Data: 05/02/2015 | Fonte: Alto Adige | Pagina: 11 | Categoria: unibz il ritaglio del contenuto e' nella pagina seguente per migliorarne la visualizzazione Documento generato da Marta Colasanti il 05/02/2015 alle 08:04:56 Pagina 1/2 Data: 05/02/2015 | Fonte: Alto Adige | Pagina: 11 | Categoria: unibz PERSONE & STORIE LA MUSICA CHE VIAGGIA » Elena Guerriero: da Bolzano a Catania, sul filo della musica di Fabio Zamboni ◗ BOLZANO/CATANIA Dietro al ritorno sulle scene della “cantantessa”, Carmen Consoli, con l’album “L’abitudine di tornare” a 5 anni dal precedente, c’è anche una bolzanina: Elena Guerriero, non ancora 35enne manager in carriera, una laurea all’Università di Bolzano, un master alla Cattolica in organizzazione di eventi culturali, qualche ambizione artistica coltivata attorno alla frequentazione, per alcuni anni, del Conservatorio Monteverdi (pianoforte). Elena è nata a Bolzano nell’ottobre del 1980, padre campano e madre bolzanina, due fratelli rimasti in Alto Adige: «Eh sì, sono io la pecora nera che se n’è voluta andare. Del resto, dopo le medie al Conservatorio, il diploma alla ragioneria, la laurea in economia e management a Bolzano, dovevo fare nuove esperienze». In quegli anni ha avuto ampio spazio la musica. «L’ho sempre amata. I miei genitori mi regalavano spesso degli strumenti. Ho studiato pianoforte al Conservatorio, lasciando a causa degli impegni scolastici e sportivi (atletica). Ma mi è rimasta la passione e quindi buona parte dei miei amici bolzanini sono legati a quell’ambito: fra l’altro, sono stata allieva di canto di Monika Callegaro. Durante gli studi universitari guadagnavo qualcosa come maschera nei teatri, poi piccoli impieghi alla Thun finché ho incominciato a scrivere come collaboratrice giornalistica, fra eco- Un bel primo piano bianconero della manager - musicista bolzanina assistente (e tastierista) di Carmen Consoli Elena, un’assistente bolzanina per la “cantantessa” Carmen La Guerriero, formazione musicale e manageriale, è la “spalla” della Consoli «E da quando, nel 2013, è diventata mamma, se serve faccio un po’ anche da zia» Carmen Consoli, la “cantantessa” nomia e spettacolo. È lì che mi è nata la curiosità di scoprire quello che c’è dietro a un concerto, a un spettacolo». Da lì l’approdo prima a Milano e poi a Roma. «A Milano il master in organizzazione di eventi, poi l’ex direttore tecnico della Fondazione Santa Cecilia mi ha chiamata a Roma per uno stage. Sei mesi là, poi cinque anni con “Musica per Roma” all’Auditorium Parco della Musica, a organizzare eventi». E qui l’incontro fatale, quello con Carmen Consoli. «Carmen era spesso ospite del cartellone musicale dell’Auditorium, io ero la referente della location per i suoi spettacoli e da lì è nata un’amicizia. Sicché, quando lei ha saputo che stavo per lasciare quell’incarico a Roma, mi ha proposto di diventare la sua assistente personale». Ed è volata a Catania. «Certo. E qui non faccio solo l’assistente di Carmen, ma sono anche direttrice artistica dell’etichetta Narciso Records creata da Carmen Consoli. Questo significa curare l’uscita di dischi di artisti come Luca Madonia e Malmaritate ma anche scoprire e lanciare talenti emergenti, un settore che Carmen cura molto». I “capricci” di Carmen? Documento generato da Marta Colasanti il 05/02/2015 alle 08:04:56 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) «Nessuno. Lei è un’artista e una donna molto indipendente, autonoma, non ha bisogno di balie. Ed è molto aperta, le piace condividere il lavoro, anche creativo, con tutto lo staff: mi consulta spesso anche sulla “confezione” delle canzoni. E anche sulle grandi decisioni manageriali. Amo definirla una leader partecipativa». Fa anche la “zia”? «Viviamo quotidianamente a stretto contatto, soprattutto in azienda, e quindi capita spesso di partecipare alla vita famigliare di Carmen, che ha avuto un bimbo nel 2013. Sì, faccio un po’ anche la zia». Nel nuovissimo album della Consoli tutte le tastiere (dal piano al synth) sono firmate Elena Guerriero. La manager riesce a coltivare anche la passione musicale? «Odio passare per una che vuole strafare, ma devo ammettere il mio rapporto diretto con la musica, anche quella suonata e non solo progettata. Grazie a Carmen ho riscoperto il piacere di suonare, accompagnandola in alcune occasioni sul palco e collaborando direttamente ai dischi prodotti dalla Narciso Records». A proposito di musica: riesce a tenere d’occhio la scena bolzanina? «Sono stata su a inizio dicembre ma mancavo da un anno e mezzo quindi ho perso di vista quel che acccade, anche se so che c’è un bel fermento». Davanti al mare, che cosa le manca delle montagne? «La Sicilia offre paesaggi e scenari mozzafiato. Da un lato la libertà del mare, dall'altro il mistero del vulcano, una montagna con un cuore di fuoco. Davanti alla distesa di acqua, quando mi soffermo a guardarla, e capita spesso, ripenso a quando guardavo le mie montagne sognando il mare e sul mio volto nasce un sorriso». ©RIPRODUZIONERISERVATA Pagina 2/2
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