CRONACHE Corriere della Sera Martedì 17 Febbraio 2015 23 Il liceo Classico doppiato dal Linguistico I primi dati delle iscrizioni alle scuole superiori: Scientifico oltre il 25 per cento, i Tecnici superano il 30 Greco e latino piacciono di più al Sud, record nel Lazio. Si conferma la «femminizzazione» del Ginnasio Il De profundis del liceo Classico e la fine della sbornia collettiva da Masterchef. Le prime indiscrezioni sulle scelte di famiglie e studenti alle prese con le iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico (chiuse, online, il 15 febbraio) confermano, appunto, il calo delle preferenze per il liceo Classico (sceso al 5,5%, contro il 6,1% del 2014 e il 10% di 8 anni fa), mettono sul podio gli istituti Tecnici (oltre il 30%, con maggior gradimento per il settore Tecnologico che per quello Economico), promuovono liceo Scientifico (che supera il 24,5%, in crescita negli ultimi tre anni) e Linguistico (che doppia il Classico). Quasi dimezzate le richieste per i Professionali, che con 60 mila iscritti nel settore Servizi si lasciano alle spalle un paio di stagioni record, quando l’Istituto alberghiero, da solo, raccoglieva 50 mila ragazzi. Oggi in totale si aggiudicano il 17% della torta. Tutti dati che andranno confermati nei prossimi giorni, quando lo staff del ministro avrà elaborato le statistiche dettagliate per tutti gli indirizzi. Sarà interessante, per esempio, verificare se i numeri avalleranno l’andamento difficile, nell’istruzione tecnica, per il corso «Costruzione, ambiente e territorio» con cui la Riforma dei cicli superiori ha reinventato la figura del geometra, ma che sconta un appannamento legato al diverso nome e alla crisi dell’edilizia. O se a intercettare gli studenti in fuga dagli studi classici sono, come sembra, soprattutto i licei linguistici (al 10%) e artistici (4%). Intanto, questa la prima, informale fotografia dei 480.413 studenti che hanno proceduto all’iscrizione attraverso Internet (un milione e mezzo comprese anche quelle per il primo anno di elementari e medie). A loro si aggiungeranno i ritardatari, che porteranno il totale vicino ai 507 mila che lo scorso anno sono entrati nella scuola «dei grandi». Si conferma dunque la preferenza per le materie scientifiche, le conoscenze informatiche, le lingue straniere. Ancora dominante la «licealizzazione» (se si allarga lo sguardo a comprendere licei delle scienze umane, artistici, musicali, si supera il 50% delle scelte). Un altro dato che sembra consolidarsi è l’avanzata dei licei al Centro-Sud: al liceo Clas- Il sistema Secondo i dati del Miur «quasi il 70% delle famiglie ha effettuato l’iscrizione online per conto proprio, senza recarsi nelle scuole» Al Nord va il primato delle iscrizioni online: più dell’80% dei genitori del Settentrione ha iscritto il figlio dal proprio pc o tablet L’ex ministro I dati La scelta dell’indirizzo 30,5% Istituti Tecnici 24,5% Liceo Scientifico Iscrizioni al Classico Tot. 19.000 Domande di iscrizione online inviate dalle famiglie +6,3% Maschi 5.700 4% 1.514.995 Liceo rispetto 13.300 Femmine Artistico al 2014 5,5% Le scelte Liceo 8,4% 8,6% 9,2% 1.483.104 Classico inviate alle scuole statali 3,5% 3,7% 4% 8,5% Liceo 17% 10% Scienze Friuli V.G. Basilicata Lazio Professionale Liceo Linguistico umane Emilia R. Lombardia Calabria 480.413 iscrizioni alle scuole superiori d’Arco sico, in Emilia Romagna si sono iscritti il 3,5% degli studenti, in Friuli Venezia Giulia il 3,70%, in Lombardia il 4%. Boom nel Lazio (quasi uno studente su dieci), in Calabria (8,60%), in Basilicata (8,4%). Altro fenomeno immutato, la «femminilizzazione» degli studi classici (un tempo scuola della classe dirigente), dove le ragazze battono i maschi 70 (per cento) a 30. «Un ottimo corso di studi, che però dovrebbe adottare più buon senso ed equilibrio, soprattutto nelle valutazioni», sostiene un esperto di giovani e di orientamento come Francesco Dell’Oro. La scuola, dice, deve richiedere impegno, non sofferenza. E passione, curiosità. Se no finisce per alimentare quel drappello (46 diplomati su 100) che — si legge nell’ultimo rapporto Almadiploma — se potesse tornare indietro, farebbe altro. Antonella De Gregorio antdegre © RIPRODUZIONE RISERVATA Su Corriere.it Leggi gli aggiornamenti sulle iscrizioni e sul pianeta scuola su corriere.it/scuola Berlinguer: «Programmi da ripensare» Onorevole Luigi Berlinguer è finita l’epoca degli italiani popolo di poeti e intellettuali? «Non direi. Nel nostro Paese sbattiamo ogni minuto contro la romanità, la classicità. Non possiamo ignorare le nostre radici e il nostro presente. Dobbiamo però penetrarli attraverso l’economia, i comportamenti, l’arte dell’epoca». Risponde così l’ex ministro dell’Istruzione, un sostenitore della cultura classica. Che per spiegare come rendere attuali e seducenti gli studi umanistici («in declino netto e assoluto», ammette) prende in prestito una citazione del latinista Maurizio Bettini: «Più Pompei, meno consecutio temporum: bisogna puntare su quello che una lingua può dirci della mentalità e della cultura di un popolo, studiarne la civiltà più che la morfo-sintassi». Si può reinventare il liceo Classico? «Sì, e lo spiegheremo in un convegno-dibattito che con un gruppo di lavoro di “amici del Classico” terremo in autunno al Politecnico a Milano. In sostanza spiegheremo che è importante tenere alta la componente teorica, ma anche introdurre novità che assicurino sbocchi lavorativi come economia, diritto, finanza; e poi lo studio delle arti praticate: musica, pittura, poesia; non la storia dell’arte, che è materia filologica». Didattica e contenuti da rivedere, insomma? «E più flessibilità negli ultimi anni, perché i ragazzi possano scegliere da soli greco e latino, retorica e dialettica». Può il liceo Classico tornare a essere la fucina delle élite intellettuali del Paese? «Deve. In gioco c’è un brand tutto nostrano, fatto di scienze umane e antichità, da rilanciare». A. D. G. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’epidemia Padova Ebola, in Liberia si torna in classe dopo sei mesi Rissa tra genitori alla partita di calcio dei «pulcini» Per la prima volta dopo sei mesi in Liberia sono state riaperte decine di scuole per evitare la diffusione del virus Ebola. Secondo il viceministro dell’Istruzione, Remses Kumbuyah, negli istituti sono stati distribuiti più di 500 kit con termometri e disinfettanti per lavarsi le mani. È stato poi chiesto ai presidi di fare in modo che in ciascuna classe non ci siano più di cinquanta studenti, «per evitare il ritorno dell’epidemia». Durante la sospensione quasi un milione di studenti hanno seguito le lezioni via radio. Insulti, schiaffi, spintoni, pugni. Sugli spalti è successo di tutto. Protagonisti: i genitori dei calciatori «pulcini», classe 2005, in campo. Il tutto è successo domenica durante l’amichevole nel Padovano tra i ragazzini della «Caminese» e dell’«Union Cadoneghe». La miccia l’ha accesa un’azione fallosa tra due bambini: il papà del ragazzino finito a terra ha lamentato la durezza del tackle, ma è stato rimbrottato dalla mamma dell’altro ragazzino. Poi la zuffa. Per dividere i contendenti sono dovuti intervenire i carabinieri. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 8727381
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