FILT CGIL MANTOVA @peiron news in progress FILT INFORMA 2015 filt cgil di mantova Via a. altobelli 5 Tel. 0376 202250 @peiron lo trovi soltanto sul web www.filtmantova.it @peiron progredisce in NEWS IN PROGRESS lo trovi soltanto su web Abbiamo già scritto: La redazione La comunicazione è un elemento determinante per la cooperazione ed un fattore di mediazione tra la molteplicità di interessi che permeano il micro e macrocosmo sociale. Il mondo del lavoro, sempre più multiculturale, multicolore e ricco di interessi particolari, utilizza un linguaggio che muove, spesso, da vocabolari differenti che rendono difficile conciliare punti di vista difformi e gli obiettivi da raggiungere. Abbiamo pensato ad Apeiron come ad uno spazio informativo comune in cui le diverse interpretazioni della realtà possano incontrarsi spoglie da equivoci e malintesi. Una sorta di terreno neutrale dove idee in movimento si misurano e consolidano per produrre azioni sindacali tangibili ed efficaci. Uno spazio utile a creare momenti di riflessione e di confronto propedeutici ad una attività sindacale che, sapendo utilizzare un dizionario comune, acquisisca la capacità di sottolineare l’irrinunciabilità dei diritti legati al mondo del lavoro. Apeiron sintonizza pragmaticamente le attività svolte nel territorio mantovano con le rivendicazioni più ad ampio spettro giustificandone le scelte di lotta. @peiron non come semplice passaggio di informazione, ma momento di identificazione, di appartenenza, disamina del contesto sociale e del momento politico in cui si esercitano le scelte sindacali: una cornice che renda possibile la cooperazione e che riesca a trasmettere “proclami” ricchi soltanto di verità e di passione consapevole e mai esitante, ma soprattutto condivisa. Vogliamo ricreare quei contesti faccia a faccia che negli ultimi anni sono scomparsi e che assicuravano, mediante continue e immediate iterazioni e riaggiustamenti, azioni più proprie. Siamo reduci da un ventennio politico in cui il mero ciarlare ha avuto la meglio sulle necessità del popolo del lavoro che rappresentiamo. Proclami privi di qualsiasi fondamento, ma che hanno saputo creare aspettative e scenari che, alla lunga si sono rivelati ben diversi da quelli annunciati. …muovono da quei bandi densi di verità stravolte e da una comunicazione irresponsabile e bugiarda che, nel nostro piccolo, ma con grande convinzione, vogliamo combattere per tenere accesa la fiammella della speranza e la capacità e la voglia di sognare ancora. RED Intervenire è possibile inviando una e.mail all’indirizzo [email protected] di Luigi Pace L a vera verità è un termine poco in uso nel linguaggio filosofico. Quotidianamente invece parliamo di verità e, molto spesso, intendiamo alcune verità più vere di altre: detto in altri termini tentiamo di misurare la verità come se fosse una superfice o un volume. Alètheia, verità: non nascosto, ossia in luce. La verità è un processo di ricerca continuo, dinamico che disvela e che pian piano elimina ciò che avvolge e nasconde l’esistente, oggettivo e inconfutabile. Presuppone inoltre la volontà di portare alla luce il sapere, ciò che già di per se appare ed è incontrovertibile. La verità intesa dunque come processo dinamico e continua ricerca, alla quale si tende e che prende vigore negli spazi politici dove sono possibili: la comunicazione e l’interazione ed esistono altresì le condizioni del confronto e le occasioni per la disamina oggettiva della realtà. L’azione sindacale si prefigge, ed è obiettivo prevalente, enfatizzare il valore etico e politico della parola greca alétheia con l’aiuto di un linguaggio condiviso capace di comunicare con passione e adatto a trasmettere e determinare l’interiorizzazione dei valori fondamentali che costituiscono le basi delle associazioni dei lavoratori. Un linguaggio condiviso e comune dicevo, per sentirsi parte integrata di progetti comuni e per avere la calda sensazione di trovarsi più a proprio agio dentro la vita che velocemente scorre. In una intervista, il capo della Direzione Antimafia di Napoli Federico Cafiero De Raho ha affermato che esiste una camorra del prima e del dopo Gomorra (2006), il noto libro denuncia di Roberto Saviano. Una affermazione forte data alla stampa subito dopo l’arresto del capo dei casalesi Zagaria che sottolinea, se ancora ce ne fosse bisogno, l’importanza che assume la comunicazione nella presa di coscienza dell’esistente e nella produzione delle conseguenti azioni concrete. La capacità di creare la realtà oggettiva, di porla in atto e di dare vita alle cose mediante l’utilizzo del verbo, è tipicamente umana. Riappropriarsi degli spazi della comunicazione diventa allora strategicamente indispensabile per ricreare, riproporre e in solido porre in essere un’ etica che abbia come imperativo categorico l’informazione secondo verità. Sembra banale ribadire questi concetti, ma gli accadimenti ci dimostrano il contrario; infatti chi di comunicazione se ne intende davvero, utilizza, sempre più spesso, il messaggio-proclama inteso come stravolgimento della verità a puri scopi elettorali e imbonitori riuscendo addirittura a sacralizzarsi e sopravvivere malgrado le continue inevitabili sconfessioni.
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