CASA POUND A CREMONA NON DEVE ESSERE RIAPERTA! A

CASA POUND A CREMONA NON DEVE ESSERE RIAPERTA!
A tutti i militanti antifascisti.
Apprendiamo che a CREMONA, ad un mese di distanza dal massacro di un nostro compagno,
militante del Centro Sociale Dordoni, la sede di casa pound sta tornando, per ora, funzionante e
protetta da due camionette della polizia. La cosa è molto grave, perché questa apertura costituisce
una provocazione politica a tutti gli antifascisti della città e a tutti i militanti che avevano chiesto e
tentato la chiusura di questo covo a cui appartengono gli aggressori del compagno Emilio. Per ora,
tutto ciò accade nel silenzio più totale delle istituzioni, le stesse che in questo mese si sono stracciate
le vesti perché nel corso dell'imponente manifestazione antifascista di gennaio vennero rotte alcune
vetrine di banche e di qualche negozio. Le stesse che hanno deciso subito che dovrebbero essere
chiusi prima possibile i due centri sociali della città, che per altro pagano regolarmente l'affitto. Le
stesse che mettendo arbitrariamente sullo stesso piano fascisti ed antifascisti dichiararono che, oltre ai
centri sociali, anche casa pound non era gradita in città (vedi sindaco, PD e SEL). A questo punto
siamo costretti a ricordare che casa pound non solo è fonte continua di tensione ovunque cerchi di
fare propaganda, ma il suo operare e la sua esistenza contrastano con tutte le normative antifasciste
tuttora vigenti (a partire dalla Costituzione italiana nata dalla Resistenza antifascista e antinazista, fino
ad arrivare alla legge Mancino, passando per la legge Scelba). Perciò casa pound va chiusa, o messa
in condizione di non nuocere. Se le istituzioni non lo faranno si assumeranno una grave responsabilità
politica. C'è il rischio che a Cremona torni alta la tensione se casa Pound rimarrà aperta. Alcuni
sintomi sono preoccupanti e anche sull'unico quotidiano locale tornano ad essere pubblicate lettere di
fascisti-repubblichini come se nulla fosse successo e senza che, per ora, l'ordine dei giornalisti sia
ancora intervenuto. Inoltre nessuno si è ancora espresso esplicitamente contro la cerimonia di chiaro
stampo fascista che questi individui vorrebbero organizzare il 26 aprile a Cremona in onore di
mussolini e di farinacci.
Cremona, 22 febbraio 2015
-SU LA TESTA l'altra Lombardia
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