Un tarbernacolo in cerca di paternità, La prima cattedrale di

Librer ra,,Labancarella,'_
a:
Citta, vecchia
fNRlco ffil
Utt TABERttAcoLo
Iil CERCA
DI
PATER]{ITA'
Ln PRTt'tA DRALE
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T]N ÎABENNÀCOLO TN CENCA DI PA?EBI{ITA I
L I a d u e e e n tcsca va se a b a ttcimale travcrtinica
del Duonr
i M a s s a H a r Íttl ma ,
o p e re d i
irolde
d a C e m or ( 1 2 6 7 ) r s i
marmoroo dlcui
ua. tabernacolo
a a n n i s i t e n ta
ce rca re l ra u -
Fino a poeo tempo fa nes
tore.
suna ipotesi
e ra sta ta
ne1 magnifico
bino
ele-
Storia
a ri n i
u lt im o ,
fa tta ,
trPiom*
volurse
e Arte'r
di
Ivan
fo
q u e sto
e f d a ri -o B u cci ;
d i A n d re a
t r a t t an d o
uardi, (pag.I7B )Sf i attribui-sce
il tabernaeolo massetano. (I)
questa ipotesi
t ro
ha tenuto die
u n a s e c o nd a , a ffi o ra ta
una giornata
di
studio
in
evolta
a Buggiano su Andrea dí \azzaro
Cav a l c a n t i
in
o e ca si o n e d e l centenar io
Era A n d r e a d i L a zza .ro i l
amò come un figliolo
d i sce polo
- cortr€attesta
di Filippo
Br unelleschi.
( e)
pr ediletto
del Br unellesehi ch e 1o
r tr Educavit a
un documento latino
puero per XV annos quendam Andream LazzarL de Buggj.ano, in quo confide
bat tanquam in
filio"
t o A n c l r e a ó , í L a zza ro ,
(Educò fin
dalla
fanciaLlezza
i n cu i aveva tanta
fidueia
per 15 anni un cer
come in un figlio) t':-
(1) - GIJÀaDIAI\iDnsA: SauLtoro itaLianc d.cl sraolo itV nativo d.i Rlrcnzc, lavorù s.
Pisa" vc?so Ia rnotà d.el gcsoLo nella, catted.rale e ne!. ounpoeant'o, d'ove si. trova iI
suo ca"polavotro frla mad.onnadai d.ue Ange1itt. Fs6g111pure elcune scuLture nelIa oihi
esa di S. !flaria d.eLla Spina (f+:a)-(oa Ehcícloped.ia Sonzogno)r$umerose sono Ie
opere deL Guardí a Piombino dí cuÍ ricord.iarno La facciata d.eLla, Ca,ppella d"i Cittad.eLla' e il chiostro d.i S., Antimo pen le alt::e op6re nimandfamo a.l volume. IIPIO$3Ilio STORIAg rlnTE edito de,l1e A.cpia.ierie dÍ piombino.
( z) -ceuncAÎiTI "il,T'ffrA DI LAZUA'RO
I A:rchitetto e scultore î.4f2-I462 ..Fíglio adotti.
vo d"l Srrrnelleecfri (3i cui scolpl ÍÌ nobite busto consenrato in S.J[aria del Fiore.
a Firenze). F\r suo aiuto neLla decorazione d.eL Suornodi. s'irenze (f+AO) e iI PuLpi-
b-
2
ANDIiEAvisse
dal \4I2
1462 - La sua attività
fino
ma d o p o si r ese autonomo fino
t a d a l B r u n e l}e sch i ,
g u re d i a l t o
al
a tu tto
ri l i e vo ,
piuttosto
tondo,
1446 fu guida-
al
alla
m or te
car nose, e con una pi e-
va cu i ., e h e Io por tano Lontano dai m odelli
ezz.a ed horror
eon fi
del padr e
estro -.
G li a u t o r i
ci
d i p ater nita
d el te n ta ti vi
graclo d
scuseranno se non siamo in
ccogliere
lruno
e ti
L t iv i
e ltaltro
a b b i a mo ch i a ma ti
on per sminuire
er ].a nostra
e di
r1 i
ti
s c e gl i e re
loro
tra
altro
i potesi;
valorer
tu&
d r com pr ende
i due.
siamo egualmente
p e r a v er p o sto a tte n zi o n e
berrracolo
con Ia
vi
studiosi
i
iI
i n ca p a e rtà
e. allf
lltuno
come defl-
sul
speranza ehe altrl
dedichino iI
p e r m e t t o so l ta n to
loro
studi.o.
u n p i cco l o
r ili-
v o r C o m e v e n n e a i ma sse ta n i i t
d e rio
di
e s i ge re
u n ta b e rn a co l o
l o ro
va sca b a tte si n ale
zzo aIla
ti?
ricordare
Bisogna
butaria
in
CAVALCA]ITTAI{}REA I PantícoLare
del
pito d.i S. Maria l{oveLLa a I'irenze
già eom pleta e r ifinita
che nelltarte
d a quasi
ilue seeolÍ,
da due s eeoÌdassa era tri
d i Si e n a .
el 400 poi la
come.era ne'lla
fine
che se eoaÉiderata
O ra n e l l a
fi n o
- fi& addirittura
contrada
di
Si
pirì illustre.
d i Siena er a stato
eretto
sul
centro
un
o
di S. Giovanni Battista ,
Qu e rci a .
q u a l co sa d i si mi l e' per
v a s c a r & 4 l ra rti sta
lele p i p e d o
di S i ena
1a figlia
ntò dl un paralle'lepipedo
d e llf An t i c o
a d esser e l{ assa non eo&e alleata
ch e so ste n e va Ia statuetta
ra d i f a c : o p o d e l l a
Vole n d o f a r e
piri stre!
era favorita
del secolo XfIIo
v a sca b a tte si ma l e
p a ra l l e l e p i p e d o
da quellar
soggezzíone artistiea
p o l i tl ca ,
ta e rigida,
d e lla
ilesi-
in
Ia vasca di M assa non ci si
contrasto
con la
eonte-
grandezza e pesantezza
i d e ò un eubo - con le facce piene di fi gur e
te sta me n to i n a ,l tor llievo,
p e r so ste n e re l a p iecola
e un piceolo
statua
sostegno, a p ar al l
del Battista,
il
tutto
i ntg
Ltoratonio dei. S*S.. Pietro
to rli S.. lia,ria Novella (f++g) Gli vengono attribuitf
Paolo (f.M1) e la cappe1la. Cardi-futi Ín S.. Íri.anassso (f454) ent:rambù a Pescía,..
br
e,'
to e armonico con quanto
taberroacolo
Il
gia vl
però ha un epigrafe
3
era precedentemente.
ma non reca iI
nome dellrautore.
qhe 11 Buggianese noro firnasse
mai Le Bue opere. r personaggl rag
j.nveee recano tutti
igurati
iL propio aomE cd uno EabeL é steto iden
iuato
in
Squl che aon eaaendo né sacerdote
personaggir
Li al-tri
er distinguere
la
non ha le
sua Laicita
a differenaa
lunghe na qorte
veeti
dalla
né profeta
eacraLità
degri
fino
ds
ginoccbi
al
altri.
f""l"í"fif.fifi
fif,fifi rfifi#fifrfifrfi
fif,fi
-- IrA pBrUA CAmEDnALEDI ?OpIrrOI{rA
i più. ei
cappella
aggia
ritieae
sia
di lepulonia.
(3)
trer era dedicata
prina
edi-
prina
Seguendo J-a leggenda
perché si
stata
spi
deLla
euj. nrdpyi
cettedrale
to,
she Ia
ati S.Cerbone eulla
di Baratti
ficata
oggi
ricorda
di
alla
di S. Cerbg
!fiadonaa,
cone il
sanF
intraprendere
iL
viaggio
verao Roma per giusti-
f iear e i
presso iL Papa Vigilio,
c-e'lebrò l.a messa aLl-taLtare
Ia beata llaria,
A quei
tempi
posteriori
cle!"
madre di Dio.
e anche in quelli
Le ehiese avevano us
unico altare
del titolare
della
chiesa.
Forse questa
Catteclrale
tradizione
rsariena
di ila.esa ritenendosi
Madonna Aesunta fino
al
é rimbaLzata
ancb,e nel
titoto
erronea&ente
ehe fosse
dedicata
1586. Ho detto
enoneanente
percbé la
ctelIa
alla
ehiesa
(f) - .r$ullr
spirggia d.el pl.èoolo golfo tl.l. Brnttl.,
r1le fald[e ùeI esl}e d,l.
Populou!.rr ot6 rnr antioa ehlegetta dl proptetA iteglt ercdti itbt aontl EBtaIèrrL s.
dled.lcatr a $.Genbon6,irr..(prg.
23'itel frrcloolo
Si. Gerbono it1l.8. Loublrèi eél,to
rLr !?orre' !îegsetrnar
rlalle edlzloal
nagg i o r e
d i X a ssa , ci o é ca tte dr ale,
chiamò di S. Cerbone.(e
co&e tale
1 2 1 6 e d e 1 ] ,2 6 7 ). L fu l ti ma
rma che unico
un altro
Dis t m , t t a
al
anche la
in
del secolo Xfo s i
docrinrenti del IO94 deL
- T267- affe-
del secoLo XIfIo
quelLo di S. Cerbone, a cuj. se ne aggiunse
b a tti ste ro
Po p u l o n i a ,
dalltinizio
indicata
te stim onianza
era lraltare,
vicino
fin
e dedlcato a S.Giovanni Battista.
n e l l rB f6 ,
cattedraLe
andò in rovi
rya(4) e il. vescovo(E{ffiCo IoI5IO49)considerò come sua chiesa
vescovile
o p a rro cch i a l e ,
t e s im a l e ,
p a le ,
ma nel
o bat
se n so d i e p i s c
I & c h i esa d i S . QU fR IC Oo
del Salvatore
presso Populonia
v e rs o 1 1 I O 4 O (ve d i
ca rti .n a ),
d
venuta chiesa abbaziale.
Ha ritonrardo
cattedrale
ai
ruderi
di Baratti,
Ia spiaggia
colonne e di
delLa
anche ne
apparivano
pezní di
capitelli
in narmo
b ian c o .
Zaccaria
r ovine
porto
lavorate
Z a ce h i o d i ce ch e n e L seeolo XVIoI tr a Ie antiche
-fl Trovsnsi inoltre
Baratti
colonne ed. altre pietre
to belle.
Iiano
t ri
V e d e n si a l tre sl
di
le
cui
rigetti
mo biancor
intendo
notizia
d e .Il e ,pietr e,
appartiene
e aggiunge,
del Galleno,
1& quale
molto alte,
di una ehiesa già dedicata
sono ricoperte
d i ma re n - e o me ri fer isce
QusettuLtima
nei monti
rovine
colonne atterrate
f ior i n u n s u o tra tta to
&aaoscritto
le
Fr a Agostino
del Riccio,
mo1
a S.Gi g
(alga)
di aliga
di
e al-
d.o m eni eg
Banosqr itto.
IargnouL {ozzetti
ehe possedev.a il
a none clel domenicano-F$i ha da avertire
che
tra
al
Casole e Roeia,
era molto frequentata
vi
é ancora la
dai romani;
vi
cava del nar
soao spinel
e parrebbe pur bene ehe questa cava si
eosl ancora sarebbe bene a ritrovare
molte
eolonne e altre
ritrovasse;
pietre
bell
(+) - tl tempo dlei carolingir
cio6 ne11t8l6, Populonie ena, core ebbl.rno ùetto
anche noir un mucehio d.i poche clsa, Eè'aveve perd.uto totrlnenta
lreapetto eti
(Cappelletti
citta.....
Stf0ilA DSILA CffîEt E SSttO DI PfOUBII{OedtI.zr mnff)
che dicono
eseere nel. Ca.pitanato di
Luogo detto
Canpiglia,
Presso la Slarina a Populonia,
cté una ch'iesa oggi guasta,
&no, e Le sue colonne
terra,
sono in
eia di nare
(al-ga).
ha visitato
cl e tte e o l o n n e f-
Ho ri p o r t a t o
11 tutto
tu ttfi n te ra
Intanto
non compare mai a Ba,tatti
tronchi
ugurianoci.
lenterosi
del Riccio
rmessj. della
enti,
rrna ebiesa
di
S.Giuliano
per c hé i I
fede.
e lruono
provenienza
sulla
de
dell
r 3€ degno úi feder quelLfegis
che é eiò ohe a noi più interess&r
ri.manendo però intatto
di
colonna,
dove fioriscono
particolarrnente
rivolgano
saggi di
per asaminare ed interpretare
dei due edifiei
gli
studi
a studi
loeali
e dei propietari,
S opraintendenza
eseguendo alcuni
Ie origini
a un ,uono clegno di
solo una sua opinione
ehe a Pionbi.no,
si
url uomo degno di fede che
ehe desta m oLto sospetto
e questi
rimanda al
di
o fe
.
lognoni
cava di Gallena,
di S. G i ul i -
dal.l-a galliga
oggi rieoperte
ne ha riferito
L a n o.tizia
di fede può esprimere
Poùto Baratto.5
aLeuni
e con i debiti
in nancanza di docu-
Beavo sia a $.Cerbone che a S.Quirieo
le strtrtture
sacri
storicir
murarie
eosì importanti
e potendo risal,ire
per Ia storia
della
ocesi !Éassa - Piombino.
f"f.f.rtfi
f"fifif"fifiifi fifif"f'%fi
fifrfrf"
tfal, le lmrl dl1 protaaisnc ètÍlla
ci not&o ùcllo pl,ctrc rffl'orutl
E&tno birnoo. ilel.aere atlttrntc
oblcte è1 Sr 9trùnc
bca lqurÀrrte lr
Bun€roli i rtrdelt lg HÈrflnrrr
6
follc ultlnc nercggC.rte ili d.lcenbrc
I9?9 tl nuc hr €roEo enormoneate
1r oortr cottcad.o rllo luee pezzl dtl
uobi*nave la nrmo birncr,gtrs levonto.
trellr fots al puòvrùere rno tll qae
troaeonl e Ir lroalsione elove e t rtr
tngveto.
t6;1t olgcrtt gtadllornc la provLenlGE!8r
fl uaro ohc cL l.ntrrvcde èictro cr
ilclh ohl.on a$ $ Sclboncr
gtetee
Dr aotr,rc ehs dunnte 66e
arnggÍ.lte
maa vraate ellc luce reatt dt ftoilc
etmrohe a @r toubr
lovlartr
1n aerú.
fiftf,fififififi*fiififi fififififififif"
DAI{ZA ETRUSCÀSOP8AVVISSUTAFII{O A HOr llf
GLi etudi
etnrschi
cominci.arono sopratutto
nel
VAIr DI COBNIA
secr XVIfIo
ed ebbero
suona antiquato)
un sone(cbo a noi ornai usi a que].lo dÍ Etnrscologi.a
qua1e ÉEtruscheriatr. I{eL gecolo seguente continuò ad essere coLtivato
ltBtnrscheria{e
non é ceseato neppure ai
pcettanente
èmdito
unto quello
turistieo
é
si
speeia
come richiamo Per gl.i
rELba. rnrole apparr
stranieri.I,
lmeate
re come terra
ti
etnrschi.
Ira vieina
coeta
norae ditrRIVîERA EIBUSCA rl
che ti
ti
di repe
ha in una sua
lirreniea
iI
ricca
viene
carteLLi
incontro
pubblicitari
nei
dis
semiaati lungo La via Aurel
'Un
giorno Ia stessa era ac
tenpi
noetri,
quando ellruso
mpagnata solo
civilta,
mase fino
al
termine
vo voltemano
di
n Isocrate
val
di
terme di
tqvola
va1 di
rla si
in tsrrer
Cornia
di quel
terme e quaLco
negl-i
inprine
in generazioae.
e ad una danza che vi
rL-
del ves
i tentativi
seeoLo scorgo(nonostante
ha deseritto
reperti
un glorno
qa corrispondono
chianati
alle
che i
diLla
bagai
nellralta
rinvenuti
reeti
leceiar
terme di Populonia
delle
ns,n solo
dalla
indicate
per EeEzo ùi
dallrAurel,ia
e raggiungibile
Pentingeriana
etruschi
amico Franz Wesendonk ritiene
nio
iI
Sasso Pisano,
sono etnrechi
salda
di
resti
na cer-
eopprimerla).
Isolani
Coryria i
del
tombe, nillra,
passando di g€neuazione
uomini
iL mlo sguardo aLlfal.te
Irinito
noi
che non si nuce, e non si
e costumù degli
usi
tra
ehe ha lasciato
più
se. di
da monumenti funebri.
città
pubblicitari
cartelloni
essere in terra iEtrusean. Nella terra
to non si può negaùe di
la
alle
da questi
arricehiti
Oggi ha i margini
e vicino
niliari
da cippi
un div,e-
rtiEolio'.
i be nintrecciato
ch e , r e s t i
di
\ r '
I '
t'-ì
t!sfu9-d!-gs9!aa!e!q
tli eolo
tronchi
fieir
edi-
; '
J
nisti
nnre e capitelli
a ceramiche con eigil
Ii
etnrechir
tra
cui.
S.Vinceag
appare il, nome di PuRi6
d. Eirusdli
pluaa== (PopuJ-onia ).
C. Cavalleggúi
parte
Dallraltra
val
di
de
\t
Corrria fuori
6;;::;f'' '"f*',\
deJ- eornoi che hs dato
secondo me al
origine
nome medievale
del
fiume -(torrente
le
fa
P.slbfl
) -corr
due punte una che
capo al
altra
a tre
@
il
Ie falde
t e . Ovidio
I
di [ustigna;no;
é rinasta
per seeo].i viva
Ia da-
t e mp i .
Pallottino-:Dansa
tre volte
Vecchio
Sasso e Iú
lambisce
chlffi
Ríototto
ne].la quale si batteva
o plir. genericamente,
nella
a. tre' tenpi
sua Are Arnandi evoca i
il
suolo eon un piede
o nòr era una danza saltel,la
giuoell
di Bonolo durante
1
.quali
awenne
flauto
1 .r a i a ) .
delle
Sabine (lf
ritmo
quando iI
mimo betté
il
il. ratto
etruseo,
gli
lreoresse.(vedi
stessj. gesti
piede tre
volte
sul
de
suolo
sulla tomba
in r;na coppla danzante dipinta
*o'
g
aLla pag.
) ttuomo e Ia clonna fanno
Questa danza é riscontrata
delte
ancora rude del suonatore
fig.
it
battendo
suolo
eon il
piede e tenendo aLzata lraltit
ra gamba. Dagli Etnrschi
0tr ipudium n, o come si èi c everbo tripudiare,
rfia, il
none tripudati
il
loealmente
o1 passò ai
e
- ea que
Latini
aI medio evor nel. duplice
ti
aspetto
e di
taglia
deLLa bat,-
di inizio
danza sacra nel-
Ie o pr esso Le chiese.
Ila danza
Étres
prendeva
iJ. no&e
pedees percbé
si
da
perctr-
volte
oteva iL
suolo tre
un piede
e si accompagnava
tempi.
eol suono in tre
Ira trovl.amo presso
i bar&ri
di una battaglia.
al-Lf iniaio
(f) La danza era legata a].le
feste
r eligioee
anai addi r i -
ttura
ai
saerl l tr0rlo-
stante
vi
di abolirla.
vescovo,
durante
Il
Glassariun
la
visita
i tentativi
del Du, Sange riporta
pastorale,
volendo
luoghi
La notizia
sportarsi
dei ves
che un
dalltaltare
a1, fonte battesinal.e posto in fonilo alla ehiesa, non poté, iaped
(i tripudianti)
che ai tre eol,pi del piede ei
to dai Flrepudiatoresu
giore
erano dati
a ballare
in
tutto
iI
vano della
chiesa.
(15)- ..I elcnzatori (Etmecht)
pertaveno eral. e rcud.il e apprlon@ ÉA i.n un vrso
dfcrgento ocgellato d"el cettlno eeeolo a.C. lei tempi plù entlcbl. vengoao nfflg
úelIe Bittbre
raF d.anzetr{ci che si tenguno per ne,no in f[]a; Bl c€n lfi.nfzio
be1i. i danEetorl ùi ent:panrbl í secsi vengono senpflt reffigurrti
e ooppie o dr
gesto
denzetori
etrurchl,l
rrryr gottsllneato
dLel.
aelle
ru
crn'ctterfetfco
sionL lteccento viene porto oon partlcolare
lnclstonza gulle ne.n|' e possiemo
Dalle
generiehe
notlzie
ol portano
rali
passiamo a quelle
ad epoca più vicina
eui si proibiva
in
iI
a noi,
tripudiuu
Hon s . C a s t e l l i r
ve sco vo d i V olter r a,
le a tustignano
e visitò
camaldolese.
cù notizie
cunl
d e l - S a n to ; n o n i I
libri
di
lui
nella
Ma ritorrrando
al
trovò
i,nsieme
vescovo visitatore
(A i dim ension
l fo re to ri o
assai piecole)
pieno di lino
n&r con lraltare
in mattoni
e di le
e mez;zo
pavirnento. Aveva Itorato-
due porte:
dol.i di
dÍo
rimane solo un busto in
e un osso di baLena.
facciata
d,i abito
voLterrana
croni,storia
una catena
rio
vestito
mar tir o-
che 1o raffigura
mancante iI
tripudatio.
in quel Luogo forae
terracotta
questi
divenuto
di visite
e neppure al
saati- venerati
che eleneano
cesi.Di
eon due relazioni
cjhe
pas
Nessun doc unento può itag
non i Ballandisti
Iogio,
di lustignano
pastora
neL f576 eeeguì la visita
romitorio
di s. potente, un saato, di
a^nche il
conor venuto dal mare e vissuto
specifiche
una princi.pale
e lraltra
laterale
CasteLnuovo V.di
suJ.Ia
senua ltusci.o.
Ne era custode Giuliano
Ceeina clr.e abitava
eon la moglie
Don-
lrannesso
lîa-
nitorio.
fI
Veseovo impose aI
ut! mese il. Dondolir
romi.to;
eo$une, propietario
di
sostitud.rlo
in, una posizione
mezza laica
ne aI pavi.mento e allrueeio
di
tuttor
di allontanare
con ua, uono c'elibe
che faeesse
e &ezaa, ecclesiastica;
maneantel sopratuttor,
dulcis
entro
da
di prowede
in firndo,
di
a r @
- f f i - - r -
recheidanzatorlpl'egavlao1cèitca1l'rintl'l,etro.mebbe1r1rrtc
-rSIÍ
c quand.o tuttc fc guppff0ùC
Dcl r.isultrrsno
v$ne, fu,rons ohlemett rttorl
drll
nsenge camtare, serua lnltsre
Etlsrta
i gesti dei mntenti,
crsi dhnzaroas rI nttmo tlef filentJ. ed. eeegrrirono evoluzioni piene tl.i grrala nello gtile toccanor.I
glovani ronani coninoLrrono ad, lmitere queeto gtlle c etrlla pmrola etrnsoe Élstenn
thietnlonea{,
oignifloa
attore derivò la prrola lrtinr
cloé rttorl
e che esltte en
chc iq i!q!!.ano : tr!ft4q!l".
D9 t19!9_9ll jlrugohi
* 1
&
J \
I
I
\
d.l E.Haonenarn.eèLz' Lril.
I
{O
di non fare
più 1o tripudatio
v"ette clocumentare i
esegul
meva al
nte fino
gli
ordini
Vescovo,
all.a
inibemonperla
trn tale
fe'sta,
lancia,
(if
5Io giorro
non entro
si
forse
danaanti
seJ.tellavano
della
egualne-
continuò
nonostante
i
tentativi
che era qu,ello
festa
di
de1 lunedl
doln, Ia Paeque).
piecoLiesimor
l.f oratorio,
svolgevano
e La tripudatio
due manif,estazioni
pi.edi
o danza. a tre
con unr solo
piede
urrs giostra
ludishes
di quella
una specie modeetissima
adiaeenze
ú& nelle
e tre
del saraeino
di
Anticamente
tempi.
i
alzavs,rlo
e contemporaneanente
gamba.
econdo i vecchi
con rumore
torio.
giouro
ae
quel.}.o, ehe più pre-
I..a tri.puclatio,
morta.
Comune do-
fI
(ma non sappiano
Certamente uno , forse
ri.mase Lettera
tezza,
lraltra
di S. Potente.
seeonda netà. del. eecolo scorso,
in uno spiazao
eoa la
vescovili.
festa
clavasrti aI].a Curia
diritti
suoi
carnbiando il
i penteeoste
nella
di Lustignano,
e gesti
I danzatori
correvano
indiavolati,
clanaa era una speeie
la
e si
gesticola'$anor
a eelebrare
que1la
snoùgern nsl..trraia
si agitav,ano
festa
si
J
adiaeente
inr una ridùa
paesi
anehe dai
ali sarabanila
trasferl
vicini.
eli ro
impetuosa
Ira festa
d.i Pen-
daL Irrnedì
,',.,teeoste al.La domeniea dopo Ia
Ascenzione,
,.{:/
ma consenrò Le sue
caratt eri sti che precedenti.
I
t
I
Poi fu trasportata
nella
di S.SÍovanni
chiesa
paese -perseverando
ex
vi,ci.no a"L
La tripudg
Ne]-].a seconda metà del
t
'{i seeolo sc-orso l ex ehiesa fu
\ ridotta
& casa colonica e così
I tio-.
I
snche ].a Tripudatio.
finl
NELTE VICINANZE di Lusti€nano,
stessa \ral di Ce
nel- medio evo
soprawisse
senpre nell.a
nia
,
un aLtro uso e costu.me
' torio
etruseo
eorrere
una notte
un Luogo sacro
dovinare
- quello
di trae
dornend.o itu
e dai
i]. futuro-
-di-=-vina-
sogni
.Abblano
testimonLanza
che i.I veseovo di lrucca,, pùopietario
S. &egolo in Naldo,
notte.
nio
alle
l{adonna del Fnassine
pellegrini
di Pasquar raa fu
energicamente
persotxalnente
santuario
euestrusor
mezzL di
al
di
cpntj.nuò invece
ilov,e passaveto
la notte
per pattecipare
pellegrini
durante
chiesa
nel
}a
sentua-
dotmendo in
chi
de'} lunedi
aILa feeta
dal. veseo\Fo Baldini-recan'dosi
troneata
per inpeilirlo-.
so aveva solo in paete una giustificasione
loeomozioae, dovendo aLcuni g:iungere a pieùi
gi non ha piùa signifieato
gfuppi
in
dorraire
questruso
pa.esi viqinl
dei
dl
èm,e
divinù.tori
Senza intenti
della
e,sa i
proibl
chiesa di
della
e iI
per ts4ncanza Ai
al
o
santuarior
ha del,l,e sale per accogliere
eantuario
godersÍ. un pò di ristoro.
ehe voglÍono
HÍRICO LOfiBARDI
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