27 GIORNALE DI BRESCIA VENERDÌ 20 FEBBRAIO 2015 DACIA LE SERIE LIMITATE DEL DECENNIO HONDA NUOVA HR-V IN ARRIVO PER L’ESTATE ■ Nel decimo anniversario del debutto del marchio in Europa occidentale, Dacia ha realizzato versioni in edizione limitata per ciascun modello della gamma. Le varianti speciali di Sandero, Duster, Lodgy, Dokker, Logan e Logan Mcv saranno esposte in anteprima al Salone di Ginevra. ■ La nuova Honda HR-V sbarcherà in Europa la prossima estate. Il crossover giapponese sfrutta la piattaforma della Jazz con il serbatoio posizionato sotto i sedili anteriori. La gamma europea comprenderà solo versioni a trazione anteriore con 1.5 benzina V-Tec da 130 Cv e e 1.6 Diesel da 120 Cv. Piaggio Mp3 300 LT restyling Evoluzione tecnica della specie Il tre ruote che sfida le dure sconnessioni delle strade urbane si rinnova nel look, ma le novità più interessanti riguardano la tecnica che diventa sempre più raffinata a partire dal monocilindrico 4 tempi ■ Da quasi dieci anni la Piaggio ha nel suo ricco listino di scooter anche l’MP3,l’innovativotreruote(dueanterioriparallele)cheinvariecilindrateediversi equipaggiamenti è stato venduto, sino a oggi, in quasi duecentomila esemplari.L’MP3300LT,declinatooggiinvarie versioni, è una cubatura media tra il più grosso 500 e le versioni più piccole (anche 125 cc., anche con tecnologia ibrida), in parte oggi sostituite dai nuovi MP3chehannoricevutounnotevolerestylingenonsolodalpuntodivistaesteticoma anche da quello tecnico e funzionale. Questo progetto a tre ruote, interamente Piaggio e con una notevole messe di brevettiregistrati,èdavverobenriuscito ealdilàdelloscetticismoinizialenondel tutto ancora superato (è una moto vera come la più classica delle due ruote? è sicura? è piacevole come uno scooter tradizionale?, ecc.) va detto che la concorrenza,enonsoloeuropea,sistaconcentrando su questi mezzi a più ruote (anche a quattro ruote) che, in un futuro nontroppo lontano,potrebbero coinvolgere qualche costruttore nel rendere a treruote modelli di moto«vere» e quindi non solo gli scooter sin qui visti. Peugeot, Quadro e Yamaha si sono già cimentati in questo esercizio a tre ruote mediandodall’ideaoriginariaitalianaalcuneideedibasementrealtre,sonostate sviluppate comunque su un tema «a tre ruote» del tutto Made in Pontedera. Aconfermadellabontàedellaeccellenza del Piaggio MP3 va detto che soprattuttoinFrancia(einparticolareaParigie negliimmediatidintorni)questosimpatico, comodo, sicurissimo e performante tre ruote si vende molto bene (a ritmo di quasi 10.000 esemplari all'anno), confermandocheicuginitransalpinidiquestomezzo hanno apprezzato lasicurezza dell’insolito schema ciclistico che nel caotico traffico cittadino fatto anche di asfalto (e cordoli, e rotonde, ecc., ecc.) nonsemprelisciocomel’oliofaemergereisuoilatimigliori.Lepremessedisuccesso progettuale (con qualche critica solo sulla notevole massa complessiva) e di riuscita commerciale - ahimè per oranontropporeplicatainambitonazionale - hanno portato a questa versione di 300 centimetri cubi di cilindrata con unprezzodilistinoabbastanzacontenuto (da 7.600 Euro, ABS compreso; MP3 LA SCHEDA PREGI Sicurezza generale impensabile su una moto a due ruote. Progetto italiano molto imitato. Ottimo il monocilindrico Piaggio. ABS e ASR (freni e controllo di trazione). DIFETTI Peso non proprio contenuto. Il prezzo è di fascia alta (ottime le finiture). LISTINO Da 7.600 Euro (con ABS) ACCESSORI: Bauletto posteriore. Parabrezza più ampio. Yourban a 7.000 Euro) che ha ancheilpregiodipoteresserecondotta da un guidatore in possesso della sola patente «B» (quella dell’auto). L’estetica del MP3 300 LT ha usufruito di tutti quei cambiamenti (in realtà un completo restyling) che il tre ruote Piaggio aveva subito qualche stagionefa:leformegeneralisonostaterinnovatesoprattuttonellaparteposterioreconunasellaoggipiùampia e comoda ed è diversa anche la posizione in sella (maggior spazio dietro allo scudo anteriore) per un comfort sempre elevato. Come negli scooteroni di media cubatura anche l’MP3puòvantareunampiospazio dottolasella(èpresenteunacomodapresa 12volt)capacedicontenereduecaschi. Il motore del 300 a tre ruote fa parte dei monocilindrici, ovviamente a quattro tempi, della miglior produzione Piaggio: ilraffreddamento è a liquido, è presente l’iniezione elettronica mentre la testata è dotata di quattro valvole comandate da un singolo albero a cammes; come (quasi) sempre accade in questi mezzi scudatilatrasmissionefinalesibasasul classicoCvt(ContinuouslyVariableTransmission), morbido e progressivo ma grintosamente reattivo quando si richiama con decisione tutta la potenza erogata dal monocilindrico: inpraticasihalacomoditàdiguidadiun cinquantino monomarcia con la potenza, la coppia e lo spunto di un 300. Sul 300 LT è presente di serie l’ABS (ormai accessorio indispensabile e, tra l'altro, prossimamente obbligatorio su tutti i motocicli)el’MP3puòvantareilcontrolloditrazione(ASR-AccelerationSlipRegulation), ausilio elettronico da non disdegnareneltrafficocittadinofattodiinsidiose(escivolose)striscecoloratenon sempreamiche deimotociclia dueruo- te.Ledueruoteanteriori,conillorosistema ammortizzante, sono coordinate da congegnielettroniciedicontrollochevariano(allabisognaedicontinuo)l'idraulicadellestessesospensioniedelreparto freni: in pratica c'è la possibilità di non poggiare i piedi per terra nelle soste e ancheilcavallettosirivelainutileperché l’MP3 è capace di trovare un suo equilibrio statico. Luca Scarpat Hyundai In arrivo la Tucson year 2015 ■ Dalla prima Santa Fe distribuita nel lontano 2001, Hyundai ha consegnato più di un milione di Suv ai clienti italiani ed europei (oltre 130mila in Italia), certificando l’importanza del brand nel mercato continentale. La nuova Tucson rappresenta quindi un modello chiave nel business europeo del marchio, se pensiamo che il segmento C-SUV già nel 2014 valeva il 22 % del fatturato dell’azienda. La nuova Tucson adotta un’ampia griglia esagonale, che si collega con i fari a led per creare un insieme unico e originale. Per esaltare il design di questo crossover, si è deciso di spostare indietro il montante anteriore, che si disconnette così visivamente dal lungo cofano motore accentuandone il profilo filante con ampi passaruota. La Tucson sarà disponibile con una vasta gamma di motorii tutti euro 6. Spiccano i due motori benzina: il 1.6 Gdi ad iniezione diretta (135 Cv) a cui si affianca la nuova versione turbo 1.6 T-Gdi da 176 Cv, sarà abbinata sia al cambio manuale a 6 marce o alla nuova trasmissione sequenziale a 7 rapporti con doppia frizione (7Dct). Tre i Diesel, che spaziano dal 1.7 Crdi (115 Cv) alle due versioni 2.0 Crdi: 136 o 184 Cv. In vendita in Italia nella seconda metà del 2015. Bmw X5 col «furbo-diesel», piacevole sorpresa ■ Strano Paese, l’Italia. Unico al mondo, ha talmente reso fiscalmente difficile la vita alle vetture di grossa cilindrata, da farne crollare il mercato, perdendo lucrosi introiti di Iva (il 22% su listini di 70mila euro ed oltre sono tanti soldi, come pure si guadagna ogniqualvolta si riempiono serbatoi di carburante di 75 o 80 litri) e frenando l’indotto (ad esempio, degli pneumatici di grande misura). Ma, tant’è. Ma molti costruttori sono corsi ai ripari, sviluppando propulsori (specie Diesel) di cilindrata «limitata» a 2.0 litri che, grazie a doppie turbine ed all’elettronica, erogano potenze sufficienti a fornire prestazioni elevate, rimanendo al riparo dal fisco e con- sentendo a chi ne ha la possibilità (senza dimenticare che molte vetture sono aziendali per i ruoli dirigenti) di fruire di vere supercar. È il caso della Bmw, che ha introdotto tra le nuove X5 la versione 25d, sia come xDrive (4x4) sia sDrive (2x4) con propulsore Diesel biturbo di 2.0 litri, che eroga 218 Cv (160 kW) ed un gran coppia di 450 Nm a 1500 giri. Grazie a Bmw Italia, abbiamo sottoposto ad un «long test drive», una sDrive 25d, a trazione posteriore. Salire a bordo di una X5 è sempre una gran bella sensazione: la vettura è imponente (4,89 metri la lunghezza e ben 1,98 la larghezza), l’abitacolo è sontuoso e comodissimo, anche Nautica Flotta Hobie protagonista sul Garda CgnB50uOmG6xuCKrzTSnCjuMmDoxTPmX3fZ/cpIeU9o= ■ Il lago di Garda offrirà un’occasione unica per gli appassionati dei multiscafi. Dal 23 luglio al primo agosto raggrupperà a Campione di Tremosine tutte le flotte del cantiere Hobie, i piccoli catamarani da spaggia che hanno fatto navigare migliaia di persone. In successione si correrà il Mondiale Multi World delle classi Dragoon, dell'Hobie 14, del Tiger e del Wild Cat, i due modelli della formula 18. Ma non finisce qui. Nelle stesse date si assegneranno i titoli Europei per l’Hobie 16, il titolo giovanile, il master, il grand master, il great master, e il femminile. La base logistica sarà lo scivolo di Univela (che è il più largo d’Europa) e l’organizzazione in acqua sarà curata dal Circolo Vela Gargnano con il patrocinio di Federvela e 14a Zona di Federvela. Più che un Multi Mondiale ed un Multi Europeo sarà una vera fiera della produzione, la presentazione dei modelli più performanti dei multiscafi. Come il Wild Cat che è un formula 18, al pari del Tiger, datato 1995, ma ancora oggi diffusissimo. La lunghezza per questi cat è di 5 metri e 46 centimetri. Qualche centimetro in più per il Tiger che misura 5 metri e 51 centimetri. Il Dragoon è firmato da Hobie Cat Europe, che ha progettato questa nuova barca per rispondere ai requisiti imposti dalla Federazione Francese della Vela per l’insegnamento e la competizione su catamarani nella categoria Minimes (12-14 anni). La lunghezza è di quasi 4 metri, 3.91 per la precisione, omologazione Cee. I 16 ed i 14 piedi non hanno bisogno di presentazione visto che animano le scuole veliche di tutto il Mondo. L’appuntamento è così nel cuore del parco Alto Garda, dove i campi di gara saranno distribuiti tra Campione e l’isolotto del Trimelone, con la voglia di correre verso il futuro che nel mondo velico è propria dei multiscafi. Sandro Pellegrini per guidatori e passeggeri di taglia XXL. Nulla da segnalare sul fronte delle dotazioni di comfort ed infotainment che, ovviamente, sono al top, come pure di serie è il cambio automatico 8 marce, secondo noi il migliore oggi sul mercato. La differenza dalla «classica» X5 3.0 col Diesel 6 cilindri (che rimane un motore fantastico) è tutta sotto il cofano: va detto che il 2.0 non delude affatto, anzi. Spinge forte da subito e non mostra segni di fatica nel portarsi appresso le oltre due tonnellate del grande Suv tedesco; del resto anche i dati parlano chiaro, con il classico 0-100 km/h staccato in 8,2" e la velocità massima che supera i 220. La trazione posteriore, grazie anche ad una imponente serie di sistemi di controllo elettronico (stabilità, slittamento, angolo di sbandata, ecc.) è impeccabile e mantiene sempre la vettura perfettamente controllabile, anche sul bagnato. Anzi, per essere cattivi abbiamo pure portato la X5 sDrive sugli sterrati attorno al Circuito di Franciacorta: per farla scodare abbiamo dovuto disinserire tutti i sistemi elettronici e mettere il cambio in Sport, ma anche così si è scomposta pochissimo, accontentandosi di modeste controsterzate. Anche il consumo è stato una sorpresa: non siamo mai scesi sotto i 12 km/litro. Notevole per un simile «bestione». I vantaggi di questo lussuoso «furbo-Diesel» sono nel listino: si va infatti da 56.140 (versione base) a 68.390 euro (Luxury), con la ben accessoriata Business a 60.430, in media 8 o 9 mila euro meno delle simili versioni della X5 30d e, soprattutto, al riparo da «insidie» fiscali. ma.c.
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