Librer ra,,Labancarella,'_ a: Citta, vecchia fNRlco ffil Utt TABERttAcoLo Iil CERCA DI PATER]{ITA' Ln PRTt'tA DRALE D Dnilz A TRlJ$C aL,nprp,,trti ni Nw RA AL srcnica LO ilrA TA IRl{I A ,T T]N ÎABENNÀCOLO TN CENCA DI PA?EBI{ITA I L I a d u e e e n tcsca va se a b a ttcimale travcrtinica del Duonr i M a s s a H a r Íttl ma , o p e re d i irolde d a C e m or ( 1 2 6 7 ) r s i marmoroo dlcui ua. tabernacolo a a n n i s i t e n ta ce rca re l ra u - Fino a poeo tempo fa nes tore. suna ipotesi e ra sta ta ne1 magnifico bino ele- Storia a ri n i u lt im o , fa tta , trPiom* volurse e Arte'r di Ivan fo q u e sto e f d a ri -o B u cci ; d i A n d re a t r a t t an d o uardi, (pag.I7B )Sf i attribui-sce il tabernaeolo massetano. (I) questa ipotesi t ro ha tenuto die u n a s e c o nd a , a ffi o ra ta una giornata di studio in evolta a Buggiano su Andrea dí \azzaro Cav a l c a n t i in o e ca si o n e d e l centenar io Era A n d r e a d i L a zza .ro i l amò come un figliolo d i sce polo - cortr€attesta di Filippo Br unelleschi. ( e) pr ediletto del Br unellesehi ch e 1o r tr Educavit a un documento latino puero per XV annos quendam Andream LazzarL de Buggj.ano, in quo confide bat tanquam in filio" t o A n c l r e a ó , í L a zza ro , (Educò fin dalla fanciaLlezza i n cu i aveva tanta fidueia per 15 anni un cer come in un figlio) t':- (1) - GIJÀaDIAI\iDnsA: SauLtoro itaLianc d.cl sraolo itV nativo d.i Rlrcnzc, lavorù s. Pisa" vc?so Ia rnotà d.el gcsoLo nella, catted.rale e ne!. ounpoeant'o, d'ove si. trova iI suo ca"polavotro frla mad.onnadai d.ue Ange1itt. Fs6g111pure elcune scuLture nelIa oihi esa di S. !flaria d.eLla Spina (f+:a)-(oa Ehcícloped.ia Sonzogno)r$umerose sono Ie opere deL Guardí a Piombino dí cuÍ ricord.iarno La facciata d.eLla, Ca,ppella d"i Cittad.eLla' e il chiostro d.i S., Antimo pen le alt::e op6re nimandfamo a.l volume. IIPIO$3Ilio STORIAg rlnTE edito de,l1e A.cpia.ierie dÍ piombino. ( z) -ceuncAÎiTI "il,T'ffrA DI LAZUA'RO I A:rchitetto e scultore î.4f2-I462 ..Fíglio adotti. vo d"l Srrrnelleecfri (3i cui scolpl ÍÌ nobite busto consenrato in S.J[aria del Fiore. a Firenze). F\r suo aiuto neLla decorazione d.eL Suornodi. s'irenze (f+AO) e iI PuLpi- b- 2 ANDIiEAvisse dal \4I2 1462 - La sua attività fino ma d o p o si r ese autonomo fino t a d a l B r u n e l}e sch i , g u re d i a l t o al a tu tto ri l i e vo , piuttosto tondo, 1446 fu guida- al alla m or te car nose, e con una pi e- va cu i ., e h e Io por tano Lontano dai m odelli ezz.a ed horror eon fi del padr e estro -. G li a u t o r i ci d i p ater nita d el te n ta ti vi graclo d scuseranno se non siamo in ccogliere lruno e ti L t iv i e ltaltro a b b i a mo ch i a ma ti on per sminuire er ].a nostra e di r1 i ti s c e gl i e re loro tra altro i potesi; valorer tu& d r com pr ende i due. siamo egualmente p e r a v er p o sto a tte n zi o n e berrracolo con Ia vi studiosi i iI i n ca p a e rtà e. allf lltuno come defl- sul speranza ehe altrl dedichino iI p e r m e t t o so l ta n to loro studi.o. u n p i cco l o r ili- v o r C o m e v e n n e a i ma sse ta n i i t d e rio di e s i ge re u n ta b e rn a co l o l o ro va sca b a tte si n ale zzo aIla ti? ricordare Bisogna butaria in CAVALCA]ITTAI{}REA I PantícoLare del pito d.i S. Maria l{oveLLa a I'irenze già eom pleta e r ifinita che nelltarte d a quasi ilue seeolÍ, da due s eeoÌdassa era tri d i Si e n a . el 400 poi la come.era ne'lla fine che se eoaÉiderata O ra n e l l a fi n o - fi& addirittura contrada di Si pirì illustre. d i Siena er a stato eretto sul centro un o di S. Giovanni Battista , Qu e rci a . q u a l co sa d i si mi l e' per v a s c a r & 4 l ra rti sta lele p i p e d o di S i ena 1a figlia ntò dl un paralle'lepipedo d e llf An t i c o a d esser e l{ assa non eo&e alleata ch e so ste n e va Ia statuetta ra d i f a c : o p o d e l l a Vole n d o f a r e piri stre! era favorita del secolo XfIIo v a sca b a tte si ma l e p a ra l l e l e p i p e d o da quellar soggezzíone artistiea p o l i tl ca , ta e rigida, d e lla ilesi- in Ia vasca di M assa non ci si contrasto con la eonte- grandezza e pesantezza i d e ò un eubo - con le facce piene di fi gur e te sta me n to i n a ,l tor llievo, p e r so ste n e re l a p iecola e un piceolo statua sostegno, a p ar al l del Battista, il tutto i ntg Ltoratonio dei. S*S.. Pietro to rli S.. lia,ria Novella (f++g) Gli vengono attribuitf Paolo (f.M1) e la cappe1la. Cardi-futi Ín S.. Íri.anassso (f454) ent:rambù a Pescía,.. br e,' to e armonico con quanto taberroacolo Il gia vl però ha un epigrafe 3 era precedentemente. ma non reca iI nome dellrautore. qhe 11 Buggianese noro firnasse mai Le Bue opere. r personaggl rag j.nveee recano tutti igurati iL propio aomE cd uno EabeL é steto iden iuato in Squl che aon eaaendo né sacerdote personaggir Li al-tri er distinguere la non ha le sua Laicita a differenaa lunghe na qorte veeti dalla né profeta eacraLità degri fino ds ginoccbi al altri. f""l"í"fif.fifi fif,fifi rfifi#fifrfifrfi fif,fi -- IrA pBrUA CAmEDnALEDI ?OpIrrOI{rA i più. ei cappella aggia ritieae sia di lepulonia. (3) trer era dedicata prina edi- prina Seguendo J-a leggenda perché si stata spi deLla euj. nrdpyi cettedrale to, she Ia ati S.Cerbone eulla di Baratti ficata oggi ricorda di alla di S. Cerbg !fiadonaa, cone il sanF intraprendere iL viaggio verao Roma per giusti- f iear e i presso iL Papa Vigilio, c-e'lebrò l.a messa aLl-taLtare Ia beata llaria, A quei tempi posteriori cle!" madre di Dio. e anche in quelli Le ehiese avevano us unico altare del titolare della chiesa. Forse questa Catteclrale tradizione rsariena di ila.esa ritenendosi Madonna Aesunta fino al é rimbaLzata ancb,e nel titoto erronea&ente ehe fosse dedicata 1586. Ho detto enoneanente percbé la ctelIa alla ehiesa (f) - .r$ullr spirggia d.el pl.èoolo golfo tl.l. Brnttl., r1le fald[e ùeI esl}e d,l. Populou!.rr ot6 rnr antioa ehlegetta dl proptetA iteglt ercdti itbt aontl EBtaIèrrL s. dled.lcatr a $.Genbon6,irr..(prg. 23'itel frrcloolo Si. Gerbono it1l.8. Loublrèi eél,to rLr !?orre' !îegsetrnar rlalle edlzloal nagg i o r e d i X a ssa , ci o é ca tte dr ale, chiamò di S. Cerbone.(e co&e tale 1 2 1 6 e d e 1 ] ,2 6 7 ). L fu l ti ma rma che unico un altro Dis t m , t t a al anche la in del secolo Xfo s i docrinrenti del IO94 deL - T267- affe- del secoLo XIfIo quelLo di S. Cerbone, a cuj. se ne aggiunse b a tti ste ro Po p u l o n i a , dalltinizio indicata te stim onianza era lraltare, vicino fin e dedlcato a S.Giovanni Battista. n e l l rB f6 , cattedraLe andò in rovi rya(4) e il. vescovo(E{ffiCo IoI5IO49)considerò come sua chiesa vescovile o p a rro cch i a l e , t e s im a l e , p a le , ma nel o bat se n so d i e p i s c I & c h i esa d i S . QU fR IC Oo del Salvatore presso Populonia v e rs o 1 1 I O 4 O (ve d i ca rti .n a ), d venuta chiesa abbaziale. Ha ritonrardo cattedrale ai ruderi di Baratti, Ia spiaggia colonne e di delLa anche ne apparivano pezní di capitelli in narmo b ian c o . Zaccaria r ovine porto lavorate Z a ce h i o d i ce ch e n e L seeolo XVIoI tr a Ie antiche -fl Trovsnsi inoltre Baratti colonne ed. altre pietre to belle. Iiano t ri V e d e n si a l tre sl di le cui rigetti mo biancor intendo notizia d e .Il e ,pietr e, appartiene e aggiunge, del Galleno, 1& quale molto alte, di una ehiesa già dedicata sono ricoperte d i ma re n - e o me ri fer isce QusettuLtima nei monti rovine colonne atterrate f ior i n u n s u o tra tta to &aaoscritto le Fr a Agostino del Riccio, mo1 a S.Gi g (alga) di aliga di e al- d.o m eni eg Banosqr itto. IargnouL {ozzetti ehe possedev.a il a none clel domenicano-F$i ha da avertire che tra al Casole e Roeia, era molto frequentata vi é ancora la dai romani; vi cava del nar soao spinel e parrebbe pur bene ehe questa cava si eosl ancora sarebbe bene a ritrovare molte eolonne e altre ritrovasse; pietre bell (+) - tl tempo dlei carolingir cio6 ne11t8l6, Populonie ena, core ebbl.rno ùetto anche noir un mucehio d.i poche clsa, Eè'aveve perd.uto totrlnenta lreapetto eti (Cappelletti citta..... Stf0ilA DSILA CffîEt E SSttO DI PfOUBII{OedtI.zr mnff) che dicono eseere nel. Ca.pitanato di Luogo detto Canpiglia, Presso la Slarina a Populonia, cté una ch'iesa oggi guasta, &no, e Le sue colonne terra, sono in eia di nare (al-ga). ha visitato cl e tte e o l o n n e f- Ho ri p o r t a t o 11 tutto tu ttfi n te ra Intanto non compare mai a Ba,tatti tronchi ugurianoci. lenterosi del Riccio rmessj. della enti, rrna ebiesa di S.Giuliano per c hé i I fede. e lruono provenienza sulla de dell r 3€ degno úi feder quelLfegis che é eiò ohe a noi più interess&r ri.manendo però intatto di colonna, dove fioriscono particolarrnente rivolgano saggi di per asaminare ed interpretare dei due edifiei gli studi a studi loeali e dei propietari, S opraintendenza eseguendo alcuni Ie origini a un ,uono clegno di solo una sua opinione ehe a Pionbi.no, si url uomo degno di fede che ehe desta m oLto sospetto e questi rimanda al di o fe . lognoni cava di Gallena, di S. G i ul i - dal.l-a galliga oggi rieoperte ne ha riferito L a n o.tizia di fede può esprimere Poùto Baratto.5 aLeuni e con i debiti in nancanza di docu- Beavo sia a $.Cerbone che a S.Quirieo le strtrtture sacri storicir murarie eosì importanti e potendo risal,ire per Ia storia della ocesi !Éassa - Piombino. f"f.f.rtfi f"fifif"fifiifi fifif"f'%fi fifrfrf" tfal, le lmrl dl1 protaaisnc ètÍlla ci not&o ùcllo pl,ctrc rffl'orutl E&tno birnoo. ilel.aere atlttrntc oblcte è1 Sr 9trùnc bca lqurÀrrte lr Bun€roli i rtrdelt lg HÈrflnrrr 6 follc ultlnc nercggC.rte ili d.lcenbrc I9?9 tl nuc hr €roEo enormoneate 1r oortr cottcad.o rllo luee pezzl dtl uobi*nave la nrmo birncr,gtrs levonto. trellr fots al puòvrùere rno tll qae troaeonl e Ir lroalsione elove e t rtr tngveto. t6;1t olgcrtt gtadllornc la provLenlGE!8r fl uaro ohc cL l.ntrrvcde èictro cr ilclh ohl.on a$ $ Sclboncr gtetee Dr aotr,rc ehs dunnte 66e arnggÍ.lte maa vraate ellc luce reatt dt ftoilc etmrohe a @r toubr lovlartr 1n aerú. fiftf,fififififi*fiififi fififififififif" DAI{ZA ETRUSCÀSOP8AVVISSUTAFII{O A HOr llf GLi etudi etnrschi cominci.arono sopratutto nel VAIr DI COBNIA secr XVIfIo ed ebbero suona antiquato) un sone(cbo a noi ornai usi a que].lo dÍ Etnrscologi.a qua1e ÉEtruscheriatr. I{eL gecolo seguente continuò ad essere coLtivato ltBtnrscheria{e non é ceseato neppure ai pcettanente èmdito unto quello turistieo é si speeia come richiamo Per gl.i rELba. rnrole apparr stranieri.I, lmeate re come terra ti etnrschi. Ira vieina coeta norae ditrRIVîERA EIBUSCA rl che ti ti di repe ha in una sua lirreniea iI ricca viene carteLLi incontro pubblicitari nei dis semiaati lungo La via Aurel 'Un giorno Ia stessa era ac tenpi noetri, quando ellruso mpagnata solo civilta, mase fino al termine vo voltemano di n Isocrate val di terme di tqvola va1 di rla si in tsrrer Cornia di quel terme e quaLco negl-i inprine in generazioae. e ad una danza che vi rL- del ves i tentativi seeoLo scorgo(nonostante ha deseritto reperti un glorno qa corrispondono chianati alle che i diLla bagai nellralta rinvenuti reeti leceiar terme di Populonia delle ns,n solo dalla indicate per EeEzo ùi dallrAurel,ia e raggiungibile Pentingeriana etruschi amico Franz Wesendonk ritiene nio iI Sasso Pisano, sono etnrechi salda di resti na cer- eopprimerla). Isolani Coryria i del tombe, nillra, passando di g€neuazione uomini iL mlo sguardo aLlfal.te Irinito noi che non si nuce, e non si e costumù degli usi tra ehe ha lasciato più se. di da monumenti funebri. città pubblicitari cartelloni essere in terra iEtrusean. Nella terra to non si può negaùe di la alle da questi arricehiti Oggi ha i margini e vicino niliari da cippi un div,e- rtiEolio'. i be nintrecciato ch e , r e s t i di \ r ' I ' t'-ì t!sfu9-d!-gs9!aa!e!q tli eolo tronchi fieir edi- ; ' J nisti nnre e capitelli a ceramiche con eigil Ii etnrechir tra cui. S.Vinceag appare il, nome di PuRi6 d. Eirusdli pluaa== (PopuJ-onia ). C. Cavalleggúi parte Dallraltra val di de \t Corrria fuori 6;;::;f'' '"f*',\ deJ- eornoi che hs dato secondo me al origine nome medievale del fiume -(torrente le fa P.slbfl ) -corr due punte una che capo al altra a tre @ il Ie falde t e . Ovidio I di [ustigna;no; é rinasta per seeo].i viva Ia da- t e mp i . Pallottino-:Dansa tre volte Vecchio Sasso e Iú lambisce chlffi Ríototto ne].la quale si batteva o plir. genericamente, nella a. tre' tenpi sua Are Arnandi evoca i il suolo eon un piede o nòr era una danza saltel,la giuoell di Bonolo durante 1 .quali awenne flauto 1 .r a i a ) . delle Sabine (lf ritmo quando iI mimo betté il il. ratto etruseo, gli lreoresse.(vedi stessj. gesti piede tre volte sul de suolo sulla tomba in r;na coppla danzante dipinta *o' g aLla pag. ) ttuomo e Ia clonna fanno Questa danza é riscontrata delte ancora rude del suonatore fig. it battendo suolo eon il piede e tenendo aLzata lraltit ra gamba. Dagli Etnrschi 0tr ipudium n, o come si èi c everbo tripudiare, rfia, il none tripudati il loealmente o1 passò ai e - ea que Latini aI medio evor nel. duplice ti aspetto e di taglia deLLa bat,- di inizio danza sacra nel- Ie o pr esso Le chiese. Ila danza Étres prendeva iJ. no&e pedees percbé si da perctr- volte oteva iL suolo tre un piede e si accompagnava tempi. eol suono in tre Ira trovl.amo presso i bar&ri di una battaglia. al-Lf iniaio (f) La danza era legata a].le feste r eligioee anai addi r i - ttura ai saerl l tr0rlo- stante vi di abolirla. vescovo, durante Il Glassariun la visita i tentativi del Du, Sange riporta pastorale, volendo luoghi La notizia sportarsi dei ves che un dalltaltare a1, fonte battesinal.e posto in fonilo alla ehiesa, non poté, iaped (i tripudianti) che ai tre eol,pi del piede ei to dai Flrepudiatoresu giore erano dati a ballare in tutto iI vano della chiesa. (15)- ..I elcnzatori (Etmecht) pertaveno eral. e rcud.il e apprlon@ ÉA i.n un vrso dfcrgento ocgellato d"el cettlno eeeolo a.C. lei tempi plù entlcbl. vengoao nfflg úelIe Bittbre raF d.anzetr{ci che si tenguno per ne,no in f[]a; Bl c€n lfi.nfzio be1i. i danEetorl ùi ent:panrbl í secsi vengono senpflt reffigurrti e ooppie o dr gesto denzetori etrurchl,l rrryr gottsllneato dLel. aelle ru crn'ctterfetfco sionL lteccento viene porto oon partlcolare lnclstonza gulle ne.n|' e possiemo Dalle generiehe notlzie ol portano rali passiamo a quelle ad epoca più vicina eui si proibiva in iI a noi, tripudiuu Hon s . C a s t e l l i r ve sco vo d i V olter r a, le a tustignano e visitò camaldolese. cù notizie cunl d e l - S a n to ; n o n i I libri di lui nella Ma ritorrrando al trovò i,nsieme vescovo visitatore (A i dim ension l fo re to ri o assai piecole) pieno di lino n&r con lraltare in mattoni e di le e mez;zo pavirnento. Aveva Itorato- due porte: dol.i di dÍo rimane solo un busto in e un osso di baLena. facciata d,i abito voLterrana croni,storia una catena rio vestito mar tir o- che 1o raffigura mancante iI tripudatio. in quel Luogo forae terracotta questi divenuto di visite e neppure al saati- venerati che eleneano cesi.Di eon due relazioni cjhe pas Nessun doc unento può itag non i Ballandisti Iogio, di lustignano pastora neL f576 eeeguì la visita romitorio di s. potente, un saato, di a^nche il conor venuto dal mare e vissuto specifiche una princi.pale e lraltra laterale CasteLnuovo V.di suJ.Ia senua ltusci.o. Ne era custode Giuliano Ceeina clr.e abitava eon la moglie Don- lrannesso lîa- nitorio. fI Veseovo impose aI ut! mese il. Dondolir romi.to; eo$une, propietario di sostitud.rlo in, una posizione mezza laica ne aI pavi.mento e allrueeio di tuttor di allontanare con ua, uono c'elibe che faeesse e &ezaa, ecclesiastica; maneantel sopratuttor, dulcis entro da di prowede in firndo, di a r @ - f f i - - r - recheidanzatorlpl'egavlao1cèitca1l'rintl'l,etro.mebbe1r1rrtc -rSIÍ c quand.o tuttc fc guppff0ùC Dcl r.isultrrsno v$ne, fu,rons ohlemett rttorl drll nsenge camtare, serua lnltsre Etlsrta i gesti dei mntenti, crsi dhnzaroas rI nttmo tlef filentJ. ed. eeegrrirono evoluzioni piene tl.i grrala nello gtile toccanor.I glovani ronani coninoLrrono ad, lmitere queeto gtlle c etrlla pmrola etrnsoe Élstenn thietnlonea{, oignifloa attore derivò la prrola lrtinr cloé rttorl e che esltte en chc iq i!q!!.ano : tr!ft4q!l". D9 t19!9_9ll jlrugohi * 1 & J \ I I \ d.l E.Haonenarn.eèLz' Lril. I {O di non fare più 1o tripudatio v"ette clocumentare i esegul meva al nte fino gli ordini Vescovo, all.a inibemonperla trn tale fe'sta, lancia, (if 5Io giorro non entro si forse danaanti seJ.tellavano della egualne- continuò nonostante i tentativi che era qu,ello festa di de1 lunedl doln, Ia Paeque). piecoLiesimor l.f oratorio, svolgevano e La tripudatio due manif,estazioni pi.edi o danza. a tre con unr solo piede urrs giostra ludishes di quella una specie modeetissima adiaeenze ú& nelle e tre del saraeino di Anticamente tempi. i alzavs,rlo e contemporaneanente gamba. econdo i vecchi con rumore torio. giouro ae quel.}.o, ehe più pre- I..a tri.puclatio, morta. Comune do- fI (ma non sappiano Certamente uno , forse ri.mase Lettera tezza, lraltra di S. Potente. seeonda netà. del. eecolo scorso, in uno spiazao eoa la vescovili. festa clavasrti aI].a Curia diritti suoi carnbiando il i penteeoste nella di Lustignano, e gesti I danzatori correvano indiavolati, clanaa era una speeie la e si gesticola'$anor a eelebrare que1la snoùgern nsl..trraia si agitav,ano festa si J adiaeente inr una ridùa paesi anehe dai ali sarabanila trasferl vicini. eli ro impetuosa Ira festa d.i Pen- daL Irrnedì ,',.,teeoste al.La domeniea dopo Ia Ascenzione, ,.{:/ ma consenrò Le sue caratt eri sti che precedenti. I t I Poi fu trasportata nella di S.SÍovanni chiesa paese -perseverando ex vi,ci.no a"L La tripudg Ne]-].a seconda metà del t '{i seeolo sc-orso l ex ehiesa fu \ ridotta & casa colonica e così I tio-. I snche ].a Tripudatio. finl NELTE VICINANZE di Lusti€nano, stessa \ral di Ce nel- medio evo soprawisse senpre nell.a nia , un aLtro uso e costu.me ' torio etruseo eorrere una notte un Luogo sacro dovinare - quello di trae dornend.o itu e dai i]. futuro- -di-=-vina- sogni .Abblano testimonLanza che i.I veseovo di lrucca,, pùopietario S. &egolo in Naldo, notte. nio alle l{adonna del Fnassine pellegrini di Pasquar raa fu energicamente persotxalnente santuario euestrusor mezzL di al di cpntj.nuò invece ilov,e passaveto la notte per pattecipare pellegrini durante chiesa nel }a sentua- dotmendo in chi de'} lunedi aILa feeta dal. veseo\Fo Baldini-recan'dosi troneata per inpeilirlo-. so aveva solo in paete una giustificasione loeomozioae, dovendo aLcuni g:iungere a pieùi gi non ha piùa signifieato gfuppi in dorraire questruso pa.esi viqinl dei dl èm,e divinù.tori Senza intenti della e,sa i proibl chiesa di della e iI per ts4ncanza Ai al o santuarior ha del,l,e sale per accogliere eantuario godersÍ. un pò di ristoro. ehe voglÍono HÍRICO LOfiBARDI fifi%f. fiwfr/"f.í"fi f"ftÉf"%f"fifi lfmE BIBLIOGRAEICHT-3 La fbto d,cl taberuroolo r pigr tnntta I 6 stetr nel numero d.eeloeto e rfuls$A HAAISTIHf," frc ilZ tts foto r pag. 2 é tratta La foto a pegr 3 6 tmtta tloctal'erle tl,el nearlle l;giS BilIIELLESSBXIIX cùl,zr Offlstgr dlal volnnc dr trloof.rler.l.e elf. Pl'or ill Ptonblaotr rucrs iiaar spceLslc deùllEaùo a POPULOtrIAr ilolla (FaccLeno notane obe I numer'l spcoirll tnovano in oomnerols pubbt l.oatt eèLs. ElfTIfI dellg Le oartLas I pag:. 4 e 7 rÒno trstte Plreuse c dallr lOI.. Artlstlca rÉopettf.venente te foto dtelIe panetl dl tornbs etmgohs ed.iar Frana Sud 2?o11. CoPtttrrrrnsr: G^r,.^elo Sg*r.r, r"lvlgta geno trrtte aloolal.eric dl Ptoabl'not DI P0PU&OSIAa t,* DtO dalle drl pnbbllcezl'oti volune B' Grttl: si' oe,it.') tttogúft
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