Direzione Comunicazione - Settore Informazione Edizione a cura di: Piera Savina, Lucia Lucarelli, Loredana Russo Ufficio Stampa: Via Alfieri, 15 - 10121 Torino - Tel 011 5757 252 [email protected] Grafica: Carlo Gaffoglio Stampa: Centro Stampa 24 marzo 2015 N. 82 Oggi Ore 9.30 - Riunione I Commissione (Bilancio) Ore 9.30 - Riunione Ufficio di Presidenza INDICE Rassegna TV - Rassegna Radio-TV pag. 1 24/03/2015 Rassegna Tv del 23 marzo Regione Piemonte - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:33:00 Regioni:Piemonte;Radicali,mettere parola fine a caso Marrone - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 21:53:00 Piemonte:Laus a Chiamparino,'no a dimissioni,avanti riforme' - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 22:04:00 Piemonte:Laus a Chiamparino,'no a dimissioni,avanti riforme' (2) - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 22:17:00 Piemonte: Reschigna, giusto non restare appesi a ricorsi - (V. 'Piemonte: Laus a Chiamparino...' delle 21.55 circa) - Il Giornale del Piemonte pag. 5 24/03/2015 Le firme false del Pd bloccano la nomina delmanager di giunta - La Repubblica (TO) pag. 4 24/03/2015 Firme false, udienza nel "tribunale del Pd" "Ecco come è andata" - La Stampa (TO) pag. 52 24/03/2015 "Dimissioni? Chiamparino lasci lavorare i giudici" - La Stampa (TO) pag. 52 24/03/2015 Salta il bando per il segretario Affari Istituzionali - ANSA 23/03/2015 12:30:00 Piemonte: Lega in piazza con Salvini, '#Chiamparinoacasa' - Cota, 'nessuna vendetta. Prepariamo elezioni su contenuti' - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 13:49:00 Piemonte: Lega in piazza con Salvini, '#Chiamparinoacasa' (2) - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 14:55:00 Tunisi: Gancia (Lega), ok cordoglio ma basta ipocrisia - Lega linciata quando denunciava deriva fondamentalismo islamico - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 15:14:00 Tunisi: Gancia (Lega), ok cordoglio ma basta ipocrisia (2) - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:01:00 Regioni: Piemonte; Mario Viano nuovo presidente Ires - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:27:00 Tunisi: Gancia (Ln), 'morti ci criticavano';poi si corregge - Capogruppo Lega in Piemonte, 'mi riferivo a media a politici' - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:27:00 Regioni: Piemonte; M5s, venga rimosso direttore Ires - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:39:00 Tunisi:Gariglio(Pd), Le parole di Gancia sono sconcertanti - (V. 'Tunisi: Gancia (Ln),'morti'...' delle 16.30) - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 20:19:00 ANSA/ Addio Torino a vittime Tunisi,'strage scuota coscienze' - Afef piange tra folla. Polemica frasi Ln.Funerali anche a Novara - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 5 24/03/2015 La Farnesina ai parenti « L'allarme di attentati scattato da tre giorni» - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 5 24/03/2015 La leghista Gancia: «Tra loro c'è chi ci dava dei razzisti» - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 24/03/2015 La Lega si prepara al voto «Elezioni ormai scontate» - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 24/03/2015 Laus è contro le urne anticipate Quadrato attorno a Chiamparino - Il Giornale del Piemonte pag. 3 24/03/2015 Nosiglia: «Chi serve la violenza non vincerà - La Repubblica (TO) pag. 2 24/03/2015 Addio alle vittime di Tunisi Nosiglia: "Chi compie stragi non avrà mai la vittoria" - La Repubblica (TO) pag. 3 24/03/2015 "Sono quelli che ci chiamavano razzisti" - La Repubblica (TO) pag. 4 24/03/2015 Cota: "In piazza con Salvini per cacciare Chiamparino" - La Stampa pag. 58 24/03/2015 Il pasticcio delle Unioni montane - La Stampa (IT) pag. 33 24/03/2015 La Signora Cromoterapica che oltraggia le vittime - La Stampa (NO-VCO) pag. 48 24/03/2015 Maddalena e Sonia si tengono per mano accanto a Francesco - La Stampa (TO) pag. 48 24/03/2015 "Addio mamma meravigliosa" Il funerale commuove Torino - La Stampa (TO) pag. 49 24/03/2015 Segue da pag. 48 - La Stampa (TO) pag. 51 24/03/2015 Lega choc nel giorno del dolore - La Stampa (TO) pag. 51 24/03/2015 «Non ce l'ho con le vittime ma con l'ipocrisia» Attività Produttive Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 1 - La Repubblica (TO) pag. 12 24/03/2015 Dall'edilizia al turismo Alla fiera del lavoro in palio ottomila posti - La Stampa (IT) pag. 30 24/03/2015 Domani torna "Iolavoro" Un'occasione per scoprire che un futuro è possibile - La Stampa (TO) pag. 55 24/03/2015 Rossignolo davanti ai magistrati: "Tradito dalle promesse dei politici" - La Stampa (TO) pag. 68 24/03/2015 "Burocrazia dimezzata per il vino" Cultura, Turismo e Sport - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:21:00 Unesco: Giorgio Ferrero, raddoppiare sforzi per paesaggi - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:38:00 Università: Torino; al via maratona progetti #hackUniTO - In tutto i lavori di 79 gruppi all'esame di esperti e imprese - La Repubblica (TO) pag. 12 24/03/2015 Sos di Stampa Subalpina per le emittenti tv locali - La Stampa (NO-VCO) pag. 59 24/03/2015 Agorà sbarca anche nel Vco. Punta a rilanciare Forza Italia Edilizia Urbanistica - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:58:00 Casa: al via a fondo sociale per i morosi incolpevoli Atc - Nel 2014 lo hanno utilizzato 4.500 famiglie, investiti 3,5 mln Sanità Socio-Assistenziale - Il Secolo XIX pag. 31 24/03/2015 Acqui, un altro parto in emergenza al Galliano - La Repubblica (TO) pag. 7 24/03/2015 Un pediatra per tutti i bambini stranieri I medici protestano "Siamo troppo pochi - La Stampa (AL) pag. 55 24/03/2015 Parto in emergenza nell'ospedale rimasto senza Punto nascita - La Stampa (BI) pag. 47 24/03/2015 "A Biella gli ex detenuti psichiatrici" - La Stampa (BI) pag. 47 24/03/2015 L'assessore subito cauto. "Non scateniamo guerre" - La Stampa (TO) pag. 54 24/03/2015 "Più pediatri per curare i bimbi di stranieri irregolari" - La Stampa (VC) pag. 54 24/03/2015 Città della Salute una partita aperta Territorio - Il Giornale del Piemonte pag. 7 24/03/2015 Unione Europea: istruzioni per l'uso dei prossimi fondi - Il Giornale del Piemonte pag. 7 24/03/2015 Agroalimentare e territorio soggetti di un racconto - La Stampa (AL) pag. 51 24/03/2015 "Mai completati quei rifugi" E la Regione rivuole i soldi - La Stampa (AT) pag. 51 24/03/2015 Il Vinitaly ne lsegno dei grandi eventi astigiani - La Stampa (CN) pag. 53 24/03/2015 A Vinitaly si beve ottimismo "Rischiamo di finire le scorte" - La Stampa (CN) pag. 53 24/03/2015 Alta Langa, la nuova frontiera delle "bollicine" - La Stampa (VC) pag. 47 24/03/2015 Alluvione, ci sono 2,2 milioni "Ma a noi ne servono venti" Trasporti - ANSA 23/03/2015 19:14:00 Tav: M5s, perché Comitato pilotaggio a Chiamparino? - (v. "Tav: Chiamparino presidente..." delle 18.53) - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 14:54:00 Tav: Boeti (Pd), contingentare Tir Frejus o presa in giro - (v. 'Trasporti: Pd, si contingenti...' delle 13.35 circa) - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:26:00 Trasporti: M5s, seconda canna Frejus non serva per transito - (V. 'Trasporti: Pd, si contingenti...' delle 13.35 circa) - ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:53:00 Tav: Chiamparino presidente Comitato pilotaggio Torino-Lione - Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 24/03/2015 «Contingentate il traffico al Frejus» - La Repubblica (TO) pag. 5 24/03/2015 "Un milione di Tir minaccia la Valsusa" Il Pd lancia la lobby contro il Frejus-bis - La Repubblica (TO) pag. 5 24/03/2015 "Allarme infondato Nel 2007 gli autotreni erano molti di più" - La Stampa (TO) pag. 55 24/03/2015 La regia delle compensazioni affidata a Chiamparino Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 2 RASSEGNA TV DEL 23 MARZO RAI TRE RAITRE AGORÀ 09.30 Caos colmo ABSTRACT: Apre il Vinitaly di Verona, dove non si incontrano Flavio Tosi e Luca Zaia, pur essendo entrambi alla manifestazione, i due duellanti della Lega Nord. Presente all'evento anche Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte. RAITRE TG3 19.18 Torino, funerali per le vittime di Tunisi ABSTRACT: Migliaia di persone per i funerali, a Torino, di Antonella Sesino e Orazio Conte, due degli italiani uccisi a Tunisi; presenti anche le autorità. Anche a Novara e a Monza ci si è raccolti per le vittime. RAI TRE PIEMONTE TGR PIEMONTE 19.30 19.48 Assemblea della De Tomaso ABSTRACT: Assemblea dei lavoratori De Tomaso per fare il punto della situazione. I lavoratori chiedono un incontro con la Regione le istituzioni e la società. RAI TRE PIEMONTE TGR PIEMONTE 19.43 Chiamparino a casa. ABSTRACT: La Lega si prepara alle elezioni e sabato si prepara ad una manifestazione per contestare le politiche del governatore Chiamparino. Le lega si definisce già pronta per una nuova campagna elettorale. E riguardo l'eccidio di Tunisi la Lega commenta le politiche d'integrazione RAI TRE PIEMONTE TGR PIEMONTE 19.42 Numero chiuso ai tir ABSTRACT: Va contigentato il passaggio dei tir che passano sotto il traforo del frejus è quanto detto a margine di un convegno tenutosi a Palazzo Lascaris TELECITY TELECITY TG7 12.44 Altri finanziamenti al comuni colpiti dall'alluvione ABSTRACT: Una seconda parte dei finanziamenti arriverà nei prossimi giorni ai comuni piemontesi che hanno subito danni dall'ultima alluvione. Sono soldi che si aggiungono alla prima erogazione fatta dalla Regione Piemonte TELECITY TG7 18.59 Vittime di terrorismo ABSTRACT:Oggi le esequie delle vittime torinesi del museo del Bardo di Tunisi. Numerose le persone arrivate per rendere omaggio ai feretri. Presenti alla cerimonia anche il sindaco Fassino e il Governatore Chiamparino e il presidente del consiglio regionale. VIDEOGRUPPO VIDEOGRUPPO TG 13.00 Il 28 marzo la manifestazione della Lega Nord. ABSTRACT: "Chiamparino a casa". Sarà questo lo slogan della manifestazione della Lega Nord in programma il 28 marzo a piazza Solferino. VIDEOGRUPPO TG 13.20 Intervento di Roberto Carbonero. ABSTRACT: Non sarà per la questione firme false ma per il fallimento dell'azione di governo della giunta Chimparino che la Lega Nord chiederà le dimissioni del governatore della Regione Piemonte nella manifestazione del prossimo 28 marzo. Lo dice Roberto Carbonero polemizzando anche con l'amministrazione comunale guidata da Fassino. RASSEGNA TV Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 3 Rassegna TV VIDEOGRUPPO TG TORINONOW 19.00 Terrorismo e reazioni politiche ABSTRACT:Oggi i funerali delle vittime dell'attentato di tunisi al quale hanno partecipato anche il sindaco Fassino e il governatore Chiamparino. Forti le reazioni politiche della Lega nord in cosiglio regionale VIDEOGRUPPO TG TORINONOW 19.03 Lega Nord: proteste contro l'operato regionale. ABSTRACT: Lega nord pronta a scendere in piazza contro l'operato del governatore Chiamparino. La Lega protesta oltre riguardo il caso delle firme presentate per la candidatura dell'attuale presidente PRIMANTENNA PRIMANTENNA PRIMA NEWS 13.30 Tunisi: il giorno dei funerali. ABSTRACT: Si svolgeranno oggi, al santuario della Consolata, i funerali dei due piemontesi uccisi nella strage del museo Bardo a Tunisi. "Bisogna reagire, non solo difendersi" afferma Sergio Chiamparino suggerendo un dialogo con le forze moderate de mondo arabo. PRIMANTENNA PRIMA NEWS 19.40 Torino piange le vittime di Tunisi ABSTRACT: Oggi i funerali delle vittime dell'attentato al museo del Bardo. Presenti alle esquie anche il sindaco di Torino Fassino, il Governatore Chiamparino e il presidente dell'assemblea regionale GRP GRP GRP TG TORINO 13.04 Sanità, l'assessore snobba i privati ABSTRACT: Ricevuti in Regione i rappresentanti delle cliniche private che hanno presentato ricorso al Tar contro il piano di riorganizzazione sanitaria targato Saitta, assente all'incontro. L'unico argomento di trattativa potrebbe essere quello di evitare i tagli dei posti letto delle cliniche per contrastare il fenomeno della mobilità passiva. GRP GRP TG TORINO TG CUNEO TG ALESSANDRIA TG ASTI Il destino della Pina Pintor ABSTRACT:La clinica Pina Pintor sarà gestita dalla Famiglia De Salvo già proprietaria di altre strutture. La trattativa è stata comunicato anche alla Regione Piemonte, e la giunta ne prenderà atto a breve. GRP GRP TG TORINO TG CUNEO TG ALESSANDRIA TG ASTI 1830 18.46 Nuove nomine ABSTRACT:L'ex assessore all'urbanistica di Torino è il nuovo presidente dell'Ires, la nomina ha avuto il via libera della giunta regionale. RETE7 RETE 7 TG RETE 7 PIEMONTE 19.00 Una città in lutto ABSTRACT:Oggi i funerali dei torinesi che hanno perso la vita durante l'attentato al museo del Bardo di Tunisi. Presenti alla cerimonia anche il sindaco di Torino il Governatore Chiamparino e il presidente del Consiglio Regionale VIDEONOVARA VIDEONOVARA VIDEOGIORNALE 19.37 Contro la discriminazione raziale. ABSTRACT: Giornata della discriminazione raziale. Diversi la iniziative in regione grazie anche alla collaborazione dell'ente Regione Piemonte e le varie associazioni sul territorio RASSEGNA TV Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 4 Rassegna TV TELECUPOLE TELECUPOLE TG4 19.31 Vittime di terrorismo. ABSTRACT: Oggi i funerali delle vittime del terrorimo di Tunisi. Un corteo silenzioso al quale hanno partecipato anche il sindaco Fassino, il governatore Chiamparino e il presidente del Consiglio Regionale. TELECUPOLE TG4 19.35 Le critiche della Lega Nord ABSTRACT: Polemiche della Lega Nord riferite del Capogruppo in Regione Gancia che si dichiara pronta a scendere in piazza contro la politica definita fallimentare del presendente Chiamparino RASSEGNA TV Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 5 Rassegna TV ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:33:00 Regioni:Piemonte;Radicali,mettere parola fine a caso Marrone (ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Non era mai accaduto che a dieci mesi dall'insediamento del nuovo Consiglio regionale, questo non fosse ancora regolarmente costituito". Lo afferma il Radicale Giulio Manfredi, alla vigilia dell'udienza di appello che deciderà sull'eventuale decadenza del consigliere regionale Maurizio Marrone, "per non essersi dimesso nei termini previsti dalla legge dal consiglio di amministrazione dell'Ires". "Il Regolamento interno del Consiglio regionale - sottolinea Manfredi - prescrive che la convalida delle elezioni da parte del Consiglio regionale deve comunque avvenire entro 120 giorni. E non permette di sospendere sine die l'attività della Giunta delle Elezioni sulla convalida dell'elezione dei consiglieri, pur in attesa di un provvedimento di natura giudiziale". Eppure, rimarca, "la Giunta delle Elezioni nell'ultima seduta ha deciso di sospendere il giudizio su Marrone in attesa della sentenza di appello, e da allora non si è più riunita". "Mi auguro - conclude l'esponente dei Radicali - che domani la Corte d'Appello di Torino confermi la sentenza di primo grado e sia così messa la parola fine alla vicenda con la decadenza dell'esponente di Fdi". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 6 Regione Piemonte ANSA PIEMONTE 23/03/2015 21:53:00 Piemonte:Laus a Chiamparino,'no a dimissioni,avanti riforme' (ANSA) - TORINO, 23 MAR - Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, non si dimetta, ma "vada avanti per completare le riforme avviati in questi mesi". E' l'appello del presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, al governatore piemontese, che nei giorni scorsi ha ribadito l'intenzione di rassegnare le dimissioni qualora i tempi della giustizia sulla vicenda firme false siano troppo lunghi. "Dobbiamo fare quadrato intorno a Chiamparino nell'interesse della comunità piemontese".(ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 7 Regione Piemonte ANSA PIEMONTE 23/03/2015 22:04:00 Piemonte:Laus a Chiamparino,'no a dimissioni,avanti riforme' (2) (ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Chiamparino ha detto correttamente di non voler stare sulla graticola come ha fatto Cota", ha aggiunto Laus ricordando la vicenda dell'ex governatore leghista, decaduto dopo quattro anni per una analoga vicenda di firme false. "Per motivi personali, che fanno onore a Chiamparino, non si può però mandare a votare una Regione, perché questo significa che non si potranno più fare le riforme", ha sottolineato il numero uno di Palazzo Lascaris. Laus è intervenuto sulla questione ad un dibattito, nella sede piemontese del Pd, a cui erano presenti anche il vicepresidente della giunta Chiamparino, Aldo Reschigna, il sindaco di Torino, Piero Fassino, e i segretari provinciale e regionale dei democratici, Fabrizio Morri e Davide Gariglio. "Dal punto di vista personale condivido la posizione di Chiamparino - sottolinea ancora Laus però questo ha poco o nulla a che vedere con la situazione istituzionale e politica di una Regione che sta facendo le riforme in tutti i settori". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 8 Regione Piemonte ANSA PIEMONTE 23/03/2015 22:17:00 Piemonte: Reschigna, giusto non restare appesi a ricorsi - (V. 'Piemonte: Laus a Chiamparino...' delle 21.55 circa) (ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Con la sua proposta, Chiamparino e il Pd hanno scelto la strada della chiarezza e non quella di chi vuole stare tre o quattro anni appeso a dei ricorsi per allungare il brodo di una politica che rischia di essere incomprensibile agli occhi dei cittadini". Il vicepresidente della giunta regionale del Piemonte, Aldo Reschigna, replica così all'appello del presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus. "La posizione espressa da Chiamparino rispetto a cosa intende fare nel caso in cui il Tar dovesse ancora prendere tempo è una posizione comprensibile alle persone e che io condivido fino in fondo - sottolinea Reschigna -. Oggi abbiamo grande necessità di una politica che abbia in sé messaggi chiari e non il rischio e il pericolo di una assimilazione, come se tutti fossimo uguali". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 9 Regione Piemonte TORINO 5 Martedì 24 marzo 2015 il Giornale del Piemonte Andrea Feltrinelli Arrestato dai carabinieri Quel bando non s’ha da fare. Almeno per il momento. Il bando in questione è quello perlanominadelsegretariogeneraledellagiuntaChiamparino,ilcuiinsediamentoeraprevisto per il 7 di aprile. Adesso è arrivatolostop.Enoncertoper andare incontro alle proteste dell’opposizionechehapuntato il dito contro la scelta della giunta, accusata di andare in direzionecontrariarispettoalla politica della riduzione degli sprechi. A decidere di rimandare il bando è stata la giuntastessachequindi,ancoraperunpo’,nonavràquellafigura apicale che secondo l’intenzione del Governatore avrebbedovutomigliarel’operato delle direzioni e ridurre i costi. Una retromarcia che non ha nulla a che vedere con l’assetto politico della giunta, ma dovuta all’incertezza sulla durata effettiva dell’attuale amministrazione. Sì, perchè da mesi sul governatore e la sua giunta pende la spada di Damocleper le presunte firme false nelle liste Pd alle ultime elezioni regionali. Si è quindi deciso di attendere il giudizio delTardelPiemonte,chehafissato l’udienza per il prossimo luglio.Esulpunto,Chiamparino, la scorsa settimana è stato chiaro: dimissioni subito e quindi nuove elezioni se il Tar dovesse emettere una sentenza che confermi la falsificazione delle liste. E forse qualcosa dinonproprioregolareinquelle firme c’è, se lo stesso governatore, intervenuto sabato ad un incontro del Pd con Matteo OrfinieLorenzoGuerini,presidenteevicesegretarionazionaledeiDemocratici,haammes- Perseguita per due anni la ex: preso PIEDI DI PIOMBO Incubo nuove elezioni Le firme false del Pd bloccano la nomina del manager di giunta In attesa della sentenza del Tar, rinviato in Regione il bando per affidare l’incarico di segretario generale so che «qualche pasticcio c’è stato». Da qui la decisione di muoversi con cautela di fronte adeterminatescelte.Lagiunta non attende solo il Tar, ma anche la procura di Torino che al Rassegna del 24 marzo.pdf momentohaalsuoattivoben9 indagatinell’inchiestasullefirme false. Nei giori scorsi i pm hannoconferitoaunconsulente di fare una perizia calligrafica per scoprire a chi apparten- gono realmente le firme di colorochehannoautenticatoleliste. E anche il Pd non sta con le mani in mano: proprio ieri, infatti, è partita l’inchiesta interna al partito. pagina 10 Oltre quattrocento telefonate o sms a tutte le ore del giorno e della notte. I carabinieri della Stazione Torino La Falchera hanno arrestato nei giorni scorsi Angelo C., 55 anni, abitante aTorino:èaccusatodiaverperseguitatolasuaexfidanzatadopolafine dellalororelazione. Secondoquantoricostruito dai militaril’uomo,apartiredal2013,avrebbebraccato,24oreal giorno, la ex fidanzata con pedinamenti, appostamenti, minacce, lettere minatorie, telefonate e sms. Non solo: in molte diquesteoccasioniladonnasarebbestataminacciatapiùvoltedimorte.L’uomosicomportavacosìperchévolevaricucire unrapportoormaiterminatodatempo.L’ultimoepisodionei giorni scorsi, quando l'uomo ha parcheggiato il suo camper sottocasadelladonna.Lavittima,terrorizzata,hacosìdenunciato l'ex compagnoai militari. Angelo C. è stato arrestato dai militarimentreattendevalaexdavantialpostodilavoro.Icarabinieri hanno sequestrato nella roulotte dell’uomo il «kit dello stalker»: una pistola scacciacani, priva del tappo rosso con 32 proiettili a salve, una pistola semiautomatica, con due caricatorie41 proiettili,unpaiodimanetteedecinedilettere minatorie, già pronte, indirizzate alla vittima. A Borgo Aurora lettere in buca Anonimi denunciano voto di scambio Lettere anonime a Torino che parlano di una «grande operazione di voto di scambio», alle prossime elezioni comunali, tra«legiuntedisinistra egliimmigrati»sonostate messenellecassetteperlapostadeiquartieriperifericidiBorgoAurora eBarrieradiMilano.Lodenuncia,suFacebook,l'assessorecomunale all'Integrazione Ilda Curti (Pd), che ha presentato querela contro ignoti per diffamazione a mezzo stampa. «Le giuntedisinistra-silegge-alleprossimeelezionichiamerannoaraccoltaipropri“protetti”echiederannoillorovotopromettendo ancora altri aiuti e privilegi. Soprattutto a Torino dove la comunità islamica è, proporzionalmente alla dimensione della città, la più numerosa d'Italia. Un attuale assessore comunale - prosegue la lettera - ha intessuto in questi anni unaseriedirapportistrettissimiconlacomunitàislamicapromettendoedistribuendoaiutisocialiagogò».Piccatalareplica di Curti: «Usare le taniche di benzina per accendere i conflittitrapoverièdavigliacchie dairresponsabili.Misfuggono gliaiuti socialied il gogò. Se si intendel'uguaglianza di trattamentoneiconfrontidituttelefedi,origini,stilidivitaegeneri, sì, è vero. Ne sono orgogliosa». Regione Piemonte Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c IV TORINO CRONACA la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Firme false, udienza nel “tribunale del Pd” “Ecco come è andata” VOTO In attesa del pronunciamento del Tar e dell’esito dell’inchiesta della procura sulle firme false per l’elezioni regionali 2010, parte l’inchiesta interna pd. A sinistra: Edoardo Fazzone, responsabile dell’organizzazione Sfilano davanti alla commissione i funzionari indagati “Limitato il nostro ruolo: abbiamo solo coordinato” DIEGO LONGHIN INTERROGATORIO, se si vuole utilizzare una terminologia da aula di tribunale, è durato in tutto un’ora e mezza nel quartier generale del Pd di via Masserano. Davanti ai “commissari”, Rosanna Abbà, Domenico Mangone, Carlo Chiama ed Ermanno Torre, i quattro che hanno il compito di fare da audit per i Democratici, sono passati il segretario organizzativo del Pd Regionale, Davide Fazzone e tre dipendenti: Gianni Ardissone, Carola Casagrande e Mara Milanesio. Tutti e quattro sono fra gli undici indagati dalla procura nell’inchiesta sulle firme false per le elezioni regionali 2014. Se davanti ai magistrati molti hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, davanti ai commissari hanno invece ricostruito tutti i passaggi. O meglio l’avvio della macchina per la raccolta delle firme per presentare le liste a sostegno di Sergio Chiamparino. «Si è chiarito il loro ruolo nell’avvio della macchina - spiega la rappresentate dei commissari, Anna L’ Si difende Fazzone il responsabile regionale dell’organizzazione “Era compito delle federazioni provinciali la raccolta dei vari moduli” Abbà - e di che cosa si sono occupati in quel mese o poco più». La deposizione più lunga è stata quella di Fazzone, braccio destro del segretario regionale Davide Gariglio. Sembra che per il momento non si sia fatta chiarezza sulla possibile origine delle finte firme e finte autenticazioni dei moduli a sostengo delle candidature. «Non abbiamo toccato in maniera diretta questioni che sono inerenti all’inchiesta giudiziaria in corso», sottolinea Abbà. Semmai si sono ricostruiti i passaggi, ad iniziare dalla modulista e dalle regole che cambiano elezione dopo elezione. «La parte più interessante riguarda naturalmente il rapporto tra il partito regionale e quelli provinciali - aggiunge Abbà - abbiamo cercato di chiarire quali fossero i collegamenti in entrata e in uscita. Le persone di riferimento e chi si era assunto la responsabilità di raccogliere le firme sui territori». Il segretario organizzativo Fazzone ha ribadito che il Pd regionale aveva una funzione di coordinamento delle operazione e non di raccolta operativa delle firme e tanto meno di autenticazione. La medesima linea del segretario del Pd, Davide Gariglio. Superata la fase Pd regionale ora si passa alle federazioni provinciali. Si entra nel vivo, visto che nell’occhio del ciclone c’è il Pd di Torino e di Cuneo. «Lo abbiamo già detto, vogliamo chiudere presto - dice Abbà - se rispetteremo il calendario che ci siamo dati entro Pasqua potremmo avere un primo quadro chiaro di ciò che è successo». E poi? In linea di massima, se si dovessero evidenziare condotte non corrette, i responsabili potrebbero essere deferiti alla commissione di garanzia. Ma si vedrà al termine dell’indagine dei quattro commissari. Sul fronte procura le indagini stanno andando avanti. E l’attenzione dei pm che stanno seguendo l’inchiesta, oltre che sui saggi grafici, si concentra anche sui blocchi di sottoscrizioni che sono arrivati da alcune ex municipalizzate, come Gtt e Amiat. Una verifica non tanto sulla qualità delle firme, se sono vere o false, ma su come sono state raccolte. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cota: “In piazza con Salvini per cacciare Chiamparino” GABRIELE GUCCIONE A CAMPAGNA elettorale è ini- L ziata. E la Lega Nord si è già data appuntamento, tanto da portare in piazza il suo Matteo, Matteo Salvini. L’obiettivo della manifestazione convocata per sabato pomeriggio in piazza Solferino dal segretario piemontese del Carroccio, Roberto Cota, manco a dirlo è quello di «mandare a casa Chiamparino». Prove generali di campagna elettorale per le regionali, insomma, nell’attesa — ha detto con una battuta Maurizio Marrone di Fdi, che aderisce alla ma- nifestazione insieme con Forza Italia — che «Chiamparino mantenga almeno una promessa: quella di dimettersi a luglio». Che sia una prova anticipata di campagna elettorale non è un mistero per gli esponenti del Carroccio. «Noi diamo per scontato il voto regionale anticipato — dice Cota — I danni andateli a chiedere al Pd che ha creato un precedente con lo scioglimento del mio mandato». E con un pizzico di ironia l’ha rimarcato anche il deputato Stefano Allasia: «La manifestazione è propedeutica — ha detto — al lancio della campagna elettorale. Anche se SEGRETARIO Matteo Salvini parteciperà sabato alla manifestazione della Lega contro la giunta guidata da Sergio Chiamparino non sappiamo quando arriverà». Per i leghisti Chiamparino è colpevole di aver alzato le tasse e di aver fatto scempio — dicono loro — della sanità. «Questo anno di governo — ha detto Cota — è stato caratterizzato dall’immobilismo più assoluto». La cosa di cui sarebbe meno colpevole il presidente Chiamparino sarebbero invece le firme false, che del resto in casa Lega è come parlare di corda in casa dell’impiccato. Eppure l’ex governatore Cota non rinuncia a dire la sua, anche se affrontando la cosa dal suo particolare punto di vista: «L’annullamento senza motivo delle elezioni (quelle riferite alla sua legislatura, ndr) ha creato un precedente — ha detto — Non cerchiamo vendette, ma ci prepariamo in modo politico». La manifestazione «Chiamparino a casa» sarà una prova di rassemblement del centrodestra, con lo sguardo puntato anche agli elettori grillini, sotto la bandiera dell’alternativa all’attuale presidente della Regione. «È una manifestazione — ha detto il coordinatore di Forza Italia Gilberto Pichetto — rivolta al popolo del centrodestra». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO/ OGGI E DOMANI LE ELEZIONI PER IL SENATO ACCADEMICO E CONSIGLIO D’AMMINIOSTRAZIONE Università, al voto 67 mila studenti con l’incognita astensionismo STEFANO PAROLA «PIÙ borse di studio», «più spazi per socializzare», «più autobus e parcheggi». Basta dare un’occhiata alle promesse elettorali per capire cosa serve all’Università di Torino. Perché tra oggi e domani i 67 mila studenti eleggono i loro rappresentanti per i prossimi due anni in Senato accademico (sei posti), consiglio d’amministrazione (due), Assemblea regionale per il diritto allo studio (sei), Cus (quattro) e nei consigli di dipartimento, di corso e delle scuole. Le urne saranno aperte oggi dalle 8.30 alle 19 (a Economia si chiude alle 18 per i problemi all’impianto elettrico, ormai risolti, che la scorsa settimana hanno fatto saltare quattro giorni di lezione) e domani dalle 8.30 alle 18. Gli allievi potranno indicare le loro preferenze sui pc di uno dei 16 seggi. I grandi favoriti sono gli Studenti Indipendenti, ossia la maggioranza uscente. La scorsa settimana i loro “cugini” di Alter.Polis hanno già vinto le elezioni al Politecnico. In più i “SI” possono contare su alcuni risultati raggiunti in questi anni: «Abbiamo ottenuto che venisse tolta l’esclusione per media», rivendica la portavoce Ilaria Magariello. Che poi sintetizza così il programma elettorale: «Borse di studio a tutti coloro che ne hanno diritto, apertura del piano carriera per tutto l’anno senza Rassegna del 24 marzo.pdf mora, un job placement migliore, sportelli informativi per contrastare gli affitti in nero». La seconda lista per numero di candidati è Obiettivo Studenti, vicina all’area cattolica, anche Favoriti gli Studenti indipendenti. In lizza anche la lista cattolica e quella del Fuan se la portavoce Alessandra Ragusa precisa che «non siamo schierati politicamente: siamo solo un gruppo di amici di orientamenti diversi». Il programma? «Un lavoro più intenso sulle ELEZIONI Urne aperte oggi e domani per i 67 mila studenti dell’Ateneo pagina 11 schede di valutazione dei vari corsi e sulle proposte degli studenti, più incontri con il mondo del lavoro, più luoghi per socializzare, orari delle biblioteche prolungati, carte-servizi con convenzioni per gli idonei non vincitori delle borse di studio», riassume la candidata di “Os”. Ci sono poi alcuni candidati di Run-Unito, legata ai Giovani democratici del Pd, ma il terzo incomodo è il Fuan-Azione Universitaria, dichiaratamente di destra: «A differenza degli italiani, gli studenti stranieri non devono presentare i documenti Isee per accedere alle borse di studio, ma solo un’autocertificazione: servono graduatorie separate. Poi va tolto il limite dei tre appel- li e servono più corse dei bus e parcheggi», spiega il portavoce Edoardo Cigolini. Nei giorni scorsi i volantinaggi dei Fuan sono stati accompagnati da tensioni tra polizia e studenti antifascisti: «Il clima – dice Cigolini – non è sereno, ci sono stati scontri con personaggi vicini ai centri social e in seconda fila gli Studenti indipendenti». I “Si” replicano: «Le loro uniche iniziative elettorali sono stati due volantinaggi organizzati per cercare lo scontro ed avere visibilità». La vera sfida, però, è contro l’astensionismo: due anni fa si presentarono alle urne in 6.300, pari al 9 per cento circa degli iscritti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Regione Piemonte T1 CV PR T2 52 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Sulla graticola Sergio Chiamparino (in foto con il vice Reschigna e con il capogruppo Pd Gariglio) non ci sta a restare per mesi sulla graticola e potrebbe lasciare la guida della Regione Regione Saltailbando perilsegretario n «La revoca del L’interesse del Piemonte è realizzare le riforme avviate e non una campagna elettorale permanente MAURIZIO TROPEANO Nel partito democratico in tanti hanno pensato che la presa di posizione di Sergio Chiamparino sulla vicenda delle firme false - «nel momento in cui diventasse evidente che ci si mette sulla stessa strada di Cota, un minuto dopo firmerò la mia lettera di dimissioni» - fosse una fuga in avanti. Nessuno, fino a ieri sera, però aveva esternato quel sentimento. Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale, ha scelto la riunione di quella che è stata ribattezzata la nuova corrente fassiniana del Pd (presente tra gli altri anche il numero due della giunta regionale, Aldo Reschigna), per aprire la partita: «Da un punto di vista personale è un ragionamento che gli fa onore, ma il suo ruolo istituzionale gli impone un senso di responsabilità che va oltre la sua persona perché in gioco c’è la difesa dell’interesse pubblico». Mauro Laus presidente del Consiglio regionale REPORTERS L’affondo del presidente del Consiglio regionale “Dimissioni? Chiamparino lasci lavorare i giudici” bando è stata una scelta obbligata, tan to più che il nuovo in carico presuppone un rapporto fiduciario con il presidente della giunta». Il bando è quello che ad aprile avrebbe dovuto por tare all’insediamento del nuovo segretario generale della giunta, fortemente voluto dal presidente della Re gione e revocato ieri. La spiegazione arriva dallo stesso Chiampa rino: «Evidentemente pesa l’incertezza sulla durata di questa legi slatura. Nessun pro fessionista valido, in simili condizioni, ac cetterebbe un ruolo così impegnativo e de licato». [ALE.MON. La commissione d’indagine del Pd punta sulle federazioni provinciali Sulla «Stampa» clima che precede il voto e porta con sé incertezza e disorientamento, un clima che prelude alla paralisi, esattamente ciò di cui il Piemonte e i piemontesi non hanno alcun bisogno». Il problema è che Chiamparino ha ammesso che nella raccolta delle firme qualche pasticcio c’è stato e diventa difficile non tenerne conto anche dal punto di vista politico e della credibilità di un’azione di governo. Pure Laus ammette che, probabilmente, ci sono stati errori ma aggiunge che «tocca ai magistrati accertare le responsabilità penali». Ecco T1 CV PR T2 LA STAMPA DOMENICA 22 MARZO 2015 Piani diversi Per Laus è necessario tenere distinta la via giudiziaria da quella politica, non «per difendere le poltrone ma l’interesse della società piemontese che dalla Regione si attende riforme e certezze sulle risorse e non certo una campagna elettorale permanente». Secondo il presidente del Consiglio regionale, infatti, «è bastato l’annuncio di un’intenzione a farci ripiombare nel Rassegna del 24 marzo.pdf Dibattito con i vertici del partito . Cronaca di Torino .47 ha riaperto i giochi anzitempo: dalla candidatura di Piero Fassino e magari di Davide Gariglio in Regione, se Chiamparino dovesse decidere di non riprovarci, a quella di Stefano Esposito alle primarie per la scelta del candidato sindaco in antitesi «agli ex- ragazzi di via Chiesa della Salute». «Ogni cosa a suo tempo», ha tagliato corto il senatore Pd, organizzatore dell’incontro con Anna Rossomando, rintuzzando le domande dei giornalisti. Le primarie che, secondo Chiamparino, vanno regolamentate in qualche modo: «Far votare solo gli iscritti quando deve essere scelto un candidato monocratico può essere limitante, ma anche affidarsi a chi va a votare all’ultimo minuto è un po’ troppo». «Se diventasse Alluvione 2014 Chiamparino: “Sulle firme qualche pasticcio c’è stato” Fondi in ritardo “La Regione non ha colpe” Il governatore torna sulle dimissioni, nel Pd si riaprono i giochi La Regione alza la voce dopo le critiche e le lamentele degli amministratori locali: «I ritardi nell’erogazione dei finanziamenti per i danni dell’alluvione dello scorso autunno, non sono colpa nostra». Va al contrattacco l’assessore Francesco Balocco dopo un incontro con l’onorevole Cristina Bargero sullo stato delle assegnazioni dei fondi promessi: «Noi – dice – abbiamo assolto tempestivamente alle procedure che ci spettavano». Già nelle prime settimane post-alluvione, furono fatti i sopralluoghi nelle province colpite, stimati i danni (300 milioni), «già a gennaio 2015 – dicono dalla Regione – è stato finanziato un piano di interventi per 10,1 milioni di euro a carico nostro». Altra tranche di aiuti – 31,2 milioni dopo le rettifiche inviate al Dipartimento di protezione civile – dovrebbero far sì «che già nei prossimi giorni dovrebbero essere rilasciate le autorizzazioni necessarie a». Tale somma verrà sostanzialmente destinata e distribuita in base a criteri oggettivi. Nel dettaglio: circa il 50% delle somme disponibili totali sarà assegnato ad Alessandria e provincia, il 22% alla provincia di Biella, il 7% alla provincia di Vercelli e il rimanente 20% ripartito tra Vco e province di Novara e Torino. Il resto dovrebbe arrivare dall’Ue. ALESSANDRO MONDO «Il mio cuore è sempre rosso, anzi: di più», aveva professato orgogliosamente in Consiglio regionale, l’anno scorso, replicando agli attacchi di una consigliera dei Cinque Stelle. Ieri si è definito «comunista», strappando l’ennesimo applauso alla platea dei democratici riuniti alla Fondazione Sandretto. «Costruiamo il partito per l’Italia che cambia» si intitolava l’incontro presenziato da Matteo Orfini e Lorenzo Guerini, presidente e vicesegretario nazionale del Pd. «Non finirò come Cota» chiaro che si finisce sulla strada di Cota, mi dimetterei» Esposito si scalda per il dopo Fassino A fare «outing» politico è stato ancora una volta Sergio Chiamparino, da un anno alle prese con i disastrati conti della Regione e da qualche mese rincorso dal pastrocchio delle firme false raccolte dal suo partito alle ultime elezioni. Vai a sapere se, con il senno di poi, il governatore rimpiange la poltrona più alta della Compagnia di San Paolo. Di certo nelle ultime settimane non ha perso occasione per marcare il punto sulle irregolarità sotto la lente del Tar e della Procura. tasse chiaro», nelle dichiarazioni a seguire) che ci si mette sulla strada che ha seguito la vicenda di Cota, e di Bresso, un minuto dopo arriverà a Laus la lettera con le mie dimissioni». Cioè al presidente del Consiglio regionale. «Non siamo attaccati alle poltrone», ribadisce più tardi ad un operatore della tv. «Pronto a dimettermi» Ingorgo elettorale È accaduto anche ieri: «Qualcuno strologa sulle date, ma non c’è nessun giallo. Nel momento in cui diventa chiaro («diven- Difficile prevedere il futuro: dipenderà dagli sviluppi dell’inchiesta. Anche se lo stesso Chiamparino ammette che Tra i candidabili in Regione, in caso di elezioni, c’è il sindaco Fassino. Stefano Esposito (nella foto con Lorenzo Guerini) in lista per le primarie per il sindaco 10 mesi Da tanto è in carica il presidente della Regione Sergio Chiamparino eletto a fine maggio 2014 «qualche pasticcio c’è stato». Non si sa nemmeno se sarà un futuro più o meno breve: le dimissioni potrebbero arrivare il 9 luglio «o giù di lì», come aveva detto in Consiglio, per tornare al voto «approfittando della finestra elettorale autunnale». O ad ottobre, nuova ipotesi che nei giorni scorsi Chiamparino non ha nè confermato nè smentito, facendo coincidere le elezioni anticipate con le prossime amministrative. Il partito Un bel garbuglio: se possibile, superiore a quello che il partito vive nel Sergio Chiamparino presente. Nè popresidente teva sfuggire la Regione Piemonte presenza di Orfini e Guerini, interpretata da molti come il segno dell’attenzione con cui i vertici nazionali seguono una partita ricca di implicazioni. mesi «Spero che Chiamparino possa La data governare il Piemonte il più a lunentro la quale go possibile e che non siano neChiamparino cessarie le dimissioni - ha compotrebbe mentato Orfini -: vedremo cosa decidere di emerge dall’inchiesta. «No comdimettersi: ment» di Guerini, che ha aperto sempre che un altro fronte politico: ««Bisol’udienza del gna rivisitare il ruolo degli elettoTar, fissata il 9 ri e costruire un vero albo, oggi luglio, non inesistente. Dobbiamo riconsetermini con gnare agli iscritti il ruolo di scelun rinvio ta dei segretari regionali». 3 Sergio Chiamparino si è detto convinto che nella raccolta delle firme qualche pasticcio è stato fatto. n I pretendenti Prospettiva, quest’ultima, che TORINO perché «personalmente resto convinto che si debbano lasciarli lavorare senza cercare cavilli ma sviluppando le nostre tesi difensive». a capire quali moduli siano stati effettivamente alterati e possibilmente da chi. I risultati non arriveranno prima di un mese. La commissione interna Le perizie calligrafiche Dunque è sbagliato «che la politica anticipi le decisioni dei magistrati». Quei pm che proseguono nell’indagine partita dall’esposto del leghista Borghezio: gli indagati sono undici (sette politici e quattro dipendenti del Pd) e la procura ha incaricato Rosanna Ruggeri, perito calligrafico, cui è stata affidata una consulenza che punta pagina 12 La relazione della commissione d’inchiesta interna del Pd dovrebbe invece arrivare prima. I commissari si riuniranno praticamente ogni giorno fino a Pasqua. Ieri c’è stato un lungo confronto con lo staff regionale, compreso chi durante gli interrogatori in procura si è avvalso della facoltà di non rispondere. La presidente della Commissione, Rosanna Abbà, però, mette subito le mani avanti: «Non siamo entrati nel merito dell’inchiesta e abbiamo solo cercato di capire quali sono state le procedure». E spiega: «Adesso che abbiamo capito come sono state fatte le cose a livello regionale dovremo capire che cosa è successo nelle diverse province, soprattutto a Torino e Cuneo». L’obiettivo è «capire chi ha fatto che cosa». E non è un caso che Laus insista: «La scelta di Chiamparino rischia di diventare un atto di rinuncia dimostrativo perché tale sarebbe senza che siano state chiarite le responsabilità delle firme». Regione Piemonte ANSA 23/03/2015 12:30:00 Piemonte: Lega in piazza con Salvini, '#Chiamparinoacasa' - Cota, 'nessuna vendetta. Prepariamo elezioni su contenuti' (ANSA) - TORINO, 23 MAR - Sabato 28 marzo la Lega scende in piazza a Torino con il segretario Matteo Salvini contro Sergio Chiamparino. '#chiamparinoacasa' è il titolo della manifestazione, alla quale parteciperanno anche rappresentanze di Forza Italia e Fdi. "E' evidente - ha sottolineato l'ex governatore del Piemonte Roberto Cota, segretario della Lega Nord Piemont - che ci saranno le elezioni anticipate. Il Pd ha fatto annullare le precedenti elezioni senza motivo e questo ha creato un precedente. Noi non cerchiamo vendette, ci prepariamo politicamente alle elezioni". "Vogliamo denunciare le bugie di Chiamparino - ha aggiunto - e ci prepariamo alla campagna elettorale con proposte di contenuto. Prima si torna al voto e si elegge, questa volta democraticamente, un presidente della Regione, meglio è per il Piemonte. Chiamparino è un falso mito e oggi si squaglia come neve al sole". Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 9 Affari Istituzionali ANSA PIEMONTE 23/03/2015 13:49:00 Piemonte: Lega in piazza con Salvini, '#Chiamparinoacasa' (2) (ANSA) - TORINO, 23 MAR - La manifestazione sarà preceduta da una campagna di affissioni con tre tipi di manifesti che intendono denunciare "le bugie di Chiamparino", contrapponendo una frase virgolettata del governatore alle affermazioni della Lega. Fra i temi, "firme false per Chiamparino alle elezioni regionali 2017 con sette indagati" e "stangata Chiamparino, aumentano Irpef e bollo". Ma anche le "Dimissioni dal San Paolo per candidarsi", contro la rinuncia alla politica annunciata in precedenza. Alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa hanno partecipato, oltre ai parlamentari leghisti Stefano Allasia e Roberto Simonetti, i capogruppo di Lega e Forza Italia in Regione Piemonte, Gianna Gancia e Gilberto Pichetto. "Ho raccolto l'invito a partecipare - ha sottolineato l'azzurro - alla manifestazione ci sarà una nostra delegazione e inviteremo i nostri militanti a dare il loro sostegno". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 10 Affari Istituzionali ANSA PIEMONTE 23/03/2015 14:55:00 Tunisi: Gancia (Lega), ok cordoglio ma basta ipocrisia - Lega linciata quando denunciava deriva fondamentalismo islamico (ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Il rispetto e il cordoglio per levittime di Tunisi sono fuori discussione, ma basta ipocrisia sulfondamentalismo". Lo afferma la capogruppo della Lega in RegionePiemonte, Gianna Gancia, precisando che "l'oggetto delragionamento" sono "i media e i politici che hanno linciato laLega quando aveva coraggiosamente criticato la deriva delfondamentalismo islamico, non certo le vittime". "Tutti - rimarca Gancia - erano in prima fila al funerale diCharlie Hebdo, le cui vignette estreme andavano bene. Mentrequando noi diciamo la verità, tutti addosso alla Lega". "Per la cronaca - aggiunge - proprio in queste settimane sonoimpegnata in numerosi convegni sulla figura della donna comeantidoto all'avanzata del fondamentalismo islamico, però guardacaso i media queste iniziative le snobbano". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 11 Affari Istituzionali ANSA PIEMONTE 23/03/2015 15:14:00 Tunisi: Gancia (Lega), ok cordoglio ma basta ipocrisia (2) (ANSA) - TORINO, 23 MAR - La precisazione di Gancia arriva dopo la conferenza stampa, nella quale l'ex presidente della Provincia di Cuneo si era espressa in termini più forti. "Il cordoglio va bene - aveva detto - ma quelli che sono morti a Tunisi ci criticavano affermando che eravamo razzisti. Lo dico anche se mi rendo conto che si tratta di un'affermazione forte. Sulle nostre grida d'allarme, i fatti ci hanno dato ragione". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 12 Affari Istituzionali ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:01:00 Regioni: Piemonte; Mario Viano nuovo presidente Ires (ANSA) - TORINO, 23 MAR - Mario Viano, ex assessoreall'Urbanistica del Comune di Torino, è il nuovo presidentedell'Ires, l'Istituto per le ricerche economiche e sociali delPiemonte. Prende il posto di Enzo Risso, nominato dalcentrodestra nella passata legislatura. La nomina ha avuto oggiil via libera della Giunta di Sergio Chiamparino, che a Viano haaffiancato come vicepresidente Luca Angelantoni. (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 13 Affari Istituzionali ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:27:00 Tunisi: Gancia (Ln), 'morti ci criticavano';poi si corregge - Capogruppo Lega in Piemonte, 'mi riferivo a media a politici' (ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Il cordoglio va bene ma fra quelli che sono morti a Tunisi c'è chi ci criticava affermando che siamo razzisti". Gianna Gancia, ex presidente della Provincia di Cuneo e attuale capogruppo della Lega in Regione Piemonte, si è espressa così oggi in conferenza stampa a Torino. Tema dell'incontro, tenuto nella sede del gruppo alla presenza del segretario regionale leghista Roberto Cota, la manifestazione '#Chiamparinoacasa' con Matteo Salvini che il Carroccio sta organizzando per sabato prossimo nel capoluogo piemontese. "Mi rendo conto che si tratta di un'affermazione forte - ha detto Gancia neppure un'ora prima dell'inizio dei funerali - ma sulle nostre grida d'allarme contro il fondamentalismo islamico i fatti ci hanno dato ragione". Poco più tardi la precisazione. "Il rispetto e il cordoglio per le vittime di Tunisi sono fuori discussione - ha chiarito la capogruppo in una nota - ma basta ipocrisia sul fondamentalismo". "L'oggetto del mio ragionamento - ha rimarcato- sono i media e i politici che hanno linciato la Lega quando aveva coraggiosamente criticato la deriva del fondamentalismo islamico, non certo le vittime". "Tutti - ha aggiunto - erano in prima fila al funerale di Charlie Hebdo, le cui vignette estreme andavano bene. Mentre quando noi diciamo la verità, tutti addosso alla Lega".(ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 14 Affari Istituzionali ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:27:00 Regioni: Piemonte; M5s, venga rimosso direttore Ires (ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Dopo la condanna a 2 anni dicarcere e 220 mila euro tra spese legali e indennizzinell'ambito del processo Stamina", il Movimento 5 Stelle chiedele dimissioni di Marcello La Rosa, direttore generale dell'Ires,(Istituto di Ricerche Economico e Sociali), società interamentepartecipata dalla Regione Piemonte. "Senza entrare nel merito delle vicende giudiziarie -affermano il capogruppo pentastellato in Regione Giorgio Bertolae l'ex capogruppo Davide Bono - riteniamo doveroso unavvicendamento ai vertici dell'Istituto e la conseguenterimozione dall'incarico di La Rosa. Lanciamo un appello alConsiglio d'amministrazione affinché venga rinnovato un ruolocosì importante, peraltro ricoperto dalla medesima persona perben 17 anni, percependo uno stipendio di 192 mila euro lordi nel2013". "Allo stesso tempo aggiungono - riteniamo che la Giuntadebba fare adeguate pressioni politiche in tal senso.Presenteremo un'interrogazione a risposta immediata per chiedereall'esecutivo regionale se non ritenga necessario intervenire alpiù presto nei confronti di Ires Piemonte". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 15 Affari Istituzionali ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:39:00 Tunisi:Gariglio(Pd), Le parole di Gancia sono sconcertanti - (V. 'Tunisi: Gancia (Ln),'morti'...' delle 16.30) (ANSA) - TORINO, 23 MAR - "La parole di Gianna Gancia sonosconcertanti. Si tenga il terrorismo fuori dallo scontropolitico". Lo afferma il capogruppo del Pd in Regione Piemonte,Davide Gariglio, commentando le dichiarazioni della capogruppoleghista sull'attentato terroristico a Tunisi. "Ci sono eventi - dice Gariglio - che devono essere tenutifuori dallo scontro politico, è una questione di umanità. Dopola tragedia dei giorni scorsi in Tunisia e il dramma dellefamiglie coinvolte - conclude - l'unico pensiero deve essere lavicinanza alle vittime e l'impegno comune contro chi diffonde ilterrorismo nel mondo". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 16 Affari Istituzionali ANSA PIEMONTE 23/03/2015 20:19:00 ANSA/ Addio Torino a vittime Tunisi,'strage scuota coscienze' - Afef piange tra folla. Polemica frasi Ln.Funerali anche a Novara (ANSA) - TORINO, 23 MAR - Un interminabile applauso, che si èsciolto in lacrime quando le bare hanno varcato l'ingresso delSantuario mariano della Consolata, uno dei luoghi di culto piùcari della città. Tutta Torino ha abbracciato per l'ultima voltaAntonella Sesino e Orazio Conte, le sue vittime dell'attentatodi Tunisi. Una "strage di innocenti", come l'ha definital'arcivescovo della monsignor Cesare Nosiglia, che deve"scuotere gli animi". Un appello che fa a pugni con le parole(poi riviste) della leghista Gianna Gancia "il cordoglio vabene ma fra quelli che sono morti c'è chi ci criticavaaffermando che siamo razzisti" - e con il dolore manifestato dauna tunisina doc come Afef: "Sono qui per dire che il popolotunisino non ha colpe - afferma in lacrime - anche noi siamosconvolti...". Dopo il corteo funebre per le vie della città, in prima filaai funerali, accanto alla vedova di Orazio Conte in barella perle ferite riportate nell'attentato, il sindaco di Torino, PieroFassino, il presidente della Regione Piemonte e del Consiglioregionale, Sergio Chiamparino e Mauro Laus, il prefetto PaolaBasilone e il questore Salvatore Longo. E ancora l'ambasciatoretunisino in Italia, Naceur Mestiri, e il console tunisino per ilNord Ovest, Zied Bouzouita. Dietro, una chiesa gremita di gente:i parenti e gli amici delle due vittime, ma anche tanti torinesiqualunque, per due giorni in fila davanti alla camera ardenteallestita a Palazzo civico per quella che il sindaco Fassino hadefinito una "straordinaria dimostrazione di solidarietà". "Comeabbiamo sconfitto il terrorismo negli anni '70, grazie allamobilitazione della società torinese, saremo capaci dicontrastare chiunque ci voglia colpire - è la convinzione delprimo cittadino - e lo abbiamo dimostrato in questi giorni". Fuori dal Santuario le corone di fiori della Presidenza dellaRepubblica, del governo italiano, della Camera e del Senato."Chi si serve della violenza e sceglie la via del sangue,aggredendo cittadini inermi, non avrà mai la vittoria",sottolinea nella sua omelia l'arcivescovo di Torino, secondo cui"l'Amore e la volontà di pace e di rispetto di ogni personavinceranno avendo dalla propria parte la potenza di Dio". Lo stesso Dio invocato da monsignor Franco Giulio Brambilla,vescovo di Novara, dove si celebrano i funerali di FrancescoCaldara, altra vittima della follia del terrorismo. "Che nessunareligione sequestri il tuo nome, lo usi contro l'altra e controgli altri - è l'invocazione di monsignor Brambilla -. Tu nonpuoi diventare nostra proprietà, siamo noi che ti apparteniamo,non possiamo abusare di te, del tuo nome santo". Nel Duomo di Santa Maria Assunta c'è la compagna dellavittima novarese, Sonia Reddi, ferita anche lei nell'agguato. Ec'è, simbolicamente, tutta l'Italia che in questi giorni si èstretta attorno alle sue vittime. "Accogliere le famiglie cheabbracciano le salme dei loro cari morti a Tunisi èun'esperienza che tocca profondamente il cuore - ha ricordato ilpremier Matteo Renzi Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 17 Affari Istituzionali alla Luiss School of governament - ma larisposta non è rinchiudersi ma scommettere su quello che noiabbiamo come identità". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 18 Affari Istituzionali CRONACA TO martedì 24 marzo 2015 5 TERRORE A TUNISI IL CASO Il marito di Antonella: «Sono morti in guerra» La Farnesina ai parenti «L’allarme di attentati scattato da tre giorni» La rabbia delle famiglie nel giorno del dolore «Situazione sottovalutata, si doveva evitare» Enrico Romanetto Stefano Tamagnone Ô «Sono morti in guerra» dice Lorenzo Barbero mentre aspetta che i feretri lascino il Comune. Una guerra in cui l’ex moglie, Antonella Sesino, e Orazio Conte si sono trovati per caso, durante una vacanza, dentro un museo. «Qualcuno potrebbe tirare in ballo il destino - si sfoga Barbero - dire che è come andare al supermercato e trovarsi di fronte a un folle che spara, ma in questo caso non è così. Perché il folle del supermercato fa parte di ciò che è imprevedibile, mentre quello che è successo a Tunisi si poteva e si doveva prevedere». L’ex marito di Antonella Sesino pensa a chi «avrebbe dovuto avvisare» i passeggeri della Costa Fascinosa «che in Parlamento, lì a due passi, proprio quel giorno si discuteva una legge sul terrorismo». E ritiene «inaccettabile» che non sia stato fatto. Anche perché, prosegue, «i pericoli erano noti, come mi hanno confermato dalla Farnesina. Mi hanno detto che l’allarme terrorismo era stato lanciato da tre giorni». E poi c’è quel tweet lanciato da un account dell’Isis che pare sia partito dalla Libia prima dell’attentato: “Sono in arrivo buone notizie per i musulmani della Tunisia e uno shock per i miscredenti e gli ipocriti, soprattutto per chi ritiene di essere colto”. Perché nessuno gli ha dato il giusto peso? Perché li hanno fatti scendere da quella nave e non hanno annullato la tappa a Tunisi? si chiede ancora Barbero e le domande sono le stesse a cui provano a trovare una risposta anche i «cuccioli» di Antonella, Giacomo e Simone. «Non dovevano portarli lì, soprattutto se pensavano o sapevano che poteva esserci dei pericoli. Non riesco davvero a capire come possano aver sottovalutato la situazione, pare che abbiano incrociato anche delle persone armate nei pressi del museo. Avrebbero dovuto riportarli indietro» sottolinea Simone, il secondogenito. Lui studia Scienze Motorie, suo fratello Giacomo, invece, sogna un futuro da cuoco e nel messaggio di commiato alla mamma ha ribadito la sua promessa: «diventerò un grande chef solo per te». All’interno del tempio crematorio al Monumentale risuonano le note di una canzone, “Feelings”, vengono letti i versi della poesia “Se muoio” di Pablo Neruda, dedicata ad entrambe le vittime. La commozione è forte, il dolore sembra insopportabile per alcune amiche di Antonella. «Se ne è andata una donna speciale, so che può sembrare la solita dichiarazione retorica, ma avete sentito tutti le parole che le sono state dedicate». Sono quelle di un messaggio che stringe il cuore. «Una promessa mi sento di farti: non smetterò mai di sognare come mi dicevi e mi chiedevi tu. Mai, mai, mai, mai». DOLORE E RABBIA «Sono morti in guerra» dice Lorenzo Barbero (qui sopra con i due figli Simone e Giacomo) mentre aspetta che i feretri lascino il Comune. Una guerra in cui l’ex moglie, Antonella Sesino, e Orazio Conte si sono trovati per caso, durante una vacanza, dentro un museo. «Qualcuno potrebbe tirare in ballo il destino - si sfoga Barbero ma quello che è successo a Tunisi si poteva e si doveva prevedere». Nella foto a destra, il dolore dei parenti di Orazio Conte dietro il feretro che l’ha portato alla Consolata IL PD: «PAROLE SCONCERTANTI» La leghista Gancia: «Tra loro c’è chi ci dava dei razzisti» D’accordo, probabilmente non voleva dire quello. Ma le parole pronunciate dalla capogruppo della Lega in Regione, Gianna Gancia, hanno sconcertato le coscienze, nel giorno dei funerali dei martiri di Tunisi: «Il cordoglio va bene ma fra quelli che sono morti a Tunisi c’è chi ci criticava affermando che siamo razzisti». La capogruppo del Carroccio, dopo aver definito l’Italia «un Paese di pecore e capre narcotizzate» e gli italiani «un popolo di debosciati» ha voluto concludere così il suo intervento in vista della minifestazione che sabato porterà in piazza anche Matteo Salvini. «Mi rendo conto che si tratti di una frase forte» ha poi ammesso, quasi comprendendo il putiferio che sarebbe esploso da lì a poco. Tanto da dover ribadire il suo concetto in una nota ufficiale poche ore dopo: «Il rispetto e il cordoglio sono fuori discussione, ma basta ipocrisia sul fondamentalismo. Il rispetto e il cordoglio sono fuori discussione, ma basta ipocrisia sul fondamentalismo. L’oggetto del mio ragionamento in conferenza stampa erano i media e i politici che hanno linciato la Lega quando aveva coraggiosamente criticato la deriva del fondamentalismo islamico, non certo le vittime di Tunisi. Tutti naturalmente in prima fila al funerale di Charlie Hebdo, le cui vignette estreme andavano bene; mentre quando noi diciamo la verità, tutti addosso alla Lega». E a tentare di metterci una pezza ci aveva già pensato anche il segretario piemontese del Carroccio, l’ex governatore Roberto Cota: «Il dolore non ha colore, ma bisogna avere un po’ di dignità. Se dobbiamo fronteggiare l’Isis la colpa è delle politiche lassiste sull’immigrazione sulla mancata difesa della nostra identità. Qualcuno dovrebbe fare un po’di autocritica». «La parole di Gianna Gancia sono sconcertanti - ha ribattuto a distanza il segretario Pd Davide Gariglio. Si tenga il terrorismo fuori dallo scontro politico». [p.var.] RETROSCENA Proseguono le inchieste aperte sulla strage. Arrestato poliziotto del Bardo L’avviso di Costa consegnato ai passeggeri «Fate attenzione evitando i raduni pubblici» Ô ”Al pari di altre metropoli internazionali, Tunisi può presentare questioni di sicurezza localizzate, soprattutto se decide di fare una visita a terra di sua iniziativa. In tale circostanza le consigliamo di prestare attenzione, evitando i raduni pubblici e rivolgendosi alle autorità se dovesse notare qualcosa di sospetto”. È quanto si legge in un opuscolo distribuito ai passeggeri della Costa Fascinosa il giorno precedente all’attacco terrorista e firmato dal comandante Ignazio Giardina. Nel foglio si sottolinea che Tunisi “presenta numerosi siti e attrazioni di interesse turistico” e si chiude augurando “una piacevole visita in Tunisia”. L’opuscolo, probabilmente, verrà acquisito tra gli atti dell’inchiesta aperta dalla L’AMBASCIATORE «Determinati a sradicare i terroristi» Siamo «determinati a sradicare il terrorismo e chiediamo all’Europa di non lasciarci soli, ma di avere fiducia nella nostra giovane democrazia». Così l’ambasciatore tunisino in Italia, Naceur Mestiri, nel corso della commemorazione in Consiglio comunale, a Torino, delle vittime italiane dell’attentato di Tunisi. «Questi terroristi - ha aggiunto Mestiri, che ha incontrato il sindaco Piero Fassino e visitato la camera ardente allestita in sala delle Colonne - volevano colpire il cuore dell’economia tunisina, infliggendo così un colpo fatale alla noprocure di Roma e Genova per stabilire se ci siano responsabilità. Intanto, proseguono le indagini a Tunisi, dove il primo ministro, Habib Essid, ha licenziato il capo della polizia e ha azzerato i vertici della sicurezza nella Rassegna del 24 marzo.pdf stra vita. Ma grazie alla solidarietà dell’Europa, la pace e la libertà possono trionfare sul terrorismo». Per la Tunisia oggi è importante «una solidarietà pratica e consistente - ha concluso il diplomatico, che ha poi partecipato alle esequie alla Consolata con il console generale di Tunisia a Genova e con l’ex modella Afef - per far fiorire i nostri principi di libertà. Serve un aiuto urgente dal punto di vista economico e serve rafforzare il partenariato economico con i paesi europei». [s.tam. ] capitale. Intanto, è stato arrestato il poliziotto che aveva abbandonato il servizio di guardia all’esterno del museo poco prima dell’attacco, spianando la strada ai due terroristi. Il giudice istruttore di Tunisi incaricato dell’inchiesta sta interrogando testimoni e agenti di polizia in servizio il giorno dell’attentato, per ricostruire le fasi della strage e individuare le responsabilità. Il provvedimento di fermo nei confronti dell’agente, incaricato di presidiare l’in- pagina 19 L’avviso distribuito ai passeggeri della Costa Fascinosa gresso del museo, è stato emesso al termine dell’interrogatorio davanti al magistrato. Il presidente del Paese nordafricano ha anche dichiarato, in un’intervista rilasciata alla Cnn, che «i terroristi del museo del Bardo in- dossavano giubbotti esplosivi che non sono riusciti a far detonare poiché uccisi dalle forze speciali prima che potessero farlo». Se fossero riusciti a farlo, ha detto Beji Caid Essebsi «sarebbe stata una strage ancora più grande». Affari Istituzionali 10 martedì 24 marzo 2015 CRONACA TO IL CONVEGNO Fratelli d’Italia guarda alle regionali: «Ma servono le primarie» Il ricordo di un centrodestra che si presenta in ordine sparso alle regionali è ancora scolpito nella memoria di tutti. E Fratelli d’Italia, che contro Sergio Chiamparino candidò Guido Crosetto dopo il tira e molla con Forza Italia e Ncd, non vuole ripetere gli errori del passato. Pur non rinunciando a sventolare la bandiera delle primarie. Già pregustando la possibilità di vedere indette elezioni regionali a causa delle supposte irregolarità sulle firme, il partito erede della tradizione di Alleanza Nazionale è tornato a confrontarsi al suo interno, sotto l’egida del suo neo-commissario regionale Andrea Dalmastro delle Vedove. «Vogliamo ricostruire l'unità del centrodestra attraverso un patto con gli elettori e, per farlo, il passaggio obbligato sono le primarie di coalizione per Torino e per il Piemonte - ha spiegato nel dettaglio Dalmastro -. Vogliamo richiamare il centrodestra alla necessità di essere davvero opposizione, per coinvolgere il centrodestra nella costruzione di una vera alternativa di governo si deve accettare il principio basilare delle primarie di coalizione». «Anche perché il Pd è ormai travolto dagli scandali - ha spiegato l’ex portavoce regionale Ago- stino Ghiglia -. Hanno falsificato l’infalsificabile e devono fare i conti con la questione morale dei gettoni facili nelle circoscrizioni. Ma date le premesse, è chiaro che il centrodestra non può più presentarsi in ordine sparso. A patto, però, di passare attraverso le primarie di coalizione. E questo vale tanto per le regionali quanto per le comunali del 2016. A un anno di distanza dal voto mi pare che ad avere ragione fossimo noi. E non quei partiti che, rifiutando le primarie, non hanno poi raccolto consensi esaltanti». [p.var.] IL CASO Sabato manifestazione in piazza con Salvini: «Centrosinistra a casa» Ô La Lega Nord non ha dubbi: il voto anticipato in Regione è uno scenario tanto verosimile da apparire scontato. Perché il ricorso sulle supposte firme false nella presentazione delle liste a sostegno a Sergio Chiamparino avrebbe innescato un conto alla rovescia ormai inarrestabile. E poco importa che i piemontesi saranno chiamati alle urne a ottobre oppure a novembre: il Carroccio la sua campagna elettorale la apre già questo sabato, portando in piazza anche il suo leader nazionale Matteo Salvini. Ritrovo in piazza Solferino. Parola d’ordine, Chiamparino a casa. Ci crede fino in fondo, l’ex governatore e attuale segretario nazionale del partito Roberto Cota. Al punto da mettersi alla testa dell’intero centrodestra, chiamando a raccolta anche gli alleati di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. «Una manifestazione aperta a tutti - ha aggiunto Cota - per sfatare un falso mito, quello di Sergio Chiamparino, nato nel 2006 e che ora si sta squagliando di fronte all’immobilismo assoluto La Lega si prepara al voto «Elezioni ormai scontate» La capogruppo Gianna Gancia, il coordinatore Fi Gilberto Pichetto, l’onorevole Simonetti, Roberto Cota e l’onorevole Allasia della sua politica. I suoi unici atti concreti sono stati l’aumento delle tasse e il peggioramento della nostra Sanità. Ben’inteso, noi non cerchia- mo vendette. Piuttosto puntiamo sui contenuti: parlare dei territorio, dar loro la possibilità di raccontare quello che non va, coinvolgere tutti quelli che non credono in Chiamparino e che vogliono abbattere una dittatura che nega qualunque rappresentanza ai territori». «Perché Chiamparino ha disatteso il suo mandato di difendere l’identità piemontese» ha aggiunto l’onorevole Roberto Simonetti. «Senza dimenti- care gli scandali, dai Murazzi a Soria» ha concluso il suo collega in Parlamento Stefano Allasia. Linea condivisa più o meno in maniera granitica anche dagli alleati del centrodestra. Il più convinto pare essere il capogruppo in Comune e Regione di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone, non esita a «rendere onore» all’iniziativa del Carroccio contro «una politica intollerabile, fatta di promesse non mantenute e di fregature garantite». E se «il silenzio del Movimento 5 Stelle» stupisce Marrone, il coordinatore regionale di Forza Italia, Gilberto Pichetto, sottolinea come «dopo un anno non si capisca né dove Chiamparino voglia andare a parare né quali siano gli effetti della sua politica economica». «La sua è una azione della non scelta - ha aggiunto Pichetto, che ha annunciato la presenza di una pattuglia azzurra alla manifestazione di sabato - e questo si riverbera anche sui gangli più vitali della Regione, a cominciare dalla Sanità». [p.var.] IL DIBATTITO Il presidente del consiglio: «Sarebbe un danno enorme» Laus è contro le urne anticipate Quadrato attorno a Chiamparino Ô Sergio Chiamparino, memore anche della sorte toccata al suo predecessore, l’ha sempre detto: non mi farò cuocere a fuoco lento aspettando che sia un verdetto a dire se la mia giunta potrà o meno continuare a lavorare. Un gesto, da molti visto come una dimostrazione di rispetto nei confronti dei piemontesi, che nella riunione del partito convocata ieri al provinciale del Pd il presidente del consiglio regionale, Mauro Laus, ha chiesto di rivedere. «Sul piano personale, l’ho detto ai tempi e lo ripeto oggi, la sua posizione è legittima e condivisibile - ha di- chiarato Laus all’assemblea . Ma il suo ruolo istituzionale gli impone un senso di responsabilità che va oltre la sua persona: questo governo regionale ha intrapreso infatti un doloroso quanto necessario percorso di riforme che rischia di essere compromesso irrimediabilmente da una nuova campagna elettorale. Ed è bastato l’annuncio di un’intenzione a farci ripiombare nel clima che precede il voto, un clima che porta con sé incertezza e disorientamento, un clima che prelude alla paralisi, esattamente quella paralisi di cui il Piemonte e i piemontesi non hanno alcun bisogno». Il ragionamento di Laus è molto diretto: la vittoria di Chiamparino è stata talmente luminosa che la sua posizione non può essere confusa con quella di Cota. E allo stesso modo, un suio addio sarebbe devastante per la nostra comunità. «Ci sono dei legali - ha aggiunto - è sarà loro compito capire se e quando sarà il momento di lasciare. Ora però dobbiamo fare quadrato attorno a lui. E lo dico anche alla società civile: la sua permanenza alla guida della Regione è di primario interesse pubblico». [p.var.] LA PROPOSTA DEL PD «Contingentate il traffico al Frejus» Contingentare il traffico pesante sull’autostrada A32 del Frejus in previsione dell’apertura al transito del raddoppio del traforo. A chiederlo è il Pd, che su questo tema presenterà in Consiglio regionale una interrogazione alla giunta Chiamparino a firma del consigliere valsusino Antonio Ferrentino. L’iniziativa è stata presentata ieri da Ferrentino e Davide Gariglio, capogruppo in Regione e segretario del Pd piemontese. «Le pressioni della Valle d’Aosta e della Svizzera in difesa delle loro vallate - ha sottolineato Gariglio - sono molto forti, e questo potrebbe andare a scapito della Valle di Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 20 Susa». «Il pericolo - ha spiegato Ferrentino - è che il traforo del Frejus diventi per i Tir il modo migliore per superare senza ostacoli le Alpi. Contro questo scenario parte oggi un lavoro politico-istituzionale che porterà a breve un convegno di approfondimento che coinvolgerà anche la Francia e la Svizzera». Nino Boeti, consigliere Pd e vicepresidente del consiglio, ha aggiunto che «un secondo tunnel autostradale al Frejus, se inteso come seconda canna di transito, non è compatibile con la realizzazione della Torino-Lione». [al.ba.] Affari Istituzionali TORINO 3 Martedì 24 marzo 2015 il Giornale del Piemonte Emma Basile I FUNERALI Il grande abbraccio di Torino alle vittime Incontro UnlungoapplausohaaccoltolesalmediOrazioConteeAntonellaSesino,levittimetorinesi dell'attentato di Tunisi, nel SantuariodellaConsolata,aTorino, dove sono stati celebrati i funeralidall'arcivescovodelcapoluogo piemontese, monsignor Cesare Nosiglia. «Mai soli» è lo striscione appeso alla cancellata del Santuario. Tra gli omaggi floreali, le corone delgoverno tunisino,del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, edel Governo, oltre che quelle di Camera e Senato. Nelle prime file del Santuario, accantoallefamiglieeaiparentidelle vittime, il sindaco di Torino,PieroFassino,ilpresidentedellaRegionePiemonte,Sergio Chiamparino, e del Consiglio regionale, Mauro Laus. A rappresentare il governo c'è il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa. Presente in chiesa anche Carolina Bottari, la dipendente comunale ferita nell' attentato in cui ha perso la vita ilmarito,OrazioConte.Ladonna, che è ricoverata all'ospedale Cto di Torino per le ferite riportate nella strage, è stata trasferitain ambulanza al Santuario della Consolata. La donna, dipendente del Comune di Torino, è poi tornata in ospedale, per essere ricoverata nel reparto di Ortopedia del Cto diretto da Alessandro Massè. E mischiata tra il pubblico, per un omaggio silenzioso, anche l’ex modella tunisina Afef. Poi migliaia di cittadini, torinesi che in questi due giorni si sono stretti intorno ai familiari dellevittimeechefinoaierialle 13 hanno sfilato nella camera ardenteallestitaaPalazzoCivico. Parole dure e di riscatto quelle pronunciate nel corso dell’omeliadamonsignorNosiglia:«Chi siservedella violenza esceglielaviadelsangue,aggredendo cittadini inermi, non avràmailavittoria.Lastragedegli innocenti che si è rinnovata in questi giorni - è il monito scuota la coscienza di ogni uomodibuonavolontà:l'Amoree lavolontàdipaceedirispettodi ognipersonavincerannoavendo dalla propria parte la potenza di Dio». Non solo. Nosiglia ha voluto parlare anche di speranza. «Speranza che va sostenuta da un concreto e condiviso impegno che rinnovi profondamenteilnostro sistema di mentalità e stile di vita che abbiamo promossoinquestidecenni».«Perché questo cambiamento - ha aggiunto - è oggi la più grande sfida della nostra società occidentale, indebolita dal consumismo dell'avere sempre di più, che ha illuso che la felicità Nosiglia: «Chi serve la violenza non vincerà» L’ambasciatore: «Il nostro popolo non ha paura» Alla Consolata le esequie di Orazio Conte e Antonella Sesino In barella Carolina Bottari, la dipendente comunale ferita CORDOGLIO Un lungo applauso ha accolto alla Consolata i feretri dei due torinesi morti nell’attentato di Tunisi dipendesse dal possesso di beni,disoldiedipotere,unasocietà dove cresce la solitudine e la noiadiunavitasenzaregoleetiche condivise, una società saziae stanca chesta perdendo la sua anima culturale e spirituale». MonsignorNosigliahapoirichiamato le parole di Papa Francesco «che ci sta indicando vie molto concrete su cui ritrovarci come credenti di varie religioni e non credenti, uomini e donne di buona volontà: si tratta di imparare e andare a scuoladaipoveri,immergendosi nelle periferie esistenziali e condividendo le miserie di chi abitasituazionidigravedisagio edifficoltàevienespessoconsideratouno scartooun pesoper lacomunità.Dalìsideveripartire per promuovere una società più giusta, equa e solidale, che non lasci alcun spazio alla violenza, nessuna giustificazione perilprevalerediideologieculturali, religiose o sociali che dividonoeinnalzanomuri,làdove invece occorre gettare ponti di amore, di incontro e di collaborazione,perperseguire uniti ilbenecomunerispettoalbene individualedellaproprianazione, religione o cultura». Da qui l’invito di Nosiglia a credere in un mondo «fondato su comportamenti individuali e collettivi orientati all'amore e non all'egoismo,al servizio dei fratelli che subiscono prove ingiusteosofferenzefisicheomorali, piuttosto che al culto di se stessi. Così il sacrificio dei cari defunticheoggipiangiamo-ha concluso-nonsaràstatovanoe porterà molto frutto». Al termine della cerimonia hanno presolaparolaifamiliaridellevittime.«Sognavadidiventarenonna e di giocare con i nipotini» hadettoloziodiAntonellaSesino.Lozioharicordatolanipote con parole commoventi: «Fai buon viaggio Antonella e cerca dinondimenticarci».Eancora. Corso Tur ati, 25/7 - 1 0128 TEL. 0 11-1 97 6 0 59 STAMPA EDIZIONI TE LETRASMESSE: QUALIPRINTERS SRL - Via Enrico Mattei, 2 - VILLASANTA (MB) - Tel. 039.302992 CONCESSIONARIA PER LA PROVINCIA DI TORINO: VISIBILIA - Via Senato 8 - 20121 Tel. 02/36586750 e-mail [email protected] UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” ESTRATTO DI AVVISO DI AGGIUDICAZIONE Si rende noto che è stato inviato alla G.U.U.E., in data 10.03.2015, ed è in fase di pubblicazione sulla G.U.R.I., sul sito del Ministero delle Infrastrutture www.serviziobandi.llpp.it/appalti, sul sito regionale www.regione.piemonte. it/oopp e sul sito dell’Ateneo (www. uniupo.it/Alta formazione, Aziende, Lavoro/bandi di gara e appalti/forniture), l’avviso di aggiudicazione relativo alla procedura aperta per l’afidamento della fornitura di buoni pasto per i dipendenti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, a mezzo presentazione card elettronica. Aggiudicataria alla Società “Edenred Italia S.r.l.”, con sede in Milano (MI), Via G.B. Pirelli n. 18:, per l’importo di Euro 1.722.215,10 oltre I.V.A. Vercelli, 19 Marzo 2015 IL DIRIGENTE: Dott. Paolo PASQUINI Rassegna del 24 marzo.pdf ISTITUTO NAZIONALE PER L’ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO ESTRATTO BANDO DI ASTA PUBBLICA DI UNITA’ IMMOBILIARI LIBERE O OCCUPATE DI PROPRIETA’ DELL’INAIL LE ASTE SI SVOLGERANNO A PARTIRE DAL 23/04/2015 AL 29/04/2015 CON MODALITA’ TELEMATICA ATTRAVERSO LA RETE ASTE NOTARILI DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEL NOTARIATO L’I.N.A.I.L. offre all’asta la piena proprietà di unità immobiliari non residenziali libere o occupate facenti parte del programma di dismissione degli immobili ai sensi: dell’art.6 del D.lgs. 104/1996; dell’art.3 del D.L. 351/2001 convertito L. 410/2001; dell’art.43bis del D.L. 207/2008 modificato dalla L.14/2009; del decreto del M.E.F. del 21/11/2002 sulle modalità di vendita del patrimonio immobiliare trasferito alla SCIP; della convenzione con il Consiglio Nazionale del Notariato del 09/02/2011 per la gestione delle procedure d’asta e la vendita degli immobili con l’utilizzo di una procedura telematica via Web; della Determina di disinvestimento assunta del Presidente dell’I.N.A.I.L. n. 175 del 24/07/2013. PIEMONTE lotti n. 1 • TORINO n. 1 LOTTI Le Aste sono effettuate per singoli Lotti, comprensivi di eventuali pertinenze e accessori il cui elenco, completo di documentazione (planimetrie, foto, ecc.), nonché l’elenco dei Notai, presso i quali è possibile depositare le offerte e il Bando d’Asta integrale con il Disciplinare d’Asta e i suoi Allegati (fac-simile Modelli di partecipazione), che regolano le modalità di partecipazione e di svolgimento dell’Asta, sono disponibili sui siti internet www.notariato.it oppure www.inail.it o potranno essere richiesti alle Direzioni Regionali dell’I.N.A.I.L. TERMINI PRESENTAZIONE OFFERTE • Entro le ore 17,00 del 22 aprile 2015 Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai Notai Banditori e Notai Ran o in alternativa a: “Servizio Aste” (tel. 06/367691 e-mail: [email protected]). pagina 21 «ConmiofratelloOraziocondividevamo che la fede, senza la ragione,fafareall’uomolepeggiori atrocità. Non serviva questo per averne la conferma», ha dettoilfratellodiOrazioConte. Nelle stesse ore a Novara sono staticelebratidalvescovo,monsignor Franco Giulio Brambilla, i funerali della terza vittima piemontese, Francesco Caldara. In prima fila accanto alla mammadiFrancescoancheSonia Reddi, la compagna ferita durante l’attentato. La coppia erapartitaincrocieraperfesteggiareilcompleannodilei,oraricoverata all’ospedale di Novara. Quello tunisino è «un popoloferito»,mache«nonhapaura».Lohadettol'ambasciatore tunisino in Italia, MestirNaceur,aTorinoperrendereomaggioallevittimeitaliane dell'attentato del museodelBardo.L'ambasciatore Maceur ha incontrato il sindacodiTorino,PieroFassino, e i famigliari delle due vittimeallacameraardente, chesiè chiusaalle13inpunto. Il diplomatico ha rivolto anche «un pensiero a tutti gliamiciitalianiferitiaTunisi,sperandoinunalororapidaguarigione».«Il18marzo rimarrà per il nostro Paese una giornata nera - ha detto -perchéilterrorismohacolpito la democrazia, la civiltà eilturismo.Noiperònonabbiamopaura-hasottolineato l'ambasciatore -: siamo determinatiadandareavantinellalottacontroilterrorismo, così come peraltro ha già detto il nostro Presidente, Beji Caid Essebsi. Siamo ormai in guerra. Di fronte al terrorismo, dobbiamo avere una strategia, contando siasullenostreforze,sia rafforzandoinostrirapportiinternazionali, in particolare congliamiciitaliani».Eoggi a Tunisi è in programma una «grande marcia dei popoli contro il terrorismo», che si concluderà davanti al Museo del Bardo. La marcia aprirà a Tunisi il Forum Sociale Mondiale, che si concluderà il 28 marzo e per il quale, secondo i promotori, sono attese 70mila persone datuttoilmondo.Foltaladelegazione dall'Italia. AVVISO AL PUBBLICO Richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale alla Città Metropolitana di Torino (ai sensi della legge regionale n.40/1998 e smi e del D.Lgs. 152/2006 e smi) “IMPIANTO IDROELETTRICO SU BRIGLIA ESISTENTE DEL FIUME STURA DI LANZO a valle del ponte Ferdinando di Savoia” Il proponente EGEA NEW ENERGY S.p.a., con sede legale in Via Vivaro 2 ad Alba (CN), PREMESSO che: - ha presentato domanda di pronuncia di compatibilità ambientale al Servizio Tutela e Valutazioni Ambientali della Città Metropolitana di Torino ai sensi dell’art.12 della l.r. n. 40/1998 e smi; - l’opera in progetto consiste: in un impianto idroelettrico puntuale, ad acqua fluente, sul Fiume Stura di Lanzo; - l’opera in progetto è localizzata: in Comune di Torino presso la briglia esistente del ponte “Ferdinando di Savoia”; - la tipologia dell’opera in progetto rientra nella categoria della l.r. n.40/1998 e smi n. 41 dell’allegato B2: impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superiore a 100 kW oppure alimentati da derivazioni con portata massima prelevata superiore a l tr al econdo er le der a on local ate n ona come dein ta dalla d r del n o la cu e one d pre a ottende un ac no d uperic e m nore o uguale a 200 km², la soglia inferiore è ridotta a 140 l/s. Sono comunque esclusi gli impianti destinati all’autoproduzione aventi potenza installata inferiore o uguale a 30 kW - valore costante da assumere, indifferentemente dalla localizzazione o meno in area protetta (*) (vedi cat. B1, n. 21): - l’opera è sottoposta a procedimento di valutazione d’incidenza ai sensi di quanto previsto dal DPR 357/97 e dal DPR 120/2003 e smi; RENDE NOTO che il progetto è consultabile sul sito web della Città Metropolitana di Torino: http://www.cittametropolitana.torino.it/ambiente_cm/via/deposito_progetti/index e che eventuali istanze, osservazioni o pareri possono essere presentati entro 60 gg dalla pubblicazione del presente comunicato all’indirizzo [email protected] m ente della tt etropol tana d no.it o pre o l’ fic o epo to ro ett or no cor o n lterra or no e pre o l’ fic o epo to ro ett del omune di Torino. Per EGEA NEW ENERGY Spa - Massimo Cellino AVVISO AL PUBBLICO Richiesta alla Provincia di Cuneo di pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. e della L. R. 14 dicembre 1998, n. 40 e s.m.i. VARIANTE AL PROGETTO DI COLTIVAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE DELLA CAVA RABARI’ IN TERRITORIO DI FRABOSA SOTTANA E ROCCAFORTE MONDOVI’ Il sottoscritto BONELLI Giorgio nato a Mondovì il 04/09/1947 ed ivi residente in Via G.B. Ressia, 35, in qualità di procuratore per l’attività della SILVER s.r.l., avente sede in Vernante (CN), località Tetti Filibert, Partita IVA n. 00749750048 e Codice Fiscale 00181090044, ha presentato alla Provincia di Cuneo domanda di pronuncia di compatibilità ambientale relativa alla Variante al progetto di coltivazione e recupero ambientale della Cava Rabarì, destinata alla produzione di quarzite per vetreria, i cui impatti principali riguardano suolo, vegetazione e paesaggio, localizzata nei Comuni di Frabosa Sottana e Roccaforte Mondovì (CN), località Frazione Miroglio – Case Friosa, in quanto esso rientra nella categoria progettuale n. 59 dell’Allegato B2 “cave e torbiere con materiale estratto inferiore a 500.000 m3/ anno e con uperic e ntere ata nfer ore o u uale a ettar SI RENDE NOTO c e cop a del pro etto dein t o dello tud o d mpatto m entale e della nte n l n ua o non tecn co ono depo tat per la pu l ca one pre o l’ fic o eposito Progetti della Provincia di Cuneo – Corso Nizza, 21 – Cuneo (orario: lun. mart. ven. 9-12; giov. 14.30-16.30) e presso le sedi dei Comuni di Frabosa Sottana (orario: lun. mart. merc. gio. ven. 9-12) e Roccaforte Mondovì (orario: merc. gio. 9.30-12.30). La predetta documentazione è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico per 60 gg. dalla presentazione dell’istanza. Nel medesimo termine potranno essere presentat n forma cr tta all’ fic o epo to ro ett della ro nc a d uneo or o a – 12100 Cuneo e entual o er a on nforma on e contr ut tecn co c ent ic Affari Istituzionali Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c II TORINO CRONACA la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Il giorno del lutto Addio alle vittime di Tunisi Nosiglia: “Chi compie stragi non avrà mai la vittoria” Il figlio dell’impiegata: “Mamma, diventerò un grande chef” Afef ai funerali: “Il mio Paese mi ha chiesto di essere qui” <DALLA PRIMA DI CRONACA DIEGO LONGHIN I VOLTI L’IMPIEGATA Antonella Sesino dipendente del Comune di Torino IL TECNICO Orazio Conte tecnico informatico originario di Ivrea IL PENSIONATO Francesco Caldara ex autista novarese ucciso sul pullman turistico al Bardo OCO prima delle 14 alla Consolata è arri- P vata in ambulanza dal Cto anche la moglie di Orazio Conte ferita durante l’attacco al Bardo, Carolina Bottari, che ha seguito in barella il funerale del marito. A celebrare le esequie l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia. «La strage degli innocenti che si è rinnovata in questi giorni scuota la coscienza di ogni uomo di buona volontà — ha detto Nosiglia durante l’omelia — ci renda tutti più consapevoli che chi si serve della violenza e sceglie la via del sangue aggredendo cittadini inermi non avrà mai la vittoria». Vicino alle famiglie il sindaco Piero Fassino e il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, oltre a consiglieri regionali e comunali, il viceministro alla Giustizia del governo Renzi, Enrico Costa, il prefetto Paola Basilone, l’ambasciatore tunisino in Italia, Mestir Naceur, e il console Zied Bouzouita. Tra la gente anche Afef, l’ex modella italo-tunisina, che è venuta per rendere omaggio alle vittime: «Sono sconvolta. Erano nostri ospiti e sono morti nel nostro Paese. Sono qui perché la AFEF CON L’AMBASCIATORE TUNISINO La moglie di Marco Tronchetti Provera con l’ambasciatore tunisino con l'ambasciatore Mestir Naceur e il console Zied Zouita Quasi in contemporanea le esequie a Novara di Francesco Caldara, l’altra vittima piemontese del Bardo, officiate dal vescovo Franco Giulio Brambilla: «Francesco era uno di noi, anzi è uno di noi, uno come noi. Ognuno di noi poteva essere là, come lui. La sua morte ci tocca profondamente, ci scuote e ci sconvolge perché assurda. Un uomo che ha guidato tutta la Alle esequie partecipano Fassino Chiamparino, il viceministro della Giustizia Costa. A Novara le esequie dell’ex autista di bus Tunisia mi ha chiesto di rappresentare il nostro Paese. Stiamo lottando tutti i giorni con questi mostri, ma non sappiamo come fare perché sono vigliacchi che si nascondono». I momenti più toccanti alla fine delle esequie. Prima ha preso la parola lo zio di Antonella Sesino, che ha ripercorso brevemente la vita della nipote, e ha svelato un «piccolo segreto: avrebbe voluto diventare nonna ma non ha potuto farlo perché glielo hanno impedito». Voce rotta dal pianto. «Può darsi che il suo tempo su questa terra fosse finito perché altrimenti non mi spiego come una mano armata abbia potuto metter fine all’esistenza di una donna inerme in modo così inumano e brutale. Fai buon viaggio Antonella». I primi applausi spontanei della gente. Poi ha preso la parola il fratello di Orazio: «Con lui condividevo un pensiero, l’idea che la fede, senza la ragione, fa fare all’uomo le peggiori atrocità. Non avevo bi- Il fratello di Orazio: “Lui pensava che la fede senza la ragione fa fare solo atrocità”. Lo zio di Antonella “Voleva diventare nonna” sogno di questa conferma caro fratello». Anche Aldo Turati, con cui Orazio aveva fondato l’Asic, l’azienda informatica di Ivrea, ha voluto ricordare l’amico e collega: «Era un ostinato del lavoro — racconta — poteva dimenticare gli occhiali, il portafoglio, ma mai il computer portatile. Questa volta lo aveva però lasciato a casa, voleva stare con Carolina, passare una crociera in pace. Orazio era geniale. Una brava persona, come mi ha ripetuto la stessa Carolina quando mi ha chiamato venerdì sera da Tunisi». Altri applausi. vita bus, ha perso la vita proprio su un pullman, per la mano sconsiderata di fanatici che follemente hanno sequestrato il nome di Dio». A Tunisi, ricoverata nell’ospedale militare, è rimasta Anna Abagnale, dipendente dell’ufficio Patrimonio del Comune di Torino che non è nelle condizioni per essere rimpatriata. È probabile che un team di medici, in accordo con Costa Crociere, parta nelle prossime ore per verificare il suo stato di salute. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ALTRA DIPENDENTE COMUNALE FERITA AL BARDO È STATA ACCOMPAGNATA IN AMBULANZA ALLA CONSOLATA E ASSISTITA DA UN MEDICO Il dolore di “Carla”, distesa in barella davanti al feretro del marito Accanto a lei c’erano i tre figli. La donna non ha mai smesso di piangere A chi si avvicina per farle le condoglianze risponde soltanto con un “Ciao” ALLA barella su cui è stesa, a pochi passi dalla cattedra dell’arcivescovo, fissa senza lasciarla con lo sguardo un solo momento la bara di suo marito Orazio, il violino che la copre, i fiori che sembra vi sboccino sopra. È l’ultimo saluto, l’ul- D timo ed estremo atto di amore al quale Carolina Bottari, l’impiegata comunale torinese ferita dai terroristi al museo del Bardo, non poteva mancare. Non poteva non esserci, nonostante abbiano dovuto portarla dal Cto su un’ambulanza, assistita da un medico e da una infermiera. Carla, come la chiamano in famiglia, e non Carolina come all’anagrafe, ha attaccata al braccio una flebo. Col sinistro — l’unico arto risparmiato dai proiettili dei terroristi — tiene il fazzoletto che il cognato le passa senza requie. Si asciuga le lacrime, ed è l’unico gesto che ha un ritmo, perché il pianto non si fer- Rassegna del 24 marzo.pdf IN BARELLA Carolina Bottari ha assistito ai funerali del marito in barella dopo essere stata portata al santuario con l’ambulanza (Fotoservizio di Alessandro Contaldo) pagina 22 ma mai. Il dolore è troppo forte. «È disperata. È disperata», racconta più tardi sua zia, che prima che ripartisse per l’ospedale è andata a salutarla nel cortile della Consolata, dove l’ambulanza aspetta che tutti abbiano finito di salutarla. Ed è un coro: «Ciao Carolina, ciao». Lei muove il braccio, e piange. In chiesa i figli Davide, Marco e Nadia non si allontanano da lei un istante: oltre al ricordo del padre, quella «mamma coraggiosa» che ha avuto la forza, già ferita, di dare l’allarme, è l’unica cosa che resta loro. Stanno ritti attorno alla barella, la accarezzano, mentre lei, Carolina, pian- ge e prega. Piange e prega «padre nostro», quasi sussurrandolo, come un sussurro è il «ciao», l’unica parola che il filo di voce rimastole in gola le consente di dire a parenti, amici e colleghe che alla fine del funerale si avvicineranno quasi in processione. Carolina piange. Non fa altro se non annuire quando dall’ambone il collega e amico del marito, Aldo Turati, prende la parola per ricordare che «brava persona» fosse Orazio. Le stesse parole di Carolina in questi giorni di dolore immenso: «Era una brava persona, Orazio. Era bravo». (g. g.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Affari Istituzionali Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015 III PER SAPERNE DI PIÙ Altre notizie e immagini su torino.repubblica.it DICHIARAZIONE SHOCK DELLA CAPOGRUPPO LEGHISTA IN REGIONE, GIANNA GANCIA: “DISPIACE PER I MORTI, MA...”. POI CORREGGE “Sono quelli che ci chiamavano razzisti” L O SCIVOLONE è rovinoso, e a poche ore dai funerali dei due torinesi uccisi al museo del Bardo le parole della leghista Gianna Gancia sono uno shock: «Mi spiace per i morti a Tunisi — ha detto — ma tanti di loro ci criticavano, ci davano dei razzisti: mi rendo conto che si tratta di un’affermazione forte». Se ne sarà pure resa conto, ma pochi minuti dopo la sortita fatta davanti al segretario del suo partito Roberto Cota, durante l’annuncio della manifestazione con Matteo Salvini di sabato prossimo, la capogruppo della Lega in Regione è stata costretta a correggere il tiro. Per poi ritornare, più tardi, a mettere un’altra pezza anche peggiore del buco. Di fronte al volto impallidito di Cota e all’imbarazzo generale la consigliera ex presidente della Provincia di L’INTERVISTA GABRIELE GUCCIONE G Gancia non si è espressa in maniera completa, tanto che poi le è stato chiesto, e l’ha fatto, di chiarire la sua posizione. L’ha chiarita e tanto basta». Roberto Cota, segretario nazionale (fuori dai “leghismi” si legge: regionale) della Lega Nord, certo non infierisce sulla capogruppo in consiglio regionale del suo partito, ma un certo imbarazzo non ha potuto fare a meno di mostrarlo, quando ieri mattina hanno presentato insieme la manifestazione di sabato con Matteo Salvini, «Chiamparino a casa». Cota, avete corretto il tiro, insomma. Ma la consigliera Gancia quelle parole le ha dette, l’hanno sentita tutti. Le parole del vostro capogruppo rappresentano la posizione della Lega? «La posizione della Lega l’ho espressa chiaramente di persoIANNA Cuneo dev’essersi resa conto della gaffe: «Mi sono espressa male — si è schermita ricordando e rivendicando l’episodio della maglietta di Calderoli — mi riferivo semmai a chi ci criticava tra i politici, a Fassino e a Chiamparino che solo adesso scendono in piazza». Sarà. Ma intanto l’ex governatore Cota si è sentito in dovere di correre a tamponare la falla, distinguendo i morti («il dolore non ha colore») dalla politica. Non paga, però, la capogruppo Gancia anche nel volersi emendare, forse dopo le tirate d’orecchie dei colleghi, ha perseverato nell’errore: «C’è tanta ipocrisia — ha insistito — non ce l’ho sicuramente con i morti. Però c’è molta ipocrisia. E ai funerali ci sarà una folla di gente che quando noi dicevamo queste cose ci accusava di razzismo». Doppia frittata, insomma. Nella stessa Lega non l’hanno presa bene. «Sono opinioni personali che non si possono condividere», chiariva ieri un esponente di spicco del nuovo corso salviniano. Senza contare, poi, che ai funerali (tra quelli che secondo Gancia si sarebbero dovuti «vergognare») c’erano anche i consiglieri comunali leghisti, Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero. Gli stessi, del resto, che l’altra sera in Comune hanno atteso fino a tarda sera insieme ai parenti delle vittime l’evolversi della situazione. «Ci sono eventi — taglia corto il segretario Pd, Davide Gariglio — che devono essere tenuti fuori dallo scontro politico. Una questione di umanità». (g. g.) CAPOGRUPPO Gianna Gancia capogruppo della Lega in consiglio regionale © RIPRODUZIONE RISERVATA ROBERTO COTA, SEGRETARIO DEL PARTITO PIEMONTESE Cota: “Lei ha chiarito subito ma il tema politico rimane” na, anche dopo l’intervento di stamattina della consigliera Gancia». Quindi si tratta di opinioni personali? «Guardi, siamo veramente molto dispiaciuti per quanto è successo a Tunisi e sin da subito, personalmente, ho espresso il mio e nostro cordoglio ai familiari delle vittime e a chi è rimasto ferito. Credo di essere stato il primo, il giorno dell’attentato, ad averlo fatto». Lo sa che alcuni suoi colleghi di partito sono rimasti imbarazzati per quelle dichiarazioni? L’altra sera i consiglieri comunali della Lega, Fabrizio Rassegna del 24 marzo.pdf “ Non si può versare lacrime di coccodrillo dopo anni di politiche lassiste sulla immigrazione ” IL SEGRETARIO Roberto Cota è il segretario nazionale della Lega Nord Piemont pagina 23 Ricca e Roberto Carbonero, sono stati tra i pochi, assieme al sindaco Fassino, ad aspettare in Comune fino a tarda sera con i parenti delle vittime l’evolversi delle notizie... «Non c’è molto da dire. Gianna ha chiarito il suo pensiero, si è corretta. Lei voleva dire un’altra cosa. Per parte mia io sono stato il primo ad esprimere il cordoglio alle famiglie delle vittime. Per il Piemonte è una ferita. Questo è il dolore, il dolore non ha colore, e non ci sono altre parole da aggiungere. Se poi vogliamo affrontare il tema politico, invece, possiamo anche parlarne». E parliamone? «La politica non può versare lacrime di coccodrillo in questi momenti. Se qualcuno pensa di fare manifestazioni pubbliche e di scendere in piazza sulla pelle di queste vittime, dopo anni di politiche lassiste sull’immigrazione libera da parte della sinistra e la mancanza di difesa della nostra identità, sappia che un po’ di autocritica sarebbe benvenuta». Si riferisce alla piazza convocata l’altra sera dal sindaco Fassino. Ma secondo lei le politiche italiane sull’immigrazione c’entrano con l’attacco al museo del Bardo? «Noi abbiamo rinunciato ad affermare la nostra identità. Ci vorrà del tempo, ma anche la politica prima o poi riconoscerà di aver sbagliato. Chi ha tacciato la Lega Nord di razzismo dovrebbe vergognarsi». © RIPRODUZIONE RISERVATA Affari Istituzionali Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c IV TORINO CRONACA la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Firme false, udienza nel “tribunale del Pd” “Ecco come è andata” VOTO In attesa del pronunciamento del Tar e dell’esito dell’inchiesta della procura sulle firme false per l’elezioni regionali 2010, parte l’inchiesta interna pd. A sinistra: Edoardo Fazzone, responsabile dell’organizzazione Sfilano davanti alla commissione i funzionari indagati “Limitato il nostro ruolo: abbiamo solo coordinato” DIEGO LONGHIN INTERROGATORIO, se si vuole utilizzare una terminologia da aula di tribunale, è durato in tutto un’ora e mezza nel quartier generale del Pd di via Masserano. Davanti ai “commissari”, Rosanna Abbà, Domenico Mangone, Carlo Chiama ed Ermanno Torre, i quattro che hanno il compito di fare da audit per i Democratici, sono passati il segretario organizzativo del Pd Regionale, Davide Fazzone e tre dipendenti: Gianni Ardissone, Carola Casagrande e Mara Milanesio. Tutti e quattro sono fra gli undici indagati dalla procura nell’inchiesta sulle firme false per le elezioni regionali 2014. Se davanti ai magistrati molti hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, davanti ai commissari hanno invece ricostruito tutti i passaggi. O meglio l’avvio della macchina per la raccolta delle firme per presentare le liste a sostegno di Sergio Chiamparino. «Si è chiarito il loro ruolo nell’avvio della macchina - spiega la rappresentate dei commissari, Anna L’ Si difende Fazzone il responsabile regionale dell’organizzazione “Era compito delle federazioni provinciali la raccolta dei vari moduli” Abbà - e di che cosa si sono occupati in quel mese o poco più». La deposizione più lunga è stata quella di Fazzone, braccio destro del segretario regionale Davide Gariglio. Sembra che per il momento non si sia fatta chiarezza sulla possibile origine delle finte firme e finte autenticazioni dei moduli a sostengo delle candidature. «Non abbiamo toccato in maniera diretta questioni che sono inerenti all’inchiesta giudiziaria in corso», sottolinea Abbà. Semmai si sono ricostruiti i passaggi, ad iniziare dalla modulista e dalle regole che cambiano elezione dopo elezione. «La parte più interessante riguarda naturalmente il rapporto tra il partito regionale e quelli provinciali - aggiunge Abbà - abbiamo cercato di chiarire quali fossero i collegamenti in entrata e in uscita. Le persone di riferimento e chi si era assunto la responsabilità di raccogliere le firme sui territori». Il segretario organizzativo Fazzone ha ribadito che il Pd regionale aveva una funzione di coordinamento delle operazione e non di raccolta operativa delle firme e tanto meno di autenticazione. La medesima linea del segretario del Pd, Davide Gariglio. Superata la fase Pd regionale ora si passa alle federazioni provinciali. Si entra nel vivo, visto che nell’occhio del ciclone c’è il Pd di Torino e di Cuneo. «Lo abbiamo già detto, vogliamo chiudere presto - dice Abbà - se rispetteremo il calendario che ci siamo dati entro Pasqua potremmo avere un primo quadro chiaro di ciò che è successo». E poi? In linea di massima, se si dovessero evidenziare condotte non corrette, i responsabili potrebbero essere deferiti alla commissione di garanzia. Ma si vedrà al termine dell’indagine dei quattro commissari. Sul fronte procura le indagini stanno andando avanti. E l’attenzione dei pm che stanno seguendo l’inchiesta, oltre che sui saggi grafici, si concentra anche sui blocchi di sottoscrizioni che sono arrivati da alcune ex municipalizzate, come Gtt e Amiat. Una verifica non tanto sulla qualità delle firme, se sono vere o false, ma su come sono state raccolte. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cota: “In piazza con Salvini per cacciare Chiamparino” GABRIELE GUCCIONE A CAMPAGNA elettorale è ini- L ziata. E la Lega Nord si è già data appuntamento, tanto da portare in piazza il suo Matteo, Matteo Salvini. L’obiettivo della manifestazione convocata per sabato pomeriggio in piazza Solferino dal segretario piemontese del Carroccio, Roberto Cota, manco a dirlo è quello di «mandare a casa Chiamparino». Prove generali di campagna elettorale per le regionali, insomma, nell’attesa — ha detto con una battuta Maurizio Marrone di Fdi, che aderisce alla ma- nifestazione insieme con Forza Italia — che «Chiamparino mantenga almeno una promessa: quella di dimettersi a luglio». Che sia una prova anticipata di campagna elettorale non è un mistero per gli esponenti del Carroccio. «Noi diamo per scontato il voto regionale anticipato — dice Cota — I danni andateli a chiedere al Pd che ha creato un precedente con lo scioglimento del mio mandato». E con un pizzico di ironia l’ha rimarcato anche il deputato Stefano Allasia: «La manifestazione è propedeutica — ha detto — al lancio della campagna elettorale. Anche se SEGRETARIO Matteo Salvini parteciperà sabato alla manifestazione della Lega contro la giunta guidata da Sergio Chiamparino non sappiamo quando arriverà». Per i leghisti Chiamparino è colpevole di aver alzato le tasse e di aver fatto scempio — dicono loro — della sanità. «Questo anno di governo — ha detto Cota — è stato caratterizzato dall’immobilismo più assoluto». La cosa di cui sarebbe meno colpevole il presidente Chiamparino sarebbero invece le firme false, che del resto in casa Lega è come parlare di corda in casa dell’impiccato. Eppure l’ex governatore Cota non rinuncia a dire la sua, anche se affrontando la cosa dal suo particolare punto di vista: «L’annullamento senza motivo delle elezioni (quelle riferite alla sua legislatura, ndr) ha creato un precedente — ha detto — Non cerchiamo vendette, ma ci prepariamo in modo politico». La manifestazione «Chiamparino a casa» sarà una prova di rassemblement del centrodestra, con lo sguardo puntato anche agli elettori grillini, sotto la bandiera dell’alternativa all’attuale presidente della Regione. «È una manifestazione — ha detto il coordinatore di Forza Italia Gilberto Pichetto — rivolta al popolo del centrodestra». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO/ OGGI E DOMANI LE ELEZIONI PER IL SENATO ACCADEMICO E CONSIGLIO D’AMMINIOSTRAZIONE Università, al voto 67 mila studenti con l’incognita astensionismo STEFANO PAROLA «PIÙ borse di studio», «più spazi per socializzare», «più autobus e parcheggi». Basta dare un’occhiata alle promesse elettorali per capire cosa serve all’Università di Torino. Perché tra oggi e domani i 67 mila studenti eleggono i loro rappresentanti per i prossimi due anni in Senato accademico (sei posti), consiglio d’amministrazione (due), Assemblea regionale per il diritto allo studio (sei), Cus (quattro) e nei consigli di dipartimento, di corso e delle scuole. Le urne saranno aperte oggi dalle 8.30 alle 19 (a Economia si chiude alle 18 per i problemi all’impianto elettrico, ormai risolti, che la scorsa settimana hanno fatto saltare quattro giorni di lezione) e domani dalle 8.30 alle 18. Gli allievi potranno indicare le loro preferenze sui pc di uno dei 16 seggi. I grandi favoriti sono gli Studenti Indipendenti, ossia la maggioranza uscente. La scorsa settimana i loro “cugini” di Alter.Polis hanno già vinto le elezioni al Politecnico. In più i “SI” possono contare su alcuni risultati raggiunti in questi anni: «Abbiamo ottenuto che venisse tolta l’esclusione per media», rivendica la portavoce Ilaria Magariello. Che poi sintetizza così il programma elettorale: «Borse di studio a tutti coloro che ne hanno diritto, apertura del piano carriera per tutto l’anno senza Rassegna del 24 marzo.pdf mora, un job placement migliore, sportelli informativi per contrastare gli affitti in nero». La seconda lista per numero di candidati è Obiettivo Studenti, vicina all’area cattolica, anche Favoriti gli Studenti indipendenti. In lizza anche la lista cattolica e quella del Fuan se la portavoce Alessandra Ragusa precisa che «non siamo schierati politicamente: siamo solo un gruppo di amici di orientamenti diversi». Il programma? «Un lavoro più intenso sulle ELEZIONI Urne aperte oggi e domani per i 67 mila studenti dell’Ateneo pagina 24 schede di valutazione dei vari corsi e sulle proposte degli studenti, più incontri con il mondo del lavoro, più luoghi per socializzare, orari delle biblioteche prolungati, carte-servizi con convenzioni per gli idonei non vincitori delle borse di studio», riassume la candidata di “Os”. Ci sono poi alcuni candidati di Run-Unito, legata ai Giovani democratici del Pd, ma il terzo incomodo è il Fuan-Azione Universitaria, dichiaratamente di destra: «A differenza degli italiani, gli studenti stranieri non devono presentare i documenti Isee per accedere alle borse di studio, ma solo un’autocertificazione: servono graduatorie separate. Poi va tolto il limite dei tre appel- li e servono più corse dei bus e parcheggi», spiega il portavoce Edoardo Cigolini. Nei giorni scorsi i volantinaggi dei Fuan sono stati accompagnati da tensioni tra polizia e studenti antifascisti: «Il clima – dice Cigolini – non è sereno, ci sono stati scontri con personaggi vicini ai centri social e in seconda fila gli Studenti indipendenti». I “Si” replicano: «Le loro uniche iniziative elettorali sono stati due volantinaggi organizzati per cercare lo scontro ed avere visibilità». La vera sfida, però, è contro l’astensionismo: due anni fa si presentarono alle urne in 6.300, pari al 9 per cento circa degli iscritti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Affari Istituzionali Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 25 Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 26 LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 GLI SPAZI REALI PER OTTENERE I RISARCIMENTI VLADIMIRO ZAGREBELSKY SEGUE DALLA PRIMA PAGINA G Illustrazione di Irene Bedino li accordi Germania-Italia del 1961 hanno previsto indennizzi di alcune categorie di persone e il versamento all’Italia di quaranta milioni di marchi per definire le controversie economiche relative a quanto verificatosi tra il 1939 e il 1945. Nel 2000 una legge federale ha ammesso indennizzi per alcune altre categorie. Tuttavia la maggior parte delle vittime è rimasta senza risarcimento. In Italia e in Grecia a partire dagli anni 90 sono state introdotte davanti ai giudici numerose azioni civili per ottenere il risarcimento sia per i danni subiti dalle vittime di stragi commesse dalle truppe tedesche contro la popolazione civile, sia per quelli patiti da militari internati o da civili costretti a lavoro forzato nei campi nazisti. Nel 1994 un cittadino italiano, che era stato deportato in Germania e costretto ai lavori forzati in condizione di schiavitù, si rivolse ai giudici italiani per ottenere il risarcimento dei danni subiti, dopo aver inutilmente tentato varie volte di avere accesso alle giurisdizioni tedesche. La domanda di condanna della Germania al risarcimento dei danni venne accolta dalla Corte di Cassazione che respinse l’eccezione del governo tedesco, che faceva valere la regola dell’immunità degli Stati per gli atti compiuti nell’esercizio delle funzioni di governo. La Cassazione ritenne che l’immunità non può estendersi ai crimini di guerra e ai crimini contro l’umanità. Il governo tedesco, a questo punto, ha fatto ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia chiedendo che fosse riconosciuta la sua immunità nei confronti della giurisdizione italiana. Il governo italiano e quello greco, intervenuto nella procedura, hanno sostenuto che le ragioni della immunità consuetudinaria degli Stati dalla altrui giurisdizione dovessero cedere in casi gravi di crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Ma la corte, decidendo nel 2012 il ricorso della Germania, ha giudicato che l’Italia ha violato il diritto internazionale, che prevede, senza eccezioni, l’immunità degli Stati dalla giurisdizione di uno Stato diverso, quando si tratti di atti che, come quelli delle forze armate, sono espressione di poteri pubblici statali. La sentenza della Corte In- LA SIGNORA CROMOTERAPICA CHE OLTRAGGIA LE VITTIME MICHELE BRAMBILLA C hissà quando la destra si renderà conto che se non vince non è per colpa dei giornali che sono tutti contro o dei magistrati che sono tutti comunisti, ma dei suoi rappresentanti che rappre- Rassegna del 24 marzo.pdf sentano tutto fuorché le ragioni, a volte buonissime, dei cosiddetti moderati. Non è che siano tutti impresentabili, gli esponenti della destra: però vien da chiedersi che cos’altro potrebbe ancora uscire, ad esempio, dalla bocca dei leghisti. Fino a ieri credevamo ci avessero abituati a tutto. Bossi che voleva le pallottole di gomma contro i bingo bongo, Salvini che proponeva gli autobus con posti separati per gli immigrati, Buonanno che in tv grida a Dijana Pavlovic, presidente della Federazione rom e sinti, che è «la feccia della società», Calderoli che dà dell’orango al ministro Kyenge. pagina 27 Lettere e Commenti .33 . ternazionale ha ricostruito la ragione e la portata del principio d’immunità degli Stati ed ha concluso che, allo stato attuale, il diritto internazionale non prevede l’eccezione che il governo italiano (e i giudici italiani e greci) ritenevano invece sussistente. Il fondamento dell’immunità degli Stati è legato al principio di parità e sovranità, nel senso che nessuno Stato, per i suoi atti sovrani, riconosce la giurisdizione di un altro Stato. Effettivamente la posizione assunta dalle giurisdizioni italiana e greca è isolata nel quadro internazionale. Ma il diritto internazionale consuetudinario evolve per mezzo dei comportamenti degli Stati e anche delle sentenze dei giudici che, nel riconoscere un’evoluzione del diritto, concorrono a definirlo e a consolidarlo. E’ quello che la Corte Internazionale di Giustizia non ha inteso fare. Ma la vicenda che poteva ritenersi definita con la sentenza della Corte Internazionale, massimo organo giurisdizionale nella materia, ha avuto un seguito non scontato. Con una recente sentenza la Corte Costituzionale italiana ha infatti considerato che le norme costituzionali che riconoscono i diritti fondamentali delle persone e assicurano il diritto di ricorrere al giudice per farli valere, esprimono principi supremi su cui si fonda la Repubblica. Essi operano quindi come limite alla norma secondo la quale l’ordinamento italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La Corte Costituzionale ne ha tratto la conseguenza che la norma consuetudinaria internazionale dell’immunità degli Stati non può valere nel- l’ordinamento giuridico italiano, quando si tratti di crimini di guerra e contro l’umanità, lesivi di diritti inviolabili della persona. Il principio affermato dalla Corte Costituzionale non riguarda solo le responsabilità della Germania, né solo quelle per i fatti del passato e avrà implicazioni molto vaste. Ma per il momento gli effetti riguardano la Germania. Le cause pendenti davanti ai giudici italiani riprendono il loro corso. Così pure quelle greche. La situazione così creatasi è molto complessa ed è difficile prevederne i possibili svolgimenti. L’Italia si trova ora in violazione del diritto internazionale, così come dichiarato dalla Corte Internazionale di Giustizia. Tuttavia l’Italia, oltre al pregio della propria Costituzione e della rigorosa applicazione che ne ha fatto la Corte Costituzionale, ha dalla sua la valorizzazione dei diritti fondamentali delle persone, che sul piano europeo e internazionale trovano sempre maggiore considerazione. E’ possibile che la Germania non si acquieti. Probabilmente la via degli accordi politici sarà percorsa. Ma mentre i rapporti tra Italia e Germania potrebbero rendere possibile un esame sereno della situazione, nel rispetto di tutti i principi che entrano in gioco, non egualmente si può dire ora per quanto riguarda la Grecia. Nel mondo prudentissimo e tradizionalista del diritto internazionale e dei rapporti tra gli Stati che esso regola, il vento di rinnovamento che la Corte Costituzionale ha fatto spirare da Roma è improvvisamente divenuto uragano nei rapporti tra Atene e Berlino. Giusto Calderoli. Per dire le affinità elettive. La sua compagna, Gianna Gancia, capogruppo della Lega alla Regione Piemonte, ieri ci ha fatto capire che sbagliavamo, quando credevamo che i leghisti ci avessero abituati a tutto. Infatti nella feccia dell’umanità, accanto ai negri gli zingari e i napoletani che puzzano al punto da far scappare anche i cani (Salvini), mancavano i turisti low cost che vanno in Tunisia a farsi ammazzare. «Quelli che sono morti a Tunisi ci criticavano, dicevano che eravamo razzisti», ha detto ieri la Gancia. Il «tiè» era sottinteso. Ecco, l’oltraggio ai morti ci mancava. Ha provveduto questa signora che nel 2009, appena diventata presidente della Provincia di Cuneo, come prima opera - naturalmente a spese dei contribuenti - s’è fatta costruire in ufficio una doccia con luci ultraviolette per la cromoterapia. Della sua presidenza si ricorda poco altro. Ad esempio si ricorda che quando suo figlio rimase ferito in un incidente, Calderoli fece deviare un aereo di Stato per atterrare a Levaldigi: mica come quegli straccioni che vanno in vacanza a 500 euro tutto compreso e che l’aereo di Stato lo prendono per il funerale. Affari Istituzionali 48 .Novara città STAMPA .LA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Maddalena e Sonia si tengono per mano accanto a Francesco Dopo il rito solenne la tappa a casa Fiori da Roma Per Caldara funerali di Stato con alte uniformi e corone di fiori dal capo dello Stato dai presidenti di Camera e Senato e da Renzi Il cimitero La salma di Caldara è stata sepolta a Cameriano ma prima la figlia Greta ha voluto una tappa a casa in via Campano nel quartiere di Santa Rita La mamma e la compagna vicine ai funerali BARBARA COTTAVOZ NOVARA Maddalena e Sonia si tengono per mano accanto alla bara di Francesco: la mamma l’ha messo al mondo, la compagna l’ha abbracciato morente, colpito dai terroristi davanti al museo di Tunisi. Sono tutte davanti all’altare sulla sedia a rotelle. Funerali di Stato in un Duomo gremito da una folla silenziosa per Francesco Caldara, 63 anni, autista della Sun in pensione, morto mercoledì in un attacco di militanti dell’Isis. Per due giorni Novara ha reso omaggio a Caldara: una lunga fila di persone ha salutato il feretro del pensionato vegliato dalla figlia Greta e dalla compagna Sonia Reddi, 55 anni, rimasta ferita nell’attacco a Tunisi. Fuori dalla sala al piano terra del Broletto ieri campeggiavano le corone di fiori inviate dal premier Matteo Renzi, dai presidenti di Camera e Senato, da Sergio Mattarella e dal Comune e presidiate da carabinieri, vigili urbani e agenti di polizia in alta uniforme. Attorno tanta gente: i parenti, i colleghi della Sun in divisa ma anche persone comuni arrivate per un saluto. Avvolto nella bandiera Alle 15 il feretro avvolto nella bandiera viene portato a spalla dagli autisti ed esce nella piazza dove l’applauso lascia subito il posto al silenzio. In Duomo lo attende Sonia, seduta sulla sedia a rotelle davanti al primo banco: è debole e fatica a camminare. Arriva la mamma di Francesco, Maddalena, 85 anni, anche lei sulla carrozzina, e l’altro figlio Giacomo le accarezza i capelli con la tenerezza che si riserva a una bimba. Nell’altra fila di banchi siedono le autorità: il sindaco Andrea Ballarè, il prefetto Paolo Francesco Castaldo, il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, il sottosegretario Franca Biondelli in rappresen- Rassegna del 24 marzo.pdf Vittima dell’Isis La camera ardente al Broletto Sopra Francesco Caldara Accanto la madre Maddalena e la compagna Sonia ai funerali Dietro a loro la figlia Greta La figlia di Francesco Caldara, Greta, consola la nonna Maddalena accanto alla bara avvolta nel tricolore Reddi: “E’ inaccettabile Devo andare avanti ma non so come fare” Colloquio tanza del Governo e poi la senatrice Elena Ferrara, il deputato Gaetano Nastri, i consiglieri regionali Augusto Ferrari, Diego Sozzani e Domenico Rossi, Biagio Diana con la fascia azzurra della Provincia, il procuratore Francesco Saluzzo e i vertici di carabinieri, polizia e Finanza, la Giunta comunale e alcuni consiglieri. «Anch’io a Tunisi» «Francesco era uno di noi, è uno come noi - esordisce monsignor Brambilla nella sua omelia -. Ognuno poteva essere lì al suo posto: ha perso la vita perché andava a vedere un museo. Anche io anni fa sono arrivato a Tunisi su una nave simile e sono andato nello stesso luogo. Francesco ha guidato un bus per tanto tempo e proprio su un pullman ha perso la sua vita per mano di sconsiderati fanatici che hanno sequestrato il nome di Dio. Di Francesco hanno sfregiato anche l’immagine sorridente». Il vescovo ricorda la «tenerissima figlia Greta», gli altri familiari e la moglie Ezia «a cui ora si è riunito»: «Piangiamo con loro Francesco, lavoratore semplice, buono e generoso. Per questo oggi sentiamo che abbiamo perso uno della nostra famiglia e la parte migliore della nostra città: quella che lavora e opera, senza fare rumore. Grazie Francesco da parte di tutti noi». E poi: «Ogni volta che verremo in Duomo lo vedremo accanto al Cristo crocefisso». Si alzano i labari listati a lutto e monsignor Brambilla scende dall’altare per la benedizione finale del feretro. Sonia piange coprendosi il volto con una mano, mamma Maddalena ha gli occhi sbarrati e siede appoggiandosi sulla spalla sinistra, piegata da troppo dolore. L’incenso avvolge tutto. pagina 28 i è morto fra le braccia. È inimmaginabile una cosa del genere»: Sonia Reddi, 55 anni, tiene la mano sinistra appoggiata sulla bara del suo Francesco nella camera ardente allestita al Broletto. È la compagna di Caldara ed era in crociera con lui, in quella vacanza tanto attesa e diventata l’incubo della sua vita. Lui è stato ucciso, lei è ferita ed è viva per miracolo. Sonia piange, ogni tanto è scossa da un tremito fortissimo. Siede sulla sedia a rotelle, riesce a fare solo pochi passi. Parla a fatica, ha la bocca ancora bloccata a metà e il viso «macchiato» dalle ferite scure delle schegge dei proiettili: «Devo andare avanti ma non M come fare - mormora -. È qualcosa che non si può pensare. Una cosa così è inaccettabile». È stata dimessa dall’ospedale solo ieri mattina ma oggi dovrà tornarci per cominciare una lunga serie di visite: radiografie alla ricerca di pezzi di pallottole, esami a un orecchio da cui sente poco e agli occhi. Sotto la mantella di lana in cui è avvolta sbuca la medicazione bianca al petto: «Il proiettile mi ha colpito di striscio. La ferita non fa proprio male però brucia» dice piano. Mangia poco, solo qualche brodino e del the, e fuma tanto. Arriva l’amica Alda Massara con cui condivide l’attività di volontariato nell’associazione «Alice». Domenica è andata a farle visita a casa, a Santa Rita, e le ha strappato l’unico sorriso: «Abbiamo scherzato insieme sul fatto che la sorella Vanda è svenuta al pronto soccorso quando lei è arrivata a Novara venerdì sera». Vanda le è accanto da allora e invita gli amici: «Non lasciatela sola, ha bisogno di stare in compagnia».[B.C.] Affari Istituzionali 48 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 BEPPE MINELLO LETIZIA TORTELLO La canzone Morris Albert Al cimitero monumentale, note musicali hanno accompagnato le preghiere e il raccoglimento di amici e parenti delle vittime Il brano scelto è stato «Feelings» di Morris Albert La poesia Pablo Neruda Al tempio crematorio i figli di Antonella Sesino hanno dedicato alla loro mamma la lettura della poesia «Se muoio» di Pablo Neruda «Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura» È e diventerà il simbolo di una tragedia che ha commosso e mobilitato Torino. Carolina Bottari, 51 anni, le gambe martoriate dalle pallottole dei terroristi, ha voluto essere presente nel Santuario della Consolata ai funerali del marito Orazio Conte, 56 anni, e della collega Antonella Sesino, di 54, pure lei falciata dalle raffiche di mitra sparate all’interno del museo del Bardo di Tunisi. Carolina è arrivata dal Cto dov’è ricoverata da domenica, ovviamente in ambulanza, il trespolo della flebo alle spalle, e l’unica volta che ha sollevato la mano da sotto le coperte è stato per asciugarsi le lacrime quando sono arrivate le bare di legno chiaro ricoperte di fiori. Slogan e scritte Prima quella di Antonella Sesino con l’immancabile maglietta della Juve con il nome del figlio «Simo» stampato sul retro, sistemata a sinistra dell'altare. Vicino ai banchi che accoglievano i figli, l’ex-marito, Lorenzo Barbero, e il gruppone di parenti e amici arrivato da San Mauro e che aveva appeso fuori del Santuario, dietro le corone ufficiali dei presidenti di Consiglio, Camera e Senato, lenzuola con la scritta a bomboletta: «Non è giusto morire così», un cuore verde e poi Muzzu, Chuvi, Christian, Franci e via con altri 21 nomi di altrettanti amici e vicini di casa accorsi a fianco di Giacomo e Simone, 25 e 20 anni. Dall’altra parte, a infondere coraggio a Carolina, il fratello Salvatore, rimasto inginocchiato accanto a lei per tutta la cerimonia, insieme con i figli Nadia, Marco e Davide. L’ambasciatore tunisino Momenti di commozione anche per le centinaia di persone che hanno riempito ogni angolo della basilica. Avanguardie delle migliaia di torinesi che per tutta domenica e ancora ieri mattina hanno sfilato, dolenti, nella camera ardente allestita nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico. E poi hanno seguito il corteo che da piazza Palazzo di Città ha raggiunto il non lontano santuario. E lì, a metà, fra la folla e i tanti parenti in prima fila, il sindaco Fassino che in questi giorni è stato ovunque, a guidare l’unità Rassegna del 24 marzo.pdf Il dolore delle famiglie: nel centro della foto i due figli di Antonella Sesino e il loro papà L’ultimo saluto alle due vittime torinesi dei terroristi “Addio mamma meravigliosa” Il funerale commuove Torino L’omelia dell’arcivescovo: “Chi usa violenza non avrà mai la vittoria” Antonella, avevi un segreto: volevi essere nonna, il destino ha voluto diversamente Ma i tuoi figli non ti deluderanno mai La mamma viveva per noi e per i nonni Diventeremo una famiglia più unita questo ci darà la forza di continuare Italo Simone Barbero Lo zio di Antonella Sesino Il figlio minore di Antonella Sesino pagina 29 di crisi e ad accogliere i feriti in ospedale, il presidente della Regione Chiamparino, il prefetto Paola Basilone e il questore Longo, il presidente del Consiglio regionale Laus. In rappresentanza del Governo è arrivato il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa, con Lucio Malan e Anna Rossomando. Dietro al sindaco l’ambasciatore tunisino a Roma, Naceur Mestiri, e il console generale di Genova. «Nosiglia, belle parole» A celebrare la Messa, l’arcivescovo Nosiglia che ha riassunto con poche, sferzanti, parole, il dramma del momento: «Non ci sono parole di conforto, di fronte a una follia omicida così brutale, irrazionale e disumana che ci lascia attoniti e sconvolti, che non riusciamo e non possiamo comprendere». A concelebrare, c’era l’ex arcivescovo, il cardinale Severino Poletto, che ha dato la co- Affari Istituzionali LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 . Cronaca di Torino .49 LASTRAGE DI TUNISI Consiglio straordinario EFassinoringraziaitorinesi «Neldrammalacittàsièunita» «Grazie torinesi». Le parole del REPORTERS La maglia della Juventus Sopra la bara di Antonella Sesino, grande tifosa dei bianconeri, la maglia numero dieci della Juventus. Inciso il nome del figlio minore, Simone ANSA REPORTERS Il violino sindaco Fassino arrivano all’ultimo momento dell’ultimo appuntamento di una tragedia che ha turbato la città. E chiudono il breve consiglio comunale straordinario organizzato al termine dei funerali alla Consolata delle due vittime torinesi, Orazio Conte e Antonella Sesino. Un incontro sobrio aperto dal presidente della Sala Rossa, Giovanni Porcino, proseguito con l’ambasciatore tunisino in Italia, Naceur Mestiri e poi con un intervento di Maurizio Molinari, corrispondente de La Stampa da Gerusalemme. «Vorrei esprimere gratitudine ai torinesi - ha spiegato il sindaco che in questi giorni non si è certo risparmiato per il modo straordinario con cui hanno abbracciato i nostri caduti, in una grande manifestazione di solidarietà e forza comunitaria. La città ferita ha reagito nel modo migliore, dimostrando di essere una comunità fondata su valori forti, capace di unirsi nel momento del dramma e del pericolo». Impegniamoci quotidianamente, ha esortato Fassino, «per costruire valori di tolleranza e pluralismo. Non dobbiamo cadere nell’errore di identificare il fanatismo con l’Islam. Dobbiamo batterci perché il fanatismo non passi». «Noi per difenderci dobbiamo anzitutto “non avere paura” - ha aggiunto Maurizio Molinari - un insegnamento che ci viene dai cittadini delle città nel mondo colpite in questi anni dagli attentati. La risposta più importante è continuare le nostre vite, non permettere ai terroristi di stravolgere i nostri valori e cambiare le nostre abitudini. Torino, città medaglia d’oro della Resistenza, è portatrice di valori e tradizioni che ne fanno una trincea contro ogni dispotismo e totali[B.MIN.] tarismo». L’omaggio dei figli a Orazio Conte è un violino: dalla custodia esce una corona di fiori. La musica era la vera passione dell’informatico Orazio non si separava mai dal portatile, per una volta l’aveva lasciato a casa per fare una vacanza in pace con la moglie Non ci sono parole di conforto nei confronti di una follia omicida così brutale, irrazionale e disumana Aldo Turati Cesare Nosiglia Dirigente alla Asic l’azienda di Orazio Conte Arcivescovo di Torino Rassegna del 24 marzo.pdf munione ai parenti di Antonella Sesino. «La strage degli innocenti - ha continuato Nosiglia - che si è rinnovata in questi giorni scuota la coscienza di ogni uomo. Chi si serve della violenza e sceglie la via del sangue aggredendo cittadini inermi non avrà mai la vittoria, se non nella propaganda strumentale». Frasi accolte con vistosi segni di assenso da Lorenzo Barbero, pure lui come l’ex moglie, dipendente comunale. Quando Nosiglia ha terminato l’omelia, l’uomo ha gettato un braccio attorno al collo dei figli e, accarezzandoli, ha commentato: «Belle parole, finalmente qualcuno che parla bene». Ma altre belle parole sono arrivate alla fine della cerimonia, dal fratello di Orazio Conte e dal suo capufficio e amico Aldo Turati, ma soprattutto dall’anziano zio della Sesino, Italo («Anto, avevi un segreto: volevi tanto essere nonna ma il pagina 30 destino ha voluto diversamente») che hanno fatto scoppiare in lacrime parenti e amici. Le salme sono poi state portate al Monumentale per essere cremate. La Sesino è stata salutata dai figli («Addio meravigliosa mammina. I tuoi cuccioli») sulle note di «Feelings» e dopo la lettura della poesia «Se muoio» di Pablo Neruda. Guarda foto e video www.lastampa.it/torino «Su richiesta del mio Paese porto il dolore dei tunisini» 3 domande a Afef Jnifen show girl tunisina L’ex modella e show girl Afef Jnifen, moglie di Tronchetti Provera, esce dalla Consolata con toni dimessi e sguardo basso. È in visita privata a Torino. Si concede, ma solo rapidamente, ai microfoni e ai taccuini dei giornalisti. È scossa, dopo la cerimonia, non trattiene le lacrime e le manifestazioni di una rabbia sorda per l’accaduto. Perché è qui? «È stato il mio paese a chiedermi di venire. Ho portato il cordoglio alle famiglie, in rappresentanza del mio popolo. Sono tristissima». Come si risponde a un attacco al cuore della Tunisia, che vuole minacciare il turismo di un Paese alla ricerca della svolta democratica? «Il terrorismo è un mostro che non si fa vedere, ma non riusciranno a vincere. Lo dico da tunisina, mezza italiana, perché ho un figlio nato qui. Il modo giusto di reagire a simili tragedie è quello che ha spiegato il nostro presidente tunisino. Bisogna cancellare queste persone dalla faccia della Terra. Non è gente. Non gliela possiamo dare vinta. Soprattutto, non possiamo smettere di parlare delle religioni, perché è quello che vogliono». Lorenzo Barbero, ex marito di Antonella Sesino, ha invitato la Tunisia a fare la sua parte, anche politicamente. Cosa significa? «C’è un terrorismo ormai globale e internazionale, che bisogna fermare. Fare la nostra parte significa risolvere una situazione di portata internazionale. Non è facile senza mezzi e senza essere tutti insieme. Loro vogliono dividerci, ma spero che non riusciranno a ottenere questo risultato malvagio, sennò la diamo vinta a loro». [L.TOR.] Affari Istituzionali LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 . Cronaca di Torino .51 LAPOLEMICA Bufera sul capogruppo in Regione, costretta a rettificare Lega choc nel giorno del dolore Gancia: “Quelli che sono morti a Tunisi ci criticavano, dicevano che eravamo razzisti” ALESSANDRO MONDO «Non ce l’ho con le vittime ma con l’ipocrisia» Prima e dopo i funerali delle due vittime torinesi di Tunisi, la giornata è stata dedicata alle reazioni, e alle precisazioni. Parole sulle poche parole dette da Gianna Gancia nella conferenza stampa organizzata in mattinata dalla Lega l’occasione era la presentazione della manifestazione di sabato contro la giunta-Chiamparino - queste ultime decisamente forti: «Mi spiace per i morti di Tunisi ma erano quelli che ci criticavano, dicevano che eravamo razzisti. Mi rendo conto di fare un’affermazione forte, però...». Davide Gariglio, Pd «Certe frasi sconcertano, ci sono eventi che devono essere tenuti fuori dallo scontro politico» 6 Gilberto Pichetto, FI «Quello della Gancia è stato un infortunio espressivo, però ha subito rettificato» Presidente, cosa voleva dire con questa frase? ANSA Sabato in piazza Sabato la Lega organizzerà una manifestazione in piazza Solferino, sostenuta da Forza Italia e Fratelli d’Italia, «contro il malgoverno di Chiamparino»: ci sarà anche Matteo Salvini Cota contro la sinistra Poi è stata la volta di Cota, che ha subito colto la portata deflagrante della dichiarazione: «Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio ai familiari delle vittime. Questo è il dolore». Pausa. «Se poi però si vuole parlare di politica - ha aggiunto l’ex governatore -, allora bisognerebbe dire le cose come stanno: se qualcuno pensa di fare sulla pelle delle persone delle manifestazioni politiche di piazza sbaglia. Chi anni fa contestava la Lega, accusandola di razzismo, oggi dovrebbe vergognarsi». Il rimando è alle battaglie del partito di Bossi, e poi di Maroni, e ora di Salvini, culminate in iniziative talora eclatanti: emblematico l’episodio della maglietta indossata da Roberto Calderoli con le vignette anti islamiche, ricordata dalla Gancia e diventata un caso internazionale. Comunque la si giri, ce n’era abbastanza per monopolizzare l’incontro per illustrare la manifestazione organizzata sabato, ore 16, in piazza Solferino (piazza Castello è stata negata ai leghisti): ci sarà Salvini. Gianna Gancia Lega Nord Non è facile farsi spiegare da Gianna Gancia il significato della sua affermazione. Gaffe e rettifica Parole che nel giorno dei funerali delle vittime della strage al Museo del Bardo non potevano passare sotto silenzio, nonostante l’immediata precisazione del capogruppo della Lega in Regione: «Pardon, mi sono espressa male. Chiamparino e Fassino dicevano che eravamo razzisti, basta retorica». domande a «Cordoglio per i morti, ma quanti anni fa accusavano la Lega di essere razzista oggi si vergognino» «Cota accusa gli altri ma il primo ad usare pretestuosamente questi argomenti è proprio lui» «La sinistra torinese ha legittimato moschee che finanziavano gli sceicchi del terrore» Roberto Cota Sergio Chiamparino Maurizio Marrone segretario Lega Piemonte presidente Regione capogruppo regionale Fratelli d’Italia La replica di Chiamparino pare che il primo ad usare politicamente e pretestuosamente questi temi è proprio Cota». A stretto giro di posta, ecco la replica di Chiamparino: «La risposta più chiara alle argomentazioni sfuggite alla consigliera Gancia è quella emersa dalla manifestazione davanti al Comune di Torino della scorsa settimana dove, presenti tutte le forze politiche, sono emerse con tutta la loro forza le argomentazioni con cui combattere il terrorismo». Più tardi torna sul punto: «Io non ho mai dato del razzista a nessuno, sfido i leghisti a trovare una mia dichiarazione in questo senso. In ogni caso, mi Le reazioni «Le dichiarazioni della Gancia sono sconcertanti - interviene il segretario regionale del Pd Davide Gariglio -. Ci sono eventi che vanno tenuti fuori dallo scontro politico, è una questione di umanità». Per Marco Grimaldi, Sel, «l’uscita si commenta da sola: da sempre invitiamo la Lega a sostituire i soliti due minuti d’odio con un’ora di silenzio al giorno». Di «infortunio espressivo» parla il coordinatore regionale di Forza Italia Gilberto Pichetto (il suo partito aderisce con Fratelli d’Italia alla manifestazione della Lega): «In ogni caso, è stato subito rettificato». «I morti vanno tenuti fuori da ogni polemica politica - commenta Maurizio Marrone, FdI -. Detto questo, in questi giorni abbiamo visto troppe lacrime di coccodrillo da parte della sinistra torinese che osannava le primavere arabe, da cui è scaturito Isis, e ha dato legittimazione istituzionale a moschee torinesi che hanno pubblicamente raccolto fondi per finanziare gli sceicchi del terrore». «Volevo dire che c’è molta ipocrisia. Non è che ce l’ho con i morti. Adesso vediamo tutta questa gente ai funerali quando noi avvertivamo già del pericolo... Da tempo si dice che è un rischio per i turisti andare in certe zone». Il problema è sostenere che le persone uccise, prima vi accusavano di razzismo. «Sì, ma non si tratta delle persone morte. C’è tutto un pathos... ogni popolo deve essere responsabile di quello che fa, insomma io credo nella responsabilità dei singoli, non c’entrano questi poverini». Noncapiamo:leisostienecheil mondo da cui provengono le vittime è lo stesso mondo che prima vi dava dei razzisti? È corretto? «Noooo, posso spiegargliela?» Siamo qua... «Adesso vedremo sfilare personalità ai funerali che fino a poco tempo fa ci criticavano». Non capiamo: cosa devono fare? «Ho solo detto che non va sottovalutato il problema». Quindi,nonandareaifunerali? Svicola: «Noi vogliamo uno stato che ci protegga; si sottovaluta il pericolo dell’Isis se si va in certi posti. Non ce l’ho con i morti ma con l’ipocrisia». [B.MIN.] Unlettorescrive: «Leggo con tristezza le paro- le del rappresentante dei commercianti di via Nizza che si rallegraperildefinitivoabbandonodel progetto di transito del tram 18 sullavia,dicendochesarebbestato “uno scempio”. Anche qui, come in via Bianchi, una miope ed egoistica visione dei trasporti pubblici che sembrano dare solo “fastidio”. Spiace soprattutto perché queste persone non hanno il coraggiodidirelaverità:caricommercianti, ditelo che il tram dà fastidioperchécosìnessunopotrebbe più parcheggiare maleducatamente in doppia fila per venire da voi.Nonc’èdastupirsi:inviaBologna pochi negozianti hanno fatto laguerraaltram18peravereiparcheggidavantialoro(ehannovinto). Perché la comodità di pochi deve venire a danno di tutti, costretti a subire più inquinamento (il18busè,quellosì,unoscempio)e più costi di rifacimento strade devastatedalpesodeibus?». LUCIANO Unafamigliascrive: «Il giorno 21 gennaio alle 7,30, mercoledì, il nostro papà ci ha lasciato,pocodopoessereentratoin reparto rianimazione delle Molinette. Nostra mamma aveva chiamato al mattino molto presto un taxi attrezzato per disabili avendo capitochenostropadreeravisibilmente peggiorato e andava subito ricoverato. La scelta del taxi ricadeperilfattocheessendoresidenti a Nichelino ci avrebbero portati all’Ospedale Santa Croce di Moncalieri se avessimo chiamato l’ambulanza, mentre negli anni precedenti le Molinette aveva sempre assistito ed accolto il nostro geni- Rassegna del 24 marzo.pdf tore,equindierainpossessoditutto lo storico. I momenti successivi all’arrivo al Pronto Soccorso sono stati purtroppo molto veloci: il gentile taxista aiutava nostro padreasistemarlosullasediaarotelle, nostra madre si precipitava all’ingresso, l’entrata immediata in rianimazione, elettrocardiogramma con due/tre battiti dopodiché lineapiatta. «Tanto dolore per una persona chehadedicatolasuavitaallavoro ed alla famiglia, ma tutto ciò che è successosubitodopohadell’incredibile.Nostropapàerastatoportatoinobitorio,noifamiliaristavamo predisponendo il funerale, che di solito viene celebrato due giorni dopo la data della morte. Ma la salma è stata bloccata dalla Procura perl’esameautoptico,vistochesecondo loro era giunto già cadavere al Pronto Soccorso e per di più in taxi. Purtroppo il venerdì alle 14,30, non essendo in possesso del nullaosta,lemiesorelleedioabbiamo chiesto al dirigente sanitario della Città della Salute (una dottoressa) le motivazioni per cui tale documentononerapervenuto.Solo in quel momento abbiamo scoperto che il medico di turno nella mattina del 21/01 non aveva mai mandatoviafaxinProcurailfoglio Istat e ciò ha comportato il ritardo pagina 31 di una settimana nei funerali. Quindi,oltreatuttolostresspsicologico e dolore che si prova per la perdita di un familiare, si è aggiuntoilritardocausatodalmediconell’espletazione di una procedura che dovrebbe essere fatta nell’immediato». FAMIGLIAROMANO Unlettorescrive: lata ha reso pubblico il bilancio del Santuario durante la Santa Messa; peraltro, già da tempo molte parrocchie rendono noti propri bilanci affiggendoli in chiesa. E chi volesse conoscere lo stato economico di una parrocchia può liberamente farnedomandaaiparrociiquali,essendo soliti barcamenarsi più tra conti in rosso che in attivo, non avranno difficoltà a manifestare lo stato di disavanzo in cui versano. ChelaChiesaabbiadipendentiebeni immobili è cosa comprensibile e auspicabile: con quali risorse essa potrebbe altrimenti mantenersi e farfunzionareistituzionimeritorie, complesse e costosissime quali il Cottolengo o le altre innumerevoli attività caritative che i grandi santi sociali torinesi hanno fondato nella nostraregione?». «CriticarelaChiesaèpertalu- LORENZOGNAVIBERTEA ni diventata una doverosa consuetudine, ma la lettera del signor Macinainmeritoadun’auspicatamaggiortrasparenzaneicontidellaDiocesi di Torino segue di pochi giorni lanotiziacheilRettoredellaConso- [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi Affari Istituzionali Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c XII TORINO ECONOMIA la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Il futuro dell’occupazione PER SAPERNE DI PIÙ News e aggiornamenti sul sito torino.repubblica.it Dall’edilizia al turismo Alla fiera del lavoro in palio ottomila posti ENTOVENTI tra aziende, agenzie per il lavoro, società di franchising, agenzie formative e scuole, che insieme mettono in palio oltre 8 mila posti di lavoro in settori come l’informatica, l’automotive, il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione, l’assicurazione, l’edilizia, l’industria delle materie plastiche, la vigilanza. È la base da cui parte l’edizione numero 18 di IoLavoro, l’ormai tradizionale fiera torinese dell’impiego, che torna da domani a venerdì al Lingotto. Rispetto all’edizione di novembre, dunque, è cambiata la sede (prima era al PalaAlpitour), ma l’intento resta quello di migliorare i buoni numeri registrati in autunno: 15 mila colloqui offerti, oltre 10 mila partecipanti e un candidato su quattro che ha trovato una qualche forma di impiego. Ecco perché la Regione, che organizza l’evento attraverso l’assessorato al Lavoro e il suo “braccio operativo” Agenzia Piemonte Lavoro, andrà avanti così: «Investiamo su IoLavoro perché offre una concreta risposta ai problemi dell’occupazione», spiega Gianna Pentenero, assessore regionale al Lavoro. C Rassegna del 24 marzo.pdf LA CRISI Sos di Stampa Subalpina per le emittenti tv locali “IoLavoro” si apre domani al Lingotto L SINDACATO dei giornalisti del Piemonte «ribadisce la sua piena disponibilità a prendere parte da subito e con proposte concrete a un tavolo di crisi che coinvolga istituzioni e parti sociali» sui periodi locali. Dopo l’inchiesta pubblicata ieri da “Repubblica”, il segretario dell’Associazione Stampa Subalpina, Stefano Tallia chiede «un intervento urgente per evitare che voci importanti del territorio vengano ridotte al silenzio». «In un recente incontro con l’assessore regionale Gianna Pentenero al quale erano presenti i colleghi di Cgil, Cisl e Uil — dice Tallia — abbiamo sottolineato l’esigenza che anche il Piemonte si doti di una nuova legge sull’editoria come fatto da altre regioni italiane». «La crisi di questi anni, determinata dal crollo della raccolta pubblicitaria e dal venir meno delle provvidenze pubbliche — aggiunge Tallia — ha impedito a molte aziende di fare i necessari investimenti sulle tecnologie digitali. Se è finito il tempo dei finanziamenti a pioggia, è invece opportuno pensare a interventi mirati per quelle imprese che sanno scommettere sul proprio futuro nel rispetto delle regole, prime fra tutte quelle contrattuali». Tallia lancia l’allarme tv: «Una crisi forse ancor peggiore di quella dell’editoria locale è quella vissuta dall’emittenza radiotelevisiva privata. Altre emittenti potrebbero seguire il destino di Telesubalpina non appena finiranno gli ammortizzatori sociali». I pagina 22 Come trovare un’occupazione durante l’evento? Il modo migliore è partecipare a una delle pre-selezioni organizzate dalle aziende, ma per farlo occorreva candidarsi nelle scorse settimane. Chi non si fosse mosso in tempo può comunque tentare la strada dei colloqui ad accesso libero e dell’“elevator pitch”, che sono dei brevi incontri collettivi in cui le imprese spiegano di quali figure hanno bisogno. Tra le aziende a caccia di personale ci sono realtà come Bosch, Club Med, CreditSafe, Generali, L’Oréal, Seat Pagine-Gialle, Valtur. Poi ci sono i tanti workshop, gli stand con le proposte di impiego all’estero, il punto informativo sulla Garanzia Giovani, l’area dei campionati WorldSkills Piemonte, che avvicinano i ragazzi delle medie a mestieri come il cuoco, il cameriere, il grafico, il meccanico, il muratore. E ancora, c’è lo spazio dedicato al franchising, in cui per la prima volta verrà organizzata una sfida per sele- Domani al Lingotto via alla diciottesima edizione di “IoLavoro”: tra le aziende marchi come Bosch, Club Med, L’Orèal, Pagine Gialle, Creditsafe e Valtur zionare le tre migliori idee d’impresa da trasformare poi in una catena di negozi. Partecipare a IoLavoro non costa nulla, basta registrarsi su www.iolavoro.org. (ste. p.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Attività Produttive 30 SPECIALE LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Occupazione e giovani Domani torna “Io lavoro” Un’occasione per scoprire che un futuro è possibile Al Lingotto NADIA FERRIGO Dalla prima edizione «Io lavoro» è sempre stata una grande successo A l via domani la diciottesima edizione di «IoLavoro», job fair torinese dedicata a chi è in cerca di un’occupazione. Nel Padiglione 1 di Lingotto Fiere tutto è pronto per accogliere i ragazzi a caccia di un impiego, con tre giorni di workshop e colloqui con 120 agenzie per il lavoro, franchisor, agenzie formative, istituti tecnici e professionali e aziende come Club Med, Seat Pagine Gialle, Tiger, Pixie Animazione, Maneat, Alleanza Assicurazioni, Msx International, Bosch, FastInformatica. Le offerte di lavoro in palio sono più di 8 mila, a cui si aggiungono altre migliaia di proposte all’estero da attivare grazie agli sportelli di Eures, la rete dedicata alla mobilità europea. La scorsa edizione si è conclusa con oltre 15 mila colloqui, e un candidato su quattro ha trovato un’occupazione. Anche le scuole saranno al centro del progetto della Regione Domani Durante la tre giorni di «IoLavoro» si può inoltre partecipare a un ricco programma di laboratori e workshop tematici. Si parte domattina con l’inaugurazione e la presentazione dell’accordo di collaborazione tra Agenzia REPORTERS Giovedì Il secondo giorno dell’iniziativa, promossa dalla Regione Piemonte e realizzata dall’Agenzia Piemonte Lavoro, sarà invece dedicata alle politiche Tre giorni di workshop incontri e colloqui Piemonte Lavoro e il Salone del Libro, nell’ambito delle iniziative di Garanzia Giovani. Nel primo pomeriggio seguirà una tavola rotonda sulla nuova imprenditorialità, dove tra gli altri interverrà Cristina Tumiatti, presidente dei giovani imprenditori di Torino. Tra le novità di questa edizione c’è una rinnovata attenzione a chi vuole avviare un’attività in proprio, con un concorso per selezionare le tre migliori idee di impresa da trasformare in franchising. In palio per i tre vincitori c’è un percorso di consulenza gratuito e la possibilità di partecipare al Salone del Franchising di Milano di ottobre per presentare al mercato la propria start up. A seguire Franco Chiaramonte, direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro, presenterà il programma dedicato agli aspiranti imprenditori iscritti a Garanzia Giovani. L’iniziativa, avviata nei mesi scorsi, ha già dato i primi risultati con una cinquantina di idee selezionate per essere trasformate in business plan. Si conclude la giornata alle 17,15 con le storie di successo di tre giovani startupper. Rassegna del 24 marzo.pdf Opportunità Garanzia Giovani A otto mesi dal via «Garanzia Giovani», l’iniziativa europea nata per offrire un’opportunità di lavoro o formazione ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni, ha coinvolto più di 24mila ragazzi iscritti al portale piemontese: circa 7mila sono già stati contattati per partecipare a colloqui, tirocinii e percorsi di educazione all’auto-imprenditorialità, mentre i percorsi di formazione sono più di 3.600. Nella tre giorni di «IoLavoro» sarà disponibile anche uno stand a disposizione dei ragazzi che vorranno registrarsi e cogliere le possibilità offerte dal programma. A disposizione degli iscritti ci sono percorsi dedicati all’auto-imprenditorialità e alla mobilità internazionale, realizzati in collaborazione con la rete europea Eures e con il portale internazionale Monster.it, oltre alle nuove collaborazioni con il mondo del terzo settore e del franchising. per l’accesso al lavoro delle persone con disabilità nel turismo e nello sport, con l’intervento degli assessori regionali Gianna Pentenero e Giovanni Maria Ferraris. Il pomeriggio invece è dedicato a un incontro sul nuovo welfare e le ultime possibilità di sviluppo del terzo settore. Venerdì 27 marzo L’ultimo giorno della fiera in- vece è dedicato al modello «Wordskills», con 25 enti tra istituti tecnici, professionali e agenzie formative che animeranno le nove aree dedicate alle dimostrazioni dei mestieri: cuoco, cameriere, pasticcere, grafico, meccanico d’auto, estetista, acconciatore, sarto, muratore. Saranno coinvolti più di 70 docenti e centinaia di ragazzi degli istituti tecnici e professionali piemontesi, pronti ad accogliere oltre 2mila studenti delle scuole medie per il tradizionale Tour dei Mestieri. Chiude la giornata e la manifestazione il convegno dedicato alle politiche per il reinserimento al lavoro, con la presentazione del progetto sperimentale della Regione del contratto di ricollocazione nel Jobs Act. Le professioni Decine le figure selezionate Dagli animatori agli ingegneri Opportunità N on solo animatori, cuochi, camerieri e lavoratori stagionali, ma anche ingegneri, periti, assicuratori e figure commerciali e finanziarie. Aumentano le possibilità di impiego della job fair «IoLavoro», sia per il numero - le proposte di lavoro in palio sono più di 8mila - che soprattutto per la varietà. «I segnali che arrivano dal mercato sono finalmente positivi - spiega Franco Chiaramonte, direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro -, edizione dopo edizione abbiamo conquistato la possibilità di offrire impieghi in sempre più settori dove vengono cercate professionalità medio-alte, come per esempio accade nella finanza». Se i grandi numeri sono ancora quelli dei contratti stagionali - a «IoLavoro» si cercano 659 figure nel campo della ristorazione e alberghiero, 1249 istruttori, 974 animatori di spettacolo, 3854 animatori e capo animatori cresce sempre più anche la richiesta di lavoratori specializzati. Da domani a venerdì La forza della manifestazione voluta dalla Regione sono le offerte destinate a diverse fasce occupazionali nel Padiglione 1 del Lingotto di Torino saranno selezionati 40 ingegneri, 50 tecnici informatici, 60 impiegati, 50 operai e tecnici industria, 419 figure commerciali e finanziarie, a cui si vanno ad aggiungere centinaia di offerte internazionali della rete europea Eures e del portale dedicato alla mobilità internazionale Monster. «Sono confermati anche in questa edizione migliaia di ri- pagina 23 chieste in arrivo dal settore turistico-alberghiero - continua Chiaramonte -, ma c’è anche un significativo incremento di figure professionali molto interessanti per giovani laureati e operai specializzati». Tra le aziende che per la prima volta prendono parte alla manifestazione c’è per esempio «Proplast», consorzio tecnologico di livello europeo con più 200 soci che a To- rino cerca ingegneri del processo, meccanici e chimici. Oltre a ingegneri meccanici e gestionali, «Bosch» assume anche consulenti marketing e addetti all’ufficio amministrativo, mentre «FastInformatica», azienda da 10 anni nel settore della consulenza su tutto il territorio nazionale e all’estero, è a caccia di programmatori, ingegneri meccanici e consulenti. Allettanti e di genere decisamente vario anche le offerte di «Meneat», gruppo specializzato da anni nell’offerta di soluzioni e servizi nell’informatica e nell’automazione per le aziende alla sua prima partecipazione e alla ricerca di programmatori, ingegneri delle telecomunicazioni e ingegneri gestionali. «Negli ultimi due anni è sempre in aumento la richiesta nell’area commerciale conclude Chiaramonte -, così come sono in aumento le opportunità in arrivo dal mondo creditizio e finanziario, con per esempio una richiesta crescente di analisti specializzati e promotori finanziari, come per esempio il gruppo Deutsche Bank». Attività Produttive LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 . Cronaca di Torino .55 Diario La vittima è stata convinta a denunciare l’uomo da una donna maresciallo Lo stalker viveva in camper sotto casa dell’ex convivente I carabinieri arrestano un ex imprenditore di 55 anni il caso FEDERICO GENTA Sotto sequestro e ti vedo con un altro uomo uccido prima te, poi l’altro e mi tolgo la vita anche io. Non ti lascerò mai. Ti amerò fino alla morte». Era questo il tenore delle lettere d’amore che Angelo Colucci recapitava all’ex convivente. Telefonate, sms, fogli di carta pizzicati nella portiera dell’auto sotto casa. Un incubo andato avanti per mesi. Da quando, lo scorso Natale, la loro burrascosa relazione si era interrotta. E questa volta, in maniera definitiva. Lui è un ex imprenditore di 55 anni, oggi ufficialmente disoccupato, originario di Taranto ma domiciliato da tempo a Torino. Lei è Maria, 40enne che abita nel quartiere Falchera. I due si conoscono nel 2011 e sin dall’inizio la loro storia si poggia su una montagna di bugie. La donna alla fine lo smaschera, capisce di non sapere nulla del suo passato e decide di lasciarlo. Così inizia la persecuzione. «S Colucci non si arrende. Trasferisce il suo camper sotto la casa della vittima. Da lì riesce a controllare tutti i suoi spostamenti. Vede chi la viene a trovare a casa. Sa quando va a lavorare e, se è in ritardo, la contatta per chiederle cosa stia facendo. Le telefonate e i messaggi sul cellulare, a qualsiasi ora del giorno e della notte. sono estenuanti. Fino a 400 chiamate in un solo giorno. Un amore ossessivo che diventa minaccia, promessa di violenza. E poi ci sono le lettere. Quelle che l’ex convivente ritrova ogni giorno infilate La regia delle compensazioni affidata a Chiamparino Il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, ha deciso di prendersi in carico la gestione delle compensazioni territoriali legate alla Torino-Lione. La giunta regionale, infatti, lo ha nominato presidente del comitato di regia per l’applicazione della legge che regola le ricadute economiche, norme che finora non hanno praticamen- Sergio Chiamparino te portato benefici in valle. Chiamparino, dunque, gestirà in prima persona il rapporto con i sindaci della Valsusa che continuano ad essere contrari al tunnel di base e respingono le compensazioni. Nomina contestata dai consiglieri del M5S. Intanto l’ex magistrato, Ferdinando Imposimato, ha chiesto di fermare le grandi opere «perché fatte solo per i manigoldi». E ha aggiunto: «I valsusini non sono terroristi ma persone che difendono i loro territorio dai predoni». [M.TR.] L’omicidio al Villaggio Olimpico Dentro la «casa» di Angelo Colucci, parcheggiata a pochi metri dall’alloggio della vittima, i carabinieri hanno trovato nuove lettere di minacce, peluches e regali già pronti per continuare a molestare la donna Uccise il compagno per gelosia 7 anni all’ex guardia giurata Tre colpi di pistola all’addome: la mattina del 2 febbraio dello scorso anno Provvidenza Schifaudo, 51 anni, guardia giurata, al termine dell’ennesimo litigio, spara al compagno Giuseppe Denaro, 47 anni, elettricista. Ieri è stata condannata a 7 anni e 4 mesi di reclusione più 3 anni in casa di cura. L’omicidio era avvenuto all’alba, in casa, Provvidenza Schifaudo nel complesso dell’ex Villaggio Olimpico: la donna credeva di essere tradita, aveva svegliato il compagno e al culmine del litigio gli aveva sparato. Quindi, aveva chiamato i carabinieri: «Mi tradiva, gli ho sparato. Ero stremata dopo una notte di amare discussioni... lui non voleva mai darmi spiegazioni, avevo letto i suoi messaggi con altre donne, ero sotto choc». Denaro era morto qualche giorno dopo a causa delle ferite riportate. Il gup Luisa Ferracane l’ha ritenuta parzialmente incapace di intendere. REPORTERS Il conforto 400 Telefonate Senza tregua Tav e Valsusa Sono le chiamate che l’uomo ha fatto verso i cellulari della ex lo scorso 20 marzo nella portiera della sua utilitaria. La donna ha una figlia piccola. Una madre anziana. Tutti sono sempre più preoccupati. Durante un incontro all’interno del suo camper, tentativo estremo di convincerlo a dimenticarla e andarsene, scopre che lui è armato. Capisce che non può più aspettare: deve fare qualcosa e in fretta. Alla stazione Falchera dei carabinieri, Maria ha la fortuna di incontrare una donna maresciallo. Che riesce a rassicurarla e a convincerla di denunciare lo stalker prima che la situazione possa peggiorare ancora. Proprio mentre sta completando le procedure di rito, la chiamano i colleghi di lavoro: Angelo Colucci è lì, davanti all’ingresso. I militari in borghere seguono la donna a poca distanza. Lui le si avvicina subito. Visibilmente agitato, apre la porta della sua macchina. Chiede ripetutamente spiegazioni della sua assenza. Passano una manciata di secondi e scattano le manette. Il kit dello stalker Dalle sue tasche saltano fuori i due cellulari che lui usava abitualmente per contattare la vittima. Nel camper, posto sotto sequestro, i carabinieri hanno trovato tutto quello che poteva servirgli per continuare a molestarla. Pagine e pagine di lettere già pronte. Nuove minacce mescolate a richieste di aiuto e intenti autolesionisti. Poi cioccolatini, peluches a forma di cuore e altri regali per provare a riconquistarla. E ancora manette e armi. Una pistola calibro 9, a salve ma senza tappo rosso per sembrare più credibile. E una Tanfoglio semiautomatica, questa volta vera, corredata di due caricatori e 40 proiettili. L’uomo la conservava in un garage di sua proprietà, in strada del Villaretto. Angelo Colucci è stato trasferito nel carcere Lorusso e Cotugno. Del caso si occuperà il pm Francesco La Rosa. Prima udienza nel 2016 Violenze contro gli sfratti 29 antagonisti a processo Comincerà nel giugno del prossimo anno i processo a 29 esponenti della galassia antagonista torinese accusati per gli scontri avvenuti tra il settembre del 2012 e il gennaio 2014 durante le varie manifestazioni organizzate contro gli sfratti, in particolare a Barriera di Milano. Per impedire agli ufficiali giudiziari di eseguire Una manifestazione gli sfratti vennero organizzati presidi, barriere all’ingresso dei palazzi e alcune manifestazioni culminarono in scontri con le forze dell’ordine, blocchi stradali, incendi di cassonetti e blitz contro sportelli bancari e postali. Il gup Massimo Scarabello ha accolto, con l’esclusione di pochi capi d’imputazione, la richiesta del pm Antonio Rinaudo che accusa i 29 antagonisti, a vario titolo, di resistenza, interruzione di pubblico servizio e sequestro di persona. In tribunale Bancarotta De Tomaso Gianmario Rossignolo (al centro) esce dal tribunale accompagnato dal legale di fiducia, Pierfranco Bertolino (a sinistra) Rossignolo davanti ai magistrati: “Tradito dalle promesse dei politici” MASSIMILIANO PEGGIO «Prima dell’operazione Pininfarina avevo tentato con la Bertone, con l’appoggio del Ministero dello Sviluppo. Il mio errore è stato quello di avere aderito alle blandizie del mondo politico, imprenditoriale e sindacale che si muoveva intorno all’operazione». Così Gianmario Rossignolo, l’ex patron della De Tomaso, accompagnato dal suo legale di fiducia, Pierfranco Bertolino, nel suo ultimo interrogatorio di fronte al pm Vincenzo Pacileo, pochi giorni prima della chiusura indagini. È la fine di ottobre. Ora la procura ha firmato le richieste di rinvio a giudizio. Accusato della bancarotta della De Tomaso, con cui puntava a rilanciare l’attività degli ex stabilimenti Pininfarina di Grugliasco con i suoi 900 dipendenti, grazie agli aiuti finanziari della Regione, Rossignolo tira in ballo la politica.Parla dell’ex giunta Bresso e imputa a Roberto Cota il naufragio del suo sogno imprenditoriale, legato alla realizzazione di bolidi di alta gamma. È l’operazione Pininfarina: l’acquisto nel 2009, da parte di De Tomaso per 2 milioni di euro, del ramo d’azienda di Grugliasco. La Regione intervenne comprando per 14 milio- Rassegna del 24 marzo.pdf ni gli stabilimenti Pininfarina, affittandoli poi alla De Temaso. Ma l’operazione crollò quando la Finanza scoprì che le fideiussioni inviate al Ministero del Lavoro, a garanzia del finanziamento complessivo di oltre 19 milioni euro concessi per i corsi di formazione dei dipendenti, erano false. Da qui l’inchiesta, prima per la truffa delle fideiussioni, poi per la bancarotta, da cui spunterebbero nuovi scenari. «L’ingegner Bairati, assessore all’industria della Regione, uomo di fiducia della presidente Bresso - racconta Rossignolo-, mi disse che ci sarebbero stati finanziamenti per 18 milioni e che tutta l’amministrazione REPORTERS mi avrebbe sostenuto se avessi rilevato lo stabilimento di Grugliasco con i lavoratori». Ma i soldi, in base alla normativa comunitaria, non erano disponibili direttamente, così all’ex patron furono proposti «i fondi per la formazione professionale e per l’innovazione tecnologica». Ma le linee produttive non entrarono in funzione, i pagina 24 bolidi non furono mai realizzati, a parte un prototipo presentato al salone di Ginevra nel 2011. Nel frattempo cambiò amministrazione. «Il nuovo presidente Cota stoppò i residui finanziamenti». Il sogno di Rossignolo si intreccia col declino degli stabilimenti di Grugliasco, dove gli impianti erano obsoleti, poco compatibili con i progetti della De Tomaso. «Pininfarina prima che rilevassi l’azienda era molto vicina al fallimento. In realtà feci finta di comprare un ramo d’azienda che per me era inesistente. Il mio progetto doveva essere finanziato anche da imprenditori che si tirarono indietro quando la Regione non finì di versare quanto promesso». E aggiunge: «fui tirato dentro l’affare a ottobre 2009. L’operazione fu frettolosa. Bisognava dare una mano alla Pininfarina, cosa che feci». Ma è sul denaro sborsato dalla Regione, che Rossignolo non avrebbe dubbi. «Secondo me lo stabilimento non valeva i 14 milioni che la Regione ha pagato». Attività Produttive 68 .Economia Nord-Ovest STAMPA .LA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 E CONOMIA POTETE INVIARE LE VOSTRE SEGNALAZIONI A ECONORDOVEST- LA STAMPA, VIA LUGARO 15 10126 TORINO [email protected] [email protected] [email protected] “Burocrazia dimezzata per il vino” Il ministro Martina al Vinitaly ha parlato della nuova legge L’ FRANCO BINELLO INVIATO A VERONA annuncio è stato dato ieri dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, ospite nello stand della Regione Piemonte al «Vinitaly» di Verona. «Siamo in dirittura d’arrivo per la nuova legge che regolamenterà il mondo del vino, rendendo le cose più semplici, per i produttori in primis». Si chiama Testo unico: un’ottantina di articoli di quella che il primo relatore, il deputato Pd astigiano Massimo Fiorio ha già ribattezzato «Legge mostro», perchè, ha spiegato «andrà a mettere ordine nel mare magno della legislazione enologica». «Semplificare» Parola d'ordine: semplificazione, come ha ribadito il ministro durante la presentazio- «Il Testo unico snellirà il mondo dell’enologia» Ospite nello stand della Regione per il Settembre astigiano ne dei grandi eventi del «Settembre astigiano», Festival sagre (la più grande sfilata storica delle contadinerie del mondo) e la «Douja d’Or» (rassegna enologica nazionale e internazionale). Super eventi in via di allestimento, in un Vinitaly che per la prima volta dopo la lunga stagione della crisi, sembra Rassegna del 24 marzo.pdf Il ministro dell’Agricoltura Martina ieri durante la presentazione del Settembre astigiano assieme all’assessore regionale Ferrero lasciar trasparire i primi segnali di ottimismo nel segno del rilancio. Il cambio favorevole euro/dollaro sta ridando la carica agli imprenditori del vino, presenti con oltre 4 mila aziende nella grande «Fiera» veronese. Martina ha ribadito: «Il vino è un comparto strategico per l’economia italiana, in forte espansione sui mercati internazionali. E con la nuova legge porremo l’attenzione sui territori d’eccellenza sul fronte della promozione, a cominciare dalle grandi opportunità offerte da Expo». Brindisi tra produttori con il deputato Massimo Fiorio (a sinistra) Meno costi e tempi «Sarà un Testo unico - ha spiegato Fiorio che sta lavorando alla rifinitura della bozza con gli altri colleghi della Commissione Agricoltura della Camera che prevede uno sgravio di tempi e di costi per i vignaioli, anche e soprattutto attraverso una sburocratizzazione telematica degli adempimenti e altri criteri che riguardano controlli e fascette». E aggiunge: «Poi, soprattutto, si prevede che per chi sbaglia in buona fede non scattino immediatamente sanzioni, ma, attraverso l’istituto della diffida, si possa rimediare all’errore con il cosiddetto ravvedimento operoso» Il provvedimento è accolto pagina 25 con soddisfazione da Coldiretti: «il Testo Unico dimezzerà la burocrazia per le aziende vinicole, oggi costrette a dover fare i conti con ben 70 diverse pratiche burocratiche che coinvolgono 22 soggetti diversi». E anche Mario Guidi (Confagricoltura) ha auspicato un’accelerazione dell’iter. Ma una delle due grandi associazioni dei produttori, Federvini, esprime riserve sul lavoro. L’associazione degli industriali ritiene che il provvedimento poteva essere più ambizioso e spingersi oltre. Il ministro ha assicurato che ci sarà tempo per le necessarie limature. La semplificazione è stata già innescata col decreto sulla dematerializzazione dei registri cartacei, varato nei giorni scorsi. Provvedimento che ha previsto il progressivo passaggio on line di migliaia di informazioni che finora le aziende dovevano fornire solo in via cartacea. I produttori però aspettano una vera chiave di volta e guardano con speranza al Testo Unico del vino che ha il suo cuore nella razionalizzazione del sistema dei controlli. Ha concluso Martina: «I 12 mesi che abbiamo alle spalle ci hanno dato un testo fondamentale. Ora va sviluppata una riflessione per vedere se il filo conduttore tiene». Attività Produttive ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:21:00 Unesco: Giorgio Ferrero, raddoppiare sforzi per paesaggi (ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Raddoppiare gli sforzi perché i nostri paesaggi vitivinicoli non siano solo una bellezza da tutelare, ma diventino motore di sviluppo turistico e di promozione delle nostre ricchezze in tutto il mondo". Lo ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura, Giorgio Ferrero, presentando i paesaggi riconosciuti patrimonio dell'umanità dall'Unesco del Piemonte al Vinitaly di Verona. "L'Expo ormai imminente, con i milioni di visitatori che attirerà non solo a Milano, e l'esposizione della Sindone - ha aggiunto Ferrero - sono i primi banchi di prova per saggiare la nostra capacità di attrazione e di valorizzazione delle straordinarie terre di Langhe-Roero-Monferrato". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 26 Cultura, Turismo e Sport ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:38:00 Università: Torino; al via maratona progetti #hackUniTO - In tutto i lavori di 79 gruppi all'esame di esperti e imprese (ANSA) - TORINO, 23 MAR - Domani si terrà il primo incontro del Follow-up #hackUniTO2014, il percorso di accompagnamento dei progetti che hanno partecipato alla prima edizione. Trenta team di progettisti incontreranno esperti e manager di aziende. L'attività, svolta con il sostegno di Compagnia di San Paolo, continuerà con un ciclo di altri 4 eventi (tra marzo e aprile) dedicati alle 9 aree tematiche in cui sono stati raggruppati i 79 gruppi di lavoro che hanno chiesto il supporto da parte dell'Ateneo. Nell'appuntamento di domani si incontreranno i gruppi dell'area Knowledge Dissemination e dell'area Digital Content. Il primo è sulla condivisione della conoscenza come base per lo sviluppo economico e comprende i progetti #Biochinaunito, Sinforma e Centro studi universitario; il secondo verte sulle opportunità dei contenuti digitali per lo sviluppo della conoscenza, che comprende i progetti Art inTime, WeBook e Affitta un libro. Tra i soggetti presenti Camera di Commercio, Museo piemontese dell'informatica, SAA Scuola di Amministrazione Aziendale, IRES PIEMONTE, Consiglio Regionale del Piemonte.(ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 27 Cultura, Turismo e Sport Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c XII TORINO ECONOMIA la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Il futuro dell’occupazione PER SAPERNE DI PIÙ News e aggiornamenti sul sito torino.repubblica.it Dall’edilizia al turismo Alla fiera del lavoro in palio ottomila posti ENTOVENTI tra aziende, agenzie per il lavoro, società di franchising, agenzie formative e scuole, che insieme mettono in palio oltre 8 mila posti di lavoro in settori come l’informatica, l’automotive, il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione, l’assicurazione, l’edilizia, l’industria delle materie plastiche, la vigilanza. È la base da cui parte l’edizione numero 18 di IoLavoro, l’ormai tradizionale fiera torinese dell’impiego, che torna da domani a venerdì al Lingotto. Rispetto all’edizione di novembre, dunque, è cambiata la sede (prima era al PalaAlpitour), ma l’intento resta quello di migliorare i buoni numeri registrati in autunno: 15 mila colloqui offerti, oltre 10 mila partecipanti e un candidato su quattro che ha trovato una qualche forma di impiego. Ecco perché la Regione, che organizza l’evento attraverso l’assessorato al Lavoro e il suo “braccio operativo” Agenzia Piemonte Lavoro, andrà avanti così: «Investiamo su IoLavoro perché offre una concreta risposta ai problemi dell’occupazione», spiega Gianna Pentenero, assessore regionale al Lavoro. C Rassegna del 24 marzo.pdf LA CRISI Sos di Stampa Subalpina per le emittenti tv locali “IoLavoro” si apre domani al Lingotto L SINDACATO dei giornalisti del Piemonte «ribadisce la sua piena disponibilità a prendere parte da subito e con proposte concrete a un tavolo di crisi che coinvolga istituzioni e parti sociali» sui periodi locali. Dopo l’inchiesta pubblicata ieri da “Repubblica”, il segretario dell’Associazione Stampa Subalpina, Stefano Tallia chiede «un intervento urgente per evitare che voci importanti del territorio vengano ridotte al silenzio». «In un recente incontro con l’assessore regionale Gianna Pentenero al quale erano presenti i colleghi di Cgil, Cisl e Uil — dice Tallia — abbiamo sottolineato l’esigenza che anche il Piemonte si doti di una nuova legge sull’editoria come fatto da altre regioni italiane». «La crisi di questi anni, determinata dal crollo della raccolta pubblicitaria e dal venir meno delle provvidenze pubbliche — aggiunge Tallia — ha impedito a molte aziende di fare i necessari investimenti sulle tecnologie digitali. Se è finito il tempo dei finanziamenti a pioggia, è invece opportuno pensare a interventi mirati per quelle imprese che sanno scommettere sul proprio futuro nel rispetto delle regole, prime fra tutte quelle contrattuali». Tallia lancia l’allarme tv: «Una crisi forse ancor peggiore di quella dell’editoria locale è quella vissuta dall’emittenza radiotelevisiva privata. Altre emittenti potrebbero seguire il destino di Telesubalpina non appena finiranno gli ammortizzatori sociali». I pagina 28 Come trovare un’occupazione durante l’evento? Il modo migliore è partecipare a una delle pre-selezioni organizzate dalle aziende, ma per farlo occorreva candidarsi nelle scorse settimane. Chi non si fosse mosso in tempo può comunque tentare la strada dei colloqui ad accesso libero e dell’“elevator pitch”, che sono dei brevi incontri collettivi in cui le imprese spiegano di quali figure hanno bisogno. Tra le aziende a caccia di personale ci sono realtà come Bosch, Club Med, CreditSafe, Generali, L’Oréal, Seat Pagine-Gialle, Valtur. Poi ci sono i tanti workshop, gli stand con le proposte di impiego all’estero, il punto informativo sulla Garanzia Giovani, l’area dei campionati WorldSkills Piemonte, che avvicinano i ragazzi delle medie a mestieri come il cuoco, il cameriere, il grafico, il meccanico, il muratore. E ancora, c’è lo spazio dedicato al franchising, in cui per la prima volta verrà organizzata una sfida per sele- Domani al Lingotto via alla diciottesima edizione di “IoLavoro”: tra le aziende marchi come Bosch, Club Med, L’Orèal, Pagine Gialle, Creditsafe e Valtur zionare le tre migliori idee d’impresa da trasformare poi in una catena di negozi. Partecipare a IoLavoro non costa nulla, basta registrarsi su www.iolavoro.org. (ste. p.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Cultura, Turismo e Sport LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 CANNOBIO, DOMENICA SI POTRÀ ASSISTERE ALLA REALIZZAZIONE DEI PRODOTTI ARTIGIANI Le botteghe aprono le porte “Così si sostiene l’eccellenza” BEATRICE ARCHESSO CANNOBIO Le botteghe artigiane come eccellenza da sostenere e promuovere per la qualità dei prodotti che garantiscono e le tradizioni che conservano. Per questo è stata creata «Porte aperte», giornata che domenica permetterà di mettere il naso nel «dietro le quinte» dei negozi storici di Cannobio. Per un giorno sarà possibile assistere alla lavorazione (rigorosamente manuale) di prodotti tipici, dal pane ai formaggi fino a oro e pietra. Non si tratta di una mostra di antichi mestieri ma di un percorso che guiderà in sette storiche botteghe di Cannobio dove apprendere l’arte del «realizzare». Sono previsti quattro appuntamenti (alle 10, 12, 15,30 e 17) per condividere con i mastri artigiani un’esperienza che farà immergere il visitatore nei saperi della tradizione attraverso dimostrazioni di lavorazione dei prodotti. Le botteghe tuttavia resteranno aperte con orario continuato, dando la possibilità di visitare i negozi e scoprirne prodotti tipici e storia. Un evento sperimentale Alla prima edizione di «Porte aperte» partecipano sette storici negozi artigiani di generi diversi: si potrà assistere alla L’ASSOCIAZIONE PRESENTATA A VERBANIA Agorà sbarca anche nel Vco Punta a rilanciare Forza Italia Presente già in tutte le province della Lombardia e in Piemonte a Novara, si è costituita anche nel Vco la sezione provinciale dell’associazione politico-culturale «Agorà – Liberi e Forti» che fa riferimento politico all’area laica riformista e cattolica e al partito di Forza Italia e ha come scopo la promozione di incontri e dibattiti su temi di attualità. All’incontro di presentazione avvenuto al Chiostro di Verbania sono intervenuti l’eurodeputato Lara Comi, il fondatore e presidente onorario di Agorà Nino Caianiello, i consiglieri regionali Diego Sozzani e Luca Marsico. Nei loro interventi hanno sottolineato l’intento dell’associazione di ridare impulso alla spinta riformista di Forza Ita- Rassegna del 24 marzo.pdf La presentazione dell’iniziativa «Porte aperte» a Cannobio lia per la ricostruzione della linea politica di un centrodestra nuovamente compatto e competitivo. Presidente di Agorà del Vco è il Consigliere comunale di Verbania Lucio Scarpinato, gli altri soci fondatori sono Mirella Cristina, candidata a sindaco e ora capogruppo di Forza Italia nel capoluogo, l’ex assessore Massimo Manzini, Antonio Notarianni, Enzo Iapichino, Marco Restelli e Aldo Rosa. L’associazione inizierà l’attività organizzando momenti di confronto pubblico su temi d’attualità che interessano il territorio tra cui sanità, Expo e funivia del Mottarone. [S. R.] lavorazione di marmo e pietra, alla creazione di gioielli o trasformazione di formaggi e altri prodotti caseari (di capra). Il pane sarà preparato secondo antiche ricette con lievito madre e lunghe lievitazioni e ci sarà spazio per dolci tipici, manufatti in ferro, fiori e piante. «E’ un evento sperimentale - dice il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella - e una formula che va studiata per essere potenziata e migliorata in vista di appuntamenti futuri. Con l’iniziativa non solo si potranno visitare le aziende ma soprattutto si riscopriranno la bellezza e la qualità dei prodotti artigianali, che in tempi di crisi resistono dando lustro alle produzioni italiane. L’elemento imprescindibile di queste realtà d’eccellenza è l’innesto con le nuove generazioni, che possono dare continuità alle attività artigiane». I sette punti da visitare attraverso una passeggiata per il centro di Cannobio saranno indicati su una cartina che indicherà anche il percorso da seguire per raggiungerli. TRA GRAVELLONA E ORNAVASSO Vengono potati i platani che intralciavano i bus Traffico chiuso a fasce orarie per un paio di settimane su corso Sempione a Gravellona, il viale di collegamento con Ornavasso. Il provvedimento in vigore da oggi e fino al 3 aprile prevede chiusure nella fascia oraria dalle 8 alle 15 per la potatura delle piante, dei platani, che si affacciano sulle strade, un’operazione richiesta da tempo per pagina 29 evitare intralci e problemi nella circolazione di autobus e mezzi pesanti. Gli interventi dovevano svolgersi a settembre ma poi erano stati rinviati. Il divieto non riguarderà i residenti e chi utilizza le attività commerciali presenti sul corso. Si consiglia di utilizzare il passaggio sulla via Trattati di Roma e della A26 da e per Ornavasso. [L. ZIR.] . VCO .59 In breve Domodossola Corso di ristorazione Corso base di tecniche di servizio di ristorante oggi dalle 20,30 alle 23 al Collegio Mellerio Rosmini. La lezione sarà tenuta dai docenti dell’Istituto alberghiero Mario Summa e Damiano Oberoffer. Info e prenotazioni allo 0324.482152. [F. ZA.] Gravellona Toce Poste, cambio d’orario Cambio d’orario oggi per l’ufficio postale: causa di alcuni lavori gli sportelli saranno aperti al pubblico solo dalle 12 e fino alla chiusura serale delle 19,05. [L. ZIR.] Gravellona Toce A Torino per «Iolavoro» La Provincia organizza un servizio navetta per raggiungere la fiera «Iolavoro» a Torino per venerdì, con partenze da Domodossola e Gravellona. Per iscrizioni contattare i Centri per l’impiego di Domodossola (0324.242371), Omegna (0323.61527) e Verbania (0323.407454), per entrare in fiera è necessaria iscriversi al sito Internet www.iolavoro.org. [L. ZIR.] Quarna Sotto Intitolata la piazza La piazza del municipio sarà intitolata in memoria di Renato Beltrami, scultore scomparso vent’anni fa e autore di tante opere in paese. Fino al 2005 in suo ricordo venne anche realizzato un laboratorio di scultura su pietra, con la realizzazione tanche di un’opera in granito del Montorfano che si è deciso di posare nella piazza. [L. ZIR.] Cultura, Turismo e Sport ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:58:00 Casa: al via a fondo sociale per i morosi incolpevoli Atc - Nel 2014 lo hanno utilizzato 4.500 famiglie, investiti 3,5 mln (ANSA) - TORINO, 23 MAR - Partirà mercoledì e si chiuderà il30 aprile la raccolta delle domande per accedere al fondosociale regionale 2015, il contributo che aiuta gli inquilinidelle case popolari che hanno un reddito basso e non ce la fannoa pagare l'affitto, seppur calmierato. Il fondo copre lamorosità accumulate nel 2014 dei cosiddetti morosi incolpevoli.Lo scorso anno ne hanno usufruito circa 4.500 famiglie chevivono nelle case popolari di Torino e provincia (su un totaledi 30 mila), per un investimento di 3 milioni e mezzo di eurostanziati dalla Regione. Atc ha allestito dei locali dedicati alla raccolta delledomande che si trovano in via Arquata 2/a-b a Torino, proprioaccanto alla sede dell'Agenzia, in corso Dante 14. Chi inveceabita a Carmagnola, Chieri, Chivasso, Ivrea, Pinerolo e TorrePellice potrà utilizzare lo sportello attrezzato nel suo Comunedi residenza. (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 28 Edilizia Urbanistica Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 28 Sanità Socio-Assistenziale Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c TORINO CRONACA la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015 VII La polemicaL’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario nazionale è prevista dalla Regione anche per chi è senza permesso di soggiorno I NUMERI 1 IL TOTALE In Piemonte ci sono 450 pediatri e, secondo i dati del ministero della Salute, in media ognuno di loro si occupa di 1.194 bambini 2 GLI STRANIERI Solo a Torino i minori stranieri tra i 5 e i 9 anni sono oltre 9mila: si supererebbe il tetto massimo di 1.200 pazienti previsto dalla legge 3 GLI IRREGOLARI I minori che non hanno mai goduto del servizio sono più o meno 300: sono gli irregolari totali, senza permesso di soggiorno Un pediatra per tutti i bambini stranieri I medici protestano “Siamo troppo pochi” CARLOTTA ROCCI PEDIATRI piemontesi sono preoccupati. L’iscrizione al servizio sanitario nazionale di tutti i minori stranieri, anche quelli senza permesso di soggiorno, «pur essendo un’iniziativa lodevole, rischia di essere un boomerang che ci mette in difficoltà», dice Renato Turra, rappresentante del comitato regionale della Fimp, l’organizzazione sindacale dei medici pediatri. «Rischiamo di essere troppo pochi per far fronte alle richieste. La nostra preoccupazione è poter offrire lo stesso livello di assistenza a tutti i bambini della regione». L’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario nazionale è una decisione che la Regione ha preso la scorsa settimana con una delibera di giunta firmata dagli assessori Antonio Saitta e Monica Cerutti, applicando un documento della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, approvato nel 2011. «Non siamo contro questa decisione — ribadiscono i pediatri — anzi l’abbiamo sempre sostenuta. Stiamo solo dicendo che nell’applicarla bisogna tenere conto di alcuni fattori». Il primo è quello dei numeri. In Piemonte ci sono circa 450 pediatri e, secondo i dati del ministero della Salute, in media ognuno di loro si occupa di 1.194 bambini. «Le regole nazionali stabiliscono che ogni medico di famiglia può avere al massimo 1.200 pazienti — prosegue Turra — Oggi gli stranieri che hanno un permesso di soggiorno a scadenza non vengono conteggiati nel massimale perché risultano come pazienti temporanei, se le regole cambiano dovremo calcolare anche loro nei posti a disposizione di ciascun medico». Solo a Torino i minori stranieri tra i 5 e i 9 anni iscritti all’anagrafe sono oltre 9mila. È questa la fetta che più preoccupa i pediatri perché gli irregolari totali, quelli che non hanno mai goduto del servizio sono più o meno 300. «Vorremmo I L’ASSESSORE Monica Cerutti, responsabile delle Pari opportunità, ha firmato il provvedimento con Saitta sederci a un tavolo con la Regione e capire come funzionerà». I calcoli per ora sono approssimativi ma «ad occhio e croce servirebbero almeno due o tre pediatri in più soprattutto in quelle zone di Torino che sarebbero più coinvolte dalle nuove decisioni». I quartieri di Porta Palazzo e Barriera di Milano sono quelli che già oggi raccolgono il bacino straniero più numeroso, mentre negli altri capoluoghi di provincia i problemi sono minori. «L’alternativa potrebbe essere fornire ai medici dei collaboratori di studio che si occupino delle questioni burocratiche, liberando tempo da dedicare ai pazienti». In questo modo i pediatri potrebbero prendersi in carico ognuno fino a cento bambini in più «a patto che il ministero modifichi Secondo l’organizzazione sindacale servirebbero almeno due o tre dottori in più, almeno a Torino i massimali fissati. Il nostro obiettivo è continuare a fornire un servizio ottimale». La presa di posizione del comitato regionale Fimp piace poco agli assessori che hanno siglato la delibera. «Lo stes- so sindacato a livello nazionale si era espresso duramente contro quelle regioni che non avevano adottato il provvedimento che noi abbiamo appena recepito», scrive in una nota l’assessore alle Pari opportunità Monica Cerutti come a chiedere maggiore coerenza. Piazza Castello legge nell’appello della Fimp una rivendicazione sindacale. Nessun commento dagli uffici della sanità piemontese dove però nelle prossime settimane si dovrà riscrivere la mappa della rete di assistenza territoriale, un tavolo di discussione su cui con ogni probabilità finiranno anche i dubbi e le preoccupazioni dei pediatri. ASSISTENZA L’iscrizione al Servizio sanitario è obbligatoria anche per i minori senza permesso di soggiorno © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO / L’OPERAIO HA MESSO PER MESI RIFIUTI NEI SEDILI CHE LA DONNA AVREBBE DOVUTO CONTROLLARE Troppi scherzi a una collega, licenziato FEDERICA CRAVERO COSTATO carissimo a un operaio torinese lo scherzo a una collega. Per mesi l’uomo, dipendente di un’azienda che produce sedili per l’Alfa Mito, ha messo quotidianamente cartacce e rifiuti nei tubi dello schienale anteriore che lei, addetta al controllo prodotti, doveva trovare per non rischiare che finissero in commercio sedili pieni di spazzatura. Un gioco che, ripetuto giorno dopo giorno per mesi, ha portato la donna a lamentarsi di quel comportamento con il direttore e l’uomo a gennaio 2010 è stato licenziato. Convinto che la misura disciplinare fosse eccessiva, l’operaio si è rivolto al tribunale di Torino, sezione Lavoro, che nell’ottobre di quell’anno gli ha dato torto, contestando anche un danno all’azienda di 600 euro. L’operaio non si è arreso e ha fatto ricorso: un anno È Rassegna del 24 marzo.pdf dopo la corte d’appello in effetti gli ha dato ragione e i giudici di secondo grado hanno disposto il reintegro. Ma anche l’azienda non ha mollato la battaglia e si è appellata alla Cassazione, che ora ha ribaltato la seconda sen- La Cassazione ha confermato la legittimità del provvedimento: “L’atteggiamento è stato un gioco ma è durato troppo” tenza e ha riconfermato la legittimità del severo provvedimento, nonostante le intenzioni del lavoratore siano state riconosciute come “giocose”, rinviando gli atti nuovamente alla corte d’appello per un nuovo giudizio. È stato principalmente il comportamento tenuto dal lavoratore a convincere i giudici della Suprema corte che esistessero i presupposti di “una giusta causa di licenziamento”. L’operaio, infatti, era consapevole del fatto che il suo scherzo rischiava di danneggiare l’immagine dell’azienda, che sarebbe stata screditata se all’addetta al controllo fosse sfuggito qualcuno di quei rifiuti. Anche i giudici hanno confermato che non esisteva «un animus nocendi, quanto piuttosto un (pur non encomiabile) animus iocandi», visto che le «carte di risulta inserite nei tubi erano ben visibili ed estraibili dall’addetta ai controlli». Tuttavia quell’atteggiamento, ripetuto «quasi tutti i giorni per più di sei mesi», ha finito per configurare secondo la Cassazione «un grave inadempimento degli obblighi di diligenza e correttezza gravanti sul lavoratore». © RIPRODUZIONE RISERVATA pagina 29 Sanità Socio-Assistenziale LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 In breve AD ACQUI, POI MAMMA E BIMBO TRASFERITI AD ALESSANDRIA Parto in emergenza nell’ospedale rimasto senza Punto nascita In città si chiede una reperibilità ginecologica ma l’Asl provinciale replica: “Non è prevista” GIAN LUCA FERRISE ACQUI TERME Un nuovo nato, il secondo dell’anno, all’ospedale di Acqui, ormai privo del Punto nascita. Dopo Greta, venuta alla luce il 5 febbraio, è stata la volta ieri di Francesco, un bel bimbo di 1.800 grammi. Alle 8 del mattino La madre di 32 anni, Morena Raggi, abitante nell’Acquese è giunta al pronto soccorso dell’ospedale alle 8,04 con dolori alla schiena. Nell’ambulatorio di ginecologia è stato accertato l’imminente parto podalico, dopo una gestazione di 32 settimane. Tutto è andato bene e madre e bambino sono poi stati trasferiti all’ospedale di Alessandria con l’ambulanza attrezzata e con personale specialistico dell’Aso. La mamma è stata portata al Civile e il bimbo all’Infantile, in terapia intensiva, perché nato prematuramente, ma le le sue condizioni sono buone. Molti acquesi su facebook hanno però immediatamente riproposto il tema della mancanza del Punto nascita. Ovada Distributore d’acqua in piazza Martiri È stato inaugurato in piazza Martiri della Benedicta, a Ovada, il nuovo distributore di acqua potabile della Botany di Candelo. L’acqua arriva dall’acquedotto comunale, viene microfiltrata e controllata ed è disponibile liscia o frizzante e a diverse temperature. Costo a [D. P.] litro 8 centesimi. Ovada Come gestire i pazienti non autosufficienti Domani, a Ovada, torna l’appuntamento con la Scuola italiana del cittadino responsabile voluta da fondazione Cigno e associazione Vela. Tema: «Gestione domiciliare dei pazienti non autosufficienti con malattie croniche, oncologiche e neurologiche: aspetti organizzativi e di tutela». La serata è alle 20,30 nel salone dei padri Cappuccini di via Cairoli. [D. P.] Acqui Il 28 l’assemblea del tiro a segno È stata convocata per il 28 marzo alle 21,30, in sede, l’assemblea del tiro a segno nazionale di Acqui. All’ordine del giorno l’approvazione del conto consuntivo 2014 e del preventivo 2015. [G. L. F.] Acqui Uovo di cioccolato con finalità solidali Il bimbo è stato trasferito in Terapia intensiva all’Infantile Felicitazioni del sindaco «Sono soddisfatto che tutto sia andato per il verso giusto. Per questo mi voglio complimentare con il personale del nostro ospedale che ancora una volta ha dimostrato professionalità e competenza nell’affrontare il parto pur in assenza del Punto nascite» dice il sindaco Enrico Bertero. La posizione dell’Asl Da tempo gli acquesi chiedono l’istituzione di un servizio di reperibilità ginecologica per far fronte agli eventuali parti non programmati. Ma che cosa ne pensa l’azienda sanitaria? «Il percorso per la gestione ostetrica è standard per tutti gli ospedali non sede La parrocchia di Moirano in collaborazione con il sindacato di polizia Coisp sta realizzando un grande uovo di Pasqua: verrà collocato domenica sul sagrato. Dopo la rottura vi sarà la distribuzione del cioccolato. Il ricavato sarà per ii ragazzi del Piccolo Cottolengo di Tortona. [G. L. F.] Acqui e Ovada .55 . AFFIANCHERANNO I MINI-SINDACI Ecco tutti gli ovadesi eletti alle Consulte di quartiere Al voto 489 cittadini su 10 mila Eletti a Ovada i componenti delle Consulte degli 8 quartieri in cui è stata suddivisa la città. Resteranno in carica fino a fine legislatura e che aiuteranno i mini sindaci (sono consiglieri comunali di maggioranza: Elena Marchelli, Fabio Poggio, Silvana Repetto e Gianpiero Sciutto) dei rioni a raccogliere le problematiche e a proporre soluzioni al Comune. Parodi (8), Chiara Lottero (7), Pietro Garrone (7), Ivano Martini (4), Giorgio Siri (2). Quartiere 7, voti 34: Marco Luciani (11), Giovanni Olivieri (9), Marco Ravera (7), Pasquale Sgambellone (4), Giulio Caneva (3). Quartiere 8, voti 30: Ivano Repetto (10), Alberto Ottonelli (8), Giovanni Pastorino (6), Adele Ravera (4), Giovanni Torino Olivieri (1). «Battaglia» in centro I risultati Ecco chi sono gli eletti e i voti che hanno riportato negli otto quartieri. Quartiere 1, voti raccolti 131, eletti: Renato Nespolo (40 voti), Angelo Morchio (17), Donato Cavanna (16), Paolo Bavazzano (12), Rosanna Trotti (11). Quartiere 2, 132 voti: Lorenzo Sciutto (33), Mario Lottero (33), Eleonora Bisio (17), Roberto Ferraris (13), Delia Olivieri (11). Quartiere 3, 31 voti: Emilio Nervi (12), Irene Ravera (7), Mauro Arata (5), Giacomo Marchelli (4), Daniele Bronzati (3). Quartiere 4, voti 62: Vanda Vignolo(15),Giuseppe Graziano (15), Gianni Repetto (11), Carmelo Ferlisi (9), Franco Marenco (8). Quartiere 5, voti 41: Alessandro Rossi (12), Concettina Ferlisi (10), Antonella Ferlisi (9), Mark Jansen (5), Gianni Piccardo (3). Quartiere 6, voti 28: Luigino Com’era naturale, è stato nei due quartieri con più candidati in lizza - l’1 e il 2, ossia centro storico e la zona dei «corsi», con 10 nominativi a testa - che si sono registrati i numeri di votanti più alti. Altrove la sfida, e le cifre, sono stati meno entusiasmanti, specie nelle circoscrizioni in cui il risultato era già scontato (cinque candidati per cinque posti). In generale, comunque, l’ election day organizzato dal Comune di Ovada per eleggere i componenti delle consulte non sembra aver deluso le aspettative del sindaco Paolo Lantero e della sua squadra. In tutto, i votanti che dalle 9 alle 18 sono entrati nei seggi della Loggia di San Sebastiano sono stati 489 su circa 10 mila aventi diritto. Un piccolo segnale di attenzione da parte degli ovadesi che hanno risposto all’apertura del Comune ad ascoltare le loro [D. P.] problematiche. Eliambulanza «Testperabilitare atterraggidinotte» «Chiedo che ven- ga effettuato un test di prova di atterraggio in notturna sulla piazzola dell’elisoccorso dell’ospedale per individuare eventuali criticità tecniche che verranno colmate d’intesa tra il Comune e l’Asl». Lo dice il sindaco Enrico Bertero. La pista è a poche decine di metri dal pronto soccorso ed è già regolarmente illuminata nelle ore notturne. [G. L. F.] di Punto nascita e il distacco di uno dei due medici del pronto soccorso è compatibile con il numero dei passaggi al pronto soccorso, circa 15 mila all’anno. Non esiste ne è ipotizzabile una reperibilità sostitutiva ostetrica data la intuitiva ristrettezza dei tempi operativi e infatti tutti i Punti nascita prevedono almeno una guardia attiva 24 ore su 24 di medico, ostetrica e pediatra. Per essi, e solo per essi, è previsto il Servizio di trasporto assistito materno (Stam) e il Servizio di trasporto per l’emergenza neonatale (Sten)». No all’immediatezza In altre parole, il servizio di reperibilità ginecologica è prevista per la gestione di eventuali complicanze legate all’attività di Day surgery (un giorno la settimana), che richiedono una tempistica di intervento non immediata. TRIBUNALE DI ALESSANDRIA Ovada Spesi 12 mila euro per la consulenza Al Comune di Ovada è costata 12 mila e 200 euro, nell’anno 2014, la consulenza della ditta specializzata Polab di Pisa, a cui Palazzo Delfino ha affidato nel 2012 la redazione del piano per gli insediamenti dei ripetitori per la telefonia e il monitoraggio della emissioni elettromagnetiche degli impianti già in funzione. La collaborazione dovrebbe proseguire anche quest’anno. [D. P.] mq 110,40 comm.li con giardino privato di mq 46 disposta su 2 piani f.t. Piena prop. su fabbricato unifamiliare composto da: - a p. terra, ingresso, 114.075,00 in caso di gara aumento minimo Euro 1.000,00. Vendita senza incanto: 15/05/2015 ore 10.00, innanzi al professionista delegato avv. Massimo Brina, studio in Alessandria via Piacenza, 23. Deposito offerte entro le ore 12:00 del 14/05/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 22/05/2015 ore 09.30 allo stesso prezzo giungere l’inizio di viale Einaudi e verrà già realizzato con tutta probabilità il prossimo anno. A seguire i successivi lotti che costeggeranno un tratto del fiume Bormida prima di arrivare in prossimità del territorio comunale di Visone. Si cercano i finanziamenti «Il problema principale è rappresentato dal reperimento dei fondi: inizieremo a cercarli attraverso la presentazione di un progetto all’Unione europea, allo stesso tempo interesseremo le Fondazioni bancarie» ha annunciato il sindaco. [G. L. F.] ESEC. IMM. N. 31/11 + 144/2011 R.G.E. ESEC. IMM. N. 199/10 R.G.E. Lotto Unico - Comune di Bosco Marengo (AL) via Gian Domenico Gatti, 33. p.1º; oltre cantina al p. seminterrato. Immobile libero. Prezzo base: Euro La pista ciclabile e pedonale sarà prolungata dal ponte Carlo Alberto verso il centro abitato di Visone. Ieri pomeriggio il sindaco Enrico Bertero e gli assessori Guido Ghiazza, Renzo Zunino e Franca Roso hanno presentato il progetto. «Prevediamo di realizzare il prolungamento in quattro distinti lotti per un costo complessivo che si aggira intorno al milione di euro» ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Guido Ghiazza. Il primo lotto, lunghezza 950 metri, partirà dalle arcate del ponte Carlo Alberto per rag- TRIBUNALE DI ALESSANDRIA ESEC. IMM. N. 413/12 R.G.E. al giardino al p. rialzato; disimpegno, 2 camere, serv. igienico e balcone al La pista ciclabile e pedonale sarà prolungata fino a Visone TRIBUNALE DI ALESSANDRIA Lotto 1 - Comune di Novi Ligure (AL) Via La Malfa, 19. Villetta a schiera di composta da: soggiorno con angolo cottura, serv. igienico e scala di accesso AD ACQUI, PROGETTO IN QUATTRO LOTTI Lotto 1 - Comune di Predosa (AL) Via Santa Lucia. piena proprietà di:1) Fabbricato uso abitazione unifamiliare in costruzione, di piani 2 f.t. composto ampia cucina-soggiorno, camera, bagno, scala; - al p.1º, 3 camere, 2 balconi, loc. di sgombero; - a p. interrato, cantina con fabbr. accessorio di pertinenza su 2 piani. Occupato dagli attuali proprietari. Prezzo base: Euro a progetto da al piano terra soggiorno, pranzo, cucina, ripostiglio bagno e antibagno, al p.1º; 4 camere, 2 bagni, cabina armadio, ripostiglio 3 ter- 182.000,00 in caso di gara aumento minimo Euro 2.000,00. Vendita senza razzi, e loc. sottotetto al p.2º; p. interrato, allo stato grezzo, oltre annessa incanto: 27/05/2015 ore 11.00, innanzi al professionista delegato avv. Debo- area pertinenziale. 2) Basso fabbricato adibito a locale di sgombero, box rah Ferrando nella Sala del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati presso il Tri- e portico, con annessa area pertinenziale. I terreni su cui insistono sono bunale di Alessandria c.so Crimea, 81. Deposito offerte entro le ore 12 del 26/05/2015 presso lo studio del delegato in Alessandria p.zza Turati, 5. In attualmente condotti in affitto con regolare contratto di locazione scadente il 31.05.2018. Prezzo base: Euro 75.229,00 in caso di gara aumento mini- caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 04/06/2015 ore 12.00 allo mo Euro 1.000,00. Vendita senza incanto: 12/05/2015 ore 09.30, innanzi al base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato nonché custo- stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delega- de giudiziario, tel 0131 267879 fax 0131 317790 email massimo.brina900@ to tel 0131 231052 fax 0131 440625 email Pec dottdeborahferrando@pun- vodafone.it e su www.tribunale.alessandria.it, www.giustizia.piemonte.it e topec.it e su www.tribunale.alessandria.it o www.astegiudiziarie.it (Cod. Via Luca Valenziano, 3. Deposito offerte entro le ore 12,00 del 11/05/2015 www.astegiudiziarie.it. (Cod. A286878). A296700). presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con professionista delegato Dott. Pierluigi Caniggia presso lo studio in Tortona incanto: 09/06/2015 ore 09.30 allo stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato tel. 0131 861342 e presso il custode giudiziario IVG Alessandria tel. 0131 225142 e su www.tribunale.alessandria.it, www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A233227). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 30 Sanità Socio-Assistenziale LASTAMPA REDAZIONE VIA XX SETTEMBRE 17 BIELLA 13900 TELEFONO 015 8352611 FAX 015 2522379 E-MAIL [email protected] WEB WWW.LASTAMPA.IT/BIELLA PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A. BIELLA, VIA COLOMBO 4 TELEFONO 015 2522926 - 015 8353508 FAX 015 2522940 San Sebastiano Biella Basket Art bonus, un flop Nessun mecenate Domani arriva Kyle Johnson Il Comune sperava di raccogliere fior di soldi, donati dai piccoli e grandi mecenati biellesi per sistemare chiese e monumenti. Ma lo strumento fiscale dell’«Art Bonus», annunciato a settembre, ha fatto raccogliere soltanto briciole. Domani sarà il giorno di Kyle Johnson. Il giocatore è atteso in Italia nella tarda mattinata e alle 15,30 farà le visite mediche di routine. Giovedì il nazionale inglese sarà presentato alla stampa e sabato partirà con la squadra per Trapani. Servizio A PAGINA 49 Kyle Johnson Una circolazione depressionaria risale dal nordAfrica verso la Sardegna portando un peggioramento del tempo con piogge più estese domani. Neve in montagna dai 1500 metri. Oggi Molto nuvoloso con limitate aperture al mattino. Piogge assenti, salvo piovaschi, sulle pianure per gran parte della giornata, deboli sparse in serata. 8˚ 10˚ Domani Coperto per tutto il giorno con piogge diffuse generalmente deboli o moderate. Temperature in calo e nevicate sulle Alpi oltre i 1400-1600 metri. 8˚ 17˚ Giovedì Piogge in esaurimento nella notte e prime schiarite in mattinata. Passaggio a condizioni più soleggiate nel pomeriggio. Temperature in aumento. E PROVINCIA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 I PAZIENTI DOVEVANO ESSERE OSPITATI A BIOGLIO, MA LA STRUTTURA NON È PRONTA “A Biella gli ex detenuti psichiatrici” Saitta: “Il Degli Infermi sede provvisoria dopo la chiusura degli ospedali giudiziari” STEFANO ZAVAGLI BIELLA 8˚ 11˚ Servizio A PAGINA 57 BIELLA Che tempo fa Situazione Villa Sella, arroccata sulle colline di Bioglio, non è pronta. Sarebbe dovuta diventare operativa dal 31 marzo, data indicata dalla Camera per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e l’entrata in funzione delle «Rems», le tanto discusse strutture residenziali sanitarie per l’esecuzione delle misure di sicurezza detentive. Il ritardo accumulato obbligherà in tempi stretti la Regione a cercare soluzioni provvisorie. E tra le ipotesi sul tavolo dell’assessore alla sanità Antonio Saitta c’è anche quella di riconvertire (in via temporanea) un’ala del vecchio ospedale «Degli Infermi» in Opg, per ospitare una parte o tutti i 43 pazienti psichiatrici piemontesi attualmente internati nelle strutture di Castiglione delle Stiviere, Reggio Emilia e Montelupo Fiorentino. Tempo scaduto È ormai scontato che il Piemonte otterrà una deroga di qualche mese. Ma ogni regione, prima o poi, dovrà accogliere i propri malati-detenuti. Per affrontare l’operazione il Piemonte aveva previsto 12,5 milioni di euro di investimenti (finanziati per il 95% dallo Stato, per il 5% dalla Regione) per la nascita di due Rems: quella di Bioglio e una nuova struttura da costruire ad Alessandria. Ma al momento non sono neppure partite le gare d’appalto. «Il ritardo in cui ci troviamo - dice l’assessore Antonio Saitta Rassegna del 24 marzo.pdf -, deriva dal fatto che la giunta regionale precedente aveva ottenuto dallo Stato 12 milioni di finanziamento, ma quando io sono arrivato alla guida dell’assessorato non c’era assolutamente nulla». Adesso i Chiamparino boys dovranno trovare in tempi celeri una soluzione-tampone. E qui entra il gioco l’ex ospedale di Biella. Ad annunciare l’ipotesi di un suo utilizzo è lo stesso Saitta: «Stiamo lavorando su diverse ipotesi - spiega l’assessore -: non è esclusa una collocazione provvisoria nel vecchio ospedale di Biella, all’interno della palazzina, nel reparto che fu di Psichiatria. Se non si trovano sistemazioni per i pazienti, rischiamo oltretutto di perdere i finanziamenti». Il mancato ri- 43 ricoverati Il Piemonte dovrà prenderli in carico dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari Vuoto L’ex ospedale Degli Infermi è in disuso dalla fine di novembre spetto dei tempi da parte delle Regioni comporta il commissariamento. Ma Saitta non vuole neanche sentirne parlare: «In Piemonte non c’è bisogno di un commissario, ci pensiamo noi». Villa Sella Intanto a Bioglio l’ex casa di riposo «Madama Dorotea» è in attesa di ristrutturazione: il progetto, da 6,3 milioni, prevede 40 posti per i pazienti e l’intenzione iniziale era di indire un concorso per l’assunzione di 43 dipendenti tra medici, infermieri, educatori e assistenti sociali. La gestione della futura «Rems» di Bioglio resterebbe a cura del Dipartimento di salute mentale, diretto da Giovanni Geda. FOTO CORRADO MICHELETTI L’assessore subito cauto “Non scateniamo guerre” Bioglio? «In un anno e mezzo si può fare». E’ ottimista l’assessore alla sanità Antonio Saitta. Ma fino a quando non sarà pronta la Residenza assistita, la Regione dovrà trovare una sistemazione temporanea per i detenuti psichiatrici. E l’ipotesi dell’ex Degli Infermi spinge subito alla cautela Saitta, preoccupato per le reazioni che potrebbero scaturire di fronte a questa scelta. «Innanzitutto sarebbe una collocazione provvisoria - sot- tolinea l’assessore -, ma bisogna capire quali condizioni si verranno a creare e quale sarà la reazione a livello locale. Bisogna partire con il presupposto che dobbiamo risolvere un problema sociale, ma non per questo vogliamo scatenare una guerra a livello locale. Sto cercando delle comunità pronte a recepire il fatto che si vuole fare qualcosa di utile». Saitta sottolinea come il Piemonte, nella partita degli ex detenuti psichiatrici, stia pagina 31 scontando ritardi che nascono dal passato: e nel caso di Bioglio «è stato perso un sacco di tempo». Resta poi da definire anche la possibile riduzione dei posti letto rispetto alle previsioni iniziali: «Il Piemonte aveva ottenuto il finanziamento - spiega l’assessore -, per realizzare 70 posti letto. Ma il reale fabbisogno, tenendo conto dei dati in nostro possesso, richiede al massimo due strutture da 20 posti ciascuna». [S. ZAV.] L’assessore Saitta con il direttore Asl Zulian Sanità Socio-Assistenziale 54 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Sigilli L’appello dei sindacati alla Regione Due sale del «Palatorino» in corso Svizzera 185, nel centro commerciale «Piero della Francesca» sono state chiuse “Più pediatri per curare i bimbi di stranieri irregolari” migliaio di piccoli che, quando saranno regolarizzati dovranno continuare a essere seguiti nel modo più adeguato». Senza contare chi è immigrato irregolare: «C’è una terza fascia di bimbi che finora sono stati seguiti dai centri ISI (Informazione Salute Immigrati) che si fanno carico di chi non ha alcun diritto perché arrivato in Italia illegalmente». Se si seguissero le attuali disposizioni sancite dalla delibera, per tutti i minori stranieri verrebbe meno il concetto di transitorietà e dovrebbero rientrare nel numero dei pazienti ordinari, in regime quindi dei massimali stabiliti dagli accordi regionali. «Rischia di diventare un boomerang se non si provvederà all’inserimento di nuovi pediatri – conclude Turra –. Per noi è fondamentale che tutti i bambini abbiano la stessa disponibilità di assistenza: per questo chiediamo che si affronti subito la questione per evitare che una norma nata per tutelarli non metta invece in difficoltà i medici, i piccoli e le loro famiglie». il caso ELISA BARBERIS Più diritti cio e punti di riferimento. «Non è in discussione il nostro apprezzamento per la decisione di ampliare i diritti dei minori stranieri, ma chiediamo di attivare prima possibile un tavolo di approfondimento per trovare insieme una soluzione a una situazione anomala». Già oggi, a Torino, sono tanti i pediatri che, oltre ai pazienti “regolari” dal punto di vista amministrativo, hanno in cura provvisoria decine di bambini in attesa del permesso di soggiorno, che però non rientrano nei massimali previsti per ogni singolo medico. Un numero difficile da quantificare, spiega Turra, perché l’elenco varia continuamente: «Si tratta di almeno qualche Il sudoku Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 Junior Sudoku Junior 1 Junior 2 4 3 3 2 6 1 3 4 3 3 3 6 6 5 5 5 3 2 4 2 Junior 1 5 4 2 3 1 4 6 2 5 1 6 3 4 3 1 2 5 6 3 6 1 5 2 4 6 2 3 4 5 1 1 5 4 2 6 3 Junior 2 4 3 1 6 2 5 1 4 6 2 5 3 5 6 4 3 1 2 6 4 3 1 2 5 5 1 2 4 3 6 2 3 5 6 1 4 Quando gli agenti della squadra Mobile sono entrati nel circolo privato Palatorino, corso Svizzera 185, era passata da poco la mezzanotte. Nelle sale da gioco, su due tavoli erano in corso altrettante partite di Poker Texas Holdem, su cui da anni è calato il divieto del Questore di Torino che lo ha catalogato tra «i giochi d’azzardo». Nella prima sala erano presenti oltre 50 persone, che hanno spiegato di aver pagato una quota di 150 euro a testa, mentre nella seconda sala c’erano 20 persone che avevano pagato una quota di 70 euro ciascu- na per poter partecipare ai due tornei. «Trattandosi di uno dei più dannosi giochi d’azzardo spiegano dalla Questura - veniva immediatamente disposto il sequestro del circolo, includendo i computer utilizzati per raccogliere le giocate e le somme raccolte come montepremi. Tutti i giocatori filmati - 67 - sono stati denunciati per «partecipazione al gioco d’azzardo». Il titolare Davide Contebillo ha spiegato come «recenti e numerose sentenze abbiano di fatto legittimato il poker sportivo anche a Torino». E promette: «Riapriremo e torneremo presto». Intanto prepara ricorso. Difficile 4 9 8 2 7 3 Le soluzioni dei giochi di domenica GIUSEPPE LEGATO 4 8 3 5 8 5 6 8 6 9 4 3 5 4 7 8 2 6 1 6 4 6 4 7 6 1 9 5 5 6 La soluzione dei giochi di domenica 5 1 7 9 2 8 9 9 7 2 8 4 1 9 Medio Sudoku La Regione ha approvato la normativa che garantisce i servizi sanitari anche alle famiglie senza permesso di soggiorno Sequestrato il circolo del poker texano Denunciati 67 giocatori 2 9 6 8 5 7 3 1 4 4 1 5 3 2 6 8 7 9 8 7 3 4 1 9 5 6 2 5 4 2 6 9 8 1 3 7 6 8 1 2 7 3 4 9 5 9 3 7 5 4 1 6 2 8 3 6 9 7 8 5 2 4 1 7 5 4 1 3 2 9 8 6 1 2 8 9 6 4 7 5 3 Difficile «È un’iniziativa lodevole che deve però misurarsi con la realtà dei fatti: il numero dei pediatri rischia di essere insufficiente se tutti i minori stranieri, anche senza regolare permesso di soggiorno, saranno iscritti di colpo al servizio sanitario nazionale». Così Renato Turra, segretario regionale della Fimp, la federazione che riunisce i pediatri di famiglia, ha lanciato ieri un appello alla Regione, che lunedì scorso ha approvato su proposta degli assessori Monica Cerutti (Politiche per l’immigrazione) e Antonio Saitta (Sanità) la nuova normativa che punta a uniformare i servizi sanitari agli immigrati, privi di qualsiasi benefi- Indagine della polizia 7 9 8 1 4 3 2 6 5 5 2 3 6 8 9 7 1 4 4 6 1 7 5 2 9 8 3 1 8 4 5 6 7 3 2 9 2 5 9 3 1 4 6 7 8 6 3 7 2 9 8 4 5 1 9 4 2 8 7 1 5 3 6 3 1 5 4 2 6 8 9 7 8 7 6 9 3 5 1 4 2 Il tempo: ancora nubi e piogge tra oggi e domani, soleggiato e mite verso il weekend. SOLE NUVOLOSO COPERTO POCO NUVOLOSO OGGI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella MILANO Novara Vercelli Grenoble Pavia TORINO Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo FRANCIA Nizza Savona Imperia Situazione e avvisi meteo PIOGGIA DEBOLEMODERATA VARIABILE La Spezia PIOGGIA INTENSA Su Piemonte e Valle d’Aosta nuvoloso salvo limitate schiarite al mattino sui settori alpini più interni; deboli piogge su rilievi e pianure pedemontane in giornata, più estese dal pomeriggio sul Cuneese e in serata altrove. In Liguria parziali schiarite e tendenza a piogge dalla serata. NEBBIA TEMPORALE MARE CALMO DOMANI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella Temperature ˚C CITTÀ MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 6 9 8 9 9 8 9 9 8 8 11 11 13 9 13 11 14 14 11 13 13 10 15 14 15 15 A cura di www.nimbus.it Una circolazione depressionaria risale dal nord-Africa verso la Sardegna portando un aumento della nuvolosità sulle nostre regioni con le prime deboli piogge oggi in giornata a ridosso dei rilievi, più estese e intense dalla serata e domani con nevicate oltre i 1300-1600 metri. La depressione scivolerà verso sud-est da giovedì favorendo le prime schiarite e in seguito la rimonta dell’alta pressione con aria decisamente più mite dovrebbe garantire condizioni soleggiate e temperature primaverili. MILANO Novara Vercelli Grenoble Pavia TORINO Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo Savona La Spezia FRANCIA Nizza Sorge alle ore 6,23 POCO MOSSO MARE MOSSO MARE AGITATO Molto nuvoloso o coperto con piogge diffuse, moderate o forti su Cuneese, Torinese, Astigiano con nevicate oltre i 14001600 metri, più abbondanti e a quote più basse sulle Alpi Liguri e Marittime. Piogge a tratti intense anche in Liguria, in esaurimento nel pomeriggio. Temperature ˚C CITTÀ MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 5 8 8 8 9 8 9 9 5 8 11 11 12 7 11 10 11 11 10 11 11 8 11 13 13 14 LA LUNA A TORINO IL SOLE A TORINO Si leva alle ore 8,59 Cala alle ore 23,45 Fasi Lunari Culmina alle ore 12,36 Centimetri-LA STAMPA Rassegna del 24 marzo.pdf VENTO NEVE pagina 32 Tramonta alle ore 18,49 27 MAR 4 APR 12 APR 18 APR Sanità Socio-Assistenziale 54 .Spettacoli STAMPA .LA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Il blues della Treves band al Festival della birra artigianale A prova di gusto PAOLETTA PICCO ORTICOLTURA E GIARDINAGGIO SI TORNA A LEZIONE Da venerdì a domenica a Vercelli Fiere la seconda edizione della kermesse tra degustazioni e musica organizzata con la collaborazione di Slow Food GLORIA POZZO VERCELLI È pronto a bissare il successo dello scorso anno, sancito da 10 mila presenze, il secondo «Festival nella birra artigianale», vera e propria immersione - da venerdì a domenica a Vercelli Fiere (Caresanablot) - tra i produttori più rinomati a livello nazionale, affiancati a offerte gastronomiche selezionate in collaborazione con Slow Food. Non solo degustazioni Per questa seconda edizione l’evento avrà l’egida di Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta e offrirà 21 stand di microbirrifici italiani più uno stand dedicato alle birre estere. Ad accompagnare le bevande, una vasta offerta gastronomica che spazia dalle bombette pugliesi alle merende piemontesi del Ristorante La Torre, dai risotti alla birra dell’Osteria del Vecchio Asilo ai dolci alla birra della Pasticceria Lesca, passando per la carne cruda di fassona, dalla frutta di Mescè, dalle specialità di pesce di Marrabbio e molti altri. L’avvicinamento alla degustazione delle birre sarà favorito anche da tre laboratori del gusto: il primo, venerdì 27 alle 20, sarà dedicato al rapporto tra birra e glutine, condotto da Alfonso del Forno (presidente dell’associazione Non solo glutine), con 7 birre, anche gluten free, da scoprire. Il secondo laboratorio, sabato 28 alle 14, vedrà protagonista il guru italiano della birra, Lorenzo «Kuaska» Dabove, che guiderà l’assaggio di alcune «chicche» non disponibili alla spina durante il Festival. Il terzo laboratorio, domenica 24h SERVIZI UTILI Fabio Treves Sabato sera il concerto clou dell’evento con il bluesman Fabio Treves e la sua band, anticipato venerdì dalla tribute-band ligure Booridda Roll 29 alle 14, sarà infine condotto da Fulvio Giublena, che racconterà l’esperienza di giudice al concorso di Birra dell’anno, facendo assaggiare cinque birre medagliate. La kermesse, con l’egida di Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta, offrirà 21 stand di microbirrifici italiani più uno stand dedicato alle birre estere luggia: t. 0161 486.181Croce Rossa.Volontari Soccorso Serravalle Sesia:t. 0163 450.343. PRONTO SOCCORSO Vercelli: S. Andrea, t. 0161 593.333; Emergenza sanitaria 118 esclusivamente ambulanza t. 0161 217.000; Borgosesia: t. 0163 203.111; Gattinara: t. 0163 822.245; Santhià: t. 0161 929.211. Servizio er i Comuni dell’Asl 11. CONSULTORIO PEDIATRICO Vercelli: t. 0161 256.792; Santhià: t. 0161 929.218; Gattinara: t. 0163 822.975; Romagnano Sesia: t. 0163 417.148; Grignasco: t. 0163 417.148; Serravalle Sesia: t. 0163 450.175; Coggiola: t. 015 78.354r; Scopello: t. 0163 71.170. FARMACIE DI TURNO A Vercelli oggi è di turno con apertura obbligatoria (9-12,30 e 15-20 a battenti aperti; 12,30-15 e 20-9 a battenti chiusi e con chiamata con ricetta medica urgente): Farmacia Cappuccini, via Thaon De Revel 48 (Cappuccini), tel. 0161 301.325/302.183. Ronsecco: Musica e stand vegani Al festival non mancheranno i momenti di intrattenimento musicale, con il punto forte nel concerto di sabato sera che vedrà protagonista il bluesman Fabio Treves con la sua band. Venerdì tributi a Foo Fighters, Queen, Van Halen, AC/DC, Led Zeppelin, Satriani, Bon Jovi, Hendrix, Deep Purple, Guns, the Who, Pink Floyd con il gruppo ligure Booridda Roll, e AUTOAMBULANZE Vercelli:0161 213.000 Croce Rossa; Ass. Misericordia cell. 329 6335757; Cigliano:t. 0161 424.757;Gattinara:t. 0163 832.600;Santhià: t. 0161 92.91; Gruppo Volontari Soccorso Santhià: t. 0161 931.297; fax 0161 921.617; cell. 335.5387017; Trino: t. 0161 801.465; Borgosesia: t. 0163 25.333; Crescentino: t. 0161 841.122; Livorno Ferraris: t. 0161 478.411; Borgo d’Ale MVM: t. 333 21726.34 . Volontari Soccorso Grignasco: t. 0163 411.787;Sa- 21 domenica esibizione degli artisti di «Tutti a Bordo», trasmissione ideata da Romeo Aichino e i Cooperfisa in onda su Tv7Gold sul digitale terrestre. Sarà anche allestita una zona dedicata ai bambini e saranno disponibili degli stand alimentari per vegani a cura dell’Associazione culturale V-Events. Il Festival apre venerdì alle 17, fino alle 2 di notte. Sabato l’apertura dalle 12 alle 2, domenica dalle 12 a mezzanotte. Attivo un servizio di navetta tra la stazione ferroviaria e Vercelli Fiere. L’ingresso (5 euro) prevede bicchiere in vetro serigrafato, taschina porta bicchiere e guida alle birre. stand Luca Agnelli iparte a Trino il corso di Orticoltura e Giardinaggio. Si tratta della seconda edizione di un'iniziativa che, premiata lo scorso anno da iscrizioni e consensi, ha ampliato l'offerta. Ad organizzarlo, l'emporio Demarchi (successore Piero Sorgato) in corso Italia. Si parte giovedì 26 marzo alle 20.30. Appuntamento al Bar Cittadella, corso Cavour 94, che metterà a disposizione i locali per tutte le lezioni che dopo la prima si terranno nei giorni 2, 9, 16, 23 e 30 aprile. Durante le lezioni verrà spiegato in modo didattico e divulgativo come costruire un orto e/o un giardino su misura. Si parlerà delle diverse tecniche di coltivazione e della cura dei principali ortaggi e quindi di come creare e successivamente mantenere non solo un orto, anche un bellissimo giardino. I temi trattati nello specifico? Compostaggio, concimazioni naturali e chimiche, trattamenti antiparassitari naturali e chimici, semine ortive e semine di tappeti erbosi, gestione e cura di rosai, bulbose e piante da giardino. In occasione dell'ultima lezione è previsto l'intervento della biologa nutrizionista, Beatrice Giordano. Costo del corso, 28 euro. Per informazioni e iscrizioni Demarchi, corso Galileo Ferraris 19 13039 Trino (Davide Sorgato, 348-8251757 o 0161-801365, [email protected]). Suoni mixati e note electro Alla consolle c’è Luca Agnelli Farmacia San Lorenzo, via Roma 11, tel. 0161 819.351; fax 0161 819721. Carisio: Dr.ssa Enrica Barba, via Gramsci 9, tel. 0161 971.077. Varallo Sesia: Dr. Stefano Gino, p.za De Gasperi 4, tel. 0163 51.294. Coggiola: Farmacia Varola, via Roma, 108, tel. 015.78273. GUARDIA MEDICA Vercelli: t. 0161 255.050; Arborio: t. 0161 86.384; Borgosesia: t. 0163 25.513; Cigliano: t. 0161 424.524; Crescentino: t. 0161 842.655; Gattinara: t. 0163 835.411; Santhià: t. 0161 929.200; Scopello: t. 0163 71.170; Trino: t. 0161 829.585; Varallo: t. 0163 560.671. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Igiene e Sanità Pubblica, Igiene degli alimenti e della nutrizione, Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro, Veterinario - sede di Vercelli: t. 0161 593.016/26; sede di Borgosesia: t. 0163 203.111; Veterinario, sede di Santhià: t. 0161 929.283; Medicina Legale, sede di Vercelli: t. 0161 593.001; sede di Borgosesia: t. 0163 203.457. R Un evento per chi ama la musica minimal-electro con la kermesse fissata sabato allo Spazio A4 di Santhià. Ospite è Luca Agnelli, dj toscano e produttore eclettico. Agnelli non si distingue solo per la particolarità dei brani mixati, ma anche e soprattutto per il carisma, per l’estrosità e per il modo coinvolgente di stare dietro la consolle. La sua grinta è frutto del coraggio di sperimentare: eclettico, creativo, curioso, coinvolgente, dallo stile inconfondibile, trasmette adrenalina, fa sognare ed emozionare. Luca Agnelli non ama porre confini al proprio suono catalogandolo in un unico genere, ma si percepiscono le sue radici house, fortemente influenzate dalla techno e deep più contemporanea. Agnelli ha suonato nei più importanti club d’Europa come il Cocoricò di Riccione e il Cocoon di Francoforte. Il giovane, inoltre, è fondatore di Etruria beat records, label internazionale che ha prodotto artisti del calibro di Federico Molinari, e molti altri, oltre ad aver prodotto musica per diverse etichette discografiche. Ad arricchire la serata ci saranno anche Alex Uk-Mik e Federico Buratti: quest’ultimo è un giovane produttore dallo stile positivo che va dalla house alla techno. Il successo ha portato Buratti a suonare in alcuni dei luoghi più prestigiosi del mondo come lo Space di Ibiza e al Demf Festival di Detroit. [V. RO.] La posta dei lettori. Via Duchessa.Iolanda 20 e-mail [email protected] Città della Salute una partita aperta Le dichiarazioni recentemente rilasciate alla stampa dal sindaco di Novara circa i rischi che ancora correrebbe la Città della Salute, ovvero quelli di non essere realizzata a Novara o - addirittura - di non essere realizzata affatto, indicando nelle rivendicazioni di Vercelli la causa (o, almeno, una concausa) del problema, meritano da parte nostra alcune precisazioni ed un approfondimento. Siamo innanzitutto sereni nel poter dire che da parte dei «vercellesi» non è mai venuta meno la correttezza dovuta agli altri territori e ai lo- ro rappresentanti, e che pertanto la posizione assunta di rivendicare l’opportunità di uno spostamento della stessa Città della Salute in una posizione mediana tra Novara e Vercelli, è stata presa da subito alla luce del sole. Motivata sulla base di opportunità anche finanziarie ma principalmente di effetti che quel tipo di realtà potrebbe positivamente generare sull’intero tessuto sociale ed economico dei nostri territori. Convinti, tuttavia, che quello stesso rispetto tra realtà territoriali, istituzionali e i loro rappresentanti debba sempre trovare una forma di reciprocità, possiamo certamente anche comprendere che il sindaco di Novara dissenta dalla nostra proposta correttiva, ma non Rassegna del 24 marzo.pdf possiamo lasciare che si pensi «ai vercellesi» come ai sabotatori di un progetto senza dubbio validissimo, ma pure complesso, articolato, che tanto più potrà essere difeso e sviluppato quanto più dimostrerà di porsi al servizio di un’area vasta anziché alle volontà egemoniche di un singolo territorio. L’ubicazione della Città della Salute tra i due capoluoghi era già stata posta in agenda dal precedente assessore alla Sanità della Regione, e nulla ci fa ritenere che quella strada non possa essere ripresa. Per Vercelli significherebbe costruire un ponte sul futuro, guardando ad una soluzione ambiziosa e coraggiosa che comunque cambierebbe il nostro rapporto con consuetudini e certezze consolidate; e che certamente non può definirsi campanilistica. Semmai densa di prospettiva per entrambe le realtà coinvolte, poiché siamo convinti che anche Novara trarrebbe benefici da un asse interprovinciale. In ogni caso vogliamo rassicurare il sindaco di Novara che da parte nostra mai verrà meno la lealtà, né tantomeno la volontà di operare a viso aperto. Sempre per costruire, mai per boicottare. Questo perché siamo convinti della assoluta bontà delle nostre ragioni, e crediamo che giorno dopo giorno la situazione generale ci porterà naturalmente verso una soluzione di buon senso: che miri a razionalizzare, semplificando e migliorando le erogazioni dei servizi, pagina 33 e riducendo i centri di costo. Le parole del sindaco comunque hanno il pregio di dimostrare, una volta di più, a chi nella nostra Vercelli o nella nostra Provincia è (o semplicemente si mostra) scettico sulle possibilità di riaprire i giochi sul tema Città della Salute, che quei giochi sono assolutamente aperti. E noi siamo assolutamente pronti a giocare la partita. Speriamo di non essere i soli. Perché chi oggi rinuncia a provarci, non solo si assume la responsabilità di quel che sarà del nostro futuro di Asl tra 10/15 anni (quando la presenza di un nuovo maxi ospedale a Novara rischierebbe concretamente di togliere ogni senso a un presidio minore e vetusto posto a soli 18 km di distanza) ma dimostrerà, nei fatti, anche una subalternità a Novara che davvero non ci si aspetterebbe da chi dice di voler bene a Vercelli, e che dell’orgoglio vercellese spesso ha fatto una bandiera. Bisogna pensare al futuro. Bisogna farlo tutti insieme. GABRIELE MOLINARI GIOVANNI CORGNATI CONSIGLIERI REGIONALI DEL PIEMONTE Il mio bravo al Fai e allo studente-guida Belle e interessanti le visi- te del Fai organizzate nel fine settimana. E un bravo allo studente-cicerone dello Scientifico che ci ha guidato, domenica pomeriggio, alla scoperta di Palazzo Verga. LETTERA FIRMATA Sanità Socio-Assistenziale TORINO 7 Martedì 24 marzo 2015 il Giornale del Piemonte Massimiliano Sciullo CONVEGNO A GRINZANE CAVOUR Settore primario sotto i riflettori L’Europa e le regole. Argomentospinoso.L’Europaeleregole per l’agricoltura. Argomento (se possibile) ancora piùspinoso. Perché è ormaiassodato che, il più delle volte, si trattaperinostriproduttori-eccellenti per tradizione, senza il bisogno di un bollino Ue - di unaseriedigranesenzasoluzionedi continuità.A tuttodisagio di chi è abituato a lavorare secondo quanto prescritto dalle leggi. Ma sono anche opportunità, a saperle cogliere. Per cercare quantomeno di farsi trovare pronti, nei giorni scorsisièconsumatounappuntamento significativo, ospitato inunacornicemeravigliosacome il Castello di Grinzane Cavour.L’eurodeputatoelettonellefila diForzaItalia,AlbertoCirio, ha organizzato un vertice per discutere del nuovo PSR e della futura programmazione dei fondi Ue per la promozione dei prodotti agricoli. All’incontrohannopartecipatoiconsorzipiemontesiditutela,iconsorzituristicieleenotecheregionali, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero. Sono stati illustrati in anteprima i dettagli del nuovo regolamentosullapromozione dei prodotti agricoli che entreràinvigoredalprimodicembre 2015,con unbudget annualedi 200 milioni di euro. «Voce narrante» di questo incontro è stato uno dei più importanti esponenti della Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea, lo spagnolo Diego Canga Fano. L’espertohasottolineatoche il nuovo regolamento prevede unadotazionefinanziaria moltogenerosaecrescentedianno inanno(siparteconcirca70milioni di euro per il 2016 per arrivarea 200milioninel2020),ma rispetto al passato interesserà moltipiùPaesie,quindi,laconcorrenza tra i partecipanti sarà maggiore. Il 70% delle risorse sarà destinato a progetti fuori daiconfiniUeeilrestoalmercato interno. Si punta gradualmente a concentrare tutto sull’extraeuropeo,perché-hadetto Canga - è lì la crescita (in Europa si cresce dell’1% mentre fuori si viaggia su frequenze che oscillano tra il 5 e il 10%). Ma perché un piano funzioni bene,sonoindispensabilialcune parole d’ordine. La prima è «innovazione»:nelnuovoregolamentosidàpriorità,peresempio,atuttaunaseriediazionisu Unione Europea: istruzioni per l’uso dei prossimi fondi Con la fine del 2015 arriveranno i nuovi bandi per i progetti che promuovono l’eccellenza. Si punta su innovazione e trasversalità sarà «multi»: multi-prodotto, ma anche multi-Paese. Si punta,cioè,apotenziarelepartnership internazionali e anche quelle tra prodotti da promuovere(sarannoprivilegiati,quindi,progettipresentatidapiùnazioni insieme e concentrati non su un solo prodotto, ad esempio il vino, ma su più produzioni d’eccellenza,ad esempio vino e formaggio). Insomma, si cerca di ottimizzare le risorse e allargare il più possibile il coinvolgimento, stimolando le candidature a fare squadra. Distribuendo quindi maggiormente sul territorio i possibili OPPORTUNITÀ I nuovi progetti per i Fondi Ue dedicati all’agricoltura sono stati raccontati in anticipo a Grinzane Cavour, nei giorni scorsi, nell’incontro organizzato dall’europarlamentare Alberto Cirio aree e mercati cosiddetti «periferici», che ad oggi sono stati menotoccatidall’attivitàdipromozione. Per esempio, sono stati citati i casi di Messico e Vietnam,dovel’Europaadoggi non finanzia alcun progetto, ma anche di altre zone di Stati Uniti e Cina: «Tutti vanno a NewYork-hadettoCanga-,ma nessunopensadiandareaDallas, e lo stesso succede quando si ragiona sulla Cina, dove si va a Pechino, ma non in altre province più periferiche dove i nostri prodotti devono ancora essere conosciuti». La seconda parola d’ordine benefici e le ricadure positive. Tre gli anni di tempo: a tanto, infatti, ammonta la durata del programma. Il contributo sarà dell’80%perprogettida800milaaottomilionidieuro.Contante vie di mezzo, ovviamente: «Il progetto ideale - ha detto Canga - è intorno ai quattro milioni di euro». Una delle novità principali,moltoattesadapartedeglioperatoriedagliaddettiailavori, è lapossibilità di usare per laprimavoltaimarchicommerciali.Masaràaltrettantoimportante elaborare e presentare progettichesiproponganoambasciatori non solo dell’« italianità», ma dello spirito europeonelsuocomplesso.Iprogettipotrannoesserepresentatinellaproprialingua,malasintesi dovrà essere per forza in unadellelingue«dilavoro»della Ue: inglese, francese o tedesco. «Abbiamo sei mesi di tempo per prepararci al meglio a cogliere le opportunità di questo nuovo regolamento - sottolineaAlbertoCirio-.Avereavuto lapossibilitàdiascoltarneleanticipazioni direttamente dalla vocediunodeipiùaltifunzionarieuropeicidàunvantaggioimportantechedobbiamosfruttare.L’obiettivodell’incontroera quello di dare al nostro territorio la possibilità di conoscere e capire questo nuovo strumento, ma allo stesso tempo anche quellodipermettereachiinEuropa scrive operativamente i bandi, e poi giudica i progetti, di conoscere di persona noi, la nostra terra e il valore del nostro lavoro. Credo che le premesse siano le migliori». Twitter: @SciuRmax PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE Agroalimentare e territorio soggetti di un racconto Al via il concorso che vuole diffondere sempre di più la conoscenza delle nostre tradizioni e del saper fare Raccontare in modo creativo alcune eccellenzedelPiemonte,comeiprodotti enogastronomici e l’ospitalità degli agricoltoridellaprovinciatorineseoilvino Nizza Docg, le sue colline e il territorio, il lavoro dei vignaioli del Monferrato.IspiratiaExpo2015,sonoquestiidue temi a cui è dedicato quest’anno «Storython», il concorso aperto a storyteller, comunicatori e creativi, chiamati a realizzare racconti digitali sfruttando potenzialità e tecniche delle «nuove narrazioni». Sempre di più lo storytelling emerge come strumento di comunicazione per affrontare la complessità: non si tratta semplicemente di Angeli & demoni «mettere gli eventi uno dietro l'altro», ma di utilizzare il racconto come forma agile, flessibile, coinvolgente per accedere a una conoscenza oggi basata su una enorme quantità di dati. Lo«Storython»èorganizzatodalConsiglioregionaledelPiemonte,conTOPIX e CSI Piemonte, in collaborazione con il Dipartimento Interateneo di Scienze,ProgettoePolitichedelTerritorio(PolitecnicoeUniversitàdiTorino)e conStorycodeTorino,networkinternazionale che sperimenta nuove forme narrativebasatesuimediadigitali.L’iniziativa ha come partner Coldiretti Torino e l’Associazione Produttori del Niz- za. Con lo «Storython» si apre la seconda parte del «Piemonte Visual Contest», che ha già visto attivare, con il «Mappathon»,24progettidimappatura del Piemonte su temi di interesse pubblico. Al concorsopossono partecipare,dasoli o ingruppo,cittadini,associazioni,comunità,scuoleeaziendedell’UnioneEuropea. Il concorso è diviso in due fasi: fino a domenica è aperta a tutti la «call» per presentare un concept narrativo sulla basediunodeiduetemi.Leproposteinviate saranno valutate da una giuria di esperti che selezionerà quelle ritenute valide per proseguire nella competizio- ne.Nellasecondafase,ipartecipantiselezionatiavrannounmeseditempoper realizzare gli storytelling, partecipando a workshop e incontri di tuning fino al traguardo finale del 10 maggio. Gli storytelling realizzati nella seconda fase saranno quindi presentati pubblicamente in occasione del Salone internazionaledelLibrodiTorino.Saràpremiatoilmigliorprogettodistorytellingdigitale per ogni tema proposto dagli enti partner. Il regolamento del concorso, i temi e le modalità di partecipazione sono disponibilisulsitointernetwww.piemontevisualcontest.eu di Alessandro Meluzzi «Ho paura dell’Isis» Lo scorso mercoledì a Tunisi un drappelloarmatoditerroristihasparatosuungruppodituristichestavavisitando il Museo del Bardo, accanto al Parlamento. I terroristi hanno mietuto 21 vittime, tra cui 4 italiani. Il Piemonte piange Antonella Sesino, Orazio Conte e Francesco Caldara. Su un profilo Twitter riconducibile all’Isis è comparsa una foto di Caldara accompagnata da una frase inquietante: «questo crociato è stato schiacciato dai leoni del monoteismo». I terroristi fanno capo alla Katiba Uqba ibn Nafi, un gruppo che si rifà ad Al Qaeda nel Maghrebislamico(Aqmi)machestrizzal’occhioall’Isis.Proprioilgiornoprima dell’attentato Wanas alFaqih, un esponente dell’Aqmi, aveva postato Rassegna del 24 marzo.pdf un filmato in cui preannunciava «gesta dei mujaheddin» in Tunisia. Lorenzo Barbero, ex marito e collega di Antonella Sesino, ha dichiarato: «Mia moglie non doveva essere lì. Noi turisti possiamo anche non sapere, machiorganizzaquestiviaggideveessere informato: come si fa ad andare a TunisiilgiornoincuiilParlamentoapprova una legge sul terrorismo?». Ma se il vero obiettivo dei terroristi era il Parlamento e se i turisti sono stati una sortadiripiego,alloracomemaigliassassininonhannosparatoesonoscappati?AntoniettaSantoro,sopravvissuta, si chiede: «Se avessero sparato da qualche parteprima diarrivare almuseo avremmo sentito qualcosa, o no?». E il marito Enzo Zaccuri spiega che«iterroristisonotornatitrevolte a sparare sul gruppo dei nostri amici: volevano essere sicuri di averli ammazzati tutti». Quindi, il vero obiettivo erano i turisti.Questateoriaèstataconfermata dall’organizzazione stessa che ha compiuto l’attentato e che hadivulgatoinreteundocumento in cui si suggerisce ai fratelli mussulmani di «colpire ancora, con qualunque mezzo, i turisti»: investirli con le auto, affogarli in mare, sgozzarli in piazza.Ilgovernotunisinohacondannato questi atti terroristici e ha inviato unadelegazioneaifuneralidiAntonellaeOrazio.Alleesequiesièpresentata anche una delegazione della comunitàtunisinadiTorino:sonounadecina, pagina 34 preganoeabbraccianoifamigliaridelle vittime come se volessero chiedere perdono. Lorenzo Barbero dice: «So chevidispiace.Quandosonoandatoa Tunisi a prendere Antonella, sono rimasto colpito dal portiere dell’hotel che ci ospitava: stava immobile, sulla porta,elelacrimegliscendevanosulle guance». L’avvocato Francesco Ruffino,chesitrovavasullecostedellaTunisiasulla stessa imbarcazione che vi aveva condotto le vittime di quest’attentato, non erascesodallanaveperchéilfiglio undicenne gli aveva detto: «Papà dalla nave non scendo, ho paura dell’Isis, mi sono documentato su Internet». Una pauracondivisapersinodalPresidentedellaRepubblica,SergioMattarella, che ha dichiarato: «Isis è un pericolo molto grave che va affrontato con urgenza, perché il tempo è poco. Isis si presenta,cosìcometuttoilterrorismo fondamentalista, come il nuovo vero nemico della civiltà, della democrazia, dei diritti umani». Territorio LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Tortona e Valle Scrivia .51 TRIBUNALE DI ALESSANDRIA . ESEC. IMM. N. 115/12 R.G.E. “Barcollante e terrorizzata fra le stanze del museo” Angela Modena racconta il dramma vissuto col marito a Tunisi Lotto unico - Comune di Alessandria (AL) Via Tiziano Vecellio, 25. Appartamento di ca. mq 202 al p.1º(secondo f.t.) in zona semiperiferica attualmente adibito ad ufficio, e composto da ingresso/disimpegno, 6 stanze doppi servizi, doppio ripostiglio, doppio balcone e locale cantina. Privo di attestato di certificazione energetica. Prezzo base: Euro 102.262,50 in caso di gara aumento minimo Euro 1.000,00. Vendita senza incanto: 20/05/2015 ore 15.00, innanzi al professionista delegato Avv. Alessandra Micone presso lo studio Legale Cappa in Casale M.to via Alessandria, 26. Deposito offerte entro le ore 12,00 del 19/05/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 22/05/2015 ore 15.00 allo stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato nonché custode giudiziario, tel. 0142-76761 / fax 0142-74290 email Colloquio [email protected] e su www.tribunale.alessandria.it, www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A276481). MARIA TERESA MARCHESE VIGUZZOLO TRIBUNALE DI ALESSANDRIA ESEC. IMM. N. 136/13 + 152/13 R.G.E. S Stupore «Ci correvano incontro ragazze spagnole in lacrime ma non capivamo cosa dicevano Solo dopo abbiamo appreso degli spari» Paura «Quando i militari ci hanno fatto uscire dalla prima stanza dove ci sentivamo al sicuro ero in preda al panico. Ma poi è andata» ono rientrati domenica, al porto di Genova, sulla nave Msc Splendida, Ottaviano Barbirolo e la moglie Angela Modena, la coppia viguzzolese scampata all’attentato terroristico al Museo del Bardo di Tunisi. Stanno per compiere 60 anni, lui ad aprile, lei a maggio. Così sono partiti per la loro prima crociera. «Nonostante quel che è ci è successo ho ancora voglia di viaggiare - dice Angela Modena -: sono in pensione e mio marito sta per andarci... ma lui mi dirà di no, non voleva fare neanche questa crociera...». Di quel giorno terribile ha un ricordo preciso: «Eravamo nel museo, abbiamo sentito un rumore metallico e pensavamo si fosse fatto male qualcuno. Poi abbiamo incrociato ragazze spagnole che ci correvano incontro piangendo, ma non capivamo cosa dicevano. Poi è stata la volta di signore arabe, Anche loro urlavano». Poi, saputo degli spari, l’angoscia di andare avanti o tornare indietro, il pensiero di nascondersi dietro alle pareti. Finché sono arrivati i militari tunisini. «Hanno detto che ci proteggevano prosegue Angela - e ci hanno fatto avvicinare a un rifugio passando dietro auto parcheggiate. Ci dicevano Lotto unico - Comune di Alessandria (AL) Via Claro, 33. Appartamento al p.1º composto da ingresso aperto su vano soggiorno, cucinino, corridoio, 2 camere da letto e 1 bagno più cantina di pertinenza al p. interrato. Occupato dagli esecutati. Prezzo base: Euro 95.500,00 in caso di gara aumento minimo Euro 1.000,00. Vendita senza incanto: 12/05/2015 ore 09.00, innanzi al professionista delegato dott. Pierluigi Caniggia, studio Tortona (AL) via L. Valenziano, 3. Deposito offerte entro le ore 12,00 del 11/05/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 09/06/2015 ore 09.00 allo stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato di abbassarci. Ci hanno condotto in un’aula del Parlamento ma non eravamo tranquilli perchè c’erano finestre grandi. Una signora è svenuta, le abbiamo alzato le gambe perché si riprendesse». La paura è sopraggiunta quando è stato detto loro di uscire: «Avevo le gambe irrigidite dalla paura: mio marito mi Al museo In alto la fuga precipitosa dopo gli spari Qui sopra, la coppia davanti al Bardo, prima dell’attentato trascinava. Abbiamo percorso, scortati, una scalinata. Ci hanno portato in un’altra stanza, fra pianti di chi stava male o non poteva chiamare casa. Ho visto donne che lavoravano al museo piangere perché i mariti non sapevano nulla della loro sorte». Poi la coppia viguzzolese è stata fatta salire su un pullman con passeggeri di Msc e Costa, scortato fino alla nave: «Erano le 13, l’attacco terroristico era iniziato alle 10,45. Dovevamo ripartire alle 17,30, ma hanno controllato nella stiva e in tutta la nave. Così siamo partiti alle 6 del mattino». Angela Modena è scossa. «Non ho dormito tre notti - dice -. La Msc ha comunicato che si poteva rientrare in aereo, ma temevo che fosse ancor più pericoloso. A parte lo choc, sulla nave non c’erano feriti. Qualcuno se l’è pure presa con il personale Msc, per sfogarsi». Prossima meta? «Fiordi norvegesi, ma con i miei figli». nonché custode giudiziario, tel. 0131 861342 - email [email protected] e su www.tribunale.alessandria.it, www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A296991). TRIBUNALE DI ALESSANDRIA ESEC. IMM. N. 411/11 R.G.E. Lotto unico - Comune di Alessandria (AL) Via Mazzini, 104. Unità immobiliare composta da una camera più piccolo bagno, cucinino, disimpegno di ingresso e cantina. Sprovvisto di cert. energetica. Occupato senza regolare contratto. Prezzo base: Euro 17.815,50 in caso di gara aumento minimo Euro 500,00. Vendita senza incanto: 04/05/2015 ore 10.00, innanzi al professionista delegato dott.ssa Stefania Eligi , c/o lo studio in Novi Ligure (AL), Viale A. Saffi, 32. Deposito offerte entro le ore 12.00 del 30/04/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di domande vendita con incanto: 18/05/2015 ore 10.00 allo stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato nonché custode giudiziario, tel 0143/1500022 email [email protected] e su www.tribunale.alessandria.it, www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A283263). TRIBUNALE DI ALESSANDRIA ESEC. IMM. N. 317/11 R.G.E. RICHIESTI 490 MILA EURO ALLA COMUNITÀ MONTANA TORTONA, POI OSPITERÀ DIVERSI MUSEI “Mai completati quei rifugi” E la Regione rivuole i soldi Via libera al restauro di Palazzo Guidobono Dopo il centro benessere di Fabbrica Curone, la Regione chiede indietro i soldi anche per i rifugi montani di Caldirola e Forotondo, che si trovano nello stesso Comune. Ma stavolta batte cassa alla Comunità montana. In totale, circa 490 mila euro. L’allora Valli Curone, Grue, Ossona aveva assegnato a Imet-Gmc di Tortona la costruzione dei rifugi e la loro gestione con una spesa di 1,5 milioni per realizzare, sul monte Gropà, camere con servizi per 18 posti letto, bar e ristorante e, sul monte Bogleglio, tre mini alloggi con bagno oltre alla a cucina e soggiorno. Una spesa finanziata con fondi privati nonchè pubblici. Palazzo Guidobono diventerà il «palazzo dei musei» di Tortona, ma prima ha bisogno di una serie di interventi di restauro, che consentano di ripartire al meglio gli spazi che ospiteranno le diverse sezioni. Collezioni di pregio saranno così valorizzate. Il piano di ristrutturazione ha già ricevuto il nullaosta della soprintendenza per i beni architettonici ed è stato approvato dalla giunta: con questo progetto Tortona parteciperà al bando della Fondazione Compagnia di San Paolo di Torino per progetti di recupero di beni monumentali di proprietà comunale. Inadempienza Mancano però ancora la sistemazione delle aree esterne e gli allacci ai servizi e gli edifici sono abbandonati da tempo. Spiegano dalla Regione: Quei fondi europei del Docup 2000-2006, la Ue li rivuole indietro poiché, a dieci anni dall’erogazione, le opere non sono state concluse». Il rifugio sul Gropà Due problemi Rispetto al centro benessere di località Laghizzolo, si aggiunge la questione della liquidazione della Comunità montana, con la conseguente mancanza di volontà politico-amministrativa di concludere gli interventi. E l’impresa è ancora titolare della concessione rilasciata all’epoca. I motivi dello stop ai lavori sul Gropà sono legati anche al contenzioso tra Comunità montana e titolare della seggiovia, al quale l’ente non ha pagato l’affitto del terreno sul quale scorre la pista del bob estivo. [G. C.] Rassegna del 24 marzo.pdf L’intervento Servono opere di conservazione e salvaguardia come il restauro dei tetti e del piano interrato, il rifacimento degli intonaci, la revisione degli impianti: rilevamento fumi, antifurto, telesorveglianza, elettrico e climatizzazione. Quanto alle destinazioni d’uso dei locali, al piano terra ci saranno area accoglienza e museo archeologico, che occuperà anche tutto il piano interrato. Lotto unico - Comune di Alessandria (AL) Corso Felice Cavallotti, 34. Piena prop. di alloggio di civ. abitazione posto al p. 2º di palazzo condominiale, composto da: ingresso, ampio locale adibito a soggiorno/cucina, ripostiglio, bagno, disimpegno, terrazzo; camera da letto e bagno di servizio in soppalco, oltre posto auto in area coperta adibita a parcheggio privato accessibile dal p. terra. Sprovvisto di ACE. Prezzo base: Euro 78.589,12 in caso di gara aumento minimo Euro 1.200,00. Vendita senza incanto: 12/05/2015 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Avv. Mariagrazia Marelli presso lo studio in Alessandria, Corso Crimea, 57. Deposito offerte entro le ore 12 del 11/05/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 26/05/2015 ore 10.00 allo stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato tel. 01311926102 o 0131254680 - fax 0131252121 - e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario IVG Alessandria tel. 0131225142 e su www.tribunale.alessandria.it, www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (A240168). TRIBUNALE DI ALESSANDRIA Palazzo Guidobono ESEC. IMM. N. 101/08 R.G.E. Lotto Unico - Comune di Alessandria (AL) Frazione Valle San Bartolomeo - Via Le esposizioni Al primo piano saranno collocate la sezione esposizioni temporanee, quella dedicata ai pittori locali e il museo dei burattini. Al secondo, invece, l’ufficio del museo «Sarina», una sala per attività didattiche e l’ufficio dell’associazione turistica «Strada del vino e dei sapori dei Colli Tortonesi». Per partecipare al bando «Beni in Comune», il progetto dovrà essere presentato entro il 27 alla Fondazione Compagnia di San Paolo di Torino. Palazzo Guidobono ha i requisiti e ci sono probabilità di ottenere finanziamenti. [M. T. M.] pagina 35 Dazio, 52/L-54. Fabbricato isolato sviluppantesi su 3 p.f.t., privo di cortile esclusivo, composto da: loc. di sgombero con accesso esterno al p. seminterrato; bagno e ripostiglio al p. terra; cucina al p. 1º; loc. disimpegno al p. intermedio; camera al p. 2º. Occupato a titolo gratuito. Prezzo base: Euro 25.312,50 in caso di gara aumento minimo Euro 1.000,00. Vendita senza incanto: 20/05/2015 ore 12.00, innanzi al professionista delegato Avv. Cristina Carola Giordano c/o lo studio in Alessandria, P.zza Turati, 5. Deposito offerte entro le ore 12 del 19/05/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 05/06/2015 ore 16.00 allo stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato tel. 0131231052 e presso il custode giudiziario IVG Alessandria tel. 0131225142 e su www.tribunale.alessandria.it, www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (A118687). Territorio LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Asti e provincia .51 . LAFIERADI VERONA Cascina Castlet My Name is Barbera Un’aromatica alleanza La festa dei 40 anni del “Passum” Ecco la nuova “campagna” Moscato canellese e Malvasia di Casorzo Sorrisi e molti volti giovani allo stand della «Cascina Castlet» di Mariuccia e Ada Borio di Costigliole, con Roberto Austa e Giorgio Gozzelino a far festa per le prime 40 vendemmie del «Passum» Filippo Mobrici (presidente), Patrizia Barreri (direttore) e lo staff del Consorzio Barbera brindano alla nuova campagna di promozione firmata con un manifesto su cui campeggia la straripante bellezza della modella Diletta Innocenti, di Prato Hanno riunito in uno stand la straordinaria aromatica piacevolezza del Moscato d’Asti e della Malvasia di Casorzio. A dare vita alla dolce alleanza le aziende canellesi «Avezza», «Bocchino» e «Armangia» e Cantamessa di Casorzo Il Vinitaly nel segno dei grandi eventi astigiani Dalle celebrazioni per i 200 anni di Don Bosco a Douja e Festival Sagre Brindisi FRANCO BINELLO INVIATO A VERONA Sulle colline dell’eccellenza Un brindisi da Bricco Lu Sergio Gozzelino, titolare di un’azienda con 30 ettari di vigne a Bricco Lu, panorami mozzafiato e grandi vini costigliolesi, propone a Verona Barbera e Moscato. «C’è grande interesse anche da nuovi clienti» Dinastia «Cocchi» La famiglia Bava con i suoi gioielli I fratelli Bava, di Cocconato con i giovani eredi hanno proposto degustazioni di uno straordinario Pas Dosé Alta Langa docg extra Brut di Cocchi affinato per 70 mesi e ora in vendita a 35 euro la bottiglia Nella foto di Giulio Morra uno dei tanti momenti di degustazione di vini astigiani apprezza tissimi tra gli stand del Vinitaly V initaly Verona-Asti: 270 chilometri in auto, molti meno invece per «affinità enologiche». Ieri la grande rassegna veneta ha «parlato» soprattutto astigiano. E lo stand della Regione Piemonte si è trasformato in una piccola grande «enclave» di notizie ed eventi che hanno riguardato soprattutto le colline del Monferrato e della Langa . Merito prima di tutto della Camera di commercio e del suo presidente, Mario Sacco, che ha presentato al ministro Maurizio Martina i «gioielli» del Settembre astigiano, Festival Sagre e Douja d’or. Con lui a fare gli onori di casa (astigiani) l’assessore comunale al Turismo Andrea Cerrato con Vito Intini (presidente nazionale Onav), Filippo Mobrici (presidente del Consorzio di tutela Barbera d’Asti e Vini del Monferrato), Giorgio Bosticco (direttore del Consorzio di Tutela dell’Asti Spumante), Giulio Bava (presidente del Consorzio di tutela dell’Alta Langa). A dare l’imprimatur della Regione agli eventi settembrini l’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, che ha presenziato anche alla presentazione delle celebrazioni per bicentenario della nascita di Don Bosco (ospite il rettore del Colle don Egidio Deiana) con un apprezzato dibattito sul «santo contadino». Ma, ovviamente, a tenere banco è stata la presentazione del «Settembre»: Ferrero si è impegnato a dare «il massimo sostegno della Regione a Festival e Douja patrimonio di tutti i i piemontesi». Poi le parole, anche affettuose, del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, che ha reso «onore a un territorio vocato come pochi altri alla vitivinicoltura di qualità» prima di annunciare il varo dell’atteso Testo unico sul vino, che ha nel deputato astigiano Massimo Fiorio il principale relatore ieri molto conteso da giornalisti e addetti ai lavori per conoscere in anteprima le novità della legge. Il presidente camerale Sacco ha sottolineato che la Douja d’Or valorizzerà con nuovi stimoli e nuovi protagonisti quel fruttuoso intreccio tra vino, cibo e cultura che negli ultimi anni ha contribuito a far crescere la notorietà della manifestazione. Basta ricordare che nel 2014 i visitatori hanno consumato oltre 76 mila calici tra vini, spumanti e grappe italiane e più di 30.000 piatti di eccellenze gastronomiche. Il fulcro del Salone saranno come sempre, la degustazione e la vendita dei vini Doc e Docg selezionati attraverso il 43° concorso nazionale «Premio Douja d’Or», organizzato sotto l’egida del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e con la collaborazione dell’Onav - Organizzazione nazionale assaggiatori di vino. «Il termine per l’invio dei campioni scade il 15 aprile» ha ricordato Mario Sacco. Dall’11 al 20 settembre, i vini premiati si potranno degustare e acquistare. I tesori delle cantine Unesco Un sorriso di ottimismo “Nuovi mondi “da esplorare Coppo, la forza della tradizione Guasti, “mantenere alta la qualità” Nello stand dei Vignaioli piemontesi Loro dicono che «a volte bisogna avere il coraggio di non produrre un vino». Ma la produzione della famiglia Coppo di Canelli è tra le più «gettonate» al Vinitaly. Sarà anche per il fascino di quel moscato che viene dalle cantine Unesco Spunta con il suo vino da uno scaffale nello stand veronese il volto di Alessandro Guasti, dell’omonima casa vinicola nicese. Sorriso e ottimismo «perchè siamo convinti che alla fine la qualità paga sempre» Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 36 Giulio Porzio e lo staff della «Vignaioli Piemonte» invitano a esplorare i «nuovi mondi» dell’enologia di qualità che nasce dal lavoro spesso oscuro e silenzioso di tanti vignaioli riuniti anche nelle cantine sociali Territorio LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 . Alba e Langa .53 A Vinitaly si beve ottimismo “Rischiamo di finire le scorte” Sempre affollati gli stand degli oltre 200 produttori cuneesi a Verona Evento ROBERTO FIORI INVIATO A VERONA Brindisi orse è la volta buona: questa benedetta ripresa inizia a concretizzarsi, lasciandosi finalmente la crisi alle spalle». A dirlo è il canalese Roberto Damonte della cantina Malvirà, dopo aver visto per due giorni di fila il suo stand al Vinitaly affollarsi di visitatori come non succedeva da tempo. «F I roerini Due altri roerini come Ornella Correggia e Domenico Almondo confermano il clima positivo che si sta respirando alla fiera veronese, dove sono oltre 200 i produttori cuneesi schierati per tastare il polso ai mercati. «La denominazione Roero sta crescendo e si sta affermando anche all’estero, grazie a un lavoro che punta tutto sulla qualità. Qualcuno ci definisce fratelli minori della Lan- A lato lo stand di Azelia di Luigi Scavino A destra Aldo Vacca (Produttori del Barbaresco) FOTOSERVIZIO GIULIO MORRA ga, ma non è così: siamo semplicemente più giovani e ci stiamo facendo conoscere, mantenendo intatta la nostra identità». L’euro debole «aiuta» E se i produttori di Roero e Roero Arneis sono soddisfatti, quelli di Barolo e Barbaresco rischiano di non avere scorte a sufficienza per soddisfare tutte le richieste dei clienti. «Qualche tempo fa - dice Aldo Vacca, direttore della cantina Produttori del Barbaresco era normale per noi avere in listino almeno due o tre annate. Ora, invece, abbiamo già esaurito tutto il 2010 e stiamo vendendo solo il 2011, che è l’ultima annata in commercio. Se andremo avanti con questi ritmi, non ci basteranno le 200 mila bottiglie che abbiamo prodotto e dovremo anticipare le vendite del 2012». E la vendemmia scarsa del 2014, aggiunge il direttore della Vignaioli Piemontesi Luigi Biestro, «sta portando ad esaurimento anche denominazioni meno blasonate come la Barbera». L’euro debole è senza dubbio un aiuto per tutti. «Il cambio favorevole per americani, svizzeri e giapponesi ci sta agevolando - conferma il barolista Luigi Scavino dell’azienda Azelia di Castiglione Falletto -. Ma stiamo riscontrando molto interesse anche dai nuovi mercati come la Cina e il Nord Europa, che stanno dimostrando un grande inte- resse per i nostri vini di alta gamma». Merito, dice Cristina Oddero di La Morra, «anche di una grande annata come il 2011. Dopo i tanti elogi ricevuti l’anno scorso per il 2010, qualcuno temeva un minore interesse. Invece, l’attenzione non è affatto diminuita, come dimostrano i tanti operatori che vengono a degustare i nostri vini».. Nello spazio della Regione Anche lo stand istituzionale Cantina e Consorzio puntano sul successo del Brut Alta Langa, la nuova frontiera delle “bollicine” Due annunci e una constatazione: il Brut Alta Langa sta vivendo un momento di crescita e di grandi soddisfazioni. Annuncio di Contratto Il primo annuncio arriva dallo stand del neivese Giorgio Rivetti, titolare della storica cantina Contratto: «Abbiamo deciso di convertire tutta la nostra produzione di spumante metodo classico in Alta Langa Docg. Nel 2016 uscirà la nostra prima etichetta, con il millesimo 2013, e poi in pochi anni arriveremo a produrne circa 200 mila bottiglie». Un investimen- to che ha comportato anche l’acquisto di 25 ettari di terreno terrazzato a Bossolasco, a circa 700 metri d’altezza, dove saranno impiantati pinot nero e chardonnay. «Vogliamo realizzare un Brut con la stessa filosofia con cui facciamo il Barolo, utilizzando le uve dello Champagne - spiega Rivetti -. Crediamo molto in questo progetto e nella qualità che può esprimere». Ultimo erede di una grande tradizione piemontese, l’Alta Langa è uno spumante metodo classico prodotto unicamente nella versione «millesimata» - ovvero con l’annata di produzione in etichetta - da uve coltivate nei vigneti «d’alta quota» (per disciplinare, l’altezza deve essere superiore ai 250 metri sul livello del mare) del Cuneese, dell’Astigiano e dell’Alessandrino. La produzione è ancora modesta - 500 mila bottiglie l’anno -, ma la qualità è ottima e le potenzialità tutte da scoprire. Raddoppieranno i vigneti Il neivese Giorgio Rivetti è titolare della storica cantina Contratto La conferma arriva dal secondo annuncio, fatto direttamente al Vinitaly dal presidente del Consorzio Alta Langa, Giulio Bava: «Siamo in attesa di ricevere dalla Regione Piemonte la con- della Regione Piemonte oggi sarà dominato dalla presenza cuneese. Il sindaco di Alba, Maurizio Marello, arriverà a Verona alle 11 per presentare l’edizione 2015 di Vinum, mentre il sindaco di Montelupo Albese farà scoprire l’eccellenza del suo territorio viticolo insieme con l’enologo Lorenzo Tablino, che ieri ha presentato il suo libro «Sorì. La fatica del sorriso», dedicato alle vigne del Moscato d’Asti da salvare. ferma dell’apertura di un bando che consentirà di impiantare 90 ettari di nuovi vigneti». In pratica, si raddoppierebbe quasi la superficie di produzione, che oggi può contare su 110 ettari e un potenziale 2014 di 600mila bottiglie. Nel giro di 5 o 6 anni si potrebbe arrivare a una produzione di 1,2 milioni di bottiglie, riuscendo così a incidere realmente sui mercati. «L’Alta Langa ha una potenzialità incredibile - spiega Bava - e rappresenta un’occasione straordinaria di crescita per un nuovo territorio viticolo a corona di quello dei grandi rossi, a cavallo di tre province». E per convincere anche l’ultimo dubbioso, il presidente del Consorzio scomoda pure Eduardo De Filippo: «L’Alta Langa non è un semplice vino bianco con le bollicine, così come il ragù del grande Eduardo non è solo carne con la pummarola». [R. F.] In breve Alba «Nuovi genitori» C’è una conferenza «Nuovi genitori. Una conferenza che suggerisce nuovi significati alle parole crisi, tradizione, educazione, dialogo, valore». Stasera appuntamento alle 20,30 nell’Auditorium della Fondazione Ferrero. Ingresso libero su prenotazione. Informazioni al 345/8418275. [I. C.] Castiglione Tinella Interventi al santuario del Buon Consiglio Interventi al santuario del Buon Consiglio. Previste la creazione di due cappelle, manutenzione straordinaria per consolidare il terreno limitrofo all’abside, realizzazione di un nuovo locale caldaia e altro. [M .A.] Rassegna del 24 marzo.pdf COMUNE DI CUNEO ESTRATTO AVVISO DI GARA Procedura aperta per l’affidamento del servizio di gestione in concessione della riscossione coattiva delle entrate tributarie, delle sanzioni del codice della strada e di quelle relative a violazione ai regolamenti comunali, nonché in tutte le altre entrate patrimoniali del Comune di Cuneo e di altri enti — [C.I.G. 6160602199]. Entità totale dell’appalto: € 1.647.000,00. Durata appalto: 5 anni. Termine presentazione offerte: ore 12 del 27/04/2015. Responsabile del procedimento: Tirelli dott. Carlo. Determinazioni a contrarre n. 1928 del 19/12/2014. Documenti di gara: www.comune.cuneo.gov.it. – Data invio bando alla GUCE: 10/03/2015 Cuneo, 11 marzo 2015 IL DIRIGENTE Rinaldi Giorgio pagina 37 Territorio LASTAMPA REDAZIONE VIA DUCHESSA JOLANDA 20 VERCELLI 13100 TELEFONO 0161 269711 FAX 0161 257009 E-MAIL [email protected] WEB WWW.LASTAMPA.IT/VERCELLI PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A. BIELLA, VIA COLOMBO 4 TELEFONO 015 2522926 - 015 8353508 FAX 015 2522940 Arrestato dalla polizia Una circolazione depressionaria risale dal nordAfrica verso la Sardegna portando un peggioramento del tempo con piogge più estese domani. Neve in montagna dai 1500 metri. 9˚ 14˚ Oggi Giovanni Pellielo ha chiuso al 5° posto la prova di Coppa del mondo di tiro di Al Ain negli Emirati Arabi. Per il tiratore vercellese si è trattato di un test di avvicinamento alle Olimpiadi di Rio 2016, per le quali si è già qualificato. Servizio PAGINA 48 Pellielo ha vinto 4 Mondiali Lanza A PAGINA 59 E VALSESIA Alluvione, ci sono 2,2 milioni “Ma a noi ne servono venti” Turisti sprovveduti salvati dalla Finanza La Provincia contro il riparto dei fondi per la ricostruzione Non avevano alcuna attrezzatura per calarsi, non sapevano dove fossero e soprattutto non conoscevano il ripido canalone. Tutto questo non è bastato: tre turisti stranieri non hanno voluto comunque rinunciare a un’escursione fuori pista sopra Alagna, in località Malfatta, trovandosi ben presto nei guai. Fortunatamente a piccola comitiva è stata notata da un addetto al soccorso piste della società Monterosa 2000, che ha capito il momento di difficoltà e ha allertato la Guardia di finanza di Riva Valdobbia. ROBERTO MAGGIO VERCELLI Le critiche Piogge in esaurimento nella notte e prime schiarite in mattinata. Passaggio a condizioni più soleggiate nel pomeriggio. Temperature in aumento. Nel Vercellese i fondi andranno a compensare le spese già affrontate dalla Provincia per interventi urgenti, ma tampone, come il ripristino dei tratti ceduti lungo le strade della Cremosina e della Colma: «Il finanziamento ci aiuta nei pagamenti alle ditte - sottolinea il presidente Carlo Riva Vercellotti -, ma non è sufficiente per il ripristino globale postalluvione: abbiamo presenta- Coperto per tutto il giorno con piogge diffuse generalmente deboli o moderate. Temperature in calo e nevicate sulle Alpi oltre i 1400-1600 metri. È diventata definitiva la condanna per un pensionato vercellese accusato di aver abusato della bimba che gli veniva affidata durante le vacanze a Pietra Ligure. La polizia ha eseguito l’ordine carcerazione: dovrà scontare 7 anni e 9 mesi. ALAGNA Giovedì Domani Olimpiadi in tasca Pellielo testa la mira È IL 7 PER CENTO DEI FINANZIAMENTI EROGATI DALLA REGIONE 8˚ 17˚ 9˚ 11˚ Nonno-orco Definitiva la pena MARTEDÌ 24 MARZO 2015 Due milioni e duecentomila euro per rimediare ai danni dell’alluvione dello scorso autunno. A tanto ammontano le risorse erogate dalla Regione per la provincia di Vercelli: è il 7% dei 31,2 milioni di euro assegnati al Piemonte con l’ultimo finanziamento. La metà delle somme disponibili andranno alla provincia di Alessandria, il 22% a Biella e il rimanente 20% ripartito tra il Verbano e le province di Novara e Torino. Si tratta di fondi distribuiti in base a precisi criteri: 14,6 milioni di euro sono destinati a lavori già eseguiti o in corso di esecuzione, mentre 16,8 milioni sono stanziati per opere ancora da realizzarsi, con priorità agli interventi di messa in sicurezza di situazioni che potrebbero causare ulteriori danni in caso di nuovi eventi alluvionali. Molto nuvoloso con limitate aperture al mattino. Piogge assenti, salvo piovaschi, sulle pianure per gran parte della giornata, deboli sparse in serata. Negli Emirati è quinto VERCELLI Che tempo fa Situazione Accusato di abusi to un progetto da 20 milioni di euro per altri lavori, come il consolidamento dei versanti in Valsesia. Non ci sarebbero dispiaciute le somme stanziate per gli altri territori». Ritardi La strada della Cremosina tagliata a metà da un crollo dopo le piogge battenti II cantiere sulla «455» di Pontestura Tra sette giorni si conoscerà il nome della ditta che si occuperà del rifacimento della strada 455 di Pontestura tra Vercelli e Trino. Martedì scadono i termini per presentare la domanda di partecipazione al bando per il maxi appalto da 3,3 milioni di euro, grazie al quale la Provincia potrà riqualificare il tratto stradale in questione, frequentato da molti vercellesi. Sulla Vercelli-Trino verranno eseguiti due interventi di allargamento della carreggiata: sul tratto che parte dal cavalcavia di Larizzate e termina in corrispondenza dell’entrata di Desana, e sul tratto che dall’uscita di Desana arriva (e supera) il centro abitato di Tricerro. In entrambi i casi la carreggiata è larga 7 metri e mezzo, e dopo i cantieri, che dureranno circa un anno e partiranno in estate, verrà allargata a 10 metri e mezzo, andando così a pareggiare i tratti già adeguati in passato. La seconda tranches da 31,2 milioni arriva dopo quattro mesi dagli eventi alluvionali, con un ritardo lamentato più volte dalle amministrazioni locali: «Se quei soldi non li avessimo anticipati noi - sottolinea Riva - a quest’ora le strade della Valsesia sarebbero ancora chiuse». A dicembre è stato finanziato il primo programma di interventi per un totale di 10 milioni di euro, messo a bilancio dalla Regione per le amministrazioni colpite dalle calamità. La prima e la seconda tranches di fondi vanno a coprire solo una parte del fabbisogno generale della Regione: nelle settimane successive alle forti piogge di novembre erano stati fatti sopralluoghi in tutte le province interessate. Il conto generale, comprese le stime per le opere a carattere strutturale, ammontano a circa 300 milioni di euro, di cui oltre 173 per cantieri urgenti. Ulteriori fondi per far fronte alle richieste, precisano da piazza Castello, «potranno arrivare dall’attivazione del Fondo di solidarietà da parte dell’Unione europea», una richiesta avanzata lo scorso dicembre. Fuori pista pericoloso I tre turisti, senza aver esperienza e soprattutto senza conoscere il percorso che stavano seguendo, si sono trovati sul bordo di un canalone verticale roccioso senza riuscire più a muoversi né avanti né indietro e senza avere alcun equipaggiamento per calarsi nel pianoro sottostante. Non avevano rispettato le basi richieste per chi decide di avventurarsi fuori pista. I finanzieri sono intervenuti insieme con i volontari del Soccorso alpino e all’elisoccorso di Borgosesia; dopo essere stati localizzati, i tre escursionisti in difficoltà sono stati caricati sull’elicottero e trasportati a valle in buono stato di salute. Nessuno dei tre ha riportato conseguenze e la gita si è conclusa soltanto con un grande spavento. [G. OR.] Hotel - Camere - Ristorante Nato nel 1974 da un’idea dei titolari Gino e Renata, l’Hotel Bouton d’Or a Cogne in Valle d’Aosta si è caratterizzato fin dall’inizio per la sua vocazione prettamente familiare che si riflette ancor oggi negli ambienti semplici e curati della tradizione montana. Nel 1999 un completo rinnovamento della struttura ha permesso di aggiungere nuovi servizi per completare l’offerta di una vacanza all’insegna del relax e del divertimento. 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"Tav: Chiamparino presidente..." delle 18.53) (ANSA) - TORINO, 23 MAR - Il Movimento 5 Stelle critica l'affidamento al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, della guida del Comitato di pilotaggio per la Torino-Lione, approvato oggi dalla Giunta regionale. "Continua l'accumulo di incarichi - affermano i pentastellati Francesca Frediani e Giorgio Bertola - dopo la presidenza della Conferenza Stato-Regioni e il ruolo di Commissario straordinario per lo sblocca crediti, stavolta le mani di Chiamparino arrivano fino alla presidenza del Comitato di Pilotaggio per la nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Questo gli permetterà di gestire le compensazioni del Tav. Ci chiediamo perché la scelta della Giunta regionale non sia caduta su un soggetto esterno e magari residente in Valle di Susa". "Forse perché aggiungono - Chiamparino si è reso conto di non avere persone di fiducia sul territorio e pensa di gestire in solitaria il rapporto con gli enti locali. Ma sappia - concludono - che un territorio che contrasta per oltre 25 anni un'opera inutile non è disposto a svendersi per un piatto di lenticchie". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 39 Trasporti ANSA PIEMONTE 23/03/2015 14:54:00 Tav: Boeti (Pd), contingentare Tir Frejus o presa in giro - (v. 'Trasporti: Pd, si contingenti...' delle 13.35 circa) (ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Un secondo tunnel autostradale al Frejus, se inteso come seconda canna di transito, non è compatibile con la realizzazione della nuova linea ad alta capacità Torino-Lione". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Nino Boeti (Pd). "Abbiamo sempre detto che avremmo accettato la costruzione della nuova linea Tav, con un tunnel di base di 57 Km che comporterà 10 anni di cantieri e una spesa per l'Italia di quasi 3 miliardi - aggiunge - a patto che questo sacrificio porti i benefici ambientali di una riduzione del traffico su gomma in Valle di Susa. Assistiamo invece alla trasformazione di un'opera di sicurezza in un raddoppio vero e proprio, che in caso di incidente al Monte Bianco o a Ventimiglia, rischia di trasformare la valle di Susa di nuovo nell'unico canale di transito delle merci tra Francia e Italia". "Va avviato al più presto in Regione - osserva - un procedimento per il contingentamento dei mezzi pesanti al valico del Frejus. Altrimenti non si capirebbe l'utilità del Tav. Nei primi anni Duemila dopo l'incidente al traforo del Monte Bianco, in Valsusa sono transitati oltre 4.000 Tir al giorno con un inquinamento insostenibile. Oggi al Frejus passano circa 1.900 Tir al giorno, ed è da questa cifra che deve partire ogni ragionamento su una ripartizione del traffico pesante tra i valichi alpini". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 40 Trasporti ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:26:00 Trasporti: M5s, seconda canna Frejus non serva per transito - (V. 'Trasporti: Pd, si contingenti...' delle 13.35 circa) (ANSA) - TORINO, 23 MAR - "La canna di sicurezza del Frejusdeve restare tale, senza trasformarsi in tunnel di transito". Loafferma il Movimento 5 Stelle, che ha depositato in Consiglioregionale un ordine del giorno con prima firmataria FrancescaFrediani. Obiettivo, impegnare la Giunta a "ritirare la deliberadel 16 febbraio che acconsente alla modifica della destinazioned'uso del tunnel". "Chi ha a cuore l'ambiente e la vocazione turistica dellaValle - afferma Frediani - dovrebbe condividere il nostro attod'indirizzo. Anche in Senato abbiamo presentato una mozione che,oltre a chiedere di conservare la destinazione d'uso originariadel tunnel, va nel senso del contingentamento dei Tir e dellospostamento su ferro del trasporto merci". I pentastelli rilevano "la schizofrenia del Pd: la Giuntaregionale approva il via libera senza limiti ai Tir, ilcapogruppo dello stesso partito e alcuni consiglieri regionalichiedono invece il contingentamento dei passaggi". "Se vogliamo aiutare la Valle - conclude Frediani - ènecessario intervenire a livello statale per rendere competitivoil trasporto su rotaia saturando la linea storica". (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 41 Trasporti ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:53:00 Tav: Chiamparino presidente Comitato pilotaggio Torino-Lione (ANSA) - TORINO, 23 MAR - Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, presiederà il Comitato di pilotaggio per la nuova linea ferroviaria ad alta velocità TorinoLione. La designazione, proposta dall'assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco, ha avuto il via libera della Giunta regionale nella seduta di oggi. La figura del presidente del Comitato di pilotaggio è prevista dalla legge regionale piemontese del 2011 sulla 'Promozione di interventi a favore dei territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture'. (ANSA). Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 42 Trasporti 10 martedì 24 marzo 2015 CRONACA TO IL CONVEGNO Fratelli d’Italia guarda alle regionali: «Ma servono le primarie» Il ricordo di un centrodestra che si presenta in ordine sparso alle regionali è ancora scolpito nella memoria di tutti. E Fratelli d’Italia, che contro Sergio Chiamparino candidò Guido Crosetto dopo il tira e molla con Forza Italia e Ncd, non vuole ripetere gli errori del passato. Pur non rinunciando a sventolare la bandiera delle primarie. Già pregustando la possibilità di vedere indette elezioni regionali a causa delle supposte irregolarità sulle firme, il partito erede della tradizione di Alleanza Nazionale è tornato a confrontarsi al suo interno, sotto l’egida del suo neo-commissario regionale Andrea Dalmastro delle Vedove. «Vogliamo ricostruire l'unità del centrodestra attraverso un patto con gli elettori e, per farlo, il passaggio obbligato sono le primarie di coalizione per Torino e per il Piemonte - ha spiegato nel dettaglio Dalmastro -. Vogliamo richiamare il centrodestra alla necessità di essere davvero opposizione, per coinvolgere il centrodestra nella costruzione di una vera alternativa di governo si deve accettare il principio basilare delle primarie di coalizione». «Anche perché il Pd è ormai travolto dagli scandali - ha spiegato l’ex portavoce regionale Ago- stino Ghiglia -. Hanno falsificato l’infalsificabile e devono fare i conti con la questione morale dei gettoni facili nelle circoscrizioni. Ma date le premesse, è chiaro che il centrodestra non può più presentarsi in ordine sparso. A patto, però, di passare attraverso le primarie di coalizione. E questo vale tanto per le regionali quanto per le comunali del 2016. A un anno di distanza dal voto mi pare che ad avere ragione fossimo noi. E non quei partiti che, rifiutando le primarie, non hanno poi raccolto consensi esaltanti». [p.var.] IL CASO Sabato manifestazione in piazza con Salvini: «Centrosinistra a casa» Ô La Lega Nord non ha dubbi: il voto anticipato in Regione è uno scenario tanto verosimile da apparire scontato. Perché il ricorso sulle supposte firme false nella presentazione delle liste a sostegno a Sergio Chiamparino avrebbe innescato un conto alla rovescia ormai inarrestabile. E poco importa che i piemontesi saranno chiamati alle urne a ottobre oppure a novembre: il Carroccio la sua campagna elettorale la apre già questo sabato, portando in piazza anche il suo leader nazionale Matteo Salvini. Ritrovo in piazza Solferino. Parola d’ordine, Chiamparino a casa. Ci crede fino in fondo, l’ex governatore e attuale segretario nazionale del partito Roberto Cota. Al punto da mettersi alla testa dell’intero centrodestra, chiamando a raccolta anche gli alleati di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. «Una manifestazione aperta a tutti - ha aggiunto Cota - per sfatare un falso mito, quello di Sergio Chiamparino, nato nel 2006 e che ora si sta squagliando di fronte all’immobilismo assoluto La Lega si prepara al voto «Elezioni ormai scontate» La capogruppo Gianna Gancia, il coordinatore Fi Gilberto Pichetto, l’onorevole Simonetti, Roberto Cota e l’onorevole Allasia della sua politica. I suoi unici atti concreti sono stati l’aumento delle tasse e il peggioramento della nostra Sanità. Ben’inteso, noi non cerchia- mo vendette. Piuttosto puntiamo sui contenuti: parlare dei territorio, dar loro la possibilità di raccontare quello che non va, coinvolgere tutti quelli che non credono in Chiamparino e che vogliono abbattere una dittatura che nega qualunque rappresentanza ai territori». «Perché Chiamparino ha disatteso il suo mandato di difendere l’identità piemontese» ha aggiunto l’onorevole Roberto Simonetti. «Senza dimenti- care gli scandali, dai Murazzi a Soria» ha concluso il suo collega in Parlamento Stefano Allasia. Linea condivisa più o meno in maniera granitica anche dagli alleati del centrodestra. Il più convinto pare essere il capogruppo in Comune e Regione di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone, non esita a «rendere onore» all’iniziativa del Carroccio contro «una politica intollerabile, fatta di promesse non mantenute e di fregature garantite». E se «il silenzio del Movimento 5 Stelle» stupisce Marrone, il coordinatore regionale di Forza Italia, Gilberto Pichetto, sottolinea come «dopo un anno non si capisca né dove Chiamparino voglia andare a parare né quali siano gli effetti della sua politica economica». «La sua è una azione della non scelta - ha aggiunto Pichetto, che ha annunciato la presenza di una pattuglia azzurra alla manifestazione di sabato - e questo si riverbera anche sui gangli più vitali della Regione, a cominciare dalla Sanità». [p.var.] IL DIBATTITO Il presidente del consiglio: «Sarebbe un danno enorme» Laus è contro le urne anticipate Quadrato attorno a Chiamparino Ô Sergio Chiamparino, memore anche della sorte toccata al suo predecessore, l’ha sempre detto: non mi farò cuocere a fuoco lento aspettando che sia un verdetto a dire se la mia giunta potrà o meno continuare a lavorare. Un gesto, da molti visto come una dimostrazione di rispetto nei confronti dei piemontesi, che nella riunione del partito convocata ieri al provinciale del Pd il presidente del consiglio regionale, Mauro Laus, ha chiesto di rivedere. «Sul piano personale, l’ho detto ai tempi e lo ripeto oggi, la sua posizione è legittima e condivisibile - ha di- chiarato Laus all’assemblea . Ma il suo ruolo istituzionale gli impone un senso di responsabilità che va oltre la sua persona: questo governo regionale ha intrapreso infatti un doloroso quanto necessario percorso di riforme che rischia di essere compromesso irrimediabilmente da una nuova campagna elettorale. Ed è bastato l’annuncio di un’intenzione a farci ripiombare nel clima che precede il voto, un clima che porta con sé incertezza e disorientamento, un clima che prelude alla paralisi, esattamente quella paralisi di cui il Piemonte e i piemontesi non hanno alcun bisogno». Il ragionamento di Laus è molto diretto: la vittoria di Chiamparino è stata talmente luminosa che la sua posizione non può essere confusa con quella di Cota. E allo stesso modo, un suio addio sarebbe devastante per la nostra comunità. «Ci sono dei legali - ha aggiunto - è sarà loro compito capire se e quando sarà il momento di lasciare. Ora però dobbiamo fare quadrato attorno a lui. E lo dico anche alla società civile: la sua permanenza alla guida della Regione è di primario interesse pubblico». [p.var.] LA PROPOSTA DEL PD «Contingentate il traffico al Frejus» Contingentare il traffico pesante sull’autostrada A32 del Frejus in previsione dell’apertura al transito del raddoppio del traforo. A chiederlo è il Pd, che su questo tema presenterà in Consiglio regionale una interrogazione alla giunta Chiamparino a firma del consigliere valsusino Antonio Ferrentino. L’iniziativa è stata presentata ieri da Ferrentino e Davide Gariglio, capogruppo in Regione e segretario del Pd piemontese. «Le pressioni della Valle d’Aosta e della Svizzera in difesa delle loro vallate - ha sottolineato Gariglio - sono molto forti, e questo potrebbe andare a scapito della Valle di Rassegna del 24 marzo.pdf pagina 43 Susa». «Il pericolo - ha spiegato Ferrentino - è che il traforo del Frejus diventi per i Tir il modo migliore per superare senza ostacoli le Alpi. Contro questo scenario parte oggi un lavoro politico-istituzionale che porterà a breve un convegno di approfondimento che coinvolgerà anche la Francia e la Svizzera». Nino Boeti, consigliere Pd e vicepresidente del consiglio, ha aggiunto che «un secondo tunnel autostradale al Frejus, se inteso come seconda canna di transito, non è compatibile con la realizzazione della Torino-Lione». [al.ba.] Trasporti Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c TORINO CRONACA V la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015 PER SAPERNE DI PIÙ www.sitaf.it torino.repubblica.it Il caso “Un milione di Tir minaccia la Valsusa” Il Pd lancia la lobby contro il Frejus-bis LE CIFRE 2018 FINE LAVORI Il tunnel bis, avviato nel 2009 dalla Francia e nel 2012 dall’Italia, aprirà fra tre anni 407 mln Le proposte: tetto massimo ai transiti e una tassa per finanziare i lavori Tav Aderiscono Fi, FdI e alcuni “grillini” FABIO TANZILLI la Torino-Lione facendo pagare una tassa ai tir che useranno la seconda canna del Frejus. È uno dei “progetti segreti” che ha in mente la lobby trasversale promossa in Regione dal Pd in vista del 2018, quando saranno ultimati i lavori per il secondo tunnel autostradale della Sitaf. L’idea del “gruppo di lavoro sul Frejus” nasce dal consigliere Antonio Ferrentino, che insie- F INANZIARE Si pensa anche a una “asta dei pedaggi” come si fa già in Austria e Svizzera per controllare all’origine il numero di mezzi I COSTI È di 407 milioni il costo complessivo della “seconda canna” del tunnel del Frejus IL CANTIERE Avviata come galleria di servizio e sicurezza dopo il rogo del 2005 che provocò due morti, la “seconda canna” del Frejus è divenuta poi tunnel autostradale, di fatto il raddoppio del traforo esistente Frejus non è conciliabile con la Tav». Mentre Sandro Plano e i sindaci No Tav della bassa Val Susa propongono che il numero massimo di passaggi sia quello di prima della crisi (nel 2006 passavano oltre 800mila mez- 663.000 TIR NEL 2013 Sono stati meno di settecentomila i tir transitati nel Frejus nel corso del 2013 1.050.000 zi) e chiedono un posto di rappresentanza nel prossimo cda Sitaf. Intanto, per limitare i passaggi, si fanno varie ipotesi: l’applicazione della direttiva europea “Eurovignette” che preve- me a Davide Gariglio ha promosso una serie di azioni a vari livelli istituzionali per fare pressione sul governo, “gestire la partita con la Sitaf e dire la nostra”. Ancora di più per il fatto che presto la società della Torino-Bardonecchia passerà a maggioranza privata, quasi sicuramente nelle mani del gruppo Gavio, non appena l’Anas emetterà il bando per la cessione delle quote acquisite dal Comune e dalla Provincia di Torino. Ferrentino ha mobilitato mezzo mondo per tentare di modificare la direttiva ministeriale che prevede, dal 2019, il tetto massimo di 1 milione e 50mila tir all’anno sulle strade della Val Susa, con il limite di 4400 mezzi pesanti al giorno (oggi ne passano circa 600mila all’anno). Tra i vari politici coinvolti, una serie di consiglieri regionali del Pd (come Boeti e Accossato) oltre a Grimaldi di Sel, i parlamentari Esposito, Borioli e Fregolent, l’ex governatrice e ora europarlamentare Bresso, ma non solo. «Si interesseranno del problema anche Lucio Malan di Forza Italia e alcuni del Movimento 5 Stelle» annuncia il consigliere regionale della Val Susa. Fa parte della lobby anche il sindaco Roberto Borgis (Fratelli d’Italia), presidente dell’Unione Montana Alta Val Susa, che si dice «pronto ad ospitare a Bardonecchia un convegno con esperti, promosso dal gruppo di lavoro, per capire come affrontare il tema dell’inquinamento autostradale». Ma quale dovrebbe essere il tetto massimo di tir in Val Susa? Per adesso la lobby non vuole «dare numeri certi, ma lanciare idee per tutelare il territorio montano». Anche perché, secondo Gariglio, «ci sarebbero pressioni da parte della Svizzera e della Francia per dirottare sul Frejus tutto il traffico merci che oggi transita sotto il Monte Bianco». Per il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, del Pd, «il raddoppio del Rassegna del 24 marzo.pdf de un sovrattassa al pedaggio per chi userà la “seconda canna”, destinando i fondi a favore di infrastrutture ferroviarie come la Tav. Oppure l’utilizzo della “Borsa dei transiti alpini”, su modello di quanto si fa già in Au- stria e Svizzera: il governo mette in vendita o all’asta i biglietti di pedaggio, fino al limite annuo stabilito, in modo da controllare realmente i transiti ed evitare aumenti di traffico. TIR PREVISTI Con la “seconda canna” si supererebbe il milione l’anno, cioè 4200 tir al giorno © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INTERVISTA/ CERUTTI, SITAF “Allarme infondato Nel 2007 gli autotreni erano molti di più” PRESIDENTE Giuseppe Cerutti, presidente della Sitaf: «Fino al 2007 sotto il Frejus passavano fino a 1,2 milioni di Tir e gli attuali Euro 6 inquinano meno» IUSEPPE Cerutti, presidente Sitaf, il Pd vuole evitare che, con la seconda canna, in Val Susa passino 1 milione di tir l’anno. C’è un rischio inquinamento, non crede? «Ma cosa vogliono? C’è un accordo interministeriale firmato da due governi. Lo sanno cosa significa investire? Si preoccupano di un tir in più o in meno senza sapere che oggi sotto il Frejus passano gli Euro 6, al cento per cento meno inquinanti rispetto agli Euro 0». Ma non sono troppi un milione l’anno? «No, anzi questa quota ci penalizza rispetto al passato, quando passavano oltre 1 milione e 200mila tir. Dal 2007 abbiamo perso il 27 per cento dei transiti». Un’altra delle proposte riguarda l’applicazione al Frejus della tassa Ue “Eurovignette”, col sovrapprezzo sul pedaggio per finanziare le opere ferroviarie. «Non funziona. Ma lo sanno che con quel sistema i governi G pagina 44 italiano e francese stanno rimettendoci un sacco di soldi? Eurovignette è in passivo di circa 20 milioni l’anno. A noi, però, i bilanci non li ripiana lo Stato». C’è chi parla di una “lobby elvetica e francese” che vuole dirottare tutto il traffico merci dalla Val d’Aosta alla Val Susa… «Non è vero. Chi trasporta merci sceglie il traforo in base agli aspetti economici e alla durata del percorso, non perché il Frejus abbia due canne anziché una. Non c’è la rincorsa del mercato per passare da qui. Ci interessa solo garantire sicurezza». Boeti, del Pd, dice che la “seconda canna” e la Tav sono inconciliabili. È d’accordo? «No. Le due opere possono convivere. Non vogliamo essere tirati in ballo per giustificare la Tav o meno. Vogliono fare un seminario tecnico? Bene, invitino i professori a parlare di inquinamento. Li ascolteremo». (f. tanz.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Trasporti LA STAMPA MARTEDÌ 24 MARZO 2015 . Cronaca di Torino .55 Diario La vittima è stata convinta a denunciare l’uomo da una donna maresciallo Lo stalker viveva in camper sotto casa dell’ex convivente I carabinieri arrestano un ex imprenditore di 55 anni il caso FEDERICO GENTA Sotto sequestro e ti vedo con un altro uomo uccido prima te, poi l’altro e mi tolgo la vita anche io. Non ti lascerò mai. Ti amerò fino alla morte». Era questo il tenore delle lettere d’amore che Angelo Colucci recapitava all’ex convivente. Telefonate, sms, fogli di carta pizzicati nella portiera dell’auto sotto casa. Un incubo andato avanti per mesi. Da quando, lo scorso Natale, la loro burrascosa relazione si era interrotta. E questa volta, in maniera definitiva. Lui è un ex imprenditore di 55 anni, oggi ufficialmente disoccupato, originario di Taranto ma domiciliato da tempo a Torino. Lei è Maria, 40enne che abita nel quartiere Falchera. I due si conoscono nel 2011 e sin dall’inizio la loro storia si poggia su una montagna di bugie. La donna alla fine lo smaschera, capisce di non sapere nulla del suo passato e decide di lasciarlo. Così inizia la persecuzione. «S Colucci non si arrende. Trasferisce il suo camper sotto la casa della vittima. Da lì riesce a controllare tutti i suoi spostamenti. Vede chi la viene a trovare a casa. Sa quando va a lavorare e, se è in ritardo, la contatta per chiederle cosa stia facendo. Le telefonate e i messaggi sul cellulare, a qualsiasi ora del giorno e della notte. sono estenuanti. Fino a 400 chiamate in un solo giorno. Un amore ossessivo che diventa minaccia, promessa di violenza. E poi ci sono le lettere. Quelle che l’ex convivente ritrova ogni giorno infilate La regia delle compensazioni affidata a Chiamparino Il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, ha deciso di prendersi in carico la gestione delle compensazioni territoriali legate alla Torino-Lione. La giunta regionale, infatti, lo ha nominato presidente del comitato di regia per l’applicazione della legge che regola le ricadute economiche, norme che finora non hanno praticamen- Sergio Chiamparino te portato benefici in valle. Chiamparino, dunque, gestirà in prima persona il rapporto con i sindaci della Valsusa che continuano ad essere contrari al tunnel di base e respingono le compensazioni. Nomina contestata dai consiglieri del M5S. Intanto l’ex magistrato, Ferdinando Imposimato, ha chiesto di fermare le grandi opere «perché fatte solo per i manigoldi». E ha aggiunto: «I valsusini non sono terroristi ma persone che difendono i loro territorio dai predoni». [M.TR.] L’omicidio al Villaggio Olimpico Dentro la «casa» di Angelo Colucci, parcheggiata a pochi metri dall’alloggio della vittima, i carabinieri hanno trovato nuove lettere di minacce, peluches e regali già pronti per continuare a molestare la donna Uccise il compagno per gelosia 7 anni all’ex guardia giurata Tre colpi di pistola all’addome: la mattina del 2 febbraio dello scorso anno Provvidenza Schifaudo, 51 anni, guardia giurata, al termine dell’ennesimo litigio, spara al compagno Giuseppe Denaro, 47 anni, elettricista. Ieri è stata condannata a 7 anni e 4 mesi di reclusione più 3 anni in casa di cura. L’omicidio era avvenuto all’alba, in casa, Provvidenza Schifaudo nel complesso dell’ex Villaggio Olimpico: la donna credeva di essere tradita, aveva svegliato il compagno e al culmine del litigio gli aveva sparato. Quindi, aveva chiamato i carabinieri: «Mi tradiva, gli ho sparato. Ero stremata dopo una notte di amare discussioni... lui non voleva mai darmi spiegazioni, avevo letto i suoi messaggi con altre donne, ero sotto choc». Denaro era morto qualche giorno dopo a causa delle ferite riportate. Il gup Luisa Ferracane l’ha ritenuta parzialmente incapace di intendere. REPORTERS Il conforto 400 Telefonate Senza tregua Tav e Valsusa Sono le chiamate che l’uomo ha fatto verso i cellulari della ex lo scorso 20 marzo nella portiera della sua utilitaria. La donna ha una figlia piccola. Una madre anziana. Tutti sono sempre più preoccupati. Durante un incontro all’interno del suo camper, tentativo estremo di convincerlo a dimenticarla e andarsene, scopre che lui è armato. Capisce che non può più aspettare: deve fare qualcosa e in fretta. Alla stazione Falchera dei carabinieri, Maria ha la fortuna di incontrare una donna maresciallo. Che riesce a rassicurarla e a convincerla di denunciare lo stalker prima che la situazione possa peggiorare ancora. Proprio mentre sta completando le procedure di rito, la chiamano i colleghi di lavoro: Angelo Colucci è lì, davanti all’ingresso. I militari in borghere seguono la donna a poca distanza. Lui le si avvicina subito. Visibilmente agitato, apre la porta della sua macchina. Chiede ripetutamente spiegazioni della sua assenza. Passano una manciata di secondi e scattano le manette. Il kit dello stalker Dalle sue tasche saltano fuori i due cellulari che lui usava abitualmente per contattare la vittima. Nel camper, posto sotto sequestro, i carabinieri hanno trovato tutto quello che poteva servirgli per continuare a molestarla. Pagine e pagine di lettere già pronte. Nuove minacce mescolate a richieste di aiuto e intenti autolesionisti. Poi cioccolatini, peluches a forma di cuore e altri regali per provare a riconquistarla. E ancora manette e armi. Una pistola calibro 9, a salve ma senza tappo rosso per sembrare più credibile. E una Tanfoglio semiautomatica, questa volta vera, corredata di due caricatori e 40 proiettili. L’uomo la conservava in un garage di sua proprietà, in strada del Villaretto. Angelo Colucci è stato trasferito nel carcere Lorusso e Cotugno. Del caso si occuperà il pm Francesco La Rosa. Prima udienza nel 2016 Violenze contro gli sfratti 29 antagonisti a processo Comincerà nel giugno del prossimo anno i processo a 29 esponenti della galassia antagonista torinese accusati per gli scontri avvenuti tra il settembre del 2012 e il gennaio 2014 durante le varie manifestazioni organizzate contro gli sfratti, in particolare a Barriera di Milano. Per impedire agli ufficiali giudiziari di eseguire Una manifestazione gli sfratti vennero organizzati presidi, barriere all’ingresso dei palazzi e alcune manifestazioni culminarono in scontri con le forze dell’ordine, blocchi stradali, incendi di cassonetti e blitz contro sportelli bancari e postali. Il gup Massimo Scarabello ha accolto, con l’esclusione di pochi capi d’imputazione, la richiesta del pm Antonio Rinaudo che accusa i 29 antagonisti, a vario titolo, di resistenza, interruzione di pubblico servizio e sequestro di persona. In tribunale Bancarotta De Tomaso Gianmario Rossignolo (al centro) esce dal tribunale accompagnato dal legale di fiducia, Pierfranco Bertolino (a sinistra) Rossignolo davanti ai magistrati: “Tradito dalle promesse dei politici” MASSIMILIANO PEGGIO «Prima dell’operazione Pininfarina avevo tentato con la Bertone, con l’appoggio del Ministero dello Sviluppo. Il mio errore è stato quello di avere aderito alle blandizie del mondo politico, imprenditoriale e sindacale che si muoveva intorno all’operazione». Così Gianmario Rossignolo, l’ex patron della De Tomaso, accompagnato dal suo legale di fiducia, Pierfranco Bertolino, nel suo ultimo interrogatorio di fronte al pm Vincenzo Pacileo, pochi giorni prima della chiusura indagini. È la fine di ottobre. Ora la procura ha firmato le richieste di rinvio a giudizio. Accusato della bancarotta della De Tomaso, con cui puntava a rilanciare l’attività degli ex stabilimenti Pininfarina di Grugliasco con i suoi 900 dipendenti, grazie agli aiuti finanziari della Regione, Rossignolo tira in ballo la politica.Parla dell’ex giunta Bresso e imputa a Roberto Cota il naufragio del suo sogno imprenditoriale, legato alla realizzazione di bolidi di alta gamma. È l’operazione Pininfarina: l’acquisto nel 2009, da parte di De Tomaso per 2 milioni di euro, del ramo d’azienda di Grugliasco. La Regione intervenne comprando per 14 milio- Rassegna del 24 marzo.pdf ni gli stabilimenti Pininfarina, affittandoli poi alla De Temaso. Ma l’operazione crollò quando la Finanza scoprì che le fideiussioni inviate al Ministero del Lavoro, a garanzia del finanziamento complessivo di oltre 19 milioni euro concessi per i corsi di formazione dei dipendenti, erano false. Da qui l’inchiesta, prima per la truffa delle fideiussioni, poi per la bancarotta, da cui spunterebbero nuovi scenari. «L’ingegner Bairati, assessore all’industria della Regione, uomo di fiducia della presidente Bresso - racconta Rossignolo-, mi disse che ci sarebbero stati finanziamenti per 18 milioni e che tutta l’amministrazione REPORTERS mi avrebbe sostenuto se avessi rilevato lo stabilimento di Grugliasco con i lavoratori». Ma i soldi, in base alla normativa comunitaria, non erano disponibili direttamente, così all’ex patron furono proposti «i fondi per la formazione professionale e per l’innovazione tecnologica». Ma le linee produttive non entrarono in funzione, i pagina 45 bolidi non furono mai realizzati, a parte un prototipo presentato al salone di Ginevra nel 2011. Nel frattempo cambiò amministrazione. «Il nuovo presidente Cota stoppò i residui finanziamenti». Il sogno di Rossignolo si intreccia col declino degli stabilimenti di Grugliasco, dove gli impianti erano obsoleti, poco compatibili con i progetti della De Tomaso. «Pininfarina prima che rilevassi l’azienda era molto vicina al fallimento. In realtà feci finta di comprare un ramo d’azienda che per me era inesistente. Il mio progetto doveva essere finanziato anche da imprenditori che si tirarono indietro quando la Regione non finì di versare quanto promesso». E aggiunge: «fui tirato dentro l’affare a ottobre 2009. L’operazione fu frettolosa. Bisognava dare una mano alla Pininfarina, cosa che feci». Ma è sul denaro sborsato dalla Regione, che Rossignolo non avrebbe dubbi. «Secondo me lo stabilimento non valeva i 14 milioni che la Regione ha pagato». Trasporti
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