La giraffa dal collo corto di anna donalek In una foresta lontano lontano, viveva una allegra comunità di giraffe. Erano tutte belle con i loro colli lunghi, eleganti e si aggiravano come modelle tra gli altri animali. Un giorno un evento particolarmente importante le rendeva ancora più eccitate, luminose: Welma, la più grande, stava per dare alla luce la terza delle sue figlie. E fu così che quella sera nacque Gelsomina: una giraffetta spigliata che subito si alzò sulle sue gambine tremolanti e venne coccolata da tutte le altre. Ma con il passare dei giorni, sembrava che qualcosa non andasse per il verso giusto; Gelsomina era graziosa, simpatica, cresceva ma il suo collo, ahimè, non si allungava! Così man mano che il tempo passava tutti cominciarono a deriderla e lei si rifugiava sempre più spesso sotto il suo albero, che aveva scelto il più lontano possibile per non sentire le risatine ed i commenti cattivi al suo passaggio. Un giorno nella foresta si udì un boato: un fortissimo terremoto scosse la terra che si fratturò in più parti, gli alberi oscillavano pericolosamente e gli animali cominciarono a fuggire. Anche le giraffe fuggirono, pur non sapendo in che direzione andare e Gelsomina che in un primo momento sarebbe voluta restare per morire, si arrese alla paura e su unì al resto della comunità. Arrivarono ad una montagna altissima e si rifugiarono in una vasta grotta, ma in preda alla paura non avevano pensato alle conseguenze: infatti dalla vetta della montagna si staccò un gigantesco masso chè andò a chiudere quasi del tutto l'entrata dela grotta! Erano in trappola! Nessuna riusciva a passare sotto la piccola apertura ed urlare non serviva a nulla. Fu così che Gelsomina piano piano si fece avanti e, grazie al fatto che non aveva il collo lungo, riuscì a passare al di là chiedendo aiuto e salvando tutte le altre. Da quel giorno nessuno più la prese in giro, anzi, divenne la più importante della comunità poichè senza di lei con la sua diversità, sulla Terra sarebbero per sempre scomparse le giraffe. Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)
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