rassegna stampa

Buongiorno, il mattinale CGIL di oggi Venerdì 20 febbraio Ultime ore per capire il destino della Grecia. Oggi si riunisce a Bruxelles un Eurogruppo straordinario che dovrà decidere sulla proposta avanzata dal governo di Atene di una dilazione di sei mesi per il rientro dal debito e per il flusso del prestito. Alla riunione di Bruxelles la Germania non si presenta unita perché per la prima volta si sono registrate importanti aperture nei confronti del governo guidato da Tsipras. Ieri è stata la stessa cancelliera Angela Merkel a telefonare a Tsipras. Il premier greco e il suo ministro Varoukakis ribadiscono però il punto centrale: l’austerità ha fallito, ora bisogna cambiare politiche. In Italia il Consiglio dei ministri è pronto a varare i decreti attuativi del Jobs Act dove potrebbero essere confermati anche i licenziamenti collettivi. Visto l’affollamento dei temi all’ordine del giorno, il governo non è invece in grado di discutere e varare la riforma fiscale e viste le reazioni dei sindacati è rinviata anche la decisione sull’Agenzia unica della sicurezza sul lavoro. E a proposito dell’altra sicurezza, quella pubblica, è polemica sulla gestione dell’ordine pubblico a Roma dopo l’assalto al centro storico da parte degli hoolligans olandesi. Il governo italiano chiede le scuse e i danni. La Cgil ha chiuso ieri il suo viaggio della legalità, ma il tour è stato solo l’inizio di un nuovo impegno, perché la battaglia contro la corruzione, lo sfruttamento, l’evasione fiscale e l’illegalità è il fondamento del lavoro FINISCE IL TOUR, MA IL VIAGGIO DELLA LEGALITA’ CONTINUA "Faremo meno chilometri forse, ma abbiamo molta strada ancora da fare. Ci abbiamo sempre messo la faccia, a differenza di tanti altri, ed è per questo che continueremo a farlo. Pensiamo di avere il diritto‐
dovere di indicare quali sono le situazioni che rendono più difficile il nostro agire da sentinelle della legalità”. E' quanto ha detto Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, concludendo ieri a Roma il Viaggio della Legalità che ero partita lo scorso 27 ottobre da Milano nell'ambito della campagna nazionale “Legalità: una svolta per tutte”, e ha attraversato l’intera penisola. “Un viaggio della legalità ‐ ha spiegato Camusso ‐ non è un astrazione, ma la consideriamo una precondizione del lavoro. Lo vorremmo dire ai tanti teorici del lavoro purché sia, che dimenticano spesso che un lavoratore che è in una condizione di non legalità è un lavoratore che è in condizioni di schiavitù. E' una cosa insopportabile in un paese civile. Quando si fa una legge sul lavoro che rende lecito infrangere la legge, si da' il messaggio che ci sono due pesi e due misure, che se sei ricco e potente puoi fare quello che vuoi e se sei povero e debole non lo puoi fare. Così si rendono legittimi comportamenti illegittimi. E' una logica sbagliata, vuol dire deresponsabilizzare tutti”. Alla manifestazione di ieri che si è svolta alla Casa del Jazz di Roma (bene confiscato alla mafia) e di cui si racconta la cronaca su rassegna (www.rassegna.it) sono intervenuti il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, Alfonso Sabella, assessore alla Legalità di Roma Capitale, Giuseppe Pignatone, procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pecoraro, prefetto di Roma, Guido Fabiani, Assessore Sviluppo economico e attività produttive della Regione Lazio e Rosy Bindi, presidente della Commissione antimafia. Tra le cronache dei quotidiani sull’evento di ieri, da segnalare anche il pezzo di Davide Manlio Ruffolo sul giornale freepress, Leggo: “La Cgil: confiscate alla mafia 400 aziende nella Capitale” (p.19). Sul manifesto scrive Antonio Sciotto: “Corruzione, evasione, appalti: il pulmino della Cgil fa tappa nel Palazzo del governo. Prove di dialogo sulla legalità” (p.5) CAMUSSO: SI SOTTOVALUTANO I DATI ISTAT SULL’IMPOVERIMENTO "Usiamo sempre due parametri per capire cosa concretamente sta succedendo: il livello della disoccupazione, e nessuno ne prevede una significativa riduzione; e la capacità di acquisto delle famiglie, ed è evidente a tutti che invece c'è un impoverimento". Si tratta di "un fenomeno sconosciuto fino a qualche anno fa di lavoratori impiegati a tempo pieno, e che non ce la fanno a vivere dignitosamente e sono sulla soglia della povertà". Lo ha detto ieri il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commentando i dati Istat in base ai quali una famiglia su quattro è in difficoltà. Su questo fronte, ha detto ancora Camusso, "non vediamo nessun segnale positivo, perché è vero che alcune imprese hanno iniziato a riassumere, ma a fianco di queste ci sono migliaia e migliaia di lavoratori che non hanno più ammortizzatori sociali". BARBI (CGIL): I DATI OCSE NON SONO CREDIBILI “Dopo sette anni di stime sbagliate, come si può credere che le previsioni dell'Ocse siano realistiche?”. Così il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi, in merito al rapporto diffuso ieri dall'istituto parigino sull'Italia. Per il dirigente della Cgil, “dal 2007 al 2014 le previsioni elaborate dall'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, relative alla crescita del Pil italiano per l'anno successivo, si sono dimostrate sistematicamente troppo ottimistiche. La distanza registrata con la realtà in sette anni è di oltre 10 punti di Pil, che, cumulati, sono circa 200 miliardi annui”.Gli errori del passato non serviti da lezione, continua Barbi: "Anche stavolta il modello econometrico dell'Ocse prevede che nel 2015 e 2016, complessivamente, l'Italia crescerà di 1,7 punti di Pil, nonostante un'inflazione tra lo 0,2 e lo 0,5%, e un tasso di disoccupazione ancora attorno al 12% nel biennio considerato", dati previsti dalla stessa Ocse. E’ SCONTRO SULL’AGENZIA UNICA PER LA SICUREZZA SUL LAVORO “La bozza del decreto che abbiamo potuto leggere dice chiaramente che il fine del provvedimento è il mero risparmio, quantificabile in circa 15‐20 milioni di euro” spiega Sebastiano Calleri, responsabile Sicurezza della Cgil nazionale, in una conversazione con RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it).. “Un risparmio – continua – che è particolarmente pregiudizievole per il funzionamento del ministero del Lavoro. Il provvedimento, infatti, dice che si chiuderanno tutte le Direzioni interregionali e tutte le Direzioni territoriali del lavoro: in pratica si ridisegnano il ministero e le sue competenze, e questo senza alcun confronto”. Ma sono molti gli aspetti critici sottolineati dalla Cgil: la mancanza di qualsiasi riferimento alla formazione e all’aggiornamento del personale, l’assenza di risorse aggiuntive, la previsione di eliminare ogni possibile “sede fisica” per gli ispettori del lavoro, fino al fatto, conclude Calleri, che nulla viene detto “sulla sorte delle persone che oggi si occupano concretamente di sicurezza e delle relative ispezioni, che afferiscono in gran parte ai servizi territoriali delle Asl, con il conseguente più generale problema di coordinamento di tutte le forze in campo”. È quindi ormai scontro aperto tra governo e sindacati sull’istituzione dell’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, prevista per il 1 gennaio 2016. Il progetto del governo, contenuto nella legge delega sul Jobs Act, di riunire in una sola struttura i servizi ispettivi di ministero del Lavoro, Inps e Inail, avrebbe dovuto essere portato oggi all’esame del Consiglio dei ministri sotto forma di decreto attuativo, ma la decisione è stata rimandata. Dopo l’incontro con il ministro Poletti, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa hanno indetto una giornata di mobilitazione per oggi, con assemblee e volantinaggi in tutta Italia, e un presidio nazionale davanti la sede romana del ministero del Lavoro. Dell’agenzia Unica e delle ultime decisioni del governo dopo l’incontro di ieri tra i sindacati e il ministro Poletti parla oggi sul Sole 24 ore Davide Colombo: “Agenzia ispettiva unica, il decreto slitta” (p.3) PORTI: VENERDI’ 6 MARZO SARA’ SCIOPERO NAZIONALE Sciopero nazionale di 24 ore venerdì 6 marzo dell’intero settore portuale, 12 ore per i servizi tecnico nautici. Lo hanno proclamato unitariamente Filt‐Cgil, Fit‐Cisl e Uiltrasporti spiegando che “è preoccupante la diatriba di competenze tra ministero dei Trasporti e ministero dello Sviluppo economico. Infatti il Disegno di legge ‘Concorrenza’, redatto dal Mise e pronto per essere presentato nel Consiglio dei ministri di oggi, sconvolge l’attuale sistema regolato presente nei porti con gravi ricadute sociali. Contemporaneamente il Mit sta preparando la propria ‘riforma’ della legge 84 del 1994 senza consentire ai sindacati di partecipare in maniera costruttiva e tenendoli all’oscuro circa i contenuti”, si legge in una nota sindacale unitaria. Secondo i sindacati del settore, “il sistema di regole vigente nei porti va mantenuto in quanto garantisce stabilità e qualificazione del lavoro, sicurezza di tutti gli addetti, della navigazione e dell’utenza e l’attuale regolamentazione dei servizi tecnico nautici è garanzia per la sicurezza nei nostri scali. Serve inoltre l’applicazione, anche per la parte economica, a tutti i dipendenti delle Autorità portuali del contratto nazionale dei porti”. “Se la proposta di legge – sostengono Filt, Fit e Uilt – sarà un regalo alle lobbies e sarà contro il lavoro si preannuncia, a partire dallo sciopero del 6 marzo, un conflitto molto esteso in tutti i porti”. ALMAVIVA. PRONTI 1500 LICENZIAMENTI Per Almaviva sono già pronti 1500 licenziamenti, con 200 contratti di lavoratori a progetto che non saranno più rinnovati. Questo accadrà se Almaviva perderà la commessa Wind, dopo aver già perso le commesse 060606 del Comune di Roma, 020202 del Comune di Milano, e dopo la riduzione del traffico Tim, Sky e Vodafone. E’ quanto è stato comunicato ieri dalla direzione aziendale al coordinamento nazionale delle Rsu Almaviva, riunito nella sede di Confindustria a Roma insieme alle segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl. “Si aggrava ulteriormente la situazione di Almaviva Contact: la prossima assegnazione della commessa Wind ad altro fornitore, in assenza di reali misure di salvaguardia occupazionale, apre le porte a uno scenario terribile, con 1.500 licenziamenti e lo spettro della cassa integrazione straordinaria.” Lo afferma Riccardo Saccone, della Slc Cgil nazionale. “La commessa Wind – spiega Saccone –, gestita sino ad oggi da Infocontact, assegnata in Calabria ad altro fornitore, non è tranquillizzante. L’offerta del nuovo aggiudicatario, per l’assunzione dei lavoratori prevede condizioni pesantissime, per le persone e per il settore, che dimezzano le ore lavorate e azzerano gli scatti di anzianità”. IN AGENDA Oggi Pasian di Prato (Udine) ‐ Enaip, sala Congressi, Via Leonardo da Vinci 27, ore 9 Iniziativa Cgil Friuli Venezia Giulia su 'Reddito di base tra lavoro e welfare' Interviene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso Roma. Libreria Arion Monti, via Cavour 255, ore 18. Presentazione del libro “La casa negata” (Ediesse) con l’autore Gaetano Lamanna, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Giovanni Caudo, Marica di Pierri (Associazione A sud), il giornalista Giuseppe Pullara e il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Claudio Di Berardino. Martedì 24 febbraio Palermo. Cgil regionale, ore 9,30. Seminario sul Jobs Act. Partecipa il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino Mattinale chiuso alle 7. Sul sito della Cgil, in intranet, la rassegna stampa completa a cura dell’Ufficio stampa disponibile dalle 10,30