Mario Menghi e Cristina Giacomini - Università degli Studi di San

Come si può allestire un Doposcuola
per gli alunni con DSA
Mario Menghi - Cristina Giacomini
ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SECONDARIA DI 1° GRADO
«AURELIO BERTOLA» - RIMINI
M.MENGHI
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LA SOCIETA’
La società cambia velocemente e pone nuove domande
a livello culturale e sociale
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LA SOCIETA’ MULTIMEDIALE
La società è fortemente caratterizzata dalla presenza di
strumenti informatici, telematici e multimediali.
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LA SCUOLA
L’utilizzo delle nuove tecnologie sta cambiando profondamente il
modo di apprendere, di lavorare e di comunicare di ciascun
individuo, migliorando la qualità della vita e rendendo più efficiente
il rapporto di insegnamento/apprendimento.
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GLI STUDENTI
I ragazzi iniziano molto presto ad avere rapporti, più o meno diretti,
con le nuove tecnologie e la multimedialità.
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GLI STUDENTI e I RAPPORTI CON LE TIC
I rapporti con gli strumenti tecnologici, sono limitati però da un uso
prettamente ludico e ricreativo degli stessi, senza che siano
valorizzate le vere potenzialità offerte dalle nuove tecnologie.
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GLI STRUMENTI INFORMATICI
Gli strumenti informatici, che sono stati programmati per scopi
diversi dalla didattica, possono essere impiegati per il
raggiungimento di ottimi risultati soprattutto perché favoriscono
l’apprendimento dei ragazzi con DSA ma è necessaria un altro tipo di
preparazione.
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I NATIVI DIGITALI
Non sempre però i ragazzi riescono ad adattare le abilità, alle
richieste dei docenti, agli obiettivi delle discipline e alle metodologie
di apprendimento.
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ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
Quella che viene definita alfabetizzazione informatica…
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ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA
…per l’utilizzo degli strumenti compensativi.
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MOTIVAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Motivazioni che hanno determinato la nascita e l’avvio del progetto
e la sua successiva realizzazione
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MOTIVAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
«Durante il primo compito in classe di Italiano, un alunno con
DSA, chiede alla docente di poter svolgere il tema con l’ausilio di
un computer per non avere difficoltà nella compilazione del testo
e per non commettere errori. L’insegnante di lettere si rivolge a
me, in qualità di referente delle nuove tecnologie, chiedendomi
un PC portatile per il ragazzo in questione. Lo consegno
all’alunno e gli domando se lo sa usare . Lui, con fare sicuro e
presuntuoso, mi risponde che è solito usare tutti i giorni quello
del fratello per giocare e non ha problemi nell’utilizzo del PC,
esclamando «… sono esperto prof…., è il mio pane quotidiano».
Me ne vado nella mia classe e dopo due ore lo incontro di nuovo,
appoggiato ad un muro del corridoio che singhiozza. Mi fermo,
chiedo se ha svolto il tema e lui, senza girarsi, scuote la testa
affermativamente. Allora insisto domandandogli se ha bisogno di
aiuto e, guardandomi languidamente negli occhi supplica «mi
aiuti Prof. … ho svolto il tema, l’ho salvato ma non trovo più il
file…. Ora come faccio con la prof. Che mi ha chiesto di
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consegnarglielo?……»
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I NATIVI DIGITALI
Nati dopo il 1985 nell’era digitale
Il nativo digitale cresce in una società multischermo, e considera le
tecnologie come un elemento naturale non provando nessun
disagio nel manipolarle e interagire con esse
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I MIGRANTI DIGITALI
Coloro che sono cresciuti prima delle
tecnologie digitali e le hanno adottate in un
secondo tempo . Hanno imparato in pratica
sul cartaceo e si sono successivamente
adeguati al mondo digitale
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I DOCENTI MIGRANTI DIGITALI
La maggior parte degli insegnanti
può essere a ragione definita
come "migrante digitale", ovvero
si tratta di persone che si sono
formate seguendo un percorso di
formazione di tipo "tradizionale"
e che, solo in un secondo
momento, sono entrate in
possesso delle competenze
necessarie ad operare nel nuovo
mondo della comunicazione e
dell’apprendimento digitali.
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I TARDIVI DIGITALI
Non hanno acquisito sufficiente dimestichezza con le tecnologie o
hanno scelto di non utilizzarle perché le sentono nemiche o non
riescono a superare lo scoglio costituito dal cambiamento
sostanziale che la loro adozione comporta
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DOCENTI TARDIVI DIGITALI
Anche fra questi ci sono ancora molti docenti nonostante la
diffusione delle nuove tecnologie nella scuola
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USO CONSAPEVOLE DEL DIGITALE
E’ di fondamentale importanza che le nuove tecnologie siano
utilizzate dai ragazzi con consapevolezza e autonomia operativa in
modo da favorire lo studio e la comprensione.
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IL RUOLO DI PROTAGONISTA
La legge n. 170/2010 che riconosce i Disturbi Specifici di
Apprendimento assegna alla scuola il ruolo da protagonista nel
compito di individuare le forme didattiche e le modalità di
valutazione più idonee, affinché gli studenti con DSA possano
raggiungere il successo formativo.
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INCLUSIONE
Ed è per questo importante incarico che la scuola deve assecondare
in ogni circostanza le iniziative inclusive più favorevoli alla crescita di
ciascun alunno.
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INCLUSIONE STUDENTI CON DSA
RICHIEDE AI DOCENTI
IMPEGNO
DISPONIBILITA’
ACCURATA PREPARAZIONE
Per mezzo di
Master , Corsi di Formazione e di Perfezionamento sulle tematiche dei DSA
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NECESSITA’ DEL TERRITORIO
La scuola dovrebbe leggere le necessità del territorio,
accogliere e analizzare le richieste dell’utenza
e attivare la relazione educativa.
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CARATTERIZZAZIONE SCOLASTICA
Rispondere alle richieste dell’utenza con l’insieme delle scelte
formative, educative, didattiche, organizzative e gestionali che
tendono a caratterizzarla
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APPRENDIMENTO
Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante
esperienze di formazione.
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COMPITI DELLA SCUOLA - 1
La scuola non può abdicare al compito di promuovere la
capacità degli studenti di dare senso alle varietà delle loro
esperienze
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COMPITI DELLA SCUOLA - 2
La scuola si deve caratterizzare per la diversificazione didattica
e metodologica in relazione allo sviluppo dell’autonomia di
studio e della personalità dell’allievo.
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COMPITI DELLA SCUOLA - 3
Deve curare lo sviluppo progressivo delle competenze e delle
capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e
agli interessi degli allievi anche attraverso
l’alfabetizzazione e le tecnologie informatiche;
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COMPITI DELLA SCUOLA - 4
Deve mettere in condizione lo studente di operare scelte
autonome e feconde e fornire strumenti adeguati alla
prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione.
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COMPITI DELLA SCUOLA - 5
La scuola deve proporre di elevare il livello di formazione e di
istruzione personale di ciascun alunno rendendolo
protagonista del proprio percorso educativo
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COMPITI DELLA SCUOLA - 6
Favorire l’integrazione e l’inclusione degli alunni attraverso
azioni positive, progetti mirati e laboratori che tendano a
favorire l’acquisizione di competenze compensative
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COMPITI DELLA SCUOLA - 7
Valorizzare la diversità e far acquisire la coscienza dell’identità
personale e sociale, apprezzare le differenze e gestire
situazioni conflittuali.
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COMPITI DELLA SCUOLA - 8
La scuola, deve assolvere ai propri compiti specifici, accogliere
e far sue le prescrizioni di legge, garantendo agli alunni con
DSA e BES la personalizzazione dell’apprendimento, attraverso
l’uso di strategie didattiche finalizzate a garantire ad ogni
studente una propria forma di eccellenza cognitiva, allo scopo
di far sì che ognuno sviluppi i propri personali talenti.
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PERSONALIZZAZIONE = ITINERARI DIVERSI
Con la personalizzazione si persegue la finalità di raggiungere i
medesimi obiettivi attraverso itinerari diversi.
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CHE COS’E’ LA PERSONALIZZAZIONE?
La personalizzazione non vuole essere un rapporto uno ad uno ma è
un modo per trovare STRATEGIE che permettano ad ognuno di
sviluppare i propri talenti per raggiungere il successo formativo.
Favorisce l’apprendimento degli studenti con DSA e ha una ricaduta
positiva sull’intero gruppo classe.
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COMPITI DELLA SCUOLA - 9
I docenti quindi devono essere coinvolti in un programma di
formazione specifico, che assicuri un’adeguata preparazione
per affrontare le problematiche relative ai DSA e per mettere
a punto le adeguate strategie didattiche,
metodologiche e valutative e compensative.
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STRATEGIE COMPENSATIVE
Gli strumenti informatici contribuiscono a realizzare quella che
definiamo una “strategia compensativa” che aiuta, tramite
l’attraversamento di strade diverse, ad ottenere
“comunque” un risultato.
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RELAZIONE FRA TECNOLOGIA E DIDATTICA
Ciò si può mettere in atto attraverso la relazione fra tecnologia
e didattica. La prima si adatta ad offrire le potenzialità
tecnologiche all’apprendimento. La seconda accetta di inserire
gli strumenti compensativi nel suo insieme di attività.
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PERCORSO MOTIVANTE E SIGNIFICATIVO
Ogni docente dovrebbe attivarsi per cercare di modificare il
proprio insegnamento trasformandolo in un percorso
significativo e motivante per l’alunno con DSA anche
utilizzando l’efficacia degli strumenti tecnologici.
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PRESENTE E FUTURO
Ogni docente dovrebbe ripromettersi di voler arricchire ogni
giorno il presente, cercando nel contempo
di migliorare il futuro dei ragazzi.
M.MENGHI
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MANCATO RISCHIO
Queste dovrebbero essere le finalità principali di ogni
esperienza pedagogica che voglia essere di aiuto agli studenti
senza esserne un fattore di rischio o di abbandono.
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ESPERIENZE POSITIVE
Ecco allora che nascono nella scuola esperienze positive che in
questo convegno vengono classificate come esperienze di
Scuola Amica
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OBIETTIVI
Obiettivi da perseguire per il positivo percorso formativo di
alunni con DSA nell’allestimento di un Doposcuola
pomeridiano nella scuola
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1° Obiettivo
Sviluppare le strategie che favoriscono la padronanza
dell’uso di strumenti tecnologici che semplificano
l’attività scolastica.
M.MENGHI
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2° Obiettivo
Sviluppare le abilità per svolgere una serie di operazioni
automatiche che il bambino con DSA ha difficoltà a
compiere
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3° Obiettivo
Assicurare il conseguimento delle competenze fondamentali
per rendere gli alunni autonomi nello studio e nello
svolgimento delle operazioni scolastiche più comuni.
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4° Obiettivo
Sviluppare le potenzialità di ciascuno utilizzando
percorsi diversi per ciascun discente.
M.MENGHI
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5° Obiettivo
Sviluppare le competenze per rendere più agevole
l’accesso alla conoscenza e permettere un buon grado
di autonomia
M.MENGHI
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6° Obiettivo
Far capire con esempi pratici i benefici del computer
nell’utilizzo degli strumenti compensativi.
M.MENGHI
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7° Obiettivo
Far comprendere ai ragazzi le loro caratteristiche e il loro
metodo di apprendimento
M.MENGHI
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8° Obiettivo
Favorire un percorso di crescita generale tramite
l’accoglienza ma al tempo stesso impartire delle
regole da rispettare.
M.MENGHI
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9° Obiettivo
Stimolare la lettura, lo studio, le informazioni, il comunicare,
lo scrivere, il divertirsi e soprattutto….
…. farli sentire più adeguati a risolvere i problemi di tutti
i giorni
M.MENGHI
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10° Obiettivo
Aumentare l’autostima e il pieno utilizzo delle personali
capacità, sia singolarmente sia da condividere con il gruppo
M.MENGHI
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La nostra scuola: anno scolastico 2013-2014
775 alunni iscritti
Alunni con certificazione DSA 49
(15 prima- 11 seconda-23 terza)
Attività svolte
Anno Scolastico 2013-2014
:
1)Progetto:
Un Computer per Amico
2)Sportello DSA
2 giorni alla settimana
3)Formazione
docenti
4)Incontri
con i genitori
1)Progetto
Un Computer per Amico
2) Sportello
DSA 2 giorni alla settimana
3)Formazione
Docenti
4) Incontri
con i genitori
“C’è posta per te”
I ragazzi ricevono in classe,
dall’insegnante referente DSA,
le circolari con le comunicazioni
per le varie attività e incontri che
li riguardano.
Questa modalità di comunicazione
vuole agevolare i ragazzi nella
condivisione delle proprie attività
con i compagni di classe e vuole
dare la possibilità di conoscere
direttamente chi è l’insegnante “in
più” che dedica loro attenzione .
3 anni di Scuola Media come “PALESTRA”
Spesso durante gli incontri con i
genitori degli alunni uso la parola
“PALESTRA”
quando descrivo i tre anni della
scuola media.
Sono anni infatti in cui è possibile
osservare le proprie caratteristiche
per scegliere come organizzare il
proprio metodo di studio e
individuare lo strumento
compensativo più adatto.
I ragazzi hanno la possibilità di
allenarsi nell’uso degli strumenti
più adatti alle loro esigenze per
raggiungere al più presto
l’autonomia nello studio
Quando si parla di autonomia nei ragazzi dislessici la si intende nel
senso di “indipendenza, libertà d’agire e di pensare”.
E’ quindi la possibilità di informarsi, apprendere e comunicare in
qualsiasi forma senza necessariamente dipendere da un mediatore.
Potrebbe sembrare una banalità, ma i ragazzi con DSA perdono il
diritto di imparare in autonomia.
La mancanza di autonomia nell‘apprendimento è uno dei maggiori
problemi da affrontare, in quanto è causa di disistima e spesso
finisce per compromettere il successo formativo.
4) Incontri serali
con i genitori: ore 21.00
Gli incontri si sono svolti a
cadenza mensile.
Ogni incontro è stato
caratterizzato da ordini
del giorno stabiliti,
eccone alcuni esempi:
Sezione di Rimini
L’associazione italiana dislessia ha sostenuto e preso parte alle
nostre attività. I genitori devono sapere di potere fare
riferimento all’associazione e la scuola deve informare le famiglie
della presenza della sede AID locale .
LIBROAID
I genitori delle classi prime vengono convocati a scuola prima
dell’inizio delle lezioni. In questo incontro viene spiegata la
procedura per la prenotazione dei libri digitali.
IL RAPPORTO GENITORI E DOCENTI
Interessante dibattito fra genitori e docenti presenti. L’incontro è
molto stimolante, tanti dubbi e timori vengono affrontati
insieme.
IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Importantissima l’osservazione dei ragazzi da parte della famiglia . I
genitori devono prendere nota di ciò che può essere importante per
il proprio figlio, individuare le difficoltà e i punti di forza per poter
condividerei con gli insegnanti le osservazioni fatte per creare un
ottimo PDP.
LE TECNOLOGIE COMPENSATIVE
Cosa sono le tecnologie compensative? quando e come
utilizzarle?
GLI ESAMI
3) Formazione e Informazione
• Tutto il collegio docenti dovrebbe essere al corrente delle
iniziative che vengono svolte nella propria scuola, ma ciò non è
così scontato soprattutto in scuole con tante classi.
•
La COMUNICAZIONE è molto importante all’interno della
scuola, informare coinvolgerli, aggiornare i colleghi sulle
attività svolte dai ragazzi durante le attività extracurricolari è
tanto importante quanto conoscere le osservazioni dei colleghi
prima di attivare tali attività.
Per i docenti, oltre alla libera
partecipazione agli incontri serali
destinati ai genitori, si è provveduto
ad organizzare incontri mirati alla
formazione e all’aggiornamento
professionale sulle tematiche
inerenti i disturbi specifici
d’apprendimento.
Gli argomenti affrontati hanno
riguardato principalmente le
cause e le problematiche emerse dalle
difficoltà d’apprendimento degli
studenti DSA e la corretta compilazione
del Piano didattico Personalizzato.
L’OSSERVAZIONE
La scuola ha approntato una
scheda di osservazione per gli
insegnanti che possono così in sede
di Consiglio di Classe condividere
più agevolmente la stesura del
PDP.
DSA E SCUOLA
La dott.ssa Chiara Tintoni e la
dott.ssa Daniela Gallo sono
intervenute sul tema delle
implicazioni psicologiche del
disturbo trattando, nello
specifico, il disagio che
vivono gli alunni con DSA
rispetto alle richieste che
giungono loro da insegnanti
e genitori nelle varie fasi del
percorso scolastico.
IL RUOLO DELLE NUOVE
TECNOLOGIE NELLA
DIDATTICA
Il prof. Mario Menghi ha
spiegato il coinvolgimento delle
nuove tecnologie nella pratica
didattica, gli stili di
apprendimento attraverso gli
strumenti informatici ed in
particolare sono stati illustrate le
caratteristiche degli strumenti
compensativi più adatti alla
specificità di ogni alunno.
IL prof. Giuliano Serena ha
chiarito le funzionalità del nuovo
software “Leggi X me”.
COME LEGGERE E
INTERPRETARE UNA
DIAGNOSI
Il dott. Novelli ha
spiegato al Collegio
docenti come leggere
e interpretare una
diagnosi per rapportarla
ai punti indicati nel PDP
2) Sportello dislessia
L’attività “Sportello dislessia “ si è
svolta da febbraio fino alla fine
delle lezioni.
Abbiamo proposto due giorni alla
settimana per ricevere i genitori
in base alle richieste : didattiche o
legate alle tecnologie.
Lo sportello è servito anche ad
accogliere i genitori di nuovi
iscritti per avere informazioni sui
nuovi alunni e per dare
informazioni utili.
1) Un Computer per Amico
Corso di alfabetizzazione
informatica
sull’uso degli strumenti
compensativi
per alunni con DSA
Modalità
organizzazione alunni
Gli alunni sono stati
suddivisi in due gruppi:
Classe prima e classe
seconda
e
Classe terza
Ragazzi che hanno
partecipato al corso
11 alunni di classe prima su 15
7 alunni di classe seconda su 11
20 alunni classe terza su 23
Anche se la presenza al corso è
stata alta ….
Vorrei porre la mia attenzione su
chi ha deciso di non partecipare
perché penso che in alcuni casi le
famiglie non siano consapevoli
delle potenzialità dei propri figli e
dell’importanza della condivisione
delle difficoltà quotidiane.
Per questo motivo è importante
la comunicazione scuola-famiglia
Organizzazione attività
Gli alunni hanno partecipato a
9 incontri per ogni gruppo
Svolgimento attività:
Dalle ore 13.30 alle ore 15.30
I ragazzi al termine delle lezioni del
mattino hanno pranzato a scuola
insieme agli insegnanti del corso.
Durante il pranzo sono stati visionati
filmati che hanno stimolato
riflessione e condivisione delle
difficoltà che i ragazzi incontrano
riguardo al loro disturbo.
L’attività svolta dai ragazzi di classe prima e
seconda ha avuto come obiettivo la
conoscenza dei seguenti programmi
compensativi:
_ Programmi di video scrittura:
Open office, Word, Libre office
e per le presentazioni : Impress - Power
Point
_ Sintesi vocali e utilizzo libri digitali
_ Programma Leggi X me
_ Programmi per realizzazione di mappe
concettuali: Kids Ispiration -Super Mappe
Chiavetta Pro DSA distribuita
gratuitamente dalla Regione Emilia
Romagna USR-ER
Tutti a caccia dello strumento
migliore per se …
L’attività ha inizio sempre con
la riflessione, sull’utilità degli
strumenti proposti e le
modalità d’uso da parte dei
ragazzi. Le abilità tecniche, in
particolare con i ragazzi delle
classi prime, sono da allenare.
I “nativi digitali”si muovono
con grande agilità fra le
impostazioni del telefonino,
ma quando si tratta di salvare
un testo riescono a perderlo
dentro al computer!!!!!!
“Prof. aiuto ho perso il
tema!?!?!?!? come
posso ritrovarlo????”
Tanto impegno!!!!!!
Tanta stanchezza!!!!!
Tanta soddisfazione!!!!!
L’attività con le classi terze già dalla
prima lezione ha avuto come obiettivo
la realizzazione di tesine e mappe
concettuali da presentare in sede
d’esame.
I ragazzi in prima e seconda media
hanno già acquisito dimestichezza
con vari programmi: videoscrittura,
sintesi vocale ecc. i libri digitali ancora
vengo usati da pochissimi nostri
ragazzi, alcuni hanno avuto la
possibilità di usare il computer in
classe, altri hanno utilizzato mappe
concettuali prodotte al computer da
utilizzare durante le interrogazioni.
• Ogni alunno ha realizzato le proprie tesine e mappe in base
alle indicazioni degli insegnanti di classe. In sede d’esame
potrà affrontare la prova orale con maggiore serenità e
sicurezza.
CONCLUSIONI
Al termine di questa esperienza, non è
certo se e quanto il computer sia stato
in grado di incrementare l’autonomia
dei ragazzi nello svolgimento dei
compiti o nello studio.
Sicuramente non tutti i ragazzi
del corso saranno in grado di affrontare
le loro angosce, ammettere le loro
debolezze e accettare lo strumento
compensativo, ma, la consapevolezza
di poter sperimentare, curiosare e
ricercare attivamente le soluzioni ai
loro problemi sarà sicuramente molto
alta.
IL LINGUAGGIO COMUNE
Le varie attività hanno permesso a
docenti, genitori e alunni di “parlare un
linguaggio comune”per gestire al meglio
il disturbo specifico d’apprendimento.
GENITORI
”So di cosa ha bisogno mio figlio,
conosco gli strumenti
compensativi e parlo serenamente
con gli insegnanti”
ALUNNI
“Non ci vergogniamo «più» di usare la tastiera invece
della penna”
DOCENTI
“Conosco la dislessia, quindi ,
consiglio ed agevolo l’alunno all’uso
degli strumenti compensativi per
permettergli di affrontare la scuola
con la massima serenità”
GRAZIE!!!!
M.MENGHI
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