O TA GI ACIS AGFARM OM P e r i o d i c o b i m e s t r a l e a n n o X I n° 5 8 f e b b r a i o 2 0 1 5 UO LT DE S a l u t e & b e n e s s e r e Conosciamo il nostro corpo: l’intestino Chirurgo e paziente: un binomio molto stretto L’Elastografia nella diagnosi delle disfunzioni erettili La sinusite I cibi dell’inverno Lo sbiancamento professionale su denti vitali Autismo e riabilitazione LINEA SPECIALE STIPSI? Sveglia l’intestino combatti la stitichezza Oggi in farmacia c’è Dimalosio Complex il regolatore dell’intestino. Q Kilocal Brucia Grassi Aiuta a mantenere l’equilibrio del peso corporeo. (E.s. Guaranà, Coleus Forskohlii) uando l’intestino si “addormenta” e perde la sua regolare puntualità è possibile andare incontro ad episodi di stitichezza che possono causare cattiva digestione, senso di gonfiore con tensione addominale e alitosi. Secondo le recenti linee guida il problema può essere affrontato con una dieta ricca di fibre indispensabili per ritrovare e mantenere la corretta motilità intestinale. Kilocal Pancia Piatta Naturalmente in linea senza fastidiosi gonfiori, aiuta la digestione. Seguendo queste direttive è stato formulato Dimalosio Complex, un preparato a base di Psillio e Glucomannano, fibre naturali, arricchito con Lattulosio ed estratti vegetali, componenti attivi che agiscono in sinergia per “risvegliare” la corretta motilità intestinale senza irritare. Kilocal Armonia Donna Ritrovare l’equilibrio psico-fisico per il bene della coppia. (E.s. Damiana, Maca) Kilocal e sei di nuovo tu! drenante forte Gusto Tè Verde Gusto Ananas 11 estratti erboristici in 2 gradevoli gusti, per un’azione drenate e depurante “forte”. www.kilocalprogram.it I prodotti devono essere impiegati nell’ambito di una dieta ipocalorica adeguata seguendo uno stile di vita sano con un buon livello di attività fisica. Se la dieta viene seguita per periodi prolungati, superiori alle tre settimane, si consiglia di sentire il parere del medico. Leggere le avvertenze sulle confezioni. Dimalosio Complex sveglia l’intestino pigro, usato con regolarità svolge un’azione come regolatore intestinale, favorisce la crescita della flora batterica ed aiuta a combattere quel fastidioso gonfiore addominale facilitando una normale evacuazione. Dimalosio Complex lo trovate in Farmacia, disponibile in confezione da 20 bustine al gradevole gusto pesca. Da ALKAMED In Farmacia Periodico bimestrale di salute & benessere Direttore Editoriale On. Dott. Luigi Zocchi Quando l’informatore è disinformato. Direttore Responsabile Giovanni Nello Franchi Direzione Redazione Federfarma Varese Piazza Marsala, 4 - 21100 Varese Tel. 0332 236164 - Fax 0332 830101 [email protected] Caporedattore Luisa Nobili Comitato di redazione Rachele Aspesi Gianluca Bonicalzi Anna Carnelli Renata Radici Hanno collaborato a questo numero Fabio Colombo Giovanni Nello Franchi Dario Gaetani Gaia Gandola Alfredo Goddi Silvia Magnani Alberto Roggia Beatrice Villa Segretaria di redazione Giuliana Comolli Progetto grafico Graffiti s.a.s. Via Malnasca, 13 - 21100 Varese Tel. 0332 435327 - Fax 0332 436514 [email protected] Art Director Lorenza Borellini Pubblicità Graffiti comunicazione d'impresa Via Malnasca, 13 - 21100 Varese Tel. 0332 435327 - Fax 0332 436514 [email protected] Anno XI - n° 58 febbraio 2015 Copia Omaggio Tiratura 20.000 copie Distribuzione in 215 farmacie di Varese e provincia. Graffiti Editore ROC - Registro Operatori di Comunicazione n° 13729 Registrazione testata Tribunale di Varese n° 871 del 22/4/2005 Stampa - Roto3 Sono vietati la riproduzione e l’uso anche parziale di testi, illustrazioni e foto. Troverai il prossimo numero di Farmacia Fiducia ad aprile nella tua farmacia. Spazio riservato al timbro della farmacia On. Dr. Luigi Zocchi Presidente Federfarma Varese E’ stata una bella riunione quella alla quale ho partecipato qualche settimana fa. Molte belle persone, scambio di auguri, brindisi scintillanti, parole di circostanza e baci - abbracci tra persone che non si vedevano da un po’, magari da un bel po’. La maggioranza dei presenti è molto compita, saluta con grande cortesia ed accenna talvolta ad un piccolo inchino ossequioso quando saluta le persone più importanti. Ed anch’io mi allineo perfettamente, è da gran tempo che mi ci sono abituato. In risposta ai miei saluti ricevo tutta una varietà di frasi, dai semplici buonasera ai più enfatici “che bello incontrarti”, ai tradizionali “come va?”, dai classici “è sempre un piacere” agli informali ed insinceri “ma non invecchi mai!”. Ho cercato ovunque, anche su Wikipedia, ma uno dei saluti che ho ricevuto quella sera non l’ho proprio trovato. Infatti un signore molto distinto, noto quasi ovunque per le sue attività di informatore e comunicatore, al mio saluto (non troppo entusiastico), limitato a quel “salve” che si indirizza alle persone con le quali non si ritiene di avere particolari affinità o vicinanza, ha risposto con un’inattesa e polemica frase: “Cavoli, Voi farmacisti avete un margine della malora !!!” (in realtà il cavolo era singolare ed aveva due zeta e la malora era la madre di Gesù citata ampiamente a sproposito). Scusa? Mi sono permesso di replicare, sei completamente fuori, disinformato totalmente. Forse non sai che da anni le farmacie stanno vivendo una crisi profonda per il calo vertiginoso dei prezzi e della remunerazione e che, da qualche anno si registrano anche tra le farmacie fallimenti, amministrazioni controllante, cessioni forzate e cessazioni di attività, e le regioni del Nord non sono esenti da questo fenomeno. “Ma no, non dicevo i farmaci, le altre cose”, prosegue imperterrito. Quali cose scusa? Forse i farmaci da banco che al di fuori dalla farmacia sono oggetto di ampia concorrenza e sono offerti a prezzi scontati, o i prodotti per l’infanzia che alcune farmacie insistono a trattare pur con margini prossimi allo zero, o i cosmetici di marca che con i meccanismi di taglio prezzo vengono ceduti ai consumatori con margini molto ridotti e controllati per le farmacie? “Ma no, le altre cose !” insiste il tipo. Scusa quali altre cose? Ti ho elencato i prodotti che rappresentano il 95% e più del fatturato e che non hanno più un margine consistente. Non credo tu voglia parlare dei servizi che la farmacia eroga gratuitamente o con margini ridicoli e neppure dei farmaci distribuiti per conto delle ASL o dei presidi per incontinenza e per i diabetici che apportano margini simbolici, neppure proporzionati ai costi vivi sostenuti. “Ma no! Quelle altre cosa sulle quali mi fanno forti sconti, almeno una mia amica mi fa degli sconti”. Caro amico, è evidente che il tuo livello di disinformazione non fa onore al lavoro che svolgi nella comunicazione, dovresti documentarti molto meglio e scopriresti la vecchia storia del mandarino e dell’aspirina. Il primo parte dalle campagne ad un valore di partenza che può essere di pochi centesimi al chilo o, al massimo, di 50 centesimi ed arriva sui banchi dei supermercati delle nostre zone al prezzo di 1,80 o magari, in certi periodi, anche 4 euro al chilo . Qui sì che il margine è “cavoli” e “della malora”. Continua a pagina 30 3 F A R M A C I A F I D U C I A Conosciamo il nostro corpo: l’intestino. Prima parte. Dott.ssa Luisa Nobili Farmacista Anatomia e fisiologia dell’intestino. L’intestino si può immaginare come un lungo tubo suddiviso in intestino tenue ed intestino crasso. In realtà questo lungo tubo è un grande laboratorio dove avvengono i processi digestivi: gli alimenti assunti contengono nutrienti come gli zuccheri, i grassi, le proteine, le vitamine e gli oligoelementi che devono essere digeriti ed assorbiti: il tenue che è lungo circa 2,5 metri e con un diametro di 4 centimetri è rivestito da una mucosa ricca di minuscole sporgenze dette villi intestinali, questa superficie è molto estesa ed ogni villo ha al suo interno un’arteria, una venula ed un vaso linfatico che consentono il passaggio nel sangue delle sostanze assorbite. E’ qui che il materiale precedentemente ingerito e frazionato nello stomaco arriva dopo essere stato raggiunto da acqua e succhi (pancreatico e biliare) nel lume intestinale. Nell’intestino di un uomo adulto entrano giornalmente circa 9 litri di acqua, 2 con gli alimenti, i restanti 7 sottoforma di secrezioni digestive (un litro di saliva, due litri di succhi gastrici, due litri di succhi pancreatici, un litro di bile, un litro di succhi intestinali): in condizioni ideali il 90% di questi liquidi sono rias- E’ questo il primo di una serie di articoli su tre importanti organi: intestino, stomaco e fegato, macchine meravigliose di cui spiegheremo con semplicità il funzionamento, privilegiando gli indispensabili consigli pratici, utili nella quotidianità. sorbiti nell’intestino tenue. L’intestino crasso, costituito dal colon e dal retto, completa il processo digestivo riassorbendo acqua ed elettroliti, disidratando le feci: la sua principale funzione è quella di assorbire acqua, è quindi privo di villi intestinali, tipici del tenue. Il suo segmento principale è il colon, mentre il cieco è la porzione estrema che presenta l’appendice. Le feci si raccolgono nell’ultima parte dell’intestino crasso, il retto, e sono composte da batteri, cellulosa, detriti cellulari ed acqua. Ricordiamo infine le caratteristiche della muscolatura dell’intestino: mentre quella del tenue è longitudinale per permettere la contrazione ritmica (peristalsi), quella del crasso è disposta circolarmente. Integratori per l’intestino. Negli ultimi anni si è assistito all’immissione in commercio di innumerevoli integratori (fermenti lattici, ma non solo) che hanno permesso di ampliare il concetto di benessere, regolando e modulando la funzionalità dell’apparato digerente spesso sollecitato dai ritmi ansiogeni e competitivi della società occidentale, da abitudini alimentari frettolose e disordinate, dall’impiego massivo ed ingiustificato degli antibiotici. In questo modo i delicati meccanismi digestivi soffrono ed il farmacista deve spesso intervenire in manifestazioni F A R M A C I A F I D U C I A 4 Conosciamo il nostro corpo: l’intestino. quali diarrea, stipsi, gonfiore addominale, colon irritabile. Nel prossimo numero di Farmacia Fiducia parleremo diffusamente degli integratori, dei probiotici e dei prebiotici: fin da ora ricordiamo che al momento della nascita il lume intestinale è sterile, ma già dopo poche ore si insediano le prime colonie batteriche: nell’adulto sono state identificate 400 specie diverse a seconda del pH e della presenza di ossigeno. Questo vuol dire che nell’esofago ci sono pochi batteri ed anche nello stomaco a causa del pH acido: nel duodeno le secrezioni alcaline del fegato e del pancreas alzano il pH con prevalenza di lattobacilli ed enterococchi. Proseguendo nelle varie porzioni intestinali nel colon si raggiunge la massima concentrazione batterica con pH 8,5. Stitichezza e diarrea: concetti fondamentali e consigli pratici. Con il termine stitichezza o stipsi si indica un rallentamento del transito delle feci, con formazione di materiale duro e secco, disidratato. Di conseguenza, essendo il disturbo molto comune, si assiste ad un vero e proprio abuso di lassativi, in particolare negli anziani che da sempre hanno l’idea di “pulire il più possibile l’intestino”, dimenticando che il concetto fondamentale è bere, completare l’alimentazione con prodotti integrali, muoversi il più possibile (scale, passeggiate, ginnastica). I lassativi più usati sono i derivati antrachinonici provenienti da piante che tutti conosciamo come la senna, l’aloe, la frangula, il rabarbaro. Tra i lassativi chimici un esempio su tutti è il 5 bisacodile presente in molti prodotti vendibili senza ricetta in farmacia. Tutti questi farmaci agiscono stimolando i movimenti dell’intestino con un’azione irritativa e vanno usati con parsimonia. Un’altra classe importante è quella dei lassativi osmotici che agisce sul punto fondamentale cioè l’acqua che è “l’ago della zali o diarrea del viaggiatore. Il farmaco più noto è la loperamide che agisce sui recettori intestinali permettendo un rallentamento dei movimenti enterici, viene assorbita velocemente per via orale e dopo 4 ore si ritrova nel sangue con la massima concentrazione. Indispensabile è ricostruire la flora batterica intestinale con i L’IMPORTANZA DELLE FIBRE Le fibre si rigonfiano nello stomaco e nell’intestino dando il senso di sazietà, utile nel controllo del peso. Rendono le feci morbide, distendono le pareti dell’intestino, stimolano la peristalsi. Agiscono sull’equilibrio idrico dell’intestino, quindi non assumendo la necessaria acqua non funzionano (pensiamo ad una spugna che senza acqua rimane secca!). Le fibre solubili sono presenti nella frutta, nei legumi, nei cereali ed in piante note quali il lino, lo psillio, la malva: puliscono a fondo l’intestino, equilibrano la flora batterica favorendo la crescita dei batteri buoni, stabilizzano il tasso di zucchero nel sangue ed hanno un’azione ipocolesterolemizzante. Vanno assunte due o tre ore prima di un farmaco per evitare di interferire con il suo assorbimento. Sono il punto fondamentale del trattamento della stipsi. bilancia” dell’equilibrio intestinale: richiamando e trattenendo l’acqua ammorbidiscono le feci e di conseguenza migliorano il movimento intestinale. Ricordiamo in particolare il lattulosio che viene scomposto dalla flora intestinale incrementando il richiamo di acqua dall’intestino. Altri prodotti conosciutissimi: il sale inglese, cioè il solfato di magnesio che è un purgante salino sconsigliato in pazienti con patologie cardiache e renali, gli olii (vaselina, oliva, mandorle dolci) che altro non fanno se non ammorbidire le feci, facilitandone il transito. Ma il discorso più interessante è senza dubbio quello delle fibre (vedi box sopra). Tra le cause di diarrea citiamo una tossinfezione alimentare, un’assunzione prolungata di antibiotici con alterazione della flora batterica intestinale oppure forme virali influen- F A R M A C I A F I D U C I A fermenti lattici e bere molto per evitare la disidratazione. Il fermento lattico complementare ed indispensabile nella diarrea è in particolare il Saccaromyces Boulardi: fu isolato per la prima volta dal frutto del lychee in Indonesia negli anni 50. Appartiene alla famiglia dei lieviti e non viene inattivato dall’acidità dello stomaco nel raggiungere l’intestino. E’ particolarmente efficace nel contrastare la diarrea del viaggiatore e nel ricostruire la flora batterica durante la terapia antibiotica: è importante una somministrazione ripetuta per mantenere una concentrazione stabile. Riassumendo. L’equilibrio intestinale è delicato: risente di molte variabili che possono essere controllate serenamente con una vita sana e regole di buon senso. da sapere Artrite: donne più a rischio se indossano tacchi alti. Per molte donne indossare i tacchi non è doloroso, ma sul lungo periodo può diventarlo. Uno studio della Stanford University, pubblicato sul Journal of Orthopaedic Research, ha scoperto che i tacchi alti possono aumentare le probabilità di sviluppare l’artrite con il passare del tempo. In particolare, i ricercatori hanno trovato che camminare con i tacchi alti circa 7 centimetri e mezzo può provocare cambiamenti nell’andatura simili a quelli osservati nelle persone anziane e con le ginocchia artritiche. Questa scoperta potrebbe spiegare anche il motivo per cui l’artrosi è due volte più comune nelle donne rispetto agli uomini. La forma più comune di artrite è l’artrosi, causata dall’usura della cartilagine che aiuta le nostre articolazioni a muoversi. I ricercatori hanno studiato l’andatura di 14 donne mentre camminavano con diversi tipi di scarpe. Più alti erano i tacchi e più l’andatura delle volontarie, nonchè il movimento delle loro ginocchia, cambiava. E l’essere in sovrappeso poteva addirittura peggiorare la situazione. “Molti dei cambiamenti osservati con l’aumentare dell’altezza del tallone e il peso sono stati simili a quelli osservati con l’invecchiamento e la progressione dell’osteoartrite”, hanno detto i ricercatori. “Questo suggerisce che l’utilizzo dei tacchi alti, specialmente con un peso alto, può contribuire ad aumentare il rischio artrosi nelle donne”, hanno concluso. Chirurgo e paziente: un binomio molto stretto. Prof. Alberto Roggia Primario Emerito di Urologia Docente a contratto alla Università degli Studi di Pavia www.profroggia.it "La mia vita è nelle sue mani", così dice il paziente affidandosi al chirurgo. Il rapporto medico-paziente deve essere ricco di empatia, con stima e fiducia da una parte e professionalità dall'altra. I l “Giuramento professionale” che ogni medico pronuncia all'inizio della sua attività, accompagna la storia della Medicina dall'antichità fino ai giorni nostri: il più tradizionale è quello attribuito a Ippocrate, il medico più celebre dell'età classica della Famiglia aristocratica degli Asclepeidi che si ritenevano successori di Asclepio, Dio della medicina. Oggidì il Giuramento di Ippocrate (circa 460-370 a.C) mantiene nei suoi divieti e precetti una sua indiscussa validità, anche se poi sono stati messi a punto nuovi codici di deontologia medica che hanno avuto revisioni, rivisitazioni ed aggiornamenti e che, in sintesi, definiscono le regole comportamentali del medico, in conformità a principi bioetici, nello svolgimento della sua professione medica e chirurgica. Sottolineare oggi nel terzo millennio i rapporti umani tra medico e paziente indicati nel giuramento di Ippocrate non è assolutamente anacronistico e non significa un ritorno al passato, ma anzi serve a non dimenticare mai il “primato della dignità della persona umana”. E ciò indipendentemente dal proprio credo, tanto che nel- la parabola a tutti nota del “Buon Samaritano” fu addirittura un “non credente” che si commosse ed ebbe compassione e pietà, mentre i due religiosi che avrebbero dovuto aver misericordia tirarono dritto per la loro strada. Il chirurgo, che deve agire sempre in scienza e coscienza, ha il dovere di proporre al paziente scelte scientificatamente appropriate al caso specifico, in una cosiddetta “alleanza terapeutica”, nel rispetto della dignità del paziente e della sua visione della vita. Fondamentale nella quotidiana attività professionale cre- are un rapporto empatico con tutti i pazienti, rapportandosi non solo con la malattia ma pure con il paziente che è portatore della malattia stessa: in pratica occorre che il chirurgo vada oltre allo specifico atto terapeutico “col bisturi”, aggiungendo sempre il personale “calore umano” della vicinanza al malato per intessere con il paziente stesso un rapporto “più esistenziale”: ciò conferma come la chirurgia non sia solo una attività di tecnica operatoria di altissimo valore, ma nel suo indubbio rigore scientifico possieda pure i connotati di scienza umanistica. Il filosofo F A R M A C I A e medico americano Edmund Pellegrino scrisse appunto che la medicina è la più scientifica tra le scienze umane, ma è pure la più umanistica tra le scienze naturali. Il chirurgo deve avere tre doti che per gli Autori americani si identificano in tre H “head, heart, hand”, cioè “mente, cuore, mano”, con ciò indicando in sintesi che la chirurgia, oggi più che mai ad alto contenuto tecnologico, deve essere esercitata, nobilmente, dall'uomo a vantaggio dell'uomo, e che il chirurgo non deve mai dimenticarsi di unire alle proprie mani abili ed esperte il proprio “cuore”. F I D U C I A 6 Chirurgo e paziente: un binomio molto stretto. La chirurgia e la medicina in genere sono quindi una disciplina umanistica perchè alla terapia chirurgica o farmacologica devono aggiungere il calore umano della “partecipazione attiva”: non per nulla il paziente sofferente cerca sempre ascolto, condivisione, comprensione ed affetto per cui l’“alleanza” tra chirurgo e paziente è fondamentale. La chirurgia, oggi più che mai tecnologicamente avanzata, non deve perdere di vista il rapporto “antropologico duale” dell'uomo-chirurgo al servizio dell’uomo-sofferente: da ciò l’estrema importanza del rapporto empatico medico-paziente, che si traduce in “cura-partecipe” in cui il paziente si senta “preso in carico” e coinvolto nelle decisioni terapeutiche discusse col chirurgo. Per di più, in ambito della Chirurgia, tale rapporto, diversamente da quanto si realizza nelle discipline mediche - internistiche (esempio l’oncologia, la riabilitazione ecc...) si svolge in un rapporto temporale molto breve che va dalla prima visita all’intervento chirurgico, terminando col controllo postoperatorio. E’ appunto per tale motivo che l’empatia del chirurgo svolge un ruolo di primaria importanza, anche sul risultato definitivo terapeutico e quindi sulla guarigione più rapida. L’informazione data dal chirurgo al malato deve essere completa ed esaustiva, concernente tutte le offerte attuali della scienza e della tecnica operatoria, i benefici, i rischi possibili insiti nell'intervento stesso, e pure i rischi nella rinuncia all'intervento, oltre ad illustrare tutte le opzioni terapeutiche 7 adottabili nello specifico caso clinico. Tutte le informazioni devono essere date con grande tatto, sensibilità e rispetto della psicologia di chi viene informato, ed il chirurgo in tale atto deve cercare di calarsi nei panni di chi sta per trovarsi di fronte ad una nuova realtà imprevedibile, inattesa e talora molto seria: ogni paziente è un mondo a sè e richiede il massimo rispetto. Il chirurgo deve comunque essere sempre rigoroso nella presentazione di tutte le opzioni e strategie terapeutiche consigliate, comunicando sempre con sobrietà la prognosi, anche se severa, della malattia, ma nel contempo sapendo segnalare che il miracolo è merce assai rara e che la scienza e la tecnica chirurgica procedono oggi con grande rapidità, ma pur sempre con una velocità che spesse volte non coincide con i desideri del paziente e dei suoi familiari. Nel prossimo articolo completerò il tema chirurgo-paziente, sottolineando il “potere curativo delle parole” dette dal chirurgo al paziente o ai familiari, e come il chirurgo debba parlare direttamente ai bambini. F A R M A C I A F I D U C I A Autismo e riabilitazione: un percorso possibile. Dott.ssa Beatrice Villa Psicologa, Psicoterapeuta Specialista in Psicoterapia a indirizzo Cognitivo-Neuropsicologico [email protected] S econdo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM V) le principali caratteristiche del disturbo dello spettro autistico riguardano i seguenti aspetti: • compromissione pervasiva e costante della comunicazione e dell’interazione sociale • pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi. Il disturbo può presentarsi con o senza compromissione del linguaggio; se presente, esso è perlopiù caratterizzato da ecolalia (ripetizione letterale di parole e frasi), sostituzione dei pronomi personali “tu” e “io” e tendenza a rivolgersi a loro stessi in terza persona. In merito al deficit di interazione sociale questi bambini possono manifestare ridotto interesse per la condivisione di esperienze, scarsa consapevolezza dei sentimenti altrui e interessi limitati. Spesso il cambiamento di routine quotidiane provoca ansia e crisi comportamentali. Il gioco di finzione spontaneo è spesso assente, ma sono frequenti le stereotipie motorie (lo “sfarfallamento” delle mani, “fare il solletico” all’aria, battere le mani, far ruotare oggetti, etc.). La sindrome può presentarsi con o senza compromissione intellettiva. Sviluppo e decorso. I sintomi si manifestano nella prima infanzia e in genere vengono riconosciuti dal secondo anno di vita. Alcuni esempi di segni precoci sono: assenza di qualsiasi tipo di risposta al suono del proprio nome (per questo talvolta i genitori inizialmente sospettano la presenza di una qualche forma di sordità); scarsa coordinazione visuo-manuale (che tipicamente compare dal nono mese di vita); uso improprio dei giocattoli; mancanza di attenzione condivisa (che nei bambini con sviluppo tipi- Diversi sono i percorsi di riabilitazione che hanno come obiettivo quello di far acquisire competenze non “meccaniche” al bambino autistico grazie anche all’ausilio di supporti visivi e musicali. co è presente quando insieme all’adulto guardano lo stesso oggetto); infine il gesto di indicare (pointing), che compare solitamente dagli otto mesi in poi, è spesso assente. La diagnosi può essere effettuata dal terzo anno di vita ciascun soggetto e si fonda sul frazionamento dei comportamenti complessi in tanti step intermedi, insegnati uno per uno. Tale metodo richiede un intervento uniforme da parte dei diversi soggetti che lo applicano quotidianamente e per poiché molti bambini piccoli nel corso dello sviluppo possono avere preferenze forti e adorare alcune forme di comportamento ripetitive. diverse ore al giorno. Poiché la maggior parte di questi bambini possiede maggiori capacità nell’elaborazione visiva, il metodo TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Related Communication Handicapped Children) utilizza supporti grafici (foto e disegni) prestando particolare attenzione alla strutturazione dell’ambiente (per la iper o ipo reatti- La riabilitazione. Diversi sono i metodi adottati per la riabilitazione: il metodo ABA (Applied Behavioural Analysis), consiste in un training intensivo strutturato da svolgere individualmente con F A R M A C I A F I D U C I A 8 Autismo e riabilitazione: un percorso possibile. vità agli stimoli sensoriali). Entrambi gli approcci adottano strategie di apprendimento che hanno come obiettivi: far acquisire competenze in modo che diventino automatiche per il bambino, evitando però un apprendimento di tipo meccanico; modificare comportamenti anomali e disadattivi; migliorare l’autonomia, le abilità comunicative sociali e l’adattamento al proprio ambiente. Inoltre esistono due strategie per intervenire sul deficit di interazione sociale: nella comunicazione aumentativa alternativa (AAC), dopo aver analizzato le competenze del soggetto, vengono proposte strategie per incrementare le stesse, avvalendosi di ausili e supporti visivi (foto, immagini e icone che raffigurano azioni quotidiane ed emozioni associate). Nella comunicazione facilitata un terapista abilitato, utilizzando un oggetto che funge da strumento intermedio, il computer, offre un supporto fisico alla mano, al braccio o ad altre parti del corpo della persona per guidarla nella scrittura: ad esempio un bambino autistico che fatica ad avviare azioni volontarie, se supportato nel movimento del braccio da una figura con cui ha un rapporto elettivo, può essere in grado di digitare le lettere sul computer a scopo comunicativo. Esistono reazioni controverse alla tecnica, ma recenti evidenze di ricerca sperimentali hanno consentito di mettere in luce capacità mentali e linguistiche insospettabili in soggetti autistici privi di abilità linguistiche orali. Un altro metodo riabilitativo efficace è la musicoterapia: essa coglie l’importanza che la musica e il canto hanno per questi bambini e li impiega per approdare alla parola (da alcuni è stato osservato co- 9 me talvolta essi apprendano a cantare prima ancora di parlare). Inoltre pare che le regole alla base dell’armonia, della melodia e del ritmo abbiano un effetto “tranquillizzante” in quanto, ad esempio nell’ascolto reiterato di una stessa canzone, tutto è prevedibile e niente può sfuggire al loro controllo. Questo tipo di terapia può costituire un sostegno per il bambino completamente chiuso nel suo mondo, consentendogli di muovere i primi passi verso l’esterno. I metodi di intervento sopra descritti dovrebbero iniziare il prima possibile, essere applicati simultaneamente ed essere estesi ai vari contesti di vita affinché l’individuo con Autismo possa da subito acquisire maggiori competenze e sempre più alti livelli di autonomia. Il contesto scolastico. Le difficoltà di pianificazione possono avere un impatto negativo sull’apprendimento e sul rendimento scolastico. Per questo anche all’interno della scuola si dovranno programmare lavori strutturati e rendere gli ambienti il più possibile privi di stimoli forti (luci e suoni) e ogni singola attività dovrà essere pensata ad hoc a seconda delle difficoltà del bambino. Il semplice adattamento dell’ambiente può favorire a volte una ridotta emissione dei comportamenti problematici. Le linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (emanate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) prevedono l’istituzione di un insegnante specializzato e di piani educativi adeguati (PEI) alla crescita e allo sviluppo di questi bambini. L’insegnate di sostegno, oltre ad intervenire sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe, collabora con l’insegnante curricolare ed il Consiglio di Classe affinché l’iter formativo dell’alunno possa continuare in sua assenza. Sulla base del PEI i professionisti di ASL, Enti Locali e le Istituzioni scolastiche formulano i rispettivi progetti individualizzati. La legge 104/94 prevede un atteggiamento di “cura educativa” nei confronti degli alunni con disabilità che si esplica in un percorso formativo individualizzato. Questa legge prevede inoltre il diritto della famiglia di partecipare alla formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del PEI. Il percorso riabilitativo del bambino autistico dovrebbe pertanto prevedere un lavoro in team che favorisca la comunicazione tra scuola e casa, in cui ogni figura educativa coinvolta adotti le medesime strategia. Infine avendo cura di osservare il bambino per conoscerne punti di forza e debolezza si avrà la garanzia del rispetto degli elementi distintivi della personalità, consentendo di inserire gradualmente i processi di generalizzazione. Informazioni Per ulteriori informazioni potete contattare la dottoressa Villa all’indirizzo [email protected] o prenotare una consulenza gratuita in una delle farmacie aderenti all’iniziativa “Psicologo in farmacia”. Per informazioni sull’iniziativa “Psicologo in farmacia” nella Provincia di Varese, potete contattare la Dott.ssa Silvia Zocchi al 339.1010065 F A R M A C I A F I D U C I A da sapere Un buon sonno è fondamentale per imparare e avere buona memoria. Secondo uno studio condotto dall’Università di Sheffield, e pubblicato sulla rivista dell’Accademia di scienze americana (Pnas), il miglior momento per imparare è appena prima di dormire, e da questo punto di vista è molto importante leggere libri e fiabe a letto. La ricerca effettuata su 216 bambini tra i 6 e 12 mesi ha mostrato che questi non riuscivano a ricordare nuovi compiti e azioni, come ad esempio giocare con i burattini, se poi non facevano poco dopo un lungo sonno. Il gruppo è stato diviso in due: metà dei bambini dormiva fino a 4 ore dopo che gli erano state spiegate le cose nuove, mentre il resto non dormiva o dormiva meno di 30 minuti. Il giorno dopo è stato chiesto loro quanto insegnato: e si è così visto che in media chi aveva fatto un buon e lungo sonno riusciva a ripetere un compito e mezzo, mentre chi aveva dormito poco o niente non riusciva a farne alcuno. Come ha mostrato un altro recente studio le nuove connessioni tra le cellule cerebrali si formano proprio durante il sonno. ‘’Chi dorme dopo aver imparato qualcosa di nuovo, apprende bene, mentre chi non dorme non impara affatto - spiega Jane Herbert, una delle ricercatrici - E proprio ciò che si impara prima di dormire è fondamentale. Leggere i libri prima della nanna è quindi molto importante’’. L’Elastografia nella diagnosi delle disfunzioni erettili. Dott. Alfredo Goddi Specialista in Radiologia Centro Medico SME Diagnostica per Immagini I n passato parlare di disfunzione erettile era tabù; per quanto oggi se ne discuta più liberamente, per molti uomini rimane un certo imbarazzo ad affrontare l’argomento con il proprio medico curante o a consultare un Andrologo per descrivere problematiche della sfera sessuale. Saltuarie difficoltà di erezione zionali. Stress o combinazione di problemi fisici e psicologici possono esserne responsabili; non raramente la disfunzione è segno di malattie cardiovascolari o diabete che richiedono un trattamento. Antidepressivi, antistaminici, antidolorifici e antiipertensivi, così come l’assunzione protratta di alcol e l’uso prolungato di La tecnologia avanzata in aiuto dell’Andrologia. sciuta come Induratio penis plastica (IPP), si presenta con discreta frequenza. L’IPP è un’alterazione infiammatoria cronica del pene che porta alla formazione di placche fibrose coinvolgenti usualmente la porzione dorso-laterale della guaina dei corpi cavernosi e il setto tra i corpi cavernosi. Le placche si presentano co- Cause fisiche di disfunzione erettile • Malattia di Peyronie • Bassi livelli di testosterone • Diabete • Arteriosclerosi • Problemi cardiaci • Farmaci • Tabagismo • Alcolismo • Abuso di droghe • Ipercolesterolemia • Ipertensione • Sindrome metabolica • Malattia di Parkinson • Sclerosi multipla non devono essere causa di preoccupazione: con l’avanzare dell’età è possibile sia necessario più tempo per raggiungere e mantenere l’erezione. Se tuttavia la disfunzione si presenta in modo continuativo, indipendentemente dall’età, può creare problemi rela- droghe possono contribuire al problema. Risalire alla causa può essere sufficiente per curare la disfunzione erettile. In un discreto numero di casi le cause sono tuttavia di tipo fisico. Tra queste la Malattia di Peyronie, altrimenti cono- me indurimenti tessutali, più o meno facilmente palpabili a pene flaccido; in erezione possono causare dolore e deformazione, determinando incurvamento, restringimento o accorciamento del pene, rendendo difficoltoso il coito. L’ipotesi ormai largamente F A R M A C I A accettata è che la causa principale dell’IPP siano dei microtraumi a pene eretto che determinano stravaso di fibrina dai capillari sanguigni nella guaina dei corpi cavernosi. A sua volta la fibrina avvia il rilascio di un fattore di crescita trasformante che induce la deposizione di collagene e causa processi sclerosanti che possono portare alla calcificazione della placca. La fibrosi delle guaine, che si può associare a quella dei corpi cavernosi, altera il sistema veno-occlusivo causando una fuga di sangue che determina scomparsa della rigidità del pene in fase erettiva. Altro fattore disfunzionale è correlato alla riduzione di flusso arterioso per aumento delle resistenze intracavernose determinata dalla fibrosi. Il riscontro di familiarità in alcuni casi e l’associazione con una forma genetica quale la fibromatosi palmare di Dupuytren suggeriscono una predisposizione alla malattia. In aggiunta alle cause genetiche s’ipotizza un’origine autoimmune, confermata dal riscontro in alcuni soggetti di elevati valori di anticorpi antielastina. E’ stata inoltre segnalata un’associazione statisticamente rilevante con diabete, gotta e tabagismo. Le cause dell’IPP possono ovviamente essere multifattoriali. Allo Specialista Andrologo F I D U C I A 10 L’Elastografia nella diagnosi delle disfunzioni erettili. possono essere sufficienti, in alcuni casi, un esame fisico e le risposte ad alcune domande per prescrivere un idoneo trattamento. In altri casi, ad esempio nel sospetto di IPP, sono tuttavia necessari ulteriori esami per definire l’entità della malattia e valutarne l’evoluzione durante la terapia. Tra questi hanno assunto ruolo rilevante le indagini con ultrasuoni: Ecografia, Eco-color Doppler, Elastografia. • L’ecografia valuta la struttura del pene identificando alterazioni fibro-cicatriziali post-traumatiche o di altra natura, visualizza e misura buona parte delle placche cheloidee, fibrotiche o calcifiche a carico delle tuniche e del setto. • L’eco-color Doppler studia calibro e pervietà dei vasi del pene rilevando l’eventuali alterazioni del flusso sanguigno. In alcuni casi può essere combinato con un’iniezione intracavernosa di un farmaco stimolante l’erezione (Ecocolor Doppler dinamico) per determinare se il flusso aumenta in modo normale e se sono presenti fughe venose. L’elastografia è un esame di recente introduzione che analizza l’elasticità o rigidità dei tessuti. Si basa sulla premessa che in molte patologie l’elasticità si modifica con l’aumentare della densità cellulare. Le placche da IPP presentano maggior densità dei tessuti normali e sono pertanto facilmente identificabili anche quando hanno aspetto ecografico in apparenza normale, come per altro documentato negli studi disponibili: offre pertanto informazioni non ottenibili con la sola ecografia. E’ eseguita a 11 pene flaccido, senza iniettare farmaci. Esistono attualmente due tipi di elastografia: Strain e Shear Wave; creano mappe a colori aggiornate in tempo reale, sovrapposte all’immagine ecografica convenzionale e relative all’elasticità dei tessuti visualizzati con ecografia. caratterizza le proprietà visco-elastiche del tessuto misurando la velocità di propagazione delle shear wave. Le diverse velocità nell’area in esame sono convertite in una mappa bidimensionale. • L’elastografia strain stima l’elasticità dei tessuti misurando la deformabilità indotta manualmente con micropressioni effettuate con la sonda ecografica; offre informazioni sull’elasticità relativa del tessuto in esame rispetto ai tessuti adiacenti utilizzati come riferimento: genera pertanto informazioni esclusivamente qualitative. Nonostante questa limitazione il suo valore diagnostico nell’identificare le placche non è messo in discussione. • L’elastografia shear wave bidimensionale è un metodo sofisticato per ottenere immagini elastografiche; si basa sulla combinazione di una forza pressoria indotta da un fascio di ultrasuoni che genera onde a trasmissione trasversale (shear wave) e di una sequenza di imaging ultraveloce in grado di catturare in tempo reale la propagazione delle onde. Entrambe le fasi richiedono un’apparecchiatura ecografica tecnologicamente molto avanzata, basata sulla tecnologia Ultrafast Imaging. L’elastografia shear wave Le informazioni contenute nella mappa sono correlate al modulo elastico del tessuto e forniscono una valutazione quantitativa dell’elasticità di ogni punto della mappa, espressa in KiloPascal. E’ pertanto in grado di determinare il reale livello di rigidità delle placche per Immagini dall’alto: •Ecografia pene normale stadiare l’entità e •Ecografia placca pene in IPP la reale estensione •Eco Color Doppler pene della fibrosi. Può •Elastografia shear wave pene in IPP avanzata: placca rigida visualizzata in rosso soprattutto essere utilizzata per monitorare le fornite dall’imaging diagnovariazioni di elasticità delle stico avanzato a ultrasuoni placche in risposta alla tera- offre pertanto all’Andrologo pia, indipendentemente dalle un quadro preciso sulla presole variazioni dimensionali senza e l’entità di probledella placca stessa. matiche fisiche retrostanti il L’insieme delle informazioni deficit erettivo. F A R M A C I A F I D U C I A Informazioni Per maggiori informazioni sull'argomento trattato: SME - Diagnostica per Immagini Via Pirandello, 31 - Varese Tel. 0332 224758 - Fax 0332 210420 [email protected] - www.sme-diagnosticaperimmagini.it Addominoplastica per un addome perfetto. Dott.ssa Silvia Magnani Specialista in Chirurgia Plastica Studio di Chirurgia e Medicina Estetica Libera professionista in Varese Cell. 334.7733565 P rima che giunga la stagione estiva o dopo le mangiate gustose ma eccessive delle feste o ancora dopo una pur felice gravidanza, accade spesso che ad un certo punto della vita una persona faccia il punto onesto della situazione del peso con la bilancia e del profilo corporeo con lo specchio. L’addome è una zona anatomica che fa la parte del leone nella definizione di gradevolezza della figura corporea e gli abiti belli ma importabili per le nuove misure acquisite provocano rimpianto e forse un po’ di confuso senso di colpa soprattutto d’estate, quando i difetti non sono celabili; pertanto è comprensibile che questa situazione sia vissuta con un certo disagio psicologico, soprattutto nell’ambito della stima di sé. Giusto e doveroso allora provvedere con iniziali accorgimenti che potrebbero essere di per sé già risolutivi come una dieta più sana e caloricamente adeguata, la pratica di una costante attività fisica, la diminuzione di eventuale consumo di sigarette ed alcool, l’uso di prodotti topici come ottime creme specifiche snellenti, elasticizzanti, idratanti e drenanti a base di efficaci estratti fitoterapici assumibili anche Il risultato è sempre di grande cambiamento e soddisfazione, con un migliorato profilo corporeo, esteticamente e psicologicamente appagante. per via orale in associazione ad antiossidanti da acquistare preferenzialmente in farmacia per avere una sicura protezione del livello di qualità ed efficacia. Ma talvolta, purtroppo, queste procedure non sono sufficienti per raggiungere il risultato migliorativo che è nei desideri della/del paziente che, di conseguenza, si rivolge giustamente al consiglio specifico dello Specialista. La Chirurgia Plastica ed Estetica è infatti l’unica disciplina chirurgica che può definire una risoluzione permanente e subito visibile per un addome disarmonico ed antiestetico e, dopo un’accurata visita, è possibile pianificare l’esecuzione di intervento di addominoplastica. Gli aspetti causali che determinano la trasformazione esteticamente negativa dell’addome (addome cadente, rilasciato, ipotonico, con cute lassa ed ipotrofica oppure con esubero “a rotolini” di tessuto adiposo, globoso con cambio del profilo corpo- reo) sono svariati: • Tipo e qualità di alimentazione con mancanza di attività fisica che, correlati o separatamente, portano al sovrappeso ed agli accumuli di tessuto adiposo sottocutaneo. • Gravidanza: incapacità dei tessuti di tornare allo stato di partenza per eccessivo aumento ponderale o per indebolimento della parete muscolare nelle strutture più esili con frequente comparsa di smagliature, con cute più o meno rilasciata. • Precedenti interventi chirurgici con sequele cicatriziali antiestetiche e discontinuità anatomiche della parete addominale (parti cesarei, ernie addominali ecc.) • Posture errate o carenze muscolari protratte nel tempo che portano l’individuo ad “avere la pancia”, anche come atteggiamento naturale. • Pigrizia sia fisica che psicologica non superabile. Il trattamento chirurgico dei difetti del profilo corporeo è un’arte in costante evoluzione che deve sempre rispettare le variazioni anatomiche individuali mantenendo un armonico equilibrio delle proporzioni. L’addominoplastica consiste nella correzione chirurgica praticata sui tessuti F A R M A C I A F I D U C I A 12 Addominoplastica per un addome perfetto. adiposo (grasso) e cutaneo esuberanti mediante asportazione della parte in eccesso, eventuale rinforzo e ricostruzione dell’integrità della parete muscolare sottostante con riparazione di eventuali sventramenti e piccole ernie dei muscoli retti, eliminazione contemporanea di sma- gliature, se presenti, e revisione di eventuali precedenti cicatrici, con ottenimento di cicatrice finale pressochè invisibile e filiforme. Il grado di lavoro è più corposo quanto più importante è la situazione di partenza; può essere semplicemente ottimale una miniaddominoplastica nel 13 caso in cui il rilasciamento tissutale sia modesto e si presenti circoscritto sotto l’ombelico, altrimenti occorre asportare in modo più ampio il tessuto esuberante conservando e riposizionando l’ombelico nell’identica posizione naturale. Questo intervento deve essere assolutamente eseguito da uno specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica e prevede il ricovero di almeno una notte in casa di cura, per la miniaddominoplastica anche in day-hospital, moderna sala operatoria in totale sterilità, anestesia generale; la/ il paziente dovrà indossare una fascia contenitiva per almeno tre settimane in una convalescenza protetta dallo specialista per due settimane con medicazioni e controlli cadenzati, astenendosi da sforzi addominali ed attività fisica gravosa per un identico periodo. E’ inoltre preferibile affrontare l’intervento non nella stagione estiva per la qualità della cicatrice definitiva che viene a trovarsi orizzontalmente, appena sotto la linea inferiore dello slip. Può essere utilissima una contemporanea liposuzione del lembo riposizionato al fine di modellare ed ulteriormente armonizzare la figura fino ai fianchi compresi. Non raramente la paziente, qualora vi sia indicazione e possibilità tecnica, richiede un piccolo intervento associabile come la blefaroplastica o la rinoplastica il che permette di evitare un’altra anestesia, convalescenza, costi ecc. Il risultato è sempre di grande cambiamento e soddisfazione: qualche taglia meno, più leggerezza ed elasticità di movimento e, soprattutto, un deciso migliorato profilo corporeo, meno ingombrante ed esteticamente appagante. F A R M A C I A F I D U C I A Consegniamo fiducia tutti i giorni per 365 giorni all’anno. FIDUCIA vuol dire trovare sempre nella tua farmacia i farmaci e le specialità che cerchi. FIDUCIA significa che ogni giorno, quat tro volte al giorno, le specialità richieste vengono consegnate alla tua farmacia. FIDUCIA è quella che centinaia di far macie riservano alla nostra azienda, alla nostra organizzazione e specializzazione, fatta di uomini e mezzi capaci di garan tire il miglior lavoro del tuo farmacista. 21040 Castronno (Va) - Viale Lombardia, 64 Tel. 0332 896051 Fax 0332 896061 e-mail: [email protected] Aiuta a contrastare l’aumento del peso e i disturbi legati all’età del cambiamento. SPECIALE STIPSI? Sveglia l’intestino combatti la stitichezza Oggi in farmacia c’è Dimalosio Complex il regolatore dell’intestino. Q uando l’intestino si “addormenta” e perde la sua regolare puntualità è possibile andare incontro ad episodi di stitichezza che possono causare cattiva digestione, senso di gonfiore con tensione addominale e alitosi. Secondo le recenti linee guida il problema può essere affrontato con una dieta ricca di fibre indispensabili per ritrovare e mantenere la corretta motilità intestinale. Aiuta a favorire l’equilibrio del peso corporeo. E.S. Tè Verde Aiuta a contrastare i disturbi della menopausa. E.S. Cimicifuga Contribuisce al drenaggio dei liquidi corporei. E.S. Tè verde, Ortosifonide Favorisce la regolare motilità del transito gastrointestinale. E.S. Senna, Cassia, Frangula, Tamarindo, Magnolia, Melissa Kilocal Donna. E sei di nuovo tu. Il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano. Leggere le avvertenze sulla confezione. Snellisci e rimodella il tuo corpo all’ all’esterno. Aiuta a ridurre le adiposità più resistenti nella zona di girovita e fianchi. anchi. * *Effetto non associato a calo ponderale. Kilocal Menopausa è il trattamento snellente* ultra-attivo studiato per la riduzione delle adiposità più resistenti, tipiche dell’età del cambiamento. Grazie all’innovativa formula con LipoRimodexiComplexTM, Kilocal menopausa ha azione lipo-riducente, anti gonfiore, antiossidante e tonificante. E sei di nuovo tu. Seguendo queste direttive è stato formulato Dimalosio Complex, un preparato a base di Psillio e Glucomannano, fibre naturali, arricchito con Lattulosio ed estratti vegetali, componenti attivi che agiscono in sinergia per “risvegliare” la corretta motilità intestinale senza irritare. Dimalosio Complex sveglia l’intestino pigro, usato con regolarità svolge un’azione come regolatore intestinale, favorisce la crescita della flora batterica ed aiuta a combattere quel fastidioso gonfiore addominale facilitando una normale evacuazione. Dimalosio Complex lo trovate in Farmacia, disponibile in confezione da 20 bustine al gradevole gusto pesca. Da ALKAMED In Farmacia “Datti una mossa”: un progetto per migliorare la qualità di vita dei dipendenti. A cura della Casa di Cura Privata Le Terrazze U na migliore qualità di vita dei nostri dipendenti ricade positivamente anche sulla qualità di vita dei nostri pazienti. Per questo la Casa di Cura Le Terrazze, assieme ad altre realtà della provincia di Varese, ha aderito al progetto APS - WHP (Aziende che Promuovono la Salute - Workplace Healt Promotion). Tale progetto prevede l’incontro tra rappresentanti degli industriali, dei sindacati e dell’ASL di Varese per migliorare lo stile di vita dei lavoratori su tematiche diverse. In particolare, quest’anno, la Casa di Cura Le Terrazze ha scelto di sensibilizzare i suoi dipendenti ad una corretta alimentazione e alla pratica di attività fisica. Quest’ultimo compito è stato assegnato a due fisioterapisti (Sergio Perillo e Morena Smiderle). E’ così nato il progetto “Datti una mossa”, strutturato in dieci incontri con frequenza settimanale, destinato a fisioterapisti, infermieri professionali, OSS e personale medico. Durante gli incontri si è sottolineato che il benessere psico-fisico dell’individuo è favorito dalla pratica di una regolare attività fisica. Come ribadisce il Ministero della Salute: “L’organismo umano non è nato per l’inattività, il movimento gli è connaturato”. I partecipanti, guidati dai docenti, hanno imparato ad individuare e reclutare i muscoli responsabili della stabilità lombare, dapprima in semplici esercizi e successivamente in attività più complesse e funzionali. A fine corso hanno inoltre ricevuto un opuscolo illustrativo dell’incontro con gli esercizi da eseguire in autonomia anche a domicilio. Per questo progetto la Casa di Cura Le Terrazze ha ricevuto una targa di Workplace Health Promotion, come “Luogo di lavoro che promuove salute”. Accreditata con il Servizio Sanitario Regionale La cura e la salute del paziente: la nostra missione. ▶ Specialità ambulatoriali ■ Cardiologia ■ Diagnostica vascolare ■ Diagnostica per immagini (ecografia, radiologia, risonanza magnetica, TAC) ■ Laboratorio Analisi ■ Medicina fisica e riabilitativa ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Moc-dexa Neurologia Oculistica Ortopedia Otorinolaringoiatria Pneumologia Urologia ▶ Specialità ambulatoriali erogate solo in regime privato ■ Agopuntura ■ Neuropsichiatria infantile ■ Chirurgia generale ■ Endocrinologia ■ Ginecologia e ostetricia ■ Dermatologia ■ Dermatologia estetica ■ Ossigeno-ozonoterapia: infiltrazione di miscela ossigeno-ozono intra-articolare, paravertebrale ▶ Servizi di degenza con 185 posti letto di riabilitazione specialistica neuromotoria, cardiologica, respiratoria Assicurazioni / Enti convenzionati: FASI, FASI OPEN, FASCHIM, FASDAC, BLUE ASSISTANCE, SISTEMI SANITARI, GRUPPO GENERALI, PREVIMEDICAL, JOINT RESEARCH CENTRE-JRC, AIACE, MEDIC4ALL, BBWAY, FONDO SALUTE INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Casa di Cura Privata le Terrazze S.r.l. Direzione Sanitaria Dott.ssa Angela Superchi Cunardo, Varese · Via Ugo Foscolo 6/b Tel. +39 0332 992111 · Fax +39 0332 990074 Ufficio prenotazioni con SSR +39 0332 992500 Privati +39 0332 992249 Ufficio ricoveri +39 0332 992501 [email protected] · www.clinicaleterrazze.com 15 F A R M A C I A F I D U C I A Servizio di prenotazione on-line • Ampio parcheggio interno La sinusite. Come imparare a distinguerla dal comune raffreddore. Dott.ssa Gaia Gandola Farmacista [email protected] I sintomi tipici della sinusite sono, oltre al dolore facciale, anche ostruzione del naso con produzione di muco giallo o verde, febbre, incapacità di percepire gli odori, stanchezza, talvolta tosse e alitosi. D urante la stagione fredda può capitare di soffrire di “naso chiuso”, quel fastidioso sintomo per fortuna di breve durata. Talvolta, però, il raffreddore perdura nel tempo, e questo avviene quando i germi che lo causano riescono ad infiltrarsi nei seni nasali e paranasali, creando l’infiammazione. Esistono infatti, collegate col nostro naso tramite aperture chiamata “osti”, quattro piccole cavità piene di aria che servono a molti scopi, come ad esempio aumentare la percezione degli odori, alleggerire la scatola cranica e regolare la tonalità della voce. Quando queste strutture a stretto contatto con l’esterno subiscono la contaminazione di virus, batteri e talvolta funghi, si determina un’infezione, che viene chiamata “sinusite”. Come distinguerla dal raffreddore. Non sempre un raffreddore si trasforma in sinusite. Quest’ultima ha dei sintomi caratteristici e molto specifici: nelle forme acute si ha la sensazione di qualcosa che comprime il viso e che si sposta coi movimenti del capo. Spesso questa sensazione è accompa- sono, oltre al dolore facciale, anche ostruzione del naso con produzione di muco giallo o verde, febbre, incapacità di percepire gli odori, stanchezza, talvolta tosse e alitosi. gnata da mal di testa, senso di oppressione alla fronte e alla radice del naso, talvolta anche da dolore ai denti. Questo tipo di sinusite si risolve in genere nell’arco di una settimana. Nelle sinusiti croniche, invece, lo stato infiammatorio può perdurare anche per più di tre mesi; spesso sono dovute ad una rinite allergica, cioè causata da raffreddore che nasce da un’allergia. I sintomi tipici della sinusite F A R M A C I A Diagnosi e cura. Per essere sicuri che si tratti di sinusite, bisogna recarsi da un medico otorinolaringoiatra, che ispezionerà il naso con un sondino a fibre ottiche. Anche se nella maggior parte dei casi la sinusite guarisce spontaneamente senza l’uso di antibiotici, spesso il medico consiglia di assumere questi farmaci associandoli a dei decongestionanti nasali, a lavaggi nasali con spray a base di acqua di mare e, talvolta, a dei cortisonici. Se la sinusite è di origine allergica, vengono prescritti anche antistaminici. In caso di sinusite cronica o ricorrente, ci si può aiutare facendo dei cicli di cure termali. Quando la sinusite ha come sintomo principale la rinorrea (cioè il naso che “cola” acqua), siamo quasi certi che si tratta di una forma virale, causata cioè da virus e non da batteri, dunque l’antibiotico risulta inutile. La terapia prescritta, quindi, si proporrà di alleviare i sintomi e di ridurre al mini- F I D U C I A 16 La sinusite. Come imparare a distinguerla dal comune raffreddore. mo il fastidio per i pazienti. I farmaci maggiormente utilizzati sono i decongestionanti nasali. I decongestionanti nasali. Esistono in commercio numerosi farmaci per alleviare la sensazione di “naso chiuso”, soprattutto sottoforma di spray, e si chiamano ‘decongestionanti nasali’. Questi spray possono essere a base di tramazolina (Rinogutt®), nafazolina (es. Rinazina®), oximetazolina (es. Vicks sinex®), xilometazolina (es. Actigrip nasale®), tutti simili per azione: liberano il naso per diverse ore permettendo di respirare quasi normalmente. Non vanno assolutamente somministrati a bambini al di Bisogna ricordare che gli spray nasali a base di decongestionanti possono provocare congestione di rimbalzo, cioè un effetto paradosso, per il quale il naso, anziché “aprirsi”, si “chiude” ancora di più. Per questo motivo la durata massima del trattamento consigliata è di 3-4 giorni. I pazienti che non hanno beneficio da queste terapie di automedicazione o hanno sintomi che durano più di 7 giorni devono rivolgersi al medico, perché potrebbero avere in corso una sinusite batterica. In quel caso, il curante prescriverà un antibiotico per almeno 10-15 giorni. Bibliografia: “manuale Merck” di diagnosi e terapia. PREVENZIONE Prevenire la sinusite non è semplice. Bisogna cercare di ridurre il rischio di infezioni alle vie aeree, evitando le persone colpite da raffreddore e tosse e lavandosi spesso le mani con acqua e sapone. Importante è evitare il fumo, che causa alterazioni nell’apparato respiratorio, rendendolo più predisposto all’attacco di patogeni. Potete chiedere consiglio al vostro farmacista di fiducia, in caso di sintomi riconducibili a patologie del naso come riniti, raffreddore e sinusite. sotto dei 6 anni di età e vanno impiegati con cautela anche da quelle persone che soffrono di ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari in genere, diabete, ipertiroidismo, iperplasia prostatica benigna e glaucoma. Gli effetti collaterali consistono in nervosismo, insonnia, aritmia e tachicardia, anche se sono eventi rarissimi per le formulazioni in spray. Sono invece sintomi un po’ più frequenti se si assumono decongestionanti nasali in pastiglie, ad esempio a base di Fenilefrina (es. Tachifludec®) e pseudoefedrina (es. Fluimucil influenza e raffreddore®). 17 F A R M A C I A F I D U C I A da sapere Ricerca: le donne piangono più volte e più spesso degli uomini. Può sembrare solo un antiquato stereotipo, eppure ora è stato scientificamente provato: le donne piangono più degli uomini. E lo fanno sia per una questione ormonale che per un condizionamento sociale. Almeno questo è quanto emerso da uno studio della Tilburg University (Paesi Bassi), riportato dal quotidiano britannico Daily Mail. Nello studio sono state coinvolte più di 5mila persone di 37 paesi diversi. Dai risultati è emerso che le donne piangono dalle 30 alle 64 volte all’anno, mentre gli uomini versano qualche lacrima dalle 6 alle 17 volte all’anno. I risultati dello studio hanno anche mostrato che le donne piangono due volte più spesso degli uomini tra i 31 minuti e un’ora, così come per un periodo superiore ai 60 minuti. Per i ricercatori a giocare un ruolo chiave sono gli ormoni. Precedenti studi hanno dimostrato che le lacrime contengono prolattina, un ormone prodotto dalla ghiandola pituitaria associato con l’emozione. Le donne hanno livelli più elevati di questo ormone e questo potrebbe spiegare il perchè piangano più spesso degli uomini. Tuttavia, i ricercatori suggeriscono che anche il condizionamento sociale ha un ruolo determinante nella frequenza del pianto. La dipendenza da telefono cellulare crea vere crisi d’astinenza. La dipendenza dal proprio cellulare sta diventando un problema grave. Tanto che se ci si separa dal proprio telefonino si rischia una sorta di crisi d’astinenza che può portare a un aumento della frequenza cardiaca e dei livelli di pressione arteriosa, nonchè a sentimenti di sgradevolezza e ansia. A scoprirlo è stato uno studio della University of Missouri, pubblicato sulla rivista Journal of Computer-Mediated Communication said. Lo studio è stato condotto eseguendo una serie di test sugli utenti dell’iPhone. “I nostri risultati suggeriscono che la separazione dall’iPhone può avere un impatto negativo sulle prestazioni nei compiti mentali”, ha spiegato Russell Clayton, autore dello studio. “Inoltre, i risultati del nostro studio suggeriscono ha continuato - che l’iPhone è in grado di diventare un prolungamento di noi stessi in modo tale che, quando ce ne separiamo, sperimentiamo una diminuzione del nostro ‘sè’ e uno stato fisiologico negativo”. GRAFFITI 0332.435327 Sorridere è il primo passo verso la felicità. Dott. Maurizio Ciatti Medico Chirurgo Specialista in Odontostomatologia Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale Varese Via G. Rossini, 2 Tel. 0332 287198 Tradate (VA) Via C. Cavour , 45 Tel. 0331 844507 www.ciattistudiodentistico.it Dott. Alberto Ciatti Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica Legnano (MI) P.zza Ezio Morelli, 7 (Gallerie Cantoni) Tel. 393 5042409 [email protected] Al servizio del cittadino Banco Farmaceutico 2015. 10 consigli per l’inverno. 14 febbraio: XV Giornata di Raccolta del Farmaco. S Fonte: www.bancofarmaceutico.org abato 14 febbraio si terrà in tutta Italia la XV Giornata di Raccolta del Farmaco (GRF 2015). Per tutto il giorno, recandosi nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa, si potranno acquistare e donare farmaci da automedicazione che verranno destinati alle persone in stato di povertà su tutto il territorio nazionale. La Giornata è realizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus in collaborazione con Federfarma e CDO Opere Sociali e si svolgerà in oltre 3500 farma- cie distribuite in 97 province e in più di 1.200 comuni e nella Repubblica di San Marino. Quest’anno la raccolta si svolgerà per la prima volta anche a Campobasso, Rieti e Pistoia. Sabato 14 febbraio, dunque, nelle farmacie che esporranno la locandina della Giornata di Raccolta del Farmaco, oltre 14.000 volontari accoglieranno i cittadini che vorranno aderire all’iniziativa. A 19 beneficiare dell’iniziativa saranno le oltre 400.000 persone che quotidianamente vengono assistite dai 1.576 enti assistenziali convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico in tutta Italia. In 14 anni, durante la Giornata di Raccolta del Farmaco, sono stati raccolti oltre 3.400.000 farmaci, per un controvalore commerciale superiore ai 21 milioni di euro. F A R M A C I A F I D U C I A DIECI CONSIGLI SU COME PROTEGGERSI DAI MALANNI TIPICI DELLA STAGIONE INVERNALE. 1. Regola la temperatura degli ambienti interni, in modo che sia conforme agli standard consigliati per le temperature invernali (generalmente intorno ai 18 ÷ 22°C). 2. Fai particolare attenzione all’umidità dell’ambiente. L’aria troppo secca può irritare le vie aeree, soprattutto se soffri di asma o malattie respiratorie. Utilizza un umidificatore o una vaschetta di acqua sul termosifone. L’umidità eccessiva, al contrario, può provocare condense e favorire la formazione di muffe. E’ importante aerare adeguatamente gli ambienti, in particolare se vi sono persone malate. E’ sufficiente aprire per pochi minuti una finestra per cambiare l’aria viziata nella stanza 3. Se utilizzi sistemi di riscaldamento a combustione (caminetti, caldaie o stufe a gas) fai molta attenzione, sia alla corretta ventilazione degli ambienti che allo stato di manutenzione degli impianti, per evitare il rischio di intossicazione da monossido di carbonio, che può avere conseguenze mortali. 4. Se utilizzi stufe elettriche o altre fonti di calore fai attenzione al loro corretto utilizzo per evitare il rischio di folgorazioni o scottature. 5. Attento agli sbalzi di temperatura quando passi da un ambiente più caldo ad uno più freddo e viceversa. 6. Assumi pasti e bevande calde. Evita gli alcolici perché non aiutano a difendersi dal freddo, al contrario favoriscono una maggiore dispersione del calore prodotto dal corpo. 7. Fai particolare attenzione ai bambini molto piccoli e alle persone anziane non autosufficienti, coprili adeguatamente e controlla di tanto in tanto la loro temperatura corporea. 8. Quando esci, indossa sempre una sciarpa, dei guanti, un cappello e un caldo soprabito; usa scarpe antiscivolo in caso di formazione di ghiaccio. Se parti per un viaggio in auto non dimenticare di portare con te coperte e bevande calde e di dotare l’autovettura di catene o pneumatici da neve. 9. Mantieni contatti frequenti con gli anziani che vivono da soli (familiari, amici o vicini di casa) e verifica che dispongano di sufficienti riserve di cibo e medicine. Segnala ai servizi sociali la presenza di senzatetto o altre persone in condizioni di difficoltà. 10. Chiedi al tuo medico se è opportuno praticare la vaccinazione antinfluenzale, raccomandata in particolare alle persone di età superiore a 65 anni, ai soggetti affetti da malattie croniche e alle donne nel secondo o terzo trimestre di gravidanza. Fonte: www.salute.gov.it FEDERFARMA VARESE Associazione Varesina Titolari di Farmacia Descrizione di alcuni Fiori di Bach. Dott. Gianluca Bonicalzi Farmacista [email protected] AGRIMONY (Agrimonia eupatoria). • Definizione originale: persone gioviali, allegre, piene di buonumore che amano la tranquillità e sono disturbate da litigi o contrasti, per evitare i quali sono disposte a grandi rinunce. Benchè generalmente tormentate da problemi, irrequiete e tormentate nel corpo e nello spirito, nascondono tali crucci dietro il proprio buon umore ed il loro essere burlone e sono considerate ottimi amici. • Categoria: ipersensibilità alle influenze ed alle idee altrui. • Parole chiave: nascondere i problemi dietro una facciata gaia e spensierata. Agrimony è indicato per le persone che, dietro una maschera allegra e spiritosa, celano paure, preoccupazioni e talvolta addirittura vere e proprie sofferenze che nascondono agli altri, ma spesso anche a se stesse. Anche se sono tormentate tendono a scherzare sui loro problemi, ma non esprimono mai veramente le proprie paure. Cercano di ignorare il lato oscuro della vita e tendono a non prendere le cose sul serio piuttosto che accettare un confronto. • Il potenziale positivo di Agrimony: diventare veramente gioiosi e socievoli, Nel libro “I Dodici Guaritori ed altri rimedi” il Dottor Bach così scriveva: “la mente, parte più delicata e sensibile del corpo, accusa l’inizio e il decorso della malattia in modo molto più definito che non il corpo fisico, perciò è l’atteggiamento della mente ad essere scelto come guida al rimedio o ai rimedi necessari. Nella malattia avviene un cambiamento di umore rispetto a quello della vita normale, e coloro che sanno osservare possono notare questo cambiamento spesso con anticipo, e talvolta con largo anticipo, rispetto alla comparsa della malattia, e con il trattamento possono addirittura evitare che essa si manifesti”. Continua in questo articolo la descrizione del primo nucleo di dodici rimedi di Bach. Per ognuno darò la definizione originale, una spiegazione più dettagliata con la categoria di appartenenza di ogni rimedio e delle parole chiave per facilitare il loro riconoscimento. Chiude una affermazione positiva utile per rafforzare l’azione di ogni fiore. riuscendo a comunicare apertamente le proprie sensazioni, accettando anche il fatto che la vita sia fatta anche di lati meno piacevoli. L’allegria e la spensieratezza nascono quindi da un sentimento sincero di accettazione di sé stessi e di gioia interiore. • Affermazione positiva: riconosco, accetto ed integro i miei conflitti interni. CLEMATIS (Clematis vitalba) • Definizione originale: quelli che sognano ad occhi aperti, sono assopiti, non completamente svegli, non hanno grande interesse nella vita. Persone tranquille, non realmente felici delle circo- F A R M A C I A stanze in cui si trovano, vivono più nel futuro che nel presente; nella speranza di tempi più felici, quando i loro ideali potranno realizzarsi. Nella malattia alcuni non si sforzano molto, o per nulla, di migliorare. • Categoria: insufficiente interesse nelle circostanze presenti. • Parole chiave: essere tra le nuvole, non avere interesse per ciò che ci circonda Clematis è indicato per le persone che vivono chiuse nel loro mondo, senza dimostrare interesse per ciò che le circonda e che hanno difficoltà a vivere nel presente. Non essendo veramente felici, ci si aspettano ardentemente tempi migliori, pur senza fare nulla per far sì che questi vengano. Si tende a mancare di vitalità e di forza e si da l’impressione di essere con la testa altrove. Questa persona ama la solitudine ed evita di confrontarsi col mondo esterno, chiudendosi nel suo guscio. • Il potenziale positivo di Clematis: un vivo interesse per il mondo circostante e la gioia di vivere. Il calarsi nella realtà e nel presente deriva dalla sicurezza interiore che il futuro viene creato dal presente. • Affermazione positiva: sono pienamente presente a me stesso. F I D U C I A 20 Descrizione di alcuni Fiori di Bach. GENTIAN (Gentiana amarella) • Definizione originale: per quelli che si scoraggiano facilmente. Possono fare buoni progressi nella malattia o negli affari della vita quotidiana, ma qualsiasi lieve ritardo o il più piccolo ostacolo sono motivi di dubbio. • Categoria: incertezza. • Parole chiave: scoraggiamento, abbattimento. Gentian è indicato in presenza di dubbi e scoraggiamento. Quando si tende a lasciarsi facilmente prendere da scoraggiamento o depressione se le cose non vanno per il verso giusto o ci si trova di fronte ad un ostacolo. Tale stato di abbattimento ha sempre un’origine definita. Per esempio il fiore porta giovamento a chi si sente abbattuto dopo una malattia lunga, oppure funziona molto bene sui bambini che si sentono scoraggiati per l’eccessivo carico scolastico. • Il potenziale positivo di Gentian: la coscienza del fatto che non sia mai un fallimento quando si dà il meglio di sé, indipendentemente dal risultato finale. Scaturisce un atteggiamento positivo secondo il quale alla fine tutte le difficoltà potranno essere superate. • Affermazione positiva: alimento in me la fiducia nella vita e proseguo superando ogni ostacolo. IMPATIENS (Impatiens glandulifera) • Definizione originale: quelli che sono veloci in pensieri ed azioni e desiderano che tutto sia fatto senza esitazione e ritardo. Quando malati desiderano ansiosamente una rapida guarigione. Trovano molto difficile essere pazienti con le persone lente, considerandolo un difetto 21 e una perdita di tempo, e si adoperano in tutti i modi per rendere tali persone più sollecite. Spesso preferiscono lavorare e pensare da soli, per poter fare tutto secondo i propri ritmi. • Parole chiave: impazienza. • Categoria: impazienza. Impatiens è indicato per chi è facilmente irritabile. Per quest’impazienza, la persona pensa di dover fare tutto subito, è sempre di fretta e di corsa e a volte parla anche velocemente. Di solito competente ed efficiente, si irrita e frustra di fronte al comportamento più lento dei colleghi e di conseguenza preferisce lavorare da sola. A causa del suo spiccato senso di indipendenza detesta perdere tempo inutilmente e nei colloqui spesso termina le frasi degli altri al posto loro. A volte ha moti d’ira, che però svaniscono molto in fretta. Se malati, sono pazienti irrequieti e irritabili, spesso caratterizzati da un senso generale di agitazione motoria e nervosismo. • Il potenziale positivo di Impatiens: una persona spontanea e decisa, che cionondimeno pensa e agisce senza eccessiva fretta. Rilassata e di buon umore nei confronti degli altri, è capace di comprensione e di pazienza per chi è meno “efficiente” di lei. I problemi irritanti vengono affrontati e risolti con calma e diplomazia. • Affermazione positiva: colmo le tensioni e cresco in pazienza e comprensione. Bibliografia • I 38 Fiori di Bach, Introduzione e guida all’uso dei 38 Fiori di Bach, Wigmore Publications Ltd. • I Dodici Guaritori ed altri rimedi, E. Bach • Le qualità dei fiori di Bach nelle affermazioni positive (La medicina Biologica), E. Paolelli F A R M A C I A F I D U C I A da sapere La forza dei muscoli nella nostra testa, non conta solo la massa. La potenza muscolare si può accrescere con l’immaginazione. Secondo uno studio apparso sul Journal of Neurophysiology e condotto da Brian Clark della Ohio University, la forza dei muscoli non dipende solo dalle loro dimensioni e quindi dall’esercizio fisico, ma anche dall’attività cerebrale che comanda i movimenti di quei muscoli. Significa che basta la forza dell’immaginazione, senza alcun esercizio fisico, per rinforzare i fasci muscolari. Infatti, stimolando l’attività delle aree del cervello che controllano i movimenti del braccio, con l’arto bloccato da un gesso, i muscoli del braccio potranno ‘acquisire forza’ anche senza fare esercizio alcuno. Gli esperti hanno chiesto a un gruppo di persone di portare un gesso al braccio per 4 settimane e solo a metà del gruppo hanno indicato di svolgere per 5 giorni a settimana esercizi con l’immaginazione, e cioè di immaginare di flettere e stendere ripetutamente il braccio ingessato. Alla fine del mese e tolto il gesso, i ricercatori hanno misurato la perdita di forza muscolare dell’arto, attesa perché rimasto fermo, appunto, per un mese. Ebbene, coloro che avevano mosso il braccio con l’immaginazione mentre indossavano il gesso, hanno perso il 25% della forza muscolare iniziale, contro ben il 45% della forza persa da coloro che non avevano usato la testa per ‘esercitare’ virtualmente l’arto. Questo studio indica che almeno in parte i muscoli sono come marionette in mano al nostro cervello; anche lui ha voce in capitolo e per muscoli forti basta il pensiero. Col divorzio picchi di pressione alta e rischio depressione. Ricerca Usa: problemi causati prevalentemente da mancanza sonno. Il divorzio può essere non solo sconvolgente e costoso, ma anche dannoso per la salute, portando picchi di pressione alta e depressione che possono aumentare il rischio di una morte prematura. Emerge da uno studio dell’Università dell’Arizona (Usa) pubblicato sulla rivista Health Psychology. Secondo gli studiosi la chiave starebbe tutta nei problemi di sonno conseguenti alla rottura del matrimonio. La ricerca ha analizzato 138 persone separate o divorziate dai loro partner. I cibi dell’inverno. Quando la natura ci viene in aiuto. Dott.ssa Rachele Aspesi Farmacista specialista in nutrizione Cell. 348.6640785 [email protected] www.studiosanitario.it D La natura è così generosa da fornire tutto ciò di cui il nostro corpo necessita a seconda dei diversi periodi dell’anno. urante il periodo invernale, caratterizzato dal freddo e dai tipici malanni di stagione, dobbiamo nutrirci con cura e attenzione per preservare la nostra salute. La regola ma sono molto più gustosi e ricchi di principi nutritivi. La natura, inoltre, è così generosa da fornire tutto ciò che il nostro corpo necessita a seconda dei diversi periodi dell’anno e, in inverno, ci La frutta invernale. Assolutamente indispensabile nei periodi freddi è la frutta di stagione ricca di polifenoli, vitamine, fibre e composti fitochimici ad azione preventiva. I frutti invernali si prestano fibre, potassio, carotenoidi e quercetina, potente antiossidante e detossificante. Accanto alle mele, non possono mancare agrumi di stagione come arance, mandarini e limoni ricchi di vitamine e flavonoidi antiossidanti e fluidificanti del sistema cardiocircolatorio. Ricchissimo di vitamina C, potassio e fibre è il kiwi, che deve presentare una buccia lanuginosa per avere un buon sapore e ottime proprietà nutritive. Non dimentichiamo la frutta secca (noci, mandorle, nocciole, anacardi) che è un mix di energia e salute grazie al suo prezioso contenuto di omega 3 e 6, ferro, tannini, antiossidanti, vitamina A, magnesio, ferro e fibre. Il consiglio è di non superare i 30 g al giorno, da consumare preferibilmente durante la colazione o come spuntino. importante per il successo a tavola in questo periodo è seguire la stagionalità, in quanto la natura ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno. I prodotti che, infatti, maturano in questo periodo non necessitano di alcun aiuto chimico per crescere bene e in fretta, servono cibi che forniscano energia per lungo tempo, alimenti che si possano gustare caldi, prodotti ricchi di vitamina C, polifenoli, selenio e composti solforati che rafforzino il nostro sistema immunitario per affrontare batteri e virus. anche facilmente alla cottura, in modo tale da trasformarli in buoni dessert caldi, apprezzati anche dai più piccoli. Tra questi, indubbiamente ci sono molte varietà di mele (da consumare preferibilmente con la buccia) ottime controllori del colesterolo, ricche di acqua, La verdura di stagione. I tipici ortaggi invernali sono quelli della famiglia delle Brassicaceae o Crucifere: broccoli, cavolfiori, verza, cappuccio, cavoletti di bruxelles. Sono tutti accomunati dall’inconfondibile odore pungente causato dai nume- F A R M A C I A F I D U C I A 22 I cibi dell’inverno. Quando la natura ci viene in aiuto. : Ricetta Zu verno. chi) ova di in mi muovo” M. Bian r p a a p o p Accanto a essi, ricordiamo di utilizzare i legumi come fonte proteica vegetale indispensabile, magari per creare, assieme ai cereali integrali, una zuppa per scaldare le serate fredde. Non facciamoci mancare quotidianamente olio extravergine di oliva crudo (1 cucchiaio a pasto), pesce azzurro e semi oleosi (1 cucchiaio al giorno): sono alimenti ricchissimi di acidi grassi buoni che ci aiutano a regolare il colesterolo e man- tta da “I ente tra (liberam nti: Ingredie i cime di rapa d g 0 ati • 25 i ceci less a lessati • 200 g d i fagioli di Spagn lessate • 200 g d i lenticchie rosse chicchi • 200 g dvena integrale in • 300 g a iaio d cumino • 1 cucch travergine oliva • Olio ex tenere in salute cime di • Sale il cuore. Non ero ettere le ngere n m e i, p lt e a i P • giu ord ola dai b nte il gambo. Ag qua. Far ru eccediamo con e ss a c c a e a di nem In un ca 1 litro liando fi r circa il sale, ma imrapa, tag li, lenticchie e cir ndo un poco, pe creapariamo a inceci, fagioe, salando e pepa hie non avranno ntola, c sobbollir , finché le lentic o, in un’altra pe ensaporire con p rm ti e u m legg 30 min ma. Nel fratte bollente corporarla ciò che la naa re c u q a c n a u in , in to l’avena e scolata ngere tura ci regacuocere una volta cotta al fuoco. Aggiu alda. c ; d te salata stra e toglierla mino e servire la: curcuma, u alla mine iaino di olio, il c peperoncino h c c un cu cipolla potenti antibatterici naturali oltre a barbabietola e zucca, ricche di fibra, antocianine antiossidanti e betacarotene. Gli amici della salute. Non dimentichiamoci di mettere in tavola, durante la fredda stagione, alimenti sani e fondamentali che la natura ci offre tutto l’anno. Innanzitutto, consumiamo tutti i giorni almeno due porzioni di cereali integrali ricchi di fibra e minerali: fiocchi di avena per la colazione, pane integrale di segale, pasta integrale, cereali in chicco (farro, orzo, grano saraceno). 23 e zenzero sono tipici di questa stagione e possono insaporire zuppe e altri piatti caldi. Allietiamo le giornate invernali con bevande naturali calde come il the verde antiossidante, antistress e depurativo oppure latti vegetali (latte di soia, di riso, di avena o di mandorla), ottime alternative al latte vaccino, ricchi di calcio e magnesio e molto digeribili. Impariamo a gustare ciò che la natura ci propone, stagione dopo stagione, affinché il nostro corpo sia in grado di curarsi, proteggersi e dare il meglio di sé anche durante l’indispensabile attività fisica quotidiana, toccasana del periodo invernale. F A R M A C I A F I D U C I A COnSuLEnTE nuTRIzIOnALE FARMACISTA Una corretta alimentazione è fondamen- tale per una buona qualità di vita: la salute si conquista e conserva soprattutto a tavola, imparando, fin da bambini, le regole del mangiare sano. I SERVIZI ■ Diet-coaching ■ Consigli alimentari personalizzati ■ Consulenza alimentare volta alla perdita di peso corporeo ■ Consigli alimentari per bambini e adolescenti ■ Consigli personalizzati sull’uso di integratori alimentari, preparati fitoterapici e omeopatici ■ Organizzazione di corsi di educazione alimentare per scuole, centri benessere, figure professionali ■ Consulenza dermocosmetica ■ Valutazione intolleranze alimentari tramite Test Natrix La dott.ssa Rachele Aspesi riceve su appuntamento: Cell. 348 6640785 [email protected] www.studiosanitario.it GRAFFITI 0332.435327 rosi composti solforati che li compongono e che hanno numerose proprietà benefiche sul nostro organismo: dall’azione protettiva antitumorale, all’attività simil-estrogenica, alla prevenzione del rischio cardiovascolare ed osteoporotico. Accanto a questi ortaggi, consumiamo aglio e DOTT.SSA RACHELE ASPESI INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Che fastidio quell’aria nell’intestino! NUOVO DALLA RICERCA “L’OROLOGIO DELLA NOTTE” MELATONINA L’ormone naturale che promuove il sonno favorendo un riposo di qualità. S Cattiva digestione Gonfiore intestinale Flatulenza Aerofagia Carbone naturale che migliora il benessere intestinale. Flatulenza e meteorismo sono situazioni legate all’eccesso di gas intestinali, di cui difficilmente riusciamo a trattenere l’eliminazione durante il giorno, con dolorosi e frequenti spasmi. Le cause più frequenti sono . da bere Pronto i ch r Utile pe lemi ha prob zione ti di deglu pasti veloci, eccessivo uso di bevande gassate, cattiva digestione dovuta a cibi poco digeribili. Trio Carbone Plus e Trio Carbone Gas Control sono prodotti naturali che possono aiutarci a ritrovare e mantenere il benessere intestinale. A base di Carbone Vegetale e di finocchio, favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali e ne limitano la formazione. Svolgono inoltre un’azione calmante e antispasmodica, favorendo la normalizzazione delle funzioni intestinali. DEPURARE L’ORGANISMO FA BENE ALLA SALUTE. Genziana, Ippocastano, Arnica, Amamelide, Iperico: erbe note da sempre per le spiccate virtù depurative. P er ritrovare il benessere occorre “depurare” l’organismo. Padre Raineri, attivissimo Sacerdote della Diocesi di Milano, quando si trovò afflitto da piccoli problemi di ordine fisico come digestione difficile, problemi articolari e cattiva circolazione scoprì, dopo attente ricerche, le virtù delle erbe depurative. Dalla sua esperienza e dall’abilità nel miscelare sapientemente gli ingredienti, Padre Raineri creò l’elisir Ambrosiano, che si dimostrò un ottimo aiuto per ritrovare il benessere fisico. Le virtù delle erbe officinali sono un “soccorso naturale” per quanti vogliono prevenire i piccoli disturbi quotidiani. L’esclusiva formulazione di Padre Raineri rappresenta oggi la salutare riscoperta di una antica tradizione, preziosa per depurare l’organismo e quando si sente il bisogno di un aiuto che unisca tutto il bene della natura, al buon sapore dell’amaro. IPPOCASTANO DEPURATIVO AMBROSIANO ARNICA IPERICO GENZIANA AMAMELIDE È fatto esclusivamente con Erbe naturali che conferiscono un gradevole gusto amaro-tonico. Un bicchierino dopo i pasti, liscio o allungato con un pò d'acqua, può essere d’aiuto alla salute. e avete difficoltà a prendere sonno e il riposo notturno fa a “pugni” con il vostro cuscino non preoccupatevi. La ricerca scientifica ha individuato nella carenza di Melatonina, sostanza ormonale prodotta di notte da una ghiandola del cervello, una delle cause alla base di questo problema di cui soffre circa un terzo della popolazione italiana. La vita stressante e le preoccupazioni di tutti i giorni, l’abuso di farmaci, la menopausa e per chi viaggia i continui cambi di fuso orario, sono alcune delle ragioni o stili di vita che sempre più frequentemente causano disordini nel ritmo sonno/veglia. L’assunzione di 1 mg di Melatonina, meglio ancora se potenziata con estratti vegetali specifici, contribuisce alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno e, quando serve, ad alleviare gli effetti del jet-lag: non a caso è stato coniato un detto, “una bella dormita e sorridi alla vita”. Oggi in Farmacia c’è Gold Melatonina, Melatonina 1 mg in compresse a due strati effetto fast e slow release “rapido e lento rilascio”. L’originale formulazione è arricchita con estratti secchi di Griffonia, Melissa e Avena, utili per favorire il rilassamento, il benessere mentale e il normale tono dell’umore. Gold Melatonina Affronta la vita con serenità. Chiedi l’originale al Farmacista. Notte dopo notte, Gold Melatonina ti aiuterà a riposare bene e a lasciarti alle spalle la sensazione di tensione dovuta alla stanchezza. Quando il cortisolo la fa da padrone: la Sindrome di Cushing. Dott. Fabio Colombo Dottore di Ricerca e Specialista in Endocrinologia. Endocrinologo, diabetologo, dietologo per la Dieta a Zona e consulente per la Chirurgia Bariatrica presso il Poliambulatorio Sanigest di Luino (VA) Il cortisolo è un ormone prodotto normalmente dalle ghiandole surrenali: una sua eccessiva produzione causa la Sindrome di Cushing. “Monstrua desnuda”, Juan Carreño de Miranda ,1680 L a sindrome di Cushing è un quadro clinico causato da un’esposizione cronica ad eccessivi livelli di cortisolo (o di corticosteroidi) nel sangue e deve il suo nome al chirurgo statunitense Harvey W. Cushing (1869-1939), uno dei fondatori della neurochirurgia. La sindrome può essere endogena (causata da un’eccessiva produzione di cortisolo a livello della corteccia surrenale) o esogena (conseguente ad assunzione di farmaci). Il cortisolo è un ormone prodotto normalmente dalle ghiandole surrenali ed è fondamentale per la vita in quanto permette all’organismo di rispondere alle situazioni di stress; la sua produzione segue un ritmo giornaliero ed è maggiore al mattino e minore nelle ore notturne. Alcuni pazienti sviluppano la sindrome a causa di un tumore delle ghiandole surrenali, altri perché a causa di un tumore dell’ipofisi (quasi sempre benigno) producono un eccesso di adrenocorticotropina (ACTH), un ormone che stimola i surreni a produrre cortisolo. Anche altri tumori, soprattutto quelli polmonari, possono a volte secernere ACTH. La sindrome di Cushing è più frequente nelle donne e si manifesta in genere tra i 20 ed i 40 anni. In questa sindrome si osservano frequentemente aumento del peso con obesità in particolare a livello del tronco (gobba di bufalo) e del volto (faccia a luna piena), rossore in viso, ipertensione arteriosa, perdita della memoria, difficoltà a mantenere la concentrazione, irritabilità, debo- lezza muscolare (a causa della perdita di proteine nei tessuti) e, nelle donne, irregolarità del ciclo mestruale ed eccesso di peluria. Si riscontrano spesso anche diabete mellito, osteoporosi, pelle sottile e fragile con facilità alle ecchimosi. Dato che non tutte le persone con sindrome di Cushing hanno gli stessi segni e sintomi e dato che molti riscontri di questa malattia, come l’aumento di peso e l’ipertensione, sono frequenti nella popolazione generale, può essere difficile diagnosticare questa patologia solo con l’esame clinico. Esistono però test di laboratorio che valutano se vi è un’eccessiva produzione spontanea di cortisolo e/o se il normale sistema di controllo degli ormoni non sta funzionando correttamente. I test più comunemente usati misurano la quantità di cortisolo nel sangue, nella saliva o nelle urine, la valutazione del ritmo giornaliero di questo ormone ed il dosaggio dell’ACTH nel sangue. In ogni persona la produzione di ACTH fa sì che in condizioni di normalità si registrino livelli di cortisolo massimi nelle ore del mattino con progressiva riduzione fino alle ore serali, dopodiché si ha un nuovo rialzo; inoltre la produzione di questa sostanza viene regolata in funzione dei livelli di concentrazione nel sangue. Nelle forme severe di sindrome di Cushing, la cortisolemia è costantemente elevata senza controllo e questo si rileva con una valutazione di questo ormone nelle urine delle 24 ore e con determinazioni del cortisolo nel sangue più volte nel corso della giornata. Continua a pagina 30 F A R M A C I A F I D U C I A 25 Lo sbiancamento professionale su denti vitali. U Dott. Dario Gaetani Studio Dentistico Brinzio (Va) Tel. 0332.435543 Vediamo quali sono materiali, metodi e qualche consiglio per avere denti bianchi grazie allo sbiancamento professionale. n sorriso è già gioia, ma può essere anche bellezza. Avere dei denti bianchi ed allineati può infatti modificare di molto il nostro impatto su noi stessi e sugli altri: a questo proposito esistono nuove tec- menti meccanici (polish, aripolish). Le seconde, intrinseche, possono essere suddivise in: endogene (fluorosi endemica, tetracicline, eritroblastosi fetale) ed esogene (nitrato d’argento, nitrato ammoniacale d’argento, amalgama, tabacco, fluoruro come pomice e bicarbonato. Per quanto riguarda invece quelle intrinseche, bisogna ricorrere a sostanze chimiche ossidanti che, riuscendo a penetrare e a raggiungere la zona di giunzione tra smalto e dentina, degradano i com- come prodotto reattivo intermedio. L’azione del perossido di idrogeno si manifesta mediante liberazione di ossigeno attivo, determinando una ossidazine dei pigmenti stessi all’interno dello smalto e tra i tubuli dentinali. Il perossido di idrogeno è un prodotto instabile e può essere utilizzato a varie percentuali che vanno dal 5 al 38%. Aumentando la percentuale, si aumentano sì la capacità ossidante, ma anche le proprietà caustiche e l’instabilità, pertanto si richiedono un’attenta manipolazione ed una conservazione a basse temperature. L’attivazione può avvenire mediante apporto di calore, luce (alogena, plasma, led, laser) e ultrasuoni. Il perossido di carbamide è un composto cristallino, disponibile in varie concentrazioni (16, 22, 35%), che in ambiente umido libera H2O2 e urea, suoi principali costituenti. niche che permettono di illuminare il nostro sorriso, anche se è importante comprendere che i metodi di sbiancamento tradizionale non sono sempre applicabili. Le Discromie dei denti vitali possono infatti essere legate a cause estrinseche o intrinseche. Le prime (batteri cromofenici, cibo, tabacco, colluttori, clorexidina) interessano la parte esterna del dente e sono quindi facilmente eliminabili per mezzo di stru- stannoso) e interessano l’intero spessore del dente. Esse si formano dall’interscambio e dall’assorbimento di sostanze tra smalto e dentina attraverso la saliva. In base al tipo di discromia, le tecniche da adottare sono diverse: le pigmentazioni estrinseche possono essere risolte attraverso un’igiene orale professionale, basata sull’utilizzo di strumenti manuali, sonici, ultrasonici e sostanze abrasive plessi sistemi colorati contenenti doppi legami aromatici e chinonici, trasformandoli in composti a basso peso molecolare, e cioè soprattutto in acidi carbossilici. Metodi. • In office I sistemi di sbiancamento alla poltrona (in office) utilizzano prodotti ad alta concentrazione per brevi periodi, pertanto possono essere considerati la prima ed unica scelta in caso di discromie moderate e in pazienti con poca compliance. Parte dell’effetto sbiancante al termine del trattamento è dovuta anche alla disidratazione dello smalto. Materiali. I principali materiali utilizzati per gli sbiancamenti di denti vitali hanno come minimo comune denominatore il perossido di idrogeno, sia come principio attivo principale, sia F A R M A C I A F I D U C I A 26 Lo sbiancamento professionale su denti vitali. Il principio attivo più utilizzato è il perossido di idrogeno a concentrazioni che variano tra il 35 e il 38%, mentre i sistemi di attivazione sfruttano per lo più la luce, sia alogena, al plasma, a led o laser. Alternative alla luce possono essere considerati gli ultrasuoni veicolati da apposite docce o attivatori chimici. In ogni caso, prima dell’appli- Conclusioni. Attualmente il mercato offre una vastità tale di prodotti, da permettere di adattare al singolo paziente un trattamento sbiancante ad hoc. In base alle esigenze e alle aspettative del paziente e in relazione al grado di discromia presente, si possono combinare le metodiche di sbiancamento professionale alla poltrona e domiciliare. QUALCHE CONSIGLIO •Durante il trattamento di sbiancamento dentale e per almeno 36 ore dalla sua fine sarà fondamentale evitare l’assunzione di cibi o bevande colorate. •Sconsigliabile inoltre effettuare trattamenti di mantenimento prima di tre mesi. •Evitare esposizioni prolungate e con concentrazioni elevate in pazienti con disturbi gengivali. •Consigliabile a fine trattamento l’utilizzo di paste a base di fluoro e nitrato di potassio al fine di velocizzare il ripristino dell’integrità dei tessuti duri del dente e di ridurre la eventuale sensibilità temporanea post trattamento. cazione del prodotto, è necessario pulire i denti con pomice e adottare dei meccanismi di protezione dei tessuti molli onde evitare lesioni caustiche degli stessi, ciò può essere ottenuto con la diga classica o con le cosiddette dighe liquide fotopolimerizzabili. • Home bleaching In questo caso il principio attivo viene applicato direttamente dal paziente, mediante mascherine individuali con serbatoi sulla superficie vestibolare per contenere l’agente sbiancante. Il principio attivo più utilizzato è il perossido di carbamide, a diverse concentrazioni che variano dal 16% per 6-8 ore al giorno al 22% per 30-60 minuti al giorno, durante due settimane. I due sistemi in office e home bleaching possono essere utilizzati singolarmente, oppure associati in caso di discromie severe, questi procedimenti richiedono una certa compliance da parte dei pazienti. 27 I nostri protocolli prevedono a seconda dei casi: • Per pazienti con alterazioni cromatiche poco evidenti: una seduta alla poltrona mediante 3 cicli di applicazione di perossido di idrogeno al 38%. • Per pazienti con discromie evidenti: due sedute alla poltrona a distanza di una settimana, mediante 2 cicli di applicazione a ogni seduta di perossido di idrogeno al 38%. • Per pazienti con discromie molto evidenti o con molte aspettative: si possono abbinare entrambi i trattamenti, personalizzando le sedute e il trattamento domiciliare, abbinato a seconda della necessità del caso da trattare. F A R M A C I A F I D U C I A da sapere Internet: wifi pericoloso per i bimbi, nuovo report lancia l’allarme. I genitori dovrebbero limitare l’esposizione dei propri figli al wifi in quanto potrebbe danneggiare la loro salute. I bambini, infatti, assorbirebbero più radiazioni degli adulti. A lanciare l’allarme è stato un report pubblicato sul Journal of Microscopy and Ultrastructure, secondo cui anche le donne incinte dovrebbero stare alla larga dai cellulari perchè i feti sono i più vulnerabili alle radiazioni. “I bambini assorbono più MWR degli adulti perchè i loro tessuti cerebrali sono più assorbenti, i loro crani più sottili e la loro dimensione relativamente più piccola”, hanno scritto i ricercatori. “Le donne incinte - ha detto la neurologa pediatrica Maya Shetreat-Klein - meritano di sapere che le radiazioni wireless possono avere un impatto sullo sviluppo del cervello. Stiamo assistendo a un aumento allarmante del numero di bambini con diagnosi di disturbi neurologici negli ultimi dieci anni, e tutto quello che possiamo fare per contribuire a ridurre questo tasso dovrebbe essere preso molto sul serio”. Gli autori del report hanno analizzato diversi studi pubblicati tra il 2009 e il 2014, documenti governativi, dati sui cellulari, ecc. “Belgio, Francia, India e altri governi tecnologicamente sofisticati stanno passando leggi o emettendo degli avvertimenti circa l’uso di dispositivi wireless da parte dei bambini”, hanno scritto, precisando che i produttori di smartphone dovrebbero avvertire a quale distanza minima sarebbe meglio tenere i loro aggeggi affinchè non vengano superati i limiti di esposizione alle MWR. Per i computer e i tablet, ad esempio, la distanza minima dal corpo dovrebbe essere di 20 centimetri. Inoltre gli autori hanno pubblicato raccomandazioni specifiche: le donne incinte dovrebbero evitare l’esposizione alle wireless; i bambini non dovrebbero giocare con giocattoli wireless; ragazze e donne adolescenti non dovrebbero mettere i cellulari nei loro indumenti; e il governo dovrebbe rivedere con urgenza i limiti di esposizione. le fiabe insegnano La piramide delle piramidi Giovanni Nello Franchi Giornalista [email protected] “M amma ho ancora il mal di pancia” si lamentò Marco mentre la mamma accanto al suo lettino gli accarezzava i fini riccioli biondi. “Tesoro sono le patatine, ne hai fatte fuori tre porzioni” gli ricordò la mamma, “Solo due mamma” protestò Marco. “Ora ti racconto una piccola storia istruttiva”. La mamma poggiò la testa sul cuscino e con voce leggera iniziò il suo racconto. “C’era una volta un bambino di nome “Ingordino” perchè quando era a tavola si dimenticava che per crescere bene è importante seguire le corrette regole alimentari”. Il respiro di Marco era ora più profondo e regolare: si era addormentato e già stava sognando. Ora si trovava in un grande campo tutto coltivato a carote. “Come mai sono capitato qui?” si chiese a voce alta. “Questo è l’inizio della strada che porta alla grande piramide della salute”: a pronunciare queste parole era stata una vocina acuta, proprio dietro le sue spalle. Sorpreso Marco si voltò e guardò con meraviglia il proprietario di quella vocina. Era un coniglio dal pelo bianco con alcune grandi macchie nere, con un buffo cappellino giallo da cui spuntavano due lunghe orecchie. Se ne stava ritto sulle zampine posteriori facendo continuamente saltellare il naso. “Della piramide della salute me ne ha parlato anche la mamma” rispose Marco al nuovo arrivato “Ma non sapevo si potesse vedere”. “Sono tante le cose che non sai, ti posso portare alla piramide”. Marco rispose di sì scuotendo il capo. Il coniglio allora si avvicinò alla prima fila di carote annusandole una ad una con il suo naso ballerino, poi ne toccò due con la zampetta ed esclamò: “Carote volanti siete pronte?”. Subito le due carote, di un bel colore arancione, si sfilarono dal terreno gonfian- si mossero veloci e silenziose, innalzandosi in volo. “Dobbiamo arrivare alla grande piramide prima che si faccia buio” gli gridò il coniglio mentre, con la sua carota volante, lo superava salendo sempre più in alto. Volavano già al di sopra delle nubi: sotto di loro scorreva una distesa bianca e morbida a perdita d’occhio. La velocità aumentava ed il coniglio pezzato si teneva stretto con una zam- dosi a dismisura e mettendosi distese, pronte per la partenza. Marco non credeva ai suoi occhi, ma non ebbe il tempo di meravigliarsi poiché il coniglio era già saltato a cavalcioni di una carota. Marco lo imitò saltando a cavallo della carota più grossa, pronto a partire. Il coniglio con la sua vocina acuta gridò “Carota volante portaci alla grande piramide!”. Marco ripete la frase e subito le due carote petta il suo berrettino perchè non gli fuggisse nel vento. Tutto era silenzio lassù. Finalmente la carota volante del coniglio iniziò a rallentare e subito dopo a ridiscendere seguita da quella di Marco. Si tuffarono nelle soffici nuvole che al loro passaggio si scansavano gentilmente; era come attraversare una galleria di morbida panna. Il coniglio, mentre faceva nuovamente saltellare F A R M A C I A il suo naso, indicò sotto di loro qualcosa. “Ci siamo” gridò per farsi sentire “Ecco la grande piramide della salute: la piramide alimentare”. Era immensa: dieci volte la casa dove abitava Marco e, come la sua casa, era composta da più piani; quello a terra grandissimo e gli altri sempre più piccoli, l’ultimo finiva a punta. “E’ su quella punta che atterreremo” lo informò il coniglio. Marco si rese conto di non aver mai visto nulla di simile. Appena messo piede a terra Marco domandò con grande curiosità “Come mai l’hanno costruita?”. “Lo scoprirai presto” spiegò il coniglio “La piramide alimentare ti indicherà cosa devi mangiare per star bene”, così dicendo si incamminò saltellando e tenendo per mano Marco. Tutta la superficie del piano era ricoperta di gelati e patatine e bibite e pizze e focacce e wurstel e panetti di burro: tutti facevano ala al loro percorso. Il coniglio si rivolse a un cono gelato che gli stava vicino - aveva occhi vispi e due gambette colorate fini come due cannucce “Spiega al nostro amico Marco chi siete” disse il coniglio. Marco si avvicinò e stette ad ascoltare. “Questo piano”, iniziò il cono gelato, “E’ dedicato a tutti quegli alimenti che piacciono ai bambini, ma che è consigliabile consumare occasionalmente”. Marco restò pensieroso e poi chiese “Quan- F I D U C I A 28 29 fagiolini, zucchine, un moltiplicarsi di colori che si perdevano a vista d’occhio. Erano tante testoline, tante manine che si agitavano al passaggio dei due. “Fermiamoci è troppo bello qui!” disse Marco. Ora erano circondati da ogni forma di frutta: a destra le mele, di fronte le banane, a sinistra arance e mandarini e poi dietro e tutt’intorno tanti alberi da frutta da non credere: pere, albicocche, uva, ciliegie e tutto quanto uno possa mai immaginare. Qui e là arrivavano noci, mandorle, nocciole e altra frutta secca da sgranocchiare anche tutti i giorni, ma in piccole quantità. Tra di loro scorreva un fiume di acqua limpida e fresca da bere più volte al giorno. I frutti erano scesi dagli alberi saltellando e tenendosi per mano, cantando e facendo un allegro girotondo intorno ai due nuovi arrivati. “Frutta, frutta, frutta, siamo la miglior frutta buona per la tua salute ...” poi, riprendendo fiato, “Siamo tutti buoni e ci puoi mangiare tutti i giorni”. Questo cantavano e ripetevano in coro. Marco si guardava intorno con gran meraviglia e gioia perchè ora aveva capito che verdura e frutta erano grandi amici per la sua salute. Tutti si davano la mano in un girotondo sempre più veloce. Poi nell’aria si udì un lungo fischio acuto, come un sibilo di un vecchio treno a vapore, tutta la frutta come per incanto ritornò sul proprio albero, appesa al proprio ramo. “Ora bisogna andare” disse allora il coniglio “La frutta e la verdura devono continuare la loro maturazione”. Marco capì che il viaggio era finito, ma aveva imparato che la corretta strada per crescere bene ed in salute era quella di seguire gli insegnamenti della piramide alimentare e dare ascolto ai consigli di mamma e papà. F A R M A C I A F I D U C I A News dalle aziende ■ MGK VIS REIDRATANTE JUNIOR L’energetico studiato per anche ad aumentare l’assori più giovani che sostiene bimento fisiologico di acqua l’attività fisica e mentale. e a mantenere prestazioni di MG.K VIS REIDRATANTE JUNIOR, a base di Carboidrati ed Elettroliti (Magnesio Triomig ® e Potassio) con Vitamine del Gruppo B, è appositamente formulato per la fase della crescita e dello sviluppo. Il Magnesio aiuta a ridurre stanchezza, resistenza durante l’esercizio affaticamento e contribuisce fisico prolungato. Le Vitamiall’equilibrio elettrolitico; in ne B favoriscono il metabolisinergia con il Potassio è utile smo energetico, la B6 e B12 per la funzione muscolare e in particolare contribuiscono del sistema nervoso. Le solu- alla funzione psicologica e zioni di carboidrati-elettroliti, del sistema immunitario. 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In farmacia Bioton Difesa Bambini Sciroppo 120 ml € 11,70 ws dalle aziende News dalle aziende News dalle aziende News dalle aziende News dal to occasionalmente?”, intervenne la bibita in lattina “Diciamo una volta la settimana, ma non tutti assieme: scegline uno solo alla settimana”. Mentre parlavano camminavano e, seguendo la stradina in forte discesa, erano già al piano inferiore. Qui i personaggi erano completamente diversi: polli, pesci, formaggi, latte, legumi e poi ancora, divisi da una bianca staccionata, hamburger, carne rossa magra, uova. Se ne stavano tutti al loro posto, muovendosi e bisbigliando tra di loro. Nel primo gruppo alcuni cartelli con piccole ali svolazzavano sopra le loro teste con la scritta: “Ci potete mangiare tre volte per settimana” i cartelli del secondo gruppo dicevano: “Ci potete mangiare una volta per settimana”. I cartelli seguirono per un po’ Marco ed il coniglio poi, quando i due passarono al piano inferiore, li salutarono sbattendo forte le ali. Il nuovo livello era ancora più grande e ricco di alimenti. Qui in bella mostra c’erano tutti i tipi di cereali come pasta e riso, pane, fiocchi di cereali, gnocchi. Se ne stavano pazientemente tutti quanti in fila, un po’ scuretti perché fatti di vere farine integrali e belli infarinati, pronti ad entrare in un caldo forno per poi uscirne con un bel color biscotto, pronti per essere mangiati. Un grande altoparlante ripeteva: “Gli alimenti di questo piano possono essere mangiati, a scelta, una volta al giorno”. Marco ora capiva che i consigli della mamma erano sempre stati precisi e corretti. Marco stava per dire qualcosa, ma venne attratto dal nuovo paesaggio che ora si presentava sotto di loro. Ai due ospiti non restava che visitare la grande base della piramide, ricca di tutte le verdure e tanta frutta. Tutt’intorno c’erano file di insalata e carote e pomodori e poi ancora peperoni, Quando il cortisolo la fa da padrone: la Sindrome di Cushing. Continua da pagina 3 Continua da pagina 25 I farmaci, invece, la mitica aspirina compresa, escono dalle fabbriche ad un certo prezzo, diciamo 10 euro per esempio, e passano in poche ma controllatissime ed efficienti mani: il depositario distributore, il grossista o distributore intermedio ed infine la farmacia. Il ricarico totale, da ripartire tra tutti i soggetti coinvolti, è di circa 4 - 5 Euro. Sul prezzo finale è quasi sempre applicato un margine di sconto. Si tratta di uno sconto facoltativo quando si parla di farmaci da banco o non soggetti a ricetta medica che può variare tra il dieci ed il venti per cento e di uno sconto obbligatorio, quando si parla di farmaci erogati per conto del Servizio Sanitario Nazionale, che va dal 3,75% al 19%. Ecco dunque il risultato finale. Il margine “cavoli” e “della malora” non abita in farmacia, almeno non più dagli ultimi quindici anni, al di là di ogni dubbio. Ci sono state negli ultimi anni anche aziende di importantissime dimensioni che hanno preso decisioni in linea con l’opinione del nostro disinformatore e sono partite alla carica pensando di andare a comprare i farmaci per due soldi o, addirittura, di riprodurli con un proprio marchio a costi ridotti; entrambe le iniziative hanno avuto esiti molto deludenti e sono state in massima parte annullate o revocate. Mi preoccupa però, e molto, che un soggetto che opera nel settore dell’informazione sia così poco informato! Vediamo se in futuro, sottoposto a stimoli adeguati, si prenda il tempo di assumere informazioni più corrette ed approfondite. On. Dr. Luigi Zocchi Presidente Federfarma Varese Infine, per diagnosticare la sede ed il tipo di patologia vengono utilizzate altre metodiche quali ecografia, TAC, risonanza magnetica nucleare (RMN) e PET. Gli unici trattamenti efficaci per la sindrome di Cushing sono l’asportazione del tumore ipofisario, la riduzione dalla sua capacità di produrre ACTH o l’asportazione della/e ghiandola/e surrenale/i. Ci sono altri approcci complementari che possono essere usati per trattare alcuni dei sintomi. Per esempio per il diabete, la depressione e l’ipertensione arteriosa si usano le terapie abituali. I medici possono prescrivere anche un’integrazione di calcio e vitamina D o altri trattamenti per prevenire l’assottigliamento delle ossa. La rimozione dell’adenoma ipofisario lascia solitamente intatto il resto della ghiandola; in tal modo essa alla fine funzionerà normalmente. Il tumore può tuttavia recidivare nel 15% dei pazienti, probabilmente a causa dell’incompleta asportazione durante l’intervento. Dopo l’operazione, in attesa del recupero dell’ipofisi e delle ghiandole surrenali, i pazienti devono assumere farmaci analoghi del cortisolo; solitamente si usano l’idrocortisone (Flebocortid) ed il prednisone (Deltacortene). Altre opzioni di trattamento includono l’irradiazione dell’intera ghiandola o la radioterapia diretta quando il tumore è visibile alla RMN. Esse possono essere usate come primo trattamento oppure nel caso in cui la chirurgia ipofisaria non abbia avuto completo successo. Queste metodiche possono richiedere fino a dieci anni per avere un effetto completo; nel frattempo i pazienti devono assumere farmaci per ridurre la produzione di cortisolo da parte dei surreni. Un importante effetto collaterale della radioterapia è che può colpire le altre cellule ipofisarie che producono ormoni differenti; come conseguenza fino al 50% dei pazienti ha la necessità di assumere una terapia sostitutiva ormonale (ormoni tiroidei, ormone della crescita, estrogeni nelle donne e testosterone negli uomini) per circa dieci anni dal trattamento. L’asportazione di entrambe le ghiandole ✓rubrica indirizzi Quando l’informatore è disinformato. ■ Dott.ssa Rachele Aspesi Cell. 348 6640785 [email protected] www.studiosanitario.it Pagina n. 23 ■ Ciatti Studio Dentistico 21100 Varese Via Rossini, 2 Tel. 0332 287198 21049 Tradate (Va) Via Cavour, 45 Tel. 0331 844507 20025 Legnano (Mi) Piazza Ezio Morelli, 7 Tel. 393 5042409 [email protected] www.ciattistudiodentistico.it Pagina n. 18 ■ La Farmaceutica Viale Lombardia, 64 21040 Castronno (VA) Tel. 0332 896051 Fax 0332 896061 [email protected] Pagina n. 13 ■ Le Terrazze Casa di Cura Privata Srl Via Ugo Foscolo 6/b 21035 Cunardo (VA) Tel. 0332 992111 Fax 0332 990074 [email protected] www.clinicaleterrazze.com Pagina n. 15 Striae rubrae in una sindrome di Cushing surrenali elimina la capacità dell’organismo di produrre cortisolo. Poiché gli ormoni surrenali sono indispensabili per la vita, i pazienti dovranno assumere glucocorticoidi (come il cortisone) e l’ormone mineralcorticoide fludrocortisone (Florinef), che controlla l’equilibrio dei sali minerali e dell’acqua, tutti i giorni per il resto della loro vita. Esistono infine dei farmaci che riducono la produzione di cortisolo a livello dei surreni ed altri che inibiscono la secrezione di ACTH. Queste terapie mediche trovano indicazione nei pazienti che non possono affrontare la chirurgia, in quelli in attesa dell’intervento quando è necessario un rapido controllo dei sintomi ed in quelli in cui si attende l’effetto della radioterapia. F A R M A C I A ■ Pavis s.p.a. Via Rossini, 11 21020 Buguggiate (VA) Tel. 0332 455463 Fax 0332 459748 [email protected] www.pavis.it Pagina n. 32 ■ Pool Pharma 20098 S. Giuliano Milanese (MI) Tel. 02 98281522 [email protected] www.poolpharma.com Pagina n. 2 - 14 - 24 - 31 ■ Sella Farmaceutici 36015 Schio (VI) Tel. 0445 670088 [email protected] www.sellafarmaceutici.it Pagina n. 7 La Legge Bersani (n. 248 del 4 agosto 2006) CONSENTE la pubblicità delle professioni sanitarie ed ausiliarie, delle case di cura private e degli ambulatori mono o polispecialistici attraverso periodici d'informazione. Questo giornale è a disposizione dei professionisti interessati. Contattateci allo 0332 435327 F I D U C I A 30 Kute-Oil Kute-Cream Kute-Fluid wellcare.it INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Gambe sane e belle come a vent’anni! Pelle riparata. Naturalmente. Pesantezza, gonfiore e inestetismi delle gambe? Da oggi in Farmacia un prodotto unico, innovativo e completo. G li inestetismi e il gonfiore delle gambe diventano per molte donne un chiodo fisso nei mesi che precedono l’arrivo dell’estate e della fatidica prova bikini. 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