12 46 .Primo Piano STAMPA .LA GIOVEDÌ 26 FEBBRAIO 2015 CUORE BIANCOBLU’ Lanciata raccolta di fondi tra i tifosi 1 L’ex presi- dente Bettino Piro protagonista della promozione in serie C2 prima del tracollo finanziario che aveva portato i biancoblù sull’orlo della cancellazione dal calcio 1 Secondo l’ex presidente sarebbe sufficiente che almeno 250 sostenitori versassero mille euro ciascuno per contribuire a risolvere i problemi economici in cui versa il Savona Calcio “Azionariato popolare per salvare il Savona” L’ex presidente Bettino Piro chiama a raccolta i sostenitori Il sogno GIOVANNI CIOLINA SAVONA «Il mio nome rimane negativamente legato al Savona calcio in quanto per mia arroganza ho contributo alla distruzione ed al decadimento della società, ma non ripetiamo lo stesso scempio altrimenti ci vorrebbero almeno 10 anni per riportare il savona in C1». Il grido d’allarme per la crisi in cui versa la società calcistica arriva da un certo Bettino Piro, presidente dello storico ritorno in C2 dei biancoblù, ma anche artefice di un tracollo che portò al fallimento del 2006. «Bisogna ridare dignità» è la sua affermazione forte al ricordo di Beppe Fracassin «che a meno 17 gradi ad Aosta mi chiedeva proprio quell’operazione». È accorata la presa di posizione che Piro riassume in due paginette scritte a macchina «da mio figlio». E secondo una sua caratteristica di uomo del Sud la carica arriva immediata insieme alla proposta. «Bisogna ispirarsi al calcio spagnolo con una sottoscrizione collettiva - spiega Piro Io già oggi sono pronto a mettere sul tavolo mille euro per la causa e spero che altri 250 persone di buona volontà che abbiano a cuore il Savona fac- L’ex presidente Piro a sinistra, a destra il presidente Dellepiane, sotto la squadra e lo stadio Bacigalupo ciano lo stesso. Lasciando fuori dalla porta rancori e sete di vendetta». Insomma, azionariato popolare «a sostegno degli attuali proprietari» è la parola magica dell’ex patron biancoblù che ha un figlio tesserato nella Berretti e che tiene particolarmente al settore giovanile. «Almeno la metà dei soldi raccolti dovrebbero finire a loro, perché da mesi fanno sacrifici e vanno avanti con la forza di volontà» aggiunge Piro. Sostegno alla gestione Dellepiane, se il caso, ma l’imprenditore edile siciliano, ma ormai ligure d’adozione, non esclude la possibilità di una soluzione nuova. «In me è rimasto il sogno e la speranza che qualcuno potesse proseguire il mio percorso senza commettere i miei stessi errori e far diventare realtà quello che era il mio sogno: vedere la squadra in serie B», aggiunge Piro che ricorda per nome e cognome tutti coloro che nella storia centenaria biancoblù hanno contribuito a tenere alto il nome del Savona. «Non spezziamo per l’ennesima volta il sogno» è il grido di battaglia di un Piro che invita a non prendere il suo «cattivo esempio» passato, ma capace di infiammare la tifoseria e gli interessi di chi alla squadra di calcio savonese vuole ed ha voluto bene. Il sassolino nello stagno è lanciato. Piro è pronto a mettere il suo contributo per la causa e chiede di essere seguito da almeno altri 250 tifosi «per redimersi, perdonare e fianco a fianco costruire» il futuro del Savona.
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