31 gennaio REP FI. Paletti, richieste e milioni È in salita il cammino

Paletti, ir chieste e milioni
È i n sa lita il cammino
dello stadio alla Mercafir
Martedì scorso nell'incontro tra Fiorentina e Comune
emersi vari nodi: tramvia, opere idrauliche, costi di bonifica
N
uovo stadio alla Mercafir,
l'avventura si complica . Palazzo
Vecchio e la Fiorentina si
incontrano martedì scorso per discutere
l'operazione da 300 milioni che a luglio
scorso i Della Valle si sono detti pronti a
realizzare nei 50 ettari aldilà del viale
Guidoni oggi occupati dal mercato ortofrutticolo, e dal
vertice saltano fuori decine di nodi tecnici e economici. Se
l'ufficio tramvia del Comune boccia la proposta viola
ERNESTO FERRARA
LA partita su cui il sindaco Nardella si gioca buona parte del mandato che ora entra nelvivo e si fa difficile più del solito. La
Fiorentina entro una decina di giorni potrebb e comunicare alComune l'intenzione di pren-
E
dersi i prossimi 12 mesi per ricalibrare il progetto presentato a luglio scorso adattandolo a
tutte le prescrizioni tecniche e economiche
contenute nella delibera di Palazzo Vecchio
del 7 gennaio scorso, quella con cui la giunta
ha detto il primo «sì» al progetto Della Valle riconoscendone l'interesse pubblico. C'è quindi
tempo p errisolver e i problemi, vero. Ma lo è anche che i nodi emersi nellariunione di martedì
scorso sono tutt'altro che banali. L'architetto
Alberto Rolla-il progettista delloJuventus Stadium a cui i Della Valle si sono affidati per piano da 300 milioni per nuovo stadio, albergo e
centro commerciale-si è fiondato apposta a Firenze per approfondirli. E saranno pure «vincoli tecnici non insormontabili», tengono a dire da Palazzo Vecchio. Ma di certo impongono
al progetto viola una bella sterzata. E costi aggiuntivi. Senza contare l'aspetto economico e
normativo, su cui è prevedibile si giocherà una
perché impatterebbe con la linea 2, il genio civile richiede
opere idrauliche non previste mentre la Regione si oppone
alle procedure urbanistiche sprint della legge Nardella. E
nemmeno i conti tornano. Se la Fiorentina sperava in 10
milioni per l'acquisto dei terreni, il Comune conferma una
quotazione non lontana dai 20. Gli oneri di costruzione per
i viola sono stimati in 5 milioni, per il Comune 7-8. Per la
bonifica dei terreni la Fiorentina non vuole tirare fuori più
di 5 milioni ma Palazzo Vecchio non ci sta.
(e1)
trattativa serratissima tra Fiorentina e parte
pubblica. In parte già in corso, se è vero come
pare che persino l'idea di usare la procedura
del project financing è al momento in bilico.
Quali sono gli obblighi imposti dal Comune
ai viola? Prima di tutto la grana del mercato.
Palazzo Vecchio chiede che nel piano economico finanziario sia inserita la "monetizzazione" del "comparto nord", dell'area dove lavecchia variante Mercafir, quella approvata nel
2012 da Renzi, prevedeva lo spostamento dell'attuale mercato affacciato sul viale Guidoni.
Quindici ettari o poco più che Palazzo Vecchio
chiede alla Fiorentina di comprarsi per acquistare, col ricavato, un terreno dove trasferire i
nuovi mercati generali. A quanto? Qui viene il
bello. La Fiorentina sperava in 10 milioni, martedì il Comune ha confermato che la sua quo-
DIEGO DELLA VALLE
Anche i costi della
bonifica dell'area
Mercafir sono
sul tavolo di
Palazzo Vecchio
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tazione nonsi allontana dai 20. Altragrana, gli
oneri di costruzione. Quelli che la Fiorentina
sarà tenuta a pagare al momento dei cantieri
che potrebbero partire nel 2017 . Quanti sono?
Periviola 5-6 milioni, ma il Comune nonla pensa così : «Gli oneri di urbanizzazione ( stimati
dalla Fiorentina in 15 milioni circa, ndr) risultano coerenti con la complessità dell'intervento -certifica il gruppo di lavoro guidato dal
direttore generale di Palazzo Vecchio Giacomo Parenti nell'atto allegato alla delibera del
7 gennaio - ma quelli di costruzione risultano a
un primo esame sottostimati e andranno completamente ricalcolati». Il pallottoliere comunale ipotizza 7-8 milioni, se non 10 . Poi il capitolo bonifiche , che la Fiorentina ha calcolato in
5 milioni : al resto, dicono i viola, ci pensi il Co-
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Palazzo Vecchio chiede che nel
piano economico finanziario sia
inserita la monetizzazione del
cosiddetto "comparto nord"
mune. Che però non ci sta: «Il concessionario
dovrà farsi carico di tutti i costi per le demolizioni delle strutture esistenti e per la bonifica,
ancorchè superino i 5 milioni preventivamente indicati, senza oneri a carico dell'amministrazione», scrive il team Parenti.
In più, impone il Comune, la Fiorentina dovrà rispettare tutte le prescrizioni emerse nella conferenza dei servizi che si è conclusa a novembre. Quella dell'ufficio tramvia che boccia
la proposta viola imponendo uno spostamento dellaviabilità a servizio del nuovo stadio pena sbattere contro i binari della linea 2 a Peretola, quelle della Mercafir che chiede di sapere
entro marzo tempi e modi dell'eventuale trasloco del mercato. E la Regione Toscana che
mette nero su bianco che la legge Nardellacon
le sue procedure sprint non può essere applicata e deve essere seguita la legge regionale
sul territorio, che chiede una nuova variante
con tempi ben più lunghi? A questa tesi anche
il Comune si oppone: potrebbe esserepurebattaglia istituzionale. Sesto Fiorentino, Campi
Bisenzio e l'Arpat chiedono studi aggiuntivi su
mobilità e inquinamento. Per Genio Civile e
Autorità di Bacino il rischio idraulico va ricalcolato, per la Soprintendenza essenziali studi
archeologici visto che quella èuñ
un'areapien
resti dell'età del ferro. Telecom, ToscanaEnergia e Publiacqua sottolineano che andranno
spostati enormi cavi di luce, gas e acqua. Senza contare la nuova pista dell'aeroporto prevista nel masterplan Enac di cui la Fiorentina
«deve tenere conto nella progettazione definitiva», impone Palazzo Vecchio.