Valbondione si avvia alle elezioni

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L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 27 APRILE 2014
Cambia il candidato sindaco
Ad Almenno San Salvatore
Manzoni rileva Pellegrini
Ad Almenno San Salvatore cambio
in extremis del candidato sindaco
della lista civica «Almenno Incontra» che insieme ad altre tre si sfiderà alla prossime elezioni. Luigi Pellegrini ha dovuto rinunciare alla
candidatura per motivi familiari e
ha deciso di passare il testimone a
Luca Manzoni, che era già stato designato come possibile vicesindaco.
La lista, che ha preso il nuovo nome
di «Almenno Incontra – Manzoni
sindaco», si è ufficializzata ieri mattina con la presentazione all’ufficio
elettorale del Comune di Almenno
San Salvatore.
Il candidato Luca Manzoni si presenterà alla popolazione nel corso
di due serate pubbliche, che verranno convocate entro la metà del
prossimo mese, in cui esporrà insieme agli altri componenti del gruppo
le priorità del loro programma elettorale.
Il dopo Morandi? A tre
«Ripartire dal turismo»
Valbondione, muratore contro due donne
«Siamo la novità, nessun erede dell’ex sindaco»
Valbondione
MARTA TODESCHINI
Il prossimo 25 maggio si
voterà per il rinnovo
di 172 Comuni della
Bergamasca: 413 i candidati
Valle Imagna
Locatello, nessuna lista
Arriva il commissario
Lo spettro di un possibile commissariamento per il Comune di Locatello
si è trasformato ieri in realtà: il paese
valdimagnino è infatti orfano di candidatiasindacoperleamministrative
del25 maggio e, terminato ilmandato
dell’attualeprimocittadino,verrànominato un commissario prefettizio
che si occuperà di gestire il Comune.
Questo fino alla composizione di almeno una lista che possa concorrere
alle elezioni, che saranno indette entro un anno. Si tratta della prima volta
che alle elezioni amministrative di
Locatello non si presenta alcuna lista,
ma non è una novità la presenza sulla
poltrona di un commissario: accadde
diverso tempo fa, nel novembre del
1955 (fino al giugno 1956) e le motivazioni erano di natura giudiziaria.
Moltal’amarezzadapartedell’attuale
sindaco Mario Locatelli: «Sono veramente dispiaciuto per il mio paese.
Come già dichiarato in pubblico il 4
novembre, mi sono fatto da parte per
lasciare spazio a chi chiedeva il rinno-
Movimento 5 Stelle
non dà l’ok a Trescore
«Un nome è al bis»
TRESCORE
La lista del Movimento
5 Stelle di Trescore Balneario,
pronta a candidare Alfredo Zappella con una squadra già pronta
da mesi, non potrà correre per le
prossime elezioni amministrative. E tutto questo dopo che senatori, onorevoli e consiglieri regionali di M5S erano arrivati in piaz-
za Cavour proprio per lanciare la
campagna elettorale.Ciò che ha
fatto saltare tutto è il fatto che un
candidato ha alle spalle un’esperienza amministrativa . Questo è
bastato perché il Movimento non
concedesse il via libera. «Avevamo
più volte sollecitato il coordinamento di Milano a darci il via libera definitivo – spiega Leo Abascià,
vamento,manessunosièfattoavanti.
Speravo che qualcuno raccogliesse il
mio testimone, ma così non è stato».
Secondo Locatelli, il disinteresse per
la vita amministrativa dei paesi è il
riflesso di un più generale disaffezionamento alla politica nazionale. Poi
sottolinea che non è certo la situazione finanziaria del Comune a scoraggiare gli aspiranti amministratori, in
quanto assolutamente solida. «Quello che sto per lasciare è un Comune in
perfetta salute. Durante i miei due
mandati il Comune di Locatello si è
dimostrato virtuoso e le casse sono
sane. E in un sondaggio Uil nel 2008,
Locatello è risultato il comune bergamasco con il più basso livello di costi
della politica per abitante».
coordinatore dei 5 Stelle a Trescore –, alla fine però questo ok da
Milano non è arrivato e solo venerdì sera ci hanno detto che non
sarebbe neppure stato concesso.
Se ce lo avessero detto prima
avremmo sostituito il candidato
con un’altra persona».
Così il movimento 5 Stelle ieri
mattina ha emesso un comunicato nel quale annuncia di dover abbandonare la corsa al posto di sindaco, per il quale aveva candidato
l’architetto Alfredo Zappella: «Il
Meetup M5S di Trescore Balneario annuncia con rammarico che
non parteciperà alle elezioni amministrative per il 2014. La lista
delMovimento5Stellepresentata
per Trescore infatti non ha ricevuto dai certificatori del Movimento
la certificazione necessaria per la
Turismo e ancora turismo. Con
un leitmotiv di sottofondo che
suona come un mantra: dobbiamo ripartire. Ripartire da cinque
mesi di commissariamento e, soprattutto, da una crisi che qui a
Valbondione pesa doppia, zavorrata com’è dalla chiusura degli
impianti sciistici. Che l’uno sia la
causa dell’altra o entrambi figli
dell’inchiesta che ha per protagonista Benvenuto Morandi, qui
(e ora) non si sta a disquisire.
Anzi, ora che il voto si avvicina, dall’ex sindaco accusato di
furto e truffa per via degli ammanchi lamentati da alcuni suoi
ex clienti al Private di Intesa
Sanpaolo a Fiorano – secondo
l’accusa più di 30 milioni di euro
una decina dei quali dirottati sui
conti della società dello sci ora
messa in liquidazione –, da Morandi si prendono le distanze.
Lo fa Romina Riccardi che il
25 maggio sfiderà, sostenuta da
«Vivere Valbondione», Sonia Simoncelli con «Valbondione per
tutti» e Walter Semperboni checome nome per la sua lista ha
scelto il suo. «Anzitutto una precisazione» tiene a dire l’edicolante di 37 anni, sposata e mamma
di due bimbi di otto e cinque anni, che ha depositato la sua lista
per prima (“abbiamo seguito
orari prestabiliti per organizzarci meglio”). La precisazione è che
«siamo stati descritti come un
gruppo in continuità con l’ex
maggioranza, ma non è vero. Partiamo dal nuovo – prosegue –:
siamo tutte persone che hanno
sempre seguito la vita amministrativa del loro paese, pur non
avendo cariche». Insomma, qui
nessuno è l’erede di Morandi,
rimarca, tantomeno Walter
Semperboni che non ha mai fatto
Riaprire gli impianti di Lizzola rilanciando sul turismo: credo unanime
mistero di essersi dovuto rivolgere ai suoi «amici di destra»
(estrema, gli fa notare qualcuno)
per poter formare la sua lista. In
paese all’ex presidente di Sviluppo turistico Lizzola avrebbero
fatto terra bruciata, confessa lui,
così la sua compagine al minimo
sindacale (otto candidati a fronte
dei nove degli altri due schieramenti) è formata da giovani tutti
di fuori, «studenti di Bergamo e
della Bassa, tra i 25 e i 30 anni».
Punto numero uno
Il diktat qui è puntare sul turismo: è il punto da programma
elettorale suonato all’unisono
dai tre candidati. Sonia Simoncelli, architetto paesaggista di 43
anni, laureata a Venezia e da un
anno e mezzo a Valbondione, con
il marito e il figlio di sei anni,
parla di «turismo sostenibile.
Siamo tutte persone attente al
valore del territorio – aggiunge
parlando della sua lista –: prima
di tutto, dal punto di vista ambientale, delle risorse che possiede (non a caso nel logo della lista
compare un camoscio, la cascata
del Serio e la montagna di sfondo,
ndr), e poi inteso come amore
verso la gente che ci vive».
Il Movimento 5 Stelle abbandona la corsa elettorale a Trescore
Romina Riccardi il turismo lo
mette «in cima al nostro programma, con il sociale e la manutenzione: ci rimbocchiamo le
mani per far ripartire Valbondione» e pure Walter Semperboni
che «per prima cosa» reputa «urgente far ripartire gli impianti e,
per non parlare di turismo solo
per lavarsi la bocca, aprire nuove
strutture ricettive, con un’offerta
di qualità». Nuovi alberghi («qui
ci sono le cascate del Serio che
sono le più alte d’Italia e non
abbiamo da dare da dormire alla
gente», precisa il muratore di 43
anni), ma anche «una migliore
viabilità, perché ricordiamoci
che da Bergamo ci si mette più di
un’ora per arrivare a Lizzola».
Dopo la bandiera bianca alzata «Rinascita di Valbondione»,
uscita di scena «causa decreto
Delrio: dieci consiglieri sono
troppi», disse il promotore Fiorentino Braga, resta fuori dai giochi anche la lista in forse fino
all’ultimo. È quella dalla quale
l’ex capogruppo di minoranza
Dario Chiodelli (che ieri non è
stato possibile rintracciare)
avrebbe dovuto farsi «convincere». Non ci sono riusciti. 1
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partecipazione alle elezioni. Il
motivo è legato alla errata interpretazione delle regole elettorali
del M5S da parte del meetup di
Trescore. Il Meetup di Trescore
ha ritenuto che la lista presentata
rispondesse ai requisiti necessari,
interpretando come non precludente il precedente mandato elettorale di uno dei suoi componenti.
I certificatori hanno invece ritenutochenonsussistesseroirequisiti richiesti e non hanno concesso
la certificazione della lista. Purtroppo la notizia ci è pervenuta
solo ieri (venerdì, ndr), dunque
non in tempo utile per poter modificare la composizione della lista
e ottenere la certificazione».
Rimangono così in corsa tre liste: Viviamo Trescore, Pro Trescore e Consensocivico. 1