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DIFFUSIONI 2014
La cura
Valore e Valori della Cultura
Paola Casta
CONTESTO
Il punto di partenza del mio intervento è la mancanza di studi specifici sul pubblico
della cultura nell’ambito dei Cultural Studies, in particolare nell’Economia della Cultura.
Questo aspetto è legato in prima battuta alla difficoltà intrinseca nel reperire dati e
informazioni attendibili e confrontabili sulla domanda culturale, che ha in sè una forte
componente
qualitativa,
mentre
per
quanto
riguarda
l’offerta
culturale
sono
generalmente disponibili dati precisi, anche a livello settoriale.
Questa mancanza è stata riconosciuta anche dalla Comunità Europea, che in Creative
Europe, la nuova programmazione 2014-2020, ha posto un focus importante
sull’Audience Development (sviluppo del pubblico), definito come il processo strategico
e dinamico di allargamento e diversificazione del pubblico e di miglioramento delle
condizioni complessive di fruizione. Sviluppo del pubblico come cura del pubblico di
oggi e di domani: un’azione necessaria a livello di riflessione e di progettazione di
politiche culturali che partano dall’ascolto dei fruitori del presente e del futuro, per
capire quali siano i loro desideri e la loro utilità percepita per quanto riguarda la
produzione culturale.
Una riflessione che è in atto anche tra gli operatori culturali del territorio, in particolare
sulla scarsa presenza delle giovani generazioni ai progetti legati al contemporaneo, e
che è stata fatta propria anche da Ravenna 2019, la candidatura di Ravenna e della
Romagna a Capitale Europea della Cultura nel 2019.
La visione è quella di superare la dimensione di arte lontana dalla società, andando a
inserire la produzione culturale “in un contesto organico, non più autoreferenziale ma
capace di innescare una fertilizzazione reciproca con le istanze che scaturiscono dalle
aggregazioni sociali, con le nuove consapevolezze degli individui e della comunità, con
la ricerca di senso e di qualità nella vita quotidiana”1. Una produzione culturale che
1
AA.VV. (2004), Creazione Contemporanea. Arte, società e territorio tra pubblico e privato, Roma, Luca
Sossella Editore, p.16.
concretamente possa andare nella direzione di rafforzare le opportunità di benessere, a
livello locale, nazionale, europeo.
STRUTTURA DELL’INTERVENTO
Il mio intervento sarà diviso in due parti.
Nella prima parte verranno proposte ai ragazzi diverse chiavi di lettura sul valore della
cultura: una serie di veloci incursioni nella filosofia, nella sociologia, nell’economia, con
l’obiettivo di fornire una varietà di spunti che riflettano la reale complessità di questo
tema, affrontato con diverse prospettive e sensibilità, senza poter giungere a una
definizione univoca.
Nella seconda parte i ragazzi saranno protagonisti di una sorta di focus group
interattivo, in cui avranno la possibilità di attribuire un valore alla cultura, passando
attraverso esempi pratici, legati al loro immaginario, e cercando di approfondire quale
sia la loro percezione dell’offerta culturale del territorio. Questa fase di “ascolto” sarà
facilitata dall’utilizzo di internet, di “giochi” e tecniche per coinvolgerli in maniera attiva
sul tema, senza porre domande teoriche ma puntando su aspetti pratici, a partire dalla
scelta fra più alternative di prodotti culturali realmente esistenti.
PROSPETTIVE
Il tempo a disposizione è breve e il tema della cura del pubblico è vastissimo.
L’obiettivo è quello di lanciare uno stimolo, in due direzioni. Da un lato, fare percepire
ai ragazzi di essere fra i destinatari di un’offerta culturale, nella quale possono
diventare protagonisti sia con una maggiore consapevolezza delle loro scelte, sia come
potenziali produttori di cultura e operatori culturali di domani. Dall’altro, coinvolgere
gli operatori culturali del territorio, condividendo con loro le riflessioni emerse nella
seconda parte dell’intervento – la percezione dei ragazzi – come punto di partenza per
un percorso strutturato di Audience Development.
ALCUNI RIFERIMENTI
Commisisone Europea (2010), Libro Verde. Le industrie culturali e creative, un
potenziale da sfruttare,
http://ec.europa.eu/culture/documents/greenpaper_creative_industries_it.pdf.
Il Sole 24 Ore (2012), Manifesto della Cultura,
http://www.statigeneralidellacultura.ilsole24ore.com/allegati/ManifestoDellaCultura.pd
f.
Walter Benjamin (1966), L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica,
Torino, Einaudi,
http://www.unipa.it/~michele.cometa/benjamin.pdf.
Italo Calvino (1993), Lezioni Americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Milano,
Mondadori.
Jean-François Lyotard (1979), La condizione postmoderna, Milano, Feltrinelli.
Bruno Munari (1977), Fantasia, Roma, Editori Laterza.
FILM
Pina (2011), regia di Wim Wenders,
http://www.pina-film.de/en/.
Cadillac Records (2008), regia di Darnell Martin,
http://www.youtube.com/watch?v=Rsz4vzVxE1Q.
Paola Casta
E’ nata a Faenza nel 1983. Tre passioni - arte, danza, scrittura - ma soprattutto una
caratteristica: curiosa. Dopo la laurea specialistica in Economia della Cultura
all'Università Ca' Foscari di Venezia e otto mesi alla Erasmus Universiteit di Rotterdam,
inizia a lavorare nel settore culturale, partecipando all'organizzazione di progetti ed
eventi, in particolare legati alle arti visive contemporanee.
Collabora con il Comune di Faenza per alcuni progetti tra cui il Festival dell'Arte
Contemporanea, la riapertura del Museo del Risorgimento, Kart e recentemente i
progetti ceramici in ambito europeo. Dopo un'esperienza di studio a Manchester,
approfondisce la conoscenza del web marketing e dal 2012 di occupa di web
copywriting e community management per diverse aziende e agenzie del territorio.
Dal 2008 scrive per Il Giornale dell'Arte, curando in particolare gli approfondimenti sul
sistema e sul mercato dell'arte contemporanea.
Nel 2011 entra nel Comitato Artistico-Organizzativo di Ravenna 2019, come
coordinatrice dei gruppi della partecipazione faentina al progetto di candidatura di
Ravenna e della Romagna a Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Nel 2012 inizia una nuova avventura anche come assistente alla regia, scoprendo una
nuova passione.