savona valbormida IL SECOLO XIX DA GIOVEDÌ COMINCERÀ LA CONSULENZA TECNICA Cengio, quattro indagati per il crollo alla scuola Nei guai i tecnici che avevano fatto una verifica statica nel 2013 IL CASO GIOVANNI CIOLINA SAVONA. Quattro persone indagate per crollo colposo del controsoffitto della mensa della scuola materna ed elementare di Bormida del febbraio scorso. L’inchiesta avviata dal sostituto procuratore Chiara Maria Paolucci sta procedendo spedita e giovedì conoscerà il momento decisivo: la nomina del perito per una consulenza tecnica in grado di stabilire le reali cause dell’incidente che asolo per fortuna non ha avuto esiti drammatici. Il tetto è infatti crollato nel pomeriggio, quando per fortuna i ragazzini erano già tornatiacasaedancheilpersonale addetto era uscito. In attesa di conoscere gli sviluppi della perizia il magistrato ha iscritto nel registro degli indagati il costruttore e il progettista della scuola realizzata nel 1990, ma anche i due ingegneri che nel 2013 erano stati incaricati di effettuare le verifiche statiche dell’edificio, alla luce di alcune crepre che Le transenne che hanno bloccato l'accesso alla mensa della scuola avevano destano preoccupazione, e che avevano dato il benestare al prosieguo dell’attività scolastica. Nelle ultime settimane gli uomini della polizia giudiziaria del tribunale hanno completato tutti gli accertamenti ed acquisito anche la documentazionerelativaal- la costruzione del plesso scolastico e dei successivi interventi. Tra questi il pm Paolucci ha voluto veder chiaro sulle possibili conseguenze della realizzazione dell’impianto fotovoltaico, sulla staticità della scuola. Alla luce dell’attività svolta finora, però, alla base del crollo del controsoffitto ci sarebbe un difetto strutturale in fase di costruzione della struttura. In particolare nel mirino degli inquirenti ci sarebbe un trave in legno e il lavoro di sistemazione dei pannelli. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA DOMENICA 22 MARZO 2015 21 SARÀ NELLA LISTA CIVICA DI VESCO-ROSSI Lavagna lascia Prc si candida con la Paita Il consigliere a caccia dei voti “sportivi” SAVONA. Il consigliere co- munale Dario Lavagna, ormai un ex di Rifondazione Comunista, potrebbe essere candidato alle regionali in una lista civica a sostegno della candidata presidente del Pd, Raffaella Paita. L’idea è quella di inserire il giovane consigliere nella formazione civica di sinistra a cui sta lavorando l’assessore regionale uscente Enrico Vesco. Alla creazione di una lista civica che possa coprire l’ala sinistra in vista delle regionali – per contrapporsi alla candidatura di Giorgio Pagano con Altra Liguria e a quella di Luca Pastorino, sostenuto da parte dei civatiani e forse dalla “Rete a sinistra”- sta lavorando non soltanto l’assessore regionale Vesco, ma anche il collega Matteo Rossi. I due puntano a costituire un’associazione che dia sfogo alle istanze più di sinistra della coalizione paitiana. Su Savona l’idea emersa nelle ultime settimane è di puntare su Lavagna, consigliere comunale eletto con la Federazione della Sinistra e che non ha più rinnovato la tessera con Rifondazione comunista, aprendo così una potenziale emorragia di consensi per i candidati alternativi alla Paita. All’operazione starebbe lavorandoanchel’assessoreco- Dario Lavagna munale Luca Martino, a cui Lavagna è legato politicamente anche in virtù del comune interessamento alle società sportive. Il primo come assessore al ramo, il secondo come presidente della Consulta provinciale per lo sport. Quei voti, in teoria, sarebbero “scoperti”, essendo Martino molto probabilmente inserito nel listino e quindi non avendo bisogno di raccogliere preferenze in prima persona. Inoltre c’è il legame che Lavagna, dipendente di Ata e sindacalista della Cisl nei settori dell’igiene ambientale e del trasporto pubblico,hacostruitonegliultimi tempi con Vesco. Una mossa che avrebbe conseguenze anche sulla presenza di Lavagna nel consiglio di palazzo Sisto, dove potrebbe abbandonare il gruppo rifondarolo per iscriversi a quello misto. M. D. F. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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