relazione che illustra il progetto

D@P - DIRITTI al PUNTO
percorsi formativi per gli studenti delle scuole medie superiori del Lazio
contro l’omofobia e le altre forme di discriminazione.
ABSTRACT
L’esperienza e l’impegno personale e professionale dei volontari dell’associazione di
promozione sociale Di’ Gay Project – DGP, fondata nel 2001, ci porta con forza a
sostenere che non è più il tempo per affrontare questioni legate alla persona in termini di
dubbi, compromessi e limitazioni.
Per sconfiggere l’omofobia, per creare un clima culturale fertile ed accogliente, si deve
trattare ogni individuo per ciò che è nella sua totalità psicologica, fisica e sociale.
Per comprendere se stessi e gli altri, per avere delle relazioni, per imparare le regole
sociali le persone creano delle categorie attraverso le quali conoscono il mondo.
La società tende ad imporre l’eterosessualità come sola categoria possibile e come unico
orientamento sessuale culturalmente e socialmente legittimato.
Chi non si riconosce in questi schemi, inevitabilmente, rischia di incorrere in pregiudizi
negativi, in difficoltà relazionali e disagio psicologico.
Il dibattito politico è oggi incentrato sul riconoscimento delle Unioni Civili, anche per
persone dello stesso sesso, sia a livello nazionale che locale. Eppure, in pochi si
ricordano che si sta parlando di persone. Di vita. Di emozioni, di energia, di obiettivi e di
valori.
Quindi siamo convinti che si debba andare “diritti al punto”, parlare con i giovani senza
mezzi termini e senza ipocrisia. Si deve raccontare la vita, in termini di opportunità da
cogliere e di difficoltà da superare.
Gli ultimi fatti di cronaca ci raccontano di adolescenti che vivono con disagio il proprio
orientamento sessuale, arrivando a compiere purtroppo anche gesti estremi, così come
recenti ricerche rilevano una scarsa informazione fra gli psicologi, con addirittura il 25%
circa che non condivide la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che
definisce l’omosessualità come una variante normale della sessualità (OMS, 1992).
Attraverso degli incontri interattivi nelle classi delle scuole che hanno aderito al progetto
D@P, vogliamo mettere in campo un processo di apprendimento creativo che porti i
ragazzi a costruire un’idea innovativa di società, dove poter essere liberi cittadini.
Vogliamo fornire strumenti efficaci per gli ostacoli che ogni individuo deve affrontare e far
comprendere che la creazione di barriere e limiti è sempre un errore. Vogliamo
supportare la costruzione di uno spirito critico, attraverso la discussione sull’orientamento
sessuale, che possa essere di supporto alla crescita ed allo sviluppo della persona nella
sua interezza.
Il progetto D@P si compone di 3 azioni:
1. RICERCA:
- somministrazione di un questionario per la realizzazione di un’indagine sul livello di
conoscenza e di approfondimento degli stereotipi omofobici;
2. FORMAZIONE:
- incontri in gruppi classe (dai 20 ai 40 ragazzi) per approfondire la situazione giuridica e
sociale delle persone LGBTQI, formare i ragazzi in termini di competenze personali,
civiche e relazionali come strumenti per prevenire e combattere la discriminazione;
- incontri in plenaria con gli studenti, insieme alle famiglie e agli insegnanti, al fine di
supportare lo sviluppo di strategie didattiche e tecniche di analisi degli stereotipi di genere
nei mass media.
3. COMUNICAZIONE:
- redazione di un report di fine progetto contenente i risultati della ricerca, delle
esperienze in classe, dei commenti dei ragazzi e delle foto dei convegni;
- realizzazione di un sito web dedicato www.dirittialpunto.org con un banner da poter
utilizzare sul sito della Regione Lazio;
- creazione di una pagina Facebook, gestita dai volontari di DGP e dagli esperti medico,
psicologo e avvocato dell’associazione;
- creazione di una email dedicata [email protected] dove studenti, famiglie e docenti
potranno prendere contatto con esperti e professionisti per affrontare casi di omofobia e
discriminazione.
METODOLOGIA
1. ASPETTI INNOVATIVI
2. LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
3. DIFFUSIONE TERRITORIALE
4. OBIETTIVI
5. DESTINATARI
6. FASI OPERATIVE
1. ASPETTI INNOVATIVI
Il progetto D@P si basa sulla professionalità e l’impegno di professionisti nel campo dei
diritti civili e della consulenza alla persona, fra cui psicologi, formatori, avvocati, medici,
etc. insieme a volontari ed attivisti dell’associazione Di’Gay Project – DGP. Gli elementi
innovativi del progetto si concretizzano quindi nell’uso di tecniche di comunicazione
innovative, “friendly” e capaci di attirare l’attenzione dei ragazzi oltre che di sostenere una
crescita individuale e completa di tutti i partecipanti.
Proprio perché parliamo di persone, l’innovazione si realizza anche portando nelle scuole
esempi di professionisti affermati, che con la loro esperienza di vita possono contribuire
alla costruzione di modelli positivi.
L’approccio con il quale si condurranno gli incontri con gli studenti si baserà, quindi, da un
lato sui risultati della ricerca che verrà effettuata nella prima fase del progetto; dall’altro
improntando il lavoro di consulenza alla persona non più in modo assistenziale, ma
fornendo ai ragazzi strumenti di analisi critica della realtà insieme a tecniche di
comunicazione e crescita personale.
Studi effettuati sull’utilizzo dei new media per entrare in contatto con esperti (soprattutto
medici, psicoterapeuti, etc.) hanno evidenziato come siano soprattutto i più timidi ed
incerti a ricercare online risposte e persone che possano fornire consulenze
specialistiche.
Per questo motivo un aspetto sicuramente innovativo del progetto D@P è la presenza di
un sito web, di una pagina facebook e di un indirizzo email dedicato dove tutti gli utenti
potranno far riferimento per reperire informazioni e per chiedere pareri professionali.
2. LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
Gli istituti scolastici che hanno aderito al progetto D@P – Diritti al Punto si trovano
localizzati in tutto il territorio del Comune di Roma, ed alcuni di questi hanno anche sedi
succursali (si veda lettera di adesione) che verranno coinvolte negli interventi previsti.
Elenco:
1. Liceo Classico Statale “ARISTOFANE”, via Monte Resegone, 3 00139 Roma (RM)
2. I.T.C.G. Statale “C. MATTEUCCI”, via delle Vigne Nuove, 262 – 00139 Roma (RM)
3. I.I.S.S. “ROBERTO ROSSELLINI”, via della Vasca Navale, 58 00146 Roma (RM)
4. Liceo Artistico Statale “VIA DI RIPETTA”, via di Ripetta, 218 00186 Roma (RM)
5. I.I.S. “PACINOTTI – ARCHIMEDE”, via Montalone, 15 00139 Roma (RM)
6. Liceo Classico Statale “TERENZIO MAMIANI”, viale delle Milizie, 30 00192 Roma (RM)
7. I.I.S “G. GUARENGHI”, via di Villa Scarpellini, 00028 Subiaco (RM)*
* previa successiva delibera degli OO.CC. competenti
Il progetto D@P – Diritti al Punto prevede anche l’erogazione di seminari nei principali
comuni delle province della Regione Lazio per poter coinvolgere, se non per l’azione
formativa del progetto, quanti più studenti di tutto il territorio regionale almeno nelle azioni
di ricerca e di informazione.
3. DIFFUSIONE TERRITORIALE
L’associazione DGP, nonostante la pausa estiva appena iniziata per le scuole, si è subito
messa in azione per raccogliere l’adesione di quante più scuole possibili. Ovviamente le
difficoltà di reperire i contatti con i dirigenti scolastici sono state ampie ma abbiamo
comunque raggiunto un buon risultato. Per queste motivazioni, vista l’importanza che
sappiamo avere per la più ampia diffusione dell’iniziativa, l’associazione si rende
disponibile ad aumentare il numero di istituti che vorranno partecipare al progetto ma
soprattutto, parte integrante del progetto D@P sono cinque convegni che verranno
organizzzati nelle cinque province del Lazio al fine di poter dare visibilità e raggiungere un
numero molto più alto di ragazzi interessati a conoscere il mondo LGBTQI e a saper
come contrastare fenomeni di bullismo omofobico e discriminazione.
Verranno contattate le istituzioni locali (Comuni e Province) e sarà richiesta la possibilità
di poter utilizzare le sale gratuite messe a disposizione della cittadinanza. Verranno
invitati i rappresentanti locali delle istituzioni e delle associazioni presenti sul territorio al
fine di poter dare maggiore visibilità agli eventi ed all’intero progetto.
4. OBIETTIVI
Obiettivo strategico
L’opportunità principale di questo finanziamento pubblico a disposizione per attività contro
l’omofobia e le discriminazioni, è uno stimolo importantissimo nel voler realizzare un
progetto di grande innovazione ma soprattutto metodologicamente valido per dimostrare
che i fondi pubblici possono e devono essere impegnati per il benessere dei nostri
ragazzi facendo particolare attenzione agli aspetti legati all’identità di genere ed
all’orientamento sessuale che spesso vengono tralasciati in una società civile per
motivazioni religiose o poco lungimiranti.
Obiettivi generali
- Analizzare la conoscenza delle variabili legate all’omofobia nella popolazione dei giovani
della Regione Lazio
- Affrontare i meccanismi alla base degli episodi di omofobia, bullismo omofobico e
discriminazione in generale
- Diffondere una cultura dell’inclusione e della partecipazione attiva fra i ragazzi
Obiettivi specifici
- discutere con gli studenti delle scuole medie superiori sulle tematiche LGBTQI
- informare gli studenti delle variabili alla base dell’omofobia e di atti discriminatori verso i
giovani
- realizzare un processo di apprendimento creativo e partecipativo
- fornire strumenti per identificare ed affrontare situazioni ad alto rischio
- discutere con i ragazzi di come si sviluppa la propria identità e orientamento sessuale
- fornire informazioni circa la situazione sociale, politica, giuridica e psicologica
relativamente alle persone LGBTQI
- presentare degli esempi positivi di professionisti di vari settori che hanno raggiunto i
propri obiettivi personali e professionali attuando strategie efficaci per superare le
difficoltà che si incontrano nella vita
- presentare professionisti e volontari che quotidianamente lavorano e lottano per il
benessere della comunità LGBTQI e per affermarne i diritti civili delle persone LGBTQI
- coinvolgere docenti e genitori interessati a conoscere meglio il mondo LGBTQI e a
come affrontare eventi di bullismo omofobico, omofobia e discriminazione
5. DESTINATARI
Studenti delle scuole medie superiori:
ISTITUTO
L.C.S. Aristofane
I.T.C.G. Matteucci
I.I.S.S. Rossellini
L.A.S. Via di Ripetta
I.I.S Pacinotti Archimede
L.C.S. Mamiani
I.I.S. Quarenghi **
Convegno
Convegno
Convegno
Convegno
Convegno
TOTALE (indicativo) *
COMUNE
Roma
Roma
Roma
Roma
Roma
Roma
Subiaco (RM)
Latina
Frosinone
Rieti
Viterbo
Roma
CLASSI
4° e 5° anno
4° e 5° anno
4° e 5° anno
4° e 5° anno
4° e 5° anno
4° e 5° anno
4° e 5° anno
Tutti gli studenti
Tutti gli studenti
Tutti gli studenti
Tutti gli studenti
Tutti gli studenti
STUDENTI *
400
400
200
200
400
200
100 **
100
100
100
100
400
2.700
* Le cifre sono indicative, calcolate rispetto alla dimensione totale degli studenti iscritti per il prossimo anno
scolastico negli Istituti che hanno aderito al progetto. Per i seminari sul territorio si è fatta una stima rispetto
ad attività organizzate in passato e alle modalità di promozione degli eventi che si ha intenzione di
implementare (sito web, pagina FB, comunicati stampa, inviti personali, etc.)
** la partecipazione dell’I.I.S. C. Quarenghi è subordinata alla delibera del Consiglio di Istituto.
6. FASI OPERATIVE
INDICE:
1. RICERCA:
a. costruzione dello strumento di indagine
2. FORMAZIONE:
b. organizzazione degli incontri nelle classi
c. erogazione degli interventi in aula
d. organizzazione ed erogazione dei cinque convegni
3. COMUNICAZIONE:
e. elaborazione report di fine progetto
f. realizzazione di un sito web dedicato www.dirittialpunto.org
g. creazione e gestione pagina FB ed indirizzo email [email protected]
1. RICERCA:
a. costruzione dello strumento di indagine
Il questionario che verrà realizzato vuole analizzare il grado di conoscenza
delle questioni legate all’omofobia ed alle discriminazioni in genere da parte
degli studenti coinvolti nel progetto D@P. La realizzazione di questa ricerca
vuole essere il primo passo di una indagine più ampia e ripetuta negli anni
per poter monitorare l’andamento degli interventi implementati sul territorio
andando a verificare periodicamente lo status di approfondimento delle
tematiche legate al mondo LGBTQI nella popolazione dei giovani della
Regione Lazio.
Lo strumento, analizzerà anche variabili psicologiche e sociali, che potranno
essere utilizzate come spunti di discussione nelle attività di consulenza da
svolgere nelle singole classi.
Dato l’alto numero di studenti coinvolti ipotizziamo di poter somministrare uno
strumento di controllo degli effetti delle attività progettuali in modo da poter
verificare i cambiamenti di conoscenza e percezione nei ragazzi.
Dì Gay Project – DGP negli ultimi anni ha somministrato presso la sede del
GayVillage un questionario realizzato da psicologi esperti in psicologia
sociale, per indagare la conoscenza delle malattie sessualmente trasmissibili,
gli attenggiamenti verso il mondo LGBTQI ed altre variabili relative a
stereotipi di genere.
Sebbene la popolazione sia differente la comparazione di alcuni item della
ricerca potrà evidenziare comunalità e differenze nel modo di vedere la
società e come questo stia cambiando anno dopo anno.
b. organizzazione degli incontri nelle classi
L’associazione DGP costituirà un comitato organizzativo per la conduzione di
tutto il progetto D@P tenendo principalmente i contatti con le scuole che
hanno aderito ed anche ampliando ad ulteriori scuole che richiederanno la
presenza nella propria sede degli esperti incaricati. Il primo step sarà quello
di organizzare, seguendo un calendario che verrà comunicato agli uffici
competenti, gli incontri nelle varie scuole, assicurando alle istituzioni
scolastiche la presenza e la professionalità dovute, anche rispetto alle
esigenze di ogni singola classe.
c. erogazione degli interventi in aula
Gli interventi all’interno delle scuole si comporranno di tre fasi distinte per
ogni classe degli istituti coinvolti:
1. Somministrazione di un questionario per la realizzazione di
un’indagine sul livello di conoscenza e di approfondimento degli
stereotipi omofobici;
tempo: 60 minuti
personale coinvolto: 1 esperto 2 tutor
Il referente di progetto illustrerà alla classe le linee principali del
progetto e il programma degli incontri. Quindi si procederà con la
somministrazione del questionario dando le istruzioni puntuali e la
relativa assistenza agli studenti.
2. Incontri in gruppi classe (dai 20 ai 40 ragazzi) per approfondire la
situazione giuridica e sociale delle persone LGBTQI, formare i ragazzi
in termini di competenze personali, civiche e relazionali come strumenti
per prevenire e combattere la discriminazione;
tempo: 120 minuti
personale coinvolto: 1 esperto 2 testimonial 2 tutor
Questi incontri saranno il vero “core business” del progetto D@P
perché forniranno la consulenza migliore in termini di qualità,
esperienza del personale coinvolto (psicologi/psicoterapeuti, volontari,
etc.) e soprattutto di rapporto numerico con gli studenti. Verranno
affrontati i casi di omofobia e discriminazione accaduti fra i presenti, si
aiuteranno i ragazzi a fornire un racconto della realtà strutturato ed
analitico, ponendo domande e discutendo con gli altri di quali siano gli
elementi significativi per identificare un episodio di natura omofobica
e/o discriminatoria in generale. Si parlerà dell’adolescenza come
momento importante nella costruzione dell’identità della persona,
anche da un punto di vista di orientamento sessuale, delle fragilità su
cui porre maggiore attenzione, sia proprie che degli altri, così come
delle nuove tecnologie, internet su tutte, che permettono ormai di
costruire e vivere delle identità parallele, che se non ben gestite
possono produrre effetti negativi sulla persona, oltre che aumentare il
senso di solitudine “sociale” come quella interiore. La discussione sarà
supportata da slide in cui verranno indicate informazioni e notizie di
vario genere e si concluderà ogni incontro richiedendo dei commenti ad
ogni partecipante rispetto a ciò di cui si è discusso durante l’incontro e
quali sono le aspettative perosnali per il futuro della propria vita,
cercando di strutturare con la pianificazione di azioni positive gli
obiettivi personali e sociali che ognuno avrà descritto.
3. Incontri in plenaria con gli studenti, insieme alle famiglie e agli
insegnanti, al fine di supportare lo sviluppo di strategie didattiche e
tecniche di analisi degli stereotipi di genere nei mass media.
tempo: 120 minuti
personale coinvolto: 1 esperto 3 testimonial 3 tutor
Dopo gli incontri nelle varie classi si concluderà il percorso formativo di
ogni istituto con un ultimo incontro collegiale che vedrà la presenza
anche degli insegnanti e delle famiglie interessate.
Si procederà con l’illustrazione dei risultati del questionario
somministrato nelle varie classi e si proseguirà il dibattito presentanto
l’esperienza diretta dei professionisti che racconteranno la loro storia di
successi e delle difficoltà incontrate durante la vita. Questo per
permettere ai ragazzi di ascoltare strategie e strumenti messi in campo
da persone che, in vari campi, dall’arte alla cultura, dall’università alla
ricerca, dal commercio alle professioni, sono oggi individui realizzati
personalmente e professionalmente.
Tabella riepilogativa.
FASE
Somministrazione
questionari
Incontri
in gruppo classe
Incontri
in plenaria
CONTENUTI
Illustrazione del progetto
e degli obiettivi che si
intendono raggiungere.
Somministrazione a tutti
gli
studenti
dello
strumento di indagine e
raccolta degli elaborati
per l’analisi dei dati
successiva.
Discussione con gli
studenti sui temi legati
al mondo LGBTQI, fra i
quali l’identità sessuale
e
l’orientamento
sessuale, l’omofobia, il
bullisimo
omofobico,
etc.
Spiegazione dei risultati
ottenuti dai questionari
per
incentivare
il
dibattito fra studenti,
docenti
e
famiglie
riguardo gli strumenti e i
percorsi formativi da
implementare
contro
l’omofobia
e
per
valutare
episodi
di
bullismo omofobico e di
discriminazioni varie.
TEMPO
PERSONALE
60 minuti
1 esperto
1 tutor
120 minuti
1 esperto
2 testimonial
2 tutor
120 minuti
1 esperto
3 testimonial
3 tutor
d. organizzazione ed erogazione dei cinque convegni
Poiché la richiesta di adesione al progetto è ricaduta durante il periodo estivo
non è stato possibile raggiungere molti istituti, soprattutto al dì fuori del
Comune di Roma. Per questo motivo l’associazione DGP ha deciso di
spendere maggiori energie per l’organizzazione di cinque convegni (uno per
Provincia) al fine di poter raggiungere con il proprio messaggio positivo
quanti più studenti possibile.
Verranno individuate cinque sedi, possibilmente di competenza comunale o
di altra istituzione pubblica dove poter invitare gli studenti delle scuole non
aderenti, insieme alle famiglie ed agli insegnanti interessati, per riproporre in
forma “breve” il percorso formativo del progetto D@P. Per ogni incontro
verranno somministrati i questionari e raccolti i dati e si procederà con
l’erogazione degli incontri in plenaria dove veranno illustrati i contenuti del
progetto e avviata una discussione fra i professionisti e i partecipanti.
e. elaborazione report di fine progetto
Tutti i risultati della ricerca, le esperienze più belle, le dichiarazioni che i
partecipanti lasceranno spontaneamente saranno contenuti in un report di fine
progetto che verrà realizzato con l’aiuto di esperti di ricerca metodologica e i
volontari dell’associazione DGP. All’interno del report saranno contenuti
anche consigli pratici e indirizzi di associazioni e siti web ai quali far
riferimento nei momenti di difficoltà o semplicemente per richiedere interventi
di consulenza e di formazione per il futuro.
f. realizzazione di un sito web dedicato: www.dirittialpunto.org
Vogliamo creare un sito web dedicato al progetto dove poter illustrare tutte le
attività svolte e quelle da svolgere e dare la possibilità di scaricare articoli e
documenti relativi alle unioni civili, ai progetti dedicati al mondo LGBTQI e
soprattutto dove, ogni giovane, ogni genitore ed ogni persona interessata
potrà trovare informazioni utili e aggiornate.
Per il sito web e per tutta la comunicazione verrà realizzata una grafica ad
hoc, che terrà conto anche delle linee grafiche della Regione Lazio, in modo
da poter rendere riconoscibile il progetto e le attività che verrano svolte sul
territorio, anche per poter proseguire nel tempo con il progetto.
g. creazione e gestione pagina FB ed indirizzo email:
[email protected]
Per raggiungere i giovani si deve parlare la loro lingua: quante volte si è
sentito dire questo. Noi crediamo che la lingua sia quella chiara e diretta, che
non utilizza mezzi termini o troppe metafore ma che utilizza invece le nuove
tecnologie in un’ottica di potenziamento del messaggio. Per questo abbiamo
intenzione di creare una pagina sul noto social network, Facebook, dove si
potrà interagire con i volontari dell’associazione e sia con gli esperti che
prestano servizio volontario presso la sede di DGP sia con quelli che
parteciperanno attivamente nelle sessioni d’aula. Inoltre, per completare le
opportunità di contatto, verrà creata una casella email dedicata alla quale
risponderanno, di volta in volta, i professionisti più idonei per rispondere ai
quesiti che arriveranno.
RISULTATI ATTESI
Il primo risultato che ci attendiamo di raggiungere è quello di dare visibilità e ritorno di
comunicazione al progetto che verrà finanziato con i fondi pubblici per la lotta all’omofobia
ed alle discriminazioni nelle scuole secondarie superiori della Regione Lazio, questo
verrrà ottenuto in modo particolare con i cinque convegni che vogliamo realizzare nelle
Province della Regione ma anche con una sostenuta comunicazione istituzionale
attraverso un servizio di ufficio stampa dedicato.
Tre sono poi i risultati strettamente legati alle attività progettuali che intendiamo
raggiungere:
1. descrizione della conoscenza delle variabili legate all’omofobia nella popolazione
dei giovani della Regione Lazio delle scuole che avranno aderito al progetto D@P.
2. comprensione da parte degli studenti delle scuole aderenti dei meccanismi alla
base degli episodi di omofobia, bullismo omofobico e discriminazione in generale
3. aumento della consapevolezza negli studenti dell’importanza di una cultura
dell’inclusione e della partecipazione attiva
Un risultato di sistema sarà dato invece dalla partecipazione nelle giornate in plenaria con
i docenti e le famiglie dove illustrando le tematiche LGBTQI e le storie dei professionisti
coinvolti nel progetto, si realizzerà una chiara informazione rispetto all’omofobia ed alle
variabili situazionali che la precedono, agli strumenti ed ai comportamenti virtuosi che
ognuno piò mettere in atto, sia dentro che fuori la scuola, per rilevare, affrontare e
risolvere atti di violenza e di discriminazione.