzati nell’ottica di integrare le attività informative e di rafforzare le competenze e i servizi di consulenza specialistica. Up Livorno Crea Impresa rappresenta il
servizio per eccellenza offerto in questo senso. Si tratta di uno sportello di consulenza per lo start-up d’impresa che, partendo dall’analisi dell’idea imprenditoriale
e assistendo gli aspiranti lavoratori autonomi sul versante delle propensioni personali di imprenditorialità, ha fornito un servizio integrato sviluppato in tre fasi:
1)Stand-up: accoglienza e consulenza di gruppo. Incontri informativi
di gruppo diretti a valutare le attitudini e la propensione imprenditoriale, a
valutare la potenzialità della propria idea e ad acquisire nozioni di base per
sostenere le attività imprenditoriali;
2)Start-up: accompagnamento e formalizzazione delle idee imprenditoriali. Consulenza individuale diretta a sviluppare il progetto d’impresa, a
selezionare le idee di impresa e redigere il business plan;
3)Grow-up: consulenza e affiancamento. Consulenze specialistiche rivolte
alle imprese neo-costituite per gestire lo start-up.
Al servizio “UpLivorno crea impresa” hanno aderito circa 136 iscritti (91 a Livorno,
30 a Cecina, 11 a Portoferraio e 4 a Piombino), per un totale di 52 progetti d’impresa presentati, 3 imprese già costituite e 3 in fase di costituzione.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Carta ILA
La Carta ILA (IndividuaI Learning Account) è una Carta di Credito Formativo
Individuale e Ricaricabile che permette alle persone di ricevere un contributo
economico a copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti o da sostenere per
un’attività formativa. Il presupposto per l’erogazione del credito è dato, da una
parte dalla centralità del soggetto (domanda) nella costruzione di un proprio
percorso formativo e professionale, dall’altra dalla necessità di avere un’offerta
formativa (offerta) che possa essere personalizzata attraverso moduli formativi
flessibili e cumulabili.
In altri termini la Carta ILA si configura come uno dei principali strumenti in grado di assicurare interventi di politica attiva a favore dei singoli cittadini, con la
finalità dell’inserimento o reinserimento lavorativo per il lavoratori in cerca di occupazione o espulsi dal mercato.
La Provincia di Livorno ha adottato questo strumento in via sperimentale già
nell’anno 2006. In particolare nella prima sperimentazione la Provincia ha distribuito circa 600 carte a soggetti disoccupati dai 16 ai 35 anni, a disoccupati
espulsi dai processi produttivi, a titolari di contratti atipici e a donne disoccupate.
Dai dati del 2008 si evinceva una distribuzione prevalentemente presso il target
femminile e presso soggetti con titolo di studio di diploma superiore. Per ottenere la Carta il processo prevedeva alcune tappe obbligate riassunte nello schema
di seguito riportato:
Partecipazione
degli interessati
al GRUPPO
informativo
Colloquio
con
l’orientatore
Stesura del
progetto
formativo
Colloquio
con lo
psicologo
Commissione di
valutazione del
progetto
formativo
Colloqui di
monitoraggio
con l’orientatore
La Provincia di Livorno ha rinnovato l’adozione di questo strumento, con l’approvazione dell’Avviso provinciale del progetto “Carta ILA 2013”, La carta di credito
individuale prevede per questa edizione un importo massimo di euro 2.500,00
per la frequenza di un’attività formativa formale da poter utilizzare in quattro diversi ambiti: Haccp, Patenti, Carrellisti e Post Lauream. Dall’inizio del 2014 ad
oggi risultano essere già 98 i destinatari delle nuove carte che potranno avviare
la formazione prevista già nelle prossime settimane.
Progetto “Orienta”
La Provincia di Livorno, con proprio Piano generale di indirizzo sull’Orientamento
Professionale del 2010, ha inteso porsi molti obiettivi ad ampio e medio raggio,
tra cui mettere a disposizione delle scuole di Istruzione Secondaria, servizi volti
all’orientamento. L’ orientamento gioca un ruolo strategico come servizio per faLavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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43
vorire l’integrazione tra i sistemi istruzione-formazione-lavoro. Questo progetto
ha beneficiato del concorso di risorse Provinciali, Regionali e Ministeriali.
Questa azione mirata per la scelta delle opzioni formative e professionali è da
intendersi come l’insieme di azioni informative e formative che aiutano le persone ad individuare i loro percorsi di studio e professionali e strade possibili per
incontrare il lavoro.
L’azione di orientamento partecipa concretamente alla riduzione dei condizionamenti sociali, culturali ed economici che limitano le opportunità dei singoli,
in modo da favorire scelte libere, informate e consapevoli. Inoltre, contribuisce
a garantire la conoscenza delle potenzialità che le imprese del territorio offrono.
La sfida della Provincia è stata quella di affidare progetti per programmare e realizzare servizi di orientamento alle scelte formative e professionali degli studenti
degli Istituti di Istruzione Secondaria Tecnici e Professionali suddivisi per aree provinciali (Livorno, Cecina/Rosignano, Piombino e Isola d’Elba).
I macro argomenti trattati nel percorso sono stati:
• le competenze di auto–orientamento.;
• la conoscenza degli strumenti di ricerca attiva del lavoro;
• la conoscenza dei sistemi formativi;
• la conoscenza della realtà socio-economica e del mercato del lavoro locale e
regionale, attraverso percorsi standard ed innovativi
Il percorso è attualmente nella sua fase conclusiva ed ha visto un’azione su tutto
il territorio provinciale secondo una suddivisione in 4 lotti territoriali. La ripartizione è riportata nella tabella seguente:
n. di Istituti
coinvolti
n. di ore
svolte
n. di studenti
coinvolti
Data
conclusione
Lotto 1 - Livorno
6
1.200
1.200
Dicembre
2013
Lotto 2 – Cecina/Rosignano
4
1.600
1.200
Maggio 2013
Lotto 3 – Piombino
2
800
480
Giugno 2014
Lotto 4 – Portoferraio
2
600
300
Marzo 2014
Totale
14
4.200
3.180
Ai quattro lotti territoriali si è aggiunta una quinta azione sperimentale realizzata
attraverso i mass media. L’azione, affidata a Telegranducato Toscana, ha visto la
realizzazione di servizi di orientamento sperimentali di tipo interattivo. La sperimentazione è stata focalizzata su quattro principali obiettivi:
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
• s ensibilizzare gli studenti sui temi della ricerca attiva del lavoro, sui contesti economici locali, su professioni e servizi accessibili a livello territoriale;
• f avorire il loro protagonismo attivo, sia nell’analisi del contesto locale, sia
nell’utilizzo di metodi e tecniche di comunicazione innovative;
• s timolare la loro capacità di visione “critica” della realtà circostante e di
“sintesi giornalistica” efficace;
•d
are agli studenti l’opportunità di diventare artefici di un progetto di
comunicazione integrato di tipo multimediale, favorendo contatti diretti
con gli “attori” del mercato del lavoro per creare un prodotto informativo
e di orientamento per i propri coetanei.
Nello specifico il progetto, realizzato fra giugno 2012 e maggio 2013, ha coinvolto
6 Istituti scolastici sul territorio provinciale e circa 60 ragazzi delle classi terze
e quarte. L’attività svolta si è incentrata sulla formazione tecnica e giornalistica,
su produzione di format televisivi (redazionali e reportage tv), sulla promozione e
la pubblicizzazione dei risultati del progetto stesso e su incontri di orientamento
con testimonial ed esperti del campo.
Il percorso attivato ha condotto alla realizzazione di un giornale per ogni Istituto, realizzato da e con i ragazzi; alla realizzazione di 1 video promozionale per
ogni scuola registrato dai ragazzi con il supporto degli operatori; alla realizzazione di 3 talk show andati in onda su Granducato TV con testimoni privilegiati. È
stato, infine, attivato anche un blog del progetto.
Scuola dei mestieri della nautica: il progetto “Aqua”
Realizzato per qualificare e rafforzare le competenze nel settore della nautica,
il progetto “Aqua” (Servizi Specialistici per il progetto Scuola dei Mestieri della Nautica) è stato finanziato con risorse del Programma Operativo FSE
Toscana 2007-2013 dall’Unità di Servizio Lavoro e Formazione Professionale
della Provincia di Livorno nell’aprile 2010. In piena coerenza con le indicazioni
del Consiglio di Lisbona, assegnando alla adattabilità e all’occupabilità un ruolo
chiave per lo sviluppo di quelle competenze professionali in grado di fare del
territorio provinciale un ambiente innovativo e competitivo sotto il profilo tanto
economico quanto sociale, il progetto si è esteso lungo l’arco temporale luglio
2010 - aprile 2013. Esso è stato realizzato da un’Associazione Temporanea
di Imprese che ha visto lo sviluppo di un insieme di azioni complesse ed integrate di formazione per occupati, disoccupati e inoccupati e di supporto
ai processi di innovazione e qualità delle imprese. Le azioni hanno mirato
soprattutto al consolidamento ed al rafforzamento delle competenze degli occupati e dei disoccupati e alla realizzazione di percorsi formativi di sostegno alle
strategie di riconversione e sviluppo dei settori produttivi a livello locale, nonché
alla collocazione competitiva sui mercati delle imprese. Il progetto ha portato
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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45
nello specifico:
• a lla realizzazione di un’analisi dei fabbisogni formativi delle imprese
del settore della nautica, attraverso analisi desk e field del settore e tramite
un questionario somministrato alle imprese;
• a llo sviluppo di corsi di formazione indirizzati tanto ai dipendenti delle imprese, quanto agli inoccupati. Nel primo caso l’azione formativa si
è orientata verso la cultura d’impresa, la sicurezza integrata ed ad altre
tematiche emerse durante il progetto quali, ad esempio, la co-progettazione. L’obiettivo principale di questa tipologia di investimento formativo
è stato quello di trasformare le imprese della filiera da semplici fornitori a
veri e propri partner. Nel caso degli inoccupati, invece, la formazione si
è orientata verso l’aggiornamento tecnico-professionale su profili quali il
“Tecnico della Qualità” e il “Montaggio e manutenzione delle componenti
di uno scafo”.
• a lla sperimentazione congiunta con le imprese di nuovi modelli organizzativi tesi ad ottimizzare i rapporti di filiera e le procedure di lavoro
e di gestione, in un’ottica di qualità totale. Tale azione ha condotto a due
importanti risultati con impatti reali e già visibili sul sistema delle imprese:
-la definizione di un sistema di qualità innovativo a livello di filiera e
non di singola impresa;
-l’assistenza alla nascita della rete “Benetti-Net”, la prima rete di imprese della nautica che coinvolge Azimut Benetti ed un importante
gruppo di imprese dell’indotto.
• a lla creazione di un modello di scuola che permetta di aggregare e valorizzare le competenze, le esperienze ed integrare le attività, anche in
un’ottica di una formazione permanente.
• a lla redazione di report di sintesi dei documenti sviluppati nell’ambito del
progetto e finalizzati a riassumere le possibili azioni da intraprendere per
lo sviluppo del territorio provinciale.
In altri termini il progetto “Aqua” ha consentito di sperimentare un approccio integrato e sistemico in cui gli interventi di formazione sono stati strettamente
congiunti al sistema di qualificazione delle imprese per poter assicurare una continuità di professionalità sul territorio.
Dal punto di vista dei numeri, il progetto ha consentito di realizzare 14 corsi per
gli occupati con 89 persone formate, 2 corsi per gli inoccupati con 20 persone formate e 7 persone che hanno attivato un contratto di lavoro. Inoltre fra
i risultati più significativi e tangibili è possibile riscontrare:
• il disegno di un modello di qualità sperimentato e adottato nel mondo
Azimut-Benetti;
• il supporto alla progettazione di un mock-up che permette di mettere in
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
evidenza l’eccellenza del prodotto “made in Livorno”;
• il supporto alla creazione e alla sviluppo della rete Benetti-Net, rappresentativo del modello di aggregazione e sviluppo delle imprese del territorio;
• la creazione di un modello di Scuola in grado di aggregare e valorizzare
competenze, esperienze ed attività;
• la realizzazione di analisi e studi funzionali allo sviluppo dell’economia di
settore e dell’intero territorio livornese;
• la realizzazione di una ricerca sul settore nautico e le relative reti d’impresa;
• la realizzazione di 5 corsi per occupati nell’indotto Benetti, con 41 persone formate;
• la realizzazione di 17 percorsi di crescita (coaching) di 12 ore ciascuno
realizzati per 17 diverse aziende della rete Benetti-NET;
• l a realizzazione di 5 percorsi di crescita (coaching) di 24 ore ciascuno
realizzati per 5 aziende interessate ad entrare nella rete Benetti-NET;
• la realizzazione di un evento finale di progetto in occasione della manifestazione “Porto Aperto”, svolto all’interno del Cantiere Benetti nell’aprile
2013.
Sviluppo del sistema diportistico: il progetto “Àncora”
Livorno, nonostante la presenza dei tre poli industriali, di tradizione nella meccanica anche con alcune presenze significative (ad esempio, nella cantieristica e
nell’automotive), è sempre più una provincia terziaria; lo è soprattutto per la forte
presenza delle attività portuali (che da sole raccolgono oltre il 10% dell’occupazione complessiva dell’area), ma lo è anche per la crescente importanza assunta
nel corso degli anni dal turismo.
A queste attività terziarie, che costituiscono un asse importante dell’economia
del mare, si aggiungono quelle più tipiche delle aree urbane. Si tratta delle attività commerciali, di quelle dei servizi alle imprese e alle persone, dei servizi
pubblici. Nel complesso tutti questi comparti del terziario, dai porti alla Pubblica
Amministrazione, danno lavoro ad oltre tre quarti dell’occupazione provinciale,
molto più che nel resto della Toscana.
Una caratteristica, tra le altre, dell’economia livornese è legata al fatto che molte
delle attività presenti sono largamente di transito, nel senso che beni e persone
passano dal territorio livornese senza lasciare grandi tracce del loro passaggio:
sono così le attività portuali, la logistica, quelle connesse alla produzione di
energia, persino alcune di quelle turistiche (i croceristi). In altre parole, l’economia livornese si trova spesso all’interno di filiere produttive rispetto alle quali è
in grado di trattenere solo una piccola parte del valore aggiunto prodotto.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
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La realtà dei porti turistici rappresenta un’opportunità di sviluppo per i territori
e, in particolare, per alcuni settori che hanno visto emergere dinamiche interessanti: turismo, attività e servizi portuali e cantieristica, divenuti elementi di vera
e propria eccellenza nel panorama nazionale. La competitività, all’interno di un
sistema così caratterizzato da un alto livello di benessere raggiunto, non può che
basarsi:
• s ull’alta qualità dei prodotti che debbono essere realizzati nel rispetto della qualità ambientale, ma anche delle esigenze espresse da un’offerta di
lavoro sempre più scolarizzata e che punta a lavori sempre più qualificati;
• su una integrazione/rete dei soggetti interessati.
In questo quadro di riferimento è stato avviato un progetto denominato
Àncora, il cui obiettivo primario è quello di creare una rete territoriale di
lunga durata e, finalizzata a perseguire lo sviluppo nelle aree interessate dal sistema diportistico attraverso cinque ordini di obiettivi:
• a nalisi, ricognizione, identificazione, sviluppo e trasferimento di conoscenze in un’ottica di innovazione di processo, di prodotto ed organizzativa a livello territoriale, con logiche di sviluppo locale ed interlocale, tese
anche a creare un ”sistema” della portualità territoriale;
• a nalisi, sviluppo e diffusione di processi di apprendimento condiviso, innovativi orientati allo scambio ed alla valutazione delle buone pratiche;
• sviluppo della capacità di relazione tra le imprese afferenti o collegate;
•o
rientamento alla creazione di nuovi posti di lavoro e di opportunità di
inserimento/reinserimento di soggetti in stato di disoccupazione;
• sostegno alla cultura imprenditoriale.
Il progetto, avviato ad ottobre 2012 e che prevede la sua conclusione a luglio
2014, si sviluppa lungo 8 linee di azione, ciascuna con obiettivi e destinatari specifici a seconda delle priorità d’intervento delineate. Il quadro delle linee di azione e dei destinatari dell’intervento è sinteticamente di seguito descritto:
• 120 disoccupati iscritti ai C.P.I. del territorio a cui saranno dedicati corsi
specifici inerenti il settore ;
• 13 Soggetti disabili ad oggi già in formazione in 2 corsi nel settore della
Comunicazione ;
• 26 donne disoccupate e/o cassaintegrate che saranno coinvolte in 4 percorsi per valorizzare o far emergere la loro capacità imprenditoriale nel
settore.
Inoltre sarà fornita adeguata formazione a 120 lavoratori occupati operanti nei
settori di riferimento e 13 percorsi per un totale di 130 tra imprenditori e amministratori del sistema economico locale.
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Sistema Informativo Lavoro (S.I.L.)
Nel Piano operativo 2009/2010, la Provincia di Livorno ha previsto la messa a punto di servizi di controllo e riorganizzazione di database contenenti i dati provenienti dalle comunicazioni obbligatorie on-line e la messa a sistema delle attività
di gestione delle comunicazioni obbligatorie rispettivamente nell’ambito delle
azioni di sistema e nell’ambito del progetto Servizi dei CPI a cittadini e imprese.
Il progetto è stato affidato e realizzato per la prima volta nel 2010. Ritenuto essenziale, per le funzioni ed il ruolo a cui sono deputati i Centri per l’Impiego, mantenere la qualità del livello di implementazione sia delle comunicazioni on-line
che dei relativi flussi sia in termini di conformità dei dati inseriti che di costanza
e tempestività degli aggiornamenti, il S.I.L. è stato riconfermato ed è tutt’oggi
operativo.
Servizio di valutazione degli esiti occupazionali degli interventi formativi
cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo
L’Amministrazione Provinciale ha commissionato all’ATI Censis-GN Research la
realizzazione di un’indagine di placement volta a restituire ai diversi attori del
territorio, informazioni circa il posizionamento qualitativo del sistema della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro ed i “ritorni” generati
dall’investimento formativo sugli utenti. L’esigenza è nata dopo il 2009 quando
gli effetti della crisi globale, il problema occupazionale e il mercato del lavoro
imponevano cambiamenti radicali nelle strategie di programmazione del Fondo
Sociale Europeo.
Era quindi necessario, prendendo a riferimento gli anni di programmazione dal
2004 al 2011, realizzare un’indagine che ne studiasse gli effetti di ricaduta, specialmente in termini di esiti occupazionali, con l’obiettivo di avvalersi dei dati quantitativi e qualitativi della ricerca per concepire le linee programmatiche future. Il
campione emerso è stato costituito da un numero considerevole di intervistati.
L’intervista telefonica condotta, peraltro complessa e corposa, a così tanti anni di
distanza dalla conclusione di alcune attività formative, ha trovato partecipazione
e consensi nelle risposte, fornendo dei risultati interessanti e soddisfacenti che
sono in linea anche con le ricerche condotte ultimamente dalla Regione Toscana
su tutto il territorio regionale.
La lettura dei dati ha suggerito molti spunti ed indicazioni per il settore lavoro e
formazione provinciale. In tal senso la ricerca è stata di rilevante supporto nel delineare le linee di intervento programmatiche future, attente alle misure anti-crisi,
alle politiche di genere, al coinvolgimento dei NEET e dei giovani nel mondo del
lavoro, alla reintegrazione nei cicli produttivi dei lavoratori fuoriusciti dalle aziende in crisi e a tutte quelle azioni finalizzate alla partecipazione dei migranti nel
mercato del lavoro nell’intento di rafforzare in tal modo la loro inclusione sociale.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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Costituzione, gestione e aggiornamento “Albo delle Tate”
La Provincia di Livorno ha attivato, negli ultimi anni, un processo di accompagnamento alle Amministrazioni comunali nel coordinamento e nella gestione delle
politiche di intervento integrate dell’educazione. Il ruolo provinciale vuole essere
quello di contribuire, fornendo strumenti operativi, ad aumentare i servizi già
offerti dai Comuni, intervenendo nell’ambito della conciliazione tra lavoro e vita
familiare da una parte e sulle caratteristiche di scarsa trasparenza del mercato
dall’altra. La Provincia di Livorno ha inteso rispondere a tali esigenze attraverso la
costituzione di un “Albo delle Educatrici/Tate Familiari” provinciale. In questo tema
si inserisce pienamente il progetto realizzato e denominato “Servizio di costituzione, gestione ed aggiornamento dell’ Albo delle Tate” nel 2010 e concluso nel
2013.
L’obiettivo è stato quello di realizzare un nuovo modello di servizi a rete per una
offerta integrata di prestazioni di intermediazione, di informazione ed assistenza,
al fine di implementare la lotta al lavoro nero e la visibilità di chi opera con etica
professionale.
Il servizio ha dato origine ad un catalogo che raccoglie i nomi di chi lavora ed è
qualificato come educatrice/tata familiare; uno strumento a disposizione oltre
che dei Centri per l’Impiego, anche dei soggetti accreditati all’intermediazione,
a seguito della stipula di una specifica convenzione con l’Amministrazione Provinciale.
Il progetto ha coinvolto oltre 150 persone ed ha previsto l’inserimento immediato nell’Albo per le persone già in possesso dei requisiti professionali previsti
dalla legge regionale in materia di educazione e assistenza all’infanzia a tutela
delle famiglie, nonché di percorsi formativi per soddisfare tali requisiti qualora le
candidate ne fossero state ancora prive. Attualmente la banca dati dei nominativi
è gestita dai Centri per l’Impiego provinciali, i quali si relazionano a loro volta con
le famiglie che manifestano un bisogno in tal senso.
JobMarket e LivornoJob
LivornoJob
Livorno job (www.livornojob.it) è il portale tematico del lavoro e della formazione
professionale della Provincia di Livorno nato dall’esigenza di cooperare in ambito
virtuale fornendo uno strumento attivo di comunicazione per il lettore-utente.
Lo scopo è sviluppare e potenziare l’interazione con i cittadini e garantire loro
un miglior accesso ai servizi ed alle informazioni. Il portale è caratterizzato da
un’impostazione 2.0 che di fatto lo rende un ”blog” autorevole sui temi della formazione e del lavoro. Il portale tematico ha partecipato al concorso “La P.A. che si
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
vede” Edizione 2012, vincendo il 3° premio.
JOB market
Job market (www.jobmarketlivorno.it) è uno strumento per supportare le scelte
professionali di chi cerca lavoro e facilitare i processi d’incontro tra domanda ed
offerta di lavoro.
Un sistema on-line che consente di esplorare il mercato del lavoro sul territorio
dell’ intera provincia e nelle aree dei singoli centri per l’Impiego, riportando il
numero delle assunzioni per profilo professionale e misurando l’appetibilità di
qualifiche e titoli di studio per il mondo del lavoro.
In questo modo le persone in cerca di lavoro o che vorranno capire in quali settori investire la propria formazione potranno sapere dove, nel rispetto delle proprie
inclinazioni, è meglio rivolgersi, senza basarsi su intuizioni ma sulla logica dei
numeri e dei dati.
Job market è un efficiente termometro che misura come cambia il mercato del
lavoro, monitorando in termini assoluti e percentuali le variazioni degli avviamenti negli ultimi cinque anni.
Gli obiettivi sono:
• guidare i giovani nella scelta dei percorsi formativi e professionali;
•o
rientare l’offerta formativa di istituti scolastici e centri di formazione professionale;
• s upportare gli operatori dell’orientamento e dell’incrocio domanda e offerta di lavoro.
Sistema integrato di servizi per le famiglie e gli assistenti familiari
La Regione Toscana, attenta da sempre a sostenere la famiglia e la promozione
del benessere, sancisce il sostegno ai momenti di difficoltà e disagio connessi
all’assunzione di specifici compiti di cura nei confronti di minori, disabili o anziani.
Con questo progetto l’Amministrazione regionale si è posta come obiettivo quello di integrare le attività ed i servizi proposti per le famiglie sul versante della non
autosufficienza con le attività ed i servizi proposti per le famiglie e gli assistenti
familiari sul versante del lavoro. Si tratta di un vero e proprio sistema di incrocio
domanda/offerta che, in linea con la progettualità regionale e nazionale, risulta
finalizzato alla costruzione di un “Sistema regionale unitario” per l’emersione, la
regolarizzazione e la gestione di un mercato del lavoro degli assistenti familiari.
La Provincia di Livorno, aderendo al “Sistema unitario regionale di gestione dei
servizi per le famiglie e gli assistenti familiari”, ha inteso percorrere principalmente due strade:
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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• l a formazione e la qualificazione degli operatori finalizzata alla certificazione
delle competenze e al rilascio del libretto formativo e, conseguentemente, all’emersione del lavoro nero;
• l a creazione di una Rete di soggetti sul territorio provinciale che, a vario titolo,
costituiscono un punto di riferimento per l’incontro tra domanda e offerta di
assistenza familiare e l’erogazione dei servizi ad essa correlati.
L’obiettivo, dunque, è stato (ed è tuttora) quello di qualificare e certificare
le competenze acquisite e/o da completare, ove ve ne sia la necessità, delle
assistenti familiari, in modo da sdoganare la messa in chiaro delle prestazioni
professionali. A tale scopo l’Amministrazione ha inteso ed intende realizzare corsi
di formazione per le persone che vogliono operare nell’ambito dell’assistenza
familiare, con eventuale integrazione delle competenze mancanti per le persone
che già operano in famiglie con funzioni di cura all’anziano non autosufficiente
ed attraverso un servizio di ricostruzione, validazione e certificazione delle competenze e la registrazione sul libretto formativo. In questo ambito ad oggi sono stati
realizzati 7 corsi per persone disoccupate e 2 corsi per persone occupate.
Dall’altro lato, un ulteriore obiettivo è stato quello di creare una Rete dei soggetti/sportelli di informazione in grado di erogare un servizio di incontro tra le
esigenze di assistenza delle famiglie con persone non autosufficienti o parzialmente tali e le assistenti familiari regolarmente iscritte all’Albo (l’iscrizione all’albo avviene solo a seguito del percorso del riconoscimento e della certificazione
delle competenze).
Al fine di realizzare un raccordo dei Soggetti omogeneo ed efficiente, la Provincia
sta attualmente creando un tavolo istituzionale ed un tavolo per le associazioni.
In linea generale, i soggetti facenti parte della Rete dei soggetti/sportelli informativi per Assistenza Familiare sono: i Comuni, detentori degli Albi di iscrizione,
i CPI territoriali, l’Als 6 e la Società della Salute, i Servizi Sociali dei Comuni e della
Provincia, il Settore Formazione Professionale della Provincia, i Patronati e le
Organizzazioni Sindacali, le Associazioni laiche e cattoliche, Istituti Inps e Inail,
Prefettura e Questura.
Altri progetti
Progetto “Energia”
Finalizzato a realizzare interventi per la sensibilizzazione, la formazione e i servizi di consulenza alle imprese nel campo dell’energia, il progetto in corso
di realizzazione è nato in stretta connessione con l’evoluzione delle tecnologie e
delle normative in materia.
Il “progetto Energia” si è di fatto posto l’obiettivo di supportare la crescita delle
aziende del territorio provinciale, affidando la gestione di servizi finalizzati alla
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
progettazione e alla realizzazione di un programma di interventi integrato per realizzare azioni di sensibilizzazione, formazione e supporto alle imprese in materia
di efficienza e risparmio energetico.
Il Progetto affidato - con gara ad un ATI - è iniziato il Ottobre 2013 ed avrà termine il Aprile 2015 (durata 18 mesi), per un importo di 45.172,50 €.
Il Progetto Energia ha come obiettivo principale quello di realizzare un programma di interventi di sensibilizzazione, formazione e supporto alle imprese nel
campo dell’energia coerente con l’evoluzione delle tecnologie e delle normative
in materia di efficienza e risparmio energetico.
Le Azioni di sensibilizzazione consisteranno prevalentemente in :
• Incontri, per un uso consapevole dell’energia, di 2 ore ciascuno rivolti a 50
Istituti superiori sul territorio provinciale in accordo con Dirigenti scolastici
ed insegnanti
• Attivazione di una piattaforma web con pagine dedicate alle buone pratiche e al risparmio sui consumi e una newsletter 2.0 con possibilità di
porre quesiti rivolte a professionisti, tecnici del settore, famiglie, studenti,
imprese associazioni datoriali e sindacati.
• Incontri informativi e divulgativi presso i 4 centri per l’impiego della provincia per promuovere l’azione formativa rivolta a disoccupati ed inoccupati.
La formazione :
• 150 ore di formazione per almeno 32 disoccupati o inoccupati - indicativamente 8 per centro impiego- con riferimento alle ADA del RFP per
lo sviluppo delle competenze di Energy manager aziendale e Consulente
energetico in ambito residenziale
• La formazione per gli occupati sarà concordata con le imprese dopo aver
individuato le esigenze di aggiornamento in tale ambito.
La consulenza alle aziende:
• Sono previste 30 ore di consulenza nell’ambito dell’efficienza e del risparmio energetico per imprese che parteciperanno . Questo è strettamente
legato a fabbisogni che potranno emergere ed in relazione al dialogo ed
interesse delle imprese sul territorio.
• È prevista una commissione di valutazione mista composta da esperti del
settore (individuati sia dall’Amministrazione che dall’ATI) che selezionerà le
imprese da inserire nel programma di accompagnamento e qualificazione
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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Progetto “5 Province - Costa Toscana per l’Inclusione”
Nell’ottica di una maggiore integrazione degli investimenti e delle strategie
territoriali, la Provincia di Livorno ha sottoscritto un accordo con le Province di
Grosseto, Lucca, Massa Carrara e Pisa finalizzato ad attivare interventi congiunti
sperimentali a favore dello sviluppo sostenibile e dell’occupazione all’interno del
mercato del lavoro della Toscana costiera. L’obiettivo dell’accordo denominato
“Progetto 5 Province – Costa Toscana per l’Inclusione” è quello di sviluppare le
potenzialità economiche della fascia costiera secondo una visione di sostenibilità ed un rafforzamento dei fattori di occupabilità dell’area. La sinergia definita
e formalizzata dal Protocollo di Intesa siglato dalle cinque Province della Costa
Toscana ha permesso sin ora il finanziamento e la realizzazione di percorsi di
inserimento lavorativo e work experiences, tutti comprensivi di una preliminare e
propedeutica formazione, di soggetti svantaggiati al fine di favorirne l’inclusione sociolavorativa. In particolare, nel territorio delle Province interessate, sono
state attivate complessivamente 160 work experiences, delle quali un numero
significativo si è trasformato in un contratto di lavoro. La buona riuscita degli
interventi ha fatto sì che nel territorio di Livorno sia stata attivata una seconda
fase progettuale.
Formazione e riqualificazione delle risorse umane del sistema portuale e logistico integrato
In ambito comunitario, e soprattutto a seguito della modernizzazione delle infrastrutture e dei processi organizzativi nei porti, la formazione dei lavoratori nelle
infrastrutture portuali sta aumentando di importanza. Tale importanza è stata
riconosciuta dalla Commissione Europea, unitamente all’esigenza di stabilire a
livello europeo una serie di requisiti comuni per la formazione dei lavoratori portuali, al fine di rafforzare la mobilità dei lavoratori portuali europei con il riconoscimento reciproco delle loro qualificazioni.
La Provincia di Livorno ha affidato a soggetto esterno tramite procedura di appalto il servizio di “formazione e riqualificazione risorse umane del sistema portuale e logistico integrato”.
L’obiettivo principale è quello di favorire la crescita e l’innalzamento delle competenze dei lavoratori al fine di favorire lo sviluppo competitivo dell’intero comparto attraverso la realizzazione di attività formative nelle aree portuali di Livorno
e Piombino.
Il servizio deve integrare attività formative, informative e rafforzamento delle
competenze di lavoratori operanti nell’ambito portuale e nel settore della logistica integrata e di disoccupati, anche in cassa integrazione in deroga o in mobilità,
per una formazione e riqualificazione utile anche alla riconversione personale in
altri ambiti del settore della logistica integrata.
L’appalto ha per oggetto una serie di prestazioni in grado di armonizzare a livel-
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
lo locale, regionale e nazionale nuove figure professionali e nuovi standard di
competenze che dovranno essere realizzate in accordo con le Autorità Portuali
di Livorno e Piombino.
L’appalto è stato affidato nella primavera del 2013 e pertanto gli effetti ed i risultati saranno visibili alla fine del 2015.
Progetto “LEVE”
LEVE - Reti di competenze, istruzione e innovazione nella Provincia di Livorno è
un progetto di supporto all’Osservatorio provinciale sull’economia ed il mercato
del lavoro, finanziato dal POR CRO FSE 2007-2013 e attuato da Officina Emilia e
dall’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il nome è evocativo. L’ambizione è quella fornire strumenti di analisi e raccomandazioni di policy all’Amministrazione provinciale perché possa fare
leva per favorire un innalzamento della qualità delle reti di competenze che alimentano i processi di sviluppo sul territorio. Il progetto, avviato nel novembre
2011, nasce infatti con lo scopo di sostenere ed orientare la progettazione di politiche per l’innovazione nel contesto sociale della Provincia di Livorno, attraverso
il lavoro di un gruppo di ricerca che interpreta i dati disponibili, realizza interviste
e focus group.
Gli obiettivi principali che guidano il lavoro del gruppo di ricercatori, coadiuvato
da responsabili e funzionari del Servizio Lavoro e Formazione Professionale della
Provincia di Livorno, sono due:
Il primo è produrre una modellizzazione del territorio allo scopo di individuare
gli attori locali di sviluppo, i loro comportamenti, le capacità che sono in grado
di mettere in campo e i bisogni di formazione che possono essere individuati.
L’analisi del territorio della provincia di Livorno deve infatti consentire
l’identificazione del tessuto economico produttivo, dei soggetti che agiscono
per produrre azioni economiche che determinano le innovazioni nella vita della
comunità. Lo scopo è quello di comprendere dove e come le competenze
tecniche, imprenditoriali e strategiche si sono trasformate o sono semplicemente
migrate e allo stesso tempo, potere individuare quali altre competenze si sono
attivate, a quale livello di qualità, con quali relazioni e interazioni territoriali, con
quale livello di diffusione.
Il secondo obiettivo è fornire raccomandazioni ai policy maker sulla rigenerazione delle reti di competenze che attivino processi di innovazione tecnologica
e organizzativa, sia nelle imprese che nelle organizzazioni e naturalmente nella
Pubblica Amministrazione nella Provincia di Livorno.
La ricerca si propone in questo senso di interpretare le relazioni economiche e
sociali a tutto campo, a partire dall’ analisi del nesso tra scuole, famiglie, istituzioni
locali e imprese nella creazione di competenze che i giovani possono spendere
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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sul lavoro. Questo sottoinsieme delle reti di relazioni sociali di un territorio risulta
di speciale interesse, perché incide sulle capacità di cui i giovani dispongono per
intervenire a sostegno del cambiamento. Comprendere il lavoro degli insegnanti
e dei dirigenti scolastici, le loro competenze e i legami che intrattengono con
il territorio, analizzare come le famiglie interpretano e danno valore alla formazione dei loro figli e quali sono le aspettative e i concreti comportamenti che
mettono in atto a sostegno degli sforzi di apprendimento, è di fondamentale
importanza per mettere a fuoco il grado di motivazione al cambiamento e la
capacità di innovazione delle nuove generazioni.
Per potere individuare dove le pubbliche autorità possono intervenire per spingere e sollecitare processi innovativi, occorre disporre di una modellizzazione
efficace di ciò che nel territorio esiste e si muove, per evidenziare ciò che (esiste)
nel territorio è in divenire e si sta sviluppando e quali siano i processi di cambiamento in atto. Ciò per consentire di supportare le trasformazioni in corso e i
processi di sviluppo economico e sociale della Provincia di Livorno.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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Verso il futuro:
la nuova programmazione
2014-2020
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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Verso il futuro:
la nuova programmazione 2014-2020
La descrizione delle esperienze realizzate nel quinquennio appena trascorso porta con sè segnali evidenti di occasioni colte, ma anche di opportunità mancate;
di scenari previsti, ma anche di variabili impreviste ed imprevedibili; di obiettivi
centrati e di nuove sfide sempre più dirompenti e, al contempo forse, motivanti.
Una di queste sfide è proprio quella della nuova politica di coesione relativa al
ciclo di programmazione 2014-2020 e, in particolare, del Fondo Sociale Europeo
che sarà uno scenario non più prossimo, ma nel quale siamo già pienamente
inseriti e del quale è necessario fin da subito sottolineare i punti chiave per disegnare le strategie più efficaci e rispondenti ai bisogni emergenti del contesto
sociale, economico e produttivo.
Dal 2014, infatti, il Fondo Sociale Europeo assumerà un ruolo di ancora maggior
rilievo nella politica regionale europea e nella realizzazione degli obiettivi di Europa 2020.
Tale ruolo è apparso evidente fin dal 6 ottobre 2011, quando la Commissione
europea ha presentato le proposte per il regolamento del FSE nella programmazione 2014-2020 (proposal 607 final). Il documento, che fa parte di un più ampio pacchetto legislativo sul futuro della politica di coesione, costituisce la base
dell’intero percorso giunto fino alla più recente approvazione dei regolamenti
comunitari che, di fatto, danno avvio al nuovo ciclo dei fondi strutturali europei.
Anche dopo il 2013, dunque, il Fondo Sociale Europeo sosterrà le politiche e le
azioni volte a migliorare le opportunità di lavoro, a promuovere l’educazione e
l’apprendimento permanente, a sostenere l’inclusione sociale, a contribuire alla
lotta alla povertà e a sviluppare le capacità istituzionali della pubblica amministrazione. In particolare, per questo nuovo ciclo di investimenti, il Fondo Sociale
Europeo punta a quattro principali obiettivi:
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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Inserimento
lavorativo
Inclusione
sociale
Istruzione
migliore
Amministrazione
Pubblica
migliore
Inserimento lavorativo: il Fondo Sociale Europeo intende realizzare progetti mirati ad aiutare i cittadini europei ad acquisire competenze o ad aggiornare quelle
esistenti. L’FSE collaborerà con organizzazioni di tutta l’Unione europea per avviare progetti mirati a formare i cittadini e ad aiutarli a trovare un’occupazione. In
questo ambito si collocano anche le iniziative volte a sostenere l’imprenditoria
mediante fondi di avviamento, il supporto al riposizionamento organizzativo e
alla ricerca di forza lavoro qualificata. Infine rientrano in questo obiettivo le azioni
mirate a supportare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
Inclusione sociale: il Fondo Sociale Europeo intende supportare quanti si collocano in una fascia di elevato rischio di esclusione sociale. Offrire ai cittadini un
posto di lavoro è il metodo migliore per garantire indipendenza e sviluppare inclusione, ma al contempo anche eliminare barriere alla conoscenza e alle opportunità, offrire competenze e sviluppare progetti per le fasce deboli rappresentano elementi vitali per la valorizzazione del capitale umano e la qualificazione
del benessere sociale. In questo senso l’FSE punterà sempre più ad obiettivi di
inclusività formativa, produttiva e sociale, per garantire opportunità adeguate a
tutti i cittadini.
Istruzione migliore: il Fondo Sociale Europeo intende continuare a supportare
quelle iniziative finalizzate a migliorare l’istruzione e la formazione dei cittadini e
ad assicurare ai giovani il completamento del proprio percorso formativo.
L’obiettivo è quello di rendere maggiormente competitivi i giovani sul mercato
del lavoro, favorendo la mobilità sociale, riducendo l’abbandono scolastico, migliorando le opportunità di istruzione professionale e universitaria anche all’estero, agevolando il passaggio verso il mondo del lavoro mediante tirocini, apprendistato o autoimpresa.
Pubblica amministrazione migliore: la realizzazione di tutti gli obiettivi di
competitività e riduzione delle disparità territoriali non possono prescindere da
un sistema di governo e da una Pubblica Amministrazione sempre più efficiente e funzionale. In questo senso il Fondo Sociale Europeo mira a valorizzare e
supportare le azioni messe in campo dalle istituzioni nazionali per migliorare
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
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la qualità della governance e dell’amministrazione pubblica, sostenendo le riforme strutturali e le azioni di incremento della capacità amministrativa.
Gli obiettivi sintetizzati passano attraverso la capacità di programmazione delle
risorse del Fondo Sociale Europeo secondo una logica più orientata ai principi
di concentrazione degli investimenti, di lotta alla disoccupazione giovanile, di
innovazione sociale e di partecipazione delle reti sociali e del partenariato civile.
Dal 2014, infatti, il ruolo del Fondo Sociale Europeo si rafforza e fissa le seguenti
parole chiave della propria azione di investimento e coesione:
Quota minima FSE
Istituzione di una quota minima FSE per gli investimenti in capitale umano. Considerando la dotazione speciale di 3 miliardi di euro per l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, la somma investita
nei cittadini europei nei prossimi 7 anni supererà i 74 miliardi di euro.
Concentrazione
concentrazione del FSE su un numero limitato di obiettivi e di investimenti, in linea con le priorità
della Strategia Europa 2020, in modo da incrementare i risultati di impatto e raggiungere un massa
critica
Riserva
Uguaglianza di genere
Innovazione sociale
Attenzione ai giovani
maggiore enfasi sugli strumenti per combattere la disoccupazione giovanile, promuovere un invecchiamento attivo e sano della popolazione, supportare i gruppi svantaggiati ed emarginati. L’iniziativa
a favore dell’occupazione giovanile prevederà l'erogazione di almeno 6 miliardi di euro per avviare i
programmi di attuazione della garanzia per i giovani.
Dialogo e partecipazione
maggiore incoraggiamento alla partecipazione di reti sociali e partenariato civile, con un percorso
di attuazione in stretta collaborazione con enti pubblici, parti sociali e organizzazioni in rappresentanza della società civile a livello nazionale, regionale e locale nell’arco di tutto il ciclo del programma.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
Se a livello europeo il sistema di investimenti del Fondo Sociale Europeo passerà
attraverso lo scenario appena descritto, a livello nazionale la realizzazione degli
obiettivi di Europa 2020 non potrà che avanzare tramite la riforma del sistema di
istruzione e dell’università, l’incentivazione del sistema della ricerca e dell’innovazione e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
A livello territoriale, secondo quanto riportato nel Piano di Indirizzo Generale
Integrato (PIGI) 2012-2015 in materia di educazione, istruzione, orientamento,
formazione professionale e lavoro, la Regione Toscana si propone di indirizzare gli
investimenti del Fondo Sociale Europeo soprattutto verso il sostegno alla promozione dell’occupazione, l’incremento delle competenze, l’istruzione, l’inclusione
sociale e la lotta alla povertà.
A tal proposito, la realizzazione del nuovo Programma Operativo del FSE Toscana
2014-2020 dovrà necessariamente tenere conto del nuovo sistema di formazione
professionale realizzato dalla Regione Toscana il quale prevede il potenziamento
dei poli formativi territoriali, del catalogo dell’offerta formativa e della qualificazione del sistema di accreditamento. Allo stesso tempo, l’indirizzo stringente della nuova programmazione comunitaria verso la concentrazione degli
interventi e delle risorse su un numero relativamente contenuto di priorità, obbliga i decision maker – anche a livello locale - a identificare in anticipo i
principali ambiti di intervento e le categorie di destinatari su cui convogliare la
programmazione FSE. Tale concentrazione può avvenire o attraverso l’individuazione di specifiche priorità di investimento o mediante l’utilizzo di un approccio
trasversale. Per il periodo 2014-2020, la Regione Toscana intende concentrare l’intervento del Fondo Sociale Europeo soprattutto sui seguenti ambiti trasversali:
• Giovani
Il rilievo strategico regionale posto sul progetto GiovaniSì dal Programma
Regionale di Sviluppo 2011-2015 (PRS) e l’attuazione degli interventi, soprattutto per le tematiche riguardanti tirocini, lavoro, studio e formazione
ha avuto un notevole impatto sulla programmazione del POR FSE Toscana
2007-2013, toccando trasversalmente tutti gli Assi. Allo stesso modo, per la
futura programmazione 2014-2020, la Regione intende dare attuazione alle
politiche di sostegno per i giovani, che per loro natura hanno molteplici
dimensioni di intervento, nell’ambito di più priorità di investimento, adottando pertanto un approccio di tipo trasversale.
• Lavoratori in età avanzata
La strategia Europa 2020 evidenzia in modo rilevante l’importanza di promuovere l’invecchiamento sano e attivo della popolazione, nell’interesse
della coesione sociale e di una maggiore produttività. Ciò richiede la promozione dell’innovazione nell’organizzazione del lavoro e l’ampliamento
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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delle possibilità di occupazione dei lavoratori anziani anche mediante l’aggiornamento delle competenze. In merito a tale obiettivo, l’approccio più
opportuno sembra essere quello di tipo trasversale, teso a favorire l’attuazione concreta di interventi finalizzati ad elevare i tassi di occupazione dei
lavoratori anziani, anche per affrontare le dinamiche generate dalla crisi e
dal sistema di riforma previdenziale.
• Pari opportunità
In coerenza con l’impostazione strategica del periodo 2007-2013, anche
per la programmazione 2014-2020 la Regione Toscana ripropone l’ipotesi
di adottare un approccio di mainstreaming per ciascun Asse e Priorità di
investimento nell’ambito del Fondo Sociale Europeo. Ciò significa che saranno individuate azioni finalizzate ad aumentare la partecipazione sostenibile e i progressi delle donne nel settore dell’occupazione, a ridurre la segregazione di genere nel mercato del lavoro, a lottare contro gli stereotipi
di genere nell’istruzione e nella formazione e a promuovere la conciliazione
tra vita professionale e vita privata.
• Mobilità transnazionale
Un ultimo elemento di trasversalità su cui la programmazione regionale
intende investire sarà quello della transnazionalità. Attraverso la cooperazione transnazionale, infatti, si intende facilitare il processo di sviluppo del
capitale umano regionale, in maniera da contribuire positivamente all’occupabilità dei cittadini e al rafforzamento della competitività dell’economia
toscana. La scelta più opportuna appare quella di effettuare gli interventi
per favorire la mobilità dei cittadini (lavoratori, studenti, ricercatori, ecc.)
mediante un approccio trasversale nell’ambito delle varie priorità di investimento selezionate.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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Conclusioni
Come si evince dall’excursus informativo riportato all’interno delle pagine precedenti, la Provincia di Livorno ha condotto in questo ultimo quinquennio un’azione particolarmente significativa tanto nelle politiche per il lavoro che nelle
politiche per l’istruzione e la formazione. Un’azione significativa per la varietà
degli strumenti messi in campo, ma anche per l’intensità del lavoro svolto e la sua
coerenza con la politica di coesione europea.
In tal senso il ruolo del Fondo Sociale Europeo è stato fondamentale, se non addirittura vitale. Ciò sia per l’intensificarsi di una crisi globale abbastanza evidente
agli occhi di tutti, quanto per una sempre maggiore complessità e debolezza del
sistema di investimenti nel welfare e nella competitività del capitale umano che
ha colpito il contesto italiano.
Nonostante tali contingenze, spesso trasformate in emergenze, con l’attivazione di un sistema proattivo di domanda/offerta, la rivalutazione del ruolo e delle
funzioni dei Centri per l’Impiego provinciali, l’attivazione di un sistema di tirocini
e di progetti strategici funzionali e mirati, la Provincia di Livorno ha condotto
un’esperienza che può senz’altro definirsi faticosa, ma positiva.
Un’esperienza generata anche grazie al supporto delle politiche regionali e da
un sistema programmatico a livello provinciale e territoriale innovativo, tempestivo e pienamente coerente con le logiche della programmazione europea. A
tutto ciò va certamente aggiunta la forte capacità di ascolto del territorio e dei
suoi fabbisogni, in tutti i suoi aspetti e peculiarità economiche, sociali, politiche
e produttive.
La sfida della programmazione 2014-2020 è ormai avviata. L’esperienza condotta,
i numeri, le sperimentazioni, le attività e la passione raccontati in questa pubblicazione restano l’unico punto fermo da cui muovere per continuare a rinsaldare
il sistema di solidarietà sociale del territorio con quello della sua competitività
produttiva e del proprio capitale umano.
Lavoro, Istruzione e Formazione
Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
in Provincia di Livorno
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Informazioni e Contatti
Provincia di Livorno
Unità Servizio Lavoro Formazione Professionale
via G. Galilei, 40 - 57122 Livorno
tel: +39.0586.257594
e-mail: [email protected]
www.provincia.livorno.it
/LavoroFormazioneProfessionaleProvinciaDiLivorno
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Politiche, progetti, risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo
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Realizzazione:
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Assessore Lavoro, Formazione professionale, Caccia
Ringo Anselmi
Dirigente Unità Lavoro e Formazione Professionale
Guido Cruschelli
via G. Galilei, 40 - 57122 Livorno
tel. +39.0586.257594
e-mail: [email protected]
Progetto Grafico e coordinamento editoriale: SET srl
Con il contributo
dello staff Comunicazione per il F.S.E. della Amministrazione Provinciale di Livorno e degli operatori del Settore Lavoro e Formazione Professionale.
La presente pubblicazione è stata realizzata con il contributo del POR FSE 2007-2013 della Regione Toscana dal R.T.I. PomilioBlumm srl/SET srl nell’ambito dei “Servizi di Informazione e Comunicazione delle attività inerenti il Fondo Sociale Europeo, Obiettivo 2 della Provincia di Livorno”