Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI Piazza Duomo, 14 - 20122 Milano DUOMO DI COMO LAVORI DI RESTAURO CONSERVATIVO DEL TRANSETTO NORD Relazione generale Responsabile del Procedimento arch. Maria Mimmo Progettista e Direttore dei Lavori arch. Valentina Minosi Progettista e Direttore Operativo arch. Chiara Rostagno Progettista e Direttore Operativo dott.sa Annunziata De Dominicis Collaboratore alla progettazione e Direttore Operativo geom. Oronzo Urso Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione geom. Attilio Colianni Collaboratore Amministrativo dott.sa Elena Ulacco IL SOPRINTENDENTE arch. Alberto ARTIOLI RELAZIONE GENERALE L’intervento di restauro conservativo oggetto del presente lavoro riguarda le superfici del transetto settentrionale del Duomo di Como, costituito dalla parete di accesso alla sagrestia e dalla cappella del “Crocifisso”, compresi la volta a botte e il catino con il gruppo plastico della “Resurrezione”. fig. 1 - Vista della Cappella del Crocifisso e del lato est del transetto (immagine tratta da http://comolake.arounder.com/it/chiese/duomo-di-como) BREVE DESCRIZIONE La parete est del transetto è formata nella parte basamentale da riquadrature in marmo di Musso e sovrastanti nicchie ove sono collocate statue marmoree raffiguranti la FORTITUDO, la IUSTITIA, la PRUDENTIA, e la TEMPERANTIA; al centro si trova l’apertura della sagrestia con frontone triangolare e porta in legno alla cui quota si giunge da una scalinata formata da tre pedate di forma semiellittica. Nelle fasce superiori, che arrivano fino all’imposta della volta, vi sono riquadri ancora in pietra di Musso con inserti in rosso d’Arzo e nero di Varenna a creare motivi decorativi geometrici e a rimarcare i cornicioni di imposta, oltre ad una apertura architravata con una balaustra formata da colonne e pilastri in pietra. fig. 2 – La parete est del transetto con l’accesso alla sagrestia DUOMO DI COMO - Lavori di restauro conservativo del transetto nord La parete si chiude con un arco a tutto sesto con al centro un rosone e con una cornice a decorazioni geometriche, anch’essi realizzati con elementi in rosso d’Arzo e nero di Varenna. fig. 3 – La parete est del transetto, particolare L’abside accoglie la cappella dedicata alla “Crocifissione”. Nel suo sviluppo verticale, la parete è costituita da cinque campiture scandite da semicolonne scanalate di ordine corinzio (composito) gigante poste su piedistalli; in ognuna di esse sono presenti due nicchie, di cui quelle ai margini accolgono le statue dei Santi S. SEBASTIANUS, S. AGNES (…) collocate su una base lignea. In continuità con la parete est, ogni campitura è segnata dalla presenza di una apertura con balaustra. L’ordine superiore è caratterizzato da un finto matroneo articolato anch’esso tra semicolonne corinzie e un arco a tutto sesto: ogni ambito è segnato da una teoria di tre archi sostenuti da pilastri. Al centro dell’abside un articolato altare marmoreo barocco con importanti elementi scultorei che non sarà oggetto di intervento. fig. 4 – La cappella del Crocifisso (1995) La volta a botte che si imposta sui pilastri della navata laterale e sulla parete della sagrestia è interamente decorata con motivi a lacunari di forma ottagonale con elementi floreali di particolare pregio. La soluzione adottata culmina nel catino absidale che presenta una suddivisone dei lacunari a spicchi di dimensioni degradanti verso il centro dell’arco di imposta, ad aumentare la suggestione prospettica; al centro si colloca il gruppo scultoreo del “Resurrezione” realizzato da Agostino Silva tra il 1666 il 1669 (si veda a tal proposito la Relazione storica). I rilievi plastici dei lacunari ed il gruppo scultoreo del catino presentano dorature che movimentano ed accentuano i dettagli decorativi. Le superfici piane della volta e del catino absidale risultano rifinite da strati di pellicole pittoriche realizzate nel corso dei più recenti interventi di restauro (cfr. documentazione fotografica storica e attuale). ________________________________________________________________ SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI Piazza Duomo 14, 20122 Milano DUOMO DI COMO - Lavori di restauro conservativo del transetto nord fig. 5 – La cappella del Crocifisso, vista della volta e del catino absidale con il gruppo scultoreo della “Resurrezione” (tratto da http://como-lake.arounder.com/it/chiese/duomo-di-como) ________________________________________________________________ SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI Piazza Duomo 14, 20122 Milano STATO DI CONSERVAZIONE Le brevi notazioni sotto riportate in merito allo stato di conservazione del bene, sono una valutazione preliminare desunta attraverso l’osservazione visiva dal basso. Limitatamente alla volta, è stata eseguita nel 2006 una campagna fotografica ravvicinata mediante l’impiego di un cestello elevatore, resasi necessaria a seguito della caduta di elementi di modellato e pertanto finalizzata ad una prima ricognizione della stato di fatto. Superfici lapidee. Le superfici verticali del transetto sono caratterizzate da una diffusa presenza di spessi depositi di particellato atmosferico, che conferiscono nell’insieme una tonalità grigioscura a tutti gli elementi architettonici. Tali depositi risultano scarsamente coerenti al substrato lapideo, ad eccezione di alcune parti dove appaiono più compatti e consistenti: in particolare sugli elementi che trattengono con maggiore facilità le polveri (capitelli, cornici, statue) e in corrispondenza delle parti soggette ad infiltrazioni di acque meteoriche (balconate, camminamenti). In queste zone, infatti, l’acqua, bagnando e inumidendo ampie superfici litiche, ha reso possibile l’assorbimento dello sporco da parte del substrato; il suo percolamento, dilavando alcune parti, ha trasportato in soluzione le polveri, raccogliendole in zone preferenziali e dando origine a depositi e concrezioni che risultano maggiormente adese alle superfici. Altri fenomeni che interessano i paramenti lapidei sono la perdita di materiale dei giunti e delle sigillature, e la presenza di fessurazioni e scagliature dei conci, spesso provocate dall’inserimento di elementi metallici (chiodi, viti e ancoraggi) per la collocazione di paramenti e di impianti. Sono altresì evidenti fenomeni localizzati di umidità manifestati dalla presenza di macchie e di efflorescenze saline. fig.6 – Nella parte bassa del transetto i depositi superficiali risultano particolarmente tenaci data la presenza di colature di sostanze grasse (olii, cere, ecc.). fig.7 – Depositi superficiali. fig.8 – Fessurazioni. fig.9 – Mancanza dei giunti. fig.10 – Macchie ed efflorescenze saline in corrispondenza dell’accesso alla sagrestia. Volta e catino absidale Per quanto concerne la volta le superfici risultano omogeneamente offuscate da depositi di polveri più o meno coerenti, mentre puntualmente si individuano sollevamenti delle pellicole pittoriche e delle dorature, con concomitanti fenomeni di efflorescenze saline dovute a pregresse infiltrazioni dalla copertura, che oggi appaiono sostanzialmente risolte. Sembrano altresì presenti fessurazioni e distacchi di materiali di una certa entità che andranno adeguatamente valutati attraverso una visione ravvicinata a ponteggi montati, procedendo ad una sistematica verifica degli ancoraggi con particolare riguardo agli elementi in aggetto (rosette dei lacunari e gruppo plastico della Resurrezione). fig.11 – Gruppo scultoreo. Efflorescenze saline. fig.12 – Lacunari. Efflorescenze saline, depositi superficiali, distacco della pellicola pittorica. fig.13 – Lacunari. Efflorescenze saline e depositi superficiali. INTERVENTO DI RESTAURO CONSERVATIVO L'intervento nel suo complesso contempla opere di manutenzione e restauro sostanzialmente limitate ad una pulitura superficiale tesa a rimuovere i depositi di polveri e le efflorescenze saline presenti in maniera diffusa sulle superfici e al consolidamento e alla messa in sicurezza delle pellicole pittoriche, delle dorature e degli stucchi al fine di evitare il progredire dei fenomeni degenerativi, nonché a puntuali interventi di finitura e tonalizzazione di stuccature e mancanze con l’intento di restituire un adeguato equilibrio percettivo alle superfici. Al fine di una corretta ed esaustiva documentazione del bene e quale strumento di conoscenza indispensabile per le successive fasi di lavorazione, si è ritenuto necessario inserire tra le voci di capitolato la realizzazione del rilievo geometrico tridimensionale mediante laser scanner. A seguito del rilevamento della nuvola di punti, dovranno essere elaborati il prospetto e la pianta delle volte su base piana bidimensionale e relativa restituzione vettoriale di tutti gli elementi sulla base di ortofoto in scala 1/50. Sono inoltre previste indagini preliminari di caratterizzazione mineralogico-petrografica dei materiali lapidei artificiali e dei prodotti di alterazione finalizzate alla conoscenza delle tecniche esecutive (composizione degli impasti, prodotti applicati in precedenti restauri, ecc.) e alla valutazione delle metodiche di intervento proposte mediante osservazione al microscopio ottico in luce riflessa di sezioni sottili/lucide e analisi difrattometriche ai raggi X (XRD) e spettrofotometria nell'infrarosso (SEM/EDS, FT-IR); la cromatografia ionica (IC) per il riconoscimento dei Sali solubili. I risultati saranno confrontati con gli esiti delle analisi già determinate sugli stucchi del transetto sud, ad opera di Francesco Silva, per una conferma del “ricettario” di famiglia. Problematiche tecniche ed economiche non permettono lo smontaggio dell’organo e dell’altare che, pertanto, dovranno essere adeguatamente protetti tramite pannelli rigidi e teli in polietilene, supportati da impalcature in tubi metallici, alfine da preservarli da eventuali danneggiamenti durante le operazioni di restauro. Breve descrizione L’osservazione diretta e la battitura manuale delle superfici per individuare la presenza di distacchi o porzioni di modellato a rischio di caduta sono operazioni preliminari di rito per poter, nel caso, provvedere alla messa in sicurezza dell’opera mediante bendaggi e puntellature di sostegno. All’asportazione di materiale inutilizzato (chiodi, cavi elettrici, ecc), seguirà la rimozione a secco dei depositi incoerenti su tutte le superfici lapidee in buono stato di conservazione utilizzando pennelli, pennellesse e piccoli aspiratori. Gli impasti artificiali decoesi (lacunari e sculture) saranno oggetto di un primo trattamento consolidante mediante impregnazione di resina acrilica in emulsione a bassa concentrazione e/o nanocalce in dispersione alcolica. Anche i distacchi e le esfoliazioni verranno fatti riaderire applicando resina acrilica al 10 %. La pulitura dei materiali in opera e il puntuale discialbo (occhi delle statue), compresa l’estrazione dei Sali solubili, prevede l’uso di acqua distillata ricorrendo all’utilizzo di metodologie chimiche (soluzioni di sostanze complessanti) e meccaniche (strumentazione di precisione) per l’eliminazione dei depositi di sporco più tenaci. Gli elementi metallici ossidati saranno trattati con idoneo prodotto e protetti. Rimosse le vecchie stuccature incongrue e realizzate le imperniature resesi necessarie con barre in vetro resina annegate in resina epossidica, si provvederà a riempire i vuoti conseguenti ai distacchi d’intonaco dalla muratura iniettando malta fluida a basso peso specifico, previa pulitura delle interfacce con una soluzione di acqua e alcol (miscela 2A). Verificata l’opportunità di ulteriori applicazioni di prodotto consolidante saranno poi eseguite le stuccature e le microstuccature con impasto simile all’originale sia sui lacunari che sulle statue. Una revisione generale dei giunti stabilirà la necessità di scarificazione e rifacimento di piccole porzioni degli stessi. Sui marmi lucidabili (Rosso di Arzo e Nero di Varenna), dopo la pulitura, si valuterà la necessità di applicare una cera microcristallina sintetica. DUOMO DI COMO - Lavori di restauro conservativo del transetto nord Eventuali integrazioni cromatiche saranno eseguite ad acquerello sui modellati e in velatura di calce sugli intonaci. Su precisa indicazione della Direzione Lavori non sono previsti rifacimenti di modellato. Per una puntuale descrizione delle operazioni si rimanda alla scheda tecnica allegata e all’elenco delle lavorazioni previste. ________________________________________________________________ SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI Piazza Duomo 14, 20122 Milano
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