la stampa - Consiglio Regionale del Piemonte

Direzione Comunicazione - Settore Informazione
Edizione a cura di: Piera Savina,
Lucia Lucarelli, Loredana Russo
Ufficio Stampa: Via Alfieri, 15 - 10121 Torino - Tel 011 5757 252
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Grafica: Carlo Gaffoglio
Stampa: Centro Stampa
24 marzo 2015
N. 82
Oggi
Ore 9.30 - Riunione I Commissione (Bilancio)
Ore 9.30 - Riunione Ufficio di Presidenza
INDICE
Rassegna TV
- Rassegna Radio-TV pag. 1 24/03/2015 Rassegna Tv del 23 marzo
Regione Piemonte
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:33:00 Regioni:Piemonte;Radicali,mettere parola fine a caso Marrone
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 21:53:00 Piemonte:Laus a Chiamparino,'no a dimissioni,avanti riforme'
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 22:04:00 Piemonte:Laus a Chiamparino,'no a dimissioni,avanti riforme' (2)
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 22:17:00 Piemonte: Reschigna, giusto non restare appesi a ricorsi - (V. 'Piemonte: Laus
a Chiamparino...' delle 21.55 circa)
- Il Giornale del Piemonte pag. 5 24/03/2015 Le firme false del Pd bloccano la nomina delmanager di giunta
- La Repubblica (TO) pag. 4 24/03/2015 Firme false, udienza nel "tribunale del Pd" "Ecco come è andata"
- La Stampa (TO) pag. 52 24/03/2015 "Dimissioni? Chiamparino lasci lavorare i giudici"
- La Stampa (TO) pag. 52 24/03/2015 Salta il bando per il segretario
Affari Istituzionali
- ANSA 23/03/2015 12:30:00 Piemonte: Lega in piazza con Salvini, '#Chiamparinoacasa' - Cota, 'nessuna vendetta.
Prepariamo elezioni su contenuti'
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 13:49:00 Piemonte: Lega in piazza con Salvini, '#Chiamparinoacasa' (2)
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 14:55:00 Tunisi: Gancia (Lega), ok cordoglio ma basta ipocrisia - Lega linciata quando
denunciava deriva fondamentalismo islamico
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 15:14:00 Tunisi: Gancia (Lega), ok cordoglio ma basta ipocrisia (2)
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:01:00 Regioni: Piemonte; Mario Viano nuovo presidente Ires
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:27:00 Tunisi: Gancia (Ln), 'morti ci criticavano';poi si corregge - Capogruppo Lega in
Piemonte, 'mi riferivo a media a politici'
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:27:00 Regioni: Piemonte; M5s, venga rimosso direttore Ires
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:39:00 Tunisi:Gariglio(Pd), Le parole di Gancia sono sconcertanti - (V. 'Tunisi: Gancia
(Ln),'morti'...' delle 16.30)
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 20:19:00 ANSA/ Addio Torino a vittime Tunisi,'strage scuota coscienze' - Afef piange tra
folla. Polemica frasi Ln.Funerali anche a Novara
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 5 24/03/2015 La Farnesina ai parenti « L'allarme di attentati scattato da tre giorni»
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 5 24/03/2015 La leghista Gancia: «Tra loro c'è chi ci dava dei razzisti»
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 24/03/2015 La Lega si prepara al voto «Elezioni ormai scontate»
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 24/03/2015 Laus è contro le urne anticipate Quadrato attorno a Chiamparino
- Il Giornale del Piemonte pag. 3 24/03/2015 Nosiglia: «Chi serve la violenza non vincerà
- La Repubblica (TO) pag. 2 24/03/2015 Addio alle vittime di Tunisi Nosiglia: "Chi compie stragi non avrà mai la vittoria"
- La Repubblica (TO) pag. 3 24/03/2015 "Sono quelli che ci chiamavano razzisti"
- La Repubblica (TO) pag. 4 24/03/2015 Cota: "In piazza con Salvini per cacciare Chiamparino"
- La Stampa pag. 58 24/03/2015 Il pasticcio delle Unioni montane
- La Stampa (IT) pag. 33 24/03/2015 La Signora Cromoterapica che oltraggia le vittime
- La Stampa (NO-VCO) pag. 48 24/03/2015 Maddalena e Sonia si tengono per mano accanto a Francesco
- La Stampa (TO) pag. 48 24/03/2015 "Addio mamma meravigliosa" Il funerale commuove Torino
- La Stampa (TO) pag. 49 24/03/2015 Segue da pag. 48
- La Stampa (TO) pag. 51 24/03/2015 Lega choc nel giorno del dolore
- La Stampa (TO) pag. 51 24/03/2015 «Non ce l'ho con le vittime ma con l'ipocrisia»
Attività Produttive
Rassegna del 24 marzo.pdf
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- La Repubblica (TO) pag. 12 24/03/2015 Dall'edilizia al turismo Alla fiera del lavoro in palio ottomila posti
- La Stampa (IT) pag. 30 24/03/2015 Domani torna "Iolavoro" Un'occasione per scoprire che un futuro è possibile
- La Stampa (TO) pag. 55 24/03/2015 Rossignolo davanti ai magistrati: "Tradito dalle promesse dei politici"
- La Stampa (TO) pag. 68 24/03/2015 "Burocrazia dimezzata per il vino"
Cultura, Turismo e Sport
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:21:00 Unesco: Giorgio Ferrero, raddoppiare sforzi per paesaggi
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:38:00 Università: Torino; al via maratona progetti #hackUniTO - In tutto i lavori di 79
gruppi all'esame di esperti e imprese
- La Repubblica (TO) pag. 12 24/03/2015 Sos di Stampa Subalpina per le emittenti tv locali
- La Stampa (NO-VCO) pag. 59 24/03/2015 Agorà sbarca anche nel Vco. Punta a rilanciare Forza Italia
Edilizia Urbanistica
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:58:00 Casa: al via a fondo sociale per i morosi incolpevoli Atc - Nel 2014 lo hanno
utilizzato 4.500 famiglie, investiti 3,5 mln
Sanità Socio-Assistenziale
- Il Secolo XIX pag. 31 24/03/2015 Acqui, un altro parto in emergenza al Galliano
- La Repubblica (TO) pag. 7 24/03/2015 Un pediatra per tutti i bambini stranieri I medici protestano "Siamo troppo pochi
- La Stampa (AL) pag. 55 24/03/2015 Parto in emergenza nell'ospedale rimasto senza Punto nascita
- La Stampa (BI) pag. 47 24/03/2015 "A Biella gli ex detenuti psichiatrici"
- La Stampa (BI) pag. 47 24/03/2015 L'assessore subito cauto. "Non scateniamo guerre"
- La Stampa (TO) pag. 54 24/03/2015 "Più pediatri per curare i bimbi di stranieri irregolari"
- La Stampa (VC) pag. 54 24/03/2015 Città della Salute una partita aperta
Territorio
- Il Giornale del Piemonte pag. 7 24/03/2015 Unione Europea: istruzioni per l'uso dei prossimi fondi
- Il Giornale del Piemonte pag. 7 24/03/2015 Agroalimentare e territorio soggetti di un racconto
- La Stampa (AL) pag. 51 24/03/2015 "Mai completati quei rifugi" E la Regione rivuole i soldi
- La Stampa (AT) pag. 51 24/03/2015 Il Vinitaly ne lsegno dei grandi eventi astigiani
- La Stampa (CN) pag. 53 24/03/2015 A Vinitaly si beve ottimismo "Rischiamo di finire le scorte"
- La Stampa (CN) pag. 53 24/03/2015 Alta Langa, la nuova frontiera delle "bollicine"
- La Stampa (VC) pag. 47 24/03/2015 Alluvione, ci sono 2,2 milioni "Ma a noi ne servono venti"
Trasporti
- ANSA 23/03/2015 19:14:00 Tav: M5s, perché Comitato pilotaggio a Chiamparino? - (v. "Tav: Chiamparino presidente..."
delle 18.53)
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 14:54:00 Tav: Boeti (Pd), contingentare Tir Frejus o presa in giro - (v. 'Trasporti: Pd, si
contingenti...' delle 13.35 circa)
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:26:00 Trasporti: M5s, seconda canna Frejus non serva per transito - (V. 'Trasporti: Pd,
si contingenti...' delle 13.35 circa)
- ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:53:00 Tav: Chiamparino presidente Comitato pilotaggio Torino-Lione
- Cronaca Qui Torino (TO) pag. 10 24/03/2015 «Contingentate il traffico al Frejus»
- La Repubblica (TO) pag. 5 24/03/2015 "Un milione di Tir minaccia la Valsusa" Il Pd lancia la lobby contro il Frejus-bis
- La Repubblica (TO) pag. 5 24/03/2015 "Allarme infondato Nel 2007 gli autotreni erano molti di più"
- La Stampa (TO) pag. 55 24/03/2015 La regia delle compensazioni affidata a Chiamparino
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RASSEGNA TV DEL 23 MARZO
RAI TRE
RAITRE AGORÀ 09.30 Caos colmo
ABSTRACT: Apre il Vinitaly di Verona, dove non si incontrano Flavio Tosi e Luca Zaia, pur
essendo entrambi alla manifestazione, i due duellanti della Lega Nord. Presente all'evento anche
Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte.
RAITRE TG3 19.18 Torino, funerali per le vittime di Tunisi
ABSTRACT: Migliaia di persone per i funerali, a Torino, di Antonella Sesino e Orazio Conte, due
degli italiani uccisi a Tunisi; presenti anche le autorità. Anche a Novara e a Monza ci si è raccolti
per le vittime.
RAI TRE PIEMONTE TGR PIEMONTE 19.30 19.48 Assemblea della De Tomaso
ABSTRACT: Assemblea dei lavoratori De Tomaso per fare il punto della situazione. I lavoratori
chiedono un incontro con la Regione le istituzioni e la società.
RAI TRE PIEMONTE TGR PIEMONTE 19.43 Chiamparino a casa.
ABSTRACT: La Lega si prepara alle elezioni e sabato si prepara ad una manifestazione per
contestare le politiche del governatore Chiamparino. Le lega si definisce già pronta per una nuova
campagna elettorale. E riguardo l'eccidio di Tunisi la Lega commenta le politiche d'integrazione
RAI TRE PIEMONTE TGR PIEMONTE 19.42 Numero chiuso ai tir
ABSTRACT: Va contigentato il passaggio dei tir che passano sotto il traforo del frejus è quanto
detto a margine di un convegno tenutosi a Palazzo Lascaris
TELECITY
TELECITY TG7 12.44 Altri finanziamenti al comuni colpiti dall'alluvione
ABSTRACT: Una seconda parte dei finanziamenti arriverà nei prossimi giorni ai comuni
piemontesi che hanno subito danni dall'ultima alluvione. Sono soldi che si aggiungono alla prima
erogazione fatta dalla Regione Piemonte
TELECITY TG7 18.59 Vittime di terrorismo
ABSTRACT:Oggi le esequie delle vittime torinesi del museo del Bardo di Tunisi. Numerose le
persone arrivate per rendere omaggio ai feretri. Presenti alla cerimonia anche il sindaco Fassino e il
Governatore Chiamparino e il presidente del consiglio regionale.
VIDEOGRUPPO
VIDEOGRUPPO TG 13.00 Il 28 marzo la manifestazione della Lega Nord.
ABSTRACT: "Chiamparino a casa". Sarà questo lo slogan della manifestazione della Lega Nord in
programma il 28 marzo a piazza Solferino.
VIDEOGRUPPO TG 13.20 Intervento di Roberto Carbonero.
ABSTRACT: Non sarà per la questione firme false ma per il fallimento dell'azione di governo della
giunta Chimparino che la Lega Nord chiederà le dimissioni del governatore della Regione Piemonte
nella manifestazione del prossimo 28 marzo. Lo dice Roberto Carbonero polemizzando anche con
l'amministrazione comunale guidata da Fassino.
RASSEGNA TV
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Rassegna TV
VIDEOGRUPPO TG TORINONOW 19.00 Terrorismo e reazioni politiche
ABSTRACT:Oggi i funerali delle vittime dell'attentato di tunisi al quale hanno partecipato anche il
sindaco Fassino e il governatore Chiamparino. Forti le reazioni politiche della Lega nord in cosiglio
regionale
VIDEOGRUPPO TG TORINONOW 19.03 Lega Nord: proteste contro l'operato regionale.
ABSTRACT: Lega nord pronta a scendere in piazza contro l'operato del governatore Chiamparino.
La Lega protesta oltre riguardo il caso delle firme presentate per la candidatura dell'attuale
presidente
PRIMANTENNA
PRIMANTENNA PRIMA NEWS 13.30 Tunisi: il giorno dei funerali.
ABSTRACT: Si svolgeranno oggi, al santuario della Consolata, i funerali dei due piemontesi uccisi
nella strage del museo Bardo a Tunisi. "Bisogna reagire, non solo difendersi" afferma Sergio
Chiamparino suggerendo un dialogo con le forze moderate de mondo arabo.
PRIMANTENNA PRIMA NEWS 19.40 Torino piange le vittime di Tunisi
ABSTRACT: Oggi i funerali delle vittime dell'attentato al museo del Bardo. Presenti alle esquie
anche il sindaco di Torino Fassino, il Governatore Chiamparino e il presidente dell'assemblea
regionale
GRP
GRP GRP TG TORINO 13.04 Sanità, l'assessore snobba i privati
ABSTRACT: Ricevuti in Regione i rappresentanti delle cliniche private che hanno presentato
ricorso al Tar contro il piano di riorganizzazione sanitaria targato Saitta, assente all'incontro.
L'unico argomento di trattativa potrebbe essere quello di evitare i tagli dei posti letto delle cliniche
per contrastare il fenomeno della mobilità passiva.
GRP GRP TG TORINO TG CUNEO TG ALESSANDRIA TG ASTI Il destino della Pina Pintor
ABSTRACT:La clinica Pina Pintor sarà gestita dalla Famiglia De Salvo già proprietaria di altre
strutture. La trattativa è stata comunicato anche alla Regione Piemonte, e la giunta ne prenderà atto
a breve.
GRP GRP TG TORINO TG CUNEO TG ALESSANDRIA TG ASTI 1830 18.46 Nuove nomine
ABSTRACT:L'ex assessore all'urbanistica di Torino è il nuovo presidente dell'Ires, la nomina ha
avuto il via libera della giunta regionale.
RETE7
RETE 7 TG RETE 7 PIEMONTE 19.00 Una città in lutto
ABSTRACT:Oggi i funerali dei torinesi che hanno perso la vita durante l'attentato al museo del
Bardo di Tunisi. Presenti alla cerimonia anche il sindaco di Torino il Governatore Chiamparino e il
presidente del Consiglio Regionale
VIDEONOVARA
VIDEONOVARA VIDEOGIORNALE 19.37 Contro la discriminazione raziale.
ABSTRACT: Giornata della discriminazione raziale. Diversi la iniziative in regione grazie anche
alla collaborazione dell'ente Regione Piemonte e le varie associazioni sul territorio
RASSEGNA TV
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Rassegna TV
TELECUPOLE
TELECUPOLE TG4 19.31 Vittime di terrorismo.
ABSTRACT: Oggi i funerali delle vittime del terrorimo di Tunisi. Un corteo silenzioso al quale
hanno partecipato anche il sindaco Fassino, il governatore Chiamparino e il presidente del Consiglio
Regionale.
TELECUPOLE TG4 19.35 Le critiche della Lega Nord
ABSTRACT: Polemiche della Lega Nord riferite del Capogruppo in Regione Gancia che si dichiara
pronta a scendere in piazza contro la politica definita fallimentare del presendente Chiamparino
RASSEGNA TV
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Rassegna TV
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:33:00
Regioni:Piemonte;Radicali,mettere parola fine a caso Marrone
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Non era mai accaduto che a dieci mesi dall'insediamento
del nuovo Consiglio regionale, questo non fosse ancora regolarmente costituito". Lo
afferma il Radicale Giulio Manfredi, alla vigilia dell'udienza di appello che deciderà
sull'eventuale decadenza del consigliere regionale Maurizio Marrone, "per non essersi
dimesso nei termini previsti dalla legge dal consiglio di amministrazione dell'Ires". "Il
Regolamento interno del Consiglio regionale - sottolinea Manfredi - prescrive che la
convalida delle elezioni da parte del Consiglio regionale deve comunque avvenire entro
120 giorni. E non permette di sospendere sine die l'attività della Giunta delle Elezioni
sulla convalida dell'elezione dei consiglieri, pur in attesa di un provvedimento di natura
giudiziale". Eppure, rimarca, "la Giunta delle Elezioni nell'ultima seduta ha deciso di
sospendere il giudizio su Marrone in attesa della sentenza di appello, e da allora non si è
più riunita". "Mi auguro - conclude l'esponente dei Radicali - che domani la Corte
d'Appello di Torino confermi la sentenza di primo grado e sia così messa la parola fine
alla vicenda con la decadenza dell'esponente di Fdi". (ANSA).
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Regione Piemonte
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 21:53:00
Piemonte:Laus a Chiamparino,'no a dimissioni,avanti riforme'
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino,
non si dimetta, ma "vada avanti per completare le riforme avviati in questi mesi". E'
l'appello del presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, al governatore piemontese,
che nei giorni scorsi ha ribadito l'intenzione di rassegnare le dimissioni qualora i tempi
della giustizia sulla vicenda firme false siano troppo lunghi. "Dobbiamo fare quadrato
intorno a Chiamparino nell'interesse della comunità piemontese".(ANSA).
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Regione Piemonte
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 22:04:00
Piemonte:Laus a Chiamparino,'no a dimissioni,avanti riforme' (2)
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Chiamparino ha detto correttamente di non voler stare
sulla graticola come ha fatto Cota", ha aggiunto Laus ricordando la vicenda dell'ex
governatore leghista, decaduto dopo quattro anni per una analoga vicenda di firme false.
"Per motivi personali, che fanno onore a Chiamparino, non si può però mandare a votare
una Regione, perché questo significa che non si potranno più fare le riforme", ha
sottolineato il numero uno di Palazzo Lascaris. Laus è intervenuto sulla questione ad
un dibattito, nella sede piemontese del Pd, a cui erano presenti anche il vicepresidente
della giunta Chiamparino, Aldo Reschigna, il sindaco di Torino, Piero Fassino, e i
segretari provinciale e regionale dei democratici, Fabrizio Morri e Davide Gariglio. "Dal
punto di vista personale condivido la posizione di Chiamparino - sottolinea ancora Laus però questo ha poco o nulla a che vedere con la situazione istituzionale e politica di una
Regione che sta facendo le riforme in tutti i settori". (ANSA).
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Regione Piemonte
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 22:17:00
Piemonte: Reschigna, giusto non restare appesi a ricorsi - (V.
'Piemonte: Laus a Chiamparino...' delle 21.55 circa)
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Con la sua proposta, Chiamparino e il Pd hanno scelto la
strada della chiarezza e non quella di chi vuole stare tre o quattro anni appeso a dei
ricorsi per allungare il brodo di una politica che rischia di essere incomprensibile agli
occhi dei cittadini". Il vicepresidente della giunta regionale del Piemonte, Aldo Reschigna,
replica così all'appello del presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus.
"La posizione espressa da Chiamparino rispetto a cosa intende fare nel caso in cui il Tar
dovesse ancora prendere tempo è una posizione comprensibile alle persone e che io
condivido fino in fondo - sottolinea Reschigna -. Oggi abbiamo grande necessità di una
politica che abbia in sé messaggi chiari e non il rischio e il pericolo di una assimilazione,
come se tutti fossimo uguali". (ANSA).
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Regione Piemonte
TORINO 5
Martedì 24 marzo 2015 il Giornale del Piemonte
Andrea Feltrinelli
Arrestato dai carabinieri
Quel bando non s’ha da fare. Almeno per il momento. Il
bando in questione è quello
perlanominadelsegretariogeneraledellagiuntaChiamparino,ilcuiinsediamentoeraprevisto per il 7 di aprile. Adesso è
arrivatolostop.Enoncertoper
andare incontro alle proteste
dell’opposizionechehapuntato il dito contro la scelta della
giunta, accusata di andare in
direzionecontrariarispettoalla politica della riduzione degli sprechi. A decidere di rimandare il bando è stata la
giuntastessachequindi,ancoraperunpo’,nonavràquellafigura apicale che secondo l’intenzione del Governatore
avrebbedovutomigliarel’operato delle direzioni e ridurre i
costi. Una retromarcia che
non ha nulla a che vedere con
l’assetto politico della giunta,
ma dovuta all’incertezza sulla
durata effettiva dell’attuale
amministrazione. Sì, perchè
da mesi sul governatore e la
sua giunta pende la spada di
Damocleper le presunte firme
false nelle liste Pd alle ultime
elezioni regionali. Si è quindi
deciso di attendere il giudizio
delTardelPiemonte,chehafissato l’udienza per il prossimo
luglio.Esulpunto,Chiamparino, la scorsa settimana è stato
chiaro: dimissioni subito e
quindi nuove elezioni se il Tar
dovesse emettere una sentenza che confermi la falsificazione delle liste. E forse qualcosa
dinonproprioregolareinquelle firme c’è, se lo stesso governatore, intervenuto sabato ad
un incontro del Pd con Matteo
OrfinieLorenzoGuerini,presidenteevicesegretarionazionaledeiDemocratici,haammes-
Perseguita per due anni la ex: preso
PIEDI DI PIOMBO Incubo nuove elezioni
Le firme false del Pd
bloccano la nomina
del manager di giunta
In attesa della sentenza del Tar, rinviato in Regione
il bando per affidare l’incarico di segretario generale
so che «qualche pasticcio c’è
stato». Da qui la decisione di
muoversi con cautela di fronte
adeterminatescelte.Lagiunta
non attende solo il Tar, ma anche la procura di Torino che al
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momentohaalsuoattivoben9
indagatinell’inchiestasullefirme false. Nei giori scorsi i pm
hannoconferitoaunconsulente di fare una perizia calligrafica per scoprire a chi apparten-
gono realmente le firme di colorochehannoautenticatoleliste. E anche il Pd non sta con le
mani in mano: proprio ieri, infatti, è partita l’inchiesta interna al partito.
pagina 10
Oltre quattrocento telefonate o sms a tutte le ore del giorno e
della notte. I carabinieri della Stazione Torino La Falchera
hanno arrestato nei giorni scorsi Angelo C., 55 anni, abitante
aTorino:èaccusatodiaverperseguitatolasuaexfidanzatadopolafine dellalororelazione. Secondoquantoricostruito dai
militaril’uomo,apartiredal2013,avrebbebraccato,24oreal
giorno, la ex fidanzata con pedinamenti, appostamenti, minacce, lettere minatorie, telefonate e sms. Non solo: in molte
diquesteoccasioniladonnasarebbestataminacciatapiùvoltedimorte.L’uomosicomportavacosìperchévolevaricucire
unrapportoormaiterminatodatempo.L’ultimoepisodionei
giorni scorsi, quando l'uomo ha parcheggiato il suo camper
sottocasadelladonna.Lavittima,terrorizzata,hacosìdenunciato l'ex compagnoai militari. Angelo C. è stato arrestato dai
militarimentreattendevalaexdavantialpostodilavoro.Icarabinieri hanno sequestrato nella roulotte dell’uomo il «kit
dello stalker»: una pistola scacciacani, priva del tappo rosso
con 32 proiettili a salve, una pistola semiautomatica, con due
caricatorie41 proiettili,unpaiodimanetteedecinedilettere
minatorie, già pronte, indirizzate alla vittima.
A Borgo Aurora lettere in buca
Anonimi denunciano voto di scambio
Lettere anonime a Torino che parlano di una «grande operazione di voto di scambio», alle prossime elezioni comunali,
tra«legiuntedisinistra egliimmigrati»sonostate messenellecassetteperlapostadeiquartieriperifericidiBorgoAurora
eBarrieradiMilano.Lodenuncia,suFacebook,l'assessorecomunale all'Integrazione Ilda Curti (Pd), che ha presentato
querela contro ignoti per diffamazione a mezzo stampa. «Le
giuntedisinistra-silegge-alleprossimeelezionichiamerannoaraccoltaipropri“protetti”echiederannoillorovotopromettendo ancora altri aiuti e privilegi. Soprattutto a Torino
dove la comunità islamica è, proporzionalmente alla dimensione della città, la più numerosa d'Italia. Un attuale assessore comunale - prosegue la lettera - ha intessuto in questi anni
unaseriedirapportistrettissimiconlacomunitàislamicapromettendoedistribuendoaiutisocialiagogò».Piccatalareplica di Curti: «Usare le taniche di benzina per accendere i conflittitrapoverièdavigliacchie dairresponsabili.Misfuggono
gliaiuti socialied il gogò. Se si intendel'uguaglianza di trattamentoneiconfrontidituttelefedi,origini,stilidivitaegeneri,
sì, è vero. Ne sono orgogliosa».
Regione Piemonte
Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c
IV
TORINO CRONACA
la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Firme false, udienza
nel “tribunale del Pd”
“Ecco come è andata”
VOTO
In attesa del pronunciamento
del Tar e dell’esito
dell’inchiesta della procura
sulle firme false per l’elezioni
regionali 2010, parte l’inchiesta
interna pd. A sinistra: Edoardo
Fazzone, responsabile
dell’organizzazione
Sfilano davanti alla commissione i funzionari indagati
“Limitato il nostro ruolo: abbiamo solo coordinato”
DIEGO LONGHIN
INTERROGATORIO, se si
vuole utilizzare una terminologia da aula di tribunale, è durato in tutto un’ora
e mezza nel quartier generale
del Pd di via Masserano. Davanti ai “commissari”, Rosanna
Abbà, Domenico Mangone,
Carlo Chiama ed Ermanno Torre, i quattro che hanno il compito di fare da audit per i Democratici, sono passati il segretario organizzativo del Pd Regionale, Davide Fazzone e tre dipendenti: Gianni Ardissone,
Carola Casagrande e Mara Milanesio. Tutti e quattro sono fra
gli undici indagati dalla procura nell’inchiesta sulle firme false per le elezioni regionali 2014.
Se davanti ai magistrati molti hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, davanti ai commissari hanno invece ricostruito tutti i passaggi.
O meglio l’avvio della macchina
per la raccolta delle firme per
presentare le liste a sostegno di
Sergio Chiamparino. «Si è chiarito il loro ruolo nell’avvio della
macchina - spiega la rappresentate dei commissari, Anna
L’
Si difende Fazzone
il responsabile
regionale
dell’organizzazione
“Era compito delle
federazioni
provinciali la raccolta
dei vari moduli”
Abbà - e di che cosa si sono occupati in quel mese o poco più».
La deposizione più lunga è stata quella di Fazzone, braccio destro del segretario regionale
Davide Gariglio. Sembra che
per il momento non si sia fatta
chiarezza sulla possibile origine delle finte firme e finte autenticazioni dei moduli a sostengo delle candidature. «Non
abbiamo toccato in maniera diretta questioni che sono inerenti all’inchiesta giudiziaria in
corso», sottolinea Abbà. Semmai si sono ricostruiti i passaggi, ad iniziare dalla modulista e
dalle regole che cambiano elezione dopo elezione. «La parte
più interessante riguarda naturalmente il rapporto tra il partito regionale e quelli provinciali
- aggiunge Abbà - abbiamo cercato di chiarire quali fossero i
collegamenti in entrata e in
uscita. Le persone di riferimento e chi si era assunto la responsabilità di raccogliere le firme
sui territori».
Il segretario organizzativo
Fazzone ha ribadito che il Pd regionale aveva una funzione di
coordinamento delle operazione e non di raccolta operativa
delle firme e tanto meno di autenticazione. La medesima linea del segretario del Pd, Davide Gariglio. Superata la fase Pd
regionale ora si passa alle federazioni provinciali. Si entra nel
vivo, visto che nell’occhio del ciclone c’è il Pd di Torino e di Cuneo. «Lo abbiamo già detto, vogliamo chiudere presto - dice
Abbà - se rispetteremo il calendario che ci siamo dati entro Pasqua potremmo avere un primo
quadro chiaro di ciò che è successo». E poi? In linea di massima, se si dovessero evidenziare
condotte non corrette, i responsabili potrebbero essere deferiti alla commissione di garanzia.
Ma si vedrà al termine dell’indagine dei quattro commissari.
Sul fronte procura le indagini
stanno andando avanti. E l’attenzione dei pm che stanno seguendo l’inchiesta, oltre che sui
saggi grafici, si concentra anche sui blocchi di sottoscrizioni
che sono arrivati da alcune ex
municipalizzate, come Gtt e
Amiat. Una verifica non tanto
sulla qualità delle firme, se sono
vere o false, ma su come sono
state raccolte.
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Cota: “In piazza con Salvini per cacciare Chiamparino”
GABRIELE GUCCIONE
A CAMPAGNA elettorale è ini-
L
ziata. E la Lega Nord si è già
data appuntamento, tanto
da portare in piazza il suo Matteo, Matteo Salvini. L’obiettivo
della manifestazione convocata
per sabato pomeriggio in piazza
Solferino dal segretario piemontese del Carroccio, Roberto Cota, manco a dirlo è quello di
«mandare a casa Chiamparino».
Prove generali di campagna
elettorale per le regionali, insomma, nell’attesa — ha detto
con una battuta Maurizio Marrone di Fdi, che aderisce alla ma-
nifestazione insieme con Forza
Italia — che «Chiamparino mantenga almeno una promessa:
quella di dimettersi a luglio».
Che sia una prova anticipata
di campagna elettorale non è un
mistero per gli esponenti del
Carroccio. «Noi diamo per scontato il voto regionale anticipato
— dice Cota — I danni andateli a
chiedere al Pd che ha creato un
precedente con lo scioglimento
del mio mandato». E con un pizzico di ironia l’ha rimarcato anche il deputato Stefano Allasia:
«La manifestazione è propedeutica — ha detto — al lancio della
campagna elettorale. Anche se
SEGRETARIO
Matteo Salvini
parteciperà sabato
alla manifestazione
della Lega
contro la giunta
guidata da Sergio
Chiamparino
non sappiamo quando arriverà».
Per i leghisti Chiamparino è
colpevole di aver alzato le tasse
e di aver fatto scempio — dicono
loro — della sanità. «Questo anno di governo — ha detto Cota —
è stato caratterizzato dall’immobilismo più assoluto». La cosa
di cui sarebbe meno colpevole il
presidente Chiamparino sarebbero invece le firme false, che
del resto in casa Lega è come parlare di corda in casa dell’impiccato. Eppure l’ex governatore
Cota non rinuncia a dire la sua,
anche se affrontando la cosa dal
suo particolare punto di vista:
«L’annullamento senza motivo
delle elezioni (quelle riferite alla sua legislatura, ndr) ha creato un precedente — ha detto —
Non cerchiamo vendette, ma ci
prepariamo in modo politico».
La manifestazione «Chiamparino a casa» sarà una prova di rassemblement del centrodestra,
con lo sguardo puntato anche
agli elettori grillini, sotto la bandiera dell’alternativa all’attuale presidente della Regione. «È
una manifestazione — ha detto
il coordinatore di Forza Italia Gilberto Pichetto — rivolta al popolo del centrodestra».
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IL CASO/ OGGI E DOMANI LE ELEZIONI PER IL SENATO ACCADEMICO E CONSIGLIO D’AMMINIOSTRAZIONE
Università, al voto 67 mila studenti con l’incognita astensionismo
STEFANO PAROLA
«PIÙ borse di studio», «più spazi
per socializzare», «più autobus
e parcheggi». Basta dare un’occhiata alle promesse elettorali
per capire cosa serve all’Università di Torino. Perché tra oggi e
domani i 67 mila studenti eleggono i loro rappresentanti per i
prossimi due anni in Senato accademico (sei posti), consiglio
d’amministrazione (due), Assemblea regionale per il diritto
allo studio (sei), Cus (quattro) e
nei consigli di dipartimento, di
corso e delle scuole. Le urne saranno aperte oggi dalle 8.30 alle
19 (a Economia si chiude alle 18
per i problemi all’impianto elettrico, ormai risolti, che la scorsa
settimana hanno fatto saltare
quattro giorni di lezione) e domani dalle 8.30 alle 18. Gli allievi
potranno indicare le loro preferenze sui pc di uno dei 16 seggi.
I grandi favoriti sono gli Studenti Indipendenti, ossia la
maggioranza uscente. La scorsa
settimana i loro “cugini” di Alter.Polis hanno già vinto le elezioni al Politecnico. In più i “SI”
possono contare su alcuni risultati raggiunti in questi anni:
«Abbiamo ottenuto che venisse
tolta l’esclusione per media», rivendica la portavoce Ilaria Magariello. Che poi sintetizza così il
programma elettorale: «Borse di
studio a tutti coloro che ne hanno diritto, apertura del piano
carriera per tutto l’anno senza
Rassegna del 24 marzo.pdf
mora, un job placement migliore, sportelli informativi per contrastare gli affitti in nero».
La seconda lista per numero di
candidati è Obiettivo Studenti,
vicina all’area cattolica, anche
Favoriti gli Studenti
indipendenti. In lizza
anche la lista cattolica
e quella del Fuan
se la portavoce Alessandra Ragusa precisa che «non siamo
schierati politicamente: siamo
solo un gruppo di amici di orientamenti diversi». Il programma? «Un lavoro più intenso sulle
ELEZIONI
Urne aperte oggi e domani
per i 67 mila studenti
dell’Ateneo
pagina 11
schede di valutazione dei vari
corsi e sulle proposte degli studenti, più incontri con il mondo
del lavoro, più luoghi per socializzare, orari delle biblioteche
prolungati, carte-servizi con
convenzioni per gli idonei non
vincitori delle borse di studio»,
riassume la candidata di “Os”.
Ci sono poi alcuni candidati di
Run-Unito, legata ai Giovani democratici del Pd, ma il terzo incomodo è il Fuan-Azione Universitaria, dichiaratamente di destra: «A differenza degli italiani,
gli studenti stranieri non devono presentare i documenti Isee
per accedere alle borse di studio,
ma solo un’autocertificazione:
servono graduatorie separate.
Poi va tolto il limite dei tre appel-
li e servono più corse dei bus e
parcheggi», spiega il portavoce
Edoardo Cigolini.
Nei giorni scorsi i volantinaggi dei Fuan sono stati accompagnati da tensioni tra polizia e studenti antifascisti: «Il clima – dice
Cigolini – non è sereno, ci sono
stati scontri con personaggi vicini ai centri social e in seconda fila gli Studenti indipendenti». I
“Si” replicano: «Le loro uniche
iniziative elettorali sono stati
due volantinaggi organizzati
per cercare lo scontro ed avere visibilità». La vera sfida, però, è
contro l’astensionismo: due anni fa si presentarono alle urne in
6.300, pari al 9 per cento circa degli iscritti.
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Regione Piemonte
T1 CV PR T2
52 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Sulla graticola
Sergio Chiamparino
(in foto con il vice Reschigna
e con il capogruppo
Pd Gariglio)
non ci sta a restare per mesi
sulla graticola e potrebbe
lasciare la guida della Regione
Regione
Saltailbando
perilsegretario
n «La revoca del
L’interesse del
Piemonte è realizzare
le riforme avviate
e non una campagna
elettorale permanente
MAURIZIO TROPEANO
Nel partito democratico in
tanti hanno pensato che la
presa di posizione di Sergio
Chiamparino sulla vicenda
delle firme false - «nel momento in cui diventasse evidente che ci si mette sulla
stessa strada di Cota, un minuto dopo firmerò la mia lettera di dimissioni» - fosse una
fuga in avanti. Nessuno, fino a
ieri sera, però aveva esternato
quel sentimento. Mauro Laus,
presidente del Consiglio regionale, ha scelto la riunione
di quella che è stata ribattezzata la nuova corrente fassiniana del Pd (presente tra gli
altri anche il numero due della
giunta regionale, Aldo Reschigna), per aprire la partita:
«Da un punto di vista personale è un ragionamento che
gli fa onore, ma il suo ruolo
istituzionale gli impone un
senso di responsabilità che va
oltre la sua persona perché in
gioco c’è la difesa dell’interesse pubblico».
Mauro Laus
presidente
del Consiglio regionale
REPORTERS
L’affondo del presidente del Consiglio regionale
“Dimissioni? Chiamparino
lasci lavorare i giudici”
bando è stata una
scelta obbligata, tan­
to più che il nuovo in­
carico presuppone un
rapporto fiduciario
con il presidente della
giunta». Il bando è
quello che ad aprile
avrebbe dovuto por­
tare all’insediamento
del nuovo segretario
generale della giunta,
fortemente voluto dal
presidente della Re­
gione e revocato ieri.
La spiegazione arriva
dallo stesso Chiampa­
rino: «Evidentemente
pesa l’incertezza sulla
durata di questa legi­
slatura. Nessun pro­
fessionista valido, in
simili condizioni, ac­
cetterebbe un ruolo
così impegnativo e de­
licato».
[ALE.MON.
La commissione d’indagine del Pd punta sulle federazioni provinciali
Sulla «Stampa»
clima che precede il voto e porta con sé incertezza e disorientamento, un clima che prelude
alla paralisi, esattamente ciò di
cui il Piemonte e i piemontesi
non hanno alcun bisogno».
Il problema è che Chiamparino ha ammesso che nella raccolta delle firme qualche pasticcio c’è stato e diventa difficile non tenerne conto anche
dal punto di vista politico e della credibilità di un’azione di governo. Pure Laus ammette
che, probabilmente, ci sono
stati errori ma aggiunge che
«tocca ai magistrati accertare
le responsabilità penali». Ecco
T1 CV PR T2
LA STAMPA
DOMENICA 22 MARZO 2015
Piani diversi
Per Laus è necessario tenere
distinta la via giudiziaria da
quella politica, non «per difendere le poltrone ma l’interesse della società piemontese
che dalla Regione si attende
riforme e certezze sulle risorse e non certo una campagna
elettorale permanente». Secondo il presidente del Consiglio regionale, infatti, «è bastato l’annuncio di un’intenzione a farci ripiombare nel
Rassegna del 24 marzo.pdf
Dibattito con i vertici del partito
.
Cronaca di Torino .47
ha riaperto i giochi anzitempo:
dalla candidatura di Piero Fassino e magari di Davide Gariglio
in Regione, se Chiamparino dovesse decidere di non riprovarci, a quella di Stefano Esposito
alle primarie per la scelta del
candidato sindaco in antitesi
«agli ex- ragazzi di via Chiesa
della Salute». «Ogni cosa a suo
tempo», ha tagliato corto il senatore Pd, organizzatore dell’incontro con Anna Rossomando, rintuzzando le domande dei
giornalisti. Le primarie che, secondo Chiamparino, vanno regolamentate in
qualche modo:
«Far votare solo
gli iscritti quando deve essere
scelto un candidato monocratico può essere limitante, ma anche affidarsi a chi
va a votare all’ultimo minuto è un
po’ troppo».
«Se diventasse
Alluvione 2014
Chiamparino: “Sulle firme
qualche pasticcio c’è stato”
Fondi in ritardo
“La Regione
non ha colpe”
Il governatore torna sulle dimissioni, nel Pd si riaprono i giochi
La Regione alza la voce dopo
le critiche e le lamentele degli amministratori locali: «I
ritardi nell’erogazione dei finanziamenti per i danni dell’alluvione dello scorso autunno, non sono colpa nostra». Va al contrattacco l’assessore Francesco Balocco
dopo un incontro con l’onorevole Cristina Bargero sullo
stato delle assegnazioni dei
fondi promessi: «Noi – dice –
abbiamo assolto tempestivamente alle procedure che ci
spettavano».
Già nelle prime settimane
post-alluvione, furono fatti i
sopralluoghi nelle province
colpite, stimati i danni (300
milioni), «già a gennaio 2015
– dicono dalla Regione – è
stato finanziato un piano di
interventi per 10,1 milioni di
euro a carico nostro». Altra
tranche di aiuti – 31,2 milioni
dopo le rettifiche inviate al
Dipartimento di protezione
civile – dovrebbero far sì
«che già nei prossimi giorni
dovrebbero essere rilasciate
le autorizzazioni necessarie
a». Tale somma verrà sostanzialmente destinata e distribuita in base a criteri oggettivi. Nel dettaglio: circa il
50% delle somme disponibili
totali sarà assegnato ad
Alessandria e provincia, il
22% alla provincia di Biella, il
7% alla provincia di Vercelli e
il rimanente 20% ripartito
tra Vco e province di Novara
e Torino. Il resto dovrebbe
arrivare dall’Ue.
ALESSANDRO MONDO
«Il mio cuore è sempre rosso,
anzi: di più», aveva professato
orgogliosamente in Consiglio regionale, l’anno scorso, replicando agli attacchi di una consigliera dei Cinque Stelle. Ieri si è definito «comunista», strappando
l’ennesimo applauso alla platea
dei democratici riuniti alla Fondazione Sandretto. «Costruiamo il partito per l’Italia che cambia» si intitolava l’incontro presenziato da Matteo Orfini e Lorenzo Guerini, presidente e vicesegretario nazionale del Pd.
«Non finirò come Cota»
chiaro che si finisce
sulla strada di Cota,
mi dimetterei»
Esposito si scalda per il dopo Fassino
A fare «outing» politico è stato
ancora una volta Sergio Chiamparino, da un anno alle prese
con i disastrati conti della Regione e da qualche mese rincorso dal pastrocchio delle firme
false raccolte dal suo partito alle ultime elezioni. Vai a sapere
se, con il senno di poi, il governatore rimpiange la poltrona
più alta della Compagnia di San
Paolo. Di certo nelle ultime settimane non ha perso occasione
per marcare il punto sulle irregolarità sotto la lente del Tar e
della Procura.
tasse chiaro», nelle dichiarazioni
a seguire) che ci si mette sulla
strada che ha seguito la vicenda
di Cota, e di Bresso, un minuto
dopo arriverà a Laus la lettera
con le mie dimissioni». Cioè al
presidente del Consiglio regionale. «Non siamo attaccati alle poltrone», ribadisce più tardi ad un
operatore della tv.
«Pronto a dimettermi»
Ingorgo elettorale
È accaduto anche ieri: «Qualcuno strologa sulle date, ma non
c’è nessun giallo. Nel momento
in cui diventa chiaro («diven-
Difficile prevedere il futuro: dipenderà dagli sviluppi dell’inchiesta. Anche se lo stesso
Chiamparino ammette che
Tra i candidabili in Regione, in caso di elezioni, c’è il sindaco Fassino. Stefano
Esposito (nella foto con Lorenzo Guerini) in lista per le primarie per il sindaco
10
mesi
Da tanto
è in carica
il presidente
della
Regione
Sergio
Chiamparino
eletto a fine
maggio
2014
«qualche pasticcio c’è stato».
Non si sa nemmeno se sarà un futuro più o meno breve: le dimissioni potrebbero arrivare il 9 luglio «o giù di lì», come aveva detto
in Consiglio, per tornare al voto
«approfittando della finestra
elettorale autunnale». O ad ottobre, nuova ipotesi che nei giorni
scorsi Chiamparino non ha nè
confermato nè smentito, facendo
coincidere le elezioni anticipate
con le prossime amministrative.
Il partito
Un bel garbuglio:
se possibile, superiore a quello che
il partito vive nel
Sergio Chiamparino presente. Nè popresidente
teva sfuggire la
Regione Piemonte
presenza di Orfini
e Guerini, interpretata da molti
come il segno dell’attenzione con
cui i vertici nazionali seguono
una partita ricca di implicazioni.
mesi «Spero che Chiamparino possa
La data governare il Piemonte il più a lunentro la quale go possibile e che non siano neChiamparino cessarie le dimissioni - ha compotrebbe mentato Orfini -: vedremo cosa
decidere di emerge dall’inchiesta. «No comdimettersi: ment» di Guerini, che ha aperto
sempre che un altro fronte politico: ««Bisol’udienza del gna rivisitare il ruolo degli elettoTar, fissata il 9 ri e costruire un vero albo, oggi
luglio, non inesistente. Dobbiamo riconsetermini con gnare agli iscritti il ruolo di scelun rinvio ta dei segretari regionali».
3
Sergio Chiamparino si
è detto convinto che nella
raccolta delle firme qualche pasticcio è stato fatto.
n
I pretendenti
Prospettiva, quest’ultima, che
TORINO
perché «personalmente resto
convinto che si debbano lasciarli lavorare senza cercare
cavilli ma sviluppando le nostre tesi difensive».
a capire quali moduli siano stati
effettivamente alterati e possibilmente da chi. I risultati non
arriveranno prima di un mese.
La commissione interna
Le perizie calligrafiche
Dunque è sbagliato «che la politica anticipi le decisioni dei magistrati». Quei pm che proseguono nell’indagine partita dall’esposto del leghista Borghezio: gli indagati sono undici
(sette politici e quattro dipendenti del Pd) e la procura ha incaricato Rosanna Ruggeri, perito calligrafico, cui è stata affidata una consulenza che punta
pagina 12
La relazione della commissione
d’inchiesta interna del Pd dovrebbe invece arrivare prima. I
commissari si riuniranno praticamente ogni giorno fino a Pasqua. Ieri c’è stato un lungo
confronto con lo staff regionale,
compreso chi durante gli interrogatori in procura si è avvalso
della facoltà di non rispondere.
La presidente della Commissione, Rosanna Abbà, però, mette
subito le mani avanti: «Non siamo entrati nel merito dell’inchiesta e abbiamo solo cercato
di capire quali sono state le procedure». E spiega: «Adesso che
abbiamo capito come sono state fatte le cose a livello regionale dovremo capire che cosa è
successo nelle diverse province, soprattutto a Torino e Cuneo». L’obiettivo è «capire chi
ha fatto che cosa». E non è un
caso che Laus insista: «La scelta di Chiamparino rischia di diventare un atto di rinuncia dimostrativo perché tale sarebbe
senza che siano state chiarite le
responsabilità delle firme».
Regione Piemonte
ANSA 23/03/2015 12:30:00
Piemonte: Lega in piazza con Salvini, '#Chiamparinoacasa' - Cota,
'nessuna vendetta. Prepariamo elezioni su contenuti'
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - Sabato 28 marzo la Lega scende in piazza a Torino con il
segretario Matteo Salvini contro Sergio Chiamparino. '#chiamparinoacasa' è il titolo della
manifestazione, alla quale parteciperanno anche rappresentanze di Forza Italia e Fdi.
"E' evidente - ha sottolineato l'ex governatore del Piemonte Roberto Cota, segretario
della Lega Nord Piemont - che ci saranno le elezioni anticipate. Il Pd ha fatto annullare le
precedenti elezioni senza motivo e questo ha creato un precedente. Noi non cerchiamo
vendette, ci prepariamo politicamente alle elezioni". "Vogliamo denunciare le bugie di
Chiamparino - ha aggiunto - e ci prepariamo alla campagna elettorale con proposte di
contenuto. Prima si torna al voto e si elegge, questa volta democraticamente, un
presidente della Regione, meglio è per il Piemonte. Chiamparino è un falso mito e oggi si
squaglia come neve al sole".
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 9
Affari Istituzionali
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 13:49:00
Piemonte: Lega in piazza con Salvini, '#Chiamparinoacasa' (2)
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - La manifestazione sarà preceduta da una campagna di
affissioni con tre tipi di manifesti che intendono denunciare "le bugie di Chiamparino",
contrapponendo una frase virgolettata del governatore alle affermazioni della Lega. Fra i
temi, "firme false per Chiamparino alle elezioni regionali 2017 con sette indagati" e
"stangata Chiamparino, aumentano Irpef e bollo". Ma anche le "Dimissioni dal San Paolo
per candidarsi", contro la rinuncia alla politica annunciata in precedenza.
Alla
conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa hanno partecipato, oltre ai
parlamentari leghisti Stefano Allasia e Roberto Simonetti, i capogruppo di Lega e Forza
Italia in Regione Piemonte, Gianna Gancia e Gilberto Pichetto. "Ho raccolto l'invito a
partecipare - ha sottolineato l'azzurro - alla manifestazione ci sarà una nostra
delegazione e inviteremo i nostri militanti a dare il loro sostegno". (ANSA).
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 10
Affari Istituzionali
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 14:55:00
Tunisi: Gancia (Lega), ok cordoglio ma basta ipocrisia - Lega linciata
quando denunciava deriva fondamentalismo islamico
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Il rispetto e il cordoglio per levittime di Tunisi sono fuori
discussione, ma basta ipocrisia sulfondamentalismo". Lo afferma la capogruppo della
Lega in RegionePiemonte, Gianna Gancia, precisando che "l'oggetto delragionamento"
sono "i media e i politici che hanno linciato laLega quando aveva coraggiosamente
criticato la deriva delfondamentalismo islamico, non certo le vittime". "Tutti - rimarca
Gancia - erano in prima fila al funerale diCharlie Hebdo, le cui vignette estreme
andavano bene. Mentrequando noi diciamo la verità, tutti addosso alla Lega". "Per la
cronaca - aggiunge - proprio in queste settimane sonoimpegnata in numerosi convegni
sulla figura della donna comeantidoto all'avanzata del fondamentalismo islamico, però
guardacaso i media queste iniziative le snobbano". (ANSA).
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 11
Affari Istituzionali
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 15:14:00
Tunisi: Gancia (Lega), ok cordoglio ma basta ipocrisia (2)
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - La precisazione di Gancia arriva dopo la conferenza
stampa, nella quale l'ex presidente della Provincia di Cuneo si era espressa in termini più
forti. "Il cordoglio va bene - aveva detto - ma quelli che sono morti a Tunisi ci criticavano
affermando che eravamo razzisti. Lo dico anche se mi rendo conto che si tratta di
un'affermazione forte. Sulle nostre grida d'allarme, i fatti ci hanno dato ragione". (ANSA).
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Affari Istituzionali
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:01:00
Regioni: Piemonte; Mario Viano nuovo presidente Ires
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - Mario Viano, ex assessoreall'Urbanistica del Comune di
Torino, è il nuovo presidentedell'Ires, l'Istituto per le ricerche economiche e sociali
delPiemonte. Prende il posto di Enzo Risso, nominato dalcentrodestra nella passata
legislatura. La nomina ha avuto oggiil via libera della Giunta di Sergio Chiamparino, che a
Viano haaffiancato come vicepresidente Luca Angelantoni. (ANSA).
Rassegna del 24 marzo.pdf
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Affari Istituzionali
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:27:00
Tunisi: Gancia (Ln), 'morti ci criticavano';poi si corregge - Capogruppo
Lega in Piemonte, 'mi riferivo a media a politici'
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Il cordoglio va bene ma fra quelli che sono morti a Tunisi
c'è chi ci criticava affermando che siamo razzisti". Gianna Gancia, ex presidente della
Provincia di Cuneo e attuale capogruppo della Lega in Regione Piemonte, si è espressa
così oggi in conferenza stampa a Torino. Tema dell'incontro, tenuto nella sede del
gruppo alla presenza del segretario regionale leghista Roberto Cota, la manifestazione
'#Chiamparinoacasa' con Matteo Salvini che il Carroccio sta organizzando per sabato
prossimo nel capoluogo piemontese. "Mi rendo conto che si tratta di un'affermazione
forte - ha detto Gancia neppure un'ora prima dell'inizio dei funerali - ma sulle nostre grida
d'allarme contro il fondamentalismo islamico i fatti ci hanno dato ragione". Poco più
tardi la precisazione. "Il rispetto e il cordoglio per le vittime di Tunisi sono fuori
discussione - ha chiarito la capogruppo in una nota - ma basta ipocrisia sul
fondamentalismo". "L'oggetto del mio ragionamento - ha rimarcato- sono i media e i
politici che hanno linciato la Lega quando aveva coraggiosamente criticato la deriva del
fondamentalismo islamico, non certo le vittime". "Tutti - ha aggiunto - erano in prima fila
al funerale di Charlie Hebdo, le cui vignette estreme andavano bene. Mentre quando noi
diciamo la verità, tutti addosso alla Lega".(ANSA).
Rassegna del 24 marzo.pdf
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Affari Istituzionali
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:27:00
Regioni: Piemonte; M5s, venga rimosso direttore Ires
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Dopo la condanna a 2 anni dicarcere e 220 mila euro tra
spese legali e indennizzinell'ambito del processo Stamina", il Movimento 5 Stelle
chiedele dimissioni di Marcello La Rosa, direttore generale dell'Ires,(Istituto di Ricerche
Economico e Sociali), società interamentepartecipata dalla Regione Piemonte. "Senza
entrare nel merito delle vicende giudiziarie -affermano il capogruppo pentastellato in
Regione Giorgio Bertolae l'ex capogruppo Davide Bono - riteniamo doveroso
unavvicendamento ai vertici dell'Istituto e la conseguenterimozione dall'incarico di La
Rosa. Lanciamo un appello alConsiglio d'amministrazione affinché venga rinnovato un
ruolocosì importante, peraltro ricoperto dalla medesima persona perben 17 anni,
percependo uno stipendio di 192 mila euro lordi nel2013". "Allo stesso tempo aggiungono - riteniamo che la Giuntadebba fare adeguate pressioni politiche in tal
senso.Presenteremo un'interrogazione a risposta immediata per chiedereall'esecutivo
regionale se non ritenga necessario intervenire alpiù presto nei confronti di Ires
Piemonte". (ANSA).
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Affari Istituzionali
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:39:00
Tunisi:Gariglio(Pd), Le parole di Gancia sono sconcertanti - (V. 'Tunisi:
Gancia (Ln),'morti'...' delle 16.30)
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - "La parole di Gianna Gancia sonosconcertanti. Si tenga il
terrorismo fuori dallo scontropolitico". Lo afferma il capogruppo del Pd in Regione
Piemonte,Davide Gariglio, commentando le dichiarazioni della capogruppoleghista
sull'attentato terroristico a Tunisi. "Ci sono eventi - dice Gariglio - che devono essere
tenutifuori dallo scontro politico, è una questione di umanità. Dopola tragedia dei giorni
scorsi in Tunisia e il dramma dellefamiglie coinvolte - conclude - l'unico pensiero deve
essere lavicinanza alle vittime e l'impegno comune contro chi diffonde ilterrorismo nel
mondo". (ANSA).
Rassegna del 24 marzo.pdf
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Affari Istituzionali
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 20:19:00
ANSA/ Addio Torino a vittime Tunisi,'strage scuota coscienze' - Afef
piange tra folla. Polemica frasi Ln.Funerali anche a Novara
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - Un interminabile applauso, che si èsciolto in lacrime
quando le bare hanno varcato l'ingresso delSantuario mariano della Consolata, uno dei
luoghi di culto piùcari della città. Tutta Torino ha abbracciato per l'ultima voltaAntonella
Sesino e Orazio Conte, le sue vittime dell'attentatodi Tunisi. Una "strage di innocenti",
come l'ha definital'arcivescovo della monsignor Cesare Nosiglia, che deve"scuotere gli
animi". Un appello che fa a pugni con le parole(poi riviste) della leghista Gianna Gancia "il cordoglio vabene ma fra quelli che sono morti c'è chi ci criticavaaffermando che siamo
razzisti" - e con il dolore manifestato dauna tunisina doc come Afef: "Sono qui per dire
che il popolotunisino non ha colpe - afferma in lacrime - anche noi siamosconvolti...".
Dopo il corteo funebre per le vie della città, in prima filaai funerali, accanto alla vedova di
Orazio Conte in barella perle ferite riportate nell'attentato, il sindaco di Torino,
PieroFassino, il presidente della Regione Piemonte e del Consiglioregionale, Sergio
Chiamparino e Mauro Laus, il prefetto PaolaBasilone e il questore Salvatore Longo. E
ancora l'ambasciatoretunisino in Italia, Naceur Mestiri, e il console tunisino per ilNord
Ovest, Zied Bouzouita. Dietro, una chiesa gremita di gente:i parenti e gli amici delle due
vittime, ma anche tanti torinesiqualunque, per due giorni in fila davanti alla camera
ardenteallestita a Palazzo civico per quella che il sindaco Fassino hadefinito una
"straordinaria dimostrazione di solidarietà". "Comeabbiamo sconfitto il terrorismo negli
anni '70, grazie allamobilitazione della società torinese, saremo capaci dicontrastare
chiunque ci voglia colpire - è la convinzione delprimo cittadino - e lo abbiamo dimostrato
in questi giorni". Fuori dal Santuario le corone di fiori della Presidenza dellaRepubblica,
del governo italiano, della Camera e del Senato."Chi si serve della violenza e sceglie la
via del sangue,aggredendo cittadini inermi, non avrà mai la vittoria",sottolinea nella sua
omelia l'arcivescovo di Torino, secondo cui"l'Amore e la volontà di pace e di rispetto di
ogni personavinceranno avendo dalla propria parte la potenza di Dio". Lo stesso Dio
invocato da monsignor Franco Giulio Brambilla,vescovo di Novara, dove si celebrano i
funerali di FrancescoCaldara, altra vittima della follia del terrorismo. "Che
nessunareligione sequestri il tuo nome, lo usi contro l'altra e controgli altri - è
l'invocazione di monsignor Brambilla -. Tu nonpuoi diventare nostra proprietà, siamo noi
che ti apparteniamo,non possiamo abusare di te, del tuo nome santo". Nel Duomo di
Santa Maria Assunta c'è la compagna dellavittima novarese, Sonia Reddi, ferita anche lei
nell'agguato. Ec'è, simbolicamente, tutta l'Italia che in questi giorni si èstretta attorno alle
sue vittime. "Accogliere le famiglie cheabbracciano le salme dei loro cari morti a Tunisi
èun'esperienza che tocca profondamente il cuore - ha ricordato ilpremier Matteo Renzi
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Affari Istituzionali
alla Luiss School of governament - ma larisposta non è rinchiudersi ma scommettere su
quello che noiabbiamo come identità". (ANSA).
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Affari Istituzionali
CRONACA
TO
martedì 24 marzo 2015
5
TERRORE A TUNISI
IL CASO Il marito di Antonella: «Sono morti in guerra»
La Farnesina ai parenti
«L’allarme di attentati
scattato da tre giorni»
La rabbia delle famiglie nel giorno del dolore
«Situazione sottovalutata, si doveva evitare»
Enrico Romanetto
Stefano Tamagnone
Ô «Sono morti in guerra» dice Lorenzo
Barbero mentre aspetta che i feretri lascino
il Comune. Una guerra in cui l’ex moglie,
Antonella Sesino, e Orazio Conte si sono
trovati per caso, durante una vacanza, dentro un museo. «Qualcuno potrebbe tirare in
ballo il destino - si sfoga Barbero - dire che è
come andare al supermercato e trovarsi di
fronte a un folle che spara, ma in questo caso
non è così. Perché il folle del supermercato
fa parte di ciò che è imprevedibile, mentre
quello che è successo a Tunisi si poteva e si
doveva prevedere». L’ex marito di Antonella Sesino pensa a chi «avrebbe dovuto avvisare» i passeggeri della Costa Fascinosa
«che in Parlamento, lì a due passi, proprio
quel giorno si discuteva una legge sul terrorismo». E ritiene «inaccettabile» che non
sia stato fatto. Anche perché, prosegue, «i
pericoli erano noti, come mi hanno confermato dalla Farnesina. Mi hanno detto che
l’allarme terrorismo era stato lanciato da tre
giorni». E poi c’è quel tweet lanciato da un
account dell’Isis che pare sia partito dalla
Libia prima dell’attentato: “Sono in arrivo
buone notizie per i musulmani della Tunisia e uno shock per i miscredenti e gli
ipocriti, soprattutto per chi ritiene di essere
colto”. Perché nessuno gli ha dato il giusto
peso? Perché li hanno fatti scendere da
quella nave e non hanno annullato la tappa
a Tunisi? si chiede ancora Barbero e le
domande sono le stesse a cui provano a
trovare una risposta anche i «cuccioli» di
Antonella, Giacomo e Simone. «Non dovevano portarli lì, soprattutto se pensavano o
sapevano che poteva esserci dei pericoli.
Non riesco davvero a capire come possano
aver sottovalutato la situazione, pare che
abbiano incrociato anche delle persone armate nei pressi del museo. Avrebbero dovuto riportarli indietro» sottolinea Simone, il
secondogenito. Lui studia Scienze Motorie,
suo fratello Giacomo, invece, sogna un futuro da cuoco e nel messaggio di commiato
alla mamma ha ribadito la sua promessa:
«diventerò un grande chef solo per te».
All’interno del tempio crematorio al Monumentale risuonano le note di una canzone,
“Feelings”, vengono letti i versi della poesia
“Se muoio” di Pablo Neruda, dedicata ad
entrambe le vittime. La commozione è forte,
il dolore sembra insopportabile per alcune
amiche di Antonella. «Se ne è andata una
donna speciale, so che può sembrare la
solita dichiarazione retorica, ma avete sentito tutti le parole che le sono state dedicate». Sono quelle di un messaggio che stringe
il cuore. «Una promessa mi sento di farti:
non smetterò mai di sognare come mi dicevi
e mi chiedevi tu. Mai, mai, mai, mai».
DOLORE E RABBIA
«Sono morti in guerra» dice Lorenzo Barbero (qui
sopra con i due figli Simone e Giacomo) mentre
aspetta che i feretri lascino
il Comune. Una guerra in
cui l’ex moglie, Antonella
Sesino, e Orazio Conte si
sono trovati per caso, durante una vacanza, dentro
un museo. «Qualcuno potrebbe tirare in ballo il destino - si sfoga Barbero ma quello che è successo a
Tunisi si poteva e si doveva
prevedere». Nella foto a
destra, il dolore dei parenti di Orazio Conte dietro il
feretro che l’ha portato alla Consolata
IL PD: «PAROLE SCONCERTANTI»
La leghista Gancia: «Tra loro c’è chi ci dava dei razzisti»
D’accordo, probabilmente non voleva dire quello. Ma le
parole pronunciate dalla capogruppo della Lega in Regione,
Gianna Gancia, hanno sconcertato le coscienze, nel giorno
dei funerali dei martiri di Tunisi: «Il cordoglio va bene ma fra
quelli che sono morti a Tunisi c’è chi ci criticava affermando
che siamo razzisti». La capogruppo del Carroccio, dopo
aver definito l’Italia «un Paese di pecore e capre narcotizzate» e gli italiani «un popolo di debosciati» ha voluto concludere così il suo intervento in vista della minifestazione che
sabato porterà in piazza anche Matteo Salvini. «Mi rendo
conto che si tratti di una frase forte» ha poi ammesso, quasi
comprendendo il putiferio che sarebbe esploso da lì a poco.
Tanto da dover ribadire il suo concetto in una nota ufficiale
poche ore dopo: «Il rispetto e il cordoglio sono fuori discussione, ma basta ipocrisia sul fondamentalismo. Il rispetto e
il cordoglio sono fuori discussione, ma basta ipocrisia sul
fondamentalismo. L’oggetto del mio ragionamento in conferenza stampa erano i media e i politici che hanno linciato
la Lega quando aveva coraggiosamente criticato la deriva
del fondamentalismo islamico, non certo le vittime di Tunisi. Tutti naturalmente in prima fila al funerale di Charlie
Hebdo, le cui vignette estreme andavano bene; mentre
quando noi diciamo la verità, tutti addosso alla Lega». E a
tentare di metterci una pezza ci aveva già pensato anche il
segretario piemontese del Carroccio, l’ex governatore Roberto Cota: «Il dolore non ha colore, ma bisogna avere un po’
di dignità. Se dobbiamo fronteggiare l’Isis la colpa è delle
politiche lassiste sull’immigrazione sulla mancata difesa
della nostra identità. Qualcuno dovrebbe fare un po’di autocritica». «La parole di Gianna Gancia sono sconcertanti - ha
ribattuto a distanza il segretario Pd Davide Gariglio. Si tenga
il terrorismo fuori dallo scontro politico».
[p.var.]
RETROSCENA Proseguono le inchieste aperte sulla strage. Arrestato poliziotto del Bardo
L’avviso di Costa consegnato ai passeggeri
«Fate attenzione evitando i raduni pubblici»
Ô ”Al pari di altre metropoli
internazionali, Tunisi può
presentare questioni di sicurezza localizzate, soprattutto
se decide di fare una visita a
terra di sua iniziativa. In tale
circostanza le consigliamo di
prestare attenzione, evitando
i raduni pubblici e rivolgendosi alle autorità se dovesse
notare qualcosa di sospetto”.
È quanto si legge in un opuscolo distribuito ai passeggeri della Costa Fascinosa il
giorno precedente all’attacco
terrorista e firmato dal comandante Ignazio Giardina.
Nel foglio si sottolinea che
Tunisi “presenta numerosi
siti e attrazioni di interesse
turistico” e si chiude augurando “una piacevole visita
in Tunisia”.
L’opuscolo, probabilmente,
verrà acquisito tra gli atti
dell’inchiesta aperta dalla
L’AMBASCIATORE
«Determinati a sradicare i terroristi»
Siamo «determinati a sradicare il terrorismo e
chiediamo all’Europa di non lasciarci soli, ma di
avere fiducia nella nostra giovane democrazia».
Così l’ambasciatore tunisino in Italia, Naceur Mestiri, nel corso della commemorazione in Consiglio
comunale, a Torino, delle vittime italiane dell’attentato di Tunisi. «Questi terroristi - ha aggiunto
Mestiri, che ha incontrato il sindaco Piero Fassino
e visitato la camera ardente allestita in sala delle
Colonne - volevano colpire il cuore dell’economia
tunisina, infliggendo così un colpo fatale alla noprocure di Roma e Genova
per stabilire se ci siano responsabilità. Intanto, proseguono le indagini a Tunisi,
dove il primo ministro, Habib
Essid, ha licenziato il capo
della polizia e ha azzerato i
vertici della sicurezza nella
Rassegna del 24 marzo.pdf
stra vita. Ma grazie alla solidarietà dell’Europa, la
pace e la libertà possono trionfare sul terrorismo».
Per la Tunisia oggi è importante «una solidarietà
pratica e consistente - ha concluso il diplomatico,
che ha poi partecipato alle esequie alla Consolata
con il console generale di Tunisia a Genova e con
l’ex modella Afef - per far fiorire i nostri principi di
libertà. Serve un aiuto urgente dal punto di vista
economico e serve rafforzare il partenariato economico con i paesi europei».
[s.tam. ]
capitale. Intanto, è stato arrestato il poliziotto che aveva
abbandonato il servizio di
guardia all’esterno del museo
poco prima dell’attacco, spianando la strada ai due terroristi. Il giudice istruttore di Tunisi incaricato dell’inchiesta
sta interrogando testimoni e
agenti di polizia in servizio il
giorno dell’attentato, per ricostruire le fasi della strage e
individuare le responsabilità. Il provvedimento di fermo
nei confronti dell’agente, incaricato di presidiare l’in-
pagina 19
L’avviso distribuito ai passeggeri della Costa Fascinosa
gresso del museo, è stato
emesso al termine dell’interrogatorio davanti al magistrato. Il presidente del Paese
nordafricano ha anche dichiarato, in un’intervista rilasciata alla Cnn, che «i terroristi del museo del Bardo in-
dossavano giubbotti esplosivi che non sono riusciti a far
detonare poiché uccisi dalle
forze speciali prima che potessero farlo». Se fossero riusciti a farlo, ha detto Beji Caid
Essebsi «sarebbe stata una
strage ancora più grande».
Affari Istituzionali
10
martedì 24 marzo 2015
CRONACA
TO
IL CONVEGNO
Fratelli d’Italia guarda alle regionali: «Ma servono le primarie»
Il ricordo di un centrodestra che si presenta in ordine
sparso alle regionali è ancora scolpito nella memoria
di tutti. E Fratelli d’Italia, che contro Sergio Chiamparino candidò Guido Crosetto dopo il tira e molla con
Forza Italia e Ncd, non vuole ripetere gli errori del
passato. Pur non rinunciando a sventolare la bandiera delle primarie. Già pregustando la possibilità di
vedere indette elezioni regionali a causa delle supposte irregolarità sulle firme, il partito erede della tradizione di Alleanza Nazionale è tornato a confrontarsi al
suo interno, sotto l’egida del suo neo-commissario
regionale Andrea Dalmastro delle Vedove. «Vogliamo
ricostruire l'unità del centrodestra attraverso un patto con gli elettori e, per farlo, il passaggio obbligato
sono le primarie di coalizione per Torino e per il Piemonte - ha spiegato nel dettaglio Dalmastro -. Vogliamo richiamare il centrodestra alla necessità di essere
davvero opposizione, per coinvolgere il centrodestra
nella costruzione di una vera alternativa di governo si
deve accettare il principio basilare delle primarie di
coalizione». «Anche perché il Pd è ormai travolto dagli
scandali - ha spiegato l’ex portavoce regionale Ago-
stino Ghiglia -. Hanno falsificato l’infalsificabile e devono fare i conti con la questione morale dei gettoni
facili nelle circoscrizioni. Ma date le premesse, è
chiaro che il centrodestra non può più presentarsi in
ordine sparso. A patto, però, di passare attraverso le
primarie di coalizione. E questo vale tanto per le regionali quanto per le comunali del 2016. A un anno di
distanza dal voto mi pare che ad avere ragione fossimo noi. E non quei partiti che, rifiutando le primarie,
non hanno poi raccolto consensi esaltanti».
[p.var.]
IL CASO Sabato manifestazione in piazza con Salvini: «Centrosinistra a casa»
Ô La Lega Nord non ha dubbi: il voto anticipato in Regione è uno scenario tanto verosimile da apparire scontato.
Perché il ricorso sulle supposte firme false nella presentazione delle liste a sostegno a
Sergio Chiamparino avrebbe
innescato un conto alla rovescia ormai inarrestabile. E
poco importa che i piemontesi saranno chiamati alle urne
a ottobre oppure a novembre:
il Carroccio la sua campagna
elettorale la apre già questo
sabato, portando in piazza
anche il suo leader nazionale
Matteo Salvini. Ritrovo in
piazza Solferino. Parola d’ordine, Chiamparino a casa.
Ci crede fino in fondo, l’ex
governatore e attuale segretario nazionale del partito Roberto Cota. Al punto da mettersi alla testa dell’intero
centrodestra, chiamando a
raccolta anche gli alleati di
Forza Italia e di Fratelli d’Italia. «Una manifestazione
aperta a tutti - ha aggiunto
Cota - per sfatare un falso
mito, quello di Sergio Chiamparino, nato nel 2006 e che
ora si sta squagliando di fronte all’immobilismo assoluto
La Lega si prepara al voto
«Elezioni ormai scontate»
La capogruppo Gianna Gancia, il coordinatore Fi Gilberto Pichetto, l’onorevole Simonetti, Roberto Cota e l’onorevole Allasia
della sua politica. I suoi unici
atti concreti sono stati l’aumento delle tasse e il peggioramento della nostra Sanità.
Ben’inteso, noi non cerchia-
mo vendette. Piuttosto puntiamo sui contenuti: parlare
dei territorio, dar loro la possibilità di raccontare quello
che non va, coinvolgere tutti
quelli che non credono in
Chiamparino e che vogliono
abbattere una dittatura che
nega qualunque rappresentanza ai territori». «Perché
Chiamparino ha disatteso il
suo mandato di difendere
l’identità piemontese» ha aggiunto l’onorevole Roberto
Simonetti. «Senza dimenti-
care gli scandali, dai Murazzi
a Soria» ha concluso il suo
collega in Parlamento Stefano Allasia.
Linea condivisa più o meno
in maniera granitica anche
dagli alleati del centrodestra.
Il più convinto pare essere il
capogruppo in Comune e Regione di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone, non esita a
«rendere onore» all’iniziativa del Carroccio contro «una
politica intollerabile, fatta di
promesse non mantenute e di
fregature garantite». E se «il
silenzio del Movimento 5
Stelle» stupisce Marrone, il
coordinatore regionale di
Forza Italia, Gilberto Pichetto, sottolinea come «dopo un
anno non si capisca né dove
Chiamparino voglia andare a
parare né quali siano gli effetti della sua politica economica». «La sua è una azione
della non scelta - ha aggiunto
Pichetto, che ha annunciato
la presenza di una pattuglia
azzurra alla manifestazione
di sabato - e questo si riverbera anche sui gangli più vitali
della Regione, a cominciare
dalla Sanità».
[p.var.]
IL DIBATTITO Il presidente del consiglio: «Sarebbe un danno enorme»
Laus è contro le urne anticipate
Quadrato attorno a Chiamparino
Ô Sergio Chiamparino, memore anche della sorte toccata al suo predecessore, l’ha
sempre detto: non mi farò
cuocere a fuoco lento aspettando che sia un verdetto a
dire se la mia giunta potrà o
meno continuare a lavorare.
Un gesto, da molti visto come
una dimostrazione di rispetto nei confronti dei piemontesi, che nella riunione del
partito convocata ieri al provinciale del Pd il presidente
del consiglio regionale, Mauro Laus, ha chiesto di rivedere. «Sul piano personale, l’ho
detto ai tempi e lo ripeto oggi, la sua posizione è legittima e condivisibile - ha di-
chiarato Laus all’assemblea . Ma il suo ruolo istituzionale
gli impone un senso di responsabilità che va oltre la
sua persona: questo governo
regionale ha intrapreso infatti un doloroso quanto necessario percorso di riforme che
rischia di essere compromesso irrimediabilmente da una
nuova campagna elettorale.
Ed è bastato l’annuncio di
un’intenzione a farci ripiombare nel clima che precede il
voto, un clima che porta con
sé incertezza e disorientamento, un clima che prelude
alla paralisi, esattamente
quella paralisi di cui il Piemonte e i piemontesi non
hanno alcun bisogno».
Il ragionamento di Laus è
molto diretto: la vittoria di
Chiamparino è stata talmente luminosa che la sua posizione non può essere confusa
con quella di Cota. E allo
stesso modo, un suio addio
sarebbe devastante per la nostra comunità. «Ci sono dei
legali - ha aggiunto - è sarà
loro compito capire se e
quando sarà il momento di
lasciare. Ora però dobbiamo
fare quadrato attorno a lui. E
lo dico anche alla società civile: la sua permanenza alla
guida della Regione è di primario interesse pubblico».
[p.var.]
LA PROPOSTA DEL PD
«Contingentate il traffico al Frejus»
Contingentare il traffico pesante sull’autostrada A32
del Frejus in previsione dell’apertura al transito del
raddoppio del traforo. A chiederlo è il Pd, che su questo tema presenterà in Consiglio regionale una interrogazione alla giunta Chiamparino a firma del consigliere valsusino Antonio Ferrentino. L’iniziativa è stata
presentata ieri da Ferrentino e Davide Gariglio, capogruppo in Regione e segretario del Pd piemontese. «Le
pressioni della Valle d’Aosta e della Svizzera in difesa
delle loro vallate - ha sottolineato Gariglio - sono molto
forti, e questo potrebbe andare a scapito della Valle di
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Susa». «Il pericolo - ha spiegato Ferrentino - è che il
traforo del Frejus diventi per i Tir il modo migliore per
superare senza ostacoli le Alpi. Contro questo scenario parte oggi un lavoro politico-istituzionale che porterà a breve un convegno di approfondimento che
coinvolgerà anche la Francia e la Svizzera». Nino Boeti, consigliere Pd e vicepresidente del consiglio, ha
aggiunto che «un secondo tunnel autostradale al Frejus, se inteso come seconda canna di transito, non è
compatibile con la realizzazione della Torino-Lione».
[al.ba.]
Affari Istituzionali
TORINO 3
Martedì 24 marzo 2015 il Giornale del Piemonte
Emma Basile
I FUNERALI Il grande abbraccio di Torino alle vittime
Incontro
UnlungoapplausohaaccoltolesalmediOrazioConteeAntonellaSesino,levittimetorinesi dell'attentato di Tunisi, nel
SantuariodellaConsolata,aTorino, dove sono stati celebrati i
funeralidall'arcivescovodelcapoluogo piemontese, monsignor Cesare Nosiglia. «Mai soli» è lo striscione appeso alla
cancellata del Santuario. Tra
gli omaggi floreali, le corone
delgoverno tunisino,del presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, edel Governo, oltre
che quelle di Camera e Senato.
Nelle prime file del Santuario,
accantoallefamiglieeaiparentidelle vittime, il sindaco di Torino,PieroFassino,ilpresidentedellaRegionePiemonte,Sergio Chiamparino, e del Consiglio regionale, Mauro Laus. A
rappresentare il governo c'è il
viceministro alla Giustizia, Enrico Costa. Presente in chiesa
anche Carolina Bottari, la dipendente comunale ferita nell'
attentato in cui ha perso la vita
ilmarito,OrazioConte.Ladonna, che è ricoverata all'ospedale Cto di Torino per le ferite riportate nella strage, è stata trasferitain ambulanza al Santuario della Consolata. La donna,
dipendente del Comune di Torino, è poi tornata in ospedale,
per essere ricoverata nel reparto di Ortopedia del Cto diretto
da Alessandro Massè. E mischiata tra il pubblico, per un
omaggio silenzioso, anche l’ex
modella tunisina Afef.
Poi migliaia di cittadini, torinesi che in questi due giorni si
sono stretti intorno ai familiari
dellevittimeechefinoaierialle
13 hanno sfilato nella camera
ardenteallestitaaPalazzoCivico. Parole dure e di riscatto
quelle pronunciate nel corso
dell’omeliadamonsignorNosiglia:«Chi siservedella violenza
esceglielaviadelsangue,aggredendo cittadini inermi, non
avràmailavittoria.Lastragedegli innocenti che si è rinnovata
in questi giorni - è il monito scuota la coscienza di ogni uomodibuonavolontà:l'Amoree
lavolontàdipaceedirispettodi
ognipersonavincerannoavendo dalla propria parte la potenza di Dio».
Non solo. Nosiglia ha voluto
parlare anche di speranza.
«Speranza che va sostenuta da
un concreto e condiviso impegno che rinnovi profondamenteilnostro sistema di mentalità
e stile di vita che abbiamo promossoinquestidecenni».«Perché questo cambiamento - ha
aggiunto - è oggi la più grande
sfida della nostra società occidentale, indebolita dal consumismo dell'avere sempre di
più, che ha illuso che la felicità
Nosiglia: «Chi serve
la violenza non vincerà»
L’ambasciatore:
«Il nostro popolo
non ha paura»
Alla Consolata le esequie di Orazio Conte e Antonella Sesino
In barella Carolina Bottari, la dipendente comunale ferita
CORDOGLIO
Un lungo applauso ha accolto
alla Consolata i feretri dei due
torinesi morti nell’attentato di
Tunisi
dipendesse dal possesso di beni,disoldiedipotere,unasocietà dove cresce la solitudine e la
noiadiunavitasenzaregoleetiche condivise, una società saziae stanca chesta perdendo la
sua anima culturale e spirituale».
MonsignorNosigliahapoirichiamato le parole di Papa
Francesco «che ci sta indicando vie molto concrete su cui ritrovarci come credenti di varie
religioni e non credenti, uomini e donne di buona volontà: si
tratta di imparare e andare a
scuoladaipoveri,immergendosi nelle periferie esistenziali e
condividendo le miserie di chi
abitasituazionidigravedisagio
edifficoltàevienespessoconsideratouno scartooun pesoper
lacomunità.Dalìsideveripartire per promuovere una società
più giusta, equa e solidale, che
non lasci alcun spazio alla violenza, nessuna giustificazione
perilprevalerediideologieculturali, religiose o sociali che dividonoeinnalzanomuri,làdove invece occorre gettare ponti
di amore, di incontro e di collaborazione,perperseguire uniti
ilbenecomunerispettoalbene
individualedellaproprianazione, religione o cultura».
Da qui l’invito di Nosiglia a
credere in un mondo «fondato
su comportamenti individuali
e collettivi orientati all'amore e
non all'egoismo,al servizio dei
fratelli che subiscono prove ingiusteosofferenzefisicheomorali, piuttosto che al culto di se
stessi. Così il sacrificio dei cari
defunticheoggipiangiamo-ha
concluso-nonsaràstatovanoe
porterà molto frutto». Al termine della cerimonia hanno presolaparolaifamiliaridellevittime.«Sognavadidiventarenonna e di giocare con i nipotini»
hadettoloziodiAntonellaSesino.Lozioharicordatolanipote
con parole commoventi: «Fai
buon viaggio Antonella e cerca
dinondimenticarci».Eancora.
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Si rende noto che è stato inviato alla
G.U.U.E., in data 10.03.2015, ed è in
fase di pubblicazione sulla G.U.R.I., sul
sito del Ministero delle Infrastrutture
www.serviziobandi.llpp.it/appalti,
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sito regionale www.regione.piemonte.
it/oopp e sul sito dell’Ateneo (www.
uniupo.it/Alta formazione, Aziende, Lavoro/bandi di gara e appalti/forniture),
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pagina 21
«ConmiofratelloOraziocondividevamo che la fede, senza la
ragione,fafareall’uomolepeggiori atrocità. Non serviva questo per averne la conferma», ha
dettoilfratellodiOrazioConte.
Nelle stesse ore a Novara sono
staticelebratidalvescovo,monsignor Franco Giulio Brambilla, i funerali della terza vittima
piemontese, Francesco Caldara. In prima fila accanto alla
mammadiFrancescoancheSonia Reddi, la compagna ferita
durante l’attentato. La coppia
erapartitaincrocieraperfesteggiareilcompleannodilei,oraricoverata all’ospedale di Novara.
Quello tunisino è «un popoloferito»,mache«nonhapaura».Lohadettol'ambasciatore tunisino in Italia, MestirNaceur,aTorinoperrendereomaggioallevittimeitaliane dell'attentato del museodelBardo.L'ambasciatore Maceur ha incontrato il
sindacodiTorino,PieroFassino, e i famigliari delle due
vittimeallacameraardente,
chesiè chiusaalle13inpunto. Il diplomatico ha rivolto
anche «un pensiero a tutti
gliamiciitalianiferitiaTunisi,sperandoinunalororapidaguarigione».«Il18marzo
rimarrà per il nostro Paese
una giornata nera - ha detto
-perchéilterrorismohacolpito la democrazia, la civiltà
eilturismo.Noiperònonabbiamopaura-hasottolineato l'ambasciatore -: siamo
determinatiadandareavantinellalottacontroilterrorismo, così come peraltro ha
già detto il nostro Presidente, Beji Caid Essebsi. Siamo
ormai in guerra. Di fronte al
terrorismo, dobbiamo avere una strategia, contando
siasullenostreforze,sia rafforzandoinostrirapportiinternazionali, in particolare
congliamiciitaliani».Eoggi
a Tunisi è in programma
una «grande marcia dei popoli contro il terrorismo»,
che si concluderà davanti al
Museo del Bardo. La marcia
aprirà a Tunisi il Forum Sociale Mondiale, che si concluderà il 28 marzo e per il
quale, secondo i promotori,
sono attese 70mila persone
datuttoilmondo.Foltaladelegazione dall'Italia.
AVVISO AL PUBBLICO
Richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale
alla Città Metropolitana di Torino
(ai sensi della legge regionale n.40/1998 e smi e del D.Lgs. 152/2006 e smi)
“IMPIANTO IDROELETTRICO SU BRIGLIA ESISTENTE DEL FIUME STURA DI LANZO a valle del ponte
Ferdinando di Savoia”
Il proponente EGEA NEW ENERGY S.p.a., con sede legale in Via Vivaro 2 ad Alba (CN),
PREMESSO che:
- ha presentato domanda di pronuncia di compatibilità ambientale al Servizio Tutela e Valutazioni Ambientali della Città Metropolitana di Torino ai sensi dell’art.12 della l.r. n. 40/1998
e smi;
- l’opera in progetto consiste: in un impianto idroelettrico puntuale, ad acqua fluente, sul Fiume Stura
di Lanzo;
- l’opera in progetto è localizzata: in Comune di Torino presso la briglia esistente del ponte
“Ferdinando di Savoia”;
- la tipologia dell’opera in progetto rientra nella categoria della l.r. n.40/1998 e smi n. 41
dell’allegato B2: impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superiore a 100 kW oppure alimentati da derivazioni con portata massima prelevata superiore
a
l tr al econdo er le der a on local ate n ona
come dein ta dalla d r del
n
o la cu e one d pre a ottende un ac no d uperic e m nore o
uguale a 200 km², la soglia inferiore è ridotta a 140 l/s. Sono comunque esclusi gli impianti
destinati all’autoproduzione aventi potenza installata inferiore o uguale a 30 kW - valore
costante da assumere, indifferentemente dalla localizzazione o meno in area protetta (*)
(vedi cat. B1, n. 21):
- l’opera è sottoposta a procedimento di valutazione d’incidenza ai sensi di quanto previsto
dal DPR 357/97 e dal DPR 120/2003 e smi;
RENDE NOTO che il progetto è consultabile sul sito web della Città Metropolitana di Torino:
http://www.cittametropolitana.torino.it/ambiente_cm/via/deposito_progetti/index
e che eventuali istanze, osservazioni o pareri possono essere presentati entro 60 gg dalla
pubblicazione del presente comunicato all’indirizzo [email protected] m ente della tt
etropol tana d
no.it o pre o l’ fic o epo to ro ett
or no cor o n lterra
or no e pre o l’ fic o epo to ro ett del omune
di Torino.
Per EGEA NEW ENERGY Spa - Massimo Cellino
AVVISO AL PUBBLICO
Richiesta alla Provincia di Cuneo di pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del D.Lgs. 3 aprile
2006, n. 152 e s.m.i. e della L. R. 14 dicembre 1998, n. 40 e s.m.i.
VARIANTE AL PROGETTO DI COLTIVAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE DELLA CAVA RABARI’
IN TERRITORIO DI FRABOSA SOTTANA E ROCCAFORTE MONDOVI’
Il sottoscritto BONELLI Giorgio nato a Mondovì il 04/09/1947 ed ivi residente in Via G.B.
Ressia, 35, in qualità di procuratore per l’attività della SILVER s.r.l., avente sede in Vernante (CN), località Tetti Filibert, Partita IVA n. 00749750048 e Codice Fiscale 00181090044,
ha presentato alla Provincia di Cuneo domanda di pronuncia di compatibilità ambientale
relativa alla Variante al progetto di coltivazione e recupero ambientale della Cava Rabarì,
destinata alla produzione di quarzite per vetreria, i cui impatti principali riguardano suolo,
vegetazione e paesaggio, localizzata nei Comuni di Frabosa Sottana e Roccaforte Mondovì
(CN), località Frazione Miroglio – Case Friosa, in quanto esso rientra nella categoria progettuale n. 59 dell’Allegato B2 “cave e torbiere con materiale estratto inferiore a 500.000 m3/
anno e con uperic e ntere ata nfer ore o u uale a
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SI RENDE NOTO c e cop a del pro etto dein t o dello tud o d mpatto m entale e della
nte n l n ua o non tecn co ono depo tat per la pu l ca
one pre o l’ fic o eposito Progetti della Provincia di Cuneo – Corso Nizza, 21 – Cuneo (orario: lun. mart. ven.
9-12; giov. 14.30-16.30) e presso le sedi dei Comuni di Frabosa Sottana (orario: lun. mart.
merc. gio. ven. 9-12) e Roccaforte Mondovì (orario: merc. gio. 9.30-12.30).
La predetta documentazione è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico
per 60 gg. dalla presentazione dell’istanza. Nel medesimo termine potranno essere presentat n forma cr tta all’ fic o epo to ro ett della ro nc a d uneo
or o
a
– 12100 Cuneo e entual o er a on nforma on e contr ut tecn co c ent ic
Affari Istituzionali
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II
TORINO CRONACA
la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Il giorno del lutto
Addio alle vittime di Tunisi
Nosiglia: “Chi compie stragi
non avrà mai la vittoria”
Il figlio dell’impiegata: “Mamma, diventerò un grande chef”
Afef ai funerali: “Il mio Paese mi ha chiesto di essere qui”
<DALLA PRIMA DI CRONACA
DIEGO LONGHIN
I VOLTI
L’IMPIEGATA
Antonella Sesino
dipendente
del Comune
di Torino
IL TECNICO
Orazio Conte
tecnico
informatico
originario di Ivrea
IL PENSIONATO
Francesco Caldara
ex autista novarese
ucciso sul pullman
turistico al Bardo
OCO prima delle 14 alla Consolata è arri-
P
vata in ambulanza dal Cto anche la moglie di Orazio Conte ferita durante l’attacco al Bardo, Carolina Bottari, che ha seguito in barella il funerale del marito. A celebrare
le esequie l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia. «La strage degli innocenti che si è rinnovata in questi giorni scuota la coscienza di ogni
uomo di buona volontà — ha detto Nosiglia durante l’omelia — ci renda tutti più consapevoli che chi si serve della violenza e sceglie la via
del sangue aggredendo cittadini inermi non
avrà mai la vittoria». Vicino alle famiglie il sindaco Piero Fassino e il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, oltre a consiglieri regionali e comunali, il viceministro alla Giustizia del governo Renzi, Enrico Costa, il prefetto
Paola Basilone, l’ambasciatore tunisino in Italia, Mestir Naceur, e il console Zied Bouzouita.
Tra la gente anche Afef, l’ex modella italo-tunisina, che è venuta per rendere omaggio alle
vittime: «Sono sconvolta. Erano nostri ospiti e
sono morti nel nostro Paese. Sono qui perché la
AFEF CON L’AMBASCIATORE TUNISINO
La moglie di Marco Tronchetti Provera con
l’ambasciatore tunisino con l'ambasciatore Mestir
Naceur e il console Zied Zouita
Quasi in contemporanea le esequie a Novara di Francesco Caldara, l’altra vittima piemontese del Bardo, officiate dal vescovo Franco Giulio Brambilla: «Francesco era uno di noi,
anzi è uno di noi, uno come noi. Ognuno di noi
poteva essere là, come lui. La sua morte ci tocca profondamente, ci scuote e ci sconvolge perché assurda. Un uomo che ha guidato tutta la
Alle esequie partecipano Fassino
Chiamparino, il viceministro della
Giustizia Costa. A Novara
le esequie dell’ex autista di bus
Tunisia mi ha chiesto di rappresentare il nostro Paese. Stiamo lottando tutti i giorni con
questi mostri, ma non sappiamo come fare perché sono vigliacchi che si nascondono».
I momenti più toccanti alla fine delle esequie. Prima ha preso la parola lo zio di Antonella Sesino, che ha ripercorso brevemente la
vita della nipote, e ha svelato un «piccolo segreto: avrebbe voluto diventare nonna ma non
ha potuto farlo perché glielo hanno impedito».
Voce rotta dal pianto. «Può darsi che il suo tempo su questa terra fosse finito perché altrimenti non mi spiego come una mano armata
abbia potuto metter fine all’esistenza di una
donna inerme in modo così inumano e brutale.
Fai buon viaggio Antonella». I primi applausi
spontanei della gente. Poi ha preso la parola il
fratello di Orazio: «Con lui condividevo un pensiero, l’idea che la fede, senza la ragione, fa fare all’uomo le peggiori atrocità. Non avevo bi-
Il fratello di Orazio: “Lui pensava
che la fede senza la ragione fa fare
solo atrocità”. Lo zio di Antonella
“Voleva diventare nonna”
sogno di questa conferma caro fratello». Anche Aldo Turati, con cui Orazio aveva fondato
l’Asic, l’azienda informatica di Ivrea, ha voluto ricordare l’amico e collega: «Era un ostinato
del lavoro — racconta — poteva dimenticare
gli occhiali, il portafoglio, ma mai il computer
portatile. Questa volta lo aveva però lasciato a
casa, voleva stare con Carolina, passare una
crociera in pace. Orazio era geniale. Una brava
persona, come mi ha ripetuto la stessa Carolina quando mi ha chiamato venerdì sera da Tunisi». Altri applausi.
vita bus, ha perso la vita proprio su un pullman,
per la mano sconsiderata di fanatici che follemente hanno sequestrato il nome di Dio».
A Tunisi, ricoverata nell’ospedale militare,
è rimasta Anna Abagnale, dipendente dell’ufficio Patrimonio del Comune di Torino che non
è nelle condizioni per essere rimpatriata. È probabile che un team di medici, in accordo con Costa Crociere, parta nelle prossime ore per verificare il suo stato di salute.
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L’ALTRA DIPENDENTE COMUNALE FERITA AL BARDO È STATA ACCOMPAGNATA IN AMBULANZA ALLA CONSOLATA E ASSISTITA DA UN MEDICO
Il dolore di “Carla”, distesa in barella davanti al feretro del marito
Accanto a lei c’erano i tre
figli. La donna non ha
mai smesso di piangere
A chi si avvicina per farle
le condoglianze risponde
soltanto con un “Ciao”
ALLA barella su cui è stesa,
a pochi passi dalla cattedra dell’arcivescovo, fissa senza lasciarla con lo sguardo
un solo momento la bara di suo
marito Orazio, il violino che la
copre, i fiori che sembra vi sboccino sopra. È l’ultimo saluto, l’ul-
D
timo ed estremo atto di amore al
quale Carolina Bottari, l’impiegata comunale torinese ferita
dai terroristi al museo del Bardo, non poteva mancare. Non
poteva non esserci, nonostante
abbiano dovuto portarla dal Cto
su un’ambulanza, assistita da
un medico e da una infermiera.
Carla, come la chiamano in famiglia, e non Carolina come all’anagrafe, ha attaccata al braccio una flebo. Col sinistro — l’unico arto risparmiato dai proiettili dei terroristi — tiene il fazzoletto che il cognato le passa senza requie. Si asciuga le lacrime,
ed è l’unico gesto che ha un ritmo, perché il pianto non si fer-
Rassegna del 24 marzo.pdf
IN BARELLA
Carolina
Bottari ha
assistito ai
funerali del
marito in
barella dopo
essere stata
portata al
santuario con
l’ambulanza
(Fotoservizio
di Alessandro
Contaldo)
pagina 22
ma mai. Il dolore è troppo forte.
«È disperata. È disperata», racconta più tardi sua zia, che prima che ripartisse per l’ospedale
è andata a salutarla nel cortile
della Consolata, dove l’ambulanza aspetta che tutti abbiano
finito di salutarla. Ed è un coro:
«Ciao Carolina, ciao». Lei muove
il braccio, e piange.
In chiesa i figli Davide, Marco
e Nadia non si allontanano da lei
un istante: oltre al ricordo del padre, quella «mamma coraggiosa» che ha avuto la forza, già ferita, di dare l’allarme, è l’unica
cosa che resta loro. Stanno ritti
attorno alla barella, la accarezzano, mentre lei, Carolina, pian-
ge e prega. Piange e prega «padre nostro», quasi sussurrandolo, come un sussurro è il «ciao»,
l’unica parola che il filo di voce rimastole in gola le consente di dire a parenti, amici e colleghe che
alla fine del funerale si avvicineranno quasi in processione. Carolina piange. Non fa altro se
non annuire quando dall’ambone il collega e amico del marito,
Aldo Turati, prende la parola
per ricordare che «brava persona» fosse Orazio. Le stesse parole di Carolina in questi giorni di
dolore immenso: «Era una brava persona, Orazio. Era bravo».
(g. g.)
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Affari Istituzionali
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la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015
III
PER SAPERNE DI PIÙ
Altre notizie e immagini
su torino.repubblica.it
DICHIARAZIONE SHOCK DELLA CAPOGRUPPO LEGHISTA IN REGIONE, GIANNA GANCIA: “DISPIACE PER I MORTI, MA...”. POI CORREGGE
“Sono quelli che ci chiamavano razzisti”
L
O SCIVOLONE è rovinoso, e a poche ore dai funerali dei
due torinesi uccisi al museo del Bardo le parole della
leghista Gianna Gancia sono uno shock: «Mi spiace
per i morti a Tunisi — ha detto — ma tanti di loro ci
criticavano, ci davano dei razzisti: mi rendo conto che si
tratta di un’affermazione forte». Se ne sarà pure resa
conto, ma pochi minuti dopo la sortita fatta davanti al
segretario del suo partito Roberto Cota, durante
l’annuncio della manifestazione con Matteo Salvini di
sabato prossimo, la capogruppo della Lega in Regione è
stata costretta a correggere il tiro. Per poi ritornare, più
tardi, a mettere un’altra pezza anche peggiore del buco.
Di fronte al volto impallidito di Cota e all’imbarazzo
generale la consigliera ex presidente della Provincia di
L’INTERVISTA
GABRIELE GUCCIONE
G
Gancia non si è
espressa in maniera completa, tanto che poi le è stato chiesto, e l’ha fatto, di chiarire la sua posizione. L’ha chiarita
e tanto basta». Roberto Cota, segretario nazionale (fuori dai “leghismi” si legge: regionale) della Lega Nord, certo non infierisce sulla capogruppo in consiglio regionale del suo partito,
ma un certo imbarazzo non ha
potuto fare a meno di mostrarlo,
quando ieri mattina hanno presentato insieme la manifestazione di sabato con Matteo Salvini, «Chiamparino a casa».
Cota, avete corretto il tiro, insomma. Ma la consigliera
Gancia quelle parole le ha dette, l’hanno sentita tutti. Le
parole del vostro capogruppo
rappresentano la posizione
della Lega?
«La posizione della Lega l’ho
espressa chiaramente di persoIANNA
Cuneo dev’essersi resa conto della gaffe: «Mi sono espressa
male — si è schermita ricordando e rivendicando l’episodio
della maglietta di Calderoli — mi riferivo semmai a chi ci
criticava tra i politici, a Fassino e a Chiamparino che solo
adesso scendono in piazza». Sarà. Ma intanto l’ex
governatore Cota si è sentito in dovere di correre a
tamponare la falla, distinguendo i morti («il dolore non ha
colore») dalla politica. Non paga, però, la capogruppo
Gancia anche nel volersi emendare, forse dopo le tirate
d’orecchie dei colleghi, ha perseverato nell’errore: «C’è
tanta ipocrisia — ha insistito — non ce l’ho sicuramente
con i morti. Però c’è molta ipocrisia. E ai funerali ci sarà una
folla di gente che quando noi dicevamo queste cose ci
accusava di razzismo». Doppia frittata, insomma.
Nella stessa Lega non l’hanno presa bene. «Sono opinioni
personali che non si possono condividere», chiariva ieri un
esponente di spicco del nuovo corso salviniano. Senza
contare, poi, che ai funerali (tra quelli che secondo Gancia
si sarebbero dovuti «vergognare») c’erano anche i
consiglieri comunali leghisti, Fabrizio Ricca e Roberto
Carbonero. Gli stessi, del resto, che l’altra sera in Comune
hanno atteso fino a tarda sera insieme ai parenti delle
vittime l’evolversi della situazione. «Ci sono eventi —
taglia corto il segretario Pd, Davide Gariglio — che devono
essere tenuti fuori dallo scontro politico. Una questione di
umanità».
(g. g.)
CAPOGRUPPO
Gianna Gancia
capogruppo
della Lega
in consiglio
regionale
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ROBERTO COTA, SEGRETARIO DEL PARTITO PIEMONTESE
Cota: “Lei ha chiarito subito
ma il tema politico rimane”
na, anche dopo l’intervento di
stamattina della consigliera
Gancia».
Quindi si tratta di opinioni
personali?
«Guardi, siamo veramente
molto dispiaciuti per quanto è
successo a Tunisi e sin da subito,
personalmente, ho espresso il
mio e nostro cordoglio ai familiari delle vittime e a chi è rimasto ferito. Credo di essere stato il
primo, il giorno dell’attentato,
ad averlo fatto».
Lo sa che alcuni suoi colleghi
di partito sono rimasti imbarazzati per quelle dichiarazioni? L’altra sera i consiglieri comunali della Lega, Fabrizio
Rassegna del 24 marzo.pdf
“
Non si può
versare
lacrime di
coccodrillo
dopo anni
di politiche
lassiste sulla
immigrazione
”
IL SEGRETARIO
Roberto Cota
è il segretario
nazionale della
Lega Nord
Piemont
pagina 23
Ricca e Roberto Carbonero,
sono stati tra i pochi, assieme
al sindaco Fassino, ad aspettare in Comune fino a tarda
sera con i parenti delle vittime l’evolversi delle notizie...
«Non c’è molto da dire. Gianna ha chiarito il suo pensiero, si è
corretta. Lei voleva dire un’altra
cosa. Per parte mia io sono stato
il primo ad esprimere il cordoglio alle famiglie delle vittime.
Per il Piemonte è una ferita. Questo è il dolore, il dolore non ha colore, e non ci sono altre parole da
aggiungere. Se poi vogliamo affrontare il tema politico, invece,
possiamo anche parlarne».
E parliamone?
«La politica non può versare
lacrime di coccodrillo in questi
momenti. Se qualcuno pensa di
fare manifestazioni pubbliche e
di scendere in piazza sulla pelle
di queste vittime, dopo anni di
politiche lassiste sull’immigrazione libera da parte della sinistra e la mancanza di difesa della nostra identità, sappia che un
po’ di autocritica sarebbe benvenuta».
Si riferisce alla piazza convocata l’altra sera dal sindaco
Fassino. Ma secondo lei le politiche italiane sull’immigrazione c’entrano con l’attacco
al museo del Bardo?
«Noi abbiamo rinunciato ad
affermare la nostra identità. Ci
vorrà del tempo, ma anche la politica prima o poi riconoscerà di
aver sbagliato. Chi ha tacciato la
Lega Nord di razzismo dovrebbe
vergognarsi».
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Affari Istituzionali
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IV
TORINO CRONACA
la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Firme false, udienza
nel “tribunale del Pd”
“Ecco come è andata”
VOTO
In attesa del pronunciamento
del Tar e dell’esito
dell’inchiesta della procura
sulle firme false per l’elezioni
regionali 2010, parte l’inchiesta
interna pd. A sinistra: Edoardo
Fazzone, responsabile
dell’organizzazione
Sfilano davanti alla commissione i funzionari indagati
“Limitato il nostro ruolo: abbiamo solo coordinato”
DIEGO LONGHIN
INTERROGATORIO, se si
vuole utilizzare una terminologia da aula di tribunale, è durato in tutto un’ora
e mezza nel quartier generale
del Pd di via Masserano. Davanti ai “commissari”, Rosanna
Abbà, Domenico Mangone,
Carlo Chiama ed Ermanno Torre, i quattro che hanno il compito di fare da audit per i Democratici, sono passati il segretario organizzativo del Pd Regionale, Davide Fazzone e tre dipendenti: Gianni Ardissone,
Carola Casagrande e Mara Milanesio. Tutti e quattro sono fra
gli undici indagati dalla procura nell’inchiesta sulle firme false per le elezioni regionali 2014.
Se davanti ai magistrati molti hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, davanti ai commissari hanno invece ricostruito tutti i passaggi.
O meglio l’avvio della macchina
per la raccolta delle firme per
presentare le liste a sostegno di
Sergio Chiamparino. «Si è chiarito il loro ruolo nell’avvio della
macchina - spiega la rappresentate dei commissari, Anna
L’
Si difende Fazzone
il responsabile
regionale
dell’organizzazione
“Era compito delle
federazioni
provinciali la raccolta
dei vari moduli”
Abbà - e di che cosa si sono occupati in quel mese o poco più».
La deposizione più lunga è stata quella di Fazzone, braccio destro del segretario regionale
Davide Gariglio. Sembra che
per il momento non si sia fatta
chiarezza sulla possibile origine delle finte firme e finte autenticazioni dei moduli a sostengo delle candidature. «Non
abbiamo toccato in maniera diretta questioni che sono inerenti all’inchiesta giudiziaria in
corso», sottolinea Abbà. Semmai si sono ricostruiti i passaggi, ad iniziare dalla modulista e
dalle regole che cambiano elezione dopo elezione. «La parte
più interessante riguarda naturalmente il rapporto tra il partito regionale e quelli provinciali
- aggiunge Abbà - abbiamo cercato di chiarire quali fossero i
collegamenti in entrata e in
uscita. Le persone di riferimento e chi si era assunto la responsabilità di raccogliere le firme
sui territori».
Il segretario organizzativo
Fazzone ha ribadito che il Pd regionale aveva una funzione di
coordinamento delle operazione e non di raccolta operativa
delle firme e tanto meno di autenticazione. La medesima linea del segretario del Pd, Davide Gariglio. Superata la fase Pd
regionale ora si passa alle federazioni provinciali. Si entra nel
vivo, visto che nell’occhio del ciclone c’è il Pd di Torino e di Cuneo. «Lo abbiamo già detto, vogliamo chiudere presto - dice
Abbà - se rispetteremo il calendario che ci siamo dati entro Pasqua potremmo avere un primo
quadro chiaro di ciò che è successo». E poi? In linea di massima, se si dovessero evidenziare
condotte non corrette, i responsabili potrebbero essere deferiti alla commissione di garanzia.
Ma si vedrà al termine dell’indagine dei quattro commissari.
Sul fronte procura le indagini
stanno andando avanti. E l’attenzione dei pm che stanno seguendo l’inchiesta, oltre che sui
saggi grafici, si concentra anche sui blocchi di sottoscrizioni
che sono arrivati da alcune ex
municipalizzate, come Gtt e
Amiat. Una verifica non tanto
sulla qualità delle firme, se sono
vere o false, ma su come sono
state raccolte.
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Cota: “In piazza con Salvini per cacciare Chiamparino”
GABRIELE GUCCIONE
A CAMPAGNA elettorale è ini-
L
ziata. E la Lega Nord si è già
data appuntamento, tanto
da portare in piazza il suo Matteo, Matteo Salvini. L’obiettivo
della manifestazione convocata
per sabato pomeriggio in piazza
Solferino dal segretario piemontese del Carroccio, Roberto Cota, manco a dirlo è quello di
«mandare a casa Chiamparino».
Prove generali di campagna
elettorale per le regionali, insomma, nell’attesa — ha detto
con una battuta Maurizio Marrone di Fdi, che aderisce alla ma-
nifestazione insieme con Forza
Italia — che «Chiamparino mantenga almeno una promessa:
quella di dimettersi a luglio».
Che sia una prova anticipata
di campagna elettorale non è un
mistero per gli esponenti del
Carroccio. «Noi diamo per scontato il voto regionale anticipato
— dice Cota — I danni andateli a
chiedere al Pd che ha creato un
precedente con lo scioglimento
del mio mandato». E con un pizzico di ironia l’ha rimarcato anche il deputato Stefano Allasia:
«La manifestazione è propedeutica — ha detto — al lancio della
campagna elettorale. Anche se
SEGRETARIO
Matteo Salvini
parteciperà sabato
alla manifestazione
della Lega
contro la giunta
guidata da Sergio
Chiamparino
non sappiamo quando arriverà».
Per i leghisti Chiamparino è
colpevole di aver alzato le tasse
e di aver fatto scempio — dicono
loro — della sanità. «Questo anno di governo — ha detto Cota —
è stato caratterizzato dall’immobilismo più assoluto». La cosa
di cui sarebbe meno colpevole il
presidente Chiamparino sarebbero invece le firme false, che
del resto in casa Lega è come parlare di corda in casa dell’impiccato. Eppure l’ex governatore
Cota non rinuncia a dire la sua,
anche se affrontando la cosa dal
suo particolare punto di vista:
«L’annullamento senza motivo
delle elezioni (quelle riferite alla sua legislatura, ndr) ha creato un precedente — ha detto —
Non cerchiamo vendette, ma ci
prepariamo in modo politico».
La manifestazione «Chiamparino a casa» sarà una prova di rassemblement del centrodestra,
con lo sguardo puntato anche
agli elettori grillini, sotto la bandiera dell’alternativa all’attuale presidente della Regione. «È
una manifestazione — ha detto
il coordinatore di Forza Italia Gilberto Pichetto — rivolta al popolo del centrodestra».
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IL CASO/ OGGI E DOMANI LE ELEZIONI PER IL SENATO ACCADEMICO E CONSIGLIO D’AMMINIOSTRAZIONE
Università, al voto 67 mila studenti con l’incognita astensionismo
STEFANO PAROLA
«PIÙ borse di studio», «più spazi
per socializzare», «più autobus
e parcheggi». Basta dare un’occhiata alle promesse elettorali
per capire cosa serve all’Università di Torino. Perché tra oggi e
domani i 67 mila studenti eleggono i loro rappresentanti per i
prossimi due anni in Senato accademico (sei posti), consiglio
d’amministrazione (due), Assemblea regionale per il diritto
allo studio (sei), Cus (quattro) e
nei consigli di dipartimento, di
corso e delle scuole. Le urne saranno aperte oggi dalle 8.30 alle
19 (a Economia si chiude alle 18
per i problemi all’impianto elettrico, ormai risolti, che la scorsa
settimana hanno fatto saltare
quattro giorni di lezione) e domani dalle 8.30 alle 18. Gli allievi
potranno indicare le loro preferenze sui pc di uno dei 16 seggi.
I grandi favoriti sono gli Studenti Indipendenti, ossia la
maggioranza uscente. La scorsa
settimana i loro “cugini” di Alter.Polis hanno già vinto le elezioni al Politecnico. In più i “SI”
possono contare su alcuni risultati raggiunti in questi anni:
«Abbiamo ottenuto che venisse
tolta l’esclusione per media», rivendica la portavoce Ilaria Magariello. Che poi sintetizza così il
programma elettorale: «Borse di
studio a tutti coloro che ne hanno diritto, apertura del piano
carriera per tutto l’anno senza
Rassegna del 24 marzo.pdf
mora, un job placement migliore, sportelli informativi per contrastare gli affitti in nero».
La seconda lista per numero di
candidati è Obiettivo Studenti,
vicina all’area cattolica, anche
Favoriti gli Studenti
indipendenti. In lizza
anche la lista cattolica
e quella del Fuan
se la portavoce Alessandra Ragusa precisa che «non siamo
schierati politicamente: siamo
solo un gruppo di amici di orientamenti diversi». Il programma? «Un lavoro più intenso sulle
ELEZIONI
Urne aperte oggi e domani
per i 67 mila studenti
dell’Ateneo
pagina 24
schede di valutazione dei vari
corsi e sulle proposte degli studenti, più incontri con il mondo
del lavoro, più luoghi per socializzare, orari delle biblioteche
prolungati, carte-servizi con
convenzioni per gli idonei non
vincitori delle borse di studio»,
riassume la candidata di “Os”.
Ci sono poi alcuni candidati di
Run-Unito, legata ai Giovani democratici del Pd, ma il terzo incomodo è il Fuan-Azione Universitaria, dichiaratamente di destra: «A differenza degli italiani,
gli studenti stranieri non devono presentare i documenti Isee
per accedere alle borse di studio,
ma solo un’autocertificazione:
servono graduatorie separate.
Poi va tolto il limite dei tre appel-
li e servono più corse dei bus e
parcheggi», spiega il portavoce
Edoardo Cigolini.
Nei giorni scorsi i volantinaggi dei Fuan sono stati accompagnati da tensioni tra polizia e studenti antifascisti: «Il clima – dice
Cigolini – non è sereno, ci sono
stati scontri con personaggi vicini ai centri social e in seconda fila gli Studenti indipendenti». I
“Si” replicano: «Le loro uniche
iniziative elettorali sono stati
due volantinaggi organizzati
per cercare lo scontro ed avere visibilità». La vera sfida, però, è
contro l’astensionismo: due anni fa si presentarono alle urne in
6.300, pari al 9 per cento circa degli iscritti.
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Affari Istituzionali
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 25
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 26
LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
GLI SPAZI REALI
PER OTTENERE
I RISARCIMENTI
VLADIMIRO ZAGREBELSKY
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
G
Illustrazione di
Irene Bedino
li accordi Germania-Italia del 1961 hanno previsto indennizzi di alcune
categorie di persone e il versamento all’Italia di quaranta
milioni di marchi per definire
le controversie economiche relative a quanto verificatosi tra
il 1939 e il 1945. Nel 2000 una
legge federale ha ammesso indennizzi per alcune altre categorie. Tuttavia la maggior parte delle vittime è rimasta senza risarcimento.
In Italia e in Grecia a partire dagli anni 90 sono state introdotte davanti ai giudici numerose azioni civili per ottenere il risarcimento sia per i
danni subiti dalle vittime di
stragi commesse dalle truppe
tedesche contro la popolazione civile, sia
per quelli
patiti da militari internati o da civili costretti
a lavoro forzato
nei
campi nazisti. Nel 1994
un cittadino
italiano, che
era stato deportato in
Germania e
costretto ai
lavori forzati in condizione
di
schiavitù, si
rivolse ai
giudici italiani per ottenere il risarcimento
dei danni subiti, dopo
aver inutilmente tentato varie
volte di avere accesso alle giurisdizioni tedesche. La domanda di condanna della Germania al risarcimento dei
danni venne accolta dalla
Corte di Cassazione che respinse l’eccezione del governo
tedesco, che faceva valere la
regola dell’immunità degli
Stati per gli atti compiuti nell’esercizio delle funzioni di governo. La Cassazione ritenne
che l’immunità non può
estendersi ai crimini di guerra e ai crimini contro l’umanità. Il governo tedesco, a
questo punto, ha fatto ricorso alla Corte Internazionale
di Giustizia chiedendo che
fosse riconosciuta la sua immunità nei confronti della
giurisdizione italiana. Il governo italiano e quello greco,
intervenuto nella procedura,
hanno sostenuto che le ragioni della immunità consuetudinaria degli Stati dalla altrui giurisdizione dovessero
cedere in casi gravi di crimini
contro l’umanità e crimini di
guerra. Ma la corte, decidendo nel 2012 il ricorso della
Germania, ha giudicato che
l’Italia ha violato il diritto internazionale, che prevede,
senza eccezioni, l’immunità
degli Stati dalla giurisdizione
di uno Stato diverso, quando
si tratti di atti che, come
quelli delle forze armate, sono espressione di poteri pubblici statali.
La sentenza della Corte In-
LA SIGNORA
CROMOTERAPICA CHE
OLTRAGGIA LE VITTIME
MICHELE BRAMBILLA
C
hissà quando la destra
si renderà conto che se
non vince non è per colpa dei giornali che sono tutti
contro o dei magistrati che sono tutti comunisti, ma dei suoi
rappresentanti che rappre-
Rassegna del 24 marzo.pdf
sentano tutto fuorché le ragioni, a volte buonissime, dei cosiddetti moderati. Non è che siano
tutti impresentabili, gli esponenti della destra: però vien da
chiedersi che cos’altro potrebbe ancora uscire, ad esempio,
dalla bocca dei leghisti.
Fino a ieri credevamo ci
avessero abituati a tutto. Bossi
che voleva le pallottole di gomma contro i bingo bongo, Salvini che proponeva gli autobus
con posti separati per gli immigrati, Buonanno che in tv
grida a Dijana Pavlovic, presidente della Federazione rom e
sinti, che è «la feccia della società», Calderoli che dà dell’orango al ministro Kyenge.
pagina 27
Lettere e Commenti .33
.
ternazionale ha ricostruito la
ragione e la portata del principio d’immunità degli Stati
ed ha concluso che, allo stato
attuale, il diritto internazionale non prevede l’eccezione
che il governo italiano (e i giudici italiani e greci) ritenevano invece sussistente. Il fondamento dell’immunità degli
Stati è legato al principio di
parità e sovranità, nel senso
che nessuno Stato, per i suoi
atti sovrani, riconosce la giurisdizione di un altro Stato.
Effettivamente la posizione
assunta dalle giurisdizioni
italiana e greca è isolata nel
quadro internazionale. Ma il
diritto internazionale consuetudinario evolve per mezzo dei comportamenti degli
Stati e anche delle sentenze
dei giudici che, nel riconoscere un’evoluzione del diritto,
concorrono a definirlo e a
consolidarlo. E’ quello che la
Corte Internazionale di Giustizia non ha inteso fare.
Ma la vicenda che poteva
ritenersi definita con la sentenza della Corte Internazionale, massimo organo giurisdizionale nella materia, ha
avuto un seguito non scontato. Con una recente sentenza
la Corte Costituzionale italiana ha infatti considerato che
le norme costituzionali che riconoscono i diritti fondamentali delle persone e assicurano il diritto di ricorrere al giudice per farli valere, esprimono principi supremi su cui si
fonda la Repubblica. Essi operano quindi come limite alla
norma secondo la quale l’ordinamento italiano si conforma
alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La Corte Costituzionale ne ha tratto la conseguenza
che la norma consuetudinaria
internazionale dell’immunità
degli Stati non può valere nel-
l’ordinamento giuridico italiano, quando si tratti di crimini di guerra e contro l’umanità, lesivi di diritti inviolabili
della persona. Il principio affermato dalla Corte Costituzionale non riguarda solo le
responsabilità della Germania, né solo quelle per i fatti
del passato e avrà implicazioni molto vaste. Ma per il momento gli effetti riguardano la
Germania. Le cause pendenti
davanti ai giudici italiani riprendono il loro corso. Così
pure quelle greche.
La situazione così creatasi
è molto complessa ed è difficile prevederne i possibili
svolgimenti. L’Italia si trova
ora in violazione del diritto
internazionale, così come dichiarato dalla Corte Internazionale di Giustizia. Tuttavia
l’Italia, oltre al pregio della
propria Costituzione e della
rigorosa applicazione che ne
ha fatto la Corte Costituzionale, ha dalla sua la valorizzazione dei diritti fondamentali delle persone, che sul
piano europeo e internazionale trovano sempre maggiore considerazione. E’ possibile che la Germania non si
acquieti. Probabilmente la
via degli accordi politici sarà
percorsa. Ma mentre i rapporti tra Italia e Germania
potrebbero rendere possibile un esame sereno della situazione, nel rispetto di tutti
i principi che entrano in gioco, non egualmente si può dire ora per quanto riguarda la
Grecia.
Nel mondo prudentissimo e
tradizionalista del diritto internazionale e dei rapporti tra
gli Stati che esso regola, il
vento di rinnovamento che la
Corte Costituzionale ha fatto
spirare da Roma è improvvisamente divenuto uragano nei
rapporti tra Atene e Berlino.
Giusto Calderoli. Per dire le
affinità elettive. La sua compagna, Gianna Gancia, capogruppo della Lega alla Regione Piemonte, ieri ci ha fatto capire
che sbagliavamo, quando credevamo che i leghisti ci avessero abituati a tutto. Infatti nella
feccia dell’umanità, accanto ai
negri gli zingari e i napoletani
che puzzano al punto da far
scappare anche i cani (Salvini), mancavano i turisti low
cost che vanno in Tunisia a farsi ammazzare. «Quelli che sono morti a Tunisi ci criticavano, dicevano che eravamo razzisti», ha detto ieri la Gancia. Il
«tiè» era sottinteso.
Ecco, l’oltraggio ai morti ci
mancava. Ha provveduto questa signora che nel 2009, appena
diventata presidente della Provincia di Cuneo, come prima
opera - naturalmente a spese dei
contribuenti - s’è fatta costruire
in ufficio una doccia con luci ultraviolette per la cromoterapia.
Della sua presidenza si ricorda
poco altro. Ad esempio si ricorda che quando suo figlio rimase
ferito in un incidente, Calderoli
fece deviare un aereo di Stato
per atterrare a Levaldigi: mica
come quegli straccioni che vanno in vacanza a 500 euro tutto
compreso e che l’aereo di Stato
lo prendono per il funerale.
Affari Istituzionali
48 .Novara città
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Maddalena e Sonia
si tengono per mano
accanto a Francesco
Dopo il rito
solenne
la tappa
a casa
Fiori da Roma
Per Caldara
funerali
di Stato
con alte
uniformi
e corone
di fiori
dal capo
dello Stato
dai presidenti
di Camera
e Senato
e da Renzi
Il cimitero
La salma
di Caldara
è stata sepolta
a Cameriano
ma prima
la figlia
Greta
ha voluto
una tappa
a casa
in via Campano
nel quartiere
di Santa Rita
La mamma e la compagna vicine ai funerali
BARBARA COTTAVOZ
NOVARA
Maddalena e Sonia si tengono
per mano accanto alla bara di
Francesco: la mamma l’ha
messo al mondo, la compagna
l’ha abbracciato morente, colpito dai terroristi davanti al
museo di Tunisi. Sono tutte davanti all’altare sulla sedia a rotelle. Funerali di Stato in un
Duomo gremito da una folla silenziosa per Francesco Caldara, 63 anni, autista della Sun in
pensione, morto mercoledì in
un attacco di militanti dell’Isis.
Per due giorni Novara ha reso omaggio a Caldara: una lunga fila di persone ha salutato il
feretro del pensionato vegliato
dalla figlia Greta e dalla compagna Sonia Reddi, 55 anni, rimasta ferita nell’attacco a Tunisi. Fuori dalla sala al piano
terra del Broletto ieri campeggiavano le corone di fiori inviate dal premier Matteo Renzi,
dai presidenti di Camera e Senato, da Sergio Mattarella e
dal Comune e presidiate da carabinieri, vigili urbani e agenti
di polizia in alta uniforme. Attorno tanta gente: i parenti, i
colleghi della Sun in divisa ma
anche persone comuni arrivate per un saluto.
Avvolto nella bandiera
Alle 15 il feretro avvolto nella
bandiera viene portato a spalla
dagli autisti ed esce nella piazza dove l’applauso lascia subito
il posto al silenzio. In Duomo lo
attende Sonia, seduta sulla sedia a rotelle davanti al primo
banco: è debole e fatica a camminare. Arriva la mamma di
Francesco, Maddalena, 85 anni, anche lei sulla carrozzina, e
l’altro figlio Giacomo le accarezza i capelli con la tenerezza
che si riserva a una bimba.
Nell’altra fila di banchi siedono le autorità: il sindaco Andrea Ballarè, il prefetto Paolo
Francesco Castaldo, il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, il sottosegretario
Franca Biondelli in rappresen-
Rassegna del 24 marzo.pdf
Vittima
dell’Isis
La camera ardente al Broletto
Sopra
Francesco
Caldara
Accanto
la madre
Maddalena
e la compagna
Sonia
ai funerali
Dietro
a loro
la figlia
Greta
La figlia di Francesco Caldara, Greta, consola la nonna
Maddalena accanto alla bara avvolta nel tricolore
Reddi: “E’ inaccettabile
Devo andare avanti
ma non so come fare”
Colloquio
tanza del Governo e poi la senatrice Elena Ferrara, il deputato Gaetano Nastri, i consiglieri regionali Augusto Ferrari, Diego Sozzani e Domenico
Rossi, Biagio Diana con la fascia azzurra della Provincia, il
procuratore Francesco Saluzzo e i vertici di carabinieri, polizia e Finanza, la Giunta comunale e alcuni consiglieri.
«Anch’io a Tunisi»
«Francesco era uno di noi, è
uno come noi - esordisce monsignor Brambilla nella sua
omelia -. Ognuno poteva essere
lì al suo posto: ha perso la vita
perché andava a vedere un museo. Anche io anni fa sono arrivato a Tunisi su una nave simile e sono andato nello stesso
luogo. Francesco ha guidato un
bus per tanto tempo e proprio
su un pullman ha perso la sua
vita per mano di sconsiderati
fanatici che hanno sequestrato
il nome di Dio. Di Francesco
hanno sfregiato anche l’immagine sorridente».
Il vescovo ricorda la «tenerissima figlia Greta», gli altri
familiari e la moglie Ezia «a cui
ora si è riunito»: «Piangiamo
con loro Francesco, lavoratore
semplice, buono e generoso.
Per questo oggi sentiamo che
abbiamo perso uno della nostra famiglia e la parte migliore della nostra città: quella che
lavora e opera, senza fare rumore. Grazie Francesco da
parte di tutti noi». E poi: «Ogni
volta che verremo in Duomo lo
vedremo accanto al Cristo crocefisso».
Si alzano i labari listati a lutto e monsignor Brambilla
scende dall’altare per la benedizione finale del feretro. Sonia
piange coprendosi il volto con
una mano, mamma Maddalena
ha gli occhi sbarrati e siede appoggiandosi sulla spalla sinistra, piegata da troppo dolore.
L’incenso avvolge tutto.
pagina 28
i è morto fra le braccia. È inimmaginabile una cosa del genere»: Sonia Reddi, 55 anni, tiene la mano sinistra appoggiata sulla bara del suo Francesco nella camera ardente allestita al Broletto. È la compagna di Caldara ed era in crociera con lui, in quella vacanza tanto attesa e diventata
l’incubo della sua vita. Lui è
stato ucciso, lei è ferita ed è
viva per miracolo.
Sonia piange, ogni tanto è
scossa da un tremito fortissimo. Siede sulla sedia a rotelle,
riesce a fare solo pochi passi.
Parla a fatica, ha la bocca ancora bloccata a metà e il viso
«macchiato» dalle ferite scure delle schegge dei proiettili:
«Devo andare avanti ma non
M
come fare - mormora -. È qualcosa che non si può pensare.
Una cosa così è inaccettabile».
È stata dimessa dall’ospedale solo ieri mattina ma oggi dovrà tornarci per cominciare
una lunga serie di visite: radiografie alla ricerca di pezzi di
pallottole, esami a un orecchio
da cui sente poco e agli occhi.
Sotto la mantella di lana in cui
è avvolta sbuca la medicazione
bianca al petto: «Il proiettile mi
ha colpito di striscio. La ferita
non fa proprio male però brucia» dice piano. Mangia poco,
solo qualche brodino e del the,
e fuma tanto.
Arriva l’amica Alda Massara con cui condivide l’attività di
volontariato nell’associazione
«Alice». Domenica è andata a
farle visita a casa, a Santa Rita,
e le ha strappato l’unico sorriso: «Abbiamo scherzato insieme sul fatto che la sorella Vanda è svenuta al pronto soccorso
quando lei è arrivata a Novara
venerdì sera». Vanda le è accanto da allora e invita gli amici: «Non lasciatela sola, ha bisogno di stare in compagnia».[B.C.]
Affari Istituzionali
48 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
BEPPE MINELLO
LETIZIA TORTELLO
La
canzone
Morris
Albert
Al cimitero
monumentale,
note musicali
hanno
accompagnato
le preghiere e il
raccoglimento
di amici e parenti
delle vittime
Il brano scelto è
stato «Feelings»
di Morris Albert
La
poesia
Pablo
Neruda
Al tempio
crematorio
i figli
di Antonella
Sesino
hanno dedicato
alla loro mamma
la lettura
della poesia
«Se muoio»
di Pablo Neruda
«Se muoio sopravvivimi con
tanta forza pura»
È e diventerà il simbolo di una
tragedia che ha commosso e
mobilitato Torino. Carolina
Bottari, 51 anni, le gambe martoriate dalle pallottole
dei terroristi, ha voluto essere presente nel
Santuario della Consolata ai funerali del marito Orazio Conte, 56
anni, e della collega
Antonella Sesino, di
54, pure lei falciata dalle raffiche di mitra
sparate all’interno del
museo del Bardo di
Tunisi. Carolina è arrivata dal Cto dov’è ricoverata da domenica,
ovviamente in ambulanza, il trespolo della flebo alle
spalle, e l’unica volta che ha sollevato la mano da sotto le coperte è stato per asciugarsi le lacrime quando sono arrivate le bare
di legno chiaro ricoperte di fiori.
Slogan e scritte
Prima quella di Antonella Sesino con l’immancabile maglietta
della Juve con il nome del figlio
«Simo» stampato sul retro, sistemata a sinistra dell'altare.
Vicino ai banchi che accoglievano i figli, l’ex-marito, Lorenzo
Barbero, e il gruppone di parenti e amici arrivato da San Mauro
e che aveva appeso fuori del
Santuario, dietro le corone ufficiali dei presidenti di Consiglio,
Camera e Senato, lenzuola con
la scritta a bomboletta: «Non è
giusto morire così», un
cuore verde e poi Muzzu, Chuvi, Christian,
Franci e via con altri 21
nomi di altrettanti
amici e vicini di casa
accorsi a fianco di Giacomo e Simone, 25 e 20
anni. Dall’altra parte, a
infondere coraggio a
Carolina, il fratello Salvatore, rimasto inginocchiato accanto a lei
per tutta la cerimonia,
insieme con i figli Nadia, Marco e Davide.
L’ambasciatore tunisino
Momenti di commozione anche
per le centinaia di persone che
hanno riempito ogni angolo della basilica. Avanguardie delle
migliaia di torinesi che per tutta
domenica e ancora ieri mattina
hanno sfilato, dolenti, nella camera ardente allestita nella Sala
delle Colonne di Palazzo Civico.
E poi hanno seguito il corteo che
da piazza Palazzo di Città ha
raggiunto il non lontano santuario. E lì, a metà, fra la folla e i tanti parenti in prima fila, il sindaco
Fassino che in questi giorni è
stato ovunque, a guidare l’unità
Rassegna del 24 marzo.pdf
Il dolore delle famiglie: nel centro della foto i due figli di Antonella Sesino e il loro papà
L’ultimo saluto alle due vittime torinesi dei terroristi
“Addio mamma meravigliosa”
Il funerale commuove Torino
L’omelia dell’arcivescovo: “Chi usa violenza non avrà mai la vittoria”
Antonella, avevi un
segreto: volevi essere
nonna, il destino ha
voluto diversamente
Ma i tuoi figli non
ti deluderanno mai
La mamma viveva
per noi e per i nonni
Diventeremo una
famiglia più unita
questo ci darà la forza
di continuare
Italo
Simone Barbero
Lo zio
di Antonella Sesino
Il figlio minore
di Antonella Sesino
pagina 29
di crisi e ad accogliere i feriti in
ospedale, il presidente della Regione Chiamparino, il prefetto
Paola Basilone e il questore Longo, il presidente del Consiglio regionale Laus. In rappresentanza
del Governo è arrivato il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa, con Lucio Malan e Anna
Rossomando. Dietro al sindaco
l’ambasciatore tunisino a Roma,
Naceur Mestiri, e il console generale di Genova.
«Nosiglia, belle parole»
A celebrare la Messa, l’arcivescovo Nosiglia che ha riassunto con
poche, sferzanti, parole, il dramma del momento: «Non ci sono
parole di conforto, di fronte a una
follia omicida così brutale, irrazionale e disumana che ci lascia
attoniti e sconvolti, che non riusciamo e non possiamo comprendere». A concelebrare, c’era
l’ex arcivescovo, il cardinale Severino Poletto, che ha dato la co-
Affari Istituzionali
LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
.
Cronaca di Torino .49
LASTRAGE DI TUNISI
Consiglio straordinario
EFassinoringraziaitorinesi
«Neldrammalacittàsièunita»
«Grazie torinesi». Le parole del
REPORTERS
La maglia della Juventus
Sopra la bara di Antonella Sesino, grande tifosa dei bianconeri, la maglia
numero dieci della Juventus. Inciso il nome del figlio minore, Simone
ANSA
REPORTERS
Il violino
sindaco Fassino arrivano all’ultimo
momento dell’ultimo appuntamento di
una tragedia che ha turbato la città. E
chiudono il breve consiglio comunale
straordinario organizzato al termine dei
funerali alla Consolata delle due vittime
torinesi, Orazio Conte e Antonella Sesino. Un incontro sobrio aperto dal presidente della Sala Rossa, Giovanni Porcino, proseguito con l’ambasciatore tunisino in Italia, Naceur Mestiri e poi con un
intervento di Maurizio Molinari, corrispondente de La Stampa da Gerusalemme. «Vorrei esprimere gratitudine ai
torinesi - ha spiegato il sindaco che in
questi giorni non si è certo risparmiato per il modo straordinario con cui
hanno abbracciato i nostri
caduti, in una
grande manifestazione di solidarietà e forza
comunitaria. La
città ferita ha
reagito nel modo
migliore, dimostrando di essere
una comunità
fondata su valori
forti, capace di
unirsi nel momento del dramma e del
pericolo». Impegniamoci quotidianamente, ha esortato Fassino, «per costruire valori di tolleranza e pluralismo. Non
dobbiamo cadere nell’errore di identificare il fanatismo con l’Islam. Dobbiamo
batterci perché il fanatismo non passi».
«Noi per difenderci dobbiamo anzitutto
“non avere paura” - ha aggiunto Maurizio Molinari - un insegnamento che ci
viene dai cittadini delle città nel mondo
colpite in questi anni dagli attentati. La
risposta più importante è continuare le
nostre vite, non permettere ai terroristi
di stravolgere i nostri valori e cambiare
le nostre abitudini. Torino, città medaglia d’oro della Resistenza, è portatrice
di valori e tradizioni che ne fanno una
trincea contro ogni dispotismo e totali[B.MIN.]
tarismo».
L’omaggio dei figli a Orazio Conte è un violino: dalla custodia esce
una corona di fiori. La musica era la vera passione dell’informatico
Orazio non si separava
mai dal portatile,
per una volta l’aveva
lasciato a casa per fare
una vacanza in pace
con la moglie
Non ci sono
parole di conforto
nei confronti
di una follia omicida
così brutale,
irrazionale e disumana
Aldo Turati
Cesare Nosiglia
Dirigente alla Asic
l’azienda di Orazio Conte
Arcivescovo
di Torino
Rassegna del 24 marzo.pdf
munione ai parenti di Antonella
Sesino. «La strage degli innocenti - ha continuato Nosiglia - che si
è rinnovata in questi giorni scuota la coscienza di ogni uomo. Chi
si serve della violenza e sceglie la
via del sangue aggredendo cittadini inermi non avrà mai la vittoria, se non nella propaganda
strumentale». Frasi accolte con
vistosi segni di assenso da Lorenzo Barbero, pure lui come l’ex
moglie, dipendente comunale.
Quando Nosiglia ha terminato
l’omelia, l’uomo ha gettato un
braccio attorno al collo dei figli e,
accarezzandoli, ha commentato:
«Belle parole, finalmente qualcuno che parla bene». Ma altre belle
parole sono arrivate alla fine della cerimonia, dal fratello di Orazio Conte e dal suo capufficio e
amico Aldo Turati, ma soprattutto dall’anziano zio della Sesino,
Italo («Anto, avevi un segreto:
volevi tanto essere nonna ma il
pagina 30
destino ha voluto diversamente») che hanno fatto scoppiare in
lacrime parenti e amici. Le salme
sono poi state portate al Monumentale per essere cremate. La
Sesino è stata salutata dai figli
(«Addio meravigliosa mammina.
I tuoi cuccioli») sulle note di «Feelings» e dopo la lettura della poesia «Se muoio» di Pablo Neruda.
Guarda foto e video
www.lastampa.it/torino
«Su richiesta
del mio Paese
porto il dolore
dei tunisini»
3
domande
a
Afef Jnifen
show girl tunisina
L’ex modella e show girl Afef
Jnifen, moglie di Tronchetti
Provera, esce dalla Consolata con toni dimessi e sguardo
basso. È in visita privata a
Torino. Si concede, ma solo
rapidamente, ai microfoni e
ai taccuini dei giornalisti. È
scossa, dopo la cerimonia,
non trattiene le lacrime e le
manifestazioni di una rabbia
sorda per l’accaduto.
Perché è qui?
«È stato il mio paese a chiedermi di venire. Ho portato il
cordoglio alle famiglie, in
rappresentanza del mio popolo. Sono tristissima».
Come si risponde a un attacco
al cuore della Tunisia, che vuole minacciare il turismo di un
Paese alla ricerca della svolta
democratica?
«Il terrorismo è un
mostro che
non si fa vedere, ma
non riusciranno a vincere. Lo dico
da tunisina,
mezza italiana, perché ho un figlio nato
qui. Il modo giusto di reagire
a simili tragedie è quello che
ha spiegato il nostro presidente tunisino. Bisogna cancellare queste persone dalla
faccia della Terra. Non è gente. Non gliela possiamo dare
vinta. Soprattutto, non possiamo smettere di parlare
delle religioni, perché è quello che vogliono».
Lorenzo Barbero, ex marito di
Antonella Sesino, ha invitato
la Tunisia a fare la sua parte,
anche politicamente. Cosa significa?
«C’è un terrorismo ormai
globale e internazionale,
che bisogna fermare. Fare
la nostra parte significa risolvere una situazione di
portata internazionale. Non
è facile senza mezzi e senza
essere tutti insieme. Loro
vogliono dividerci, ma spero che non riusciranno a ottenere questo risultato malvagio, sennò la diamo vinta
a loro».
[L.TOR.]
Affari Istituzionali
LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
.
Cronaca di Torino .51
LAPOLEMICA
Bufera sul capogruppo in Regione, costretta a rettificare
Lega choc nel giorno del dolore
Gancia: “Quelli che sono morti a Tunisi ci criticavano, dicevano che eravamo razzisti”
ALESSANDRO MONDO
«Non ce l’ho
con le vittime
ma con
l’ipocrisia»
Prima e dopo i funerali delle
due vittime torinesi di Tunisi,
la giornata è stata dedicata alle reazioni, e alle precisazioni.
Parole sulle poche parole dette da Gianna Gancia nella
conferenza stampa organizzata in mattinata dalla Lega l’occasione era la presentazione della manifestazione di sabato contro la giunta-Chiamparino - queste ultime decisamente forti: «Mi spiace per i
morti di Tunisi ma erano
quelli che ci criticavano, dicevano che eravamo razzisti. Mi
rendo conto di fare un’affermazione forte, però...».
Davide
Gariglio, Pd
«Certe frasi
sconcertano,
ci sono eventi
che devono
essere tenuti
fuori dallo
scontro politico»
6
Gilberto
Pichetto, FI
«Quello
della Gancia
è stato
un infortunio
espressivo,
però ha subito
rettificato»
Presidente, cosa voleva dire
con questa frase?
ANSA
Sabato in piazza
Sabato la Lega organizzerà una manifestazione in piazza Solferino, sostenuta da Forza Italia
e Fratelli d’Italia, «contro il malgoverno di Chiamparino»: ci sarà anche Matteo Salvini
Cota contro la sinistra
Poi è stata la volta di Cota, che ha
subito colto la portata deflagrante della dichiarazione: «Esprimiamo il nostro più profondo
cordoglio ai familiari delle vittime. Questo è il dolore». Pausa.
«Se poi però si vuole parlare di
politica - ha aggiunto l’ex governatore -, allora bisognerebbe dire le cose come stanno: se qualcuno pensa di fare sulla pelle delle persone delle manifestazioni
politiche di piazza sbaglia. Chi
anni fa contestava la Lega, accusandola di razzismo, oggi dovrebbe vergognarsi». Il rimando
è alle battaglie del partito di Bossi, e poi di Maroni, e ora di Salvini, culminate in iniziative talora
eclatanti: emblematico l’episodio della maglietta indossata da
Roberto Calderoli con le vignette anti islamiche, ricordata dalla
Gancia e diventata un caso internazionale.
Comunque la si giri, ce n’era
abbastanza per monopolizzare
l’incontro per illustrare la manifestazione organizzata sabato,
ore 16, in piazza Solferino (piazza
Castello è stata negata ai leghisti): ci sarà Salvini.
Gianna Gancia
Lega Nord
Non è facile farsi spiegare da
Gianna Gancia il significato
della sua affermazione.
Gaffe e rettifica
Parole che nel giorno dei funerali delle vittime della strage al
Museo del Bardo non potevano
passare sotto silenzio, nonostante l’immediata precisazione del capogruppo della Lega in
Regione: «Pardon, mi sono
espressa male. Chiamparino e
Fassino dicevano che eravamo
razzisti, basta retorica».
domande
a
«Cordoglio per i morti,
ma quanti anni fa
accusavano la Lega
di essere razzista
oggi si vergognino»
«Cota accusa gli altri
ma il primo ad usare
pretestuosamente
questi argomenti
è proprio lui»
«La sinistra torinese
ha legittimato
moschee che
finanziavano gli
sceicchi del terrore»
Roberto Cota
Sergio Chiamparino
Maurizio Marrone
segretario
Lega Piemonte
presidente
Regione
capogruppo regionale
Fratelli d’Italia
La replica di Chiamparino
pare che il primo ad usare politicamente e pretestuosamente questi temi è proprio
Cota».
A stretto giro di posta, ecco la
replica di Chiamparino: «La
risposta più chiara alle argomentazioni sfuggite alla consigliera Gancia è quella emersa dalla manifestazione davanti al Comune di Torino della scorsa settimana dove, presenti tutte le forze politiche,
sono emerse con tutta la loro
forza le argomentazioni con
cui combattere il terrorismo».
Più tardi torna sul punto: «Io
non ho mai dato del razzista a
nessuno, sfido i leghisti a trovare una mia dichiarazione in
questo senso. In ogni caso, mi
Le reazioni
«Le dichiarazioni della Gancia
sono sconcertanti - interviene il
segretario regionale del Pd Davide Gariglio -. Ci sono eventi che
vanno tenuti fuori dallo scontro
politico, è una questione di umanità». Per Marco Grimaldi, Sel,
«l’uscita si commenta da sola: da
sempre invitiamo la Lega a sostituire i soliti due minuti d’odio
con un’ora di silenzio al giorno».
Di «infortunio espressivo»
parla il coordinatore regionale di
Forza Italia Gilberto Pichetto (il
suo partito aderisce con Fratelli
d’Italia alla manifestazione della
Lega): «In ogni caso, è stato subito rettificato». «I morti vanno tenuti fuori da ogni polemica politica - commenta Maurizio Marrone, FdI -. Detto questo, in questi giorni abbiamo visto troppe
lacrime di coccodrillo da parte
della sinistra torinese che osannava le primavere arabe, da cui è
scaturito Isis, e ha dato legittimazione istituzionale a moschee
torinesi che hanno pubblicamente raccolto fondi per finanziare gli sceicchi del terrore».
«Volevo dire che c’è molta ipocrisia. Non è che ce l’ho con i
morti. Adesso vediamo tutta
questa gente ai funerali quando noi avvertivamo già del pericolo... Da tempo si dice che è
un rischio per i turisti andare
in certe zone».
Il problema è sostenere che le
persone uccise, prima vi accusavano di
razzismo.
«Sì, ma non
si tratta delle
persone
morte. C’è
tutto un pathos... ogni
popolo deve
essere responsabile di quello che fa, insomma io credo nella responsabilità dei singoli, non c’entrano questi poverini».
Noncapiamo:leisostienecheil
mondo da cui provengono le
vittime è lo stesso mondo che
prima vi dava dei razzisti? È
corretto?
«Noooo, posso spiegargliela?»
Siamo qua...
«Adesso vedremo sfilare personalità ai funerali che fino a
poco tempo fa ci criticavano».
Non capiamo: cosa devono fare?
«Ho solo detto che non va sottovalutato il problema».
Quindi,nonandareaifunerali?
Svicola: «Noi vogliamo uno
stato che ci protegga; si sottovaluta il pericolo dell’Isis
se si va in certi posti. Non ce
l’ho con i morti ma con l’ipocrisia».
[B.MIN.]
Unlettorescrive:
«Leggo con tristezza le paro-
le del rappresentante dei commercianti di via Nizza che si rallegraperildefinitivoabbandonodel
progetto di transito del tram 18
sullavia,dicendochesarebbestato “uno scempio”. Anche qui, come in via Bianchi, una miope ed
egoistica visione dei trasporti
pubblici che sembrano dare solo
“fastidio”. Spiace soprattutto perché queste persone non hanno il
coraggiodidirelaverità:caricommercianti, ditelo che il tram dà fastidioperchécosìnessunopotrebbe più parcheggiare maleducatamente in doppia fila per venire da
voi.Nonc’èdastupirsi:inviaBologna pochi negozianti hanno fatto
laguerraaltram18peravereiparcheggidavantialoro(ehannovinto). Perché la comodità di pochi
deve venire a danno di tutti, costretti a subire più inquinamento
(il18busè,quellosì,unoscempio)e
più costi di rifacimento strade devastatedalpesodeibus?».
LUCIANO
Unafamigliascrive:
«Il giorno 21 gennaio alle 7,30,
mercoledì, il nostro papà ci ha lasciato,pocodopoessereentratoin
reparto rianimazione delle Molinette. Nostra mamma aveva chiamato al mattino molto presto un
taxi attrezzato per disabili avendo
capitochenostropadreeravisibilmente peggiorato e andava subito
ricoverato. La scelta del taxi ricadeperilfattocheessendoresidenti a Nichelino ci avrebbero portati
all’Ospedale Santa Croce di Moncalieri se avessimo chiamato l’ambulanza, mentre negli anni precedenti le Molinette aveva sempre
assistito ed accolto il nostro geni-
Rassegna del 24 marzo.pdf
tore,equindierainpossessoditutto lo storico. I momenti successivi
all’arrivo al Pronto Soccorso sono
stati purtroppo molto veloci: il
gentile taxista aiutava nostro padreasistemarlosullasediaarotelle, nostra madre si precipitava all’ingresso, l’entrata immediata in
rianimazione, elettrocardiogramma con due/tre battiti dopodiché
lineapiatta.
«Tanto dolore per una persona
chehadedicatolasuavitaallavoro
ed alla famiglia, ma tutto ciò che è
successosubitodopohadell’incredibile.Nostropapàerastatoportatoinobitorio,noifamiliaristavamo
predisponendo il funerale, che di
solito viene celebrato due giorni
dopo la data della morte. Ma la salma è stata bloccata dalla Procura
perl’esameautoptico,vistochesecondo loro era giunto già cadavere
al Pronto Soccorso e per di più in
taxi. Purtroppo il venerdì alle
14,30, non essendo in possesso del
nullaosta,lemiesorelleedioabbiamo chiesto al dirigente sanitario
della Città della Salute (una dottoressa) le motivazioni per cui tale
documentononerapervenuto.Solo in quel momento abbiamo scoperto che il medico di turno nella
mattina del 21/01 non aveva mai
mandatoviafaxinProcurailfoglio
Istat e ciò ha comportato il ritardo
pagina 31
di una settimana nei funerali.
Quindi,oltreatuttolostresspsicologico e dolore che si prova per la
perdita di un familiare, si è aggiuntoilritardocausatodalmediconell’espletazione di una procedura
che dovrebbe essere fatta nell’immediato».
FAMIGLIAROMANO
Unlettorescrive:
lata ha reso pubblico il bilancio del
Santuario durante la Santa Messa;
peraltro, già da tempo molte parrocchie rendono noti propri bilanci
affiggendoli in chiesa. E chi volesse
conoscere lo stato economico di
una parrocchia può liberamente
farnedomandaaiparrociiquali,essendo soliti barcamenarsi più tra
conti in rosso che in attivo, non
avranno difficoltà a manifestare lo
stato di disavanzo in cui versano.
ChelaChiesaabbiadipendentiebeni immobili è cosa comprensibile e
auspicabile: con quali risorse essa
potrebbe altrimenti mantenersi e
farfunzionareistituzionimeritorie,
complesse e costosissime quali il
Cottolengo o le altre innumerevoli
attività caritative che i grandi santi
sociali torinesi hanno fondato nella
nostraregione?».
«CriticarelaChiesaèpertalu-
LORENZOGNAVIBERTEA
ni diventata una doverosa consuetudine, ma la lettera del signor Macinainmeritoadun’auspicatamaggiortrasparenzaneicontidellaDiocesi di Torino segue di pochi giorni
lanotiziacheilRettoredellaConso-
[email protected]
via Lugaro 15, 10126 Torino
Forum lettere su
www.lastampa.it/specchio
www.facebook.com/specchiodeitempi
Affari Istituzionali
Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c
XII
TORINO ECONOMIA
la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Il futuro dell’occupazione
PER SAPERNE DI PIÙ
News e aggiornamenti sul sito
torino.repubblica.it
Dall’edilizia al turismo
Alla fiera del lavoro
in palio ottomila posti
ENTOVENTI tra aziende, agenzie
per il lavoro, società di franchising, agenzie formative e scuole, che insieme mettono in palio oltre
8 mila posti di lavoro in settori come
l’informatica, l’automotive, il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione, l’assicurazione, l’edilizia, l’industria delle materie plastiche, la vigilanza. È la base da cui parte l’edizione numero 18 di IoLavoro,
l’ormai tradizionale fiera torinese
dell’impiego, che torna da domani a
venerdì al Lingotto.
Rispetto all’edizione di novembre, dunque, è cambiata la sede (prima era al PalaAlpitour), ma l’intento resta quello di migliorare i buoni
numeri registrati in autunno: 15 mila colloqui offerti, oltre 10 mila partecipanti e un candidato su quattro
che ha trovato una qualche forma di
impiego. Ecco perché la Regione,
che organizza l’evento attraverso
l’assessorato al Lavoro e il suo “braccio operativo” Agenzia Piemonte Lavoro, andrà avanti così: «Investiamo
su IoLavoro perché offre una concreta risposta ai problemi dell’occupazione», spiega Gianna Pentenero,
assessore regionale al Lavoro.
C
Rassegna del 24 marzo.pdf
LA CRISI
Sos di Stampa Subalpina
per le emittenti tv locali
“IoLavoro” si apre domani al Lingotto
L SINDACATO dei giornalisti del Piemonte «ribadisce la sua piena
disponibilità a prendere parte da subito e con proposte concrete a
un tavolo di crisi che coinvolga istituzioni e parti sociali» sui periodi
locali. Dopo l’inchiesta pubblicata ieri da “Repubblica”, il segretario
dell’Associazione Stampa Subalpina, Stefano Tallia chiede «un
intervento urgente per evitare che voci importanti del territorio
vengano ridotte al silenzio». «In un recente incontro con l’assessore
regionale Gianna Pentenero al quale erano presenti i colleghi di Cgil,
Cisl e Uil — dice Tallia — abbiamo sottolineato l’esigenza che anche il
Piemonte si doti di una nuova legge sull’editoria come fatto da altre
regioni italiane». «La crisi di questi anni, determinata dal crollo della
raccolta pubblicitaria e dal venir meno delle provvidenze pubbliche
— aggiunge Tallia — ha impedito a molte aziende di fare i necessari
investimenti sulle tecnologie digitali. Se è finito il tempo dei
finanziamenti a pioggia, è invece opportuno pensare a interventi
mirati per quelle imprese che sanno scommettere sul proprio futuro
nel rispetto delle regole, prime fra tutte quelle contrattuali». Tallia
lancia l’allarme tv: «Una crisi forse ancor peggiore di quella
dell’editoria locale è quella vissuta dall’emittenza radiotelevisiva
privata. Altre emittenti potrebbero seguire il destino di
Telesubalpina non appena finiranno gli ammortizzatori sociali».
I
pagina 22
Come trovare un’occupazione durante l’evento? Il modo migliore è
partecipare a una delle pre-selezioni
organizzate dalle aziende, ma per
farlo occorreva candidarsi nelle scorse settimane. Chi non si fosse mosso
in tempo può comunque tentare la
strada dei colloqui ad accesso libero
e dell’“elevator pitch”, che sono dei
brevi incontri collettivi in cui le imprese spiegano di quali figure hanno
bisogno. Tra le aziende a caccia di
personale ci sono realtà come Bosch,
Club Med, CreditSafe, Generali,
L’Oréal, Seat Pagine-Gialle, Valtur.
Poi ci sono i tanti workshop, gli
stand con le proposte di impiego all’estero, il punto informativo sulla
Garanzia Giovani, l’area dei campionati WorldSkills Piemonte, che
avvicinano i ragazzi delle medie a
mestieri come il cuoco, il cameriere,
il grafico, il meccanico, il muratore.
E ancora, c’è lo spazio dedicato al
franchising, in cui per la prima volta
verrà organizzata una sfida per sele-
Domani al Lingotto via alla diciottesima
edizione di “IoLavoro”: tra le aziende
marchi come Bosch, Club Med, L’Orèal,
Pagine Gialle, Creditsafe e Valtur
zionare le tre migliori idee d’impresa da trasformare poi in una catena
di negozi. Partecipare a IoLavoro
non costa nulla, basta registrarsi su
www.iolavoro.org.
(ste. p.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Attività Produttive
30
SPECIALE LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Occupazione e giovani
Domani torna “Io lavoro”
Un’occasione per scoprire
che un futuro è possibile
Al Lingotto
NADIA FERRIGO
Dalla prima
edizione
«Io lavoro»
è sempre
stata
una grande
successo
A
l via domani la diciottesima edizione di «IoLavoro», job fair torinese dedicata a chi è in cerca
di un’occupazione. Nel Padiglione 1 di Lingotto Fiere tutto è pronto per accogliere i
ragazzi a caccia di un impiego, con tre giorni di workshop
e colloqui con 120 agenzie per
il lavoro, franchisor, agenzie
formative, istituti tecnici e
professionali e aziende come
Club Med, Seat Pagine Gialle,
Tiger, Pixie Animazione, Maneat, Alleanza Assicurazioni,
Msx International, Bosch,
FastInformatica. Le offerte di
lavoro in palio sono più di 8
mila, a cui si aggiungono altre
migliaia di proposte all’estero
da attivare grazie agli sportelli di Eures, la rete dedicata
alla mobilità europea. La
scorsa edizione si è conclusa
con oltre 15 mila colloqui, e un
candidato su quattro ha trovato un’occupazione.
Anche le scuole
saranno al centro
del progetto
della Regione
Domani
Durante la tre giorni di «IoLavoro» si può inoltre partecipare a un ricco programma di laboratori e workshop
tematici. Si parte domattina
con l’inaugurazione e la presentazione dell’accordo di
collaborazione tra Agenzia
REPORTERS
Giovedì
Il secondo giorno dell’iniziativa, promossa dalla Regione
Piemonte e realizzata dall’Agenzia Piemonte Lavoro, sarà invece dedicata alle politiche
Tre giorni
di workshop
incontri
e colloqui
Piemonte Lavoro e il Salone
del Libro, nell’ambito delle
iniziative di Garanzia Giovani. Nel primo pomeriggio seguirà una tavola rotonda
sulla nuova imprenditorialità, dove tra gli altri interverrà Cristina Tumiatti, presidente dei giovani imprenditori di Torino.
Tra le novità di questa
edizione c’è una rinnovata
attenzione a chi vuole avviare un’attività in proprio, con
un concorso per selezionare
le tre migliori idee di impresa da trasformare in franchising. In palio per i tre vincitori c’è un percorso di consulenza gratuito e la possibilità di partecipare al Salone
del Franchising di Milano di
ottobre per presentare al
mercato la propria start up.
A seguire Franco Chiaramonte, direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro, presenterà il programma dedicato agli aspiranti imprenditori iscritti a Garanzia Giovani. L’iniziativa, avviata nei
mesi scorsi, ha già dato i primi risultati con una cinquantina di idee selezionate
per essere trasformate in
business plan. Si conclude la
giornata alle 17,15 con le storie di successo di tre giovani
startupper.
Rassegna del 24 marzo.pdf
Opportunità
Garanzia
Giovani
A otto mesi dal via «Garanzia Giovani», l’iniziativa europea nata per
offrire un’opportunità
di lavoro o formazione
ai ragazzi tra i 15 e i 29
anni, ha coinvolto più di
24mila ragazzi iscritti al
portale piemontese:
circa 7mila sono già
stati contattati per partecipare a colloqui, tirocinii e percorsi di educazione all’auto-imprenditorialità, mentre i percorsi di formazione
sono più di 3.600.
Nella tre giorni di «IoLavoro» sarà disponibile
anche uno stand a disposizione dei ragazzi
che vorranno registrarsi
e cogliere le possibilità
offerte dal programma.
A disposizione degli
iscritti ci sono percorsi
dedicati all’auto-imprenditorialità e alla
mobilità internazionale,
realizzati in collaborazione con la rete europea Eures e con il portale internazionale Monster.it, oltre alle nuove
collaborazioni con il
mondo del terzo settore
e del franchising.
per l’accesso al lavoro delle persone con disabilità nel turismo
e nello sport, con l’intervento
degli assessori regionali Gianna Pentenero e Giovanni Maria
Ferraris. Il pomeriggio invece è
dedicato a un incontro sul nuovo welfare e le ultime possibilità di sviluppo del terzo settore.
Venerdì 27 marzo
L’ultimo giorno della fiera in-
vece è dedicato al modello
«Wordskills», con 25 enti tra
istituti tecnici, professionali e
agenzie formative che animeranno le nove aree dedicate alle dimostrazioni dei mestieri:
cuoco, cameriere, pasticcere,
grafico, meccanico d’auto,
estetista, acconciatore, sarto,
muratore. Saranno coinvolti
più di 70 docenti e centinaia di
ragazzi degli istituti tecnici e
professionali
piemontesi,
pronti ad accogliere oltre
2mila studenti delle scuole
medie per il tradizionale Tour
dei Mestieri. Chiude la giornata e la manifestazione il convegno dedicato alle politiche per
il reinserimento al lavoro, con
la presentazione del progetto
sperimentale della Regione
del contratto di ricollocazione
nel Jobs Act.
Le professioni
Decine le figure selezionate
Dagli animatori agli ingegneri
Opportunità
N
on solo animatori,
cuochi, camerieri e
lavoratori stagionali,
ma anche ingegneri, periti,
assicuratori e figure commerciali e finanziarie. Aumentano le possibilità di impiego della job fair «IoLavoro», sia per il numero - le
proposte di lavoro in palio
sono più di 8mila - che soprattutto per la varietà. «I
segnali che arrivano dal
mercato sono finalmente positivi - spiega Franco Chiaramonte, direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro -,
edizione dopo edizione abbiamo conquistato la possibilità di offrire impieghi in
sempre più settori dove vengono cercate professionalità
medio-alte, come per esempio accade nella finanza».
Se i grandi numeri sono
ancora quelli dei contratti
stagionali - a «IoLavoro» si
cercano 659 figure nel campo
della ristorazione e alberghiero, 1249 istruttori, 974
animatori di spettacolo, 3854
animatori e capo animatori cresce sempre più anche la
richiesta di lavoratori specializzati. Da domani a venerdì
La forza
della
manifestazione
voluta
dalla Regione
sono
le offerte
destinate
a diverse
fasce
occupazionali
nel Padiglione 1 del Lingotto di
Torino saranno selezionati 40
ingegneri, 50 tecnici informatici, 60 impiegati, 50 operai e
tecnici industria, 419 figure
commerciali e finanziarie, a
cui si vanno ad aggiungere centinaia di offerte internazionali
della rete europea Eures e del
portale dedicato alla mobilità
internazionale Monster.
«Sono confermati anche in
questa edizione migliaia di ri-
pagina 23
chieste in arrivo dal settore turistico-alberghiero - continua
Chiaramonte -, ma c’è anche
un significativo incremento di
figure professionali molto interessanti per giovani laureati
e operai specializzati».
Tra le aziende che per la
prima volta prendono parte
alla manifestazione c’è per
esempio «Proplast», consorzio tecnologico di livello europeo con più 200 soci che a To-
rino cerca ingegneri del processo, meccanici e chimici.
Oltre a ingegneri meccanici
e gestionali, «Bosch» assume
anche consulenti marketing e
addetti all’ufficio amministrativo, mentre «FastInformatica», azienda da 10 anni nel settore della consulenza su tutto
il territorio nazionale e all’estero, è a caccia di programmatori, ingegneri meccanici e
consulenti. Allettanti e di genere decisamente vario anche
le offerte di «Meneat», gruppo
specializzato da anni nell’offerta di soluzioni e servizi nell’informatica e nell’automazione per le aziende alla sua prima partecipazione e alla ricerca di programmatori, ingegneri delle telecomunicazioni e ingegneri gestionali.
«Negli ultimi due anni è
sempre in aumento la richiesta nell’area commerciale conclude Chiaramonte -, così
come sono in aumento le opportunità in arrivo dal mondo
creditizio e finanziario, con
per esempio una richiesta crescente di analisti specializzati
e promotori finanziari, come
per esempio il gruppo Deutsche Bank».
Attività Produttive
LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
.
Cronaca di Torino .55
Diario
La vittima è stata convinta a denunciare l’uomo da una donna maresciallo
Lo stalker viveva in camper
sotto casa dell’ex convivente
I carabinieri arrestano un ex imprenditore di 55 anni
il caso
FEDERICO GENTA
Sotto
sequestro
e ti vedo con un
altro uomo uccido prima te, poi
l’altro e mi tolgo la vita anche io. Non ti lascerò mai. Ti
amerò fino alla morte». Era
questo il tenore delle lettere
d’amore che Angelo Colucci
recapitava all’ex convivente. Telefonate, sms, fogli di
carta pizzicati nella portiera dell’auto sotto casa. Un
incubo andato avanti per
mesi. Da quando, lo scorso
Natale, la loro burrascosa
relazione si era interrotta. E
questa volta, in maniera definitiva.
Lui è un ex imprenditore
di 55 anni, oggi ufficialmente
disoccupato, originario di
Taranto ma domiciliato da
tempo a Torino. Lei è Maria,
40enne che abita nel quartiere Falchera. I due si conoscono nel 2011 e sin dall’inizio la loro storia si poggia su
una montagna di bugie. La
donna alla fine lo smaschera, capisce di non sapere
nulla del suo passato e decide di lasciarlo. Così inizia la
persecuzione.
«S
Colucci non si arrende. Trasferisce il suo camper sotto
la casa della vittima. Da lì
riesce a controllare tutti i
suoi spostamenti. Vede chi
la viene a trovare a casa. Sa
quando va a lavorare e, se è
in ritardo, la contatta per
chiederle cosa stia facendo.
Le telefonate e i messaggi
sul cellulare, a qualsiasi ora
del giorno e della notte. sono
estenuanti. Fino a 400 chiamate in un solo giorno. Un
amore ossessivo che diventa minaccia, promessa di
violenza.
E poi ci sono le lettere.
Quelle che l’ex convivente
ritrova ogni giorno infilate
La regia delle compensazioni
affidata a Chiamparino
Il presidente del Piemonte,
Sergio Chiamparino, ha deciso di
prendersi in carico la gestione delle compensazioni territoriali legate alla Torino-Lione. La giunta regionale, infatti, lo ha nominato presidente del comitato di regia per
l’applicazione della legge che regola le ricadute economiche, norme
che finora non hanno praticamen- Sergio Chiamparino
te portato benefici in valle. Chiamparino, dunque, gestirà in prima persona il rapporto con i
sindaci della Valsusa che continuano ad essere contrari al
tunnel di base e respingono le compensazioni. Nomina contestata dai consiglieri del M5S. Intanto l’ex magistrato, Ferdinando Imposimato, ha chiesto di fermare le grandi opere
«perché fatte solo per i manigoldi». E ha aggiunto: «I valsusini non sono terroristi ma persone che difendono i loro territorio dai predoni».
[M.TR.]
L’omicidio al Villaggio Olimpico
Dentro
la «casa»
di Angelo
Colucci,
parcheggiata
a pochi metri
dall’alloggio
della vittima,
i carabinieri
hanno
trovato
nuove lettere
di minacce,
peluches
e regali
già pronti per
continuare
a molestare
la donna
Uccise il compagno per gelosia
7 anni all’ex guardia giurata
Tre colpi di pistola all’addome:
la mattina del 2 febbraio dello scorso anno Provvidenza Schifaudo, 51
anni, guardia giurata, al termine
dell’ennesimo litigio, spara al compagno Giuseppe Denaro, 47 anni,
elettricista. Ieri è stata condannata a 7 anni e 4 mesi di reclusione
più 3 anni in casa di cura. L’omicidio era avvenuto all’alba, in casa, Provvidenza Schifaudo
nel complesso dell’ex Villaggio
Olimpico: la donna credeva di essere tradita, aveva svegliato
il compagno e al culmine del litigio gli aveva sparato. Quindi,
aveva chiamato i carabinieri: «Mi tradiva, gli ho sparato. Ero
stremata dopo una notte di amare discussioni... lui non voleva mai darmi spiegazioni, avevo letto i suoi messaggi con
altre donne, ero sotto choc». Denaro era morto qualche giorno dopo a causa delle ferite riportate. Il gup Luisa Ferracane
l’ha ritenuta parzialmente incapace di intendere.
REPORTERS
Il conforto
400
Telefonate
Senza tregua
Tav e Valsusa
Sono le chiamate
che l’uomo ha fatto
verso i cellulari della ex
lo scorso 20 marzo
nella portiera della sua utilitaria. La donna ha una figlia
piccola. Una madre anziana.
Tutti sono sempre più preoccupati. Durante un incontro all’interno del suo camper, tentativo estremo di
convincerlo a dimenticarla e
andarsene, scopre che lui è
armato. Capisce che non può
più aspettare: deve fare
qualcosa e in fretta.
Alla stazione Falchera dei carabinieri, Maria ha la fortuna
di incontrare una donna maresciallo. Che riesce a rassicurarla e a convincerla di denunciare lo stalker prima che la
situazione possa peggiorare
ancora. Proprio mentre sta
completando le procedure di
rito, la chiamano i colleghi di
lavoro: Angelo Colucci è lì, davanti all’ingresso.
I militari in borghere seguono la donna a poca distanza. Lui le si avvicina subito. Visibilmente agitato, apre la
porta della sua macchina.
Chiede ripetutamente spiegazioni della sua assenza. Passano una manciata di secondi e
scattano le manette.
Il kit dello stalker
Dalle sue tasche saltano fuori
i due cellulari che lui usava
abitualmente per contattare
la vittima. Nel camper, posto
sotto sequestro, i carabinieri
hanno trovato tutto quello che
poteva servirgli per continuare a molestarla. Pagine e pagine di lettere già pronte. Nuove
minacce mescolate a richieste
di aiuto e intenti autolesionisti. Poi cioccolatini, peluches a
forma di cuore e altri regali
per provare a riconquistarla.
E ancora manette e armi. Una
pistola calibro 9, a salve ma
senza tappo rosso per sembrare più credibile. E una
Tanfoglio semiautomatica,
questa volta vera, corredata
di due caricatori e 40 proiettili. L’uomo la conservava in un
garage di sua proprietà, in
strada del Villaretto.
Angelo Colucci è stato trasferito nel carcere Lorusso e
Cotugno. Del caso si occuperà
il pm Francesco La Rosa.
Prima udienza nel 2016
Violenze contro gli sfratti
29 antagonisti a processo
Comincerà nel giugno del
prossimo anno i processo a 29
esponenti della galassia antagonista torinese accusati per gli scontri avvenuti tra il settembre del
2012 e il gennaio 2014 durante le
varie manifestazioni organizzate
contro gli sfratti, in particolare a
Barriera di Milano. Per impedire
agli ufficiali giudiziari di eseguire Una manifestazione
gli sfratti vennero organizzati presidi, barriere all’ingresso dei palazzi e alcune manifestazioni culminarono in scontri con le forze dell’ordine, blocchi
stradali, incendi di cassonetti e blitz contro sportelli bancari e postali. Il gup Massimo Scarabello ha accolto, con
l’esclusione di pochi capi d’imputazione, la richiesta del pm
Antonio Rinaudo che accusa i 29 antagonisti, a vario titolo,
di resistenza, interruzione di pubblico servizio e sequestro
di persona.
In tribunale
Bancarotta De Tomaso
Gianmario Rossignolo
(al centro)
esce dal tribunale
accompagnato
dal legale di fiducia,
Pierfranco Bertolino (a sinistra)
Rossignolo davanti ai magistrati:
“Tradito dalle promesse dei politici”
MASSIMILIANO PEGGIO
«Prima dell’operazione Pininfarina avevo tentato con la
Bertone, con l’appoggio del
Ministero dello Sviluppo. Il
mio errore è stato quello di
avere aderito alle blandizie
del mondo politico, imprenditoriale e sindacale che si muoveva intorno all’operazione».
Così Gianmario Rossignolo,
l’ex patron della De Tomaso,
accompagnato dal suo legale
di fiducia, Pierfranco Bertolino, nel suo ultimo interrogatorio di fronte al pm Vincenzo
Pacileo, pochi giorni prima
della chiusura indagini. È la fine di ottobre. Ora la procura
ha firmato le richieste di rinvio
a giudizio.
Accusato della bancarotta
della De Tomaso, con cui puntava a rilanciare l’attività degli ex
stabilimenti Pininfarina di Grugliasco con i suoi 900 dipendenti, grazie agli aiuti finanziari
della Regione, Rossignolo tira
in ballo la politica.Parla dell’ex
giunta Bresso e imputa a Roberto Cota il naufragio del suo
sogno imprenditoriale, legato
alla realizzazione di bolidi di alta gamma. È l’operazione Pininfarina: l’acquisto nel 2009, da
parte di De Tomaso per 2 milioni di euro, del ramo d’azienda di
Grugliasco. La Regione intervenne comprando per 14 milio-
Rassegna del 24 marzo.pdf
ni gli stabilimenti Pininfarina,
affittandoli poi alla De Temaso.
Ma l’operazione crollò quando
la Finanza scoprì che le fideiussioni inviate al Ministero del
Lavoro, a garanzia del finanziamento complessivo di oltre 19
milioni euro concessi per i corsi
di formazione dei dipendenti,
erano false. Da qui l’inchiesta,
prima per la truffa delle fideiussioni, poi per la bancarotta, da
cui spunterebbero nuovi scenari. «L’ingegner Bairati, assessore all’industria della Regione,
uomo di fiducia della presidente Bresso - racconta Rossignolo-, mi disse che ci sarebbero
stati finanziamenti per 18 milioni e che tutta l’amministrazione
REPORTERS
mi avrebbe sostenuto se avessi
rilevato lo stabilimento di Grugliasco con i lavoratori».
Ma i soldi, in base alla normativa comunitaria, non erano
disponibili direttamente, così
all’ex patron furono proposti «i
fondi per la formazione professionale e per l’innovazione tecnologica». Ma le linee produttive non entrarono in funzione, i
pagina 24
bolidi non furono mai realizzati,
a parte un prototipo presentato
al salone di Ginevra nel 2011.
Nel frattempo cambiò amministrazione. «Il nuovo presidente
Cota stoppò i residui finanziamenti». Il sogno di Rossignolo
si intreccia col declino degli stabilimenti di Grugliasco, dove gli
impianti erano obsoleti, poco
compatibili con i progetti della
De Tomaso. «Pininfarina prima
che rilevassi l’azienda era molto
vicina al fallimento. In realtà feci finta di comprare un ramo
d’azienda che per me era inesistente. Il mio progetto doveva
essere finanziato anche da imprenditori che si tirarono indietro quando la Regione non finì
di versare quanto promesso». E
aggiunge: «fui tirato dentro l’affare a ottobre 2009. L’operazione fu frettolosa. Bisognava dare
una mano alla Pininfarina, cosa
che feci». Ma è sul denaro sborsato dalla Regione, che Rossignolo non avrebbe dubbi. «Secondo me lo stabilimento non
valeva i 14 milioni che la Regione ha pagato».
Attività Produttive
68 .Economia Nord-Ovest
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
E CONOMIA
POTETE INVIARE LE VOSTRE SEGNALAZIONI A
ECONORDOVEST- LA STAMPA, VIA LUGARO 15
10126 TORINO
[email protected]
[email protected]
[email protected]
“Burocrazia
dimezzata
per il vino”
Il ministro Martina al Vinitaly
ha parlato della nuova legge
L’
FRANCO BINELLO
INVIATO A VERONA
annuncio è stato dato ieri dal
ministro
dell’Agricoltura
Maurizio Martina, ospite nello stand della Regione Piemonte al «Vinitaly» di Verona.
«Siamo in dirittura d’arrivo
per la nuova legge che regolamenterà il mondo del vino,
rendendo le cose più semplici,
per i produttori in primis». Si
chiama Testo unico: un’ottantina di articoli di quella che il
primo relatore, il deputato Pd
astigiano Massimo Fiorio ha
già ribattezzato «Legge mostro», perchè, ha spiegato
«andrà a mettere ordine nel
mare magno della legislazione enologica».
«Semplificare»
Parola d'ordine: semplificazione, come ha ribadito il ministro durante la presentazio-
«Il Testo unico snellirà
il mondo dell’enologia»
Ospite nello stand della Regione
per il Settembre astigiano
ne dei grandi eventi del «Settembre astigiano», Festival
sagre (la più grande sfilata
storica delle contadinerie del
mondo) e la «Douja d’Or»
(rassegna enologica nazionale
e internazionale).
Super eventi in via di allestimento, in un Vinitaly che
per la prima volta dopo la lunga stagione della crisi, sembra
Rassegna del 24 marzo.pdf
Il ministro dell’Agricoltura Martina ieri durante la presentazione del Settembre astigiano assieme all’assessore regionale Ferrero
lasciar trasparire i primi segnali di ottimismo nel segno del rilancio. Il cambio favorevole euro/dollaro sta ridando la carica
agli imprenditori del vino, presenti con oltre 4 mila aziende
nella grande «Fiera» veronese.
Martina ha ribadito: «Il vino è
un comparto strategico per
l’economia italiana, in forte
espansione sui mercati internazionali. E con la nuova legge
porremo l’attenzione sui territori d’eccellenza sul fronte della
promozione, a cominciare dalle
grandi opportunità offerte da
Expo».
Brindisi tra produttori con il deputato Massimo Fiorio (a sinistra)
Meno costi e tempi
«Sarà un Testo unico - ha spiegato Fiorio che sta lavorando
alla rifinitura della bozza con gli
altri colleghi della Commissione Agricoltura della Camera che prevede uno sgravio di tempi e di costi per i vignaioli, anche e soprattutto attraverso
una sburocratizzazione telematica degli adempimenti e altri
criteri che riguardano controlli
e fascette». E aggiunge: «Poi,
soprattutto, si prevede che per
chi sbaglia in buona fede non
scattino immediatamente sanzioni, ma, attraverso l’istituto
della diffida, si possa rimediare
all’errore con il cosiddetto ravvedimento operoso»
Il provvedimento è accolto
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con soddisfazione da Coldiretti:
«il Testo Unico dimezzerà la
burocrazia per le aziende vinicole, oggi costrette a dover fare
i conti con ben 70 diverse pratiche burocratiche che coinvolgono 22 soggetti diversi». E anche
Mario
Guidi
(Confagricoltura) ha auspicato
un’accelerazione dell’iter. Ma
una delle due grandi associazioni dei produttori, Federvini,
esprime riserve sul lavoro. L’associazione degli industriali ritiene che il provvedimento poteva essere più ambizioso e
spingersi oltre. Il ministro ha
assicurato che ci sarà tempo
per le necessarie limature. La
semplificazione è stata già innescata col decreto sulla dematerializzazione dei registri cartacei, varato nei giorni scorsi.
Provvedimento che ha previsto
il progressivo passaggio on line
di migliaia di informazioni che
finora le aziende dovevano fornire solo in via cartacea. I produttori però aspettano una vera chiave di volta e guardano
con speranza al Testo Unico del
vino che ha il suo cuore nella razionalizzazione del sistema dei
controlli. Ha concluso Martina:
«I 12 mesi che abbiamo alle
spalle ci hanno dato un testo
fondamentale. Ora va sviluppata una riflessione per vedere se
il filo conduttore tiene».
Attività Produttive
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:21:00
Unesco: Giorgio Ferrero, raddoppiare sforzi per paesaggi
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Raddoppiare gli sforzi perché i nostri paesaggi vitivinicoli
non siano solo una bellezza da tutelare, ma diventino motore di sviluppo turistico e di
promozione delle nostre ricchezze in tutto il mondo". Lo ha detto l'assessore regionale
all'Agricoltura, Giorgio Ferrero, presentando i paesaggi riconosciuti patrimonio
dell'umanità dall'Unesco del Piemonte al Vinitaly di Verona. "L'Expo ormai imminente,
con i milioni di visitatori che attirerà non solo a Milano, e l'esposizione della Sindone - ha
aggiunto Ferrero - sono i primi banchi di prova per saggiare la nostra capacità di
attrazione e di valorizzazione delle straordinarie terre di Langhe-Roero-Monferrato".
(ANSA).
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Cultura, Turismo e Sport
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 16:38:00
Università: Torino; al via maratona progetti #hackUniTO - In tutto i
lavori di 79 gruppi all'esame di esperti e imprese
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - Domani si terrà il primo incontro del Follow-up
#hackUniTO2014, il percorso di accompagnamento dei progetti che hanno partecipato
alla prima edizione. Trenta team di progettisti incontreranno esperti e manager di
aziende. L'attività, svolta con il sostegno di Compagnia di San Paolo, continuerà con un
ciclo di altri 4 eventi (tra marzo e aprile) dedicati alle 9 aree tematiche in cui sono stati
raggruppati i 79 gruppi di lavoro che hanno chiesto il supporto da parte dell'Ateneo.
Nell'appuntamento di domani si incontreranno i gruppi dell'area Knowledge
Dissemination e dell'area Digital Content. Il primo è sulla condivisione della conoscenza
come base per lo sviluppo economico e comprende i progetti #Biochinaunito, Sinforma e
Centro studi universitario; il secondo verte sulle opportunità dei contenuti digitali per lo
sviluppo della conoscenza, che comprende i progetti Art inTime, WeBook e Affitta un
libro. Tra i soggetti presenti Camera di Commercio, Museo piemontese dell'informatica,
SAA Scuola di Amministrazione Aziendale, IRES PIEMONTE, Consiglio Regionale del
Piemonte.(ANSA).
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Cultura, Turismo e Sport
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XII
TORINO ECONOMIA
la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Il futuro dell’occupazione
PER SAPERNE DI PIÙ
News e aggiornamenti sul sito
torino.repubblica.it
Dall’edilizia al turismo
Alla fiera del lavoro
in palio ottomila posti
ENTOVENTI tra aziende, agenzie
per il lavoro, società di franchising, agenzie formative e scuole, che insieme mettono in palio oltre
8 mila posti di lavoro in settori come
l’informatica, l’automotive, il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione, l’assicurazione, l’edilizia, l’industria delle materie plastiche, la vigilanza. È la base da cui parte l’edizione numero 18 di IoLavoro,
l’ormai tradizionale fiera torinese
dell’impiego, che torna da domani a
venerdì al Lingotto.
Rispetto all’edizione di novembre, dunque, è cambiata la sede (prima era al PalaAlpitour), ma l’intento resta quello di migliorare i buoni
numeri registrati in autunno: 15 mila colloqui offerti, oltre 10 mila partecipanti e un candidato su quattro
che ha trovato una qualche forma di
impiego. Ecco perché la Regione,
che organizza l’evento attraverso
l’assessorato al Lavoro e il suo “braccio operativo” Agenzia Piemonte Lavoro, andrà avanti così: «Investiamo
su IoLavoro perché offre una concreta risposta ai problemi dell’occupazione», spiega Gianna Pentenero,
assessore regionale al Lavoro.
C
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LA CRISI
Sos di Stampa Subalpina
per le emittenti tv locali
“IoLavoro” si apre domani al Lingotto
L SINDACATO dei giornalisti del Piemonte «ribadisce la sua piena
disponibilità a prendere parte da subito e con proposte concrete a
un tavolo di crisi che coinvolga istituzioni e parti sociali» sui periodi
locali. Dopo l’inchiesta pubblicata ieri da “Repubblica”, il segretario
dell’Associazione Stampa Subalpina, Stefano Tallia chiede «un
intervento urgente per evitare che voci importanti del territorio
vengano ridotte al silenzio». «In un recente incontro con l’assessore
regionale Gianna Pentenero al quale erano presenti i colleghi di Cgil,
Cisl e Uil — dice Tallia — abbiamo sottolineato l’esigenza che anche il
Piemonte si doti di una nuova legge sull’editoria come fatto da altre
regioni italiane». «La crisi di questi anni, determinata dal crollo della
raccolta pubblicitaria e dal venir meno delle provvidenze pubbliche
— aggiunge Tallia — ha impedito a molte aziende di fare i necessari
investimenti sulle tecnologie digitali. Se è finito il tempo dei
finanziamenti a pioggia, è invece opportuno pensare a interventi
mirati per quelle imprese che sanno scommettere sul proprio futuro
nel rispetto delle regole, prime fra tutte quelle contrattuali». Tallia
lancia l’allarme tv: «Una crisi forse ancor peggiore di quella
dell’editoria locale è quella vissuta dall’emittenza radiotelevisiva
privata. Altre emittenti potrebbero seguire il destino di
Telesubalpina non appena finiranno gli ammortizzatori sociali».
I
pagina 28
Come trovare un’occupazione durante l’evento? Il modo migliore è
partecipare a una delle pre-selezioni
organizzate dalle aziende, ma per
farlo occorreva candidarsi nelle scorse settimane. Chi non si fosse mosso
in tempo può comunque tentare la
strada dei colloqui ad accesso libero
e dell’“elevator pitch”, che sono dei
brevi incontri collettivi in cui le imprese spiegano di quali figure hanno
bisogno. Tra le aziende a caccia di
personale ci sono realtà come Bosch,
Club Med, CreditSafe, Generali,
L’Oréal, Seat Pagine-Gialle, Valtur.
Poi ci sono i tanti workshop, gli
stand con le proposte di impiego all’estero, il punto informativo sulla
Garanzia Giovani, l’area dei campionati WorldSkills Piemonte, che
avvicinano i ragazzi delle medie a
mestieri come il cuoco, il cameriere,
il grafico, il meccanico, il muratore.
E ancora, c’è lo spazio dedicato al
franchising, in cui per la prima volta
verrà organizzata una sfida per sele-
Domani al Lingotto via alla diciottesima
edizione di “IoLavoro”: tra le aziende
marchi come Bosch, Club Med, L’Orèal,
Pagine Gialle, Creditsafe e Valtur
zionare le tre migliori idee d’impresa da trasformare poi in una catena
di negozi. Partecipare a IoLavoro
non costa nulla, basta registrarsi su
www.iolavoro.org.
(ste. p.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cultura, Turismo e Sport
LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
CANNOBIO, DOMENICA SI POTRÀ ASSISTERE ALLA REALIZZAZIONE DEI PRODOTTI ARTIGIANI
Le botteghe aprono le porte
“Così si sostiene l’eccellenza”
BEATRICE ARCHESSO
CANNOBIO
Le botteghe artigiane come
eccellenza da sostenere e
promuovere per la qualità
dei prodotti che garantiscono e le tradizioni che conservano. Per questo è stata creata «Porte aperte», giornata
che domenica permetterà di
mettere il naso nel «dietro le
quinte» dei negozi storici di
Cannobio. Per un giorno sarà
possibile assistere alla lavorazione (rigorosamente manuale) di prodotti tipici, dal
pane ai formaggi fino a oro e
pietra.
Non si tratta di una mostra di antichi mestieri ma di
un percorso che guiderà in
sette storiche botteghe di Cannobio dove apprendere l’arte
del «realizzare». Sono previsti
quattro appuntamenti (alle 10,
12, 15,30 e 17) per condividere
con i mastri artigiani un’esperienza che farà immergere il
visitatore nei saperi della tradizione attraverso dimostrazioni di lavorazione dei prodotti. Le botteghe tuttavia resteranno aperte con orario continuato, dando la possibilità di
visitare i negozi e scoprirne
prodotti tipici e storia.
Un evento sperimentale
Alla prima edizione di «Porte
aperte» partecipano sette storici negozi artigiani di generi
diversi: si potrà assistere alla
L’ASSOCIAZIONE PRESENTATA A VERBANIA
Agorà sbarca anche nel Vco
Punta a rilanciare Forza Italia
Presente già in tutte le province della Lombardia e in
Piemonte a Novara, si è costituita anche nel Vco la sezione
provinciale dell’associazione
politico-culturale «Agorà –
Liberi e Forti» che fa riferimento politico all’area laica
riformista e cattolica e al
partito di Forza Italia e ha come scopo la promozione di
incontri e dibattiti su temi di
attualità. All’incontro di presentazione avvenuto al Chiostro di Verbania sono intervenuti l’eurodeputato Lara Comi, il fondatore e presidente
onorario di Agorà Nino Caianiello, i consiglieri regionali
Diego Sozzani e Luca Marsico.
Nei loro interventi hanno
sottolineato l’intento dell’associazione di ridare impulso alla
spinta riformista di Forza Ita-
Rassegna del 24 marzo.pdf
La presentazione dell’iniziativa «Porte aperte» a Cannobio
lia per la ricostruzione della linea politica di un centrodestra
nuovamente compatto e competitivo.
Presidente di Agorà del Vco
è il Consigliere comunale di
Verbania Lucio Scarpinato, gli
altri soci fondatori sono Mirella Cristina, candidata a sindaco e ora capogruppo di Forza
Italia nel capoluogo, l’ex assessore Massimo Manzini, Antonio Notarianni, Enzo Iapichino, Marco Restelli e Aldo Rosa. L’associazione inizierà l’attività organizzando momenti
di confronto pubblico su temi
d’attualità che interessano il
territorio tra cui sanità, Expo
e funivia del Mottarone. [S. R.]
lavorazione di marmo e pietra,
alla creazione di gioielli o trasformazione di formaggi e altri
prodotti caseari (di capra). Il
pane sarà preparato secondo
antiche ricette con lievito madre e lunghe lievitazioni e ci sarà spazio per dolci tipici, manufatti in ferro, fiori e piante.
«E’ un evento sperimentale
- dice il sindaco di Cannobio
Giandomenico Albertella - e
una formula che va studiata
per essere potenziata e migliorata in vista di appuntamenti
futuri. Con l’iniziativa non solo
si potranno visitare le aziende
ma soprattutto si riscopriranno la bellezza e la qualità dei
prodotti artigianali, che in
tempi di crisi resistono dando
lustro alle produzioni italiane.
L’elemento imprescindibile di
queste realtà d’eccellenza è
l’innesto con le nuove generazioni, che possono dare continuità alle attività artigiane».
I sette punti da visitare attraverso una passeggiata per il
centro di Cannobio saranno indicati su una cartina che indicherà anche il percorso da seguire per raggiungerli.
TRA GRAVELLONA E ORNAVASSO
Vengono potati i platani
che intralciavano i bus
Traffico chiuso a fasce orarie
per un paio di settimane su
corso Sempione a Gravellona, il viale di collegamento
con Ornavasso. Il provvedimento in vigore da oggi e fino
al 3 aprile prevede chiusure
nella fascia oraria dalle 8 alle
15 per la potatura delle piante, dei platani, che si affacciano sulle strade, un’operazione richiesta da tempo per
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evitare intralci e problemi nella circolazione di autobus e
mezzi pesanti. Gli interventi
dovevano svolgersi a settembre ma poi erano stati rinviati.
Il divieto non riguarderà i
residenti e chi utilizza le attività commerciali presenti sul
corso. Si consiglia di utilizzare
il passaggio sulla via Trattati
di Roma e della A26 da e per
Ornavasso.
[L. ZIR.]
.
VCO .59
In breve
Domodossola
Corso di ristorazione
Corso base di tecniche di
servizio di ristorante oggi
dalle 20,30 alle 23 al Collegio
Mellerio Rosmini. La lezione
sarà tenuta dai docenti dell’Istituto alberghiero Mario
Summa e Damiano Oberoffer. Info e prenotazioni allo
0324.482152.
[F. ZA.]
Gravellona Toce
Poste, cambio d’orario
Cambio d’orario oggi per
l’ufficio postale: causa di alcuni lavori gli sportelli saranno aperti al pubblico solo dalle 12 e fino alla chiusura serale delle 19,05.
[L. ZIR.]
Gravellona Toce
A Torino per «Iolavoro»
La
Provincia organizza
un servizio navetta per raggiungere la fiera «Iolavoro» a
Torino per venerdì, con partenze da Domodossola e Gravellona. Per iscrizioni contattare i Centri per l’impiego di
Domodossola (0324.242371),
Omegna (0323.61527) e Verbania (0323.407454), per entrare in fiera è necessaria
iscriversi al sito Internet
www.iolavoro.org.
[L. ZIR.]
Quarna Sotto
Intitolata la piazza
La
piazza del municipio
sarà intitolata in memoria di
Renato Beltrami, scultore
scomparso vent’anni fa e autore di tante opere in paese.
Fino al 2005 in suo ricordo
venne anche realizzato un laboratorio di scultura su pietra, con la realizzazione tanche di un’opera in granito del
Montorfano che si è deciso di
posare nella piazza.
[L. ZIR.]
Cultura, Turismo e Sport
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:58:00
Casa: al via a fondo sociale per i morosi incolpevoli Atc - Nel 2014 lo
hanno utilizzato 4.500 famiglie, investiti 3,5 mln
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - Partirà mercoledì e si chiuderà il30 aprile la raccolta delle
domande per accedere al fondosociale regionale 2015, il contributo che aiuta gli
inquilinidelle case popolari che hanno un reddito basso e non ce la fannoa pagare
l'affitto, seppur calmierato. Il fondo copre lamorosità accumulate nel 2014 dei cosiddetti
morosi incolpevoli.Lo scorso anno ne hanno usufruito circa 4.500 famiglie chevivono
nelle case popolari di Torino e provincia (su un totaledi 30 mila), per un investimento di 3
milioni e mezzo di eurostanziati dalla Regione. Atc ha allestito dei locali dedicati alla
raccolta delledomande che si trovano in via Arquata 2/a-b a Torino, proprioaccanto alla
sede dell'Agenzia, in corso Dante 14. Chi inveceabita a Carmagnola, Chieri, Chivasso,
Ivrea, Pinerolo e TorrePellice potrà utilizzare lo sportello attrezzato nel suo Comunedi
residenza. (ANSA).
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Edilizia Urbanistica
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Sanità Socio-Assistenziale
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TORINO CRONACA
la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015
VII
La polemicaL’iscrizione obbligatoria al servizio
sanitario nazionale è prevista dalla Regione
anche per chi è senza permesso di soggiorno
I NUMERI
1
IL TOTALE
In Piemonte ci sono
450 pediatri
e, secondo i dati
del ministero della
Salute, in media
ognuno di loro
si occupa
di 1.194 bambini
2
GLI STRANIERI
Solo a Torino
i minori stranieri
tra i 5 e i 9 anni
sono oltre 9mila:
si supererebbe
il tetto massimo
di 1.200 pazienti
previsto dalla legge
3
GLI IRREGOLARI
I minori che non
hanno mai goduto
del servizio sono
più o meno 300:
sono gli irregolari
totali, senza
permesso di
soggiorno
Un pediatra per tutti
i bambini stranieri
I medici protestano
“Siamo troppo pochi”
CARLOTTA ROCCI
PEDIATRI piemontesi sono preoccupati. L’iscrizione al servizio sanitario nazionale di tutti i minori stranieri, anche quelli senza permesso di
soggiorno, «pur essendo un’iniziativa
lodevole, rischia di essere un boomerang che ci mette in difficoltà», dice Renato Turra, rappresentante del comitato regionale della Fimp, l’organizzazione sindacale dei medici pediatri.
«Rischiamo di essere troppo pochi per
far fronte alle richieste. La nostra
preoccupazione è poter offrire lo stesso livello di assistenza a tutti i bambini
della regione».
L’iscrizione obbligatoria al servizio
sanitario nazionale è una decisione
che la Regione ha preso la scorsa settimana con una delibera di giunta firmata dagli assessori Antonio Saitta e
Monica Cerutti, applicando un documento della commissione Salute della
Conferenza delle Regioni, approvato
nel 2011.
«Non siamo contro questa decisione
— ribadiscono i pediatri — anzi l’abbiamo sempre sostenuta. Stiamo solo
dicendo che nell’applicarla bisogna tenere conto di alcuni fattori». Il primo è
quello dei numeri. In Piemonte ci sono
circa 450 pediatri e, secondo i dati del
ministero della Salute, in media ognuno di loro si occupa di 1.194 bambini.
«Le regole nazionali stabiliscono
che ogni medico di famiglia può avere
al massimo 1.200 pazienti — prosegue
Turra — Oggi gli stranieri che hanno
un permesso di soggiorno a scadenza
non vengono conteggiati nel massimale perché risultano come pazienti
temporanei, se le regole cambiano dovremo calcolare anche loro nei posti a
disposizione di ciascun medico». Solo a
Torino i minori stranieri tra i 5 e i 9 anni iscritti all’anagrafe sono oltre 9mila.
È questa la fetta che più preoccupa i pediatri perché gli irregolari totali, quelli che non hanno mai goduto del servizio sono più o meno 300. «Vorremmo
I
L’ASSESSORE
Monica Cerutti, responsabile
delle Pari opportunità, ha firmato
il provvedimento con Saitta
sederci a un tavolo con la Regione e capire come funzionerà». I calcoli per ora
sono approssimativi ma «ad occhio e
croce servirebbero almeno due o tre
pediatri in più soprattutto in quelle zone di Torino che sarebbero più coinvolte dalle nuove decisioni». I quartieri di
Porta Palazzo e Barriera di Milano sono
quelli che già oggi raccolgono il bacino
straniero più numeroso, mentre negli
altri capoluoghi di provincia i problemi
sono minori. «L’alternativa potrebbe
essere fornire ai medici dei collaboratori di studio che si occupino delle questioni burocratiche, liberando tempo
da dedicare ai pazienti». In questo modo i pediatri potrebbero prendersi in
carico ognuno fino a cento bambini in
più «a patto che il ministero modifichi
Secondo l’organizzazione
sindacale servirebbero
almeno due o tre dottori
in più, almeno a Torino
i massimali fissati. Il nostro obiettivo è
continuare a fornire un servizio ottimale».
La presa di posizione del comitato regionale Fimp piace poco agli assessori
che hanno siglato la delibera. «Lo stes-
so sindacato a livello nazionale si era
espresso duramente contro quelle regioni che non avevano adottato il provvedimento che noi abbiamo appena recepito», scrive in una nota l’assessore
alle Pari opportunità Monica Cerutti
come a chiedere maggiore coerenza.
Piazza Castello legge nell’appello della
Fimp una rivendicazione sindacale.
Nessun commento dagli uffici della sanità piemontese dove però nelle prossime settimane si dovrà riscrivere la
mappa della rete di assistenza territoriale, un tavolo di discussione su cui
con ogni probabilità finiranno anche i
dubbi e le preoccupazioni dei pediatri.
ASSISTENZA
L’iscrizione
al Servizio sanitario
è obbligatoria
anche per i minori
senza permesso
di soggiorno
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IL CASO / L’OPERAIO HA MESSO PER MESI RIFIUTI NEI SEDILI CHE LA DONNA AVREBBE DOVUTO CONTROLLARE
Troppi scherzi a una collega, licenziato
FEDERICA CRAVERO
COSTATO carissimo a un operaio torinese
lo scherzo a una collega. Per mesi l’uomo,
dipendente di un’azienda che produce
sedili per l’Alfa Mito, ha messo quotidianamente cartacce e rifiuti nei tubi dello schienale anteriore che lei, addetta al controllo prodotti, doveva trovare per non rischiare che finissero in commercio sedili pieni di spazzatura. Un gioco che, ripetuto giorno dopo giorno
per mesi, ha portato la donna a lamentarsi di
quel comportamento con il direttore e l’uomo
a gennaio 2010 è stato licenziato.
Convinto che la misura disciplinare fosse
eccessiva, l’operaio si è rivolto al tribunale di
Torino, sezione Lavoro, che nell’ottobre di
quell’anno gli ha dato torto, contestando anche un danno all’azienda di 600 euro. L’operaio non si è arreso e ha fatto ricorso: un anno
È
Rassegna del 24 marzo.pdf
dopo la corte d’appello in effetti gli ha dato ragione e i giudici di secondo grado hanno disposto il reintegro. Ma anche l’azienda non ha
mollato la battaglia e si è appellata alla Cassazione, che ora ha ribaltato la seconda sen-
La Cassazione ha confermato
la legittimità del provvedimento:
“L’atteggiamento è stato un gioco
ma è durato troppo”
tenza e ha riconfermato la legittimità del severo provvedimento, nonostante le intenzioni del lavoratore siano state riconosciute come “giocose”, rinviando gli atti nuovamente
alla corte d’appello per un nuovo giudizio.
È stato principalmente il comportamento
tenuto dal lavoratore a convincere i giudici
della Suprema corte che esistessero i presupposti di “una giusta causa di licenziamento”.
L’operaio, infatti, era consapevole del fatto
che il suo scherzo rischiava di danneggiare
l’immagine dell’azienda, che sarebbe stata
screditata se all’addetta al controllo fosse
sfuggito qualcuno di quei rifiuti. Anche i giudici hanno confermato che non esisteva «un
animus nocendi, quanto piuttosto un (pur
non encomiabile) animus iocandi», visto che
le «carte di risulta inserite nei tubi erano ben
visibili ed estraibili dall’addetta ai controlli».
Tuttavia quell’atteggiamento, ripetuto
«quasi tutti i giorni per più di sei mesi», ha finito per configurare secondo la Cassazione
«un grave inadempimento degli obblighi di
diligenza e correttezza gravanti sul lavoratore».
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Sanità Socio-Assistenziale
LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
In breve
AD ACQUI, POI MAMMA E BIMBO TRASFERITI AD ALESSANDRIA
Parto in emergenza
nell’ospedale rimasto
senza Punto nascita
In città si chiede una reperibilità ginecologica
ma l’Asl provinciale replica: “Non è prevista”
GIAN LUCA FERRISE
ACQUI TERME
Un nuovo nato, il secondo dell’anno, all’ospedale di Acqui,
ormai privo del Punto nascita.
Dopo Greta, venuta alla luce il
5 febbraio, è stata la volta ieri
di Francesco, un bel bimbo di
1.800 grammi.
Alle 8 del mattino
La madre di 32 anni, Morena
Raggi, abitante nell’Acquese è
giunta al pronto soccorso dell’ospedale alle 8,04 con dolori
alla schiena. Nell’ambulatorio
di ginecologia è stato accertato l’imminente parto podalico,
dopo una gestazione di 32 settimane. Tutto è andato bene e
madre e bambino sono poi
stati trasferiti all’ospedale di
Alessandria con l’ambulanza
attrezzata e con personale
specialistico dell’Aso. La
mamma è stata portata al Civile e il bimbo all’Infantile, in
terapia intensiva, perché nato
prematuramente, ma le le sue
condizioni sono buone. Molti
acquesi su facebook hanno però immediatamente riproposto il tema della mancanza del
Punto nascita.
Ovada
Distributore d’acqua
in piazza Martiri
È
stato inaugurato in
piazza Martiri della Benedicta, a Ovada, il nuovo distributore di acqua potabile
della Botany di Candelo. L’acqua arriva dall’acquedotto
comunale, viene microfiltrata e controllata ed è disponibile liscia o frizzante e a diverse temperature. Costo a
[D. P.]
litro 8 centesimi.
Ovada
Come gestire i pazienti
non autosufficienti
Domani,
a Ovada, torna
l’appuntamento con la
Scuola italiana del cittadino
responsabile voluta da fondazione Cigno e associazione
Vela. Tema: «Gestione domiciliare dei pazienti non autosufficienti con malattie croniche, oncologiche e neurologiche: aspetti organizzativi e
di tutela». La serata è alle
20,30 nel salone dei padri
Cappuccini di via Cairoli. [D. P.]
Acqui
Il 28 l’assemblea
del tiro a segno
È
stata convocata per il
28 marzo alle 21,30, in sede,
l’assemblea del tiro a segno
nazionale di Acqui. All’ordine
del giorno l’approvazione del
conto consuntivo 2014 e del
preventivo 2015.
[G. L. F.]
Acqui
Uovo di cioccolato
con finalità solidali
Il bimbo è stato trasferito in Terapia intensiva all’Infantile
Felicitazioni del sindaco
«Sono soddisfatto che tutto
sia andato per il verso giusto.
Per questo mi voglio complimentare con il personale del
nostro ospedale che ancora
una volta ha dimostrato professionalità e competenza nell’affrontare il parto pur in assenza del Punto nascite» dice
il sindaco Enrico Bertero.
La posizione dell’Asl
Da tempo gli acquesi chiedono l’istituzione di un servizio
di reperibilità ginecologica
per far fronte agli eventuali
parti non programmati. Ma
che cosa ne pensa l’azienda
sanitaria? «Il percorso per la
gestione ostetrica è standard
per tutti gli ospedali non sede
La parrocchia di Moirano in collaborazione con il
sindacato di polizia Coisp sta
realizzando un grande uovo
di Pasqua: verrà collocato domenica sul sagrato. Dopo la
rottura vi sarà la distribuzione del cioccolato. Il ricavato
sarà per ii ragazzi del Piccolo
Cottolengo di Tortona. [G. L. F.]
Acqui e Ovada .55
.
AFFIANCHERANNO I MINI-SINDACI
Ecco tutti gli ovadesi eletti
alle Consulte di quartiere
Al voto 489 cittadini su 10 mila
Eletti a Ovada i componenti
delle Consulte degli 8 quartieri in cui è stata suddivisa la
città. Resteranno in carica fino a fine legislatura e che aiuteranno i mini sindaci (sono
consiglieri comunali di maggioranza: Elena Marchelli,
Fabio Poggio, Silvana Repetto
e Gianpiero Sciutto) dei rioni
a raccogliere le problematiche e a proporre soluzioni al
Comune.
Parodi (8), Chiara Lottero (7),
Pietro Garrone (7), Ivano Martini (4), Giorgio Siri (2). Quartiere 7, voti 34: Marco Luciani
(11), Giovanni Olivieri (9), Marco Ravera (7), Pasquale Sgambellone (4), Giulio Caneva (3).
Quartiere 8, voti 30: Ivano Repetto (10), Alberto Ottonelli (8),
Giovanni Pastorino (6), Adele
Ravera (4), Giovanni Torino
Olivieri (1).
«Battaglia» in centro
I risultati
Ecco chi sono gli eletti e i voti
che hanno riportato negli otto
quartieri. Quartiere 1, voti
raccolti 131, eletti: Renato Nespolo (40 voti), Angelo Morchio (17), Donato Cavanna
(16), Paolo Bavazzano (12),
Rosanna Trotti (11). Quartiere 2, 132 voti: Lorenzo Sciutto
(33), Mario Lottero (33), Eleonora Bisio (17), Roberto Ferraris (13), Delia Olivieri (11).
Quartiere 3, 31 voti: Emilio
Nervi (12), Irene Ravera (7),
Mauro Arata (5), Giacomo
Marchelli (4), Daniele Bronzati (3). Quartiere 4, voti 62:
Vanda Vignolo(15),Giuseppe
Graziano (15), Gianni Repetto
(11), Carmelo Ferlisi (9), Franco Marenco (8). Quartiere 5,
voti 41: Alessandro Rossi (12),
Concettina Ferlisi (10), Antonella Ferlisi (9), Mark Jansen
(5), Gianni Piccardo (3).
Quartiere 6, voti 28: Luigino
Com’era naturale, è stato nei
due quartieri con più candidati
in lizza - l’1 e il 2, ossia centro
storico e la zona dei «corsi»,
con 10 nominativi a testa - che
si sono registrati i numeri di votanti più alti. Altrove la sfida, e
le cifre, sono stati meno entusiasmanti, specie nelle circoscrizioni in cui il risultato era
già scontato (cinque candidati
per cinque posti). In generale,
comunque, l’ election day organizzato dal Comune di Ovada
per eleggere i componenti delle
consulte non sembra aver deluso le aspettative del sindaco Paolo Lantero e della sua squadra.
In tutto, i votanti che dalle 9 alle
18 sono entrati nei seggi della
Loggia di San Sebastiano sono
stati 489 su circa 10 mila aventi
diritto. Un piccolo segnale di attenzione da parte degli ovadesi
che hanno risposto all’apertura
del Comune ad ascoltare le loro
[D. P.]
problematiche.
Eliambulanza
«Testperabilitare
atterraggidinotte»
«Chiedo che ven-
ga effettuato un test di
prova di atterraggio in
notturna sulla piazzola
dell’elisoccorso dell’ospedale per individuare eventuali criticità tecniche che verranno colmate d’intesa
tra il Comune e l’Asl».
Lo dice il sindaco Enrico Bertero. La pista è a
poche decine di metri
dal pronto soccorso ed
è già regolarmente illuminata nelle ore notturne.
[G. L. F.]
di Punto nascita e il distacco di
uno dei due medici del pronto
soccorso è compatibile con il
numero dei passaggi al pronto
soccorso, circa 15 mila all’anno.
Non esiste ne è ipotizzabile una
reperibilità sostitutiva ostetrica data la intuitiva ristrettezza
dei tempi operativi e infatti tutti i Punti nascita prevedono almeno una guardia attiva 24 ore
su 24 di medico, ostetrica e pediatra. Per essi, e solo per essi, è
previsto il Servizio di trasporto
assistito materno (Stam) e il
Servizio di trasporto per
l’emergenza neonatale (Sten)».
No all’immediatezza
In altre parole, il servizio di reperibilità ginecologica è prevista per la gestione di eventuali
complicanze legate all’attività
di Day surgery (un giorno la settimana), che richiedono una
tempistica di intervento non
immediata.
TRIBUNALE DI ALESSANDRIA
Ovada
Spesi 12 mila euro
per la consulenza
Al
Comune di Ovada è
costata 12 mila e 200 euro,
nell’anno 2014, la consulenza
della ditta specializzata Polab di Pisa, a cui Palazzo Delfino ha affidato nel 2012 la redazione del piano per gli insediamenti dei ripetitori per la
telefonia e il monitoraggio
della emissioni elettromagnetiche degli impianti già in
funzione. La collaborazione
dovrebbe proseguire anche
quest’anno.
[D. P.]
mq 110,40 comm.li con giardino privato di mq 46 disposta su 2 piani f.t.
Piena prop. su fabbricato unifamiliare composto da: - a p. terra, ingresso,
114.075,00 in caso di gara aumento minimo Euro 1.000,00. Vendita senza
incanto: 15/05/2015 ore 10.00, innanzi al professionista delegato avv. Massimo Brina, studio in Alessandria via Piacenza, 23. Deposito offerte entro le
ore 12:00 del 14/05/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 22/05/2015 ore 09.30 allo stesso prezzo
giungere l’inizio di viale Einaudi e verrà già realizzato con tutta probabilità il prossimo anno.
A seguire i successivi lotti che
costeggeranno un tratto del fiume Bormida prima di arrivare
in prossimità del territorio comunale di Visone.
Si cercano i finanziamenti
«Il problema principale è rappresentato dal reperimento dei
fondi: inizieremo a cercarli attraverso la presentazione di un
progetto all’Unione europea, allo stesso tempo interesseremo
le Fondazioni bancarie» ha annunciato il sindaco.
[G. L. F.]
ESEC. IMM. N. 31/11 + 144/2011 R.G.E.
ESEC. IMM. N. 199/10 R.G.E.
Lotto Unico - Comune di Bosco Marengo (AL) via Gian Domenico Gatti, 33.
p.1º; oltre cantina al p. seminterrato. Immobile libero. Prezzo base: Euro
La pista ciclabile e pedonale
sarà prolungata dal ponte
Carlo Alberto verso il centro
abitato di Visone. Ieri pomeriggio il sindaco Enrico Bertero e gli assessori Guido Ghiazza, Renzo Zunino e Franca
Roso hanno presentato il progetto. «Prevediamo di realizzare il prolungamento in quattro distinti lotti per un costo
complessivo che si aggira intorno al milione di euro» ha
spiegato l’assessore ai Lavori
pubblici Guido Ghiazza. Il primo lotto, lunghezza 950 metri, partirà dalle arcate del
ponte Carlo Alberto per rag-
TRIBUNALE DI ALESSANDRIA
ESEC. IMM. N. 413/12 R.G.E.
al giardino al p. rialzato; disimpegno, 2 camere, serv. igienico e balcone al
La pista ciclabile e pedonale
sarà prolungata fino a Visone
TRIBUNALE DI ALESSANDRIA
Lotto 1 - Comune di Novi Ligure (AL) Via La Malfa, 19. Villetta a schiera di
composta da: soggiorno con angolo cottura, serv. igienico e scala di accesso
AD ACQUI, PROGETTO IN QUATTRO LOTTI
Lotto 1 - Comune di Predosa (AL) Via Santa Lucia. piena proprietà di:1) Fabbricato uso abitazione unifamiliare in costruzione, di piani 2 f.t. composto
ampia cucina-soggiorno, camera, bagno, scala; - al p.1º, 3 camere, 2 balconi, loc. di sgombero; - a p. interrato, cantina con fabbr. accessorio di pertinenza su 2 piani. Occupato dagli attuali proprietari. Prezzo base: Euro
a progetto da al piano terra soggiorno, pranzo, cucina, ripostiglio bagno
e antibagno, al p.1º; 4 camere, 2 bagni, cabina armadio, ripostiglio 3 ter-
182.000,00 in caso di gara aumento minimo Euro 2.000,00. Vendita senza
razzi, e loc. sottotetto al p.2º; p. interrato, allo stato grezzo, oltre annessa
incanto: 27/05/2015 ore 11.00, innanzi al professionista delegato avv. Debo-
area pertinenziale. 2) Basso fabbricato adibito a locale di sgombero, box
rah Ferrando nella Sala del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati presso il Tri-
e portico, con annessa area pertinenziale. I terreni su cui insistono sono
bunale di Alessandria c.so Crimea, 81. Deposito offerte entro le ore 12 del
26/05/2015 presso lo studio del delegato in Alessandria p.zza Turati, 5. In
attualmente condotti in affitto con regolare contratto di locazione scadente il 31.05.2018. Prezzo base: Euro 75.229,00 in caso di gara aumento mini-
caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 04/06/2015 ore 12.00 allo
mo Euro 1.000,00. Vendita senza incanto: 12/05/2015 ore 09.30, innanzi al
base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato nonché custo-
stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delega-
de giudiziario, tel 0131 267879 fax 0131 317790 email massimo.brina900@
to tel 0131 231052 fax 0131 440625 email Pec dottdeborahferrando@pun-
vodafone.it e su www.tribunale.alessandria.it, www.giustizia.piemonte.it e
topec.it e su www.tribunale.alessandria.it o www.astegiudiziarie.it (Cod.
Via Luca Valenziano, 3. Deposito offerte entro le ore 12,00 del 11/05/2015
www.astegiudiziarie.it. (Cod. A286878).
A296700).
presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con
professionista delegato Dott. Pierluigi Caniggia presso lo studio in Tortona
incanto: 09/06/2015 ore 09.30 allo stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato tel. 0131 861342 e presso il custode giudiziario IVG Alessandria tel. 0131 225142 e su www.tribunale.alessandria.it,
www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A233227).
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 30
Sanità Socio-Assistenziale
LASTAMPA
REDAZIONE VIA XX SETTEMBRE 17
BIELLA 13900
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TELEFONO 015 2522926 - 015 8353508
FAX 015 2522940
San Sebastiano
Biella
Basket
Art bonus, un flop
Nessun mecenate
Domani arriva
Kyle Johnson
Il Comune sperava di raccogliere fior di soldi, donati dai piccoli
e grandi mecenati biellesi per
sistemare chiese e monumenti.
Ma lo strumento fiscale dell’«Art Bonus», annunciato a
settembre, ha fatto raccogliere
soltanto briciole.
Domani sarà il giorno di Kyle
Johnson. Il giocatore è atteso
in Italia nella tarda mattinata e
alle 15,30 farà le visite mediche di routine. Giovedì il nazionale inglese sarà presentato
alla stampa e sabato partirà
con la squadra per Trapani.
Servizio A PAGINA 49
Kyle Johnson
Una circolazione
depressionaria
risale dal nordAfrica verso la
Sardegna
portando un
peggioramento
del tempo con
piogge più
estese domani.
Neve in
montagna dai
1500 metri.
Oggi
Molto nuvoloso
con limitate
aperture al
mattino. Piogge
assenti, salvo
piovaschi, sulle
pianure per gran
parte della
giornata, deboli
sparse in serata.
8˚ 10˚
Domani
Coperto per
tutto il giorno
con piogge
diffuse
generalmente
deboli o
moderate.
Temperature in
calo e nevicate
sulle Alpi oltre i
1400-1600
metri.
8˚ 17˚
Giovedì
Piogge in
esaurimento
nella notte e
prime schiarite
in mattinata.
Passaggio a
condizioni più
soleggiate nel
pomeriggio.
Temperature in
aumento.
E PROVINCIA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
I PAZIENTI DOVEVANO ESSERE OSPITATI A BIOGLIO, MA LA STRUTTURA NON È PRONTA
“A Biella gli ex detenuti psichiatrici”
Saitta: “Il Degli Infermi sede provvisoria dopo la chiusura degli ospedali giudiziari”
STEFANO ZAVAGLI
BIELLA
8˚ 11˚
Servizio A PAGINA 57
BIELLA
Che
tempo
fa
Situazione
Villa Sella, arroccata sulle
colline di Bioglio, non è pronta. Sarebbe dovuta diventare
operativa dal 31 marzo, data
indicata dalla Camera per la
chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e l’entrata
in funzione delle «Rems», le
tanto discusse strutture residenziali sanitarie per l’esecuzione delle misure di sicurezza detentive. Il ritardo accumulato obbligherà in tempi
stretti la Regione a cercare
soluzioni provvisorie. E tra le
ipotesi sul tavolo dell’assessore alla sanità Antonio Saitta c’è anche quella di riconvertire (in via temporanea)
un’ala del vecchio ospedale
«Degli Infermi» in Opg, per
ospitare una parte o tutti i 43
pazienti psichiatrici piemontesi attualmente internati
nelle strutture di Castiglione
delle Stiviere, Reggio Emilia
e Montelupo Fiorentino.
Tempo scaduto
È ormai scontato che il Piemonte otterrà una deroga di
qualche mese. Ma ogni regione, prima o poi, dovrà accogliere i propri malati-detenuti. Per affrontare l’operazione il Piemonte aveva previsto
12,5 milioni di euro di investimenti (finanziati per il 95%
dallo Stato, per il 5% dalla
Regione) per la nascita di
due Rems: quella di Bioglio e
una nuova struttura da costruire ad Alessandria. Ma al
momento non sono neppure
partite le gare d’appalto. «Il
ritardo in cui ci troviamo - dice l’assessore Antonio Saitta
Rassegna del 24 marzo.pdf
-, deriva dal fatto che la giunta
regionale precedente aveva ottenuto dallo Stato 12 milioni di
finanziamento, ma quando io
sono arrivato alla guida dell’assessorato non c’era assolutamente nulla». Adesso i
Chiamparino boys dovranno
trovare in tempi celeri una soluzione-tampone. E qui entra il
gioco l’ex ospedale di Biella.
Ad annunciare l’ipotesi di un
suo utilizzo è lo stesso Saitta:
«Stiamo lavorando su diverse
ipotesi - spiega l’assessore -:
non è esclusa una collocazione
provvisoria nel vecchio ospedale di Biella, all’interno della
palazzina, nel reparto che fu di
Psichiatria. Se non si trovano
sistemazioni per i pazienti, rischiamo oltretutto di perdere i
finanziamenti». Il mancato ri-
43
ricoverati
Il Piemonte dovrà prenderli
in carico dopo la chiusura
degli ospedali psichiatrici
giudiziari
Vuoto
L’ex ospedale
Degli
Infermi
è in disuso
dalla
fine
di novembre
spetto dei tempi da parte delle
Regioni comporta il commissariamento. Ma Saitta non
vuole neanche sentirne parlare: «In Piemonte non c’è bisogno di un commissario, ci pensiamo noi».
Villa Sella
Intanto a Bioglio l’ex casa di riposo «Madama Dorotea» è in
attesa di ristrutturazione: il
progetto, da 6,3 milioni, prevede 40 posti per i pazienti e l’intenzione iniziale era di indire
un concorso per l’assunzione
di 43 dipendenti tra medici, infermieri, educatori e assistenti
sociali. La gestione della futura «Rems» di Bioglio resterebbe a cura del Dipartimento di
salute mentale, diretto da Giovanni Geda.
FOTO CORRADO MICHELETTI
L’assessore subito cauto
“Non scateniamo guerre”
Bioglio? «In un anno e mezzo
si può fare». E’ ottimista l’assessore alla sanità Antonio
Saitta. Ma fino a quando non
sarà pronta la Residenza assistita, la Regione dovrà trovare una sistemazione temporanea per i detenuti psichiatrici.
E l’ipotesi dell’ex Degli Infermi spinge subito alla cautela
Saitta, preoccupato per le reazioni che potrebbero scaturire di fronte a questa scelta.
«Innanzitutto sarebbe una
collocazione provvisoria - sot-
tolinea l’assessore -, ma bisogna capire quali condizioni si
verranno a creare e quale sarà la reazione a livello locale.
Bisogna partire con il presupposto che dobbiamo risolvere
un problema sociale, ma non
per questo vogliamo scatenare una guerra a livello locale.
Sto cercando delle comunità
pronte a recepire il fatto che si
vuole fare qualcosa di utile».
Saitta sottolinea come il
Piemonte, nella partita degli
ex detenuti psichiatrici, stia
pagina 31
scontando ritardi che nascono dal passato: e nel caso di
Bioglio «è stato perso un sacco di tempo». Resta poi da definire anche la possibile riduzione dei posti letto rispetto
alle previsioni iniziali: «Il Piemonte aveva ottenuto il finanziamento - spiega l’assessore
-, per realizzare 70 posti letto.
Ma il reale fabbisogno, tenendo conto dei dati in nostro
possesso, richiede al massimo
due strutture da 20 posti ciascuna».
[S. ZAV.]
L’assessore Saitta con il direttore Asl Zulian
Sanità Socio-Assistenziale
54 .Cronaca di Torino
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Sigilli
L’appello dei sindacati alla Regione
Due sale del
«Palatorino»
in corso
Svizzera 185,
nel centro
commerciale
«Piero della
Francesca»
sono state
chiuse
“Più pediatri per curare
i bimbi di stranieri irregolari”
migliaio di piccoli che, quando
saranno regolarizzati dovranno continuare a essere seguiti
nel modo più adeguato».
Senza contare chi è immigrato irregolare: «C’è una terza
fascia di bimbi che finora sono
stati seguiti dai centri ISI (Informazione Salute Immigrati)
che si fanno carico di chi non ha
alcun diritto perché arrivato in
Italia illegalmente».
Se si seguissero le attuali disposizioni sancite dalla delibera, per tutti i minori stranieri
verrebbe meno il concetto di
transitorietà e dovrebbero
rientrare nel numero dei pazienti ordinari, in regime quindi dei massimali stabiliti dagli
accordi regionali. «Rischia di
diventare un boomerang se
non si provvederà all’inserimento di nuovi pediatri – conclude Turra –. Per noi è fondamentale che tutti i bambini abbiano la stessa disponibilità di
assistenza: per questo chiediamo che si affronti subito la questione per evitare che una norma nata per tutelarli non metta
invece in difficoltà i medici, i
piccoli e le loro famiglie».
il caso
ELISA BARBERIS
Più diritti
cio e punti di riferimento. «Non
è in discussione il nostro apprezzamento per la decisione
di ampliare i diritti dei minori
stranieri, ma chiediamo di attivare prima possibile un tavolo
di approfondimento per trovare insieme una soluzione a una
situazione anomala».
Già oggi, a Torino, sono tanti
i pediatri che, oltre ai pazienti
“regolari” dal punto di vista
amministrativo, hanno in cura
provvisoria decine di bambini
in attesa del permesso di soggiorno, che però non rientrano
nei massimali previsti per ogni
singolo medico.
Un numero difficile da quantificare, spiega Turra, perché
l’elenco varia continuamente:
«Si tratta di almeno qualche
Il sudoku
Medio
Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che
ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri
senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco
i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9
Junior Sudoku
Junior 1
Junior 2
4 3
3
2
6
1
3
4
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3
3
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5
5
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Junior 1
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3 1 4
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1 6 3
4 3 1
2 5 6
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1
2
4
3
6
2
3
5
6
1
4
Quando gli agenti della squadra Mobile sono entrati nel
circolo privato Palatorino,
corso Svizzera 185, era passata da poco la mezzanotte.
Nelle sale da gioco, su due tavoli erano in corso altrettante partite di Poker Texas Holdem, su cui da anni è calato il
divieto del Questore di Torino che lo ha catalogato tra «i
giochi d’azzardo». Nella prima sala erano presenti oltre
50 persone, che hanno spiegato di aver pagato una quota
di 150 euro a testa, mentre
nella seconda sala c’erano 20
persone che avevano pagato
una quota di 70 euro ciascu-
na per poter partecipare ai
due tornei.
«Trattandosi di uno dei più
dannosi giochi d’azzardo spiegano dalla Questura - veniva immediatamente disposto il
sequestro del circolo, includendo i computer utilizzati per
raccogliere le giocate e le somme raccolte come montepremi. Tutti i giocatori filmati - 67
- sono stati denunciati per
«partecipazione al gioco d’azzardo». Il titolare Davide Contebillo ha spiegato come «recenti e numerose sentenze abbiano di fatto legittimato il poker sportivo anche a Torino».
E promette: «Riapriremo e
torneremo presto». Intanto
prepara ricorso.
Difficile
4
9 8
2 7
3
Le soluzioni dei
giochi di domenica
GIUSEPPE LEGATO
4
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3
5
8
5
6
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3 5
4 7
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4
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9 5
5
6
La soluzione dei giochi
di domenica
5
1 7
9 2
8
9
9
7 2
8 4
1
9
Medio
Sudoku
La Regione
ha approvato
la normativa
che garantisce i
servizi
sanitari anche
alle famiglie
senza permesso
di soggiorno
Sequestrato il circolo
del poker texano
Denunciati 67 giocatori
2
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3
1
4
4
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2
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6
4
7
5
3
Difficile
«È
un’iniziativa lodevole che deve però
misurarsi con la
realtà dei fatti: il numero dei
pediatri rischia di essere insufficiente se tutti i minori
stranieri, anche senza regolare permesso di soggiorno, saranno iscritti di colpo al servizio sanitario nazionale». Così
Renato Turra, segretario regionale della Fimp, la federazione che riunisce i pediatri di
famiglia, ha lanciato ieri un
appello alla Regione, che lunedì scorso ha approvato su
proposta degli assessori Monica Cerutti (Politiche per
l’immigrazione) e Antonio
Saitta (Sanità) la nuova normativa che punta a uniformare i servizi sanitari agli immigrati, privi di qualsiasi benefi-
Indagine della polizia
7
9
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1
4
3
2
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2
Il tempo: ancora nubi e piogge tra oggi e domani, soleggiato e mite verso il weekend.
SOLE
NUVOLOSO
COPERTO
POCO NUVOLOSO
OGGI
SVIZZERA
Annecy
Verbania
AOSTA
Biella
MILANO
Novara
Vercelli
Grenoble
Pavia
TORINO
Asti
Alessandria
Gap
GENOVA
Cuneo
FRANCIA
Nizza
Savona
Imperia
Situazione e avvisi meteo
PIOGGIA DEBOLEMODERATA
VARIABILE
La Spezia
PIOGGIA INTENSA
Su Piemonte e Valle d’Aosta nuvoloso salvo
limitate schiarite al mattino sui settori alpini
più interni; deboli piogge su rilievi e pianure
pedemontane in giornata, più estese dal
pomeriggio sul Cuneese e in serata altrove.
In Liguria parziali schiarite e tendenza a
piogge dalla serata.
NEBBIA
TEMPORALE
MARE CALMO
DOMANI
SVIZZERA
Annecy
Verbania
AOSTA
Biella
Temperature ˚C
CITTÀ
MIN MAX
AOSTA
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NOVARA
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TORINO
ASTI
ALESSANDRIA
CUNEO
MILANO
GENOVA
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IMPERIA
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9
8
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11
11
13
9
13
11
14
14
11
13
13
10
15
14
15
15
A cura di www.nimbus.it
Una circolazione depressionaria risale dal nord-Africa verso la Sardegna portando un
aumento della nuvolosità sulle nostre regioni con le prime deboli piogge oggi in
giornata a ridosso dei rilievi, più estese e intense dalla serata e domani con nevicate
oltre i 1300-1600 metri. La depressione scivolerà verso sud-est da giovedì favorendo le
prime schiarite e in seguito la rimonta dell’alta pressione con aria decisamente più mite
dovrebbe garantire condizioni soleggiate e temperature primaverili.
MILANO
Novara
Vercelli
Grenoble
Pavia
TORINO
Asti
Alessandria
Gap
GENOVA
Cuneo
Savona
La Spezia
FRANCIA
Nizza
Sorge
alle ore 6,23
POCO MOSSO
MARE MOSSO
MARE AGITATO
Molto nuvoloso o coperto con piogge
diffuse, moderate o forti su Cuneese,
Torinese, Astigiano con nevicate oltre i 14001600 metri, più abbondanti e a quote più
basse sulle Alpi Liguri e Marittime. Piogge a
tratti intense anche in Liguria, in
esaurimento nel pomeriggio.
Temperature ˚C
CITTÀ
MIN MAX
AOSTA
VERBANIA
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TORINO
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14
LA LUNA A TORINO
IL SOLE
A TORINO
Si leva alle ore 8,59
Cala alle ore 23,45
Fasi Lunari
Culmina
alle ore 12,36
Centimetri-LA STAMPA
Rassegna del 24 marzo.pdf
VENTO
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Tramonta
alle ore 18,49
27 MAR
4 APR
12 APR
18 APR
Sanità Socio-Assistenziale
54 .Spettacoli
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Il blues della Treves band
al Festival della birra artigianale
A prova di gusto
PAOLETTA
PICCO
ORTICOLTURA
E GIARDINAGGIO
SI TORNA
A LEZIONE
Da venerdì a domenica a Vercelli Fiere la seconda edizione della kermesse
tra degustazioni e musica organizzata con la collaborazione di Slow Food
GLORIA POZZO
VERCELLI
È pronto a bissare il successo
dello scorso anno, sancito da
10 mila presenze, il secondo
«Festival nella birra artigianale», vera e propria immersione - da venerdì a domenica a Vercelli Fiere (Caresanablot) - tra i produttori più
rinomati a livello nazionale,
affiancati a offerte gastronomiche selezionate in collaborazione con Slow Food.
Non solo degustazioni
Per questa seconda edizione
l’evento avrà l’egida di Slow
Food Piemonte e Valle d’Aosta
e offrirà 21 stand di microbirrifici italiani più uno stand dedicato alle birre estere. Ad accompagnare le bevande, una
vasta offerta gastronomica
che spazia dalle bombette pugliesi alle merende piemontesi del Ristorante La Torre, dai
risotti alla birra dell’Osteria
del Vecchio Asilo ai dolci alla
birra della Pasticceria Lesca,
passando per la carne cruda
di fassona, dalla frutta di Mescè, dalle specialità di pesce di
Marrabbio e molti altri.
L’avvicinamento alla degustazione delle birre sarà favorito anche da tre laboratori
del gusto: il primo, venerdì 27
alle 20, sarà dedicato al rapporto tra birra e glutine, condotto da Alfonso del Forno
(presidente dell’associazione
Non solo glutine), con 7 birre,
anche gluten free, da scoprire.
Il secondo laboratorio, sabato
28 alle 14, vedrà protagonista
il guru italiano della birra, Lorenzo «Kuaska» Dabove, che
guiderà l’assaggio di alcune
«chicche» non disponibili alla
spina durante il Festival. Il
terzo laboratorio, domenica
24h
SERVIZI
UTILI
Fabio
Treves
Sabato sera
il concerto
clou dell’evento con il
bluesman
Fabio Treves
e la sua band,
anticipato
venerdì dalla
tribute-band
ligure
Booridda Roll
29 alle 14, sarà infine condotto
da Fulvio Giublena, che racconterà l’esperienza di giudice al
concorso di Birra dell’anno, facendo assaggiare cinque birre
medagliate.
La kermesse,
con l’egida di
Slow Food
Piemonte e
Valle d’Aosta,
offrirà 21
stand di
microbirrifici
italiani più
uno stand
dedicato alle
birre estere
luggia: t. 0161 486.181Croce Rossa.Volontari Soccorso Serravalle Sesia:t. 0163 450.343.
PRONTO SOCCORSO
Vercelli: S. Andrea, t. 0161 593.333;
Emergenza sanitaria 118 esclusivamente ambulanza t. 0161 217.000;
Borgosesia: t. 0163 203.111; Gattinara: t. 0163 822.245; Santhià: t.
0161 929.211. Servizio er i Comuni
dell’Asl 11.
CONSULTORIO PEDIATRICO
Vercelli: t. 0161 256.792; Santhià: t. 0161
929.218; Gattinara: t. 0163 822.975; Romagnano Sesia: t. 0163 417.148; Grignasco: t. 0163 417.148; Serravalle Sesia: t.
0163 450.175; Coggiola: t. 015 78.354r;
Scopello:
t.
0163
71.170.
FARMACIE DI TURNO
A Vercelli oggi è di turno con apertura
obbligatoria (9-12,30 e 15-20 a battenti aperti; 12,30-15 e 20-9 a battenti
chiusi e con chiamata con ricetta medica urgente): Farmacia Cappuccini, via
Thaon De Revel 48 (Cappuccini), tel.
0161 301.325/302.183. Ronsecco:
Musica e stand vegani
Al festival non mancheranno i
momenti di intrattenimento
musicale, con il punto forte nel
concerto di sabato sera che vedrà protagonista il bluesman
Fabio Treves con la sua band.
Venerdì tributi a Foo Fighters,
Queen, Van Halen, AC/DC, Led
Zeppelin, Satriani, Bon Jovi,
Hendrix, Deep Purple, Guns,
the Who, Pink Floyd con il
gruppo ligure Booridda Roll, e
AUTOAMBULANZE
Vercelli:0161 213.000 Croce Rossa;
Ass. Misericordia cell. 329 6335757;
Cigliano:t. 0161 424.757;Gattinara:t.
0163 832.600;Santhià: t. 0161 92.91;
Gruppo Volontari Soccorso Santhià: t.
0161 931.297; fax 0161 921.617; cell.
335.5387017; Trino: t. 0161 801.465;
Borgosesia: t. 0163 25.333; Crescentino: t. 0161 841.122; Livorno Ferraris: t. 0161 478.411; Borgo d’Ale
MVM: t. 333 21726.34 . Volontari Soccorso Grignasco: t. 0163 411.787;Sa-
21
domenica esibizione degli artisti di «Tutti a Bordo», trasmissione ideata da Romeo Aichino
e i Cooperfisa in onda su
Tv7Gold sul digitale terrestre.
Sarà anche allestita una zona
dedicata ai bambini e saranno
disponibili degli stand alimentari per vegani a cura dell’Associazione culturale V-Events. Il
Festival apre venerdì alle 17, fino alle 2 di notte. Sabato l’apertura dalle 12 alle 2, domenica
dalle 12 a mezzanotte. Attivo un
servizio di navetta tra la stazione ferroviaria e Vercelli Fiere.
L’ingresso (5 euro) prevede bicchiere in vetro serigrafato, taschina porta bicchiere e guida
alle birre.
stand
Luca Agnelli
iparte a Trino il corso di Orticoltura e
Giardinaggio. Si tratta
della seconda edizione di
un'iniziativa che, premiata lo scorso anno da
iscrizioni e consensi, ha
ampliato l'offerta.
Ad organizzarlo, l'emporio Demarchi (successore Piero Sorgato) in
corso Italia. Si parte giovedì 26 marzo alle 20.30.
Appuntamento al Bar
Cittadella, corso Cavour
94, che metterà a disposizione i locali per tutte
le lezioni che dopo la prima si terranno nei giorni
2, 9, 16, 23 e 30 aprile. Durante le lezioni verrà
spiegato in modo didattico e divulgativo come costruire un orto e/o un
giardino su misura. Si
parlerà delle diverse tecniche di coltivazione e
della cura dei principali
ortaggi e quindi di come
creare e successivamente mantenere non solo
un orto, anche un bellissimo giardino.
I temi trattati nello
specifico? Compostaggio, concimazioni naturali e chimiche, trattamenti antiparassitari
naturali e chimici, semine ortive e semine di tappeti erbosi, gestione e
cura di rosai, bulbose e
piante da giardino. In occasione dell'ultima lezione è previsto l'intervento
della biologa nutrizionista, Beatrice Giordano.
Costo del corso, 28 euro.
Per informazioni e
iscrizioni Demarchi, corso Galileo Ferraris 19
13039 Trino (Davide
Sorgato, 348-8251757 o
0161-801365, [email protected]).
Suoni mixati
e note electro
Alla consolle
c’è Luca Agnelli
Farmacia San Lorenzo, via Roma 11, tel.
0161 819.351; fax 0161 819721. Carisio: Dr.ssa Enrica Barba, via Gramsci 9,
tel. 0161 971.077. Varallo Sesia: Dr.
Stefano Gino, p.za De Gasperi 4, tel.
0163 51.294. Coggiola: Farmacia Varola, via Roma, 108, tel. 015.78273.
GUARDIA MEDICA
Vercelli: t. 0161 255.050; Arborio: t.
0161 86.384; Borgosesia: t. 0163
25.513; Cigliano: t. 0161 424.524;
Crescentino: t. 0161 842.655; Gattinara: t. 0163 835.411; Santhià: t.
0161 929.200; Scopello: t. 0163
71.170; Trino: t. 0161 829.585; Varallo: t. 0163 560.671.
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Igiene e Sanità Pubblica, Igiene degli
alimenti e della nutrizione, Prevenzione
e Sicurezza degli ambienti di lavoro, Veterinario - sede di Vercelli: t. 0161
593.016/26; sede di Borgosesia: t.
0163 203.111; Veterinario, sede di
Santhià: t. 0161 929.283; Medicina Legale, sede di Vercelli: t. 0161 593.001;
sede di Borgosesia: t. 0163 203.457.
R
Un evento per chi ama la musica minimal-electro con la
kermesse fissata sabato allo
Spazio A4 di Santhià. Ospite
è Luca Agnelli, dj toscano e
produttore eclettico. Agnelli
non si distingue solo per la
particolarità dei brani mixati, ma anche e soprattutto
per il carisma, per l’estrosità
e per il modo coinvolgente di
stare dietro la consolle.
La sua grinta è frutto del
coraggio di sperimentare:
eclettico, creativo, curioso,
coinvolgente, dallo stile inconfondibile, trasmette adrenalina, fa sognare ed emozionare.
Luca Agnelli non ama porre
confini al proprio suono catalogandolo in un unico genere,
ma si percepiscono le sue radici house, fortemente influenzate dalla techno e deep
più contemporanea. Agnelli
ha suonato nei più importanti
club d’Europa come il Cocoricò di Riccione e il Cocoon di
Francoforte. Il giovane, inoltre, è fondatore di Etruria beat records, label internazionale che ha prodotto artisti del
calibro di Federico Molinari, e
molti altri, oltre ad aver prodotto musica per diverse etichette discografiche. Ad arricchire la serata ci saranno
anche Alex Uk-Mik e Federico
Buratti: quest’ultimo è un giovane produttore dallo stile positivo che va dalla house alla
techno. Il successo ha portato
Buratti a suonare in alcuni dei
luoghi più prestigiosi del mondo come lo Space di Ibiza e al
Demf Festival di Detroit. [V. RO.]
La posta dei lettori. Via Duchessa.Iolanda 20 e-mail [email protected]
Città della Salute
una partita aperta
Le
dichiarazioni recentemente rilasciate alla stampa dal sindaco di Novara circa i rischi che ancora correrebbe la Città della Salute,
ovvero quelli di non essere
realizzata a Novara o - addirittura - di non essere realizzata affatto, indicando nelle
rivendicazioni di Vercelli la
causa (o, almeno, una concausa) del problema, meritano da parte nostra alcune
precisazioni ed un approfondimento.
Siamo innanzitutto sereni
nel poter dire che da parte
dei «vercellesi» non è mai venuta meno la correttezza dovuta agli altri territori e ai lo-
ro rappresentanti, e che pertanto la posizione assunta di rivendicare l’opportunità di uno
spostamento della stessa Città
della Salute in una posizione
mediana tra Novara e Vercelli,
è stata presa da subito alla luce
del sole. Motivata sulla base di
opportunità anche finanziarie
ma principalmente di effetti
che quel tipo di realtà potrebbe positivamente generare sull’intero tessuto sociale ed economico dei nostri territori.
Convinti, tuttavia, che quello
stesso rispetto tra realtà territoriali, istituzionali e i loro rappresentanti debba sempre trovare una forma di reciprocità,
possiamo certamente anche
comprendere che il sindaco di
Novara dissenta dalla nostra
proposta correttiva, ma non
Rassegna del 24 marzo.pdf
possiamo lasciare che si pensi
«ai vercellesi» come ai sabotatori di un progetto senza dubbio validissimo, ma pure complesso, articolato, che tanto
più potrà essere difeso e sviluppato quanto più dimostrerà
di porsi al servizio di un’area
vasta anziché alle volontà egemoniche di un singolo territorio. L’ubicazione della Città
della Salute tra i due capoluoghi era già stata posta in agenda dal precedente assessore
alla Sanità della Regione, e
nulla ci fa ritenere che quella
strada non possa essere ripresa. Per Vercelli significherebbe
costruire un ponte sul futuro,
guardando ad una soluzione
ambiziosa e coraggiosa che comunque cambierebbe il nostro
rapporto con consuetudini e
certezze consolidate; e che
certamente non può definirsi
campanilistica. Semmai densa
di prospettiva per entrambe le
realtà coinvolte, poiché siamo
convinti che anche Novara
trarrebbe benefici da un asse
interprovinciale. In ogni caso
vogliamo rassicurare il sindaco di Novara che da parte nostra mai verrà meno la lealtà,
né tantomeno la volontà di
operare a viso aperto. Sempre
per costruire, mai per boicottare. Questo perché siamo convinti della assoluta bontà delle
nostre ragioni, e crediamo che
giorno dopo giorno la situazione generale ci porterà naturalmente verso una soluzione di
buon senso: che miri a razionalizzare, semplificando e migliorando le erogazioni dei servizi,
pagina 33
e riducendo i centri di costo.
Le parole del sindaco comunque hanno il pregio di dimostrare, una volta di più, a chi
nella nostra Vercelli o nella nostra Provincia è (o semplicemente si mostra) scettico sulle
possibilità di riaprire i giochi
sul tema Città della Salute, che
quei giochi sono assolutamente aperti. E noi siamo assolutamente pronti a giocare la partita. Speriamo di non essere i
soli. Perché chi oggi rinuncia a
provarci, non solo si assume la
responsabilità di quel che sarà
del nostro futuro di Asl tra
10/15 anni (quando la presenza
di un nuovo maxi ospedale a
Novara rischierebbe concretamente di togliere ogni senso a
un presidio minore e vetusto
posto a soli 18 km di distanza)
ma dimostrerà, nei fatti, anche
una subalternità a Novara che
davvero non ci si aspetterebbe
da chi dice di voler bene a Vercelli, e che dell’orgoglio vercellese spesso ha fatto una bandiera. Bisogna pensare al futuro. Bisogna farlo tutti insieme.
GABRIELE MOLINARI
GIOVANNI CORGNATI
CONSIGLIERI REGIONALI DEL PIEMONTE
Il mio bravo al Fai
e allo studente-guida
Belle e interessanti le visi-
te del Fai organizzate nel fine
settimana. E un bravo allo studente-cicerone dello Scientifico che ci ha guidato, domenica
pomeriggio, alla scoperta di
Palazzo Verga.
LETTERA FIRMATA
Sanità Socio-Assistenziale
TORINO 7
Martedì 24 marzo 2015 il Giornale del Piemonte
Massimiliano Sciullo
CONVEGNO A GRINZANE CAVOUR Settore primario sotto i riflettori
L’Europa e le regole. Argomentospinoso.L’Europaeleregole per l’agricoltura. Argomento (se possibile) ancora
piùspinoso. Perché è ormaiassodato che, il più delle volte, si
trattaperinostriproduttori-eccellenti per tradizione, senza il
bisogno di un bollino Ue - di
unaseriedigranesenzasoluzionedi continuità.A tuttodisagio
di chi è abituato a lavorare secondo quanto prescritto dalle
leggi. Ma sono anche opportunità, a saperle cogliere.
Per cercare quantomeno di
farsi trovare pronti, nei giorni
scorsisièconsumatounappuntamento significativo, ospitato
inunacornicemeravigliosacome il Castello di Grinzane Cavour.L’eurodeputatoelettonellefila diForzaItalia,AlbertoCirio, ha organizzato un vertice
per discutere del nuovo PSR e
della futura programmazione
dei fondi Ue per la promozione
dei prodotti agricoli. All’incontrohannopartecipatoiconsorzipiemontesiditutela,iconsorzituristicieleenotecheregionali, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio
Ferrero. Sono stati illustrati in
anteprima i dettagli del nuovo
regolamentosullapromozione
dei prodotti agricoli che entreràinvigoredalprimodicembre
2015,con unbudget annualedi
200 milioni di euro. «Voce narrante» di questo incontro è stato uno dei più importanti esponenti della Direzione Generale
Agricoltura della Commissione Europea, lo spagnolo Diego
Canga Fano.
L’espertohasottolineatoche
il nuovo regolamento prevede
unadotazionefinanziaria moltogenerosaecrescentedianno
inanno(siparteconcirca70milioni di euro per il 2016 per arrivarea 200milioninel2020),ma
rispetto al passato interesserà
moltipiùPaesie,quindi,laconcorrenza tra i partecipanti sarà
maggiore. Il 70% delle risorse
sarà destinato a progetti fuori
daiconfiniUeeilrestoalmercato interno. Si punta gradualmente a concentrare tutto sull’extraeuropeo,perché-hadetto Canga - è lì la crescita (in Europa si cresce dell’1% mentre
fuori si viaggia su frequenze
che oscillano tra il 5 e il 10%).
Ma perché un piano funzioni
bene,sonoindispensabilialcune parole d’ordine. La prima è
«innovazione»:nelnuovoregolamentosidàpriorità,peresempio,atuttaunaseriediazionisu
Unione Europea: istruzioni
per l’uso dei prossimi fondi
Con la fine del 2015 arriveranno i nuovi bandi per i progetti
che promuovono l’eccellenza. Si punta su innovazione e trasversalità
sarà «multi»: multi-prodotto,
ma anche multi-Paese. Si punta,cioè,apotenziarelepartnership internazionali e anche
quelle tra prodotti da promuovere(sarannoprivilegiati,quindi,progettipresentatidapiùnazioni insieme e concentrati
non su un solo prodotto, ad
esempio il vino, ma su più produzioni d’eccellenza,ad esempio vino e formaggio). Insomma, si cerca di ottimizzare le risorse e allargare il più possibile
il coinvolgimento, stimolando
le candidature a fare squadra.
Distribuendo quindi maggiormente sul territorio i possibili
OPPORTUNITÀ
I nuovi progetti per i Fondi Ue dedicati all’agricoltura sono stati
raccontati in anticipo a Grinzane Cavour, nei giorni scorsi,
nell’incontro organizzato dall’europarlamentare Alberto Cirio
aree e mercati cosiddetti «periferici», che ad oggi sono stati
menotoccatidall’attivitàdipromozione. Per esempio, sono
stati citati i casi di Messico e
Vietnam,dovel’Europaadoggi
non finanzia alcun progetto,
ma anche di altre zone di Stati
Uniti e Cina: «Tutti vanno a
NewYork-hadettoCanga-,ma
nessunopensadiandareaDallas, e lo stesso succede quando
si ragiona sulla Cina, dove si va
a Pechino, ma non in altre province più periferiche dove i nostri prodotti devono ancora essere conosciuti».
La seconda parola d’ordine
benefici e le ricadure positive.
Tre gli anni di tempo: a tanto,
infatti, ammonta la durata del
programma. Il contributo sarà
dell’80%perprogettida800milaaottomilionidieuro.Contante vie di mezzo, ovviamente: «Il
progetto ideale - ha detto Canga - è intorno ai quattro milioni
di euro». Una delle novità principali,moltoattesadapartedeglioperatoriedagliaddettiailavori, è lapossibilità di usare per
laprimavoltaimarchicommerciali.Masaràaltrettantoimportante elaborare e presentare
progettichesiproponganoambasciatori non solo dell’«
italianità», ma dello spirito europeonelsuocomplesso.Iprogettipotrannoesserepresentatinellaproprialingua,malasintesi dovrà essere per forza in
unadellelingue«dilavoro»della Ue: inglese, francese o tedesco.
«Abbiamo sei mesi di tempo
per prepararci al meglio a cogliere le opportunità di questo
nuovo regolamento - sottolineaAlbertoCirio-.Avereavuto
lapossibilitàdiascoltarneleanticipazioni direttamente dalla
vocediunodeipiùaltifunzionarieuropeicidàunvantaggioimportantechedobbiamosfruttare.L’obiettivodell’incontroera
quello di dare al nostro territorio la possibilità di conoscere e
capire questo nuovo strumento, ma allo stesso tempo anche
quellodipermettereachiinEuropa scrive operativamente i
bandi, e poi giudica i progetti,
di conoscere di persona noi, la
nostra terra e il valore del nostro lavoro. Credo che le premesse siano le migliori».
Twitter: @SciuRmax
PROMOZIONE DELLE ECCELLENZE
Agroalimentare e territorio soggetti di un racconto
Al via il concorso che vuole diffondere sempre di più la conoscenza delle nostre tradizioni e del saper fare
Raccontare in modo creativo alcune
eccellenzedelPiemonte,comeiprodotti enogastronomici e l’ospitalità degli
agricoltoridellaprovinciatorineseoilvino Nizza Docg, le sue colline e il territorio, il lavoro dei vignaioli del Monferrato.IspiratiaExpo2015,sonoquestiidue
temi a cui è dedicato quest’anno
«Storython», il concorso aperto a
storyteller, comunicatori e creativi,
chiamati a realizzare racconti digitali
sfruttando potenzialità e tecniche delle
«nuove narrazioni». Sempre di più lo
storytelling emerge come strumento di
comunicazione per affrontare la complessità: non si tratta semplicemente di
Angeli & demoni
«mettere gli eventi uno dietro l'altro»,
ma di utilizzare il racconto come forma
agile, flessibile, coinvolgente per accedere a una conoscenza oggi basata su
una enorme quantità di dati.
Lo«Storython»èorganizzatodalConsiglioregionaledelPiemonte,conTOPIX e CSI Piemonte, in collaborazione
con il Dipartimento Interateneo di
Scienze,ProgettoePolitichedelTerritorio(PolitecnicoeUniversitàdiTorino)e
conStorycodeTorino,networkinternazionale che sperimenta nuove forme
narrativebasatesuimediadigitali.L’iniziativa ha come partner Coldiretti Torino e l’Associazione Produttori del Niz-
za.
Con lo «Storython» si apre la seconda
parte del «Piemonte Visual Contest»,
che ha già visto attivare, con il «Mappathon»,24progettidimappatura del Piemonte su temi di interesse pubblico. Al
concorsopossono partecipare,dasoli o
ingruppo,cittadini,associazioni,comunità,scuoleeaziendedell’UnioneEuropea. Il concorso è diviso in due fasi: fino
a domenica è aperta a tutti la «call» per
presentare un concept narrativo sulla
basediunodeiduetemi.Leproposteinviate saranno valutate da una giuria di
esperti che selezionerà quelle ritenute
valide per proseguire nella competizio-
ne.Nellasecondafase,ipartecipantiselezionatiavrannounmeseditempoper
realizzare gli storytelling, partecipando
a workshop e incontri di tuning fino al
traguardo finale del 10 maggio. Gli
storytelling realizzati nella seconda fase saranno quindi presentati pubblicamente in occasione del Salone internazionaledelLibrodiTorino.Saràpremiatoilmigliorprogettodistorytellingdigitale per ogni tema proposto dagli enti
partner.
Il regolamento del concorso, i temi e
le modalità di partecipazione sono disponibilisulsitointernetwww.piemontevisualcontest.eu
di Alessandro Meluzzi
«Ho paura dell’Isis»
Lo scorso mercoledì a Tunisi un
drappelloarmatoditerroristihasparatosuungruppodituristichestavavisitando il Museo del Bardo, accanto al
Parlamento. I terroristi hanno mietuto 21 vittime, tra cui 4 italiani. Il Piemonte piange Antonella Sesino, Orazio Conte e Francesco Caldara. Su un
profilo Twitter riconducibile all’Isis è
comparsa una foto di Caldara accompagnata da una frase inquietante:
«questo crociato è stato schiacciato
dai leoni del monoteismo». I terroristi
fanno capo alla Katiba Uqba ibn Nafi,
un gruppo che si rifà ad Al Qaeda nel
Maghrebislamico(Aqmi)machestrizzal’occhioall’Isis.Proprioilgiornoprima dell’attentato Wanas alFaqih, un
esponente dell’Aqmi, aveva postato
Rassegna del 24 marzo.pdf
un filmato in cui preannunciava «gesta dei mujaheddin» in Tunisia.
Lorenzo Barbero, ex marito e collega di Antonella Sesino, ha dichiarato:
«Mia moglie non doveva essere lì. Noi
turisti possiamo anche non sapere,
machiorganizzaquestiviaggideveessere informato: come si fa ad andare a
TunisiilgiornoincuiilParlamentoapprova una legge sul terrorismo?». Ma
se il vero obiettivo dei terroristi era il
Parlamento e se i turisti sono stati una
sortadiripiego,alloracomemaigliassassininonhannosparatoesonoscappati?AntoniettaSantoro,sopravvissuta, si chiede: «Se avessero sparato da
qualche parteprima diarrivare almuseo avremmo sentito qualcosa, o
no?». E il marito Enzo Zaccuri spiega
che«iterroristisonotornatitrevolte a sparare sul gruppo dei nostri
amici: volevano essere sicuri di
averli ammazzati tutti».
Quindi, il vero obiettivo erano i
turisti.Questateoriaèstataconfermata dall’organizzazione stessa
che ha compiuto l’attentato e che
hadivulgatoinreteundocumento
in cui si suggerisce ai fratelli mussulmani di «colpire ancora, con qualunque mezzo, i turisti»: investirli con
le auto, affogarli in mare, sgozzarli in
piazza.Ilgovernotunisinohacondannato questi atti terroristici e ha inviato
unadelegazioneaifuneralidiAntonellaeOrazio.Alleesequiesièpresentata
anche una delegazione della comunitàtunisinadiTorino:sonounadecina,
pagina 34
preganoeabbraccianoifamigliaridelle vittime come se volessero chiedere
perdono. Lorenzo Barbero dice: «So
chevidispiace.Quandosonoandatoa
Tunisi a prendere Antonella, sono rimasto colpito dal portiere dell’hotel
che ci ospitava: stava immobile, sulla
porta,elelacrimegliscendevanosulle
guance».
L’avvocato Francesco Ruffino,chesitrovavasullecostedellaTunisiasulla stessa imbarcazione che vi aveva condotto le
vittime di quest’attentato, non
erascesodallanaveperchéilfiglio undicenne gli aveva detto:
«Papà dalla nave non scendo,
ho paura dell’Isis, mi sono documentato su Internet». Una
pauracondivisapersinodalPresidentedellaRepubblica,SergioMattarella,
che ha dichiarato: «Isis è un pericolo
molto grave che va affrontato con urgenza, perché il tempo è poco. Isis si
presenta,cosìcometuttoilterrorismo
fondamentalista, come il nuovo vero
nemico della civiltà, della democrazia, dei diritti umani».
Territorio
LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Tortona e Valle Scrivia .51
TRIBUNALE DI ALESSANDRIA
.
ESEC. IMM. N. 115/12 R.G.E.
“Barcollante e terrorizzata
fra le stanze del museo”
Angela Modena racconta il dramma vissuto col marito a Tunisi
Lotto unico - Comune di Alessandria (AL) Via Tiziano Vecellio, 25. Appartamento di ca. mq 202 al p.1º(secondo f.t.) in zona semiperiferica attualmente adibito
ad ufficio, e composto da ingresso/disimpegno, 6 stanze doppi servizi, doppio
ripostiglio, doppio balcone e locale cantina. Privo di attestato di certificazione
energetica. Prezzo base: Euro 102.262,50 in caso di gara aumento minimo Euro
1.000,00. Vendita senza incanto: 20/05/2015 ore 15.00, innanzi al professionista
delegato Avv. Alessandra Micone presso lo studio Legale Cappa in Casale M.to via
Alessandria, 26. Deposito offerte entro le ore 12,00 del 19/05/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 22/05/2015
ore 15.00 allo stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso
il delegato nonché custode giudiziario, tel. 0142-76761 / fax 0142-74290 email
Colloquio
[email protected]
e
su
www.tribunale.alessandria.it,
www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A276481).
MARIA TERESA MARCHESE
VIGUZZOLO
TRIBUNALE DI ALESSANDRIA
ESEC. IMM. N. 136/13 + 152/13 R.G.E.
S
Stupore
«Ci correvano
incontro
ragazze
spagnole
in lacrime
ma non
capivamo
cosa dicevano
Solo dopo
abbiamo
appreso
degli spari»
Paura
«Quando
i militari
ci hanno
fatto uscire
dalla prima
stanza dove
ci sentivamo
al sicuro
ero in preda
al panico.
Ma poi
è andata»
ono rientrati domenica, al porto di Genova,
sulla nave Msc Splendida, Ottaviano Barbirolo e
la moglie Angela Modena,
la coppia viguzzolese scampata all’attentato terroristico al Museo del Bardo di
Tunisi. Stanno per compiere 60 anni, lui ad aprile, lei a
maggio. Così sono partiti
per la loro prima crociera.
«Nonostante quel che è ci è
successo ho ancora voglia
di viaggiare - dice Angela
Modena -: sono in pensione
e mio marito sta per andarci... ma lui mi dirà di no, non
voleva fare neanche questa
crociera...».
Di quel giorno terribile
ha un ricordo preciso:
«Eravamo nel museo, abbiamo sentito un rumore
metallico e pensavamo si
fosse fatto male qualcuno.
Poi abbiamo incrociato ragazze spagnole che ci correvano incontro piangendo,
ma non capivamo cosa dicevano. Poi è stata la volta
di signore arabe, Anche loro urlavano».
Poi, saputo degli spari,
l’angoscia di andare avanti
o tornare indietro, il pensiero di nascondersi dietro alle
pareti. Finché sono arrivati
i militari tunisini. «Hanno
detto che ci proteggevano prosegue Angela - e ci hanno fatto avvicinare a un rifugio passando dietro auto
parcheggiate. Ci dicevano
Lotto unico - Comune di Alessandria (AL) Via Claro, 33. Appartamento al p.1º
composto da ingresso aperto su vano soggiorno, cucinino, corridoio, 2 camere
da letto e 1 bagno più cantina di pertinenza al p. interrato. Occupato dagli
esecutati. Prezzo base: Euro 95.500,00 in caso di gara aumento minimo Euro
1.000,00. Vendita senza incanto: 12/05/2015 ore 09.00, innanzi al professionista delegato dott. Pierluigi Caniggia, studio Tortona (AL) via L. Valenziano, 3.
Deposito offerte entro le ore 12,00 del 11/05/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 09/06/2015 ore 09.00
allo stesso prezzo base e medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato
di abbassarci. Ci hanno condotto in un’aula del Parlamento ma non eravamo tranquilli
perchè c’erano finestre grandi.
Una signora è svenuta, le abbiamo alzato le gambe perché
si riprendesse».
La paura è sopraggiunta
quando è stato detto loro di
uscire: «Avevo le gambe irrigidite dalla paura: mio marito mi
Al museo
In alto
la fuga
precipitosa
dopo gli spari
Qui sopra,
la coppia
davanti al
Bardo, prima
dell’attentato
trascinava. Abbiamo percorso, scortati, una scalinata. Ci
hanno portato in un’altra stanza, fra pianti di chi stava male
o non poteva chiamare casa.
Ho visto donne che lavoravano
al museo piangere perché i
mariti non sapevano nulla della loro sorte». Poi la coppia viguzzolese è stata fatta salire su
un pullman con passeggeri di
Msc e Costa, scortato fino alla
nave: «Erano le 13, l’attacco
terroristico era iniziato alle
10,45. Dovevamo ripartire alle
17,30, ma hanno controllato
nella stiva e in tutta la nave.
Così siamo partiti alle 6 del
mattino».
Angela Modena è scossa.
«Non ho dormito tre notti - dice -. La Msc ha comunicato che
si poteva rientrare in aereo,
ma temevo che fosse ancor più
pericoloso. A parte lo choc,
sulla nave non c’erano feriti.
Qualcuno se l’è pure presa con
il personale Msc, per sfogarsi».
Prossima meta? «Fiordi norvegesi, ma con i miei figli».
nonché custode giudiziario, tel. 0131 861342 - email [email protected] e su www.tribunale.alessandria.it, www.giustizia.piemonte.it e
www.astegiudiziarie.it. (Cod. A296991).
TRIBUNALE DI ALESSANDRIA
ESEC. IMM. N. 411/11 R.G.E.
Lotto unico - Comune di Alessandria (AL) Via Mazzini, 104. Unità immobiliare
composta da una camera più piccolo bagno, cucinino, disimpegno di ingresso e
cantina. Sprovvisto di cert. energetica. Occupato senza regolare contratto. Prezzo
base: Euro 17.815,50 in caso di gara aumento minimo Euro 500,00. Vendita senza
incanto: 04/05/2015 ore 10.00, innanzi al professionista delegato dott.ssa Stefania
Eligi , c/o lo studio in Novi Ligure (AL), Viale A. Saffi, 32. Deposito offerte entro
le ore 12.00 del 30/04/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza
di domande vendita con incanto: 18/05/2015 ore 10.00 allo stesso prezzo base e
medesimo aumento. Maggiori info presso il delegato nonché custode giudiziario,
tel 0143/1500022 email [email protected] e su www.tribunale.alessandria.it,
www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A283263).
TRIBUNALE DI ALESSANDRIA
ESEC. IMM. N. 317/11 R.G.E.
RICHIESTI 490 MILA EURO ALLA COMUNITÀ MONTANA
TORTONA, POI OSPITERÀ DIVERSI MUSEI
“Mai completati quei rifugi”
E la Regione rivuole i soldi
Via libera al restauro
di Palazzo Guidobono
Dopo il centro benessere di
Fabbrica Curone, la Regione
chiede indietro i soldi anche
per i rifugi montani di Caldirola e Forotondo, che si trovano nello stesso Comune.
Ma stavolta batte cassa alla
Comunità montana. In totale, circa 490 mila euro.
L’allora Valli Curone,
Grue, Ossona aveva assegnato a Imet-Gmc di Tortona la
costruzione dei rifugi e la loro gestione con una spesa di
1,5 milioni per realizzare, sul
monte Gropà, camere con
servizi per 18 posti letto, bar
e ristorante e, sul monte Bogleglio, tre mini alloggi con
bagno oltre alla a cucina e
soggiorno. Una spesa finanziata con fondi privati nonchè pubblici.
Palazzo Guidobono diventerà
il «palazzo dei musei» di Tortona, ma prima ha bisogno di
una serie di interventi di restauro, che consentano di ripartire al meglio gli spazi che
ospiteranno le diverse sezioni.
Collezioni di pregio saranno
così valorizzate. Il piano di ristrutturazione ha già ricevuto
il nullaosta della soprintendenza per i beni architettonici
ed è stato approvato dalla
giunta: con questo progetto
Tortona parteciperà al bando
della Fondazione Compagnia
di San Paolo di Torino per
progetti di recupero di beni
monumentali di proprietà comunale.
Inadempienza
Mancano però ancora la sistemazione delle aree esterne e gli allacci ai servizi e gli
edifici sono abbandonati da
tempo. Spiegano dalla Regione: Quei fondi europei del
Docup 2000-2006, la Ue li rivuole indietro poiché, a dieci
anni dall’erogazione, le opere
non sono state concluse».
Il rifugio sul Gropà
Due problemi
Rispetto al centro benessere
di località Laghizzolo, si aggiunge la questione della liquidazione della Comunità montana, con la conseguente mancanza di volontà politico-amministrativa di concludere gli
interventi. E l’impresa è ancora titolare della concessione rilasciata all’epoca. I motivi dello stop ai lavori sul Gropà sono
legati anche al contenzioso tra
Comunità montana e titolare
della seggiovia, al quale l’ente
non ha pagato l’affitto del terreno sul quale scorre la pista
del bob estivo.
[G. C.]
Rassegna del 24 marzo.pdf
L’intervento
Servono opere di conservazione e salvaguardia come il
restauro dei tetti e del piano
interrato, il rifacimento degli
intonaci, la revisione degli impianti: rilevamento fumi, antifurto, telesorveglianza, elettrico e climatizzazione. Quanto alle destinazioni d’uso dei
locali, al piano terra ci saranno area accoglienza e museo
archeologico, che occuperà
anche tutto il piano interrato.
Lotto unico - Comune di Alessandria (AL) Corso Felice Cavallotti, 34. Piena
prop. di alloggio di civ. abitazione posto al p. 2º di palazzo condominiale,
composto da: ingresso, ampio locale adibito a soggiorno/cucina, ripostiglio,
bagno, disimpegno, terrazzo; camera da letto e bagno di servizio in soppalco, oltre posto auto in area coperta adibita a parcheggio privato accessibile dal p. terra. Sprovvisto di ACE. Prezzo base: Euro 78.589,12 in caso di
gara aumento minimo Euro 1.200,00. Vendita senza incanto: 12/05/2015 ore
10.00, innanzi al professionista delegato Avv. Mariagrazia Marelli presso lo
studio in Alessandria, Corso Crimea, 57. Deposito offerte entro le ore 12 del
11/05/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte vendita con incanto: 26/05/2015 ore 10.00 allo stesso prezzo base e medesimo
aumento. Maggiori info presso il delegato tel. 01311926102 o 0131254680
- fax 0131252121 - e-mail: [email protected] e presso il custode
giudiziario IVG Alessandria tel. 0131225142 e su www.tribunale.alessandria.it,
www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (A240168).
TRIBUNALE DI ALESSANDRIA
Palazzo Guidobono
ESEC. IMM. N. 101/08 R.G.E.
Lotto Unico - Comune di Alessandria (AL) Frazione Valle San Bartolomeo - Via
Le esposizioni
Al primo piano saranno collocate la sezione esposizioni temporanee, quella dedicata ai pittori
locali e il museo dei burattini. Al
secondo, invece, l’ufficio del
museo «Sarina», una sala per
attività didattiche e l’ufficio
dell’associazione
turistica
«Strada del vino e dei sapori dei
Colli Tortonesi». Per partecipare al bando «Beni in Comune»,
il progetto dovrà essere presentato entro il 27 alla Fondazione
Compagnia di San Paolo di Torino. Palazzo Guidobono ha i requisiti e ci sono probabilità di
ottenere finanziamenti. [M. T. M.]
pagina 35
Dazio, 52/L-54. Fabbricato isolato sviluppantesi su 3 p.f.t., privo di cortile esclusivo, composto da: loc. di sgombero con accesso esterno al p. seminterrato;
bagno e ripostiglio al p. terra; cucina al p. 1º; loc. disimpegno al p. intermedio;
camera al p. 2º. Occupato a titolo gratuito. Prezzo base: Euro 25.312,50 in caso
di gara aumento minimo Euro 1.000,00. Vendita senza incanto: 20/05/2015
ore 12.00, innanzi al professionista delegato Avv. Cristina Carola Giordano
c/o lo studio in Alessandria, P.zza Turati, 5. Deposito offerte entro le ore 12
del 19/05/2015 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte
vendita con incanto: 05/06/2015 ore 16.00 allo stesso prezzo base e medesimo
aumento. Maggiori info presso il delegato tel. 0131231052 e presso il custode
giudiziario IVG Alessandria tel. 0131225142 e su www.tribunale.alessandria.it,
www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (A118687).
Territorio
LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Asti e provincia .51
.
LAFIERADI VERONA
Cascina Castlet
My Name is Barbera
Un’aromatica alleanza
La festa dei 40 anni del “Passum”
Ecco la nuova “campagna”
Moscato canellese e Malvasia di Casorzo
Sorrisi e molti volti giovani allo stand della «Cascina Castlet» di Mariuccia e Ada Borio di Costigliole, con Roberto
Austa e Giorgio Gozzelino a far festa per le prime 40 vendemmie del «Passum»
Filippo Mobrici (presidente), Patrizia Barreri (direttore) e
lo staff del Consorzio Barbera brindano alla nuova campagna di
promozione firmata con un manifesto su cui campeggia la straripante bellezza della modella Diletta Innocenti, di Prato
Hanno riunito in uno stand la straordinaria aromatica
piacevolezza del Moscato d’Asti e della Malvasia di Casorzio.
A dare vita alla dolce alleanza le aziende canellesi «Avezza»,
«Bocchino» e «Armangia» e Cantamessa di Casorzo
Il Vinitaly nel segno
dei grandi eventi astigiani
Dalle celebrazioni per i 200 anni di Don Bosco a Douja e Festival Sagre
Brindisi
FRANCO BINELLO
INVIATO A VERONA
Sulle colline dell’eccellenza
Un brindisi da Bricco Lu
Sergio Gozzelino, titolare di un’azienda con 30 ettari di
vigne a Bricco Lu, panorami mozzafiato e grandi vini costigliolesi, propone a Verona Barbera e Moscato. «C’è grande
interesse anche da nuovi clienti»
Dinastia «Cocchi»
La famiglia Bava con i suoi gioielli
I fratelli Bava, di Cocconato con i giovani eredi hanno
proposto degustazioni di uno straordinario Pas Dosé Alta
Langa docg extra Brut di Cocchi affinato per 70 mesi e ora in
vendita a 35 euro la bottiglia
Nella foto
di Giulio
Morra
uno dei tanti
momenti
di
degustazione
di vini
astigiani
apprezza
tissimi
tra gli stand
del Vinitaly
V
initaly Verona-Asti: 270
chilometri in auto, molti meno invece per «affinità enologiche». Ieri la grande
rassegna veneta ha «parlato»
soprattutto astigiano.
E lo stand della Regione Piemonte si è trasformato in una
piccola grande «enclave» di
notizie ed eventi che hanno riguardato soprattutto le colline
del Monferrato e della Langa .
Merito prima di tutto della Camera di commercio e del suo
presidente, Mario Sacco, che
ha presentato al ministro Maurizio Martina i «gioielli» del
Settembre astigiano, Festival
Sagre e Douja d’or.
Con lui a fare gli onori di casa (astigiani) l’assessore comunale al Turismo Andrea
Cerrato con Vito Intini (presidente nazionale Onav), Filippo
Mobrici (presidente del Consorzio di tutela Barbera d’Asti
e Vini del Monferrato), Giorgio
Bosticco (direttore del Consorzio di Tutela dell’Asti Spumante), Giulio Bava (presidente del Consorzio di tutela dell’Alta Langa).
A dare l’imprimatur della
Regione agli eventi settembrini l’assessore all’Agricoltura
Giorgio Ferrero, che ha presenziato anche alla presentazione delle celebrazioni per bicentenario della nascita di Don
Bosco (ospite il rettore del Colle don Egidio Deiana) con un
apprezzato dibattito sul «santo contadino».
Ma, ovviamente, a tenere
banco è stata la presentazione
del «Settembre»: Ferrero si è
impegnato a dare «il massimo
sostegno della Regione a Festival e Douja patrimonio di tutti i
i piemontesi». Poi le parole, anche affettuose, del ministro
dell’Agricoltura Maurizio Martina, che ha reso «onore a un
territorio vocato come pochi
altri alla vitivinicoltura di qualità» prima di annunciare il varo dell’atteso Testo unico sul
vino, che ha nel deputato astigiano Massimo Fiorio il principale relatore ieri molto conteso da giornalisti e addetti ai lavori per conoscere in anteprima le novità della legge. Il presidente camerale Sacco ha sottolineato che la Douja d’Or valorizzerà con nuovi stimoli e
nuovi protagonisti quel fruttuoso intreccio tra vino, cibo e
cultura che negli ultimi anni ha
contribuito a far crescere la
notorietà della manifestazione. Basta ricordare che nel
2014 i visitatori hanno consumato oltre 76 mila calici tra vini, spumanti e grappe italiane
e più di 30.000 piatti di eccellenze gastronomiche. Il fulcro
del Salone saranno come sempre, la degustazione e la vendita dei vini Doc e Docg selezionati attraverso il 43° concorso
nazionale «Premio Douja
d’Or», organizzato sotto l’egida del Ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali e con la collaborazione
dell’Onav - Organizzazione nazionale assaggiatori di vino. «Il
termine per l’invio dei campioni scade il 15 aprile» ha ricordato Mario Sacco. Dall’11 al 20
settembre, i vini premiati si potranno degustare e acquistare.
I tesori delle cantine Unesco
Un sorriso di ottimismo
“Nuovi mondi “da esplorare
Coppo, la forza della tradizione
Guasti, “mantenere alta la qualità”
Nello stand dei Vignaioli piemontesi
Loro dicono che «a volte bisogna avere il coraggio di non
produrre un vino». Ma la produzione della famiglia Coppo di
Canelli è tra le più «gettonate» al Vinitaly. Sarà anche per il
fascino di quel moscato che viene dalle cantine Unesco
Spunta con il suo vino da uno scaffale nello stand veronese il volto di Alessandro Guasti, dell’omonima casa vinicola
nicese. Sorriso e ottimismo «perchè siamo convinti che alla
fine la qualità paga sempre»
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 36
Giulio Porzio e lo staff della «Vignaioli Piemonte» invitano
a esplorare i «nuovi mondi» dell’enologia di qualità che nasce
dal lavoro spesso oscuro e silenzioso di tanti vignaioli riuniti
anche nelle cantine sociali
Territorio
LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
.
Alba e Langa .53
A Vinitaly si beve ottimismo
“Rischiamo di finire le scorte”
Sempre affollati gli stand degli oltre 200 produttori cuneesi a Verona
Evento
ROBERTO FIORI
INVIATO A VERONA
Brindisi
orse è la volta
buona: questa benedetta ripresa
inizia a concretizzarsi, lasciandosi finalmente la crisi
alle spalle». A dirlo è il canalese Roberto Damonte della
cantina Malvirà, dopo aver
visto per due giorni di fila il
suo stand al Vinitaly affollarsi di visitatori come non succedeva da tempo.
«F
I roerini
Due altri roerini come Ornella Correggia e Domenico Almondo confermano il clima
positivo che si sta respirando
alla fiera veronese, dove sono oltre 200 i produttori cuneesi schierati per tastare il
polso ai mercati. «La denominazione Roero sta crescendo e si sta affermando
anche all’estero, grazie a un
lavoro che punta tutto sulla
qualità. Qualcuno ci definisce fratelli minori della Lan-
A lato
lo stand
di Azelia
di Luigi
Scavino
A destra
Aldo Vacca
(Produttori
del
Barbaresco)
FOTOSERVIZIO GIULIO MORRA
ga, ma non è così: siamo semplicemente più giovani e ci
stiamo facendo conoscere,
mantenendo intatta la nostra
identità».
L’euro debole «aiuta»
E se i produttori di Roero e Roero Arneis sono soddisfatti,
quelli di Barolo e Barbaresco
rischiano di non avere scorte a
sufficienza per soddisfare tutte le richieste dei clienti.
«Qualche tempo fa - dice Aldo
Vacca, direttore della cantina
Produttori del Barbaresco era normale per noi avere in listino almeno due o tre annate.
Ora, invece, abbiamo già esaurito tutto il 2010 e stiamo vendendo solo il 2011, che è l’ultima annata in commercio. Se
andremo avanti con questi ritmi, non ci basteranno le 200
mila bottiglie che abbiamo
prodotto e dovremo anticipare le vendite del 2012».
E la vendemmia scarsa del
2014, aggiunge il direttore della Vignaioli Piemontesi Luigi
Biestro, «sta portando ad
esaurimento anche denominazioni meno blasonate come la
Barbera». L’euro debole è senza dubbio un aiuto per tutti. «Il
cambio favorevole per americani, svizzeri e giapponesi ci
sta agevolando - conferma il
barolista Luigi Scavino dell’azienda Azelia di Castiglione
Falletto -. Ma stiamo riscontrando molto interesse anche
dai nuovi mercati come la Cina
e il Nord Europa, che stanno
dimostrando un grande inte-
resse per i nostri vini di alta
gamma». Merito, dice Cristina
Oddero di La Morra, «anche di
una grande annata come il
2011. Dopo i tanti elogi ricevuti
l’anno scorso per il 2010, qualcuno temeva un minore interesse. Invece, l’attenzione non
è affatto diminuita, come dimostrano i tanti operatori che
vengono a degustare i nostri
vini»..
Nello spazio della Regione
Anche lo stand istituzionale
Cantina e Consorzio puntano sul successo del Brut
Alta Langa, la nuova frontiera delle “bollicine”
Due annunci e una constatazione: il Brut Alta Langa sta
vivendo un momento di crescita e di grandi soddisfazioni.
Annuncio di Contratto
Il primo annuncio arriva dallo stand del neivese Giorgio
Rivetti, titolare della storica
cantina Contratto: «Abbiamo deciso di convertire tutta
la nostra produzione di spumante metodo classico in Alta Langa Docg. Nel 2016
uscirà la nostra prima etichetta, con il millesimo 2013,
e poi in pochi anni arriveremo a produrne circa 200 mila bottiglie». Un investimen-
to che ha comportato anche
l’acquisto di 25 ettari di terreno terrazzato a Bossolasco, a
circa 700 metri d’altezza, dove saranno impiantati pinot
nero e chardonnay. «Vogliamo
realizzare un Brut con la stessa filosofia con cui facciamo il
Barolo, utilizzando le uve dello Champagne - spiega Rivetti
-. Crediamo molto in questo
progetto e nella qualità che
può esprimere».
Ultimo erede di una grande
tradizione piemontese, l’Alta
Langa è uno spumante metodo classico prodotto unicamente nella versione «millesimata» - ovvero con l’annata di
produzione in etichetta - da
uve coltivate nei vigneti «d’alta quota» (per disciplinare,
l’altezza deve essere superiore ai 250 metri sul livello del
mare) del Cuneese, dell’Astigiano e dell’Alessandrino. La
produzione è ancora modesta
- 500 mila bottiglie l’anno -, ma
la qualità è ottima e le potenzialità tutte da scoprire.
Raddoppieranno i vigneti
Il neivese Giorgio Rivetti è titolare della storica cantina Contratto
La conferma arriva dal secondo
annuncio, fatto direttamente al
Vinitaly dal presidente del Consorzio Alta Langa, Giulio Bava:
«Siamo in attesa di ricevere
dalla Regione Piemonte la con-
della Regione Piemonte oggi
sarà dominato dalla presenza
cuneese.
Il sindaco di Alba, Maurizio
Marello, arriverà a Verona alle
11 per presentare l’edizione
2015 di Vinum, mentre il sindaco di Montelupo Albese farà
scoprire l’eccellenza del suo
territorio viticolo insieme con
l’enologo Lorenzo Tablino, che
ieri ha presentato il suo libro
«Sorì. La fatica del sorriso»,
dedicato alle vigne del Moscato d’Asti da salvare.
ferma dell’apertura di un bando che consentirà di impiantare 90 ettari di nuovi vigneti». In
pratica, si raddoppierebbe quasi la superficie di produzione,
che oggi può contare su 110 ettari e un potenziale 2014 di
600mila bottiglie. Nel giro di 5 o
6 anni si potrebbe arrivare a
una produzione di 1,2 milioni di
bottiglie, riuscendo così a incidere realmente sui mercati.
«L’Alta Langa ha una potenzialità incredibile - spiega Bava
- e rappresenta un’occasione
straordinaria di crescita per un
nuovo territorio viticolo a corona di quello dei grandi rossi, a
cavallo di tre province». E per
convincere anche l’ultimo dubbioso, il presidente del Consorzio scomoda pure Eduardo De
Filippo: «L’Alta Langa non è un
semplice vino bianco con le bollicine, così come il ragù del
grande Eduardo non è solo carne con la pummarola».
[R. F.]
In breve
Alba
«Nuovi genitori»
C’è una conferenza
«Nuovi
genitori. Una
conferenza che suggerisce
nuovi significati alle parole
crisi, tradizione, educazione,
dialogo, valore». Stasera appuntamento alle 20,30 nell’Auditorium della Fondazione Ferrero. Ingresso libero
su prenotazione. Informazioni al 345/8418275.
[I. C.]
Castiglione Tinella
Interventi al santuario
del Buon Consiglio
Interventi
al santuario
del Buon Consiglio. Previste
la creazione di due cappelle,
manutenzione straordinaria
per consolidare il terreno limitrofo all’abside, realizzazione di un nuovo locale caldaia e altro.
[M .A.]
Rassegna del 24 marzo.pdf
COMUNE DI CUNEO
ESTRATTO AVVISO DI GARA
Procedura aperta per l’affidamento
del servizio di gestione in concessione della riscossione coattiva delle
entrate tributarie, delle sanzioni
del codice della strada e di quelle
relative a violazione ai regolamenti
comunali, nonché in tutte le altre
entrate patrimoniali del Comune
di Cuneo e di altri enti — [C.I.G.
6160602199]. Entità totale dell’appalto: € 1.647.000,00. Durata appalto: 5
anni. Termine presentazione offerte:
ore 12 del 27/04/2015. Responsabile
del procedimento: Tirelli dott. Carlo.
Determinazioni a contrarre n. 1928
del 19/12/2014. Documenti di gara:
www.comune.cuneo.gov.it. – Data
invio bando alla GUCE: 10/03/2015
Cuneo, 11 marzo 2015
IL DIRIGENTE Rinaldi Giorgio
pagina 37
Territorio
LASTAMPA
REDAZIONE
VIA DUCHESSA JOLANDA 20
VERCELLI 13100
TELEFONO 0161 269711
FAX 0161 257009
E-MAIL [email protected]
WEB WWW.LASTAMPA.IT/VERCELLI
PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A.
BIELLA, VIA COLOMBO 4
TELEFONO 015 2522926 - 015 8353508
FAX 015 2522940
Arrestato dalla polizia
Una circolazione
depressionaria
risale dal nordAfrica verso la
Sardegna
portando un
peggioramento
del tempo con
piogge più
estese domani.
Neve in
montagna dai
1500 metri.
9˚ 14˚
Oggi
Giovanni Pellielo ha chiuso al
5° posto la prova di Coppa del
mondo di tiro di Al Ain negli
Emirati Arabi. Per il tiratore
vercellese si è trattato di un
test di avvicinamento alle
Olimpiadi di Rio 2016, per le
quali si è già qualificato.
Servizio PAGINA 48
Pellielo ha vinto 4 Mondiali
Lanza A PAGINA 59
E VALSESIA
Alluvione, ci sono 2,2 milioni
“Ma a noi ne servono venti”
Turisti
sprovveduti
salvati
dalla Finanza
La Provincia contro il riparto dei fondi per la ricostruzione
Non avevano alcuna attrezzatura per calarsi, non sapevano dove fossero e soprattutto non conoscevano il ripido canalone. Tutto questo
non è bastato: tre turisti
stranieri non hanno voluto
comunque rinunciare a
un’escursione fuori pista sopra Alagna, in località Malfatta, trovandosi ben presto
nei guai. Fortunatamente a
piccola comitiva è stata notata da un addetto al soccorso piste della società Monterosa 2000, che ha capito il
momento di difficoltà e ha
allertato la Guardia di finanza di Riva Valdobbia.
ROBERTO MAGGIO
VERCELLI
Le critiche
Piogge in
esaurimento
nella notte e
prime schiarite
in mattinata.
Passaggio a
condizioni più
soleggiate nel
pomeriggio.
Temperature in
aumento.
Nel Vercellese i fondi andranno a compensare le spese già
affrontate dalla Provincia per
interventi urgenti, ma tampone, come il ripristino dei tratti
ceduti lungo le strade della
Cremosina e della Colma: «Il
finanziamento ci aiuta nei pagamenti alle ditte - sottolinea
il presidente Carlo Riva Vercellotti -, ma non è sufficiente
per il ripristino globale postalluvione: abbiamo presenta-
Coperto per
tutto il giorno
con piogge
diffuse
generalmente
deboli o
moderate.
Temperature in
calo e nevicate
sulle Alpi oltre i
1400-1600
metri.
È diventata definitiva la condanna per un pensionato vercellese accusato di aver abusato della bimba che gli veniva
affidata durante le vacanze a
Pietra Ligure. La polizia ha eseguito l’ordine carcerazione:
dovrà scontare 7 anni e 9 mesi.
ALAGNA
Giovedì
Domani
Olimpiadi in tasca
Pellielo testa la mira
È IL 7 PER CENTO DEI FINANZIAMENTI EROGATI DALLA REGIONE
8˚ 17˚
9˚ 11˚
Nonno-orco
Definitiva la pena
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
Due milioni e duecentomila
euro per rimediare ai danni
dell’alluvione dello scorso autunno. A tanto ammontano le
risorse erogate dalla Regione
per la provincia di Vercelli: è
il 7% dei 31,2 milioni di euro
assegnati al Piemonte con
l’ultimo finanziamento. La
metà delle somme disponibili
andranno alla provincia di
Alessandria, il 22% a Biella e
il rimanente 20% ripartito tra
il Verbano e le province di Novara e Torino.
Si tratta di fondi distribuiti
in base a precisi criteri: 14,6
milioni di euro sono destinati
a lavori già eseguiti o in corso
di esecuzione, mentre 16,8
milioni sono stanziati per
opere ancora da realizzarsi,
con priorità agli interventi di
messa in sicurezza di situazioni che potrebbero causare
ulteriori danni in caso di nuovi eventi alluvionali.
Molto nuvoloso
con limitate
aperture al
mattino. Piogge
assenti, salvo
piovaschi, sulle
pianure per gran
parte della
giornata, deboli
sparse in serata.
Negli Emirati è quinto
VERCELLI
Che
tempo
fa
Situazione
Accusato di abusi
to un progetto da 20 milioni di
euro per altri lavori, come il
consolidamento dei versanti in
Valsesia. Non ci sarebbero dispiaciute le somme stanziate
per gli altri territori».
Ritardi
La strada della Cremosina tagliata a metà da un crollo dopo le piogge battenti
II cantiere sulla «455» di Pontestura
Tra sette giorni si conoscerà il nome della ditta che si occuperà del
rifacimento della strada 455 di Pontestura tra Vercelli e Trino. Martedì
scadono i termini per presentare la domanda di partecipazione al bando per il maxi appalto da 3,3 milioni di euro, grazie al quale la Provincia
potrà riqualificare il tratto stradale in questione, frequentato da molti
vercellesi. Sulla Vercelli-Trino verranno eseguiti due interventi di allargamento della carreggiata: sul tratto che parte dal cavalcavia di Larizzate e termina in corrispondenza dell’entrata di Desana, e sul tratto che
dall’uscita di Desana arriva (e supera) il centro abitato di Tricerro. In entrambi i casi la carreggiata è larga 7 metri e mezzo, e dopo i cantieri, che
dureranno circa un anno e partiranno in estate, verrà allargata a 10 metri e mezzo, andando così a pareggiare i tratti già adeguati in passato.
La seconda tranches da 31,2
milioni arriva dopo quattro
mesi dagli eventi alluvionali,
con un ritardo lamentato più
volte dalle amministrazioni locali: «Se quei soldi non li avessimo anticipati noi - sottolinea
Riva - a quest’ora le strade della Valsesia sarebbero ancora
chiuse». A dicembre è stato finanziato il primo programma
di interventi per un totale di 10
milioni di euro, messo a bilancio dalla Regione per le amministrazioni colpite dalle calamità. La prima e la seconda
tranches di fondi vanno a coprire solo una parte del fabbisogno generale della Regione:
nelle settimane successive alle
forti piogge di novembre erano
stati fatti sopralluoghi in tutte
le province interessate. Il conto
generale, comprese le stime
per le opere a carattere strutturale, ammontano a circa 300
milioni di euro, di cui oltre 173
per cantieri urgenti.
Ulteriori fondi per far fronte alle richieste, precisano da
piazza Castello, «potranno
arrivare dall’attivazione del
Fondo di solidarietà da parte
dell’Unione europea», una richiesta avanzata lo scorso dicembre.
Fuori pista pericoloso
I tre turisti, senza aver esperienza e soprattutto senza
conoscere il percorso che
stavano seguendo, si sono
trovati sul bordo di un canalone verticale roccioso senza
riuscire più a muoversi né
avanti né indietro e senza
avere alcun equipaggiamento per calarsi nel pianoro
sottostante. Non avevano rispettato le basi richieste per
chi decide di avventurarsi
fuori pista.
I finanzieri sono intervenuti insieme con i volontari
del Soccorso alpino e all’elisoccorso di Borgosesia; dopo essere stati localizzati, i
tre escursionisti in difficoltà
sono stati caricati sull’elicottero e trasportati a valle in
buono stato di salute. Nessuno dei tre ha riportato conseguenze e la gita si è conclusa soltanto con un grande
spavento.
[G. OR.]
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Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 38
Territorio
ANSA 23/03/2015 19:14:00
Tav: M5s, perché Comitato pilotaggio a Chiamparino? - (v. "Tav:
Chiamparino presidente..." delle 18.53)
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - Il Movimento 5 Stelle critica l'affidamento al presidente
della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, della guida del Comitato di pilotaggio per
la Torino-Lione, approvato oggi dalla Giunta regionale. "Continua l'accumulo di incarichi
- affermano i pentastellati Francesca Frediani e Giorgio Bertola - dopo la presidenza della
Conferenza Stato-Regioni e il ruolo di Commissario straordinario per lo sblocca crediti,
stavolta le mani di Chiamparino arrivano fino alla presidenza del Comitato di Pilotaggio
per la nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Questo gli permetterà di gestire le
compensazioni del Tav. Ci chiediamo perché la scelta della Giunta regionale non sia
caduta su un soggetto esterno e magari residente in Valle di Susa". "Forse perché aggiungono - Chiamparino si è reso conto di non avere persone di fiducia sul territorio e
pensa di gestire in solitaria il rapporto con gli enti locali. Ma sappia - concludono - che un
territorio che contrasta per oltre 25 anni un'opera inutile non è disposto a svendersi per
un piatto di lenticchie". (ANSA).
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 39
Trasporti
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 14:54:00
Tav: Boeti (Pd), contingentare Tir Frejus o presa in giro - (v. 'Trasporti:
Pd, si contingenti...' delle 13.35 circa)
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - "Un secondo tunnel autostradale al Frejus, se inteso come
seconda canna di transito, non è compatibile con la realizzazione della nuova linea ad
alta capacità Torino-Lione". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale del
Piemonte, Nino Boeti (Pd).
"Abbiamo sempre detto che avremmo accettato la
costruzione della nuova linea Tav, con un tunnel di base di 57 Km che comporterà 10
anni di cantieri e una spesa per l'Italia di quasi 3 miliardi - aggiunge - a patto che questo
sacrificio porti i benefici ambientali di una riduzione del traffico su gomma in Valle di
Susa. Assistiamo invece alla trasformazione di un'opera di sicurezza in un raddoppio
vero e proprio, che in caso di incidente al Monte Bianco o a Ventimiglia, rischia di
trasformare la valle di Susa di nuovo nell'unico canale di transito delle merci tra Francia e
Italia".
"Va avviato al più presto in Regione - osserva - un procedimento per il
contingentamento dei mezzi pesanti al valico del Frejus. Altrimenti non si capirebbe
l'utilità del Tav. Nei primi anni Duemila dopo l'incidente al traforo del Monte Bianco, in
Valsusa sono transitati oltre 4.000 Tir al giorno con un inquinamento insostenibile. Oggi
al Frejus passano circa 1.900 Tir al giorno, ed è da questa cifra che deve partire ogni
ragionamento su una ripartizione del traffico pesante tra i valichi alpini". (ANSA).
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 40
Trasporti
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 17:26:00
Trasporti: M5s, seconda canna Frejus non serva per transito - (V.
'Trasporti: Pd, si contingenti...' delle 13.35 circa)
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - "La canna di sicurezza del Frejusdeve restare tale, senza
trasformarsi in tunnel di transito". Loafferma il Movimento 5 Stelle, che ha depositato in
Consiglioregionale un ordine del giorno con prima firmataria FrancescaFrediani.
Obiettivo, impegnare la Giunta a "ritirare la deliberadel 16 febbraio che acconsente alla
modifica della destinazioned'uso del tunnel". "Chi ha a cuore l'ambiente e la vocazione
turistica dellaValle - afferma Frediani - dovrebbe condividere il nostro attod'indirizzo.
Anche in Senato abbiamo presentato una mozione che,oltre a chiedere di conservare la
destinazione d'uso originariadel tunnel, va nel senso del contingentamento dei Tir e
dellospostamento su ferro del trasporto merci". I pentastelli rilevano "la schizofrenia del
Pd: la Giuntaregionale approva il via libera senza limiti ai Tir, ilcapogruppo dello stesso
partito e alcuni consiglieri regionalichiedono invece il contingentamento dei passaggi".
"Se vogliamo aiutare la Valle - conclude Frediani - ènecessario intervenire a livello
statale per rendere competitivoil trasporto su rotaia saturando la linea storica". (ANSA).
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 41
Trasporti
ANSA PIEMONTE 23/03/2015 18:53:00
Tav: Chiamparino presidente Comitato pilotaggio Torino-Lione
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino,
presiederà il Comitato di pilotaggio per la nuova linea ferroviaria ad alta velocità TorinoLione. La designazione, proposta dall'assessore regionale ai Trasporti, Francesco
Balocco, ha avuto il via libera della Giunta regionale nella seduta di oggi. La figura del
presidente del Comitato di pilotaggio è prevista dalla legge regionale piemontese del
2011 sulla 'Promozione di interventi a favore dei territori interessati dalla realizzazione di
grandi infrastrutture'. (ANSA).
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Trasporti
10
martedì 24 marzo 2015
CRONACA
TO
IL CONVEGNO
Fratelli d’Italia guarda alle regionali: «Ma servono le primarie»
Il ricordo di un centrodestra che si presenta in ordine
sparso alle regionali è ancora scolpito nella memoria
di tutti. E Fratelli d’Italia, che contro Sergio Chiamparino candidò Guido Crosetto dopo il tira e molla con
Forza Italia e Ncd, non vuole ripetere gli errori del
passato. Pur non rinunciando a sventolare la bandiera delle primarie. Già pregustando la possibilità di
vedere indette elezioni regionali a causa delle supposte irregolarità sulle firme, il partito erede della tradizione di Alleanza Nazionale è tornato a confrontarsi al
suo interno, sotto l’egida del suo neo-commissario
regionale Andrea Dalmastro delle Vedove. «Vogliamo
ricostruire l'unità del centrodestra attraverso un patto con gli elettori e, per farlo, il passaggio obbligato
sono le primarie di coalizione per Torino e per il Piemonte - ha spiegato nel dettaglio Dalmastro -. Vogliamo richiamare il centrodestra alla necessità di essere
davvero opposizione, per coinvolgere il centrodestra
nella costruzione di una vera alternativa di governo si
deve accettare il principio basilare delle primarie di
coalizione». «Anche perché il Pd è ormai travolto dagli
scandali - ha spiegato l’ex portavoce regionale Ago-
stino Ghiglia -. Hanno falsificato l’infalsificabile e devono fare i conti con la questione morale dei gettoni
facili nelle circoscrizioni. Ma date le premesse, è
chiaro che il centrodestra non può più presentarsi in
ordine sparso. A patto, però, di passare attraverso le
primarie di coalizione. E questo vale tanto per le regionali quanto per le comunali del 2016. A un anno di
distanza dal voto mi pare che ad avere ragione fossimo noi. E non quei partiti che, rifiutando le primarie,
non hanno poi raccolto consensi esaltanti».
[p.var.]
IL CASO Sabato manifestazione in piazza con Salvini: «Centrosinistra a casa»
Ô La Lega Nord non ha dubbi: il voto anticipato in Regione è uno scenario tanto verosimile da apparire scontato.
Perché il ricorso sulle supposte firme false nella presentazione delle liste a sostegno a
Sergio Chiamparino avrebbe
innescato un conto alla rovescia ormai inarrestabile. E
poco importa che i piemontesi saranno chiamati alle urne
a ottobre oppure a novembre:
il Carroccio la sua campagna
elettorale la apre già questo
sabato, portando in piazza
anche il suo leader nazionale
Matteo Salvini. Ritrovo in
piazza Solferino. Parola d’ordine, Chiamparino a casa.
Ci crede fino in fondo, l’ex
governatore e attuale segretario nazionale del partito Roberto Cota. Al punto da mettersi alla testa dell’intero
centrodestra, chiamando a
raccolta anche gli alleati di
Forza Italia e di Fratelli d’Italia. «Una manifestazione
aperta a tutti - ha aggiunto
Cota - per sfatare un falso
mito, quello di Sergio Chiamparino, nato nel 2006 e che
ora si sta squagliando di fronte all’immobilismo assoluto
La Lega si prepara al voto
«Elezioni ormai scontate»
La capogruppo Gianna Gancia, il coordinatore Fi Gilberto Pichetto, l’onorevole Simonetti, Roberto Cota e l’onorevole Allasia
della sua politica. I suoi unici
atti concreti sono stati l’aumento delle tasse e il peggioramento della nostra Sanità.
Ben’inteso, noi non cerchia-
mo vendette. Piuttosto puntiamo sui contenuti: parlare
dei territorio, dar loro la possibilità di raccontare quello
che non va, coinvolgere tutti
quelli che non credono in
Chiamparino e che vogliono
abbattere una dittatura che
nega qualunque rappresentanza ai territori». «Perché
Chiamparino ha disatteso il
suo mandato di difendere
l’identità piemontese» ha aggiunto l’onorevole Roberto
Simonetti. «Senza dimenti-
care gli scandali, dai Murazzi
a Soria» ha concluso il suo
collega in Parlamento Stefano Allasia.
Linea condivisa più o meno
in maniera granitica anche
dagli alleati del centrodestra.
Il più convinto pare essere il
capogruppo in Comune e Regione di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone, non esita a
«rendere onore» all’iniziativa del Carroccio contro «una
politica intollerabile, fatta di
promesse non mantenute e di
fregature garantite». E se «il
silenzio del Movimento 5
Stelle» stupisce Marrone, il
coordinatore regionale di
Forza Italia, Gilberto Pichetto, sottolinea come «dopo un
anno non si capisca né dove
Chiamparino voglia andare a
parare né quali siano gli effetti della sua politica economica». «La sua è una azione
della non scelta - ha aggiunto
Pichetto, che ha annunciato
la presenza di una pattuglia
azzurra alla manifestazione
di sabato - e questo si riverbera anche sui gangli più vitali
della Regione, a cominciare
dalla Sanità».
[p.var.]
IL DIBATTITO Il presidente del consiglio: «Sarebbe un danno enorme»
Laus è contro le urne anticipate
Quadrato attorno a Chiamparino
Ô Sergio Chiamparino, memore anche della sorte toccata al suo predecessore, l’ha
sempre detto: non mi farò
cuocere a fuoco lento aspettando che sia un verdetto a
dire se la mia giunta potrà o
meno continuare a lavorare.
Un gesto, da molti visto come
una dimostrazione di rispetto nei confronti dei piemontesi, che nella riunione del
partito convocata ieri al provinciale del Pd il presidente
del consiglio regionale, Mauro Laus, ha chiesto di rivedere. «Sul piano personale, l’ho
detto ai tempi e lo ripeto oggi, la sua posizione è legittima e condivisibile - ha di-
chiarato Laus all’assemblea . Ma il suo ruolo istituzionale
gli impone un senso di responsabilità che va oltre la
sua persona: questo governo
regionale ha intrapreso infatti un doloroso quanto necessario percorso di riforme che
rischia di essere compromesso irrimediabilmente da una
nuova campagna elettorale.
Ed è bastato l’annuncio di
un’intenzione a farci ripiombare nel clima che precede il
voto, un clima che porta con
sé incertezza e disorientamento, un clima che prelude
alla paralisi, esattamente
quella paralisi di cui il Piemonte e i piemontesi non
hanno alcun bisogno».
Il ragionamento di Laus è
molto diretto: la vittoria di
Chiamparino è stata talmente luminosa che la sua posizione non può essere confusa
con quella di Cota. E allo
stesso modo, un suio addio
sarebbe devastante per la nostra comunità. «Ci sono dei
legali - ha aggiunto - è sarà
loro compito capire se e
quando sarà il momento di
lasciare. Ora però dobbiamo
fare quadrato attorno a lui. E
lo dico anche alla società civile: la sua permanenza alla
guida della Regione è di primario interesse pubblico».
[p.var.]
LA PROPOSTA DEL PD
«Contingentate il traffico al Frejus»
Contingentare il traffico pesante sull’autostrada A32
del Frejus in previsione dell’apertura al transito del
raddoppio del traforo. A chiederlo è il Pd, che su questo tema presenterà in Consiglio regionale una interrogazione alla giunta Chiamparino a firma del consigliere valsusino Antonio Ferrentino. L’iniziativa è stata
presentata ieri da Ferrentino e Davide Gariglio, capogruppo in Regione e segretario del Pd piemontese. «Le
pressioni della Valle d’Aosta e della Svizzera in difesa
delle loro vallate - ha sottolineato Gariglio - sono molto
forti, e questo potrebbe andare a scapito della Valle di
Rassegna del 24 marzo.pdf
pagina 43
Susa». «Il pericolo - ha spiegato Ferrentino - è che il
traforo del Frejus diventi per i Tir il modo migliore per
superare senza ostacoli le Alpi. Contro questo scenario parte oggi un lavoro politico-istituzionale che porterà a breve un convegno di approfondimento che
coinvolgerà anche la Francia e la Svizzera». Nino Boeti, consigliere Pd e vicepresidente del consiglio, ha
aggiunto che «un secondo tunnel autostradale al Frejus, se inteso come seconda canna di transito, non è
compatibile con la realizzazione della Torino-Lione».
[al.ba.]
Trasporti
Copia di dac39ffc6f5eecd0ab33c23ae8802d8c
TORINO CRONACA
V
la Repubblica MARTEDÌ 24 MARZO 2015
PER SAPERNE DI PIÙ
www.sitaf.it
torino.repubblica.it
Il caso
“Un milione di Tir
minaccia la Valsusa”
Il Pd lancia la lobby
contro il Frejus-bis
LE CIFRE
2018
FINE LAVORI
Il tunnel bis, avviato
nel 2009 dalla Francia
e nel 2012 dall’Italia,
aprirà fra tre anni
407 mln
Le proposte: tetto massimo ai transiti
e una tassa per finanziare i lavori Tav
Aderiscono Fi, FdI e alcuni “grillini”
FABIO TANZILLI
la Torino-Lione
facendo pagare una tassa
ai tir che useranno la seconda canna del Frejus. È uno
dei “progetti segreti” che ha in
mente la lobby trasversale promossa in Regione dal Pd in vista
del 2018, quando saranno ultimati i lavori per il secondo tunnel autostradale della Sitaf. L’idea del “gruppo di lavoro sul
Frejus” nasce dal consigliere
Antonio Ferrentino, che insie-
F
INANZIARE
Si pensa anche a una “asta dei
pedaggi” come si fa già in Austria
e Svizzera per controllare
all’origine il numero di mezzi
I COSTI
È di 407 milioni
il costo complessivo
della “seconda canna”
del tunnel del Frejus
IL CANTIERE
Avviata come
galleria di servizio
e sicurezza dopo
il rogo del 2005
che provocò due
morti, la “seconda
canna” del Frejus
è divenuta
poi tunnel
autostradale, di
fatto il raddoppio
del traforo
esistente
Frejus non è conciliabile con la
Tav». Mentre Sandro Plano e i
sindaci No Tav della bassa Val
Susa propongono che il numero
massimo di passaggi sia quello
di prima della crisi (nel 2006
passavano oltre 800mila mez-
663.000
TIR NEL 2013
Sono stati meno di
settecentomila i tir
transitati nel Frejus
nel corso del 2013
1.050.000
zi) e chiedono un posto di rappresentanza nel prossimo cda
Sitaf.
Intanto, per limitare i passaggi, si fanno varie ipotesi: l’applicazione della direttiva europea “Eurovignette” che preve-
me a Davide Gariglio ha promosso una serie di azioni a vari
livelli istituzionali per fare pressione sul governo, “gestire la
partita con la Sitaf e dire la nostra”. Ancora di più per il fatto
che presto la società della Torino-Bardonecchia passerà a
maggioranza privata, quasi sicuramente nelle mani del gruppo Gavio, non appena l’Anas
emetterà il bando per la cessione delle quote acquisite dal Comune e dalla Provincia di Torino.
Ferrentino ha mobilitato
mezzo mondo per tentare di
modificare la direttiva ministeriale che prevede, dal 2019, il
tetto massimo di 1 milione e
50mila tir all’anno sulle strade
della Val Susa, con il limite di
4400 mezzi pesanti al giorno
(oggi ne passano circa 600mila
all’anno). Tra i vari politici coinvolti, una serie di consiglieri regionali del Pd (come Boeti e Accossato) oltre a Grimaldi di Sel,
i parlamentari Esposito, Borioli
e Fregolent, l’ex governatrice e
ora europarlamentare Bresso,
ma non solo. «Si interesseranno
del problema anche Lucio Malan di Forza Italia e alcuni del
Movimento 5 Stelle» annuncia
il consigliere regionale della Val
Susa. Fa parte della lobby anche
il sindaco Roberto Borgis (Fratelli d’Italia), presidente dell’Unione Montana Alta Val Susa,
che si dice «pronto ad ospitare a
Bardonecchia un convegno con
esperti, promosso dal gruppo di
lavoro, per capire come affrontare il tema dell’inquinamento
autostradale».
Ma quale dovrebbe essere il
tetto massimo di tir in Val Susa?
Per adesso la lobby non vuole
«dare numeri certi, ma lanciare
idee per tutelare il territorio
montano». Anche perché, secondo Gariglio, «ci sarebbero
pressioni da parte della Svizzera e della Francia per dirottare
sul Frejus tutto il traffico merci
che oggi transita sotto il Monte
Bianco». Per il vicepresidente
del Consiglio regionale Nino
Boeti, del Pd, «il raddoppio del
Rassegna del 24 marzo.pdf
de un sovrattassa al pedaggio
per chi userà la “seconda canna”, destinando i fondi a favore
di infrastrutture ferroviarie come la Tav. Oppure l’utilizzo della “Borsa dei transiti alpini”, su
modello di quanto si fa già in Au-
stria e Svizzera: il governo mette in vendita o all’asta i biglietti
di pedaggio, fino al limite annuo
stabilito, in modo da controllare
realmente i transiti ed evitare
aumenti di traffico.
TIR PREVISTI
Con la “seconda
canna” si supererebbe
il milione l’anno, cioè
4200 tir al giorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’INTERVISTA/ CERUTTI, SITAF
“Allarme infondato
Nel 2007 gli autotreni
erano molti di più”
PRESIDENTE
Giuseppe Cerutti,
presidente della
Sitaf: «Fino al 2007
sotto il Frejus
passavano fino
a 1,2 milioni di Tir
e gli attuali Euro 6
inquinano meno»
IUSEPPE Cerutti, presidente Sitaf, il Pd vuole evitare che, con la seconda
canna, in Val Susa passino 1 milione di tir l’anno. C’è un rischio
inquinamento, non crede?
«Ma cosa vogliono? C’è un accordo interministeriale firmato da due governi. Lo sanno cosa significa investire? Si preoccupano di un tir in più o in meno senza sapere che oggi sotto
il Frejus passano gli Euro 6, al
cento per cento meno inquinanti rispetto agli Euro 0».
Ma non sono troppi un milione l’anno?
«No, anzi questa quota ci penalizza rispetto al passato,
quando passavano oltre 1 milione e 200mila tir. Dal 2007 abbiamo perso il 27 per cento dei
transiti».
Un’altra delle proposte riguarda l’applicazione al
Frejus della tassa Ue “Eurovignette”, col sovrapprezzo sul
pedaggio per finanziare le
opere ferroviarie.
«Non funziona. Ma lo sanno
che con quel sistema i governi
G
pagina 44
italiano e francese stanno rimettendoci un sacco di soldi?
Eurovignette è in passivo di circa 20 milioni l’anno. A noi,
però, i bilanci non li ripiana lo
Stato».
C’è chi parla di una “lobby elvetica e francese” che vuole
dirottare tutto il traffico merci dalla Val d’Aosta alla Val
Susa…
«Non è vero. Chi trasporta
merci sceglie il traforo in base
agli aspetti economici e alla durata del percorso, non perché il
Frejus abbia due canne anziché
una. Non c’è la rincorsa del mercato per passare da qui. Ci interessa solo garantire sicurezza».
Boeti, del Pd, dice che la “seconda canna” e la Tav sono inconciliabili. È d’accordo?
«No. Le due opere possono
convivere. Non vogliamo essere tirati in ballo per giustificare
la Tav o meno. Vogliono fare un
seminario tecnico? Bene, invitino i professori a parlare di inquinamento. Li ascolteremo».
(f. tanz.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Trasporti
LA STAMPA
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
.
Cronaca di Torino .55
Diario
La vittima è stata convinta a denunciare l’uomo da una donna maresciallo
Lo stalker viveva in camper
sotto casa dell’ex convivente
I carabinieri arrestano un ex imprenditore di 55 anni
il caso
FEDERICO GENTA
Sotto
sequestro
e ti vedo con un
altro uomo uccido prima te, poi
l’altro e mi tolgo la vita anche io. Non ti lascerò mai. Ti
amerò fino alla morte». Era
questo il tenore delle lettere
d’amore che Angelo Colucci
recapitava all’ex convivente. Telefonate, sms, fogli di
carta pizzicati nella portiera dell’auto sotto casa. Un
incubo andato avanti per
mesi. Da quando, lo scorso
Natale, la loro burrascosa
relazione si era interrotta. E
questa volta, in maniera definitiva.
Lui è un ex imprenditore
di 55 anni, oggi ufficialmente
disoccupato, originario di
Taranto ma domiciliato da
tempo a Torino. Lei è Maria,
40enne che abita nel quartiere Falchera. I due si conoscono nel 2011 e sin dall’inizio la loro storia si poggia su
una montagna di bugie. La
donna alla fine lo smaschera, capisce di non sapere
nulla del suo passato e decide di lasciarlo. Così inizia la
persecuzione.
«S
Colucci non si arrende. Trasferisce il suo camper sotto
la casa della vittima. Da lì
riesce a controllare tutti i
suoi spostamenti. Vede chi
la viene a trovare a casa. Sa
quando va a lavorare e, se è
in ritardo, la contatta per
chiederle cosa stia facendo.
Le telefonate e i messaggi
sul cellulare, a qualsiasi ora
del giorno e della notte. sono
estenuanti. Fino a 400 chiamate in un solo giorno. Un
amore ossessivo che diventa minaccia, promessa di
violenza.
E poi ci sono le lettere.
Quelle che l’ex convivente
ritrova ogni giorno infilate
La regia delle compensazioni
affidata a Chiamparino
Il presidente del Piemonte,
Sergio Chiamparino, ha deciso di
prendersi in carico la gestione delle compensazioni territoriali legate alla Torino-Lione. La giunta regionale, infatti, lo ha nominato presidente del comitato di regia per
l’applicazione della legge che regola le ricadute economiche, norme
che finora non hanno praticamen- Sergio Chiamparino
te portato benefici in valle. Chiamparino, dunque, gestirà in prima persona il rapporto con i
sindaci della Valsusa che continuano ad essere contrari al
tunnel di base e respingono le compensazioni. Nomina contestata dai consiglieri del M5S. Intanto l’ex magistrato, Ferdinando Imposimato, ha chiesto di fermare le grandi opere
«perché fatte solo per i manigoldi». E ha aggiunto: «I valsusini non sono terroristi ma persone che difendono i loro territorio dai predoni».
[M.TR.]
L’omicidio al Villaggio Olimpico
Dentro
la «casa»
di Angelo
Colucci,
parcheggiata
a pochi metri
dall’alloggio
della vittima,
i carabinieri
hanno
trovato
nuove lettere
di minacce,
peluches
e regali
già pronti per
continuare
a molestare
la donna
Uccise il compagno per gelosia
7 anni all’ex guardia giurata
Tre colpi di pistola all’addome:
la mattina del 2 febbraio dello scorso anno Provvidenza Schifaudo, 51
anni, guardia giurata, al termine
dell’ennesimo litigio, spara al compagno Giuseppe Denaro, 47 anni,
elettricista. Ieri è stata condannata a 7 anni e 4 mesi di reclusione
più 3 anni in casa di cura. L’omicidio era avvenuto all’alba, in casa, Provvidenza Schifaudo
nel complesso dell’ex Villaggio
Olimpico: la donna credeva di essere tradita, aveva svegliato
il compagno e al culmine del litigio gli aveva sparato. Quindi,
aveva chiamato i carabinieri: «Mi tradiva, gli ho sparato. Ero
stremata dopo una notte di amare discussioni... lui non voleva mai darmi spiegazioni, avevo letto i suoi messaggi con
altre donne, ero sotto choc». Denaro era morto qualche giorno dopo a causa delle ferite riportate. Il gup Luisa Ferracane
l’ha ritenuta parzialmente incapace di intendere.
REPORTERS
Il conforto
400
Telefonate
Senza tregua
Tav e Valsusa
Sono le chiamate
che l’uomo ha fatto
verso i cellulari della ex
lo scorso 20 marzo
nella portiera della sua utilitaria. La donna ha una figlia
piccola. Una madre anziana.
Tutti sono sempre più preoccupati. Durante un incontro all’interno del suo camper, tentativo estremo di
convincerlo a dimenticarla e
andarsene, scopre che lui è
armato. Capisce che non può
più aspettare: deve fare
qualcosa e in fretta.
Alla stazione Falchera dei carabinieri, Maria ha la fortuna
di incontrare una donna maresciallo. Che riesce a rassicurarla e a convincerla di denunciare lo stalker prima che la
situazione possa peggiorare
ancora. Proprio mentre sta
completando le procedure di
rito, la chiamano i colleghi di
lavoro: Angelo Colucci è lì, davanti all’ingresso.
I militari in borghere seguono la donna a poca distanza. Lui le si avvicina subito. Visibilmente agitato, apre la
porta della sua macchina.
Chiede ripetutamente spiegazioni della sua assenza. Passano una manciata di secondi e
scattano le manette.
Il kit dello stalker
Dalle sue tasche saltano fuori
i due cellulari che lui usava
abitualmente per contattare
la vittima. Nel camper, posto
sotto sequestro, i carabinieri
hanno trovato tutto quello che
poteva servirgli per continuare a molestarla. Pagine e pagine di lettere già pronte. Nuove
minacce mescolate a richieste
di aiuto e intenti autolesionisti. Poi cioccolatini, peluches a
forma di cuore e altri regali
per provare a riconquistarla.
E ancora manette e armi. Una
pistola calibro 9, a salve ma
senza tappo rosso per sembrare più credibile. E una
Tanfoglio semiautomatica,
questa volta vera, corredata
di due caricatori e 40 proiettili. L’uomo la conservava in un
garage di sua proprietà, in
strada del Villaretto.
Angelo Colucci è stato trasferito nel carcere Lorusso e
Cotugno. Del caso si occuperà
il pm Francesco La Rosa.
Prima udienza nel 2016
Violenze contro gli sfratti
29 antagonisti a processo
Comincerà nel giugno del
prossimo anno i processo a 29
esponenti della galassia antagonista torinese accusati per gli scontri avvenuti tra il settembre del
2012 e il gennaio 2014 durante le
varie manifestazioni organizzate
contro gli sfratti, in particolare a
Barriera di Milano. Per impedire
agli ufficiali giudiziari di eseguire Una manifestazione
gli sfratti vennero organizzati presidi, barriere all’ingresso dei palazzi e alcune manifestazioni culminarono in scontri con le forze dell’ordine, blocchi
stradali, incendi di cassonetti e blitz contro sportelli bancari e postali. Il gup Massimo Scarabello ha accolto, con
l’esclusione di pochi capi d’imputazione, la richiesta del pm
Antonio Rinaudo che accusa i 29 antagonisti, a vario titolo,
di resistenza, interruzione di pubblico servizio e sequestro
di persona.
In tribunale
Bancarotta De Tomaso
Gianmario Rossignolo
(al centro)
esce dal tribunale
accompagnato
dal legale di fiducia,
Pierfranco Bertolino (a sinistra)
Rossignolo davanti ai magistrati:
“Tradito dalle promesse dei politici”
MASSIMILIANO PEGGIO
«Prima dell’operazione Pininfarina avevo tentato con la
Bertone, con l’appoggio del
Ministero dello Sviluppo. Il
mio errore è stato quello di
avere aderito alle blandizie
del mondo politico, imprenditoriale e sindacale che si muoveva intorno all’operazione».
Così Gianmario Rossignolo,
l’ex patron della De Tomaso,
accompagnato dal suo legale
di fiducia, Pierfranco Bertolino, nel suo ultimo interrogatorio di fronte al pm Vincenzo
Pacileo, pochi giorni prima
della chiusura indagini. È la fine di ottobre. Ora la procura
ha firmato le richieste di rinvio
a giudizio.
Accusato della bancarotta
della De Tomaso, con cui puntava a rilanciare l’attività degli ex
stabilimenti Pininfarina di Grugliasco con i suoi 900 dipendenti, grazie agli aiuti finanziari
della Regione, Rossignolo tira
in ballo la politica.Parla dell’ex
giunta Bresso e imputa a Roberto Cota il naufragio del suo
sogno imprenditoriale, legato
alla realizzazione di bolidi di alta gamma. È l’operazione Pininfarina: l’acquisto nel 2009, da
parte di De Tomaso per 2 milioni di euro, del ramo d’azienda di
Grugliasco. La Regione intervenne comprando per 14 milio-
Rassegna del 24 marzo.pdf
ni gli stabilimenti Pininfarina,
affittandoli poi alla De Temaso.
Ma l’operazione crollò quando
la Finanza scoprì che le fideiussioni inviate al Ministero del
Lavoro, a garanzia del finanziamento complessivo di oltre 19
milioni euro concessi per i corsi
di formazione dei dipendenti,
erano false. Da qui l’inchiesta,
prima per la truffa delle fideiussioni, poi per la bancarotta, da
cui spunterebbero nuovi scenari. «L’ingegner Bairati, assessore all’industria della Regione,
uomo di fiducia della presidente Bresso - racconta Rossignolo-, mi disse che ci sarebbero
stati finanziamenti per 18 milioni e che tutta l’amministrazione
REPORTERS
mi avrebbe sostenuto se avessi
rilevato lo stabilimento di Grugliasco con i lavoratori».
Ma i soldi, in base alla normativa comunitaria, non erano
disponibili direttamente, così
all’ex patron furono proposti «i
fondi per la formazione professionale e per l’innovazione tecnologica». Ma le linee produttive non entrarono in funzione, i
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bolidi non furono mai realizzati,
a parte un prototipo presentato
al salone di Ginevra nel 2011.
Nel frattempo cambiò amministrazione. «Il nuovo presidente
Cota stoppò i residui finanziamenti». Il sogno di Rossignolo
si intreccia col declino degli stabilimenti di Grugliasco, dove gli
impianti erano obsoleti, poco
compatibili con i progetti della
De Tomaso. «Pininfarina prima
che rilevassi l’azienda era molto
vicina al fallimento. In realtà feci finta di comprare un ramo
d’azienda che per me era inesistente. Il mio progetto doveva
essere finanziato anche da imprenditori che si tirarono indietro quando la Regione non finì
di versare quanto promesso». E
aggiunge: «fui tirato dentro l’affare a ottobre 2009. L’operazione fu frettolosa. Bisognava dare
una mano alla Pininfarina, cosa
che feci». Ma è sul denaro sborsato dalla Regione, che Rossignolo non avrebbe dubbi. «Secondo me lo stabilimento non
valeva i 14 milioni che la Regione ha pagato».
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