GIOCAVAMO ALLA GUERRA! Giochi di percorso, propaganda e conquiste nei primi conflitti del '900 Galleria Santa Marta n. 1, angolo via Crispi - Bergamo Inaugurazione: mercoledì 4 febbraio 2015, ore 17:30 Relazione introduttiva di Isabella Patti sul tema: Venti di guerra nei giochi popolari di percorso in uso nei primi lustri del Novecento La mostra rimarrà aperta dal 4 febbraio al 4 marzo 2015 Da martedì a venerdì:15.30-18.30; sabato e domenica: 10.30-13.00; 15.30-18.30 Al mattino su prenotazione: tel. 035247490 - E.mail: [email protected] Argomento scottante in tutte le sue forme, la guerra rimane da sempre anche un tema molto attraente: sarà perché è una paura ancestrale del genere umano, sarà perché ci esprimiamo e ci formiamo anche tramite i conflitti con gli altri, resta il fatto che parlare di guerra, e soprattutto giocare alla guerra, è un’attività che è sempre piaciuta e piace a buona parte del genere umano. Il tema centrale di questo articolo e della relativa mostra dal titolo Giocavamo alla guerra Giochi di percorso, propaganda e conquiste nei primi conflitti del Novecento sono alcuni giochi di percorso realizzati nei primi due decenni del secolo scorso, ma soprattutto l’analisi di una determinata progettualità ludica, quella legata al mettere “la guerra in gioco”, cioè l’attività sottesa alla tematizzazione bellica di alcuni giochi di tracciato a caselle, comunemente definiti giochi di percorso. [email protected] www.giornaledellisola.it – febbraio 2015 Per la realizzazione della mostra non sono stati selezionati dei giochi di guerra in quanto tali, cioè dei classici wargames, ma alcuni giochi in cui la guerra ha fatto da tema portante alla simulazione dello scenario del tavoliere. Ciò che si è voluto affrontare, infatti, è il modo in cui la guerra, nel nostro specifico caso la Grande Guerra, è entrata come tematica trainante anche nei giochi, soprattutto in quelli da tavolo e specificatamente in quelli dell’Oca durante il tragico periodo della Prima Guerra Mondiale. L’iniziativa, proposta dal Centro Studi Valle Imagna, si inserisce nel programma Sembrava tutto grigioverde. Bergamo e il suo territorio negli anni della Grande Guerra ed è stata realizzata in collaborazione con l’Ateneo di Scienze, Lettere a Arti di Bergamo e il FAI - Delegazione di Bergamo. Si ringraziano la dr.ssa Isabella Patti, prof. a.c. dip. DIDA, Università degli Studi di Firenze, per lo studio Venti di guerra nei giochi popolari di percorso in uso nei primi lustri del Novecento, e il signor Paolo Castellani di Cortona, collezionista e detentore del prezioso patrimonio documentario esposto in copia. Si ringraziano altresì Ubi Banca, il Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio e la società Vinservice. [email protected] www.giornaledellisola.it – febbraio 2015
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