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GIORNALE DI BRESCIA VENERDÌ 20 FEBBRAIO 2015
DACIA LE SERIE LIMITATE DEL DECENNIO
HONDA NUOVA HR-V IN ARRIVO PER L’ESTATE
■ Nel decimo anniversario del debutto del marchio in Europa occidentale,
Dacia ha realizzato versioni in edizione limitata per ciascun modello della
gamma. Le varianti speciali di Sandero, Duster, Lodgy, Dokker, Logan e Logan
Mcv saranno esposte in anteprima al Salone di Ginevra.
■ La nuova Honda HR-V sbarcherà in Europa la prossima estate. Il crossover
giapponese sfrutta la piattaforma della Jazz con il serbatoio posizionato sotto
i sedili anteriori. La gamma europea comprenderà solo versioni a trazione
anteriore con 1.5 benzina V-Tec da 130 Cv e e 1.6 Diesel da 120 Cv.
Piaggio Mp3 300 LT restyling
Evoluzione tecnica della specie
Il tre ruote che sfida le dure sconnessioni delle strade urbane
si rinnova nel look, ma le novità più interessanti riguardano la tecnica
che diventa sempre più raffinata a partire dal monocilindrico 4 tempi
■ Da quasi dieci anni la Piaggio ha
nel suo ricco listino di scooter anche
l’MP3,l’innovativotreruote(dueanterioriparallele)cheinvariecilindrateediversi equipaggiamenti è stato venduto, sino a oggi, in quasi duecentomila esemplari.L’MP3300LT,declinatooggiinvarie versioni, è una cubatura media tra il
più grosso 500 e le versioni più piccole
(anche 125 cc., anche con tecnologia
ibrida), in parte oggi sostituite dai nuovi
MP3chehannoricevutounnotevolerestylingenonsolodalpuntodivistaesteticoma anche da quello tecnico e funzionale.
Questo progetto a tre ruote, interamente Piaggio e con una notevole messe di
brevettiregistrati,èdavverobenriuscito
ealdilàdelloscetticismoinizialenondel
tutto ancora superato (è una moto vera
come la più classica delle due ruote? è
sicura? è piacevole come uno scooter
tradizionale?, ecc.) va detto che la concorrenza,enonsoloeuropea,sistaconcentrando su questi mezzi a più ruote
(anche a quattro ruote) che, in un futuro
nontroppo lontano,potrebbero coinvolgere qualche costruttore nel rendere a
treruote modelli di moto«vere» e quindi
non solo gli scooter sin qui visti.
Peugeot, Quadro e Yamaha si sono già
cimentati in questo esercizio a tre ruote
mediandodall’ideaoriginariaitalianaalcuneideedibasementrealtre,sonostate sviluppate comunque su un tema «a
tre ruote» del tutto Made in Pontedera.
Aconfermadellabontàedellaeccellenza del Piaggio MP3 va detto che soprattuttoinFrancia(einparticolareaParigie
negliimmediatidintorni)questosimpatico, comodo, sicurissimo e performante
tre ruote si vende molto bene (a ritmo di
quasi 10.000 esemplari all'anno), confermandocheicuginitransalpinidiquestomezzo hanno apprezzato lasicurezza dell’insolito schema ciclistico che nel
caotico traffico cittadino fatto anche di
asfalto (e cordoli, e rotonde, ecc., ecc.)
nonsemprelisciocomel’oliofaemergereisuoilatimigliori.Lepremessedisuccesso progettuale (con qualche critica
solo sulla notevole massa complessiva)
e di riuscita commerciale - ahimè per
oranontropporeplicatainambitonazionale - hanno portato a questa versione
di 300 centimetri cubi di cilindrata con
unprezzodilistinoabbastanzacontenuto (da 7.600 Euro, ABS compreso; MP3
LA SCHEDA
PREGI
Sicurezza generale
impensabile su una
moto a due ruote.
Progetto italiano
molto imitato.
Ottimo il
monocilindrico
Piaggio.
ABS e ASR (freni e
controllo di
trazione).
DIFETTI
Peso non proprio
contenuto.
Il prezzo è di fascia
alta (ottime le
finiture).
LISTINO
Da 7.600 Euro (con
ABS)
ACCESSORI:
Bauletto posteriore.
Parabrezza più
ampio.
Yourban a 7.000 Euro) che ha ancheilpregiodipoteresserecondotta da un guidatore in possesso della sola patente «B»
(quella dell’auto). L’estetica
del MP3 300 LT ha usufruito
di tutti quei cambiamenti
(in realtà un completo restyling) che il tre ruote
Piaggio aveva subito qualche
stagionefa:leformegeneralisonostaterinnovatesoprattuttonellaparteposterioreconunasellaoggipiùampia
e comoda ed è diversa anche la
posizione in sella (maggior spazio
dietro allo scudo anteriore) per un
comfort sempre elevato. Come negli
scooteroni di media cubatura anche
l’MP3puòvantareunampiospazio dottolasella(èpresenteunacomodapresa
12volt)capacedicontenereduecaschi.
Il motore del 300 a tre ruote fa parte dei
monocilindrici, ovviamente a quattro
tempi, della miglior produzione Piaggio:
ilraffreddamento è a liquido, è presente
l’iniezione elettronica mentre la testata
è dotata di quattro valvole comandate
da un singolo albero a cammes; come
(quasi) sempre accade in questi mezzi
scudatilatrasmissionefinalesibasasul
classicoCvt(ContinuouslyVariableTransmission), morbido e progressivo ma
grintosamente reattivo quando
si richiama con decisione tutta la
potenza erogata dal monocilindrico:
inpraticasihalacomoditàdiguidadiun
cinquantino monomarcia con la potenza, la coppia e lo spunto di un 300. Sul
300 LT è presente di serie l’ABS (ormai
accessorio indispensabile e, tra l'altro,
prossimamente obbligatorio su tutti i
motocicli)el’MP3puòvantareilcontrolloditrazione(ASR-AccelerationSlipRegulation), ausilio elettronico da non disdegnareneltrafficocittadinofattodiinsidiose(escivolose)striscecoloratenon
sempreamiche deimotociclia dueruo-
te.Ledueruoteanteriori,conillorosistema ammortizzante, sono coordinate da
congegnielettroniciedicontrollochevariano(allabisognaedicontinuo)l'idraulicadellestessesospensioniedelreparto
freni: in pratica c'è la possibilità di non
poggiare i piedi per terra nelle soste e
ancheilcavallettosirivelainutileperché
l’MP3 è capace di trovare un suo equilibrio statico.
Luca Scarpat
Hyundai
In arrivo
la Tucson
year 2015
■ Dalla prima Santa Fe distribuita nel lontano
2001, Hyundai ha consegnato più di un milione di
Suv ai clienti italiani ed europei (oltre 130mila in
Italia), certificando l’importanza del brand nel mercato continentale. La nuova Tucson rappresenta
quindi un modello chiave nel business europeo del
marchio, se pensiamo che il segmento C-SUV già
nel 2014 valeva il 22 % del fatturato dell’azienda.
La nuova Tucson adotta un’ampia griglia esagonale, che si collega con i fari a led per creare un insieme unico e originale. Per esaltare il design di questo crossover, si è deciso di spostare indietro il
montante anteriore, che si disconnette così visivamente dal lungo cofano motore accentuandone il
profilo filante con ampi passaruota.
La Tucson sarà disponibile con una vasta gamma
di motorii tutti euro 6. Spiccano i due motori benzina: il 1.6 Gdi ad iniezione diretta (135 Cv) a cui si
affianca la nuova versione turbo 1.6 T-Gdi da 176
Cv, sarà abbinata sia al cambio manuale a 6 marce o alla nuova trasmissione sequenziale a 7 rapporti con doppia frizione (7Dct). Tre i Diesel, che
spaziano dal 1.7 Crdi (115 Cv) alle due versioni 2.0
Crdi: 136 o 184 Cv. In vendita in Italia nella seconda metà del 2015.
Bmw X5 col «furbo-diesel», piacevole sorpresa
■ Strano Paese, l’Italia. Unico al
mondo, ha talmente reso fiscalmente difficile la vita alle vetture di grossa cilindrata, da farne crollare il mercato, perdendo lucrosi introiti di Iva
(il 22% su listini di 70mila euro ed
oltre sono tanti soldi, come pure si
guadagna ogniqualvolta si riempiono serbatoi di carburante di 75 o 80
litri) e frenando l’indotto (ad esempio, degli pneumatici di grande misura). Ma, tant’è.
Ma molti costruttori sono corsi ai ripari, sviluppando propulsori (specie
Diesel) di cilindrata «limitata» a 2.0
litri che, grazie a doppie turbine ed
all’elettronica, erogano potenze sufficienti a fornire prestazioni elevate,
rimanendo al riparo dal fisco e con-
sentendo a chi ne ha la possibilità
(senza dimenticare che molte vetture sono aziendali per i ruoli dirigenti)
di fruire di vere supercar.
È il caso della Bmw, che ha introdotto tra le nuove X5 la versione 25d,
sia come xDrive (4x4) sia sDrive
(2x4) con propulsore Diesel biturbo
di 2.0 litri, che eroga 218 Cv (160
kW) ed un gran coppia di 450 Nm a
1500 giri.
Grazie a Bmw Italia, abbiamo sottoposto ad un «long test drive», una
sDrive 25d, a trazione posteriore. Salire a bordo di una X5 è sempre una
gran bella sensazione: la vettura è
imponente (4,89 metri la lunghezza
e ben 1,98 la larghezza), l’abitacolo
è sontuoso e comodissimo, anche
Nautica Flotta Hobie protagonista sul Garda
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■ Il lago di Garda offrirà un’occasione unica per
gli appassionati dei multiscafi. Dal 23 luglio al primo agosto raggrupperà a Campione di Tremosine
tutte le flotte del cantiere Hobie, i piccoli catamarani da spaggia che hanno fatto navigare migliaia di
persone. In successione si correrà il Mondiale Multi World delle classi Dragoon, dell'Hobie 14, del
Tiger e del Wild Cat, i due modelli della formula 18.
Ma non finisce qui. Nelle stesse date si assegneranno i titoli Europei per l’Hobie 16, il titolo giovanile, il master, il grand master, il great master, e il
femminile.
La base logistica sarà lo scivolo di Univela (che è il
più largo d’Europa) e l’organizzazione in acqua sarà curata dal Circolo Vela Gargnano con il patrocinio di Federvela e 14a Zona di Federvela. Più che
un Multi Mondiale ed un Multi Europeo sarà una
vera fiera della produzione, la presentazione dei
modelli più performanti dei multiscafi. Come il
Wild Cat che è un formula 18, al pari del Tiger,
datato 1995, ma ancora oggi diffusissimo. La lunghezza per questi cat è di 5 metri e 46 centimetri.
Qualche centimetro in più per il Tiger che misura 5
metri e 51 centimetri.
Il Dragoon è firmato da Hobie Cat Europe, che ha
progettato questa nuova barca per rispondere ai
requisiti imposti dalla Federazione Francese della
Vela per l’insegnamento e la competizione su catamarani nella categoria Minimes (12-14 anni). La
lunghezza è di quasi 4 metri, 3.91 per la precisione, omologazione Cee. I 16 ed i 14 piedi non hanno
bisogno di presentazione visto che animano le
scuole veliche di tutto il Mondo. L’appuntamento è
così nel cuore del parco Alto Garda, dove i campi di
gara saranno distribuiti tra Campione e l’isolotto
del Trimelone, con la voglia di correre verso il futuro che nel mondo velico è propria dei multiscafi.
Sandro Pellegrini
per guidatori e passeggeri di taglia
XXL. Nulla da segnalare sul fronte
delle dotazioni di comfort ed infotainment che, ovviamente, sono al top,
come pure di serie è il cambio automatico 8 marce, secondo noi il migliore oggi sul mercato.
La differenza dalla «classica» X5 3.0
col Diesel 6 cilindri (che rimane un
motore fantastico) è tutta sotto il cofano: va detto che il 2.0 non delude
affatto, anzi. Spinge forte da subito e
non mostra segni di fatica nel portarsi appresso le oltre due tonnellate
del grande Suv tedesco; del resto anche i dati parlano chiaro, con il classico 0-100 km/h staccato in 8,2" e la
velocità massima che supera i 220.
La trazione posteriore, grazie anche
ad una imponente serie di sistemi di
controllo elettronico (stabilità, slittamento, angolo di sbandata, ecc.) è
impeccabile e mantiene sempre la
vettura perfettamente controllabile,
anche sul bagnato. Anzi, per essere
cattivi abbiamo pure portato la X5
sDrive sugli sterrati attorno al Circuito di Franciacorta: per farla scodare
abbiamo dovuto disinserire tutti i sistemi elettronici e mettere il cambio
in Sport, ma anche così si è scomposta pochissimo, accontentandosi di
modeste controsterzate. Anche il
consumo è stato una sorpresa: non
siamo mai scesi sotto i 12 km/litro.
Notevole per un simile «bestione». I
vantaggi di questo lussuoso «furbo-Diesel» sono nel listino: si va infatti da 56.140 (versione base) a
68.390 euro (Luxury), con la ben accessoriata Business a 60.430, in media 8 o 9 mila euro meno delle simili
versioni della X5 30d e, soprattutto,
al riparo da «insidie» fiscali. ma.c.